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Inventari dei
manoscritti
biblioteche
Giuseppe
Mazzatinti
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INVENTARI
DEI
MANOSCRITTI
DELLE
BIBLIOTECHE D'ITALIA
VOLUME X.
FIRENZE
(r. biblioteca nazionale centrale)
FORLÌ
CASA EDITRICE LUIGI BORDANDINI
l 900
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Dott. G. MAZZ ATINTI
INVENTARI
DEI
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE
D'ITALIA
VOLUME DECIMO
FORLÌ,
CASA EDITRICE LUIGI BORDANDINI
1900.
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FIRENZE
IBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE
(Continuazione del Voi. IX - Anno iBgg)
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T
u, in, 214,
< Incipit liber Theini Benchorag de scientia omigarum et imaginum. [D]ixit
Aristotiles qui | hoc ascendit. Deo gratias » (fol. 1-4). — « Opus ymagi-
mim. Secundum consilium Ptholomei | impetrabis ab eo quod animus tuus
desiderata Explicit liber » (fol. 4-8). — « Sunt quidam qui malefitiis im-
pediti cum uxoribus suis coire non possunt | postea concubat cum spon-
sa » (fol. 8). — c Incipit libellus de utilitate et virtute dierum. Dixit
Hermes huius libri editor : lustravi plures ymaginum | fortius opus fuerit »
(fol. 8 e sg.). — « Hec sunt ymagines septem planectarum et charecte-
res eonim » (fol. 9). — « Incipit liber ymaginum lune. Liber ymaginum
lune | veniat post te » (fol. 9-15). — « Liber planetarum ex scientia Abel
Justi filli Ade primi patris scientiarum: est septem librorum secundum
septem planetas quorum primus est liber lune | Virgo Libra » (fol. 15-26).
— c Incipit tractatus discipulorum Salomonis | ad modum crucis ad col-
limi sirico ligatas » (fol. 26-29). — Bianco il fol. 30: il fol. 31, dopo 2
linee abrase, comincia: « Explicit anulus. Incipit liber de locutione cum
spiritibus planetarum | adoret et inveniet » (fol. 31-33). — « Liber plane-
tarum inventus in libris Hermetis \ et non erabit » (fol. 33-43). — « Liber
de secretis angelorum. Incipit liber etc. » : con lacune (fol. 43 e sgg.). —
« Liber de iuditiis partium Ptolomei et primo de parte fortune » etc. ( fol.
49 ^ sgg". ). — Epistola Hameth (fol. 54 e sgg.). — c Liber insti tu tionum
activarum Platonis in quo Himaym filius Ysac sic loquitur » (fol. 57 e
sgg.). — « Inquit Himayn. Galenus dixit | Completus est liber agregatio-
nis anegnemis maioris et minoris Platonis cum expositione Imayn filii
Ysac et declaratione Galieni » (fol. 59-72). — « Liber Unayn de incanta-
8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tione. Quesisti fili karissime | Explicit etc. » (fol. 72-74). — « Liber in
figura Almandel et eius opere | et eius iuditio (fol. 74-77). — « Alius li-
ber de Almandal qui dicitur tabula vel ara Salomonis » (fol. 77 e sg.).
— « Incipit liber Bileth. Primum quidem sacratum | explicit totus liber »
(fol. 78-84).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 84. Legatura recente in cart. e mezza membrana.
II, III, 215.
« Inchomincia le robriche del libro di Vallerio Massimo de fatti e detti me-
moratoli a Ttiberio Ciesare Imperadore | Sono finite le robriche de cha-
pitoli del libro di Vallerio Massimo a Ttiberio Ciesare imperadore ». Se-
gue il testo: « Primamente furono i' Roma i re de quali fu il primo
Romolo | alla chalunia del domandatore nè alla violenza del popolo. Finito
è il nono libro e ultimo di Vallerio Massimo a Tiberio Cesare inperadore.
Deo gratias amen Amen » . — Nel verso dell' ultimo foglio sono notate
alcune « Medicine buone e provate ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. non num. Le didascalie sono scritte nel primo fol. in rosso; e
in rosso son le iniziali dei" capitoli. Leg. in assi e mezza pelle. Acquistato dal Follini
nel 18 19.
II, III, 216.
c Chominciano i chapitoli sopra le X chollazioni de vij padri abitanti nel-
V ermo di Sscithi del venerabile Chassiano | meditando chontinuamente
questo versetto ad domeneddio Amen. Deo gratias ».
Cart., sec. XV, in 4, ff. non num. e scr. a due colonne: didascalie in rosso, e iniziali in
rosso ed azzurro. Leg. in tutta pelle. Acquistato dal Follini nel 18 19 presso il libraio
Gaspare Ricci che alla sua volta 1' aveva comprato dal march. Antonio Albergotti
d* Arezzo.
II, III, 217.
ApoUanii Rhodii Argonauticorum libri IV: in testo greco con note interlinea-
ri latine e scritte in rosso, le quali non vanno al di là del v. 773 del
lib. II.
Cart., sec. XVI, in 4, ff. 195 scr. Leg. in assi e mezza pelle con due fermagli. Acqui-
stato dal Follini nel 18 10 presso Francesco Zannoni. — Cfr. Vitelli G. Indice dei
iodici greci magliabcchiani, negli Studi itaU di fil. classica, voi. II, pag. 548.
II, III, 218.
c Novelle del Lasca » (sul dorso). Sono dieci.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. Proviene dalla biblioteca di Giovan
Lorenzo Pucci, poi da quella del Poirot che lo vendette al libraio Gaspare Ricci, da
cui lo comprò nel 18 14 il Follini per la Magliabechiana.
II, III, 219.
« Incipit historia regni regumque Francorum. Franci origine fuere troiani
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FIRENZE Q
pagano ritui dediti » etc. E sono cronache e frammenti di cronache del
regno di Francia.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 153 num.- e scritti da due mani (francese la seconda, fol. 150
e sgg-)- Leg. in tela e mezza pelle. Acquistato dal Follini nel 1806 presso Gaetano
del fu cav. Gino Capponi.
II, IH, 220. (Magi. CI. IX, num. 172).
< Imprese degli Accademici della Crusca » , per ordine alfab ; da « Ammaz-
zerato. Giovanni Bandinelli » a « Viperato. Abate Francesco Capponi »
(pag-. 1-130). Indice dei nomi a pag. 134-136 non num.: altro indice degli
Accademici negli ultimi ff. non num.
Cart., in 4, sec. scorso, pp. 130 num. e quasi altrettante non num. e bianche. Leg. in
tutta pelle con riquadrature in oro. — Provenienza: R. Accademia della Crusca.
n, III, 221.
c Idea della perfezione della pittura dimostrata per li principi dell'arte e per
esempli conformi all' osservazioni che Plinio e Quintiliano hanno fatte
sulle più celebri tavole degli antichi pittori messe a parallelo con alcune
opere de' nostri migliori pittori moderni Lionardo da Vinci, Raffaello,
Giulio Romano e '1 Possino. Per Rolando Freart sig. de Chambery, tra-
dotta dal francese nel nostro idioma V anno 1685 ». Precede una nota di
Angelo Maria Bandini per attestare che questa traduz. è scritta da Ant.
Maria Salvini.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. Donato alla Magliabechiana dal can.
Domenico More ni il 28 agosto 1818.
n, in, 222,
[M. T. Ciceronis De Officiis]; « Quamquam te Marce fili | preceptusque leta-
bere. Deo gratias Amen. Excellunt libri cunctorum philosophorum... quos
fecit tres Tullius Oifitiorum ». Con postille interlineari.
Cart., in 4, sec. XV, ff. non num. Leg. in assi e mezza pelle. Già di mons. Pietro Di-
ni, il Pasciuto dell' Accademia della Crusca : venduto dai suoi eredi a Vincenzo Fol-
lini nel 18 19 per la Magliabechiana.
n, ni, 223.
Volgarizzamenti adesp. dei Salmi : « Al nome di Dio. Beatus vir qui non abiit.
Beato quello huomo che non andò nel consilglo de malvagi | secula se-
culorum Amen. » Finisce con « L'oficio dell' avento a vespro ». Precedono
F uffizio « a vespro de morti in volgare » ( « Questo oficio de morti è
tutto compiuto cioè vespro et Ila vigilia colle laude » ; fol. 3 ), e « I det-
ti di sancto Agostino », pure in volgare.
Cart-, in 4, sec. XV, di ff. 52 scritti: membranacei i due fogli di guardia. Un nome di
antico possessore è sul recto del fol. 1. Recente legatura in cart. e mezza membrana.
!>' ignota provenienza.
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IO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, III, 224.
« Parte di Platone tradotto dal Senatore Lorenzo Franceschi. In fine vi sono
alcune sentènze latine » : autogr. Precede la vita di Platone con la biblio-
grafia delle sue opere. — A fol. 16 e sgg. è la « Vita di Giulio Agri-
cola compilata con ogni purità da Cornelio Tacito suo genero » ; volgariz-
zam. del med. — Le sentenze latine, per ordine alfab., cominciano a fol. 243.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 490 num., dei quali alcuni sono bianchi. Recente legatura in
cartone e mezza membrana. — Provenienza: Poirot (a. 1825).
c Qui chomincia la cronica che fecie Giovanni Villani raccogliendo parte cho-
me potè avere la veritade. Roma fu fatta e edificata per Romolo e Re-
molo negli anni CCCL presso la distruzione di Troya | Et fece grandi cor-
redi d* uomini e donne nan^i si partisse » (fol. 1-18). — « Qui chomincia
il libro del Geta e del Biria. Caro sempre per chui la vita mia | Saprà
s* io son nulla o qualche cosa. Insino a equi traslatò e misse in rima
Ghigo d' Attaviano Brunelleschi cittadino fiorentino ». E appresso: « Quello
che segue traslatò e misse in rima ser Domenico del maestro Marcho da
Prato notario. Biria assai gli dispregia e dice quando | A llui mi racho-
mando e tutto dono. Finito il libro il quale volgharmente si chiama el
Birria compilato per lo solennissimo huomo Ghigo d* Attaviano Brunelleschi e
per lui traslato in volgare e messo in rima una parte e il resto e ultima
parte per lo prudentissimo huomo ser Domenicho da Prato natio (sic) Amen.
Finis » (fol. 21-42). — Canzone adesp. e anep., nelle edizioni attribuita
al Burchiello: « Voi che sentite gli amorosi vampi » (fol. 42 e sg.). — E pu-
re al Burchiello sono attribuiti da chi ne fece la tavola (è scritta da altra
mano, ma del secolo xv) i sonetti de* quali do i capoversi (fol. 44-74).
1. A mecca notte quasi in sulla nona.
2. Guaine de schanbietti e chappucciai.
3. Donne malmaritate e merchatanti.
4. L' asservitor del Podestà degi' Otto.
5. £1 disposto da Quinto el gran Soldano.
6. Io vidi un di spogliare tutte in farsetto.
7. Se vuoi far 1' arte dello 'ndovinare.
8. Se chappellucci fusson c ha vai ieri.
9. L' ucciel grifon temendo d* un tafano.
10. Cacio stillato e olio paghonacco.
11. Suon di champana in gelatina arrosto.
12. El marrobbio che vien di Barberia.
13. Quattordici staiora di pennechi.
14. Nominativi fritti e mappamundi.
15. O ciechi sordi smemorati nicchi.
16. Le zenzare chantavan già il Taddeo.
17. Zolfane bianchi cholle ghiere gialle.
18. Un giuocho d' aliossi in un partito.
II, III, 225.
FIRENZE
II
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A piè dell' universo dell' ampolle.
Un charnaiolo da uccellare a pesche.
Chun queritis vel veliere in toto.
Novanta nove maniche infreddate.
Un giudice di chause moderne.
Un gran romor di chalce richardate.
Nominativo cinque sette e otto.
26. Cimatura di nugoli stillata.
27. Cicerbitaccia verde e pagonaza.
Sugo di taffettà e di charne seccha.
Zaffini e orinali e uova sode.
Zucche scrignute e sguardi di ramarro.
O nasi saturnini da scior glie balle.
Capucci bianchi e bolle di vaiuolo.
Rose spinose e chavolo stantio.
34. Labbra schoppiate e risa di bertuccia.
35. Se ttu volessi fare un buon minuto.
36. Perchè Febo lo volle saettare.
37. SI che per questo e per gli atti di Giello.
Frati tedeschi cholle chappe corte.
La gloriosa fama di Davitti.
Tre fette di popone e due di seta.
Giere di chacio e bubbole salvatiche.
Il freddo scorpio cholla toscha choda.
Nel bilichato dentro della terra.
Fungho maghogho barba di cipolla.
L' alma che Giove sciolse fra mortali.
46. Apparve già nel ciel nuova chometa.
47. Pirramo s' in vaghi d' un fuseragnolo.
48. Mari bastali tu e Ila tu' Betta.
49. Zenzaverata di peducci fritti.
50. Fratti in chucina e poponesse in sacchi.
Temendo che lo 'mperio non passasse.
Lingue tedesche e occhi di giudei.
Fanti di sala e fave di chucina.
Marci Tulio Ciceroni e Ghaio.
Democrito Giermia e Cicerone.
Vegho venir di ver la Falterona.
La stella saturnina e Ila merchuria.
Chi guarir presto delle gotte vuole.
Se vuo' guarir del mal dello 'nfreddato.
Parmi risuscitato queir Orchagnia.
Messer Anselmo, e non è mia maghagnia.
Non n' è tanti babbioni nel Mantovano.
I' vidi presso a Parma in su 'n un uscio.
Questi plebi di virtù nimici.
Arechami la penna e '1 chalamaio.
66. Fanciullo voglian no' fare a ficha ficcha.
67. Ficcami una pennucca in un bacciello.
68. Lievitomi in sull' asse chome '1 pane.
69. Un gatto si dormiva in su 'n un tetto.
70. Prestate nobis de olio vestrosso.
71. Socce tronbette giovane sfacciate.
72. Questi eh' anno studiato il Pechorone.
73- Questi eh' andavano già a studiare Atene.
74. Io ero in su 'n un asino arrotato.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
75. Rosei mio charo o chericho apposto licha.
76. Rosello, tu ttocherai di molte cionte.
77. Voi dovete aver fatto un gran ghodere.
78. Dimmi Albicotto dopo le salute.
79. Se Die ti guardi Andrea un* altra volta,
80. Qua è di chiaro alle se* ore e meco.
81. Qua ssi manucha quando 1* uomo à ffame.
82. Dè lastrìchate ben questi taglieri.
83. Da parte di Giovanni di Maffeo.
84. Ir possa in sul trionfo de' tanagli.
85. In mentre che giostranti erano 'n curro.
86. Zencaverata di peducci fritti.
87. Dopo il tuo asalto che Ha vista.
88. I' ò studiato il chorso de* distini.
89. I meculi eran già nella chaprugine.
90. Innanzi che Ila chupola si chiuda.
91. Ecci una chosa quanto più la smalli.
92. Va' 'n merchato, Giorgino, tien qui un grosso.
93. Ficchami una pennuca in un baccello.
94. La poesia chontende chol rasoio.
95. H sesto de* quatordici d* Areco.
96. Mandami un maestro da orlar bichieri.
97. Albico se ttu ài potenza in Arno.
98. O ser Agresto mio che poeteggi.
99. Apro la bocca sechondo e bocchoni.
100. Studio Koetio di consolatione.
101. Io non so chi ttu sia, ma stando michi.
102. Di darmi tante lode o mascivichi.
103. Io ti mando un ticone di fuocho accieso.
104. Son pregato d' alcun, Rosei, m' asconte.
105. Avendomi Rosello a torto offeso.
106. Demo a Vinegia sei chappucci al soldo.
107. Burchiello sgangherato sanca remi.
108. Battista, perchè paia eh 1 i' non temi.
109. Egli è si forte o Albicotto il grido.
no. Se tu vuo' far d* un granchio un pipistrello,
in. Muove dal cielo un novello ugiellecto.
112. Ad ora ad ora mi vien im pensiero.
113. Vorrei che nella camera del frate.
114. Preti sbiadati con settantrione.
115. Pastor di santa Chiesa ogni chostume.
116. Quando appariscon più chiare le stelle.
117. Qualunche al bagno vuol mandar la mogie.
118. Fior di borrana se vuoi dire in rima.
119. Riscontrando al bagno un fra* minore.
120. Oimè lasso perchè non si corre.
121. Il reame di Francia e d' Inghilterra.
122. Cramom biccarro cholla bocie chioccia.
123. Del mal vissuto viciato e llascivo.
124. Son diventato in questa malattia.
125. lessa la parte di donna Mattienza.
Cart., in fol. sec. XV, ff. 74 numerate anticamente e 12 in fine bianchi non numerati. Il
primo e 1' ultimo foglio,' che fanno da guardie, sono membranacei. Leg. in membr. —
Già di Teresa Bini vedova di Marco Bartoli. Il Follini comprò il codice per la Maglia-
bechiana nell' aprile del 18 19.
FIRENZE
n ; in, 226.
< M. TullU Ciceronis de Oratore Liber Primus incipit. Cogitanti mihi | nullum
maius expecto ».
Mefnbran. e cart., in 4, sec. XV, in ff. non num. Con note in greco e latino marginali.
Leg. in cart.; H frontespizio che porta il titolo e uno stemma, Sormontato dalla corona
(tre cani rampanti), è di mano del secolo scorso. Provenne dalla biblioteca del march.
Dante Catellini da Castiglione; e il Follini l'acquistò nel 181 5 per la Magliabechiana.
n, in, 227.
c Le grandezze di Maria opera dell' abate Duquesne » ; traduz. di Camillo
Ciaramelli.
Cart., in 4, sec. XIX; due volumi in uno di pp. 384 e 390. Leg. in mezza pelle. Dono
del traduttore (a. 1833) alla Magliabechiana.
II, III, 228, 229.
< Le mie schede, ovvero frammenti di varia letteratura compilati da Orang
Ultang [Camillo Ciaramelli] » . Precede V indice alfabetico di queste sche-
de per materie. Seguono appunti sulle forme delle iscrizioni lapidarie.
Cart., in 4, sec. XIX, pp. 420, 421-1000: le ultime pp. non sono num. Leg. in cart. e
mezza pelle. Dono di Camillo Ciaramelli (a. 1833).
II, III, 230.
e Obiezioni alle Società segrete, Opuscolo interessantissimo pel secolo XIX,
scritto originalmente in lingua francese da illustre autore tedesco [conte
di Windisch- Graetz] e recato nell'italiana da un profano [Camillo Ciara-
melli] con di lui varie idee » . Queste idee costituiscono la prefazione c Sul-
lo spirito del presente opuscolo » (pag. 1-40).
Cart., in 4, sec. XIX, pp. 98. Leg. in cart. e mezza pelle. Dono del Ciaramelli (a. 1833).
II, III, 231, 232, 233.
Storia d' Europa e particolarmente d' Italia e di Toscana ; adesp. e anep. :
e Essendo io pregato da persona a cui non posso nè debbo mancare che
succintamente e quanto si può voglia scrivere alcune cose che mi paia-
no più notabili e degne di memoria che sono intervenute al mio tempo,
di che n' habbi memoria per esser nella mia Villa del Barone in Tosca-
na disoccupato d' ogni negozio fuor che delli studi e con un poco di tre-
gua e con la gotta non ho potuto mancare di non obbedire massimamen-
te essendo discacciato dall' immenso diluvio [del 1557] che ha fatto l'Ar-
no in Firenze cresciuto in casa mia x braccia con rovinarla quasi tutta »
ecc. Dalla seconda metà del sec. xv alla seconda del successivo. Con
trascrizioni di lettere e documenti.
Cart., in 3. voli, in 4, secolo XVII ex., ff. non num. Legatura recente in mezza mem-
brana. Provenienza: A. F. Pellegrini (a. 1794).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, III, 234.
« Trattato compendioso della Cosmografia » ; adesp. Con indice in fine.
Cart., in 4, sec. XVII ex., ff. non num. Legatura recente in cartoni e membrana. Già del-
l' architetto Giuseppe Salvetti. Acquistato per la Magliabechiana nei 1802.
II, III, 235.
« Esercizi dell' Accademia della Crusca » . Sono critiche, censure e difese
contro e prò, sonetti d' accademici ; dell' Ardito, dell' Ornato, dell' Imper-
fetto, dell' ab. Ant. Maria Salvini, Cosimo de' Bardi, dell' Aspro, di Pandol-
fo Pandolfini, del march. Lodovico Adimari, dello Snidato, del Sincero, del
dott. Lorenzo Bellini, del dott. Frane. Maria Forzoni, di Nicolò degli Albizi
e di Nicolò Arrighetti. In fine è 1' indice.
Cart., in 4. sec XVII e sgg., pp. 593 num. e altre non num. Leg. in tutta pelle. —
Provenienza: Poirot (a. 1825).
II, III, 236, 237.
c Cicalate per gli stravizzi dell' Accademia della Crusca » . Con 1' indice in
fine. Sono dello Smarrito, del Raggirato, di Lorenzo Panciatichi, dell' Im-
perfetto, di Lodovico Adimari, di Anton Maria Salvini, dell' ab. Cosimo Guai-
terotto de 9 Bardi, dell' ab. Antonio del Rosso, di Nicolò Arrighetti e Nicolò de-
gli AUrizzi.
Cart., in 4, sec. XVII sg., pagg. 370 num. e poche altre non num., e pagg. 115
num. e moltissime non num. Leg. in tutta pelle. — Provenienza: Poirot (a. 1825).
II, HI, 238.
« Raccolta di Prose Toscane », adespote. — Lodi di s. Filippo Neri (pag. 1 ): —
Sermone di s. Benedetto (pag. 25): — Orazione in lode di s. Zanobi pro-
tettore dell' Accad. della Crusca (pag. 53): — « Orazione per muovere i
Veneziani a collegarsi col Papa, col Re di Francia e con li Svizzeri con-
tro 1' imperadore Carlo quinto » (pag. 67): — « Scrittura in persona del
papa Paolo IV al card. Caraffa sopra il negozio della pace col Re Filip-
po » (pag. 117): — Orazione in morte del card. Giov. Carlo de' Medici
(pag. 141): — Oraz. in morte della Granduchessa Vittoria della Rovere,
recitata neh" Accad. della Crusca nel 1694 (pag. 157): — Altra orazione
in morte del card. Giov. Carlo de' Medici (pag. 177): — « Orazione re-
citata in Palazzo Vecchio alla presenza del ser G. D. Ferdinando secondo
e di tutti i suoi ser. Principi fratelli in occasione di leggere Platone »
(pag. 189): — Orazione per 1' esequie di Domenico Melani (pag. 209),
letta il 12 ottobre 1693: — Orazione in morte di Vincenzo Viviani (pag.
229): — del march. Filippo Corsini (pag. 245): — in lode di Vincenzo
Filicaia (pag. 275): — per la morte del med. (pag. 277): — Orazione
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FIRENZE 15
sopra Benedetto Averani (pag. 309): — in morte dell'Accademico Im-
perfetto, 1699 (pag. 349): — di Nicolò Arrighetti (pag. 367).
Cart., in 4, sec. XVI ex. e sg., pp. 367 num. e poche non num. Leg. in pelle. — Pro-
venienza: Polrot.
II, IH, 239, 240, 241.
e Raccolta di Prose Toscane » : orazioni, discorsi e lezioni di Accademici
della Crusca dello scorcio del sec. xvn e del sg. Nel primo voi. ne sono
di Marco Martelli, di Filippo del Nero, di Anton Maria Salvini, di Giv. Lo-
renzo Pucci, di Benedetto Gori, dell' Imperfetto, di Vincenzo Filicaia, di Anto-
nio Mosti, di Filippo Corsini, del Cionacci, di Vincenzo Ciani, di Pandolfo Pan-
dolfini, di Benedetto e Giuseppe Averani, di G. B. Compagni, del cav. Cristo-
foro Marzimedici, dell' Informe, di Francesco Maria Forzoni, di Lodovico Adi-
mari, del can. Giulio Scarlatti, di Lorenzo Arrighetti e dell' Aspro, — I
due volumi successivi contengono lezioni accademiche adesp.
Cart., in 4, sec. XVII ex. e sg., pp. 834 e 463 scritte : il terzo voi. non ha numeraz.
delle pagine. Leg. in pelle e membrana. — Provenienza: Poirot.
II, IH, 242.
Cronaca adesp. e anep. : « Yhesus Maria. )$( Addì 25 di agosto. Anni Do-
mini nel mille quattro. Nel tempo di Papa Giovanni vigesimo essendo la
chiesa di Roma in discordia con lo Imperadore di Roma li Saracini di
Barberia et di Sardegna e di Spagna vennono infino a santo Pietro | la
ditta galera bene armata sana con tutta la ciurma ». Va fino al 12 mag-
gio 1377-
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 75. Legatura recente in cartoni e mezza membr. Acquistato dal
Foilini nel 1806 per la Magliabechiana presso il cav. Francesco Buonamici di Prato.
II, III, 243.
Leggenda di s. Francesco : « [A]pparve la grazia di Dio nostro salvatore | ac-
ciò che non fia punito neir altro. Amen. Explicit legenda sancti Francisci
Deo gratias amen ».
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 146 scr. a due colonne. Mancano le didascalie e le iniziali dei
capitoli. Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, III, 244.
c Vita, morte e miracoli del beato Profeta vergine e martire padre fra Gi-
rolamo Savonarola ferrarese con la morte del beato fra Domenico da Pe-
scia e beato fra Silvestro Marruffì fiorentino, tutti delT ordine de' Predi-
catori della Congregazione di Toscana, martorizati in Fiorenza V anno
1498 il dì 23 di maggio: raccolta per il re v. padre fra Pacifico Burlamachi
da Lucca della sopradetta Congregatone ». Precede la « Tavola della
presente opera».
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cart., in 4, sec. XVI ex., ff. 189 scr. e alcuni in principio non num. Nel verso del se-
condo foglio non num. è attaccato un ritratto del Savonarola, inciso nel sec. XVI.
Leg. in menibr. — Provenienza: Bargiacchi.
« Negl' anni Domini MCCCCXII. Io Bonacorso di Neri di Bonacorso di Maffeo di
Bonsignore d* un altro Bonsignore de* Pitti nel detto anno di sopra comin-
ciai a scrivere in su questo libfo per fare memoria di quello eh' io ò po-
tuto trovare e sentire di nostra anticha progienia e de* parentadi nostri
antichi e moderni » ecc. (fol. 1). — Cronaca fiorentina del med. dal 1374
(fol. 3 e sgg.) al 1430. — Altre note relative alla famiglia e una genea-
logia (ma è di mano del secolo scorso) sono nei primi ff. non num. —
Leggenda della Madonna della Cintola : « Cum ciò sia chosa che tucte le
cose allora si faccino dirictamente | Tucte queste cose furono scripte da
un fedelissimo notaio presenti molti huomini religiosi delle cui scripture
furono chavate e in questo libro fedelmente rasemplate... In Prato 16 di-
cembre 1427 » (fol. 30-48). — Calendario (fol. 49 e sgg.). — Tavole di
computi mensili (fol. 52 e sgg.). — Ricette (fol. 58).
Membran., sec. XV, in 4, ff. 58 num. in rosso. I primi due ff. non compresi in questa
numerazione portano i numeri xliij e xliiij. Una ricetta leggesi sul verso della prima
coperta. Leg. in assi e mezza pelle con un fermaglio e borchie. Sulla prima tavola è
notato: « Cronaca di Casa Pitti ».
« Commissari Fiorentini di Pistoia: minutario di lettere 1490, 1491 » : dal
25 aprile 1490 al 22 gennaio 1491.
Cart., in 4, sec. XV ex., ff. non num. Leg. in cart. L* acquistò da Ottaviano Targioni
Tozzetti il Follini nel 1823.
« Qui inchomincia la vita e Ila fine di messere sancto Girolamo dottore et
chonfessore magnifico. Girolamo figliuolo d' Eusebio nobile uomo » ecc.
Seguono V epistola volgarizzata ad Eustochia ; ed alcuni sermoni. — « Qui
inchominciano tutti i vangeli della quaresima e alquanti che ssi dichono
per le pasque in volghare messi i' rima » (fol. 31-57). Ne do la tavola,
ommettendo le didascalie : per le quali cfr. Bartoli, / mss. ita/., ìli, 47 e sgg.
1 . Era in principio il verbo criato ( 9 ottave ) .
2. O madre di Yhesù vergine santa ( 14 ottave).
3. Ciexari inperadore à chomandato (7 ottave).
4. Scrisse Luca co* molto fervore (4 ottave).
5. O vero Dio che il modo creasti ( 12 ottave).
6. Mathco vangelista fu che scrisse (6 ottave).
7. Fate le noze i' Chana Ghalilea ( 7 ottave^.
8. In chominciano i vangeli della quaresima messi i' rrima in volghare e manchaci il
primo e però ci ò lasciato lo spazio che è quello del digiuno. — Segue uno spa-
zio vuoto per 5 ottave.
II, IH, 245.
II, III, 246.
II, IH, 247.
FIRENZE
17
9. Volendo il buon Gesù amaestrare (6 ottave).
10. Dice Matteo che Yhesù entrava (6 ottave).
11. Scrisse Matteo che venuta la sarà (6 ottave).
12. Oh Yhesù Cristo vero vomo Iddio (9 ottave).
13. Scrisse Matteo per asempro di noi (10 ottave).
14. Come Yhesù i* Gerusaleme fu entrato ( 5 ottave).
15. Matteo vangelista fu che scrisse (8 ottave).
16. Scrisse Matteo che Yhesù passando (8 ottave).
17. E di eh* era la festa de* gudei ( 8 ottave).
18. Nella sechonda domenicha rapressa {sic: 9 ottave).
19. Il diletto disciepolo Giovanni (6 ottave).
20. Disse Iesù alle turbe Iudey ( 5 ottave ) .
21. Primo mercholedl dopo la seconda domenicha Vangelo, ecc. — Segue uno spazio
biancoJ[per 5 ottave.
22. Disse Yhesù a* discepoli suuoi ( 10 ottave).
23. Disse a' suoi diciepoli Yhesù (8 ottave).
24. Disse Iesù a' disciepoli suoi (17 ottave).
25. Iscrisse santo Lucha chon amore ( 10 ottave).
26. Dissono i Farisei a Giesù ( 5 ottave ).
27. Martedì dopo la terza domenicha di quaresima Vangelo. — Segue uno spazio bian-
co per 1 1 ottave.
28. Matteo iscrise che in quel tempo andaro (9 ottave).
29. Lo vangelista Lucha con amore (6 ottave).
30. Questo vangelo Iohanni beato (23 ottave).
3 1 . Giovanni disse che Yhesù partito ( 5 ottave ) .
32. Scrive Iohanni che Yesù andato ( 10 ottave).
33. Era la paschua dei Iudei allora ( 7 ottave).
34. Erano i di della festa amezati ( 9 ottave ) .
35. Giovanni vangelista tu che scrisse (21 ottave).
36. Messere sancto Lucha vangelista iscrisse (5 ottave).
37. Sendo Yhesù della Giudea partito (22 ottave).
38. Gesù alle turbe de' Gudei à parlato ( 7 ottave).
39. Questo vangelo san Giovanni iscrisse ( 14 ottave).
40. Lo diletto disciepolo Giovanni ( 5 ottave ) .
41. Fatta la festa della chonsegrazione (8 ottave).
42. Lo vangelista Lucha con fervore (9 ottave).
43. Avevano il chonsiglio ragunato (4 ottave).
44. Lo diletto disciepolo di Christo (7 ottave).
45. Scrisse Marcho della resurrexione (7 ottobre).
46. .Iscrisse Lucha che nel di presente.
47. Iscrisse Marcho che in quel tempo stando ( 7 ottave).
Fol. 57-61. Inchominciano li sette salmi penitenziali missi i' rima :
1. Io chiamo e pregno quello eterno Iddio.
2. Beati son coloro, o Signior mio.
3. O Signor mio, io sì ti vo' pregare.
4. Miserichordia abbi di me, Signore.
5. Signiore, essaldi me e Ilo mie pregho.
6. Signiore, io abio forte a te gridato.
7. Singnore, exaldi 1' orazio mia.
Fol. 62. Questo è il paternostro (6 ottave ) :
O padre nostro onipotente Idio.
Ivi. Questa è 11' Ave Maria ( 3 ottave ) :
Ave Maria che se' del cielo reina.
Ivi. Questa è Ha Salve regina ( 6 ottave ) :
Dio ti salvi o reina del cielo.
G. MAZZATtNTI — Manoscritti della biblioteche' d p Italia, x
2
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 62 e sg. Questi sono i versi della magnificat ( 12 ottave):
Dopo la graziosa anuziazione.
Fol. 63 e sg. Questo è IP inno della Vergine Maria ( 7 ottave ):
Dio ti salvi o del mare stella.
Fol. 64. Questo è 11' inno dello Spirito sancto (8 ottave) :
Vieni spirito sancto chreatore.
Fol. 64 e sg. Questo è '1 vangelo della in ciena ( 8 ottave ) :
Facta è la festa della chonsagrazione.
Fol. 70-72. Serventese ad uno giovane fato religioso a mostrare come si dee portare ( 60
strofe adesp. ) :
Poi che sse' facto frate o charo amicho.
« Questo libro si tratta di cierte divote amunitioni le quali messere
sancto Girolamo mandò a una sua serva divotissima di Yhesu Cristo in-
formandola di più virtudi le quali allei furono molte graziose et molte
aciette | Qui finiscie il tra[tta]to di cierte divote amunitioni » ecc. (fol.
93 'e S SS')- — * Qui chominciano alquanti proverbi dilettevoli. Far gram
tesoro in ciascuno si brama | che dar lor buom chostumi e pogli ad arte.
Finiti i proverbi. Deo grazias » ( fol. ^93-95 ). — « Prolagho sopra V eticha
del somo phylosafo Aristotile » : segue il volgarizzamento del testo (fol.
96 e sgg. ). — « Qui chomincia il libro di Cato » (fol. 11 7-1 22). In fine:
c Finito a dì venti di dicienbre 1470 e scritto et chopiato per me Bene-
detta donna di Piero Nicholi cittadino fiorentino ». — « Lamento di san
Bernardo del perdimento o vero issmarimento della quieta et pacie della
ciella et dell' ermo » (fol. 123-125). — Lauda adesp. e anep. : c Laudia-
mo tu ti i santi | suso in chorda levare » (fol. 125).
Cart., sec. XV, in 4, ff. 125 non num. Nel primo fol. membr. è disegnato a penna lo
stemma di Nicolò di Francesco Arrighetti, eh' è ripetuto nel margine inferiore della
prima pag. Leg. in tela e mezza pelle. — Provenienza : Poirot.
c Qui apreso iscriveremo li sermoni di sancto Aghostino dottore e' quali
mandò a* sui monaci. E p.° Frategli mei | a questa vita tenporale. Deo
grazias am. am. Finiti ». — Trattato de* vizi e delle virtù; adesp. e a-
nep. : « Tre sono li cieli. Lio primo si chiama cielo enpirio | a la sua
gloria eternale seco insieme amen amen. Deo gratias ».
Cart., in 4, sec. XV in. ; i ff. furono numerati nello stesso secolo, ma la numeraz. non
è regolare. Scrittura a due colonne. In fine al testo leggesi : « Questo libro è ddelle
suore di sancta Orsola ». Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Rinuccini.
Trattato di filosofia morale; testo lat. e traduz. ital. Precede un sonetto con
la didascalia : « Neil* offerirsi a S. A. E. del cav. Lorenzo del Rosso pag-
gio d' onore della med. A. S. E. un trattato di filosofia morale tradotto
dal volgare in latino ».
Cart., in 4. sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. Lo acquistò il Follini nel 1823 dal
dott. Ottaviano Targioni Tozze tti.
II, III, 248.
II, III, 249.
FIRENZE
II, III, 250.
« Racconto di Pitture e di Statue e d' altre opere eccellenti che si ritrova-
no ne* tempii e negli altri luoghi pubblici della Città di Siena, con i no-
mi, cognomi e patrie degl' artefici d' esse, per quanto però s' è potuto
trovare da me Alfonso Laudi figlio del q. Pompilio di Lattanzio di Giro-
lamo Landi, cominciato fino dall' anno 1655 ».
Cart., in 4, sec. XVII e sg., pp. 271 num. e altre non num. Leg. in cart. — Prove-
nienza : Poirot.
II, III, 251.
c Tractato de septe peccati mortali di frate Antonio dell' ordine de Predica-
tori et di poi arcivescovo dignissimo di Firenze | Finito il tractato di fron-
te Antonio arcivescovo di Firenze sopra la confessione de septe pec-
cati mortali ». — « Distinzione quinta dove si tracta della seconda par-
te della penitentia cioè della confessione tracto del libro che si chiama
Specchio di penitentia facto per frate facopo Passavanti dell' ordine de'
predicatori. Secondo 1' ordine preso | alla quale rispondino li segnali di
fuori ».
Cart., sec. XV, in 4, ff. non num. Leg. in assi cop. di pelle impressa. — Provenienza:
Rinuccini.
II, III, 252.
t Qui di sotto in questo volume sono scripte molte vite di valentissimi huo-
mini poeti rectorici philosophi capitani et governatori di città terre et
exerciti di gente d' arme scripte per lo illustro ystoriografo greco Plutar-
co » : volgarizzamento adesp. Precede Y indice delle vite, delle quali la
prima è di Cimone e 1' ultima di Fabio Massimo. Il cod. fin. : « contra
tutti gì' ornamenti di Roma. Finita la vita di Pericle da Athena et di
Fabio Maximo Romano et la loro comparatione facta pello illustre ysto-
riografo Plutarcho greco ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 240 num. Didascalie in rosso, ed iniziali delle vite in oro su
fondo a colori. Leg. in pelle. — Provenienza : Rinuccini. In un foglietto attaccato sul
primo foglio bianco è notato che il ms. appartenne ad Antonio di Orazio d' Antonio
da Sangallo.
II, III, 253.
c [TJncomincia la pistola di beato Eusebio la quale mandò al beato Damasio
veschovo di Portuense et a Teodonio senatore di Roma della morte del
beato messere sancto Girolamo | Explicit epistola beati Eusebii Deo laus
amen amen ». — Vita di s. Girolamo: « [G]irolamo fu figluolo | honore
et gloria amen. Scripto nel mille ecce xxxviiij die nona mensis novem-
bris tempore nobilis et expectabilis viri Simoni Antonii de Canigianis hon.
Vie. Anglaris. Aiutus de Pratoveteri suus notarius scripsit ».
Cart», in 4, sec. XV, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Rinuccini.
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20 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, III, 254.
« Sonetti diversi » : così sul dorso. Ne do la tavola, avvertendo che in fine
del cod. ne è V indice alfabetico degli autori.
Vincenzo da Filicaia. No che non furo i tuoi rigor nè sono.
Quando al gran corpo del romano Impero.
Qual madre i figli con pietoso affetto.
Mondo che vuoi da me ? Rispondi. Oh quanto.
Benedetto Menzini. Splendor degli avi è ciò che qui si noma.
Vincenzo da Filicaia, Tenera luce in due begli astri alzarse.
Anton Maria Salvini. Voi che solcate entro al piacere immersi.
Gio. Mario Crescimbeni. Ossa del gran Zenobio, itale genti.
March. Orsi. Impara di salire anima mia.
Benedetto card. Panfili. Vive 1' uomo morendo: il. tempo fura.
Gio. Gori. Se da pianta talora adulta e bella.
? Quell' umil peregrin che fa partita.
, P. A Forzoni. Dove al gregge fedel colonna antica.
Giulio Scarlatti. O ti' ardente virtute ornata e calda.
Ciro da Pers. Laberinto è la vita, un fil di polve.
Coli' assiduo filar di stille algenti.
Nel scn di laberinto cristallino.
Questa in cavo cristallo accolta arena.
In ricca torre il tempo imprigionato.
? Già sole de* guerrier or cieco e reo.
? Di statura inegual selve canore.
? Lungi dal patrio lido iniqua fella.
Orazio Rucellai. Pria del manto vestir terreno e frale.
Francesco Redi. Vidi, ahi membranza rea delle mie pene.
? Sotto quei monte che '1 gran capo estolle.
? Allor che 1' alma tua neir alma mia.
Dott. Manfredi. Vidi V Italia col crin sparso incolto.
L. Bellini. O troppo vaghe e poco fide scorte.
? Il gran Vincenzio deve aver sovente.
Gius. Ciampelli. Pur come il sole allor che a noi si fura.
P. A. Forzoni. Quando arid' olmo d' improvvise fronde.
Anton Maria Salvini. Qual dal ciel lume in schiera eletta piove.
Marcantonio Mozzi. Qual buon cultore allor che i lumi gira.
Cristoforo Marzi Medici. Sedeva sospirando in ermo loco.
Pietro card. Ottoboni. Quella parte che in noi vive immortale.
L. Bellini. O tu che giunger col pensier potesti.
Paolo Falconieri. A che sul tergo Amor sì forti vanni.
F. Coppetta. Locar sopra V abisso i fondamenti.
Vincenzo da Filicaia. Scene voi noi sapete, oh se sapeste.
Languia Cristina e qual, se discolora.
Gran Sire in te, benché da te divisa.
Sangue del sangue mio che giugni e passi.
Nuova d' ire e d' amori aurea struttura.
Ant. Maria Salvini. Arbore al ciel diletta, arbor di Giove.
Dottor Baldini. Redi, apriamo ben gli occhi, il tempo è breve.
? Se nella fronte tua lucida e pura.
Ant. Maria Salvini. Quel naturale tuo dolce linguaggio.
Chi crederia che in queste dure zolle.
Qual calamita si rivolge al polo.
E da qual vena mai d' illustri e conte.
P. A. Forzoni. Svegliossi in sogno Un torbido pensiero.
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FIRENZE
21
Scese per gli occhi al sen di fiamme armato.
L. Bellini. A questo sasso ove ha la morte impero.
Verme che con sì strania conduttura.
Batto le vie de* sensi e ovunque io passo.
? Ecco '1 veleno e '1 ferro, e questa e quella.
Orazio Ruc celiai. Donna se ben le chiome ho già ripiene.
? Mentre da labbia di rubini ardenti.
Maria Selvaggia Borghini. Ninfe cortesi che le rive e 1* acque.
? Quel fior che in mezzo al gelo e all' ombra nacque.
Gius. Ciampelli. Alma che sei quel prezioso e degno.
Siccome in cielo è sol beata un' alma.
Il volgo sciocco d' ogni bel valore.
Se pur gli è ver eh' il nostro gran Fattore.
Ab. Regner des Marais. Alla dotta Selvaggia, anzi alla vostra.
Ani. Maria Salvini. Sdegni soavi, parolette accorte.
Ferdinando Bardi. Tra nembi atri di sangue orribil tuona.
? Cleopatra son io nè chiede solo.
? Scorgavi nel cammin con ricca chioma.
E, Bernardi. Allor eh* alta pietà vi cinse il core.
Ridolfo Bardi. Romper la speme in mezzo al vostro orgoglio.
? Questo gentil che 1' alfee rive ornate.
? Oggi che a' lussi suoi pon freno il mondo.
Desiderio Montemagni. Dal freddo Arasse al tosco ciel sereno.
? Sovra stabile perno orbe vagante.
? Belle degli occhi miei luci adorate.
Leone Strozzi. Talor vagheggio una conchiglia, un fiore.
Maria Selvaggia Borghini. Ecco che al suol mi tolgo e inverso al giro.
Ed al vivo splendor eh' è in lui raccolto.
E quale a lui fuor del terreno e frale.
Dove qual chi talor da faticoso.
Poi che di sante e gloriose imprese.
Cosi qui grida altera fama e in nuove.
Desiderio Montemagni. Bella e vermiglia in ciel sorger V aurora.
Con benefica man 1' eroe dell' Eno.
Dell' Alpe Scita al tosco lido ameno.
Dove la Senna immense via passeggia.
Mentre rivolto del Calvario al suolo.
U estremo duol d' un Dio trafitto e spento.
Mentre fiorio del gran Solone il regno.
Folle che fai ? Tu che le guancie infiori.
Maria Selvaggia Borghini. Mossa da strania forza ergo il pensiero.
Poi che più che '1 mio corso all' aure sciolto.
Luce miglior che in dolce modo e santo.
E fermo il piè sulle superbe sponde.
E balenando in lui della sua luce.
Cosi dice la Gloria e insieme aduna.
Come alpestre terreno in cui seconda.
Stanca entro cieca notte e fuggitiva.
Vincenzo da Filicaia. Da' chiari orrori di quel puro inchiostro.
Maria Selvaggia Borghini. Se d'aver qualche parte entro il tuo core.
Ah che mie non son già le gemme e i fiori.
Qual chi talor da tempestoso e grave.
Mentre a gran passi inver le sfere ergea.
Piange vedova Etruria e chiama intanto.
In fin dal di primier eh' io rimirai.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Lisabetta Ambra. Allor che tributari Iddio ne volse.
Marcantonio Mozzi. Ergasto mio il signor nostro Amore.
Cristoforo Marzimedici. Donna crudel eh' in tua nerezza godi.
Di due begli occhi il saettar temendo.
Benedetto Menzini. Dianzi io piantai un ramoscel d' alloro.
Mentr' io dorniia sotto quell' elee ombrosa.
Cesare Ricasoli. Qell' eterno fattor che il Caos informe.
Giovanni Gori. Odo talora e veggio insieme irato.
Anton Maria Salvini. Questa beltà che sì ne giova e piace.
Francesco Redi. S' io fussi stato mai di me signore.
Voi eh' in virtù del vostro canto altero.
Questa sì bella nobil donna e degna.
Cose del cielo al basso volgo ignote.
Senza portare altr' armi da ferire.
Coltomi al laccio di sue luci ardenti.
Chi cerca la virtù schivi d' amore.
Non è medico amore, e s' ei risana.
Vincenzo da Filicaia. Se d' orologio che non parla e gira.
Poiché i begli anni miei vidi repente.
Anton Maria Salvini. Angeletti che intorno ne volate.
Delle tue serpi, invidia, fremi armata.
Dolce caro alle Muse almo paese.
Se pietate è nel mondo e mercè serva.
Il raro pregio di bellezza eh* ama.
Il bello ardir la grata bizzarria.
Poi che non lice a me che tuo io sia.
Speranza, tienmi in vita: una scintilla.
Sento eh' un pensier negro, anima mia.
Pur a me vivo ed all' amiche Muse.
Eustachio Manfredi. Poiché di Morte in preda avrem lasciate.
Vegliar le notti e or V una or 1' altra sponda.
Queste, trofei di guerra, arme straniere.
Se la donna infedel che il folle vanto.
Card. Benedetto Panfili. Quella parte miglior che in voi si veste.
Vincenzo da Filicaia. Tra le due vite mie del tempo 1' onda.
L. Bellini. Mio fido scinto del mio fral eh' io fui.
A. M. Salvini. Folle mortai che lagrimando vai.
Caro alle Muse ed alle grazie caro.
Veggio in sembianze addolorate e meste.
Giuseppe Orsi. In rintracciare, in contemplare il vero.
Vincenzo da Filicaia. Qui dove fiume di mortai diletto.
? D' Arno alla riva a' pensier nostri amica.
? Il fasto, il lusso, Amor, ozio insolente.
Marcantonio Mozzi. Come se il villanello a un ceppo verde.
Luca degli Attizzi. Ore tarde, lunghissimi momenti.
Febre che il dolce amato idol mio.
Amanti lumi del beli' idol mio.
Ecco nuova del ciel grazia mi rende.
Benedetto Menzini. Mira Ergasto colà su quelle sponde.
Cromi, fcdel mio Cromi, or tu non sai.
Udito ho raccontar che un pastor saggio.
Card. Benedetto Panfili. In ciel dove si gode un bene intero.
Paolo Frescobaldi. L' alma beltà del vostro amato volto.
Francesco Frescobaldi. Da bel desio d' amor cui nutre speme.
Donna crudele in cui pose natura.
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FIRENZE
Frane. Maria Forzoni. Ampio fiume reale, allor che 1* onda.
Pria che scendesse nel mortai suo velo.
A. M. Salvini. Per tollerare il sitibondo e fello.
Cristoforo Marzimedici. Io vidi un ampio e tempestoso mare.
Giuseppe Del Papa. Chiuso in prigione oscura Amor mi tiene.
P. A. Forzoni Accolti. Sconsigliato mio cor, non tei diss* io.
Cristoforo Marzimedici. Bellezze che già furo e sole e nuove.
Abate G. B. Cerretani. Salìo Vincenzo ove '1 gran Dio che muove.
Giulio can. Scarlatti. No che di nostro senno il lume e '1 fiore.
F. M. Forzoni. Allor che d' alta immensa gloria adorno.
Paolo Frescobaldi. L' arti e le scienze a cui '1 Bellin cotanto.
A. M. Salvini. Del corpo umano alta di Dio fattura.
Francesco Frescobaldi. Mente che seppe quel eh' uman pensiero.
F. M. Forzoni Accolti. Del vasto ingegno tuo nel suol fecondo.
Salvino Salvini. Spirto gentil cui per 1' uman sentiero.
Muse qual feste al gran Bellini vostro.
P. A. Forzoni Accolti. Voi che mirate allor che il Dio di Delo.
Tratto da' rai del sole umil vapore.
Marcantonio Mozzi. S' io penso al caro ed onorato giorno.
Cristoforo Marzimedici. Saggio Archimede che del sol mostrasti.
? Se la beltà che i cuor più freddi accende.
Salvino Salvini. Per consumarmi V affannato core.
Luca degli Albizzi. Fede animosa mia che ceca miri.
Marcantonio Mozzi. Fugge alato destriero allor che il segno.
F. M. Forzoni Accolti. Perchè superbo oltre il mortai costume.
A. M. Salvini. Quando vedrà quel tuo divin sembiante.
Questo che or ti pargoleggia in vista.
L. Magalotti. Quel che in atto gentil per 1* orlo e '1 piede.
F. Zappi. Alfin con teschio d' atro sangue intriso.
In quella età ch T in misurar solea.
Antonio Mosti. V ho pur di nuovo catene stretto.
Qual crudo serpe e qual pestifero angue.
Figlia che '1 genitor cruci ed ancidi.
Quando eh* io penso a* miei passati stenti.
Questo d* ombrose piante almo soggiorno.
Dal faggio all' olmo e dalla quercia al pino.
Fatto campo di guerra il mesto core.
Assiso all' ombra d' un bel verde faggio.
Poiché '1 misero Eurillo un dì scoperse.
Pittor che sopra balzo aspro e sublime.
Io riedo appena alle paterne mura.
Di burrascoso mar lasso solcai.
Mossa Clori a pietà dei mio tormento.
Poiché fulmine amico atterrò quella.
Lasso credetti al lusinghiero invito.
Deh potess* io di vaghe piume cinto.
La gran prole di Marte allor che appieno.
Quel fulmine crudel che quercia e faggio.
Questa che 1' uomo in sé racchiude e vanta.
Lasso cantai oh miei dogliosi e tristi.
Qual incauto augellin che 1' ale spiega.
Mille fiate nel gir dietro a lei.
Eustachio Manfredi, Io veggio, io veggio il cielo. Ecco il bel chiostro*
Era il giorno che '1 cielo a lui s* aperse.
Dove in selva fastosa e palme e allori.
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24 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Dov* è quella famosa, alta e superba.
Sì dunque e gli Aspi e le feroci attorte.
Salvino Salvini, Questa eh' un tempo si svolgea d' intorno.
? Quale sfolgora in ciel novello ardente.
Francesco Frescobaldi. Per celebrar le nostre glorie e quale.
Vincenzo da Filicaia. Se grazia il vinto al vincitor veruna.
Questa più che di crin, d' inganni ordita.
Paolo Frescobaldi. Qual uom che 1* oro trae d' alta miniera.
A. M. Salvini. Se guernito d' amore il tempo assaglio.
Cart., in 4, sec. XVII e sg., ce. 129. Leg. in cartoni. — Provenienza : Poirot.
II, III, 255.
Raccolta di lande. Precede una tavola di 64 capoversi ; ma, in realta, le lau-
de son 32. Ne do la tavola.
Fol. 5-24. Venti tre laude adesp. e anep. attribuite nelle edizioni a Iacopone da Todi;
1. Amor di cantate.
2. Sopr* ogni lingua amore.
3. Lo Yesù sguardo inflamato mi tiene.
4. Homo che vuol parlare.
5. Un arbor è da Dio piantato.
6. Homo che po la sua lingua domare.
7. Giubilo di cuore Che fai cantar d* amore.
8. Lo mio cor et la mente sì mi fa languire.
9. Chi ne saria credente udendol dire.
10. Amore muto che non vuogli parlare.
11. In cinque modi appanni.
12. Sapete voi novelle dell' amore.
13. Amor divin amoie Perchè m' ài assediato.
14. La bontà infinita.
15. La bontade si lamenta.
16. Amor che m* ami tanto.
17. L* amor lo chor si vuol regnare.
18. Amor divino amore Amor che non se* amato.
19. Vorre* in alto gridare.
20. Dysyar Yhesù amore.
21. Ad te mi son data Cristo.
22. O amore che m' ami.
23. Non si tegn* amore.
Fol. 24 e sg. Lauda attribuita a frate Ugo Panziera:
O Cristo amor dilecto in te sguardando.
Fol. 25. Lauda adesp. e anep. :
SI fortemente son tracto d* amore.
Fol. 25-31. Laude adesp. e anep., attribuite a Iacopone:
1. O denata aguarda el prezo.
2. Vita di Yhesù Cristo Spechi inmaculato.
3. Vita di Yhesù Cristo Specchio di veritate.
4. L* amor lo cor si vuole regnare.
5. La fede et la speranza.
6. O alma che desideri.
7. O casti tate flore.
8. O anima mia creata gentile.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 40, ma soltanto 31 sono scritti. Leg. in cart. Già della biblio-
teca Rinuccini, donde provenne alla Magliabechiana nel 1850.
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FIRENZE 25
n, in, 256.
Minutario di brevi di Sisto IV, 25 agosto 1481 - 24 agosto 1482.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 370 : il primo e gli ultimi ff. sono macchiati. Scrittura d* una
sola mano. Precede, di mano recente, 1' indice alfab. delle persone alle quali le epi-
stole sono dirette. Leg. in mezza membr. — Provenienza Rinuccini.
II, HI, 257.
c Proemio di messer Lionardo Aretino sopra il libro primo de Bello Punico
composto da lui e poi traslatato in toscana favella per un suo amico (ti-
tolo di mano del sec. scorso). Parrà forse a molti eh* io vada dietro a
chose troppo antiche | abandonare il paese. Finis. Deo gratias Amen ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 56. Senza titolo e iniziali del proemio e del libro. Leg. in pelle
impr. con riquadrature in oro. — Provenienza : Rinuccini.
II, IH, 258.
Bruni Lionardi Hist fior, libri sex : « Diuturna mihi cogitatio fuit | libertatem
consecuti sunt ».
Cart., sec. XV, in 4, ff. non num. Iniziali dei libri in oro su fondo a colori. Leg. in
membr. Lo acquistò il Follini dal dott. Ottaviano Targioni Tozzetti.
11, in, 259.
c Satire di Benedetto Menzini ». Con note marginali di Anton Maria Salvini.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 84. Leg. in cart. — Provenienza: Bargiacchi. Vedine la tavo-
la in Bartoli, / mss. ital., Ili, 89 e sg.
Il, UI, 260.
€ Trattato della Cosmografia composta dalla eruditissima penna del sig. dott.
Vincenzio Ciani all' ili. sig. march. Cosimo da Castiglione » .
Cart., in 4, sec. scorso, pp. 654. Leg. in pelle rossa con impressioni in oro sul dorso.
Acquistato dal Follini nel 181 5 presso il march. Dante Catellini di Castiglione.
II, III, 261-269.
c Dialoghi dell' ili. Signor Priore Orazio Ricasoli Rucellai all' ili. signor Mar-
ch. Cosimo da Castiglione ».
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 176, 207, pp. 266, ff. 190, 166, 163, 167, 413, 306. Leg.
c. s. Provenienza c. s.
II, III, 270.
c In nomine Ihesu et dignissime matris eius et beate Brigide sponse Dei
Amen. Incomincia il prolago del sectimo libro delle cielestiali revelationi
date da Dio a sancta Brigida sua dilectissima et nuova sposa | et vedre-
te nella conscientia vostra che io sono suave e mansueto. Amen. Finito
è 1' octavo e ultimo libro ecc. Fu conpiuto di scrivere a dì 26 d' aprile
nel M495 » (fol. 1-137). — Seguono « alquanti miracoli operati da Dio
pe* meriti della nostra madre sancta Brigida » (fol. 137-148). — c Que-
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26
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
sta è una divota lauda della nostra madre sancta Brigida. O Brigida da
x° electa sposa | trionferà in sepiterna posa. Amen Deo gratias » ( fol.
148 e sg.). — « Lauda devota a honore di sancta Brigida. O sposa di
Giesù Cristo | conculcando il mondo tristo. Cantasi come: Oramai sono
inn età. Et arrigolecto » (fol. 149).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 149. In fine al testo leggesi : « Questo libro è delle monache
del paradiso decte di sancta Brigida ». Scrittura a due colonne : didascalie in rosso.
Leg. in assi cop. di pelle imp. Sul rovescio delle tavole sono attaccati due ff. mem-
bran. di corale con note museali, del sec. XI. — Provenienza : Rinuccini.
« Infortuni occorsi alla città di Volterra dell' anno 1529 et 1530 mediante la
guerra di Firenze notate giornalmente come occorsono per me Camillo
Cod. 272. — c Incipit liber de Albértano Judice di Bresci. In del principio
mezo et fine sia con noi la gratia del sancto spirito amen. Con ciò sia
cosa che in dire et im parlare molti errino | Che noi faccia a P ecternale
allegresse pervenire in secula seculorum amen. Explicit liber de lo ama-
iestramento di dire et di tacere de Albértano Judice di Brescia de la
cappella di sancta Agatha composto et ordinato sopto anni Domini MCCXLV
del mese di dicembre » . — « Lo 'ncominciamento del secondo libro d' Al-
bértano dela consulatione et dei consigli. Et imperò che molti sono li quali
s* afligeno et contristano | Et così con V alegressa et con letitia catuno si
particte. Explicit liber Albertani Judice di Brescia dela contrada di san-
cta Agatha de cosulatione et consilii conposto socto anni Domini MCCXLVI
deli mesi d' aprile et di magio ». — « Incipit liber de Albértano del* amo-
re che è dilectione di Dio et del proximo. Lo 'ncominciamento del mio
tractato sia in del nome di Dio dal quale tucti li beni procedeno | Fini-
to (?) è libro del* amore et dilectione di Dio et del proximo et del* altre
cose et dela forma dela honesta vita, lo quale Albértano Judici di Bre-
scia dela contrada di sancta Agatha conpuose et scripse stando in pre-
gione di • messere lo 'nperadore Frederigo in dela cità di Cremona in dela
quale pregione fu messo perch* elli stando Capitano di Gavardo difenden-
do Gavardo a utilità del Comuno di Brescia. Socto anni Domini MCCXXXVIII
del mese d* agosto, lo die dela festa di santo Alexandro, Indictione XI.
Quando lo dic[to] Messere lo 'nperadore assediava la cità di Brescia.
Questo libro fu scritto socto anni Domini mcclxxxviii del mese d* octo-
II, III, 271.
Incontri ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 42. Leg. in cartoni. — Provenienza: Bargiacchi.
II, III, 272, 273.
bre. U. B ».
FIRENZE
Membran., in 4, sec. XIII, ff. non num. 102 e scritti a due colonne. Con rare postille
marginali di Anton Maria Salvini. Cfr. Ciampi S., Trattati morali di Allertano ; Fi-
renze, 1832, pag. 66 e sgg. ; e Bartoli A., / mss. della Bibl. Naz., Ili, 93. I pri-
mi ed ultimi fogli sono danneggiati dalle tarme. Perchè nel verso dell' ultima carta
leggèsi « Dominus Binducius tuscanus debet dare Bitino notano de Butrio X sold.
ven. gross. », il Salvini congetturò che il codice fu scritto da un di Budrio : vera o no
la sua congettura, « non è però certo che la nota si riferisca al pagamento della co-
pia e che un Binduccio della famiglia de' Toscani sia quello che ne ha data al notaro
di Budrio la commissione e che 1' ha sorvegliata » (cfr. Bartoli, op. cit., pag. 94).
U Ciampi credette scritto questo codice nel 1288; tale, invece, è « la data di un co-
dice più antico dal quale fu tratta questa copia. Il codice è certamente del sec. XIII
e non si può, basandosi sopra la franchezza e la costanza con cui è scritto, stabilire
che questa è una copia eseguita da un espertissimo calligrafo nei pochi anni fra il
1288 e la fine del secolo » (ivi, pag. 93 e sg.). — Notevoli sono le iniziali miniate
al principio dei due trattati.
Cod. 273. — Trattato delle volgari sentenze sulle virtù morali di Graziolo
BamòagioH (edite già e attribuite a Roberto re di Gerusalemme): sono
scritte nel mezzo di ogni pagina, tra due colonne di lunghe note latine.
Precedono V indice delle rubriche e due epistole, delle quali la prima è
indirizzata « Domino Bertrando de Baucio clarissimo corniti Montis Ca-
veosi » (comincia: « Gratiolus de Bambaiolis bononiensis et exul imme-
rite humilis servus eius olim civitatis Bononie cancellarius » ) e la secon-
da, pur del medesimo Graziolo, contiene il concetto dell' opera. — Do i
capoversi delle sentenze, seguendo la numerazione progressiva delle ru-
briche.
Invocatione della divina gratia al novello tractato de le volgar sententie sopra le virtù morali.
1. Amor che movi il ciel per tua vertute.
2. Lo sommo ben e* avanza ogni vertude.
3. Huomeìii singulari città comuni.
4. Le cose basse e di poca potenza.
5. Amor tu dai dolce e sicura vita.
6. Ogni tesoro avanza il vero amico.
7. Saggio è chi serve e honora ciascuno.
8. Lo presto e '1 bel piacer radoppia il bene.
9. Dell' uomo ingrato scende ogni viltate.
10. Saggio befolco già per tempestate.
11. O dolce frutto di sicura pace.
Finita e la prima parte del tractato. Comincia la seconda parte e principalmente de la prudentia.
12. Lo gran tesoro che passa ogni valore.
13. Vertù conserva 1' uomo in sommo honore.
14. Beato è quel che à discreto intelecto.
15. Discreto è quel che vince volontate.
16. Ciascun che è vago di bene e d' onore.
17. Lo mondan saggio vive con stasgione.
18. Tal saggio viver sa tardo e veloce.
19. Conosca quel che è più sotil tenuto.
20. Ogni subita cosa et improvisa.
21. Homo che tarda se bisogna esser presto.
22. L* error del folle gì' è dolce dilecto.
23. Ciascun che regge comun over regno.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
24. Huom che conduce mal suo piccol legno.
25. O regimento naturai de 1' ape.
26. Non regga alcun rector a volontate.
27. Quanto è perfecto il ben tanto più vale.
28. Non si dee temer per ben comune.
29. Tenga signor famigla di bontate.
30. Segnor che vuol tener felice stato.
31. Se di dolcezza V amo non adesca.
32. Quello è signor di naturai bontate.
33. Huom che si ferma solo al suo piacere.
34. Huomo che solo al suo voler attende.
35. A morto lume che per se non splende.
36. Sano è '1 consiglio del suo dolce amico.
37. O gratioso e singular diletto.
38. Del bel parlar s* acquista excelso honore.
38 bis. Homo che parla con dolce sermone.
39. Mal sa parlar chi di tacer non cura.
40. Ciascun del suo parlar talor si pente.
41. Per la vertù della santa Iustitia.
42. Madre Iustitia che conservi i regni.
43. O Cato o Scipione o buon troyano.
44. Però che '1 giusto vive con raxone.
45. Huom che a mal far
46. A grave iniquità crudel vendecta.
47. Beato è quel che verità possiede.
48. La ventate è pace della mente.
49. Al saggio non convien far sagramento.
50. Per altrui fallo punir 1' innocente.
51. Non tema il giusto che è calunniato,
52. Perchè vera sentenca.
53. Chi giudica huomo per isperienza.
54. A cciò che s' ode non si vuol dar fede.
55. Non basta il bel parlar nè fa perfecto.
56. O detrattor riportatqr fallace.
57. Quando alcun saggio vede il detrattore.
58. Non fa cortese nè gentile alcuno.
59. Quanto è magior 1* onor lo stato e '1 bene.
60. Non da richeza antica nobiltate.
61. In vanità non è gentil valore.
62. Degno si fa di triumphal corona.
63. Impresa grave e alta con raxone.
64. Nè temer nè ardir ma sicurtate.
65. Folle è 1' uom presuntuoso.
66. Avanca ogni dolor la dura offesa.
67. Anci al grave accidente che s* aspetta.
68. Mente di pace e d* alegrecca amica.
69. Saggio è chi lasscia al cielo ogni vendecta.
70. Somma allegrerà è fare sua vendetta.
71. Come del bel soffrir s* acquista honore
72. Simula il saggio peregrin 1' offese.
73. Homo"gravato di forte accidente.
74. GÌ' alti iudici del celeste trono.
75. p visitacion superna e santa.
76. Non è sì alto alcun nostro valore.
77. Non da pianeto alcun necessitate.
FIRENZE
29
78. O Temperane donna dell' onore.
79. Quanto *1 baron è di magior potenca.
80. Mal non peri giamai huom pietoso.
81. O umiltà salute alta e verace.
82. Famiglo saggio fa dolce ubidenca.
83. Discreto servo fa leal omaggio.
84. Dengno è di lode ciascun che dispone.
85. L' ordine bello togle la fatica.
Finite sono le robriche de la seconda parte dei trac tato. Comincia la parte iij et ultima de*
ritii e difetti de la humana vita. Et primamente della gola.
86. O apetìto vergognoso e rio.
87. O mente folle del superbo altero.
88. O falsa invidia nimica di pace.
89. O avaritia nimica di Dio.
90. O disonesto e misero dilecto.
91. L' ira che da virtù sempre è diversa.
92. Irato viso e Uà ménte discreta.
93 Non dee il cor gentile.
94. O pigra accidia e negligenza vile.
95. O pigro vien che '1 dice Salamoile.
96. Non si tien fede a comun nè a parte.
97. Formò lo mondo per diversi gradi.
98. O fragil gloria della humana altecca.
99. Perchè sospiri mortai della morte.
Conclusione del tractato è *1 consiglio che bisogna asicurarsi da la morta :
100. Opra novella po' eh* ài dimostrato.
Explicit liber vulgarium Sententiarum.
U, IH, 274.
« Diario delle cose eseguite in Firenze dal 1532 al 1589 (corr. 1590). Altro
delle cose dal 1557 al 1573 (corr. 1586, agosto). Altro delle cose dal 1502
(corr. 1458 marzo) al 1532 »; adesp.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 131 non num. Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, III, 275.
c Cronica di Goro Dati »: titolo di mano del sec. scorso sul verso della pri-
coperta. E acef. e com. : « morì et rimase signore dopo lui. D detto suo
unicho figliuolo nominato Giovanni Galeazo conte di Virtù ». ecc. Il
testo ha qua e là lacune (fol. 1-76). — Epistole di Giovarmi delle Celle: la
prima è « Ad Guidonem Thomasii Nerii de Florentia de contemptu mun-
di » : T ultima « Ad Giorgium domini Gucci Dini domini Johannis » . —
A fol. 102 e sg. sono « Tre sonetti di mesere Francescho Petrarcha »:
cioè : Fiamma dal ciel — L' avara Babilonia — Fontana di dolore.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 115. Leg. in membr. Di provenienza ignota.
II, IH, 276.
« Hic incipit liber Magistri Hugonis Pisani ferrariensis episcopi de fonte ver-
borum qui fuit doctor decretorum et fons iuris canonici | Explicit liber
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30 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Magistri Uguitonis de fonte verborum. Deo gratias. Amen. Et iste com-
pletus fuit Dei auxilio anno MCCLXXVj die veneris xvj intr. octobr. ».
Membr., in 4, sec. XIII, ff. non num. e scr. a due colonne. Rare postille margin. e
interlin. Leg. in assi cop. di pelle con borchie e frammenti di due fermagli. Acquista-
to dal Foilini nel 181 5 presso Giuseppe Rossi.
II, III, 277.
Frammenti del lib. vili e ix « Del numero delle chagioni del mondo secon-
do diverse sentenze et che il choraggio non dee a queste cose por men-
te ma alle chose di Dio ». Il testo acef. com. colla colonna 269: « dili-
berare. In per ciò che noi non ne siamo tanto solamente tocchi anzi ne
siamo corrotti » ecc.: e fin. alla colonna 348: « saranno choperti di subi-
ta inondazione ». — Segue la copia di questi fogli di mano del sec. XVII
(fol. 22 e sgg.).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 20 s.r. a due col. e 22 a 30: gli ultimi fogli sono bianchi. Re-
cente legatura in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini.
II, II, 278.
€ Precetti di Prospettiva e Pittura di Lionardo da Vinci •: sono 368. E ne
segue la tavola delle didascalie (fol. 173 e sgg.). .
Cart., in 4, sec. XVI ex., ff. 189 (ma la vecchia numerazione va dal num. 153 a 257).
Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, III, 279.
« Questa hopera è del beato missere san Bernardo della coscienzia cioè come
si de' tenere nepta la coscienzia da vizij e da pecchati. Qesta chasa nel-
la quale noi abitiamo | Finito è il libro del beato messere san Bernardo
dela choscienzzia a unore dela santissima trinità ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. non num. Molte lettere sono state ritoccate con inchiostro più
nero. Leg. in membr. — Provenienza : Rinuccini.
II, III, 280.
* Ricordi di Francesco di Giovanni di Durante » [ranchordanQe passate: cfr.
fol. 4, ant. num. 157]: titolo del sec. xvn sul fol. di guardia. Precedono
ricette (fol. 1 e sg.), con la data del 15 agosto 1342. I ricordi com. a fol.
4: « Al nome di Dio MCCCXXXinj a die v di novenbre. Al nome di Dio
quie di sotto iscriveremo cose di ranchordanQe passate. A die X di
marcio anno 1336 facemo pace chogli Aretini e triegua » ecc. Altri ri-
cordi vanno dal 1323 al 48 (fol. 6); dal 1337 al 40 (ivi). Ricette e cure
mediche sono a fol. 7-13. Altri ricordi dal 1341 al 45 a fol. 18. A fol. 19
sono i conti notati da Francesco di Giovanni quando si pose « stare chon
Giovanni di messer Lotto a V arte della lana » nel 1340. Altre « rachor-
danQe di cose pasate », cioè dal 1342 al 44, sono a fol. 21-23.
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FIRENZE
Cart., autogr., in 4, ff. 23 recentem. num., ma recanti due distinte vecchie numerazioni,
dalle quali deducesi che il ras. è frammento di grosso volume. Leg. in mezza merabr. —
Provenienza : Bargiacchi.
II, III, 281.
Cronaca di Firenze, adesp. e anep.: « Nello anno mccclxxviij addì xvnj
del mese di gungnio | addi 4 di dicembre 1434. Mandossi a Vinegia del
mese di gennaio a rriformare la legha per dieci anni com periti usati... »
Cart., in 4, sec. XV, ff. 33 non num. : gli ultimi sono bianchi. Nel foglio di guardia è
cosi notato di mano del sec. XV ; « Il caso de* Ciompi è descritto molto particular-
mente et da tenerne conto. — L* assedio et presa di Pisa non è anche da disprezza-
re. — Il resto tutto fuorché solamente un poco dove si narra 1' assedio di Lucca è
descritto tanto sommariamente che senza ha ver lette le medesime cose in altri autori
non se ne può formare intero concetto, ma è da farne qualche capitale per riscontro
deir altre istorie essendo 1' autore di questa scrittura intervenuto a buona parte di tali
imprese personalmente ». Leg. in membr. Provenienza: Rinuccini.
II, III, 282.
« Vita di fra Girolamo Savonarola da Ferrara de 1* ordine de' Predicatori
scritta da V ili. sig. Giov. Francesco Pico dalla Mirandola » . Precede la
tavola.
Cart., sec. XVI, in 4, pp. 389. Leg. in membr. Acquistato dal Follini nel 1798 presso
il libraio Andrea Mugnaini e da lui donato alla Magliabechiana nel 1801.
II, III, 183.
< Qesta è la Riegola de miser sancto Agostino la qual a promessa le done
de san Jeronymo de Venexia con le constitution de san Jeronymo e con
la so dispensation. Avanti e sopra tutte cosse sorelle mie krissime deve-
mo amar Dio e può' el proximo. Perché questi do comandamenti n* è
dadi | con le sancte vostre orationi aitate ».
Membr., in 4, sec. XV, ff. non num. e scritti a due col. Bella la miniatura che inqua-
dra la prima pag. : nella iniziale è raffigurato il Santo : nel marg. inferiore è rimasto
in bianco lo spazio per uno stemma. Nel 1667 il voi. era posseduto da un Padre ve-
neto (ir. la nota nel recto dell' ultimo fol. bianco). Il Follini lo comperò nel 1826
da Alessandro Torri. Leg. in assi cop. di pelle impr. con angoli e borchie metallici.
II, III, 284.
Raccolta di carmi latini. Precede la tavola degli autori.
Cart., in 4, sec. XVI e sg., ff. 266. Ne sono, tra altri di poco nome, autori Andrea
Navagero, Antonio Tebaldeo, Angelo Colocci, Baldassarre da Castiglione, Benedetto
Varchi, Celio Calcagnini, Fabio Bentivoglio, Flaminio Nobili, Francesco Filelfo, Giro-
lamo Amalteo, Girolamo Fracastoro, Ippolito Capilupi, Enrico Stefano, Jacopo San-
nazzaro, G. B. Pigna, Giov. Maria Molza, Ludovico Ariosto, Marziale, Marcant. Fla-
minio, Marcant. Mureto, Paolo Manuzio, Pierangelo da Barga, Pietro Bembo, Gio-
vanni Pontano. Alcuni carmi sono adesp. Leg. in membr. — Provenienza : Bargiacchi.
II, III, 285.
F. Petrarca, I Trionfi e il Canzoniere; adesp. e anep.
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3* MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Cart., in 4, sec. XV, ff. 160. Precede V indice alfab. delle poesie. A fol. 90 e 91, là
dove sono scritti i tre sonetti contro la corte di Avignone furono attaccati, perchè non
fossero letti, foglietti di carta bianca. Di mano del sec. XVI leggesi nel marg. sup.
del fol. 4 a: « Uberti Nobilis Joannis filii, n.° XXXXVI ». Leg. in assi cop. di
pelle impr. con borchie metalliche. — Provenienza: Poirot.
II, IH, 286.
Inventario dei beni, mobili, masserizie ecc. della Compagnia di S. Maria del-
le Laude di Firenze; 1640-41.
Membr., sec. XVII, in 4: pochi ff. scritti e parecchi bianchi Leg. in pelle. — Provenien-
za: Poirot.
II, III, 287.
« Questo libro è di me Marcho di Giovanni del Nero Chambi in sul quale farò
ricordo di tutti quanti e' seduti del Magistrato de s. ri sei della Mercha-
tantia e università de* merchatanti della città di Firenze comincato addi
primo d* agosto 1 508 per avermi eletto e* sei di detto tempo per guar-
diano e uno de' guardiani di detta ijierchantia addi 28 di novembre 1508 ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 79. Leg. in membr. Sulla prima coperta è questo titolo: « Gon-
falonieri di Giustitia della Rep. Fior, da che principiorno V anno 1292 sino al 1532
che terminorno. Magistrato e Squittinanti de* sig. Sei della Mercanzia dal 1308 al
15 16 e Ricorsanti dal 1498 al 1 516 ». — Provenienza: Poirot.
II, III, 288.
Minute di lettere e lettere autogr. ; moltissime • adesp. ; altre di Lorenzo Già-
contini; una di Torquato Tasso (fol. 44); una dell' « Arrubinato Reggente
degli Alterati » (fol. 74).
Cart., sec. XVI, in 4, ff. 156. Legatura recente in mezza membr. Di provenienza ignota.
II, III, 289.
Tavole di computi solari. — « Incipiunt canones in motibus celestium cor-
porum ».
Membran., sec. XV, in 4, ff. non num. Leg. in cart. Il Follini F acquistò dal libraio
Gaspare Ricci nel 181 7.
II, III, 290.
« Qui chomincia il Salustio rechato in volghare e ponsi prima uno proemio.
Sì chome disse Salustio molti antichi savi homini | Qui finisce il Salustio
Chatellinario chonpiuto di scrivere questo dì iiij d' ottobre anni Domini
MCCCCXXXiij » (fol. 1-23). — « Qui chomincia il proemio del Salustio Giu-
ghortino | nè in quella arte » (fol. 24-68).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 68. Precede nei ff. non num. la tavola. Leg. in assi cop. di
pelle con borchie e tracce di due fermagli. — Provenienza: Rinuccini.
II, III, 291.
Fazio degli liberti, Dittamondo; acef. e adesp. Il primo verso è il terzo della
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settima terzina (fol. 1-78). — Pianto della Vergine, adesp. e anep., in 10
capitoli : « Ave vergine virgo gloriosa | E si verrete nel beato locho »
(fol. 79-85).
Cart. f in fol., sec. XV, ff. 85 scritti a due colonne e danneggiati dall' umidità nella parte
superiore, alcuni fogli furono racconciati alla meglio. Nel primo foglio è 1' arme dei
Portinari. Leg. in mezza raembr. — Acquistato dal Follini nel 1822.
n, III, 292.
Priorista di Firenze; dal 1282 al 1531. Sulla coperta leggesi: « Priorista di
Bar/. Mancini ». — Segue una « Nota della cacciata e malivolenza del
Duca cT Atene » (fol. 224-229).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 229. Nel primo fol. membran. di guardia è il nome d* un pri-
mo possessore ; nel secondo è il son. « Senpre si dice che uno fa male a cento ».
Leg. in membr. — Acquistato dal Follini nel 181 5.
II, IU, 293.
Latini Brunetto, Tesoretto. Copia di Anton Maria Biscioni, eseguita sulla ediz.
di Federico Ubaldini (Roma, 1642): con le postille marginali che Anton
Maria Salvini aveva fatto in un altro esemplare, e con alcune note del-
l' abate Bargiacchi e proprie. Vi sono altresì notate le varianti che que-
st' edizione presenta con un cod. Laurenziano (forse il cod. 45, pluteo 40)
e con un Riccardiano: le prime sono contrasegnate con la iniale L, le
seconde con R. Com. : « Al valente signore » ; e fin. « Che voi oro pe-
sate. Explicit liber Tesoretti Domini Brunetti Latini de Florentia ».
Cart., sec. scorso, .in fol., pp. 92. Leg. in cart. — Provenienza: Poirot.
II, III, 294.
Latini Brunetto, Pataffio. Copia di Anton Maria Biscioni, con le note di An-
ton Maria Salvini, delle quali alcune son di mano dello stesso Salvini.
Cart., sec. scorso, in fol., pp. 132. Leg. in cart. — Provenienza: Averardo di Jacopo
Bargiacchi, di cui 71 mss. furono per la Magliabechiana acquistati nel 1836.
II, III. 295.
Indice alfabetico per materie delle provvisioni, deliberazioni, ecc. della ga-
bella del sale del Comune di Firenze, dal 1349 al 1525.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 16 non num. Leg. in cart. — Provenienza: Poirot.
II, III. 296.
Conclavi per V elezione di Urbano vi, Clemente vii antipapa, Bonifazio vili,
Bonifazio IX, Benedetto XIII, Gregorio XII, Nicolò v, Calisto ili, Pio li,
Paolo il, Sisto IV, Innocenzo vili, Alessandro vi, Pio ili, Giulio II.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non nura. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini.
II, III, 297.
Relazioni di conclavi per V elezioni da Leone x a Clemente IX. Precedono
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, x 3
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34 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
* Capitoli e Legge che si osservano nella elezione del Pontefice » ; gli
« Ordini che osservano i Cardinali in creare il Papa » ; il « Modo di fa-
re il Papa » ; la formula di giuramento dell' eletto ; e tre epistole di A-
driano vi al sacro Collegio, al Senato e al- Popolo Romano (fol. i-ii).
Cart., sec. XVII, in 4, ff. 268 scr. e parecchi bianchi. — Leg. in membr. Provenienza:
Rinuccini.
II, III, 298.
« Cronaca di Dino Compagni delle cose occorrenti ne' tempi suoi. Comincia
nelT anno mccc et arriva al mcccxx » .
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 60. Leg. in cart. Già della biblioteca Pucci, poi del Poirot, e
poi acquistato nel 1814 dal Pollini per la Magliabechiana.
II, III, 299. (Magi. CI. XV, num. 4).
« Incipit opusculum de venenis. Exultet et letentur iam divina consortia ma-
iori solito beatorum numero | consequi peroptatum » . Con postille margi-
nali d' altra mano. Segue V indice delle rubriche.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 47 scr. a due colonne. Didascalie in rosso : i fogli di guardia so-
no membranacei. Neil' ultimo di questi sono ricordi domestici relativi a nascite di fi-
gliuoli dal 1536 al 46 : uno (ma questo è di nozze) è nel primo e del 1435. Leg. in
cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 300.
« Diario di Biagio fìuonaccorsi » ; titolo di mano del sec. scorso: « Anno
MCCCC°xcvin. Addì 6 giugno MCCCClxxxxviij Vinitiani mandorno in Pisa
oltre alle genti che vi haveano CCC stradiotti | come erono tra loro rimasi
d' accordo ». Giunge fino al 31 agosto 151 2.
Cart., in 4, sec. XVI in., ff. 63. Giudi Giovanni di Viero di Benvenuto Olivieri, che lo pos-
sedeva nel 1535 ( cfr. fol. 1 non num.). Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, III, 301.
« Ordine da osservarsi per crear cavalieri militi ef dar loro V habito della
religione di S. Stefano Papa et Martire ».
Membr., in 4, dal sec. XVII al seg.; nitidissima scittura in rosso e nero; ff. 19 scritti,
col taglio dorato. Leg. in membr.
II, III, 302. (Magi. CI. XV, num. 206).
Trattato de* cavalli e della cura de' cavalli; adesp. e anep. La prima rubrica
è « De generatione equorum » ; V ultima « Contra tussim » .
Cart.. sec. XIV, in 4, ff. 30 scritti. Leg. in cart., e sul dorso è questo titolo « Libro di
Mascalcheria latino mansocritto ». — Provenienza : R. Accademia della Crusca.
II, III, 303. (Magi. CI XV, num. 102).
Ruffo Giordano, Trattato di Mascalcia ; adesp. e anep. : « Conciò sia cosa che
tra T altre cose date | possino meglio durare la continua fatica » (fol. i-
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43 ). — Sonetto caudato, scritto dalla stessa mano del cod. ; « Di maschal-
cie un libro t' ho copiato » ( fol. 46 ).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 43 nura. e tre non num., due dei quali son bianchi. E bianchi
sono tre ff. in principio. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Gaddi, num. 5 1 .
II, III, 304. (Magi. CI. XV, num. 158).
c In Nicandri Therìaca paraphrasis Eutecniì » ; in testo greco (da un cod.
Mediceo ).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 19 scritti. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, III, 305 (Magi.. CI. XV, num. 128).
Raccolta di ricette, segreti, ecc. del sec. xv e sg.
Cart., in 4, sec. XV e sg., ff. 249 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. — Ptovenienza :
Biscioni, num. 213.
II, III. 306. (Magi. CI. XV, num. 75).
Ricettario, particolarmente medicinale. Infine è V indice alfab. delle materie
medicinali. Seguono altre ricette d' altra mano. Spesso ne sono indicati
gli autori ( Serapione, Filonio romano, maestro Antonio, Galeno, maestro Ber-
nardo, Arnaldo da Villanova, maestro Ubertino, maestro Iacopo, Mesuè, mae-
stro Gabriele, maestro Matteo da Fermo, ecc.
Cart,, in 4, sec. XV, ff. non num. Il primo foglio membr. di guardia fu tagliato via. Leg.
in assi e mezza pelle. — Provenienza : Gaddi, num. 67.
II, III, 307.
Trattato di anatomia e chirurgia, adesp. e anep. : i F ó proposito e a te
buono conporre uno libro di manuale operatione acciò che la satisfattone
risponda a la petitione de conpagni miei. Sappi primamente | conferisce
nello spasimo e alla contritione degli lacerti. Deo gratias. Amen ». L' o-
pera consta di quattro libri, e il quarto fin. col cap. « Della narratione
et mollificatane delle semplici alle operatione narrate nelle medicine con-
poste ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 154 num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 308. (Magi. CI. XVI, num. 3).
Ricettario e segreti d* alchimia e medicina : alcuni sono tratti da altri ricet-
tari ; talvolta sono illustrati da disegni a penna di storte, fornelli, ecc. Al-
tri sono in versi. A fol. 40 è un sonetto caudato . « El servo fugitivo o
ver di Giove ». — A fol. 35 sono tre sonetti caudati col titolo « Tesau-
rum verum omnia alia sunt fictitia » : 1 , « Per ben che V oro sia stimato
assai »; 2, « Non si ritruova in oro nè in argento »; 3, « Ha posto el
sommo operatore del tutto ». — A fol. 58 è un sonetto « Di frate Helia.
Solvete li corpi in acqua questo dico » ; e un sonetto « Di Cecclw de A-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
scoli. Chi solvere non sa nè assottigliare ». — Al fol. 58 verso sono sei
terzine « Di frate Helia » col titolo di « Tesaurum verum » : « Colui che
sa coprire del sole i raggi ». — E qui è ripetuto, ma con varianti e
giunte, il sonetto citato « Solvete e* corpi in acqua a tutti dico ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 129 ma irregolarmente numerati e scritti da più mani. Qualche
foglio manca; qualche pag. è stata coperta d* un foglio bianco per evitar la lettura;
qualche altra fu imbrattata d' inchiostro. Precede la tavola. Leg. in mezza membrana.
— Provenienza Magliabechi.
II, III, 309. (Magi. CI. XVI, num. 8).
« Repertorio di ricette, 1574 »; titolo sulla coperta membran.: « Aceto crudo
come si fa; va a c. 50... Come si fa di vino... Come si moltiplica... Come
si distilla » ecc.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 60 scr. ed altri bianchi Leg. in membr. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
II, III, 310. (Magi. CI. XVI, num. 92).
« Segreti chimici e medici », adesp.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza Magliabechi.
II, III, 311. (Magi. CI. XVI, num. 5).
Trattato in quattro libri di « Branche di lapide » (lib. i); delle miniere, del-
l' oro e delle fissazioni di mercurio in sole e in luna (lib. Il); di medici-
na a sole ed a luna (lib. in); di pietre minerali e di filosofi (lib. IV ).
« Branche di lapidi. Libro primo. R. acqua forte comune | di mercurio
purgato ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. e nitidamente scritti; molti ff. in fine sono bianchi.
Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 312. (Magi. CI. XVI, num. 91).
Ricette e operazioni chimiche: « A fare il piombo bianchissimo | di poi sia-
no battute con verga di fino... ».
Cart., in 4, sec. XVI; due fascicoli riunitj coi ff. non num. Leg. in cart. — Provenien-
za: Magliabechi.
II, III, 313. (Magi. CI. XVI, num. 136).
Ricette e segreti : chimici « Rubificatioii del sai ammoniago. Piglia sai ammo-
niago » ecc. Alcuni sono estratti da opere di vari; altri hanno i nomi
degli autori (del ch. mo Loredan, fol. 33; — Messer Paullo, fol. 24; — Fra-
tris Joannis de Arimino ord. minorum, fol. 33 — Fratris Alberti Theuto-
nici, fol. 52; — Maestro Jacopo de Boromeis, fol. 42).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 50 scritti da più mani. Infine è un indice delle materie. Leg.
in membr. Provenienza : Biscioni.
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II, III, 314. (Magi. CI. XVIII, num. 4).
Disegni a penna di macchine: probabilmente dovevano illustrare un trattato
di meccanica.
Cart., in 4, sec. XVII- XVIII, ff. non num. Ogni disegno occupa una pag. Leg. in
membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 315. (Magi. CI. XIX, num. 61).
« Del trattato dell' arte di scherma di Francesco Altoni » . Precedono una lett
di dedica al Duca Cosimo de' Medici, e il proemio dell' autore. Con cor-
rezioni, credo, autografe, interlineari."
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 67 num. e altri non num. Leg. in cart. e mezza pelle. — Pro-
venienza : Biscioni, num. 28.
II, III, 316. (Magi. CI. XIX, n. 61).
Note di vivande per banchetti, cene, ecc. (è un manuale di scalco). — « In-
strutione breve et sucinta del modo del servire nel governo di casa »
(fol. 29 e sgg. : è un manuale per maggiordomo). — Seguono « Entrate
de diversi signori del mondo » (il Sultano, il re Ferdinando d' Aragona,
e conti e signori particolarmente del Reame di Napoli); nome degli scal-
chi, dispensieri, credenzieri, ecc.; regole per far vivande.
Cart., sec. XVI, in* 4, ff. 30, 25 e in altri non num. Le prime ed ultime pagine non
sono più leggibili. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
II, III, 317. (Magi. CI. XIX, num. 105 bis).
« Disegni di varii istrumenti bellici »; titolo sul dorso. Sono a penna e roz-
zamente colorati: le note illustrative in tedesco.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Med. Palat., num. 243.
II, III, 318. (Magi. CI. XIX, num. 104 bis)
« Libro del numero delli animali et uccelli et pescagioni che si fa in capo
all'anno, incominciato da p.° di luglio 1611: è di un fiorentino. Altro li-
bro è del 1614: un terzo « registro degli animali » cacciati è del 1638 e
dal 1639 al 1643.
Cart., in 4 e 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Med. Palat.,
num. 601.
II, III, 319. (Magi. CI. XIX, num. 69).
« Clemente C. C, Relazione delle fortificazioni esteriori di Pilsen, 1633 »; con
lettera in data 21 aprile 1633. Con tavole e piante a penna.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, III, 320. (Magi. CI. XIX, num. 187).
« Il cavallo ammaestrato, opera di Lelio Cinquinio Romano, compartito in
quattro libri ». Segue V indice delle didascalie de' capitoli.
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38 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 414 ed «litri non num. Leg. in pelle. Provenienza: Med. Pa-
lat., num. 252.
II, III, 321. (Magi. C). XIX, num. 85).
« Della Torre Gwv. Battista, Del modo di ragguagliare le piazze con alcuni
particolari al cambio ». Precede, in data di Firenze a di 30 gennaio 1599,
la lett. di dedica dell' a. al Granduca; e la tavola alfabetica delle mate-
rie. Segue (a fol. 59-72) V « Apprensiva delle rescossione et de' paga-
menti che occorsono in materia di cambi con e' termini de* protesti
quando bisognino ».
Cart., in 4, sec. XVII, in., ff. 72 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, dei mss.
in fol. num. 1427.
II, III, 322. (Magi. CI. XIX, num. 131).
« Paulus Aretinus. Passio Jesu Christi secundum Joannem » ; in musica.
Cart., sec. XVI, in fol., ff. non num. Leg. in membr. con lo stemma Mediceo a colori
su la prima coperta. — Provenienza: Med. Palatino.
II, III, 323. (Magi. CI. XX, num. 51).
« Ars artium, sive Ars magna cabalistica auctore Hartman Scopperò. Franco-
furti apud Moenum mdlxix » . Trattato mutilo in fine : fin. « nec quoties
numerus alphabeticus ibi ».
Cart., sec. XVII, in 4, ff. non num. La lettera di dedica è datata da Francoforte X kal.
ianuarii 1 564 : ma manca il nome del Principe a cui P opera è dedicata. Leg, in cart.
— Provenienza Biscioni, num. 377.
II, III, 324. (Magi. CI. XX, num. 52).
Alhazen, Trattato di Ottica (edito da Federico Risner; Basilea, 1572; 1 voi.
in fol.): mancano i primi cinque capitoli e le prime parole del sesto.
Com. : « forme visus sunt instrumenta per que completa* visio ». Fin.
mutilo al cap. vìi del lib. vii, così: « que est ymago bg. est piaior ».
Membr., in 4, sec. XV, ,ff. 136 scritti a due colonne. Nei margini sono rare postille e
figure geometriche. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 141.
II, III, 325. (Magi. CI. XX, num. ... ).
« Alòumasaris Astrologia » : titolo sul fol. di coperta. Il testo ha quest' altro :
« Hic est liber individuorum superiorum in summa de significationibus
super accidentia que effeciunt in mundo ».
Cart., in 4 ed 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr.
II, III, 326. (Magi. CI. XXI, num. 86).
« Incipit liber Senecie de libero albitrio. Ogni peccato hè operatione ho vuoi
honesta o vuoi disonesta | e della madre Amenne » (fol. 1-3). — « Inci-
pit liber Senece de forma honeste vite. Quatro sono difinite essere le spe-
tie delle virtù | del vivere Àmen » ( fol. 4-7 ). — « Incipit liber Senece de
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paupertate. Onesta cosa disse Epicuro che era | e fanno danno » (fol. 7-9).
— « Incipit Liber Senecie de philosophia. Quanto vuole fare | con vita ru-
sticha et vulgare » (fol. 9 e sg. ). — « Incipit liber Senece de remedio
fortune. Questo libro compose Seneca | de recreatione Amen » (fol. 10-13).
— « Epistole di Senacha a Lucilio » (fol. 14-205). — « Declamationi di
Senxuha » (fol. 208-307).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 307 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 304.
II, III, 327. (Magi. CI. XXI, num. 105).
« Di Lucio Anneo [Seneca] ad Ebazio Liberale del modo come s* habbino a
fare et ristorare i benefizii. Libro primo tradotto di lingua latina in vol-
gare fiorentino da Benedetto Varchi alla molto ecc. et molto ili. s. a la s. a
Leonora di Tolledo Duchessa di Firenze ». Precede la lettera di dedica
datata « Dalla Pieve a. san Gavino, la vilia di s. Giovanni, V anno MDXLVI ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 222.,
II, III, 328. (Magi. CI. XXIII, num. 69).
I Fatti di Cesare ; adesp.. e anep. : « Nostro Signore Dio stabili el mondo | Con-
piuti sono i sei libri composti per Lucano de' fatti di C[esare] e di
Po[mpeo] et racontano insino a V esser sotterato C[esare] e scritto per
me Benvenuto di Bartolomeo di Salvestro del m.° Benvenuto a dì 31 di
luglio 1 470 sendo podestà di Modiglana e echi Ilo legge dicha tre pater-
nostri e tre avemarie per V anima sua » ecc. (fol. 1-70). — « Comenca
la cronica di santo Isidoro minore chon alcuni aguncioni dello testo e isto-
rie della Bibia | Qui finisce la cronica di sancto Isidoro minore con al-
cuni adgioncioni cavati da traversi libri conposta et traslatata in volgare
sermone. E fu scritto lo decto libro a dì vili di gungnio MCCCCLXX di
mano di Benvenuto di Bartolomeo di Salvestro del m.° Benvenuto sendo
P[odestà] di Modiglana, cioè finito detto dì in dì vili » (fol. 71-108).
Questa Cronaca finisce con 13 versi sulla morte di Federico il re di Si-
cilia: « Se la origine del nobile sanghue | che ssi fa la festa di santa
Lucia ». — L* Acerba di Cecco d' Ascoli (fol. 109-130). Per la tavola de*
capoversi de' capitoli cfr. Bartoli, / mss.. Uh 118 e sgg. — « Savio Ro-
mano dice così: Al nome di Dio e di buon comincare j che areno fatto.
Amen » (fol. 131 e sg.).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 132 non num. Leg. in assi e mezza pelle, con traccia di un
fermaglio. — Provenienza : Gaddi, num. 76.
II, III, 329. (Magi. CI. XXIII, num. 105).
Compendio di storia greca; adesp. e anep. : t Dal principio de* facti del mon-
do la singnioria degl' uomini | Et patteggiarono intra sse che il dì hordi-
nato menassino » : finisce mutila così.
/
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40 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Cart., in 4, sec. XV, ff. 152 macchiati per umidità. Leg. in cart. e mezza pelle. — Pro-
venienza : Strozzi, dei mss. in fol. num. 338.
•II, Ili, 330. (Magi. CI. XXIII, num. 109).
I fatti di Cesare; acef. : « im pericholo i paurosi ardimento. Et come muro
e fforte^a | e ssua gloria non ne fosse minore » (fol. 21-36). — » Qui
chomincia il primo libro del Luchano. Cesare si pensò di rivenire a Ro-
ma | Ciesare tutto solo rimettea sua » : fin. mutilo così.
Cart., in 4, sec. XIV-XV, ff. 21-120 scritti a due colonne: con larghi spazi bianchi qua-
drati al principio di ogni capitolo. Taluni ff. sono mutili. Leg. in cart. e mezza pel-
le. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 345.
✓
II, III, 331.
Fiore di storia antica ; acef. e mutila in fine : « parole no introducierete que-
sto popolo nella terra ch , io v' ò promessa anzi morretevi in questo di-
serto. Della morte d' Aron, xxxviiij capitolo. Morta Maria disse Iddio : O
Moise | sedeva in sul tabernacolo veggiente il popolo e quivi parlava co-
rno se faccia » . L' ultimo cap. ha questa didascalia : Del vitello chonflatile
che feciono il popolo a" Isdrael a pié dal monte Sinai: xxviif.
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 68 scritti a due col. Leg. in cart. e mezza membr. — Prove-
nienza: Strozzi, dei mss. in fol. num 337.
II, III, 332. (Magi. CI. XXIII, num. 113).
« Questo libro chonta della vendetta chome i desciendenti * d' Atorre figluoli
de Re Priamo di Troia la grande choir aiuto de Re Vter Pandragone e
degli altri baroni e chavalieri eranti della tavola vechia feciono la ven-
detta sopra de greci, chome voi udirete per ordine ischritto | per vendet-
ta dello nobile re Priamo re di Troia amen. Laudato sia Dio » (fol. 65-
123, secondo la vecchia numeraz.). — Poemetto sulla morte e i funerali
del Conte di Virtù; in ottave: « [O] somo Zove entro en mare con le-
gno | che quel che questo fé* naque senese. Amen » (fol. 49-55).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 65-131 (ma i fogli 124-131 sono bianchi), e 49-55; gli
ultimi sono bianchi. Il poemetto fu integralmente pubblicato dal Bartoli, / mss., Ili,
127 e sgg. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 350.
II, III, 333. (Magi. CI. XXIV, num. 167).
Miscellanea di notizie storiche di Scipione Ammirato : ( « Ritratti chiestimi dal
sig. don Giovanni de Medici » : — a Notizie chiestemi dal Granduca Ferdi-
nando », 1513-69; e da don Giovanni de* Medici su Giovanni de* Medici e
Cosimo I: — Note di vescovi di Bologna, di Arezzo, di Fiesole, di Pi-
stoia, di Volterra, di Cortona, di Lucca, di Perugia, di Capua, di Caser-
ta e d* altrove).
Cart., in 4, autog., pp. 206. Leg. in membr. — Provenienza: S. Maria Nuova.
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II, III, 334. (Magi. CI. XXIV, num. 61).
« Relatione del regno di Cipro » (pag. 1-38). — « ^resa di Famagosta e
rotta navale » (pag. 39-109). — « Relatione dell' assedio di Cipro e par-
ticolarmente della presa et sacco di Nicosia » (pag. 1 10-125). — « Re-
latione de V impresa di Chiaverino del s. Mecennate Ottaviani » (pag. 126
A-L-245). — « Relatione dell' impresa di Canissa fatta dal ser. Arciduca
Ferdinando d' Austria V anno 16 10 del s. Mecennate Ottaviani d* Arezzo »
Cart., in 4, sec. XVII, pp. 381 scr. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Magliabechi.
Copia dello Zibaldone attribuito ad Antonio Pucci. Di mano dello Strozzi, che
la possedette, ha questo titolo : « Zibaldone di più cose in volgare fioren-
tino antico ». Acef., ed i primi fogli sono gravemente macchiati nella
parte superiore. A fol. 103 fin.: « Finito apunto a ore XXIII in venerdì
a dì xxiiij di giennaio mcccclxxj per mano di me A. V. nobile cipta-
dino fiorentino ». — Rime: ne do la tavola (fol. 104-109):
Chapitolo di Nicolò Machiavegli sopra la invidia : — Giovanni Folchi el vivere malchon tento.
Capitolo anep. e adesp. : — Amor crudele che nel mio arso petto.
Capitolo di Maestro Iacopo del Folta araldo della Signoria di Firenze, adesp. : — Notte
felice, anzi felice giorno.
Capitolo adesp. e anep. : — Non tanto esulta il pallido archimista.
Capitolo c. s. : — Dopo tanti sospir senz* alcun merto.
Sonetto c. s. : — Se Ila luce che lumina el chor mio.
Capitolo c. s. : — Amor mi tiene e sdegno voi eh' i* parta.
Sonetto c. s. : — Restasi Adante in superbe montagnie.
Sonetto fatto per messer Coluccio Salutati al duca di Melano : — O dischacciato dal ciei
da Michael.
Risposta fatta dal ducha a messer Cholucco : — O Cleopatra o madre d' Ismael.
Chanzona di Matteo Chorbizi da Firenze : — Io dirò tuttavia sanza dir nulla.
Canzona di messer Antonio degli Alberti da Firenze nella quale dice delle quattro virtù
chardinali : — Poscia che morte la mia donna al cielo.
Indice delle vite di Plutarco (fol. 1 09-1 11). — « Qui chomincano certi
sonetti di varie materie fatti per Simone da Siena » ( fol. me sg. ) : sono
sette :
1 . Ad uno Malatestam domini Galeotti : — Cadens sub undis radiantis Febi.
2. A messer Lodovicho signior d* Imola : — Ne coris alma angelicho thesoro.
3. A mess. Francesco da Ghonza S. di Mantova : — Pretiosa virtù cui forte vibra.
4. Al signor Charlo de Mala testi : — Esser no può che nei terrestre sito.
5. A Gian Colonna : — Fuggia virtù le chorti o sensi acervi.
6. Al detto signior d' Imola : — Vince ragon pur vince il pravo senso.
7. Al detto Gian Cholonna : — Se in fama di tal sanghue pretioso.
c Canzona di Simone Saviozzo da . . . [ Siena ] fatta quando egli era
in prigone. Le 'nfastidite labbra in chui già posi » ( fol. 112). « Qui
noterò altre chose degnie di memoria di persone vive dal 1 430 in qua
(Pag. 255-381).
1
II, III, 335. (Magi. CI. XXIII, num. 135).
42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
in questi tempi» (fol. 112-114). — «Qui apresso noterò tutte le gravez-
ze poste in Firenze da V anno 1422 di febraio in qua quando si richo-
minciò la guerra chon quel duca cioè Filippo Maria ducha di Mila-
no » (fol. 114 e sg. ). — « Parlamento fatto tra Scipione Ducha de' Ro-
mani et Anibale ducha de' Chartagginesi » (fol. 115-117). — « Scipione
ducha de* Romani overo imperadore alle parole per Anibale dette in
questa maniera rispuose » (fol. 117). — « Sermon fatto per messer Lia-
nardo d' Arezzo al magnifico chapitano Niccolò da Tolentino capitano di
guerra del Chomune di Firenze quando ricevette il bastone in sulla rin-
ghiera de* Signiori la mattina di s. Giovanni Battista Tanno MCCCCXXXiij »
(fol. 11 7-1 19) — « Protesto fatto per Giovanni di Bartolomeo capitano per
parte de* nostri magnifici signiori a' Rectori et a tutti i magistrati di
Firenze » (fol. 1 19-122). — « Questa è una pistola fatta per mess. Gio-
van Bocchacci la quale mandò a mess. Pino de Rossi » (fol. 1 22-131) —
« Questa è chopia d' una notabile pistola fatta per ser Ghuccio Franceschi
la quale mandò a* Dieci della Balia da Firenze et lo 'mperadore n' ebbe
la chopia per mano di Bonacchorso Pitti ambasciatore del nostro Chomu-
ne » ( fol. 131 e sg. ). — « Protesto fatto per Matteo Palmeri la prima vol-
ta che fu ghonfaloniere » (fol. 133-135). — « Questa è una lettera scrit-
ta per Lentulo offitiale romano in Giudea per la quale avisò e' Romani
dello advenimento di Christo et come era del chorpo suo proporzionato
et segniato » (fol. 135). — Tre lettere ed una orazione di Stefano Por-
cari (fol. 135-137). — Vita di Dante scr. da Leonardo Bruni e volgarizza-
ta (fol. 137-142). — Vita del Petrarca del med. (fol. 142-145). — « Q ue "
sta è una pistola che mandò sancto Bernardo a mess. Ramondo da Cha-
stello Ambruogio » (fol. 145-147). — Lettera di F. Petrarca a Nicolò Ac-
ciainoli (fol. 147-150). — « Questo libro compuose Senacha filosopho ma
chiamasi prato grande ad maestramento che ssi chontìene inn esso. Cato
e tanto è a dire Cato quanto savio » ecc. (fol. 150 e sgg. ). Il commen-
to è distribuito per ogni coppia di versi latini. — D' altra mano sono in
fine (fol. 164) due sonetti adesp. e anep. : « Spenta veggio merzè sopra
la terra » : « Se Ila lucie eh* allumina el chore mio » . Forse sono tra-
scritti dallo stesso ammanuense del sec. xvi che copiò i componimenti
che ho citati a fol. 104-106.
Cart., in fol., sec. XV a sg., ff. 164 scritti a due colonne. Recente legatura in assi e
mozzo marocchino. — Provenienza: Sirozzi, dei mss. in fol. num. 1164.
II, III, 336. (Magi. CI. XXIV, num. (>0).
Miscellanea di documenti di storia spagnola e italiana della seconda metà
del sec. xvi e dei primi anni del successivo; in spagnolo, lat. e ital.
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Molti sono gli Avvisi (fol. 324-485) di Roma, 1600, e 1605-1607; pochi di
Milano, d* Anversa, di Genova, di Fiandra, di Venezia, 1 600-1 602. — Con-
clave per T elez. di Clemente vili (fol. 487 e sgg.). — Discorso sui car-
dinali, 1605 (fol. 501 e sgg.). — Conclave per P elez. di Paolo iv (fol.
507 e sgg.), Gregorio XIII (fol. 524 e sgg.), Sisto V (fol. 539 e sgg,). —
Discorso per la sede vacante di Gregorio *XIV; ottobre 1591 (fol. 557
e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 564 scritti da più mani. Leg. in membr. Precede la tavola
delle materie. — Provenienza: Marmi.
II, III, 337. (Magi. CI. XXIV, num. 63).
Minute di lettere politiche del Nunzio in Venezia e del card. Chigi; Roma
e Venezia 1662-64. — Copie di lettere politiche del 1662-64: — Relaz.
di Venezia di Al/anso della Ctieva, 1620: — Relaz. di Cóstantinopoli del
1606: — « Parere di Guasparo Giannotti sopra un ristretto delle revolu-
tioni del Reame di Cipri e delle ragioni che vi ha la ser. Casa di Savo-
ia * : — « Historia della vita del Duca di Biron » : — Discorso di mons.
Commcndone sulla corte di Roma : — « Avvertimenti politici del sig. Conte
di Verrua utilissimi per la Corte » : — Registro di lettere tra il Nunzio
e Venezia e il card. Chigi, 1663.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. e scritti da più mani. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Marmi.
II, III, 338. (Magi. CI. XXIV, num. 62).
Avvisi e copie di lettere politiche di Vienna, da Giavarrino, da Roma, da
Ferrara, da Venezia, d* Anversa, da Colonia ; molte lettere non hanno da-
ta: I585-I597.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 89 scritti da più mani. Leg. in membr. — Provenienza:
Magliabechi.
II, III, 339. (Magi. CI. XXV, num. 10).
c Decennio delle cose seguite in Italia dal MCCCCLXXXXiiij al MDiiij » ; acef.
: « et con ditto Duca vennono le gente della Chiesa le quali andarono
insino a Imola. Et in detto tempo | La quale inobedienzia intesa a Firen-
ze per il Consiglio si deliberò etc. Non segue » (fol. 1-131). — Lettera
di G. Fontano a Carlo IV ; In campo a Palena, die ij iulii 1494 (fol. 132
e sg. ). — Brevi ricordi tratti dall' Archivio dell' opera di s. Maria del
Fiore, degli anni 1461, 1467, 1471-72 (fol. 133).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 13 3. Da una nota in principio, di mano del secolo scorso, si
dovrebbe dedurre che 1* autore della cronaca sia ser Carlo da Fiorenzuola. Leg. in
membr. — Provenienza: Marmi.
II, III, 340. ( Magi. CI. XXV, num. 9 ).
e Petri Angela. Bargaei de bello Senensi liber primus. Scripturus bellum quod
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44 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
inter Senenses et Cosmum Medicem | portam quae Romana dicitur obsi-
dendam ». Precede la epistola « Cosmo Medici Florentinorum Duci » in
data di Florentiae, Cai. septembr. ; a segue un carme di sette distici
( « Invicti paulo ante hostes | esse in amore parem » ) col nome di Petrus
Angelius Bargaeus.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, III, 341. (Magi. CI. XXV, num. 156).
« Memorie delle guerre d* Italia dal 1498 al 1500 » ; titolo del sec. scorso:
« 1498. Addì viiij di giugno andò el Capitano collo esercito verso ponte
dove erono e* pisani a campo, quali udita la sua venuta si levorono su-
bito | che era forza levarsi » (fol. 1-8). — Cronaca italiana dal 1494 al
1500 (fol. i-16).
Cart., in 4, sec. XVI e sg., ff. 8 scr. e non num., 16 num. e alcuni bianchi. Leg. in
cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 342. (Magi. CI. XXV, num. 376).
« Spoglio delle lettere scritte da' ss. ri Priori della Republica Fiorentina e
dettate e composte negli anni 1327 e 1328 da ser Chello di Uberto Baldo-
vini loro cancelliere o segretario, divise in due libri, che si conservano
nelT Archivio dell' Uffizzio delle Tratte della città di Firenze » . Segue lo
spoglio del lib. 11, 1328-29 (fol. 1-3 1 ). — Spoglio di lettere dei med.,
1340-42, scritte da ser Ventura Monachi (fol. 35-78). — Spoglio di lett.
dei med., 1357-60, scr. dal med. (fol. 80 e sgg. ). — Spoglio di lett. dei
med., 1 375-1 403, scr. da Co/uccio Salutati (fol. 140 e sgg.), e gennaio-mar-
zo 1410.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 461. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 325.
II, III, 343. (Magi. CI. XXV, num. 513).
« Goro di Stagio Dati », cronaca anep. : « Da poi che per fuggire ozio e son-
no ne T ore del meriggio mi prieghi di ragionare di qualche materia | e-
semdo dal detto ducha richiesti e* fiorentini » (fol. 1-8: fin. mutila cosi).
— Brevi note di storia fiorentina (fol. 9-11). — Proverbi: « Lo specchio
della vita nostra sono V opere sante che Jhesù ce mostra. Aspetto Jhesù
con gran vogla per mitighare ogni mia dogla » ( fol. 12). — Vite di fi-
losofi, acef. : « phylosophia era grande e nobile chosa inperciò che 1 phylo-
sopho legiermente si può fare riccho se vuole | e ffue sopellito in Alle-
sandra alla porta Barocchi » ( fol. 3-7 1 ). — Estratti dal Novellino, acef.
e mutili in fine : « [DJavit re che per la bontà di Dio | Lo romeo rispuo-
se subito » (fol. 71-86).
Cart., in 4, sec. XV, ff. scr. 12, 3-86. Sulla prima coperta leggesi: « Vite de* filosofi in
penna ». Leg. in membr." — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 286.
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II, III, 344. (Magi. CI. XXV, num. 361).
«Origine e descendenza della Casa de* Medici. Discorso e introduzione al-
l' Istoria. Se antichità d' origine, se eccellenza d' uomini | e altri piccoli
luoghi e villaggi » . Finisce con la biografia del Granduca Cosimo III.
Precede la tavola.
Caxt., in 4, sec. XVII, ff. 423 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 348.
II, HI, 345. (Magi. CI. XXV, num. 485).
< Breve discorso della Provincia della Toscana et della città di Firenze, me-
tropoli di essa Provincia. Questa Provincia si è nominata con più nomi |
Pisa et Fiesole ». Segue (fol. 23 e sg. ) una nota aggiunta e ricavata da
« le historie e fatti de* Veronesi dell' ecc. dott. di 11. mess. Torello Sa-
raina veronese » . Sulla copertina è dichiarato Y anno di questo discorso
(1636) e, d' altra mano, il nome dell' autore (Aurelio Grifoni).
Cari, in fol. sec. XVII, ff. 24 scritti e quasi altrettanti bianchi. — Provenienza : Strozzi,
dei mss. in fol. num. 115.
II, III, 346. (Magi. CI. XXV, num. 33).
c Relatione dello stato nel quale si trova la Città di Siena e suo dominio
per tutto l'anno 1 640 » . Precedono la tavola e lett. di dedica al Granduca.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 74. Leg. in pelle con impressioni in oro e lo stemma medi-
ceo. — Provenienza : Marmi.
II, III, 347. (Magi. CI. XXV, num. 510).
Bruni Leonardi Hist. fior, libri sex : « Diuturna mihi cogitatio fuit | per illius
ruinam libertatem consecuti sunt. Historiarum fiorentini populi liber sex-
tus explicit ».
Membr., sec. XV, in 4, ff. 140; gli ultimi tre fogli furono tagliati. Leg. in assi cop. df
pelle con tracce di quattro fermagli. Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 282.
II, III, 348. (Magi. CI. XXV, num. 370).
« Discorso istorico del Sig. Cosimo Baronceìli fatto a* suoi figliuoli della vita
e morte di don Giovanni de' Medici figlio naturale del Granduca Cosimo
primo, con la morte di Concino Concini e della Dianora Bosi sua moglie,
seguita a Parigi, essendo i favoriti del Re Enrico^ 4 e della Regina Ma-
ria figlia del Granduca Francesco de Medici, con gli accidenti della si- ,
gnora Livia Vernazzi moglie del sud. Don Giovanni, e sopra V invalidità
del matrimonio della sud., e con altri notabili accidenti ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. e mezza pelle. — Provenienza: Bi-
scioni, num. 31.
II, II, 349. (Magi. CI. XXV, num. 281).
Vita di Cola di Rienzo; adesp. e anep.: « Prologo e primo capitolo... Dice
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46 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
lo glorioso dottore missere santo Isidoro | a destennere quello corpo se-
cundum debitam figurarci supino ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 128, non compresi i primi che son bianchi. Al prologo segue
l'indice delle rubriche dei capitoli. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi, num. 266.
II, II, 350. (Magi. CI. XXV, num. 560).
« Istorie Pistoiesi dal 1300 al 1348. In questo libro sono scritte quasi tutte
le persecuzioni et le pestilenze le quale la città de Pistoia e lo suo con-
tado ebbe ) Ego Jacobus Francischi™ de Ambrosiis scripsi A. D. 1396 die
22 mensis decembris ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 72. Precede una lettera, con firma autogr., di Filippo di Jaco-
po Giunti al Granduca, con la quale gli offre l' ediz. delle Istorie : la lett. ha la data
di Firenze 15 luglio 1578. Nel verso dello stesso fol. leggesi: « 1578; Istorie di Pi-
stoia scritte, alla stampa ». Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol.
num. 1019.
II, III, 351. (Magi. CI. XXV, num. 147).
Rassegna di militi fiorentini (città, divisa per sestieri, e contado) di cavalli,
di ufficiali suir esercito. — « In questo privilegio si contiene Ile nomina
de' Fiorentini che giuraro la compagnia et la sijcurtà di Toschana » : s.
d. ; ma finisce : « Ego Pandolfinus Domini Henrigi Romanorum Impera-
toris iudex ordinarius et notarius omnibus praedictis iuramentis interfui
et omnia in istam publicam scripturam redegi ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Recente legatura in cart. e mezza membr. — Pro-
venienza: Magliabechi.
II, III, 352. (Magi. CI. XXV, num. 512).
Storia di Goro di Stagio Dati: « Da poi che per fuggire otio et sonno J la-
sciati i loro danari. Finis laus Deo. Explicit liber Gorij Statij Dati de
Florenzia. Scritto per me Matteo di Lorenzo; finito oggi questo dì 9 ot-
tobre 1477 » (fol. 1-41). — Indice delle rubriche di 20 sermoni di santo
Agostino (fol. 42). — Sommario delle indulgenze e stazioni di Roma
(ivi) — Stazioni dell' avvento, della quaresima e dopo la Pasqua (fol.
43-45)-
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 45 scritti a due col. Leg. in cart. — Provenienza :
Strozzi, dei mss. in fol. num. 284.
II, II, 353. (Magi. CI. XXV, num. 296;.
« La vita di M. Niccolò Capponi scritta da m. Donato Giannotti. Niccolò Cap-
poni figliuolo di Piero | rendette lo spirito ». — « Dicorso di m. Donato
Giannotti al mag. co Gonfaloniere di giustitia Niccolò Capponi » . — Lettera
del med. a Zanobi Bartolini a proposito dello stesso discorso. — Lettera
di Nicolò Capponi a Giacchinotto Serragli, 12 ottobre 1528; e due del Ser-
ragli al med., 4 e 13 aprile 1529.
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FIRENZE 47
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. La vita del Capponi ha postille marginali; oncT è
che una mano recente notò nel secondo fol. bianco, in princ. del voi. : « Lo svritto
delle postille farebbe credere che questa vita non sia lavoro del Giannotti ma, piuttosto
di G. B. Busini, autore delle Lettere sulP assedio di Firenze a Benedetto Varchi ».
Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi, num. 274.
II, III, 354. (Magi- CI. XXV, num. 84).
tjaco&i Guidii Volaterrani Episcopi de conscrìbenda vita magni Ducis He-
truriae Cosmi Medices ». Precede la lett. di dedica al Granduca: Floren-
tiae, quarto idus septembris MDLXX ; e Y « Argumentum totius operis ut
politia magni Ducis Hethruriae Cosmi Medices Deo gratia describatur sex
libris continetur ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 94. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, III, 355. (Magi. CI. XXVIII, num. 44).
c C. Juli Caesaris vita et res gestae CLXlin nummis antiquis illustrata per
Octavtum de Strada Mantuanum S. C. M. Aulicum, civem Romanum et
antiquarium > . Precede la lett. di dedica al « Serenissimo Principi Do-
mino Ferdinando Medices, Presb. Card, et Magni Ducis Etruriae III Do-
mino suo clementissimc ». Le 164 medaglie sono nitidamente disegnate
a penna.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. e col taglio dorato. Leg. in membr. — Provenien-
za: Gesuiti, a. 1775.
II, III, 356. (Magi. CI. XXVIII, num. 45).
< De historia Romanorum Imperatorum nec non tyrannorum qui Imp. Ro-
manum occupare conati sunt, additis ipsorum effigiebus ex antiquis ipso-
rum numismatibus aeneis, argenteis et aureis ex ipsis archetypis fedelis-
sime delineatis, per Octavium de Strada Mantuanum S. C. M. aulicum ci-
vem Romanum et antiquarium ».
Cart., in fol. picc, sec. XVI ex., pp. num. 427-608: i fogli hanno il taglio dorato. Le
le medaglie sono nitidamente disegnate a penna. Leg. in membr. — Provenienza :
Gesuiti, a. 1775.
II, III, 357. (Magi. CI. XXVII, num. 97).
- Xelle felicissime nozze degV ili. sposi Lucrezia Capponi e Sinibaldo Gaddi
epitalamo di Paolo Pei cappellano fiorentino. Dall' aurea Reggia e lumi-
nose soglie | A' lieti sposi lieto vanne in grembo ».
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 16 non num. e col taglio dorato. Il frontespizio è orna-
to di un disegno in chiaroscuro. Leg. mezza pelle. — Provenienza Gaddi, ium II 40.
IL III, 358- (Magi. CI. XXV, num. 599).
- Trattato di Domenico di Guido Mei lini delle origini, fatti, costumi e lodi di
Matelda, la gran Contessa d' Italia, diviso in due parti » : dedic. dall' a.,
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48 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
con lettera da Firenze i marzo 1588, a mons. Agostino Valerio vescovo
di Verona. Autogr. (fol. 1-51 ). — Precetti politici, adesp. e anep.: « 1.
Un Principe che col mezzo d' un suo ambasciatore vuole ingannar V al-
tro » ecc.: sono 161 (fol. 52-69). — Trattato sui Monti di Firenze, adesp.
e con dedica al Granduca, 1583 (fol. 74 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 94 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 1308
dei mss. in fol.
II, III, 359. (Magi. CI. XXV, num. 87).
« Descrittione delle cose più essentiali e rilevanti del Casentino con diversi
ragguagli delle famiglie e persone ».
Cart., in 4, sec. XVII. La maggior parte dei fogli è danneggiata dalle tarme. Scrittura di
più mani. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, III, 360. (Magi. CI. XXVII, num. 101).
Giovanni Battista Forteguerri da Pistoia, poema in due canti, di 201 ottave,
« in lode del realiss. Palazzo » di mons. Card, di s. Giorgio ( cfr. la let-
tera di dedica ) : « Dimmi tu, Musa, e V onorate imprese | Acceso dentro
e fuor di fiamma viva ». — Versi adesp. « Nel venere santo. Con doglia
et con pietà più eh' infinita » .
Cart., in 4, sec. XVII, di ff. 54 non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 366.
II, III, 361. (Magi. CI. XXIX, num. 106).
Barbata Barth. De actionibus et appellationibus — Negli ultimi cinque fogli
sono un Consilium di « Otto de Niccolinis civis florentinus » , uno di « Afa-
rianus Soccinus senensis », ed uno di « Andreas Bartholomei siculus alias
Barbaccia ».
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. non num. Membran. il primo fol. di guardia. Leg. in
mezza pelle. — Provenienza : Gaddi, num. 496.
II, III, 362-365. (Magi. CI. XXVIII, num. 15-18).
« Continuata series et historia omnium Romanorum, Graecorum sive Constan-
tinopolitanorum et Germanorum Imperatorum, nec non tyrannorum qui
Imp. Rom. occupare conati sunt, una cum eorum uxoribus, liberis et con-
sanguineis a C. Iulio Caes. Dictatore usque ad Rudolphum li Imp. sem-
per Augustum, additis ipsorum effigiebus ex antiquis ipsorum numismati-
bus aeneis, argenteis et aureis ex ipsis archetypis fidelissime delineatis.
Per Octavium de Strada Sacratiss. Caes. M. aulicum civem. romanum et
antiquarium ». Precede la dedica « Serenissimo Principi Domino Ferdi-
nando Medices magno Duci Etruriae II* ».
Cart., in fol., pp. complessive 1-425 (manca il voi. che dovea contenere le pp. 426-822),
823-1153 : non num. neir ultimo voi. sono le pp. dell' Indice ricchissimo. I fogli han-
no il taglio dorato. Leg. in cart. cop. di seta rossa. E, senza dubbio, l'esemplare de-
stinato pel Granduca. — Provenienza: Gaddi, num. 193-196.
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II, III, 366. (Magi. CI. XXIX, num. 184.).
c Tractatus de usuris editus a Laurentio de Ridolfis de Florentia. Plurimorum
aures crebro | Hoc opusculum perfeci ego Laurentius de Ridolfis doptor
minimus legens ordinarie in nostro generali studio Fiorentino, die xiiij fe-
bruarii a. dom. incarn. M°CCCC°iij ». In tre parti, la terza delle quali tratta
la « Questio Montis » . Precede V indice delle didascalie delle due prime
parti, seguito da questa nota, scr. in rosso : « Questiones vero tertie par-
ticule satis patent ex his que scripxi in prohemio, item ex principio ipsius
tertie particule ».
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 101. Leg. in raembr. — Provenienza: Strozzi, num. 108
dei mss. in fol.
II, III, 367. (Magi. CI. XXIX, num. 149).
Riforme del Magistrato Fiorentino, 1 549-1 561; leggi e statuto, deliberazioni
dei Riformatori del Magistrato, ecc.
Cart., in 4, sec. XVII; ff. 64. L* indice delle rubriche dello statuto è in principio. Leg.
in raembr. — Provenienza: Biscioni, num. 321.
II, III, 368. (Magi. CI. XXIX, num. 153).
« Statuto officiorum pupillorum civitatis Fiorentine », in volgare.
Cart., in 4, sec. XVI, pp. 85. Precede V indice delle rubriche. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Biscioni, num. 162.
II, III, 369. (Magi. CI. XXIX, num. 150).
Riforma dell' Uffizio dei Nove di Firenze; atti del sec. XVI e sg.
Cart., in fol. picc, sec. XVII ex., pp. 98 scritte. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
' II, III, 370. (Magi. CI. XXIX, num. 185).
LaurentH de Ridolfis Consiliorum liber tertius; 141 2-1 9. Autogr.
Cart., in fol. picc, ff. 346. Precede la « Tabula ad inveniendum Consilia ». Leg. in membr.
— Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol. num. 109.
II, III, 371. (Magi. CI. XXIX, num. 190).
Mara Tancii Repertorium legale ; per ord. alfab.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 191 macchiati e molto danneggiati dall' umidità. Leg. in
membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 139.
II, III, 372. (Magi. CI. XXX, num. 182).
« Delle Satire politiche di Marzio Bartalini d' Arcidosso, nella Accademia
Filomata della ili. Città di Siena il Desto » : sono in prosa, e con que-
sti titoli : Italia, Roma, Ottavia, Cornelia, Olimpia, Clelia, Astrea, Matil-
da, Antigone.
Cart., in 4, sec. XVII, pp. 382. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 129.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle .Biblioteche d' Italia, x ^
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50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, III, 373. (Magi. CI. XXX, num. 229 ).
Donati Acciaioli expositio super libr. Politicorum Aristotelis. Autogr., con
molte correzioni e giunte marginali.
Cart., in fol, sec. XV ff. 140. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 590 dei
mss. in fol.
II, III, 374-376. (Magi. CI. XXX, num. 196, 195, 196).
« Ricordi politici di Lelio Marretti nobil sanese » ; in tre parti, ognuna delle
quali è contenuta in un voi., che è sempre preceduto dall' indice dei ri-
cordi. Con dedica al Granduca e con una « Breve instrutione per notitia
di alcuni particolari intorno a questi miei Ricordi politici ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 348, 306, 352 numerati» Leg. in mezza pelle. Provenienza:
Biscioni.
II, III, 377. (Magi. CI. XXX, num. 222).
Marretti Lelio, Ricordi politici ; Parte II. Precede Y indice compilato da Lui-
gi Gualtieri. E identica copia del cod. lì, in, 375.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 319. Leg. in membrana. I fogli, in principio, contenenti 1* in-
dice non sono num. — Provenienza: Segreteria Vecchia.
II, III, 378. (Magi. CI. XXX, num. 154).
« Il trattato et conclusione della Lega tra la Santità di Pio V, Re Cattolico,
et Venetiani Y anno 1571 ». — « Discorso a favore della Republica Ve-
nitiana sopra la pace fatta col Turco Y anno 1573 ».
Cart., in fol. sec. XVI ex., ff. non num. e gli ultimi cinque e i primi tre bianchi. Leg.
in membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 379. (Magi. CI. XXX, num. 155).
« Relatione di Carlo quinto imperadore fatta per il clar. mo m. F. Badovero ri-
tornato ambasciatore da sua Cesarea Maestà » (fol. 1-186). — « Relatio-
ne del Re de' Romani del clar. mo m. Michiel Suriano ritornato ambascia-
tor da sua Maestà » (fol. 190-287). — « Relatione di Polonia », adesp.
(fol. 288-292). — Precedono, in ff. non num., i sommari delle tre rela-
zioni.
Cart., in fol., dal sec. XVI al sg., ff. 292 scr. ed altri non num. in principio. Leg. in
membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 380. (Magi. CI. XXX, num. 156).
« Relatione del clar. mo m. Bernardo Navagero del Gran Turco dì XXVi febra-
io MDLij » (fol. i e sgg. ). — « Relatione del Re di Persia detto il sig*.
Soffi, nella quale oltra la quantità et qualità del Stato suo si racconta
anco la guerra eh' egli hebbe col Gran Turco 1' anno MLiij : si legge in
questa medesimamente la morte violenta che esso Turco diede a Sultan
Mustaffà suo primogenito figliuolo et ai figliuoli di esso: aggionti molti
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et diversi altri particolari degni d' essere intesi » (fol. 91 e sgg.). —
* Relatione della Religione di s. Giovanni Hier. no di Malta, nella quale
copiosamente si tratta de V origine et principio di essa religione ; delle
forze, stato, intrate, qualità et nobiltà di quella et di cavallieri suoi: ap-
presso si leggono molte cose notabili da lei fatte contra infideli inanzi et
dopo la presa di Rodi. S' intende anchora Y ordine che si tiene nelT el-
leggere il Gran Mastro, la maniera del Governo et come si distribuisco-
no li beneffitii et commende, con molti et diversi altri degni particolari.
Dialogo: interlocutori sono gV infrascritti: mons. Giustiniano, il comm.
Cambi an et il mag. 60 m. Girolamo Querini » (fol. 177 e sgg.).
Cart., in fol., dal sec. XVI al seg., ff. 266. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 381. (Magi. CI. XXX, num. 159).
c Discorso delle cose d' Italia al santissimo Padre et nostro Signore Papa
Paolo terzo. Io non credo che alcuno possa dubitare che tra le cose le
quali sono destruttive della società humana » ecc. (fol. i e sgg.). In fine
(fol. 68): « Die vj aprilis MDXXXV impositus est operi finis ». — Discor-
so sopra il riordinare la Repubblica di Siena scritto da mes. D[onato]
G[iannotti\ » (fol. 69 e sgg.). « Forma della Rep. di Firenze » del med.,
ma adesp. e anep. : « Tutti gli abitanti della città di Firenze sono di due
sorti, perchè alcuni sono a gravezza, come noi diciamo » ecc. (fol. 91 e
sgg*. ). — Precede 1' indice, con la dichiarazione della materia dei capito-
li del primo Discorso.
Cart., in fol., sec. XVI-XVII, fol. 127. Leg, in membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 282. (Magi. CI. XXX, num. 160).
c Relatione del clar. m. Marco Foscari ritornato ambasciator della Rep. di
Fiorenza » (fol. i e sgg.). — « Relatione del clar. m. Giacomo Soranzo
ritornato ambasciatore dall' eccell. sig. Duca di Fiorenza » ( fol. 43 e sgg. ).
— Lettera del Granduca al Duca di Savoia; Firenze 11 decembre 1569
(fol. 119). — Risposta del Duca; Torino 27 decembre. — « Discorso so-
pra la Repubblica di Siena » (fol. 121 e sgg.) adesp.: «La città di Sie-
na non può pigliar forma di Repubblica nè di viver libero » ecc. — Re-
lazione della Rep. di Venezia, adesp. : « Vinegia, come è noto a ciascuno
è città posta sul mar » ecc. (fol. 128 e sgg.). — Relazione « delle cose
di Cipro » di Ascanio Savorgnan (fol. 164 e sgg.). — « Particolar informa-
tone date alla Cattolica Maestà dell'armata venetiana » ( fol. 207 e sgg. ). —
* Memoriale di quello rendono un anno per V altro le bolle della Crucia-
ta et altre bolle di chiese et giubilei particolari che chiamano di cassa
et sussidio ecclesiastico al ser. Re di Spagna » ( fol. 219 e sgg. ). — Re-
lazione della Dalmazia di Marcantonio Morosini, tornato dal Sindacato di
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52 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
quella provincia (fol. 227 e sgg. ). — Relazione della guerra di Cipro «et
specialmente della presa et sacco di Nicosia, aggionte in questo propo-
sito alcune giustificationi del sig. Giovan Andrea Doria » (fol. 273 e sgg.).
Cart., in fol. sec. XVII in., ff. 316. Leg. in raembr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 383. (Magi. CI. XXX, num. 161).
Relazione di Spagna di Michele Suriano ( fol. 1 e sgg. ). — Relazione di Spa-
gna « fatta da mons. Visconte Nontio a papa Pio iiij, 1564 » (fol. 67 e
S SS')- ~ « Discorso sopra il negotio della precedentia fra Spagna et
Francia » (fol. 100 e sgg.). — « Sermone fatto nelle solennissime essequie
di Carlo v imp. per lo suffraganeo d'Arras » (fol. 136 e sgg.). — Rela-
zione del Ducato di Savoia di Giw. Correr (fol. 166 e segg.). — « Som-
mario della forma et modo che tengono i signori Svizzeri nel governar,
negotiar, et giudicar le cause » (fol. 234 e sgg.). — « Capitoli dell' ami-
citia et buona vicinità tra la Ces. Maestà et l'ecc. Ferrando Gonzaga per
il Stato di Milano et li signori de' xiij Cantoni Svizzeri » (fol. 260 e sgg.).
— « La lega tra la Santità di N. S. papa Lion decimo et li Svizzeri »,
15 14 (fol. 277 e sgg.).
Catr., in fol., sec. XVII in., ff. 287. Leg. in raembr. — Provenienza : Gaddi.
II, III, 384. (Magi. CI. XXX, uum. 162).
« Ragionamento di m. Kyrico Strozzi con V ambasciatore mandato dal Gran
Turco T anno 1556 in Pisa » (fol. 1 e sgg.). — Relazione del regno di
Polonia (fol. 29 e sgg.). — » Trattato di mons. Capilupi sopra lo strata-
gemma tenuto dal re di Francia contra V Ammiraglio et Hugonotti nel-
T a. 1572. Al sig. Alfonso Capilupi » (fol. 37 e sgg.). — « Relatione di
tutto il viaggio et successo dell' armata cattolica nell' impresa di Tunisi
et Biserta... descritta da don Giuseppe Zerla, 1573 » (fol. 95 e sgg.). —
« Qual sia più utile al mondo o 1' historia o la poesia, del sig. Gio. Già-
corno Leonardo conte di Monte 1' Abbate » (fol. 133 e sgg.). — « Discor-
so di m. Ridolpho Castravilla nel quale si mostra l'impefettione della Com-
media di Dante contro al dialogo delle lingue del Varchi » (fol. 139 e
S SS')- — Trattato della « tanto celebrata pianta dell 'Aspalato » di G. B.
Tedaldi (fol. 151 e sgg.). In fine è la copia della lett. del Duca, colla qua-
le ringrazia per 1' offerta del trattato; Pisa 27 gennaio 1564. — Orazione
di Bernardo Davanzali in lode del Granduca Cosimo, letta nell' Accademia
degli Alterati (fol. 165 e sgg.) — « Sommario d' alcuni ricordi generali
che si possono dare a Nuntii et Ministri publici che negotiano per signo-
ri » (fol. 179 e sgg.).
Cart., sec. XVII in., in fol., ff. 182. Leg. in membr. — Provenienza Gaddi,
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II, III, 385. (Magi. CI. XXX, nura. 163).
Lettera del Re di Francia a Giulio ni; 6 ottobre 1561 (fol. 1 e segg. ). —
Lettere del vescovo di Fermo, Vicelegato d'Avignone, al card. Borromeo,
1564 (fol. 5 e sgg. ). — « Discorso sopra gli humori di Francia », 1540
(fol. 11 e sgg.). — « Declaratio Henrici de Bourbon de suo e Gallia di-
scessu » (fol. 47 e sgg.). — « Modo che si tenne nelle cerimonie delle
nozze delTArmiraglio » (fol. 55 e sgg.). — « Traduzione del discorso
mandato dalla regina di Francia a Madama di Savoia »; 19 giugno 1569
(fol. 37 e sgg.). — Lettera del Re di Francia agli Stati di Germania;
6 novembre 1552 (fol. 63 e sgg.). — « Coronatone et solennità fatta in
Reims col maritaggio del re Henrico terzo V anno 1575 » (fol. 69 e sgg.).
— Relazione del regno di Polonia fatta dal Nunzio a Pio v; 1568 (fol.
83 e sgg.). — Altra relaz. dello stesso regno (fol. 143 e sgg.). — Di-
scorso su T elezione del re di Polonia (fol. 149 e sgg.). — Ritratti del
regno d' Inghilterra » (fol. 165 e sgg.). — Lettere del card. Polo a vari,
durante la sua legazione in Inghilterra; 1544-45 (fol. 183 e sgg.). — « Re-
latione et raguaglio della natione delli Svizzeri, stati loro, forze et modo
di vivere » (fol. 203 e sgg.). — « Concetto della pace per esser dispac-
ciato per osservanza perpetua del Re » di Francia (fol. 209).
Cart., in fol., sec. XVII in., ff. 209. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi.
II, III, 386. (Magi. CI. XXX, num. 164).
Lettera del Gran Maestro della religione gerosolomitana a Pio V, 1568
(fol. 1 e sgg-.): Breve del pontefice al med. (fol. 3): Lettera del med. al
papa (fol. 4 e sgg.). — Discorso a Pio v sul modo di combattere il Tur-
co (fol. 10 e sgg.). — « Discorso sopra quello che dovesse far la Lega
T anno 1571 » (fol. 68 e sgg.). — Relaz. adesp. del regno di Cipro (fol.
79 e sgg.). — « Relatione di Tunisi e Biserta fatta V a. della presa di
esse per il ser. don Gio. d'Austria; 1573 » (fol. 105 e sgg.). — Discorso
sulla pace della Rep. di Venezia coi Turchi (fol. 113 e sgg.). — « Exem-
plum litterarum Sinan Bassà de Gulettae et Tuneti expugnatione » (fol.
118 e sgg.).
Cart., sec. XVII in., in fol., ff. 127. Leg. in cart e membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 387. (Magi. CI. XXX, num. 165).
Relaz. di Spagna di Marino Cavalli (fol. i e sgg.). — Relaz. di Spagna di
Michele Surianp ( fol. 2 5 e £gg. ). — « Iohannis Aloysii Flisci in Genuensem
Remp. conspiratio ad rei veritatem diligenter descripta » (fol. 45 e sgg.).
— Oraz. air imp. Massimiliano esortandolo a partecipare alla lega contro
il Turco (fol. 61 e sgg.). — « Avvertimento sopra le pratiche et parla-
mento che si dice di pace fra il Re Christianissimo e li suoi rebelli » (fol.
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54 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
71 e sgg. ). — « Commentari del regno di Francia di Michele Suriano
(fol. 85 e sgg.). — Esortaz. al Re di Francia « che li levi dall' amicitia
con il Turco » (fol. 143 e sgg.). — « Discorso sopra la mirabile riforma-
ticne di santa Chiesa et della conversione degl' infedeli sopra alcune pro-
fetie » (fol. 159 e sgg.). — Prophetia s. Nicolai de Tolentino de summis
pontificibus (fol. 163 e sgg.). — Capitoli dell'accordo tra i Farnese e il re
di Spagna, 1556 (fol. 169). — « Descrittione dell'intrate et spese de' diversi
Potenti » (fol. 171 e sgg.): cioè dell'impero turco, di Spagna, del ducato
di Milano, di Fiandra, di Francia, d' Inghilterra, di Venezia, di Firenze e
di Siena.
Cart., in fol., sec. XVII in., ff. 183 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 388. (Magi. CI. XXX, num. 166).
Relaz. di Turchia di Marino Cavalli ( fol. i ). — Itinerario da Dulcigno a Co-
stantinopoli (fol. 30). — Capitoli fra la Turchia e la Rep. di Venezia, 1537
(fol. 33). — Relaz. della flotta della lega tra Pio V, il re di Spagna e
Venezia ( fol. 45 ). — « Difesa et narrativa del sig. Sforza Pallavicino sopra
tutti i progressi dell' armata vinetiana contra i Turchi 1' anno 1570 » (fol.
°5 )• — « Discorso del sig. Antonio Doria sopra le cose turchesche per via
di mare » (fol. 87). — Oraz. dell' ambasciatore del Gran Turco all' imp.
Massimiliano, 1562 (fol. 93). — Bolla di Sisto IV contro i Fiorentini, 1478
(fol. 97). — « In causa Laurentii de Medicis responsiones Xisti IV ad ea
quae oratores Regis Francorum proposuerunt » (fol. 111). — « Negotiato
di lega et di pace tra Carlo V et Francesco Re di Francia di mons. Ar-
dinghello Nuntio di Paulo 3 » ( fol. 121). — Breve di Paolo III a propo-
sito della stessa pace, 1536 (fol. 140). — Lettere del Legato in Francia,
di mons. Guidiccioni e del Nunzio in Francia sulla stessa pace (fol. 141).
— Capitoli del trattato di Bologna, 1529 (fol. 159); — di Cambrai (fol.
161); — di Nizza (fol. 163); — della lega contro il Turco, 1538 (fol. 164);
— della pace tra Carlo V e Francesco I, 1544 (fol. 165); dell'accordo tra
Carlo V e Paolo ìli, 1546 (fol. 171); — tra Carlo V e i principi dell' im-
pero, 1547 (fol. 172); — tra l'imp. Ferdinando e il Sultano, 1547 (fol. 173);
— tra il re di Francia e quel d' Inghiterra, 1549 (fol. 173); — tra Filip-
po li e Paolo IV, 1557 (fol. 174); — tra il re di Francia e Filippo II,
1559 (fol. 175). — Scritti vari relativi alla storia d'Inghilterra e di Spa-
gna nella seconda metà del sec. XVI (fol. 184 e sgg.). — « Alcuni suc-
cessi delle cose di Siena del 1550 et 1551 » ; relaz. a S. Maestà Cattolica
(fol. 228). — Discorsi di Piero Strozzi (fol. 245). — « In causa Plumbini.
Il sig. di Piombino a Martino Alonso per che faccia relatione a Carlo V
delli suo debiti et del modo che ha a difender il suo stato » (fol. 258).
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— « Sententia in causa Giberti de Corrigio et Claudia Ranghona » (fol. 264).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 273. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi.
II, III, 389. (Magl.^El. XXX, num. 167).
« Ex regestis Pii 11. De rosa aurea » ( fol. 1 ). — Discorso sopra la guerra
tra Paolo iv e Marco Antonio Colonna ( fol. 5 ). — Epistola di Carlo v al
Collegio de' Card, dopo la morte di Paolo ili (fol. 13). — Discorso a Gre-
gorio xiii sul modo « di armare lo stato eccelesiastico di fanteria legio-
naria » (fol. 15). — Discorso su la Rep. di Genova (fol. 47). — Ricordi
al card. Caraffa inviato al Re di Spagna (fol. 61). — « Discorso notabi-
lissimo all' ili. Cardinal Carrafa per haver dall'Imperatore Siena» (fol. 65).
— « Il sacco di Roma. Dialogo di Francesco Vettori» (fol. 74). — Discor-
so sul Concilio « di proseguirlo o no et ragioni di Pavolo iij » (fol. 99).
— Responsum Synodi Bononiensis ad Oratorem Caesaris de Concilio i-
terum trasferendo; 27 die. 1547 (fol. 105). — Quinque capita Caesaris de
Concilio transferendo (fol. 109). — Istruzione a Lodovico Beccadelli in-
viato al papa ( fol. 1 1 1 ). — « Sommario del parere del card. Morone sopra le
cose del Concilio », 1563 (fol. 117). — Lettera del med. al Nunzio card.
Delfin; Trento, 17 giugno 1563 (fol. 119). — « Considerationi proposte a
Pio rv dalli Legati del Concilio » (fol. 124).
Cart., sec. XVII, in fol., ff. 131 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi.
II, III, 390. (Magi. CI. XXXI, num. 16).
c Ioannzs BapHstae Coccini veneti sacrae Rotae Decani et sacrae Poenitentia-
riae regentis Glossemata ad Bullam s. Dom. N. Gregorii xv Pont. Max.
De electione Romani Pontificis ad ili. et rev. Principem Ludovicum card.
Ludovisium S. R. E. Vicecancellarium » . Segue V indice delle Quaestiones.
Cart., in 4, sec. XVII ; i ff. erano num. ma la rifilatura ha portato via la numerazione :
il taglio dei fogli è dorato. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, III, 391. (Magi. CI. XXXI, num. 56).
c Chtu/rii Panvinii De varia Romani Pontificis creatione libri X » ; dedic. al
card. Carlo Borromeo, colla data di Roma, pridie idus maii. — E copia
del cod. (originale) Vaticano 6107.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. e mezza pelle. — Provenienza : Biscioni.
II, III, 392. (Magi. CI. XXXI, num. 50).
« Nota di preggi di tutte le expeditione [della Curia Romana] che acasco-
no farsi con quello meritano esser taxate et quelle possano costare per
mandare a Lyon alli heredi di Piero Dei, facta multo largamente in vul-
gare per li Mercanti per me Francesco Collucci da Pescia ». La materia è
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5 6 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
divisa, in Segnature, Bolle, Penitenzieria, Brevi, Uditor di Camera, Data-
rio, Dispense, Indulti, ecc.
Carr., sec. XVII, in 4, ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Gaddi.
II, III, 393. (Magi. CI. XXXI, num. 33).
Ordinazioni Capitolari de* Cavalieri di Malta; 1631.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, III, 394, 395. (Magi. CI. XXXII, num. 6, 7).
« Scritture appartenenti al sacro Concilio di Trento » ; 1560-63. Il primo voi.
ha T indice cronol. e alfabetico delle materie. Sono larghi estratti da sto-
rie del Concilio e particolarmente lettere diplomatiche ed istruzioni.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 420 num. e pagine 1390 scr. da più mani. Leg. in membr.
— Provenienza : Magliabechi.
II, III, 396. (Magi. CI. X, num. 57).
Indice, adesp. e anep., di lettere (moltissime ad Antonio Magliabechi); sec.
xvi e sgg.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Targioni.
II, III, 397. (Magi. CI. IX, num. 51).
Minute di « Lauree per dottorati di diversi » (per lo più fiorentini) della
prima metà del sec. xvn.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi. I lau-
reati sono Pietro Portinari, Lodovico Incontri, Antonio Papini, Giovanni Coccapani,
Camillo Lenzoni, Lorenzo Vanni, Vincenzo Mannelli, Matteo Neroni, Filippo Ronco-
ni, Cristoforo da Piazza, Anton Francesco Andreini, Pietro Bini, G. F. Sardi, Fran-
cesco Martinez.
II, III, 398. (Magi. CI. XI, num. 63).
« Domini Simonis Portii in librum primum De coelo \Aristotelis] expositio » :
mutila in fine.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — r Provenienza: Magliabechi.
II, III, 399. (Magi. CI. XVI, num. 9).
Raccolta di processi chimici, 1 538-1 548. Precede V inventario, compilato nel
1575 (in fascicolo di ff. oblunghi, in forma di vacchetta), delle « Rubri-
che e summarii delle cose contenute in questo aggregato in foglio, fatto
da me S. et adunato delle proprie scritture di mano Paulo Coltraro et
regulaté per ordine dei sui tempi » . Segue a questo V indice alfabetico
degli autori citati e dei chimici de' quali riferisconsi i ricordi e le scoperte.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 99 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza : Ma-
gliabechi.
II, III, 400. (Magi. CI. XXII, num. 40).
c Scritture diverse attenenti al Concilio di Trento »: titolo di Carlo Strozzi.
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E trattasi di una miscellanea contenente dubbi teologici, note di conve-
nuti al Concilio, « Sententia in quam nunc Lutherani conveniuntur » , let-
tere di relaz. del Concilio, ecc.: con due fogli a stampa.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 79 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza: Stroz-
zi, num. 722 dei mss. in fol,
II, III, 401. (Magi. CI. XXXII, num. 8).
In Tridentirmm Concilium declaratones. Com.: « Sess. 4.* Decretum de ca-
nonicis scripturis ».
Cart., in fol., sej. XVII, ff. non num. Legatura recente in mezza membr. — Provenienza :
Magliabechi.
II, III, 402. (Magi. CI. XXXIV, num. 70).
Epistola di Marsilio Ficino a Francesco Capponi: « L' amicitia nostra singhu-
lare richiede » ecc. (fol. 1 e sgg. ). — « Chomincia la pistola di mesere
Marsilio Ferino la quale mandò a li suoi frategli et sorelle 1455. Perché
1' opera del buono, frategli dilectissimi, è bene fare » ecc. (fol. 9 e sgg.).
— Volgarizzamento dell'epistola del med. a Pellegrino degli Agli (fol. 19
e S SS-)- — « Comincia la invettiva dello eximio et laureato poeta fioren-
tino mes. Francesco Petrarcha contro agfli ignoranti medici volgarizzata per s.
Domenico Silvestri » (fol. 25 e sgg.). — « Chomincia l'opera di mes Leo-
nardo Bruni] d' Arezzo intitolata de primo bello punico. E* parrà forse a
molti eh' io vada dietro a cose troppo antiche | abandonare il paese. Fi-
nis. Sit laus Deo onipotenti » (fol. 75-124).
Cart. in fol. picc, sec. XVI, ff. cxxiiij. In fine: « Liber iste est mei Johannis Jacobi La-
tini Primerani Lotti domini Folcheti Chiariti coddam domini Ghuidocti de Piglis et
propia manu scripsi » : e più sotto, « Questo libro è di Jac. di Lione di Jacopo di Pi-
gli ». Precede la tavola delle materie di mano dello scrittore del cod. Legatura recente
in mezza membrana. — Provenienza : Strozzi, num. 573 dei mss. in fol.
Il, III, 403. (Magi. CI. XXXIII, num. 2).
Dubia de celebratane missarum. — Dubbi sui cambi, e relativa risoluzione
l giuridica. — Capitoli dell' Ordine del Redentore di Mantova. — « Votum
| sive positio emin. Paulutii tunc temporis sacri Concilii Congregationis se-
cretarii ». — Estratti da opere di morale e teologia.
Cart., in fol., sec. XVII e sgg., ff. non nu.rt. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 404. (Magi. CI. XXXIV, num. 10).
Magalotti L. « Lettere familiari in materia di religione », parti i a e ll a .
Cart., in fol. picc, sec. scorso, ff. 182 num. (cioè tuttala parte prima) e molti non num.
e scritti d' altra mano. Leg. in pelle nera, impresso in oro il titolo sul dorso. — Pro-
venienza: Magliabechi.
II, III, 405. (Magi. XXXIV, num. 58).
' Magalotti Z~, Lettere c. s.
Cart-, in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Biscioni, num. 58.
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58 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IH, 406. (Magi. Ci. XXXIV, num. 9).
Magalotti L., Lettere c. s.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, III, 407. (Magi. CI. XXXV, num. 10).
Quaresimale adesp., in volgare : « Feria Quarta cinerum. Poiché il leggiadro
e tanto bramato giovane Absalon | et sacro santo regno Amen » (pp. i-
509). — Segue T indice. — Note di storia ecclesiastica del Da Sommaia
(pp. 513 e sgg.).
Cart., in fol. sec. XVI e sg., pp. 526 scritte. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 408. (Magi. CI. XXXV, num. 262).
« Il gentiluomo instruito nella condotta di una virtuosa e felice vita, in tre
parti scritto per V instruzione di un giovane cavaliero inglese, al quale è
aggiunta una parola alle dame per modo di supplemento alla prima par-
te, tradotto dall' inglese in italiano: MDCCXVIII » ; dialoghi.
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 480. Leg. in pelle. — Provenienza: S. Maria N.
II, III, 409. (Magi. CI. XXXV, num. 67).
Prediche, adesp. : « chum ieiunatis nolite fieri sichut ipochrite trisstes. Mattei,
sesto capitolo. Della superbia: primo chapitolo. Queste sante et sachre
parole sono recitate | Questo libro di prediche composste sopra vangieli
che corrono tutta la quaresima et alchuni di poi schrissi e cchopiai io
Antonio di Piero di Niccolaio da Ffilichaia ... chominciato a copiare a dì
iij di marzo M CCCC LXXXViij et finito a di XXX d'aprile M CCCC Lxxxviiij.
Laus Deo ». — Segue « un chapitolo schritto qui da pie rimasto adie-
tro per errore ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num. e scritti a due colonne. Leg. in assi cop. di pelle
nera impr. con tracce di fermagli. — Provenienza: Gaddi, num. 45.
II, III, 410. (Magi. CI. XXXV, num. 181).
« Incomencia la tavola lo prologo del libro ordinato per lo reverendo signor
Episcopo per la gratia di Dio della cità de Iaben de Castella ad honore
de Yhesù Cristo per informare gli semplici poveri christiani corno se pos-
sano defendere e raxonare de tutte raxone che gly malvasi e perfidi Ju-
dey e gly altri inique nationi fanno agly ditti cristiani della sancta fe'
catholica. Como io dicto religioso et episcopo j che la sancta anima de
Yhesù Cristo scise ne 1' inferno. Finis Deo gratias » (fol. 1-73). — Leg-
genda del « savio moro Abraym Magalus » che « se n' andò nel regno
de Portogallo dove morio nella fe' et servitio de Yhesù Cristo figlyol de
Dio » (fol. 74-78).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 78. Precede la tavola delle rubriche. La iniziale del te-
sto (fol. 2 verso) è in oro su fondo a colori. Legatura in assi cop. di pelle impr.,
ma restaurata. — Provenienza: Strozzi, num. 60 dei mss. in fol.
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II, III, 411. (Magi. CI. XXXV, num. 184).
c Incipit prologus in librum qui intitulatur horologium sapientie. Sentite de
Domino in bonitate et in simplicitate | Explicit sapientie horologium fra-
tris A. ordinis predicatorum » (fol. 1-125). — « Incipit cursus sive offi-
cium de eterna sapientia. Quicumque desiderat | corda et corpora nostra
Amen » (fol. 125-129).
Cart., in fol., sec. XV ex., ff. 129. Già del monastero di s. Maria degli Angeli di Fi-
renze. Moderna legatura in assi e mezza pelle.
II, III, 412. (Magi. CI. XXXV, num. 185).
c Cominciasi il prologo del libro il quale a nome Oriuolo della Sapientia.
Sentite del Signore in bonitade et con simplicità di cuore | Qui finisce il
libro della sapientia. Finito libro ysto referamus gratia Cristo. Facto fine
pia laudetur virgo Maria. Hoc opus explevi tempore credo brevi. Qui de-
dit expleri det nobis gaudia celi. Qui scrixit scribat semper cum Domino
vivat. Vivat in celis B. cum Domino felix ».
Cart., in fol. picc, sec. XIV, ff. in. Già di Bernardo Davanzati. Leg. in cart. — Pro-
venienza: Strozzi, num. 156 dei mss. in fol.
II, III, 413. (Magi. CI. XXXV, num. 264).
Trattato della confessione, in volg. (fol. 1-42). — Sermone per « il giorno della
circumcisione » (fol. 45-51). — « Della dignità dell'uomo » (fol. 57-65).
— « Bellissima predica fece il p. fra Lorenzo da Nicastro (?) nel duomo
di Frenze » (fol. 67-6.9). — Sermoni (fol. 71 e sgg. ).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 91 scritti e alcuni bianchi. Leg. in membr. — Provenienza :
Med. Palat.
II, IH, 414. (Magi. CI. XXXV, num. 197).
c Istoria di nostro Sig. Giesù Cristo »: titolo di mano del sec. scorso. Il te-
sto è acef. e mutilo in fine: « ... altrui a più ecelente grado in per ciò
che non troverrai mai i' niuno luogho dove tue possi essere così amae-
strato alle vane lusinghe | seculorum Amen. Finito libro referamus gratia
Cristo » '(fol. 1-67). — « Questo è '1 vangielo di s. Giovanni in volgare»
(fol. 67 e sg. ). — Estratti dal libro « de la contenplazione del glorioso
dottore mess. santo Agostino » (fol. 69 e sgg.).
Cart., in fol. picc, sec. XVI, ff. 172. Legatura in assi e pelle impr. rammendata. —
Provenienza: Strozzi, num. 1434 dei mss. in fol.
II, III, 415. (Magi. CI. XXXV, num. 186).
La scala di vita, acef.: « che nulla non vale se noi amiamo noi medesimo
e non amiamo li nostri proximi | overo superbia di vita. Qui finisce la
legienda di questa sancta schala » (fol. 1-18). Il testo com. dalla fine del-
l'ottavo grado. — Leggenda di Gioacchino, padre di Maria: < In quello
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6o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
temporale era uno huomo in Gierusalem | questi è quegli eh' era compra-
tore del seculo. Qui finisce questo legiere » (fol. 18-24). — Esposizione del
Pater noster (fol. 24 e seg. ). — « Qui si cominciano i sancti Vangeli del-
la resurressione del nostro Signore Yhesù Cristo | siccome Cristo coman-
dò loro » (fol. 25-28). — « Qui si comincia lo tractato di san Bernardo
del pianto e della lamentazione che fece la Vergine Maria | Amen amen »
(fol. 28-33). — « Un bello exemplo dell' orare. Intra tucte l'altre cose | e
gli altri santi Amen » (fol. 33 e seg.). — Seguono trattati della confes-
sione, — dei « quindici gradi della nostra donna » , — T « evangelio della na-
tività di Cristo », — una sposizione dei dieci comandamenti, — una ora-
zione per la quale, chi la dice, « non può morire sanza penitenza », —
la leggenda di s. Giorgio, — estratti dal Vangelo che dànno « amae-
stramento come noi dobbiamo amare Idio e portare in pace le tribulatio-
ne » , — dell' amore del prossimo, — de* vizi della carne e della gola, —
« della morte naturale onde periscono le gente in questo misero mondo »
(fol. 34-57). — Leggende di s. Orsola (fol. 58), di s. Clemente (fol. 63),
di s. Alberto (fol. 66). — « Le septe parole che Cristo disse in su la
croce » (fol. 67 e sg.). — « Meditationi della vita di Yhesù Cristo. In
tra T altre vertudi di che si leghono | presso Gerusalem a un miglio Et
anco... » (fol. 69 e sgg. ).
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 123. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num.
394 dei mss. in fol.
II, III, 416. (Magi. CI. XXXV, num. 198).
< Comincasi il prologo del libro il quale a nome oriuolo dela sapienza. Sen-
tite del Signore in bonitade e in sempricità di chuore | Qui finisce il li-
bro della sapienza. Finito il libro sit laus et gloria Cristo. Fatto fine pia
laudetur Virgho Maria. Hoc opus explevi tempore credo brevi. Qui de-
dit expleri det nobis gaudia celi. Questo libro scrissi io Tommaso di Ni-
cholò del m.° Frane, da Empoli cittadino fiorentino nelli anni del Signore
MDXiiij » ecc.
Cart.. in fol., sec. XVI in., ff. 73 scritti a due colonne e parecchi bianchi. Fa da guar-
dia un foglio membran. di un voi. di provvisioni del Consiglio degli Otto, sec. XIV.
Leg. in assi e mezza pelle con due fermagli. — Provenienza: Strozzi, num. 1439
dei mss. in fol.
II, III, 417. (Magi. CI. XXXV, num. 265).
c Enquetas generales que han de observar los Criados de la Cassa de su
Magestad en el exen^io de sus oficios ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 179. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palatina.
II, III, 418. (Magi. CI. XXXV, num. 267 ).
« Deserto spirituale distinto in quaranta meditationi esprimenti le 40 giorna-
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DI FIRENZE 6l
te nelle quali dimorò Giesù Cristo in solitudine». Precede una lettera di
dedica al G. Duca dell' a. anonimo. Intercalate nel testo sono incisioni,
che veramente, hanno poca o niuna relazione con esso ( sono, quasi tutte,
di paesaggi), firmate da Marco Sadeler e Lud. Matthiolus Bononiensis;
n* eseguì i disegni Giuseppe Longhi bolognese. — Ogni meditazione ha
in fine un madrigale.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. 50. Leg. in raembr. con impressioni in oro. — Prove-
nienza : S. Maria N.
n, HI, 419. (Magi. CI. XXX, num. 269).
Prontuario giuridico, per ordine alfabetico.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palatina.
II, III, 420. (Magi. CI. XXXV, num. 382).
* Information de TAbbé de s. Cyran » (sul dorso è impr. in oro il titolo
« Procès de s. Cyran » ) : in margine, « Copiée sur Y originai qui est au
College des Jésuites de Paris » . Seguono gY interrogatori e lettere dello
stesso Abate a m. D' Andilly.
Cart., in fol., nitidissima copia del 1694, col visto, per copia conforme all' orig. di Pier-
re Pommereau ; ff. non num. col taglio dorato. Legatura in pelle rossa con fregi im-
pressa in oro. — Provenienza : Med. Palatina.
II, III, 421. (Magi. CI. XXXVII, num. 289).
* Jhesu filii Dei Miserere mei. Qui crimina tollis Virtute pollis. Giesù Cristo
vero figliuolo di Dio Chanciella Singnore il peccato mio. Ora seghuita la
tavola delli capitoli del seghuente libro incominciato et ordinato per me
Ricciardo di Giovanni Benenati da Spira nominato da Peretola, per adietro
fu comandatore overo preceptore delli magnifici excelsi et potenti signori
signori Priori degli arti et Ghonfalonieri di Giustitia del Popolo et Com-
mune della città et distritto di decta citta di Firenze ». I capitoli della
tavola sono, in tutti, 120: il primo tratta de « Le persone che hedificha-
rono Roma et come fu hedificata e posta » ; l'ultimo, « Di sancto Chimen-
to martire et non papa ». Il testo com. a fol. 5: « Le persone per le
quali la famosa città di Roma fu hedificata vennero di Troya quando Enea
troyno venne nelle parti d'Ytalia » ecc. I capitoli sono 126; l'ultimo nar-
ra la leggenda di s. Panunzio ( fol. 171 e sgg. ).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 176 scritti. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Prove-
nienza: Strozzi, num. 864 dei mss. in fol. Già di Francesco da Sangallo. La materia
è cosi distribuita nella tavola (fol. 1-4): Gap. 1-16, meraviglie di Roma: cap. 17 e
sgg., indulgenze e perdonanze dell© sette chiese di Roma e d' altre chiese; cap. 35,
miracoli della Vergine; cap. 36 e sgg., leggende della Vergine e di santi.
H, III, 422. (Magi. CI. XXXV11, num. 61).
e Hstoria in forma di Diario di Stefano Infessnra cittadino romano. Pontifi-
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62 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
calmente et dissegli — Piglia tesauro quanto tu vuoi | per andare a cam-
po ad Ostia ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Legatura recente in mezza membr. — Provenien-
za: Marmi.
II, III, 423. (Magi. CI. XXXVII, num. 58).
« Lettere diverse dell' ili. sig. card. Farnese et di mons. di Nicastro Legati
al re di Francia et all' Imperatore et d' altri per negotij di pace fra le
due Maestà per causa de' tumulti di Germania, della Lega Cattolica et
altri negotiati; degli anni 1539 et 1540. Nelle quali si comincia anco a
disporre gli animi de* Prencipi al nuovo Conc. da celebrarsi in Trento
[fol. 1-278]. Et lettere intorno al Concilio di Trento, cominciato sotto
Paolo terzo dell' anno 1545, proseguendo fino a settembre 1547 » (fol.
279 e sgg. ). Ma, in realtà, V ultima lettera è del 22 maggio 1546.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 387. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, III, 424. (Magi. CI. XXIV, num. 170).
« Memorie sur l'Alsace en 1697. La Province d'Alsace est située entre le
Brisgaw, la Lorraine » etc. Segue una statistica del 17 16 col titolo di
« Etàt de toutes les villes, villages, Communautes d'Alsace et des balliages
et seigneuries d' ou elles dependent, suivant la recherche faite en 17 16 ».
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 471 num. e scritte da mano francese. Leg. in pelle. —
Provenienza: Med. Palatina. •
II, III, 425. (Magi. CI. XXIV, num. 172).
Altro esemplare della memoria precedente.
Cart., in fol, sec. scorso, pp. 230 scritte da mano francese. Leg. in pelle con impressioni
in oro sul dorso. — Provenienza : Med. Palatina.
II, III, 426. (Magi. CI. VII, num. 952).
« Tragedia nuova intitolata Datan et Abiron. Prologo. Dalla bella Toscana,
care madre | Che vi può exaltare in paradio. Finis, mdlxxx » (fol. 1-44).
— « Questa è la rapresentazione di Quirico e di Judit. U angielo annun-
zia. Devoti et venerandi circhumstanti | sicché nel cielo ti possiam fruire.
Finis Deo grazias. Finito a di 10 d'apriie i486 » (fol. 46-68). — Capitolo
adesp. e anep. : « Ave pastor della tua santa madre » (fol. 69-72). — Co-
media, adesp. e anep.: « Acto primo. Malpensa solo. Per certo nessun
fastidio anzi pur nessun affanno » ecc. (fol. 74-103). — « Commedia nel-
la quale si tratta della Charìtà et uno miracolo del Crocifixo nella città di
Roma. Essendo Iddio in gran sublimità» ecc. (fol. 104-138). — «Comedia
intitolata e' Perduti, composta per L. B. Prologo. Eccellentissime donne
le vostre bellezze e cortesie » ecc. (fol. 140-201). — Comedia adesp. e
anep.: « Prologo. S* io non m' inganno, signori, voi siete qui per senti-
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FIRENZE 63
re » ecc. (fol. 202-231). — «Il Sammarìtano, Farsa di Giovan Maria Cec-
chi fiorentino, V anno 1584 et ricopiata V anno 1636 con li intermedii del
medesimo » (fol. 232-276). — « I tre contenti, comedia di Pietro Baccelli
fiorentino, nuovamente composta Tanno 1601 » (fol. 277-365). — « La
Pavese, comedia » . L' argomento è in versi ; « Dal studio di Pavia Phi-
locol torna » ecc. La com. comincia: « Atto primo. Mad. Cassandra esce
di chiesa con due serve. Philicol esce dr casa. Cass. Dio voglia che que-
sta benedetta messa » ecc. Autogr. con correzioni e giunte (fol. 366-402).
Cart., sec. XVI e sg., in 9 opuscoli di vario formato, rileg. e raccolti in una busta. —
Provenienza: Strozzi, num. 182 dei mss. in fol.
II, III, 427. (Magi. CI. IX, num. 126).
Notizie e documenti relativi alle Accademie fiorentine: dell'Accademia gran-
de (fol. i ), — della Crusca (fol. 7), — del Piano (fol. 12), — della Fiam-
ma (fol. 29), — degli Allegri (fol. 37), — dei Costanti (fol. 60), — de-
gli Affidati di s. Miniato (fol. 73), — de* Piacevoli e Piattelli (fol 90).
Cart., in fol. e in 8, sec. XVI e sg. ff. 98. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num.
1226 dei mss. in fol.
II, III, 428. (Magi. CI. XI, num. 8).
Aristoxeni Elem. harmon. (fol. 1-3 1 ). — Ptolomaei Harmonicorum libri III
(fol. 1 35-1 12, 123-125). — Excerpta ex commentario Porphyrii (fol. 113-
122, 129-182). — Damiani Opticorum (fol. 185 e sgg. ). — Excerpta ex
Ippocrate et Barlaam (fol. 204 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 215 scritti da due mani. Leg. in membr. — Provenienza:
Magliabechi. — Cfr. Vitelli G., Indice dei codici greci magliabechiani (Firenze-Ro-
ma, Bencini, 1894) P^* 543 e sg* del vo *« H degli Studi ital. di Filol. classica.
II, III, 429. (Magi. CI. XIII, num. 97).
« Relazione del viaggio [di Cosimo ili] d' Irlanda et Inghilterra » .
Cart., in fol. sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Med. Palat.
II, III, 430. (Magi. CI. XIII, num. 98).
« Relazione del viaggio [di Cosimo ili] di Francia ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palat.
II, III, 431. (Magi. CI. XIII, nufn. 99).
< Relazione del viaggio [di Cosimo in] a Spagna ». — « Relazione del
viaggio [del medesimo] del Portogallo e Galizia ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Med. Palat.
II, III, 432. (Magi. CI. Vili, num. 1402).
Raccolta di lettere autogr. di vari scritte a Francesco del Nero.
Cart., in fol., sec. XVI. Precede la tavola degli autori delle lettere. — In un foglietto,
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64 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
in principio, è notato che mancano una lettera di Roberto Acciaioli, due di frate Fi-
lippo Strozzi una di Jacopo Berlinghieri, tre di Niccolò Machiavelli, ed una di Pie-
tro Alcionio. Leg. in raembr. Fogli num. 230. — Provenienza: Strozzi num. 1028
dei mss. in fol.
II, III, 433. (Magi. CI. Vili, num. 1403).
Lettere di Donato GiannotH [1527]; — B. Ridolfo, 24 aprile 1527; — Battista
della Palla e Zanobi Buondelmonti, 12 aprile 1527; — Relazione « Della
mutazione dello stato successa a di 16 di maggio 1527 »: — Lettera di
Ippolito Medici, 16 maggio 1527; — del capitano Tarugino, 29 maggio
1527; — di Jacopo Salviati, 5 giugno e 6 giugno 1527: — di Ant. Frane.
Albizi, Pisa 9 e 12 giugno 1527; — deliberazione del governo fiorentino,
22 giugno 1527; — ^ttere di Lucrezia Salviati de' Medici, 28 giugno 1527;
— di Andrea Grilli doge, 15 gennaio 1527; — « Copia del primo capitolo
della confederazione nuovamente facta con la Ex. del Duca di Ferrara et
li altri confederati »; — lettere di Marcello Strozzi, 1527; — di Lorenzo
Pucci, card. Sanctorum Quatuor, 18 nov. 1527; — di Orazio Baglioni, Spel-
lo, 6 marzo 1527; — « L' infrascripti homini sono quelli che nel giorno
del parlamento armati presono tutto il palazzo e scompartironsi conve-
nientemente sanza rispetto del brieve », 1527 ; — Relazione de « Il tumul-
to del venerdì 1527 » di Piero Giugni; — lettere del cavaliere Acciainoli,
8 luglio 1552; — di Piero Giugni, 24 gennaio 1547; — altra relazione del
« Caso del venerdì 1527 »; — « Ragguaglio del caso di Jacopo Alaman-
ni per Lionardo Ginori »; — « Ragguaglio del caso di Benedetto Buon-
delmonti per m. Filippo [Buondelmonti] suo figliuolo »; — lettera di Jacopo
Salviati, Roma 10 giugno 1527; — « Pratica tenuta da Niccolò Capponi
Gonfaloniere per accordare la città di Firenze con Papa Clemente vii »;
in cifre; — lettere del med., 30 maggio, 7e9 giugno 1528; — di Garbi-
notto Serragli, 16 decembre 1528; — Provvisione del governo di Firenze
relativa a* nuovi uffiziali dell'abbondanza, 23 aprile 1528; — « S. P. Q.
F. Provvisione della militia et Ordinanza Fiorentina » ( esemplare a stam-
pa), 6 novembre 1528; — « Oratione di Pier Filippo di Aless. Pandolfini al
popolo di Firenze nel tempio di s. Lorenzo a di 28 di gennaio I527; —
« Oratione di Bartolomeo Cavalcanti patrizio fiorentino fatta alla militare or-
dinanza fiorentina il dì 3 febbraio 1528 in Firenze » ; — Exortatione di
Philippo Parenti a' soldati della nuova militia fiorentina ».
Cart., in fol., sec. XVI (autografi), ff. 287 num. Leg. in mezza membr. — Provenienza:
Strozzi, num. 1063 dei mss. in fol.
II, III, 434. (Magi. CI. VIII, num. 1407).
< Lettere state scritte da Papi, Cardinali e da altri a m. Maso e altri degli
Albizi dopo il 1400 »; titolo di mano di Carlo Strozzi. Autogr., dagli ul-
timi anni del sec. xiv a tutta la prima metà del successivo.
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FIRENZE 65
Fogli di varia misura, num. 154 num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi,
num. 1262 dei mss. in fol.
II, III, 435. (Magi. CI. XXV, num. 170).
< Tavola e nomi de* Podestà, Capitani e Commessati di Montepulciano li
tempi eh' è stato al governo della Repubblica Fiorentina e de* serenissi-
mi Granduchi di Toscana », compilata nel 1635; dal 1390 al 1632. In fi-
ne è la nota de' vescovi di Montepulciano dal 1561 al 1624.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 3 scritti a due colonne. Leg. in cart. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
II, III, 436. (Magi. CI. XXIV, num. 103).
Lettera del Duca d' Alencon a^regorio xni; 5 nov. 1575.
Cart., sec. XVI, in fol., ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 437. (Magi. CI. XIX, num. 130).
Rime musicate (esemplare per Alto):
1, Voi eh* ascoltate in rime spars* il suono.
2, Con lei fuss' io da che si part' il sole.
3, Ma de chi debbo lamentarmi ahi lassa.
4, Ben mille nott' ho già passat' in pianto.
5, Fiere silvestre che per lati campi.
6, Monti, selve, fontane, piagg* et sassi.
7, O fortunato che con altre rime.
8, Perché la vita è breve.
9, Pace non truovo et non ho da far guerra.
10, Che debbo io far che mi consigl' amore.
Cart., in fol., sec. XVI, fol. io. Col frontespizio e 1* ultima pag. ornati di un fregio a
stampa e di un* incisione, con lo stemma mediceo, rappresentativi tre poeti laureati e
T Arno. Leg. in mezza membr.
II, III, 438. (Magi. CI. XIX, num. 130).
Altro esemplare delle rime musicate precedenti (per Basso).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. io num. Entro il fregio a stampa del frontespizio è la dedi-
ca « all' ili. et eccel. S. Duca Cosimo ». Rami di quercia, disegnati a penna, corro-
non e' margini alla pag. i. Leg. in mezza membr.
II, III, 439. (Magi. CI. XIX, num. 130).
Altro esemplare delle rime musicate precedenti (per Tenore).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. IO num. Con frontesp. ed ultima pag. a stampa. Un ramo
con ghirlande di fiori e frutta corre nei margini della prima pag. Leg. mezza membr.
II, III, 440. (Magi. CI. XIX, num. 130).
Altro esemplare delle rime musicate precedenti. Nel centro dell' ornato a
stampa del frontesp. leggesi « Canto ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. io num. Col frontesp. e l'ultima pag. a stampa. Un nastro, contor-
nato a penna, corre con molte volute in tre margini della prima pag. Leg. in mezza
membr.
G. -MAZZA/rnm — Manoscritti delle biblioteche tf Italia s t c
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66 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
li, III, 441. (Magi. CI. XVI, nnm. 84).
« De medicamentis per distillationem parandis »: è il cap. vili di non so
quale opera. Com.: « Si qua est ratio parandi medicamente quae sum-
mum artificium desideret » etc.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 14 non nura. e scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 442. (Magi. CI. XXXI, nura. 23).
« Lelii Altogradi consultatio prò iuribus Reip. Lucensis contra Canon, eccle-
siae cathedralis Lucensis, 1659 »; in ita!., con correzioni e giunte margin.
autografe.
Cart. in fol., sec. XVII, ff. 8 num. ed altri n non num. Leg. in cart. — Provenienza:
Magliabechi.
II, III, 443. (Magi. CI. XXIX, num. 148).
Indice alfab. delle « Leggi dei Nove del Contado » di Firenze ; seg. xyi e sg.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non nnm. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
II, III, 444. (Magi. CI. XVI, num. 89).
Ricettario.
Cart., in fol. oblungo, sec. XVI, ff. 13 scritti da più mani ed altri bianchi. Leg. in cart.
— Provenienza : Magliabechi.
II, III, 445. (Magi. CI. XVI, num. 7).
« Segreti tradotti di lingua araba, cavati da libro antico scritto arabico, dal
R. P. Leonzio monaco di Vallombrosa, cominciati questo di 24 aprile 1620
in Firenze »; autogr.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 446. (Magi. CI. XVI, num. 6).
Ricettario.
Cart., sec. XVI, in fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 447. (Magi. CI. XVI, nnm. 85).
« Tractatus solis et lunae ». — « Sequitur alfabetum prò separatone ele-
mentorum ut diximus in libro lucis mercuriorum ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, III, 448. (Magi. CI. XVI, num. 87).
Vari processi chimici, particolarmente sullo zolfo.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 9 scritti e alcuni bianchi. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, III, 449. (Magi. CI. XXXV, num. 266).
« Note delle messe udite da Quintio Vittori staffiere del ser. Granduca dal
dì che hebbe il riposo »; i novembre 1676-1 ottobre 1678.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 17. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Med. Palat.
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FIRENZE 67
II, III, 450. (Magi. CI. XXV, num. 386).
c Encomii del Granduca Ferdinando Medici brevemente raccolti, et del va-
lore in materia di Governo di Stato di alcune gran Signore de' tempi no-
stri » ; è il cap. XIII d' un' opera sulla fam. de' Medici. Precede il « Som-
mario del presente cap. xui. Dell' antica nobiltà di Casa Medici — De*
Granduchi di Toscana — Felicità dei loro Stati — Vita del G. D. Fer-
dinando — Maritaggi, prole et ationi stupende — Vigilanza e salute d' I-
talia — Propugnacolo del Christianesimo — Morso del comune nemico —
Neutralità tra Francia e Spagna — Prudenza e valore di Madama Ser. ma
— Alto e saggio principio di governo — Del ser. Granduca suo figliuo-
lo — Si racconta in fine il valore d' alcune gran Signore de' tempi no-
stri » . Precede un Carmen De vero principe d. Christophori Palmerii pre-
sbiteri angelicani.
Cart. in 4, sec. XVII, ff. 25. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num.
116 dei mss. in fol.
11, ni, 451.
« Difesa delle sacre Stimmate di s. Caterina da Siena. Apelle Ottavio Lanci
gentiluomo senese e Protonotario apostolico, 1693 ».
Cart., in fol., sec. XVII, fol. non num. e parecchi bianchi. Leg. in membr.
II, III, 452.
Opere, autogr.; di Filippo Mariotti: 1, Elogio biografico di Lorenzo Turchini;
— 2, Elogio necrologica di Antonio Ducei: — 3, Dei vantaggi recati al-
la Toscana dalla grande esposiz. di Londra, 1851; — 4, Appendice allo
scritto preced. ; — 5, Notizie storiche dell' arte di tessere il lino, la ca-
napa e il cotone, suo progresso in Toscana e sua utilità in rapporti com-
* merciali; — 6, Esposizione dei prodotti naturali e industriali della Tosca-
na, fatta in Firenze nel 1854; — 7, Ricerche storiche intorno all' arte di
temperare i ferri per incidere e scolpire il porfido e altre pietre dure ; —
8, Brevi cenni sullo stato presente deir arte della seta in Toscana ; — 9,
SulT industria del cotone, memoria; — 10, Della decadenza e del risor-
gimento dell' arte dell' intaglio in legno ; — 11, Storia del lanificio to-
scano antico e moderno; — 12, Le esposizioni industriali in Italia avan-
ti il 1860; — Squarci di prediche del p. Giulio Arrigoni da Bergamo;
1839. — Giav. Sordini, Notizie sull' industria dei lavori d' erba nei comu-
ni di Monte Argentario e Porto s. Stefano. — Fabroni dott. Lorenzo, Stu-
di intorno la struttura geologica della Romagna Toscana. — Poesie va-
rie, autogr. del p. Bandini domenicano.
In fol. e in 16 fascicoli raccolti in busta.
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68 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, III, 453.
« Copie di documenti relativi alla storia d' Italia copiati dalle biblioteche e
dagli archivi di Parigi da Giuseppe Molini ». — V è pure un manipolo
di lettere autogr. di Gino Capponi (num. 18): cfr. Lettere di. G C, V, 61.
In fascicoli raccolti in busta. Acquistati per la Naz. di Firenze presso il libraio Gonnelii
il io marzo 1888.
II, III, 454-456.
Mariotti Hlipppo, Il Teatro in Italia nei secoli XVI, xvil e xvni: curiosità e
notizie storiche corredate da molti documenti inediti. Autogr.
Provenienza : Acquisto.
II, III, 457.
Diario fiorentino scritto e compilato da Alessandro Squarcialupi, al sacro fonte
Raffaello di Luca Mi-net betti, 173 0-1765.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr.
II, III, 458.
« Il Conclavista di mes. Giov. Francesco Lottini » (fol. 1-10). — Il Conclavi-
sta di Felice Gtialterio (fol. io e sgg. ). — Aggiunta del med. « per diffesa
del suo conclavista » (fol. 31 e sgg.). — « Avvertimenti al card. Ales-
sandro Farnese nella sede vacante di Paolo terzo » (fol. 35 e segg. ).
Cart., in fol. sec. XVII, ff. 37 num. e alcuni bianchi. Leg. in cart. Num. d' Inventario,
548124.
II, III, 459.
Statuti di Riva del 1409.
Copia del sec. presente appartenuta al conte Prospero Balbo; in fol., ff. 119. — Num.
<T Inventario 545685.
II, III, 460.
Indice di documenti orig. dell 1 Arch. di Stato di Firenze, sec. XV e sgg.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 39 num. Leg. in cart.
II, III, 461, 462.
Conclavista del Lottino. — Conclavista di Mons. Gualterio. — Discorso sopra
il Conclave del Marrctti. — « Trattato del Conclave in quanto è attione
humana effetto delle cause seconde sapendosi essere opera particolare
dello Spirito Santo ». — « Ordine del Conclave per la creatione del nuo-
vo Papa con le provisioni che si fanno dal Cammerlengo e dal Collegio
degli em. signori Cardinali per la Sede vacante ». — Avvertimenti da
osservarsi nel conclave » . — Relazioni di conclavi da Nicolò V a Giulio III.
« II Parte de* Conclavi da Marcello II a Urbano vili ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Num. (T Inventario 548140.
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FIRENZE 69
II, in, 463.
€ Istoria della guerra tra Filippo secondo Re di Spagna et Papa Paolo IV
descritta "da Pietro di Nores ».
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 520 non num. Leg. in membr. — Acquistato dal prof. Gennarelli.
II, in, 464, 465.
c Descrizione di vari casi seguiti in Toscana e in altre parti e particolarmen-
te nella nostra Firenze e luoghi adiacenti ». Sono copie di cronache e
notissimi domenti di Storia fiorentina del sec. XVI e seg.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 163, 154. Leg. in mezza membr. — Num. d' Inventario
54921 1.
II, UI, 466.
* Dicorsi storici dell' avvocato Angelo Paolo Carena; 1766.
Cart. in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. Già della biblioteca del conte Berta-
lazone d' Axache, Sostituto Proc. Gen. di S. M. — Num. d' Inventario 545554.
II, HI, 467.
€ Ordinazione dell' Ecc. mo Generale Consiglio di Milano » dal 2 1 gennaio
1632 al 30 dicembre 1639. Sono verbali di adunanze.
Cart., in fol., pp. 352. Nel marg. sup. della prima pag. leggesi « Del Co. d. Carlo Lit-
ta ». Leg. in cart. — Num. d' Inventario 541407.
II, III, 468.
« Descritioni delli Ottomani »; così sul dorso. Il testo è adesp.: « Essendo
per tractarsi li facti che hanno operato li Ottomani et lo incremento loro
et per esser loro discesi da Turchi necessario è advenire ad uno primo
principio, narrando dove siano venuti epsi Turchi e questo per dar cogni-
tion a li lectori et ideo opportet altius repetere | et Derbant » (fol. 1-128).
— « Qui comenzano le cose vedute el aldute per mi Josaphat Barbaro cit-
tadin de Venetia in do viazi che io ho facti uno a la Thana et uno in
Persia * (fol. 1-26).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 128 e 26 Leg. in membr. — Num. d'Inventario 568303.
II, III, 469.
e Relazione de 7 successi nella guerra tra il Duca di Savoia e la Repubblica
di Genova Fa. 1672, descritta da Francesco Maria Viceti Segretario della
Repubblica di Genova ».
Cart., in fol., sec. XVI, pagg. 237. Delle due ultime pagine sono due sonetti « Nell'occa-
sione della resa d' Oneglia »: il primo è del Viceti (Ferma Turin che fai? cosi del-
l' oro): il secondo, in risposta al primo, è del Tesauro (Giano l'amor d'Astrea, non
fame d' oro). Leg. in membr. — Numero d' Inventario 568302.
n, ni, 470.
e Massime state assentate dal Magistrato della Giunta, raccolti da vari casi
da quello stati discussi e decisi a riguardo di alcune contese insorte in
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• yo MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
questi Stati tra la Curia ecclesiastica e laica. circa l'intelligenza dell'Istru-
zione del pontefice Benedetto xiv ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 223. Leg. in cart. Già della biblioteca del Conte Bertalazone
d' Arache, Sostituto Proc. Cren. <li S. M. — Num. d' Inventario 545615.
II, III, 471.
« Estratti dalle 416 cartapecore alla Prepositura degli Umiliati d'Ognissanti
ora detta la Commenda di s. Caterina degrill, sig. Covi di Brescia». Le
pergamene sono divise in 10 mazzi; la prima è del 1059; l'ullima del 1685.
Cart., in fol., sec. scorso. Infine è 1' indice alfab. Leg. in membrana.
II, III, 472.
« Assiomi e segreti de' PP. Giesuiti per arrivare alla monarchia. Istruzione
a* Principi cristiani ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 28. Leg. in membr.
II, III, 473.
Raccolta di carmi e rime varie e d' occasione dalla fine del sec. XVI al suc-
cessivo. Molte sono adesp.; altre d* Antonio di Valperga, Girolamo Alessan-
drini, del card. Ippolito de Medici (traduz. in endecasillabi del libro IV
dell' Eneide), del p. Angelo Grilli e di Accademici.
Cart., in fol., sec. XVI, e sg. ff. non num. Leg. in membr.
II, III, 474.
« Contextus legum ad Magistratum supremorum Sindacatorum Genuae per-
tinentium M. Caroli Antonii Paggi I. C. et dicti ili. Magistratus Consul-
toris de mandato ».
Cart., in fol., sec. scorso. Precede 1' indice dei 95 capitoli. Leg. in pelle, impresso in oro
sul dorso il motto Suprema Ux esto.
II, III, 475.
« Composizioni degli Accademici Addormentati». Sono corrispondenze (pro-
poste e risposte ) di G. B. Spinola, Ansaldo Cebà, Marcantonio Rossano, Giov.
Ant. d' Aste, Giov. Ant. Taglienti, Carlo Spinola, Leonardo Spinola, Frane.
Ant. Spinola, Antonio Albertazzi, Giulio Buona, Bartolomeo della Torre, Dioni-
nisio Rizzo, Annibale Anguissola, Cosimo Ruccellai, ecc. — Catalogo d' igno-
ta biblioteca.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Recente legatura in mezza membrana.
II, III, 476.
« Lettere di M. Senaregi et altri », residenti in Roma, d'argomento politico:
son tutte datate da Roma, dall' 8 ottobre 1575 air 11 aprile 1576. — Se-
guono altre lettere del sec. xvn.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr.
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FIRENZE 7 1
II, III, 477, 478.
Bartholomaei Beverini Annalium ab origine Lucensis Urbis libri XV usque ad
annum 1598.
Cart., in fol., sec. scorso (171 7), ff. non num. Leg. in merabr. Già di Nicolò de' Nobili.
II, III, 479.
c Parentadi di Casa Medici »; note cronologiche fino al secolo scorso.
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 118. Leg. in mezza merabr. Num. d'Inventario 560227.
II, III, 480.
c Notizie [a stampa e mss.] riguardanti il dono fatto dal march. Priore Man-
fredi Malaspina di Filattiera alla Libreria Medicea Laur. del ms. orig. del
dell' istoria della Famiglia Malaspina di Tommaso Porcacchi da Castiglione
Aretino scritto di suo proprio carattere, unitamente all' istoria della med.
Famiglia che fu stampata in Verona V a. 1585 ».
Cart., in fol., sec. scorso. Leg. in membr. — Num. 6° Inventario 560214.
II, III, 481.
Della Chiesa Frane. Agostino, « Del Piemonte di là dal Po, o sia Inferiore, e
de' Popoli Taurini ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Num. d* Inventario 570829.
II, III, 482.
c Relazione de' successi seguiti nella guerra tra il Duca di Savoia e la Re-
pubblica di Genova dell 1 anno 1672, descritta da Francesco Maria Viceti
segretario di detta ». — « Relazione di Genova, suoi diversi Stati, ultime
differenze, ed aggiustamento con la Corona di Francia ».
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 259, 129. Leg. in membr. Num. ò? Inventario, 629208.
II, III, 483.
Zibaldone di notizie e documenti della famiglia Medici. — Nota di morti dai
registri dell'arte de' medici e speziali di Firenze, 1609-16 12. — Fram-
menti di storie di Francia e d' Inghilterra. — Relaz. della vita e morte
di Sulpizia Florida Lazzari di Città di Castello (m. il 28 maggio 171 7).
— « Bilancio di ragione sopra V opinione che la sciocca turba dell' igno-
ranti si studia di far correre circa il godimento del Priorato nella Rep.
Fiorentina » ; mss. e a stampa.
Cart,, in fol., sec. scorso, ff. 406. Leg. in mezza membr.
II, III, 484.
t Olimpia, rappresentata in musica in casa del sig. Duca Salviati, poesia del
sig. Frane. Rovai. Musa son io, ma non son già di quelle » ( fol. 1 e sgg. ).
— € Iddio; canzojie del sig. G. B. Ricciardi dedicata al p. fra Buonaven-
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72 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
tura Cavallo min. oss. O dell' eterno fabro » (fol. 16 e sgg. ). — Il Tem-
po, canz. del med. : « Nelle rupi carpatie (io stesso il vidi) » (fol. 24 e
s &g"-)- — La Costanza, canz. di Frane. Castelli muratore, detto il Maestri-
no, dal Ponte a Mensola: « Al molto mio come fedele amico » (fol. 44
e S SS')- — Capitolo di G. Galilei: « Or che '1 giorno e la notte in egual
libra » (fol. 51 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 57 scritti. Leg. in mezza membr.
II, III, 485.
Pistoiesi A., « Soluzione storico-critica dei problemi [sopra] Carlo Duca di
Borbone nel dì sesto di maggio 1527 ».
Copia recente, preparata per la stampa ( Arezzo, Borghini ) e con 1' approvazione per la
pubblicazione del 1847. Dono del cav. Giuseppe Baccini.
II, III, 486.
Magalotti Lorenzo, Lettere familiari in materia di religione.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 423, 142 col taglio dorato. Leg. in pelle con impressioni in
oro. Num. d* Inventario 694703.
II, III, 487.
« Caratteri dei Quarantotto Senatori Fiorentini, fatti da Luigi di Lorenzo
Gualtieri l'a. 1737 ».
Cart., in 4, sec. scorso, pp. 73. Leg. in membr. Num. d' Inventario 694704.
II, III, 488.
Copie di lettere e documenti, particolarmente per la storia di Francia, della
s. Sede e del regno di Sardegna nella prima metà del secolo scorso.
Cart., in 4, sec. scorso, pagine 349. In fine è 1' indice. Oltre a editti, lettere e manifesti
di corti, discorsi d' ambasciatori, rimostranze, ecc., ed estratti da stampe, noto un e-
lenco di « Quadri apparecchiati dalla regina vedova di Spagna per 1* appartamento di
Carlo III nel real palagio di Madrid » (pag. 127). E a pag. 289 e sgg., quattro so-
netti per la morte di Re Vittorio Amedeo, 31 ottobre 1732 : quattro dei « diversi
[che] si sono veduti in Torino ». — Leg. in membr.
II, III, 489.
« Relatione di Spagna del clarissimo Leonardo Moro, ambasciatore presso
il Re Cattolico, del 1629 ».
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. non num. Leg. in mezza membr. Numero d' Inventa-
no 573365.
II, III, 490.
« Vita, morte e miracoli del padre fra Girolamo Savonarola di Ferrara scrit-
ta da un Piagnone frate di s. Marco, seguita in Firenze V anno 1498 a
dì 23 di maggio. Con Y aggiunta delle sue profezie e miracoli ».
Cart., in fol. picc, sec. scorso, pagine 487. Leg. in mezza membr. Numero d' Inventario
594103.
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FIRENZE 73
11, III, 491.
Weierstrtiss* Vorlesung ùber Abelsche Functionen, 1875-76.
Cart., in fol. picc, pp. 363, 230, 75. In 2 voli. leg. in mezza pelle. Numero d* Inventa-
rio 575 IÒ °-
U, 1U, 492.
Frammento di un trattato suir osservanza della quaresima : « . . . avere a vi-
le ancora la conversione corporale però che essa presta non piccolo aiu-
torio a questa di che noi diciamo conversione spirituale | con tutto che 1
pellegrino non sia tucto ritenuto che non . . . » ( fol. 1 e sg. ). — Poesie
di Guittone d' Arezzo e d' altri ( fol. 3-6 ) : i primi due fogli sono stati ri-
filati con grave danno del testo. — Note di storia fiorentina e d' erudi-
dizione (ff. 7-68: sec. scorso).
Membr. (fogli 1-6) e cart., sec. XIII e seg., e sec. scorso. Leg. in membr.
La tavola delle poesie è stata compilata dal dott. E. Rostagno ed è unita al cod.
Fol. 3. Poder e] forca non nagio ned ovra. — Cfr. D' Ancona e Comparetti, Le antiche
rime ecc. III, 242, versi 45-82 del num. CCLXXXI : però i versi 71-76 sono po-
sposti ai versi 77-82.
Ivi. Miser Francessco rispose. Amoroso volere m' à commosso. — Cfr. ivi, num CCLXXXII,
pag, 245-249.
Fol. 6. Più eh' io non vi diviso so eh' aluma. — Cfr. ivi, CCLXXXVII ( verso 109-
152), pag. 275.
Ivi. Anchora di dire non fino. Cfr. ivi, pag. 278.
Fol. 4-5, Sonetti di Guittone d* Arezzo. Leggonsi nella ediz. cit. del prof. D* Ancona e
Comparetti, pag. 90-105, num. CDXTV-CDXXIX.
II, III, 493.
c Aumento alla parte storico-critica » della citata opera del Pistoiesi ( cfr. num.
n, in, 485)-
Dono del cav. Giuseppe Baccini. In 8, pp. 252 e XLIV numerate.
II, III, 494.
« Al nome di Dio Amen MCCCij. Cittadini condanati per baratteria esendo
nelT uficio de' Priori di Firenze nel 1302 mes. Chante da Ghobbio allora
Podestà di Firenze » ecc. — « Qui in apresso iscriveremo gì' imponitori
ghibellini i quali inpuosono la 'nposta di fior, ventimilia d' oro a lloro
medesimi e agli altri ghibellini della città di Firenze ». — « Questi sono
ghibellini e sospetti i quali sechondo V ordine fatto anni Domini 1268 de-
bono stare a chonfini fuori della città e chontado di Firenze ». — Altra
nota di cittadini del 127 1.
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 25, anticamente numerati ij-XXVj e 215-239. Leg. in cart. —
Provenienza : Archivio Mediceo ?
n, ih, 495.
Miscellanea di documenti. — « Qui apresso scriverò tutte le famiglie e huo-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
meni spezialli di Firenze fatti de* grandi al tenpo di Giano della Bella
1293 ».In fine: « Questa carta fu chonpiuta per ser Chanbio d' Aldobran-
dino notaro di chomandamento di messer Mafeo da Brescia podestà di
Firenze nel 1295 in presenza di messere Palmieri di messere Ugho Al-
toviti giudicie e Vanni d' Ugholino Benivieni e Palla di Bernardo Ansel-
mi testimoni e suscrita per ser Aldobrandino di Chanbio da Firenze e
per ser Rinieri di Strancholi (?) da Signia not. a dì 9 del mese di lu-
glio anno detto » (in 2 fogli). — Testamento di Lapo di Guglielmo da
Fiesole, 14 dicembre 1336 (copia di Dom. Maria Manni). — Contratto
nuziale fra ser Battista da Poppi e Ludovica Grifoni, 31 agosto 1349, in
volg. (copia del sec. xvi). — Foglio d'un voi. d'entrata e escita d'una
arte di Firenze ( forse dei mercanti ), 1 3^0 ; in volgare. — Legge, fatta
in Firenze nel dicembre 1391, pei lavoratori di terre del contado; in vol-
gare. — Regole ed entrata e uscita della Gabella de' contratti in Firen-
ze» 1 3 93"95 J m volgare. — « Quie a piè iscriverò i salari e Ile ispese »
dell' ufficio detto di Torre in Firenze, 5 giugno 1396; in volgare. — No-
ta di soldati a cavallo e provvigionamenti del Comune di Firenze, 1396;
in volgare. — Frammento di ce. 7 di un cod. delle Cronache di G. Vil-
lani ( sec. xiv ). — Conto de' denari che dee avere per soldo Braccio da
Montone dal papa e dalla Rep. di Firenze negli anni 1411-1413. — Ri-
cordi per lavori d' arte muraria da eseguirsi in una casa lungo V Arno ;
30 agosto 141 6. — Denunzie all' ufficio del Danno dato di Roma, 141 9. —
Lettera patente dell' imp. Sigismondo relativa ai feudi dei Malaspina; set-
tembre 1424 (copia del sec. xvi). — Sei lettere autogr. di Giovanni Già-
contini a Leonardo Giacomini, scritte da Pistoia nel 1433. — Epistola di
Iacopo di Margaria Presidente di Vercelli; 8 dicembre 1436. — Frammen-
to di un diario fiorentino, 1439-91 (copia del sec. xvn). — Legge della
Rep. fior, sulle disdette dei contadini; 29 marzo 1451. — Deliberazione
dei soprasindici del Vicariato del Casentino relativa a certe spese; 21
settembre J451. — Documenti relativi all' Ospedale d' Altopascio, col mo-
tuproprio del duca Francesco Sforza; 1454-55 ( copie del tempo ). — Leg-
ge della Rep. fior, soprai danni dati; 4 ottobre 1457 (copia del tempo).
— Atti privati d' interessi, sec. XV. — Lettera del duca di Milano al
Podestà di Tortona; 10 maggio 1471 ( copia del tempo ). — Lettera di s.
Francesco di Paola, in cui si parla del Savonarola; 13 marzo 1479 (copia
del sec. xvn). — Conto di confetture e spezierie per Nicolò Capponi; 8
marzo 1485. — Atto di affitto d' una bottega a Simone Orafo in Firenze;
14 giugno 1490. — Privilegio concesso da Carlo vili ai cittadini residenti
nella Signoria di Firenze di metter nel proprio stemma la croce di Ge-
FIRENZE
rusalemme e due gìgli d'oro di Francia in campo azzurro; Firenze 27 nov.
1494 (copia del sec. scorso). — Inventario di beni e masserizie di un
ser Giovanni, nel Comune di Ortignano; sec. XV; in volgare. — Tre
c portate » di Giov. Paolo Adimari agli officiali del Catasto (Quartiere
s. Giovanni, gonfalone Vaio ) ; sec. xv.
I docum. sono raccolti in 44 fascicoli. — Provenienza : Palagi.
Miscellanea di documenti del sec. xvi e d* alcuni del sec. XV. — Prospetto
di dare e avere di Buonaccorso Rinuccini, 1501. — Inventario di masse-
rizie in casa di Paolo Rinuccini a Livorno, 1501. — Mandato di paga-
camerlengo della Chiesa; 1504. — Catalogo dei cittadini della Balia del
1465, de' quali nell' aprile del 1508 vivevano tre soli. — Capitoli della
tregua fra il Re di Francia, di Spagna, d' Inghilterra, l'Imperatore, ecc. ;
13 marzo 1513 (copia del tempo). — Privilegio di Leone X a Buonarro-
to Buonarroti di mettere una palla medicea nel proprio stemma; 25 die.
151 4 (copia del sec. scorso). — Cessione di patronati ecclesiastici fatta
dai Buondelmonti di Firenze a Lorenzo de' Medici; 13 febbr. 1515 (co-
pia del tempo). — Lettera autogr. sulla rotta dei Francesi; 16 sett. 15 15.
— Atto relativo alla consegna di certe galee pontificie; 1522. — Capito-
li fra Clemente vii e i Veneziani; 23 die. 1529 (copia del tempo). —
Convenzione tra Clemente vii, l'Imperatore e Firenze; 11 agosto 1530
(copia c. s. ). — Ricordo di spese ed entrate dello stato di Firenze,
1531. — Frammento di convenzioni fatte nel 1440 tra i Fiorentini e il
conte Francesco da Battifolle, relative a patronati ecclesiastici ( copia del
I 53 2 )- — Conto di denari spesi per Benvenuto Cellini, 1537. — Testa-
mento ài Francesco Guicciardini, 21 maggio 1540 (copia contemp. ). — Me-
morie d' interessi di casa Rinuccini. — Mandati e ordini di pagamenti,
ricevute, atti d' interessi privati, ecc ; sec. XVI. — Lista di provvisionati
della fabbrica della fortezza di Perugia, 9 marzo 1542. — Lettere a Ben-
venuto Ulivieri Tesoriere di Perugia, 1542-45.
Miscellanea di documenti del sec. XVI. — Mandati di pagamenti del Legato
di Perugia, 1543; di Michelangelo Sorbolonghi, Perugia 1543; del Teso-
riere apostol., Bologna 1543; del Tesoriere del duca di Camerino, 1543;
e mandati vari degli anni successivi (alcuni sono del Tesoriere di Peru-
gia). — Istromento della società mercantile in Venezia tra Lorenzo e Ca-
li, III, 496.
mento con firma autogr. del card. Raffaele Riario, vescovo d' Albano e
I documenti sono raccolti in 54 fascicoli. — Provenienza : Palagi.
II, III, 497.
7 6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
millo Strozzi, 1543. — Protesta di Carlo v a Paolo IH per ragion del
Concilio indetto a Trento; 22 agosto 1547: con la relativa risposta (co-
pie del sec. XVI ). — Motopropri di Paolo ili e Giulio Hi relativi alle bot-
teghe de' macellai in Roma; 1549-50 (copie). — Mandati di Mambrino
Roseo, il poeta, maestro di casa di Ascanio della Cornia, maggio e giu-
gno 1550. — Inventario delle robe di Guglielmo della Sommaia, 1550. —
Prospetti statistici delle case e degli abitanti in Firenze nel 1551 e nel
1632. — Oratio Lìidovici Sironconi Cortonensis ad Praetorem urbis Cor-
tonae; cai. nov. 1553. — Prove di nobiltà di Emilio Pucci fiorentino,
1562. — Relazione della rendita degli uffizi e monti di Roma, 1567. —
Nota dell' artiglieria consegnata d' ordine del princ. Francesco De* Medi-
ci a G. Alvaro de Astorga « tenedor generale de bastimento e munisio-
ne della armata di sua magiestà cattolicha » ; 4 giugno 1573. — Notizie
della venuta del Duca Ottavio Farnese in Firenze; 10 maggio 1575. • —
Privilegio concesso al Granduca dall' imp. Massimiliano li; 26 gennaio
1576 (copia contemp. ). — « Parere di G. R. intorno alla moneta V anno
1 579 * • — : « Origine della città di Nepi et altro concernente le glorie
della medesima » ; sec. XVI. — Diploma col quale Bianca Cappello è ri-
conosciuta figlia della Rep. di Venezia: lettere scritte a lei e al Grandu-
ca dal Doge nel giugno del 1579 (copie contemp.). — Atti d' interessi
privati, sec. xvi.
Miscellanea di documenti del sec. xvi. — Inventario delle masserizie della
bottega d' arte di lana di Michele Dati, 1581. — Frammento d' un libro
di ricordi delle famiglie Gottoli e Cecchi, 1582-92. — Nota di città, terre
e signori che dovean fare F offerta per la festa di s. Giovanni di Firen-
ze, 1584. — « Orazione de le lodi di Francesco Medici G. D. di Tosca-
na fatta nelF Accademia degli Alterati da Gioanbattisia de' Ricasoli Baroni,
. detto F Arrubinato, Fanno 1587 ». — Libretto di memorie di Marcanto-
nio Orsini, 1 589-1 607. — Curiae Archiep. Fior, et eius Tribunalis nova
reformatio: Florentiae apud B. Sermartellium, 1590 (copia della stampa ).
— Due documenti relativi a Salvestro Castrucci ed Egidio Leggi orafi,
1590. — « Orazione fatta in lode di Caterina de Medici Reina di Fran-
cia da mes. Francesco Bonciani nella Accademia degli Alterati ». — « In-
ventario delle cose preciose della sagrestia di s. Maria Novella » del
1592. — Testamento di Fabrizio Orsini, 1593. — Lettere del ven. p. Bar-
tolomeo da Saluzzo, 1598-16 18. — Memoriale di Cosimo I sulle cause de'
poveri mandate all' uffizio dei Conservatori delle Leggi ( copia di mano
I documenti sono raccolti in 60 fascicoli. — Provenienza : Palagi.
II, III, 498.
FIRENZE
di Giov. Maria Cecchi). — Nota di Capitani, Vicari e Podestà del Domi-
nio fior, coi relativi stipendi ; sec. XVI. — Relazioni sul modo di armar
le galeazze, adesp. ; c. s. — « Per li Setaioli, che vendono a taglio della
città di Firenze, contro li ebrei che vendono in ghetto drapperie a ta-
glio » ; c. s. — « Somma de li capitoli fermati fra li cardinali del Con-
clave da osservarsi da chi serà papa » ; c. s. — Vita di Evagora, traduz.
dal gTeco adesp. ; c. s. — Vita di Antonio e di Cleopatra, traduz. adesp. ;
c. s. — « Anticensura o difesa contro alla Censura mandata di Roma al
R. sig. Inquisitore di Firenze intorno al libro del sig. Cristofa?w Bronzini »
( autogr. del Bronzini ). — a Trattato dell' origine della famiglia De Gen-
nari di messer Matteo Strambi de' Beringucci sanese » (membr., sec. XVI ).
— De bello Ungariae ; adesp. ; sec. XVI. — « Ordine di bere V acque de'
bagni di s. Casciano » ; c. s. — Frammento di discorso sulla milizia ; c.
s. — Copia di patti per la successione del Regno d' Inghilterra; c. s. —
Relaz. dell' arrivo di Roma del march, di Lavardin, ambasciatore Fran-
cese ; c. s. — « Breve discorso sopra la possibiltà del matrimonio tra il
ser. Duca di Neuburg et uni Principessa di Toscana » ; c. s. — Estratti
dagli Statuti fiorentini ( <* in secundo volumine Statutorum » ) relativi alla
divisione dei beni; c. s. — Memorie dei march. Malaspina e della inve-
stitura del loro feudo di Tresana; c. s. — Due suppliche ai Consoli del-
l' arte di Porta s. Maria di Firenze; c. s.
Miscellanea di documenti del sec. XVII. — Atti d' interessi privati. — In-
ventario delle masserizie di casa Guiducci a Pistoia, 1610. — Sul ricevi-
mento da farsi a Bologna a Paolo Giordano Orsini ed a sua sorella,
1612. — Relaz. delle reliquie in s. Giusto di Volterra. — Bandi ducali,
161 3. — Ricordi pel principe Francesco de* Medici, 161 3. — Motu pro-
prio del G. Duca per la riforma delle leggi suntuarie dello Stato, 161 7.
— « Relatione degli incontri et ricevimenti fatti alla ser. sig. Principes-
sa d'Urbino » Claudia de' Medici, sposa del Duca, 1621. — Nota delle
case comprate in via della Colonna per edificare il palazzo della Crocetta,
1621-27. — Notizie di casa Medici. — « Catalogo de* vescovi e arciv. di
Pisa con T annotazioni di Pierandrca Battaglini » ; 1630. — « Relatione
della città di Montepulciano e suo territorio fatta 1' a. 1630 ». — « Soc-
corso per Milano, 1630 ». — Inventario delle artiglierie e munizioni della
fortezza di Pisa, 1643. — Copia del testamento di Antonio de' Medici,
1653. — Concessioni dell' imperatore a certo inventore di un artifizio per
scavare miniere; 1655. — Conti per lavori alla casa di Fabrizio Orsini in
I documenti sono raccolti in 46 fascicoli. — Provenienza : Palagi.
n, III, 499.
78 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Roma, 1656. — Relaz. della venuta in Toscana di due Ambasciatori di
Moscovia, 1659. — Concessione del feudo di Casamazzella a Girolamo
Biffi, 1660. — Relaz. ed epigrafi dei funeri d* Anna Maria d' Austria,
regina di Francia, fatti in Firenze; 22 maggio 1666. — * Lettere di relaz.
d' un viaggio in Germania; 1667. — Elogi ed epigrafi pei funeri del Gran-
duca Ferdinando II, 1670. — Frammento di lettera sulla morte del med.,
27 maggio 1670. — Prove di nobiltà della fam. Pasquali, 1672. — Di-
scorso sulle moltiremi di G. A. Borelli « letto nella reale accademia della
ser. Regina di Svezia li 5 febbraio 1675 in Roma ». — Vita e morte di
frate Gir. Savonarola, adesp. — Lettera di ragguaglio dello Stato del
Duca di Massa; 23 aprile 1675. ■ — Lettori, coi salari relativi, dello Stu-
dio di Pisa nel 1678. — Lettera di relaz. dell'ingresso della Regina spo-
sa in Madrid; 17 gennaio 1680. — Nota di condannati dalla Ruota Cri-
minale di Firenze, 1681. — Avvisi da Venezia, da Cracovia e da Lintz;
aprile e maggio 1684. — Risposta di un Quietista ai suoi detrattori; 18
marzo 1687. — Cartelli ( e iscrizioni per la festa in Firenze della Princi-
pessa Violante di Baviera, 1688. — « Ricordi del mio diario »> relativi
alla venuta in Firenze del Principe di Sassonia », 1689. — Copia di lett.
di Leopoldo I imp., nella quale si duole perchè neir ultime promozioni
nessun prelato del suo impero sia stato fatto cardinale; 4 aprile 1690. —
Negoziati tra V imperatore e la Toscana pei sussidi per la guerra, richie-
sti dal Granduca nel 1691. — Cosimo li concede una commenda a G. B.
Cerretani (diploma orig. ); 8 aprile 1698.
I documenti sono raccolti in 58 fascicoli. — Provenienza: Palagi.
II, III, 500. y
Miscellanea di documenti dal sec. xv al xvn. — Notizie del Tribunale dell'One-
stà in Firenze. — « Ragioni che V Altezza ser. di Savoia ha di ripiglia-
re il titolo regio ». — Copia del motuproprio di Pio v sulla riforma de-
gli Scrittori della Penitenzieria. — Genealogia de' Medici. — Notizie della
fam. Buonarroti. — « Orazion prima di Saltamacchia Roncilioni detta di-
nanzi al Maestrato dei Ventotto contro di Bellabarba da Corneto ». —
« Lezione ringraziatoria di mes. Jacopo Nerli ». — « Racconto dell' origi-
ne e miracoli del s. mo Crecifisso della ven. Compagnia della Croce in s.
Spirito ». — Estratti da un diario fiorentino, relativi agli a. 1492, 1530,
1546, 1541, 1556. — Funerali fatti a Firenze all' imp. Claudia Felice e al
card. Leopoldo de' Medici. — Motti satirici per cardinali in occasion di
Conclave. — « Libreria di Clemente X lasciata in testamento al sacro
Collegio » ; satira. — Difesa del comm. Tommaso Canigini processato per
questione cavalleresca. — Supplica del Granduca ad Innocenzo xn per
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FIRENZE
affari dell' ordine di s. Stefano; copia s. d. — Lettera sulla stampa delle
opp. legali di Raffaele Rilli. — Proemio di Annibale Rilli Orsini ali* o-
pera Dell' imperio e sovrana autorità del Papa in Roma. — Relaz. della
morte di Caterina Canacci. — Memorie stor. della chiesa di Camenza pres-
so Bibbiena. — Notizie di Valli e di Montioni nel contado di Massa di
Maremma. — Relaz. degli Stati d' Italia nel sec. XVII. — « Quali sieno
migliori rimedii contro principii delle ribellioni, o i dolci o i violenti. —
Notizia della corte pontificia e di molti cardinali nel sec. xvii. — Nota
« Del conclave et modo di eleggere i Pontefici ». — « Notamento in ri-
stretto della famiglia Sersale » di Sorrento. — « Discorso apologetico per
riparo dell'antica autorità e decoro del sacro Collegio de' cardinali ». —
Memoria degli archibugi a ruota. — Scrittura riguardante le controver-
sie tra la Chiesa e gli eretici. — Notizie della b. Berta de' Bardi mona-
ca vallombrosana. — Notizia della famiglia Guardi d'origine fiesolana. —
a Regola di vita che teneva Y A. R. di Cosimo in Granduca per conser-
varsi sano ». — Copie d' iscrizioni trovate « nello scavo fatto nel sotter-
raneo del sepolcro delli Scipioni, in Pisa et altrove ». — Parere sul con-
durre agli stipendi del Principe nella milizia gli eretici. — Ricordi della
chiesa di s. Piero a Cafi in Podesteria di Pontassieve. — Ricordi di pie
fondazioni fatte dalla fam. Ricasoli. — Copia del testam. di Frane. Ma-
ria il Duca d' Urbino. — Memoria sul Priorato di s. Stefano fondato da
mons. Lorenzo della Robbia vescovo di Fiesole. — Ragguaglio delle en-
trate della Camera Apostolica nel sec. xvil. — Inventario di quadri e
masserizie ( senza indicaz. di luogo e di proprietario ). — Inventario di mo-
bili della villa Rilli a s. Nicolò presso Nepi. — Inventario dell' eredità
d'Antonio di Vitale Medici a favore del Capitolo del Duomo di Firenze.
— Nota di chiese vallombrosane. — Discorso in difesa del Bermudez, in
spagnolo. — Ruolo dei canonici della Collegiata di s. Lorenzo di Firenze.
I documenti sono raccolti in 53 fascicoli — Provenienza Palagi.
• Miscellanea di documenti del secolo scorso. — Avviso da Roma, ottobre
1700. — Memoria relativa all'Arciduca d'Austria « nominato Re Carlo III
delle Spagne », 1703. — Orazione « nel prendere il Consolato dell' Ac-'
cademia Fiorentina Fa. 1704, essendo Console il sig. Giov. Lorenzo Puc-
ci mio fratello uterino — Cerimoniale per ricevere il Nunzio pontificio
dal Gran Duca, 1706. — Avvisi di guerra da Amsterdam, settembre 1709.
— Inventario degli arredi della cappella del Rosario in s. Maria Novella
in Firenze, 17 10. — Relazione sullo stato del ponte di s. Trinità, 17 12.
— Lettera di Marco Barberini, in cui si parla di quadri del Dolci, d'An-
II, III, 501.
8o
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
drea del Sarto e d' un libro del Cantagallina; Firenze 3 ottobre 1730. —
Atto di vendita d'una Sacra Famiglia del Dolci e di dono d'un libro del
Cantagallina con tocchi a penna ed acquerelli; 3 ott. 1730. — Giuramen-
to di Emanuele d' Orléans, conte di Charmy, comandante delle truppe di
S. M. in Italia, e regolamento per l'introduzione e permanenza delle stes-
se in Toscana; 31 ottobre 1 73 1. — « Ruolo de' Ministri e altri della
Guardaroba generale di S. A. R. [di Firenze] che si trovano all' attuale
servizio nel 1735 ». — « Morte di Gio. Gastone Granduca di Toscana,
1 737 ». — « Inventario delle masserizie ritrovate nella villa del già ili.
sig. Salustio Bonguglielmi » ; 26 ott. 1738. — Notizie~"clella fam. Galli. —
« Regalo fatto alla ser. Principéssa Amalia di Modena la mattina del dì
8 agosto 1741 d' ordine del Real Consiglio di Reggenza ». — Inventario
degli arredi della cappella di s. Domenico in s. Maria Nov. di Firenze ;
1745. — Nota e stipendi dei maestri della R. Accad. delle Belle Arti in
Firenze; 1746. — Catalogo e stima di quadri (di collezione ignota) 1750.
— Copie di lettere sulla pretesa scoperta del corpo di s. Pietro Igneo a
Vallombrosa. — Nota di 12 quadri in pietre dure fatti a Firenze per la
Maestà Cesarea e spediti il 7 giugno 1760. — « Compendio delle princi-
pali notizie riguardanti la fabbrica e l'ornato del Duomo di Firenze, 1767.
— Suppliche al G. Duca delle 14 Comunità del Vicariato di Firenzuola
pel pascolo de bestiami, 1767-69. — Panegirico della b. Umiliana de' Cer-
chi. — « Relazione del tumulto accaduto nella città di Firenze nel mese
di giugno 1790 ». — Relaz. del generale Strasoldo all' Imp. sui tumulti
di Firenze, giugno 1790. — Altra relaz., 24 luglio 1790. — Lettera ad
un novello possessore toscano all' occasione di una questione sopra le
spese straordinarie comunitative, ed incidentemente ci si fa un superficia-
lissimo prospetto della Legislazione Toscana, 1791 ». — Campagna del
1796 in Italia; Relaz. corredata di piccole carte topogr. a spiegazione
delle operazioni militari. — Inventario del patrimonio Rilli-Orsini, 1798 ».
Miscellanea di scritture e documenti del sec. scorso. — Inventario della gal-
leria di casa Tolomei di Firenze. — Uomini illustri della Lunigiana, ca-
tal. — Catal. delle chiese della diocesi di Luni. — Nota di giustiziati in
Firenze dal 1435 al 1531 (copia del sec. scorso). — Notizia di alcuni ri-
tratti della famiglia Tolomei. — Memoria sulle opere di scultura e pittu-
ra in s. Croce di Firenze. — Oratio in linguae latinae laudem. — Notizia
delle monete coniate dai Granduchi. — Cerimoniale pel giuramento di fe-
deltà dei sudditi di Parma e Piacenza all' Infante don Carlo. — Descriz.
I documenti sono raccolti in 39 fascicoli — Provenienza: Palagi.
11, in, 502.
FIRENZE
geogr. dell' isola dell' Elba. — Notizia sui sermoni inediti di s. Efraimo.
— Ricordo del sepolcro di Palmiero Altoviti in s. Francesco di Pisa. —
Iscrizioni antiche e moderne della Lunigiana. — Notizie della Pieve e
Terra di Ponsacco. — Elogio di Teofilo Gallaccini matematico senese. —
Uffici ed obblighi del Guardaroba maggiore del Granduca. — Relaz. del
vescovo di Cesena sulla Chiesa Cesenate. — Guarnigione della fortezza
di s. Martino in Mugello. — Manni D. M., Del culto superstizioso presta-
to in antico a s. Cristoforo ; autogr. — « Carattere di Vinc. Braccini Luc-
chese » autogr. del med. — Documenti relativi alla Prelatura Riccardi.
— Patenti del sec. scorso e del presente per concessioni sdirituali e ono-
rificenze. — Carte spettanti al cav. Gràberg d' Hemsò (in arabo, tedesco,
francese) Bibliotecario Palatino.
Documenti e scritture del sec. xix. — Nota di qnadri della villa Tolomei a
Maiano, 1806. — Allocuzione di Pio vii, ii luglio 1808; traduzione. —
Prospetto sopra la situazione attuale della Provincia Inferiore Senese,
1765-1814. — Relaz. di lavori -nella campagna di Pisa, 181 7. — Osserva-
zioni politiche sulla Società Toscana di geografia, statistica e storia natu-
rale patria, 1826. — Concessiene papale a s. Maria Novella di Fir., 1827.
— Mémoire sur les rapports politiques ce V Église avee 1* État et sur
T instruction publique du Clergé en Toscane, 1838. — Rime per Y esal-
taz. al pontificato di Pio IX: alcune sono sativiche. — Rapporto sulla
marina mercantile del Granducato negli a. 1844-45. — Nota di oggetti
toscani venduti all' Esposiz. di Londra del 1851. — Se la illimitata liber-
tà della stampa sia utile a promuovere i lumi e i beni politici, dissertaz.
adesp. — Nota sulla passera di Canaria. — Processo e sentenza contro
ser Patacca; poemetto satirico in due canti di ternari. — Lettera di P.
Giusti a F. Mariotti sull' arte della scultura in legno a Siena. — Elenco
dei donatori al Comitato dell' Esposizione dantesca in Firenze. — Rego-
lamento della Deputaz. fior, per compiere la decorazione delle Legge de-
gli Uffizi. — Notizie delle librerie del cav. Gius. Del Rosso e della città
di Siena.
Miscellanea di scritture e documenti del sec. presente. — Notizia di suor Lo-
renza di Zaccheria Strozzi ; — di Carlo di Simone Strozzi ; — di Lorenzo
Strozzi; — di Piero di- Vincenzo d' x\gnolo Strozzi. — Biografie di Era-
I documenti sono raccolti in 28 fascicoli. — Provenienza: Poggiali.
II, III, 503.
I documenti sono raccolti in 20 fascicoli. — Provenienza: Palagi.
II, III, 504.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, x
6
82 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
smo Gattamelata ; — del card. Gius. Sacripanti. — « Strade per le. quali
restano divise le Delegazioni di Governo » in Firenze. — « Congratula-
zione a mons. Lodovico Loschi neir assunzione sua al pontificato di Pia-
cenza 1' a. 1834 di Pietro Giordani ». — Deliberaz. del Consiglio Prov.
sulla biblioteca Moreniana. — « Giacomo Leopardi o il Dubbio ammazza »
di Nicola Maria Fruscella, lettera ad Aug. Conti. — Catalogo d' antiche
monete. — Elegia in memoria del sac. G. B. Quilici. — Frammenti del
giornale II Baretti, die. 1875. — Indice dei sigilli illustr. dal Manni. —
Doutes et coniectures sur V itineraire de Antonio Usodimare génois. —
Note di Ani. Maria Manni al vocabolario aretino di Fr. Redi. — Conside-
razioni del cav. Baruzzi suir Accad. di Belle Arti di Bologna. — Rego-
lamento per la privata Accad. di pratica forense in Firenze. — Inventario
della galleria d'Empoli. — Catal. degli Accad. della Crusca, 1 582-1 738.
— Spogli e appunti storici di poco valore.
Le scritture sono raccolte in 27 fascicoli. — Provenienza : Palagi.
II, III, 505.
« Memorie di Vincenzo Duca iv di Mantova e Monferrato dall' a. 1587 sino
air a. 161 2, del march. I^odovko Andreasi ».
Copia recente dell' autogr., in fol., pp. 160. In principio è il ritratto del Duca all' acque-
rello, copia del ritratto del Rubens. Leg. in cart. — Nura. d' Inventario 902098.
II, III, 506, 507.
Mariolti Filippo Storia dei Teatri di Firenze (Niccolini, già del Cocomero;
della Pergola; Alfieri, già di s. Maria; della Piazza Vecchia di s. Maria
Novella; Rossini, già di Borgognissanti ; Nuovo degl' Intrepidi; Naziona-
le, già Leopoldo; Goldoni; Pagliano; Salvini, già delle Logge); autogr.
II, III, 508.
Burcliardi Iohannis Diarii pars secunda Alexandri vi tempora complectens.
Pag. 203-320 d' una ediz. che poi fu interrotta; e continuazione del testo ms. Per V au-
tore e i codd. sui quali V editore fissò il testo cfr. la nota prima. Acquistato nel 1900
dal prof. Gennarelli, che cominciò la detta ediz. e curò la copia del testo ms. Leg.
in mezza membr.
II, IV, 1. (Magi. CI. Vili, num. 59).
MDXL. Libro Capitoli, Compositioni et Leggi della Accademia degli Humydi
di Firenze, creata 1* anno del Signore MDXL. Regnante lo ili. et ecc. S.
D. Cosimo Med. In casa il Padre Stradino ». Il codice « è stato scritto
per ordine dell' Accademia degli Umidi, la quale deliberò che si tenesse
un libro per registrarvi tutte le poesie degli Umidi, credute meritevoli
di tale onore dai Consoli » : cfr. Bartoli, / mss. /lai., in, 202. Fu ben de-
scritto dal prof. C. Verzone nella prefaz. alle Rime del Lasca (Firenze,
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FIRENZE 83
Sansoni, 1882); e dal Bartoli, ivi, pag. 202 e sgg. ne è data la tavola. —
Oltre ai « Capitali, Constitutioni et Leggi da osservarsi nella nobilissima
Accademia degli Humydi di Firenze » (fol. 2-5), il voi. contiene rime
degli Accademici, il prologo e Y argomento d' una farsa del Lasca (pub-
blicati ivi, pag. 219 e sgg.), e, nel recto dell'ultima carta membran., il
decreto ducale di costituzione dell'Accademia (12 febbraio 1 541 ).
Membran., sec. XVI, in fol., ff. 242 scritti da più mani, ma dello stesso secolo. Stemmi
a penna e acquerello in principio, e figure di poeti. Già degli Umidi, poi dell' Acca-
demia Fiorentina. Provenienza: Marmi.
II, IV, 2.
Alighieri Dante, Comedia. Com. : « A me che morto son chonvien menarlo »
(In/., C. xX Vili, terz. 16). Fin. «L'amor che muove il sole e l'altre stel-
le. Explicit tertia et ultima canticha comedie Dantis Allegerii de Floren-
tia. Deo gratia Amen ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 104. Da una nota, ora cancellata, eh' è nel marg. infer. del-
l' ultima pag., deducesi che il cod. appartenne nel sec. XV a Giovanni Cavalcanti. Fu
poi di Vincenzo Bertini di Montale chierico di s. Lorenzo, che lo donò a Vincenzo
Follini: e questi alla sua volta lo donò alla Magliabechiana nel 1801. Leg. in membr.
II, IV, 3.
Dazino Castellani, Rime spirituali. Poema sulla Resurrezione: « Volendo del-
la resuressone santa » (fol. 1-32); — su s. Maria Maddalena, in ternari
e in 18 capitoli, ma in più punti mutilo: « La balma della Madalena santa »
(fol. 33-50); — il « Pianto di Maria Vergine » in ternari e in 10 capito-
li: com. mutilo, « Or piangi terra e fa' che mostri pianti » (fol. 51-73).
— In fine sono gli articoli della fede, i Sette doni dello Spirito santo, ecc.
Cart., sec. XV, in 4, ff. 74. Il codice è costituito da due parti ; 1' una fu finita di scri-
vere da un Giuliano Catellacci nel 1450 ; 1' altra nel 1452. Leg. in mezza pelle. Nel
secolo scorso appartenne a Vannozzo Buonamici. — Fu acquistato dal Follini per la
Magliabechiana presso il cav. Francesco Buonamici di Prato.
II, IV, 4.
Davino Castellani, Rime Spirituali. Sono quelle contenute nel cod. precedente ;
non però nello stess'ordine. Copia di mano di Vannozzo Buonamici, 1726.
Cart., in fol., ff. 78. Acquistato c. s.
Il, IV, 5.
€ Terentii Afri poetae illustris foelteiter prima Comedia incipit Andria » (fol.
17), Heautontimerumenos (fol. 34), Adelphi (fol. 50), Hecyra (fol. 66),
Phormio (fol. 79). Quest'ultima è mancante degli ultimi 34 versi.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 95. Leg. in assi e mezza pelle. Il Follini lo comprò [nel 1807
da Giuseppe Orsi da Pescia che V aveva avuti) in dono da Giorgio Bertini crede della
fam. Bonvicini. Ed a un Bonvicini aveva appartenuto nel sec, XVII il cod. ; come
appare dalla nota nel marg. inf. della prima pag.
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84 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 6. (Magi. CI. VII, num. 1277 ).
Terentii Comeodiae quatuor (Andria, fol. 1: Eunchus, fol. 21; Heautontime-
rumenos, fol. 42; Adelphi, fol. 59, ma mutili infine). Con glosse margin.
ne' primi fogli. — Ricette in volgare (fol. 75-84). — Forma absolutionis
ab excommunicatione (fol. 85). — Casus episcopales (ivi). — Lauda della
Vergine in 20 ternari: « Salve madre di Dio nostra advocata » (fol. 75
e sg.). — Orazione ai Signori della Rep. Fior., adesp. e anep. : « Cogno-
sco magnifici et prestantissimi signori, prudentissimi et venerandi collegii
il mio debile ingegno » ecc. (fol. 87 e sg.).
Cart., sec. XV, in 4, ff. 88 scritti da più mani. Leg. in assi e mezza pelle. — Prove-
nienza: S. Maria Nuova, a. 1779.
II, IV, 7. (Magi. CI. VII, num. 972).
Alessandro Pazzi de' Medici, Tragedie. Precede una lettera a Clemente VII
(Roma 30 dicembre 1524), nella quale V a. largamente dice specialmente
della metrica. — « Tragedia Dido : Contr' a V eterne leggi nel ceco regno »
(fol. 6-40): — <c Tragedia Iphigenia: Già Pelope di Tantalo figlio a Pi-
sa » (fol. 41-76): — « Tragedia Cyclope: O Bacco quanti affanni per tuo
amor santo » (fol. 80-97): — « Tragedia Edipo: O di quel Cadmo an-
tiquo novella stirpe » (fol. 100-135).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 135. Già della famiglia Pazzi, poi d' un Paganini di Pistoia.
Pervenne per dono del Granduca nel 1786 alla Biblioteca. Cfr. Le tragedie metriche
di Alessandro Pazzi de* Medici a cura di Angelo Solerti; Bologna, 1887; disp. 224
della Scelta di curiosità letterarie ecc.
II, IV, 8. (Magi. CI. VII, num. 950 bis).
Paganini Paganii Licianensis Carmen in laudem Alexandri Paccii: « Lector
candide, volui diligenter » etc. (fol. 2). — ■ /ani Neretti tetrastichon in lau-
dem eiusdem: » Tirannus Oedipus Sophoclis altera est » etc. (ivi). —
Johannis Paccii latina versio Electrae Sophoclis (fol. 6 e sg.). Precede la
dedica a Clemente vii, 1532 e 1527: alla quale seguono epigrammi (uno
in lat. e due in greco) di Frane. Modesti, di Leonico e di Andrea Dazzi: —
Eiusdem ^versio metrica Oedipi (fol. 39 e sgg. ).
Membr., sec. XVI, in 4, ff. 73. Donato da Giovanni de' Pazzi nel 1564 a Paganino Pa-
ganini (cfr. la nota nel verso del fol. 73). Leg. in assi e mezza membr. — Prove-
nienza: Strozzi, dei mss. in fol'. num. 122.
II, IV, 9. (Magi. CI. XIX, num. 52; CI. XXV, num. 571).
« Qui comincia il prolago di questo libro il quale compuose sopra al giuo-
cho delli scacchi frate Jacopo da Cesoie dell'ordine de' frati predicatori | I-
scrissi io Giordano di Michele Giordani da Lluccha a dì iiij di giugnio
MCCCdxxv » (fol. 1-46). — Storia di Domenico Bnoninsegni ; acef. e muti-
tila in fine : « del cattolico e santo imperadore Arrigo secondo di Bavie-
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ra e di santa Cuneghonda sua donna | e alla sua brigata ne donarono
trentacinque migliaia » (foL 51-104).
Cart., sec. XV, in fol. picc, ff. 104; ma son bianchi i ff. 47-79. Il cod. fu nel 1500 di
frate Girolamo di Giovanni de Maginis rettore della chiesa di s. Giusto di Falgano (cfr.
la nota a fol. 49). Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Gaddi; Strozzi. .
II, IV, 10. (Magi. CI. IX, num. 32; CI. XXV, num. 523; CI.] VII,
nura. 1252; CI. VII, num. 393; CI. XIV, num. 28; CI. Vili,
num. 1330; CI. IX, num. 28; CI. VII, num 163; CI. XV, num. 7).
c Delle lodi di Niccolò Arrighetti, nell' Accademia della Crusca il Difeso, o-
razione di Carlo Dati cognominato lo Smarrito, recitata da lui in detta
Accademia il dì 13 maggio 1643 » (fol. 2 e sgg.). — Merli Filippo, Com-
mentari ecc., lib. IV e V (fol. 27 e sgg.). — Mazza Carlo Angelo, Il tem-
pio della virtù, panegirico (fol. 69 e sgg.) in 208 sestine: « Aprimi al
sacro colle il varco o Clio ». — Poesie di Pietro Accolti; cioè quattro so-
netti, centoni del Petrarca ( 1, Da questa morte che si chiama vita — 2,
E affissa in alta e gloriosa fede — 3, Pon dunque freno al duol che ti
trasporta — 4, Alma felice che sovente torni ), e una canzone orig. : » Si
disser le belT alme: arrise il cielo » (fol. 113 e sgg.). — De Bolivar fr.
Gregorii, De animalibus novi orbis(fol. 120 e sgg.). — Gaudentii Paganini,
Diatriba prò suis epistolis et praelectionibus (fol. 140 e sgg.). — Calcimi
I. B. t Anagrammata in laudem Antonii Magliabechi (fol. 144 e sgg.). —
Doni L B„ Epinicium sive ode victorialis ad Ludovicum xill; con para-
frasi di Alessandro Adimari (fol. 164 e sgg.). — De aere; trattato adesp.
e anep. (fol. 180 e sgg.). — De aere Etruriae, adesp. (fol. 260 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVII, e sg., ff. 277. Leg. in membr. — Provenienze: Magliabechi;
Strozzi; Mediceo- Palatina ; Cocchi; Marmi.
II, IV, 11. (Magi. CI. IV, num. 23; CI. VI, num. 70; CI. VII, num.
533; CI. VII, num. 528; CI. VII, num. 527: CI. VII, num 593 ;
CI. VII, num. 524; CI. VII, num. 501; CI. VII, num. 546; CI.
VII, num. 489; CI. VII, num. 455; CI. VI, num. 50; CI. VI, num.
58; CI. VI, num. 57; CI. VII, num. 532; CI. VII, num. 514;
CI. VII, num. 827 ; CI. VII, num. 504).
« Coricione dello Smarrito {Carlo Dati] nella generale adunanza dell'anno 1663 »
( fol. 1 e sgg. ) ; autogr. — Landi Alphonsi Senensis de eloquentiae utilita-
te oratio (fol. 19 e sgg.). — Pataroli Laurentii De bombyce Carmen (fol.
27 e sgfg". )• Poesie varie, alcune delle quali autografe di Lorenzo Panciati-
eki o a lui attribuite (fol. 34-59: cfr. Bartoli, I mss 9 ital. 9 ili, 301 e sgg.):
ne do la tavola:
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Sonetto. Quando del gran Fattor la man superna.
» Lungi vedete il torbido torrente.
Quartine. Quando Giove o chi fu di lui più in là.
1
Brindisi. Questa che di Murano.
Sonetto. Vidon tu sei quatriduano e puzzi.
» Or che d' Iddio V alta città si langue.
Quartine. Mosso a pietà V apostolo san Pietro.
Brindisi. Chiama o Lorenzo la tua Musa antica. (Se sia del Pancia tichi o di Leopoldo de
Medici cfr. Bartoli, ivi, 303 ) .
Madrigale. Gemme preziose ed or.
Ditirambo. Se di stomaco al dolor.
Brindisi. Con lucido cristallo e vin diacciato. ^
Madrigale. Se siete amico al signor d' Erbelot.
» Redi non credo alle tue paroline.
Brindisi. Da fortunati sotterranei campi.
Sestina. Cercar le monne in Tripoli et Algieri.
Ottava. Saluto voi che in Fiandra 1' Arcifanfano.
Madrigale. Chi vuol saper chi fa girare il mondo.
» O voi che delle idee sete il Priore.
Brindisi. Disse un giorno un beir umore.
Madrigale. Del ligustico ciel splendore, e figlio.
Canzone del marchese Pallavicino Sforza nel quinto anniversario della
esaltazione al papato di Urbano vili: » Dal carro di rubini » (fol. 60 e
sgg.). — Canzone di Fulvio Testi: « Ruscelletto orgoglioso » (fol. 60 e
sgg. ). — Canzone del med. : « All' armento marino » ( ivi ). — Quaterna-
ri del med., contro Roma: « Ferma, Fulvio, le piante ove tutt'ebro » (ivi).
— Sonetto di Annibale Maria Testi: « S'io fussi il . . . (nome cancellato)
o il Bertini » (fol. 76). — Quaternari del med.: « Veddi un ritratto di
faccia vermiglia » (ivi). — « Vindemiatores [Friderici Nomi] Ecloga (fol.
78 e sg. ). Precedono e seguono due lettere del medesimo all'abate Camil-
lo Berzighelli, 1703 e 1705. — Poesie di Federico Nomi (fol. 82-103):
Capitolo : Serenissimo Principe Padrone.
Canzone : Venite o Muse or che più ferve il cielo.
» Apre picciol teatro auguste scene.
» Come avvenga io noi so; Febo la mente.
Polimetro. Già sulle spiagge Ibere.
Canzone di Lorenzo Magnani: « Per trovar tra gli orrori » (fol. 105-109).
Poesie varie, adesp. e di Girolamo Preti (fol. 11 2-1 21):
Ottave. Era la notte e '1 pigro Arturo avea.
Sonetto. Or che guerriera tromba intorno suona.
» Velate le due stelle anzi del volto.
» Qui fu quella d' imperio altera sede.
» De* sacri carmi alle possenti rote.
Canzone. Modena, i' vengo teco a lamentarmi.
Elegie adespote (fol. 122-148). — Due corone di sonetti, la prima di
12 e la seconda di 7, di Maria Selvaggia Borghini. La prima, con lettera di
dedica alla Granduchessa Vittoria di Toscana (fol. 150 e sgg.):
Sonetto. Che vi par o Spagnuoli o Conte o Duca.
» Tiratevi da parte olà, signori.
FIRENZE
87
1. O sol del secol nostro in cui risplende.
2. Qualora io penso a quel felice giorno. '
3. Come fiume non è che all' oceano.
4. Poscia che da vicino i santi rai.
5. Come colà d' alpestri monti in seno.
6. No che umano non è, non è mortale.
7. Qual da venti agitato e da tempeste.
8. O come in te fuor del terreno e frale.
9. Non così bello altrui dopo 1* orrore.
10. L' alto senno e il valore a cui mai pare.
11. Mentre eh' io scorsi in quel felice giorno.
12. Quanto più tento alla beltà immortale.
La seconda, in onore di S. Ranieri pisano, 1693:
1. Chi P ali al mio desire impenna e forte.
2. Anzi qual sol mentre ove nasce il giorno.
3. Poiché ^là come Eternità comprenda.
4. Lì esultano e di fior che pioggia o vento.
5. Ma chi coi chiaro suo poter vivace.
6. Che qui Cerere esulta e qui si vede.
7. Ed ei le nubi onde talor men bella.
Benedica Averani De utilitate licterarum (fol. 160 e sgg. ). — Eiusdem
De gloria litterarum (fol. 168 e sgg.). — Serrani Iohannis Deploratio prò
terraemotis excidio in Apuliae Provincia (fol. 176 e sgg.). — Discorso e
poesia per lo stravizio della Crusca nel 1661, di Orazio Rucellai, Y Imper-
fetto: « Non più mi mandi Apollo, Euterpe e Clio » (fol. 181 e sgg.). —
Poesie dell' abate Giovanni Pasquini da Laterina (fol. 192 e sgg.):
Sonetto. Che serve, o Laterina, quel leone.
Canzone. Padron del suol toscano.
Quartine. Fugge P Arte di dove è sol Natura.
Capitolo. Signori miei, voleva incominciare.
Corona di poesie latine e ital. su « La Biblioteca Medicea » di Pier-
francesco Minozzi (fol. 203 e sgg.). — Componimenti poetici, num. 3, di
Francesco Mariotti: son due capitoli e una parafrasi della prima Ecloga
di Virgilio (fol. 217 e sgg.). — Capitoli dei Manganello milanese contro
le donne (vedine V ediz. di Parigi, Iouast, 1860; in 8, pp. xn-68; in 100
esempi, fuori di commercio):
1. Cantando nove cose in terza rima.
2. Io credo bene eh' abbia Cermisone.
3. Eravi una matrona padovana.
4. Trovansi femminelle d' altre sorti.
5. Gentil fantine d' otto o di dieci anni.
6. Venite puttanelle da Ferrara.
7. Scrivono alcuni de la mendace Grecia.
8. Leverassi la moglie indiavolata.
9. Fuor di Ravenna stava un' abbadessa.
10. Madonna caracosa Brunamonte.
11. La femina si trova esser bugiarda.
12. Annoia a me la femina, signori.
13. Da Roma venne a Bologna una Zanna.
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88 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cart., in fol., sec. XVII e sg., fF. ?66 dei quali alcuni bianchi. Leg. In membr. Già Ma-
gliabechi, Marmi e Biscioni.
II, IV, 12. (Magi. CI. IX, nura. 5; CI. VII, 483 e 538; CI. VI, num.
169; CI. XVI, num, 108; CI. XVI, num. 107).
Guidacci Giovanni Orazione in lode di Benedetto Fioretti (fol. i e segg. ). —
Heinsii Nicolai, epigramma in laudem eiusdem orationis; autogr. (fol. 23).
— Frammento della stessa oraz. (fol. 24). — Lettera di Carlo Dati sul
verso del Petrarca « Forse, o che spero, il mio tardar le duole » ; 8 otto-
bre 1658 (fol. 26 e sgg. ). — Ghezii Petri Antonii, Carmen de apibus et
venatione in Pratolino ad Franciscum Medicem Etruriae Ducem; (fol. 33
e s g"g"-)- — Novelle (num. 84, 85, 88, 227, 219, 106, 8) di JFranco Sacchetti
(fol. 42 e sgg.). — Giov. Boccaccio, Novelle quinta della Giorn. VII e ot-
tava della Giorn. vili (fol. 54 e sgg.). — Segreti chimici, sec. XVII (fol.
58 e sgg.). — Mdiorali R?m ; %ii, Elucidationes paradoxicae contra chimi-
cos (fol. 68 e sgg.). — Epigrammata vii de reditu Cosmi ili (fol. 48 e
sgg. ) ; dedic. « Ulissi redeunto Musae famularis obsequium » . — Madri-
gale sullo stesso soggetto: « Tronchi non son gl'eroi » (fol. 87 e sg.). —
Somerer Giorgio, Segreti meccanici (fol. 90). — Note di chimica (fol. 92
e sg. ). — Repertorio degli ufizi che pagano la tassa al Monte delle Grati-
cole in ordine alla legge del dì 4 gennaio 1582 (fol. 100 e sgg.). — Re-
laz. della citta di Offemburg (fol. 120 e sg. ). — Relaz. di Strasbourg
(fol. 122 e sg. ). — Giudizi politici sulla Germania nel 1664 (fol. 124 e
sg'g'-)- — Scrittura relativa agli ecclesiastici della diocesi di Pisa, sec.
XVII (fol. 168 e sgg.). — Corsa del palio in Firenze, 28 luglio 1661 (fol.
180 e sg. ). — Ricci Guidonis, Consilium iuridicum (fol. 182). — Notizie
sulla Guiana (fol. 184). — Scritta matrimoniale di Francesco Beni con
Giovanna Cavadori, 1641 (fol. 186). — Grifoni G. B„ Memoriale al papa
per ottenere un vescovado e la nobiltà (fol. 188). — Frisingensis eccle-
siae Capituli supplex libellus ad Innocentium xil; 6 novembre 1694 (fol.
190). — Informazione al cav. Bellarmino; 10 maggio 1678 (fol. 192).* —
Logicae tractatus (fol. 194 e sgg). — Memorie e documenti relativi a ra-
gioni dotali di Otteria Isicritea (fol. 203 e seg.). — Epitome dell' uffizio
Mozarabico (fol. 206 e sgg). — Ragioni e fatti per riunire alla chiesa
cattolica il regno d' Inghilterra (fol. 215 e sgg.). — Estratti dalla storia
De bello sacro di Benedetto Accolti (fol. 222 e sgg.). — Tractatus de
saporibus (fol. 233 e sgg.). — Relaz. sulla possibilità di migliorare il Pia-
no di Pisa, a Cosimo in ; 1613 (fol. 213 e sgg.). — Aristotelis in vii prio-
res Physicorum expositio (fol. 255 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVII e seg., fF. 350. Provenienze: Magliabechi; Marmi; Strozzi; Leg.
in membr. Il Follini lo acquistò da Anna Fortini nel 1806.
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FIRENZE 89
n, iv, 13.
Cambi Lorenzo, Libro di ricordi, 1529-50.
Cart., in fol, autogr., ff. 240. Leg. in membr. Acquistato dal Follini nel 1807 presso il
libraio Angelo Garinei : anteriormente trovavasi nella libreria di Francesco ^Sassi.
n, IV, 14. (Magi. CI. XXVI, num. 164).
Cei Galeotto, Memorie dell' origine e « successo delle persone » di sua fami-
glia (foL i-o e 44-47 : gli altri bianchi ). — Nkolò di Simone di Giovanni
Vespucci, Giornale di dare e avere per le botteghe e le case della Com-
menda di s. Sepolcro; copia di Francesco Scarlatti (fol. 1-162).
Cart., sec. XVI, in fol., ff. 75 e 162 num. e molti bianchi. Leg. in membr. — Prove-
nienze: Strozzi, dei mss. in fol. num. 321: Acquisto, a. 1807.
II, IV, 15. (Magi. CI. VII, num. 450; CI. IX, num. 110; CI. IX,
num. 94; CI. XVI, num. 106; CI. XXV, num. 46).
Berrettarii Francisci Carrariensis Carmina et epistola ad Antonium Magliabe-
chium (fol. i e sgg.). — Lettera autografa di Baccio Valori al Granduca,
io gennaio 1587, in nome dell'Accademia Fiorentina; con la quale si
chiede di collocare « Y effige di Dante sopra la porta » dell' Accad. stes-
sa (fol. 19). — Lezione accademica del Desioso sul comporre in poesia (fol.
21 e sg. ). — Relaz. dell' Accad. dei Desiosi (fol. 23 e sgg.). — Catalogo
di nobili Veneti studenti in Padova nel 1574-75 (fol. 39). — Nota di soci
botanici di Firenze, 1736-37 (fol. 40 e sg.). — Capitoli dell'Accademia
dei Sorgenti (fol. 42 e sgg.). — Segreti d' alchimia, sec. xvi (fol. 54 e
sgg.). — Borri Girolamo, Vita di Cosimo I (fol. 87 e sgg.). — Altro esem-
plare della stessa vita (fol. 122 e sgg.). — Francisci Moidoza y Badovilla,
Genealogia familiarum illustrium Hispaniae, ad Filippum lì (fol. 144 e
sgg. ). — Altra relaz. di genealogie delle stesse famiglie di Pietro de A-
penie (fol. 164 e sgg.). — Gherardini Gherardi Consilium iuridicum (fol. 183
e sgg.). — « Delirii dell' Imperio per la pace seguita coli' Ottomano »;
dialogo fra Pasquino e Marforio (fol. 190 e sgg.). — Relaz. della morte
di Cosimo ili; 31 ottobre 1723 (fol. 248 e sgg.). — « Curiosità politiche
sopra 1' osservazione di scrittore innominato che chiama infelice il ponti-
ficato di Alessandro vii perchè ogni pontefice di nome Settimo sia stato
infelice »; dialogo fra Francesco Guerrieri ed Antonio Grimaldi (fol. 296
e segg.). — « Censura politica sopra la tregua conclusa fra li due impe-
rii Germanico et Ottomano 1' a. 1664 »; dialogo (fol. 314 e sgg.). — Li-
ste des officiers de la maison fran^oise qui doivent passer a Milan pour
le service de Sa Majesté Catholique et du nombre de leurs domestiques »
(fol. 328-330).
Cart., in fol., sec. XVI e XVII, ff. 330. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi;
Cocchi; Anton Maria Biscioni; Marmi. H Follini 1' acquistò nel 1806.
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li, IV, 16. (Magi, CI. VII, num. 302).
« Lo sposo fuggitivo. Azione eroica di s. Alessio rappresentata nella Com-
pagnia di s. Marco, del sig. Romei »: in un Prologo e tre atti (fol. 1-34J.
— Poesie varie adespote (fol. 36-44J:
Canzone : La dolce eh* era in sul Parnaso appesa.
Quartine : Chi volesse affermar quest* è un piacere.
» Contro gli assalti di Nettun spumanti.
Sonetto : Tu per vie torte temerario errante.
» Oggi che nasce il figlio al Tosco Duce.
» D' Etruria è questa degna e gran regina.
» Questo primo gentil parto perfetto.
» Tesori e stati il Re dona non toglie.
» Pace non trovo e non ho da far guerra.
» Chi giuoca o là ? Francia e 1' Imperatore.
» Lasso quando nel mare il sol s' asconde.
» Arsi al più freddo verno e le faville.
» O dolce del mio cor fermo ricetto.
» Quel che la terra fé* di nulla e '1 cielo.
» L' altissimo raotor, 1' immenso Iddio.
Quartine : Chi con breve piacer berrà quest* acque.
Poesie di Antonio Pazzi ( fol. 44 e sg. ) ; Madrig. ; « Al tuo rapido corso » :
due sonetti; « Habbi di me, signor, pietade homai »: — «Mentre che al
cielo i nubilosi rai ». — Poesie adespote (fol. 46-48):
Sonetto : Qui dove il sol d' ogni stagion m' è tolto.
» Di quel folle desio che già molt' anni.
» Onde si muove e dove nasce Amore.
Epitafio : Quel che nei proprio sangue.
Sciolti : Quelle crudeli et insaziabil furie.
Canzone : O tu che fra le selve occulta stai.
» Saziar desio questi occhi.
Canzone di Maria Guicciardini in Filicai: « Di nostre selve et boschi » (fol.
49). — Rime di vari (fol. 49 e sg. ):
Sonetto : Santissimo Pastor che di pietate.
» Giove che spesso d' amoroso ardore.
» Non mi terrebbon mille birri almeno.
Di Annidai Caro, son. : Pensate e ripensate al guastamente
Del Castelvetro, sonetto in risposta al precedente : Commendator se prima voi non sento.
Fiammetta Soderini a Pietro Angeli, son. : Io già che troppo ardita al monte andai.
Di Pietro Angeli sonetto alla medesima : S* io eh* ha gran tempo già donna lasciai.
Del med, : Nè perchè ognor vicin via più m' appresso.
Quartine : Corse una donna al monte di Parnaso.
Canzonetta : Mille dolci parolette.
Sestina : Oggi è quel di che '1 gran vivente Iddio.
Canzone : Tratto dal negro fianco.
» Opre famose e chiare.
» Orribil testa che spavento e morte.
Quartina : Mentre Flaminio ha V inimico addosso.
Distico ì Di color mille V arco il cielo abbraccia.
» Vidi, arsi, piansi e sorte ebbi dolente.
Quartina : Così cangiata goderotti pure.
Jacopo « Sellaio », canzone : Saggio Signore a cui la sacra chiama.
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Tredici distici in lode di antichi poeti : uno è sopra il giuoco del calcio ( pubblicati in Bar-
toli, I mss. itaU III, 323).
Ottaviano Rinuccini, canzonetta ; O piante o selve ombrose.
Del medesimo : Amoroso pastorello.
V. £„ canzonetta : La più crudele e fera.
Lorenzo Franceschi, canzone : Qual digiuno leon rugge e minaccia.
Del medesimo : Cristiani miei, benché tra voi nim ici.
Alessandro Sertini, canzone per la morte di Lucrezia Cavalcanti : Su l'ali velocissine dell'ore.
Sonetto : Deh manda ormai le scommesse in bordello.
Ottava : Sopra una colonnuccia marcia e rosa.
Sonetto : Arno che mentre il sol più ferve e irraggia.^
» Tante al santo Imeneo nutre facelle.
» Ah Lusitan del sol veder non degno.
» Spirto feroce a imprese ardite acceso.
Matteo Caccini, canzonetta : Se pezzato di stelle.
Lasca (?), sonetto : Tutte quelle ragion che accolte e sparse.
Cellini Benvenuto, sonetto : O voi che avete non sapendo sparte.
Capitolo : Perchè inferno il mio fral ricopra e chiuda.
Lorenzo Franceschi, canzone in morte di Amurat III nei 1593: O degli onori e regni.
Canzone : Allor che 1' alba appar lucida e cheta.
Del cav. Ginori, canzone : Empia fatale stella, ardente e chiara.
Del medesimo, sonetto : Quel che difese e vinse e prese e scorse.
Torquato Tasso, canzone : Al cader d' un bel ramo che si svelse.
Sonetto : Se gli Alessandri poi, se pria gli Osili.
Ottave : D' oscuro padre e de la terra nata.
Sonetto : Lo bel pianeta a cni 1' arco e la cetra.
Maggi XI dei signor G. B. Strozzi \
1, Leva bianca e vermiglia pastorella.
2, Ecco maggio, un si bel purpureo nembo.
3, Ecco maggio, ecco il sempre innamorato.
4, Ecco maggio dal ciel con sue novelle.
5, Ecco maggio, eccol fuor con le amorose.
6, Ecco maggio, inclinatevi arboscelli.
7, Ecco maggio seren che 1' ha vestito.
8, Gigli e fior bianchi e gialli.
9, Ben venga maggio e suo gentil fratello.
10, Ben venga 1' amoroso.
11, Ben venga maggio, il più leggiadro figlio.
Canzone : Principe nostro, onde il mio nobil fiume.
» Tenerissima Dea eh* ad ogni pianto.
Canzone : Colui che segue del superbo Marte.
Sonetto a Cesare D' Este nella restituzione di Ferrara alla Chiesa : Quel che non men le
mani armò che 1' alma.
Sonetti contro la Fiammetta Strozzi :
1, Se mai di giusti preghi umil assalto.
2, Sovra quei monti ove '1 terreno alligna.
3, In quella parte ove più inculta e fera.
4, Mentre per dirupata orrida balza.
5, Quella che già sprezzò porpore et ostro.
6, Or sei tu pur sovra 1' inculte e schiette.
7, Pur vendetta vidd' io de' gravi affanni.
8, Vivi felice fra il sterpi e i sassi.
Sonetti in difesa della Fiammetta Strozzi:
1, Amor che ne' miei lumi ancor 1' annidi.
2, Dal fumo delle cene siciliane.
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3, L' amor di pompe e~d' or, d' ostro e di corte.
4, In su i monti di Luna o di Carrara.
5, Questi canuti antichi alteri monti.
6, In mezzo ad avvoltoi che '1 rostro han tinto.
7, Di Pietro in tupho e d' humanista crudo.
8, Altro sasso eh' un huom di sasso al sasso.
Alessandro Sertini, strofa : Questa novella prole. ^
Del medesimo, canzone : Del bel candido velo.
» canzone : Poi che morte s' ascose.
» sonetto : Poi che dovunque io poso il guardo o giro.
» sonetto : Anima bella che sì dolcemente.
» sonetto : A che di nuovo incontro al ciel risorgi.
Ottavio Rinuccini, madrigale : Dovrò dunque morire.
» canzone : Fra questo chiuso orrore.
Antonio Pazzi, strofa :^Signor, che vai che sì devoto e pio.
» sonetto : S' a te con tutti i miei pensier rivolto.
» sonetto : Sacre del Ponto Dee, picciol di nome.
» sonetto : Felice giorno, un* alma sì gentile.
Sonetto : In quanti rischi e quante volte al mio.
» Deh se di servo humil calda preghiera.
Madrigale : O mirabile convito.
G. B. Ricasoli, sonetto : Lasso eh' io amai d' amor sincero e puro.
Raftacllo delle Colombe, canzone : Eh dormi, dormi e posa.
Del Bronzino, pittore, canzone : Candida fresca e leve.
Ottavio Rinuccini, canzone : Lungi dal guardo delle humani genti.
Benvenuto Cellini, sonetto : Quanto la ragion può quant' è '1 vero.
Galileo Galilei, sonetto : Or che tuffato il sol nell' onde hi spane.
Gabriele Chiabrera, quartine : Dovunque il vago pie' talor mi mena.
RaffaeU Gualterotti, quartine : Focide non alzò, che scarsa e d' erba.
Ottavio Rinuccini, quartine : Mentre reggendo il fren forte nocchiero.
\G. Chiabrera], canzone : L' arco eh' io soglio armar non è sì frale.
» canzone : Empi che tante arene.
» canzonetta : Per dure unghie spietate.
» quartine : Poi che ne passi de la fuga amara.
» canzone : Marte invincibil Marte.
» quartine : Quando spinge ver noi 1' aspro Boote.
Sanleolini Francesco, canzone": Generoso campione.
» canzone: Benché le chiome bionde.
Francesco Bembo, sonetto": Gran successor di Pietro, almo Clemente.
Canzone : Sacrato eroe che ne* tuoi più verdi anni.
G. Chiabrera, quartine : Già fa sul carro dell' eterno ardore.
» quartine*: Febo sett' albe ha rimenate a pena.
» quartine : Se mai co* cervi o pur con 1' aere approva.
» quartine : Là dove il caro aprii più vago^infiora.
» canzone : Febo ne 1* onde ascoso.
Rinuccini Ottavio, sonetto : Queste eh' al ciel notturno in lieto coro.
» sonetto : S' egli avverrà che disarmata e lieta.
» sonetto : Sparsa di belle stille il sen di neve.
G. Chiabrera, quartine : Cetra che Febo a dotta man gentile.
Frane, Tortolini, sonetto : Girolamo signor 1' obbligo mio.
Pietro Naccherelli, sonetto : Non basta al fedel servo confessare.
Lorenzo de Medici, madrigale : Vero inferno è il mio petto.
Filippo Strozzi, madrigale : Rompi dell' empio core il duro scoglio.
y> madrigale : Se saperdonna curi.
Poesie satiriche ( fol. 171) sui bassorilievi della facciata della casa di Baccio
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Valori in borgo degli Albizzi. Sul cod. Magi, vili, 8, 16 le pubblicò C.
Arlia nelle Letture di Famiglia, a. 34 num. 15 e sg., attribuendole a Cut-
zio da Marignolle.
Ottave nisticali : Mi fan venire una rabbia costoro.
Maffio Veniero, madrigale : Che tanto affaticar, speme tradita ?
Madrigale : Quanto tu t' ergi al ciel tant' io m* inchino.
Maffio Veniero, canzone : Sacrati orrori ove la folta chioma.
Benedetto Varchi, sonetto: Francesco, chi non sa quanto e qual sete.
In morte di Enrico II di Francia : Dopo i donati regni, avendo Enrico.
Canzone : Riposata lunghissima che mai.
Sonetto : In questa eh' al suo mal sì corre, calca.
Girolamo Leopardi, canzonetta : Di Camerata.
G, Chiabrera, ottave : Appena di bei rai cosparsa i crini.
Figini Girolamo, sonetti :
1, Picciolo Marte per cui solo il mondo.
2, Germe real della più nobil pianta.
3, Scosse dal lembo avea le perle e i fiori.
4, H mesto volto ormai lieta rischiari.
Leopardi Girolamo, canzone : Alma che già t' offese.
Ottava : La dama mia è solo un po' piccina.
Cart., sec. XVII, in fol., ff. 242 numerati. Leg. in membr. — Provenienza Magliabechi
e Marmi.
U, IV, 17. (Magi. CI. VII, num. 452).
Raccolta di rime. Ne do la tavola (e cfr. Bartoli, / mss. ital., ili, 342 e sgg. ).
Fol. I e sgg. Capitoli di Domenico Poltri:
1, Poco cervello eh* ebbero i romani.
2, Serenissimo Principe, vi prego.
3, Serenissimo Principe Francesco.
Fol. 17 e sgg. Rime di Lazzaro Migliorticci :
Capitolo : S' io fossi a tempo a fare altro mestiere.
Sonetto : I' ho più volte una cosa osservata.
Fol. 33 e sgg. Poesie s di Vincenzo da Filicaia : riscontransi tutte neil' ediz. di Firenze,
Chiari, 1823.
Fol. 55 e sgg. Naseide del padre Moneti da Cortona : in 48 sonetti.
Fol. 81 e sgg. Poesie di Nicolò Montctnellini :
Sonetto : Su 1' ara de le Gratie a vostro onore.
Frottola : Alla moda così va.
Sonetto : Tu che a mercar virtude errando vai.
» All' Arno, o Fama, spiega i vanni a volo.
» Scriveva Antonio e perché colma avea.
» Del franco Marte ne 1* invitta mano.
» Eran discordi la natura e 1' arte.
Fol. 98 e sgg. Sonetto di Giovan Paolo Lucardesi : Chiunque brama udir la sapienza.
Lamento di Bietolone : Un dì mesto e soletto.
Madrigale di N. Donnini : Lingue fiere, malvagie e stolte.
Sonetto del medesimo : Che non fa, che non può, che non ottiene.
Sonetto di Carlo Mormorai : O grande Imperador giusto e potente.
Madrigale : Cresci, ben nato figlio.
Sonetto : Non pigliate, signor, cotanti impacci.
Sonetto di Antonio Corsi : Volto divin già miro impallidirsi.
Sonetto : Corsi, corriam per una strada oscura.
Sonetto di G. Paolo Lucardesi: D'uno spirito grande e singolare.
Sonetto : Avea del suo morir brama cocente.
Sonetto caudato : Voi che v' immaginate andare al cielo.
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Fol. Ili e sgg. Rime di Ottavio Rìnuccìnì : sono 33 componimenti.
Fol. 136 e sg. Sonetto autografo di B. Varchi in morte del card. Bembo : Tosto che
Ottava del med. sopra la Tina Bonsi : Venite Bracolesi a volta rotta.
Fol. 146 e sgg. Rime di Pietro Salvetti. Con un catalogo delle sue poesie.
Fol. 176 e sgg. La nobile pretesa, poema in tre Canti « si crede di un Cipriani Prate-
se » : Altri sia di se stesso empio tiranno.
Fol. 195 e sgg. Sestine di Carlo Laderchi per le nozze del Granduca Ferdinando con
Vittoria della Rovere :
1, A voi Svechi guerrier agghiacci il sangue.
2, Ci ritenne la Dea che tu chiedesti.
Fol. 200 e sgg. Due sonetti autogr. di Francesco Lemene :
1. O Maggi mio eh* or fra gli empirei cori.
2. Stelle, gemme del ciel, se da voi piove.
Fol. 210 e sg. Capitolo di Girolamo Leopardi : Io voleva tacer ma s* io non posso.
Fol. 213. Sonetto di Filippo Lupi : Cosmo signor della più bella parte.
Fol. 214 e sgg. Rime di Accademici Apatisti (cfr. 1' ediz. fiorentina, appresso Pietro
Cecconcelli, 1627).
Fol. 226 e sgg. Il Sidro, poemetto di Giovanni Filips, tradotto da Lorenzo Magalotti. È
forse questo il testo su cui fu condotta 1* ediz. fiorentina del 1725.
Fol. 123 e sgg. Rime di Romolo Berlini. I primi sei sonetti hanno correzioni di mano
dell' autore.
Fol. 285 e sgg. Del Capitolo dei Frati del padre Chiesa frammenti. — Segue integro il
canto IX.
Cart., sec. XVII e sg. ; consta di 16 codici di vario formato, alcuni de* quali provengo-
da A. F. Marmi, dal Magliabechi, dal Biscioni e per dono del Granduca Francesco
IH. Leg. in membr.
, IV, 18. (CI. VII, num. 1257, 564, 500; CI. Vili, num. 1348;
CI. IX, num. 52; CI. VII, 509; CI. XXVII, num. 77; CI. XXV,
num. 174; CI. XIV, num. 36; CI. IX, num. 106; CI. XXVII,
-num. 84; CI. XXV, num. 90; CI. VII, num. 939, 484 ; CI. XXVII,
num. 71; CI. I, num. 35; CI. VI, num. 66).
Il Trionfo della cristiana vittoria per V espugnazione di Belgrado dall'armi
imperiali sotto la condotta del ser. Duca Elettor di Baviera, Canzone del
dott. Antonio Migliorini al sej\ gran Prencipe di Toscana Ferdinando »
(fol. i e sgg.). — Note e correzioni a un testo delle Satire di Salvator
Rosa (fol. 12-14). — Tre canzoni di Salvator Rosa sopra alcuni passi di
Giobbe ( fol. 1 7 e sgg. ) — Magliabechi Jacobi tetrastichon ad Carolum Da-
tum (fol. 38). — Eiusdem carmina (fol. 39-51). — Indice dell' epistole di
Poggio Bracciolini (fol. 52-56). — Boncompagni Hieronimi, Litterae patentes
quibus testatur de laurea doctorali Caroli Bonaventurae Cattelani clerici
regularis s. Salvatoris, a. 1676 (fol. 57). — Licentia legendi libros pro-
hibitos, a. 1661 (fol. 59). Dati Caroli, Elogium lapidarium Alexandri Se-
gni (fol. 63). — Puccini Alexandri, Oratio habita Lucae in Acad. Obscu-
rorum, 161 7 (fol. 64 e sg. ). — Memorie di poeti anteriori al sec. XV,
race, da Giov. Ventimiglia per Antonio Magliabechi (fol. 66 e sg. ). —
Catalogo di letterati della fine del sec. xvn e princ. del seg. (fol. 68). —
giunse in ciel V alma gentile. — Seguono due distici latini sullo stesso argomento.
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Orazione letta in Firenze inaugurandosi un' Accademia di esercizi caval-
lereschi (fol. 69 e sgg.). — Anagrammata in Henricum in (fol. 78). —
Catalogo di Accademici Fiorentini nel sec. xvii (fol. 79). — Catalogo di
letterati di Bologna del sec. XVII ( fol. 80 e sg. ). — Relaz. di una dispu-
ta eh* ebbe in Roma Lucrezia Conti nel sec. xvn ( fol. 83 ). — Notizie
dell'Accademia delle Assicurate in Siena (fol. 84 e sg. ). — Notizie del cav.
Giov. Guidacci race, da Francesco Cionacci (fol. 90 e sg. ). — Notizie di
Tommaso Rinuccini (fol. 93). — Documenti per la compilaz. del proces-
so della b. Umiliana de' Cerchi (fol. 93). — Epitaphium Vitalis Medicis
(fol. 94), et Alexandri Medicis (ivi). — Proemio a una vita di Pier Vet-
tori (fol. 95). — Epistolae p. Dominici Vafoasori, 1680 (fol. 97). — Due
sonetti di Iacopo Martinenghi (fol. 100 e sg. ). — Lettera di Francesco Arisi
ad Ant. Frane. Marmi, nella quale dimostrasi che Iacopo Martinenghi fu
un impostore (fol. 102 esg.). — Altri due sonetti del med. (fol. 104). —
Clementis XI homiliae (fol. 106 e sgg.). Sono parafrasi delle omelie di
Clemente XI, dette nel Natale del 1703, fatte in versi dal Guidi e dal Mar-
ttnenghi. — Varchi Benedetto , orazione in morte di Maria Salviati, madre
di Cosimo I (fol. 120 e sg. ). — Supplica a Cosimo I di Lucrezia Landini
e suoi figli per ragion di una torre del Borgo alla Collina donata dalla
Signoria a Cristoforo Landini in ricompensa di un esemplare delTediz. di
Dante col suo comm. (fol. 127 e sgg.: copia del Follini ). — Sommario di
Cronaca Fiorentina di Bartolomeo Cerretani, dal 1494 al 1 519 (fol. 131 e sgg.).
— Cocchi Antonio, Notizia delle acque termali di Pisa (fol. 139 e sg. ). —
JLttzzi Francesco, notizie soprale terme Grossetane ( fol. 143). — Relaz. della
efficacia miracolosa della fonte di Melfi ( fol. 1 46 : sec. x vi ; di mano di Tom-
maso degli Albizi). — Estratto di lettera di Alessandro Ri?iuccini, Napoli, 21
lugflio 1739, sopra l'acqua minerale di Pozzuoli (fol. 147). — Excerpta ex
libro De balneis Italiae M. Bianchetti de balneis s. Cristophori in comitatu
Faventino (fol. 154). — Esperienze fatte ai bagni di Pisa nel 1748 (fol. 155
e sg". )• — Notizie dei bagni di Pisa (fol. 158 e sgg.). — Elogio di S. A.
Bandini scritto da Guido Savini (fol. 163 e sgg.). — Diceria del Doge
Ldonardo Donato (fol. 170). — Oraz. al Doge di Venezia dell'ambascia-
tore del Duca di Urbino; 3 febbr. 1605 (fol. 171 ). — Altra oraz. al med.
del carnerier segreto del Duca di Modena (fol. 172 e sg. ). — Carlo Mazzi,
Diario fiorentino dal 29 luglio al 4 nov. 1682 (fol. 174 e sgg.). — De co-
dice Aproniano Vergilii in Biblioth. Laurentiana, qui a. 1799 in Galliam
translatus fuit (fol. 186 e sgg.). — La Fortuna, poema di Annibale Ghe-
rardi, in 68 ottave: « Nel cupo tetro ove perpetua notte » (fol. 198 e
sg"g". ). — « Lettera di Giov. Vittorio Soderini a Silvio Piccolomini sopra la
morte del G. D. Francesco i; con postille marg. di Antonio Magliabechi
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(fol. 2 20 e sgg. ). — Notae gramaticales (fol. 240). — Ode lat. in onore
di s. Michele Arcang. (fol. 242 e sg.). — Tornai Jacobi, Ode de natali
Baccii de Pictis (fol. 244). — Dialogo tra Mortorio e Pasquino; son. caud.
contro il card, di Rieti: « Certo gran torto han fatto a Theatino » (fol.
246 e sg.). — Discorso sopra la zanzara di Andrea Salvadori (fol. 248 e
s g"g"')- — Postille sulla ediz. IV del Vocab. della Crusca di Giov. Bari.
Casaregi (fol. 256 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. 288. Leg. in merabr. — Provenienze: Mediceo Palati-
na ; Magliabechi ; Cocchi ; Antonio di Orazio da Sangallo ; Girolano da Sommaria ;
Gaddi. — Donato alla Magliabechiana dal Follini.
c Sommario et ristretto cavato dalla historia di Bartolomeo Cerretani scritta da
lui in dialogo delle cose di Firenze da Tanno 1494 al 1519 » (fol. 1 e sgg.).
— Diario di Firenze dal 26 gennaio 1536 al 1555; adesp., e attribuito in
una nota ad Antonio da Sangallo (fol. 1 e sgg.). Ma nel marg. sup. della
prima pag. è questo titolo: Diario del 1536 di . . . (il nome è abraso)
Marucelli ».
Cart., in fol., di mano di Antonio di Orazio da Sangallo, ff. 57 e pp. 271. Leg. in membr.
— Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 1275: Gaddi, num. 261.
Boccaccio Giov., Vita di Dante (pag. 1 e sgg.). — Villani Filippo, Volgarizzam.
delle vite d* illustri fiorentini (pag. 71 e sgg.). — Antonio da Sangallo, No-
te alla vita di Guido Cavalcanti di Filippo Villani (fol. 126 e sgg.). — Me-
dici Giovanni, Storia del tumulto de' Ciompi (pag. 131 e sgg.). — Buona-
mici Pietro, Lettera a Pietro Usimbardi vescovo d' Arezzo su la nobiltà
della casa Aldobrandini ; Roma 15 aprile 1597 (pag. 227 e sgg.).
Cart., in fol., di mano di Antonio da Sangallo, pp. 233. Leg. in membr. — L* acquistò
il Follini nel 1807 « sopra un tavolino sotto gli Uffizi ».
Marucelli, Diario di Firenze dal 1536 al 1554.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 183. Copia di Andrea Cavalcanti fatta sopra 1' esemplare pos-
seduto da Antonio da Sangallo (II, IV, 19). Leg. in membr. — Provenienza: Bi-
scioni, num. 350.
II, IV, 22. (Magi. CI. XXIV, num. 41; CI. VII, num. 518, 481, 462,
591, 308, 595, 459; CI. XXV, num. 524; CI. XXIV, num. 57).
Relaz. di Costantinopoli di Cristoforo Valùro, 1615 (fol. 1 e sgg.). — Salsilli
Giovanni, sonetto in lode di Giulio da Montevecchio per la sua Scorneide
e la « Scorneide del signor Conte Giulio di Monte Vecchio » in beffe del
canonico G. B. Scorino pisano ( fol. 80 e sgg. ). — Altra copia della Scor-
II, IV, 19. (Magi. CI. XXV, num. 598 e 274).
II, IV, 20.
II, IV, 21. (Magi. Ci. XXV, num. 389).
FIRENZE
neide (fol. 88 e sgg. ). — Altra copia della medesima (fol. 104 e sgg. ).
— Due sonetti di Luca Terenzi: « Vive un' abominevole canaglia » : —
« Poeta? Oh questo no, s'io non impazo » (fol. 120 e sg. ). — Capitolo
di Galileo Galilei « contro il portar la toga quando ei leggeva a Pisa » :
« Mi fan patir costoro il grande stento » (fol. 122 e sgg.). — Poesie di
mons. Giovanni Ciampoli (fol. 1 31-155):
Canzone : S* a* trofei di Bellona.
Dalla canzonetta contro gì' invidiosi, estratti : Se pregiar gli empi non ponno.
Canzone : Ecco V amabil giorno.
» Amor sopra un delfino.
Canzonetta per canto : Spiega spiega la vela, nocchiero.
Canzone : Anco il mar tempestoso.
» In sì mesto silenzio.
» Se fra scettri e tesori.
» Lungi dal tempio mio lungi profani.
» L' India a cui splende il sen d' auree miniere.
» Se in riva al nobil Arno.
» Con vincolo verace.
» Le greche pescatrici.
Sonetto di Giulio Laurenzi perugino : « Fortezza e senno amor dona e
non toglie ( fol. 155 ). — Seguono altre poesie del Ciampoli ( fol. 156 e sgg.).
Canzone : Quando al cor minaccia oltraggio.
» Pacifica guerriera.
» Se con raggio infecondo. ( Precedono e seguono due lettere di Francesco Tempi \
- Perugia, 1627, 1657).
» Nel più vago oriente.
» Non dentro Alpe remota.
» S' a' trofei di Bellona.
Intermezzi di Andrea Salvadori per le nozze di Leopoldo d' Austria con la
principessa Claudia di Toscana: «Io Mauritano atlante» (fol. 170 e sgg.).
— Canzone di Filippo Maria Tolomei: « Non di regio colosso» (fol. 187 e
sgg". ). — Poesie di Paolo Francesco Carli ( fol. 1 96 e sgg. ) :
Sonetto. Penna che Clio mi diè, svelta dall' ali.
» Sul meduseo destrier, Battista, asceso.
» Del limpido Arno mio mentre calcai.
» Per tornare a cantar d' un crin eh' è d' auro.
» Incoronata d' or, d' ostro ammantata.
» Già vicina a provar falce temuta.
» Stringe a canna sottil nodo tenace.
» Piegati i vanni in su le nubi acquose.
» Vergin real, tu ne' salati umori.
» Mentre intento a tarpar 1' augello ibero.
» Lascia, Luigi, ornai le palme ibere.
» Arde Europa di guerre e giù d' ogni eco.
» Muor P autor della vita e mentre muore.
» Vibra di crudo acciar frassino armato.
» Di torrida stagion vampa cocente.
» Sacrato al vecchio Pier tempio gigante.
» Nel più superbo foro ove più altero.
» Ardan 1' ausonie rocche e fatte ardenti.
G. MAZZATllfTI — Manoscritti delle biblioteche d* Italia, x
t
98 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
» S' abbia Giove i suoi regni; i regni suoi.
» A che soffrir di più? molle garzone.
Polirne tro. Già di Lerna e di Neme.
Ode. Lungo il fiume latino.
Merli Filippo, Commentari de* fatti civili occorsi dentro la città di Fi-
renze (fol. 212-307 ): testo in più punti mutilo. — Discorso a Luigi XIII sulla
guerra nella Valtellina (fol. 310 e sgg. ). — Confutazione del precedente
discorso (fol. 319 e sgg.). — Lettera di Luigi xm ai Principi italiani (fol.
324 e sgg.). — Discorso in cui si disputa se il Papa debba esser neutrale
nella guerra; Napoli, 20 maggio 1625 (fol. 327 e sgg.). — « GÌ' intraf
tenimenti de* Campi Elisei » (fol. 343 e sgg.). — Lettera di Luigi XIII
al Governatore di Lione; 23 febbr. 1631 (fol. 359 e sg.). — Articoli del-
la lega tra V imp., il re di Francia e il Duca di Savoia (fol. 360 e sg.).
— Lettera sullo stesso argom. del card. Di Bagno (fol. 361). — Lettere
di Luigi XVIII e Maria de* Medici sua madre, 1629 (fol. 361 e sgg.); e
d' altri a lei dirette. — Capitoli per la restituzione di Mantova, sottoscritti
nel 1631 da Mattia Galasso ministro dell' Imperatore Ferdinando il (fol.
371 e sgg.). — Frammento di lettera sulle cose d' Italia; Lione 3 marzo
1630 (fol. 391 e sg. ). — Discorso su l'assedio di Goito(fol. 399 e sgg.).
— Lettera del colonnello Durante al Doge Contarmi su lo stesso assedio;
12 giugno 1630 (fol. 403); e lettera del maresciallo d' Estrée a Frane.
Erizzo; 25 giugno (fol. 403 e sg.).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 404. Leg. in membr. — Provenienze: Magliabechi; Giov.
Francesco Tempi; Marmi; Strozzi.
II, IV, 23-26.
Diari dell' Accademia della Crusca; di Bastiano de' Rossi, dal 1588 all'ottobre
161 2; — di Benedetto Buonmattei, dal 25 novembre 1640, e di Carlo Doli,
fino al 29 agosto 1660; — di Alamanno Salviati, dal 22 die. 1696 al 5 sett
1 705 ; d* Andrea Alamanni, continuato dal Ripurgato, cioè Rosso Antonio
Martini, e poi dal Divagato, cioè dal sen. Leotiardo del Riccio, dal 20 gen-
naio 1728 al 1764.
Questi 4 mss. furono restituiti all' Accademia della Crusca il 23 luglio 1870.
II, IV, 27. (Magi. CI. XXV, num. 499).
Malespini Ricordano, Storia : « A honore e reverenza de 1' alto Idio padre da
chui disciende il sommo bene | e dispuose a re Charlo e al papa la rispo-
sta de re di Raona la quale dispiaque loro molto » (fol. 1-82): cap. 1-225.
— « Qui finisce Ricordano e seguita Giacotto secondo le edizioni » ; così
il Follini notò in margine: « Negli anni di Cristo MCCLXXXij i' lunedi di
Pasqua | senza la volontà de re Piero loro signiore, ma a lei parea che
'1 » (fol. 82-93): cap. 226-246 mutilo. — Giov. Villani^ Storia fior., dal
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punto in cui termina Giacotto (cioè dal cap. 91 del lib. vii) a tutto il
cap. 85 del lib. IX; acef. : « disubidienti, ma stando | erano le più pode-
rose schiatte d'Italia e parte d' inperio e ghibeline » (fol. 93-147).
Cart., in foL picc, sec. XIV, ff. 147, ma molti ne mancano. Leg. in assi e mezza pelle.
— Provenienza: Strozzi, num. 271 dei mss. in fol.
II, IV, 28. (Magi. CI. XXV, num. 299).
Maksptni Ricordano e Giacotto, Storia : « A honore e riverenza de V alto Id-
dio | e della Badia di Firenze e d' altri più luoghi. [In margine, di mano
del sec. xvi]: Qui finisce la cronica de* fatti di Roma e di Fiesole e di
Firenze e di più altre cose e luoghi scritte e rasemprate per i sopradetti
Ricordano e Giachotto de' Malespini di Firenze. Deo gratias. Amen »
(fol. 1-104). — Giov. Villani, Cronaca, dal cap 108 del lib. VII al cap. XIII
del lib. vili ; ma finisce mutila cosi : « chol marchese di Monferrato che
doveva avere la figluola per moglie » (fol. 104-125). — Precede la tavo-
la delle didascalie de* capitoli.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 125. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Gad-
di, num. 264.
II, IV, 29. (Magi. CI. VI, num. 14).
Fatti di Alessandro Magno : « Perciò che Ili savissimi huomini d' Egicto sa-
peano la misura della terra ] Quie finiscie Alexandro che bene v* ó divi-
sato tucto dal suo nascimento insino alla fine Amen. Finito libro refera-
mus gracias Cristo. Amen » (fol. 1-58). — « Questo libro si chiama lo
diretano bando et parola d* asempri et di bestie e d' ucelli in remedio e
in dare isperan<;a a' leali e a veraci amadori sofferenti. Tucte le genti de-
sidarano di sapere per natura e perciò che nullo huomo non puote tucto
sapere | compiere da due cosi leali amanti. Qui finiscie il conto del nostro
libro il quale si può chiamare conforto et rimedio delli veraci e leali a-
madory. Quis scripsit scribat semper cum Domino vivat. Finito libro re-
feramus gTacias Cristo » (fol. 59-79).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 79. La prima iniziale miniata su fondo d' oro. Leg. in
assi e mezza pelle. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 30. (Magi. CI. VII, num. 962).
Fazio degli Uòerti, Dittamondo; fino alla terzina 21 del cap. 20 del lib. Ili
( cioè col verso « Prima contrarii che in altri pagesi » , col quale V ama-
nuense interruppe la copia).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 84. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num.
263 dei mss. in fol.
II, IV, 31. (Magi. CI. XV, num. 181).
Moysis Maimonidis Aphorismi medicinae in particulas XXV distincte et latine
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redditi: « In nomine Domini pii et misericordis cum quo adiuvo me. Ait
Moyses | ad consilium suum et aliud non est. Transcripsit hoc preclaris-
simum opus ad preclarum medicum Georgium Ciprium Sebastianus Salvi-
nus sacerdos et artium professor et sacre pagine magister, die xxij men-
sis sept. Mccccxxxj Florentie ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 124 scritti. Leg. in assi e mezza pelile. — Provenienza: Stroz-
zi, num. 1438 dei mss. in fol.
II, IV, 32. (Magi. CI. VII, num. 1380).
Volgarizzamento in prosa dell' Eneide di Virgilio : « Se 1 poeta avesse di-
scritto el libro d' Eneida seguendo chome '1 fatto fue, egli arebbe cho-
minciato dal guasto di Troia e seguendo sarebbe stato primo | Unde l'a-
nima piangendo dolorosamente si partì dal corpo di Turno e disciese giu-
so cum l'altre unbre » (fol. 1-104). — Capitolo in 99 ternari (il cod. II,
IL 40 lo dà a Domenico da Moniùchiello): « Le vaghe rime e '1 dolci e dire
d'amore » (fol. 106 e sg. ). Il Follini, come è dichiarato anche in Bartoli,
/ mss. ecc. iv, 10, e in principio del codice, attribuì questo capitolo al re
Roberto.
Cart., in fol., fine del XIV e principio del XV sec, ff. 107. Già dello Stritolato, cioè
di Francesce Cambi e poi dell' Accad. della Crusca che da lui 1' ereditò. Leg. in assi
e mezza pelle.
II, IV, 33. (Magi. CI. XV, num. 202).
Trattato della sanità del corpo di Aldobrandino da Siena, volgarizzato da Zìic-
chero Bene ive tini : « [IJdio padre honipotente per Ha grande sua potentia
tutto lo mondo fece | Li anisi sono caldi et sechi et sono semenca d'una
erba che eresie a grande » (fol. 1-44: fin. mutilo così). — Trattato delle
medicine ; adesp. e anep, : « [T]olle una mellagrana et mondella tutta | la-
va due volte la settimana et vale molto. Explicit liber medicinarum Deo
gratias Amen » (fol. 45-49). — « [L]ibello della sanità conservare lo quale
fu composto dal maestro Tadeo [Alderolii, medico fiorentino e Lettore nel-
lo studio di Bologna]. [I]n per ciò che Ila condicione del corppo nostro
humano si è passibille et mutibile | La detta acqua gienera letitia, l'udire
rende et molti utili cose procura alla natura humana. Deo gratias Amen.
Salvetur anima magistri in nomine Yhesu Cristi Amen » (fol. 49-52).
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 52 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza: Camera di Commercio, a. 1779.
II, IV, 34. (Magi. CI. XII, num. 47).
« Francisci Catanci Diacciti opera : Paraphraseos de celo [Arisiolclis] » ; precede
1' epistola dedic. a Leone X (fol. 1-124): — De pulchro libri tres ad Pal-
lantem et Iohannem Oricellarios (fol. 126-225): — De Amore liber, Bin-
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daccio Ricasolano dicatus (fol. 226-266); — Praefatio in librum Epistola-
rum dogmaticarum (fol. 270): — Commentatio de divinis vulgo occultan-
dis (fol. 270-76): — Paraphrasis in Polit. Platonis (fol. 276 e sgg. ): —
Praefatio in Aristoteli* de moribus (fol, 282 e sgg.): Epistola de aliquot
carminibus Boetii (fol. 287 e sgg.): — De coelo Saturno et Jove apud
Platonem et Theologos veteres epistola (fol. 294 e sgg.): — De conve-
nienza chris tianae religionis cum platonica philosophia (fol. 299 e sgg.):
— Epistola ad Bendacium Ricasoli de anno magno Platonis (fol. 308 e
sg. ): — Ad Bernardum Oricellarium epistola de vera sani tate hominis
(fol* 308 e sg.): — Ad Vincentium Quirinium epistola de studio suo er-
ga Platonem (fol. 309 e sgg.): — Ad Cristophorum Marcellum Protonot.
Apostol. de vehiculo animae ( fol. 311 e segg. ) : — Ad eumdem epistola
de numero sphaerarum coelestium (fol. 318 e sgg.): — Panegyricus in
Amorem (fol. 323 e sgg.): — Epistolae IV ad Dominum Grimanum card,
(fol. 234 e sgg.): — Epistola ad Johannem Oricellarium (fol. 340 e sgg.):
— Commentationes de philosophia (fol. 341 e sgg.): — Epistola ad Pe-
trum Quirinum (fol. 357 e s'gg.): — Oratio in funere Laurentii Medicis
Urbini Principis (fol. 362 e sgg.): — Commentatio de philosophia (fol.
367 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 372. Leg. in assi e mezza pelle, — Provenienza: Strozzi,
dei mss. in fol. num. 151.
II, IV, 35. (Magi. CI. VI, num. 9).
c Inchominciasi al nome d' Iddio il nobile libro chiamato de Nerbonesi ed
è molta nobilissima e dilettevole opera chome dichiara la storia j dilibe-
rò dovere aquistare queste terre. In questa parte finisce il medico Follieri *
T opera che egli chominciò de* Nerbonesi, perchè egli in questo tempo
mori nella cipttà di Nerbona. E ffinita per morte l'opera di Follieri » ( fol.
1-7 1 ). — « Qui chomincia libro quarto de Nerbonesi sechondo Uberto Du-
cha de san Marin | finis Amen. Finito è il nobile libro delle belle dilet-
tore storie e battaglie de* Nerbonesi scritto per me Niccholò di Rinieri
di Ruberto de Bardi; finito oggi questo di xj di giungno MCCCCLXXiiij.
O tu che chon questo libro ti trastulli Ghuarda che cholla lucierna e'
non si azufiì Rendil tosto e ghuardalo da fanciulli » .
Cart., in fol. picc., sec. XV, ff. 220 scritti a due col. Già di Giovanni di Benedetto di
Giovanni Manzoli: cfr. tra il fol. 20 e 21 e a fol. 220. Leg. in assi e mezza pelle.
— Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 36. (Magi. CI. XXIII, num. 3).
Fiorita di storia tebana, troiana, d' Enea e delle origini di Roma: « Qui
chomincia della città di Tebe. Capitolo j. Uno re era allora in quel tem-
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po in Tebe riccho di suo lignaggio | per in fino che Romolo et Remolo
edificarono la città di Roma passò di tempo anni treciento sessanta cin-
que etc. » (fol. i- cxj, secondo l'antica numeraz. : fol. 1-116). Nei primi
fogli è T indice delle rubriche. — Serventese, in ottave, adesp. e anep. :
« [A]pri le labia mie dolcie singnore » (fol. cxij-cxvj; fol. 11 7-1 21), attri-
buito a frate Stoppa de' Bostichi. — Frottola, adesp. e anep.: « [P]iù vol-
te la mia voglia è sforzato »; attribuito dal Follini al med. (fol CXj-CXX:
fol. 1 21-125). — « Profezia di frate Stoppa: [Vjuole la mia fantasia Ch'io
faccia dicieria D'una vera profezia Ch'ai mondo canta» (fol. 125 e sg". ).
— Le noie; componim. adesp. e anep. in 12 ternari: « A noia m' è che
al santo predichare | finite parte delle noie Amen » (fol. 126).
Cart., in 4, sec. XV, ff. CXXI, modernamente numerati 126. A fol. CXJ è questa nota:
« Questo libro è di Michele di Lodovico Marini da Firenze lo quale li donò Cristia-
no Characcioli di Napoli in Reggio 1' anno di Cristo 1434 quando si ruppono le due
navf di Genovesi che *n su dette navi fu trovato ». Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 37.
Raccolta di leggende in volgare (di s. Michele, s. Giovanni Battista, della
Cattedra di s. Pietro, di s. Pietro Apostolo, s. Paolo, s. Jacopo maggio-
re, s. Giovanni Evangelista, s. Tommaso apostolo, s. Jacopo minore, s.
Filippo apostolo, s. Matteo apostolo, s. Simone e Giuda, s. Mattia aposto-
lo, s. Barnaba apostolo, s. Eustachio, s. Luca evangelista, s. Marco' evan-
gelista, degr Innocenti, di s. Stefano martire, del ritrovamento del corpo
di s. Stefano, di s. Sisto papa, della invenzione della Croce, di s. Silve-
stro papa, s. Cristoforo, s. Jacopo martire, di Barlaam e Giosafat, s. Gior-
gio, s. Lorenzo martire, s. Giuliano, della vendetta di Cristo, di s. Mar-
gherita). Della tavola rimane un piccolo frammento. Com. : « La legien-
da di santo Michele Angiolo. Secondo che discie santo Greghorio | glori-
fica tutti i suoi santi.... » (fol. I-Lxxxvj: l'ultimo è mutilo). — Miscel-
lanea di storie e detti, ricavati da vite di santi, da storie ecclesiastiche,
e d'altrove da Lazzaro del Sega: autogr., 1573 (fol. 1-199). A fol. 168-171
son trascritte dal med. alcune laude che qui appresso indicherò.
Cart., in fol. picc, sec. XV e sg., ff. LXXXVj scritti e 199. Leg. in assi e mezza pel-
le. I due mss. furono acquistati dal Follini nei 1806 e 181 1 presso il libraio Gioac-
chino Brogelli e il cav. Francesco Bonamici di Prato. — Le laude citate sono :
1 . Laude della santa >J< :
I' ti vengho Giesù drieto.
2. Perché e' vuole esser cercato.
3. Lauda al crocifisso* e del suo amore:
Iesù sommo conforto.
4. Il modo del far bene (di fra Rufino del Borgo):
Chi fa ben sol per paura.
5. Misericordia eterno Idio.
6. Lauda di cogitare :
Ogni gorno tu mi di'.
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II, IV, 38. (Magi. CI. XXI, num. 119).
c Proemio del primo libro della familia. Proemium librorum familie Leonis
Baptiste Alberti. Ripetendo a memoria quanto per le antique istorie | adunque
domani vi satisferò » (fol. 1-119). Nel verso del fol. 119 è un occhio a-
lato, entro una corona d* alloro, col motto Quid tum. — « L\eonis] B[apti-
staé] Al[bertt] De pictura incipit. Lege feliciter. Prologus. Io solea mara-
vigliarmi | farà la pittura absoluta et perfetta. Finis. Laus Deo. Die xvij
mensis iulii MCCCC36 » (fol. 120-136). — « Epistola di Leone Baptista Al-
berti Consolatoria. In questa lettera mia deliberai | te amo quanto me stes-
so. Vale » (fol. 138-140). — Deiphira del med.: « Leggietemi amanti. Et
riconosciendo qui mecho | Addio Deifira mia. Io ne vo in exilio nè so
del tornare. Finis » (fol. 142-149). — « Elegia L. Bap. Alberti cui nomen
Mirtia. Udite e' nostri lacrimosi chanti » (fol. 150). — « 1462 Dono per
natale a* nepoti. Sententia pithagoricia utilissima a bene e beato vivere
da Leon Baptista [Alberti] raccolta et in parte imitata » ( fol. 151). — Let-
tera del med. a Nerozzo Alberti (ivi). — « L. B. Al[berlt] Ecatonfilea in-
cipit. Panni officio di pietà et di humanità | et chontentissime » (fol. 152-
160). — Elegia del med.: « Agilitta fanciulla molto ornata » (fol. 160 e
S S') — * Amiria Charoli Alberti. Se questo desidero e questo pregarmi |
e pregiatissima » t (fol. 162-167). — Sonetto adesp.: « Se io donna per
voi m* afatichai » (fol. 167). — « De Amore » di L. B. Alberti a Paolo
Codagnello (fol. 172-177). — « Leonis Bap. Alberti Sophrona incipit » (fol.
177 e sg.). — « Uxoria L. Bap. Alberti (fol. 179-182).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 182. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, dei
mss. in fol. num. 143.
II, IV, 39. (Magi. CI. XIV, num. 54; CI. XVII, num. 6; CI. XXV,
num. 554).
« Periermenias d* Aristotile »; esposizione di Pier Francesco Portinari (fol. i-
24). — Esposiz. del med. dei Predicamenti d* Aristotile (fol. 25-115). — Da-
vanzali Bernardo, . c Toscana coltivazione delle viti e degli arbori » (fol.
120 e sgg. — « Leonis Baptistae Alberti Elementa [picture] » (fol. 170-175).
— Eiusdem c Breve compendium de componenda statua » (fol. 176-186).
— Eiusdem « De componendis cifris » (fol. 187-193). — Vettori Francesco
€ El sacco di Roma, Dialogo di Francesco Vettori gentilhuomo fiorenti-
no » (fol. 219-234). — « Proposta fatta dallo ili. et rev. card. Hyppolito
da Este nel Senato Venetiano Tanno 1554 ad instantia del cristianissimo
Re Arrigo. Autore m. Bartolomeo Cavalcanti » (fol. 234-242). — « Discorso
delle cose d* Italia al santissimo Padre et nostro S. re Papa Paulo terzo,
di Donato Giannolti » (fol. 243-280). — Lettera di Cosimo I al Senato di
104 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Firenze quando concesse il governo al figlio Francesco; 21 maggio 1564
(fol. 280 e sg. ). — « Profezia di più Pontefici »; da Paolo IH a Paolo V
(fol28i). — Lettera di Giov. Matteo Giberti vescovo di Verona, relativa
allo stato di Firenze; 27 febbraio 1537 (fol. 282-284). — Lettera di Giov.
Ugucioni a Curzfb Picchena, commissario di Pistoia, relativa alle cospicue
famiglie pistoiesi; 27 febbraio 1600 (fol. 285).
Cart., in fol., sec. XVII, fF. 285 e parecchi bianchi. Scrittura di più mani. Leg. in
raembr. — Provenienza : Biscioni ; Strozzi ; Marmi.
II, IV, 40.
Sexti Julii Frontini Stratagemata: « Sexti Julii Frontini.... liber . primus inc[i-
pit].... | et pedestri praelio vieti sunt Finis. Laus Deo. Johannes Britorien-
sis » (fol. 1-88). — Onosandri Strategicon, ex versione latina e greco idio-
mate Nicolai Saguntini (fol. 89-129). — Notitia legionis, cohortis et centu-
riae (fol. 130). — Notitia trium bellorum Punicorum » (ivi).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 130; ma i primi sono mutili. Leg. in membr. — Provenienza:
acquistato dal Follini presso Francesco Zannoni nel 18 10.
II, IV, 41. (Magi. CI. XXV, num. 335).
Boninsegni Domenico di Leonardo, Storie fiorentine da Noè al 1460: « Molte so-
no le ragioni et gli esempli per li quali si può largamente conchiudere |
per le grandi oppressioni che 1 duca di Calavra faceva a don Ferrando » .
Ma da altra mano, dopo il prologo ( fol. 2 b) è notato il titolo del cod.
così: « Cronacha di Firenze compilata per Jacopo di Ciriagio di Filippo di
Buonaventùra di Giovanni dal Borgo per infino anni di Cristo 1460». —
Nella prima pag. sono « scritte le misure della lungheza e larghezà et
alteza della chiesa di sancta Maria del Fiore e altre chiese di Firenze » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. 230, ma mancano i ff. 224-226. Leg. in assi e mezza pelle.
— Provenienza : Gaddi, num. 260.
II, IV, 42. (Magi. CI. XXV, num. 493).
« In questo libro io Piero di Giovanni Vaglenti farò noto di tutto quello se-
guirà di per di dalla chreazione di papa Alesandro insino durerà mia vita
e questo perchè vegho avere a eser in garbuglo tuta Italia e non che
Italia tutta la generazion Christiana; el quale papa Alesandro fu notifi-
chato pontefice Tanno 1492 del mese d'ottobre. Et qui al dirimpetto cho-
mincerò V opera. Per chagone eh* io vegho certisimamente aparechiarsi
per T Italia grandisime chose » ecc.: finisce al 15 luglio 1 5 1 3.
Cart., in fol. pkc, sec. XV e sg. (il Follini crede che questo sia P autografo), ff. 194
scritti a due col. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in
fol. num. 203.
II, IV, 43. (Magi. CI. XXIII, num. 11).
« Inchomincia il prolagho sopra la storia di Troya composita per Guido Giù-
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dice delle Colonne di Messina. Avengna che chontinuamente le cose vec-
chie j Qui finisce i' libro della struzione di Troya. A Dio sia grazia amen.
E fu recato in volgare per ser Filippo Ceffi notaio cittadino di Firenze nel
MCCCXXiiij (fol. 1-132). — Segue (fol. 133 e sgg. ) un' aggiunta scritta da
Antonio Mancini: « Qui finisce el libro di Troia cioè chome fu distrutta |
quando l'uccise noi chonosciea. Antonio Mancini el chompié di schrivere
a dì 5 di febraio 1455. Deo grazias ».
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 144 dei quali mancano i 2, 4, 5, 9, 12, 129. Leg. in
assi e mezza pelle. — Provenienza: Magiiabechi.
II, IV, 44. (Magi. CI. XXIII, num. 117).
Altro esemplare del volgarizzamento precedente, ma acef.; manca la prima
parte del prologo: « di sotto si leggieranno apertamente si dimostrerae,
cosi adunque ordinatamente si dichiarirà inn essa quali Greci | qui finisscie
il libro della distruzione della città di Troya. Deo grazias Amen. Qui scris-
sit scribat senper chon Domino vivat Vivat in celis Trusio nomine felis
Amen >.
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 154: didascalie e iniziali de* cap. in rosso. Leg. in assi e mez-
za pelle. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num. 355.
II, IV, 4 5. (Magi. CI. XXIII, num. 119).
Volgarizzamento della storia di Troia di Ditti e Darete: « Come Homero lo
poeta trattò del sedio et dela distructione di Troia. Capitolo primo. Sala-
mone lo trasavio n' ensegna et amaestra in suo libro J fine di nostro libro
che noi aviamo molto bene ritrattato tucto ciò che Dario et Ditis ne* ra-
conti à. Qui finisce e* libro dela storia di Troia che ne* racconti à ben
tutto apertamente tucto ciò che Dario et Ditis ne* raconti à sì come Troia
fu per due fiate distructa et diserta. Questo libro scripse Andrea di Deio
degli Ugrugieri da Siena, el quale traslatò Binduccio deh Scelto di Francescho
in nostro volghare, acciò che coloro che non sanno lo francescho ci si
possano dilectare et conpissi di scrivare martedì XX di luglio anni
MCCCXXij; indictione v a ». Precede la tavola delle rubriche.
Cart., in fol. picc, sec. XIV, ff. 184 scritti a due colonne. Didascalie in rosso. Leg. in
assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, de* mss. in fol*. num. 357.
II, IV, 46. (Magi. CI. XXIII, num. 130).
« Inchominciasi il prolagho sopra la storia di Troia chonposta per Guido Giù-
dice delle Cholonne dell' anticha Messina. Avengnia che chontinuamente le
chose vecchie | che questo libro iscrisse amenne. Deo graziasse » . Il vol-
garizzam. è di Filippo Ceffi.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 147 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle* —
Provenienza: Strozzi, num. 879 dei mss. in fol.
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IOÓ MANOSCRITTI DELrLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 47. (Magi. CI. XXV, num. 606).
Boninsegni Domenico, Storia fior., fino al 1459: « [D]opo che frisine alla guer-
ra e* Pisani in questo tenpo passò inn Italia Charllo inperadore cho mol-
ta giente chiamato et mosso da papa Urbano | rimasono vincienti ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 144 scritti a due colonne. Nel 161 5 fu di Raffaello, Stefano e
Bernardo... telli ( ?). Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, deimss. in fol.
num. 1326.
II, IV, 48. (Magi. CI. XXI, num. 1).
Alberti Leon Battista, Del governo della famiglia (fol. 1-2 21). — Sonetto del
med.: « S' io sto doglioso ignun si maravigli » (fol. 222). — Eiusdem vita,
adesp. : « Omnibus in rebus quae ingenuum | belle scalpit. Finis. Cum er-
roribus transcripta » (fol. 222-228). — Albero geneal. della famiglia Al-
berti (in fol. gr.).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 229. Già di Giovanni di Simone Berti. Leg. in membr. —
Provenienza : Marmi.
II, IV ; 49. (Magi. CI. XXIII, num. 118).
« Questo è il libro dela distructione di Troia [di Guido dalle Colonne, volga-
rizzato da ser Filippo Ceffi], Per ciò che sovente noi siamo | Questa pre-
sente opera fue compiuta nelli anni dela 'ncarnatione di Cristo MCCLXXXVij
nella prima indictione amen. Qui finisce il libro dela distructione di Troia.
Amen ».
Membr., in fol., sec. XIV, ff. 61 scritti nitidamente in due colonne. In colori la prima i-
niziale. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, num. 356 dei mss. in fol.
II, IV, 50. (Magi. CI. XXXIII, num. 3).
« Qui s' incomincia la somma de' vitii et delle virtù conposto dal maestro
Guglielmo [Peraldo] de frati predicatori | si toglie il comune. Finis » (fol. i-
71). — Sestine sulla virtù: « Fede. Chi vuol di suo ben fare aver mer-
zede » (fol. 71). — Ottave sulle complessioni del corpo umano: » Quatro
chonplessioni nel chorpo umano » (fol. 71 e sg.). — Salve regina in ter-
nari: « Salviti Iddio altissima regina » (fol 72). — Sposizione del salmo
Gloria in eYicelsis, in versi : « Gloria sia negli alti luoghi a Ddio » ( ivi ). —
Pater noster, in ternari : O padre nostf o altissimo signiore » ( ivi ). — « In-
cipit dominichale eximii doctoris Magistri Alberti de Padua ordinis here-
mitarum sancti Augustini per totum annum | Rubricatus fuit die 12 1445
in conventu Sancti Savini per fratrem Antonium de dicto conventu, hora
sexta » (fol. 73-240).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 240 scr. da più mani. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienze : Gaddi ; Acquisto ( 1 8 1 4 ) .
II, IV, 51.. (Magi. CI. XXV, num. 75).
« Qui comincia il prolago del primo libro [di frate Simone da Cascia'] della
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vita cristiana quanto allo exercitio dell'anima» (fol. 1-25). Segue la secon-
da parte, relativa « allo exercitio del corpo » (fol. 25-36). — Orazioni,
in volgare (fol. 36-38). — « Miracolo scritto da Helinardo » (fol. 38-40).
— « Exemplo scritto da Piero Damiano » (fol. 40 e sg. ). — Miracolo di
s. Ambrogio (fol. 41-43). « Exemplo scritto da Cesario » (fol. 43-45). —
« Exemplo della vita de sancti padri » (fol. 45-47). — « Exemplo scrit-
to dal maestro Jacopo de Vittriacho » (fol. 47 e sg.). — « Summula de pe-
nitentia utile et molto necessaria et massimamente alli sacerdoti che sopra
di ciò non anno la notitia » (fol. 49 e sgg. ). — Trattato dei peccati mor-
tali (fol. 154 e sgg.) e « delle virtudi » (fol. 175 e sgg.). Fin.: «Finito
libro del trattato de* vitii et delle virtù volgarizzato per uno frate di sancta
Maria Novella alla richiesta del re Filippo di Francia nel mcclxxviiij .
Amen ». — Seguono alcuni « Exempli » ed orazioni, in volg. (fol. 240-
244). — Lauda di s. Ignazio: « Laldian tutti humilmente con fervore »;
in una ottava (fol. 244). — Tavola delle materie del cod. (fol. 245-248).
— « Esaminatone di santo Anselmo » (fol. 249). — Invocatione di nostra
Donna » (fol. 250 e sg. ). — Lauda di s. Bernardo, in 22 quartine: « Di
scientie dotato et d' ingengno sottile (fol. 251 e sg. ).
Cart. t sec. XV, in fol., ff. 252. Membran. i primi 2 fogli. Leg. recente in tela e mezza
pelle. — Provenienza: Gaddi, num. 491. — Il Bartoli, / mss., IV, 16, ricorda l'an-
tica incisione, pregevolissima, di mano tedesca, appiccicata sul verso del secondo foglio
membranaceo : ora quella incisione conservasi nella Naz. tra le antiche stampe ( B-r
io, 1, 14). Rappresenta la figura di s. Girolamo.
Scritture relative a un piato fatto da Paolo di Bortolo Morelli contro i figli di
Giovanni suo fratello; 1364-65; autogr. (fol. 3-24). — « Proverbi volghari
detti per huomini valenti. Aquisto fa maggiore che di provincie chi chon
virtù il propio volere vincie » ecc. (fol. 25). — « Qui apresso faremo me-
moria di cierte chose utili alla salute dell'anime nostre » : cioè, elementi
di dottrina cristiana, i sette peccati mortali, il Simbolo degli Apostoli, i
sette sacramenti, i sette doni dello Spirito s., le sette virtù, le opere di
misericordia, ecc. (fol. 27-30). — Minute di lettere di affari di Vincenzo
Morelli, 1541 ; autogr., (fol. 31 e sg. ). — Ricordi di Giovanni di Paolo Morelli,
di storia fiorentina e di sua famiglia; dal 1393 al 1411: autogr. (fol. 35-
100). — Catalogo di « Chasati di Firenze », distinti per gonfaloni (fol.
101-105). — Capitolo, in 47 ternari, attribuito dal Follini a Simone di Gio-
vanni di Simone di Francesco Berti: « Lucha Valorian se vi richorda » (fol.
106-108). — Nota di coloro della casa Morelli che furono Signori della
Rep. Fiorentina (fol. 109). — Testamento, autogr., di Giovanni di Paolo
Morelli (fol. 110-112): 29 ottobre 141 5. — Nota del med. relativa a questo
II, IV, 52. (Magi. CI XXVI, num. 20).
108 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
e ad altro testamento; 1421 (fol. 112). — Ricordo del med. per la morte
di Antonietto suo figlio; 12 luglio 1421 (ivi).
Cart., in fol., sec. XIV, XV e sg., ff. 112. La tavola del cod., scritta dallo stesso Gio-
vanni di Paolo Morelli, è nei primi due fogli. Leg. in assi e mezza pelle. — Prove-
nienza : Marmi.
II, IV, 53. (Magi. CI. XV, num. 32).
Frate Riccoldo da Monte di Croce, Itinerario della sua predicazione in oriente;
volgarizzamento adesp., acef. e mutilo in più punti. Com. dal cap. xvi, ma
frammentario (fol. 1-33). — « Questa è la pistola del preste Ianni d'In-
dia » (fol. 34): mutila in fine. — Notizia di monumenti, magistrati, ecc.
di Roma (fol. 35-44); acef. e in più punti mutila. — Orazioni, in volgare
(fol. 44-51). — Ricette medicinali; alcune sono in cifre (fol, 1). — « Qui
comincia el libro della cerusia di maestro Ghuglelmo da Saliceto da Piacen-
za nobilissimo maestro in detta arte | Conpiuta è la cerusia di maestro
Guglelmo da Saliceto medico in Piacenga, la quale esso fé' nella ciptà di
Bolongna, scritta per me Miniato di Mattio di Baldese in quel tempo vi-
nattiere alla Nave in Firenze: finito addi xxvii di mar^o MCCCCLXXVj a
ore xij V 2 * y _c j)- — « Incipit opera Raimundi [Lutti] de generibus;
volgarizzamento adesp. (fol. cij-cxj). — « Alphabetum animae artis »; fi-
gurae philosophalis, chaos, indivisorum; Aliud alphabetum; Tabulae Al-
chimiae (estratti dalle opere di Raimondo Lullo), (fol. Cij-CXViij). — Virtù
d' erbe medicinali ; ricetta pel mal della renella ( fol. cxx-cxxiij ).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 51 e CXXiij. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenien-
ze: Acquisto (1806); Magliabechi.
II, IV, 54.
« Incipit liber Victorie a Porcheto de Salvavaignis [Salvagi] Ianuensi cive [Dei]
favente gratia conpilato ad iudaicam perfidiam subvertendam et ut pre-
stantius veritas fulgeat fidei cristiane | Explicitus est liber Victoriae do-
mini Porchetti de Salvaignis Ianuensis. Laus Deo » (fol. 1-3 11 ). — « Ver-
ba laudum et dignitatum Virginis et Crucis edita a compilatore huius li-
bri quibus omnes articuli fidei latenter confitetur » inno (fol. 312-314) —
Note al salmo xiv, in lat. ; il testo del salmo è in ebraico (fol. 314 e sg.).
Cart., .in fol. picc, sec. XV, ff. 315 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. Acquistato dal
Follini nel 181 5.
II, IV, 55. (Magi. CI. XIV ; num. 52).
Volgarizzamento adesp. e acef. del De Agricultura di Pietro Crescenzi (fol. 4-
231). Fin.: « Qui ffiniscie il xij libro e ultimo dell'utilità della villa di
Piero di Crescemzio giudicie di leggie e cittadino di Bolognia a honore
di Dio e del serenissimo Re Carlo et a utillità di tutti » . Il nome dell'a-
manuense è abraso; la copia è del 141 3 e fu finita il 15 luglio di questo
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anno. — Sonetto adesp. e anep., attrib. al Burchiello: « V son palladio del-
l' agTichul tura ». — « Expositio di vochaboli di Palladio » (fol. 232).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 232. Leg. in assi e mezza pelle. Membranacei i fogli 67, 76,
77, 86. Di mano diversa furono scritti i fogli 67-72. Manca il fol. 133. — Prove-
nienza : Crusca, num. 10.
II, IV, 56.
c MCCCLXXXX, a di XV d' aprile. Qui chomincia la vendetta di Cristo nostro
signiore. In quello tenporale eh' era Tiberio inperadore di Roma | e por-
gila la sua mano amenne » (fol. 1-11). — Leggende, storie religiose, mi-
racoli ed esempi, in volgare: ne precede la tavola: « Qui apresso iscri-
verò di molte belle e bone e sante legiende di santi e di sante e di be-
gli miracholi per amaestramento di noi pecchatori chome apresso diremo
alle chotante charte per più tosto trovare icche vorà legiere. Assemprato
per mano di Tomaso (abrasione) del popolo di santo (c. s. ) » (fol.
11 e sgg.). — Notizie della famiglia Andreini, race, da Vincenzo Follini
(fol. 205-213).
Cart., in fol., sec. XIV, ff, 213 scritti in due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza: ss. Annunziata (a. 1809).
II, IV, 57.
f Incomincia il prolago del libro apellato Specchio della vera penitentia di
frate Jacopo Passavanti da Firenze | quello che stesamente n* è ischritto nel
presente trattatto. Deo gra^ias amene » (fol. 1-152). — Volgarizzamento
del Simbolo di s. Atanasio (fol. 152-154). — Volgarizzamento d'un ome-
lia di Origene (fol. 1 55-1 61 ).
Cart., in fol. picc, sec. XIV, ff. 161. In fine è notato: « Questo libro è delle suore et
convento del monasterio del Paradiso. Chi 1' acchatta sì lo renda ». Leg. in assi e
mezza pelle. — Provenienza: ss. Annunziata (a. 1809).
II, IV, 58. (Magi. CI. VII, num. 157).
* Commento di messer Giovanni Boccacci sopra la commedia di Dante Ali-
ghieri inluxtriximo poeta fiorentino | Sono i tartari ». Fino al cap. XVII
ed al verso: « .Non fer mai drappi tartari nè turchi ».
Cart., in fol., sec. XV, pp. 467. Con postille marginali dal sec. XV allo scorso. Leg. in
assi e mezza pelle. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 59. (Magi. CI. XXXV, num. 100).
Passavanti Iacopo, « Inchomincia il prolagho del libro appellato lo specchio
della vera penitenzia | stesamente n' è schritto nel presente trattato. Deo
grazias Amen ». Precede la tavola delle didascalie.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 130, per lo più macchiati per umidità. Leg. in assi e
mezza pelle. — Provenienza: Gaddi, num. 140.
II, IV, 60.
f Incipit cinigia magistri Ghuglielmi [de Salicelo] plaxentini. Oggi abbiamo de-
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HO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
liberato di comporre un libro delle operatione naturale | sicché le fa parere
una chosa. Finito è el detto libro del maestro Ghuglielmo da Piacenza.
Laus Deo » (fol. 1-156). — Descrizione delle vene del corpo umano; a
penna è delineata la figura d' un uomo nudo (fol. 156 verso). — « Q u *
farò mentione delle proprietadi et delle virtù dell' acqua del bagno della
Porretta et delle quali infermità elio cura e llibera la detta acqua et ba-
gno | Explicit regula bagni aque Porrette. Finis » (fol. 157-160). Il Fol-
lini dichiara che trattasi di volgarizzam. d* estratto dal trattato di Ugolino
da Montecatini.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 160. Dopo 1' explicit del primo trattato è scritto d* altra
mano, ma del secolo stesso, 1' anno « 1306 ». Leg. in assi e mezza pelle. — Prove-
nienza : Ss: Annunziata (a. 1809).
II, IV, 61.
Fior di virtù, adesp. e anep. : «Pò fatto chome cholui che in uno grande
prato | richonperò V umana generazione » (fol. 1-46). — Volgarizzam. di
sentenze morali, tratte dalle opere d' Ovidio, Platone, 's. Agostino, Seneca,
Pitagora, Aristotele, ecc. (fol. 47). — « Amaestramenti al giovane » (fol.
48). — Poesie varie (fol. 48-50): ne do la tavola, avvertendo che alcune
sono adespote ed altre hanno il nome di Antonio Pucci:
Sonetto : Senpre si dicie eh' uno fa male a ciento.
Quartina : Questo mondo e beffe e baffa.
Sonetto : Ongni uomo faccia per se.
Quartine: Io sono chome vedete sanza rengno.
Sestina: Se Ila fortuna ti vole per nimicha.
Ternari sui quattro vizi:
Avarizia: Io avara non do a veruna.
Lussuria : Io mi spechio per vedermi bella.
Accidia: Io accidia nighitosa e vile.
Vanagloria: Io servo mia persona pura e chasta.
Sonetto : Se Ila fortuna t' à fatto singniore.
•Ternari : Po' che prosperità ci à lasciati.
Distico: Vivo morendo e non posso morire.
Sentenze morali, volgarizzate, tratte da antichi scrittori (fol. 49). —
Estratti dal Fiore di virtù ( sulT Invidia, Allegrezza, Tristizia, Pace, Ira,
Misericordia) applicati alla natura divari animali (fol. 50).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 50. Già di Guido di Iacopo di Michele Bettucci (sec. XV);
poi di Nicolò di Domenico di Leonardo Boninsegni (c. s.ì. Il primo fol. di guardia
è raembran. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: S. Maria Novella (a. 1809).
II, IV, 62.
« Qui comincia il sovrano libro di Rasis figliuolo di Zacheria traslatato per
lo maestro Gìierardo cremonese in Tolletta maestro di lingua arabica in
latino, il quale veramente per lui Ilmansore serà chiamato, per ciò che
dal re figliuolo di Saach Almansore fu chomandato che si compilasse. Et
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III
apresso seguita poi la tavola de' libro di Nicolaio e parte d* Avicenna e
di loro medicine e sperimenti e di molti altri autori in medicina e filoso-
fia. In questo mio libro il quale al Re prolunghi sua vita » ecc. — Se-
guono lattovari, ricette, estratti da scritti medici di Nicolò da Salerno e da
Avicenna. — « Della natura et comprexione delle chose che ssi aparten-
gono alla vita de V uomo e della femina » di Aldobrandino da Siena ; vol-
garizzam. di Zucchero Bencivenni (fol. 78 e sgg. ).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 109 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
c Qui inchomincia lo prolagho della vita de* santi Padri traslatato in nostro
volgharo fiorentino [da frate Domenico Cavalca']. In perciò che chome iscrive
santo Gherighorio | Qui finiscie il primo libro de' santi Padri iscritto per
mano d' Antonio d* Andrea del Pannochia Richomanni del messe d'aprile
nel MCCCCj, il quale libro iscrise e traslatò santo Girolamo dottore e chon-
fesore mangnificho » (fol. 1-66). — Leggende di s. Onofrio e Panunzio
(foL 67-72), di s. Girolamo (fol. 73-75), di s. Alessio (fol. 75-77), di s. Eu-
genia (fol. 77-85). — Libro il della vita de' ss. Padri (fol. 87-115). —
Dopo T Explicit, leggesi : « Da quinci innari saranno iscritti detti e asen-
pri brievi di più e più generazioni di santi padri e alcuna legienda d' al-
tri santi: e però e* non s' intenda d* essere del sechondo libro de' santi
Padri che si chiama paradiso, non istante perchè e* sieno iscritti in que-
sto libro » . E segue la tavola di questi trenta tre « esenpri » ( fol. 1 1 6
e sgg.).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 130 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : Ss. Annunziata (a. 1809).
« Libro di s. Giovanni Grisostìmo da venire ad compuntione scripto a Deme-
trio vescovo | Finisce il secondo libro della compunctione di san Giovan-
ni Crisostimo » (fol. 1-13). — « Trattato ancora di san Giovanni Grisostìmo
come revoca ad penitentia un suo amico eh' avea nome Dimophilo ch'era
disviato | diventò perfecto et buono » (fol. 13-27). — Sirventese, dal Fol-
lini attrib. a Domenico Cavalca: « Ma la disgualglio dalla caritade » ( fol.
27 ). — « Qui apresso scriverò certi et alcuni segreti da cognoscere dalle
parti dell' uomo per qualitadi et quello che que' così facti segni importa-
no o dicono significare | Finisce il tractato di fisonomia » (fol. 27-29). —
Officium s. Crucis (fol. 27-30). — « Comincia la pistola del beato Eusebio »
sulla morte di s. Girolamo (fol. 1-39). — Lettera di s. Cirillo a s. Ago-
stino sui miracoli del med. ( fol. 39-66 ). — « Qui chomincia una bella et
venienza: Ss. Annunziata (a. 1809).
II, IV, 63.
II, IV, 64. (Magi. CI. XXXIX, num. 63, 68).
112
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
divota narrazione del purgatorio di Santo Patrizio. Notate. Leggiesi di
messer sancto Patrizio che predichando | Finiscie qui il trattato del pur-
gatorio di santo Patrizio. Deo gratias Amen » (fol. 67-83). — « Questo si
è la vendetta di Cristo vero Iddio. In quello tenpo che Tiberio era inpe-
radore | seculorum Amen » (fol. 85-92).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 92 scritti da più mani. Il primo cod. fu già del convento di
s. Chiara di Firenze. — Provenienza : Strozzi, num. 23 e 144 dei mss. in fol.
« Comincia il libro della coscientia di sancto Bernardo, parlando in che modo
si debba tenere netta la coscientia | le occupationi delle cose terrene. Deo
gratias. Amen. Finito è il libro di sancto Bernardo della conscientia »
(fol. 1-28). — « Comincia il libro delle meditationi di sancto Bernardo | Fi-
nisce il libro di sancto Bernardo della cognitione dell' uomo dentro. Et
come Idio si truova per essa congnitione. Deo gratias « (fol. 28-41). —
« Seguita uno tractato di sancto Bernardo de' quactro gradi della carità |
Finito è il tractato di sancto Bernardo de' quactro gradi della caritade.
Deo gratias » (fol. 42-54) — « Del novello inganno che usò il nimico
contro a Iob. Nel libro terQo delle Morali di sancto Gregorio papa » ; ed
estratti dal lib. X, cap. 26 e 29, nel volgarizzam. di Zanobi da Strada (fol.
54 e sg.). — Tavola per trovare la Pasqua; Cinque età del mondo; Quat-
tro fiumi del Paradiso terrestre; Salmi che determinano colle iniziali il no-
me di Maria (nel primo ed ultimo fol. membran.).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 56 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza:
Ss. Annunziata (a. 1809).
« Comincia il terzo libro di Vita patrum [volgarizzam. di frate Domenico Ca-
valca.]. Pongohsi prima i capitoli | Finita la leggenda di sancto Patricio.
Deo gratias Amen. Questo .... » (il foglio è lacero). Delle vite contie-
ne il lib. Ili e IV.
Membran., in 4, sec. XV, ff. 226 scritti in due colonne, con le didascalie in rosso. Leg.
in membr. L* acquistò il Follini nel giugno del 18 10 da Sebastiano Ciampi.
« Qui si chomincia la leggienda di messer santo Girolamo. Frategli miei
charissimi chi avesse volontà | trenta gradi» (fol. 1-5). — «Qui si cho-
mincia lo primo chapitolo de' trenta gradi | Chonpiuti e finiti i trenta
gradi i quali fecie messere santo Girolamo di Spagnia a dì XViij d 1 agho-
sto MCCLX . . . » (fol. 6-36). — Volgarizzam. dei sette salmi penitenziali
(fol. 36-40). — Qui inchomincia la leggenda del nostro padre messere
sancto Giovanni Gualberto primo hedificatore dell' ordine nostro di Val-
li, IV, 65.
II, IV, 66.
II, IV, 67.
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lumbroxa. Nel tempo d' Arigo imperadore nel quale la simonia e la risia
d' altri heretici maculavano ia Toschana | Deo gratias » : volgarizzamento
dell' ab. Teuzzone (fol. 41-72). — « Laus sancti^Ioannis. Laudate el nostro
signore Monaci de bigi panni Del nostro sancto Giovanni Vero di Cristo
servidore » : di 72 strofe di otto versi, senza il ritornello (fol. 72-81 ). Per
T errata asserzione che sia stata scritta nel 1260, cfr. Bartoli, / mss. Hai.,
iv, 21.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 81 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Val-
« Inchominciasi il libro di Paulo Orosio rachontatore di storie traslatato di
gramatica in volghare per Bono Giambone giudicie. Ad istanzia di messer
Lamberto degli Abati | Fenito è i* libro di Paolo Orosio spagniuolo Al-
l' onore et alla reverenzia di Jesù Cristo et del beato Agustino. Deo gra-
zias Amen » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. 109 scritti a due colonne, dei quali i primi 4 num. sono bian-
chi. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, num. 353 dei mss. in fol.
c Incomincia il libro di sancto Iohanni Grisostimo da venire a compunctione
di cuore | Qui finisce il libro secundo della compuntione del dolcissimo
doctore messere sancto Giovanni Grisostimo, mandato a Steleoco amico
suo carissimo» (fol. 1-25). — «Incomincia lo specchio della munditia
del cuore et della pura confessione | il quale insegna confessare molto
puramente ed interamente. Deo gratias. Amen» (fol. 25-52).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 52 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza : Ss. Annunziata (a. 1 809) .
Volgarizzamento del Psalterio: « Comincieremo il davictico, cioè il libro di
Davit re e profeta vulgarizzato salmo per salmo ordinatamente .... Beato
T uomo el quale andòe nel consiglo de' malvagi [ E qui finiscie il davit-
tico cioè i salmi di Davit profeta e Re. Andreas de Medicis scrixit ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 119 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. L* acquistò il Follini
da Giuseppe Melani nel 1816.
c Questo si è il dialogo di santo Gregorio rechato in volgharo . . . Per ciò
che come dice sancto Paulo | Se innanzi la morte saremo hostia viva a
Ddio. Amen » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. LXXVII scritti a due colonne. Già di frate Iacomo di Mat-
teo Baldino da Bibbiena nel 1489 ; poi di D. Angelo Morelli. Leg. in assi e mezza
pelle. — Provenienza : Camaldoli (a. 1 809) .
iombrosa (a. 1809).
II, IV, 68. (Magi. CI. XXIII, num. 116).
II, IV, 69.
II, IV, 70.
II, IV, 71.
0. K*Z?ATINTI — Manostritti dèlie Biblioteche cT Italia, i
114 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 72.
« Incomincia el libro di Texeo fatto e composto per messer Giovati Bocchacci.
Chome che a memoria tornandomi | essendo ducie. Finito il libro di Te-
xeo. Laus Deo. Fatto e ccomposto per messere G. B. poeta MCCCClviij » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. 89 scritti a due colonne e macchiati per umidità. Leg. in assi
e mezza pelle. — Provenienza : S. Maria Novella (a. 1809).
II, IV, 73.
« Qui chomincia lo 'nsegnamento di rettoricha lo quale è ritratto in vulgare
de' libri di Tulio e di molti filosofi per ser Brunetto Latini da Firenze. So-
vente ó io pensato molto in me | nella loro causa. Explicit iste liber scrit-
tor sit crimine liber. Deo gratias » . — Nel recto del fol. 44 è d* altra ma-
no una poesia adesp. e anep., mutila per rottura del foglio, di 1 5 versi :
« Per pacie e | tu non credevi mai essere volubile ».
Cart., in fol., sec. XV, di ff. 44 scritti. Nel primo fol. membr. è notato che il cod. fu
già di Nicolò di Domenico Boninsegni. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza :
S. Maria Novella (a. 1809).
II, IV, 74, 75, 76, 77. (Magi. CI. XIV, num. 42, 43,' 44, 45).
« Agricoltura del sig. Gic*. Vettorio Soderini »; autogr.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 321, 204, 338, 264. Leg. in assi e mezza pelle. — Prove-
nienza : Strozzi, dei mss. in fol. num. li 76, 11 77, 1178", 1179.
II, IV, 78.
« Incomincia lo prolago del volgarizzatore [frate Domenico Cavalca] sopra lo
dialoco di sancto Ghirigoro papa. Per ciò che come sancto Paulo | sare-
mo ostia viva a Ddio. Finiscie il dialogo di sancto Agostino (sic) docto-
re egregio ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 82 scr. in due colonne da due mani. Già del monastero di s.
Miniato. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : S. Maria Novella (a. 1809).
II, IV, 79. (Magi. CI. XXXV, num. 176).
c Questo libro si chiama lo Specchio della Crocie schritto per volghare a u-
tolità di choloro che non sanno gramatica | Finito il trattato del libro del-
Spechio della Chrocie a Ddio sia lode et grazia Amen ». — Segue, nel
verso del fol. 68; « S[onetto] di T[ommaso] B\enci\ Consiglio in morte.
Quand' io penso talvolta air ultim' ora » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. 68 scritti a due colonne. Com* è notato nel primo fol. mem-
bran., il cod. fu già di Giovanni di Filippo di Tommaso di Lorenzo Benci; poi nei
1 506 di Tommaso Benci. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, num.
30 dei mss. in fol.
II, IV, 80. (Magi. CI. Vili, num. 1396).
« Comincia e* libro de mulieribus claris chompilato per lo exciellente poeta
messer Giovanni Bocchaccy fiorentino tralatato dy latino in volghare per
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fratre Antonyo da sancto Lupidyp della Marcha. E in prima el prohemyo
| di nulla utilità periscila. Finito e' libro de mulieribus claris fatto per
messer Giovanni Bocchaccio Amen » (fol. 1-99). — « Epistola della ve-
nerabile donna Brigida donna fu di Niccholò Baldinotti da Pistoya mandata
alle religiose donne dell' ospedale di santa Maria Nuova di Firenze »
(fol. 99-102 ).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 102. Leg. in assi e mézza pelle. — Provenienza; Strozzi, num.
886 dei mss. in fol.
II, IV, 81.
c Comincia il primo libro della Vita civile composta da Mattheo Palmieri fio-
rentino et prima il prohemio ad Alexandro degli Alexandri optimo citta-
dino | et ritornossi allo exercito. Deo gratias in eternum » etc.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 104. Con correzioni autogr. del Palmieri, secondo il Follini.
Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Ss. Annunziata (a. 1809).
II, IV, 82. (Magi. CI. VII, num. 1022).
Traduz. in esametri lat della Commedia di Dante: « Contigeram nostre me-
die tunc tempora vite | Ardua quando pati voluit tunc summa potestas »:
fine del c. xxvil dèi Paradiso. Il ' Follini attribuisce questa traduz. a Mat-
teo Rotilo veneziano Oblato olivetano. Autogr.
Cert., in fol., sec. XVI, ff. 116. Inferno, fol. 1-4 1; — Purgatorio, fol. 46-76; — Pa-
radiso, fol. 80 e sgg. La traduz. del Purgatorio è acefala, ché manca qualche foglio:
comincia dal v. 55 del Canto X. Leg. in assi e mezza pelle. - Provenienza : Stroz-
zi, dei mss. in fol. num. 917.
II, IV, 83.
Volgarizzam. dei Morali di s. Gregorio di Zanobi da Strata: « Comincia la pi-
stola di sancto Gregorio papa sopra il libro delle Morali | ne* desiderii
di queste cose terrene. Finito è il libro quinto delle Morali di sancto Gre-
gorio papa sopra il libro di Iob ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 131 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : S. Ambrogio (a. 1809).
II, IV, 84.
Lib. VI-X dei Morali di s. Gregorio, volgarizzati da Zanobi da Strata: « Lib.
yj. Servata abiamo insino a qui la verità della storia del nostro testo | da
potere un poco rispirare Amen. Finito il libro decimo delle Morali di san-
cto Gregorio sopra Iob. Et è il volume secundo. Explicit feliciter ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 195 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : Ss. Annunziata.
H, IV, 85.
Lib. XI-XV dei Morali di s. Gregorio, volgarizzati da Zanobi da Strata: « Co-
mincia il libro undecimo delle Morali di sancto Gregorio papa | non sola-
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mente in loro, ma etiandio in altrui Amen. Finito è il libro quintodecimo
delle Morali di sancto Gregorio papa sopra il Iob. Explicit feliciter ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 135 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : Ss. Annunziata (a. 1809).
Nel primo foglio non num. è la lauda :
Purità Dio ti mantengha
sempre dentro a nostri cuori ecc.
II, IV, 86.
Libri XXI-XXV dei Morali di s. Gregorio, volgarizzati da Zanobi da Strafa:
« Prolaghe del libro 21 delle Morali di sancto Gregorio. Noi debbiamo
ponderare | Finisce il libro vigesimo quinto delle Morali di sancto Gre-
gorio papa. Questo si è il quinto volume, però che metto cinque libri per
volume. Finito questo a dì xxj di novenbre MCCCCIL ».
Cart., in fol., sec. XV. ff. 144 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : S. Ambrogio (a. 1809).
II, IV, 87.
Libri XXXI-XXXV dei Morali di s. Gregorio, volgarizzati da Zanobi da Strafa:
« Incomincia il libro XXXI delle Morali di sancto Gregorio papa. Il ni-
mico della humana natura | riceva lacrime per merito. Deo gratias A-
men » etc.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 179 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : S. Ambrogio (a. 1809).
Nel primo foglio non num. è una poesia adesp. e anep. di 14 strofe d'otto vv. ciascuna:
Chi vuol trovare amore
ahumili il suo cuore ecc.
II, IV, 88. (Magi. CI. XIII, num. 104).
Marco Polo, Milione; volgarizzam. adesp. Acef. : « papa si faciesse et questo
fecie per loro testimonianza | Marcho figliuolo di messer Niccholò Polo
nobile e grande cittadino della città di Vinegia. Deo gratias amen amen » .
Cart., in fol. picc, dal sec. XIII al seg., ff. 82. Leg, in assi e mezza pelle. Sul recto
del primo foglio è questa nota : « Questo libro si chiama la navigagione di messere
Marcho Polo nobile cittadino di Vinegia scritto in Firenze da Niccholò Ormanni mio
bisavolo da lato di mia madre, quale mori negli anni di Christo mille trecento nove,
quale lo portò mia madre in casa nostra del Riccio ; ed è di me Piero del Riccio e
di mio fratello; 1458 ». Fu poi di Piero del Nero che lo comprò il 7 settembre 1589.
— Provenienza : Crusca, num. 18.
II, IV, 89.
Volgarizzamenti dell' epistola di s. Girolamo ad Eustochio (fol. 1-25); — del-
l' epistolari s. Eusebio al vescovo Damaso sulla morte di s. Agostino (fol.
2 5"5 2 .); — dell'epistola di s. Agostino a s. Cirillo delle lodi di s. Girolamo
(fol. 52-57); — dell'epistola di s. Cirillo a s. Agostino sui miracoli di s.
Girolamo (fol. 57-79); — delle ammonizioni di s. Girolamo a s. Paola (fol,
79 e sg.), mutile in fine.
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Cart., in fol., sec. XV, ff. 80 scritti a due colonne; ma parecchi ne mancano. Leg. in
assi e mezza pelle. — Provenienza: Bosco a Frati (a. 1809).
II, IV, 90.
t Incominciasi il prolagho del libro intrascritto di frate Giuda ritratto in vol-
ghare delle prediche di frate Simone da Chascia sopra il vilume de* van-
gieli e ffu dell' ordine di santo Aghostino. Disse il nostro Signiore Giesù
Cristo parllando per ssimilitudine | Finito il quarto libro che tratta della
passione et della resurressione di Cristo. Deo grazias Amen ». (fol. 1-408).
Precede la tavola degli evangelii. — A fol. 303-307 è una « Predicha di
frate Giordano de* predicatori ». — « Utilissimo trattato in che modo Tuo-
mo può tosto pervenire ad cognoscimento della verità e possedere perfet-
ta pace nelT anima sua | Così V anima che pienamente s' è gittata in Ddio
e » (fol. 409 e sg. ).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 410 scr. a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza : Camaldoli (a. 1 809) .
II, IV, 91. (Magi. CI. XXIII, num. 98).
c Iacopo di messer Poggio, Vita di Ciro re de' Persi »; titolo sul primo fol.,
di mano del sec. XVI : « Varia opinione è stata fra gli antichi philosophi,
serenissimo et invictissimo Re | favorirà la nostra sententia. Finis ».
Membran., in fol., sec. XV, ff. 128 nitidamente scritti. In campo miniato la prima iniziale
in oro : nel margine inferiore della prima pag. uno stemma sostenuto da due putti. Lega-
tura orig. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Strozzi, num. 331 dei mss. in fol.
II, IV, 92.
« Capitolar del offitio del forestier » della Rep. di Venezia, 151 7-1 795.
Membran., in 4, ff. 223. Con una miniatura in principio, e giunte dal sec. XVI nei primi
5 fogli non num. Legatura originale in assi cop. di pelle, impressivi il leone di s. Mar-
co e il titolo del cod. ; con due fermagli. — Il Follini lo acquistò da Alessandro Torri
nel febbraio del 1826.
II, IV, 93.
Storia della biblioteca di Pandolfo Ricasoli, canonico di s. Maria del Fiore,
lasciata da lui per testamento nel 1635 ai pp. Carmelitani Scalzi.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, pp. 182 e molte altre bianche. Leg. in membr. — Prove-
nienza Bargiacchi.
II, IV, 94.
f Questo libro si chiama Isopo volghare^ato per uno da Siena. Et chomincia
del ghallo che cerchava dell' escha | Finito el libro di Ysopo del quale
piacca a Ddio che chi leggie ne tragha qualche frutto Amen ».
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 48. Legatura recente in tela e mezza pelle. — Provenien-
za : Bargiacchi.
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Il8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 95. (Magi. CI. XXVIII, num. 149).
Vita di suor Passi tea Crogi senese e scritture pel processo di sua beatifica-
zione.
Cart., di fase, di varia misura, sec. XVII. In busta. — Provenienza: Archivio di Stato.
II, IV, 96. (Magi. CI. XXVIII, num. 59).
« Ricerche di Lodovico Coltellini sopra alcune inscrizioni antiche esistenti pres-
so la costa marittima della Fenicia, chiamata in oggi della Sona. An.
MDCCLXXVII ».
Cart., in fol., autogr., ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Archivio di
Stato.
II, IV, 97.
« Memorie del ss. Crocifisso detto di Castelvecchio della città di Samminiato
al Todesco fino dal 1399 a l 1 755» ricavate dai publici libri fedelmente da
me Bernardo Morali quest' anno sud. 1755 ». Ma Y ultima memoria è del
1765.
Cart., in fol. picc, sec. scorso, ff. 97. Leg. in tela. — D' ignota provenienza.
II, IV, 98. (Magi. CI. XXV, num. 705).
« La villeggiatura di Maiano, o sia Y illustrazione della medesima e delle sue
adiacenze insieme con lo schiarimento d' alcuni punti d* istoria di quel
paese e della città di Firenze e con annotazioni topografiche, ed altre ri-
guardanti le opere e la persona di M. Giovanni di Boccaccio da Certaldo » .
Cart., in fol. picc, sec. XIX, pp. 270. Leg. in mezza membr. — Provenienza; R. Ar-
chivio di Staro.
II, IV, 99. (Magi. CI. XXV, num. 699).
« Aggiunta, o sia la illustrazione alla Storia Fiorentina di Benedetto Varchi,
consistente in 24 lettere scritte da Gio. Battista di Bernardo Busini al me-
desimo B. Varchi, delle cose seguite in Firenze dall' anno 1527 al 1530,
copiate da un rarissimo manoscritto.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 201. Leg. in membrana. — Provenienza: R. Archivio di Stato.
II, IV, 100. (Magi. CI. VII, num. 209).
Lippi Lorenzo, Il Malmantile racquistato. Il Bartoli, / mss, ital., IV, 24 e sg.,
descrive il cod. così: « E scritto dal famosisssimo calligrafo Valerio Spada
ed ornato qua e là di finissimi tocchi in penna. Nella prima pagina non
num., in uno scudo, è raffigurato il grillo che esce dalla sua gabbiuzza,
sormontato dalla frase del Lippi : « Di quà dal passo ancor che mi si ser-
ra » : nella seconda, Y arme di Pietro Bini patrizio fiorentino, che si trova
anche in ambedue le costole delle rilegature : d' onde, come nota il Fol-
line può dedursi che questo esemplare doveva esser dedicato dall'autore
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al Bini ; ma poi rimase invece presso gli eredi del Lippi. Nella quarta pa-
gina, in alto, è il titolo del poema in lettere a oro e, sotto, a destra, il
.Lippi che, seduto, scrive sopra una botte quello che gli detta la Poesia;
sul capo di lui pende dal muro la maschera comica, e in fondo, nel cen-
tro, si scorge una scimmia che montata su di un banco batte nel mortaio
col pestello. La prima pagina num. contiene il frontespizio, che è questo :
« Malmantile | Raccquistato | Poema | Di | Perlone Zipoli | Con | L' Indo-
vinello, et Argomenti | Di | Amostante Latoni », cioè di Antonio Malate-
sti. Segue la lettera al Granduca Leopoldo, e un sonetto del Malatesti
che com. « Ove Y Etruria è inospita e infeconda » . A fol. 6 com. il Poe-
ma : ogni canto è preceduto dall' argomento, opera del Malatesti. E infine
1' indice delle persone « nominate in anagramma nel presente Poema » .
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. 498 e alcuni in principio e in fine non num. Ogni pag.
contiene due ottave. Leg. in pelle rossa con impressioni e stemma delia famiglia Bini
in oro. Il taglio dei fogli è in oro. Con tracce di due fermagli. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 101. (Magi. CI. XIII, num. 66).
Frate Nicolò da Poggibonsi, Santuario d' oltremare, ossia relaz. del viaggio in
Gerusalemme: « [A]l nome di Dio e della sua madre dolce vergine Ma-
donna santa Maria e del beato padre santo Francesco | fecie molti mira-
coli. Explicit liber de santuari de ultro mare edittum rodiane cu[m] ma-
gno labore a frate Nicholaio de Pogiboni^i. Que scrisit scribat senper cu[m]
domino vivant amen » (fol. 1-59). Con rozzi disegni a penna. — Alcuni
alfabeti orientali (fol. 59). — Pater noster, in lat., tartaro ed arabo (fol.
59 e sg.). — Digiuni de* quattro tempi (fol. 61). — Orazioni, sentenze
morali e laude (fol. 61 e sgg. ).
Cart., in fol. sec. XV, ff. 64. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num.
317 dei mss. in fol.
Le laude sono le seguenti:
1. Alla Vergine. — O diletta Maria.
2. Lauda a Gesù Cristo. — Amore bono Giesù.
3. A s. Lodovico — Cantiamo dolci canti.
4. A s. Tommaso d' Aquino. — Con grande afetto.
5. A s. Nicolò — O giolioso confessoro.
II, IV, 102. (Magi. CI. XXI, num. 121).
t Incomincia il libro di Tulio della amistade et quale egli compuose ad At-
ticho suo amicho. Quinto Mutio | essere migliori che Ila amistade. Finito
el libro di Tulio della amistà. Deo gratias » (fol. 1-24). — Sonetto adesp.
e anep.: « Senpre si disse che uno fa danno a ciento » (fol. 24). — « In-
comincia un picciol trattato d' alquanti colori rettorici | nella prefata iscien-
zia. Finito ecc. » (fol. 25-29). — Canzoni e ballate di Dante Alighieri [idi.
3040). Eccone la tavola:
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1. Donne e* avete intelletto <T amore.
2. Donna pietosa e di novella etade.
3. L* occhi dolenti per piata del core.
4. O Voi che per la via d* amor passate.
5. Ballata io vo* che ttu ritrovi amore.
6. Spesso fiate vegnonmi alla mente.
7. Amor e 4 cor gentil sono una cosa.
8. Quantunque volte lasso mi rimembra.
9. Era venuta nella mente mia.
10. De peregrini che ppensosi andate.
11. Oltre la spera che ppiù larga gira.
12. Così nel mio parlar voglio esser aspro.
13. Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete.
14. Amor che nella mente mi ragiona.
15. Le dolci rime d* amor eh' io solea.
16. Amor che muovi, tua virtù dal cielo.
17. Io sento sì d' amor la gran possanza.
18. Al poco giorno ed al gran cierchio d' ombra.
19. Amor tu vedi ben che questa donna.
20. Io son venuto al punto della rota.
21. M' increscie di me sì malamente.
22. O sia eh* amor del tutto m' à lasciato.
23. La dispiata ta mente che pur mira.
24. Tre donne intorno al cor mi son venute.
25. Doglia mi reca nello cor ardire.
26. Amor da che convien pur che mi doglie.
27. Io mi son pargoletta bella e nova.
28. Ai falso riso perchè ài tradito.
Epistola di s. Bernardo « sopra '1 ghoverno famigliare » fol. 40 e sg. ).
— Indirizzi di lettere (fol. 41 e sg. ). — « Libro della vita civile composto
da Matteo Palmieri fiorentino ad Alessandro d' Ugo degli Alessandri opti-
mo cittadino » ( fol. 43-98 ). — « Copia del viaggio del santo Sepolcro fat-
to per Giorgio di messer Guccio di Dino Gkucci e Andrea di messer Fran-
cesco Rinuccini e Lionardo di messer Niccholò Freschobaldi fiorentini. Parti-
moci a di x d' aghosto MCCCLxxxiiij il dì di sancto Lorenzo | durò detto
viaggio mesi xj e di xiiij. Deo gratias Amen » (fol. 99-109). — Dati Go-
ro, « Comincia sotto brevità alcuna memoria* di mutamenti di Stati di Yta-
lia e de' fatti de* fiorentini e Uoro caxi di stato nella città e per Italia | e
ivi appresso si morì in Pisa » (fol. 111-131). — Volgarizzamento dei so-
liloqui di s. Agostino: « [I]mperciò che fra ttutti li divoti libri | Finiscono
i soliloquii ecc. » (fol. 134-153). — Sermoni, num. 20, di s. Agostino vol-
garizzati da frate Agostino da Scarperia (fol. 154-177): furono copiati nel
1467. — Imitazione della seconda ottava dell' Orlando: « Dirò d' Orlando
fuor del senno tratto » (fol. 177: di mano del sec. xvi).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 177. Leg. in assi e mezza pelle. I numeri dei fogli 47 e 61
sono ripetuti; uno, tra i ff. 121 e 122, non è numerato. — Provenienza: Strozzi, num.
169 dei mss. in fol.
, IV, 103.
Qui si comincia la mistica theologia del divino amore [di Ugo da Balma,
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volgarizzata da Domenico da Montecchiello\ Le vie di Sion piangono perchè
nomi è chi venga al solenne amore | Qui finisce la misticha theologia del
divino amore » (fol. 1-58). — « Queste sono due letere nele quali cierte
rivelatione di sancta Brigida facte a uno suo servo » (fol. 58-60): sono
di frate Petruccio da Viterbo a frate Luca spagnuolo Priore del convento
del Paradiso.
Cart., in fol., picc, sec. XV, ff. 60 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza: Ss. Annunziata (a. 1809).
II, IV, 104. (Magi. CI. XXXIX, num. 73; CI. XXV, num. 331).
c Incipit liber Soliloquiorum beati Aghicstini ep. Segniore mio Domenedio lo
quale se* mio chonoscitore | noi giungniamo al tuo porto » (fol. 1-18). —
c Comincia la leggienda di sancto Agustino doctore (fol. 18-22). — Eiu~
sdem « octo merita visionis corporis Cristi » (fol. 22). — Leggende vol-
garizzate di s. Pietro e Paolo (fol. 23), s. Andrea ap. (fol. 27), s. Iacopo
maggiore (fol. 30), s. Giovanni ap. (fol. 33), s. Tommaso ap. (fol. 35),
s. Iacopo minore (fol. 39), s. Filippo ap. (fol. 40), s. Bartolomeo ap. (fol.
41), s. Barnaba ap. (fol. 42), s. Marco evangelista (fol. 43), s. Luca evan-
gelista (fol. 44), s. Stefano protomartire (fol. 45), s. Lorenzo martire ( fol.
47-48). — « Trattato de* tempi sua composto da Leonardo Aretino et tra-
dutto in toscano da Geronimo Pasqualini » ; con proemio del traduttore « al
magnifico Antonio di Puccio » (fol. 1-36). Il testo mutilo fin. cosi: «Due
cose a' nostri giovavano: una che sotto quella terra ».
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 48 e 36. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza:
Strozzi num. 880 dei mss. in fol.; Gaddi, num. 133.
II, IV, 105. (Magi. CI XXXVIII, num. 4).
c Al nome sia di Ddio e della gloriosa vergine Maria e di tutta la celestia-
le corte di paradiso et onore et riverentia di tutte le sante storie et di
quelle sancte che in questo libro saranno nominate et iscritte » ecc. : rac-
colta di leggende in volgare delle sante e santi Caterina ( fol. i ), Cristina
(foL 6), Agnese (fol. 8), Anastasia (fol. io), Agata (fol. u), Giuliana
(fol. 14), Giustina (fol. 15), Stefano protomartire (fol. 1 7 ; acef. ), Marghe-
rita (fol. 18), Susanna (fol. 25), Cecilia (fol. 26), Doro tea (fol. 30), Teo-
dosia (fol. 32), Felicita (fol. 34), Reparata (fol. 36), Lucia (fol. 37), Pe-
tronilla (fol. 39), Beatrice (fol. 39), Alessandra (fol. 40), Pelagia (fol. 40),
Maria Egiziaca (fol. 41), Orsola (fol. 42), d' una vergine e martire d'An-
tiochia (fol. 44), d* una monaca romana (fol. 45), Galla (fol. 46), Tarsilla
(ivi), Musa (ivi), Rendetta (fol. 47), Apollonia (ivi), Barbara (fol. 53),
d' una santa donna (fol. 55), Ismeria (fol. 57), Elisabetta regina d' Un-
gheria (fol. 59), Maria d' Ognes (fol. 78), Eufragia (fol. 91), Penelopia
(fol. 105), Iddea (fol. 110), Rosana (fol. 113), Giulietta e Quirico (fol.
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125), Fina da s. Gimignano (fol. 126), Maria Maddalena, Lazzaro, Marta
e Martilla (fol. 134),- Maria Maddalena, (fol. 209-212). — Sermoni, num.
20, di s. Agostino, volgarizzati da frate Agostino della Scarperia (fol. 214 e
sgg.): qui trascritti nel 1474.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 243 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. Già
dello Smunto, accad. della Crusca: poi del Magliabechi.
« Incomincia il transito del glorioso dottore messer santo Girolamo fatto per
santo Eusebio | Finito il transito Deo gratias (fol. 1-23). — « Epistola man-
dò donna Brigida che fu di Niccolò Baldinotti da Pistoia alle donne di
santa Maria Nuova di Firenze » (fol. 23-25). — « Epistola di Giovanni
dalle Celle a Tommaso di' Neri di Lippo del Palagio (fol. 25-27). — Epi-
stola di s. Bernardo a Raimondo del castello di s. Ambrogio ( fol. 27 e sg.).
— Volgarizzamento di 20 sermoni di s. Agostino di frate Agostino della Scar-
peria (fol. 30-53). — « Qui comincia un' opera facta per lo grande sapien-
te Aristotile, detta Y ethica | Finita Y eticha d' Aristotile translatata per
mastro Taddeo. Deo gratias. Scritta di gennaio 1459» (f°l- 54~7 2 )* — Mo-
do di ascoltare la messa, in volgare (fol. 73 e sg. ). — « Epistola di mes-
ser Poggio da Teranuova a messer Lionardo da Arezzo nella acchusatione
di Girolamo Usso nel concilio di Chostanza » (fol. 74-77): Costanza, 30
maggio « nel quale Girolamo finì i dì suoi ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 77 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza: Gaddi, num. 124.
Volgarizzamento del Genesi : « Al principio Iddio chreò il cielo e Ha terra |
Questo libro è di Langhino del Pace Languini in Borgo san Lorenzo e
chiamasi Fioretto di Bibbia » (fol. 70-100). — Poemetto adesp. e anep.
sulla Passione di Cristo, di solito attribuito a Nicolò Cicerchia, in 285 ot-
tave: « O inchreata maestà di Dio» (fol. 101-115). — «Giudizio d'Enoch
ed Elia », poemetto adesp. di 57 ottave: « Quel vero Iddio mente inchar-
nata » (fol. 11 5-1 18; ma la parte superiore del fol. 118 è mutila). — « Qui
chominciano e' perdoni che ssono a Fiesole, dati e chonfermati per gl'in-
frascritti papa nominati qui a piè » (fol. 118).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 118 macchiati dall' umidità; ond' è che mal ridotta è la minia-
tura della prima pag. di cui la scrittura fu ravvivata con un reagente. Leg. in assi e
mezza pelle. — Provenienza: Gaddi, num 175.
Christophori Leronensis Formularium forense (fol. 1-23). — Consilium in causa
donationis a. 1478-79 Thomae Michaelii de Senis (fol. 24-26). — Cristophori
Leronensis epistola (fol. 27) et sermo (ivi). — Barinoli de Saxqferrato, De
II, IV, 106. (Magi. CI. XXXVIII, num. 51).
II, IV, 107. (Magi. CI. XL, num. 19).
II, IV, 108. (Magi. CI. XXIX, num. 192).
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Tyramno (fol. 28-34). — Iacobi de Arena, De vulneratis (fol. 34 e sg. ). —
Uàaidi de Ubaldis de Perusio Consilium de vulneratis (fol. 35-37). — De
exportatione rei de civitate, tractatus, adesp. (fol. 37 e sg.). — Christopho-
ri LeronensU De causis maleficiorum (fol. 38 e sg.). — Quaestiones iuris
(fol. 39 e sg.). — Bartholi de Saxof errato Consilium de haerede (fol. 40 e
sg.); et de possessione (fol. 35-37). — Christaphori Leronensis formularium
orationum et litterarum (fol. 42-87). In fine: « Scriptum Mathelice die 16
mensis decembris millesimo CCCC° Lxiiij » . — Canzoni adesp. e anep. ( fol.
82 e sg-g\):
1. Non chiamarò di Appoilo o di Parnaso.
2. Legiadra Dilia Diva.
3. Per voi gioven pulita.
4. Ad voler sequir iu stil delli valenti.
5. El vi vare horamai.
6. Ne fu savante \i)
7. Ghiarae Ghiame la bruta treccia.
8. La larghie men vo pensosa e corto (?).
9. Sia grandezza et gratia spetiose.
10. Fresca rosella de magio novella.
11. O cansonecta mia misera et lacrimosa.
12. Ogni altra dompna ad vedere mi p;u grave.
13. Angosce, pianti et guai, doglie et martiri.
14. Felice chi mesura omne suo passo.
Il Follini attribuisce questi componimenti a Cristoforo Leronense, autore d' altri scritti del
codice.
Fol. 90 e sg. Canzone di Iacopo Sanguinacci :
Fol. 91 e sgg. Altre poesie adesp.:
1 . Ternari del Saviozzo : Soccurrime per Dio eh' io so* ad mal porto.
2. Canzone : Alto stendardo et guida del mio core.
3. Canzone: Cruda selvaggia fugitiva et fiera.
4. Canzone di Fazio degli liberti: Io miro i biondi et crespi tuoi capelli.
5. Ternari : Amor che con sua forza et virtù regna.
6. Sonetto : Fenice son ardente al mondo sola.
Note ed osservazioni astronomiche (fol. 99-105). — De officio advocati;
adesp. (fol. 106-121 ). — Formulae instrumentorum et epistolarum (fol. 122
e sg-g*. ). Tra gli esempi di epistole son riferite alcune del Petrarca del Boc-
cacci e di Coluccio Salutati.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 169, dei quali gli ultimi sono macchiati e laceri. Leg. in assi
S. Basilii sermo de liberalibus studiis, interprete Leonardo Bruni; cum epistola
eiusdem ad Coluccium Salutatimi (fol. 1-7). — Fr. Petrarcae epistola ad
fratrem Sacramorem de Pomeriis (fol. 8-12). — Eiusdem « Breve itinera-
rium ad quendam militem Mediolanensem profecturum a Janua in Terram
sanctam » (fol. 12-17). — Eiusdem epistola ad Iohannem Boccaccium (fol.
18-20): Partavi rv kal. maias ad vesperam. — Eiusdem aliae epistolae octo
Bench' io non sia bastante a dechiararte.
e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 152 dei mss. in fol.
II, IV, 109. (Magi. CI. XXXIX, num. 72).
124 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITLIAA
(fol. 21-26). — Psalmi (fol. 30-32). — S. Gregorii et Isidori orationes ( fol.
32-41 ) — Alexandri Magni epistola ad Dindimum regem (fol. 42 ) et Dindimi
eidem responsio (ivi). — Fr. Petrarcae epistolae quatuor (fol. 44-56). —
Angeli Iacobi ad Chrisoloram epistola de morte Innocentii vii (fol. 59-64).
— Elegia Nicolao de Ursinis Priori Venetiarum; anep. : « Dulce bonum
argentimi, sed nil preciosius auro » (fol. 66 e sg. ). — Ser Dominici Silve-
stri ecloga, cum epistola nuncupatoria (fol. 68-74). — Eiusdem epistola ad
Julianum Cancellarium Bononiae (fol. 74-76). — Eiusdem elegia (fol. 76 e
sg. ). — De Fesulis et Florentia et de earum aedificatione ( fol. 78-80 ). —
De familia Alagheria et de Dante (fol. 80). — Manetti Iannoctii epistola
ad Donatum Acciaiolum: 8 octobris 1450 (fol. 82 e sg. ): probabilmente
autogr. — Oratio in funere Perroni Siculi (fol. 84). — Oratio de incarna-
tone Cristi (fol. 85). — Protesto per l'uffizio dei Gonfalonieri, 13 marzo
1433 (fol. 86). — Itinerarium de Venetiis ad Indiam (fol. 87 e sg. ). —
Oratio ad Potestatem seu Rectorem, qua flagitiosorum facinora punienda
exponitur (fol. 91). — De Iesu Christo, epistolae Lentidi, Filati et Caiphae
(fol. 91 e sg. ). — Protesto di Giannozzo Manetti (fol. 93-95); — lettera a un
un fratello; Roma 10 marzo 1451 (fol. 95 e sg. ); — de coronatone imp.
Friderici III (fol. 96 e sg. ) — Lettera di Maometto li a Nicolò V; 1453
(fol. 97 e sg. ): — risposta di Nicolò V (fol. 98). — Risposta di Giannoz-
zo Manetti in nome de' x di Balia a una lettera della Rep. di Siena ( fol.
101-103); 20 luglio 1453.
Cart., sec. XV, in fol., ff. 103 ; molti sono macchiati per umidità. Leg. in assi e mezza
pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 538 dei rass. in fol.
II, IV, 110. (Magi. Cf. VI, num. 145).
Volgarizzamenti dal lib. xiv degli Annali di Tacito e dalle storie di Tito Li-
vio ( fol. 1 e sgg. ) — Nota su Federico li di Svevia ( fol. 9 ). — Elezione
di Corrado iv a Re dei Romani, 1236; atto volgarizzato (fol. 9 e sg.).
— Volgarizzam. di lettere di Federico II, di Gregorio IX, Innocenzo IV (fol.
10 e sgg.). — Lettera di Nkolò Acciainoli ad Angelo Soderini; mutila in
fine (fol. 32-35). — Lettera di Giovanni da Empoli ad Antonio Pucci, ve-
scovo di Pistoia; Cucim nell'Indie, 1 gennaio 1519 (fol. 37).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 37. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi,
num. 489 dei mss. in fol.
II, IV, 111. (Magi. CI. XXXV, num. 268).
Poesia adesp. e anep.: « Dico mal ... uomini vanno Ki per prode e chi per
danno | però finisco ke fifa bello » ( è del sec. xiii, ma qui, sul fol. di guar-
dia, copiata ne' primi del XIV: cfr. Propugnatore, xv, 335 e sgg., dove il
prof. T. Casini la pubblicò). — Rithmus: « Ave verbum incarnatimi »
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FIRENZE 125
(ivi). — Kalendarium (fol. 2-7). — « In nomine domini nostri Ihesu Cri-
sti. Anno Domini millesimo ducentesimo septuagesimo quarto, indictione
secunda, xv ianuari. In questa inditione si compieo questo libro. Scripselo
lo maestro Fantino da San Friano ». Precedono le rubriche del « Libro
d' Albertano », scritte in rosso; segue « Lo libro de Y amore et de la
dilectione di Dio et del proximo et dell' altre cose et de la forma de V o-
nesta vita. Libro primo d' Albertano. Lo cominciamento del mio tractato |
Mille diigento trenta et otto del mese d' agosto ne la undecima indictione.
Deo gratias » (fol. 8-70). — « Cominciasi lo libro di Seneca dele quattro
for^e di virtudi | di persone et di cagioni Amen » (fol. 70-73). — « Que-
sti sono li diece comandamenti » (fol. 74); articoli della fede, le sette
virtù, ecc. (fol. 74 e sg. ). — Sentenze di filosofi: « Cap. d' insegnamento e
di costumanza. Talento m' è preso di ricontare P insegnamenti deli filoso-
fi | Prima giudika te medesimo k 1 altra persona » (fol. 75-91). — « Que-
sti sono fiori et vita di filosophi et d' altri savi imperadori. Pictagora fue
lo primo | ma quelli è savio ke diviene sollicito et maestro per la caduta
delli altri » (fol. 91-103). — Osservazioni sulla luna: « Maestro Antonio
ciò disse : Merlino in tua scritta | Questo ingengno disse Merlino di sua
bocca » (fol. 103 e sg. ). — Poesia di argomento religioso, adesp. e anep.:
c A voi vengno Messere, o padre onnipotente » (fol. 104 e sg. : edita in
Serio di olezzanti fiori ; Imola, 1882; pag. 127 e sgg. ). — Sonetto, adesp.
e anep.: « Sempre si dice che uno fa male a ccento » (fol. 105; di ma-
no del sec. xv).
Membran., in fol. picc, sec. XIII, ff. 105 scritti a due colonne. Con belle iniziali minia-
te; didascalie in rosso. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Crusca, num. 26.
II, IV, 112. (Magi. CI. XV, num. 217).
Spano Pietro, Volgarizzamento del Thesaurus pauperum ; acef. : « frutti mangia
T uomo 'per malatia rimuovere » : fin. colla ricetta per un unguento « del
maestro Nardo da Ghanbasi o vero del maestro Nardo da Monte Spertoli » .
Cart., in 4. sec. XV, ff. 118 macchiati dall' umidità. Leg. in mezza pelle. — Provenienza:
Crusca, num. 61.
H, IV, 113. (Magi. CI. XXI, num. 185).
e Incomincia el libro delli amaestramenti antichi ordinato per frate Bartolomeo
da Pisa e da lui volgarizzato. Al nobile e savio cavaliere messere Gieri
delli Spini da Firenze. Di belle^a. Sapientiam antiquorum | Finito el libro
degli ammaestramenti antichi. Deo gratias. Amen. Questo libro scripsio io
Franciesco d'Antonio di Canbiozzo in Firenze anni Domini MCCCCxxxj » ecc.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 57 scritti a due colonne; ma il primo è mutilo e i cin-
que successivi sono danneggiati dall' umidità. Leg. in assi e mezza pelle. Già di Pietro
Dini, arcivescovo Fermano (il Pasciuto della Crusca). — Provenienza: Crusca, num. 27.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 114. (Magi. CI. VII, num. 991).
Raccolta* di rime antiche, scritte a mo' di prosa; ma tra un verso e V altro
é sempre una linea verticale. Ne do la tavola.
Fol. i e sgg. « Venti canzoni morali di Bindo Bonichi » ; ma in realtà non ve ne sono
che sette, cioè le seguenti :
1. Dispregiar valimento.
2. Ne 1' om discreto e saggio.
3. Così amistà veracie.
4. L' esser non iusto move.
5. Dei tempo P om passato.
6. Tanto prudenzia porta.
7. Chi dorme o mal v' è forse.
Della canzone ottava resta soltanto la didascalia : «c Contra li nomini avari e cupidi che del-
la morte non curano e non pensano ». Le carte bianche successive stanno a mostrare
che 1' amanuense interruppe la copia.
Fol. 16. Canzone di mes. Lapo da Colle : I' son la donna che volgo la rota.
Fol. 18 e sgg. « Versi di Narcisse » attribuiti al medesimo : Donne piatose diventate crude.
Fol. 20. Poesia amorosa, acefala perchè manca il fol. 19:0 bel mio sengnio se ttu starà
pur nuova.
Fol. 21. e sgg. Rime di Francesco Petrarca:
1. Quelle pietose rime in eh' io m' accorsi. -
2. Amor m' à posto come segnio a strale.
3. Fiamma dal cielo sulle tue treccie piova.
4. S' amor non è_ che dunque è quel eh' io sento.
5. La vita fugge e non s' arresta un' ora.
6. Vinse Annibal e non seppe usar poi.
7. Chi nel suo piangier dicie che veatura.
8. Io son già stanco di pensar siccome.
9. Di pensiero in pensier di monte in monte,
io. Nella stagion che '1 ciel rapido inchina.
Fol. 23 e sg. Capitolo di Gano da Colle: Avien titan suo charri in su leone.
Canzone del medesimo : Qual uom ^i veste de 1' amor carnale.
Fol. 26 e sg. « Sonetti di Dante Allighieri di Firenze » :
1. Salomone. I' fui 1' oltre mirabil Salamone.
2. Ettore. I' fui lo lustro e forte Ettor troiano.
3. Achille. I' fui '1 magnifico d' Achille.
4. Enea. I' son per Enea figurato scorto.
5. Vo' che mirando andate i greci ebrei.
6. Paris. I' son Paris del bon re Priamo.
7. Alessandro. Alessandro fui e mostro in questa storia.
8. Ercole. Hercole fui fortissimo gigante.
9. Cavalcando 1' altr' ier per un camino.
10. Guido, i' vorrè che tu e Lippo ed io.
1 1 . L' amaro lagrimar che vo' facieste.
12. Gientil pensiero e che parla di voi.
13. Lasso per forza di molti sospiri.
14. 01 tra la spera che più larga gira.
15. Venite a 'ntender gli sospiri miei.
16. Quando '1 consiglio degli ucce' si tenne.
17. A ciascun' alma presa e gentil core.
18. Questa donna eh' andar mi fa pensoso.
19. I' mi credei del tutto esser partito.
20. Non ti potranno giamma' fare amenda.
21. Com più mi fiere amor co' suoi vincastri.
FIRENZE
127
22. In fin che gli occhi mie' non chiude morte.
23. Volgiete gli occhi a veder che mmi tira.
24. Parole mie che per lo mondo sete.
25. Negli occhi porta la mia donna amore.
Fol. 30. Sonetto di Antonio da Ferrara : S' a leggier Dante ma chaso machaggi.
Fol. 31. Sonetto di Giovanni Boccacci'. Drieto al pastor d' Ameto alle materne.
Fol. 32. Canzone adesp. e anep. : Come '1 sol volgie le 'nfiammate rote.
Fol. 32 e sg. Rime di F. Petrarca :
1. Italia mia benché '1 parlar sia 'ndarno.
2. Chi à fermato di menar sua vita.
3. A qualunque animai eh* alberga in terra.
Fol. 33. Canzone di Fazio degli Uberti : Di quel possa tu ber che beve Crasso.
Fol. 34. Canzone di Antonio da Ferrara : [Io ben conosco] il pianto de' Troiani.
Ivi. Risposta di F. Petrarca : Quelle pietose rime in eh' io m' accorsi.
Fol. 34 e sg. Canzone di Fazio degli Uberti : Io guardo fra 1' erbette per li prati.
Fol. 35. Canzone di Vieri de* Bardi : Trovandomi io in quella parte giunto.
Fol. 35 e sg. Canzone di Nicolò del Gallina: Or con qual voce conterò la pena.
Fol. 36. Canzone di Pannocchia da Volterra : Una mattina al punto dell' aurora.
Fol. 36 e sg. Ballata di Bmzio Visconti: Senza la guerra di fortuna ria.
Fol. 37 e sg. Canzone del Petrarca : I' vo pensando e nel pensier m' assale.
Fol. 38. Canzone del « Cortese da Siena » : Il se non fosse il poco meno e '1 presso.
Fol. 38 e sg. Canzone : O mai non so come possa più scrivere.
Fol. 39. Canzone di Franco Sacchetti : Poca vertù ma fogie e atti assai.
Fol, 39 e sg. Due canzoni di Giannozzo Sacchetti :
1. U biasimar che tanto altero fai.
2. Perch' i' son giunto in parte che '1 dolore.
Fol. 41 e sg. Canzone di Paolo dell' Abbaco: Vocie dolente più nel cor compiange.
Fol. 42. Canzone di Alessandro di Bernardino de' Bardi : Amor per cui vertù prend' a
parlare.
Ivi. Frammento di canzone di Nicolò del Gallina : L' aspra saetta che dal sommo Giove.
Fol. 43 e sgg. Canzoni di Dante Alighieri :
1. La disperata mente che pur mira.
2. I' sento si d' amore la gran possanza.
3. Poscia eh' amor del tutto m' à lasciato.
4. Doglia mi reca nello cor ardire.
5. Amor che muovi tua virtù dal cielo.
6. V son venuto al punto della rota.
7. Tre donne torno al cor mi son venute.
8. Nel tempo della mia novella etade.
9. E' m' increscie di me si malamente.
10. Cosi nel mio parlar, vogli' esser aspro.
11. Al poco giorno e al gran cierchio d' ombra.
12. Donne eh' avete intelletto d' amore.
13. Donna piatosa e di novella etate.
14. Gli occhi dolenti per pietà del core.
15. Sì sottilmente eh' i' non so dir come.
16. Lo doloroso amor che mi conducie.
17. Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete.
18. Amor che nella mente mi ragiona.
19. Le dolci rime d' amor eh' i' solea.
Fol. 57-65. Rime del Petrarca :
1. Muovesi il vecchierello canuto e bianco.
2. Solo e pensoso e' più diserti campi.
3. Quella finestra ove 1' un sol si vede.
4. Quando veggio del cielo sciender 1' aurora.
5. Que' eh' a Tessaglia ebbe le man si pronte.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
6. Rimaso indietro al sesto decimo anno.
7. Sennuccio, i' non so bene in qual maniera.
8. Perseguendomi amore al loco usato.
9. Apollo s' ancor viva il gran disio.
10. Si t' era vietato il folle mio desio.
1 1 . Perch' io t' abbia guardata da menzogna.
12. Ben sapemo eh' é naturale consiglio.
13. Io avrò sempre in odio la finestra.
14. Occhi piangete, acconpagniate il core.
15. Sono animali al mondo di sì altera.
16. Se la mia vita dall' aspro tormento.
17. Ingiegno usato alle quistion profonde.
18. Era '1 giorno eh' al sol si scoloraro.
19. L' alber gentil che forte ama molt' anni.
20. L' ardente nodo dov' i' fu' d' ora in ora.
21. Quella finestra ove V un sol si vede.
22. Per fare una leggiadra sua vendetta.
23. Quando del proprio sito si rimove.
24. Se uno potesti per turbati sengni.
25. Strasviato è '1 folle pensier mio.
2Ó. t Datemi pace o duri miei pensieri.
27. La gola e '1 sonno e 1' oziose piume.
28. Quante fiate il mio dolce recietto.
29. Alma felice che sovente torne.
30. I' ò pien di sospir quest' aer tutto.
31. L' alma mia fiamma oltre le belle bella.
32. Come va '1 mondo! Or mi diletta e piade.
33. In mezzo di due amanti honesta e altera.
34. Erano i cape' d' oro all' aura sparsi.
35. Aventuroso più eh' altro terreno.
36. Lasso che male accorto fu' da prima.
37. Benedetto sia '1 giorno e '1 mese e 1' anno.
38. Cesare poi che '1 traditore d' Egipto.
39. La donna che '1 mio cor nei viso porta.
40. Piangete donne e con voi pianga amore.
41. Sì mi fa risentire all' aura sparsi.
42. Dell' empia Banbillonia ond' è fuggita.
43. Gieri, quando talor meco s' adira.
44. Pien di quella ineffabile dolcieza.
45. Ai bella libertà, come tu m' ài.
46. Così potess' io ben chiudere in versi.
47. Si al principio risponde al fine e '1 mezo.
48. Non veggio ove scampar mi possa ornai.
49. Qui dove mezo son, Sennuccio mio.
50. Mille fiate o dolce mia guerriera.
51. L' avara Banbilonia à colmo il sacco.
52. Occhi miei, iscurato è '1 vostro sole.
53. Se 1' onorata fronde che prescrive.
54. Que' che a Tesaglia ebbe le man sì pronte.
55. S'* i' credessi per morte essere scarco.
56. Sennuccio mio, benché doglioso e solo.
57. Signor mio caro, ogni pensier mi tira.
58. Discolorato ài, morte, il più bel volto.
59. Sì brieve è '1 tempo e '1 pensier sì veloce.
60. Nè mai pietosa madre al caro figlio.
61. Se quell' aura soave de' sospiri.
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62. Aspro core e selvaggia e cruda voglia.
63. Oimè il bel viso, omè '1 soave sguardo.
64. Che fai che pensi a che pur dietro guardi.
65. L' oro, le perle, i fiori vermigli e bianchi.
66. Questa fenice di laureata piuma.
Fol. 67. Sonetti di Ci no da Pistoia.
1. Lo 'intelletto d' amore eh' io sol porto.
2. Io ero tutto fuor di stato amaro.
3. Po' che de te piaciuto che disia.
4. O me eh' i' veggio per entro un pensiero.
5. Omo smarrito che pensoso vai.
6. Poscia che viddi gli occhi di costei.
7. Si mai di forza e di valor distrutta.
Sonetto di Cecco d' Ascoli a Cino da Pistoia : La 'nvidia a me à dato sì di morso.
Fol. 69. Sonetti di Tommaso de' Bardi ^ detto il Ritroso :
1. Lasso che s' io sospiro i' ò ben d' onde.
2. O Venus pia che dei tuo bel figlio.
3. Degli occhi della donna escie sovente.
Fol. 72. Quartina adesp. e anep. : Tempo è vegnuto de sì poca fede.
Ivi. Sonetto caudato di Benuccio Tolomei a Bindo Bonichi : A fine di riposo sempre afanno.
Ivi. Risposta del Bonichi; Mostraci el mondo prò' e dacci danno.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 72 e molti bianchi ; mancano i fogli 4 e sgg., 19 ed altri, seb-
bene regolarmente proceda la moderna numerazione. In principio è di mano dello Stroz-
zi una parte d' indice delle rime. Leg. in membrana. — Provenienza : Strozzi, dei mss.
in fol. num. 617.
f Questo si è il dialogo di santo Ghirighoro richato in volchare [da frate
Domenico Cavalca], Per ciò che come dicie santo Paulo | Finisce il dialo-
cho di santo Ghirigoro rechato di latino in volghare Amene »: copia di
frate Antonio Pucci del 1441 (fol. 1-116). — « Il di voto libro degli ati
de* santi apostoli chominciasi in chapitoli | Qui finiscie il divoto libro »
ecc. (fol. 1 16-150): volgarizzam. del Cavalca. — Volgarizzamento della epi-
stola di s. Dionisio a Timoteo sul martirio degli apostoli Pietro e Paolo
(fol. 150-154). — Orazione in volgare del Beda; e due altre orazioni adesp.
Cart., in fol, picc, sec. XV, ff. 155 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. —
Provenienza: Crusca, num. 16.
Giamboni Bono y Trattato della miseria dell' uomo : « Questo libro dà chonosci-
mento perché si posano chonsolare choloro che dalle tribolatione del mon-
do | nel secholo de' secholi amene. Deo gratias » (fol. 1-35). — « Qui
dice chome l'uomo si dee chontenere a la messa | e da ongni danno. Deo
gratias amene » (fol. 35 e sg.). — « Qui s. chontiene de' fatti e virtù
della santa ubidien$a del mondo | de' tuoi pechati amen. Deo gratias. Que-
sto libro iscrisse Lorenzo del Chiaro Cenini feraiuolo da drapi » (fol. 36-
46). È un trattato de' vizi e delle virtù compilato sulle Vite de' ss. PP.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche d* Italia^ x 9
II, IV, 115. (Magi. CI. XXXIX, num. 115).
(fol. 154 e sg.).
II, IV, 116. (Magi. CI. XXI, num. 172).
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
e sulla Collaz. dell' ab. Isaac. — Esempio di mansuetudine tratto dalle
« istorie di Roma » (fol. 49 e sg. ). — Volgarizzam. di 20 sermoni di s.
Agostino fatto da frate Agostino da Scarperia (fol. 48-79). — Fior di virtù:
« [A] more e benivoglien^a e dilettacene sono una medesima chossa | a-
veva fatto ne' sei di passati. Finitto i' Jibro rendiamo gratia a Dio oni-
potente amen » (fol. 81-107). — Miracoli della Madonna (fol. 107-111).
— Sermoni e prediche, in volgare, adesp. e anep. (fol. 113 e sgg. ): il
testo fin. mutilo a fol. 193.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 193 scritti fino al fol. 79 in due colonne. Leg. in membrana
Già di Filippo Pandolfìni. — Provenienza: Crusca, num. 35.
TI, IV, 117. (Magi. CI. XIII, num. 67; CI. XV, num. 176).
Sigoli Simone, Viaggio al Monte Sinai e al s. Sepolcro nel 1384: « Qui apres-
so faremo menzione delle nobiltà delle terre d' oltre mare quando si va
al santo Sepolcro | entrare vostro mallevadore. Chonpiuto di scrivere mar-
tedi a di' iiij d' ottobre 1390 » (fol. 1-22 ). — « Il primo libro di Vigetio di
Renatio dell' arte della medicina delle bestie | Qui si compie il quarto li-
bro. Deo gratias amen » (fol. 1-67). Precede l'indice delle rubriche. —
— « Questo libro fece Ypocrate savio medico d' India e ordinò in questo
libro la cura degl' animali | o di rietro e guarirà» (fol. 58-62). — Tratta-
to di mascalcia in volgare, adesp. e anep. ( fol. 63-69 ). — Formule di me-
dicina per cavalli (fol. 70 e sg.).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 22, 71. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza:
Strozzi, num. 374 e 146 dei mss. in fol.
II, IV, 118. (Magi. CI. XXXV, num. 85).
Cavalca Domenico, Trattato di Pazienza: « [L]egiendo me e trovando per le
scritture sante | Finito il libro della pacienzia lo quale si chiama medici-
na del chuore ». — Dopo il primo libro (fol. 15) è il sirventese: « Cri-
stiano che tti vincie 1' ira » ; un altro è in fine : « Chi vuol imprendere
d' avere pacienctia » .
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 66 scritti a due colonne. Una nota finale dichiara che il
cod. fu finito di scrivere il 18 febbraio 1401. Leg. in assi e mezza pelle. — Prove-
nienza: Gaddi, num. 482.
II, IV, 119. (Magi. CI. XIII, num. 70).
Frescobaldi Leonardo, Viaggio d' oltremare : « Qui addpresso faremo mentione
della andata d' oltremare cioè in Jerusalem et per tucta terra di promis-
sione | alli apostoli suoi. Deo gratias » (fol. 1-51). — Frate Nicolò da Pog-
gibonsi, Viaggio d' oltremare : « Fra mezzo a più dì negli anni MCCCXLV
mi parti da Poggibonizi | Explicit liber iste cuius sit laus tibi Criste » (fol.
53-163).
Cart., in fol. picc., sec, XV, ff. 163 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza :
Strozzi, num. 379 dei mss. in fol.
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FIRENZE 131
II, IV, 120. (Magi. CI. XXXVIII, num. 148).
c Chominciato MCCCXXiij in mezo ottobre a scrivere per asenpro. Al nome
di Dio e della Vergine e di tutta ìa santa chorte di paradiso. Qui cho-
mincia la vita di Balaam e di Giusaffa. In quello temporale si chomincia-
rono li monisteri adificare | Esplicit i' libro di Balaam e di Giusaffa: re-
feramus Deo gratias » (fol. 1-94). — Commento adesp. air Inferno di Dan-
te: fin. « Explicit capitulum xxxi.ij in quo finitur prima pars Dantis que
dicitur Infernus. Laudetur ergo pia Virgo gloriosa Maria » (fol. 95-241).
— Breve sintesi dell' Inferno : « Septe sono i peccati mortali | Et questa
è tucta la 'ntentione di Dante quanto a questa- parte dieta inferno. Et
qui finisce il tractato d'inferno» (fol. 244-246). — Note di storia italiaria
degli anni 1342, 1347, 1354, 1362: in volgare e lat. (fol. 246 e sg.). —
Istruzione per assistere alla messa; in volgare (fol. 249). — Orazione sulle
sette parole del Crocifisso; in volgare (fol 251).
Cart., sec. XIV, in fol., ff. 251 dei quali sono membran. gli ultimi due. Già di Antonio
Bancozzi, di Pietro di Simone del Nero e di Carlo di Tommaso Strozzi. Leg. in tela
e mezza pelle. — Provenienza : Crusca, num. 24.
II, IV, 121. (Magi. CI. XXI, num, 142).
c Expositioni sopra le quatro virtudi extratte da Maximo Valerio et degli an-
tichi decti de' phylosafi | molto contrario. Amen. Laus Deo sit. Explicit
liber magistri Tadei. Ego Simon ser Petri Landi Andree de Montevechio
scripsi et ipsum explicui snb anno Domini MCCCCLViiij » (fol. 1-35).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 35 e molti bianchi. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza : Strozzi, nun. 1267 de' mss. in fol. — Tra i detti de' filosofi son compre-
si alcuni dal De regimine regum attribuito ad Aristotile; e un breve trattato sulla
conservazione della sanità dello stesso maestro Taddeo Alderotti fiorentino (fol. 33-35).
II, IV, 122.
«• « Proemio del libro del ghoverno della famigla. Uno timore filiale secondo
credo, et se non è desidero così sia, humilemente ti fa domandare j alla
gloria eterna. Amen. Deo gratias ».
Cart. in 4, sec. XV, ff. 48. Leg. in mezza pelle. Già di Pietro Dini (il Pasciuto della
Crusca). Il Pollini 1' acquistò per la Magliabechiana dai suoi eredi nel 18 19.
II, IV, 123. (Magi. CI. VI, num. 146).
€ Qui comincia la rectorica nuova di Julia traslatata di gramaticha in volgha-
re per frate Guidotto da Bologna. Nel tempo che signoreggiava il grande
et gentile huomo Giulio Ciesare | Certo di questo non dice egli ».
Membran. in fol., sec. XIV, ff. 32 scritti a due colonne. Didascalie in rosso: a colori la
prima iniz. con la figura dell' autore o del traduttore nel centro. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Strozzi, num. 506 dei mss. in fol.
II, IV, 124. (Magi. CI. VI, num. 150).
c Qui comincia lo seguimento di rectorica lo quale è ritracto in volgare del
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132 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
[libro di] Tullio et di molti phylosofi per ser Brunetto Latino da [Firenze].
Sovente e molto ó io pensato in me medesimo | adatare li miseri nelle
loro cause. Explicit Iste liber. Scrìptor sit crimine liber. Deo gratias A-
men ».
Cart., in fol. picc, sec. XIV, ff. 51 scritti. Il foglio di guardia in princ. è membran.
Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 540 dei mss. in fol.
II, IV, 125.
Vegesrìo, Volgarizzamento dell'Arte della guerra di Bono Giamboni: « Usanca
fu appo gì* antichi di scrivere i trovamenti delle buone arti e fattone li-
bri da presentargli a' signori | Compito il quarto e ultimo libro di Vigie-
sio Favio dell'ordine militano scritto e chompiuto » (fol. 1-50). — Fior
di virtù: c Amore, benivolenca, dilettatone | e sofferente nelle aversita-
di. Finito libro Deo gracias Amen » (fol. 1-24). Intercalate nel testo bel-
lissime figure di animali a penna, chiaroscuro e a colori.
Cart., in fol picc, sec. XIV, ff. 50 e 24 scritti in due colonne: bianchi gli ultimi due
fogli; membran. il primo che fa guardia. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza:
s. "Maria Novella (a. 1809 ).
II, IV, 126.
Raccolta di rime. Ne do la tavola.
Fol. 1-5. Sonetti di Mariotto Davanzati:
1. H fero sguardo e '1 non dovuto isdegnio.
2. Tanta alta groria spesso al cor m' accende.
3. Io vidi in roezo di vermiglio e bianco.
4. Non tien Minos in Dite alma sì ria.
5. Del ciel discese un falcon pellegrino.
6. Qual mirabile fato il terzo cielo.
7. Lo stato mio è ssì dubioso e ffosco.
8. O per me lieto e fortunoso giorno.
9. Amore à sì mutato sua natura.
10. L* ultimo giro della folle rota.
11. Tolto m' à morte il più leggiadro oggetto.
12. Io porto sempre Troia agli occhi avante.
13. Sopra a naturai corpo o di ciel segno.
14. S' or la mia spenta fantasia raccende.
15. Pel nunzio fatto a tte da Gabriello.
Sonetto adespoto al Davanzati :
Veloce in alto mar solcar vedemo.
Altri due sonetti del Davanzati:
1. Piangete occhi mia lassi perch' io temo.
2. Benché scontento e solo milite mio.
Fol. 7-39. Rime di Dante Alighieri :
1. Donne c' avete intelletto d' amore.
2. Donna pietosa e di novella etate.
3. Gli occhi dolenti per piatii del core.
4. O voi che per la via d' amor passate.
5. Ballata io vo' che ttu ritruovi amore.
6. Spesse fiate vegniommi alla mente.
7. Amor e cor gentil sono una cosa.
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FIRENZE
8. Quantunque volte 1* atto mi rìnmembra.
9. Era venuta nella mente mia.
10. De peregrini che pensosi andate.
1 1 . Oltre alla spera che più larga gira.
12. Così nel mio parlar voglio esser aspro.
13. Voi che 'ntendendo il terzo cicl movete.
14. Amor che nella mente mi ragiona.
15. Le dolci rime d' amor eh' io solea.
16. Amor che muovi tua virtù dal cielo.
17. Io sento sì d* amor la gran possanza.
18. Al poco giorno ed al gran cerchio d* ombra.
19. Amor tu vedi ben che questa donna.
20. Io son venuto al punto della rota.
21. E m* incresce di me sì malamente.
22. Poscia eh* amor del tutto m' ha lasciato.
23. La dispietata mente che pur mira.
24. Tre donne intorno al cor mi son venute.
25. Doglia mi reca nello core ardire.
20. Ancor da che convien pur eh' io mi doglia.
27. Io mi son pargoletta bella e nova.
28. Ai falso riso perchè ài tradito.
Expliciunt cantilene morales poete Dantis Allegheri civii (sic) fiorentini.
Fol. 40-70. Canzoni di Bìndo B onte hi :
1. Dispregiar valimeli to.
2. Neil' uom discreto e ssaggio.
3. Cosa amistà verace.
4. L* esser non giusto move.
5. Nel tempo 1* uom passato.
6. Tanto prudenzia porta.
7. Chi dorme o mal v* è forse.
8. A tal è giunto il mondo.
9. Guai a chi nel tormento.
10. Sed Eva e Adam tutto.
1 1 . L* omo à tre singnioraggi.
12. Chi toile altrui tesoro.
13. Morte è privar di vita.
14. El papa eh' é t tir anno.
15. Esser credia beato.
16. Omo che è infelice.
17. Chi è inn awersitade.
18. Magnificando amore.
19. Trovar sottil viaggi.
20. Poi Dio creò Adamo.
Fol. 70-76. Due capitoli sulla messa :
1. Quando si pone il sacerdote a ddire.
2. Quando comincia il santo sacerdote.
Fol. 76 e sg. Quartine adesp., ma del Sai' tozzo :
Specchio di Narcise o Ghanimede.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 77. Leg. in cuoio e cartone. — Provenienza : Crusca, num. 20.
II, IV, 127.
« Qui comincia lo 'nsegnamento di rethorica il quale è ritracto in volgare de'
libri de Tulio et di molti phylosofi. Sovente et molto ò io pensato | Certo
di questo non dice elgli » (fol. 1-80). — « Exordii de diverse maniere»
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134
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
(fol. 81-85). — « Qui comincia il libro del fiore de filosofi et di molti sa-
vi. Pictagora fue il primo filosofo | che a schifare li vicii » (fol. 87-106).
Membian., in 4, sec. XIV, ff. 106 scritti in due colonne. Con miniature a fol. 1 e 87.
Leg. in cart. e mezza pelle. — Provenienza: Ss. Annunziata (a. 1809).
« Novella d' una giarda fatta a Bonaccorso di Lapo Giovanni » (fol. 1-9). —
Novella del grasso legnaiuolo (fol. 9-16). — Lettera di Gian Galeazzo Vi-
sconti alla Signoria di Firenze; 19 aprile 1390 (fol. 16): — risposta al med.;
2 maggio ( fol. 17). — Epistola volgarizzata di Leonardo Bruni al Duca di
Mantova (fol. 18-25). — Lettera di Frane. Sforza alla Signoria di Firenze ;
14 giugno 1450 (fol. 25-31). — Protesto di Giovanni Morelli, eletto Gonfa-
loniere (fol. 32 e sg. ). — Epistola del re Roberto d'Angiò al Duca d'Atene
quando s'insignorì di Firenze; Napoli 19 sett. 1342 (fol. 33.). — Lettera
di Leonardo Bruni a Frane. Sforza in nome della Signoria di Firenze; 27
nov. 1439 (fol. 33 e sg. ). — Lettera di Piero di Filippo del Nero a Galeot-
to Ricasoli (fol. 34 e sgg. ). — Volgarizzam. del trattato De uxore di
Teofrasto (fol. 36 e sg.). — Epistola del Petrarca volgarizzata (fol. 38). —
Lettera di Simone di Lorenzo Simoni a Cione da Mezzola (fol. 38-41 ). —
Novella di Cocchi dell'Astore di Tommaso Mozzi (fol. 42-45). — Lettera
di Poggio Bracciolini a Leonardo Bruni (fol. 46-49). — Orazione di Cristo-
foro Malvicini all' entrata de' nuovi Signori di Firenze nel 1460 (fol. 49-54).
— Crislofano da Pratovecchio, Orazione proemiale alla lettura di sonetti di
Frane. Petrarca (fol. 55-58). — Enea Silvio Piccolomini, Oraz. in esortazione
alla crociata contro i Turchi (fol. 58-67). — Volgarizzamenti d'orazioni di
Cicerone e di Sallustio (foi. 67-81). — Lettera di Francesco Sforza alla Si-
gnoria di Firenze; Monteloro, 8 novembre 1443 (fol. 81). — Lettera di
un Iohannes a Salvestro di Gerì de' Pigli (fol. 81-83). — Altra lettera di
un Biagio al med.; 12 settembre 1383 (fol. 83). — Lettera di Chiodi Van-
nuccio al med.; (fol. 83 e sg. ). — Novella del Bianco Alfani di Piero di
Filippo del Nero (fol. 84-89). — Proemio alla novella di madonna Lisetta
del med. ( fol. 89 e sg. ). — Relazione di « una mirabile fortuna » seguita
in Valdelsa nel 1456 (fol. 96-99). — Epistola di Presto Giovanni all' imp.
Carlo iv (fol. 99-103 ). — Nota di terremoti in Firenze nel 1453 (fol. 104).
— Framm. di lettera di Agnolo d' Andrea a Giovanni di Iacopo Pigli ; Bre-
scia, 7 luglio 1456 (fol. 104.) — Lettera di Giovanni Rueellai al med. ; Na-
poli, 1456 (fol. 105 e sg. ). — Modo superstizioso per recuperare la re
furtiva (fol. 106 e sg. ). — Ricette (ivi). — I trenta giorni pericolosi del-
l' anno (fol. 107). — Orazione e medicina contro il mal caduco (fol. 107
e sg. ). — Ricordo di Giovanni Pigli, relativo alla dimora dell'imp. di Co-
stantinopoli nella sua villa, 27 luglio 1439 (fol. 1 08-1 10). — Notizia della
II, IV, 128. (Magi. CI. VI, num. 132).
FIRENZE 135
famiglia Pigli (fol. no). — Capitoli dalla Storia attrib. a Ricordano Male-
spini; copia di Giovanni Pigli (fol. 110-115). — Nota sulla semina delle
biade e sugl'innesti (fol. 115 e sg.). — Altre ricette (fol. 116). — Let-
tera di Domenico da Prato ad Alessandro Rondinelli ; 10 agosto 141 3 (fol.
116 e sg.). — Ricetta per far vino bianco (fol. 117). — Estratti in vol-
gare dal De regimine principum di Aristotile ( fol. 118 e sg. ). — Proverbi
rimasti di maestro Geremia (fol. 1 2 1 e sg. ). — Detti e sentenze di savi
(fol. 122). — Protesto di Donato Acciainoli) 15 maggio 1469 (fol. 12^3 e sg.).
— Lettera adesp. colla quale si accompagna un libro (fol. 124 e sg. ).
Cart., in fol. picc, ff. 125. Scrittura di Giovanni Pigli. Leg. in membr. — Provenienza:
Strozzi, num. 148 dei mss. in fol.
H, IV, 129. (Magi. CI. XXX, num. 1).
• Qui cominciano e' chapitoli per ordene dela prima parte del livro del gho-
vernamento dei re et di principi [di frate Egidio Colonna"] | Qui finisce el
livro del chovernamento dei re et dei prenci che frate Gilio di Roma del-
l' ordene di sancto Aghostino a ffacto. El quale livro ecc. Facto et com-
pito xvi di giungno en anno Domini mcclxxxviij » (fol. 1-66). Il proe-
mio com. : « Al suo spetiale signore nato di lignagio reale et sancto mes-
ser Filippo primo filliulo et reda di messer Filippo tranobile re di Fran-
cia per la gratia di Dio, frate Gilio di Roma suo chericho umile et de-
voto frate » ecc. — Seguono (fol. 67 e sg. ) ricette di mano del sec. XV.
Membran., sec. XIII, in fol. picc, ff. 68; i primi 66 sono scritti a due colonne. Legatu-
ra orig. in assi cop. di pelle con tracce di due fermagli. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 130. (Magi. CI. VI, num. 78).
« In questo libro si tratta della dottrina et degli amaestramenti che ssono
dati a' dicitori che vogliono sapere bene et piacevolmente parlare extratti
in cierti ordini ad istanza di cierti gientili huomini volghari | Esplicit liber
Rettorice Tulij facunde eloquenzie. Deo gratias. Amen »> (fol. 1-62). E-
stratti da Statuti fiorentini (fol. 63-70).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 70 scritti in dne colonne fino al fol. 62. Leg. in membr. —
Provenienza: Gaddi, num. 715.
II, IV, 131-134. (Magi. CI. VII, num. 957-958).
Bzummattei Benedetto, Lezione sulla Comm. di Dante. Voi. I, fino al C. Ili del-
l' Inf. : Voi. 11, fino al C. xix ; Voi. ni, fino al C. xxxiv ; Voi iv, dal C.
1 al xviii del Purg.
Cart., in fol., autogr., di ff. 1-406, 407-796, 797-1 151, e 450 scritti. Leg. in assie mez-
za pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 255 e 256 dei mss. in fol.
II, IV, 135.
1 DanUs de Aldigheriis libri primi qui dicitur infernus | et l'altre stelle. Expli-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
cit. Deo gratias » (fol. 1-187). — « Credo di Dante Aldighieri poeta fioren-
tino. Io scrissi già d' amor più volte rime | che paradiso alla fine ci doni »
(fol. 188-191).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 191. Già di Pietro Dini (il Pasciuto della Crusca). Lo acqui-
stò il Follini dagli eredi di Agostino Dini nel 18 19. Leg. in assi e mezza pelle.
II, IV, 136. (Magi. CI. XIII, num. 69).
Polo Afarco, Milione: « Or si misero li due frateli la via chon questi amba-
sciadori e andarono uno anno | per più parti del mondo e sappiate che da
Rossia a Dorbeche . . . » (fol. 2-76). — Frammento di storia della fata
Morgana: «... tutti bene armati. E quando messer G[alasso] s'avide del
tradimento | chon grande amore e grande solazzo » (fol. 77). — Sentenze
di filosofi : « Pitagora fue lo primo | che la più bassa ripa che ssia alo
mondo si è assai più alta... » (fol. 78-91). — - Passio s. Matthaei (fol. 1
e sg. ) ; s. Lucae ( fol. 3 e sg. ) ; s. Marci ( fol. 4-6 ) ; s. Iohannis ( fol. 6-8 ).
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 91, 8. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi,
num. 378 dei mss. in fol.
II, IV, 137.
Cavalca frate Domenico, Volgarizzamento delle Vite de* ss. Padri. La tavola
delle didascalie delle vite è a fol. 1-11; il c Proligo de* libro della vita
de' sancti padri » a fol. 13. La prima vita è di s. Paolo (fol. 13 e sgg. ):
fin. con la « Regula sancti Pacomii ».
Cart.. in fol., sec. XV, ff. 485; gli ultimi sono macchiati dall' umidità. — Leg. in assi e
mezza pelle. Già di Pietro Dini (il Pasciuto della Crusca). E dagli eredi del Dini l'ac-
quistò il Follini nel 1819.
II, IV, 138.
« Incomincia il tractato che ssi chiama la disciplina degli spirituali [di frate
Domenico Cavalca] » (fol. 1-45). — « Tractato delle molte stoltitie che ssi
' commettono nella battaglia spirituale » del med. (fol. 46-59).
Cart., sec. XV, in fol., ff. 59 scritti a due colonne. Leg. in assi e mezza pelle. — Pro-
venienza: c. s.
II, IV, 139. (Magi. CI. VI, num. 38).
Ser Giovanni Fiorentino , Pecorone: « Per dare alquna stilla di rifriggierio e
di chonsolatione »> ecc. (fol. 1-120). — Domande e risposte sopra usi po-
polari e riti ecclesiastici ; « Perchè si fanno i falò e perchè s' aciendono
le facielline la sera di charnasciale. Rispondoti | uno bellissimo figliuolo
maschio nella bellezza sua » (fol. 1 21-123). — Novella del grasso legna-
iuolo (fol. 124-129). — Sonetto adesp. e anep.: « Sempre si dicie eh' un
fa male a ciento • (fol. 129).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 129. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Magliabechi.
Le ballate, che si leggono in fine d' ogni giornata del Pecorone, sono le seguenti:
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FIRENZE 137
1. Alzando gli occhi vidi una donzella.
2. Una angioletta m' apparve un mattino.
3. Benedetto sia '1 giorno eh' io trovai.
4. Troverò pacie in te donna giammai.
5. Apri il dolcie arco singnior mio.
6. Donna che 'n segua amore non sia altera.
7. Non segua amor chi nonn à il cor prudente.
8. Si mmi riscaldan gli ardenti disiri.
9. Donne che sete d' ogni mal radicie.
10. Non perda tempo chi cierca per fama.
11. Chi sente nella mente il dolcie foco.
12. Chi d' amor sente et à '1 cor peregrino.
13. Troverò pacie in \e donna giammai.
14. Chi è dalla fortuna sfolgorato.
15. Chi ama de' buon chuore non dee perire.
16. Omè fortuna non mi stare adosso.
17. Nessuno in me tro verrà mai merzede.
18. Quante leggiadre foggie trovan quelle.
19. O lassa isventurata a che partito.
20. Tradita son da un falso amadore.
21. Al mio primo amadore vo' far tornata.
22. Non m' insalvatichire poi che ttu sai.
23. Donna leggiadra per 1' altrui fallire.
24. Oi lassa a me dolente isventurata.
25. Amor tu ài contento quel disio.
26. Mille treciento con settantott' anni.
II, IV, 140.
Volgarizzamento degli ultimi cinque libri della prima Decade di Livio : « Io
v' ò raccontato in cinque libri i fatti di cittadini di Roma i quali feciono
poi che Ha città di Roma fue dificata | medesimo anno li edili della mo-
neta che elli presono dal ».
Cart., in fol., sec. XV, pagg. 374, macchiate dall' umidità. Leg. in assi e mezza pelle.
Acquistato dal Follini nel 1819. Già di Vincenzo Borghini.
II, IV, 141-144.
Sodtrini Giov. Vittorio , Agricoltura. Copia dell' orig. Magliab. CI. XIV, 42, di
mano di Bartolomeo Follini.
Cart., in fol., 1 807-1 809, ff. 307, 219, 330, 215. Leg. in cart. — Provenienza: Dono
Follini, 1822.
II, IV, 145.
c In nomine Dei Amen. Qui cominciano le prediche di frate Giordano nel
MCCCV una parte e alcune d* altri tempi perchè in questo libro si trovo-
vino (sic) di tutte domeniche dell' anno e di feste solenni e comincia a
quella della Donna di marcio | misse mano ora a dire la storia di sancta
Cecilia la quale fu bellissima e molto divota. Deo gratias » . Segue la ta-
vola delle rubriche.
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 193 scritti a due colonne da più mani. Leg. in assi e mezza
pelle. — Provenienze : Ss. Annunziata (a. 1809).
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138 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 146. (Conv. G. 2. 1491).
Prediche di frate Giordano: «Per f[rate] Giordano [m]ccc.v. di 4 di settem-
bre domenica mattina in santa Maria Novella in FirenQe. Cum irent mun-
dati sunt. Nel vangelio d* oggi si fa mentione | erano belle ragioni e or-
dinate ...» (fol. 1-5). — « Incomincia el libro detto scala celi. Della mor-
te. Capitolo primo. A ogni parola | e Ha perfettione di se medesima. Deo
gratias. Am. am. am. » (fol. 5-92). — * « Incomincia il libro delle omelie
di sancto Gregorio papa di diverse lectioni del sacro sancto evangelio |
Finisce l'omelia quadragesima ed ultima di sancto Gregorio» ecc. (fol.
95-251). — « Incomincia V omelia di Origene sopra el vangelio di sancto
Giovanni | Finita è l'omelia d'Origene» (fol. 251-257).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 257 scritti a due colonne da più mani. Leg. in tela e
mezza pelle. Sui due rovesci delle coperte sono incollati due fogli membran. di corale
del sec. XII. — Provenienza : Ss. Annunziata.
II, IV, 147. (Magi. CI. XXXVIII, num. 149).
Leggende di sante : « [Inco]mincia la chonversaQÌ[one] della beatissima Ver-
gane sanjcta Chaterina. [Nel]la provincia di Persia | sechulorum amen. »
— Di s. Caterina (fol. i, e 20); s. Ufragia (fol. 14); s. Orsola e delle
undici mila vergini (fol. 36); s. Margherita (fol. 40); s. Domitilla (fol.
49); s. Taise (fol. 51); s. Beatrice (fol. 52); s. Alessandra (fol. 53); s.
Zosima (fol. 54); s. Anastasia (fol. 56); s. Giuliana (fol. 59); s. Tarsilla
(fol. 60); s. Elisabetta (fol. 61); b. Filusina (fol. 71).
Cart., in fol. picc., sec. XIV, ff. 78 scritti in due colonne e quasi tutti racconciati, par-
ticolarm. ne' margini che per lo più sono rifatti. Vari fogli mancano, anche tra il fol.
2 3 e 35 : il fol* 2 4 è bianco. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Accad.
Crusca, num. 38.
II, IV, 148.
Cassiano Giovanni, Collazioni de* ss. Padri volgarizzate ; dalla Collaz. XI alla
XXIV : « Conciò sia chosa che molti di quelli sancti ke sono ammaestrati
| Rimane adumque che io il quale per adietro sono stato giptato nela
pericolosa tempestade ora sia racompagnato al sichurissimo porto del si-
lenzio col vento dele vostre orazioni. »
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 124 scritti a due colonne. Infine: « Questo libro è di Ber-
nardo di Pagholo di Ridolfo Lotti ». Leg. in tela e mezza pelle. Poi appartenne a
Gè ri Ciofi. — Provenienza : Crusca, num.' 30.
II, IV, 149.
« [A]l nome di Dio. Amen. In questo libro si contengono deliberationi, pro-
visioni, ordinamenti, electioni d* ufficiali, acti et altre diverse et varie
scripture » dei Priori di Firenze; dal 1305, 18 agosto, ai primi del secolo
XVI (fol. 1-92). — « Riforma del sacro oratorio d* Hor S. Michele », 1568-
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FIRENZE 139
70 (fol. 92-115). — «Erezione in commenda dello Spedale di s. Piero a
Montelupo » ; 1589 (fol. 116 e sg. ). — Ordine di Paolo Vinta Auditor fi-
scale al Provveditore d'Or S. Michele; 27 agosto 1597 (fol. 118).
Membran., sec. XV e sg., in fol., ff. 118 scritti. Leg. in assi e mezza pelle. — Acqui-
stato per la Magliabechiana dall' avv. Gustavo Galletti nel 1834.
II, IV, 150.
c [Formulario di] Lettere di Cardinali et di Duchi et d'altri grand* huomi-
ni » . Sono divise per materie : « Allegrarsi d' acquisto di Stato » ; « Al-
legrarsi d* acquisto di figli * ; « Dolersi » ; « Raccomandare Dottori et al-
tri » ; ecc.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 107. Leg. in membrana. D' ignota provenienza.
II, IV, 151.
c Apocalipsis Ihesu Cristi quam dedit illi Deus | in iracundiam accendit » .
Con postille marginali.
Membran., in fol. picc, sec. XII (sul dorso è impresso in oro il titolo ApocaL ms. //5P),
ff. non num. col taglio dorato. Leg. in pelle rossa con impressioni iu oro. — Prove-
nienza : Menabuoni (a. 1 794) .
II, IV, 152.
c Constituzioni e Ordini del ven. Monastero della Concettione della s. Ver-
gine Maria, chiamato il Monastero Nuovo, in via della Scala di Firen-
ze » : con approvazione del 3 ottobre 1655 e con modificazioni del 1750.
Cart., in fol. picc, sec. XVII e sg., ff. non num. col taglio dorato. Leg. in pelle rossa
con due fermagli e impressioni in oro. — Dono di Leopoldo II (a. 1846).
II, IV, 153.
Satire adesp. e anep. : « [S]emper ego auditor tantum numquam ne repo-
nam | Et tacitus nostras intra te fige querelas. » Com' è notato in fine,
dell' ultima satira, eh' è la nona, mancano 56 versi : e mancano pure le
sette satire successive. Con postille interlin. e margin.
Membran., in fol. picc, sec XV, ff. 41. Leg. in mezza membr. — Il Follini V acquistò
nel 1819 dal libraio Gaspare Ricci che alla sua volta 1' aveva acquistato dal march.
Antonio Albergo tti d' Arezzo.
II, IV, 154.
c Incomencia il prolagho del volgare^atore del dialogo di messer san Gre-
ghorio papa et doctore dela santa fede chattolica. Per ciò che come dice
santo Pagholo | Qui finisce il quarto libro et tutto il dialogo di sancto
Gregorio papa. Deo gratias Amen » .
Cart., in fol. picc, sec XV, ff. 95 scritti a due colonne. Già del convento di s. Bene-
detto « di fuori della porta a Pinti » ; e « iscrisselo un frate di chasa ». Leg. in membr.
— Già di Pietro Dini (il Pasciuto della Crusca) ; e dagli eredi Dini lo comprò il Fol-
lini nel 1819.
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140 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 155.
« Cronica de* Pontefici di fra Martino penitenziere e cappellano del Papa » ;
titolo di mano del sec. scorso : « In perciò che sapere li tenpi de* sommi
Pontefici romani e degli imperadori e* quali furono al loro tenpo | che
ffu rotto per loro». — Fiorita breve di storia; da Adamo al 1458: «In
perciò che gli uomini che ssono oggi ànno dimenticato per molta anti-
chità alquante dilettevole e belle storie | e quelo di Siena fecie arcive-
schovado Amen » . — Nota di papi successori di Benedetto XI fino a
Giulio II.
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. non num. Leg. in assi cop. di pelle irapr. con tracce di
due fermagli. Già di Pietro Dini; e il Follini da* suoi eredi V acquistò nel 18 19.
II, IV, 156.
c Incipit cronica fratris Martini ordinis predicatorum domini pape cappellani
et penitentiarii. Quoniam scire tempora | Explicit cronica Martiniana » etc.
— « Allegationes contra Imperatorem super questione Regni Apulye et
Sycilie » .
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. non num. Leg. in cart. Già della famiglia Pucci. Il Fol-
lini T acquistò dal libraio Gaspare Ricci nel 1814.
II, IV, 157.
« Opera messa insieme da me Domenico Martinetti V a. 1748 a ritrovare non
solamente i nomi e tempi de* signori [Auditori] Fiscali, ma anche le no-
tizie più certe di tutti quelli che sono stati fatti morire per mano di car-
nefice [in Firenze] sin dall' anno 1423, siccome anche i luoghi de* loro in-
terramenti e dei loro suplici », fino al i° luglio 1769. Precede una «No-
tizia della fondazione della ven. Compagnia di s. Maria della Croce detta
del Tempio in Firenze ».
Cart., in fol. picc, sec. scorso, pagg. 122. Leg. in cart. — Acquisto del 18 18.
II, IV, 158.
« Iste Prosper fuit equitanicus | Explicit liber Prosperi. Deo gratias Amen ».
Membran., in fol. picc, sec XV. Colla figura di s. Agostino nel centro della prima ini-
ziale. I ff. non sono num. Leg. in cart. — Il Follini 1' acquistò nel 1819 da Gaspa-
re Ricci libraio che alla sua volta 1' aveva acquistato dal march. Antonio Albergotti
d' Arezzo.
Il, IV, 159.
Aristoteli Ethica : « Omnis . . . . | omnis vita beata » . Con ampie note marginali.
Membr., sec XV, in 4, ff. non mim. Leg. in tela e mezza pelle. — Il Follini l'acquistò
dal libraio Gaspare Ricci nel 1816.
II, IV, 160.
c Libro delle grandezze et cose memorabili di Spagna, nuovamente compo-
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FIRENZE 141
sto da maestro Pietro di Medina habitatore in Seviglia, intitolato al sere-
nissimo sig. Don Filippo Prencipe di Spagna et nostro signore, mdlix.
Tradotto nella lingua commune italiana da Stefano Breventano cittadino di
Pavia, MDLXVii ». Precede la lettera del traduttore a Francesco Grimal-
di; 4 luglio 1569. Segue V indice alfab. delle materie.
Cart., in fol. picc, sec. XVI, ff. 178. Leg. in mezza merabr. — Il Follini lo acquistò
dal libraio Gaspare Ricci nel 181 7.
n, iv, i6i.
Nelli Giov. Battista di Agostino, « Arte di fortificare, difendere et attaccare
le piazze secondo i metodi spagnolo, franzese, italiano e olandese ». Con
figure a penna e colori.
Cart., in 4 gr., sec. scorso, ff. 47 num. ed altri non nura. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza: Nelli, num. 8 [9].
D, IV, 162.
« La villeggiatura di Maiano o sia F illustrazione della medesima e sue a-
diacenze con lo schiarimento d' alcuni punti d'istoria di quel paese e del-
la citta di Firenze e con annotazioni topografiche ed altri riguardanti Fo-
pere e la persona di m. Gio. Boccaccio da Certaldo. Copiata dall'originale
che si conserva nella villa dei signori Tolomei ».
Cart., in 4 gr., 1792, pagg. 159 ed altre non num. che contengono 1* indice delle materie
e P alfabetico. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Poirot.
II, IV, 163.
Minutario d' atti notarili del sec. XIV. — Leggenda di frate Panunzio, in vol-
gare (fol. 1 non num. e 1 num.). — Laude: « Piange F amoroso lamen-
tando » : « O croce alta che sostieni El mio figluolo dilicato » ( fol. 1 ). —
Salve regina e un Oremus ( ivi ). — « Consilium domini Gregorii de Aldis
de s. Geminiano Iurisperiti Iudicis et Assessoris domini Potestatis Castri
Plebis » (fol. 94). — Cantare del Bel Ghirlandino ; adesp. e anep.: « Gie-
so Cristo fiugluol di Maria Che per gli pecchatori pendesti in croce » ( fol.
95^97 )-
Cart., in fol. sec. XIV, ff. 97 scritti da più mani. Leg. in membr. — D Follini P acqui-
stò da Francesco Bonamici da Prato nel 1806. I fogli nella parte inferiore sono gra-
vemente danneggiati dall' umidità.
II, IV, 164.
* Apprensioni d* abito di tutti i cavalieri dell' ordine militare di s. Stefano
di Pisa da Y anno 1562 » fino ai primi del secolo scorso.
Cart., in fol. sec. XVII e sg., ff. 103. Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, IV, 165. •
t Contra maledicum et obiurgatorem qui multa pungentur adversus inclitam
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1 42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
civitatem Flerentie ; scripsit Linus Colucius Salutatus. Fuit nuper | quidquid
novit » (fol. 1-57). Segue un* epistola: « Iussisti | Vale. Florencie iij idus
septembris » (fol. 57 e sg.) (
Membran., in 4 gr., sec. XV, ff. 58. Didascalie in rosso. Leg. in membr. — Provenien-
za : Dono Moreni (a. 1822).
II, IV, 166.
Catoni can. Ercole, Trattato d* aritmetica, geometria e fisionomia. Con figure
a penna ed a colori.
Cart., in 4, sec. XVII in., ff. 122 scritti. Leg. in membr. — Acquistato dal Follini nel
1831.
II, IV, 167. (G. 2. num. 521).
« Incominciano le prediche del venerabile relligioso frate Giordano dell' ordi-
ne de* frati predicatori sopra il Genesis, incominciando il primo dì di qua-
resima la sera in santa Maria Novella nel MCCCiiij a dì vij di mar^o | et
dico tali cosecte legieri. Così dicono i santi. Deo gratias Amen » (fol. i-
74). — Fratris lohannis Caroli, Vita beatae Villanae de Bottis (fol. 74-78).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 78 scritti a due col. Didascalie in rosse. Leg. in membr. — Pro-
venienza : S. Maria Novella (a. 1809).
II, IV, 168.
S. Girolamo, Epistola ad Eustochia volgarizzata dal Cavalca ; acef. : » [proce-
dere di bene in meglio. Non ti ischrivo in questa pistola parole di lusin-
ghe | Finita è la pistola la quale il grazioso dottore messere santo Giro-
lamo mandoe ad Eustochia vergine di Roma inducendola all'amore della
verginità. Deo grazias Amen » (fol. 2-15). — Vite de' s. Padri volgariz-
zate dal Cavalca (sono divise in quattro parti; cfr. ff. 18, 74, 99, 167):
« Qui chomincia la prima parte de la vita di santi padri la quale schris-
se e traslatoe santo lerolimo | e verghogniandosi Damiano e temendo di
chontradire dinanzi a ttanta moltitudine e in chosì teribile luogho ». —
Frammento di leggenda di s. Eustachio (fol. 175).
Cart., in fol. picc, sec. XV, ff. 175. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: ss. An-
nunziata ( a. 1 809 ) .
II, IV, 169. (Magi. CI. XXV, num. 519).
« Historia fiorentina, lib. p.°, dal 1476 al 1494 (corr. 1496) di Piero di Marco
Parenti ; originale » : titolo di mano del senatore Carlo di Tommaso Stroz-
zi. Il testo com. : « 1476. Nota semplice et brieve di chose degne di me-
moria le quali scadranno in Firenze, apresso in Italia et dipoi fuori di I-
talia, che mi verranno a notitia, pigiando il principio dalla morte del s.
Galeazzo Maria Duca di Milano ».
Cart., in 8, autogr., ff. 126. Leg. in tela e mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num.
294 dei mss. in fol.
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H3
II, IV, 170. (Magi CI. XXV, num. 520).
c Storia fiorentina di Piero di Marco Parenti, scritta di sua propria mano, dal
1497 al 1501 »: titolo c. s.
Cart., in fol., autogr., ff. 201. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi num. 295 dei mss.
Diario fiorentino del med. 9 dal settembre 1507 all' agosto 15 18.
Cart., in fol., autogr., ff. 140. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biblioteca Riccar-
diana, num. 1923. ,
Fol. 2 e sgg. Patris Francisci Benciì De origine Rhetoricae : poemetto in esametri lat.
» 17. Sopra il sen. Carlo Ginorì. Sonetto: Novel Ministro al successor toscano.
» 19 e sg. Canzonetta : Si solleva a me la bile.
» 21 e sgg. Capitolo del Bronzino a m. Benedetto Varchi in lode delle zanzare. — Var-
chi, io vo' sostener con tutti a gara.
» 28 e sgg. Esortazione del Bronzino, Alle zanzare. Voi mi togliete o zanzare ii cervello.
» 37. Sonetto : Quando '1 sol parte el di riposo prende.
» Ivi. Sonetto : Pastor cui nuovo pel non cinge ancora.
» 38. Ecloga : Arce the bianca più che avorio o neve.
» 41. Stanza: Giovane donna è quasi al chiar mattino.
» 41. e sgg. Egloga: Coridone : Il tosco Coridon di selva in selva.
» 45. Sonetto : Là 've il natio terren più folto adombra.
» 45 e sg. Sestina. Selvaggio, Elpino : Prèndi la ccthra, Elpin, posati all' ombra.
» 46. Sonetto : Come a fedel cagnuol cui verga prieme.
» 47. Sonetto : O letticciuol che a' miei sospiri un porto.
» 47 e sg. Sextina : Mentre caro ti fui dolce mio bene.
» 48. Sonetto : Spirti dogliosi et tu mio core ardente.
» 49. Ballata : A che più stolto andar misero amante.
» Ivi. Ballata : Hor se non vuole et tu niegali ancora.
» 50. Sonetto : Amore in mezo al cor qual leon rugge.
» Ivi. Madrigale : Ovunque io vado o miro.
> 5° e s gg* Ternari : Quanto in odio alla terra et al ciel deve.
» 53. Piero d' Anselmo a m. Gualtieri duca d' Athena [sonetto] : O successor del ma-
gno Agaraenone.
» Ivi. Serventese di frate Stoppa : Apri le labbre mie, dolce Signore.
Fol. 57 e sgg. « Sonetti di varie persone » :
1. A m. Lelio Bonsi sopra la morte di m. Pietro Alberti: Dunque mi dite oimè ?
Dunque è pur certo. — In fine è il nome di Benedetto Varchi.
2. // medesimo. Al medesimo sopra la medesima morte : Deh se la greggia tua fe-
dele e caro.
3. Se di buon seme Amor frutto sì rio.
4. Novellamente, come volle Amore. .
5. A M. Annibal Caro. Caro Annibal, nè cervo mai nè damma.
6. Risposta di M. Annibal Caro : Varchi, fra quanti Amor punge et infiamma.
7. M. Benedetto Varchi. A Pietro Alberti : Non lungi a l'Arno sovra '1 destro lido.
8. A M. Benedetto Varchi Piero Alberti: Varchi, il cui chiaro nome altero varca.
9. Benedetto Varchi. Alberto, la mia frale et debil barca.
10. Pietro Alberti. A Benedetto Varchi : Damon che sete fra gì* altri pastori.
11. M. B\enedettò\ V \archf\ : Quanto i più vaghi e i più saggi pastori.
in fol.
n, iv,
171.
II, IV, 172:
Miscellanea di rime. Ne do la tavola.
144
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
12. Benedetto Varchi a Piero Alberti : Piero che sopra 1* ali et dietro quelle.
13. Risposta a quello di sopra : Varchi, ben vorrei io gir dietro quelle.
14. M. Benedetto Varchi a Piero Alberti : Voi che lontan dal Tolgo araro et fuori.
15. Rpsposta] : Le nostre rime in cui par che s' h onori.
16. Ventura Strozzi aM. Benedetto Varchi : Viva petra ove ogn'hor più largo infonde.
17. Rpsposta di] Bened. Varchi: Strozzo, le stelle fur tanto seconde.
18. A M. Benedetto Varchi il Lasca: Com' è, Varchi, di nuovo in voi risorto.
19. Al raed. il med. : Temp' è nomai poi che cangiate il pelo.
20. Il più bel pastorello e '1 più gentile.
21. Sebbene io cangio d' hora in hora il pelo.
22. La fiamma eh' io portai nel core et porto.
23. Non lungi a 1' Arno sovra il destro lido.
24. A Giovanbatista Strozzi : Se da leggiadra impresa alto valore.
25. A Simone della Volta. Volta, se 1' alta impresa, ove hora volto.
26. A Giovanfranc. Grazini : Grazin se quella gratiosa petra.
27. A Filippo Angenii : Angenio mio, che le cose mortali.
28. Di viva et vaga et pura et giovin petra.
29. Ventura Strozzi : Viva petra ove ogn' hor più largo infonde.
30. Risposta] : Strozzo, le stelle fur tanto seconde.
31. Benedetto Varchi : Tirsi eh' al chiaro suono et bel sembiante.
32. Cammillo Malpigli a Piero Alberti : Cinganvi, Alberto, ad ambe mani et sempre.
33. Vincenzo Buo\nan\ni. A m. Piero Alberti. Alberti mio, se come per V addietro.
34. Cammillo Malpigli al Varchi : Damon ben conosco io come bastante.
Fol. 97 e sgg. « Soneti di Luigi Pazzi ».
1. S* el Serchio non metteva storione.
2. S' el Varchi fusse messer Ugolino.
3. Selvaggio s' tu hai letto i paradossi.
4. Le canzone delli occhi à letto il Varchi,
c. Il Varchi usci di stufa in camiciotto.
6. Può far la consagrata che V etrusco.
7. Se tu non ci venivi il pan muffava.
8. Lo sperma che voi già, Varchi, leggiesti.
9. Il Varchi urtò nel primo passatoio.
10. Inghiottiraci tu, Varchi ? ; che è stato !
11. Giambullari, io no giambo e metto in burla.
12. In fin che dotto sia tenuto il Varchi.
13. Varchi, se '1 vostro nome arrivi e suoni.
14. Il Varchi non sa ir se non di passo.
15. Gello, tu te ne vai poggiando altero.
16. Credette il Varchi che un saio di seta.
Fol. 105 e sgg. canzonette :
Sul tabacco, del conte Lorenzo Magalotti : Gentil mia Niside.
Incantesimo : Damigelle, Tutte belle.
Fol. in. « Battaglia di buccheri neri del conte Lorenzo Magalotti » : Neri barri satolli di gielo.
» Ivi. Canzonetta : Io son pur la gentil cosa.
» 112. Dell' is tesso : Sulle sponde di quella peschiera.
» 113. Risposta del conte Antonio Mosti: Tu mi sfidi et ardito mi attendi.
» 114. Strambotto: Dio ne guardi ogni casata.
» 114 e sgg. Al p. Cotta parafrasi della Cantica, del dott. Giulio Lorenzini : Se Salo-
mone Creduto avesse.
» 115. Il prete Giunti poeta di frottole al med. p. Cotta sopra la sua traduzione dal
francese di Longino : Padre Coziale mio, voi traslate.
Cart., in 4, sec, XVI, e sg., ff. 115 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, IV, 173. (Magi. CI. XXV, num. 701).
Dino Compagni, Cronaca.
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Cart., in fol.; nitida copia del secolo scorso; di ff. 70. Leg. in cart. Precede l'Indice del-
le famiglie nominate nella Cronaca, per ordine alfabetico. — Provenienza : R. Archi-
vio di Stato.
II, IV, 174. (Magi. CI. XXV, nura. 698).
c Prefazione di M. Giovati Pietro Ferretti vescovo di Lavello ne' libri dell' e-
sarcato di Ravenna, et degli altri stati della Chiesa Romana » . L' opera
è in sei libri: cioè;
Libro. I. Dell' esarcato di Ravenna et de' Re Gothi in Italia et del
Principato degli Esarchi et de* Longobardi.
Libro II. Dell' Esarcato et altri stati della Chiesa Romana.
Libro in. In difesa contra alcuni calonniatori dèi primato ed altre ra-
gioni della Chiesa di Roma.
Libro rv. Del battesimo di Gostantino Imperatore.
Libro V. Dell' Esarcato di Ravenna et degli Stati della Chiesa Ro-
mana et della suprema autorità del Papa.
Libro vi. Del regno di Sicilia et di molt' altri Stati della Chiesa Ro-
mana et de' privilegi et ragioni dell' Esarchato di Ravenna
Cart., in fol. picc, sec. XVI ex., ff. 117. La scrittura è di due mani: la prima fin. nel
verso del fol. 1 1 4, con questa nota : « Qui finisce la traduzione del Domenichi e co-
mincia quella di L. S. ». E segue il testo d' altra mano con parecchie cancellature e
correzioni. Leg. in membr. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, IV, 175. (Magi. CI. XI, num. 169).
< Incipit tractatus de spera magistri Iohannis de Sacrobosco. Tractatum de spe-
ra quutuor capitulis distinguemus | Explicit theorica planetarum. Deo gra-
ti as Amen ».
Membr., in fol. picc, sec. XV, ff. io. n primo fol. non num. è bianco : sono, in fine,
parecchi ff. bianchi cart. Leg. in mezza pelle. «— Provenienza : R. Archivio di Stato.
U, IV, 176. (Magi. CI. XXV, num. 704).
€ Relatione di Savoia del sig. Girolamo Lippomano del 151 5 ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : R. Archi-
vio di Stato.
II, IV, 177. (Magi. CI. XXV, num. 702).
« Compendio historico universale » dalla prima età del mondo con la vita de'
primi Padri che durò anni 1056 » al 24 febbraio 1499. Le ultime notizie
sono delle decapitazioni di Bonifazio Vecchietti in Firenze e di Bartolo-
meo da Prato capitano di Bernardon Guascone capitano generale dei Fio-
rentini nella guerra contro Pisa
Cart., in fol. picc, secolo scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : R. Archi-
vio di Stato.
G. Mazzattnti — Manoscritti dette biblioteche et Itali a ^ x jq
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146 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 178. (Magi. CI. XXXV, num. 276).
« Ottavario di san Giov. Battista Protettore dello Stato Fiorentino, fatto dal
Dott. Angelo Maria Pratesi in Firenze nel 1764 ».
Cart., in fol. picc, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : R. Archivio
di Stato.
II, IV, 179. (Magi. CI. VII, num. 1230).
« Il Potestà di Colognole », comedia adesp. Interlocutori: Anselmo Potestà
di Colognole — Flavio — Leandro — Isabella figlia d' Anselmo — Gora
sua nutrice — Tancia figlia di Gora — Ciapo contadino di Flavio — Bru-
scolo — Odoardo Giudice del Potestà — Tartaglia servo del Potestà.
Cart., in fol. picc, secolo scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : R. Archivio
di Stato.
II, IV, 180. (Magi. CI. VII, num. 1231).
Raccolta di poesie della fine del sec. xvil e dello scorso: le più sono adesp.
e d* occasione o d' argomento sacro ; alcune sono di G. B. Ricciardi, del
Solvetti, di Benedetto Menzini, del dott. Lami, del Metastasio, del cav. Albriz-
zi, del Magalotti, del cav. Bernardino Perfetti, del dott. Bellini. — Noto (fol.
165 e sgg.) un capitolo in ternari col titolo « Pasquino zelante: Musa
non già che dai poeti fosti » ; e 21 stanze ( fol. 170 e sgg.) di « Fanfalu-
che politiche-giuocoserie air Italia : Sorgi dal sonno e di guerriero arnese » .
Cart., in fol. e in 8, sec. XVI e sg., ff. 250. Legatura recente in mezza merabr. — Pro-
venienza : R. Archivio di Stato.
II, IV, 181. (Magi. CI. VIII, num. 1455 bis).
Volgarizzamento adesp. di alcune epistole di Cicerone.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 23; con correzioni autogr. Leg. in cart. — Provenienza : R.
Archivio, di Stato.
II, IV, 182. (Magi. CI. Vili, num. 1456 bis).
Raccolta di lettere e di biglietti messa assieme per Y autografo o la firma
autografa ; sec. X vi e sg. Cito alcune firme : Cesar Sacrato, Lucrezio Ti-
raboschi, Ant. Maria Zerbinato, il cav. Tolomeo cantore [Camillo Tolomei],
Ippolito Beltrami, Ercole Bevilacqua, Silvia Sanvitali Boiardi, Laura Bo-
iardi Thiene, G. G. Rondinelli, Paolo Zerbinati, Ercole Varano, Marco
Pio di Savoia, Ruinetti Giacomo, Aleotti G. B., Tassoni Ferrante, Barto-
lomeo Manzini, G. M. Tassoni, Ferdinando Carlo Gonzaga duca di Man-
tova, card. Cornelio Bentivoglio, card. Tanari, card. Dal Verme, cad. Cor-
sini, card. Gozzadini ecc.
Cart., di varie dimensioni, sec. XVI e sgg., ff. 63. Leg. in mezza membr. — Provenienza ;
R. Archivio di Stato.
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FIRENZE I47
II, IV, 183. (Magi. CI. VII, num. 1225).
« Gregorms Dahts felici ter incipit: Al padre al figlio allo spirito santo | L'A-
sia maggiore al fiume Tanay ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num., con figure marginali a colori. I due fogli di guardia
sono membran. Antica legatura in assi cop. di pelle impr., con frammento di fermaglio
metallico.
II, IV, 184. (Magi. CI. XXIX, num. 210).
€ Decisiones Rotae quae Romae manuscriptae circumferuntur »; indice (fol.
1-5). — Norme per le Commissioni delle cause della Signatura.
Cart., sec. XVII, in fol., ff. 67. Leg. in mezza membr. — Provenienza : R. Archivio
di Stato.
II, IV, 185.
> Donati lannoctii Ecclesiasticae historiae Epitome ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 314 col taglio dorato. Leg. in marocchino rosso con uno
stemma pontificio impr. in oro sulle coperte. — Acquistato nel 1872.
II, IV, 186.
« Inscriptiones sacrosanctae vetustatis non illae quidem Romanae sed totius fe-
re orbis incipiunt. Ingolstadii, in aedibus P. Apiani, anno M.D.XXXIIII » :
esemplare a stampa, con giunte mss. di mano del sec. XVI in princ. e in
fine. In fine, anzi, sono « alie venerandae vetustatis inscripciones sparsim
hinc inde conquisitae quae in hoc volumine impresso non comperiuntur » .
Il voi. è rileg. in assi e in mezza membr. impressa che apparteneva alla vecchia legatura
del sec. XVI.
II, IV, 187, 188.
« Historia della vita et fatti del S. or Cosimo de Medici Gran Duca di To-
scana scritta da Giovambattista Cini ».
Cart., in fol., sec. XVI, con molte cancellature e correzioni autogr., ff. 348, 214. Il voi.
I contiene i libri 1-4 ; gli altri libri 5-8 sono nel voi. II. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Dono Foresi (a. 1874).
II, IV, 189.
Romagnosi Giandomenico, « Progetto sostituito » al Progetto del Codice pe-
nale pel Regno d' Italia. Autogr. Precede una lettera al Ministro in data
26 agosto 1806. — La seconda parte del voi. è costituita dai «Motivi delle
note marginali e del Progetto sostituito », pure autogr.
In fol., pp. 117 e 85. Lag. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 1877).
II, IV, 190. (Magi. CI. XIX, num. HO 2 ).
« Scuola degli tre generi dell'Artiglieria che pratica Giuseppe Funghini ca-
po della Compagnia dei bombardieri della città di Arezzo in servizio di
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1^8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
S. A. R.; disegnata da Lazzaro Funghini, 17 15 ». I disegni sono a pen-
na e chiaroscuro.
Cart., infoi., sec. scorso, ff. 40. Leg. in membr. — Provenienza: Biblioteca Medicea Palatina.
II, IV, 191. (Magi. CI. XXIII, num. 59).
Volgarizzamento dell' Hist. Aug. ; adesp. e anep. Com. : « Di Giulio Capitoli-
no. Marco Antonino philosopho. A Marco Antonino, huomo il quale in
tutto il tempo di sua vita attese alli studii della philosophia, padre fu
Annio Vero » ecc. Fin. con la « Vita di Antonino Pio scritta da Giulio
Capitolino in latino idioma. A Diocleziano Augusto ».
Cart., in fol., sec. XVI, flf. non num. Leg. in membr. Provenienza: Gaddi, num. 311.
II, IV, 192. (Magi. CI. Vili, num. 1400).
Miscellanea. — Volgarizzamento del lib. vi di Polibio fatto da Bartolomeo Ca-
valcanti al Duca Ercole d' Este; mutilo in fine (fol. 1 e sgg.: sec. XVI ).
— Computo per le date (fol. 18; sec. XV ex.). — Divisio diei civilis a Ro-
manis observata (fol. 21; sec. xvii). — Spiegazione di monete e misure
romane (fol. 22; c. s. ). — Estr. dal Panvinio (fol. 23 e sgg.: c. s. ). —
« De risu et eius causis. Serenissimo Principi Thusciae. Di Francesco Fu-
sco medico » ( fol. 28 e sgg. ; c. s. ). — « Spogli o memorie per fare la
vita del Tasso » (fol. 41 e sgg.; c. s. ). — Sermo in coena Domini fratris
Vmcentii de Perusio (sec. xvi ex; fol. 54 e sgg.). — « Predica del rev.
padre F. Cornelio vescovo di Bitonto fatta in Trento per la impresa con-
tra i Lutherani » ; a Mons. Bernardino della Croce vescovo di Casale;
Trento 4 settembre 1546 (c. s. ; fol. 65 e sgg. ). — Sermone, adesp. (c. s.;
fol. 96 e sgg.). — « Li giorni infelici di tutto Tanno » (fol. 107; c. s. ).
— Discorso sulla giustizia e gli effetti della guerra (sec. xvil; fol. 109 e
sg"?-)* — Discorso di Bernardo Segni (sec. XVI ; fol. 117 e sg.). — « In
Marcum Ant. Citharellam nob. rom. maledicentissimum Elogium Valerti
Chimentellii » (fol. 118; sec. XVII ). - — « Plutarchi liber qui inscribitur: Quo-
modo possit quis ab inimicis iuvari: e graeco in latinum a Ioanne tursio
tralatus ad Pallantem Oricellarium » (fol. 120 e sgg.; sec. XVI ). — « Plu-
tarchi Cheronei, An recte dictum : Dum vivis late. Ad Vincentium Quirinum
Patritium Venetum (fol. 137 e sgg.; c. s. ). — « Plutarchi Cheronei, Quod
virtus per disciplinam parabilis; ad Franciscum Victorium » (fol. 144 e sgg.;
c. s.). Precede V epistola dedic. di Io. Cursius Francisco Victorio Patrìtio
Fiorentino. — Eiusdem, Abreviatio eorum quae in Timaeo contìnentur: De
animae generatione. Ad Franciscum Diacetum philosophum (fol. 148 e sgg.;
c. s. ). Precede V epistola dedic. del med. a Francisco Diaceto Patritio Fio-
rentino viro doctissimo. — « Pctri Angelii Bargaei in Quinti Horaiii de ar-
te poetica librum annotationes » (fol. 154 e sgg.; c. s. ). — Vite d' Impe-
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ratori di Flaccio Vopisco 9 volgarizzate da Iacopo di Poggio Bracciolini (fol. 163
e sgg.). Acef. ed autogr. — « Oppenione di fra Giovanni da Viterbo de
T ordine de* predichatori sopra una questione overo dubitazione di quale
sia più dificile o mal o bene operare » ( fol. 1 9 5 e sgg. ; sec. XV ex. ). —
Lettera di Donato Acciainoli a Giovanni Rucellai; Firenze, 15 agosto 1464
(fol. 199 e sgg). — Catalogo di trattati sulla s. Scrittura e di ss. Padri
(fol. 210 e sgg.: sec. XVI). — Discorso sacro di Francesco di Pierfilippo
Pandolfini (fol. 217 e sgg.: autogr.). — Scritti vari del med. (fol. 223 e
sgg.; autogr.). — Trattato del Robertello sulla Poetica di Aristotile (fol.
245 e sgg.: sec. xvi). — Commento lat. alle opere di Orazio, adesp. e a-
nep. (fol. 254 e sgg.; sec. xv). — « De i venti secondo Aulo Gellio »
(fol. 295 e sgg.; sec. XVI). — Copia di lettera del card. Roberto Bellarmi-
no; 3 aprile 161 1 (fol. 300). — « Si desiderano sapere le infrascritte co-
se dal sig. Giov. Battista Strozzi » : son domande di ortografia (fol. 302:
sec. xvii ). Segue un elenco alfab. di voci italiane con la relativa spiega-
zione (fol. 393; c. s. ). — « Luochi del Tasso tolti da diversi autori » (fol.
305 e sg. ; sec. XVI). — Indice delle opere di Tommaso Campanella (fol. 38
e sgg. ; c. s. ). — Discorso di Carlo Strozzi « nel rendere il Consolato del-
l' Accademia della Crusca » (fol. 312 e sg.). — Tractatus con tra Iudaeos,
adesp. (fol. 314 e sgg.; sec. XV ). — lohannis de Spoleto epistola Laurentio
episcopo Achayensi (fol. 326 e sgg.; sec. xv) t — Formulario di epistole
(fol. 333 e sgg.; c. s.). — Epistola fratris Mathaei Rontho ad Vitalem ebreum
de Pisis (fol. 337 e sgg.; c. s.). La firma è: « Frater Matheus Rontho de
urbe Venetiarum in s. Maria de Bartìiano castri s. Geminiani ». — « Ad
laudem s. Katarine virginis »~ 9 inno: « Virgo sancta Katarina Sceptrum
tenens ut regina » etc. (fol. 340; c. s.). — Epitaphium Dantis: « Inclita
fama » etc. (ivi): e a Iura monarchie » etc. (ivi). — « Dom. Francisci Pe-
trarche salmi penitentiales » (fol. 341 e sgg.; c. s.). — Orationes eiusdem
(fol. 342). — Canzone « Vergine bella » etc. del med. (fol. 343). — O-
ratio ad Virginem Mariam. O Maria mater pia O benigna laude digna
Piena Dey lumine » etc. (fol. 344). — « Lustrazione per uno che vadia
Ambasciatore, fatta da Niccolò Machiavelli a Raffaello Girolami nel 1522 »
(fol. 345 e sgg.; sec. xv). — Lettera alla Balia del Comune di Firenze;
Milano 7 marzo 1499 347 e s gg'*> c - s -)« — Nota di spese e di cre-
diti del 1522 (fol. 349 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 354. Leg. in membr. Precede la tavola delle materie. —
Provenienza : Strozzi, num. 982 dei mss. in fol,
II, IV, 193. (Magi. CI. Vili, num. 712).
Lettere di Girolamo Bemia a Francesco Passerini, 1667-70: autogr.
In fol. e con fogli di varie dimensioni; ff. 27. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
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1 50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 194. (Magi. CI. Vili, num. 1405).
Raccolta di lettere autogr. a Carlo di Tommaso Srozzi di Piero Strozzi, Giro-
lamo Alberti, Basilio Scregni, Celso Cittadini, fra Frane. Buonarroti, Frane. Se-
galoni, Ant. Frane. Landini, Iacopo Burali, Frane. Monsignani, G. B. linieri,
Vinc. Bardi, Ferdinando Ughelli, Cesare Magalotti, Giulio Strozzi, Filippo Cor-
sini, Neri degli Alberti, Michelangelo Buonarroti, Cam. Perini, Vescovo di Si-
donia, Orazio Tempi, F. M. degli A zzi, Matteo Sacchetti, Vincenzo Teglia.
In fol., ff. 262. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 1 1 50 dei rass. in fol.
II, IV, 195. (Magi. CI. Vili, num. 1453).
Miscellanea. — Relazione d'Avignone al pontefice (sec. XV). — Copie di
documenti relativi alla Spagna, alla Francia ed agli altri stati europei nel
nel sec. xv e sgg. — « Capitoli dell' accordo fatto tra il Grande Turco
et i Genovesi di Pera dopo V aquisto di Constantinopoli, traducti d'arabi-
co et vulgaricati ». — « Relatione del successo nel contagio di Genova
del 1657 ». — Dialogo sulla morte del card. Caraffa. — Indulgenze nelle
chiese di Roma (membran. ; sec. xv ). — Frammenti di Legenda s. Fran-
cisci: « Postquam beatus Franciscus ecclesiam sancte Marie de Angelis
reparaverat ex devotione maxima quam habebat ad reginam angelorum
morabatur ibidem cum multa devotione » etc. Fin.: « Suprascriptum est
exemplum sumptum per me Benedictum ser Landi Fortini de Orlandinis
de Florentia ex exemplari Indulgendo sancte Marie de Angelis vel de Por-
tiuncola .... Et dictum exemplar erat scriptum de littera antiqua in quo-
dam foleo bombicino regali magno et antiquo et grosso sicut antiquitus
folea fiebant » (due ff. membran.; sec. xv. — Nota delle entrate della
Sede apostolica del 1525. — « Historia del sacco di Roma di Luigi di
Piero Guicciardini ». — « Sepolcro con antiche pitture trovato nella via
Flaminia Y anno 1674 ». — Copia di breve di Sisto IV a Giovanni Moce-
nigo doge di Venezia: xvil kal. martias 1483. — Copie di scritture per
la storia veneta nel sec. xv. — Frammento di cronaca italiana ; sec. XVI
in. — « Dello ordine delle merchatantie de' cambi »; sec. XV. — Itine-
rario del viaggio di Giov. Ridolfi da Milano a Venezia, a Genova ed a
Firenze nel 1480: in fine è una breve racccolta di voci dialettali dell'alta
Italia con le corrispondenti italiane. — De balneis, trattato; acef. e muti-
lo in fine ; sec. XV. — « Questa è la ragione della luna » , adesp. : sec xv.
— Calendarium perpetuum secundum instituta fratrum Praedicatorum ; sec.
XVII. — « Inventario di libri a penna et altre scritture che si trova Gio-
vanni di Simon Berti » ; sec. XVII in. — Estratti dalla storia del Guicciar-
dini \ sec. xvi. — « Incipit liber sacrorum Canonum » ; sec. XVII. —
« Quot sunt genera hominum » ; trattato adesp. e mutilo in fine: sec. xv.
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(membr.). — De feudis, trattato adesp. e acef.; sec. XIII (meijibr.). —
Incipiunt casus institutionum compositi per me Guilielmum doctorem legum
filium domini Acursii bone memorie » ; sec. XIV (membr.). — « Sacro-
santae Tridentinae Synodi adscripta christianissimi Francorum Regis re-
sponsio $ ; sec. XVI. — Note di cittadini fiorentini del sec. XIII e sgg.
In fol. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi (dall' Archivio di Stato, a. 1786).
e Questo libro fecie Aristotile e cchiamasi chorso de pianeti » ; volgarizzam.
adesp. (fol. 1-27). — « Chonto del valente Sscipione africhano » (fol. 27-
30). Seguono (fol. 30 e sgg.) altri « chonti » di storia romana, senza di-
dascalie.
Cart., in fol. sec. XV, ff. 40 scr. a due col. ; della prima carta non resta che una colon-
na, nè saprei dire quante carte manchino tra la prima e la seconda. Leg. in cart. e
mezza membr. — Provenienza : Strozzi, num. 380 dei mss. in fol.
Miscellanea. — « Bernardo Uguccioni prigione in Spagna » ; copia di sua
lettera dalla Spagna, 12 novembre 1524. — Apologia di Frane. Panicarola
« contro a' maledici suoi che falsamente gli opponevano lui essersi ritira-
to a predicare a Ginevra » (fol. 6 e sgg.). — « Caso | compassionevole, |
occorso nella città | di Pavia | di un cavaliero | il quale innamoratosi d'u-
na Gentil | Donna maritata, e non havendo j potuto ottener l'amor di lei,
di ] sperato, uccise la detta Si | gnora, il marito, un lor | figliolino, e due
ser | vitori. | In Perugia, e di nuovo stampato in Fiorenza »: canzonetta
(in 16, pp. 8 non num.). — Sonetto in lode del maresciallo Pietro Stroz-
zi di Iacopo Ricomanni da Camerino (fol. 14). — Antistiti Fiorentino Dio-
nisius Uppins s. p. d.; XVII kal. octobris 1557 (fol. 15 e sgg.): sulT inon-
dazione dell'Arno. — Disegni di comete apparse nell'agosto del 1531
( fol. 19). — Lettera di Nicolò Guicciardini a Luigi Guicciardini ; 20 giugno
1537. — « Gli articholi proposti al santo Padre per alchuni ambasciadori
del Dalfino di Borghogna » (sec. XV; fol. 23 e sg. 1 ). « Copia d' una let-
tera dello oratore spagnuolo apresso alla Cesarea Maestà mandata al suo
re d'una dieta fatta nella Alamagna, 1515 » (fol. 25 e sgg.). - — Lettera
del LotHni^. Pierfilippo Pandolfini; Venezia 3 agosto 1549 (fol. 29 e sg. ).
— « Aviso della morte del Sig. Brunoro nipote dell' ili. card, di Gamba-
ra » (fol. 32). — « Racconto dei delitti commessi dagli otto rei che abiura-
rono nella chiesa di s. Pietro di Roma a' 22 d'aprile 1635 (fol. 35 e sgg.).
— Lettere a vari della famiglia Strozzi particolarmente a Filippo, » (fol.
48 e sgg, ) sec. xv e sg. ; — e documenti, a stampa e mss. e note stori-
che relativi alla stessa famiglia.
Cart., in fol., sec. XV e sgg., ff. 148. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi,
num. 1344 dei mss. in fol.
II, IV, 196. (Magi. CI. XI, num. 118).
II, IV, 197. (Magi. CI. Vili, num. 1409).
152 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 198. (Magi. CI. IX, num. 196).
« 141 6. Libro de' Partiti dello Studio fiorentino, che si conserva nell'Archi- -
vio dell' Arte et Università del Cambio » : dal 6 agosto 141 6 al 9 giugno
1417.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 12 scritti; gli altri molti son bianchi. Leg. in raembr. su cui
leggesi : Acta Universitatis Studii. — Provenienza: Segreteria di Stato (a. 1785).
II, IV, 199-211. (Magi. CI. IX, num. 197-210).
.Atti dell' Accademia Fiorentina, 1 582-1 783. Nell'ultimo voi. è il catal. alfab.
degli Accademici.
In fol., sec. XVI e sgg. Leg. in membr. — Provenienza: Segreteria di Stato (a. 1785).
II, IV, 212. (Magi. CI. IX, num. 212).
Catalogo alfab. dei membri dell' Accademia Fiorentina.
Cart., in 4, sec. scorso. Leg. in cart. — Provenienza : c. s.
II, IV, 213. (Magi. CI. XI, num. 16).
« L' operazioni del compasso geometrico e militare di Galileo Galilei nobile
fior. Lettore delle Mattematiche nello Studio di Padova, dedicato al ser.
Principe di Toscana don Cosimo Medici ». Precede la lettera in data io
luglio 1606.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 214, (Magi. CI. XI, num. 81).
« Alexandri Piccolominei Commentationis seu potius plenae paraphrasis in me-
chanicas questiones Aristotclis ad Niccolaum Ardinghellum cardinalem »
etc. Precede la lett. dedic. ; Romae quinto idus marti as 1546.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 412.
II, IV, 215. (Magi. CI. XI, num. 17).
Lettera di Galileo Galilei alla Granduchessa madre sul sistema Copernicano.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 216. (Magi. CI. XI, num. 122).
« Libro da impartire a fare gì' horiuoli a sole, scritto da Carlo di Tommaso
Strozzi quando era giovanetto » : con figure a penna.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 36 scritti. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi,
num. 1295 dei mss. in fol.
II, IV, 217. (Magi. CI. XIV, num. 23).
« Lettere sopra i Buccheri scritte a diverse dame fiorentine dall' ili. sig.
Conte [Lorenzo"] Magalotti ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 86.
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II, IV, 218. (Magi. CI. XVII, num. 24).
c Reflessioni e aggiunte alle Vite de* Pittori di Giorgio Vasari Aretino, de-
dicate agli amatori del Vero da Ferd. Leop. del Migliore »; autogr.
Cart., in fol. e in piccoli fogli. Precede l'indice alfab. degli artisti. Leg. in cart. — Prove-
nienza : Biscioni, num. 292.
Lorenzini Lorenzo, Geometria; autogr. Precede una lettera dell' a. a Stefano
e Giov. Battista suoi fratelli, nella quale dichiara di avere scritto il « Trat-
tato geometrico nel tempo che dimorava nella fortezza di Volterra ».
In tre voli, in fol. Leg. in membr. — Donati da G. B. Lorenzini alla Biblioteca nel 1732.
Poesie pastorali in versi sciolti, adesp. e anep. (fol. 1 e sgg. ):
1, Poscia che un giorno di cercare stanco.
2, Hor che dal nodo di fallace arciero.
3, Poi eh' io posso al dolor con larga vena.
4, Elisa et Palemone. Del mio bel Arno su la destra sponda.
5, Alcippe et Elpistio. Che dolor nuovo, Epistio mio, t' induce.
6, Casta e sacrata Dea, dal cielo scendi.
Stanze, adesp. e anep. (fol. 46 e sgg.): « Già il luminoso Dio che Tempe
adora | Per acquistare il dì suda et si affanna ». — « Fato di Coridone
detto dal Coppetta gentiluomo perugino. [Stanze] : Mentre del Tebro in su
la destra riva | L' infelice destin di Coridone » . — « Sonetto sopra il Fa-
to di Coridone. Mortai bellezza in questo e in quel soggetto » (fol. 77).
« Pianto de* penitenti. Tre sorelle. [Canzone] : Sommo signor, io piango | De
Dio la vista in ciel, alma Beatrice» (fol. 79 e sgg.). — «Al Duca di Fi-
renze [canzone] : Sir che '1 paese ond' hebbe Adria e Thirreno | Per Giesù
perdon chiede e per Maria. Fine della canzone del cavalier De Rossi »
(fol. 89 e sgg.). — Canz. adesp. e anep.: « Vivo sol per cui sol risplen-
de e luce | De Dio la vista in ciel alma Beatrice » (fol. 95 e sgg.). —
c Galathea. Egloga xlii. Titiro; Mosso. Oh di nostro sperar contrario ef-
fetto | Che quelle ancor di Polifemo et d* Athi » (fol. 99 e sgg.). —
c Canzone del Giuditio sopra la seguenza de' morti di M. Dionigi Lippi
al molto magnifico et rev. m. Lodovico Martelli. Cantai di Cinthia già
l'alte querele» (fol. 103 e sgg.). — Quaternari adesp. e anep.: «Poi che
di più baciar le sacre piante | Son d* un pentito cor pianti e sospiri »
(fol 107 e sgg.). — Sonetto adesp. e anep.: « Habbi di me, Signor, pie-
tate homai » (fol. 109). — Sonetto c. s. : « Mentre eh' al cielo nubilosi i
rai » (fol. no). — Sonetto c. s. : « Mirabil cosa forse la presente » (fol..
111). — Sonetto c. s.: « Il dolce immaginar che '1 mio cor face » (ivi).
— Quaternari adesp., a ^Giuliano de* Medici; « Lungi dal guardo del-
II, IV, 219-222 (Magi. CI. XI, nnm. 24 a, b, c, d).
II, IV, 223. (Magi. CI. XIV, num. 5).
154
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
T humane genti » (fol. 113 e sg.). — « Al sig. Vincentio di Poggio il
sig. Ottavio Rinuccini [quaternari]: Se mortai petto mai timor prendesse »
(fol. 115). — Quateitiari adesp., ad Orazio dal Monte: « Se mai co* cer-
vi o pur con l'aure a prova » (fol. 116). — Canzone adesp. e anep. :
« Al cader d' un bel ramo che si svelse | Valor m* affida e cortesia del
padre » (fol 117 e sgg. ). — Poesie (in endecasillabi a rima baciata) di
« Fra Marc. Ani. dalla Mirandola frate di s. Spirito : Gran sudor de la ter-
ra uscirà quando » (fol. 121 e sg.). — « Traductione di greco e latino
in volgare d' alcuni versi della Sibilla Eritrea. Grave sudor darà la terra
quando » (fol. 123). Segue il testo lat. (fol. 125). — Canz. adesp. e a-
nep.: « Su di Tirsi arma la mano » (fol. 131 e sgg.). — Madrigali pel di
dei morti: « Dalla tartarea tomba. — Ben a ragion qual suole. — Mira
fra quante pene. — Come alla gratia tua da mille offese » (fol. 135). —
Canz. adesp. e anep. : « Vasello d* or eh' a pena offr* il tuo seno » ( fol.
136 e sg.). — « Orazione de* tre colpi del Silente al Travagliato dinanzi
ai Giudici » (fol. 141 e sgg.). — Estratti volgarizzati da Evagora (fol.
(fol 145 e sgg.). — Orazione lat, adesp. e anep.: « Sapientes sane fac-
tum est » etc. ( fol. 1 50 e sgg. ). — Orazione al papa, adesp. e anep. :
« Nemo est hominum B. me P. » etc. (fol. 152 e sg.). — Estratti latini
d'antiche storie (fol. 179 e sgg.). — Epistola del Baronio al Re di Spa-
gna; Dat. in Tusculano id. iunii 1605 (fol. 189 e sg.). — Sentenza pon-
tificia sul divorzio di Enrico iv di Francia (fol. 191 e sgg.). — Trattato
della Messa (fol. 200 e sgg.). — Relazione del conclave per reiezione
di Gregorio xiv (fol. 209 e sgg.). — « Osservationi nella prigionia del
conte d* Overnia et del Duca di Birone » (fol. 222 e sgg.). — Note di
famiglie fiorentine (fol. 249 e sgg.). — « Libro delle pietre, ove si trat-
ta ancora de le gemme, coralli, spugne et altri ornamenti de V Architet-
tura » di Agostino del Riccio (fol. 294 e sgg. ). — Catalogo di fiori « visti
da me F. A. R. » (fol. 280 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. 299 scritti. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
Volgarizzamento d' un trattato sulle infermità del cavallo : acef. — In fine
sono disegni di freni.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 50 scritti a due col. Tenendo conto d.lla numerazione dei fo-
gli, mancherebbero le prime 16 pagine. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Stroz-
zi, num. 745 dei mss. in fol.
II, IV, 224. (Magi. CI. XV, num. 137).
Cinelli Vincenzo, Note mediche; autogr.
Cart., in fol. Leg. in assi. Provenienza : Biscioni.
II, IV, 225. (Magi. CI. XV, num. 179).
Firenze 155
II, IV, 226. (Magi. CI. XV, num. 177).
Trattato di mascalcia, adesp. e anep. Di mano di Carlo di Tommaso Strozzi
v* è questo titolo: « Mascalcia di maestro Moisè da Palermo nel 1459».
Com. : « In tucte le generationi delli animali il capo è principale per le
virtudi che sono nel capo, cioè vedere, udire, ulecare, gustare e sentire » .
In fine : « Qui finiscie el libro di mascalcia cioè da medicare chavalli mu-
li asini buoi, el quale libro ò scritto io prete Alberto di Michele manischal-
co a dì primo di settembre M°CCCCLVinj. Deo gratias Amen. Finis. El
quale libro fecie maestro Moisè in Palermo. L' altissimo Dio gli facci pa-
cie air anima » .
Cart., in fol., sec. XV, ff. 119 scritti a due colonne. Legatura in tela e mezza pelle. —
Provenienza : Strozzi, num. 147 dei mss. in fol.
II, IV, 227. (Magi. CI. XV, num. 17 1 bis).
Joseph Del Papa, Tractatus de Medicina ; con prefaz. di Benedetto Lami « in
Pisarum Accademia alumnus. »
Cart., in 4, sec. XVII, ff. num. fino al 359. Leg. in membr. — Provenienza: Gesuiti.
II, IV, 228. (Magi. Ci. XVI, num. 141).
c Aureus sermo Hyeremiae Foresta Volaterrani Congregati onis Minìstrantium
infirmis circa Philosophorum lapidem et magnum elixir, quod aliter aurum
dicitur potabile; cum elucidatione quintae solis essentiae et aliarum re-
rum ad veram Chimiam necessario pertinentium ». Con dedica « Serenis-
simo Ferdinando Medices Magno Etruriae Duci in » . — In fine è la ta-
vola dei capitoli.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 148. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num 167 dei
mss. in fol.
II, IV, 229. (Magi. CI. XVI, num. 4).
Ricette chimiche. — In fine è V indice alfab. per materie.
Cart., in 4, sec. XVI ex., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 230. (Magi. CI. XVI, num. 2).
Raccolta di ricette in volgare, scritte da più mani. — A fol. 42 com. « Li-
ber status Alberti ordine predicatorum incipit qui vocatur seinc[i]a. Omne
sapiencia da Dio è e cum quello fo senpro è enanti al mundo. Adonqua
zaschaduno el quale ama la sapiencia apresso quello la domandi e cum
disiderio da quello circhi per che luy dà a tutti habondevelemente » ecc.
« Qui si comenza el primo de Y arte de V archimia la quale si chiama
sciencia ca[usarum]. Qumzosia cosa che multe regione e castelle provin-
cio citade e ville per caxone de sciencia la quale è nuncupà alkimia »
ecc. — In fine è V indice delle materie.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 146. Legatura moderna in mezza membr. — Provenienza Ma-
gliabechi.
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156
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 231. (Magi. CI. VII, num. 1242).
Poesie di Marco Lamberti, Precede un sonetto di dedica « . . . . al mio Signor
preclaro Serenissimo principe Gian Carlo » , da lui sottoscritto.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 231. Leg. in cart. — Provenienza: Bibl. Mediceo-Palatina.
Zipoli Perlone, Malmantile racquistato, poema. Precede la « Lettera dedicato-
ria destinata già all'Arciduchessa Claudia la quale faceva istanza al poe-
ta della presente composizione » ; e il sonetto « Malmantile disfatto, in-
dovinello del Sig. Antonio Malatesta, che com. : « Ove V Etruria è inospita
e infeconda ». — In fine è la « Tavola degli anagrammi e lor dichiarazioni. »
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 172. Copia con fregi a penna nelle iniziali dei Canti. Leg. in
Miscellanea. Ne do la tavola:
Fol. 1 e sgg. Battaglia dei topi e delle ranocchie d' Omero : Le belle abitatrici d* Elico-
na | Il lungo guerreggiar col di finio.
Fol. 17 e sgg. Le cacciate fiere del cav. G inori ; sonetti sei :
Superbia. Sonetto primo : Fera che all' intelletto il lume oscuri.
Invidia. Sonetto secondo : Fera che tinto il volto di pallore.
Ira. Sonetto terzo : Fera inquieta che a furor commossa.
Ingratitudine. Sonetto quarto : Fera che a chi ti dié pietosa aita.
Adulatione et fraude. Sonetto quinto : Fera che a tutti ogn' hor vezzosa e lieta.
Hippocrisia. Sonetto sesto et ulti/no : Fera eh' esangue e macilente in vista.
Fol. 19 e sgg. Rime :
In lode del Re Filippo: sonetto: Tesori e stati il Re dona non toglie.
Allo ili. et ecc. S. Don Pietro Medici ; sonetto di P. Ang. Bargco : Signor nella cui
mano ha posto il freno.
Sonetto del Gran Patriarca a Madama : Che cosa è donna ? : fumo et ombra vana.
Sopra t arma del ser. Ferdinando Medici ; sonetto : Che son queste sei palle orbi
del cielo.
Al predicatore di s. Maria del Fiore ; sonetto : Al chiaro suon d* un petto humile e
piano. In fine : // signor Mario Colonna.
Sonetto sopra li predicatori : Venite o buon cristiani al sacro monte.
In lode de* Predicatori di Firenze, sonetto : O pecorelle del gregge di Cristo.
Al padre Panicarola, sonetto di Giov. Batitsta Strozzi il giovane : Angel divin che
nel terrestre velo.
Sonetto : Signor nella cui mano ha posto il freno.
Sonetto : Hoggi al Signor mio invitto al patrio seno.
Sonetto : Questo dal grande Henrico, amato fiore. — In fine : An. Caro.
Sonetto indovinello : Morto son io com' ognun tocca e vede.
Sonetto indovinello : D' un bianco padre una più bianca figlia.
Sonetto : Mentre, Strozzo gentil, corto sentiero.
Sonetto .• Qual nuova in terra et candida angioletta.
Sonetto : In picciol loco quanto puote V arte.
A M. Gio. Battista Cini in morte di madonna Maria Berardi sua consorte ; sonet-
to : Quanto amor casto in bella donna e saggia.
In morte della medesima ; sonetto : Qual fior da fera man tronco e reciso.
Sopra il sig. Gualterotto de* Bardi, sonetto : Anima bella che si dolcemente.
Sonetto : Perch* io taccio e non canto il mio martire.
II, IV, 232. (Magi. CI. VII, num. 1243).
pelle.
II, IV, 233. (Magi. CI. VII, num. 344).
FIRENZE
157
In morte del med. Gualterotto Bardi Elegia : Pensoso horrore in mortai guisa apporta.
Nelle essequie di Tommaso Mormorai Guardiano della Compagnia di santo Niccolò
del Céppo ; Madrigali :
1, Mentre tra fiamme e foco.
2, Neil' eterno riposo.
3, Questi che la tua man Signor mi diede.
Sonetto: Signor della tua morte acerba e dura.
Sonetto da dirsi avanti la comunione di Lattanzio Bcnuccì Giudice della Mercantia :
Scenderà dunque pur dentro al mio petto.
Sonetto nella morte del cav. Bernardo Ricasoli : Signor poi che fu poco il pianto nostro.
Sopra il sig. Alessandro Malevolta et la signora Laura Gozzadini sua sposa : so-
netto : Mentre i lacci d' amor fuggirà Aglauro.
Sonetto : Alta coppia gentil d' anime belle.
Frottola : Messer Mattio ho dagli amici udito.
Madr gale : Fiorio 1* antica etade.
Sonetto : Nelle tue lucide onde, Arno, cerchai.
Sonetto sopra il Perseo di Piazza, di Benedetto Varchi : Sacro santo Signor, chi ben
pori mente.
Sonetto : Mentr' io men già tra giovinile schiera.
Sonetto : Le gratie alla beltà fatte rubelle.
Sopra un finto amico, sonetto : S' a te non valse allhor stringei il ferro.
Sonetto : S' avvien eh' alcun di me picciol pensiero.
Sonetto : Ecco il veleno e '1 ferro et questa et quella.
Sonetto : Non più con voce di benigno amore.
Sonetto : Andò pur tanto questo granchio a spasso.
A M. Benedetto Varchi, sonetto : Se gì' antichi scrittor condotti in chiostri.
Al med., sonetto : Varchi gentil ben che io le carte inchiostri.
A M* Giuseppe Nozzolini m. Benedetto Varchi, sonetto : Il dolce suon de* chiari
accenti vostri.
Sonetto : Alme voi che beate oggi vivete.
Sonetto : Qual invitto guerrier eh' otto decine.
Ben, Varchi, sonetto : Saggio santo garzon che di valore.
Sonetto : Onde di puro argento, arene d' oro. — Con la nota : Chi dice del Varchi ',
chi dice del Molza.
Sonetto : Rendete a me vezzose aure seconde
Sonetto : Deh scaccia Amor da te, scaccia se puoi.
Sopra t apparato della commedia e degli intermedii , sonetto : Odino pur le mera-
viglie e gì' archi.
Sopra degli sposi, sonetto : Or che non stille più, ma rivi e fonti.
Al sig. Tommaso Guadagni, sonetto : Seguite pur, seguite il bel sentiero.
Sonetto : Ben può 1' invidia prima al tempo avaro.
Gio. Tansilli a mess. Andrea Tordi, sonetto : Tordo, tu '1 passo non già tardo o lento.
Alla illustre famiglia de* signori Martelli, sonetto : Quanto per nobiltà fama e ricchezza.
Fol. 45 e sgg. Pasquinate :
Pasquino a Roma : E pur finitte el dir del populazzo.
Nacque di padre già spazzacamino.
Benedetta sia 1' alma a papa Pio.
A poco a poco chiarirem la gente.
Bando al popolo romano da parte di Pasquino : Da parte di Pasquin si dà el primiero.
A pena al quarto Pio uscito el fiato.
Padre del cielo cui tutto dispone.
Marforio a Pasquino : M. Tu sei sei tutto gioioso ; il Papa è morto.
Contrasto di Pasquino c Marforio sopra la crealione del Papa futuro : P. Adesso sì
eh' io voglio andare armato.
Padre del ciel che col sereno e piano.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Il quarto Pio che di superbe mura.
Sorti di maestro Pasquino a Marforio sopra i cardinali: Altemps. Tu non sei per
uscir di questa doglia.
Fol. 61 e sgg. Relatione del conclave per 1' elezione di Pio V.
Fol. 81 e sgg. Johannis Baptistac Fontani oratio habita Venetiis in funebri pompa Ber-
trandi Tolosani cardinalis amplissimi ; V idus decembris 1560.
Fol. 85 e sg. Oratio de cupiditate gloriae. ; adesp.
Fol. 86 e sgg. Poesie allegre : madrigali ;
O gloriosa stirpe d' Aragona. — Con la firma F. C.
Quando la notte 1' aurora scaccia.
Fortunato figliuol formosa fronte.
Se per sciagura le nove sirocchie. — Con la nota : del medesimo di sopra.
O Bolognesi i vostri salciccioni.
Nel suggetto del medesimo di prima (cioè in lode della salciccia) : Mangiate la sal-
ciccia, innanzi e dietro.
Del medesimo di sopra : Fassi buona salciccia d' ogni carne.
Del medesimo di sopra : Fur le salciccie ab eterno ordinate
Fol. 88 e sgg. Sonetto : Quel che vi scrive, messer Lelio, in burla.
Madrigale : Sir che '1 paese ond* hebbe Adria e '1 Tirreno.
Canzone : Cademi lasso il braccio.
Sonetto : Non volle Iddio che un huom terreno e frale.
Sonetto di madonna Laura Battiferri deg? Ammannati : Tu che exalando V alma
e tombe e sassi.
Sonetto : Helionora, è spenta Helionora.
Sonetto : Arno cinga di nubi ambo le ciglia.
Di mes. Ant Castellani, sonetto : Antonio mio, s* a le pregiate carte.
Canzone : Quando il sol parte e V ombra il mondo copre.
Sonetto : Nè mai più vaga in ciel nè più beli' alba.
Del sig. Girolamo Vicomercati Cremasco : Ben a ragion il ciel donna vi diede.
Sonetto di Benedetto Varchi: S' io avessi creduto che i più tardi.
Canzone : Io mi son giovanetta et volontieri.
Sonétto : Messer Giovanni mio io vi rimando.
Sonetto Sopra il sig. Alessandro Malevolta et la sua sposa Laura Gozzadini : Alta
coppia gentil d' anime belle.
Ad Angelum Guicciardinum Hieronimi Ode: Ante omnes alios gratior Angele.
Fabius Segnius alla Notte di Michelangelo : La notte che tu vedi in sì dolci atti. —
Segue la risposta : Grato m* è il sonno e più 1' esser di sasso.
Sonetto : Per me mort' è Maron, i' mi son servo.
Capitolo : Venere bella, salve caro Amore.
Carmi di Vincenzo Giliani, in morte di Pio IV e di Bernardo Strozzi.
Tre stanze del sig. Giulio Camillo :
Mentre, dolce mia Clori, i vaghi lumi.
E perchè tra capretti e tra pastori.
Serbo ti ancora una leggiadra fiera. — Segue la versione latina in distici di Vin-
cenzo Giliani.
Sonetto del Sannazaro : Simili a questi smisurati monti. Con la versione lat. del me-
de simo.
Sonetto ad Isabella de* Medici : Ch' oscura donna a nobil donna ardisca.
Sonetto alla med. : Che voi donna real su questa riva.
Ad equites Militentes insulam Melitam contra Turcas fortissime difendentes, carme.
Sonetto : Chi dice eh* io mi do pochi pensieri.
Tradutione di greco e latino in vulgare d* alcuni versi della sibilla Erytkrea, di m.
Vincentio G Ulano.
Sonetto : Chiedendo un bacio alla mia cara Aminta.
Canzona sopra pargoletti e lieti amanti : O come è gran martire.
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FIRENZE
Madrigale : La bella mano ond' ei già tant' havea.
Nel nascimento del signor Principe di Toscana [canzone] del sig. Torquato Tasso : Al
cader d' un bel ramo che si svelse.
Nelle felicissime nozze delV ili. signor Duca di Segna et della sig. Donna Leonora
Orsina : canzone ; Già leggiadre tto piede.
Sonetto : Sperai, lasso, por fine al mio dolore.
T)el Lasca, sonetto : In Fiorenza è venuto il poetino.
Sonetto : Onde si muove e donde nasce Amore. 1
Roma et Pasquino : Chi giuoca o là ? — Francia et 1' Imperatore.
JEcho : O tu che fra le selve occulta stai.
Contro al cardinal di Ravenna : O Dio del ciel o Vergine serena.
Frate Antonio de* Pazzi ; sonetto e madrigali ;
Qui dove il sol d' ogni stagion m' è tolto.
Di sì forte vezzoso e bel monile.
Orientai zaffiro.
Se chiuso e stretto in pietra.
Canzone: Tratto dal negro fianco.
Capitolo della lucerna di mess. Lodovico Ariosto: O più che '1 giorno a me lucida e
chiara.
Madrigale : Fere da' boschi e voi dal chiaro fondo.
Sonetto : Ove dolente a sì veloci passi.
Canzone : Or che '1 carro di gielo.
Sonetto : Arno che mentre '1 sol più ferve e irraggia.
Sonetto : Tant' al sant' Himineo nuove facelle.
Pittori agli scultori, sonetto : Tutte quelle ragion che occulte e sparse.
M. Benvenuto a' pittori: O voi eh' avete non sapendo sparte.
Sopra a un can del Duca Cosimo. Del Berni : Fu sepolto in questa oscura buca.
Madrigale : Mentre gì' acuti dardi.
Sonetto : O del Borea più lieve o de 1' Egeo.
Sonetto : S' allor non calse a te stringere il freno.
Sonetto : Fiero mostro cui son tempeste e scogli.
Sonetto : Qui dove in me vince men 1' arte e l' ingegno.
Madrigale : Scherza meco '1 mio amore.
Sonetto in morte di M. A. Buonarroti : Varchi se con la dotta e tosca lira.
Sonetto : Mentre eh' al cielo i nubilosi rai.
Sonetto di Mes. Gherardo Spini nella morte del padre di madonna Laura Battiferri:
Volete voi gentil donna formare.
Risposta di madonna Laura : Altro che pianger sempre e sospirare.
Sonetto : Carlo Quinto fu questi, a sì gran nome.
Sonetto : Dolce è il legame Amor che tradito m' hai.
Sonetto : O dell' empio Plutone horrendo figlio.
Madrigale : Faccian di pianto un lago.
Sonetto Del Casa : O sonno o della quiete humida ombrosa.
Madrigale : Vago cigno gentile.
Sonetto al Bronzino pittore : Dotto pittor che col più vago stile.
Sonetto : S' io non ho vita in questa mortai vita.
Varchi. Sonetto sopra il Perseo di Piazza: Sacro santo signor chi ben pon mente.
Canto delle vedove : Hor che vedove e sole.
Pasquino a Roma: Va', fidati poi d' un cavaliero.
Madrigali : Qui su 1' Arno è qui vera.
Ancidetclo nosco.
Fiocca bianco dal ciel
Canto di Bergamaschi : Come
Pasquino a Roma : Hor porti
Sonetto contro il l'archi
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i6o
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Al mag. messer Francesco Sommai'. Ecco o bello e cortese.
Sonetto sopra il medesimo : Arsi risi sperai godei ó? amore.
Sonettoj: Poiché del mio bel sol chiaro e lucente.
Canzone : Restami empir sommo desire antico.
Balletto che si domanda Lo dimostra : Lo dimostra il mio dolore.
Balletto che s* addimanda Che faralla: E cosi havea deliberato.
Balletto che si domanda Lasso : Lasso oimè che udir mi duole.
Sonetto di Guglielmo Martelli al Granduca : Duce novel che inaspettatamente.
Canto andato in Firenze r anno 1555 : Donne se ben noi vi parem pippioni.
Canto del Grifo, andato in Firenze : Tutti questi uccellacci eh* a girare.
In nuptias Ioannae Austriacae ; Carmen.
Capitolo : Pensar si puote ognhor com* è possente.
Europa, sonetto: Colei son io li cui lidi famosi.
Asia, sonetto : Là onde il sol vien fuore et onde poi.
Affrica, madrigale : Sotto V ardente cielo.
Madrigale composto per Gio. Bonsi sopra Alfonso de* Pazzi : Fra la via de* porcai (?).
Madrigale : Fere da folto bosco.
Canzone di B. V. C. : Dolce pensier che le mie acerbe pene.
A M. Vincenzo Buonanni ti Lasca : Poi che tu mi domandi io son contento.
Sonetto al gran Maestro della religione Gerosolimitana, di frate Paolo del Rosso : Nel-
la valle Golia di Terebinto.
Madrigale : Quel che nel proprio sangue.
Polizze di Beffano che fumo fatte agli scolari in Pisa, nel 1 590. Due versi per ogni
individuo.
Al Granduca, di mes. Pietro Angelo da Barga : Io pur quando Signor ne impiaggia
o in monte.
Del medesimo al medesimo : Lucida aquila bianca al suo s* invola.
Al sig. Giovanni Sommai, del sig. Palla Rucellai : Amor già nostra guida.
A mess. Giulio Scali (sonetto) di mes. Benedetto Varchi : Hor che la bella Giulia
vostra il crine.
Lettera trovata da Theseo in seno della sua donna Phedra in su lo spiccarla, sonet-
to : Tosto che havesti il piè fuor delle soglie.
Sonetto : Chi m' accusa d' incesto ? Una che madre.
Alla sig. Giulia Napoletana (sonetto): // Lasca: Giulia che '1 mondo t' ha goduto e
hora.
Sonetto: Fabio che 'n ciel vederti ancor desia.
Canto degt elmafroditi: Queste eh* hor ferro affrena.
Sonetto : Averardo com* io mai sempre e d* onde.
Sonetto : D* Arno vicino alle superbe sponde.
Madrigale : O felice e beato.
Hyeronimi Amalthei carmina.
Sonetto : Come a domare il gran Mendozza muove. — In fine è il nome di Michelan-
gelo Vivaldi.
Nella morte d' Alfonso de* Pazzi sonetto del Lasca; Piangi, Fiorenza bella, piangi
quello.
Nella morte del medesimo, sonetto : La gloria di Parnaso hor vile et scema.
Epitafi pel medesimo :
Colui eh' hebbe sì strana fantasia.
Con tutte quante V operacele sue.
Del sig. Carlo Sommaia sopra F amante del Sozzino legista in Bologna, sonetto :
Spent* è la luce che rendea si chiara.
Del medesimo al detto, sonetto : Lo strigator degi* intricati nodi.
Sonetto : Chiaro per 1* ossa e per la patria altero.
Al Varchi giustificandosi il Caro, sonetto : E potrà Varchi altrui nequitie et frode.
Madrigale : Per mezzo alla cittade.
FIRENZE
IÓI
Sonetto : Sopra gì' aurati tuoi superbi alberghi.
Sonetto : Voi pur quando havrà Amor fattovi servo.
Sonetto : Del doppio ferro, anzi pur diamante.
Sonetto : Oh qual da dense nubi '1 foco astretto.
Stanze del sogno del Buonanni che andò per Firenze : Hot che la rugiadosa.
Del Buonanni : Questo con pura mente e vago aspetto.
Madrigale : Nella stagion che '1 biondo Apollo riede.
Canzone : Quando 1' altro emispero riman bruno. In fine è il nome Giov. Ball, da Fano.
Sonetto : Cercato ho sempre solitaria vita.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 173 scritti. Titoli e rare postille marginali di mano di Giro-
lamo della Sommaia, a cui il ms. appartenne. Leg. in merabr. — Provenienza: Marmi.
« Satire toscane di diversi ». Di mons. Azzoliìio sopra la lussuria; « Lascia
Soratte, o buon Apollo e Cinto » (fol. 1 e sgg. ); e sopra l'invidia; «Cer-
cato ho spesso o mio sincero amico (fol. 26 e sgg.). — « Satira del con-
te Fulvio Testi contro le lascivie di Roma: Ferma, Fulvio, le piante ove
tutt' ebro » (fol. 37 e sgg.). — Satira di Antonio Magalotti: « La Musa
pur mi stuzzica e m' attizza. » ( fol. 40 e sgg. ). — « Sette satire del sig.
Iacopo Soldani » ( fol. 5 1 e sgg. ). — « Il Grillo di Pier Salvetti, satira bur-
lesca : Ohimè che nuova strana » ( fol. 113 e sgg. ). — « H Cecco Binbi
di Piero Sa/velli: Chi fu quel baccellone » (fol. 118 e sgg.). — Satira a-
desp. e anep. : « Filodemo, Bion eh' io non saprei » (fol. 122 e sgg.). —
c Pasquino zelante. Nella distruzione del Teatro delle Commedie in Ro-
ma nell'anno 1697. Cadde il ribelle a Dio tempio di Venere » (fol. 139
e sgg.). — « Satire dodici à\~Bencdetto Menzini » (fol. 144 e sgg.).
Cart., in fol. picc, sec. XVII ex. e sg., fif. 213. Leg. in mezza membr. — Provenienza:
Strozzi, num. 1409 dei mss. in fol.
« Oreste: Tragedia del magnifico Ruccllai patrizio fiorentino. Or. Se ben, Py-
lade, sai Y alto mysterio | Esser legge fatai che Dio ne 'mpone » .
Cart., in fol., sec. XVI ex., ff. 64. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, num.
603 dei mss. in fol.
Fol. I . Al He cristiani simo del sig. Maggi di Milano : Del gran Luigi al formidabil nome.
Fol. 14. Canzone dei med. : O donna di provincie al cicl diletta.
Fol. 22. Sapra l' assedio di Vienna canzone ; E fino a quando inulti.
Fol. 28. Per la vittoria degP Imperiali e Polacchi sopra f esercito turchesco. Canzone del
sig. Vincenzo Filicai : Le corde d' oro elette.
Fol. 34. Alla sacra Rcal Maestà di Giovanni III Re di Polonia, canz. del med. : Re
grande e forte, a cui campagne in guerra.
Fol. 43. Alla Altezza seren. di Carlo Duca di Lorena Generalissimo del? Armi Cesaree.
canz. del med. : Forte campion che cingi.
Fol. 49. Ali* imp. Leopoldo I canz. del mad. : O grande o saggio o glorioso Augusto.
II, IV, 234. (Magf. CI. VII, num. 1044).
II, IV, 235. (Magi. CI. VII, nùm. 979).
II, IV, 236. (Magi. CI. VII, num. 1250).
Miscellanea di rime. Ne do la tavola.
G. MaZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, X
II
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Eoi. 55. Al sig. Cristo/ano Giosellì il sig. Antonio Mine Ili ; quartine : Io che d' amarvi
non sarò mai sazio.
Fol. 59. Antonio Radda ; quartine : Tenere il giorno V offiziolo in mano.
Fol. 63. Canzone in lode della b. Umiliana de' Cerchi : Antica età che nell' oscuro seno.
Fol. 73. Canzone adesp. e anep. : Qual sonno o qual letargo.
Fol. 77. A Giovanni III di Polonia, canz. di Benedetto Menzini : Sovieschi invitto al cui
paraggio io scerno.
Fol. 87. Filandro Pedante innamorato, Monsig. Vai \ Ule ego Che non nego.,
Fol. 92. Per i presenti successi delle vittoriose Armi Cesaree in Ungheria, Canzone :
Qual dalla notte oscura.
Fol. 99. Canz. adesp. e anep. : Come nocchier che fra gli scogli e P onde.
Fol. 103. Nel quarto anniversario del? esaltazione al pontificato di Urbano Vili, 6 ago-
sto 1628 ; canzone : Dal carro di rubino. *
Fol. 109. Applauso pindarico di Vincenzo Maria Cavalcanti per il giorno natalizio del
ser principe Frane. Maria de Medici; con lettera di dedica dell' il dicembre 1676:
Non per miglior cagione.
Fol. 117. Canzone adesp. al med. ; Chi di tetti dorati.
Fol. 121. In occasione di venire a pigliare il cappello a Roma t Altezza rev, del sig.
card. Francesco Maria de* Medici, Idillio : Serenatevi o cieli, e voi ne* prati. — In
fine : « L' umilissima penna di Rinaldo Cattani da Diacreto dà, dona, dedica e
consagra ».
Fol. 125. Vita romita e solitaria, canzone alt ili. march. Oòizo Malaspina : Lungi o
tiranni affetti .
Fol. 129. Costanza nelle avversità, canz. adesp. : Alma se sei costante.
Fol. 131. Gli occhi, canzone al sig. Benedetto Menzini : Poiché la morte è certa.
Fol. 139. Sopra i musici (e d' altra mano : Salvator Rosa) : Habbia il vero o Priapo il
luogo suo.
Fol. 141. Al ser. Principe Francesco Maria di Toscana, sonetto di Federigo Nomi:
Mentre io tento condur dal lido argivo.
Fol. 143. Canzone per s. Maria Maddalena de' Pazzi : Se mai di trapiantar hebbi desio.
Fol. 1 46. 'Lamento del P. Rettore de Gesuiti di Napoli per la Lacrima perduta a Ca-
stel!' a mare : Mentre con devozione.
Fol. 150. Sonetto del B emotti : A là, per grazia; e' passa un virtuoso.
Fol. 152. Francesco Redi : Dell' indico Oriente.
Fol. 164. Sonetto adesp. e anep. : Arte divina invero la pittura.
Fol. 166. Eloquenza ammirabile del p. Pietro Gioseppe Edero, Ode : Sopra scoscese rupi.
Fol. 168. Canz. adesp. e anep. : Quanto vaneggia et erra.
FoU 1 70. Si scherza sopra una bugia d* argento toccata in sorte alt autore in un lotto
della Regina di Svezia in Roma : Insomma la fortuna.
Fol. 172. Amante di una Mora. Del sig. Carlo Dati (d' altra mano: anzi del sig. Pie-
tro Solvetti) : Pure alfine anch' io c' ho dato.
Fol. 176. A Pier Francesco Vitelli da Città di Castello Francesco Redi: Lettor di mezzo
inverno intorno al fuoco.
Fol. 179. Il march. Pier Frane. Vitelli al figlio Clemente: A che giuoco giuochiam,
messer Clemente ?
Fol. 182. Il med. a Vincenzo Salviati : Quell' io che avezzo a spennacchiare i Galli.
Fol. 184. Il med. al figlio Clemente: Già dal candido sen gigli e viole.
Fol. 186. Sonetto di Bartolomeo Allegri: Se il tuo valor , se la tua mano ardita.
Fol. 187. Sonetto adesp. : In che dia voi di secol son nato io.
Fol. 188. Sonetto in morte d' Isabella Malaspina nei Mastiani di Pisa : Era d' intorno il
ciel sereno e chiario.
Fol. 189. Sonetto adesp. e anep. : Piango, amico, il tuo fato. Niun felice.
Fol. 191. Capitolo adesp. e anep. : Marchionne a te che in Pindo e in Ippocrene.
Fol. 195. Capitolo c. s. : Frezzi sei grato a Febo ed alle Muse.
Fol. 198. Sonetto sulla Concezione : Spunta dell' alba allo spuntar la rosa.
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FIRENZE 163
Fot. 199. Sonetto al p. G. B. Cricelli gesuita : Spirto alle tele dié pennello argivo.
Fol. 200. In morte del p. Francesco Macedo : Spento ài barbara Cloto il più bei lume.
Fol. 202. Gli stufatoli del Fico chieggono il ceppo a' loro bottegai ; Secondo V uso del
costume antico.
Fol. 204. Ternari contro il Minelli : Ho risoluto anch' io tra miei riboboli.
Fol. 206. Lirico compendio della vita di s. Maria Maddalena de' Pazzi.... del p. A. A.
Migliorati: T* ammiri tu che spanda tanti ardori. Con lettera alias, a. Francesco Ma-
ria di Toscana, aprile 1681.
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. 235. Leg. in cart. — Provenienza : Med. Palatina.
II, IV, 237. (Magi. CI. VII, rumi. 1228 bis).
c Rosmondo, quasi Heros Mundi, poema heroico di Luca Citemi ». Precedo-
no gli argom. dei 28 canti, V indice di nomi e la lettera di dedica al
Principe di Toscana. Com. : « Alta ma grave faticosa impresa ».
Cart., in fol., sec. XVII, autogr. ; ff. 261. Leg. in cart. — Provenienza: Cestello.
II, IV, 238. (Magi, CI. VII, num. 229).
e Rinaldo Infuriato d' Antonio Malàtcsta ; Al serenissimo Ferdinando secondo
Granduca di Toscana. Io canto i chiari gesti, armi ed amori ». Precede
un' avvertenza «Ai cortesi lettori » di Jacopo Cicognini. Fin. con la stan-
za 64 del canto X ; « Potesse dir che quivi V aspettasse » .
Cart., in fol., sec. XVI in., ff. 289. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 239. (Magi. CI. XVII, num. 26).
« Varie scritture appartenenti alla Pittura e suoi Professori ». — Miscella-
nea di regole per conservare disegni; — note sulla galleria Ricciardi;
— « Inventione in una stanza di ingegnoso et valoroso signore »; — bi-
bliografia per la storia dell' arte pittorica ; — copia di ricevuta autogr. di
Benvenuto Cellini; — nota sopra una tavola di Marco Palmezzani esistente
« in sacrario ecclesiae Montis Oliveti extra portam s. Fridiani Florentiae » .
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 240. (Magi. CI. XVIII, num. 33).
c Descrizione della Galleria o Gabinetto dell' ili. sig. cav. N. Gaburri » . Ca-
talogo di 1632 disegni; di disegni «legati in libri» num. 1336; di stam-
pe, di edizioni e, in fine, di « alcune statuette antiche e moderne ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 153. Legatura recente in mezza membr. — Povenienza : Bi-
scioni.
E, IV, 241. (Magi. CI. XIX, num. 5).
Trattato delle fortificazioni, adesp. e mutilo in fine (fol. 1-18). — « Le ope-
razioni del compasso geometrico » di G. Galilei (fol. 70-100).
Cart., sec. XVII, in fol., ff. 100 col taglio dorato : bianchi i ff. 19-69. Leg. in membr.
con impressioni in oro. — Provenienza : Magiiabechi.
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164 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 242. (Magi. CI. VII, num. 851).
Poesie di Franco Sacchetti.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 217 critti. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Biscioni.
II, IV, 243. (Magi. CI. VII, num. 852).
Poesie di Franco Sacchetti.
Cart., in fol., sec. scorso. Legatura recente in mezza membrana — Provenienza: Biscioni.
II, IV, 244. (Magi. CI. VII, num. 332).
« Della | tradottione | della Gierusalemme liberata | del Tasso | in lingua bo-
lognese popolare | di Gio. Francesco Negri pittore ) » : esemplare a stampa,
fino alla stanza 34 del canto XIII (pag. 128). Segue il « Supplimento al-
la Gerusalemme del Tasso, portata in lingua bolognese da Francesco Ne-
gri » della stanza 52 dello stesso Canto alla fine.
Cart., in fol., sec. XVII. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 245. (Magi. CI. VII, num. 940).
« Comincia la Commedia di Dante 'Ueghieri di Firenze | et altre stelle » (fol.
1-176). — Capitolo di Bosone da Gubbio (fol. 177-179). — Capitolo di Ja-
copo Alighieri (fol. 179- 181). — H testo della Commedia ha note margi-
nali autogr. di Agnolo Borghini.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 181. Didascalie in rosso. Sul foglio di guardia: « Di Niccolò
Fabbrini ». Legatura recente in tela e mezza pelle. — Provenienza : Cestello.
II, IV, 246. (Magi. CI. VII, num. 959).
« Il presente scritto è una brieve sposizione de* tre libri di Dante fatta e
tratta brievemente de* detti di diversi spositori et per più brevità non
si toccano o spognono se non certi versi che comunemente pare che ab-
biano alcuna malagevolezza a Stendere et bisogno di sposizione. Qui di
sotto sono scritti detti trovati in alcuno libro poi che fu compiuto il pre-
sente scritto; però non sono posti nel luogo loro chome si dee. Que* del
ninferno sono qui: que* dei purgatorio inanzi al purgatorio: que* del pa-
radiso dopo il paradiso ; avegna che in alcuno luogo ne siano mescolati » .
— A fol. 370 sg. sono i Capitoli di Bosone da Gubbio e di Jacopo Alighieri.
— In fine « Finite sono le chiose ovvero lo stracto facto sopra il Dante
cioè la parte appellata il paradiso. Questo libro è di ser Lodovico Bar-
toli notaio fiorentino et per lui di sua propria mano scritto; et però se
ad alchuno venisse a le mani piacciagli di renderlo o d'ensegniarlo. Scris-
silo a Empoli etc. nel MCCClxxxxiiij, Ind. seconda et a di tre d* otobre...
Le quali cose overo scripto fece mes. Giovanni Bochacci da Certaldo fio-
rentino poeta ».
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 122. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num 257 dei
mss. in fol.
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II, IV, 247. (Magi. CI. VII, num. 620).
Miscellanea di rime, del sec. XVII e sgg., d' occasione o d* argomento sacro :
quasi tutte adesp. ; talune di mano di Girolamo della Sommaia.
Cart., in fol. picc, sec. XVI e sgg. ff. 339. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
Estratti dall' Acerba : « Capitulum primum. De fortuna reprobando Dantem.
Inquid Cickus de Esodo. [T]orno nel canto de le prime note | Quale è bea-
ta vita che non fina. Explicit liber de virtutibus vitiis amore et animali-
bus Cichis de Esculo Deo gracias Amen » (fol. 1-21). — Bonifatius pp.
viij. Beneficium ecclesiasticum | Is qui tacet non fatetur » (fol. 21). —
Ternari adesp. e anep. : « Salve reggina salve salve tanto » (fol. 22). —
Ternari c. s. : » [I]o ti scongiuro per li sagri Dei » (fol 22 e sg.). —
« Capitolo quando la Reyna Dido s' innamorò d* Enea, fatto per Bartolo-
meo della Pieve. [L]a reina con grave fiamme incesa » (fol. 23). — «Ca-
pitolo della favola di Narcisso. [D]onne pietose diventate crude » (fol. 24
e sg.). — « Trattato chiamato il Cardarello, fatto per... (lacuna). [O] mor-
te avventurosa che a dolci anni » (fol. 25 e sgg.). — « Chonsequentia
delle profezie di Toschana parila di Firenze : ora vi voglio chontare della
città » ecc.: è un frammento di una pag. (fol. 29). — « Il passio in vol-
ghare fatto per Fazio degli liberti di Firenze: Passio Domini nostri Jhesu
Cristi » (fol. 32).
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 32 recentemente numerati. Leg. in mezza membrana. — Pro-
venienza : Strozzi, num. 619 dei mss. in fol.
Rime varie di Aut. Fr. Grazzini (il Lasca); talune sono autogr.
Cart., in fol., di varie dimensioni, sec. XVI, ff. 134. Alcune poesie sono di mano di Gi-
rolamo della Sommaia. Legatura recente in mezza membr. — Provenienza: Marmi.
Fol. 1-40. Rime Francisci Altobianchi de Atberiis :
Moralis chantUena: Firenze mio ben che rimedi scharssi.
Sonetti: 1, Noi sian pur qui, il chaso è dubbio et strano.
2. A pocho a pocho io mi consumo et stento.
3. Se mai il quinto elemento ebbe potenza.
4. Chi à senno et danari salvili bene.
5. O donne per Fojan sempre s* acrescha.
6. Ben ti puoi rallegrare alma Fiorenza.
7. Ancor non dorme chi fia mal racholto.
8. Per me solchar dov* è più chupo il fondo.
II, IV, 248. (Magi. CI. VII, num. 992).
II, IV, 249. (Magi. CI. Vili, num. 490).
II, IV, 250. (Magi. CI. VII, num. 1009).
Raccolta di rime. Ne do la tavola.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
9. S' io escho mai de' lacci di Cerreta.
10. Se '1 monte soffi et da grilli et farfalla.
11. Mal si par eh' io m* acorgha et pur son vechio.
12. Nessun ristoro fu mai sanza danno.
13. S* alchuna volta io parilo o penso o scrivo.
14. Quel più pel quale ogn' altro é detto tale.
15. Famoso seggio ecielsi incliti et degni.
16. Condotti siamo chome chi propio sanza.
17. Si ben compiuto ogni chosa racholse.
18. Se di Valchiusa il fonte ornato et degno.
19. In brevie sorte ogni piacer racholto.
20. Nè fastidiosa linghua, invidia bocha.
21. Preghate Iddio che spesso da ciel piova.
22. Cosi Pigmaleon arda et sfaville.
23. Fra i labri si dalla linghua intramesso.
24. Se mai di tanta et rincrescievol dogla.
25. Se 'n brocho archo giamai saetta spinse.
26. Sia noto a tutti et manifesto appaia.
27. Se da monte Ri tondo il vicin mio.
28. Noi ci sian mezi e mezi al modo usato.
29. Ritto e rovescio el fodero intarlato.
30. Sempre è più forte el charichar sulT orilo.
31. Cunto si sapio standone a tuo decto.
32. Ben ritraesti apunto il monte el piano.
33. Da poi che '1 chorpo infastidito vome.
34. O sommo Giove a cui nulla s' ochulta.
35. Noi sian condotti ornai fra due estremi.
36. S' el fosse pin elioni* era el me stoviglo.
37. Le strane vogle e 'nprese di parechi.
38. O vivo fonte ove giunta si sazia.
39. Se morte prevenisse al mio partire.
40. Quando il fulminatore crucciato tona.
41. Dove femine son matti et villani.
42. Raro mi fermo et s* io m' aresto alquanto.
43. Quelo prezioso sanghue et chorpo degno.
44. Gianin se fede et sichurtà ci mosse.
45. E e' è pasto da ghufi et barbagianni.
46. Chompare il tuo quesito matematicho.
47. Noi sian pur fuori di mazochi et streghioni.
48. Io parilo pocho et vegho et sento troppo.
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49. Noi pigliamo ogni chosa per Ha punta.
50. Frr tanti gnaf e ma' frazi traschorsi.
51. Chi sforza il poter suo più non si stende.
52. Poi eh' i* mi diparti d* anbo que' dui.
53. A nessun piade i* ruzar delle mani. (Questo sonetto e
. i quattro successivi sono, per errore del rilegatore, a
54. Guardici Idio da que' che più ci ofende.
55. S' io escho mai d' obrighi et chompromessi.
56. Io so eh* io non so più eh' altri chomprenda.
57. Io non so s' io mi sogno opure son desto.
58. Gentile leggiadra graziosa et bella.
59. Se d' alto aviene eh' alchuno a valli esmonte.
60. Io ò si pieno il chapo di non so.
61. Poi che '1 becho è sbandito ogn* uon s' affolti.
62. Ispulezate fuori topi affamati.
63. Veghia la pace e Ila legha difende.
64. Maestro Marian s' è fatto frate.
65. Qualunqua più conoscie e meno provede.
66. D' uno in altro pensiero che mi traporta.
67. Ghorosa ^hara fai contro a quel vuole.
68. Commodi propi et segreti ridotti.
69. Dove mancha bontà crescie ogni errore.
70. Giova ne' chasi adversi riserbarssi.
71. Chi non è nuovo pescie alchuna volta.
72. Quando sarà che dal suo chonsueto.
73. Gnuno sia che del mio male si maravigli.
74. A Ilei eh' e* prieghi honesti ascolta e degna.
75. Quando rimenbro ov' io rimangho spesso.
76. Noi siamo tra Ila grascuola et Chamaglano.
77. Se mastro Beltramin cho' suoi linbichi.
78. Balzando ongnor più freschi alla rugiada.
79. Cigholaja piggior ruota del enarro.
80. Se Bartolo che quel fatto interpretato. (Mancano i ternari).
81. Ben se* vendichativo in su gli arcioni.
82. E e* è un naso lungho tempo stato.
83. Un naso imperiale è in questa terra.
84. Le chos# vanno elioni' elle son menate.
85. Mentre io penso a me stesso et quel eh* io sono.
86. Stancho già d' aspettar son sazio anchora.
fol. 23).
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
87. Mai per gnun tempo od alchuna stagione.
88. Tanto avea il tonto atento aoperato.
89. Io ci vegho cT ogni erba mescholanza.
90. Femmina è sanza fé' leggie o ragione.
91. Femmina ci die' V esser cho ir amore.
92. r non so qual giudicio o ragion vogla.
93. Ballata. Spaciati vaten via malinòhonia.
94. Il del si allegri et chosì mostri segnio.
95. Il mondo è pieno di vesciche ghonfiate.
96. Molti ci sono che vivono per mangiare.
97. Orrido or chanto or piangho or mi lamento.
98. La serpe è già entrata fra IT anghuilla.
99. Nulla è che non sia stato et sempre fia.
100. Vergine degna madre figla et sposa,
101. Quel sir che sotto V ideale stampa.
102. Quel santo suon che tra Ile verdi fronde.
103. Amor m' a fatto da me sì disforme.
104. Quant' io più m' allontano dal bel viso.
105. So che 1 maggior fra ogni mio pensiero.
106. S' io non ò lena Amor chome poss' io.
107. Chorrerà il mare et formeransi i fiumi.
108. Concesso avea già le mie vele al vento.
109. Quel eh' io non voglo anci pur s' io volessi,
no. Quanto più mi rivolgho per Ila mente.
in. Che giova a rimirar più donna mai.
112. S'io posso mai più riveder quel volto.
113. Duro è il servire a qualunque signore.
1 1 4. Fusse pur tosto almen eh* io fossi fora.
115. S'io ritornassi mai dov' io non sono.
116. S'altri sapesse in che stato io mi truovo.
117. Quando el primo de' due interlasciare.
118. Assai dell'altre ne mirai im pria.
119. Non più di me già sotto sole o lluna.
120. Quanto la 'npetuosa e più nimicha.
121. Lena non ó nè truovo onde men greve.
122. Non è si presto ad voi lo scriver mio.
123. Se qualche volta mai ritorna im pari.
124. Vostro parlare madonna è , tanto humile.
Versi di Francesco d' Altobiancho; ternari: Aprasi Mongibello et del
fondo escha.
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125. Carcho di male charni orbo et vizioso.
Evangelium santi Ihovannis; ternari : Divin favore d'anfallibil ragione.
Chapitolo d' amicizia fatto per Frane. Alberti e recitato in santa Maria
del Fiore per...: Quella immensa chagion ch'ogn'altra imprima.
Frottola Prancisci Altobianchi de Alòertis : Al fuoco sochorrete omè
eh' io ardo.
Fol. 41. Moralis Chantilena magistri Antonii chantoris im pancha. A
Francesco d' Aliobianco degV Alberti: Dormi Giustiniano et non
aprire.
Fol. 42. S. di maestro Antonio sopradetto : Qual' om si veste di char-
nale amore.
Ivi. S. di maestro Antonio : chanta in pancha : Antonio questo signo-
re tuo pellegrino.
Ivi. .Sì di detto maestro Antonio: Con lagrime sovente a tte signora.
Ivi. Chanzona di Frane, di Nicholo del Bonino: E animale di tanta
altera vista.
Fol. 43. Ballata. Se fu amante mai chon tanta fede.
Ivi. .S*. di Piero di Giovanni de Ricci fatto in Napoli et recitato avanti
a Re de Raona quando triunfando entrò nella terra, per Rickardo
Borghognoni: Ecelso Re o Cesare novello.
Ivi *S1 di messere Alberto degli Albizi: Che fortuna è la mia; che
debbo fare.
Fol. 44. .Sì di Bernardo d* Aghabito de Ricci: Dappoi che lasciat' ài
la terra e Grecia.
Ivi. S. del sopradetto Bernardo: Antonio se '1 mio intelletto mediocho.
Ivi. S. di Bernardo d* Aghabito de Bicci: A Babbilonio avaro e ci-
simatico.
Ivi. .Sì di Bernardo di Piero Chanbini: Io dormo in sul chaval di
messer Chorso.
Fol. 45. 6*. di Zanobi Banchegli: Non può eh' en savio vera amistà
eh' adora.
Ivi. S. di Sinibaldino Donati: Se io potessi spriemer nemici versi.
Ivi. S. del sopradetto Sinibaldino: Le crude guerre per piatà io faccio.
Ivi. Morale chanzona di messere Anselmo Chalderoni sopra amicizia, re-
citata per lui in santa Maria del Fiore: Ben che ssi dicha nel
volghar parlare.
Fol. 46. Morale di Giovanni Pegholotti fiorentino servidore di messere
Francesco da Charrara per adrieto Signore di Padova chontro alla
ciptà di Vinegia et al suo reggimento quando f e dono morire sopra-
detto Signore et suoi fgluoli: Per far palese li tradimenti tuoi.
170
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 48. .SI di messere Giovanni Lupori ad Chastruccio S. di Lucha:
S'io avessi la moneta mia quassù.
Ivi. Risposta di Chastruccio a mes. G. Lupori. Sono due soli versi,
ai quali segue un Deficit
Ivi. Son. adesp. e anep. : Io provai già quanto V asioma è grave.
Ivi. S. e risposta a quello di sopra: Perché non caggi in quelle
oschure chave.
Fol. 49. S. di Giovanni di Iacopo di Latino de Pigli: O Andrea mio
che ssi ben ti par dire.
Ivi. S. del sopradetto Giovanni de Pigli: Nave san za timone perso
T avere.
Ivi. S. del sopradetto Giovanili de Pigli: Ipocrate Avicenna et Ghalieno.
Ivi. Moralis cantilena Iohannis lacoòi de Piglis ì 1432: O fortuna cru-
dele che puoi più fare.
Fol. 50. .S. del sopradetto Giovanni de Pigli: In mezo d' aspri colli
in verde prato.
Ivi. Son. del med. : Pasciensi gì* occhi miei d' una dolcieza.
Ivi. Son. del med.: Lasso che quando avien che gì' ochi giri.
Ivi. Madryale di Giovanni de Pigli sudetto. 1437: Sotto chandidi veli
in bruna vesta.
Ivi. ►£ del sudetto Giovanni de Pigli, 1441 : Strigholi di porcho et
di chastrone.
Fol. 51. S. di Giovanni de Pigli sudetto a Beo Belchari, 1459: O divo
ingegno in chui natura e arte.
Ivi. S. di Feo Belchari a Giovanni de Pigli per risposta: Lassato a-
vevo Apollo e preso Marte.
Ivi. 61 di Giovanili di Iacopo de Pigli: Al ghusto quel che piacie
tutto è buono.
Ivi. S. del signore Malatesta da Pesaro a Ruberto de Rossi: Se 11* o-
norate tue tempie mai vesta.
Ivi. R. di Roberto Rossi a Malatesta: Qualunque fuggie amore o
Malatesta.
Fol. 52. S. di Giovanni di Iacopo de Pigli: Trentasei volte à già ri-
volto il corso.
Ivi. Cantilena di Giovanni d* Ani. de Pigli: Quella virtù che '1 cor
gentil notricha.
Ivi. Quel dolce vivo e glorioso frutto.
Ivi. Amor che pascie e con virtù notricha.
Ivi. S. del Burchiello: O umil popol mio deh non t' avedi.
FIRENZE
I 7 I
Ivi. Risposta at sudetto sonetto: Burchiello io voglio che cierto mi
credi.
Fol. 53. Versi fatti per maestro Nicholò Ciecho ad istanza d' una gio-
vane innamorata d' uno giovane avendo sentito lui doversi partire
dalla sua presenza: Penso il segreto in che natura puose.
Fol. 54. Versi a llaude di Cosimo et Lorenzo Medici: Nel trentaset-
te il di primo di maggio.
FoL 55. Sonetto di Burchiello: O umil popol mio dè non t' avedi.
Ivi. Risposta al med. (In fondo alla quale è notato che per er-
rore questi due sonetti furono trascritti due volte).
Fol. 56. S. di messere Octaviano chardinale degl' Ubaldini: Io non so
che ssi sia che sopra il core.
Ivi. ^. di messere Bonacorso da Montemagno: Erano i pensieri miei
ristretti al core.
Ivi. 5. non so V autore : Io mi risolvo come neve al sole.
Ivi. 6*. di Piero di Maffeo de Tedaldi: Oggi è lunedì come tu sai.
Ivi. S. del sopradetto Piero Tedaldi a G. de Pigli: Tu ssai la 'nfer-
mità mia di V altr' anno.
Ivi. Ballata ser Iacobi de Bibiena precettoris mei eie. : Girò sempre
piangendo con tormento.
Fol. 57. 6*. di messere Giovanni Aquettino da Prato : Io ò veduto già
turbato Giove.
Ivi. 6*. del sopradetto messere Giovanni: Perlle zafiri balasci et dia-
manti.
Ivi. S. di Tomaxo di Lorenzo Benci: Mosso da gientil fiamma in
che sta il core.
Ivi. Orazio Salvatoris Francisci Altobianchi de Alàertis : Se inchinar
ti può miseria humana.
Ivi. Ballata del sudetto Frane. Alberti: O di' tu, non dir poi: cosi
va ella.
Fol. 58. S. di Frane, d' Altoòiancho degli Alberti: S' io sto chi va,
e s' io vo chi rimane.
Ivi. S. di Mariotto Davanzali: L' ultimo giro della felle rota.
Ivi. S. di Mariotto Davanzali: Tolto v'à morte il più leggiadro og-
getto.
Ivi. Sonetto del med. : Amore assai mutato à sua natura.
Ivi. Sonetto del med. : Io porto sempre Troia agi* ochi avante.
Fol. 59. Sonetto del med. : Non tien Minos in Dite alma sì ria.
Ivi. Sonetto del med.: Il fiero sghuardo e '1 non dovuto sdegno.
Ivi. Son. del med.: El quattro el tre non rilieva più sette.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Ivi. Sonetto del med. : O per me lieto é fortunato giorno.
Ivi. Sonetto del med. : Lo stato mio è sì dubbioso e foscho.
Ivi. S. di messere Francesco di messere Michele d* Arezo: Graziosa
gentile anima lieta.
Ivi. S. di Bernardo di Piero Ckanbini per risposta del sudetto : Fior
d' ogni anticho et moderno poeta.
Fol. 60. S. dicesi di messere Coluccio Sahiiati; O sdiacciato dal ciel
di Michael.
Ivi. Risposta al sudelto sonetto; non so di chui: O Cleopatra o ma-
dre d' Ismael.
Ivi. S. di ser Nicholò Tinucci: H verde mare sarà privo dell'onde.
Ivi. Sonetto del med. : S' io amo giamai più Giove turbato.
Ivi. Sonetto del med. : Amore vuol pur eh' io torni al vechio gio-
gho.
Ivi. S. noi so chi Ilo fecie: Qual mirabile fato al terejo cielo.
Fol. 61. 61 fatto e mandato a Antonio dt Miglore quando tolse a fare
gli orghani di gra* gratideza in santa Riperata: L* orribile e fa-
moso tuo sturmento.
Ivi. S. di Chanbiozo di messere Veri de Medici: Poi che superbia ti
vincie et disbalestra.
Ivi. del sopradetto Chambiozo Medici: Di nuova rima mi convien
far versi.
Ivi. S. Ghuidonis de Chavalchantibus: Io vidi gì' ochi dove Amore
si mise.
Ivi. Moralis chantilena Ghuidonis de Chavalchantibus: Donna mi prie-
gha perch' io voglia dire.
Fol. 62. Chanzona di maestro Antonio da Ferrara, credendo messere
Frane. Petrarca fosse morto. Legie feliciter: Io ò già letto il pian-
to de' Troiani.
Fol. 64. S. di messere Francesco Petrarcha a mastro Antonio da Fer-
rara per risposta di sudetta chanzone; Quelle piatose rime in ch'io
m* achorssi.
Ivi. Chanzona di maestro Antonio da Ferrara: Non seppi mai che
cosa fosse amore.
Ivi. Chanzona di maestro Antonio da Ferrara: Le stelle universali i
cieli rotanti.
Fol. 65. Sonetto del med.: Io benedico il dì che Iddio ti cinse.
Fol. 66. F. de Albertis ad virutn clarum Iohannem Cosme de Medicis:
Conviensi donne mie vezose et belle.
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FIRENZE 173
Fol. 68. Frottola fatta per messere Antonio araldo de' Signori di Fi-
renze: Guarda ben ti dich' io, guarda, ben guarda.
Fol. 70. Versi mandati al conte Frane. Sforza per uno atto piatoso, li-
so incontrare una fanculla vergine maritata e non ita a marito pre-
sono nelle chastella di Lucha; fatti per messere Antonio araldo del
popolo fiorentino: Il gran famoso Publio Scipione.
Fol. 72. Versi fatti per maestro Nicholò Cieco fiorentino al chonte Fran-
cescho Sforza: Viva virilità florido honore.
Fol. 74. Versi fatti per Ila consagrazione di santa Maria del Fiore.
Credo gli facesse messere Antonio araldo della Signoria di Firenze.
Legie feliciter: Ne* tempi che Firenze era contenta.
Fol. 76. Versi fatti per maestro Nicholò Cieclw per Ilo Imperadore Si-
gismondo a Perugia 1433: Ave nuovo Monarcha inclito et vero.
Fol. 77. Versi in nome d' una giovane inamor ata. Chi li compuose non
so. Legie: O spechio di Narcisso o Ghanimede.
Fol. 79. S. di Giovannni di Iacopo de* Piglia Feo Belchari, 1466: In-
gegno usato a ssolver dubbi passi.
Ivi. Risposta del Belcari: Se pensier tuoi che son di gratia grassi.
Fol. 80. 5. di Giovanni de Pigli: Porcielane rifritte in insalata.
Ivi. S. del sopradetto G. alla òurchiella: Prezemoli bolliti in aqua
amara.
Ivi. S. di G. de' Pigli alla òurchiella: Fave richoncie con fior di
borrana.
Ivi. S. superioris Iohannis : A voler ben guarir della anghuinaia.
Ivi. 5. S7iperioris Iohannis de Piglis: La vita senza fructo è grieve
morte.
Fol. 81. S. Iohannis de Piglis: A volere fare buone medicina.
Fol. 83. Versi { ternari): Cerbero invocho et '1 suo crudo latrare.
Fol. 85. Versetti (quaternari): L'alta virtù di quel collegio santo.
Fol. 86. Risposta fatta per Ila chontessa Bartolomea da Mutiglano di
Bologna a messere Charlo Chavalchabò S. di Chermona a uno
chapitolo a Ilei da esso mandatole : Inclito glorioso et chiaro duce.
Fol. 90. Versi (quartine): Già era uscito Febo fuor del monte.
Fol. 91. Tractato d f amicizia facto per Mariotto Davanzati et ricitato
in santa Maria del Fiore per messere Antonio araldo della S. di
Firenze: Quel divo ingegno qual per voi s' infuse.
Fol. 95. Moralis chantilena Bernardi Petri de Chanbinis ad laudem et
cliomendationcm et benemerito ci. V. Choximi de Medicis : O popul
fiorentin tu non comprendi.
Fol. 96. Sonetto : O novella Tarpea in chi s' aschonde.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Ivi. >S. et risposta a quello di sotto: Ingegno usato alle quistion
profonde.
Ivi. S. domini Ihoannis Bochacci: Dante se tu nell* amorosa spera.
Ivi. Moralis chantilena Fatii de Ubertis contro, Charolum de Luzimbor-
gho: Di quello possi tu bere che beve Crasso.
Fol. 98. Moralis Patii de Ubertis ad Lodovichum^ Ducem Baveri*:
Tanto son volti i cieli di parte im parte.
Fol. 99. Moralis chantilena Fazii de Ubertis : Io ghuardo fra l'erbet-
te per gli prati.
Fol. 100. Moralis chantUena Fazii de Ubertis: Io vorrei anzi stare
in mezo un fangho.
Fol. 101. Moralis chantilena fazii de Ubertis: Lasso che quando
mmaginando vegno.
Fol. 102. Moralis Fazii de Ubertis-: Amore io ti priego che ssostegni.
Fol. 104. Moralis Fazii de Ubertis: Donna grande possente et ma-
gnanima.
Fol. 105. Moralis Fazii de Ubertis Frorentini: Nella tua prima età
parghola et pura.
Fol. 106. Moralis Fazii de Ubertis: O charo amicho ornai chonvien
eh* io lagrimi.
Fol. 107. Moralis chantilena Dini Cionis de Signa: Quella virtù che
'1 terzo cielo infonde.
Fol. 109. Moralis Fatii de Ubertis: Amor non so che mia vita far
debbia.
Fol. no. Chanzona facta per la morte di messere Franciesco Petrarcha
fiorentino poeta: Festa ne fa il ciel, piangie la terra.
Fol. 112. S. ser Ventura Monaci fiorentini ; Giovanni io sono chon-
docto in terra aquatica.
Ivi. 5. ser Ventura Monaci; Se Ila fortuna t* à facto signore.
Fol. 113. Vita di Dante poeta fiorentino fatta, per Simone da Ssiena
detto Saviozo ; Chome per dritta linea V ochio al sole.
Fol. 115. S. di maestro Antonio Chanta im pancha a Feo Belchari ri-
mandandoli il dialagho; Ah Feo Belcari io vi rimando il libro.
Ivi. S. di Mariotto Davanzali al chardinale della Cholonna: Sacra et
celsa colonna invitta et giusta.
Fol. 116. S. di Francescho d' Aliobiancho degli Alberti per Alberto Al-
berti quando morì in champo per Ila giostra: O voi egregi sa-
pienti viri.
Ivi. S. di ser Chello: O alma pellegrina in chui s* aschose.
Ivi. Di ser Nicholò Tinucci: Virtù suprema e asciendente eletto.
FIRENZE 175
Ivi. S. di messere Antonino buffone : Chi non può quel che vuole
quel che può vòglia.
Fol. 117. ^. Non so di chui sia: Voi a chui io parilo in sulla de-
stra riva.
Ivi. Non so V auto> e: Per quella speme che mantien mia vita.
Ivi. Sonetto: Quando per sua merzede non mi niegha.
Ivi. Sonetto: Quando talor di mia donna soviemmi.
Fol. 118. Sonetto: Fior di virtù si è gentil choraggio.
Ivi. «SI di Giovanni di Zanobi di Betto Manni a uno che gli disse drie-
to : chi è questo babuasso : Perch'io ti paia un tal lasciami stare.
Ivi. Chapitolo chomposto per maestro Nicholò da Firenze Ciecho in lau-
de del sommo pontefice papa Martino quinto: Ave pastor della
tua santa madre.
Fol. 1 20. Chapitolo di maestro Nicholò Ciecho in laude di papa Euge-
nio iiij : Ave padre santissimo salve ave.
Fol. 123. Amicitia trattatus domini Benedic ti de Pontenano doctoris ex-
cellentissimi etc : Se mai gloria d* ingegno altri commosse.
Fol. 128. Lauda fatta per madonna Batista donna del signore Ghalea-
20 de Malatesti da Peserò et dipoi vochata suora Geronima dell'or-
dine di Santa Chiara, doctissima in poesia et di vita perfettissima :
Vergine madre inmachulata sposa.
Fol. 129. Lauda di sopradetta madonna Batista de Malatesti et dipoi
suora Geronima etc: Quando sarà quél giorno anima mia.
Fol. 130. Moralis cantilena domine Batiste de Malatestis postea vero
sororis Geronime ordinis sante Clare etc: O seraphico padre o
viro duce.
Fol. 133. Chapitolo in laude del glorioso messere santo Girolamo com-
posto per Ila generosa madonna Batista de Malatesti devotissima
d' esso. Legie feliciter: O glorioso padre almo dottore.
Fol. 135. Moralis chantilena domini Benedkti de Pontenano doctoris. ex-
ceUentissimi contra presbiteros inhoneslos. Legie feliciter: Tenebro-
sa crudele avara et lorda.
Fol. 137. 5. di ser Nicholò Tinticci : Sochorri omè per dio sochor-
ri il servo.
Ivi. Sonetto del med. : Che giova anima stanca a nostri ghuai.
Fol. 138. Sonetto del med. : Io fo chon techo V ultimo lamento.
Ivi. Sonetto del med. : Veggio spenta merzè sopra la terra.
Ivi. Sonetto del med. : Riprese amore un dì uno strale d* oro.
Ivi. Sonetto del med. : U antica fiamma che di nuovo amore.
Ivi. Sonetto del med. : Splendida lucie in chui chiaro si vede.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Ivi. Sonetto del med. : Virtù infusa dal possente segno.
Fol. 139. S. di Feo Belcari a Piero di Cosimo Medici: Le cholonne
de' servi e Ila graticola.
Ivi. S. di Feo Belcharia Mariotto DavanzaH: L' inmenso ingegno e
11' etterna memoria.
Ivi. 6*. di Mariotto D avanzati a Feo Belchari: risposta a quel di sotto :
O spirito eletto all' opera meritoria.
Ivi. Risposta di Feo a Mariotto: Non regna al mondo chosa indi-
chatoria.
Ivi. S. di Feo Belchari a Giovanni di Cosimo de Medici: Se tra no-
mi excelienti io bene annovero.
Fol. 140. S. di Feo Belchari a Giovanni di Cosimo de Medici: Se vuoi
champare della cruda epidimia.
Ivi. 6*. di Feo Belchari della nobiltà dell' anima : Alma che cerchi pa-
rie infra la ghuerra.
Ivi. S. di Feo Belchari der richo avaro: Chon grande industria et
con sottile indagine.
Ivi. S. di Feo Belchari der richo liberale: Chi con virtù sopra '1 te-
soro im pria.
Ivi. S. di Feo Belchari a Giovanni di Mariotto Stechuti: Per non por
freno al nostro primo fomite.
Ivi. S. di Feo sudelio quando il conte Frane. Sforza s* insignorì di Mi-
lano. MCCCCL: Due spiriti gentili van sempre ad orza.
Fol. 141. S. di Feo Belchari die si duole de' pazi malvagi: Cerchato
ó sempre vivere in chonchordia.
Ivi. S. di Frane, del maestro Andrea a Feo Belchari: Spirito supre-
mo pien di gentileza.
Ivi. Risposta di Feo al sudetto Frane.: Certo mi rendo che Ila tua
richeza.
Ivi. S. d f Antonio Chalzaiuolo a Feo Belchari: O elevato ingegno in-
menso et divo.
Ivi. Risposta di Feo: L'onore che tu mi fai tanto excessivo.
Fol. 142. S. di maestro Antonio di Ghuido a Feo Belchari: Frondosa
testa in chui misse natura.
Ivi. Risposta ai Feo Belchari: La sacrosanta degna alma seri tura.
Ivi. S. di Frane, di Matteo horafo a Feo Belchari: Quel sole che 'n
fra mortai lume risplende.
Ivi. Risposta di Feo a Francesco horafo: La santa chiesa eh* ogni
ver chomprende.
FIRENZE 177
Ivi. S. di Benedetto Susini a Feo Belchari: Dove lo 'ngegno e bei
versi fanno opra.
Ivi. Risposta di Feo: La forte rima pur convien che scopra.
Fol. 143. 6*. di Feo Belchari a maestro Antmiio chanta in pancha: Da-
to che Ila mia man sia reprensibile.
Ivi. Risposta di maestro Aìitonio a Feo Belchari: Al mio giudicio mai
non fu incredibile.
Ivi. Risposta di Feo a maestro Antonio: La tua risposta porgie in-
chomprensibile.
Ivi. S. di Paolo Soldini per messer Giannozo ManetH quando cere ho ^
essere rifermo Capitano di Pistoia : Scienza è vero eh' è supre-
ma richeza.
Ivi. S. di messer Rose/lo chanonico fiorentino fatto in sulla ghalea vi?ii-
ziana per Luigi Vettori essendo innamorato: De sappi paziente-
mente amare.
Ivi. S. dell' agricoltura. Non so chi Ilo fé* : Io son palladio dell' a-
gricoltura.
Fol. 144. S. Non so V autore: Lasso quando talora mechó ripenso.
Ivi. 6". notabile. Non so l' autore [ma di Bifido Boniehi] : Se Ddio a-
vesse al mondo atribuito.
Ivi. Versetti d' amore. Non so V autore : ( capitolo in ternari ) : Per
gran forza d' amore chommosso e spinto.
Fol. 146. S. di Feo Belcìmri a Giovanni di Cosimo quando gli mandò
la rapresentazion d' Abram : Si magni doni e tanta grazia semini.
Ivi. S. di me sere Batista degli Alberti difinendo Amore: Quel primo
anticho sai eh' amor dipinsse.
Ivi. Versi. Chi li fede non so. ( E appresso : Le. Bap. Alb. t cioè I^eon
Battista Alberti): Antichi et buoni della buona et bella.
Fol. 147. Frottola di messere Batista di Lorenzo di messere Benedetto
degli Alberti. I^egie feliciter: Venite in danza o gente amorosa.
Fol. 149. S. di mesere Batista Alberti: Io vidi già sedere nell'ar-
me irato.
Ivi. 61 di ser Nieholò Tinucci: Signore nelle chui mani a posto amore.
Ivi. S. di ser Nieholò Tinucci: Gloriosa onestà somma virtute..
Fol. 150. S. di mesere Bonacorso da Montemagno dottore: Non biso-
gna più filo nè più lavoro.
Ivi. S. del sopradetto mesere Bonacorso: Non mai più bella luce o
più bel sole.
(?. MaZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche d' Italia^ X 12
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Ivi. S. di Mariotto Davanzati : Tanta alta gloria spesso el cor m'ac-
ciende.
Ivi. S. di Mariotto Davanzati: V vidi in mezo di vermiglio e biancho.
Ivi. S. di Mariotto Davanzati: Dal cielo discese un falcon pellegrino.
Fol, 151. Sonetto: Prima ch'i* voglia rompere o spezarmi.
Ivi. S. a uno barbire intachò la ghola a uno cui esso radeva. Non so
V autore : Amicho mio barbiere, quando tu meni.
Ivi. S. di ser Brancha Branchacci quando era nelle Stinche : O voi ch'en-
trate dentro a questo chiostro.
Ivi. 5. fatto per lo chastello di Foiafto quando don Ferrando vene a
champo. Fu Adam primo vinto da Foiano.
Fol. 152. S. notevole. Non so V autore: Non può vedere sperienza vera.
Ivi. S. d f Antonio di Chola Bonciani per Maestro Antonio c /tanta in pan-
cha: O puzolente et velenosa botta.
Ivi. S. Non so V autore: San Bernardo Cristo a domandato.
Ivi. S. d' Antonio Pucci: Il salvaggiume che viene in Firenze.
Ivi. 5. del Burchiello: E a Vinegia ma non vi so dire dove.
Fol. 153. S. di non so chi: ma ebilo da M. M.: Quanto più posso
ti ringrazio, amore.
Ivi. 5. non so di chui : ma ebilo da M. M.: Che tt' ó io fatto, amo-
re, o tua saetta.
Ivi. 5. di Bartolomeo Vochari di Padoa: Potess* io fare un cerchio
con He brezza..
Ivi. 5. di Burchiello a Mariotto Davanzati: Mariotto, isguardo pure
questa tua gioia.
Fol. 154. Da Michele M.: Le tue somme virtù e IV onestade.
Ivi. Dal sopradetto M. M. : Lasso eh* ogni piacer ogni conforto.
Ivi. S. di Michele M.: Da poi che vuol fortuna el suo destino.
Ivi. Da sopradelto M. M. : O verace cholonna in chui chonssiste.
Ivi. Dal sudetto M. M.: Vinto da quel disio che manda amore.
Fol. 155. Ebilo da M. M.: Omè cruda fortuna qual chahione.
Ivi. Da sudetto M. M. : Mille fiate ognor morte m' invita.
Ivi. Da Michele M. : V maladico il giorno il mese e 11* anno.
Ivi. Da Michele sopradetto: Volta è per me la rota in basso fondo.
Fol. 156. Da Michele M. : Senpre ti sien salute o signor charo.
Ivi. S. di Fra?uescho Schanbrilla per Ila morte di Giovanni di Cosimo
de Medici. 1463 mensis novembris : El bel pianeta onde Venere
spira.
Iv?. 5. di Bernardo Chambini per Ila morte di Giovanni di Chosimo de
Medici: Quel sire che creò e' cieli e diede al sole.
FIRENZE
179
Ivi. 5. di Frane, a" Altobiancho degli Alberti per Ila morte di Giovan-
ni di Cosimo de' Medici: Se '1 gran monarcha quel concesse
ha tolto.
Ivi. 5. di G. I. de' Pigli per sudetta cagione: Da poi che piaciuto
è al gran monarcha.
Fol. 157. Verssi fatti per Bernardo Chambini a llande di mesere Lu~
cha Pitti quando fu fatto chavaliere; 146 j: Groria è nel cielo a
Dio di tua militia.
Ivi. Chanzona contro a ingratitudine. Non so V autore : O misera sfa-
mata al ben dispetta.
Fol. 158. S. di Tracolo da Rimino a Giovanni di Cosimo de' Medici:
Poi che '1 benigno cel per adornarte.
Ivi. Risposta di Feo Belchari per contemplazione di Giovanni: Le to-
ge et T arme son le degne parte.
Fol. 159 e sgg. Sonetti adesp. e anep. :
Va' in merchato Giorgino, tien qui un grosso.
Io vidi presso a Parma in su un uscio.
Rosello tu arai di molte conte.
Io ti mando un tizone, Rosello, accieso.
Non preghato d' alchuno, Rosello, ma sponte.
Avendomi Rosello a torto offeso.
Rosello mio charo o cherica apostolicha.
Pirramo s' invaghi d' uno fuseragnolo.
Zanzaverata di peducci fricti.
Voi dovete aver fatto un gran ghodere.
Zaffini e horinal et huova sode.
Questi e' hanno studiato il Pechorone.
Questi eh' andaron già a studiare Attene.
In mentre che giostranti erano in zurro.
Io ero in sun uno asino annestato.
Questi plebei di virtù riimici.
El dispoto di quinto el gran soldano.
Io viddi un di spoglar tutte in farssetto.
Se vuoi far V arte dello indivinare.
Prestate^nobis de oleo vestrosso.
Soze tronbente giovane sfacciate.
Sanza tronbetto e sanza tanburino.
Fanti di sala et fave di chucina.
Frati in chucina et poponessa in sachi.
A pìè dell' universo dell' ampolle.
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Un charnaiuolo da ucciellare a pesche.
Un giudice di chause moderne.
Democrito Germia et Cicerone.
Mandami un nastro da oliar bichieri.
Io ò studiato il chorso de' destini.
Ben seria d' Elichona il fonte secho.
Non mi sentendo tal da dar di becho.
A meza nocte quasi in sulla nona.
Ghuaine da schanbietti et chapucai.
Donne malmaritate et merchatanti.
Fancullo vuo' tu fare a ficha ficha.
Innanzi che Ha chupòla si chiuda.
L' ucciel grifone temendo d' un tafano.
Chacio stillato et olio paonazo. _
Labre schopiate et risa di bertuccia.
Se ttu volessi fare un buon minuto.
Perchè Febo lo volle saettare.
Un gran romore di chalze richardate.
Nominativo cinque sette e otto.
Cimatura di nugholi stillata.
Cicerbitaccia verde et paonaza.
Suche scrignute et sguardi di ramarro.
O nasi saturnin da scioglier balle.
Rose spinose et chavolo stantio.
Suon di champane in gelatina arosto.
Nominativo fuse et papa mundi.
O cechi sordi smemorati nichi.
Sugho di taffettà di charne secha.
Le zanzare chantavan il Taddeo.
Solfanelli bianchi cholla chiera gialla.
Un guocho d' aliossi.in un mortito.
Fol. 173. Messere Anselmo Chalderoni al Burchiello, sonetto: Parmi
risuscitato quello Orchagna.
Ivi. Risposta a tmser Anselmo, sonetto: Mesere Anselmo e' non è
mia maghagna.
Ivi. Mesere Batista Alberti al Burchiello, sonetto: Burchiello sghan-
gherato sanza remi.
Ivi. Risposta di Burchiello a mcs, B., Batista perchè paia ch'io non
temi.
FIRENZE
Fol. 174. Di Burchiello a messer Batista Alberti, sonetto: O ser
gresto mio che poetezi.
Ivi. Di Burchiello al sudetto mes. B. f sonetto : Dopo il tuo primo
salto che Ha vista.
Fol. 174 e sgg. Sonetti adesp. e anep. :
Temendo che Ilo 'mperio non passasse.
Linghue tedesche e ochi di giudei.
Va' rechami la penna e '1 chalamaio.
Fichami una pennuza in un bacciello.
Lievitomi in su V asse chome il pane.
Un ghatto si dormia in sun un tetto.
Borsi speziale crudele et dispiatato.
Fiacho maghogho et barba di cipolla.
L' alma che- Giove scelse tra i mortali.
Aparve già nel ciel nuovo chometa.
Sichè per questo per gli atti di Gello.
Frati tedeschi cholle chappe corte.
La gloriosa fama di Davitti.
Pingnatte chon bonbarde et due mulini.
Marci Tulli Cicerone et Ghaio.
Tre fette di popone et due di seta.
% Ghiere di chacio et bubole salvatiche.
Il freddo schorpio colla toscha choda.
Nel bilichato centro della terra.
La parte di Giovanni di Maffeo.
Albizo se tu ài potenza in Arno.
Dimmi Albizotto dopcT la salute.
Quem queritis vel nollere in toto.
Cesare inperadore savio et honesto.
Fol. 180 e sgg. Burchiello, sonetti:
Io apro la bocha sechondo i bochoni.
Demo a Vinesia sei chapuzi al soldo.
Nonn é tanti babbioni nel Mantovano.
Se Iddio ti ghuardi Andrea un' altra volta.
Qua è dì chiaro alle sei ore e mezo.
Qua si manucha quando 1' uomo à fame.
Se chappelluci fosson chavalieri.
Quatordici staione di pennechi
Chi vuole di ladroncelli una chiassata.
O porchone brutto o manchatore di fede.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
L' assecutore del Podestà degV Otto.
Novantanove maniche infrodate. J
Chapucci bianchi et bolle di vaiuolo.
Dè quanto piacie a me questo ronzino.
El marrobbio che vien di barberia.
Fol. 184. Di mesere Domenico a Burchiello, sonetto: Io non so chi
tu sia mostrando michi.
Ivi. Risposta a quel di sotto di Burchiello, sonetto: Di darmi tante
lode o masci vichi (?).
Ivi. Chanzona morale di Burchiello: Voi che ssentite gli amorosi
vampi.
Fol. 186. Sonetto adesp. e anep. : Se Iddio avessi nel mondo stri-
buito.
Ivi. Sonetto c. s.: V studio in Boezio di schonsolazione.
Ivi. Sonetto di Pipo di ser Brunelescho: Panni alla burchia et visi
berbizechi.
Fol. 187. Sonetto adesp. e anep. : Io vegho il mondo tutto inri-
trosito.
Ivi. Non del Burchiello ; sonetto : Prima eh* io voglia ronpere o spe-
zarmi.
Ivi. Non di Burchiello ; sonetto: I* ò fornito per lo charnasciale.
Ivi. Non di Burchiello; sonetto: Amicho alcun non è eh* altri so-
chorra.
Fol. 188 e sg. Sonetti adesp. e anep.:
Andando la formicha alla ventura.
Son diventato in questa malattia.
Veggio venire di ver -la Falterona.
La stella saturnina e Ila merchuria.
La poesia chontende chor rasoio.
Ir possa in sul triunfo de* tanagli.
Dè lastricate ben questi taglieri.
Chi ghuarir presto della ghotti vuole.
Se vuoi ghuarir del mal dello 'nfredato.
Egl' è sì forte o Albizotto il grido.
Qualunche al bagno vuol mandar la mogie.
Fol. 190. Di messere Rosello chanonicho a Burchiello, sonetto: Fior
di borrana se vuoi dire inprima.
Fol. 191. Sonetti adesp. e anepigr. :
Il sesto di quatordici d' Arèzo.
I mezuli eran già nella chaprugine.
FIRENZE 183
Magnifici et potenti signor miei.
Son medicho in volghare non in gramaticha.
Signori in questa ferrea gratichola.
Chompare s* io nonn ò scritto il chomparaticho.
Andando ad uccellare una stagione.
E di eh' io mi chonsumo di vederli.
Quaranta quatro fiorin d* oro brighata.
Verrebbe il bancho degli Alberti al basso.
Il nobil chavaliere meser Marino.
A mai e amo e amerò se morte.
Fol. 194. Sonetto si dicie avere fatto un òattilana, 1457: E* mercha-
tanti della mia Fiorenza.
Ivi. A mes. Batista Alberti, sonetto: Batista Alberti per sapere
son mosso.
Ivi. S. di Burchiello: Nencio chon mona Cola et mona Lapa.
Ivi. Di Burchiello: Parmi vedere pur Dedalo che muova.
Fol. 195. 5. di Burchiello: Fronde di funghi et fiori di sussimanno.
Ivi. Di Burchiello S. Come s' eleggie il Dogie di Vinegia: El gran
chonsiglio eleggie trenta viri.
Ivi. 5. di Burchiello: Passata quercia grossa un trar di freccia.
Ivi. Sonetto adesp. e anep. : Tiratevi da parte chompagnoni.
Fol. 196. Non del Burchiello; Sonetto: Chachi chon achi et bachi
di brigata.
Ivi. S. di Burchiello: Quella allegreza che producie Bacho.
Ivi. Non di Burchiello/ sonetto: La volpe e '1 lupo andando per
un prato.
Ivi. Non so 1' autore; sonetto: La volpe e V lupo e V asino spre-
giato.
Fol. 197. Di Burchiello: lesso la parte de Rienzo matienza.
Ivi. Di Burchiello: Esso eh 1 allo papa vangha a maduonna.
Ivi. S. dell' Orcagna intitolato ma noi so : Credo che Ila fortuna per
sollazo.
Ivi. Dell' Orcagna, intitolato non Ilo so: Io non truovo chi prima
fighi un agho.
Fol. 198. 5. dell' Orchagna difinendo che chosa è amore: Molti poeti
àn già descritto amore.
Ivi. S. di sopradetto: Quanto la vita mia si meni amara.
Ivi. 5. di maestro Antonio chanta in pancha a Antonio ai Fronte: An-
tonio di Fronte io vostro servidore.
Ivi. 5. di Michelino del Gioghante a Antonio Mannetti poliamolo che gli
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vende una ghallina per pollastra: Antonip tu mi vendesti per
pollastra.
Fol. 199. Morale chanzona di Nicholò del Risorvole nella quale ìnducie
la patria fiorentina a rendere grazia a Piero di Cosimo de Medici
di molti ciptadini per sua opera da exilio revocati et a publiei ho-
nori et dignità restituiti del mese de ottobre mille quatrociento ses-
santa sei; feliciter lege: Non fu del buon Caton più gloriosa.
Fol. 200. Chapilolo tracio dalla Cronicità di Giovanni Villani rechato
di prosa in rittmi temali per Antonio Pucci cittadino fiorentino,
della vita di Dante poeta fiorentino et della sua morte et chacciata :
La morte stata per adrieto ardita.
Fol. 203. 5. Caroli Niccholc domini Veri de Medicis: O madre pa-
tria de' dimmi ov* or ti truovi.
Ivi. 5. superioris Caroli: De basso tempo al quale i' penso ancora.
Ivi. 5. Caroli Nichole de Medicis: Amor che dentro al cor l'afflitta
mente.
Ivi. 5. superioris Caroli de Medicis \ Che fai che pensi animo mio
stancho.
Ivi. 5. subdicti Caroli de Medicis: T veggio nella mente mia inserte.
Fol. 204. 5. Caroli Nichole domini Veri de Medicis: O fresche er-
bette gentil fronde et fiori.
Ivi. Chanzon morale di me sere Lionardo d* Arezo nella qual tracta di
felicità refercndo gV oppenioni de philosophi: Lunga quistion fu
già tra vechi saggi.
Fol. 206. Chanzon di Messere Lionardo Aretino contiene le vere lode
di Veìiere secondo l'oppenione di Platone philosapho: feliciter lege:
O Venere formosa o sacro lume.
Ivi. Confessione facta per Giovanni di Bartolomeo Cei: Ginochion con
gunte et gì* occhi molli.
Fol. 208. 5. Ihoannis Bartolomei de Ceis: Già era entrato '1 sol nel
segno tauro.
Ivi. 5. Bernardi Petri de Chanbtnis ad Petrum Cosimi de Medicis die
madii post paciem : Se la pace di fuori prodotta ha Dio.
Ivi. 5. Francisci Altobianchi de Albertis ad Petrum Cosimi de Medicis
die madii 1468 post paciem: Poi che chi può t' a ridocto vin-
ciente.
Ivi. 5. non so di chuù Patto per m.° Antonio detto medico rosato: E*
ci è venuto un medico rosato.
Ivi. Orazione di ?ios tra donna fatta per Franciescho Scambrilla: Santis-
sima luce eterna e degna.
Digitized by VjOOQlC
FIRENZE 185
Fol. 209. S. Frane. Schambrilla in commendazione del Cievele orafo \
Clementissima possa alta et sovrana.
Ivi. Soneetus magnifici domini Malate s te de Malate stis Pesauri domini
ex quo quidem vice et nomine Italie loquitur: In vietissimo Re Ce-
sar novello.
Ivi. Responsio facta per ser Domenicum Pratensscm Italie vice et no-
mine prefati Imperaloris: Ausonia mia in chui di Dio Tucciello.
Ivi. Soneetus viri eloquentis ser Nichoiai Tinucci Allexandro Michaellis
de Rondinellis direttus ex quo quidem sub comendationis specie eun-
dem (sic) Alex andrò nugando ait: E suole arte et natura in-
sieme unirsi.
Ivi. Eiusdem Nichoiai soneetus secundus ad prefatum Allessandrum di-
rechisi Per più fiate esto charcier retroso.
Ivi. Responsio fatta per ser Domenicum irice et nomine die ti Alessandri
a ipsiusque instantia eidem ser Nicholao et principalitcr ad primum :
Lieto è il mio cor redarguir sentirsi.
Fol. 210. Respotisio dicti ser Domini super secundum ut supra: Tacer
non posso et parllar m* è noioso.
Ivi. Soneetus ser Dominici ad ser Robcrtum de Folchis qui temerarie in-
terrogabat de Epichurii nomine ethimologia: Rogo te care velut
frater mis.
Ivi. Soneetus ser Dominici: Amor se mai per alcun tempo infondi.
Ivi. Sonettìis Alberti de Chapponibus ad ser Domenicum pratensem : Se
primi moti nella podestade.
Ivi. Responsio dicti ser Dominici ad prclibatum Albertum : Per del pri-
mo huom purghar la niquitade.
Ivi. 5. industriosi viri ser Bartolomei Chactotti transmissus per eum ser
Dominico pratensi: Vostro amoroso stilo soave et chiaro.
Fol. 211. Responsio ser Dominici domino Bartolomeo Chaciolti: Ben
eh' io non sia qual i versi chantano.
Ivi. S. ser Dominici pratenssis : Semper mecum in fletu omne stet.
Ivi. S. di Lodovicho d* Albe r glie ttino sendo nelle Stinche a papa... (la-
cuna del mss. ) : Speranza fede charità Signore.
Ivi. S. per risposta a quel di sotto di Lodovicho d' Alberghettino. Credo
lo fecie mes. Antonio Araldo della Signoria vero F. Alberti: Do-
ve mancha 1 bontà crescie ogni errore.
Ivi. 5. di Filippo di ser Giovanni Pandolfini a Piero Dati detto Piero
Schacho per uno pegno mis se con Ang itolo di Fi tipo di ser Giovan-
ni che disse Pisa sarebbe prima non s* ebbe : S 1 avessi contem-
plato il tachuino.
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186 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 212. Sonetto adesp. e anep.: Io piango e '1 pianger m' è sì
dolce e charo.
Fol. 213. Versi che sono « in canzone e Sonetti di messer Frane.
Petrarca » : ùn solo verso è d' una canz. di Dante.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 213. Nei ff. i-ii è la tavola dei capoversi, scritta dalla stessa
mano del cod. Di mano del Senatore Carlo di Tommaso Strozzi è 1' indice degli au-
tori delle rime. Legatura recente in tela e mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, nura.
639 dei mss. in fol.
II, IV, 251. (Magi. CI. VII, num. 1023).
« Expositione di frate Egidio dell' ordine di Santo Augustino sopra la can-
zone di Guido Cavalcanti. Stando io in una selva oscura j Tu puoi sicu-
ramente gir canzone » (fol. 1-18: sec. xvn). — Rime (fol. 25 e sgg*.).
Ne do la tavola. 1
Fol. 28 e sgg. Poemetti di Gabriello Chiaòrera. Alla ser. madama
Christiana Granduchessa di Toscana.
La disfida di Golia : Inclite Muse che nel ciel cantate.
La liberatione di s. Pietro: Come in Gierusalem forza celeste.
// leone di David: Deh scendi in riva al galileo Giordano.
// Diluvio: L' onda ministra del gran Dio che scese.
La conversione di santa Maddalena: Prendo a cantar sì come a
Dio conversa. (In fine è l'approvazione di Baccius Ghe-
rardinus canonicus florentinus e l'autorizzazione alla stam-
pa. Sec. xvi ).
Fol. 40. Ternari (il componimento è acefalo): Quando (?) e' cha-
ciò del tenpio alcun ribaldo.
Laida di Maria Maddalena: Quello acceso dexio che ggià ti
strinse.
Ternari anep. : Signora mia infermo in tuo desio.
Ternari anep.: I' chanterò 1' italice fatiche. (Mutili in fine:
Sec. XV. )
Fol. 56. Sopra la lena fornaia; sonetti (sec. XVI ):
Non più cedro confetto o zafferano.
Era di maggio e la madre natura.
Fol. 57. Bella donna frustata su l' asino a capo basso condennaia doppo
alla carcere; sonetto: Gli omeri ignudi ai fieri colpi porge.
Fol. 58. Scherzo contra il decoro dell* //umorista, Otioso et /nsensato.
Anagramma: Voi che 'n casa tenete. — Esemplare a stampa;
Ronciglione, 1635.
Fol. 60. Traduz. in un sonetto di Alessandro Adimari di Anna
Dudléa: Voi saper o lettor quel eh' io mi faccia?
Fol. 61. Anatomia dolente in morte del mollo illustre et eccell. sig. ca-
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vagliero Adriano Spigelio Lettor primario d' Anatomia e Chirurgia
in Padova; canzone : Come formar poss' io. — Esemplare a
stampa; Padova, stamperia degli Artisti, 1625.
Fol. 62. Epigrafe latina Bellatori fortissimo, duci sapientissimo "Fran-
cisco Martinengo; di Iacopo Pighetti. — Esemplare a stampa;
s. note tip.
Fol. 65. Temali del Vespa Mi?iierbetti\ Noij posso far di men gen-
til signore. In 14 capitoli. Sec. xv.
Fol. 86. Sonetti adesp.; sec. xvii:
Cadde Menfi superba e tra faville.
Laura la cui beltade è pari a quella.
Rimanti in pace e non temer che i venti.
Cintia mi parto; io vorrei pure, o Dio.
Anna, o tu che dall' anno il nome hai tolto.
Troppo quest' occhi, 'ah troppo arditi foro.
Ornai pronti sorgete e generosi.
Lascia serico manto e prendi queste.
Dica chi questo ciel vede e comprende. v
Questa eh' hor qui rimiro imago, o Dio.
Cintia colà dell' Arno in su la sponda.
Questa tua eh' io qui miro opra che rende.
Stelle o voi eh' ascoltaste i miei sospiri.
Io son, dice Talia, giovine e bella.
Questo cavai che senza freno scorre.
Fol. 96. Quaternari adesp.: Lucciola, lucciola, vieni a me.
Fol. 97. Canto degl' accotonatoti,, 1532 \ Donne, se vi rincresce l'a-
scoltare.
Fol. 98. Canto de* lanzi tanburini, 1536: Lanzi mane e tanburine.
Fol. 100. Le Muse sdegnate, canzone di Claudio Achillini\ Figli de'
miei cordogli. Sec. xvn.
Fol. 104. Epistola di Barbarossa al Turcho; ternari: Salvi te Soly-
man, salvi el tuo impero. Sec. xvn.
Fol. 106. Traduzione dell' Ode d f Oratio Beatus ille: O quanto si può
dir colui beato. Sec. xvi ex. In ottave.
/ Fol. 108. Meditazioni al Presepio, canz. : Ecco in terra il Salvatore.
Sec. xvii.
Fol. 109. Canzone del sig. Michelangelo Buonarroti in morte dell' ili. et
ecc. D. Carlo Barberini'. Quando colui che la divina mano.
Sec. xvii.
Fol. 112. Imprese e motti di « molte gentil dame leggiadre »
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
celebranti « una pomposa festa ». Le dame sono divise in
24 squadre. Sec. xvii.
Fol. 120. Sonetti adesp. e anep. ; sec. xvi:
Che di' tu, Lasca, qui con la tua arte.
A Mìchelagnol Vivaldi: Vanne Vivaldi a Roma, io ti ricordo.
Fra quanti fur poeti o prima o poi.
Chi vuol veder un che se stesso laidi.
Con meraviglia e con gran divotione.
Al Varchi \ Varchi se Dio ti guardi dal pan bianco.
Un canto è stato questo e non da voi.
Fol. 128. Dramma per musica: Con la schiera gioconda. Sec. XVII.
Fol. 140. Sonetto di Michela?igelo Buonarroti: Per tornar me là
d' onde venne fora. Sec. xvi.
Fol. 141. Ternari di Benedetto Dei: O altissimo Iddio che tutto
reggi. Sec. XV. Segue una lettera delT autore.
Fol. 143. Canzonetta adesp. e anep.: Alla mia chara sposa. Sec. XV.
Fol. 146. Ultime 5 stanze delle 20 fatte per mano di maestro Pa-
gliolo dell' Abacho da Firenze. Non ce ne dette piic ched e' morì fi-
nite che l'eòe. Sec. XV.
Ivi. Sonetto: Parla amor al giovane: Io son quella virtù che det-
ta Amore. C. s.
Ivi. Stanze fece maestro Pagliolo pel Duca d' Atena. C. s.
Fol. 147. Sonetti; c. s.
S. di maestro Pagholo dell' Abaco: Novellamente uno spirto
d' amore.
S. m. P. Parla amore al giovane: Io son quella virtù che det-
ta amore.
R. m. P. Il giovane ad amore: Tu sse' colui per chui virtude
more.
S. m. P. p\er\ a[more] al giovane r aconta le sue virtudi: Tu sse*
chome T. chaval che nell* armento.
R. Il giovane ad amore : Quel che ttu dici men che foglia vento.
P. Amore al giovane: Tu tien contra '1 dover quella materia.
R. Il giovane ad amore : Se mai nel non caler fu sanza feria.
S. d. m. P.: A starmi in questo dir che ssi trastulla.
Rispo7ide ad amore V uomo innamorato : Dacché natura ti si chia-
va e bulla.
S. m. P.: Amor po' che chonvien T vo' seguirti.
Risponde amore. M. P. : Aconci son gli orechi miei d' udirti.
►S*. m. P. : Da poi eh' i' vidi V umile senbiante.
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M. P. : Tant* è la propietà del vagho sprendare.
M. P.: Amor mie prova par che torni al verde.
5. m. P. : Dacché per gli occhi miei gravosi e stanchi.
5. m. P.: Si mi costrignie amor, dunque io sono.
5. m.° P. K : Lasso che tutto mi consumo e ardo.
5. m. P. : Sentendomi ferito il lasso core.
S. di I. di Dante mandato a m. P. : Udendo il ragionare del-
l' alto ingegnio.
R. di m. P. a Iacopo di Dante-, Le dolze rime che dentro so-
stegnio.
5. ni. P. : A porto sol redir convienmi lasso.
P. di tn. P. mandato a una giovane \ Prima ch'amore mi fedis-
se la mente.
Fol. 149. Frammento del Ninfale: E non tovando (sic) Africho
immantanente | Tra llor non sia e ttu riman con Dio. Fini-
to V libro chiamato Ninfale. Sec. XV.
Fol. 154. Canconi morali di Dante da Firenze poeta. Et la prima tra-
cia della rigidità della sua donna ecc. Sec. XV.
1, Cosi nel mio parlar voglio esser aspro.
2, Voi che Stendendo il ter^o ciel movete.
3, Amor che nella mente mi ragiona.
4, Le dolci rime d' amor eh' io solea.
5, Amor che muovi tua virtù dal cielo.
6, Io sento si d' amor la gran possanza.
7, Al pocho giorno et al gran cerchio d* ombra.
8, Amor tu vedi ben che questa donna.
9, Io son venuto al punto della rota.
10, E' m' incresce di me si malamente.
11, Poscia ch'amor del tutto m' a lasciato.
12, La dispiatata mente che pur mira.
13, Tre donne intorno al chor mi son venute.
14, Voglia mi recha nello chore ardire.
1 5, Amor da che convien pur eh' io mi dolgha.
Qui Jinischoìio le chanconi inorali di Dante Alleghiere poeta fiorentino.
Fol. 162. Rime adesp. del med. ; sec. XV:
Donna piatosa et di novella etade.
Ay fals ris pur qoy trait avez.
Io mi son pargoletta bella et nova.
Gli occhi dolenti per piatà del chore.
Se io sapessi formar quanto son begli.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 166. Trionfo facto per mess. Frane. Makchami\ Nel me^o che
riduce il charro <T oro. Sec. xv.
Fol. 167. Tempore pestis, Sonetto: Nel tempo percussivo e pi-
stolente.
Fol. 166. Inno: Verbum caro factum est. C. s.
Fol. 168. Lauda di s. Francesco: O Francesco serafico amoroso. C. s.
Ivi. Etates mundi. C. s.
Ivi. Verba que dixit Lafarus post resurretiomen suam. C. s.
Ivi. Oratio. C. s.
Fol. 170. Come de' dire la madre alla figliola quando la manda a
marito: dodici comandamenti. C. s.
Fol. 171. Questo si è uno tractato facto per Sitino phylosafo et quale
fu domandato perchè non toglieva moglie ; et egli rispuose che vo-
leva prima maritare V altrui figliuole. Et apresso uno suo amico
lo dimandò di consiglio se egli togliesse moglie et egli gli fece que-
sto liòricchwlo di conclusione. C. s.
Fol. 175. Landa: Ave virgo Maria. C. s.
Ivi. Lauda: Spirito sancto amore. C. s.
Fol. 176. Incomincia primo capitolo dell' amorosa visione di mess. Gio-
vanni Bocchaccio da Certaldo : Move nuovo disio la nostra men-
te. Sono frammenti. C. s.
Fol. 187. Rime adesp. e anep. : c. s. :
Donne piatose e di novela ettade.
Gli occhi [dolenti] per piattà del chore.
La dispiatata mente che pur mira.
Rotta è T alta cholona e '1 verde lauro.
Iscrissi già d' amore più volte i' rima. *
Qualunche animale abergha in selva.
Nel dolcie tenpo de la prima ettade.
Così nel mio parlare voglo esere aspro.
Voi gentile done il terzo cielo movette.
Amore che ne la mente mi ragona.
Le dolci rime d* amore eh' io solea.
Amore che muove tute virtù del cielo.
Le stele universali e cieli rotanti. — In fine : Finito chanzona
Fol. 195. Per fare palese gli ardimenti tuoi. In fine (ma la canz.
finisce mutila ) : Giovanni Pagholotti da Fiorenza.
Fol. 196. Canzone acef. : Del paradiso o falsi testimoni. Sec. XV.
Ivi. Canz. adesp. : Ai lasame tapina isventurata. C. s.
di mes. Antonio da Ferara.
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191 .
Ivi. Canz. adesp. : Venite pulzelete e bele done. C. s.
Fol. 167. Canz. adesp.: O spechio di Narcisi o Chanimede. C. s.
Fol. 199. Frottola adesp. : Figliuolo se* mandato per mesagio. C. s.
Fol. 200. Quaternari adesp. : La alta virtù di quelo cholegio san-
to. C. s.
Fol. 201. Canz. adesp.: A piè d'uno verde monte in fresca riva.
C. s. — In fine : Finita la morale di più poetti Datile e altri.
Ivi. Incomincia sonetti di più poetti; sec. XV:
Voi eh' ascoltate i* rima isparto il sono.
U oro le perle e fiori vermigli e bianchi.
Era il giorno che [al] sole si scholoraro.
Per fare una leggiadra suo vendetta.
Quel che 'rifinita provedenza e arte.
Quando muovo i sospiri a chiamar voi.
Si traviato è '1 sole mio desio.
La ghola e 1 sono e V otiose piume.
A piè di cholei ove la bela vesta.
Quando il pianetto che distrugie V ore.
Gloriosa cholona in chui s' apogia.
Lassare il velo e per sole e per onbra.
Se la mi' vita da V aspro tormento.
Quando fra V atre done ad ora ad ora.
Nel bel viso di quela che v' a morti.
Io mi rivolgo in drietto a chiascuno paso.
Muovasi il vecierelo chanuto e biancho.
Piove T amare lagrime del viso.
Quando sono tuto volto in quela parte.
Sono animali al mondo di si altera vista.
Verghogniando talora eh' anchora si tacie.
Mile fiate dolcie mia gueriera.
Qualunche animale albergha in tera.
Mile trecento chon trenta choreva.
Fol. 205. Lamento della malmaritata : Madre non agi tu grado. C s.
Ivi. Ballata: I' non so perché si sia. C. s.
Ivi. Ballata: Drudo mio in chortesia. C. s.
Ivi. Ballata: Perch' altra donna mi ti se' mostrata. C. s.
Ivi. Quattro versi di una canzonetta che com. : No vi voglio gamai
tornare. C. s.
Cart., in fol., ff. 205. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, mini. 950 dei mss.
in fol.
192 . MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 252. (Magi. CI. VII, num. 343).
Rime, pasquinate, carmi, epigrafi del sec. xvi e sg.: molte sono di mano
del Della Sommaia, che ne compilò V indice nel ióii (è contenuto nelle
prime 8 ce. non num.).
Cart., sec. XVII, in fol., ff. 423 scritti da più mani. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 253. (Magi. CI. VII, num. 347 ).
Rime d' occasione di vari del sec. XVII e di Federico Nomi, Frane. Redi, Vine.
da Filicaia, G. B. Ricciardi, Benedetto Menzini, Lorenzo Magalotti, Romolo
Bertini, Francesco Baldovini, Lìica Terenzi, Orazio Rncellai, Dottor Forzoni,
Iacopo Salmati, M. A. Venerosi, G. Inghirami, Alfonso Marsili, D. Bagni, S.
D. Viali, ecc. In fine (fol. 299 e sgg.) è « La Madreselva» del Magalot-
ti: interlocutori, Coridone, Elpino e Sirinco, pastori. Com. : « Oh incon-
tentabile Sempre variabile ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 311 scritti da più mani. Leg. in membr. — Provenienza:
Magliabechi.
II, IV, 254. (Magi. CI. XVIII, num. 15).
Modelli di punto ungaro (arazzi) a colori.
Cart., in fol. picc. sec. XVI, ff. 56 col taglio dorato. Legatura originale in pelle rossa
con impressioni in oro e impressovi V anno 1590. Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 255. (Magi. CI. XVIII, num. 34).
Figure umane, a penna e chiaroscuro, con relative osservazioni sulla fisono-
mia di ciascuna e sul significato di certe peculiarità di forme o di segni.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. 48 e alcuni bianchi, col taglio dorato. Bellissima lega-
tura in pelle* rossa con impressioni in oro: con due frammenti di fermagli. — Prove-
nienza: Strozzi, num. 1412 dei mss. in fol.
II, IV, 256. (Magi. CI. XVIII, num. 5).
Disegni di paesaggi, teste, ornati, a penna.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 39 non num. Leg. in cart. — Provenienza Marmi.
II, IV, 257. (Magi. CI. XVIII, num. 27).
Scritti vari, corrispondenze e disegni relativi al palazzo del Granduca ed a
a vari monumenti fiorentinini nel sec. xvn.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 36. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 258. (Magi. CI. XIX, num. 74).
« Della milizia et armatura de' Romani, d' incerto » : titolo di mano di Car-
lo Strozzi. "L'opera com.: « Della sorte dell' armatura et la diferenza d'es-
sa apresso li soldati romani » ; e fin. col cap. : « Della differenza de' sol-
dati quanto alla maniera dell' ordine » .
Cart.. in fol., sec. XVI ex., IT. 63. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num. 567
dei mss. in fol.
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H, IV, 259. (Magi. CI. XIX, num. 70).
« Armeria universale qual si è divisa in libri quatro » di Antonio Petrini da
Fermo: i disegni sono a penna.
Cart., in fol. picc, sec. XVII, ff. 131. Nella lettera di dedica è stato abraso il nome di
quell* illustre a cui 1' autore offri il libro. Predede la « Tavola delle cose più notabi-
le ». Leg. in merabr. — Provenienza: Strozzi, num. 119 dei mss. in fol.
II, IV, 260. (Magi. CI. XIX, num. 73).
Trattato sui cavalli e su V arte del cavalcare ; con disegni e schizzi a penna
e matita. Com. : « Come star deve il cavaliere a cavallo ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 70 e alcuni bianchi. Leg. in membr. — Provenienza: Stroz-
zi, num. 548 dei mss. in fol.
II, IV, 261. (Magi. CI. XIX, num. 4).
Disegni e norme per costruzioni di fortificazioni.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 262. (Magi. CI. XIX, num. 17).
* Trattato delle trincee et degli approsci degli antichi et moderni di Filippo
Pigafetta » ; dedic. al Granduca. — Manca la seconda parte : la prima, in-
fatti, fin. : « Il fine del trattato delle trincee et degl' approsci antichi. Re-
sta che si ragioni delle moderne ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 130. Precede l'indice. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 263. (Magi. CI. XIX, num. 83).
Relazione adesp. dell' esercito e delle finanze della corte del Gran Turco
(fol. i e sgg. ). — Condizioni del cavallo per soldato (fol. 16). — « Sta-
tuta Guardiae Pontificis » (fol. 17 e sg. ); sono del 1576. — Orazione lat.
detta da un candidato nello Studio di Pisa; sec. XVI (fol. 19). — Discor-
so « ai dotti matematici » sopra « la emendazione del breviario et del
messale » (fol. 30 e sgg.) — « La forma que an de tener los cavalleros
dela horden de Santiago » (fol. 29). — Catalogo d'Imperatori da Iulius
Caesar a Rodolfo II (1576) (fol. 35 e sgg.). — « Li sette miracoli del
mondo secondo Herodoto, Diodoro Siculo et Strabone » ( fol. 45 e sg. ) —
c Osservatone prima fatta nel MDLXXVI alli 17 di giugno per trovare il
vero luogo della cometa apparsa alli 14 del medesimo mese» (fol. 52).
— Due lettere adesp. su lo stesso argomento (fol. 53 e sgg.). — Trat-
tato « De T amor di Dio » (fol. 59 e sgg. ). — Catalogo de' Re di Sicilia
e Napoli, 1191-1504 (fol. 72). — «Canone sopra V uso dell'oriolo di Ba-
viera » ( fol. 74 e sgg. ). Precede il « modo di aggiustare il compasso per
vedere Y hore della notte » , trad. dal testo tedesco, eh' è qui unito, in un
foglietto a stampa. — « Ufficiali della regia ducale Camera di Milano »
coi relativi stipendi; 1579 (fol. 86).
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. 86. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi,
num. 708 dei mss. in fol.
G. MAZZAT1NTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, X 13
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194 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, II, 264. (Magi. CI. XX, num. 54).
Trattato adesp. : « In nella prima parte dimostrando delle chose di sopra cie-
lestiali, nella sechonda delle cielestiali, nella terza delle elementali, nella
quarta delle elementate, in nella quinta di cierti vizii, nella sesta di cier-
te virtù te » : cosi nel prologo. Com. : « Dice il filosafo nel primo libro
dell' anima »: fin. mutilo (fol. 72) « e per questo è pericholosa e molto
da fuggire ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. 73 scritti e molti bianchi : membranacei i due primi e i due
ultimi ff. Nel primo è notato che Filippo di Lorenzo Benci copiò questo ms. e lo fi-
nì di copiare il 20 gennaio 1449. Leg. in assi cop. di pelle con traccie di due fer-
magli. — Provenienza : Strozzi, num. 542 dei mss. in fol.
II, IV, 265. (Magi. CI. XIX, num. 103 bis).
« Briefve instruction de V art militaire » . Segue V indice.
Cart.. in fol., sec. XVII, ff. 107 scritti da mano francese. Leg. in cart. — Provenienza:
Mediceo-Palatina.
II, IV, 266. (Magi. CI. XX, num. 63).
« Il terzo libro dei giuditii delle Natività di M. Giovanni Schonero Carolostadio ,
lettor pubblico della divina mathematica nella celebre Norimberga città
della Magna ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 214. Leg. in membr. — Provenienza : Mediceo-Palatina.
II, IV, 267. (Magi. CI. XX, num. 3).
Regole d' alchimia: « Sublimatio argenti vivi. Recipe argenti | ferrum intus
et habebis ...» (fol. i e sg. ). — « Tabula elevationis singnorum et de
partibus horarum Senis et Florentie » (fol. 3 e sgg. ). — Seguono altre
tavole di computi astrologici; — i « Canones super tabulas illustrissimi
Regis Alfonsi et magistri Iohannis de Liveriis » ( fol. 17); — e due brevi trat-
tati adesp. di astrologia (fol. 19 e sgg.). — « Liber de aggregacionibus
stellarum et principiis celestium motuum quem Ametus composuit filius To-
meti qui dictus est Alfraganus » (fol. 34 e sgg.). — « Incipit theorica
planetarum » ( fol. 43 ). — « De inquisitone septem corporum celestium »
(fol. 46). — « Incipiunt canones in motibus planetarum scilicet et cele-
stium corporum » (fol. 52). — « Incipit tractatus de formatione cilindri »
(fol. 55). — « Incipit tractatulus de composicione quadrantis » (fol. 58).
— Brevi nozioni d' astrologia, in volgare ( fol. 60 ). — Nota sulla peste :
« Morbus occidens homines in hac mortalitate est atrox » ecc. (fol. 62).
— Nota, in volgare, sulla misura « de V oncia e fare la chorda da misu-
rare » ecc. (fol. 65). — Computo di settuagesime dal 1336 al 1390 (fol.
67). — Tavole di computi astronomici, degli anni e mesi, ecc. (fol. 69-72
membran. ).
Cart., in fol. (in 8 i ff. 69-72), sec. XIV, ff. 72 scritti da più mani. Nel 1383 il cod.
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era posseduto da Andrea di Bancho e da Francesco di Lotto fiorentini dimoranti in Pi-
sa : il volume « chiamasi libro segreto con choverte d'assi foderate di chuoio vermiglio »
ed era segnato A ( cfr. il fol. membran. di guardia in princ). Legatura recente in mez-
za membr. — Provenienza: Magliabechi.
H, IV, 268. (Magi. CI. XX, num. 56).
Natività di re, principi e illustri (ne precede V indice alfab. dalla lettera L)
con le relative note astrologiche e coi computi matematici.
Cart., in fol., sec. XV-XVI, ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num 1440 dei
mss. in fol.
II, IV, 269. (Magi. CI. XXI, num. 126).
Trattato delle quattro virtù cardinali, adesp. e anep. : « La sancta scriptura
la quale solo da Dio prodotta è piena d' ogni virtù anci è essa verità con-
forta ciaschuno fedele cristiano non andare a V altare di Dio sanca alchu-
na offerta a laude di Dio | Temperanca è virtù che rafrena gli inliciti mo-
vimenti dell' animo con conforto di prosperitade faciente assalimento in
noi. Fine delle dette iiij virtù cardinali ».
Membr., sec. XIV, in fol., ff. 40 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 535
dei mss. in fol.
II, IV, 270. (Magi. CI. VII, num. 1253).
Satire di Benedetto Menzini.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 58. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo-Palatina.
II, IV, 271. (Magi. CI. VII, num. 989).
Poesie del can. Francesco Maria Gualterotti Bardi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 143. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 614 dei
mss. in fol.
II, IV, 272. (Magi. CI. VII, num. 775).
« La Divina Settimana cioè i sette giorni della creazione del Mondo del sig.
Guglielmo di Sa/usto signor di Bartas, tradotta di rima francese in verso
sciolto italiano dal sig. Ferrante Guisone. Signor che volgi il fiammegante
cielo | Pur troppo in mare adoperati i remi. Fine del settimo et ultimo
giorno ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 160. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
II, IV, 273. (Magi. CI. VII, num. 919).
« Sopra la Divina Commedia di Dante annotazioni di vari » ; titolo di mano
recente. In realtà il voi. contiene scritti vari danteschi: « Discorso di m.
Anselmo Castravilla nel quale si mostra V imperfettione della comedia di
Dante con il dialogo delle lingue del Varchi » (sec. XVI: fol. i-6): —
Altro esemplare dello stesso discorso (fol. 10-20): — Note dantesche di
Carlo Dati, col titolo di « Stracciafoglio IV: Luoghi di Dante considerati
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196 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ed esplicati » (fol. 23 e sgg.): — Altre note col titolo « Luoghi di Dan
te notati o considerati » (fol. 54 e sgg. ): — Note dantesche di Francesco
Cionacci (fol. 82 e sgg.): — « Notizie di Dante da mettersi a' suoi luo-
ghi » (fol. 131 e sgg.): — In Dantem adnotationes Ani. Cocchii (fol. 139
e s SS-) : — Notizie degli Alighieri ed albero genealogico (fol. 153 e sg.):
— Note di opere e di codici di Dante (fol. 155 e sgg.): — Postille dan-
tesche, adesp. (fol. 170 e sgg.):
Cart., in fol., sec. XVI e sgg., ff. 197. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, IV, 274. (Magi. CI. XXI, num. 118).
« Qui cominciano le robriche di tutto il libro dell' Eticha d' Aristotile trasla-
tata per lo maestro Taddeo » ( fol. i e sg. ). — « Qui comincia lo prolago
del volgari^atore sopra il libro d* Arighetto. A dirictamente et bene vive-
re la natura | l'amore del vivo che del morto. Finito il libro d'Arrighetto
da Settimello volgari^ato per me Atte (sic: 1. Taddeo) i quali non siano
nè per bontade nè per degnitade nè per merito degni d* essere per no-
me scritti, ma io per lo stile et tu per la possessione del libro saremo
forse conosciuti. Finito il libro referamus gratia Cristo Amen Amen »
(fol. 3-16). — Strambotto, di mano del secolo XVI: t V vengo a visitarti
o gentil fiore » (fol. 16 verso). — « Incipit Ethica Aristotelis translata in
vulgari a Magistro Taddeo fiorentino. Ogni arte et ogni dottrina et ogni
operatione | Per . ciò che a bene ordinare le leggi si è mestieri ragione et
sperien^a. Explicit Ethica Aristotilis traslatata per maestro Taddeo. Deo
gratias Amen Amen » (fol. 17-44).
Membr., in fol., sec. XV, ff. 44 scritti a due col. Leg. in merabr. — Provenienza: Stroz-
zi, num. 142 dei mss. in fol.
II, IV, 275. (Magi. CI. XXII, num. 4).
« Nuova inventione di tavole per sapere le cognuntioni della luna col sole e
tutti gli aspetti che fanno fra di loro con tute le feste mobili di qualsi-
voglia anno, proposto mediante quel numero che scuoprirà un tiro di tre
dadi o vero un numero inmaginato da tre punti fino in diciotto, et altre
cose, composto per industria e per inventione di Antonio Santucci, lettore
delle scientie matematiche nello Studio di Pisa e Cosmografo del s. mo Gran
Duca di Toscana, dedicato alla sua s. ma Madre Madama Cristina Gran Du-
chessa di Toscana dallo inventore de V hopera Antonio Santucci suo umi-
lisimo e devotissimo servitore ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 276. (Magi. CI. XXII, num. 21).
« Historìa universalis ab initio mundi usque ad Annibalem » : titolo di mano
di Carlo Strozzi. Il testo è acef. , chè mancano le prime 9 carte, ed è mu-
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tilo in fine : « Anni mundi usque ad primum annum Beli computante*
triamilia septuaginta octo et tunc incepit regnare Belus in regno Assy-
riorum | ex Sardinia scripta. Responsus utriusque .... » »
Cart., in fol., sec. XV, ff. 10-249. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, num.
c Incipit speculum gestorum mundi [D]eus ante omnem diem duo creavit,
s[cilicet] naturam angelicam et informem mundi materiam: mundum au-
tem istum visibilem fecit Deus de informi materia » etc. : frammenti, scrit-
ti da più mani (fol. 1 e sgg.). — « Linea Cristi » et nomina Imperato-
rum et Pontificum usque ad a. 1368 (fol 39 e sgg.). — Albero di con-
sanguineità (fol. 45). — « Historie degli Helvetij. Cap. p.° Gli Helvetij
dalli antichi scrittori tra i populi che della Gallia cornata erano chiama-
ti » ecc.: in 19 cap., de' quali l'ultimo tratta « Di Apenzel Cantone XIII »
(fol. 46 e sgg.). — « Incipit... fratris Oderigi ordinis minorum. Quamvis
multa et vana de ritibus et condictionibus huius mundi enarrentur a mul-
tis tamen sciendum est quod ego Odericus ordinis minorum de natione
For. Julii . . . multa magna et mirabilia audivi et vidi quae possum vera-
citer enarrare | tribù tum maximum exibebant... » (fol. 75-86).
Membr. e cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. 86. Leg. in mezza pelle. — Provenienza
Strozzi, num. 362 dei mss. in fol.
Fiorita di storia universale, dal principio del mondo fino alla morte delFimp.
Zenone: « [N]ostro singnore Idio fece il mondo e cominciollo una dome-
nicha e in capo di sette di V ebbe fatto et compiuto tutto | che si chia-
mano Sassoly presono Y Inghilterra, morissy Zenone. Nastagio fu poy in-
peradore ».
Cart., in fol., sec. XTV, ff. 55. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num. 354 dei
mss. in fol.
di Castello nel quale tratta del primo inperadore Julio Ciesere e de suoi
disciendenti. Magnificilo honipotente et cielso padre etternno cholTaiutorio
del tuo santissimo nome a tte ricorro che presti gratia e forza | delle ti-
rannerie del ducha e uno suo figliuolo de to.... » (fol. 1-46). — « Com-
puto degli anni del mondo » (fol. 47). — Argomenti dei capitoli della
cronaca di Domenico Boyiinsegni (fol. 47-55). — • « Comincia la cronacha fat-
ta per Domenecho Boninsegni al 1460 e più distesa » (fol. 55 e sgg.): fini-
sce nelT a. 1471. — Storia del Dati: « Rispondoti alle alle chose che di-
366 dei mss. in fol.
II, IV, 277. (Magi. CI. XXII, num. 20).
II, IV, 278. (Magi. CI. XXIII, num. 18).
198 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
mandi | Iddio ha guardata e chonservata quella città e achresciuta sopra-
tutte P altre città di Ytalia. Finis. Amen. Laus Deo. Finito il libro det-
to (abrasione) a di 19 diciembre nel MCCCCLXXViij » (fol. 100-150).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 150 recentemente num. Fu già di Giovanni di Domenico Maz-
zuoli. Con la data 10 maggio 1 519 è questa nota ; « Sia dato a Giovanni Stradini da
da parte della 111. Madonna Lucretia de Medici Salviata ». E segue il sonetto : « E
però dico eh* uno fa male a cento ». Legatura moderna in mezza membr. — Prove-
nienza : Marmi.
II, IV, 280. (Magi. CI. XXIII, num. 10).
« Inchomincia la tavola de libro inperiale che trata degli inperadori e comin-
ciasi Iulio C. » (fol. 1-5). — « Incomincia il primo libro imperiale dove
si tracta de modi e conditioni di Iulio Ciesare dopo le battaglie facte. E
prima comincia il proemio de P auttore. Apresso seghuita P ordine suo
nel nome de P altissimo Iddio. [Di Giovanni Bonsignori da Città di Castel-
lo], Mangnificho onipotente padre etterno | Finito el libro chiamato impe-
riale e di tutte le gienerazioni de Re e Imperadori di Roma iscritto per
me Giovanni di mess. Bartholomeo . . . . ( abrasione ) oggi questo dì XXV
d' aghosto MCCCCLV a ore due e mezzo di nocte. Deo grazias Amen »
(fol. 1-90). — « Pistola di sancto Bernardo a mess. Ramondo del Castello
di santo Ambrosio » (fol. 90-93). — « Questo è uno preambulo fatto a
una oratione la quale fecie Tulio Cicierone a Ciesere » (fol. 93). — Segue
la orazione: « A lungo silenzio, padri conscripti, il quale io ad questi tem-
pi » ecc. (fol. 93 e sgg. ). — « Questa è una lettera scripta per Lentulo
officiale romano in Giudea dello advenimento di Cristo » (fol. 100). — fi-
pistola di Giov. Bocacci a Pino de Rossi (fol. 100 e sgg.). — « Questa è
la spositione fatta per Messere Nello di Giuliano da Sangimingniano do-
ctore di leggie inanzi a papa Martino et a tucto il collegio de' suoi char-
dinali per parte della mangnifica Singnoria di Firenze a di 24 di luglio
1425 in compagnia di Mess. Rinaldo degli Albizi et d* Angniolo di Filip-
po di ser Giovanni ambasciadori » (fol. 114 e sgg). — Epistola del Pe-
trarca a Nicolò Acciaiuoli ( fol. 122 e sgg. ). — Epistole di Giovanni dalle
Celle e di Luigi Marsili (fol. 128-150). In fine: « Scripsi die XXiiij aprelis
MCCCCLXViij. Deo gratias ».
Cart., in fol. sec. XV, ff. 150. Il codice appertenne allo Stradino (cfr. la nota nella pri-
ma carta di guardia). Legatura recente in mezza membrana. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 281. (Magi. CI. XXIII, num. 114).
« Inchomincia il libro imperiale chomposto per Giovanni de Buonsignori da Cit-
tà di Castello nel quale si tratta del primo imperadore Julio Cesare e de*
suoi discendenti et donde derivarono li Prefetti da Vico et li Colonnesi
di Roma | et qui faremo fine al presente trattato » (fol. 1-67). — « Del-
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T origine delli imperadori cominciando dal primo Re » (fol. 67-92). —
« Cannona morale riprendendo el vizio della ingratitudine. O misera sfac-
al ben dispecta » (fol. 91 e sg. ), — Massime e proverbi: «Non può bea-
tamente vivere chi ad se ghuarda tutte le cose convertire in suo utile »
ecc. (fol. 93-98). — Sonetto adesp. e anep.: « diarissimi mie maggor
salute » (fol. 98).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 98. Nome di antico possessore e uno stemma, ripetuto due
volte, a fol. 98. Legatura in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 351 dei
mss. in fol. Guasta per umidità è la miniatura nei tre margini della prima pagina.
II, IV, 282. (Magi. CI. VII, num. 600).
Carmi sacri e d' occasione del sec. xv e sgg., quasi tutti adesp. Alcuni so-
no in lode di Granduchi. Una « Macheroidos » e a fol. 228 è sgg.; e un
carme macheronico « Viennae liberatio, ab incognito poeta » è a fol. 238
e S SS- — «A. fol. 263 e sgg. « Ad ser. Franciscum Medicem de bello Se-
nensi libri iv Carmine conscripto ». — A fol. 314 e sg. elegia » Ad Leo-
nardum Salviatum in Benedicti Varchij Obitum ».
Cart., in fol., sec. XVI e segg., ff. 367. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 283. (Magi. Ci. XXIV, num. 66.).
Relatione d'Inghilterra d'ambasciatore veneto, * riferita in Senato alli 13
maggio 1557 » (fol. 1 e sgg.). — « Relatione del signor Ambasciatore
venetiano della corte del Re Filippo [di Spagna], stati, sorti di vivere
et modi » (fol. 84 e sgg.) — Relazione di Dalmazia d' ambasciatore ve-
neto (fol. 206 e sgg.). — Relazione « Di m. Nicolao Tiepolo ritornato dal
convento di Nizza » (fol. 238 e sgg.)' « Riferita in Praga a di 12 di
giugno 1538 ». — Relazione della Savoia d'ambasciatore veneto (fol. 273
e sgg.). — Relazione di Roma d'ambasciatore veneto (fol. 326 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI-XVII, ff. 375. Legatura recente in mezza membr. — Provenien-
za : Marmi.
II, IV, 284. (Magi. CI. XXIV, num. 67).
Relazione adesp. della « Armata de' Venetiani » (fol. 1 e sgg.). — « Rela-
tione del clarissimo m. Martini Giustiniani venuto ambasciador del Chri-
stianissimo Re di Francia » (fol. 132 e sgg.). — « Summario della rela-
tione dell' ambascieria del clarissimo m. Giovanni Cappello » ( fol. 1 66 e
S SS-)- — Relazione sulle forze militari della Rep. di Venezia (fol. 175 e
S SS' )• — * Che il Duca d' Urbino non si dee condurre per Capitano del-
la Republica » (fol. 179 e sg.). — « Relatione del clarissimo m. Marin
Cavallo venuto ambasciatore da V Imp. Carlo V Y anno 1551 » (fol. 181 e
S SS' )• — * Particulare informatione [della Rep. di Venezia] alla regia et
sacra catholica Maestà » (fol. 202 e sgg.). — « Memoria di quel che
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200 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
fruttano al Re di Spagna un anno per T altro le bolle della Cruciata et
altre bolle di chiese et monasterii particulari et giubilei, che chiamano di
cassa et sussidio ecclesiastico » (fol. 220 e sgg.). — « Relatione de am-
basciadore mandata dal ser. Dominio Veneto al ser. Principe Ferdinando
di Austria Re di Romani del 1546 et 1547 » (fol. 224 e sgg.). — Rela-
zione di Spagna di Bernardo Navagero, 1546 (fol. 331 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI-XVII, ff. 392. Legatura recente in mezza membrana. — Prove-
nienza : Maglìabechi.
II, IV. 285. (Magi. CI. XXV, num. 101).
Vita di Filippo Strozzi scritta da Lorenzo Strozzi suo fratello; 1542 (fol. 1 e
sgg.). Vi sono compresi il memoriale de* fuorusciti di Firenze a Carlo V
(fol. 73); alcune cose notabili nella vita di Filippo Strozzi (fol. 104); e
« De* costumi di F. Strozzi cavati dalla storia del Varchi, lib. XII » ( fol.
106), — Vita di Lorenzino de' Medici e sua apologia (fol. 108 e sgg.). «—
« Caso accaduto a Lucca a Niccolò Compagni T anno MDC » (fol 134 e
S SS')- — « Relazione del seguito in Roma tra il Duca di Parma et li
Barberini Y a. 1639, scritta dair ab. BartoL Minacci » (fol. 141 e sgg.). —
« Caduta e morte del march. Giacomo Gaufrido favorito del Duca Odoar-
do di Parma, scritta dall' ab. G. B. Rina/ducei, 1648 (fol. 161 e sgg.). —
« Caduta e morte di Frane. Canonici detto Mascambruno scritta dall' ab.
G. B. Rinalducci, 1650 » (fol. 188 e sgg.). « Caduta del conte d* Olivares
privato di Filippo IV re di Spagna, del P. Maestro Guidi residente di
Mantova a quella corte, 1643 » (fol. 199 e sgg.). — « Relazione intorno
alla persona di don Giovanni d'Austria figliolo di Filippo IV re di Spagna,
circa alla caduta di D. Luigi de Aro; scritta dal P. M. Afflitto domenica-
no, 1664 » (fol. 239 e sgg.). — « Difesa del general Valletta dall'imposture
dateli appresso al Senato Veneto per le quali fu messo in arresto Tanno
1647 » (fol. 321 e sgg.). — « Viaggio del sig. Principe Giov. Carlo di
Toscana al Finale Y a. 1649 a riverire la regina di Spagna sposa » (fol.
347 e sgg.). — Vita del card. Mazzarino (fol. 355 e sgg.): Compendio del
suo testaménto (fol. 407): Iscrizioni lat. in sua lode (fol. 409-411). —
« Discorso sopra lo stato degli affari del Regno di Portogallo. La cadu-
ta del Conte di Castel Meillor privato di quel Re nelT anno 1667, del
sig. Lor. Magalotti » (fol. 412 e sgg.). — « Mutazione del governo di Por-
togallo, 1667 » (fol. 416 e segg. ). — « Considerazioni intorno alla nulli-
tà del matrimonio del Re Alfonso di Portogallo et al matrimonio conchiu-
so di nuovo col Principe D. Pietro di lui fratello, Tanno 1668 » (fol.
421 e sgg.). — « Ragioni che hanno li Duchi di Braganza sopra il re-
gno di .Portogallo » (fol. 437 e sgg.). — « Allegazione iuridicopolitica
nella quale si prova che mons. Vescovo di Lamego deve da S. Santità
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riceversi come ambasciatore di D. Giovanni nuovo Re di Portogallo »
(fol. 441 e segg. ). — Vita di mons. Giovanni Ciampoli fiorentino (fol.
453 e sgg. ).
Cart., in fol., sec. sec. XVII, ff. 452 num. ed altri non num. Leg. in membr. — Pro-
venienza : Magliabechi.
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INDICI
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INDICE DELLE POESIE
A
A Babbilonio avaro e cisimatico, 169.
Abbi di me, signor, pietade, ornai, 90,
153-
Abbia il vero o Priapo il luogo suo, 162.
Acconci son gli orechi miei d* udirti,
188.
A che di nuovo incontro al ciel risor-
gi» 92.
A che giuoco giuochi am messer Cle-
mente, 162.
A che più stolto andar misero aman-
te, 143.
A che soffrir di più ? molle garzone, 98.
A che sul tergo Amor sì forti vanni, 20.
A ciascun'alma presa e gentil core, 126.
A ciò che s' ode non si vuol dar fe-
de, 28.
Adesso sì eh* io voglio andare arma-
to, 157.
Ad ora ad ora mi vien im pensiero, 12.
Ad te mi son data Cristo, 24.
Ad voler sequir lu stil delli valenti, 123.
A fine di riposo sempre afanno, 129.
Agilitta fanciulla molto ornata, 103.
A grave iniquità crudel vendecta, 28.
Ah che mie non son già le gemme e
i fiori, 21.
Ah Feo Belcari io vi rimando il li-
bro, 174.
Ahi bella libertà, come tu m'ài, 128.
Ahi falso riso perchè hai tradito, 120,
133-
Ah Lusitan del sol veder nonde gno, 91.
A là, per grazia; e' passa un virtuo-
so, 162.
Alberti mio, se come per V addietro,
144.
Alberto, la mia frale et debil barca,
143-
Albizo se ttu ài potenza in Arno, 12,
181.
Al cader d' un bel ramo che si svel-
se, 91, 154, 159.
Al chiaro suon d* un petto humile e
piano, 156.
A lei eh* e' prieghi onesti ascolta e
degna, 167.
Alessandro fui e mostro in questa sto-
ria, 126.
Alfin con teschio d'atro sangue intri-
so, 23.
Al fuoco soccorrete omè eh* io ardo,
169.
Al gusto quel che piace tutto è buo-
no, 170.
Alla dotta Selvaggia, anzi alla vostra,
21.
Alla mia chara sposa, 188.
Alla moda così va, 93.
Air armento marino, 86.
Air Arno, o Fama, spiega i vanni a
•volo, 93.
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20Ó
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Allor eh* alta pietà vi cinse il core, 21.
Allor che d' alta immensa gloria ador-
no, 23.
Allor che tributari Iddio ne volse, 22.
Alma che cerchi pace infra la guerra,
176.
Alma che già t' offese, 93.
Allor che F alba appar lucida e cheta,
91.
Allor che F alma tua nelF alma mia,
20.
Alma che sei quel prezioso e degno,
21.
Alma felice che sovente torni, 85,
128.
Alma se sei costante, 162.
Alme voi che beate oggi vivete, 157.
Al mio giudicio mai non fu incredibi-
le, 177.
Al mio primo amadore vo' far torna-
ta, 137.
Al molto mio come fedele amico, 72.
Al nome di Dio e di buon comincia-
re, 39.
Al poco giorno ed al gran cierchio
d'ombra, 120, 127, 133, 189.
Al saggio non convien far sagramen-
to, 28.
Alta coppia gentil d'anime belle, 157
e sg.
Alta ma grave faticosa impresa, 163.
Alto stendardo et guida del mio core,
123.
Altri sia di se stesso empio tiranno,
94.
Altro che piangere sempre e sospira-
re, 159.
Altro sasso eh' un huom di sasso al
sasso, 92.
Al tuo rapido corso, 90.
Alzando gli occhi vidi una donzella,
137.
Aj fals ris pur coj trait avez, 189.
Aj lasame tapina isventurata, 1 90.
Amai e amo e amerò se morte, 183.
Amanti lumi del belF idol mio, 2ì.
A mezzanotte quasi in sulla nona, 10,
180.
Amicho alcun non è eh* altri sochor-
ra, 182.
Amicho mio barbiere, quando tu me-
ni, 178.
Amore à sì mutato sua natura, 132.
Amore assai mutato à sua natura, 171.
Amor che con sua forza et virtù re-
gna, 123.
Amor che dentro al cor l'afflitta men-
te, 184.
Amor ch^ m' ami tanto, 24.
Amor che movi il ciel per tua virtu-
de, 27.
Amor che muovi tua virtù dal cielo,
120, 127, 133, 189.
Amor che nella mente mi ragiona,
120, 127, 133, 189.
Amor che ne' miei lumi ancor F an-
nidi, 91.
Amor che pasce e con virtù notrica,
170.
Amor crudele che nel mio arso petto,
41.
Amor da che convien pur che mi do-
glie, 120, 133, 189.
Amor di cari tate, 24.
Amor divin amore, Perchè mi ài as-
sediato, 24.
Amor divino amore Amor che non se*
amato, 24.
Amor bono Giesù, 119.
Amor e '1 cor gentil sono una cosa,
120.
Amore in mezzo al cor qual leon
mgge, 143.
Amore che muove tute virtù del cie-
lo, 190.
Amore che nella mente mi ragiona,
190.
Amor e cor gentil sono una cosa, 132.
Amore io ti priego che sostegni, 174.
Amore muto che non vogli parlare ,
24.
Amor già nostra guida, 160.
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207
Amor m' à fatto da me sì disforme,
168.
Amor m' ha posto come segnio a stra-
le, 126.
Amor mie prova par che tprni al ver-
de, 189.
Amor mi tiene e sdegno, voi eh' i'
parta, 41.
Amor non so che mia vita far deb-
bia, 174.
Amoroso pastorello, gì.
Amor per cui vertù prend' a parlare,
127.
Amor po' che chonvien i vo* seguir-
ti, 188.
Amor se mai per alcun tempo infon-
di, 185.
Amor sopra un delfino, g7.
A morto lume che per sè non splen-
de, 28.
Amor tu ài contento quel disio, 137.
Amor tu dai dolce e sicura la vita, 27.
Amor tu vedi ben che questa donna,
120, 133, i8g.
Amor vuol pur eh* io torni al vecchio
giogo, 172.
Ampio fiume reale, allor che V onda,
23.
Ancidetelo nosco, 159.
Anco il mar tempestoso, 97.
Ancor non dorme chi fia mal racolto,
165.
Andando ad uccellare una stagione,
183.
Andando la formica alla ventura, 182.
Andò pur tanto questo granchio a
spasso, 157.
A nessun piace i' ruzar delle mani,
167.
Angel divin che nel terrestro velo,
156.
Angeletti che intorno ne volate, 22.
Angenio mio, che le cose mortali, 144.
Angosce, pianti et guai, doglie et mar-
tiri, 123.
Anima bella che sì dolcemente, 92, 156.
Anna, o tu che dall'anno il nome hai
tolto, 187.
Annoia a me la femina, signori, 87.
A noia m' è che al santo predicare,
102.
Antica età che nell'oscuro seno, 162.
Antichi et buoni della buona et bel-
la, 177.
Antonio di Fronte io vostro servido-
re, 183.
Antonio mio, s' a le pregiate carte,
158.
Antonio, questo signor tuo pellegrino,
169.
Antonio se '1 mio intelletto medioco,
169.
Antonio, tu mi vendesti per pollastra,
184.
Anzi al grave accidente che s' aspet-
ta, 28.
Anzi qual son mentre ove nasce il
giorno, 87.
Apre picciol teatro auguste scene, 86.
Apro la bocca sechondo i bocchoni, 12.
Aparve già nel ciel nuovo chometa,
181.
A pena al quarto Pio uscito il fiato,
157.
A piè dell' universo dell' ampolle, 11,
179.
A piè di cholei ove la bela vesta, 191.
A piè d' uno verde monte in fresca
riva, 191.
A poco a poco chiarirem la gente, 157.
A poco a poco io mi consumo e sten-
to, 165.
Apollo s' ancor viva il gran disio, 128.
A porto sol redir convienmi lasso, 189.
Appena di bei rai cosparsa i crini, 93.
Apparve già nel ciel nuova chometa, 1 1 .
Aprasi Mongibello et del mondo esca,
168.
Apri il dolcie arco signor mio, 137.
Apri le labbre mie, dolce Signore,
143.
Apri le labia mie dolce Signore, 102,
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208
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
A qualunque animai eh' alberga in
terra, 127.
A questo sasso ove ha la morte impe-
ro, 21.
Arbore al ciel diletta, arbor di Gio-
ve, 20.
Ardan V ausonie rocche e fatte arden-
ti, 97.
Arde Europa di guerre e già d* ogni
eco, 97.
Arechami la penna e 1 calamaio, 11.
Arno che mentre '1 sol più ferve e
irraggia, 159, 91.
Arno cinga di nubi ambo le ciglia,
158.
Arsi, risi, sperai, goder d' amore, 160.
Arsi al più freddo verno e le faville, 90.
Arte divina invero la pittura, 162.
Aspro core e selvaggia e cruda vo-
glia, 129.
Assai dell' altre ne mirai in pria, 168.
Assiso air ombra d' un bel verde fag-
gio, 23.
A starmi in questo dir che si trastul-
la, 188.
A tal è giunto il mondo, 133.
Ausonia mia in chui di Dio Y ucciel-
lo, 185.
Avanza ogni dolor la dura offesa, 28.
Avea del suo morir brama cocente, 93.
Ave Maria che se* del cielo reina, 17.
Avendomi Rosello a torto offeso, 12,
179-
Aventuroso più eh' altro terreno, 128.
Ave nuovo Monarca inclito et vero, 173.
Ave padre santissimo salve ave, 175.
Ave pastor della tua santa madre, 62,
175.
Averardo com' io mai sempre e d'on-
de, 160.
Avevano il chonsiglio ragunato, 17.
Ave Vergine, virgo gloriosa, 33.
Ave virgo Maria, 190.
Avien titan suo charri in su leone, 126.
A voi Svechi guerrier agghiacci il
sangue, 94.
A voi vegno Messere, 125.
A voler ben guarir della anguinaia,
173.
A voler fare buona medicina, 173.
Ballata io vo' che ttu ritrovi amore,
120, 132.
Balzando ognor più freschi alla ru-
giada, 167.
Batista Alberti per sapere son mosso,
183.
Batista perchè paia ch'io non temi,
12, 180.
Batto le vie de' sensi e ovunque io
passo, 21.
Beati son coloro, o Signor mio, 17.
Beato è quel che à discreto intelecto,
27-
Beato è quel che verità possiede, 28.
Bella e vermiglia in ciel sorger V au-
rora, 21.
Belle degli occhi miei luci adorate, 2 1 .
Ben a ragion il ciel donna vi diede,
158.
Ben à ragion qual suole, 154.
Ben che si dica nel volgar parlare 1 69.
Benché le chiome bionde, 92.
Benché scontento e solo milite mio, 132.
Ben eh' io non sia qual i versi chan-
tano, 185.
Bellezze che già furo e sole e nuove, 23.
Ben mille nott'ho già passat' in pian-
to, 65.
Benedetta sia Y alma a papa Pio, 157.
Benedetto sia '1 giorno eh' io trovai,
137.
Benedetto sia 1 giorno e 1 mese e
T anno, 128.
Ben può T invidia prima al tempo a-
varo, 157.
Ben ritraesti apunto il monte e '1
piano, 166.
Ben sapemo eh' è naturale consiglio,
128.
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Ben seria d* Elichona il fonte secho,
x8o.
Ben se' vendicativo in su gli arcioni,
167.
Ben ti puoi rallegrare, alma Fioren-
za, 165.
Ben venga V amoroso, 91.
Ben venga maggio, il più leggiadro
figlio, 91.
Ben venga maggio e suo gentil fra-
tello, 91.
Biria assai gì} dispregia e dice quan-
do, 10.
Borsi speziale crudele et dispiatato,
181.
Burchiello io voglio che cierto mi
credi, 171.
Burchiello sghangherato sanza remi,
12, 180.
€
Cacio stillato e olio paghonazzo, 10.
Cadde il ribelle a Dio tempio di Ve-
nere, 161.
Cadde Menfi superba e tra faville, 187.
Cademi lasso il braccio, 158.
Cadens sub undis radiantis Febi, 41.
Candida fresca e leve, 92.
Cantai di Cintia già l'alte querele, 153.
Cantando nove cose in terza rima, 87.
Cantiamo dolci canti, 119
Capucci bianchi e bolle di vaiolo, 1 1 .
Carco di male carni orbo et vizioso, 169.
Carlo Quinto fu questi, a sì gran no-
me, 159.
Caro alle Muse e alle grazie caro, 22.
Caro Annibal, nè cervo mai nè dam-
ma, 143.
Caro sempre per cui la vita mia, 10.
Casta e sacrata Dea, dal cielo scen-
di, 153-
Cavalcando V altr' ier per un camino,
126.
Cerbero invoco e '1 suo crudo larare,
173.
G. MAZZATTNTI — Manoscritti delle biblioteche ef
NZE 209
Cercar le monne in Tripoli et Algeri, 86.
Cercato ho sempre solitaria vita, 161.
Cercato ho sempre vivere in concor-
dia 176.
Cercato ho spesso o mio sincero a-
mico, 161.
Certo mi rendo che la tua ricchez-
za, 176.
Cedino pur le meraviglie e gli archi,
157-
Cesare imperadore savi© et honesto*
181.
Cesare poi che '1 traditor d'Egipto, 128.
Cetra che Febo a dotta man genti-
le, 92.
Chachi chon achi et bachi di briga-
ta, 183.
Chacio stillato Qt olio paonazo, 180.
Chapucci bianchi et bolle di vaiuo-
lo, 182.
Che cosa è donna ? : fumo et ombra
vana, 156.
Che debbo io far che mi consigli a-
more, 65.
Che di* tu, Lasca, qui con la tua ar-
te, 188.
Che dolor nuovo, Epistio mio, t* in-
duce, 153.
Che giova anima stanca ai nostri guai,
175.
Che non fa, che non può, che non
ottiene, 93.
Che fai che pensi a che pur dietro
guardi, 129.
Che fai che pensi animo mio stancho,
184.
Che fortuna è la mia; che debbo fa-
re, 169.
Che giova a rimirar più donna mai,
168.
Che qui Cerere esulta e qui si vede, 87.
Che serve, o Laterina, quel leone, 87.
Che sono queste sei palle orbi del
cielo, 156.
Che tt f ó io fatto, amore, o tua saet-
ta, 178.
taha, x 14
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2IO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Che vi par o Spagnuoli o Conte o
Duca, 86.
Che voi donna rea! su questa riva, 158.
Chi a fermato di menar sua vita, 127.
Chi ama de buon chuore non dee pe-
rire, 137.
Chiama o Lorenzo la tua Musa an-
tica, 86.
Chiaro per V ossa e per la patria al-
tero, 160..
Chi cerca la virtù schivi d'amore, 22.
Chi con breve piacer berrà quest' ac-
que, 90.
Chi con virtù sopra il tesoro in pria,
176.
Chi crederia che in queste dure zol-
le, 20.
Chi d'amor sente et à '1 cor peregri-
no, 137.
Chi dice eh' io mi do pochi pensieri,
158.
Chi di tetti dorati, 162.
Chi dorme o mal v' è forse, 126, 133.
Chi è dalla fortuna sfolgorato, 137.
Chiedendo un bacio alla mia cara A-
minta. 158.
Chi é inn avversitade, 133.
Chi fa ben sol per paura, 102.
Chi fu quel bacellone, 161.
Chi guarir presto delle gotte vuole, 1 1 ,
182.
Chi giudica huomo per isperienza, 28.
Chi giuoca o là ? Francia e 1' impera-
tore, 90, 159.
Chi ha senno et danari salvili bene,
165.
Chi Tali al mio desire impenna e for-
te, 87.
Chi m' accusa d' incesto? Una che
madre, 160.
Chi nel suo piangier dicie che ven-
tura, 126.
Chi ne saria credente udendo dire,
24.
Chi non è nuovo pescie alcuna volta,
167.
Chi non può quel che vuole, quel che
può voglia, 175.
Chi sente nella mente il dolcie foco,
137.
Chi sforza il poter suo più non si sten-
de, 167.
Chi solvere non sa nè assottigliare, 36.
Che tanto affaticar, speme tadita?, 93.
Chi tolle altrui tesoro, 133.
Chiunque brama udir la sapienza, 92.
Chiuso in prigione oscura Amor mi
tiene, 23. *
Chi volesse affermar qust* è un piace-
re, 90.
Chi vuole di ladroncelli una chiassa-
ta, 181.
Chi vuole di suo ben fare aver mer-
zede, 106.
Chi vuole imprendere d' aver pacien-
ctia, 130.
Chi vuol sapere chi fa girare il mon-
do, 86.
Chi vuol trovare amore, 116.
Chi vuol veder un che se stesso laidi,
188.
Chompare s' io •non ò scritto il chom-
paraticho, 183.
Ch' oscura donna a nobil donna ardi-
sca, 158.
Chun queritis vel veliere in toto, 11.
Ciascun che vago di ben e d'onore, 27.
Ciascun che regge Comun over Re-
gno, 27.
Ciascun del suo parlar talor si pente, 28.
Cicerbitaccia verde et paonaza, 11,
180.
Ciexari imperadore à chomandato, 16.
Cigola la piggior ruota del carro, 167.
Cimatura di mugholi stillata, 11, 180.
Cinganvi, Alberto, ad ambe mani et
sempre, 144.
Cintia colà dell'Arno in su la spon-
da, 187.
Cintia mi parto: io vorrei pure, o
Dio, 187.
Ci ritenne la Dea che tu chiedesti, 94.
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211
Clementissima possa alta et sovrana,
i8 5 .
Cleopatra sono io nè chiede solo, 21.
Colei son io li cui lidi famosi, 160.
Coir assiduo filar di stille algenti, 20.
Coltomi al laccio di sue luci ardenti, 22.
Colui eh' ebbe sì strana fantasia, 160.
Colui che sa coprire del sole i raggi, 36.
Colui che segue del superbo Marte, 91.
Come a domare il gran Mendozza
muove, 160.
Come a fedel cagnuol cui verga prie-
me, 143.
Come alla grazia tua da mille offese,
154.
Come alpestre terreno in cui seconda,
21.
Come avvenga io noi so ; Febo la men-
te, 86.
Come colà d'alpestri monti in seno, 87.
Come del bel soffrir s'acquista hono-
re, 28.
Come in Gierusalem forza celeste, 186.
Come fiume non è che all'oceano, 87.
Come formar poss' io, 187.
Come l'aspetto e l'abeto dimostra, 159.
Come '1 sol volgie le 'nfiammate ro-
te, 127.
Come nocchier che fra gli scogli e
1' onde, 162.
Come per dritta linea 1' occhio al so-
le, 174-
Come se il villanello a un ceppo ver-
de, 22.
Come va il mondo! Or mi diletta e
piace, 128.
Com' è, Varchi, di nuovo in voi ri-
sorto, 144.
Come Yesù i' Gerusalemme fu entra-
to, 17.
Commendator se prima voi non sen-
to, 90.
Commodi propi et segreti ridotti,
167.
Compare il tuo quesito matematico,
166.
Com più mi fiere amor co' suoi vin-
castri, %2Ò.
Con grande industria et con sottile in-
dagine, 176.
Conviensi donne mie vezose et belle,
172.
Cramom bizzarro colla bocie chioccia,
12.
Credette il Varchi che un saio di se-
ta, 144.
Credo che la fortuna per solazzo, 183,
Cresci, ben nato figlio, 93.
Cristiani miei, benché tra voi nimi-
ci, 91.
Cromi, fedel mio Cromi, or tu non
sai, 22.
Cruda selvaggia fugitiva et fiera, 123.
Con benefica man l'eroe dell' Eno, 21.
Concesso avea già le mie vele al ven-
to, 168.
Con doglia et con pietà più eh' infi-
nita, 48.
Condotti siam come chi propio sanza,
166.
Con grande afetto, 119.
Con lagrime sovente a tte signora, 169.
Con la schiera gioconda, 188..
Con lei fuss' io da che si part' il so-
le, 65.
Con lucido cristallo e vin diacciato, 86.
Con meraviglia e con gran divotione,
188.
Conosca quel che è più sotil tenuto, 27.
Contr' a l'eterne leggi nel ceco regno,
84.
Contro gli assalti di Nettun spumanti,
90.
Con tutte quante 1' operaccie sue, 160.
Con vincolo verace, 97.
Correrà il mare et formeransi i fiumi,
168.
Corse una donna al monte di Parna-
so, 90.
Corsi, corriam per una strada oscura,
93.
Cose del cielo al basso volgo ignote, 22,
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212
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Così amistà veracie, 126, 133.
Così cangiata goderotti pure, 90.
Così dice la gloria e insieme aduna, 2 1 ,
Così* nel mio parlar voglio esser a-
spro, 120, 127, 133, 189, 190.
Così Pigmaleon arda et sfaville, 166.
Così potess* io ben chiudere in versi,
128.
Così qui grida altera fama e in nuo-
ve, 2 1 .
Cosmo signor della più bella parte, 94.
Cunto si sapio standone a tuo decto,
166.
»
Da bel desio d* amor cui nutre speme,
22.
Dacché natura ti si chiava e bulla,
188.
Dacché per gli occhi miei gravosi e
stanchi, 189.
Da' chiari orrori di quel puro inchio-
stro, 20.
Da fortunati sotterranei campi, 86.
Dal carro di rubini, 86, 162.
Dal cielo discese un falcon pellegrino,
178.
Dal faggio air olmo e dalla quercia al
pino, 23.
Dal freddo Arasse al tosco ciel sere-
no, 21.
Dal fumo delle cene siciliane, 91.
Dalla bella Toscana, care madre, 62.
Dalla tartarea tomba, 154.
Damigelle, Tutte belle, 144.
Damon ben conosco io come bastan-
te, 144.
Damon che sete fra gì* altri pastori,
143.
Dante se tu nell* amorosa spera, 174.
Da parte di Giovanni di Maffeo, 12.
Da parte di Pasquin si dà il primie-
ro, 157.
Da poi che '1 corpo infastidito vome,
166.
Da poi che piaciuto è al gran monar-
cha, 179.
Da poi che vuol fortuna il suo desti-
no, 178.
Da poi ch'i' vidi l'umile senbiante, 188.
Dappoi che lasciai ài la terra e Gre-
cia, 169.
Da questa morte che si chiama vita,
85-
Da Roma venne a Bologna una Zan-
na, 87.
Datemi pace o duri miei pensieri, 128.
Dato che Ila mia man sia reprensibile,
177.
D' Arno alla riva a* pensier nostri a-
mica, 22.
D'Arno vicino alle superbe sponde, 1 60.
De basso tempo al quale i* penso an-
cora, 184.
Degli occhi della donna escie soven-
te, 129.
Degno è di lode ciuscun che dispone,
29.
Degno vi fa di triumphal corona, 28.
Deh manda ormai le scommesse in
bordello, 91.
Deh peregrini che pensosi andate, 1 20.
Deh potess* io di vaghe piume cinto, 23.
Deh scaccia Amor da te, scaccia se
puoi, 157.
Deh scendi in riva al galileo Giorda-
no, 186.
Deh se di servo humil calda preghie-
ra, 92.
Deh se la greggia tua fedele e caro,
143.
Dè lastricate ben questi taglieri, 12, 183
Del bel candido velo, 92.
Del bel parlare s' acquista excelso ho-
nore, 28.
Del ciel discese un falcon pellegrino,
132.
Del corpo umano alta di Dio fattura, 23.
Del doppio ferro anzi pur diamante,
161.
Del franco Marte ne Y invitta mano, 93.
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FIRENZE
213
Del gran Luigi al formidabil nome, 161. Di nostre selve et boschi, 90.
Dell'Alpe Scita al tosco lido ameno, 21. Di nuova rima mi convien far versi,
Dell'empia Banbillonia ond'é fuggito, 172.
128. Dio ne guardi ogni casata, 144.
Delle tue serpi, invidia, fremi orna- Dio ti salvi o del mare stella, 18.
ta, 22. Dio ti salvi o reina del cielo, 17.
Del ligustico ciel splendore, e figlio, 86. Di pensiero in pensier di monte in
Del limpido Arno mio mentre calcai,
97.
DeU' indico Oriente, 162.
monte, 126.
Di Pietro in tupho e d' humanista cru-
do, 92.
Dell' uomo ingrato scende ogni viltà- Di quel folle desio che già molt' anni,
te, 27. 90.
Del malvissuto viziato e Uascivo, 12. Di quel possa tu ber che bevve Cras-
Del mio bell'Arno su la destra spon- so, 127, 174.
da, 153.
Del paradiso o falsi testimoni, 190.
Del tempo Tom passato, 126.
Del vasto ingegno tuo nel suol fecon-
do, 23.
Demo a Vinegia sei chappuzzi al sol-
do, 12, 181.
Democrito Giermia e Cicerone, 11, 1 80.
Di scientie dotato et d' ingegno sot-
tile, 107.
Discolorato ài, morte, il più bel volto,
128.
Discreto è quel che vince volontate,
27.
Discreto servo fa leal omaggio, 29.
Disiar Yhesù amore, 24.
De quanto piace a me questo ronzino, Disse a* suoi discepoli Yhesù, 17.
182.
De' sacri carmi alle possenti rote, 86.
De sappi pazientemente amare, 177.
D'Etruria è questa degna e gran re-
gina, 90.
Disse Iesù a' disciepoli suoi, 17.
Disse Iesù alle turbe Iudey, 17.
Disse un giorno un beli' umore, 86.
Di sì forte vezzoso e bel monile, 159.
Dispregiar valimento, 126, 133.
Devoti et venerandi circumstanti, 62. Dissono i Farisei a Giesù, 17.
Dianzi io piantai un ramoscel d' allo-
ro, 22.
Di burrascoso mar lasso solcai, 23.
Dica chi questo ciel vede e compren-
de, 187.
Dice Matteo che Yhesù entrava, 17.
Di color mille Y arco il cielo abbrac-
cia, 90.
Dico mal.... uomini vanno, 124.
Di darmi tante lode o mascivichi (?),
12, 182.
Di due begli occhi il saettar temendo,
22.
Di mascalcie un libro t'ho copiato, 35.
Di statura inegual selve canore, 20.
Di torrida stagion vampa cocente, 97
Di viva et vaga et pura et giovin pe
tra, 144.
Di vin favore d' anfallibil ragione, 169
Doglia mi reca nello cor ardire, 120,
127, 133.
Dolce caro alle Muse almo paese, 22
Dolce è il legame Amor che tradito
m' hai, 159.
Dolce pensier che le mie acerbe pe-
ne, 160.
Donna che 'n segua amore non sia
altera, 137.
Dimmi Albizotto dopo le salute, 12, Donna crudele in cui pose natura, 22.
18 r. Donna crudel eh' in tua fierezza go-
Dimmi tu Musa e l'onorate imprese, 48. di, 22.
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2i 4
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Donna grande, possente et magnani-
ma, 174.
Donna leggiadra per V altrui fallire,
137-
Donna mi priega perch' io voglia di-
re, 172.
Donna pietosa e di novella etade, 120,
127, 132, 189.
Donna se ben le chiome ho già ripie-
ne, 21.
Donne eh' avete intelletto d' amore,
120, 127, 132.
Donne che sete d' ogni mal radicie,
137-
Donne malmaritate e merchatanti, 10,
180.
Donne piatose e di novela ettade, 1 90.
Donne pietose diventate crude, 126,
'65-
Donne se ben noi vi parem pippioni,
160.
Donne se vi rincresce Y ascoltare, 187.
Dopo i donati regni, avendo Enrico, 93.
Dopo il tuo primo assalto che la vi-
sta, 12, 181.
Dopo la graziosa anuziazione, 18.
Dopo tanti sospir senz' alcun merto, 4 1 .
Dormi Giustiniano et non aprire, 169.
D' oscuro padre e de la terra nata, 9 1 .
Dotto pittor che col più vago stile, 1 59.
Dove al gregge fedel colonna antica, 20.
Dove femmine son matti e villani, 1 66.
Dove in selva fastosa e palme e al-
lori, 23.
Dove la Senna immense vie passeg-
gia, 21.
Dove lo 'ngegno e bei versi fanno o-
pra, 177.
Dove manca bontà crescie ogni erro-
re, 167, 185.
Dove qual chi talor da faticoso, 21.
Dov'è quella famosa, alta e superba, 24.
Dovrò dunque morir, 92.
Dovunque il vago piè talor mi mena, 92.
Drieto al pastor d'Ameto alla mater-
ne, j 27.
Drudo mio in chortesia 191.
Duce novel che inaspettatamente, i 60.
Due spiriti gentili van sempre ad or-
za, 176.
D' un bianco padre una più bianca
figlia, 156.
D' uno in altro pensiero che mi tra-
sporta, 167.
D' uno spirito grande e singolare, 93.
Dunque mi dite oimè ? Dunque è pur
certo, 143.
Duro è il servire a qualunque signo-
re, 1 68.
E
E affissa in alta e gloriosa fede, 85.
E animale di tanta altera vista, 169.
E a Vinegia ma non vi so dire do-
ve, 178.
E balenando in lui della sua luce, 2 1 .
Eccelso re o Cesare novello, 169.
Ecci una chosa quanto più la smalli, 12.
Ecco che al suol mi tolgo inverso al
giro, 21.
Ecco in terra il salvatore, 187.
Ecco '1 veleno e '1 ferro, e questa e
quella, 21, 157.
Ecco T amabil giorno, 97.
Ecco maggio, dal ciel con sue novel-
le, 91.
Ecco maggio, ecco sempre innamora-
to, 91.
Ecco maggio, eccol fuor con le amo-
rose, 91.
Ecco maggio, inclinatevi arboscelli, 91.
Ecco maggio seren che V ha vestito,
Ecco maggio, un sì bel purpureo nem-
bo, 91.
Ecco nuova del ciel grazia mi rende,
22.
Ecco o bello e cortese, 160.
E c'è pasto da gufi et barbagianni, 166.
E e' è un naso lungo tempo stato, 167.
E* ci è venuto un medico rosato, 184.
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FIRENZE
215
E così havea deliberato, 160.
E da qual vena mai d'illustri e conte,
20.
Ed al vivo splendor eh* è in lui rac-
colto, 21.
E di eh' io mi chonsumo di vederli,
183.
Ed ei le nubi onde talor men bella, 87.
E fermo il piè sulle superbe sponde, 2 1 .
E fino a quando inulti, 161.
Egli è sì forte o Albizotto il grido, 12,
182.
Eh dormi, dormi e posa, 92.
El bel pianeta onde Venere spira, 178.
El disposto da Quinto el gran Solda-
no, 10, 179.
El gran chonsiglio eleggie trenta viri,
183.
El marrobbio che vien di Barberia, 10,
182.
El papa eh* è ttiranno, 133.
El quattro e '1 tre non rilieva più set-
te, 171.
El servo fugitivo o ver di Giove, 35.
El vi vare horamai, 123.
E* merchatanti della mia Fiorenza, 183.
E ? m'incresce di me si malamente, 120,
133, 127, 189.
Empia-fatale stella, ardente e chiara, 9 1 .
Empi che tante arene, 92.
E perchè tra capretti e tra pastori, 158.
E potrà Varchi altrui nequitie et fro-
de, 160.
E pur finite el dir del populazzo, 157.
E quale a lui fuor del terreno e frale,
21.
Era di maggio e la madre natura, 186.
Era dintorno il ciel sereno e chiaro, 162.
Era il giorno che [al] sole si scholo-
raro, 191.
Era il giorno che '1 cielo a lui s' a-
perse, 23.
Era in principio il verbo criato, 16.
Era la notte e '1 pigro Arturo avea, 86.
Era la paschua dei Iudei allora, 17.
Era 1 giorno eh* al sol si scoloraro, 128.
Eran discordi la natura e V arte, 93.
Erano i cape' d'oro all'aura sparsi, 128.
Erano i dì della festa amezati, 17.
Erano i pensier miei ristretti al core,
171.
Era venuta nella mente mia, 130, 133.
Eravi una matrona padovana, 87.
Ergasto mio il signor nostro amore, 22.
Esser credia beato, 133.
Esser no può che nel terrestre sito, 41.
Esso eh* allo papa vangha a maduon-
na, 183.
E suole arte et natura insieme unirsi,
185.
F
Fabio che 'n ciel vederti ancor desia,
160.
Facciam di pianto un lago, 159.
Famiglo saggio fa dolce ubidenza, 29.
Famoso seggio ecielsi incliti et degni,
166.
Fanciullo voglian no* far a ficha fic-
cha, 11.
Fanciullo vuo' tu fare a ficha a ficha,
180.
Fanti di sala e fave di cucina, 11, 179.
Far gran tesoro in ciascuno si brama,
18.
Fassi buona salciccia d'ogni carne, 158.
Fatto campo di guerra il mesto core,
23.
Fatta la festa della chonsegrazione, 17,
18.
Fate le noze i' Chana Ghalilea, 16.
Fave riconcie con fior di borrana, 173.
Fede animosa mia che ceca miri, 23.
Febo nell' onde ascoso, 92.
Febo sett'albe ha rimenate appena, 92.
Febre che il dolce amato idol mio, 22.
Felice chi mesura omne suo passo, 123.
Felice giorno, un' alma sì gentile, 92.
Femmina ci diè l'esser coll'amore, 168.
Femmina è sanza fe', leggie o ragio-
ne, 168.
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2l6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fenice son ardente al mondo sola, 123.
Fera che a chi ti die pietosa aita, 156.
Fera che air intelletto il lume oscuri,
156.
Fera che a tutti ogn' hor vezzosa e
lieta, 156.
Fera eh' esangue e macilente in vista,
156.
Fera che tinto il volto di pallore, 156.
Fera inquieta che a furor commossa,
156.
Fere da' boschi e voi dal chiaro fondo,
159.
Fere da folto bosco, 160.
Ferma, Fulvio, le piante ove tutt'ebro,
86, 161.
Festa ne fa il ciel, piangie la terra, 174.
Fiacho maghogho et barba di cipolla,
181.
Fiamma dal ciel sulle tue treccie pio-
va, 29, 126.
Ficcami una pennuzza in un bacciel-
lo, 11, 12, 181.
Figli de' miei cordogli, 187.
Figlia che '1 genitor cruci ed ancidi, 23.
Figliuolo se* mandato per mesagio, 191.
Fiere silvestre che per lati campi, 65.
Fiero mostro cui son tempeste e sco-
gli» 159.
Filodemo, Bion che non saprei, 161.
Fiocca bianco dal ciel gelido nembo,
159-
Fior di borrana se vuoi dire in rima,
12.
Fior di borrana se vuoi dire inprima,
182.
Fior di virtù si è gentil coraggio, 174.
Fior d' ogni antico et moderno poeta,
172.
Fiorio T antica etade, 157.
Firenze mio, benché rimedi scarsi, 165.
Focide non alzò, che scarsa e d' erba,
92.
Folle che fai ? Tu che le guancie in-
fiori, 21.
Folle è F uom presuntuoso, 28.
Folle mortai che lagrimando vai, 22.
Fontana di dolore, albergo d* ira, 29.
Formò lo mondo per diversi gradi, 29.
Forte campion che cingi, 161.
Fortezza e senno amor dona e non
.toglie, 97.
Fortunato figliuol formosa fronte, 158.
Fra i labri si dalla lingua inframesso,
166.
Fra la via de* porcai, 160.
Francesco, chi non sa quanto e qual
sete, 93.
Fra quanti fur poeti o prima o poi, 188.
Fra questo chiuso orrore, 92.
Frati in chucina et poponessa in sa-
chi, 1 1, 179.
Fra tanti gnaf e ma' frazi trascorsi, 167.
Frati tedeschi cholle chappe corte, 11,
181.
Fresca rosella de magio novella, 123.
Frezzi sei grato a Febo ed alle muse,
162.
Fronde di funghi et fiori di sussiman-
no, 183.
Frondosa testa in cui mise natura, 176.
Fu Adam primo vinto da Foiano, 178.
Fugge alato destriero allor che il se-
gno, 23.
Fugge T Arte di dove é sol Natura, 87.
Fuggia virtù le chorti o sensi acervi, 41.
Fungho maghogho barba di cipolla, 1 1.
Fuor di Ravenna stava un 1 abbades-
sa, 87.
Fur le salciccie ab eterno ordinate, 158.
Fu sepolto in questa oscura buca, 159.
Fusse pur tosto almen eh' io fossi fora,
168.
G
Gello, tu te ne vai poggiando altero,
144.
Gemme preziose ed or, 86.
Generoso campione, 92.
Gentil fantine d' otto o di dieci anni, 87.
Gentil leggiadra graziosa et bella, 167.
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217
Gentil mia Niside, 144.
Germe real della più nobil pianta, 93.
Gesù alle turbe de' Giudei à parlato, 17.
Ghiame Ghiame la bruta treccia, 123.
Ghuaine da schambietti et chapucai,
180.
Già dal candido sen gigli e viole, 162.
Già di Lerna e di Neme, 98.
Già era entrato '1 sol nel segno tau-
ro, 184.
Già era uscito Febo fuor del monte,
173-
Già fa sul carro dell'eterno ardore, 92.
Già il luminoso Dio che Tempe ado-
ra, 153.
Già leggiadretto piede, 159.
Giambullari, io no giambo e metto in
burla, 1 44.
Gianin se fede et sicurtà ci mosse, 1 66.
Già Pelope di Tantalo figlio a Pisa, 84.
Già sole de' guerrier or cieco e reo, 20.
Già sulle spiagge Ibere, 86.
Già vicina a provar falce temuta, 97.
Ginochion congunte et gì' occhi mol-
li, 184.
Giova ne' casi adversi riserbarsi, 167.
Giovane donna è quasi al chiar mat-
tino, 143.
Giovanni disse che Yhesù partito, 17.
Giovanni Folchi el vivere malconten-
to, 41.
Giovanni io son condotto in terra a-
quatica, 174.
Giovanni vangelista fu che scrisse, 17.
Giove che spesso d'amoroso ardore, 90.
Girolamo signor Y obbligo mio, 92.
Girò sempre piangendo con tormen-
to, 171.
Giubilo di cuore che fai cantar d' a-
more, 24.
Giulia che '1 mondo t' ha goduto e
hora, 1 60.
Gientil pensiero e che parla di voi, 1 26.
Giere di chacio e bubbole salvatiche,
11, 181.
Gieri quando talor meco s'adira, 128-
Giesù Cristo figliuol di Maria, 141.
Gigli e fior bianchi e gialli, 91.
Gli alti iudici del celeste trono, 28.
Gli omeri ignudi ai fieri colpi porge,
186.
Gli occhi dolenti per pietà del core,
127, 132, 189, 190.
Gloriosa cholona in cui s'apogia, 191.
Gloriosa onestà somma virtute, 177.
Gnuno sia che del mio male si mera-
vigli 167.
Gorosa gara fai contro a quel vuole,
167.
Gran Sire in te, benché da te divisa, 20.
Gran successor di Pietro, almo Clemen-
te, 92.
Gran sudor de la terra uscirà quan-
do, 154.
Grave sudor darà la terra quando, 154.
Grato mi è il sonno e più Y esser
di sasso, 158.
Grazin, se quella gratiosa petra, 144.
Graziosa gentile anima lieta, 172.
Groria è nel cielo a Dio di tua mili-
tia, 179.
Guai a chi nel tormento, 133.
Guaine de schambietti e chappucciai,
10.
Guarda ben ti dich* io, guarda ben;
guarda, 173.
Guardici Idio da que* che più ci ofen-
de, 167.
Guido, V vorre' che tu e Lippo ed io,
126.
H
Ha posto il sommo operatore del tut-
to, 35-
Helionora, è spenta Helionora, 158.
Hercole fui fortissimo gigante, 126.
Hoggi al Signor mio invitto al patrio
seno, 156.
Homo gravato di forte accidente, 28.
Homo che parla con dolce sermone,
28.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Homo che po la sua lingua domare, 24.
Homo che tarda se bisogna esser pre-
sto, 27.
Homo che vuol parlare, 24.
Hor che dal nodo di fallace arciero,
153.
Hor che la bella Giulia vostra il cri-
ne, 160.
Hor che vedove e sole, 159.
. Hor porti le secrete corna in testa,
Ho risoluto anch' io tra miei riboboli,
163.
Hor se non vuole et tu niegali anco-
ra, 143.
Huom che a mal far , 28.
Huom che conduce mal suo piccolo
legno, 28.
Huom che si ferma solo al suo piace-
re, 28.
Huomo che solo al suo voler atten-
de, 28.
Huomeni singulari città comuni, 27.
I
r chanterò V italice fatiche, 186.
Iesù sommo conforto, 102.
lessa la parte di donna Mattienza, 12.
lesso la parte de Rienzo Matienza,
183.
F fui '1 magnifico d'Achille, 126.
F fui T oltre mirabil Salomone, 126.
F fui lo lustro e forte Ettor troiano, 1 26.
F ho più volte una cosa osservato, 93.
F ho pur di nuovo catene stretto, 23.
Il bello ardir la grata bizzaria, 22.
Il biasimar che tanto altero fai, 127.
Il ciel si allegri et così mostri segnio,
168.
Il dì ch'era la festa de' giudei, 17.
Il diletto disciepolo Giovanni, 17.
Il dolce immaginar che il mio cor fa-
ce, 153.
Il dolce suon de* chiari accenti vostri,
157.
Il fasto, il lusso, Amor, ozio insolen-
te, 22.
Il gran famoso Publio Scipione, 173.
Il gran Vincenzio deve aver sovente,
20.
Il fero sguardo e '1 non dovuto isde-
gnio, 132, 171.
U freddo scorpio cholla toscha choda,
11, 181.
Ille ego che non nego, 162.
Il mesto volto ormai lieta rischiari, 93.
Il mondo è pien di vesciche gonfiate,
168.
Il nobil chavaliere meser Marino, 183.
Il più bel pastorello e '1 più gentile,
144.
Il quarto Pio che di superbe mura, 158.
Il raro pregio di bellezza eh* ama, 22.
Il reame di Francia e d' Inghilterra, 12.
Il selvaggiume che viene in Firenze,
178.
Il se non fosse il poco meno e '1 pres-
so, 127.
Il sesto de' quatordici d'Arezo, 12, 182.
Il sesto di quatordici d' Arezo, 182.
Il tosco Coridon di selva in selva, 143.
Il Varchi è stato gran tempo giudeo,
159-
Il Varchi non sa ir se non di passo,
144.
Il Varchi urtò nel primo passatoio, 1 44.
Il Varchi uscì di stufa in camiciotto,
144.
Il volgo sciocco d' ogni bel valore, 21.
I' veggio nella mente mia inserte, 184.
Il verde mar sarà privo dell'onde, 172.
F maledico il giorno, il mese e 11' an-
no, 178.
I mezuli eran già nella chaprugine, 12,
182.
F mi credei del tutto esser partito, 126.
Impara di salire anima mia, 20.
Impresa grave e alta con raxone, 28.
In breve sorte ogni piacer racolto, 166.
In che diavol di secol son nato io, 162.
In ciel dove si gode un bene intero, 22.
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2IQ
In cinque modi appanni, 24.
Inclite Muse che nel ciel cantate, 186.
Inclito glorioso et chiaro duce, 173.
Incoronata d'or, d'ostro ammantata, 97.
In fin che dotto sia tenuto il Varchi,
144.
In fin che gli occhi mie* non chiude
morte, 127.
In fin dal dì primier eh' io rimirai, 21.
In Fiorenza è venuto il poetino, 159.
Ingegno usato alle quistion profonde,
174.
Ingegno usato a solver dubbi passi,
173.
Inghiottiraci tu, Varchi ? ; che è stato,
144.
Ingiegno usato alle quistion profonde,
128.
In mentre che giostranti erano in zur-
ro, 12, 179.
In mezzo ad avvoltoi che '1 rostro
han tinto, 92.
In mezzo d' aspri colli in verde prato,
170.
In mezzo di due amanti honesta e al-
tera, 1 28.
Innanzi che la chupola si chiuda, 12,
180.
F non so perchè si sia, 191.
I' non so qual giudicio o ragion vo-
glia, 168.
In picciol loco quanto puote l'arte, 156.
In quanti rischi e quante volte al mio,
92.
In quella età eh' in misurar solea, 23.
In quella parte ove più inculta e fera,
In questa eh' al suo mal si corre, cal-
ca, 93.
In ricca torre il tempo imprigionato, 20.
In rintracciare, in contemplare il vero,
22.
In si mesto silenzio, 97.
Insomma la fortuna, 162.
In su i monti di Luna o di Carrara, 92.
In vanità non è gentil valore, 28.
In vietissimo Re Cesar novello, 185.
Io accidia neghitosa e vile, no.
Io apro la bocha sechondo i bochoni,
181.
Io avara non do a veruna, no.
Io avrò sempre in odio la finestra, 128.
Io benedico il di che Iddio ti cinse, 172.
Io canto i chiari gesti, armi ed amori,
163.
Io che d' amarvi non sarò mai sazio,
162.
Io chiamo e pregho quello eterno Id-
dio, 17.
Io ci veggo d' ogni erba mescolanza,
168.
Io credo bene eh' abbia Cermisone, 87.
Io dirò tuttavia senza dir nulla, 41.
Io dormo in sul cavai di messer Corso,
169.
Io ero in su 'n un asino arre tato, n
Io ero in su uno asino annestato, 179
Io ero tutto fuor di stato amaro, 129
Io fo con teco l'ultimo lamento, 175
Io già che troppo ardita al monte an
dai, 90.
Io guardo fra 1' erbette per li prati,
127, 174.
Io Mauri tano atlante, 97.
Io mi risolvo come nebbia al sole, 171.
Io miro i biondi et crespi tuoi capel-
li, 123.
Io mi rivolgo in drietto a ciascuno
passo, 191.
Io mi son giovanetta et volontieri, 158.
Io mi son pargoletta bella e nova, 1 20,
133» 189.
Io mi specchio per vedermi bella, no.
Io non so che si sia che sopra il core,
171.
Io non so chi ttu sia, ma stando mi-
chi, 12, 182.
Io non -so s' io mi sogno o pur son
desto, 167.
Io non truovo chi prima fighi un agho,
183.
I' ò fornito per lo charnasciale, 182.
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220
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Io ò già letto il pianto de' Troiani, 127,
172.
Io ò si pieno il capo di non so, 167.
I' ò studiato il chorso de' destini, 12,
180.
Io ò veduto già turbato Giove, 171.
Io parlo poco et vego et sento troppo,
16.6.
I' ò pien di sospir quest* aer tutto, 128.
Io piango e '1 pianger m' è si dolce
e charo, 186.
Io porto sempre Troia agli occhi a-
vante, 132, 171.
Io provai già quanto Y asioma è grave,
170.
Io pur quando Signor nè in piaggia
b in monte, 160.
Io riedo appena alle paterne mura, 23.
Io scrissi già d' amor più volte rime,
136.
Io sento sì d' amor la gran possanza,
133, 120, 189.
Io servo mia persona pura e chasta, 1 1 o.
Io son, dice Talia, giovine e bella, 187.
Io son già stanco di pensar siccome, 126.
Io sono chome vedete senza rengno,
1 10.
Io son Palladio dell'agricoltura, 109,
177.
Io son pur la gentil cosa, 144.
Io son quella virtù che detta Amore,
188.
Io son venuto al punto della rota, 133,
189, 120.
Io ti mando un tizone di fuoco acceso,
12.
Io ti mando un tizone, Rosello, accie-
so, 179.
Io ti scongiuro per li sagri Dei, 165.
Io veggio, io veggio il cielo. Ecco il
bel chiostro, 23.
Io vegho il mondo tutto inritrosito, 182.
Io vidi già sedere neir arme irato ,
177.
Io vidi gli occhi dov'Amor si mise,
172.
Io vidi in mezzo di vermiglio e bian-
co, 132.
Io vidi un ampio e tempestoso mare,
23.
Io vidi un dì spogliare tutte in far-
setto, 10, 179.
Io voleva tacer ma s* io non posso, 94.
Io vorrei anzi stare in mezo un fan-
go, 174.
Ipocrate, Avicenna et Galieno, 170.
Irato viso e Ila mente discreta, 29.
Ir possa in sul trionfo de' tanagli, 12,
182.
Iscrissi già d'amore più volte i' rima,
190.
Iscrisse Lucha che nel dì presente, 17.
Iscrisse Marcho che in quel tempo
stando, 17.
Iscrisse santo Lucha chon amore, 17.
I' sento sì d' amor la gran possanza,
127.
I' son la donna che volgo la rota, 126.
I' son Paris del bon re Priamo, 1 26.
r son per Enea figurato scorto, 126.
I' son venuto al punto della rota, 127.
Ispulezate fuori topi affamati, 167.
I' studio in Boezio di schonsolazione,
182.
Italia mia benché '1 parlar sia 'ndar-
no, 127.
I' ti vengo Giesù drieto, 102.
r vidi in mezo di vermiglio e bian-
cho, 178.
I' vidi presso a Parma in su 'n un
uscio, 11, 179.
I' vo pensando e nel pensier nV assa-
le, 127.
Mj
La balma della Maddalena santa, 83.
La bella mano ond' ei già tant' havea
«59-
Laberinto è la vita, un fil di polve, 20.
La bontade si lamenta, 24.
La bontà infinita, 24.
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221
Labbra schoppiate e risa di bertuccia,
li, 1 80.
La canzone delli occhi à letto il Var-
chi, 1 44.
La dama mia è solo un po' piccina, 93.
La dispiatata mente che pur mira, 1 20,
127, 133, 189, 190.
La dolce eh* era in sul Parnaso appe-
sa, 90.
La donna che '1 mio cor nel viso por-
ta, 128.
Là dove il caro aprii più vago infiora,
92.
La fede et la speranza, 24.
La femina si trova esser bugiarda, 87.
La fiamma eh* io portai nel core et
porto, 1 44.
La forte rima pur convien che scopra,
177.
La gloria di Parnaso hor vile et sce-
ma, 1 60.
La gloriosa fama di Davitti, 11, 181.
La gola e '1 sole e l'eziose piume, 128,
191.
La gran prole di Marte allor che . ap-
pieno, 23.
L' alba gentil che forte ama molt' an-
ni, 128.
Laldiarn tutti humilmente con fervore,
107.
La larghie men vo pensosa e corto (?),
123.
L' alma beltà del vostro amato volto,
22.
L' alma che Giove scelse tra i mortali,
11, 181.
L'alma mia fiamma oltre le belle bel-
la, 128.
L'alta virtù di quel collegio santo, 173,
L'altissimo motor, l'immenso Iddio, 90.
L' alto senno e il valore a cui mai pa-
re, 87.
L'amaro lagrimar che vo' facieste, 1 26.
L'amor di pompe e d'or, d'ostro e di
corte. 92.
L' amor lo chor si vuol regnare, 24.
La morte stata per adrieto ardita, 184.
La Musa pur mi stuzzica e m' attiz-
za, 161.
Languia Cristina e qual, se discolora,
20.
La notte che tu vedi in sì dolci atti,
158.
L' antica fiamma che di nuovo amore,
'75- <
Lanzi mane e tamburine, 187.
La 'nvidia a me à dato sì di morso,
129.
Là onde il sol vien fuore et onde poi,
160.
La parte di Giovanni di Maffeo, 181.
La più crudele e fera, 91.
La poesia chontende chol rasoio , 12,
182.
L' arco eh' io soglio armar non è sì
frale, 92.
L' ardente nodo dov' i' fu' d' ora in
ora, 128.
La reina con grave fiamme incesa, 165.
L' arti e le scienze a cui 1 Bellin co-
tanto, 23.
La sacrosanta degna alma scritura, 1 76.
La santa chiesa ch'ogni ver compren-
de, 176.
Lascia, Luigi, ornai le palme ibere, 97.
Lascia serico manto e prendi queste,
187.
Lascia Soratte, o buon Apollo e Cin-
to, 161.
La serpe è già entrata fra l'anguilla,
168.
L'aspra saetta che dal sommo Giove,
127.
Lassare il velo e per sole e per om-
bra, 191.
Lassato avevo Apollo e preso Marte,
170.
L' assecutore del Podestà degl' Otto,
10, 182.
Lasso cantai oh miei dogliosi e tristi,
23-
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222
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Lasso che male accorto fu' da prima,
128.
Lasso che quando avien che gli occhi
giri, 170.
Lasso che quando inmaginando vegno,
174.
Lasso che s' io sospiro i' ò ben d'on-
de, 129.
Lasso che tutto mi consumo e ardo, 189.
Lasso eh* io amai d' amo? sincero e
puro, 92.
Lasso eh' ogni piacer ogni conforto,
178.
Lasso credetti al lusinghiero invito, 23.
Lasso oimè che udir mi duole, 160.
Lasso per forza di molti sospiri, 126.
Lasso quando nel mar il sol s' ascon-
de, 90.
Lasso quando talora mecho ripenso,
177-
La stella saturnina e Ha merchuria, 1 1 ,
182.
La tua risposta porgie inchomprensi-
bile, 177.
Laudate el nostro signore, 113.
Laudiamo tutti i santi, 18.
Laura la cui beltade è pari a quella,
187.
L' avara Babilonia ha colmo il sacco,
29, 128.
Là Ve il natio terren più folto adom-
bra, 143.
La ventate è pace della mente, 28.
La vita fugge e non s'arresta un'ora,
126.
La vita senza fructo è grieve morte,
La volpe e '1 lupo e V asino spregia-
to, 183.
Le belle abitatrici d' Elicona, 1 56.
Le colonne de* servi e la graticola, 1 76.
Le corde d' oro elette, 161.
Le cose basse e di poca potenza, 27.
Le cose vanno com' elle son menate,
.67.
Le crude guerre per piata io faccio, 1 69.
Le dolci rime d' amor eh' io solea, 1 20,
«27, 133, 189, 190.
Le dolze rime che dentro sostegnio,
189.
L' error del folle gì' è dolce dilecto,
27-
Leggiadra Dilia Diva, 123.
Le gratie alla beltà fatte rubelle, 157.
Le greche pescatrici, 97.
Lena non ò nè truovo onde men gre-
ve, 1 68.
Le nostre rime in cui par che s' ho-
nori, 1 44.
L' esser non giusto move, 126, 133.
Le stelle universali, i cieli rotanti, 172,
1 90.
Le strane voglie e 'nprese di parechi,
166.
L' estremo duol d' un Dio trafitto e
spento, 21.
Le toge et Tarme son le degne par-
te, 179.
Lettor di mezzo inverno intorno al fuo-
co, 162.
Le tue somme virtù e lTonestade, 1 78.
Leva bianca e vermiglia pastorella, 9 1 .
Le vaghe rime e '1 dolce dir d' amo-
re, 1 00.
Leverassi la moglie indiavolata, 87.
Le zenzare chantavan già il Taddeo, 10,
180.
Lieto è il mio cor redarguir sentirsi,
■85.
Lievi tomi in sull'asse chome '1 pane, 1 1,
181.
L' immenso ingegno e V eterna me-
moria, 1 76.
L' India a cui splende il sen d'auree
miniere, 97.
Linghue tedesche e ochi di giudei, 1 ! ,
181.
Lingue fiere, malvagie e stolte, 93.
L' ira che da virtù sempre è diversa,
29.
Lo bel pianeta a cui l'arco e la cetra,
91.
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223
Locar sopra V abisso i fondamenti, 20.
L'occhi dolenti per pietà del core,* 1 20.
Lo diletto disciepolo di Christo, 17.
Lo diletto disciepolo Giovanni, 17.
Lo doloroso amor che mi conducie, 1 27.
Lo dimostra il mio dolore, 169.
Lo gran tesoro che passa ogni valo-
re, 27.
Lo intelletto d' amore eh* io sol porto,
1 29.
Lo mio cor et la mente sì mi fa lan-
guire, 24.
L'omo ha tre singnioraggi, 133.
Lo mondan saggio vive con stasgio-
ne, 27.
L' onda ministra del gran Dio che sce-
se, 186.
L' onor che tu mi fai tanto excessivo,
1 76.
L' ordine bello togle la fatica, 29.
L' oro, le perle, i fiori vermigli e blan-
.chi, 129, 191.
L' orribile e famoso tuo sturmento, 172.
Lo presto e '1 bel piacer radoppia il
bene, 27.
Lo sommo ben e* avanza ogni vertu-
de, 27.
Lo sperma che voi già, Varchi, leg-
giesti, 144.
Lo stato mio è si dubbioso e fosco,
132, 172.
Lo strigator degl' intricati nodi, 160.
Lo vangelista Lucha con amore, 17.
Lo vangelista Lucha con fervore, 17.
Lo Yhesù sguardo inflamato mi tiene,
24.
Luca Valorian se vi ricorda, 107.
1/ ucciel grifon temendo d'un tafano,
10, 180.
Lucciola, lucciola, vieni a me, 187.
Luce miglior che in dolce modo e san-
to, 2 1.
Lucida aquila bianca al suo s' invola,
160.
L'ultimo giro della folle rota, 132,
171.
Lunga quistion fu già tra vechi sag-
gi, 184.
Lungi dal guardo dell' umane genti,
'53-
Lungi dal patrio lido iniqua fella, 20.
Lungi dal tempio mio lungi profani, 97.
Lungi dal guardo delle humane genti,
92.
Lungi o tiranni affetti, 162.
Lungi vedete il torbido torrente, 86.
Lungo il fiume latino, 98.
II
Ma chi col chiaro suo poter vivace, 87.
Ma di chi debbo lamentarmi hai las-
sa, 65.
Madonna caracosa Brunamonte, 87.
Madre Justitia che conservi i regni, 28.
Madre non agi tu grado, 191.
Maestro Marian s'è fatto frate, 167.
Magnificando amore, 133.
Magnifici et potenti signor miei, 183.
Mai per gnun tempo od alcuna sta-
gione, 168.
Ma la disguaglio dalla caritade, m.
Mal non perì già mai uom pietoso, 29.
Mal sa parlar chi di tacer non cura, 28.
Mal si par eh' io m' accorga e pur
son vechio, 166.
Mandami un maestro da orlar bichie-
ri, 12, 180.
Mangiate la salciccia, innanzi e die-
tro, 158.
Marci Tulio Ciceroni e Ghaio, 11, 181.
Marchionne a te che in Pindo e in
Ippocrene, 162.
Mari bastarì tu e Ha tu' Betta, 1 1 .
Mariotto, isguardo pure questa tua
gioia, 178.
Marte invincibil Marte, 92.
Matteo iscrise che in quel tenpo an-
daro, 17.
Matteo vangelista fu che scrisse, 16, 17.
Mente che seppe quel eh' uman pen-
siero, 23.
v
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224
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Mentre a gran passi inver le sfere er-
gea, 21.
Mentre caro ti fui dolce mio bene, 1 43.
Mentre che al cielo i nubilosi rai, 90,
159, 153.
Mentre io tento condur dal lido argi-
vo, 162.
Mentre ch'io scorsi in quel felice gior-
no, 87.
Mentre con devozione, 162.
Mentre da labbia di rubini ardenti, 21.
Mentre del Tebro in su la destra ri-
va, 153.
Mentre di pace e d'allegrezza amica, 28.
Mentre, dolce mia Clori, P vaghi lu-
mi, 158.
Mentre fiorio del gran Solone il re-
gno, 21.
Mentre Flaminio ha V inimico addos-
so, 90.
Mentre gli acuti dardi, 159.
Mentre i lacci d'amor fuggirà Aglau-
ro, 157.
Mentre intento a tarpar 1' augello ibe-
ro, 97.
Mentr' io dormia sotto queir elee om-
brosa, 22.
Mentr' io men già tra giovenile schie-
ra, 157.
Mentre io penso a me stesso et quel
eh' io sono, 167.
Mentre per dirupata orrida balza, 91.
Mentre reggendo il fren forte nocchie-
ro, 92.
Mentre rivolto del Calvario al suolo, 2 1 .
Mentre, Strozzo gentil, corto sentiero,
156.
Mentre tra fiamme e fuoco, 157.
Messer Anselmo , è non è mia ma-
ghagnia, 11, 180.
Messer Giovanni mio io vi rimando,
158.
Messere sancto Lucha vangelista scris-
se, 17.
Messer Mattio, ho dagli amici udito,
'57-
Mi fan patir costoro il grande stento, 97.
Mi fan venire una rabbia costoro, 93.
Mille dolci parolette, 90.
Mille fiate dolcie mia guerriera, 191,
128.
Mille fiate nel gir dietro a lei, 23.
Mille fiate ognor morte m'invita, 178.
Mille trecento chon trenta choreva, 191.
Mille treciento con settant' ott' anni,
137.
Mio fido scinto del mio fral eh' io
fui, 22.
Mira fra quante pene, 154.
Mirabil cosa forse la presente, 153.
Mira Ergasto colà su quelle sponde, 22.
Misericordia eterno Idio, 102.
Misericordia abbi di me, Signore, 17.
Modena, i' vengo teco a lamentarmi, 86.
Molti ci son che vivon per mangiare,
168.
Molti poeti àn già descritto amore, 183.
Mondo che vuoi da me ? Rispondi.
Oh quanto, 20.
Monti, selve, fontane, piagg' et sas-
si, 65.
Mortai bellezza in questo e in quel
soggetto, 153.
Morte è privar di vita, 133.
Morto son io com' ognun tocca e
vede, 156.
Mossa Clori a pietà del mio tormento,
23.
Mossa da strania forza ergo il pen-
siero, 21.
Mosso a pietà l'apostolo san Pietro, 86.
Mosso di gentil fiamma in che sta il
core, 171.
Mostraci el mondo prò' e dacci dan-
no, 129.
Move novo disio la nostra mente, 1 90.
Muove dal cielo un novello ugiellec-
to, 1 2.
Muor l' autor della vita e mentre muo-
re, 97.
Muovesi il vecchierello canuto e bian-
co, 127.
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FIRENZE
Musa non già che dai poeti fosti, 1 46.
Musa son io, ma non son già di quel-
le, 71.
Muse qual feste al gran Bellini vo-
stro, 23.
Il
Nacque di "padre già spazzacamino, 157.
Nave sanza timon, perso T avere, 1 70.
Nel bel viso di quela che v* a morti, 191.
Nel bilichato centro della terra, 1 i , 181.
Ne coris alma anghelicho thesoro, 41.
Nè fastidiosa lingua, invida boca, 1 66.
Nè fu savante, 123.
Negli occhi porta la mia donna amo-
re, 127.
Nel cupo tetro ove perpetua notte, 95.
Nel dolcie tempo de la prima ettade.
190.
Nella sechonda domenicha rapressa, 1 7.
Nella stagion che '1 biondo Apollo
ride, 161.
Nella tua prima età pargola pura, 1 74.
Nella valle Golia di Terebinto, ióo.
Nell'eterno riposo, 157.
Nelle rupi carpazie, io stesso il vidi, 72.
Nelle tue lucidi onde, Arno, cerchai,
«57-
Neil' uom discreto e saggio, 133.
Nel me9o che riduce il charro d' oro,
190.
Ne T om discreto e saggio, 1 26.
Nel più superbo foro ove più altero, 97.
Nel più vago oriente, 97.
Nel sen di laberinto cristallino, 20.
Nella stagion che 1 cielo rapido in-
china, 126.
Nel tempo della mia novella etade, 127.
Nel tempo T om passato, 133.
Nel tempo percussivo e pistolente, 1 90.
Nel trentasette il di primo di mag-
gio, 171.
Nè mai pietosa madre al caro figlio,
128.
Nè mai più vaga in ciel nè più bel-
r alba, 158.
G. MAZZATINTX — Manoscritti delle Biblioteche <?
Nencio qhon mona Colà et mona La-
pa, 183.
Nè perchè ognor vicin via più m'ap-
presso, 90.
Neri barri satolli di gielo, 144.
Nessuno in me troverà mai merzede,
1 37-
Nessun ristoro fu mai senza danno, 1 66.
Nè temer nè ardir ma sicurtate, 28.
Nè tempi che Firenze era contenta,
'73-
Ninfe cortesi che le rive e Tacque, 2 1 .
No che di nostro senno il lume e '1
fiore, 23.
No che non furo i tuoi rigor nè so-
no, 20.
No che umano non è, non è morta-
le, 87.
Noi ci siam mezi e mezi al modo u-
sato, 1 66.
Noi pigliamo ogni cosa per la punta,
167.
Noi siam condotti ormai fra due estre-
mi, 166.
Noi siam pur fuor di mazochi e stre-
ghioni, 1 66.
Noi siam pur qui, il caso è dubbio o
strano, 165.
Noi siamo la grascuola et Chamagla-
no, 167.
Nominativi fritti e mappamundi, io.
Nominativo cinque sette e otto, 1 1 ,
180.
Nominativo fuse et papa mundi, 180.
Non basta al fedel servo confessare, 92.
Non basta il bel parlar nè far perfec-
to, 28.
Non bisogna più filo nè più lavoro, 177.
Non chiamerò di Apollo o di Parna-
so, 123.
Non cosi bello altrui dopo Terrore, 87.
Non da pianto alcun necessitate, 28.
Non da ricchezza antica nobiltate, 28.
Non dee il cor gentile, 29.
Non dentro Alpe remota, 97.
Non di regio colosso, 97.
Italia, x 15
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Non è medico amor, e s'ei risana, 22.
Non è sì alto alcun nostro valore, 28.
Non è sì presto ad voi lo scriver
mio, 168.
Non è tanti babbioni nel Mantovano,
11, 181.
Non fu cortese, nè gentil alcuno, 28.
Non fu del buon Caton più gloriosa,
184.
Non lungi a V Arno sovra '1 destro
lido, 143, 144.
Non mai più bella luce o più bel so-
le, 177.
Non m* insalvatichire poi che ttu sai,
1 37-
Non mi sentendo tal da dar di be-
cho, 1 80.
Non mi terrebbon mille birri almeno,
90.
Non perda tempo chi cierca per fa-
ma, 137.
Non per miglior cagione, 162.
Non pigliate, signor, cotanti impac-
ci, 93-
Non più cedro confetto o zafferano, 1 86.
Non più con voce di benigno amore,
157.
Non più di me già sotto sole o luna,
168.
Non più mi mandi Apollo, Euterpe o
Clio, 87.
Non posso far di men gentil signore,
.8 7 .
Non pregato d' alcuno, Rosello, ma
sponte, 179.
Non può eh* en savio vera amistà
eh* adora, 1 69.
Non può vedere sperienza vera, 178.
Non regga alcun rector a volontate, 28.
Non regna al mondo cosa indicatoria,
176.
Non segua amor chi non a il cor pru-
dente, 137.
Non seppi mai che cosa fosse amore,
172.
Non si dee temer per ben comune, 28.
Non si truova in oro nè in argento, 35.
Non si tegn* amore, 24.
Non si tien fede a comun nè a parte,
29.
Non tanto esulta il pallido archimista,
41.
Non tema il giusto che è calunniato, 28.
Non tien Minos in Dite alma sì ria, 132,
171.
Non ti potranno giamma' fare amen-
da, 126.
Non volle Iddio che un huom terreno
e frale, 158.
Notte felice, anzi felice giorno, 41.
Non veggio ove scampar mi possa ornai,
128.
Novantanove maniche infrodate, 11, 182.
Novellamente uno spirto d' amore, 188.
Novel Ministro al successor toscano,
■ 43-
Novellamente, come volle Amore, 143.
Non vi voglio giamai tornare, 191.
Nulla è che non sia stato, et sempre
fia, 168.
Nuova d' ire e d' amori aurea strut-
tura, 20.
O
O alma che desideri, 24.
O alma pellegrina in cui s'ascose, 174.
O altissimo Iddio che tutto reggi, 1 88.
O amore che m' ami, 24.
O Andrea mio che ssì ben ti par di-
re, 170.
O anima mia creata gentile, 24.
O apetito vergognoso e rio, 29.
O avaritia nimica di Dio, 29/
O Bacco quanti affanni per tuo amor
santo, 84.
O bel mio sengnio se tu starà pur
nuova, 1 26.
O Bolognesi i vostri salciccioni, 1 58.
O Brigida da Cristo electa sposa, 26.
O cansonecta mia misera et lacrimo-
sa, 123.
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227
O caro amico ornai convien eh' io la-
grimi, 174.
O casti tate flore, 24.
O Cato, o Scipione o buon troyano, 28.
Occhi miei, iscurato è '1 vostro sole,
128.
Occhi piangete, accompagniate il co-
re, 1 28.
O ciechi sordi smemorati nicchi, 10,
180.
O Cleopatra o madre d'Ismael, 41, 172.
O come è gran martire, 158.
O come in te fuor del terreno e frale,
87.
O cristiano che ti vince V ira, 1 30.
O Cristo amor dilecto in te sguardan-
do, 24.
O croce alta che sostieni, 141.
O d' ardente virtute ornata e calda, 20.
O degli onori e regni, 91.
O del Borea più lieve o de l'Egeo, 1 59.
O dell' empio Plutone horrendo figlio,
159.
O dell' eterno fabro, 72.
O derrata aguarda el prezo, 24.
O detrattor riportator fallace, 28.
O diletta Maria, 1 j 9.
O Dio del ciel o Vergine serena, 1 59.
O di quel Cadmo antiquo novella stir-
pe, 84.
O dischacciato dal ciel da Michael, 4 1 .
O disonesto e misero dilecto, 29.
O divo ingegno in cui natura e arte,
170.
O dolce del mio cor fermo ricetto, 90.
O dolce frutto di sicura pace, 27.
O donna di province al ciel diletta,
161.
O donne per Foian sempre s' acresca,
165.
Odo talora e veggio insieme irato, 22.
O elevato ingegno immenso et divo,
» 7 6.
O falsa invidia nimica di pace, 29.
O felice e beato, 160.
O fortunato che con altre rime, 65.
O fortuna crudele che puoi piùfar e, 1 70.
O fragil gloria della humana altezza, 29.
O Francesco serafico amoroso, 190.
O fresche erbette gentil fronde et fio-
ri, 184.
Oggi che a' lussi suoi pon freno il
mondo, 21. *
Oggi che nasce il figlio al Tosco du-
ce, 90.
Oggi è lunedì come tu' sai, 171.
Oggi è quel di che '1 gran vivente Id-
dio, 90.
O gloriosa stirpe d' Aragona, 1 58.
O glorioso padre almo dottore, 175.
Ogni altra donna al vedere mi par
grave, 123.
Ogni giorno tu mi di', 102.
Ogni tesoro avanza il vero amico, 27.
Ogni subita cosa et improvisa, 27.
Ogni uomo faccia per sè, no.
O grande Imperador giusto e potente,
93.
O grande o saggio o glorioso Augu-
sto, 161.
O gratioso e singular diletto, 28.
O glorioso confessore, 119.
Ohimè che nuova strana, 161.
Oh di nostro sperar contrario effetto,
153-
qual da dense nubi '1 foco astret-
to, 161.
Oh quanto si può dir colui beato, 187.
Oh Ihesù Cristo vero uomo Iddio, 17.
01 lassa a me dolente isventurata, 137.
Oimè che nuova strana, 161.
Oimè cruda fortuna qual chagione, 178.
Oimè fortuna non mi stare adosso, 137.
Oimè il bel viso, oimè '1 soave sguar-
do, 129.
Oimè lasso perchè non si corre, 12.
O increata Maestà di Dio, 122.
O lassa isventurata a che partito, 137.
O letticcin che a* miei sospiri un
porto, 143.
Oltre la spera che più larga gira, 120,
126, 133.
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228
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
O madre di Yhesù vergine santa, 16.
O madre patria deh dimmi ov' or ti
truovi, 184.
O Maggi mio, eh' or fra gli empirei
cori, 94.
Ornai non so come possa più scrivere,
* 127.
Ornai pronti sorgete e generosi, 187.
O me eh' i' veggio per entro un pen-
siero, 129.
O mente folle del superbo altero, 29.
O mirabile convito, 92.
O misera sfamata al ben dispetta, 179.
Omo che è infelice, 133.
O morte avventurosa che a dolci an-
ni, 165.
Omo smarrito che pensoso vai, 129.
O nasi saturnini da scior glie balle, 11,
180.
Onde di puro argento, afene d'oro, 157.
Onde si muove e donde nasce Amore,
90, 159.
O novella Tarpea in chi s'asconde, 173.
O padre nostro altissimo Signore, 106.
O padre nostro onipotente Idio, 17.
O pecorelle del gregge di Cristo, 156.
O per me lieto e fortunato giorno, 172.
O per me lieto e fortunoso giorno, 132.
O piante o selve ombrose, 91.
O pigra accidia e negligenza vile, 29.
O pigro vien che '1 dice Salomone, 29.
O più che '1 giorno a me lucida e chia-
ra, 159.
O popol fiorentin tu non comprendi,
173-
O porchone brutto o manchatore di
fede, 181.
Opra novella po' eh' ài dimustrato, 29.
Opre famose e chiare, 90.
O puzolente et velenosa botta, 178.
Or che d' Iddio V alta città si langue,
86.
Or che guerriera tromba intorno suo-
na, 86.
Or che la rugiadosa, 161.
Or che '1 carro di gielo, 159.
Or che '1 giorno e la notte in egual
libra, 72.
Or che non stille più, ma rivi e fon-
ti, 157-
Or con qual voce conterò la pena, 127.
Or che tuffato il sol nell'onde hispa-
ne, 92.
Ore tarde, lunghissimi momenti, 22.
O regimento naturai de Tape, 28.
Orientai zaffiro, 159.
Orribil testa che spavento e morte, 90.
Orrido or canto or piango or mi la-
mento, 168.
Or piangi terra e fa' che mostri pian-
ti, 83.
Or sei tu pur sovra Y inculte e schiet-
te, 91.
O scacciato dal ciel da Michael, 172.
O serafico padre o viro duce, 175.
O ser Agresto mio che poeteggi, 12,
181.
O sia ch'amor del tutto m' à lasciato,
120.
O Signor mio, io sì ti vo' pregare, 17.
O sol del secol nostro in cui risplen-
de, 87.
O sommo Giove a cui nulla s' oculta,
166.
O sommo Zove entro en mare con le-
gno, 40.
O sommo, o della quiete humida om-
brosa, 159.
O specchio di Narciso o Ganimede,
173, 191-
O spirito eletto all'opra meritoria, 176.
O sposa di Giesù Cristo, 26.
Ossa del gran Zenobio, itale genti, 20.
O successor del magno Agamenone,
143.
O temperanza donna dell' onore, 29.
O troppo vaghe e poco fide scorte, 20.
O tu che fra le selve occulta stai, 90,
159-
O tu che giunger col pensier potesti,
20.
O tu non dir poi : così va ella, 171.
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FIRENZE
mio deh non t' avedi,
229
umU popol
1 70 e sg\
umiltà salute alta e verace, 29.
Ove dolente a si veloci passi, 159.
Venere formosa o sacro lume, 184.
Venus pia che del tuo bel figlio,, 129.
verace cholonna in chui chonsiste,
178.
vero Dio che il mondo creasti, 16.
visitazion superna e santa, 28.
vivo fonte ove giunta si sazia, 166.
voi che avete non sapendo sparte, 91,
159-
voi che delle idee sete u\Priore, 86.
voi che per la via d'amor passate,
120, 132.
voi ch'entrate dentro a questo chio-
stro, 178.
voi egregi sapienti viri, 174.
Ovunque io vado o miro, 143.
Pace non truovo et non ho da far guer-
ra, 65, 90.
Pacifica guerriera, 97.
Padre Coziale mio, voi traslate, 144.
Padre del ciel che col sereno e piano,
' 57-
Padre del cielo cui tutto dispone, 157.
Padron del suol toscano, 87.
Panni alla burchia et visi berbizechi,
182.
Parole mie che per lo mondo sete, 127.
Parmi risuscitato quello Orchagna, 1 1 ,
180.
Parmi vedere pur Dedalo che muova,
183.
Pascensi g¥ occhi miei d' una dolcie-
za, i 70.
Passata quercia grossa un trar di frec-
cia, 183.
Pastor cui nuovo pel non cinge anco-
ra, 143.
Pastor di santa Chiesa ogni chostume,
1 2.
Pel nunzio fatto a tte da Gabriello, 132.
Penna che Clio mi diè, svelta dall'ali,
97.
Pensar si puote ognor com' è possen-
te, 1 60.
Pensate e ripensate al guastamento,
90.
Penso il segreto in che natura puose,
171.
Pensoso orrore in mortai guisa appor-
ta, 157.
Per altrui fallo punir V innocente, 28.
Per ben che Toro sia stimato assai, 35.
Perch' altra donna mi ti se' mostrata,
191.
Per celebrar le nostre glorie e quale,
24.
Perchè e' vuole esser cercato, 102.
Perchè Febo lo volle saettare, 11,1 80.
Perchè inferno il mio fral ricopra e
chiuda, 9!.
Perch , i' son giunto in parte che '1
dolore, 127.
Perch , io t' abbia guardata da menzo-
gna, 128.
Perch' io taccio e non canto il mio
martire, 1 56.
Perchè la vita è breve, 65.
Perchè non caggi in quelle oscure ca-
ve, 170.
Perchè sospiri mortai della morte, 29.
Perchè superbo oltre il mortai costu-
me, 23.
Perchè vera sentenza, 28.
Perch' io ti paia un tal lasciami stare,
»75-
Per consumarmi Y affannato core, 23.
Per del primo huom purghar la ini-
quitate, 185.
Per dure unghie spietate, 92.
Per fare palese gli ardimenti tuoi, 169,
1 90.
Per fare una leggiadra sua vendetta,
128, 191.
Per gran forza d* amore chommosso e
spinto, 177.
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230 MANOSCRITTI DELLE
Per la vertù della santa Iustizia, 28.
Perle, zaffiri, balasci et diamanti, 171.
Per me mort' è Maron, i' mi son ser-
vo, 158.
Per me solcar dov' è più cupo il fon-
do, 165.
Per mezzo alla cittade, 160.
Per non por freno al nostro primo fo-
mite, 176.
Però che '1 giusto vive con raxone, 28.
Per più fiate esto charcier retroso,
'85-
Per quella speme che mantien mia vi-
ta, 175.
Perseguendomi amore al loco usato,
128.
Per tollerare il sitibondo e fello, 23.
Per tornar a cantar d' un crin eh 1 è
d' auro, 97.
Per tornar me là d' onde venne fora,
188.
Per trovar tra gli orrori, 86.
Pe* voi gioven pulita, 123.
Piange l'amoroso lamentando, 14!.
Piange vedova Etruria e chiama in-
tanto, 2 1.
Piangete donne e con voi pianga a-
more, ! 28.
Piangete occhi mia lassi perch' io te-
mo, 132.
Piangi Fiorenza bella, piangi quello,
160.
Piango amico il tuo fato. Niun felice,
162.
Picciolo Marte per cui solo il mondo,
93.
Piegati i vanni in su le nubi acquose,
97.
Pien di quella ineffabile dolcieza, 128.
Piero che sopra Tali et dietro quelle,
144.
Pignatte chon bonbarde et due muli-
ni, 181.
Piove T amore lagrime del viso, xgi.
Pirramo s' invaghì d' un fuseragnolo,
n, 179-
BIBLIOTECHE D* ITALIA
Pittor che sopra balzo aspro e subli-
me, 23.
Più volte lamia voglia è sforzato, 102.
Poca vertù ma fogie e atti assai, 127.
Po' che de te piaciuto che disia, 129.
Po' che prosperità ci à lasciati, no.
Poco cervello eh* ebbero i romani, 93.
Poeta? Oh questo no, s'io non impa-
zo, 97.
Poi che chi può t'ha ridocto vinolen-
te, 184.
Poiché del mio bel sol chiaro e lucen-
te, 160.
Poi che di sante e gloriose imprese, 2 1 .
Poi che dovunque io poso il guardo
o giro, 92.
Poiché di morte in preda avrem la-
sciate, 22.
Poi che di più baciar le sacre piante,
153-
Poichè fulmine amico atterrò quella,
23-
Poiché i begli anni miei vidi repente,
22.
Poi ch'io posso al dolor con larga ve-
na, 153.
Poiché là come Eternità comprenda,
87 ;
Poiché la morte è certa, 162.
Poi che '1 beco è sbandito ogn' uom
s'affolti, 167.
Poi che '1 benigno ciel per adornarte,
179.
Poiché '1 misero Eurillo un di scoper-
se, 23.
Poi eh' i' mi dipartì d'anbo quei due,
167.
Poi che morte s'ascose, 92.
Poi che ne passi de la fuga amara, 92.
Poi che non lice a me che tu io sia, 22.
Poi che più che '1 mio corso all'aure
sciolto, 21.
Poiché sse' facto frate o charo ami-
cho, 18.
Poi che superbia ti vincie et disbale-
stra, 172.
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FIRENZE 231
Poi che tu mi domandi io son conten- Q
to, 160.
Poi Dio creò Adamo, 133. Qual buon éultor allor che i lumi gi-
Pon dunque freno al duol che ti tra- ra, 20.
sporta, 85. Qual calamita si rivolge al polo, 20.
Porcelane rifritte in insalata, 173. Qual chi talor da tempestoso e grave,
Poscia eh' amor del tutto mi ha lascia- 2 1 .
to, 127, 133, 189. Q ua -1 crudo serpe e qual pestifero an-
Poscia che da vicino i santi rai, 87. gue, 23.
Poscia che morte la mia donna al eie- Qual dal ciel lume in schiera eletta
lo, 41. piove, 20/
Poscia che un giorno di cercare stan- Qual dalla notte oscura, 162.
co, 153. Qual da venti agitato e da tempeste, 87.
Poscia che viddi gli occhi di costei, 129. Qual digiuno leon mugge e minaccia,
Potess' io fare un cerchio con Ile braz- 9 1 .
za, 178. Qua è di chiaro alle se' ore e mezo, 1 2,
Pregate Idio che spesso da ciel pio- 181.
va, 166. Quale folgora in ciel novello ardente,
Prendi la cetra, Elpin, posati all'orn- 24.
bra, 143. Qual fior da fera man tronco e reci-
Prendo a cantar si come a Dio con- so, 156.
versa, 186. Qual incauto augellin che Y ale spie-
Prestate nobis de olio vestrosso, 11, ga, 23.
179. Qual invitto guerrier di otto decine,
Preti sbiadati con settantrione, 12. 157.
Pietosa virtù cui forte vibra, 41. Qual mirabile fato al terzo cielo, 132,
Prezemoli bolliti in acqua amara, 173. 172.
Pria che scendesse nel mortai suo ve- Qual madre i figli con pietoso affet-
to 23. to, 20.
Pria del manto vestir terreno e frale, Qual nuova in terra et candida angio-
20. letta, 156.
Prima eh* amore mi fedisse la mente, Qualora io penso a quel felice giorno,
189. 87.
Prima ch'i* voglia rompere o spezar- Qual sonno o qual letargo, 162.
mi, 178, 182. Qual uom che Y oro trae d' alta mi-
Principe nostro, onde il mio nobil fiu- niera, 24.
me, 91. Qual uom si veste di carnai amore, 1 26,
Può far la consagrata che l'etrusco, 169.
144. Qualunche al bagno vuol mandar la
Pur alfine anch'io ch'ho dato, 162. moglie, 12, 182.
Pur a me vivo ed all'amiche Muse, 22. Qualunche animale alberga in selva,
Pur come il sole allor che a noi si fu- 1 90.
ra, 20. Qualunche animale alberga in terra,
Purità Dio ti mantengha, 116. 191.
Pur vendetta vidd' io di gravi affanni, Qualunque fuggie amore o Malatesta,
91. 170.
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232 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Qualunque più conoscie e meno prò Quando rimembro ov'io rimango spes-
vede, 167. so, 167.
Quando al cor minaccia oltraggio, 97. Quando sarà che dal suo consueto, 167.
Quando alcun saggio vede il detrat- Quando sarà quel giorno anima mia,
tore, 28. 175.
Quando al gran corpo del romano Quando son tutto volto in quella par-
Impero, 20. te, 191.
Quando al primo de* due interlascia- Quando spinge ver noi V aspro Boo-
re, 168. te, 92.
Quando appariscon più chiare le stel- Quando si pone il sacerdote a dire, 133.
le, 12. Quando talor di mia dona sdviemmi,
Quando arid' olmo d' improvvise fron- 175.
de, 20. Quando vedrà quel tuo divin sembian-
Quando eh' io penso a* miei passati te, 23.
stenti, 23. Quando veggio del ciel scender V au'
Quando colui che la divina mano, 187. rora, 127.
Quando comincia il santo sacerdote, Quante fiate il mio dolce recietto, 128.
133. Quante leggiadrie foggie trovan quel-
Quando del gran Fattor la man su- le, 137.
perna, 86. Quanto amor casto in bella donna e
Quando del proprio sito si rimove, 128. saggia, 156.
Quando (?) e' chacciò del tempio al- Quanto è maggior V onor lo stato e
cun ribaldo, 186. 1 bene, 28.
Quando fra l'atre done ad ora ad ora, Quanto è perfecto il ben tanto più
191. vale, 28.
Quando Giove o chi su di lui più in Quanto in odio alla terra et al ciel de-
là, 86. ve, 143.
Quando il fulminator crucciato tuona, Quanto io più m* allontano dal bel
166. viso, 168.
Quando il sol parte e l'ombra il mon- Quanto i più vaghi e i più saggi pa-
do copre, 125. stori, 143.
Quando il pianetto che distrugie 1' o- Quanto la 'npetuosa e più nimicha, 168.
re, 1 9 1 . Quanto la ragion può quant' è 1 ve-
Quand' io penso talvolta all' ultim' o- ro, 92.
ra, 1 1 4. Quanto la vita mia si mena amara, 1 83.
Quando T altro emispero riman bru- Quanto '1 baron è di magior potenza, 29.
no, 161. Quanto per nobiltà fama e ricchezza,
Quando la notte 1' aurora scaccia, 158. 157.
Quando '1 consiglio degli ucce' si ten- Quanto più mi rivolgo per la mente,.
ne, 126. 168.
Quando '1 sol parte el di riposo pren- Quanto più posso ti ringrazio amore,
de, 143. 178/
Quando muovo i sospiri a chiamar voi, Quanto più tento alla beltà immorta-
191. le, 87.
Quando per sua merzede non mi nie- Quanto tu t' ergi al ciel tant' io m'in-
ga, 175. chino, 93.
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FIRENZE
233
Quantunque volte lasso mi rimembra,
120, 133.
Quanto vaneggia et erra, 162.
Quaranta quatto fiorin d' oro brigha-
ta, 183.
Qua si manucha quando l'uomo à fa-
me, 12, 181.
Quattordici staiora di pennecchi, 1 o, 1 8 1 .
Quattro complessioni nel corpo uma-
no, 106.
Que' eh' a Tessaglia ebbe le man si
pronte, 127, 128.
Quel che difese e vinse e prese e scor-
se, 91.
Quel che in atto gentil per Torlo e '1
piede, 23.
Quella che già sprezzò porpore et o-
stro, 91.
Quel che la terra fé 1 di nulla e '1 eie-
lo, 90.
Quel che nel proprio sangue, 90, 160.
Quel che 'nfinita provedenza e arte,
191.
Quel che non men le mani armò che
T alma, 91.
Quel che vi scrive, messer Lelio, in
burla, 158.
Quel eh* io non voglio anci pur s' io
volessi, 1 68.
Quel divo ingegno qual per voi s' in-
fuse, 173.
Quel dolce vivo e glorioso frutto, 1 70.
Quel fior che in mezzo al gelo e al-
l' ombra nacque, 2 1 .
.Quel fulmine crudel che quercia e fag-
gio, 23.
Quella allegreza che producie Bacho,
■83.
Quella finestra ove V un sol si vede,
127, 128.
Quella immensa cagion eh* ogni altra
imprima, 169.
Quella parte che in noi vive immor-
tale, 20.
Quella parte miglior che in voi si ve-
ste, 22.
Quella virtù che '1 cor gentil notrica,
170.
Quella virtù che '1 terzo cielo infonde,
174.
Quelle crudeli et insaziabil furie, 90.
Queir eterno fattor che il Caos infor-
me, 22.
Quelle pietose rime in eh' io m'accor-
si, 126, 127, 172.
Queir io avvezzo a spennaccchiare i
Galli, 162.
Quello acceso dexio che già ti strin-
se, 186.
Quello è signor di naturai bontate, 28.
Quello prezioso sangue et corpo de-
gno, 1 66.
Quell'umjl peregrin che fa partita, 20.
Quel santo suon che tra le verdi fron-
de, 168.
Quel sir che sotto l'ideale stampa, 168.
Quel sire che creò e' cieli e diede al
sole, 178.
Quel sol che 'n fra mortai lume ri-
splende, 176.
Quel naturale tuo dolce linguaggio, 20.
Quel più pel quale ogn' altro è detto
tale, 166.
Quel primo anticho sai eh' amor di-
pinse, 177.
Quel tu dici men che foglia vento, 1 88.
Quel vero Iddio mente incarnata, 122.
Quem queritis vel nollere in toto, 181.
Questa beltà che si ne giova e piace,
22.
Questa che di Murano, 86.
Questa eh' hor qui rimiro imago, o
Dio, 187.
Questa che 1' uomo in sè racchiude e
vanta, 23.
Questa eh' un tempo si svolgea d' in-
torno, 24.
Questa donna eh' andar mi fa penso-
soso, 126.
Questa fenice di laureata piuma, 129.
Questa in cavo cristallo accolta arena,
20.
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234
v MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Questa novella prole, 92.
Questa più che di crin, d'inganni or-
dita, 24.
Questa sì bella nobil donna e degna,
22.
Questa tua ch , io qui miro opra che
rende, 187.
Queste eh' al ciel notturno in lieto co-
ro, 92.
Queste eh' hor ferro affrena, 160.
Queste, trofei di guerra, arme stranie-
re, 22.
Questi eh' andavano già a studiar A-
tene, ! 1, 179.
Questi eh' anno studiato il Pechorone,
11, 179.
Questi canuti antichi alteri monti, 92.
Questi che la tua man, Signor, mi die-
de, 157.
Questi plebei di virtù nemici, 1 1, 179.
Questo cavai che senza freno scorre,
.87.
Questo che or ti pargoleggia in vista,
23.
Questo con pura mente e vago aspet-
to, \ 61.
Questo dal grande Henrico, amato fio-
re, 156.
Questo d* ombrose piante almo sog-
giorno, 23.
Questo gentil che Y altee rive ornate,
2 1 .
Questo mondo e beffe e baffa, 1 10.
Questo primo gentil parto perfetto, 90.
Questo vangelo san Giovanni iscrisse,
Questo vangelo Iohanni beato, 17.
Qui dove fiume di mortai diletto, 22.
Qui dove il sol d* ogni stagion m* è
tolto, 90, 159.
Qui dove in me vince men V arte e
V ingegno, 159.
Qui dove mezzo son, Sennuccio mio,
128.
Qui suir Arno è qui vera, 1 59.
Qui fu quella d'imperio altera sede, 86.
R
Raro mi fermo et s' io m f aresto al-
quanto, 1 66.
Redi, apriamo ben gli occhi, il tem-
po è breve, 20.
Re grande e forte a cui campagne in
guerra, 161.
Redi non credo alle tue paroline, 86.
Rendete a me vezzose auree secon-
de, 157.
Restasi Atlante in superbe monta-
gne, 41.
Restami empir sommo desire antico,
160.
Rimanti in pace e non temer che i
venti, 187.
Rimaso indietro al sesto decimo an-
no, 128.
Riscontrando al bagno un fra' mino-
re, 1 2.
Riposata lunghissima che mai, 93.
Riprese amore un di uno strale d* o-
ro, 175.
Ritto e rovescio el fodero intarlato, 1 66.
Rogo te care velut frater mis, 185.
Romper la speme in mezzo al vostro
orgoglio, 21.
Rompi dell' empio core il duro sco-
glio, 92.
Rose spinose e chavolo stantio, 11,1 80.
Rosei mio charo o cherico appostoli-
cho, 12, 179.
Rosello tu arai di molte conte, 1 79.
Rosello, tu ttocherai di molte cionte, 1 2.
Rotta è r alta cholona e '1 verde lau-
ro, 1 90.
Ruscelletto orgoglioso, 86.
S
S' abbia Giove i suoi regni : i regni
suoi, 98.
Sacra eccelsa colonna invitta et giu-
sta, 174.
Sacrati orrori ove la folta chioma, 93.
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FIRENZE
tuoi più verdi
235
Sacrato eroe che ne'
anni, 92.
Sacrato al vecchio Pier tempio gigan-
te, 97.
Sacro santo Signor, chi ben pon men-
te, 157, 159-
Sacre dei Ponto Dee, picciol di nome,
92.
Saggio Archimede che del sol mostra-
' sti, 23.
Saggio befolco già per tempestate, 27.
Saggio chi lascia al ciel ogni vende-
cta, 28.
Saggio è chi serve e honora ciascuno,
27.
Saggio santo garzon che di valore, 157.
Saggio Signore a cui la sacra chia-
ma, 90.
S' alcuna volta io parlo o penso o scri-
vo, 166.
S* a leggier Dante ma' chaso m'achag-
gU 127-
Salio Vincenzo ove '1 gran Dio che
muove, 23.
S' allor non calse a te stringere il fre-
no, 159.
S'altri sapesse in che stato io mi truo-
vo, 168.
Saluto voi che in Fiandra P Arcifan-
fano, 86.
Salve madre di Dio, nostra advocata,
84.
Salve regina salve salve tanto, 165.
Salvi te Solyman, salvi el tuo impero,
187.
Salviti Iddio, altissima regina, 106.
San Bernardo Cristo à domandato, 178.
Sangue del sangue mio che giugni e
passi, 20.
Sano è '1 consiglio del suo dolce a-
mico, 28.
Santissima luce eterna e degna, 184.
Santissimo Pastor che di pietate, 90.
Sapete voi novelle delP amore, 24.
S' a te con tutti i miei pensier rivol-
to, 92.
S* a te non valse allor stringer il fer-
ro, 157.
S* a' trofei di Bellona, 97.
S'avessi contemplato il tachuino, 185.
S' avvien eh' alcun di me picciol pen-
siero, 157.
Saziar desio questi occhi, 90.
Scherza meco '1 mio amore, 159.
Scenderà dunque pur dentro al mio
petto, 157.
Scene voi noi sapete, oh se sapeste, 20.
Scese per gli occhi al sen di fiamme
armato, 21.
vScienza è vero eh' è suprema richeza,
177.
Sconsigliato mio cor, non tei diss'io, 23.
Scorgavi nel cammin con ricca chio-
ma, 21.
Scosse dal lembo avea le perle e i fio-
ri, 93-
Scrisse Luca co* molto fervore," 16.
Scrisse Marcho della resurre tione, 17.
Scrisse Matteo che venuta la sera, 17.
Scrisse Matteo che Yesù passando, 17.
Scrisse Matteo per asempro di noi, 17.
Scrive Iohanni che Yhesù andato, 17.
Scriveva Antonio e perchè colma a-
vea, 93.
Scrivono alcuni de la mendace Gre-
cia, 87.
Sdegni soavi, parolette accorte, 21.
Se Bartol che quel fatto interpretato,
167.
Sebbene io cangio d' hora in hora il
pelo, 144.
Se ben, Pilade, sai Paltò mistero, 161.
Se chappellucci fusson chavalieri, 10,
181.
Se chiuso e stretto in pietra, 159.
Secondo Puso del costume antico, 163.
Se con raggio infecondo, 97.
Se da Monteritondo il vicin mio, 166.
Se da leggiadra impresa alto valore,
144.
Se d' alto aviene eh' alcuno a valli es-
monte, 167.
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236
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Se da pianta talora adulta e bella, 20.
Se d' aver qualche parte entro il tuo
core, 21.
Sed Eva e Adam tutto, 133.
Sedeva sospirando in ermo loco, 20.
Se di buon seme Amor frutto si rio,
Se di dolcezza l'amo non adesca, 28.
Se di stomaco al dolor, 86.
Se di Valchiusa il fonte ornato e de-
gno, 166.
Se Dio avesse al mondo atribuito, 177.
Se Dio ti guardi, Andrea, un' altra
volta, 12.
Se d'orologio che non parla e gira, 22.
Se fra scettri e tesori, 97.
Se fu amante mai con tanta fede, 169.
Se gli Alessandri poi, se pria gli O-
siri, 91.
< Se gli antichi scrittor con dotti inchio-
stri, 157.
S'egli avverrà che disarmata e lieta, 92,
166.
Segnor che vuol tener felice stato, 28.
Se grazia il vinto al vincitor veruna, 24.
Se guernito d' amore il tempo assa-
glio, 24.
Seguite pur, seguite il bel sentiero, 157.
Se Iddio avesse nel mondo stribuito,
182.
Se Iddio ti ghuardi Andrea un* altra
volta, 181.
Se il tuo valor, se .la tua mano ardi-
ta, 162.
Se inchinar ti può miseria umana, 171.
Se in fama di tal sanghue pretioso, 41.
Se in riva al nobil Arno, 97.
Se io donna per voi m' afaticai, 103.
Se io potessi spriemer nemici versi, 169.
Se io sapessi formar quanto son begli,
189.
Se la beltà che i cuor più freddi ac-
cende, 23.
Se la donna infedel che il folle vanto, 22.
Se la fortuna t' ha fatto signore, 1 1 o,
174.
Se la lucie eh' allumina el cor mio, 42.
Se la mia vita dall'aspro tormento, 128,
191.
Se la pace di fuori prodotto ha Dio,
* 184.
Se '1 gran monarcha quel concesse ha
tolto, 179.
Se Ila fortuna ti vole per nimicha, i 10.
Se Ila luce che lumina el chor mio, 41.
Se '1 monte soffi et da grilli et farfal-
le, 166.
Se l'onorata fronde che prescrive, 128.
Se l'onorate tue tempie mai vesta, 1 70.
S'el Serchip non metteva storione, 1 44.
Selvaggio s'tu hai letto i paradossi, 1 44.
S'el Varchi frisse messer Ugolino, 144.
Se mai co' cervi o pur con 1' aure a
prova, 92, 154.
Se mai di giusti preghi umil assalto,
91.
Se mai di tanta et rincrescievol do-
glia, 166.
Se mai di trapiantar ebbi desio, 162.
Se mai gloria d'ingegno altri commos-
se, 175.
Se mai il quinto elemento ebbe poten-
za, 165.
Se mai nel non caler fu sanza feria,
188.
Se mastro Beltramin co' suoi limbi-
chi, 167.
Se mortai petto mai timor prendesse,
154.
Se morte prevenisse al mio partire, 166.
Semper mecum in fletu omne stet,
185. ^
Sempre è più forte el caricar sull'or-
lo, 166.
Sempre si dice che un fa male a cen-
to, no, 119, 125, 136.
Se 'n broco arco giamai saeta spinse,
166.
Sendo Yhesù della Giudea partito, 17.
Se nella fronte tua lucida e pura, 20.
Sennuccio, i' non so bene in qual ma-
niera, 128.
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Sennuccio mio, benché doglioso e so-
lo, 128.
Senpre ti sien salute o signor charo,
178.
Sentendomi ferito il lasso chore, 189.
Sento eh* un pensier negro, anima mia,
22.
Senza la guerra di fortuna ria, 127.
Senza portare altr' armi da ferire, 22.
Senza tronbetto e sanza tanburine, 1 79.
Se pensier tuoi che son di grazia gras-
si, 173.
Se per sciagura le nove sirocchie, 158.
Se pezzato di stelle, 91.
Se pietade é nel mondo e mercè ser-
va, 22.
Se pregiar gli empi non ponno, 97.
Se primi moti nella potestate, 185.
Se pur gli è ver eh' il nostro gran
Fattore, 21.
Se qualche volta mai ritorna in pari,
168.
Se quell'aura soave de* sospiri, 128.
Serboti ancora una laggiadra fiera, 158.
Serenatevi o cieli e voi ne* prati, 162.
Serenissimo Principe Francesco, 93.
Serenissimo Principe, vi prego, 93.
Serenissimo Principe Padrone, 86.
Se Salomone creduto avesse, 144.
Se saper donna curi, 92.
Se siete amico al signor d'Erbelot, 86.
Se tra nomi excelienti io bene anno-
vero, 176.
Se tu non ci venivi il pan muffava, 144.
Se tu volessi fare un buon minuto, 11,
180.
Se tu vuo' far d' un granghio un pi-
pistrello, 12.
Se uno potesti per turbati segni, 128.
Se vuoi campar della cruda epidimia,
1 76.
Se vuoi far l'arte dello 'ndovinare, 10,
179.
Se vuo' guarir del mal dello 'nfred-
dato, 11, 12.
Sia grandezza et gratia spetiose, 123.
iNZE 237
Si al principio risponde al fine e '1
mezzo, 128.
Sia noto a tutti et manifesto appaia,
166.
Si ben compiùta ogni cosa raccolse,
166.
Si breve è il tempo e '1 pensier sì ve-
loce, 128.
Siccome in cielo è sol beata un'alma,
21.
Sì che per questo e per gli atti di
Giello, 11, 181.
S' i' credessi per morte essere scarco,
128.
Sì disser le beli' alme : arrise il cielo,
Sì dunque e gli aspi e le feroci attor-
te, 24.
Sì fortemente son tracto d' amore, 24.
Signora mia infermo in tuo desio, 186.
Signor, che vai che sì devoto e pio, 92.
Signore, essaldi me e Ilo mie pregho,
17-
Signori in questa ferrea gratichola, 183.
Signor della tua morte acerba e dura,
157-
Signor, exaldi V Orazio mia, 17.
Signor nelle chui mani à posto amo-
re, 177.
Signiore, io abio forte a te gridato, 17.
Signori miei, voleva incominciare, 87.
Signor mio caro, ogni pensier mi ti-
ra, 128.
Signor nella cui mano ha posto il fre-
no, 156.
Signor poiché fu poco il pianto no-
stro, 157.
Si magni doni e tanta grazia semini,
177.
Sì mai di forza e di valor distrutta, 1 29.
Sì mi costrignie amor, dunque io so-
no, 189.
Sì mi fa risentire all'aura sparsi, 128.
Sì mmi riscaldan gli ardenti desiri, 137.
Simula il saggio peregrin le offese,
28.
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238 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
S' io amo giamai più Giove turbato, Sommo signor, io piango, 1 53.
172. Sono animali al mondo di si altera, 1 28,
S'io avessi creduto che i più tardi, 158. 191.
S'io avessi la moneta mia quassù, 1 70. Son diventato in questa malattia, 1 2,
S' io eh* ha gran tempo già donna la- 182.
sciai, 90. Son medicho in volghare non in gram-
S'ioesco mai de' lacci di Cerreta, 166. maticha, 183.
S'io esco mai d' obrighi et compro- Son pregato d'alcun, Rosei, m'ascon-
messi, 167. te, 12.
S' io fossi a tempo a fare altro me- Sopra a naturai corpo o di ciel se-
stiere, 93. gno, 132.
S'io fussi stato mai di me signore, 22. Sopra gli aurati suoi superbi aiber-
S' io non ho vita in questa mortai vi- ghi, 1 6 1 .
ta, 159. Sopr' ogni lingua amore, 24.
S'io non ò lena, Amor, come poss'io, Sopra scoscese rupi, 162.
168. Sopra una colonnuccia marcia e rosa,
S' io penso al caro ed onorato giorno, 9 1 .
23. Sorgi dal sonno e di guerriero arnese,
S' io posso mai più riveder quel voi- 1 46.
to, 1 68. S' or la mia spenta fantasia raccende,
S' io ritornassi mai dov' io non sono, 132.
1 68. Sotto candidi veli in bruna veste, 1 70.
S' io sto chi va e s'io vo chi rimane, Sotto 1' ardente cielo, 1 60.
171. Sotto quel monte che '1 gran capo e-
S' io sto doglioso ignun si meravigli, stolle, 20.
106. Sovieschi invitto al cui paraggio io
Sir che '1 paese ond'ebbe Adria e Tir- scerno, 162.
reno, 153, 158. % Sovra quei monti ove il terreno alli-
Si solleva a me la bile, 143. gna, 91.
Sì sottilmente eh' i' non so dir come, Sovra stabile perno orbe vagante, 21.
127. Sozze tronbette giovane sfacciate, 11,
Si t' era vietato il folle mio disio, 128. 179.
Si traviato è '1 sole mio desio, 191. Spaciati, vaten via malinchonia, 1 68.
Soccorri omè per Dio soccorri il ser- Sparsa di belle stelle il sen di neve, 92.
vo, 1 75. Specchio di Narcise e Ghanimede, 133.
Soccurrime per Dio eh' io so' ad mal Sperai, lasso, por fine al mio dolore,
porto, 123. 159.
So che '1 maggior fra ogni mio pen- Spenta vegg' io merzè sopra la terra,
siero, 168. 42.
Solo e pensoso i più diserti campi, 127. Spent' è la luce che rendea si chiara,
Solfanelli bianchi cholla chiera gialla, 160.
180. Spento hai, barbara Cloto, il più bel
Solvete li corpi in acqua, questo di- lume, 163.
co, 35 e sg, Speranza fede charità Signore, 185.
Somma allegrezza è fare sua vendet- Speranza tienmi in vita: una scintil-
ta, 28. la, 22.
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FIRENZE
239
Spesse fiate vegnommi alla mente, 120,
132.
Spiega spiega la vela, nocchiero, 97.
Splendor degli avi è ciò che qui si
noma, 20.
Spirti dogliosi et tu mio corea rden-
te, 143.
Spirto sancto amore, 190.
Spirto alle tele diè pennello argivo, 1 63.
Spirto feroce a imprese ardite acce-
so, 91.
Spirto gentil cui per V uman sentie-
ro, 23.
Spirto supremo pien di gentilezza, 176.
Splendida lucie in cui chiaro si vede,
< 75-
Spunta dell'alba allo spuntar la rosa,
162.
Stanca entro cieca notte e fuggitiva,
21.
Stanco già d' aspettar non sazio an-
cora, 167.
Stelle, gemme del ciel, se da voi pio-
ve, 94.
Stelle o voi eh' ascoltate i miei sospi-
ri, 187.
Strasviato è '1 folle pensier mio, 128.
Studio Boetio di consolatone, 1 2.
Stringe a canna sottil noto tenace, 97.
Strigholi di porco et di castrone, 1 70.
Strozzo, la stelle fur tanto seconde,
144.
Svegliossi in sogno un torbido pen-
siero, 20.
Suche scrignute et sguardi di ramar-
ro, 1 80.
Sugo di taffettà e carne seccha, 1 1 ,
180.
Su T ali velocissime dell' ore, 9 1 .
Su Torà de le Gratie a vostro onore, 93.
Sulle sponde di questa peschiera, 144.
Sul meduseo destrier, Battista, asce-
so, 97.
Suon di campana in gelatina arrosto,
10. 180.
Su Tirsi arma la mano, 154.
Tacer non posso et parlar m' è noio-
so, 185.
Talor vagheggio una conchiglia,' un
fiore, 2 1 .
T' ammiri tu che spanda tanti ardori,
163.
Tal saggio viver sa tardo e veloce, 27.
Tanta alta groria spesso al cor m'ac-
cende, 132, 178.
Tant' al sant' Himeneo nuove facelle,
159.
Tante al santo Imeneo nutre facelle, 91 .
Tant' è la proprietà del vagho spren-
dare, 189.
Tanta prudenzia porta, 126, 133.
Tanto avea il tonto atento aoperato,
' 168.
Tanto son volti i cieli di parte in par-
te, 174.
Temendo che lo 'mperio non passas-
se, 11, 181.
Temp' è homai poi che cangiate il pe-
lo, 144.
Tempo è vegnuto de si poca fede, 1 29.
Tenera luce in due begli astri alzar-
se, 20.
Tenga signor famiglia di bontate, 28.
Tenere il giorno Toffiziolo in mano, 162.
Tenerissima Dea eh' ad ogni pianto, 9 1 .
Tiratevi da parte chompagnoni, 183.
Tiratevi da parte olà, signori, 86.
Tirsi eh' al chiaro suono et bel sem-
biante, 1 44.
Tenebrosa crudele avara et lorda, 175.
Tesori e stati il Re dona non toglie, 90,
.56.
Tolto m' ha morte il più leggiadro
oggetto, 132, 171-
Tordo, tu '1 passo non già tardo o
lento, 157.
Torno del canto de le prime note,
165.
Tosto che avesti il piè fuor delle so-
glie, 1 60.
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240 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Tosto che giunse in ciel V alma gen- U
tile, 94.
Tradita son da un falso amadore, 137. Udendo il ragionare dell'alto inge-
Tra le due vite mie del tempo 1' on- gnio 189.
da, 22. Udito ho raccontar che un pastor sag-
Tra lor non sia e tu riman con Dio, 1 89. gio, 22.
Tra nembi atri di sangue orribil tuo- Una angioletta m'apparve un mattino,
na, 21. 137.
Tratto dal negro fianco, 90, 159. Una mattina al punto dell'aurora, 127..
Tratto da' rai del sole umil vapore, 23. Un arbor è da Dio piantato, 24.
Tre donne intorno al cor mi son ve- Un canto è stato questo e non da voi,
nute, 120, 127, 133, 189. 188.
Tre fette di popone e due vi seta, 1 1 , Un charnaiolo da uccellare a pesche,
181. 1 1 , 1 80.
Trentasei volte a già rivolto il corso, Un dì mesto e soletto, 93.
170. Un gatto si dormiva in su 'n un tet-
Tronchi non son gli eroi, 88. to, 1 1 , 1 8 1 .
Troppo quest' occhi, ah troppo arditi Un giudice di chause moderne, 1 1 , 1 80.
foro, 187. Un giuocho d'aliossi in un partito, 10,
Trovandomi io in quella parte giun- 181.
to, 127. Un gran rumor di chalze richardate,
Trovansi femminelle d'altre sorti, 87. 11, 180.
Trovar sottil viaggi, 133. Un naso imperiale è in questa terra,
Troverò pacie in te donna giammai, 167.
137.
Tu che a mercar virtude errando vai, W
93.
Tu che exalando 1' alma e tombe e Vago cigno gentil, 1 59.
sassi, 1 58. Va', fidati poi d' un cavaliero, 1 59.
Tu mi sfidi et ardito mi attendi, 144. Va' in mercato Giorgino, tien qui un
Tu non sei per uscir di questa doglia. grosso, 12, 179.
1 58. Vanne Vivaldi a Roma, io ti ricordo,
Tu per vie torte temerario errante, 90. 1 88.
Tu sai 1' infermità mia di l'altr'anno, Varchi, ben vorrei io gir dietro quelle,
171. 1 44-
Tu se' colui per cui virtude more, 1 88. Varchi, fra quanti Amor punge et in-
Tu sei tutto gioioso; il Papa è mor- fiamma, 143.
to, 157. Varchi gentil, ben che io le carte in-
Tu se' come '1 chaval che nell'armen- chiostri, 157.
to, 1 88. Varchi, il cui chiaro nome altero var-
Tu tien contra '1 dover quella mate- ca, 143.
teria, 1 88. Varchi, io vo' sostener còn tutti a ga-
Tutte quelle ragion che accolte e ra, 143.
sparse, 91, 159. Varchi se Dio ti guardi dal pan bian-
Tutti questi uccellacci eh' a girare, co, 1 88.
160. Varchi se con la dotta e tosca lira, 1 59.
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Varchi, se '1 vostro nome arrivi e suo-
ni, 144.
Va' rechami la penna e '1 calamaio, 1 8 ! .
Vasello cT or eh' a pena offr* il tuo se-
no, 154.
Veggio in sembianze addolorate e me-
ste, 22.
Veggio spenta merzè sopra la terra,
" 75-
Veggio venire di ver la Falterona, 1 1 ,
182.
Veghia la pace e la lega difende, 167.
Vegliar le notti e or V una o V altra
sponda, 22.
Velate le due stelle anzi del volto, 86.
Veloce in alto mar solcar vedemo, 132.
Venere bella, salve caro Amore, 158.
, Venite a Stendere gli sospiri miei, 1 26.
Venite Bracolesi a volta rotta, 94.
Venite in danza o gente amorosa, 177.
Venite o buon cristiani al sacro mon-
te, 156.
Venite o Muse or che più ferve il
cielo, 86.
Venite pulzelete e bele done, 191.
Venite puttanelle da Ferrara, 87.
Verbum caro factum est, 190.
Verghogniando talora eh* anchora si
tacie, 191.
Vergine madre immaculata sposa, 175.
Vergin real, tu ne' salati umori, 97.
Vergine degna madre figlia et sposa,
i68.
Verme che con si strania conduttura,
2 1.
Vero inferno è il mio petto, 92.
Verrebbe il bancho degli Alberti al
basso, 183.
Vertù conserva 1' uomo in sommo ho-
nore, 27.
Vibra di crudo acciar frassino armato,
97.
Vidi, ahi membranza rea delle mie pe-
ne, 20.
Vidi, arsi, piansi e sorte ebbi dolente,
90.
G. Mazzatinti — Manoscritti dell* Biblioteche d'
Vidi T Italia col crin sparso incolto, 20.
Vidi un ritratto di faccia vermiglia, 86.
Virtù suprema e asciendente eletto,
174.
Viva virilità florido onore, 173.
Vive un* abominevole canaglia, 97.
Vieni spirito sancto chreatore, 18.
Vince ragon pur vince il pravo senso,
41.
Vinse Annibal e non seppe usar poi,
! 26.
Vinto da quel disio che manda amore,
178.
Virtù infusa dal possente segno, 176.
Vita di Yhesù Cristo specchio di ve-
ntate, 24.
Vita Yhesù Cristo spechi immaculato,
24.
Viva petra ove ogn* hor più largo in-
fonde, 1 44.
Vivi felice fra gli sterpi et sassi, 91.
Vive T uomo morendo : il tempo fura,
20.
Vivo morendo e non posso morire, 1 1 o.
Vivo sol per cui sol risplende e luce,
153.
Vo' che mirando andate i greci ebrei,
1 26.
Vocie dolente più nel cor compiange,
in-
voglia mi recha nello chore ardire, 1 89.
Voi a cui parlo in sulla destra riva, 1 75.
Voi eh' ascoltate in rime spars' il suo-
no, 65, 191.
Voi che mirate allor che il Dio di De-
lo, 23.
Voi che 'n casa tenete, 186.
Voi che Stendendo il terzo ciel mo-
vete, 120, 127, 133, 189.
Voi che sentite gli amorosi vampi, 182.
Voi che solcate entro al piacere im-
mersi, 20.
Voi che v'immaginate andare al cielo,
93.
Voi che lontan dal volgo avaro et fuo-
ri, 144.
Italia, x j6
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Voi eh' in virtù del vostro canto alte-
ro, 22.
Voi dovete aver fatto un gran ghode-
re, 12, 179.
Voi gentili done il terzo ciel movete,
190.
Voi mi togliete o zanzare il cervello,
143.
Voi pur quando avrà Amor fattovi ser-
vo, 161.
Voi saper, o lettor quel eh* io mi fac-
cia?, 186.
Vidon tu sei quatriduano e puzzi, 86.
Volendo della resurressione santa, 83.
Volendo il buon Gesù amaestrare, 1 7.
Volete voi gentil donna formare, 159.
Volgiete gli occhi a veder che mmi
tira, 127.
Volta è per me la rota in basso fon-
do, 178.
Volta, se T alta impresa, ove hora vol-
to, 144.
Volto divin già miro impallidirsi, 93.
Vorrei che nella camera del frate, 12.
Vorre* in alto gridare, 24.
Vostro amoroso stilo soave et chiaro,
185.
Vostro parlar, madonna, è tanto humi-
le, 168.
Vuole la mia fantasia, 102.
Z
Zaffini e orinali* e uova sode, 11, 179.
Zolfane bianchi cholle ghiere gialle, 1 o.
Zenzaverata di peducci fritti 11, 12,
179.
Zucche scrignute e sguardi di ramar-
ro, 11.
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INDICE DEGLI AUTORI
\
Abbaco, dell', Paolo. Rime, 127, 188
e sgg.
Accademici della Crusca. Imprese de-
gli, 9. — Prose, 15.
Accolti Benedetto. Estratti da, 88.
Acciaiuoli cav. Lettere, 64.
— Donato. Trattato, 50. — Protesto,
135. — Lettera, 149.
— Nicolò. Lettera, 124.
Accolti Pietro. Poesie, 85.
Achillini Claudio. Canzone, 187.
Adimari Alessandro. Parafrasi, 85. —
Sonetto, 186.
— Lodovico. Esercizi, 14. — Cicalate,
ivi. — Prose, 15.
— Paolo « Portate », 75.
Adriano VI. Epistole, 34.
Affidati. Accademia degli, 63,
Afflitto, domenicano. Relazione su don
Giovanni d' Austria, 200.
Affrica. Sonetto, 160.
Agata s. Leggenda, 121.
Agnese s. Leggenda, 121.
Agnolo di Andrea. Lettera, 134.
Agostino s. Scritti vari, 9, 18, 31, 46,
59, 110, 117, 120, 121, 122, 130.
Agricola Giulio. Vita di, 10.
Alamanni Andrea. Diario, 98.
Albertano. Trattati, 26, 125.
Albertazzi Antonio. Componimenti, 70.
Alberti Antonio. Canzone, 41.
— Carlo. Rime, 103.
— Francesco. Rime, 169, 171, 172, 179.
— Girolamo. Lettere, 150.
— Leon Battista. Scritti, 103, 106, 177,
180 e sg.
— Neri. Lettere, 150.
— Piero. Rime, 143 e sgg.
Alberto, frate. Trattato, 155.
— da Padova. Domenicale, 106.
— Teutonico. Ricette, 36.
Albizi. Lettere agli, 64.
— Alberto. Rime, 169.
— Luca. Rime, 22 e sgg.
— Nicolò. Esercizi, 14. — Cicalate, 14.
— Tommaso. Relazione, 95.
Albrizzi cav. Poesie, 146.
Albumasar. Trattato, 38.
Alchimia. Regole di, 194.
Alderotti Taddeo. Libro, 100.
Aldi Gregorio. Consiglio, 141.
Aldobrandino da Siena. Trattato, 100,
in.
Alen^on, Duca di. Lettera, 65.
Aleotti G. B. Lettere, 146.
Alessandra s. Leggenda, 121.
Alessandrini Girolamo. Rime, 70.
Alessandro VI. Conclave, 33.
— VII. Pontificato, 89.
— Magno. Fatti, 99. — Epistola, 124.
Alfonso Re. Canoni sopra le tavole di,
194.
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244
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Alfragano. Trattato, 194.
Alhazen. Trattato, 38.
Allegri. Accademia degli 63.
Alighieri Dante. Opere, commenti, ecc.,
81, 83, 115, 119, 124, 126 e sgg.,
131, 132, 135, 164, 189, 191, 195.
— Iacopo. Capitolo, 164. — Sonetto
a, 189.
Allegri Bartolomeo. Sonetto, 162.
Almandel. Libro, 8.
Alsazia. Memorie su T, 62.
Altobianchi Francesco. Rime, 165 e
sgg-
Altograndi Lelio. Consulto, 66.
Altoni Francesco. Trattato, 37.
Altoviti Palmiero. Ricordo, 81.
Amalia principessa di Modena. Rega-
lo a, 80.
Amalteo Geronimo. Carmi, 31, 160.
Ambra Lisabetta. Sonetti, 22.
Ammirato Scipione. Notizie, 40.
Amsterdam. Avvisi, 79.
Anastasia s. Leggenda, 121, 138.
Anatomia. Trattato di, 35.
Andrea s. Leggenda, 121.
Andreasi Lodovico. Memorie, 82.
Andreini. Notizie, 109.
Angeli Pietro. Poesie, 90.
Anguissola Annibale. Componimenti,
70.
Animaji. Libro degli, 37.
Anna Maria d' Austria. Funerali, 78.
Anselmo s. Esame, 107.
Antonino buffone. Sonetto, 175.
Antonio. Vita di, 77.
— frate. Peccati, 19.
— maestro. Ricette, 35.
— da Ferrara. Rime, 127, 162, 169,
177, 183, 190.
— del Migliore. Sonetto a, 172.
— del Rosso. Cicalate, 14.
Anversa. Avvisi di, 43.
Apatisti. Rime degli, 94.
Apente, di, Pietro. Relazione, 89.
Apollonia s. Leggenda, 121.
Apollonio Rodio. Libri, 8.
Aquettino Giovanni. Sonetto, 171.
Ardinghello, nunzio. Trattato, 54.
Ardito. Esercizi dell\ 14.
Arenai, da, Iacopo. Libro, 123.
Aretino Leonardo. Proemio, 25. —
Trattato, 121.
— Paolo. Passione, 38.
Ariosto Lodovico. Capitolo, 159. —
Carmi, 31.
Arisi Francesco. Lettera, 95.
Aristotile. Scritti e traduzioni ed espo-
sizioni, 18, 88, 101, no, 122, 135,
140, 151, 152, 196.
Aristossene. Elementi, 63.
Arnaldo da Villanova. Ricette, 35.
Arno. Lavori in, 74.
Arrighetti Lorenzo. Prose, 15.
— Nicolò. Esercizi, 14. — Orazione
per, 15.
Arrighetto da Settimello. Trattato vol-
garizzato, 196.
Arrigoni Giulio. Prediche, 67.
Arrubinato degli Alterati. Lettera, 32.
Ascoli, d', Cecco. V. Stabili Francesco.
Asia. Sonetto, 160.
Aspro. Esercizi deir, 14. — Prose dell',
15.
Assicurate. Accademia delle, 95.
Aste Giov. Ant. D\ Componimenti, 70.
Averani Benedetto. Prose, 15. — O-
razioni su, ivi. — Trattati, 87.
— Giuseppe. Prose, 15.
Azzi, degli, F. M. Lettere, 150.
Azzolino mons. Satire, 161.
Baccelli Pietro. Comedia, 63.
Badoero F. Relazione, 50.
Baglioni Orazio. Lettere, 64.
Bagno, Di. Lettera, 98.
Baldini. Sonetti, 20.
"Baldinotti Brigida. Epistola, 115, 122.
Baldovini Cello. Lettere, 44.
— Francesco. Rime, 192.
Balìa. Catalogo, 75.
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FIRENZE
Balma, da, Ugo. Teologia, 120.
Bambagioli Graziolo. Trattato, 27,
Bandini. Poesie, 67.
Bandini Angelo Maria. Nota, 9.
Banchegli Zanobi. Sonetto, 169.
Barbaro Iosaphat Viaggi, 69.
Barbarossa. Epistola al Turco, 187.
Barbati Bartolomeo. Trattato, 48.
Barberini Carlo. Canzone per, 187.
— Marco. Lettera, 79.
Bardi, de', Alessandro. Canzone, 127.
— Berta. Notizie, 79.
— Cosimo. Rime, 1 4.
— Ferdinando. Sonetti, 21.
— Gualterotto. Sonetto, 156.
— Tommaso. Sonetti, 129.
— Vieri. Canzone, 127.
— Vincenzo. Lettere, 150.
Baretti, Giornale il. Frammenti, 82.
Barga, da, Pietro Angelo. Sonetti, 156,
160. — Storia, 43. — Note, 148.
— Carmi, 3 1 .
Barnaba s. Leggenda, 102, 121.
Baroncelli Cosimo. Discorso, 45.
Baronio card. Epistola, 154.
Bartalini Marzio. Satire, 49.
Bartoli Lodovico. Libro di Dante, 164.
Bartolo da Sassoferrato. Scritti 122 e
segg.
Bartolomei Andrea. Consiglio, 48.
Bartolomeo s. Leggenda, 121.
Bartolomeo da Pisa. Trattato, 125.
— da Saluzzo, Lettere, 76.
Baruzzi. Considerazioni, 82.
Basilio s. Sermone, 123.
Battaglini Pierandrea. Catalogo, 77.
Battiferri Laura. Sonetti, 1 58, 1 59.
Battifolle, da, Francesco. Convenzioni,
75-
Baviera. Sopra l'orologio di, 193.
Beatrice s. Leggenda, 121, 138.
Beccadelli Lodovico. Istruzione a, 55.
Beda. Orazione, 129.
Belcari Feo. Sonetti, ! 70, 1 73, 1 76 e sgg.
Bel Ghirlandino. Poesia, 141.
Bellarmino. Informazioni a, 88.
Bellarmino Roberto. Lettera, 149.
Bellini Lorenzo. Esercizi, 1 4. — Poesie,
20 e sgg., 146.
Beltrami Ippolito. Lettere, 146.
Bembo Francesco. Sonetto, 92. — Car-
mi 31.
Benci Frane. Poema, 143.
— Tommaso. Sonetti, 114, 171.
Bencivenni Zucchero. Trattato, 109.
— Versione, 1 1 1 .
Benedetto XIII. Conclave, 33.
Benedetto s. Sermone di, [4.
Benenati Ricciardo. Capitoli, òi.
Beni Francesco. Scritto, 88.
Beninsegni Domenico. Storia, 106.
Bentivoglio Cornelio. Lettere, 146.
— Fabio. Carmi, 31.
Benvenuto di Bartolomeo. Storia, 39.
Benvenuto M. Sonetto, 159.
Benucci Lattanzio. Sonetto a, 157.
Bergamaschi. Canto dei, 159.
Bermudez. Discorso per, 79.
Bernardi E. Sonetti, 2 1 .
Bernardo, maestro. Ricette, 35.
Bernardo s. Lamento ,18. — Scritti
vari, 30, 42, 60, 112, 120, 122, 198.
— Sua lòde, 107.
Berni. Sonetto, 159.
Bernia Girolamo. Lettere, 149.
Bernotti. Sonetto, 162.
Berrettari Francesco. Carmi, 89.
Berti Simone. Capitolo, 107.
Bertini Romolo. Rime, 94, 192.
Beverini Bartolomeo. Annali, 71.
Bevilacqua Ercole. Lettere, 146.
Bibbiena, da, Iacopo. Ballata, 171.
Biffi Girolamo. Concessione, 78.
Bileth. Trattato, 8.
Biria. Libro del, io.
Biron, Duca di. Vita, 43. — Osserva-
zioni, 154.
Biscioni Ant. Maria. Copie, 33.
Blanchelli M. Estratti, 95.
Boccacci Giovanni. Scritti, 42, 88, 109,
114, 127, 174, 190, 198. — Vita,
96. — Notizie, 118, 141.
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246
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Boiardi Thiene Laura. Lettere, 146.
Bolivar, de\ Gregorio. Libro, 85.
Bologna. Trattato di, 54. — Mandati
del Legato di, 75. — Letterati, 95.
Bonaccorso di Lapo. Novella, 134.
— di Neri. Cronache, 16.
Bonciani Antonio. Sònetto, 178.
— Francesco. Orazione, 76.
Boncompagni Ieromino. Lettere, 94.
Bonguglielmi Salustio. Inventario, 80.
Bonichi Bindo. Poesie, 1 26, 1 29, 1 33, 1 77.
Bonifazio Vili. Conclave, 33.
— IX. Conclave, ivi.
Bonino, del, Francesco. Canzone, 169.
Boninsegni Domenico. Storie, 104, 197.
Bonsi Giov. Sonetto, 160.
Bonsignori Giovanni. Libro imperia-
le, 197 e segg. -
Borbone, di, Enrico. Dichiarazione, 53.
Borelli G. A. Discorso, 78.
Borghini Agnolo. Note, 164.
— Maria, Sonetti, 21, 86.
Borgo, del, Ruffino. Laudi, 102.
Borri Girolamo. Vita, 89.
Bosone da Gubbio. Capitolo, 164.
Bostichi, de', Stoppa. Poesia, 102.
Braccini Vinc. Carattere di, 8i.
Braccio da Montone. Conto, 74.
Bracciolini Iacopo. Versione, 149.
— Poggio. Indici, 94. — Lettera, 134.
Brancacci Branca. Sonetto, 178.
Breventano Stefano. Traduzione, 14!.
Brigida s. Trattato, 25.
Bronzini Cristofano. Difesa, 77.
Bronzino. Canzone, 92. — Capitolo, 143.
— Sonetto, 159.
Brunelleschi Ghigo. Traduzione, 10.
Bruni Leonardo. Scritti, 25, 42, 45, 57,
123, 134. — Vedi Aretino.
Brunoro. Morte di, 151.
Buona Giulio. Componimenti, 70.
Buonaccorsi Biagio. Diario, 34.
Buonamici Pietro, 96.
— Vannozzo. Amanuense, 83.
Buonanni Vincenzo. Rime, 1 44, 1 60 e
sgg.
Buonarroti famiglia. Notizie, 78.
— Buonarroto. Privilegio, 75.
— Francesco. Lettere, 150.
— Michelangelo. Lettere, ivi. — Ri-
me, 187 e sg.
Buondelmonti, famiglia, 75.
— Benedetto, 64.
— Filippo. Ragguaglio, ivi.
— Zanobi. Lettere, ivi.
Buoninsegni Domenico. Storia, 84.
Buonmattei Benedetto. Diari, 98. —
Lezione, 135.
Burali Iacopo. Lettere, 150.
Burcard Giov. Diario, 82.
Burchiello. Poesie, 10 e segg., 170 e
sgg., 178, 180, 181 e sgg.
Burlamacchi Pacifico. Vita, 15.
Busini Benedetto. Sonetto, 177.*
— G. B. Lettere, 1 1 8.
C
Caccini Matteo. Canzone, 91.
Cacio tti Bartolomeo. Sonetti, 185.
Caifas. Epistola, 124.
Calcagnini Celio. Carmi latini, 31.
Calcioni I. B. Anagrammi, 85.
Calderoni Anselmo. Canzone 169. —
Sonetto, 180.
Calisto III. Conclave, 33.
Calzaiuoli Antonio. Sonetti, 176.
Cambi Lorenzo. Ricordi, 89.
— Marco di Giovanni del Nero. Ri-
cordi, 32.
Cambini Bernardo. Sonetti, 178, 179,
184.
Cambio d'Aldobrandino. Documenti, 74.
Cambray. Trattato di, 54.
Camenza, Chiesa di. Memorie, 79.
Camillo Giulio. Stanze, 158.
Campanella Tommaso. Indice delle o-
pere, 1 49.
Canacci Caterina. Relazione 79.
Canaria. Passera di, 81.
Canbini Bernardo. Sonetti, 169, 172.
Cantilena, 173.
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Cantag-allina. Libro, 80.
Capilupi mons. Trattato, 52.
— Ippolito. Carmi, 31.
Cappello Bianca. Diploma, 76. — Let-
tere, ivi.
— Giovanni. Relazione, 199.
Capponi Alberto. Sonetti, 185.
— Nicolò. Lettera, 46. — Conto, 74.
Caraffa card. Dialogo sulla sua morte,
150. — Ricordi al, 55.
Cardarello, il. Trattato, 165.
Carena Angelo. Discorsi, 69.
Carlo duca di Lorena. Canzone a, 161.
— III. Memoria, 79.
— V. Sermone su, 52. — Trattati con-
clusi da, 54. — Protesta, 76.
Carli Paolo Francesco. Poesie, 97.
Caro Annibale. Rime, 90, 143, 156,
160.
Caroli Giovanni. Vita, 142.
Casa mons. Della. Sonetto, 159.
Casaregi Giov. Battista. Postille, 96.
Cascia, da, Simone. Prologo, 106, 117.
Casciano, San. Acque di, 77.
Casentino. Descrizione del, 48.
Cassiano Giovanni. Capitoli sulle col-
lazioni dei ss. Padri, 8. — Volga-
rizzamento delle collazioni, 138.
Castellani Antonio. Sonetto, 158.
— Davino. Rime, 83.
Castelli Francesco. Canzone, 72.
Castelvetro. Sonetto, 90.
Castiglione, da, Baldassare. Carmi, 31.
Castravilla Anselmo. Discorso, 195.
— Rodolfo. Discorso, 52.
Castrucci Silvestro. Domenti, 76.
Cas traccio. Sonetto, 170.
Catani Ercole. Ttrattato, 142.
Caterina s. Difesa, 67. — Leggenda,
121, 138.
Cattanei Diaceti Frane. Opere 100.
Cattani Rinaldo. Versi, 162.
Cavalca Domenico. Prologo, ine segg.
— Volgarizzamento, 142. — Dialo-
go, 129. — Trattato, 130. — Vite,
136.
:nze 247
Cavalcabò Carlo. Versi per, 173.
Cavalcanti Bartolomeo. Orazione, 64.
— Proposta, 103. — Traduz., 148.
— Guido. Rime, 172, — Sopra una
canzone di, 185.
— Vincenzo Maria. Rime, 162.
Cavalli. Trattato dei, 34, 193.
— Marino. Relazioni, 53, 54, 199.
Cebà Ansaldo. Composizioni, 70.
Cecchi famiglia. Ricordi, 76.
— Giov. Maria. Farsa, 63.
Cecco di Ascoli. Sonetto, 35, 129. —
Acerba, 39.
Cecilia s. Leggenda, 121.
Ceffi Filippo. Versione, 105 e segg.
Cei Galeotto. Memorie, 89.
— Giovanni. Versi, 184.
Celle, Giovanni delle. Epistole 29, 198,
122.
Cellini Benvenuto. Conto, 75. — Ri-
me, 91 e sgg. — Copia di ricevu-
ta, 163.
Cennini Lorenzo. Libro, 129.
Cerchi, de\ Umiliana. Panegirico, 80.
— Documenti, 95.
Cerretani Bartolomeo. Cronaca, 95, 96.
— G. B. Sonetti, 23.
Cesena, vescovo di. Relazione, 81.
Chello ser. Sonetto, 174.
Chiabrera Gabriele. Rime, 92, 186.
Chiesa padre. Capitolo dei frati, 94.
— Della, Francesco. Trattato, 71.
Chigi, cardinale. Lettere, 43.
Chimentelli Valerio. Elogio, 148.
Chimica. Ricette di, 36, 56, 155. —
Note, 88.
Ciampelli Gius. Sonetti, 20 e segg.
Ciampoli Giovanni. Poesie, 97. — Vi-
ta di, 201.
Ciani Vincenzo. Prose,- 15. — Tratta-
to, 25.
Ciaramelli Camillo. Le schede, 13. —
Traduz., ivi.
Cicerchia, del, Nicolò. Poema, 122.
Cicerone M. T. Opere e versioni, 9,
13, 114, 119, 134 e sg., 146.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Cicognini Iacopo. Avvertenza, 163.
Cinelli Vincenzo. Note, 154.
Cini G. B. Storia, 147. — Sonetto a,
156.
Cino da Pistoia. Sonetti, 129.
— di Vannuccio. Lettera, 134.
Cinquinio Lelio. Opera, 37.
Cionacci F. Prose, 15. — Notizie, 95.
— Note dantesche, 196.
Cione, di, Dino. Cantilena, 174.
Cipriani, da Prato. Poema, 94.
Cipro. Sul regno di, 41. — Relazione,
53.
Ciriagio, del, Iacopo. Cronaca, 104.
Cirillo s. Lettera, 1 1 1 , 116.
Ciro di Pers. Sonetti, 20.
Citerni Luca. Poema, 163.
Cittadini Celso. Lettere, 150.
Claudia Felice imp. Funerali, 78.
Clemente s. Leggenda, 60.
— C. C. Relazione delle fortificazioni
di Pilsen, 37.
— VII. Conclave, 33. — Capitoli, 75.
— Vili. Conclave, 43.
— IX. Relazione, 33.
— X. Libreria, 78.
— XI. Omelie, 95.
Cleopatra. Vita, 77.
Cocchi Antonio. Notizia, 95. — Note
dantesche, 196.
Coccini Giov. Batt. Questioni, 55.
Cola di Rienzo. Vita di, 45.
Colle, da, Gano. Rime, 126.
— Lapo. Rime, 126.
Collucci Francesco. Nota, 55.
Colocci Angelo. Carmi latini, 31.
Colombe, delle, Raffaele, Canzone, 92.
Colonia. Avvisi di, 43.
Colonna Egidio. Capitoli, 135.
— Mario. Sonetto, 156.
Colonne, delle, Guido giudice. Storia,
104 e sg.
Coltellini Lodovico. Ricerche, 118.
Coltraro Paolo. Rubrica, 56.
Cometa. Osservazioni su una, 193.
Commendone. Discorso, 43.
Compagni Dino. Cronaca, 34, 144.
— G. B. Prose, 15.
— Nicolò. Avvenimenti di, 200.
Compagnia di S. Maria. Inventario del-
la, 32.
Conclave. Relazione del, 68.
Conti Lucrezia. Relazione, 95.
Coppetta. Fato di Coridone, 153.
Corbizi Matteo. Canzone, 41.
Cornelio F. Predica, 148.
Corrado IV. Elezione, 124.
Correi' Giov. Relazione, 52.
Corsi Antonio. Sonetto, 93.
Corsini card. Lettere, 146.
— Filippo. Orazione per, 14. — Pro-
se, 15. — Lettere, 150.
Cortese da Siena. Canzone, 127.
Cosimo I. Memoriale, 76. — Lettera,
103.
— IL Commenda, 78.
— III. Regola di sua.vita, 79. — Viag-
gio, 63. — - Epigramma e madrig.,
88. — Relazione, 89.
Cosmografia. Trattato di, 14.
Costanti. Accademia dei, 63.
Covi, famiglia, 70.
Cracovia. Avvisi di, 78.
Crescenzi Pietro. Trattato, 108.
Crescimbeni Mario. Sonetti, 20.
CriceHi G. B. Sonetto a, 163.
Cristina s. Leggenda, 121.
Cristoforo s. Leggenda, 102.
— Leronense. Formulario, 122 e sg.
Croce s. Memoria, 80.
— Compagnia della. Origine, 78.
Crogi Passitea. Vita, 118.
Crusca, Accademia della. Esercizi, 14.
— Cicalate, ivi. — Notizie, 63. —
Accademici, 82. — Diario, 98.
Cueva, Alfonso della. Relazione, 43.
Cursio Giovanni. Versione, 148.
Cyran, Abate di. Informazioni, 61.
D
Damiano. Trattato, 63.
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— Piero. Esempio, 107.
Darete. Versione, 105.
Datan. Tragedia, 62.
Dati Carlo. Concione, 85. — Lodi, ivi.
— Lettera, 88. — Elogio, 94. —
Diario, 98, 197. — Rime, 162. —
Note dantesche, 195.
— Goro. Cronaca, 29, 44, 46. — Poe-
ma, 147. — Memoria, 120.
— Michele. Inventario, 76.
— Piero. Sonetto a, 185.
Davanzati Bernardo. Orazione, 52. —
Trattato, 103.
— Mariotto. Rime, 132, 171 e sgg.,
174, 176, 178. — Trattato, 173.
David. Libro di, 113.
Dazzi Andrea. Epigrammi, 84.
Dei Benedetto. Ternari, 188.
Del Papa Giuseppe. Sonetti, 23.
Desioso. Lezione del, 89.
Dionisio s. Epistola, 129.
Ditti. Versione, 105.
Dolci. Quadri, 79.
Domenico da Prato. Rime, 10, 182,
185.
Domitilla s. Leggenda, 138.
Donati Giannotto. Storie, 147.
— Sinibaldino. Sonetto, 169.
Donato Lionardo. Diceria, 95.
Doni I. B. Epinici, 85.
Donnini N. Poesie, 93.
Dona Antonio. Discorso, 54.
— Giov. Andrea. Relazione, 52.
Doro tea s. Leggenda, 121.
Dudlea Anna. Traduzione, 186.
Duquesne, abate. Opera, 13.
Durante. Lettera, 98.
E
Edero Pietro Giuseppe. Ode, 162.
Efraimo s. Notizia, 81.
Elia, frate. Sonetto, 35.
Egidio, frate. Esposizione, 186.
Elinardo. Miracolo, 107.
Elisabetta s. Leggenda, 121, 138.
NZE 249
Elvezi. Storia degli, 197.
Empoli. Inventario, 82.
— da, Giovanni. Lettera, 124.
Ermete. Libro, 7.
Esopo. Versione, 117,
Eufragia. Leggenda, 121.
Eugenia s. Leggenda, ni.
Europa. Storia di, 13. — Sonetto, 160.
Eusebio s. Epistola, 19, in. — Tran-
sito, 122.
Eustacchio s. Leggenda, 102.
Evagora. Vita di, 77. — Estratti da,
154.
F
F. C. Rime, 158.
Fabroni Lorenzo. Studi, 67.
Farnese, famiglia. Capitoli, 54.
— card. Lettere, 62.
— Alessandro. Avvertimenti, 68.
— Ottavio. Notizie, 76.
Federico II. Lettere, 124. — Nota, ivi.
Fei Paolo. Epitalamio, 47.
Felicita s. Leggenda, 121.
Ferdinando d'Aragona. Entrate di, 37.
— d* Austria. Relazione a, 200.
— Granduca. Elogi, 78. — Orazione
a, 14.
Fermo. Lettere del vescovo di, 53.
Ferrara. Avvisi, 43.
Ferretti Giov. Prefazione, 145.
Fiamma. Accademia della, 63.
Fiandra. Avvisi di, 43. — Entrate di,
54-
Ficino Marsilio. Epistola, 57.
Figini Girolamo. Sonetti, 93.
Filelfo Francesco. Carmi, 31.
Filicaia Antonio. Prediche, 58.
— Vincenzo. Scritti, 14, 15, 20 e sgg.,
93, 192.
Filippo apostolo. Leggenda, 102.
— s. Leggenda, 121.
— II di Spagna, 54, 199.
— Maria duca. Guerra col, 42.
— del Nero. Prose, 15.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Filips Giovanni. Poema, 94.
Filonio. Ricette, 35.
Filosofi. Vite di, 44.
Filusina s. Leggenda, 138.
Fiorentino Giovanni. Poema, 136.
Firenze. Storie, documenti, monumen-
ti, ecc., 29, 31, 44, 46, 48, 49, 54,
64, 66, 68, 69, 73, 74, 75, 76, 77,
78, 80, 88, 107, 134, 152.
Flaminia. Sepolcro, 150.
Flaminio Marcantonio. Carmi, 31.
Foiano. Sonetto per il Castello di, 178.
Folchi, de', Roberto. Sonetto a, 185.
Follieri. Libro, 10 1.
Fontani Giov. Batt. Orazione, 158.
Foresti Geremia. Sermone, 155.
Forteguerri G. Batt. Poema, 48.
Forzoni Dottor. Rime, 192.
— Frane. Maria. Esercizi, 14. — Pro-
se, 15.
— Accolti P. A. Rime, 20 e sgg.
Foscari Marco. Relazione, 51.
Fracastoro Girolamo. Carmi, 31.
Franceschi Guccio. Epistola, 42.
— Lorenzo. Traduzioni, 10. — Canzo-
ne, 91.
Franceschini Iacopo. Storia, 46.
Francesco s. Lauda, 190. — Leggen-
da, 15, 150.
— di Andrea. Sonetti, 176.
— di Arezzo. Sonetto, 172.
— di Giovanni. Ricordi, 30.
— Maria IL Testamento, 79. — Let-
tera a, 163.
— di Matteo. Sonetto, 176.
— di s. Paola. Lettera, 74.
Francesi. Lettere sui, 75.
Francia, 8, 53, 54, 71, 72.
Freart Rolando. Sulla pittura, 9.
Frescobaldi Francesco. Sonetti, 22, 24.
— Leonardo. Copia, 120. — Viaggio,
130.
— Paolo. Sonetti, 22, 24.
Fronte, di, Antonio. Sonetto a, 183.
Frontino Sesto. Stratagemmi, 104.
Fruscella Nicola Maria. Lettera, 82.
Funghini Lazzaro. Disegni, 148.
Fusco Francesco. Trattato, 148.
tw
Gabriele, maestro. Ricette, 35.
Gaburri N. Galleria di, 163.
Galeno. Ricette, 35.
Galilei G. Capitoli, 72, 97. — Sonetto,
92. — Operazioni, 152. — Scritti,
152, 163.
Galla s. Leggenda, 121.
Gallaccini Teofilo. Elogio, 8i.
Galli. Notizie, 80.
Gattamelata Erasmo. Biografia, 82.
Genesi. Volgarizz. della, 122.
Genova. Avvisi di, 43. — Discorso,
55. — Contagio di, 150.
Geremia. Proverbi, 135.
Gerì, di, Giovanni. Lettera, 134.
Germania. Viaggio in, 78. — Giudizi,
88.
Gesù Cristo. Storia, 50. — Parole di,
60.
Gesuiti. Assiomi dei, 70.
Geta. Libro del, io.
Gherardi Annibale. Poema, 95.
Gherardini Gherardo. Consigli, 89.
Gherardo maestro. Libro, no.
Ghezi Pietro. Carme, 88.
Ghucci Giorgio. Copia, 120.
Giacomini Giovanni. Lettere, 74.
Giacomini Lorenzo. Lettere, 32.
Giamboni Bono. Trattato, 129. — Vol-
gala amenti, 113, 132.
Gianni. Lettera, 108.
Giannotti Donato. Vita, 46. — Discorsi
e lettere, ivi, 51, 64, 103.
— Gaspare. Parere, 43.
Giavarrino. Scritti politici da, 43.
Giberti Giov. Lettera, 104.
Giliani Vincenzo. Carmi, 158.
Ginori Carlo. Rime, 91, 143, 156.
— Leonardo. Ragguaglio, 64.
Gioacchino s. Leggenda di, 59.
Giordani Pietro. Congratulazioni, 82.
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FIRENZE
*5I
Giordano frate. Prediche, 142, 137 e
sgg.
Giorgio s. Leggenda, 60, 102.
Gioselli Cristofano. Rime a, 162.
Giovanni ser. Inventario, 75.
— s. Leggenda, 102, 121. Passione,
136. — Vangelo, 59, 169.
— Ili re di "Polonia. Canzone a, 161.
— di Bartolomeo. Protesto, 42.
— Carlo di Toscana. Viaggio di, 200.
— di Cosimo. Sonetto a, 177.
— da Rimini. Ricette, 36.
— da Spoleto. Epistola, 149.
— da Viterbo. Opinione, 149.
Girolamo s. Vita, 1 6 e sgg. — Leggen-
de, in e sgg. — Lettere, 116, 142.
Giuda. Leggenda, 102.
Giugni Piero. Relazione, 64.
Giuliana s. Leggenda, 121, 138.
Giuliano s. Leggenda, 102.
Giulietta s. Leggenda, 121.
Giulio IL Conclave, 33.
— III. Lettera a, 53. — Motuproprio,
76.
Giunti. Rime, 144.
Giusti P. Lettera, 81.
Giustina s. Leggenda, 121.
Giustinian Martino. Relazione, 199.
Goito. Assedio di, 98.
Gonzaga Ferdinando. Lettere, 146.
Gori Benedetto. Prose, 15.
— Giov. Sonetti, 20 e sgg.
Gottoli. Ricordi, 76.
Gozzadini. Lettere, 146.
— Laura. Sonetto, 157.
Gràberg d' Hemso. Carte, 81.
Granduca di Toscana. Disegni e scritti
sul palazzo del, 192. — Lettere,
61. — Privilegio, 76. — Motupro-
prio, 77. — Suppliche al, 78, 80.
Gran Turco. Relazione sul, 193. —
Capitoli, 150.
Grazzini Ant. Frane. Rime, 165.
Grecia. Storia della, 39.
Gregorio s. Opere varie, 112, 113, 114,
115 e sgg., 124, 138, 139.
— XII. Conclave, 33.
— XIII. Conclave, 43. — Discorso a,
55.
— XIV. Discorso per, 43. — Relazio-
ne, 154.
Grifo. Canto del, 160.
Grifoni Aurelio. Discorso, 45.
— G. B. Memoriale, 88.
— Ludovica. Contratto, 74.
Grilli Angelo. Rime, 70.
Grimano. Epistole, 10 1.
Grisostomo s. Giov. Libro, 1 1 1 .
Gritti Andrea. Lettere, 64.
Guadagni Tommaso. Sonetto a, 157.
Gualterio Felice. Libro, 68.
Gualterotti Raffaele. Rime, 92.
— Bardi F. M. Rime, 195.
Gualtieri Luigi. Caratteri, 72.
Guardi. Notizie, 79.
Guglielmo dottore. Istituzioni, 151.
Guglielmo di Salusto. La divina set-
timana, 195.
Guicciardini Angelo. Ode a, 158.
— Francesco. Testamento, 75.
— Luigi. Storia, 150.
— Maria. Canzone, 90.
— Nicolò. Lettera, 151.
Guidacci Giov. Orazione, 88.
Guidi, maestro. Caduta del conte di
Olivares, 200.
— Omelie, 95.
— Iacopo. Vita, 47.
Guidiccioni. Lettere, 54.
Guidotto da Bologna. Rettorica, 131.
Guiducci. Inventario,' 77.
Guisone Ferrante. Traduzione dal fran-
cese, 195.
Guittone. Poesie, 73.
H
,Hameth. Epistola, 7.
Hartman Scopper. Trattato, 38.
Himaym. Libro di Platone, 7.
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*5*
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
■
Iacopo s. Leggenda, 102.
— maestro. Ricette, 35.
— da Cessole. Trattato, 84.
— di Margaria. Lettera, 74.
— di Poggio. Vita, 117.
Iacopone da Todi. Laudi, 24.
Iddea s. Leggenda, 121.
Imperatori. Catalogo di, 193.
Imperfetto. Cicalate deir, 14. — Eser-
cizi, ivi. — Orazione, 15. — Pro-
se, ivi.
Incontri Camillo. Infortuni, 26.
Infessura Stefano. Storia, 61.
Informe. Prose dell', 15.
Inghilterra. 53, 54, 71, 77, 199.
Inghirami G. Rime, 192.
Innocenti. Leggenda degli, 102.
Innocenzo IV. Lettere, 124.
— Vili. Conclave, 33.
Ippocrate. Scritti da, 63. — Libro, 130.
Isicritea Otteria. Memorie, 88.
Isidoro s. Cronaca, 39. — Orazioni, 124.
Italia. Storia di, 42. — Cronache, 44.
— Decennale, 43. — Campagna di,
80. — Stati di, 79.
I,
Laderchi Carlo. Rime, 94.
Lamberti Marco. Poesie, 156.
Lamego, Vescovo di, Ambasciatore di
Giovanni di Portogallo, 200.
Lami. Poesie, 146.
Landi Alfonso. Racconto, 1 9. — Ora-
zione, 95.
Landini Ant. Frane. Lettere, 1 50.
— Lucrezia. Supplica, 95.
Lapo di Guglielmo. Testamento, 74.
Lasca. Novelle, 8. — Farsa, 83. —
Rime, 91, 144, 159, 160, 165.
Latini Brunetto. Tesoretto, 33. — Pa-
taffio, ivi. Trattato, 114. — Reto-
rica, 132.
Laurenzi Giulio. Sonetto, 97.
Lavardin. Arrivo del, 77.
Lazzari Florida. Relazione, 71.
Lazzaro s. Leggenda, 122.
Leggi Egidio. Documenti, 76.
Lemène Frane. Sonetti, 94.
Lentulo. Lettera, 42, 124, 198.
Leonardo da Arezzo. Canzoni, r 84. —
Sermone, 42.
Leonardo Giov. Giacomo. Trattato, 52.
— da Vinci. Precetti, 30.
Leone X. Relazione, 33. — Lega di,
Leonico. Epigrammi, 84.
Leonzio, monaco. Segreti, 66.
Leopardi Girolamo. Canzone, 93, 94.
Leopoldo I. Lettera, 78. — Canzone
a, 161.
Lintz. Avvisi, 78.
Lippi Dionisio. Libro, 151. — Canzo-
ne, 153.
— Lorenzo. Poema, 1 1 8.
Lippomano Girolamo. Relazione, 145.
Liveri, de\ Giovanni. Canoni sulle ta-
vole di, 194.
Livio. Traduzione da, 137.
Lodovico di Alberghettino. Sonetto,
185.
Londra, Esposiz. di. Nota, 81.
Longhi Giuseppe. Disegni, 6r.
Lorenzo s. Leggenda, 102, 121.
Lorenzini Giulio. Rime, 144.
— Lorenzo. Geometria, 153.
Lorenzo del Rosso. Trattato, 18.
Loschi Lodovico. Congratulazioni, 82.
Lottini Giov. Frane. Trattato, 68. —
Lettera, 151.
Luca s. Leggenda, 102, 121.
Lucano, 40.
Lucardesi Giov. Paolo. Sonetto, 93.
Lucia s. Leggenda, 121.
Luigi XIII. Discorso a, 98. — Lette-
re, ivi.
Lullo Raimondo. Opere, 108.
Luni. Catalogo, 80.
Lunigiana. Uomini illustri, 86. — I-
scrizioni, 81.
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253
Lupi Filippo. Sonetto, 94.
Lupori Giovanni. Sonetto, 170.
Luzzi Francesco. Notizie, 95.
Il
M. M. Sonetti, 178.
Macchine. Disegni di, 37.
Machiavelli Nicolò. Capitolo, 41. — I-
struzione, 1 49.
Macedo Francesco. Sonetto a, 163.
Magalotti Antonio. Satira, 161.
— Cesare. Lettere, 150.
— Lorenzo. Rime, 23, 144, 146, 192.
— Lettere, 57, 58, 72, 152. — La
Madreselva, 192. — Discorso sul
Portogallo, 200. — Traduzione, 94.
Magalus Abraym. Leggenda, 58.
Maggi. Rime, 161.
Magliabechi Antonio. Lettere a, 56.
— Iacopo. Rime, 94.
Magnani Lorenzo. Canzone, 86.
Maiano. Villeggiatura di, 118, 141.
Maimonide M. Aforismi, 99.
Malaspina marchesi. Memorie dei, 77.
— Isabella. Sonetto per, 162.
— Opizo. Versi a, 162.
Malatesta da Pesaro. Sonetto, 170,
185.
— Antonio. Poema, 163.
— Battista. Laude, 175.
Malecarni Francesco. Trionfo, 1 90.
Malespini Giacotto. Cronaca, 98 e sg.
— Ricordano. Cronaca, ivi.
Male volta Alessandro. Sonetto su, 157.
Malpighi Camillo. Rime, 144.
Malta, cavalieri di. Ordini, 56.
Malvicini Cristoforo. Orazione, 134.
Mambrino Roseo. Mandati, 76.
Mancini Bart. Priorista, 33.
Manetti Giannozzo. Sonetto per, 177.
Epistola, 124.
Manfredi Eustachio. Sonetti, 20, 22
e sgg.
Manganello. Capitolo, 87.
Mannetti Antonio, Sonetto a, 183.
Manni Ant. Maria. Note, 82. — Indi-
ce, 82.
— D. M. Trattato, 81.
— Giovanni. Sonetto, 175.
— Maria. Copia, 74.
Mantova. Capitoli, 57.
Manuzio Paolo. Carmi, 31.
Manzini Bartolomeo. Lettere, 146.
Maometto II. Lettera, 124.
Marco s. Leggenda, 102. — Passione,
136.
Margherita s. Leggenda, 102, 121, 138.
Maria s. Leggenda, 122.
— Novella, chiesa di. Inventario, 76,
79, 80. — Concessione, 81.
Marignolle, da, Curzio. Poesie, 93.
Mariotti Filippo. Opere, 67, 68, 82.
Marretti Lelio. Ricordi, 50. — Discor-
so, 68.
Marsili Alfonso. Rime, 192.
— Luigi. Epistola, 198.
Marta s. Leggenda, 122.
Martelli Guglielmo. Sonetto, 161.
— Marco. Prose, 15.
Martinenghi Iacopo. Sonetti, 95.
Martinengo Francesco. Epigrafe lati-
na a, 187.
Martinetti Domenico. Opera, 140.'
Martini Rosso. Diario, 98.
Martino, frate. Cronaca, 140.
Marucelli. Diario, 96.
Marziale. Carmi, 31.
Marzimedici Cristoforo. Prose, 15. —
Sonetti, 20 e sgg.
Massa. Stato di, 78.
Massimiliano imperatore. Orazione a,
53» 54.
Matteo s. Passione, 136. — Leggenda,
102.
— da Fermo. Ricette, 35.
Mattia s. Leggenda, 102.
Mattioli Lod. Incisioni, 61.
Mazza Carlo Angelo. Panegirico, 85.
Mazzarino cardinale. Vita, testamento
e iscrizioni, 200.
Mazzi Carlo, Diario, 95.
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*54
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Medici, famiglia. Origine, 45. — Pa-
rentadi, 71. — Notizie, 71, 77. —
Genealogia, 78.
— Alessandro. Epitafio, 95.
— Antonio. Inventario, 79. — Testa-
mento, 77.
— Cambiozzo. Sonetti, 172.
— — Carlo Nicolò. Sonetti, 184.
— Claudia. Relazione, 77.
— Cosimo. Rime per, 171, 173.
— Ferdinando. Lode, 67. — Sonetto,
■56.
— Francesco. Guerra di Siena, 199.
Nota, 76. — Ricordi, 77.
— Francesco Maria. Rime a, 162.
— Giovanni. Storia, 96. — Sonetti per,
172, 176, 178.
— Giovanni Carlo. Orazione in morte
di, 14.
— Giuliano. Versi, 153.
— Ippolito. Lettera, 64. — Rime, 70.
— Leopoldo. Funerali, 78.
— Lorenzino. Vita e apologia, 200.
— Lorenzo. Rime, 92. — Orazione,
101. — Versi per, 171.
— Maria. Lettere, 98.
— Pietro. Versi per, 176, 184.
— Vitale. Epitafio, 95.
Medicine. Ricettario di, 35.
Medina, di, Pietro. Libro, 141.
Melani Domenico. Orazione per, 14.
Meliorati Remigio. Schiarimenti, 88.
Mellini Domenico. Trattato, 47.
Mendoza y Badovilla. Genealogia, 89.
Menzini Benedetto. Rime, 20 e sg.,
25, 146, 161, 162, 192, 195.
Mesue. Ricette, 35.
Metastasio P. Poesie, 146.
Michele s. Leggenda, 102.
Michelino del Gigante. Sonetto, 183.
Migliore, del, Ferd. Aggiunte, 153.
Migliorini Antonio. Canzone, 94.
Migliorucci Lazzaro. Rime, 93.
Milano, inficiali della Camera ducale
di, 193. — Entrate di, 54. — Av-
visi di, 43. — Capitoli, 52. — Con-
siglio, 69. Soccorso, 77. — Ufficia-
li a, 89. — Lettere del Duca, 74.
Minelli Antonio. Rime, 162.
Minerbetti Raffaele. Diario, 68.
— V. Ternari, 187.
Minozzi Pierfranc. Poesie, 87.
Minucci Bartolomeo. Relazione, 200.
Mirandola, della, Marco Ant, Poesie,
154.
Modesti -Frane. Epigrammi, 84.
Moisè da Palermo. Trattato, 155.
Molini Giuseppe. Copie, 68.
Molza Giov. Maria. Carmi, 31.
Monaci Ventura. Lettere, 44.
Monete. Notizie di, 80. — Catalogo
di, 82.
Moneti, padre. Poema, 93.
Monsignani Francesco. Lettere, 150.
Montecatini, da, Ugolino. Libro, no.
Montemagni Desiderio. Sonetti, 21.
Montemagno, da, Bonaccorso. Sonetti,
171, 177.
Montemellini Nicolò. Poesie, 93.
Montepulciano. Tavole, 65. — Rela-
zione su, 77.
Montevecchio, di, Giulio. Poema, 96.
Monticchiello, da, Domenico. Capitolo,
100. — Versione, 121.
Montioni. Notizie di, 79.
Morali Bernardo. Memorie, 118.
Morelli Giovanni. Ricordi, 107, 108.
— Protesto, 134.
— Paolo. Scritti, 107.
— Vincenzo. Lettere, 107.
Moreniana Biblioteca. Deliberazione,
82.
Mormorai Carlo. Sonetto, 93.
— Tommaso. Rime per, 157.
Moro Leonardo. Relazione, 72.
Morone. Parere, 55. — Lettera, ivi.
Morosini Marco Ant. Relazione, 51.
Moscovia. Ambasciatori di, 78.
Mosti Antonio. Prose, 15. — Rime,
23» 144.
Mozzi Marcantonio. Sonetti, 20 e sgg.
— Tommaso. Novella, 134.
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255
Mureto Marcantonio. Carmi, 31.
Musa s. Leggenda, 121.
Musica. Rime in, 65.
Mutigliano, da, Bartolomea. Versi, 173.
Naccherelli Pietro. Sonetto, 92.
Napoletana Giulia. Sonetto, 160.
Xavagero Andrea. Carmi, 31.
— Bernardo. Relazióne, 50, 200.
Negri Giov. Frane. Traduzione e supple-
mento al Tasso, 164.
Nelli Giov. Batt. Trattato, 141.
Nello di Giuliano. Esposizione, 198.
Nepi. Origine di, 76.
Neretti Giovanni. Poesia, 84.
Nerli Filippo. Commentari, 85, 98.
— Jacopo. Lezione, 78.
Neri Filippo s. Lodi, 14.
Nero Francesco, del. Lettere a, 63.
— Piero. Novella, 134. — Lettera, ivi.
Neuburg, Duca di. Matrimonio, 77.
Nicandrio. Parafrasi, 35.
Nicastro, mons. di. Lettere, 62.
Nicastro Lorenzo. Predica, 59.
Niccoli Benedetta. Libro, j8.
Niccolini Otto. Consiglio, 48.
Nicolò s. da Tolentino. Profezia, 54.
— V. Conclave, 33. — Lettera, 124.
— Cieco. Rime, 171, 173, 175.
— del Gallina. Canzone, 127.
— da Poggibonsi. Viaggio, 130.
— da Salerno. Ricette, 1 1 r .
Nizza. Trattato di, 54.
Nobili Flaminio. Carmi, 31.
Nomi Federico. Rime, 86, 162, 192.
Nores Pietro. Storia, 69.
Novellino. Estratti dal, 44.
Nozzolini Giuseppe. Sonetto a, 157.
o
Oderigì frate minore. Narrazione, 197.
Offemburg". Relazione, 88.
Omero. Poema, 156.
Onestà, Tribunale dell'. Notizie, 78.
Onofrio s. Leggende, 1 1 1 .
Orazio. Traduzione di un'ode, 187. —
Commento, 1 49.
Orcagna. Sonetti, 183.
Oricellari Bernardo. Epistola, 101.
Origene. Versione, 109. — Omelia, 138.
Orlando. Imitazione dell', 120.
Orléans, d', Emanuele. Giuramento, 80.
Ornato. Esercizi, 14.
Orosio Paolo. Libro, 113.
Orsi Giuseppe. Sonetti, 20, 22.
Orsini Fabrizio. Testamento, 76. —
Conti, 77.
— Marcantonio. Memorie, 76.
— Paolo. Ricevimento, 77.
Orsola s. Leggenda, 60, 121, 138.
Ottaviani Mecenate. Relazioni, 41.
Ottoboni Pietro. Sonetti, 20.
Ottomani. Descrizione degli, 69. — Pa-
ce con gli, 89.
Overnia, Conte di. Osservazione, 154.
Ovidio. Traduzioni, no.
Pacci Giov. Versione, 84.
Padova. Studenti in, 89.
Paganini Gaudenzo. Diatriba, 85.
— Pagano. Carme, 84.
Paggi Carlo Antonio. Leggi, 70.
Pagni D. Rime, 192.
Pagolotti Giovanni. Canzone, [90.
Palla Battista, della*. Lettere, 64.
Palmieri Cristoforo. Carme, 67.
— Matteo. Protesto, 42. — Trattato,
1 15, 120.
Pamfili Benedetto. Sonetti, 20 e sgg.
Panciatichi Lorenzo. Rime, 14, 85.
Pandolfini Filippo. Sonetto, 185.
— Francesco. Discorso, 149.
— Pandolfo. Scritti, 14, [5.
— Pierfilippo. Orazione, 64.
Panigarola Francesco. Apologia, 151.
Pannocchia. Canzone, 127.
Panunzio frate. Leggenda, 141.
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256
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Pan vini Onofrio. Storia, 55.
Panziera Ugo. Lauda, 24.
Paolo s. Leggenda, 102.
— IL Conclave, 33.
— III. Discorso a, 51. — Breve, 54,
76. — Discorso, 55.
— IV. Discorso, 55. — Conclave, 43.
Papa. Elezione del, 34. — Statuto del-
le guardie del, 193.
— Giuseppe, del. Trattato, 155.
Parenti Filippo. Esortazione, 64.
— Piero. Storia, 142 e sg,
Pasquali. Prove, 78.
Pasqualini Geronimo. Versione, 121.
Pasquini Giovanni. Poesie, 87.
Pasquino. Sonetti su, 157 e segg.
Passavanti Iacopo. Distinzione, 1 9. —
Specchio, 1 09.
Patacca ser. Poema, 81.
Pataroli Lorenzo. Carme, 85.
Patrizio s. Narrazione, 112.
Pavese, la. Comedia, 63.
Pazzi, de\ Alfonso. Sonetti per, 160.
— Antonio. Rime, 90, 92, 1 59.
— Luigi. Sonetti, 144.
— Maria Maddalena. Versi per, 162.
— de* Medici Alessandro. Tragedie, 84.
Pelagia s. Leggenda, 121.
Peraldo Guglielmo. Libro, 106.
Perfetti Bernardino. Poesie, 146.
Perini Cam. Lettere, 150.
Persia. Relazione del Re di, 50.
Perugia. Lista, 75.
Petrarca Francesco. Scritti, 31, 42, 57,
123, 126 e sg., 134, 198.
Petrini Antonio. Armeria universale,
193.
Petronilla s. Leggenda, 121.
Petruccio da Viterbo. Lettere, 121.
Piacevoli. Accademia dei, 63.
Piano. Accademia del, 63.
Piccolomini Enea. Orazione, 134.
Piccolomini Alessandro. Commenti ,
«52.
— Enea. Orazione, 134.
Pico Giov. Francesco. Vita, 31.
Pietro s. Chiesa di. Ricordi, 79.
— Apostolo. Leggenda, 102, 121.
— Igneo s. Lettere, 80.
Pieve. Notizie, 81.
— della, Bartolomeo. Capitolo, 165.
Pigafetta Filippo. Trattato, 193.
Pighetti Iacopo. Epigrafe latina, 187.
Pigli Giovanni. Ricordo, 135. — Ri-
me, 170, 179.
Pigna G. B. Carmi, 31.
Pilato. Epistola, 124.
Pio II. Conclave, 33. — Fatti di, 55.
— III. Conclave, 33.
— IV. Considerazioni, 55.
— V. Lega, 50. — Lettere, 53. —
Motu proprio, 78.
— VII. Allocuzione, 81.
— IX. Rime per, 81.
— Marco. Lettere, 146.
Pipo di Brunellesco. Sonetto, 182.
Pisa. Fortezza di, 77. — Studio di,
78. — Iscrizioni, 79. — Relazione,
81, 88. — Bagni di, 95.
Pistoia. Storia di, 46.
Pitagora. Traduzioni, no.
Pitti Luca. Versi in lode di, 179.
Pittura. Scritti sulla, 163.
Platone. Traduzioni da, 7, 10, 101, no.
Plutarco. Traduzioni da, 19, 41, 148.
Poggibonsi, da, Nicolò. Relazione, 1 1 9.
Poggio da Terranuova. Epistola, 122.
Polacchi. Vittoria dei, 161.
Polibio. Libro, 148.
Polo cardin. Lettere, 53.
— Marco. Trattato, 116, 136.
Polonia. Relazione di, 50, 52, 53.
Polta Iacopo, del. Capitolo, 41.
Poltri Domenico. Rime, 93.
Pontano Giovanni. Carmi 31. — Let-
tera, 43.
Pontenano, da, Benedetto. Trattato,
175.
Poppi, da, Battista. Contratto, 74.
Porcacci Tommaso. Notizie, 71.
Porcari Stefano. Lettere* 42.
Porfirio. Commentario, 63.
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FIRENZE
257
Porti Simone. Esposizione, 56.
Portinari Pier Francesco. Esposizione,
103.
Portogallo. Sugli affari del, 200.
Pratesi Angelo Maria. Ottavario, 146.
Prato, da, Domenico. Lettera, 135.
Pratovecchio, da, Cristofano. Orazio-
ne, 134.
Preti Girolamo. Poesie, 86.
Priamo, re. Storia, 40.
Prospero. Libro, 140.
Pucci Antonio. Sonetto, 178. — Ter-
nari, 184. — Rime, no. — Zibal-
done, 41.
— Emilio. Prove, 76.
— Giov. Lorenzo. Prose, 15.
— Lorenzo. Lettere, 64. — Orazione,
79-
Puccini Alessandro. Orazione, 94.
Quilici G. B. Elegia, 82.
Quirico. Rappresentazione, 62.
Quirino Vincenzo. Epistola 10 !.
Il
Radda Antonio. Rime, 162.
Raggirato. Cicalate del, 14.
Rasis. Libro di, no.
Redi Francesco. Rime, 20 e sgg., 162,
192.
Regner des Marais. Sonetti, 21.
Reparata s. Leggenda, 121.
Riario Raffaele. Mandato, 75.
Ricasoli fam. Ricordi, 79.
— Bernardo. Sonetto su, 157,
— Bindaccio. Epistola, 101.
— Cesare. Sonetti, 22.
— G. B. Sonetto, 92.
— Pandolfo. Biblioteca, 117.
— Rucellai Orazio. V. Rucellai Orazio.
Riccardi fam. Documenti, 81.
Ricci Bernardo. Rime, 169.
— Guidone. Consigli, 88.
G. MAZZATTNTI — Manoscritti delle biblioteche d
— Piero. Rime, 169.
Ricciardi. Galleria, 163.
— G. B. Rime, 71, 146, 192.
Riccio, del, Agostino. Libro, 154.
— Leonardo. Diario, 98.
Riccoldo frate. Itinerario, 108.
Ricomanni Iacopo. Sonetto, 151.
Ridolfi B. Lettere, 64.
— Giovanni. Itinerario, 150.
— Lorenzo. Trattato, 49.
Rilli. Inventario, 79.
— Raffaele. Lettera, ivi.
Rilli-Orsini. Inventario, 80.
— Annibale, Proemio, 79.
Rinalducci G. B. Morte del March. G.
Gaufrido, 200.
Rinieri di Strancoli. Documenti, 74.
Rinieri G. B. Lettere, 150.
Rinuccini famiglia. Memorie, 75.
— Alessandro. Lettera, 95.
— Andrea. Copia, 120.
— Buonaccorso. Prospetto, 75.
— Ottavio. Rime, 91 e sg., 94, 154.
— Paolo. Inventario, 75.
— Tommaso. Notizie, 95.
Risorvole Nicolò. Canzone, 184.
Riva. Statuti di, 68.
Rizzo Dionisio. Componimenti, 70.
Robertello. Trattato, 149.
Roberto re. Epistola, 134.
Romei. Poesie, 90.
Roma. Avvisi di, 43, 79. — Miracolo,
62. — Storia, 101, 148. — Rela-
zione, 199. — Notizia, 108.
Romagnosi Giandomenico. Progetto,
147.
Romani. Sulla milizia dei, 192.
Roncilioni Saltamacchia. Orazione, 78.
Rondinelli Alessandro. Sonetto a, 185.
Rondinelli G. G. lettere, 146.
Ronto Matteo. Traduzione, 115. —
Epistola, 149.
Rosa Salvatore. Canzoni, 94. — Ri-
me, 162.
Rosana s. Leggenda, 121.
Rosello canonico. Sonetti, 177, 182.
Italia, x 17
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Rossano Marcantonio. Componimenti,
70.
Rossi, De. Canzone, 153.
— r Bastiano. Diario, 98.
— Roberto. Sonetti, 170.
Rosso, Del, Giuseppe. Librerie, 81.
Rovai Frane. Poesia, 71.
Rovere Vittoria, della. Orazione in
morte di, 14.
Rucellai Cosimo. Componimenti, 70.
— Giovanni. Lettera, 134.
— Orazio. Scritti, 20 e sgg., 87, 161,
192.
— Palla. Sonetto, 160.
Ruffo Giordano. Trattato, 34.
Ruinetti Giacomo. Lettere, 146.
S
Sacchetti Franco. Novelle, 88. — Ri-
me, 127, 164.
— Giannozzo. Canzone, 127.
— Matteo. Lettere, 150.
Sacrato Cesare. Lettere, 146.
Sacripanti Gius. Biografie, 82.
Sacrobosco, di, Giov. Trattato, 145.
Sadeler Marco. Incisioni, 61.
Saguntino Nicola. Versione, 104.
Saliceto, da, Guglielmo. Libro, 108,
109.
Salmi. Volgarizzamento dei, 9.
Salsilli Giov. Sonetto, 96.
Salvadori Andrea. Discorso, 96. — In-
termezzi, 97.
Salvetti Pietro. Rime, 94, 146, 161, 162.
Salviati Alamanno. Diario, 98.
— Iacopo. Rime, 192. — Lettere, 64.
— Leonardo. Elegia a, 199.
— - Lucrezia. Lettere, 64.
— Vincenzo. Versi a» 162.
Salvini Ant. Maria. Traduz. del libro
di Rolando Freart, 9. — Prose, [5.
— Esercizi, 14. — Cicalate, ivi. —
Sonetti, 20 e sg. — Note, 33.
— Salvino. Sonetti, 23.
Salustio. Volgar. di, 32, 134.
Salutati Coluccio. Sonetto, 41, 172. —
Lettere, 44, 123. — Trattato, 142.
Sangallo, da, Antonio. Diario, 96. —
Note, ivi.
Sanguinacci Iacopo. Canzone, 123.
Sanleolini Frane. Canzoni, 92.
Sannazaro I. Sonetto, 158. — Carmi,
3».
Santucci Antonio. Tavole astronomi-
che 196.
Sasvitali Boiardi Silvia. Lettere, 146.
Sapienza. Orologio della, 59.
Sarto Andrea, del. Quadri, 80.
Sassonia, Principe di. Ricordi, 78.
Savini Guido. Elogio, 95.
Saviozzo Simone. Rime, 123, 133. —
Vita di Dante, 174.
Savoia. Relazione della, 199.
— Madama di. Discorso a, 53.
Savonarola G. Vite di, 72, 78.
Savorgnan Ascanio. Relazione, 51.
Scali Giulio. Sonetto a, 160.
Scanbrilla Francesco. Sonetto, 178. —
Orazione, 184.
Scarlatti Giulio. Prose, 15. — Rime,
20 e sg.
Scarperia, da, Agostino. Sermoni, 120.
Scelto, dello, Binduccio. Libro, 105.
Schoner Giovanni. Libro, 194.
Scipione Africano. Racconto, 151.
Sega, del, Lazzaro. Miscellanea, 102.
Segaloni Frane. Lettere, 150.
Segna, Duca di. Canzone per, 159.
Segni Bernardo. Discorso, 148.
— Fabio. Versi, 158.
Sellaio Iacopo. Poesie, 90.
Senaregi. Lettere, 70.
Seneca. Opere, 38, 39, 42, no, 125.
Serapione. Ricette, 35.
Seregni Basilio. Lettere, 150.
Serragli G. Lettere, 46, 64.
Sersale. Nota, 79.
Sertini Alessandro. Poesie, 91 e segg.
Strozzi Carlo. Discorso, 149.
— Piero. Lettere, 150.
Sforza Francesco. Documenti, 74. —
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FIRENZE
Lettere, 134. — Rime per, 173, 176.
— Pallavicino. Difesa, 54. — Canzo-
ne, 86.
Sicilia. Catalogo dei Re di, 193.
Siena. Relazione di, 45. — Discorso
su, 51. — Entrate, 54. — Scritti
su, 54.
Sigismondo imp. Lettera, 74.
Sigoli Simone. Viaggio, 130.
Silvestri Domenico. Traduzione, 57.
— Epistola, 124.
Silvestro papa. Leggenda, 102.
Simone s. Leggenda 102.
— da Siena. Vedi Saviozzo.
— orafo. Atto, 74.
Simoni Simone. Lettera, 134.
Sincero. Esercizi del, 14.
Sisto s. papa. Leggenda, 102.
— IV. Brevi, 25, 150. — Conclave, 33.
— Bolla 54.
— V. Conclave, 43.
Smarrito. Cicalate dello, 14.
^Snidato. Esercizi dello, 14.
Soldini Paolo. Sonetto, 177.
Somerer Giorgio. Segreti, 88.
Sommai Francesco, Sonetto a, 160.
Sommaia Carlo, della. Sonetto, 160.
— Girolamo. Rime, 165, 192.
— Guglielmo. Inventario, 76.
Soderini Fiammetta. Sonetto, 90.
— Giovanni. Scritti, 114, 137.
— Giovanni Vittorio. Lettera, 95.
- Soldani Iacopo. Satire, 161.
Sòranzo Giacomo. Relazione, 51.
Sorbolonghi Michelangelo. Mandati, 75.
Sordini Giov. Notizie, 67.
Sorgenti. Accademia dei, 89.
Spagna. Storia di, 42. — Entrate, 54.
Spano Pietro. Versioni, 125.
Spigelio Adriano. Canzone per, 187.
Spini Gherardo. Sonetto, 159.
Spinola Carlo. Conponimenti, 70.
— Francesco Ant. Scritti, ivi.
— G. B. Scritti, ivi.
— Leonardo. Scritti, ivi.
Squarcialupi Alessandro. Diario, 68.
> ) cij . . ;
Sultano. Entrate del, 37.
Suriano Michele. Relazione, 50, 52,
53. — Commentari, 54.
Susanna s. Leggenda, 12 f.
Svizzera. Relazione della, 53.
Stabili Francesco. Capitolo, 165.
Stecuti Giovanni. Sonetto a, 176.
Stefano s. Ordine di, 34. — Priorato
di, 79.
— Leggenda, 102, 121.
— Enrico. Carmi, 31.
Stoppa frate. Poesia, 143.
Strada Ottaviano. Vita, 47. — Storia,
ivi e 48.
— da, Zanobi. Versioni, 112, 1 15 e sg.
Strambi Matteo. Trattato, 77.
Strasoldo. Relazione, 80.
Stronconi Lodovico. Orazione, 76.
Strozzi famiglia. Lettere, 151.
— Carlo, 192, 196. — Scritti, 56, 149,
'52.
— Filippo. Vita e fatti, 200. — Rime,
92.
— Giulio. Lettere, 150.
— G. B. Maggi, 91. Rime, ivi, 156.
— Leone. Sonetti, 21.
— Lorenzo. Vita di Filippo Strozzi,
200.
— Marcello. Lettere, 64.
— Piero. Discorsi, 54. Lettere, 150.
— Tommaso. Trattato, 155.
— Ventura. Rime, 144.
T
Tacito. Versioni, 124. — Vita di A-
gricola, 10.
Taddeo maestro. Rubriche, 196. —
Traduzioni, ivi, 122. — Esposizio-
ne, 131.
Taglienti Giov. Ant Componimenti, 70.
Taise s. Leggenda, 138.
Tanari. Lettere, 146.
Tancio Mario. Repertorio, 49.
Tansilli Giov. Sonetto, 157.
Tarsilla s. Leggenda, 121, 138.
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2ÒO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Tarugino, capitano. Lettera, 64.
Tasso Torquato. Lettera, 32. — Rime,
91, 159. — Notizie, 148. — Sulla
Gerusalemme, 164.
Tassoni Ferrante. Lettere, 146.
— G. M. Lettere, ivi.
Tebaldeo Antonio. Carmi, 31.
Tedaldi G. B. Trattato, 52.
— Piero. Sonetti, 171.
Teglia Vincenzo. Lettere, 150.
Tempi Orazio. Lettere, 150.
Teodosia s. Leggenda, 121.
Teofrasto. Traduzione, 134.
Teologia. Opere di, 57.
Terenzi Luca. Rime, 97, 192.
Terenzio. Comedie, 83, 84.
Testi Annibale. Sonetti, 86.
— Fulvio. Rime, 86, 161.
Teuzzone. Traduzione, 113.
Tiepolo Nicolò. Relazione, 199.
Tinucci Nicolò. Sonetti, 172, 174, 177,
185-
Tiraboschi Lucrezio. Lettere, 146.
Tolomei. Inventario, 80. — Quadri, 81.
— Benuccio. Sonetto, 129.
— Camillo. Lettere, 146.
— Filippo. Canzone, 97.
Tolomeo. Trattati, 7, 63.
Tolosani Bertrando. Orazione, 158.
Tomaso s. Leggende, 109, 121.
— apostolo. Leggenda, 102.
— di Nicolò. Prologo, 60.
Tornai Iacopo. Ode, 96.
Torre, della, Bartolomeo. Componimen-
ti, 70.
— G. B. Trattato, 38.
Tortolini Frane. Sonetto, 92.
Toscana, 13, 81.
Traccolo da Rimini. Sonetto, 179.
Trento, Concilio di. Scritture, 56, 57.
Tunisi. Relazione di, 53.
Turco. Trattato col, 54. — Entrate
del, ivi.
W
Ubaldi Ubaldo. Consiglio, 123.
Ubaldini Ottaviano. Sonetto, 171.
Uberti Fazio, degli. Poema, 32, 99. —
Rime, 123, 127, 165, 174.
Ubertino. Ricette, 35.
Uberto Duca. Libro, 101.
Ufragia s. Leggenda, 138.
Ughelli Ferdinando. Lettere, 150.
Ugone. Trattato, 29.
Uguccioni Bernardo, Lettera, 151.
— Giovanni. Lettera, 104.
UH vieri. Lettera a, 75.
Umidi. Accademia degli, 82.
Unaino. Trattato, 7.
Ungheria. Guerra di, 77.
Urbano VI. Conclave, 33.
— Vili. Canzone per, 162.
Ursini Nicolò. Elegia, 124.
Usodimare . Antonio. Dubbi, 82.
V
Vaglienti Piero. Libro, 104.
Vai Monsignore. Rime, 162,
Valerio Massimo. Rubriche, 8. — E-
sposizione, 131.
Valerio Cristof. Relazione, 16.
Valletta generale. Difesa del, 200.
Valli. Notizie di, 79.
Valori Baccio. Lettera, 89.
Valperga Antonio, di. Rime, 70.
Valvasori Domenico. Lettere, 95.
Varano Ercole. Lettere, 146.
Varchi Benedetto — Carmi, 31. — So-
netti contro al, 159, 160. -Sonet-
to al, 188. — Traduzione, 59. —
Rime, 93, 94, 143 e sg., 157 e sg.
— Orazione, 95.
Vegezio. Volgarizzamento, 132.
Venerosi M. A. Rime, 192.
Venezia, 43, 50, 51, 53, 54, 78, 199.
Veneziani. Orazione per i, 14.
Venerio Maffeo. Rime, 93.
Ventimiglia Giov. Raccolta, 94.
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FIRENZE
2ÓI
Verme, Dal. Lettere, 146.
Verrua, conte di. Avvertimenti, 43.
Vespucci Nicolò. Giornale, 89.
Vettori Francesco. Dialogo; 55, 103.
— Luigi. Sonetto per, 177.
— Piero. Proemio, 95.
Viali D. S. Rime, 192.
Viceti Frane. Maria. Relazione, 69, 71.
Vicomercati Girolamo. Sonetti, 158.
Vienna. Scritti politici, 43. — Asse-
dio di, 161.
Villani Filippo. Vita, 96.
— Giovanni. Cronaca, 10, 98 e sg. —
Frammenti della cronaca, 74, 184.
Vincenzo frate. Sermone, 148.
Vinta Paolo. Ordine, 139.
Violante di Baviera. Festa di, 78.
Virgilio. Traduzione di, 100.
Virtù, Conte di. Poema sul, 40.
Visconte, mons. Relazione, 52.
Visconti Bruzio. Ballata, 127.
— Gian Galeazzo. Lettera, 134.
— Vedi Virtù, Conte di.
Vitelli Pier Francesco. Rime, 162.
Vitriaco, da, Iacopo. Esempio, 107.
Vittori Quinto. Nota, 66.
Vivaldi Michelangelo. Sonetto a, 188.
— Sonetto, 160.
Viviani Vincenzo. Orazione per, 14.
Vocari Bartolomeo, 178.
Vopisco Flaccio. Vite, 149.
H
Weierstrass. Lezioni, .73.
Windisch Graetz. Opuscolo, 13.
Z
Zanobi s. Orazione per, 14.
Zappi F. Sonetti, 23.
Zerbinati Paolo. Lettere, 146.
— Ant. Maria. Lettere, ivi.
Zerla Giuseppe. Relazione, 52.
Zipoli Perlone. Poema, 156.
Zolfo. Processo dello, 66.
Zosima s. Leggenda, 138.
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INDICE DEL VOLUME
I mss. della R. Biblioteca Centrale Nazionale di FIRENZE Pag. 7-201
Indice delle Poesie » 205
Indice degli Autori » 243
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#
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Dott. GIUSEPPE MAZZATINTI
Prof, nel R. Liceo di Forlì.
Dott. FORTUNATO PINTOR
Sottobibliotecario della Naz. di Firenze.
INVENTARI
DEI
MANOSCRITTI
DELLE
BIBLIOTECHE D'ITALIA
VOLUME XI.
FIRENZE
(r. biblioteca nazionale centrale)
FORLÌ,
CASA EDITRICE LUIGI BORD ANDINI
I 90 I.
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(Continuazione del Voi. X - Anno igoo)
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II, IV, 286. (Magi. CI. XXIV, num. 64).
« Discorso politico in dialogo sopra la revolutione di Napoli, tra la Santità
di N. S. et il sig. Ambasciatore di Spagna » [la rivoluzione di « quel
fellone di Massaniello »]. — « Relatione distinta del successo fra il sig.
Ambasciatore Cattolico e mons. Vescovo di Lamego Ambasciatore di Por-
togallo ». — Lettera di d. Giovanni Chiumazzero al card. Bichi, 24 marzo
1641 ; in spagnuolo: — risp. del card. Bichi, stessa data. — Lettera del
maresciallo d y Estrée al card. Albernozzi ; Roma 26 marzo 1641. — « Mo-
do tenuto nell'aggiustamento seguito tra il sig. card. Barberino et il sig.
Ambasciatore di Francia ». — « Confirmatio sedis apostolicae donationis
factae a Carolo v Religioni s. Johannis Hierosolimitani super concessione
insularum Melitae et Gaulos et arcis Tripolis »; 28 luglio 1578. — « Let-
tera et parere del card. Morone scritto al Nunzio Delfino sopra la confir-
matione di Massimiliano Imperatore in Re de* Romani, 1563 ». — « Edi-
ctum imperiale contra Regem Gallorum, 1521 ». — Diploma del Doge di
Venezia a favor di Bianca Cappello; 16 giugno 1579. — « Instruttione
o ver informatione sopra le cose d* Inghilterra data dal card. Polo a pa-
pa Paolo terzo quando vi fu destinato Legato ». — « Consideratone so-
pra la lega nuova che si doveva fare dopo che fu ottenuta la vittoria na-
vale contra Turchi Y anno 157 1, et consideratone sopra i capitoli propo-
sti in essa lega ». — « Avvertimenti del Principe di Transilvania manda-
ti al suo ambasciatore in Roma da esporli a S. Santità ». — « Instrutio-
ne per Spagna a mons. Prospero Santa Croce » . — Discorso se la « mu-
tatione d' un costume anticho d' una città è utile o dannoso a quel go-
verno ». — « Instructio prò ili. cardinali de Pisis ad Imp. et Regem
Philippum, 1556 ». « Instruttione del Re catholico per il particolare del
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Re di Bohemia al Commendator maggiore d'Alcantara, 1562 ». — Di-
scorso sulla potenza e stato dell' impero Turco. — Relazione dell' impero
di Carlo v di un ambasciatore Veneto : « Ho sempre esistimato grande-
mente giovare nel governo della Repub. a coloro che in tal'administratio-
ne son posti» ecc. — Relazione dell'imp. Turco di Domenico THvisan, 1554
— Breve di Clemente Vili al re di Persia; 2 maggio 1601. — « Relatio-
ne dello stato, governo, sito, grandezza, ricchezza et entrata della ili. Re-
pubblica di Gienova ». — « Avvertimenti al crist. re di Francia Luigi tre-
decimo intorno alle guerre intraprese da lui in Italia insieme col Duca
di Savoia V anno 1625 ». — Copia di lett. di Lamberto di Giovanni del-
l' Antella al cognato Francesco Gualterotti, 1497. Segue un « Comento
sopra la lettera di Lamberto (predetto) a di 8 d' agosto 1497 constituto
alla presenza di tutto il numero delli Otto ». — Istruzione a mons. B.
Minerbetti vescovo d'Arezzo ambasciatore fiorentino al Re di Spagna. —
« Informazione di papa Clemente vili et de' cardinali del suo tempo e
di quella corte ». — Relaz. di Roma di Antonio Suriano, 1535. — Copie
di lettere tra la Regina madre e Luigi XIII, 16 19. — « Capitolationi nel-
la pace di Francia del 1616 ». — t Compendio di tutte 1' opere pie che
si son fatte in Firenze ne' giorni dell' infirmità del ser. d. Cosimo Medi-
ci Granduca, raccolto da Agnolo Marzi Medici per ordine di Madama ser. » .
— Capitoli tra il Governo di Milano « et gì' ambasciatori della lega Gri-
sa quanto concerne alla Valtellina ». — Scritti vari relativi alla guerra
della Valtellina, 1627. — Relaz. della congiura del Vacchero in Genova,
1628. — Diario della guerra mossa dal duca di Savoia sul Monferrato,
dal 1 febbraio al 16 maggio 1628. — Manifesto del Dtica di Savoia al go-
vernatore di Milano don Giov. de Mendoza, 161 4. — « Copia d'una let-
tera che scrisse Francesco re di Francia a Paolo ili rispondendo a molte
doglienze fattegli contro da Carlo imperadore », 10 marzo 1542: la copia
è fatta sopra « un libro di storie d' Italia scritto in penna da Migliore
Cresci ». — Discorso sui soggetti papabili per la morte di Paolo V. Se-
gue la relaz. del conclave. — « La mina sventata o vero gì' arcani della
Francia svelati con le scoperte cospirazioni con Turchi e ribelli d' Unghe-
ria ». — « Notizia a favore di Filippo V nostro Monarca delle Spagne
per la successione nel Ducato di Milano: autore don Serafino Biscardi
Fiscale della Regia Camera di Napoli eletto Reg. t0 del supremo Cons.
d'Italia ». — Epistola Cleri Gallicani ad Innocentium XI. — « Spoglio di
notizie storiche fatto dal can. Lorenzo Pancialiclii » (su la « Guerra di Ca-
stro e della Lega »). — Lettera di Giordano Orsini alla Signoria di Ve-
nezia; 22 novembre 1563. — « Ristretto delle facultà, fuoghi, anime, ca-
FIRENZE 1 1
valli e fanti della Militia del Regno di Sicilia numerati in tempo del vi-
ceré marchese di Pescara; riformato in tempo dell' ecc.* dell' ili. viceré
Marco Antonio Colonna corrente V anno mdlxxvii ». — « Consideratio-
ni sopra le difficoltadi che ne nasceranno neir essecutione delli capitoli
di pace fatti in Spagna fra il Re Ferdinando di Boemia e la Republica
di Venetia ». — « Il colloquio delle volpi, discorso fatto tra il sig. card.
Ottobono et Azzolino le sere delli 4, 8 e 12 decembre 1669 ». — Relaz.
della corte di Roma dell' Erizzo amb. veneto. — « Della nobiltà di Fi-
renze e famiglia Tempi ». — « Discours sur tous les seigneurs et dames
de la Cour [de France] en forme de librarie ». — Stato delle diocesi di
Francia nel 1606.
Cart., in fol., sec. XVI e sg. ; ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 287. (Magi. CI. XXV, num. 118).
« Casi tragici memorabili di Firenze »: cosi sul dorso. E son relazioni delle
morti di Paolo Buonagrazia, Francesco Bucherelli, Lorenzo Spinelli e Ni-
colò degli Alessandri, 1548; di Alfonso Piccolomini, 1590; di Cosimo Sca-
li, 1592; di Vincenzo Serzelli e Matteo Santini, 1577 ; dell'alfiere Pierpao-
lo Stibbi dalle Ripomarance, 1634; di G. B. Cavalcanti e Maddalena del
Rosso Antinori, 1652 ; di Caterina Picchena Buondelmonte, 1662 ; di Fulvia
Piccolomini ne' Griffoli; di Caterina Canacci, 1638; di Giacinto Centini e
compagni, 1634: di Ginevra Morelli, detta la Rossina; di Francesco [Stabili]
d'Ascoli, 1327. — Abiura di Pandolfo Ricasoli e di Faustina Mainardi,
1641.
Cart., in fol., secolo scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 288. (Magi. CI. XXV, num. 99).
& Essortatione di m. Bartolomeo Cavalcanti alla Signoria di Venetia a nome
del Re di Francia per la confederatione contra V Imperatore » . — Copie
di lettere della Rep. di Siena, del Duca di Toscana, e del march, di Ma-
rignano\ gennaio 1554. — Copia di lettera di mons. Piero Carnesecchi ai
cardinali dell'Inquisizione; 9 luglio 1567. — Copia di lett. di Enrico IV
a' suoi ambasciatori a Roma; 20 sett. 1595. — Breve relaz. della morte
di Alfonso Duca di Ferrara, c relaz. dell' « Acquisto di Ferrara fatto dal-
la Chiesa per la morte del Duca Alfonso ». — « Satira contro Genova:
a mes. Pilippo Spadini Andrea Lori: Voi nV avvisate, dolce Spadin mio ».
— Note di storia della poesia, ecclesiastica e de' papi.
Cart., in foi. sec. XVII e sg M ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza Marmi.
II, IV, 289. (Magi. CI. XXV, num. 107).
Relaz. della Rep. di Firenze di Marco Eoscari, 1527. — Investitura dello
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Stato di Firenze fatto da Carlo V al Duca Alessandro de* Medici, 1530.
— Autorità data al Duca Alessandro dai XII Riformatori di Firenze, 27
aprile 1532. — Contratto di matrimonio fra Alessandro de* Medici e Marghe-
rita d' Austria. — Partito del Consiglio fior, per V elez. di Cosimo a Du-
ca, 9 gennaio 1536. — Investitura dello stato di Siena a favore di Cosi-
mo duca. — Relaz. del Ducato di Toscana di Vincenzo Fedeli, 1561. —
Relaz. del med. del Gussoni amb. veneto. — Capitoli matrimoniali tra T ar-
ciduchessa d' Austria e Cosimo 11, 1608. — Relaz. adesp. della Toscana
ne' primi anni del secolo XVII.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 323. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Marmi.
« Capitoli che mes. Giovanni Gambacorti fece al Comune di Fiorenza quan-
do dette la citta di Pisa a' signori Fiorentini »; settembre 1407 (fol. 16).
— c Historia vera de Comite Ugolino qui cum filiis misericorditer finiit
in civitate Pisana. Ad rei memoriam et scientiam futurorum quod in ci-
vitate Pisana ab incanì. Dom. circa M CC LXXXIII quo ex tempore exer-
citus aut armata marittima Pisanorum » etc. (fol. 24). — Lettera di G.
B. Busini a Benedetto Varchi; Roma 11 agosto 1568 (fol. 30). — Vita di
Nicolò Capponi : « La famiglia de' Capponi, famiglia illustre per i sopre-
mi honori quali sono il Gonfalonierato di iustitia » ecc. (fol. 34). — Re-
laz. di Roma di Giov. Delfino, 1598 (fol. 72). — Lettera di Enrico IV al
Parlamento « che proceda contra al Duca di Birone e complici della con-
giura contro la persona di sua Maestà »; 17 giugno 1602 *(fol. 111). —
« Sententia super dissolutione matrimonii Henrici iiij Francorum et Na-
varrae Regis et ser. Margheritae a Francia » (fol. 113). — Lettera sulla
prigionia del Duca di Birone; 8 giugno 1602 (fol. 117). — « Risposta
alle osservazioni mandate a torno nella prigionia del conte d' Overnia e
del Duca di Birone Tanno 1602 » (fol. 121). — Note di storia ecclesia-
stica fiorentina (fol. 128). — Storia della « Schiatta reale d' Inghilterra »
(fol. 167). — Bassi Frane. « Avvertimenti belli da esser letti da ogni per-
sona litterata sopra il comporre orazioni funerali » (fol. 173). — Copia
di lettera del Duca d* Ossuna a Paolo V; 12 agosto 161 1 (fol. 207).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 214 num., ma alcuni son bianchi. - Leg. in membrana. —
Provenienza : Marmi.
Apologia di Lorenzino de' Medici (pag. 1 ). — Istruz. del card. Ippolito de* Me-
dici al suo agente presso Carlo v (pag. 25). — Capitoli tra Clemente VII
e Carlo v da una parte e Firenze dall' altra, agosto 1530 (pag. 44). —
II, IV, 290. (Magi. CI. XXV, num. 108).
II, IV, 291. (Magi. CI. XXV, num. 109).
FIRENZE
13
Lettera di Francesco I al papa; 10 marzo 1542 (pag. 49). — « Le cose
più notabili che al tempo di Carlo V se trovarono al mondo in numero
ternario » (pag. 145). — Discorso « del modo che % i Cristiani potrebbo-
no tenere per scacciare in quattro anni il Turco dall' Europa » (pag. 151).
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 256, ma alcune son bianche. Leg. in mezza membr. —
Provenienza : Marmi.
II, IV, 292 (Magi. CI. XXV, num. 111).
« Raccolta di lettere et altre scritture di diversi Principi, Ministri di Prin-
cipi e Capitani concernenti l'Impresa di Siena », 1552 e sgg. Precede
T indice degli scrittori delle lettere (molte sono di Piero Strozzi e del
Duca Cosimo),
Cart., in fol., secolo scorso, pp. 403 scritte, non comprese le prime che contengono 1' in-
dice. Leg. % in cart. — Provenienza : piarmi.
II, IV, 293. (Magi. CI. XXV, num. 112).
Ecloga di Piero Angelio Bargeo ; autogr. : « Cosmus. Hoc etiam Nymphae me-
cum percurrite Carmen ». Segue un sonetto « sopra il medesimo », au-
togr., dello stesso: « Sacro santo felice et lieto giorno »; dopo il quale
è questa nota in maiuscolo : « Di questo nuovo parto consecrato all' im-
mortai memoria della felicissima creation vostra con ogni reverentia fa
oblatione Y humilissimo vasallo et servo di V. ili. et ecc. S. Piero Angelio
Bargeo ». — Rime e carmi:
1. Al Duca Cosimo II : Heu misera exemplum tradet Prudentia multis.
2. Son. al med. : Ornamento '1 miracol di natura.
3. Son. alla Duchessa : Sete voi donna o dea ? le virtù sole.
4. Son. al card, de Medici : Se visto non v' havesse il quarto Pio.
5. « All' ecc. sig. Grazia di Fiorenza » son. : Passando, signor mio, per 1* ampio mare.
6. Due distici a De ingressu Ducis in Urbem », con la firma dell' autore (e son suoi i
sonetti citati) Iacobus Vicotnannus Camers.
7. Stanze adesp. : Illustrissimo sir duce benegno.
8. Canz. a Cosimo II : Signor mio non mortai anzi divino.
9. Sonetto caud. col titolo « Il card, di Ferrara al Re di Francia »; Che debb* io far
monsiur, che mi consigli ?
10. Son. caud. col titolo « Pasquino per gli cardinali franzesi »: Ah devote persone, ah
poverini.
1 1 . Istanza al Duca in versi : Inlustrisimo Duca, Nuto nato.
c Beni di cittadini fiorentini banditi et rebelli quali restono al netto al fisco
et non alienati », 1549. — Carmi e rime:
1. Cosme Ducum Princeps, Dux optime, Cosme Deorum : di Iohannes Baptista Placentinus.
2. Al Duca : Quot foliis silvae quot guttis equor abundat : di Apollonius Bergìus Flan-
der, 1508.
3. Al card, de* Medici : Cantaber indoctus etc. : di Petrus Stihius.
4. Al med. del med. : dir sic prata virent, coelum nitet, omnia florent.
5. Al Duca Francesco : Atthide multisona resonant arbusta referta : di Petrusantus Ghe-
zìus Laterenensis \
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6. Son. al Duca : La virginal città con humil cuore : di Pietro Corradini organista.
7. Stanza adesp. : Deh porgi mano a V affannato ingegno.
« Discorso venuto da •Roma intorno al Papato » con la statistica de* cardi-
nali imperiali, francesi, neutrali e farnesiani. Sonetto di P. F. Asirelli:
Felice Siena ben chiamar ti dèi: precede una lettera dell' a. al Duca, 13
gennaio 1560. — Oraz. lat. in lode del Duca Cosimo: « Quod precatus a
Deo » etc. — Diploma di Giov. Giacomo de' Medici a favore del conte
Clemente Pietra; ultimo di novembre 1554. — « Copia d' una lettera del
sig. Pietro Strozzi a mohs. di Sansach inbasciadore »; 18 aprile 1554. —
« Instrutione a voi Agnolo Guicciardini per le cose appartenenti al por-
to et terra fortezze di Ferraio ». — « Nota de* passi di nave che si tro-
vono nel dominio di sua Ecc. ili. allogati già per gV officiali » 1550-53.
— « Informatione delle ragioni et speditione della Rocca Sigillina » , che
si sottomise alla Rep. nel 1453. — « Epitaphio della morte del estremo
capitano Luchino »> da Fivizzano, m. nel 1560. — « Sumpto et calculo »
di quanto rese la gabella delle macine e del quattrino per libbra di car-
ne, dal 1557 al 1559, in Firenze. — Lettera di Battista Bartolomei da Pi-
stoia al Duca, per proporre modificazioni amministrative. Lettere di Mat-
teo Luparelli da Certaldo e di Corbizo Corbizi al Duca. — De Thermis An~
dreae Bacai Elpidiensis medici libri septem: con epistola di dedica a Pio
IV ; ma v' è soltanto V epistola. — Lettera autogr. di Piero Vettori al Du-
ca; Firenze, 16 aprile 1549. — Lodi, in lat., di Cosimo II. — Catalogo
delle « famiglie che per le cappelle et sepolture possono essere operai
del convento della Annuntiata » . — Lettera adesp. e s. d. a Cosimo lì sul-
la vendita del sale nel territorio ducale. — Oraz. lat. al Duca di Giov.
Battista Piacentino, 1550. — Lettera dell' abate Di Negro a Luca Martini;
Genova 11 gennaio 1548. Segue la copia della risposta, s. d. — Avvisi
politici indirizzati a Venezia da Costantinopoli, Praga, Milano e Trento
1 561 ; e da Costantinopoli, Roma, Parigi e d'Inghilterra, 1549.
Cart., in fol., sec. XVI e sg. La numerazione delle pagg. è imperfettissima ; segno che le
miscellanee facevan parte di vari volumi. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 294. (Magi. CI. XXV, num. 191).
« Successo di Bestagno fra 1 Duca di Savoia e Governatore di Milano, rac-
contato per la parte del Duca ». — « Cessione delle ragioni sopra Parma
et Piacenza fatta per il Duca Maximiliano a papa Leone X; 151 5 ». —
Capitoli della concessione di Piacenza e parte dello Stato di Parma a Otta-
viano Farnese; 15 sett. 1556. — Capitoli di tregua tra il Duca di Parma
e il march, di Marignano ; 29 maggio 1552. — Ragguaglio di Parnaso sopra
il movimento delle armi di Spagna contro il Duca di Nevers per la suc-
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FIRENZE 1 5
cessione nel ducato di Mantova e Monferrato. — « Breve relazione del-
l' impresa di Mantova fatta dagli Imperiali alli 18 luglio 1630 in giove-
dì >. — c Discorso politico fatto dalla Libertà d* Italia alla Nobiltà ita-
liana in esclusione del trattato di sospensione d' armi ne' presenti rumori
di guerra di Lombardia, 1630. — Decretum Caroli V de praecedentiis in
favorem Genuensium », 11 agosto 1526. — « Fatto dell'eccesso atroce or-
dito dal card, di Giansone contro il march, del Vasto » : relaz. mutila.
Segue una nota sul « Tenore dei cartelli trovati affissi per Roma » su lo
stesso argom. — Scrittura in lite di precedenze tra il clero e il Magi-
gistrato d' Imola, 1634. — « Pro visionati che servono al sig. Principe card,
di Savoia »>, 1635.
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 295. (Magi. CI. XXV, num. 106).
Miscellanea di storia fiorentina. ( Scritti vari sulle famiglie di Fir. e sulle se-
polture di s. Croce e s. Spirito ; — Commissioni date dalla Rep. a Frane.
Nori, Girolamo Pilli e Pellegrino Lorini, a G. B. Ridolfi e Luca Albizzi,
a Pier Soderini, a Frane. Soderini vescovo di Volterra; — documenti, ri-
petuti in molte altre miscellanee, di storia fior, dalla caduta della Rep. al
31). — « Storia di Migliore Cresci fior, delle cose d'Italia dall'a. 1525 al-
l' a. 1546 » (fol. 1 e sgg. della seconda metà del cod.). — Orazione di
Pierfilippo d' Alessandro Pandolfini al popolo di Firenze, detta in s, Lorenzo
il 28 gennaio 1528 (fol. 124).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 190 e 157. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 296. (Magi. CI. XXV, num. 192).
Cataloghi di Gonfalonieri e Senatori fiorentini nel secolo XVI e sg. e di Se-
natori eletti nell'agosto del 1734; — nota genealogica de* Medici (se-
colo xvii e sg. ) ; — catalogo di Fiorentini de' sestieri di s. Giovanni, s. Ma-
ria Novella, s. Croce, s. Spirito (è del secolo XV ); — « Notizie apparte-
nenti al Governo della Città e Stato Fiorentino sotto la casa de' Medici »
(secolo scorso); — catalogo di cittadini fiorentini, eletti gonfalonieri,
di balia, ecc. nel secolo xvi. — Frammento di cronaca italiana della se-
conda metà del secolo XV : « gallus Novariam irrumpens italos omnes de-
nudavit | His seditionibus dum Pisani implicarentur et magis in dies de-
speratio sequeretur, rursus ad Regem Francorum ...» (in due fogli mem-
bran.). — Testimonianze storiche della Libertà di Firenze e della sua in-
dipendenza dall' Impero ( sec. xvil ). — Nota sulla riforma della Dogana
di Pisa; — e delle provvisioni e spese annuali degli uffiziali del Monte
di Pietà di Firenze (sec. xvil).
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
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16 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 297. (Magi. CI. XXV, num. 113).
Copie delle notissime relazioni de* « Casi tragici » avvenuti i n Firenze (mor-
ti e condanne di G. B. Cavalcanti, Maddalena del Rosso, Caterina Canac-
ci, P. P. Stibbi, famiglia Cenci, Caterina Picchena, Ginevra Morelli detta
la Rossina, ecc.). — Relaz. della morte di Maria d'Avalos principessa di
Verona e del Duca d' Andria (mutila: pag. 54). — Rinunzia fatta da Car-
lo Goffredo, conte di Potenza, del proprio Stato, a Francesco suo fratello
(pag. 64). — « Breve relazione dell'acquisto di Buda et altre piazze del-
l' Ungheria fatto da Solimano Turco » (pag. 78). — Relaz. della congiu-
ra de' Pazzi (pag. 100). — Relaz. della morte di Alessandro de* Medici
(pag. 109). — Vita di mons. Giov. Ciampoli (pag. 240). — Relaz. della
morte di Gir. Savonarola (pag. 289). — « L' orrenda morte di suor Fran-
cesca Fabbroni Pisana seguita nel monastero di s. Gemignano il di 24
sett. 1681 » (pag. 325). — « Successo accaduto a Niccolò Compagni nel-
la città di Lucca Y a. 1600 e sua giusta vendetta » (pag. 332). : — « Ca-
so della sig. Fulvia Piccolomini ne 1 Griffoli in Siena » (pag. 348). —
« Vita di don Giovanni de' Medici, figlio naturale del Granduca Cosimo 1,
descritta dal Baroncelli » (pag. 360).
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 391. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 298. (Magi. CI. XXV, num. 114).
Vita di Filippo Strozzi: « Nacque Filippo Strozzi in Firenze nel 1488 e fu
nel battesimo nominato Gio. Battista » ecc. (pag. 1). — Memorie e suc-
cessioni di Casa Medici (pag. 169). — « Ragguaglio degli amori del Re di
Francia con madamosella detta la Valiera » (pag. 183). — Della nobiltà
della casa Caraffa (pag. 283) e « Successo della morte dei Caraffi in Ro-
ma » (pag. 289). — Congiura contro Gino Capponi seguita Tanno 1546
(pag. 295). — Vita di donna Olimpia Maidalchini Pamfilii, « quale gover-
nò lo spirituale nel pontificato d' Innocenzio X »>; narrata dall'abate Gual-
do (pag. 303-487)-
Cart., in fol., secolo scorso, pp. 487. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 299. (Magi. CI. XXV, num. 115).
Vita di Curzio Marignolli (pag. i). — Abiure del can. Pandolfo Ricasoli (pag.
31), di Faustina Mainardi (pag. 51) e del prete Iacopo Fan toni (pag. 65 ).
— Vita di Andrea Gaburri (pag. 77). — Opinione di P. Sarpi sul modo
di governarsi de* principi (pag. 106). — Lettera del med. a Paolo v in
difesa di Venezia interdetta (pag. 200). — Vita del card. Giulio Mazza-
rino (pag. 237). — Ragguaglio del viaggio fatto Fa, 1700 a Roma da
Cosimo III (pag. 357). — Storia del conte d'Arco (pag. 385). — Relaz.
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FIRENZE 1 7
della morte di Cecco [Stabili] d'Ascoli (pag. 421). Segue la sentenza
contro il med. (pag. 429).
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 456. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 300. (Magi. CI. XXV, num. 116).
« Memorie di Casa Medici con T origine e descendenza loro » (fol. 2-126).
Relaz. del viaggio fatto nel Finale dal card. Giov. Carlo de* Medici nel
1649 (fol. 127). — Relaz. della corte di Roma, regnante Clemente IX, di
un ambasciatore di Francia (fol. 134). — Relazione di esecuzioni capitali
fatte in Pistoia il 21 agosto 1663 (fol. 162). — Aggiunta alla preced. re-
laz. di Roma (fol. 174). — Processo contro Michele Molinos (fol. 177).
— Vita del b. Brandano (fol. 184).
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 198. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 301. (Magi. CI. XXV, num. 117).
Relazioni de* viaggi di Cosimo de* Medici in Germania , Fiandra , Olanda ,
1667-69; — de' viaggi e feste per le nozze di Violante Beatrice di Ba-
viera e Ferdinando de' Medici. — Trattato adesp. de « La politica de*
rev. padri Giesuiti ».
Cart., in fol., sec. scorso, £F. num. fino al 78. Leg. in mezza membr. — Provenienza :
Marmi.
II, IV, 302. (Magi. CI. XXV, num. 193).
« Capitoli matrimoniali di Carlo v per Margherita sua figliuola col duca A-
lessandro de' Medici, con altri contratti, e testamento di Clemente vii, e
altri contratti fatti col Duca Cosimo de' Medici e la detta Margherita
d' Austria » : copie del sec. XVI.
Cart., in' fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 303. (Magi. CI. XXV, num. 194).
Catalogo de* Capitani e Commissari fiorentini in Cortona, dal 141 1 al 1631.
— Note dell' amministrazione del Comune di Cortona nel 1634, e lettere
relative al Comune stesso. — Convenzione della Comunità d' Arezzo coi
Conti Catani: acef. — Donazione di terre fatta dal conte Gualteruzzo di
Colmatrano al Comune di Colmatrano; 1254: copia dall' orig. esistente
nelT archivio di Colmatrano. — Atto di sommessione della terra di Mon-
topoli alla Rep. Fiorentina; 8 agosto 1349. — Memorie di castelli e feudi
di Toscana, race, da Girolamo da Sommala.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabecbi.
II, IV, 304. (Magi. CI. XXV, num. 195).
Miscellanea di documenti per la storia fiorentina nella seconda metà del se-
colo XV e nella prima del successivo.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche cC Italia^ XI z
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cart., in fol., sec. XV e sgg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
In principio son riportati i « Versi scritti nella pittura oramai lacera della cacciata da Fi-
renze del Duca d'Atene, che è sotto il campanile dei Bargello : Tu mi facesti più ch'al-
tr' uon crudele » ; e il catalogo dei Fiorentini che essendo allora castellani e rettori di
terre a venderono e tradirono e detteno le fortezze e terre ».
II, IV, 305. (Magi. CI. XXV, num. 1-96).
Vita di Curzio Marignolli ( fol. i ). — Relaz. della morte di Giov. Rinaldo
Monaldeschi, d'ordine della regina Cristina di Svezia ( fol. 46 ). — « Caso
accaduto a Nicolò Compagni e sua vendetta » ( fol. 91). — Relazione,
scritta da Francesco Rondinella dei giustiziati in Firenze nel 1653 (fol. 101).
Cart., in fol., secolo scorso, ff. 228. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 306. (Magi. CI. XXV, num. 197).
Girolamo da Sommala, Notizie de* Medici (pag. i ). — Memorie de' Medici,
estr. da un Diario di Ani. Frane. Afarmi (pag. 73). — Atti vari (testamen-
ti, donazioni, ecc.) e memorie storiche relative ai Granduchi (pag. 79 e
s g , g'-)- — A 221 è una relaz. « di un attentato di sorprender la Ter-
ra del Sole » di Pielro Castellani di s. Sofia; 4 maggio 1582: autogr.
Cart., in fol., sec. XVI e sg., pp. 360. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 307. (Magi. CI. XXV, num. 198).
Scritture e documenti riguardanti la storia della famiglia Medici e de* Gran-
duchi nel secolo xvn e sg.
Cart., in fol., sec. XVII e sg., pp. 450. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 308. (Magi. CI. XXV, num. 199).
a Scritture appartenenti alla guerra di Cosimo I de* Medici colla Rep. di
Siena »: copie e originali.
Cart., sec. XVI e sg., in fol., ff*. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 309. (Magi. CI. XXV, num. 338).
Ricordi di Lorenzo di Piero di Cosimo de 9 Medici (fol. i ). — Ricordi di Gino
di Neri Capponi ( fol. 3 ). — « Confessione o vero examina di ser Nicolò Ti-
nucci notaio de* X fatta in palagio, di settembre 1433 (fol. 7). — Copia
di lettera di Alberto deli Antella a Francesco Gualterotti, e relativo com-
mento, 1497 (fol. 19). — « Commissione data per in campo de' Franzesi
a Francesco Nori, a dì 14 marzo 1499 » (fol. 41). — Commissione a G. B.
Ridolfi e Luca degli Albizi, iò giugno 1500 (fol 52); — a Frane. Neri
(fol. 54); — a Pier Soderini, 12 sett. 1500 (fol. 55); — a Francesco So-
derini, 21 ott. 1500 (fol. 58). — « Discorso sopra il riformar lo stato di
Firenze ad istanza di papa Leone x » ( fol. 68 ). — ■ Copie di lettere della
Rep. a Raffaello Girolami, 1521 (fol. 83). — Discorso del riformarla cit-
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FIRENZE
tà di Firenze fatto da Alessandro di Guglielmo de' Pazzi l'a, 1522 al card. *
Giulio de' Medici » (fol. 93). — « Copia de* capitoli portati a Roma dal
sig. Galeazzo Sforza per conto del sig. Malatesta Baglioni da esser con-
fermati dalla Santità di N. S. » (fol. 107). — Copie di lettere di Pier
Vettori, 1530 (fol. 109). — Discorso di Roberto Acciaitioli all' arciv. di Ca-
pila intorno allo stato di Firenze, 1530 (fol. 122). — Lettera e discorso
di Luigi Guicciardini sullo stato di Firenze, 1530-31 (fol. 129). — Copie
di due lettere di Francesco Guicciardini a Bart. Lanfredini e a Roberto
Pucci (fol. 141). — Riforma dello Stato di Firenze, 1532 27 aprile» (fol.
151). — Copia di due lettere di Benedetto Buondelmonti a Frane. Ant.
Nori, gonfalonier di giustizia, ed a Giov. Frane, da Mantova; 1531 (fol.
170). — Dati statistici dell' amministraz. di Firenze (fol. 189). — Copia
del memoriale de* fuorusciti fiorentini a Carlo v, 1536 (fol. 196).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 197. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Gaddi.
« Fragmenti del processo et esamine di fra Girolamo Savonarola, con più
lettere di diversi principi e signori, di Pietro e Leone Strozzi, del Busino
ed altre scritture e memorie con la vita di Filippo Strozzi ». Le lettere
son tutte del sec. XVI e relative, per lo più, alla storia fiorentina e di Fio-
rentini. — Le lettere di G. B. Busini sono dirette a Benedetto Varchi. —
La vita di Filippo Strozzi è in fine: nelle prime tre ce. è una breve bio-
grafia di Piero di Filippo Strozzi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. eccettuati i primi 1-91. Leg. in pelle rossa. —
Provenienza : Gaddi, 197. — È da segnalarsi il « Triumphus ad magnificimi Lauren-
tiura Petri Medicem Petri Nicolay de Filicaria » in ternari : Mentre mia alma lieta
e vagabonda; con, in fine, la data del 3 aprile 15 13.
« Notitia di Gino di Neri Capponi il vecchio » (fol. 1 ). — « Discorso sopra
le cause delle essecutioni fatte nelle persone di quelli che havevano con-
giurato contro al Re [di Francia] et suo Stato » (fol. 26). — Copia di
lettera adesp. al papa « super rebus Anglicanis » (fol. 37). — Discorso
di Piero Strozzi sulla guerra di Siena ( fol. 43 ). — Nota sul « Re Sciatha-
mas » di Persia (fol. 51). — Epistola « domino Francisco de Gaddis o-
ratori fiorentino alla corte del Re di Francia »; s. d. ; ma sec. xvi (fol.
55)- — « Commissione data per la M. a del ser. Re de Franza al magni-
fico mons. de Lins suo ambasciatore », 1482. Seguono la « Responsio ili.
Ducis Mediolani ad eam partem expositionis domini Lini qua Regis Fer-
dinandi societatem rescindi postulabat », in italiano; e la risposta dello
stesso ambasciatore ( fol. 60 ). — Istruzione della Rep. di Firenze a Fi-
li, IV, 310. (Magi. CI. XXV, num. 337).
II, IV, 311. (Magi. CI. XXV, num. 339).
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
lippo Magalotti, Iacopo Salviati, Lorenzo Ridolfi e Bartolomeo Valori, am-
basciatori al re Ladislao; 1408 (fol. 65). — Discorso dei predetti amba-
sciatori al re (fol. 72): con note e giunte marginali.' — « Copia de la in-
struzione portata per Giuliano Gondi et de le dichiarationi a quella fac-
te per V ili. Duca di Calabria et de Urbino »; s. d., ma sec. Xv (fol. 84).
— Esame di un bolognese « in palatio Capitanei platee civitatis Floren-
tie »; 24 sett. 1490 (fol. 85). — Per la nomina del cancelliere dell'arte
di Calimala, sec. xv (fol. 86). — Copia di lettera di Ferdinando I d'A-
ragona; « che si salvino la sig. de Arimino, de Pesauro et Antonello da
Forlivio cum li loro stati; et quando non si potesse ottenere da la pre-
fata S. là dieta salvezza, noi promettiamo solennemente » ecc. ; s. d. ( fol.
87). — Informatone sulla topografia di Siena e suo territorio; sec. XV
(fol. 88). — « Conducta et capitula ili. Ducis Calabriae », 1480 (fol. 94).
— « Notitia de' cambi a mes. Giulio Del Caccia. La mercatura è una arte
trovata » ecc. (fol. 109). — Ricordi d'interessi degli Orsini nella guerra
sostenuta da Ferdinando 1 d'Aragona (fol. 112). — « Capitolo d'una
storietta dove si narrano le novità seguite in Firenze 1' anno 1433 e la
presa di Cosimo di Giovanni Bicci de' Medici et la sua carcere et confi-
no a Padova, scritto in quei tempi» (fol. 113). — « Copia pacis » tra il
re di Napoli, il papa, Venezia, il duca di Milano e Firenze, 1467 (fol.
116). — Minuta di lettere adesp. e s. d.: « Per questa tua ultima de di
xij ricevuto per Francesco cavallaro » ecc.; sec. xv (fol. 122). — Lette-
ra adesp. ad un ambasciatore; « Tu hai vedute le lettere ricevute et
scripte a Roma » ecc.; sec. XV (fol. 123). — Proposta adesp. di riforma
di governo a Lorenzo de' Medici: « Magnifice Laurenti benefactor mi
singularissime et a quo totus pendeo. Per 1' obbligo ho con la patria *
ecc. (fol. 126). — Lettera adesp. e s. d. al re Ferdinando d'Aragona;
« S. M. li Perchè in dimostratione et in facto ogni homo intenda che Lo-
renzo de Medici et le cose sue sono cosi veri fedeli observanti et dedi-
tissimi servitori a V. M. là » ecc. (fol. 127). — « Responsio ili. domi-
^orum Ducum Mediolani etc. ad magnificos dominos oratores christianis-
simi D. Regis Francie »; Milano 3 luglio 1479. (fol. 130). — Proposte
di riforma dell' Accademia delle Arti in Firenze, fatte da Federico Zuccaro
(fol. 134). — « Admaestramento delli semplici sacerdoti come si debbo-
no exercitare inverso del sacramento » dell' eucaristia: trattato in sette
parti; sec. XV (fol. 138). — « M. Antonii Coccii Sabellici in Rapsodiam
historiarum ab orbe condito prefatio » (fol. 158). Seguono estratti della
stessa opera. — De gradibus vitiorum (fol. 168). Seguono le virtù cardi-
nali (ivi). — « Incipiunt proverbia Senecc secundum ordinem alphabeti
FIRENZE 2 1
descripta » (fol. 179). — Sentenze bibliche (fol. 184 e 186) e definizioni
morali. — Estratti da epistole e sermoni del sec. XV, fatti per esercizio
di coltura e per norma dello scriver lettere (fol. 194). — « Tractatus
proporcionum secundum ven. doctorem magistrum Albertum de Sassonia »
(fol. 203). — Altro trattato c. s. « editus a magistro Thome Braduardini
anglico et ego magister Iohannes de Palma scripsi » ( fol. 208 ). — « Li-
bellus de multis vanitatibus Iudeorum scriptus et completus per me fra-
trem Iohannem de Nuremberga sub mense marcio, 2 a die etc. » (fol.
213). — Trattato de « l'arte matematiche » (fol. 238). — Cronaca dal
1470 al 1482 [di Benedetto Deif\\ « L'anno 1470. Passò di questa vita
Piero de Cosimo de Medici. En detto anno fu rotto papa Pagolo e la Si-
gnoria de Vi. a .... dalla legha duchale et fiorentina et napoletana. En
detto anno se fé* provisione » ecc. Seguono (fol. 271 a) giunte alla cronaca
dal 1453 air 82, e una serie di nomi fiorentini (fol. 272 a J, e (fol. 273) « la
vita de Benedetto Dei da V anno 141 7, quello a fatto ecc. B.° Dei sanza
donna, sanza figluoli, sanza debiti mai non choperò 12 chose non ne pa-
ne, nè vino, nè carne, nè olio, nè sale, nè biave (?), nè lengne, nè for-
magio, nè chavretti, nè lepori, nè fagiani, nè starne, nè chaponi, e mai
non ó mangiato altro a mia giorni. B.° Dei non pago mai nulla » ecc.
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 274 num. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi, 244.
II, IV, 312. (Magi. CI. XXV, num. 341).
Minute di lettere al Granduca, della seconda metà del sec. XVI, adesp. e s.
d. ; ed una ad Iacopo Pitti, s. d. ( fol. i ). — Copia di lettera di Girolamo
Benivieni a Clemente VII, i novembre 1 530, « poi eh' ebbe doppo lungo
assedio ridotta la patria in sua potestà et avanti eh' havesse ancora deli-
berato pienamente che governo volessi introdurre in quella » ( fol. 11). —
Catalogo di Priori fiorentini, 1487-96 (fol. 25). — « MCCLXXii. Qui apres-
so saranno scritti tutti i magnifici et potenti signori signori Priori dell'arti
et gonfalonieri di giustitia del Popolo et Comune di Firenze come huomi-
ni guelfi et mantenitori de parte guelfa et mercatanti e artefici della det-
ta città. Comincioronsi sopradetti priori a dì XV di giugnio 1282 » ecc.
(fol. 38): fino al 1293. — « Incipit Rosa novella super arte dictaminis
composita per dominum Petrwn de Boacteriis artis not. ministrorum mi-
nimum ac et iudicem » : il proemio è in due copie ( fol. 48 e sg. ). Seguo-
no esempi e formulario d' epistole ( fol. 50 ) ; e le « Epistole domini Petri
de Bovateriis » in volgare e in lat. (fol. 86). — Note grammaticali lat.
(fol. 92). — « Incipiunt latina cursiva magistri Rubei « (fol. 93): e segue
il formulario di lettere del med. , cominciando da quelle « de filio ad pa-
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trem », ecc. (fol. 93; sec. xiv). — « Ritraete) di cose della Francia. La
corona et li re di Francia sono hoggi più galliardi ricchi et più potenti »
ecc. (fol. 105). — Supplica al re di Francia, s. d., de « li burgiesi et ha-
bitatori di Rohano insieme con tucto il popolo de V alta et bassa Nor-
mandia »; tradotta da Cristoforo Boncini da Pistoia; sec. XVI (fol. 113).
— « Oratione alli fuorusciti di Fiorenza et altri cittadini amatori della
Libertà », 1556 (fol. 115). — Discorso adesp. d'un accademico della Cru-
sca, sopra la Bellezza; sec. XVI in. (fol. 137). — Dialogo politico, del sec.
xvi ex., fra Paolo e Uberto: « P. Molte e varie sono le caggioni mes.
Uberto mio per le quali infinitamente ralegrar mi debbo d' esser ritorna-
to a Genova » ecc. ( fol. 1 49 ). — « Dialogo sopra la morte de 4 Carafi »
(fol. 171): interlocutori, Lattanzio e Gasparino bargelli.
Cart., in fol., sec. XIV e sgg., ff. 174. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Gaddi, 263.
« Novella dilectevole dieta da alcuni del Boccaccio nuovamente ritrovata. Ri-
trovandomi un giorno più che V usato da gravissime | et levati da tavola,
il Soldano ogni hora più humile et con maggior » : fin. mutila così (fol.
1-8 sec. XVI ). — « Consiglio e achordo a voi ma[gnifici] Singnori della
città di Firenze d' un provedimento si deba fare nella vostra città »: è la
proposta d' un banco di Comune fatta da Andrea di Francesco Arnoldi (fol.
10-14: sec. XV). — « Protesto facto per chomandamento de* Singnori di
di Firenze a' rettori e altri uficii ministrino ragione per uno de* gonfalo-
nieri chome è d' uso, fatto per Marcho Palmieri gonfaloniere. Se Ila rive-
renza e Ila fede | di tutto sarete rogato » etc. (fol. 16-18: c. s.). — « Cho-
pia d' una lettera che il gran Soldano di Banbillonia schrisse al re di Ci-
pri per lo suo chavalieri e ambasciadore messer Stefano Pigli (?) 1 442 »
(fol. 19 e sgg.: c. s.). — « Figura della grande constelatione overo con-
giuntane di Saturno e di Giove nel sengno dello scorpione V anno
da T incarnatione di Cristo 1369 » (fol. 25-29: c. s.). — « Capitolo iiij
del secondo libro dell' oriuolo della sapientia » (fol. 32-40: c. s.). — « Ri-
sposta che fecie Dante Aldighùri a uno maestro di theologia il quale di-
cea eh' elli era heretico, nella qual risposta mostra che è vero christiano :
e fu nelle parti di Lombardia. Io scrissi già d' amor più volte rime » . Se-
guono: « De' dodici articoli della fede [ternari]: Io credo in un padre
che può fare ». — « De' sette sacramenti della Chiexa [ternari]: Et credo
eh' el battesmo ciaschum frexia ». — « De' dieci comandamenti della leg-
gie [ternari]: Dieci da Dio abiam comandamenti ». — « De' sette pec-
chati mortali [ternari]: Prima è superbia d' ogni mal radice ». — « Pa-
li, IV, 313. (Magi. CI. XXV, num. 343).
FIRENZE 2 3
ter noster [ternari]: Diciendo o padre che ne* cieli stai ». — « Ave Ma-
ria [ternari] : Ave regina Vergine Maria » (fol. 41 e sg.: c. s.). — « Licte-
ra Senensium ad Florentinos de congratulatione pacis facte Laudi de an-
no 1454 »: ma v' è solo questa didascalia: la prima 'metà del fol. 46 è
bianca. Seguono tre lettere sullo stesso argom. della Signoria di Fir. ai
Senesi (in risposta alla preced.) e alla Serenissima, e risposta di questa
alla Signoria (fol. 46: c. s.). — Lettera patente dei Priori del comune di
Perugia al Capitano del popolo, s. d. (fol. 48-56: c. s.). — Copia di lett.
di Pietro Campofregoso doge di Genova al re Alfonso d'Aragona, 1 7 luglio
1456 (fpl. 58). Segue la risp.: Napoli 10 agosto (fol. 58 e sg.). — Copia
di lett. di Giovanni duca di Calabria, luogotenente del Re di Francia in
Genova, alla Signoria di Firenze; Genova 6 luglio 1458 (fol. 59). Segue
la risp. (ivi). — « Pro Antonio Trivultio card. Novocomensi » oratio: « Si
quantum apud me gratum | perfruemur. Abite » (fol. 60-66: sec. xvi). —
« Oratio Demosthenis octava contra Philippum Macedonie Regem » (fol.
68-73: c. s.; di mano francese). — « Prima carmina edita per me Franci-
sctim ad s. Nicolaum Nucoli civem perusinum qui de mense decembris
preteriti MCCClxxxviij legit artem metricam. Iam dea clarificam stellantis
regia celi » (fol 75 e sgg. ) Un carme è indirizzato Ad mag. Petrum de
Castiliono: segue la risp. Un altro « Ad eundem m. Petrum de adventu
domini Andreasii marchionis de Cavalcabobus de Cremona prò domino
C[omite] Virtutum ire debentis Senas * : segue la Responsio m. Petri.
Un altro è « Responsio ad primam reponsivam magistri Petri » colla re-
lativa risp. Altri carmi sono Ad Lippolum ser Iohannis : uno è di « m.' Petri
predicti in carceribus trusi » ; e segue la risp. (sec. XI v). — « Civitates et
terre quas nunc tenet soldanus Babillonie que fuerunt christianorum » (fol.
82). — Catal. d' « Imperatores et reges christianorum qui coronantur et un-
guntur et qui non » (ivi). — « De conciliis generalibus cielebrandis et
provisionibus adversus futura scismata > (fol. 83-85: sec. XV ). — Carmen
in laudem di s. Hieronimi: « Ecclesie claram si vis laudare lucernam »
(fol. 87 e sg.: c. s.). — Epistola di frate Mariano ad Angelo Gaddi; dal
mon. di s. Andrea di Venezia, il di di s. Matteo ap., 1441 (fol. 88).
Cart., in 4, sec. XIV e sgg., ff. 88 recentem. nurn. Precede la tavola delle materie. Leg.
in membr. — Provenienza : Gaddi , num. 342.
II, IV, 314. (Magi. CI. XXV, num. 447).
c Ristretto di Cronache » fiorentine: dalle origini di Roma e di Firenze al
sec. XIV: ma sono per lo più cataloghi di cittadini, uffiziali, soldati ecc.,
estr. da documenti orig. — A fol. 243 e sgg. seguono altri cataloghi di
magistrati del 1502.
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Cart., in fol., secolo scorso. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni , 339.
II, IV, 315. (Magi. CI. XXV, num. 448).
« Breve discorso sopra 1' orìgine, nobiltà preeminenze della suprema Signoria
della Rep. Fiorentina .... overo introdutione al nuovo registro delle fa-
miglie e persone che tempo per tempo sono risedute de* dodici Buonuo-
mini e de' sedici Gonfalonieri delle Compagnie del Popolo ». — Estratti
. di cronache sul « primo reggimento e governo » di Firenze. — « Ordi-
nazioni fatte dalla Rep. Fiorentina assieme con V ecc. del Duca Alessan-
dro de' Medici dichiarato Capo della med., sotto li 17 febbraio 1530». —
« Origine e discendenza » di cospicue famiglie fiorentine e toscane : prece-
de un ragguaglio « in quanti modi di tempo in tempo si è governata la
città di Firenze ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza; Biscioni, 189.
II, IV, 316. (Magi. CI. XXV, num. 451).
Storia breve « Del Conte Ugo marchese e governatore della Toscana ». —
Narrazione breve della guerra di Firenze contro la terra di Semifonte,
1202, scritta da Pace di Iacopo da Certaldo nel 1332. — Lamento del Duca
d' Atene ; sirventese di Mino di Bindo d' Arezzo. — Sirventese del med.
contro le discordie degli Aretini; « Sazieretevi mai miseri Aretini ». —
Sirventese adesp. e anep. : » Al nome fia dell' alto Idio chortese » . —
Canzonetta « delle bellezze » : « Chi vuole avere certezze Di tutte le bel-
lezze ». — « Comincia la confessione di ser Nicolò Tinucci cancelliere . . ,
neir anno 1433 quando fu sostenuto » a petizione degli Otto di Guardia
(pag. 1-47).
Cart., in fol., secolo scorso, pp. 47, ma le prime non sono num. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Biscioni.
II, IV, 317. (Magi. CI. XXV, num. 323).
« Leonardi [Aretini] de temporibus suis » (fol. 1-6). — « Copia levata dallo
rigistro de li omini di quelle famiglie che furono fatte de' grandi per lo
popolo di Firenze Tanno 1291 per Giano della Bella et sui compagni »
(fol. 10). — Frammento di relaz. di viaggio in India: « come i marteri
intra noi molti altri fanno boti de* figliuoli loro e menagli dinanzi a lui e
stanogli a llato a questo idolo | in questa India che sarebbe apo noi ...»
(fol. 12 e sg.). — Dialoghi sul reggimento della città di Firenze; sec.
XVI. — « Antonio Giacomini Comm. generale de' Fiorentini per la ribellio-
ne d' Arezzo » ; c. s.
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 69. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi, 408.
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FIRENZE 25
II, IV, 318. (Magi. CI. XXV, num. 452).
Appunti di storia fior, e cataloghi di cittadini fiorentini, « gonfalone per
gonfalone ».
Cart., in fol., sec. XV e sgg. Lcg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
II, IV, 319. (Magi. CI. XXV, num. 453).
Apologia di Lorenzino de' Medici. — « Fragmenti dell' Istorie del sig. Fran-
cesco Guicciardini. — « Memoire en gros des quelques raretés du cabinet du
Roy » di Francia: medaglie, monete e libri. — Nota, in lat., sulla Britan-
nia. — Capitoli della pace del 1663 (guerra di Castro). — Nota informa-
tiva da Roma, 29 nov. 1675; adesp. — Frammento della Deca I di Li-
vio (sec. XV ). — Nota di storia fior, nel 1527. — Nota sulla medaglia
fatta coniare da Carlo 11 d' Inghilterra quando istituì Y Ordine della Le-
gaccia. — Due lett. adesp. air Imp. per la vittoria sui Turchi, 1574. — In
funere Ducis de Weimar; inno. — « Massime ne* Governi »; adesp. —
Appunti di storia fior.; con brevi ricordi del 1581, e con un catalogo di
otto nomi di fiorentini, di mano del sec. xv. — Frammento di autodifesa
di Gir. Savonarola.
Cart., in fol. e di ff. di varia misura, non num., sec. XVII e sg. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Biscioni.
II, IV, 320. (Magi. CI. XXV, num. 454).
c Notizie della guerra del G. D. di Toscana coi Barberini », estratte dagli
Ann. del Muratori e dal « Diario del Pastoso ms. nella Biscioniana ». —
« Manifesto di Don Fulvio della Cornia duca di Castiglione del Lago so-
pra la resa di quel Ducato air armi della Lega, il di 29 giugno 1643 »:
seguono altri docum. relativi allo stesso fatto.
Cart., in fol., sec. corso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 374.
II, IV, 321. (Magi. CI. XXV, num. 459).
Relazioni delle condanne e morti di Caterina Canacci, Maddalena del Rosso,
Cosimo Scali, Andrea Gaburri, P. P. Stibbi, Cecco Stabili d' Ascoli, Ca-
terina Picchena, Iacopo Guelfi, Rinaldo Monaldeschi, Giacinto Centini,
ecc. ( Sono contenute in molti altri mss. ). — Vita di don Vaiano Vaiani
di Modigliana (fol. 40). — Breve storia di Bianca Cappello (fol. 25). —
Relaz. della morte di suor Francesca Fabbroni e sue eresie (fol. 88). —
Relaz. della congiura di Pandolfo Pucci contro il Duca (fol. 167). — Me-
moria della madre di Lione tto Tornabuoni (fol. 174). — Relaz. della con-
giura de* Pazzi (fol. 177). — « Prosperità infelice di Francesco Canonici,
detto Mascambruno, sotto-Datario e Auditor di Ruota d* Innocenzo X »
(fol. 228).
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Cart., in fol., sec. scorso, ff. 334. Leg. in mezza pelle, col titolo ms. sul dorso di « Ca-
si funesti ». — Provenienza : Biscioni, 432.
II, IV, 322. (Magi. CI. XXV, num. 556).
« Parte cF historia [di Carlo Strozzi], che tratta de* Pontefici et Imperatori e
di cose seguite nella città di Firenze dal 1181 al 1303. Cicilia non sola-
mente lo ricevette come Papa e' aveva guerra co llui | el cardinale Nicco-
lao da Prato » (fol. 1-25: sec. XVII). — Sommario della storia di Fir. di
Bartolovieo Cerretani, 1 494-1519 (fol. 27 e sgg.: sec. XVI ). — Risposta di
Nicolò Acciainoli ad Agnolo Soderini: in dial. napol. (fol. 56 e sgg.: sec.
XVII ). — « Vite scritte da Filippo Villani » ( fol. 7 2 e sgg. : sec. scorso ). —
Relaz. di Firenze di Marco Foscari, 1528 (fol. 114 e sgg.: sec. XVI ); e del
card. Gussoni (fol. 132 e sgg.: sec. xvil). — Relaz. delle esequie del G.
D. Francesco, scritta da Giov. V. Soderini (fol. 158 e sgg.: c. s. ). — I-
struzione di Lorenzo de* Medici al figlio Piero, 1484 (fol. 174 e sgg.: c.
s.). — Sentenza contro Cecco Stabili (fol. 178 e sgg.:.c. s. ). — Indice-
sommario della storia di Fir. di Stefano d* Andrea Bonsi fior., che lo com-
pilò « per rechare a memoria a tutti quegli che desiderano volere sape-
re le chose passate e partiqularmente della famosa e dengia città di Fi-
renze »; dalle origini al 1434 (fol. 188 e sgg.: sec. XV). — Cronaca di
Fir. dal 1378 al 1380 (fol. 199 e sgg.: c. s. ).
Cart., in fol., ff. 209 scritti. Leg. in raembr. — Provenienza: Strozzi, num. 956 dei
mss. in fol.
Framm. della Cronaca di Carlo Strozzi, adesp. (cfr. il ms. preced.); « Cicilia
non solamente lo ricevette | il cardinale Nicolao da Prato » ( fol. 1 e sgg. ;
vecchia numeraz. 39-53). — Cronaca di Fir., adesp. e anep., dalle origini
al 1285: « Al nome di Dio. Roma fu fatta et edificata per Romolo | e fu
fatto Re Filipo bel figliuolo di questo Re » (fol. 20-23). — Cronaca di
Giovanni Villani: framm. che fin. « Morto Romolo sanza niuno rede fu
retta la cità di Roma per li detti ciento Sanatori uno anno : a la fine de
T ano per lo bene chomune de la Repubrica elesono » (fol. 24-30). —
Appunti di storia dal 70 av. C. a circa il 450 di C. (fol. 34). — Diario
della storia di Firenze dal 1284 al 1532 (fol. 37 e sgg.: secolo xvi). —
Frammento della Cronaca di Giov. Villani: « ebbono a patti i Fiorentini
del presente mese di giungno et feciogli da ffare le mura e Ile forteze.
Per la detta oste eh* era sopra la città di Pistoia mess. Napoleone degli
Orsini cardinale | et colla detta isperanza parlamento avea ordinato a Ba-
ri sovra '1 ba . . . . » : la didascalia dell' ultimo cap. è questa ; « Come il
re di Francia si credette essere eletto inperadore » (fol. 75-122).
II, IV, 323. (Magi. CI. XXV, num. 566).
FIRENZE
Cart., in fol., sec. XV, ff. 122 ; dal fol. 75 alla fine le pagine sono scritte in due colon-
ne. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num. 1036 dei mss. in fol.
II, IV, 324. (Magi. CI. XXV, num. 574).
Catalogo di famiglie fiorentine dal 1283 al 1496 (fol. 1 e sg.). — Discorso
adesp. su V origine della città di Firenze: acef. e mutilo in fine (fol 4 e
s SS-'f sec - XVI ). — Altro scritto adesp. c. s. (fol. 31 e sgg.; c. s.). — Al-
tro scritto adesp. c. s. (fol. 56 e sgg.; c. s.). — Apparatus ad cenobiti-
cam historiam conventus s. Marci de Florentia (fol. 66 e sgg.; c. s.). —
Obituario dello stesso conv. dal 1565 al 1608 (fol. 75 e sgg.; c. s. ). — Segue
un'appendice de* Priori del conv. (fol. 78 e sg.). — Note stor. su s. Ma-
ria Novella (fol. 81 e sgg.; c. s.). — « Notitia di quello voglia dire an-
dare per la maggiore e per la minore »: acef. (fol. 90; c. s. ). — Nota
su le arti maggiori e minori in Firenze (fol. 91; c. s. ). — Lettera di En-
rico VII di Lussemburgo a' Fiorentini, s. d.: e relativa risp., s. d. (fol.
93» 951 c « s *) — « Sententia lata per imp. Henricum septimum contra ili.
Principem dominum Regem Rubertum Iherusalem et Sicilie Regem »:
mutila in fine (fol. 96 e sgg.; sec. XIV ). — « Nobile discorso dell'anti-
chissima città di Fiesole» (fol. 102 e sgg.; sec. xvi). — «Informazione
delle noze di Lorenzo di Piero di Cosimo sechondo Cosimo Bartoli uno de*
principali governatori et maxime sopra confetti et parte di quel che ó
veduto io »; giugno, 1469 (fol. 108; c. s. ). — « Chonvito suto fatto per
Benedeto Salutati e compagni di Napoli a dì xvj di febraio 1476 » (fol.
109 e sg. ; c. s. ). — « Quisti sono e' chavalieri fatti dal popolo minuto
ne Tanno 1378 » in Firenze (fol. m; c. s. ). — « Chiese e benefici de*
quali ne sono in ttuto o in parte padroni e' signori Capitani di parte
ghuelfa e quanto paghono di censo V anno » (fol. 112 e sgg.; c. s.). —
Ricordi brevi del 1586 e 1543 (fol. 121.). — Frammento di descrizione
d* una giostra in Firenze nel sec. XV (fol. 122-135): vedi notizia più giù.
— Nota di coloro a' quali è permesso il portar armi; sec. xvn (fol. 136
e sgg. ). — « Facoltà del Nuntio » : è un breve pontificio al Duca Cosimo,
1573 (fol. 142 e sgg.). — Breve pontif. a Paolo Capranica canonico di s.
Pietro, 1579 (fol. 14S e sgg.). — Istruz. pontif. a mons. Gilioli nunzio di
Toscana; 1622 (fol. 152 e sgg.). — Breve pontif. fratri Alphonso episco-
po Anglonensi in civitate fiorentina, 1622 (fol. 165 e sg.).
Cart., in fol., sec. XV e sgg., ff. 168. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num.
1059 dei mss. in fol.
Della descrizione della giostra, qui incompleta, cred-si opportuno di dar notizia e riferir
qualche passo.
c M. Giovan Francesco ruppe lancie secte, cioè cinque in iscudo et due in rotellino : usci di campo
al primo suono perchè era giovanecto. M. Guasparre ruppe lancie nove in iscudo : uscì di campo, perchè
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era giovanecto, al primo suono, et perchè P elmo gli fu incalcato. Luigi Trotto ruppe lande 31, cioè 25
in scudo, tre in elmo et in rotellino, una in spalaccio: stecte in campo in sine a 1' ultimo. Lione di
Brembilla ruppe lande 22, cioè una in fregia data et in elmo, 17 in scudo, 2 in rotellino: stecte in
campo in fino a P ultimo. Giovanni da Panna ruppe lande 16; una in scudo, xj in elmo, tre in scudo
senza rompere, una in fregiatura : uscì di campo al secondo suono. Conte da Padova ruppe lancie 20 in
scudo, una in rotellino : stecte in campo in fine a P ultimo della Giostra.
Giuliano di Piero di Cosimo de' Medici : in sua conpagnia due huomini d' arme : Francesco dal Ca-
recto, Andreone. Nove trombecti a cavallo cum pennoni di tafectà alexandrino frappati et frangiati intor-
no, che nel mezzo era uno conpasso, drentovi P arme de' Medici, che per cernieri v'era un falcone d'o-
ro co P ale aperte. Et il campo d' essi pennoni era ripieno di rami d' ulivo et fiame di fuocho. Erano
vestiti decti trombecti di gonellini di tafectà alexandrino colie maniche tucti dipinti a rami d' ulivo et
fiame di fuocho et d' ariento. Et in capo avevano capuccini di tafectà alexandrino facti alla franzese, di-
pinti come e* gonellini cum penne d' orpello : portavano tucti e' sopradecti calze a sua divisa in gamba.
Un cavallo covertato di tafectà alexandrino frappato et frangiato intorno tucta dipinta di bronconi
d' ulivo et fiame di fuocho. Era sopra il decto cavallo uno armato di tucta arme et in capo aveva uno
mazochio in capo di brucoli d' orpello cum penne a sua divisa ; portava in mano una aste grande dipin-
ta d' azurro, sùvi uno stendardo di tafiectà alexandrino frappato et frangiato intorno, che nella sommità
era un sole, et nel mezo di questo stendardo era una figura grande simigliati a Palias vestita d'una ve-
ste biancha ombreggiata d' oro macinato, et uno paio di stivalecti agucci in gamba; la quale teneva i piè
su due fiamme di fuocho. Et delle decte fiamme usciva fiamme che ardendo rami d' ulivo che erano dal
mezo in giù dello stendardo, che dal mezo in su erano rami senza fuocho. Ha ve va in capo una celata
brunita all' anticha: e' suoi capelli tucti atrecciati che ventoiavano. Teneva decta Pallas nella mano di-
ricta una lancia da giostra et nella mano mancha lo scudo di Medusa. Et apresso a decta figura un prato
adorno di fiori di varij colori che n'usciva uno. ceppo d'ulivo con un ramo grande al quale era legato un Dio
d' amore cum le mani dirieto cum cordoni d' oro. Et a piedi aveva archo, turcasso et saecte rocte. Era
commesso nel ramo d' ulivo dove stava legato lo Dio d' amore uno brieve di lectere alla francese d'oro
che dicevano — Lasans par — . La sopradecta Pallas guardava fisamente nel sole eh' era sopra a Ilei ».
A Giuliano, a Francesco del Carretto e ad Andreone fanno sèguito dodici giovani a cavallo, tre pifferi e
un trombetto, quattro cavalli suntuosamente covertati, due tamburini a cavallo ; Piero suo nipote d' età
d' anni tre ; 70 « fanti a piè con gubboni di velluto isbiadato ailucciolati d' oro » ; Pierfrancesco de'
Medici, il marchese dal Monte, Guglielmo de' Pazzi « a cavallo vestiti di broccato d' ariento et drappi
di varii colori » ; Lorenzo de' Medici « cum cavallo morello cum fornimento di velluto biancho, il qua-
le aveva indosso uno gubbone di brochato d' ariento et una giornea di velluto nero richamata d'uno brie-
ve di perle molto grosse, et era questo brieve a traverso alla giornea, et in gamba schenieri et arnesi et
altro in testa ; et octo buriassi a cavallo. » Giuliano cavalca un a cavallo leardo chiamato Orso, annato
di tucte armi con uno scudo al pecto cum coverta di tafectà biancho ricamato di perle; una testa di Me-
dusa che tucto riempieva il campo dello scudo. Erano le perle circha oncie dieci ; et con esso giostrò et
tucte si perderono. Et di sopra un' altra coverta di pagonazo cum fregio d' oro sodo intorno di largeza
di tre dita, legatovi perle grosse, diamanti, balasci, rubini et zafiri di grande valuta. Et nelle penne del-
lo scudo mancho v' era legato una perla grosissima. Et nelle penna dello scudo ricto uno balascio gran-
de di gran valuta. Et nel mezo di decto scudo era richamato di perle una fiama grande che tucto lo scu-
do riempieva ; et a piè di decta fiamma in iscanbio di carboni erano balasci tucti di valuta. Et alle spal-
le aveva una coperta di velluto pagonazo, che in sulla spalla ricta era una nugolecta di perle grosse, et
in alcuno vano d' essa nugola erano brochette et pendenti di grani valuta. Seguiva giù per la manicha di
decta veste uno brieve di lectere francesi che dicevano — Lasans par — tucte di perle grosse da goielli.
Era faldata da piè la decta veste et su per ogni falda era ricamata una fiamma di perle grosse. Et ave-
va in capo il sopradecto Giuliano sopra i suoi capelli una grillanda lavorata di seta, sùvi due penne bian-
che, et a piè d' esse uno balascio et uno diamante et tre perle di grandissima valuta. Et è questa goia
nominata per tucto il mondo. Era il suo cavallo covertato di velluto pagonazzo cum tira di gibellini da
piè ripiena di babaloni di grandezza d' un braccio P uno, tucto d' ariento dorato. Era la sopradecta co-
verta ricamata d' un ramo terroso d' ulivo che teneva tucta decta coverta, del quale ramo caschava ra-
mi d' u'ivo cum fiamme di fuocho ; et in sulle groppe era ricamato due ale di drago grandi tucte di perle
et d' argenteria. Et in luogo degli ochi di decte ali erano 24 brochette cum goie et perle di gran valuta.
Et su pel collo di decta coverta erano 10 o 12 napponi di lunghezza di mezo braccio P uno, tucti d'o-
ro fine filato »,
FIRENZE
29
Partecipante alla giostra era pure Paolo Antonio di mes. Tommaso Soderini preceduto e seguito da
sei trombetti a cavallo, da dieci giovani a cavallo, da 40 fanti « a piè cum giubboni pagonazi di drappo
di levante, et in capo celate cum mazochi pagonazi dipinti a soli d* oro et penti di varii colori et calze
in ganba a suo divisa » ; da nove buriassi a cavallo, e da Tommaso, suo padre, Simone Malespini e Pie-
ro Malavolti € vestiti di drappi di varii colori ».
« La persona di Pagolo Antonio armata di tucte armi sopra un cavallo di pelo baio, chiamato Pel-
legrino, con uno scudo al pecto, covertato di velluto pagonazo con fregio intorno d' oro tirato, tessuto
a rose con uno ismalto in mezo, et dentro v' era una perla grossa in scambio di seme. Et nel mezo del-
lo scudo era richamato un sole di perle che negli occhi aveva due diamanti et in bocha uno balascio di
valuta; et tucto il campo era ripieno di tremolanti d' oro et d' ariento. Aveva alle spalle una me-
za giornea di velluto pagonazo frappata et frangiata d' ariento ricamata a soli et rose di perle come la co-
verta dello scudo. Aveva in capo una berrecta di velluto pagonazo che nella sommità era ricamato un
sole grande di perle che tucto riempieva decta berrecta. Et in bocha a decto sole era una berrecta gran-
de di valuta et tucto il mazochio ricamato d' una rete di rose, et ne' vani soli di perle ; et tucta era
seminata di diamanti et balasci legati in oro in numero di 20 di valuta assai et quatro brochette grandi
apichate in varii luogi. Era covertato il decto cavallo di velluto pagonazo cum tira da piè d'ermellini et,
a piè era ripiena decta coverta d' una rete tessuta a rose et ne' vani di decta rete erano soli di perle
che furon C soli. Erano le perle di richamo che aveva adosso decto Pagolo Antonio lib. 20 et perle
5000 di conto. »
Luigi di mes. Agnolo della Stufa era accompagnato da sei trombetti a cavallo, da dieci giovani a
cavallo, da trentasei fanti, da mes. Agnolo, suo padre, e'Gismondo suo fratello.
Piero di Daniello degli Alberti aveva in sua compagnia Nimico, uomo d' arme, sei trombetti a ca-
vallo, dieci giovani a cavallo, due tamburini a cavallo, 40 fanti, otto buriassi pure a cavallo.
Benedetto Nerli aveva seco quattro trombetti a cavallo, otto suoi fratelli a cavallo, tre suoi cognati
e un suo cugino a cavallo, 40 fanti, il padre Gino di Neri Capponi suo zio.
Piero di Iacopo Guicciardini era seguito da sei trombetti a cavallo, da dieci giovani a cavallo, da un
tamburino, da 50 fanti, da Buongianni Gianfigliazzi, da Iacopo suo padre, da Giorgio Ridolfi e da sei
buriassi a cavallo.
« La persona del sopradecto Piero sopra un cavallo di pelo morello, chiamato Cavalieri, covertato
d' un paio di barte di velluto alezandrino cum frapponi intorno et frangiato ; et nel pecto et nella grop-
da ritraetevi un cordone di perle grosse. Et per tucte decte barde erano sei soli di rilievo d' ariento di
lib. 40 ; e' razi erano tucti di perle, et due alie di drago a tucti e' soli, che li mectevano in mezo,
tracti al naturale et profilati di perle. Era decto Piero armato di tucte armi con uno scudo al pecto, co-
vertato di velluto alexandrino con uno fregio intorno di brochette, cioè facte di tre perle per posta come
brochette. Et nel mezo un sole, sùvi Apollo che amazava Fitone. Et tucto era richamato di perle. A-
veva alle spalle una mezza iomea frappata et frangiata intorno ; era di veluto alexandrino ; et richamata
d' un sole cum due ale di drago al naturale et profilato di perle mecteva in mezo il decto sole. Et tu-
cto il campo pieno di tremolanti. Al collare di decta giornea era richa una collana di perle grosse, lega-
tovi diamanti, rubini et balasci in castoni d' oro. Haveva in capo uno capeilecto divelluto chermisi so-
pannato di domaschino chermisi brochato d' oro, che nella sommità haveva un sole di perle che tucto il
campo rienpieva di razi di perle, et negli ochi due brochette di valuta ; et uno cordone d' oro intorno,
sùvi perle grosse di valuta di ducati 4 1' una. Et dinanzi tre fermagli cum perle grosse et goie : et una
penna d' oro tirato cum perle grosse di valuta assai, cum tre pendenti di gran valuta. Haveva adosso
decto Piero lib. 16 di perle grosse da richamo et perle 4500 grosse ».
Giovanni di Papi Morelli era accompagnato da sei trombetti a cavallo da dieci giovani a cavallo, da
36 fanti, da mes. Iacopo Bochalino e Falco Buonacosi.
Seguivano Giovanfrancesco e Gasparre, figliuoli di Roberto da Sanseverino, quattro uomini d' arme,
cioè Luigi Trotto, Leone di Brambilla, Giovanni da Parma, Conte da Padova ; sei trombetti a cavallo,
sei cavalli covertati di drappo di vari colori ricamati d' argento con lo stemma di Roberto ; con capi di
squadre ed uomini d' arme.
Frammento di storia sui Conti della Toscana, adesp. e anep. ; ma in princ.
è notato « Di mano di m. Simone Giachini »; sec. xvi (fol. 1-8). — Ap-
II, IV, 325. (Magi. CI. XXV, num. 584).
30 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
punti dalla cronaca di Giov. Villani, dalle storie dell' Antìnirato, dal lib. Ili
degli Statuti di Firenze, dalla cron. di Ricordano Malespini, dalla storia del
Malvolli, sui Conti della Toscana ( fol. 13-33). — Note e documenti di sto-
ria fiorentina, se'c. XIII-XVII (fol. 34-71). — Ricordi di storia fiorentina
degli a. 1509, 1 51 1 ; in fol. membran. (fol. 74). — Cronaca acef. : «...Chi-
mento di che papa Greghorio lo schomunichò di nuovo. Et absolvecte tucti i
sua baroni della fedeltà et sacramento. E Ilo imperadore cho '1 papa che
aveva facto e cho vescovi che Ilo aveano electo venne a Rroma e fece
benedire e chonsegrare il suo papa al veschovo di Bolongnia | Nel decto
anno [1308] il chonte di Lu^imborgho fu electo et choronato Re... »
(fol. 77-87). La cron. fin. cosi mutila. La prima data registratavi è del 21
luglio 1080 ( « Lo Imperadore Arrigho ter^o .iij.° venne a hoste a Fi-
renze e poco vi stecte per Ila virtù de ciptadini e partissi a modi di
schonficta » ) : V ultima è del 1 308. — « Historia di Ricordano Malespini, ma
ne manca la più parte » (titolo di mano dello Strozzi): copia mutila (i
primi 2 fogli sono frammentari, e gli ultimi sono stati tagliati) dal sec.
xvi al xvii (fol. 92-109).
Cart., in fol., sec. XVI e sgg., ff. 109. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei
mss. in fol. num. 1 1 44.
II, IV, 326. (Magi. CI. XXV, num. 457).
Atti ( istromenti ), consigli giuridici e catalogo di patroni, ecc. relativi allo
Spedale di S. Maria Nuova in Firenze ; sec. xiv. Seguono lettere e docu-
menti riguardanti lo stesso Spedale dal sec. xvi al seg.
Cart. in fol., ff. 67. Leg. in cart. e mezza membr. — Provenienza: Biscioni, num. 201.
II, IV, 327. (Magi. CI. XXV, num. 460).
« Raccolta di diversi casi tragici », cioè di uccisi, decapitati ecc. in Firenze,
dal 1526 ar 1640. — Relazione della morte di Vincenzo di Zanobi Serzel-
li e di Matteo di Bartolomeo Santini; 1570, 1587. — Relazione della mor-
te di Cosimo Scali, 1592. — « Notizie di quelli che sono morti per via
dell' ultimo supplizio in Firenze dal giugno 1435 in qua, e cavate da un
libro della Compagnia del Tempio »; fino al 25 aprile 1601.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
II, IV, 328. (Magi. CI. XXV, num. 475).
Relazioni della morte di Caterina Picchena, di G. B. Cavalcanti, di Madda-
lena del Rosso; del caso accaduto a Nicolò Compagni; della morte di Gi-
nevra Morelli, detta la Rossina. — Genealogia de* Medici Granduchi,
Cart., in fol., sec. scorso : i primi ff. sono frammento di un ms. (ne è irregolare anche
la numerazione dei fogli). Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
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FIRENZE 31
II, IV, 329. (Magi. CI. XXV, num. 456).
Cataloghi dei Camerlenghi» del Monte [di Firenze] dal 1494 al 1508. — En-
trate del -Comune di Firenze dal 1494 al 1508. — Due lettere di Giov. B.
Busini a Ben. Varchi su l'assedio di Fir. ; 2 e 8 marzo 1549. — « Origine
del Senato Fiorentino », 1 532-1 708. — Lettera del cav. Antinori di rela-
zione della battaglia di Lepanto; Ficaglia 10 ottobre 1571. — Traduz.
della lettera del Bey di Tripoli al senatore march. Carlo Ginori; Tripoli
8 della Luna nona del 1160.
Cart., in (ol., secolo XVII, e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, nu-
mero 377.
II, IV, 330. (Magi. CI. XXV, num. 455.).
Discorso del p. Oliva « sopra la bolla del Nepotismo » e risp. di Olimpio Ric-
ci allo stesso discorso (pag. 1 ). — « La verità del ballo scoperta da un
Accad. Apatista richiesto del suo parere sopra di una scrittura composta
dal rev. sig. dott. [Leonardo] Conti intitolata II ballo in pratica » (pag.
21). — Della nobiltà della natura umana; lezione del Moderato, recitata
neir Accad. dei Desiosi il 23 marzo 1588 (pag. 49). — Delle lodi del
cuculo cicalata (pag. 69) — Vita del card. Giulio Alberoni (pag. 85). —
Trattato su « La politica dei Gesuiti » (pag. 101 ). — Abiura e morte di
Giacinto Centini (pag, 117). — Morte di Francesco Cenci (pag. 127). —
Relaz. della rivoluzione del Seminario Romano, 1649, descritta da « Herme-
te Stampa cavaliere milanese e poeta molto eccellente » (pag. 141). —
Storia del falso Messia Sabatai Levi (pag. 161). — « Della libertà et in-
dipendenza della città di Firenze: scrittura fatta in occasione delle preten-
sioni dell' Imperatore di far la med. a et i suoi stati Feudo imperiale, Tan-
no 1721 » (pag. 175). — Esame della stessa scrittura (pag. 215). — Di-
scorso su la creazione de* cardinali, 1691 (pag. 233). — Relaz. della Chi-
na di Lorenzo Magalotti, 1666 (pag. 241). — Cicalata d' Anton Maria Sai-
znni sopra un' antica statuetta di bronzo (pag. 281). — Panegirico di s.
Francesco ; o meglio, « Lo specchio vicendevole, cioè paragone tra s. Lo-
renzo e s. Francesco » (pag. 301). — Lezione accademica di Dom. Maria
Manni sul sigillo Pons. Pado. noster (pag. 221 ). — « Nota delle Potenze »
create in Firenze dal 1343 (pag. 333). — Bando degli Otto di Balia so-
pra le stesse; 18 giugno 1577 (pag. 335). — Capitoli della Campagnia
della Miseria, eretta in Firenze V a. 1477 sul Prato d* Ognissanti (pag.
345). — Istoria de* Piacevoli e Piattelli di Giulio Dati (pag. 357 ). — An-
geli Politiani Pactianae coniurationis commentariolum (pag. 413).
Cart., in fol., pp. 429, tra il sec. XVII e lo scorso. Leg. in mezza pelle. — Provenien
za : Biscioni, num. 27.
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32 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 331. (Magi. CI. XXV, num. 458).
Relazioni della morte di Bonifazio vili, di Cecco d' Ascoli, dei Caraffa, di
Vittoria Accoromboni, della moglie del duca di Palliano, di Giacinto Cen-
tini, di Giov. Rinaldo Monaldeschi, di Troilo Savelli, dei Cenci ; del pro-
cesso di Carlo Antonio Gattinara e complici, 1617; della morte del Con-
cini nel Louvre, di Francesco della Rena; della prigionia di mons. di s.
Marco, 1642 (fol. 1-99). — Relaz. della caduta del conte d' Olivarez (fol.
101 ). — Relaz. dell' « accidente seguito [in Venezia] nella persona del
senatore Aloise Molino » (fol. 129). — « Raccolta di casi tragici » dal
1526 al 1752; con l'indice de' nomi in fine (fol. 130-242).
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. 242 num., non compresi molti bianchi in fine ed altri
per T indice. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni, num. 336.
II, IV, 332. (Magi. CI. VII, num. 23).
« Poema d' Incerto Autore. Si narrano gli accidenti occorsi in un Capitolo
di Frati celebrato in Lombardia. Del Capitol fratesco all'assegnato | Fi-
niam questo Capitolo de' Frati ». — Precedono, in un piccolo quinterno,
d* altra mano, le chiavi dei 16 CantL
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 370. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 333. (Magi. CI. VII, num. 1015).
Commento lat. ai carmi di « Sancti de Va/tana y> e carmi ed epistole del med.
(fol. 1-34). — « Versus magistri Petri de Emidio maximi rethorici (fol. 38-
41). — Statii Achilleidos (fol. 44-60). In fine: « Anno Dom. MCCCLXXV
die martis xxviij* augusti in vigilia decollationis sancti Iohannis et in die
sancti Augustini expletus fuit iste liber per me Santi filium Blasii de
Valiana in tribus diebus, compania domini Iohannis Aguti trahente mo-
ram in Valle Caprese supra comitatum Aretii ». — « Chome si debbe
vivere in tempo di pistilenzia secondo M.° Giovanni de' Dondoli da Orio-
lo » (fol. 60-61). — Virgilii Georg, (fol. 62-98); con rare postiile. — Bio-
grafia di Terenzio e argomenti delle sue commedie ( fol. 98 e sgg. ) ; segue
il testo delle comm., premessa (fol. 102 a) la data MCCCLXXXXiij die xviij
decembris. — « Ricepta molto utile a usarla in tempo di pistolenzia com-
posta da grandi Philosophi » (fol. 182): altra ricetta (fol. 183).
Cart., in fol., sec. XIV e sg., ff. 183. Il primo fol. membr. di guardia contiene, come
v' è notato, un f ramni, de' Saturnali di Macrobio ; ma la prima pag. è illeggibile in
quasi tutto il centro. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol.
num. 741.
II, IV, 334. (Magi. Ci. XV, num. 170).
« Inchomincia il libro della fisicha che '1 maestro Aldobrandino fa Siena chon-
puose in lingua francescha della santa del corpo dell' uomo e di ciaschu-
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FIRENZE 33
no menbro per se traslatato di franciescho i-llatino volgare negli anni
Domini mille treciento [du]e (?) del mese di maggio, iscritto e volgariz-
zato per ser Ztuchero Bencivenni notaio di Firenze a petizione e richiesta
d' uno nobile chavaliere della dec[ta repubblica di] Firenze et assenprato
qui in questo libro per Simone di Francesco . . . del popolo di san Gior-
gio di Firenze etc. negli anni Domini MCCCXXXViiij del mese di genna-
io »; mutilo in fine e nel corpo del testo. — Note astronomiche in volg.,
acef. — « Appresso diremo quando è buono a-ffare compagnia e quando
no ». — Breve di Bonifazio vili; Dat. Lateran. XIV Kal. martii, pontif.
nostri a. sexto. — « Incipit summa dictaminis domini magistri Petri de
Vineis in quatuor partibus comprehensa | Explicit summa dictaminis com-
posita per dominum magistrum Petrum de Vineis ». — Formulario di e-
pistole. — « Infrascripte sunt lectiones officii beate Marie Virginis se-
cundum officium s. Salvatoris ab angelo composite ». — M. T. Ciceronis
ad Quintum fratrem de officio et institutione Oratoris; con postille, ma
mutilo in più punti (in ff. membran., qua e là tagliati per rubarne le bel-
le miniature: nomi di proprietari nel primo ed ultimo fol. ). — Framm.
(in due ff. membran.) di epistole del med. — Frammenti di opere litur-
giche, con commenti margin., d' un calendario, di un comm. al Codice,
e d* altri che non è agevole identificare ; sec. Xi-xv (ff. membran. che
servirono da coperte a volumi : di quest* uso conservano evidentissime
tracce ).
Membr. e cart., in fol., e di varie grandezze, ff. non num. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Gesuiti.
II, IV, 335. (Magi. CI. IX, num. 105).
ÌJLagliaòechi Antonio, Notizie di scrittori fiorentini ; autogr.
Cart., in fol., ff. 52. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 336. (Magi. CI. Vili, num. 3).
Appunti e frasi da classici latini, commentate e con richiami ad altri scrit-
tori.
Cart., in fol., sec. XVI ex., ff. 251, molti de' quali son bianchi. Nel marg. sup. d' ogni
pag. è dichiarato 1' autore da cui son tolte le locuzioni. Leg. in cart. — Provenienza:
Magliabechi.
II, IV, 337. (Magi. CI. XIX, num. 6).
Trattato di artiglieria, adesp. : « Della formazione de' tre cerchi ne* quali si
fonda tutto il transito che fa la palla tirata per aria in qual si voglia e-
levatione di artiglieria. Faccinsi i tre cerchi » ecc.
Cart., in fol., sec. XVI ex., pp. 41 di bella scrittura; da pag, 32 le figure a penna man-
cano. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI j
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34 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 338. Magi. CI. XIX, num. 108 bis).
Figure di cannoni, a penna.
Cart., in fol. sec. XVI ex., ff. 30 con figure da una pag., e bianchi sino a fol. 45. Leg.
in membr. — Provenienza : Med. Palat.
II, IV, 339. (Magi. CI. Vili, num. 73).
Appunti, memorie stor. fiorentine, estratti ecc. a cura di A. F. Marmi. Hanno
il titolo di Excerpta et adnotata varia. Autogr.
Cart., in fol. e di varie misure, ff. 32. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 340. (Magi. CI. Vili, num. 1369).
Formulario di lettere ed orazioni, in lat. e volg. — Sentenze e locuzioni per
orazioni, in lat. e volg.
Cart., in fol., sec. XIV, ff. 44. Tommaso Strozzi, possessore del ms., notò il titolo così :
a Formulario di lettere per lo più latine scritte da Iacopo Galluzzi, se pure non é no-
me finto »: e in realtà molte epistole recano il nome del Galluzzi, come d'autore. Leg.
in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol. num. 149.
II, IV, 341. (Magi. CI. IX, num. 39).
Cinclli Giov. Notizie di scrittori fiorentini. Precede la tavola alfab. Autogr.
Cart., in fol., ff. 313. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi. Il titolo dell' opera, a fol.
35, è (mesto : a Storia de gli scrittori fiorentini parte prima e seconda : nella prima
de' pretti Fiorentini, nella seconda de' Toscani ai dominio fiorentino sottoposti favel-
lasi ; compilata da Giovanni Cinclli ».
II, IV, 342. (Magi. CI. XXV, num. 558).
« Questa è la copia del libro del Bakstruccio da Prato, Infrascripti sunt con-
finati Ghibellini Comunis Prati » (fol. 1-4). — « Questi sono li confinati
et Ghibellini di Prato facti al tempo di miss. Cardolo da Narnia Podestà
di Prato e di miss. Alfredo de Ricciardi da Luccha capitano di Prato »
ecc., 1304 (fol. 6). — Framm. di sentenza, 1 3 13 (fol. 17). — « Fidelitas
Pisanorum facta Pisis in publico parlamento »; sec. XIV (fol. 17). — « Sen-
tenza contra Regem Robertum » (fol. 20). — * Cassatio represali arium Co-
munium Mediolani et Pergami », 131 1 (fol. 25). — Formula di giuramento di
fedeltà ad Enrico vii (fol. 25). — « Feudum novum concessum domino
Iohanni de Lucinis et Franchino Rusche de Cumis » da Enrico vii (fol.
26). — « Cassatio facta per dom. Regem [Enricum] de honoribus et pri-
vilegiis contra rebelles suos » (fol. 26). — « Sententia lata contra Tebal-
dum de Brixia » dell' imp. stesso (fol. 27). — « De lectione licterarum
papalium supra termino coronationis domini Regis [Henrici] » (fol. 28).
« Protestatio facta per dom. Regem [Henricum] Potestati Astensi » (fol.
31 ). — Epistola s. Bernardi ad Ramundum castri Ambrosi i (fol. 31 ). — « De
morte bone memorie Comitis Rainerii [de Pisis] > (fol. 33): ò di Andrea
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FIRENZE
cF Arezzo. — Epistola de' Pisani ad Enrico vii per protestare contro, cer-
ti corsari catalani (fol. 34). — « Audite magnalia Dicam vobis qualia. Si-
dus venit saturnale | Cuspide certaminis »: è un inno adesp. e anep. (fol.
36). — « Pax secunda arbitrata Senensium » e di Pisani, 1333 (fol. 37).
— Breve storia di Sarzana « da certa historietta del sig. Hippolito Lan-
dinelli canonico sarzanese »; sec. XVII (fol. 49-82): dalle origini al 1 561.
— Segue una nota su Nicolò V e la sua famiglia; ed una sulla famiglia
Malaspina. — « Openione circa alla fondassione di Lucca » adesp. (fol. 99).
— Dichiarazione della figura di un idolo, adesp.; sec. XVII (fol. 136). —
« Descendenza e natività di Romolo e Remo » ; c. s. ( fol. 1 42 ). — « Sum-
mario della cronicha di Giovanni Frexarum » della guerra tra Inghilterra
e Francia (fol. 150 e sgg.); sec. xvi; mutila in fine (fol. 183). — Estratti
di nomi d' imp., duchi, ecc. dal Chronicon Farfense (fol. 184-188); sec. XVII.
Cart., in fol., sec. XIV e sgg., ff. 188 anticarri, num., ma qualcuno è mancante. Leg. in
Cronaca di Firenze, adesp. e anep.: « 1378 detto dì adrieto. Fato questo cha-
valiere di popolo el popolo si gli promise che farebe sì che gl'arebe l'an-
data del ponte vechio di Firenze e chosì V ebe chome gli fu promeso » :
fino al 1387; ma le ultime sono ricordanze, che paiono di più mani (fol.
1-37 . — Cronaca di Firenze adesp. e anep.; dalle origini al 131 1: « [R]oma
fu fatta et edificata da Romolo et Remolo anni cccl apresso alla hedifi-
chatione di Troia | Cremona si arrende per assedio allo imperadore Arri-
gho addì » ( fol. 38-66 ). — Frammento di cronaca di Donato Acciainoli, dal
1250 al 1376 (fol. 72 e sg. ). — a Visio mirabilis et notanda » di s. Bri-
gida (fol. 74 e sg. ). — Miracoli della Madonna, acef. (la vecchia nume-
raz. com. col fol. 81 ): « i poveri infino a tanto che passò la fame e ordinò che
ogni sabato se diciesse la messa a sua riverenzia Deo gratias. In Aglia
a una badia della vergine Maria nella qale era uno monacho molto rili-
gioso, chostui amava la vergine Maria chon tutto il chuore e qante volte
avesse udito richordare il nome suo | i' memoria di qello miracholo. Deo
grazias Amen » . — Seguono norme per ascoltar la messa, e un frammen-
to di leggenda di s. Giovanni evangelista (fol. 81-100: antica numeraz.
LXXXXI-CX). — Priorista di Firenze, 1282-1527 (fol. 103-129). — «Diario
di ser Biagio Buonacorsi ■» 1 498-1 51 2: v La chompagnia e abocharsi insie-
me mostrano | corno erano fra loro rimasi d'accordo (fol. 134-183: qua-
si tutti i fogli sono rappezzati, ma con lieve danno del testo ).
Cart., in fol., sec. XIV c spg., ff. 183. Lcg. in membrana. — Provenienza: Strozzi, num,
958 dei niss. in fui.
membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol. num. 988.
II, IV, 343. (Magi. CI. XXV, num. 557 ).
36 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 344. (Magi. CI. XXV, num. 561).
« Ricordi di cancelleria » della Signoria di Firenze ; con quest* altro titolo :
« Brievi ricordi facti a voi magnifici s. Piori di Libertà et Gonfalonieri
di giustitia del popolo fiorentino facti per quelli che sono deputati al ser-
vigio della cancellaria » (fol. 19-20). — « Capitoli de' Priori ; 1504 » (fol.
21-22). — Breve nota sul governo di Firenze, sec. xvi (fol. 26). — «Mo-
do d' andare a processione il Gonf. di Giustizia, sig. Priori, Podestà e
Giudici di Ruota di Firenze » (titolo di mano dello Strozzi, che compilò
T indice del voi. ; ma il testo è anep. ) : lo riferisco integralmente più giù
(fol. 27-28). — Lettera autogr. di Dionigi Pucci a Pierfrancesco Tosinghi ;
Napoli 24 marzo 1493 (fol. 29). — Famiglia, abiti ecc. degli ambasciato-
ri fiorentini in Roma; pragmatica; 1494 (fol. 30). — Alloggiamenti de-
stinati a Roma per gli ambasciatori fiorentini; 9 gennaio 1523 (fol. 31).
— Nota di famiglie fiorentine (« credo abili al Consiglio Maggiore», co-
me notò lo Strozzi), 1528 (fol. 33-50: in opuscoletto in forma di vacchet-
ta). — « Casati nobili di Firenze veduti et seduti in fino all'anno i486,
per Benedetto Dei » (fol. 51-53). — Nota di famiglie fior, che hanno avuto
T ufficio del Consolato ; copia da un ms. posseduto da Giov. Simone Tor-
nabuoni (fol. 53-55). — Consoli di Firenze dal 1180 al 11 98; e dal 11 66
al 12 10 (ma con molte lacune: fol. 56-58). — « Condictioni debba avere
chi vuole potere essere electo Cap.° di Firenze » ( fol. 59 ). — Leggi del
1496, 15 12, 1527 sul Consiglio Maggiore di Fir. (fol. 63). — Frammento
di storia Troiana: « che none avemo ardire d' aprire le portte | el modo
abiamo datto e questo » ( fol. 88 e sg. ). — « Comincia la bela mostra di
Firenze per san Giovani la festa : Compangnio Idio te guardi e tu ben
venchi | finito Amen »; canzone (fol. 90 e sg.). — « Quest' è una mata-
na che fecie Nicholò povero dormendo. I' ò una mia paneruzola bella et
nuova ». — « Questa ène la seconda matana che fecie Nicholò povero.
Sì duramente un sono mi perchose » (fol. 92-94). — « Quest' è una fro-
tola che fecie Antonio sordo. Vechieza viene a F uomo quand' eia viene »
(fol. 94). — « Inchomincia il chantare d' Apolonio: Onipotente Idio sin-
gniore superno » (fol. 95). — Prezzi del grano in Firenze negli anni 1530-
1605 (fol. 96). — Nota sui « pagamenti di mercati, cambi et altri con-
tratti » in Firenze; 1592 (fol. 102). — Lettera autogr. di Guidantonio Ve-
spucci a Tommaso Ridolfi oratore presso il duca di Milano; Roma 8 de-
cembre 1480 (fol. 126). — Lett. autogr. al med. di Antonio Ridolfi; Ro-
ma 9 decembre 1480 (fol. 127). — Debiti del Com. di Firenze del 1522
(fol. 129) — Ordine de' Priori, e del Gonfaloniere al Camerario di paga-
re fior. 25 a Giovanni Boccardino « miniatore delle copie delle Pandecte
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FIRENZE 37
del loro Palazzo » per conto di sue miniature; i giugno 1526 (fol. 130:
T opera, illustr. dal Bandini, esiste nella Naz. di Firenze). — Declaratio
Statuti [Fiorentini] sub R., incipiente qualiter mulier ab intestato succe-
dat et quedam additio » (fol. 131 e sg. ). — « Nota di quegli hanno presa
la bevanda di m.° Domenico del Tanfuro »: è un rendiconto clinico del
23 marzo 1522 e 27 marzo 1523 degli effetti di quella tal medicina, che
fu data per esperimento contro la peste (fol. 151 e sg. ). — Lettera di
Luca BuondelmonH relativa alla peste del 1523 (fol. 155). — Note di ma-
lati di .peste in Firenze nel 1521-23 (fol. 157-160). — Condizioni con le
quali gli ecclesiastici exempti pagarono nel 1 496 al Com. di Firenze fior.
4700 (fol. 184). — Nota di capitani condotti da Firenze nel 1495, 1498,
1499, 1503, 1505, 1515, 1522 e 1523 (fol. 186 ssg.). — « Offitii soliti qua-
li sua Eccellenza distribuisce a' sua ciptadini et li usa far publicare pres-
so a Paschua di Natale » ; sec. xvil (fol. 188 ). — « Nota di tutte le taver-
ne di Firenze e di fuori delle porte » ; sec. XV (fol. 189). — Frammento
di diceria alla Signoria di Fir. ; sec. xv (fol. 205 e sg. ). — « Proemio
d' Alternano Rinuciny » (fol. 207). — Provvisioni del Consiglio di Fir.;
sec. xvi (fol. 209-210). — « Parole nel pigliar T Offizio del Luogotenen-
te » (fol. 212). — « Parole del clar. s. Donato dell* Antella a' ser. Grandu-
ca Ferdinando e principe don Cosimo, 1608 » (fol. 213 e sg. ). — « In-
cipit lamentatio civitatis Florentiae »; sec. xvil (fol. 216). — Capitoli de*
Mercanti di Firenze; sec. xv (fol. 223 e sg.). — Nomi delle vie di Fi-
renze nel 1384 (fol. 225). — Entrata del Comune di Firenze nel 1492
(fol. 226). — Nomi di quelli della Balìa del 1434 (fol. 229). — Nota dei
confinati per la Balìa del 1434 (fol. 231 e sgg.). — Esame di Nicolò Ti-
nucci « quando fu preso agli otto dell' anno 1433 » (fol. 235 e sgg. ). —
Nomi di quelli della Balìa del 1458 (fol. 242 e sg, ). — Lettera di Lam-
berto di Giov. dall' Antella a Frane. Gualterotti, 1497 (fol. 246). Segue il
commento a detta lettera (fol. 250). — Nota di Capitani di Firenze, se-
condo i Gonfaloni, del 1528 (fol, 254 e sg.). — De columna posita in con-
spectu templi s. Trini tatis Petri PhUippi Asirelli Carmen (fol. 236).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 236. In principio è la tavola delle materie compilata dal-
lo Strozzi ; ma nel voi. mancano talune scritture. Leg. in mezza membr. — Provenien-
za : Strozzi, dei mss. in fol. num. 1029.
Ecco il testo della pragmatica che ho citata (fol. 27 e sg. ) : « Innanzi alla Signoria 2 ta-
volacini, vestiti di verde, da far la strada, con un rotellino a cintola, con una croce
rossa nel mezo.
Poi era otto trombetti con le trombe lunghe di libre 3 d. 3 d' argento, con un giglio lun-
go nel pennone.
Nachere e ciambanelle : 6 trombadori, con le trombe d* argento lunghe, di libre 6 d. 6
T una, coi pennone col giglio. 2 trombetti e 2 trombadori.
Uno nacherino che sonava le nachere, con un grembiule di drappo, con dua gigli e una
croce in mezo, e con esso copriva le nachere.
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38 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Uno che sonava le ciambanelle di bronzo, con una nappa lunga, rossa e bianca, con una
coltelliera di argento a canto.
Dieci donzelli, vestiti rosso e verde, con drappi di più sorte, cioè raso, e velluto i* loro
abito ; ciascuno serviva un signore, e uno il gonfaloniere, e uno il notaio.
La musica : Quattro pifferi e 2 tromboni di argento ; dietro a questi un comandatore vesti-
to di pagonazo, con una mazza di velluto rosso e bianco, con una nappa apicata gros-
sa con un cordone rosso e bianco.
Il Gonfaloniere nel mezzo del Proposto e del Podestà.
Il Gonfaloniere era vestito come va il Podestà, di velluto alto e basso e in capo un cap-
puccio di scarlatto.
Il Proposto vestito di raso, in lucco di velluto nero e soppannato di raso di più colori,
con capuccio in capo.
Il Podestà senza cappuccio, vestito come gì' altri signori. E nelle solennità grandi a canto
a questi andavano 2 berrettoni su dua stocchi, donati uno da papa Leone e uno da
da papa Eugenio, portati da un comandatore e uno un maziere ; questo, vestito di
rosso, e quello di pagonazo.
Di poi i Signori in coppia, col cappuccio et il notaio a dietro pur in coppia, vestito di pa-
gonazo con cappuccio.
Dopo, 1' araldo, vestito con vesta intera, e più corta di quella del Potestà, di panno lu-
chesino.
Di poi 12 mazieri con le lor maze di argento, vestiti di rosso.
Dopo venivano 5 giudici di ruota, vestiti con veste lunga di color nero, come vanno oggi ».
II, IV, 345. (Magi. CI. XXV, num. 562).
Il voi. ha il titolo di mano dello Strozzi, di « Squittinì diversi »; e infatti
vi sono squittinì, cataloghi di membri della balia di famiglie fiorentine
per gonfaloni, e squittinì delle arti de' mercanti, della seta, degli spezia-
li e de* maestri, del 1381 e del sec. XV e sg.
Cart., in fol., sec. XIV e sgg., ff. 274. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, de'
mss. in fol. num. 1030. .
II, IV, 346. (Magi. CI. XXV, num. 563).
Squittinio del Sesto d' Oltrarno, sec. XIV; — Squittinio pei Vicariati di Val-
delsa e Valdisieve, 1359; — Squittinio del 1365; — del 1373; — Gonfa-
lonieri di Giustizia dal 1376 al 1491; — Squittinio per le Podesterie del
1454; — Segretari degli Squittinì dal 1434 al 1453; — - Intervenuti allo
Squittinio del 1454 (in ff. membran.); — Squittinio del 1484; — del 1512; —
del 1539; — Registro del Gonfalone Drago; — Squittinio del 1563; — Re-
gistro del Gonfalone Lione d' oro ; — « Provisione della proroga delli ac-
coppiatori, 1 5 1 9 »; — Discorso di Piero Guicciardini sopra lo Squittinio
del 1484.
Cart., in fol., sec. XIV e sgg., ff. 286. Leg. in membr. — Provenienza ; Strozzi, dei
mss. in fol. num. 1031.
II, IV, 347. (Magi. CI. XXV, num. 564).
Storia del tumulto de* Ciompi, acef: « per rubare et rubarono | et chosì fu
fatto Finis » (fol. 2-9). — « 10 settembre 1378. Copia di una lettera
mandò Nanni Bonifazii a un suo amicho » relativa al tumulto stesso (fol.
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io-ii). — Cronachetta fior, dal 1354 al 1377 (fol. 12-16). — «Questo quin-
terno è di Chirico di Giovanni Pepi et tracta della novità del 1378. Nel-
T anno MCCCLXXViij a di 1 8 del mese di giugno | sentendo che al Poggio
a Chayano erano... » (fol. 29-38). — Altra storia dello stesso tumulto:
« Insino alli 18 del mese presente quanto fu bisogno | Andrea di m. Fran-
cesco Salviati » (fol. 39-70): copia del sec. xvn. — « Historia incepta
ab anno 1492 composta da Giovanni Guic\ciardini\ Anno 1492 Alexander
sextus | ut aiebat paratum » (fol. 85-94). — Epistola di Girolamo Benivkni
a Clemente VII, 1530 (fol. 95-100). — Legge della Quarantia; giugno 1527
(fol. 1 01- 108). — Deliberaz. presa dal Consiglio maggiore di Fir. il 26
aprile 1528 (fol. 109-111). — « Pierfilippo Pandolfini, Lettera dedicatoria e
parte di Proemio alla vita di papa Leone x scritta da lui »; autogr. (fol.
1 17-128). — « Defensione di Lionardo Arretino contra i reprensori del po-
polo fiorentino nella impresa di Lucca ». (fol. 172-182). — Lettere di Gio-
vanni di Leonardo da Empoli al suo padre, di relazione de' suoi viaggi,
1503, 1514 (fol. 204-232).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 232 num., ma molti fogli mancano : tant' è vero che
i' indice dello Strozzi non corrisponde più alle materie del voi. Leg. in membr. —
Provenienza: Strozzi, dei, mss. in fol. num. 1034.
Cronaca di Firenze adesp. e anep. : « Roma fu ffatta e defichata per Romo
e Remolo | sempre chapo del popolo minuto » (fol. 1-22). — Storia del tu-
multo dei Ciompi di ser No/ri di ser Piero delle Riformagioni : « Nel 1378
a dì 22 di giugno essendo Salvestro di mess. Alamanno » ecc. (fol. 22-
26). — Storia della guerra di Pisa del med.: « Nel 1392 a dì XXj d' ot-
tobre in lunedì fu morto mess. Piero Ghambachorti » ecc. (fol. 27-37). —
Storia dal princ. del mondo; giunge (è mutila in fine) quasi alla fondaz.
di Roma: « Nostro Signiore Idio fecie il mondo e chominciollo una do-
menicha | il padre e i loro fratelghi e il ma[rito] » (fol. 38-72).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 72 recentem. num. : dalla vecchia numerai, deducesi che molte
carte mancano : cfr. la nota dello Strozzi. Leg. in mezza pelle. — Provenienza :
Strozzi, dei mss. in fol. num. 1035.
c Memorie e scritture diverse della Terra di Prato »; titolo di mano dello
Strozzi. E il voi., infatti, contiene atti e docum. di storia pratese; — no-
te di dignità, capellanie ecc. della Cattedrale; — stemmi (delineati a pen-
na) di famiglie; — note di Rettori dal 1351 al 1641 ; e di Capitani; —
frammento del testam. di Bartolomeo di ser Pagno degli Aliotti, sec. XV;
— esenzioni concesse dalla città di Firenze ai Pratesi nel 1 5 1 2 ; — notà
II, IV, 348. (Magi. CI. XXV, num. 565).
II, IV, 349. (Magi. CI. XXV, num. 568).
40 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
di Potestà dal 1238; — ricordo del sacco di P. ; — ricordi del 1502, 1504
e 1506.
Cart., in fol., sec. XVI e sg. ; la numeraz. dei ff. non è regolare. Leg. in mezza membr.
— Provenienza : Strozzi, num. 1039 dei rass. in fol.
II, IV, 350. (Magi. CI. XXV, num. 350).
Esame di frate Giusto di Michele di Piero da Volterra « capellano di mes-
ser Pietropavolo dalla Saxetta » sulle relazioni politiche tra Firenze e il
duca di Ferrara, 1500. — Ricordi per cancellieri; sec. XV. — Rubrica 9
del lib. Il degli Statuti del Capitano di Firenze: c. s. — Risposta della
Signoria di Firenze a Stefano Taberna oratore del duca di Milano; c. s.
— Statistica delle anime della città e diocesi di Cortona nel 161 7. — An-
drew Martelli ad Cosmum Medicem Florentinorum Ducem secundum Car-
men. Dum tu bellorum strepitus inimicaque castra » ecc. Altro carme del
med. al med.: autogr. — Relaz. amministrativa della corte di Firenze,
sec. XVII.
Cart., in fol., sec. XV e segg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 1143.
II, iy, 351. (Magi. CI. XV, num. 215).
Lettere e minute autografe, d'argomento Medico, di Damiano Michelini e Frane,
di S. Giuseppe 1645, '47, '49, '57, '58.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza ignota.
II, IV, 352. (Magi. CI. XI, num. 55).
Euclidis liber de ponderibus. — Dioptrica; adesp. e anep. — De constructio-
ne astrolabii, adesp. e anep.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 353. (Magi. CI. XIV, num. 35). •
Note di storia naturale toscana e ricordi « di molte faccende di più ragioni
perché non venghino in dimenticanza » di Antonio di Gentile Guidi da Vol-
terra, 1 516 (fol. 1-4). — Lettera di relaz. d' un viaggio alla Balza di Pre-
milcuore, sec. xvn; adesp. — Relaz. d' una visita air Etna, sec. scorso.
— Relaz. di una caverna in un monte presso a' Bagni di Pisa, c. s. —
Descrizione e disegno d'una talpa (musculus agrestis frugivorus): 1749.
— « Descrizione dell'elefante mandato dal Gran Signore in regalo al Re
delle Due Sicilie e pervenuto alla M. S. nella Villa di Portici il primo
nov. 1742 ».
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 354. (Magi. CI. VIII, num. 965).
Lettere di Benedetto Varchi al vescovo di Fermo, ad A. Caro, al vescovo di
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Pavia, à mons. Aless. Lenzi, a Iacopo Corbinelli, a Pier Vettori, al Pri-
micerio di Montevarchi, al Com. di Mantova; copie e minute.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 355. (Magi. CI. XXV, num. 477).
Giornale di un fiorentino, di alcuni giorni del 1527; frammento. — Lettere da
Pitigliano, del 1740, di relazione della moria. — Inventario de' quadri di
proprietà della Granduchessa Vittoria: fu compilato da Ant. Frane. Mar-
mi. — Facsimile di un passaporto della Comunità di Livorno; sec. scorso.
Cart., in fot., sec. XVI e sgg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 356. (Magi. CI. XV, num. 159).
Giuseppe del Papa, Consulti medici.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 357. (Magi. CI. XIV, num. 33).
• Il primo libro delle Pietre di fra Agostino dei Riccio Fiorentino professo di
s. Maria Novella di Firenze ». Contiene xxil capitoli.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 358. (Magi. CI. XI, num. 51).
€ Gio. Ceva, Lettera ad Ant. Magliabechi contro V opinione del p. Gio.
Frane. Vanni e del p. Lana circa al momento dei gravi nei piani incli-
nati ; Mantova, 15 dicembre 1688 ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 359. (Magi. CI. XII, num. 13).
c Gius. Avcrani, Discorso recitato neirAccad. della Crusca nel 1705 sopra la
durazione del mondo ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 360. (Magi. CI. XIII, num. 40).
« Comvivio compillatto per me Antonio di Matteo di Corato Kardini questo di
sorascrito (MCCCCXXXij a dì xiij di settembre in Viniexia) per lo referir
di ser Cristofallo Fioravante, vuomo stato al Consiglilo e ser Nichollò di
Michelle ollim scrivano della infellize Chocha Querina orbata nel viazo de
Ponente, dopo i terribili! e mirabilli pericholli corsi ». — Novella del
grasso legnaiuolo: « Nella cittì di Firenze negli anni di Cristo 1409 | il
grasso fu chontento ».
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Gaddi, num. 440,
II, IV, 361. (Magi. CI. XIV r num. 31).
Michela p. Antonii Catalogus plantarum Horti Fiorentini, 1730.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
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42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 362. (Magi. CI. XIV, num. 38).
Frammento d* un trattato cF agricoltura di frate Agostino del Rìccio ; autogr.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 363. (Magi. CI. XV, num. 174).
[Zamóeccarii Ios.~\ De idea glandulae, fabrica, usu et generali doctrina secre-
tionis liquidorum comprehensa ». In fine è una tavola di figure a peana.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 364. (Magi. CI. XV, num. 57).
Lettera di Antonio Cocchi suir uso della dieta lattea nella podagra.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 365. (Magi. CI. XIX, num. 47).
« Notitie di misure et prezzi di legnami per vascelli ».
Un fol. di mano di mons. della Sommaia. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 366. (Magi. CI. XXV, num. 351).
« Lettera scritta da Dante Alighieri a Guido da Pulenta signore di Ravenna,
raguagliandolo del Senato di Venetia dove era andato ambasciatore Tan-
no 13 14 »; copia del sec. XVII. — Sommario della congiura di Venezia,
1618. — Deliberazione dei « sexdecim Reform. status popularis civ. Bo-
nonie » circa al punire i delitti; 3 aprile 1416.
Cart., in fol., sec. XV e XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Gaddi.
II, IV, 367. (Magi. CI. XIV, num. 37).
Lettera adesp. e schede d' argom. botanico.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, IV, 368. (Magi. CI. XIX, num. 41).
Trattato adesp. sulla costruzione dell' oriuolo.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num., dei quali per metà sono bianchi. Leg. in cart. —
Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 369. (Magi. CI. XIX, num. 109 bis).
Lettera di Giordano Orsini ad un « Sereniss. Principe » , d' argomento militare :
Venezia, 22 nov. 1563.
Cart., sec. XVII, in fol., ff. io. Leg. in cart. — Provenienza sconosciuta.
II IV, 370. (Magi. CI. XXV, num. 478 ).
« Scritture appartenenti al Regio Spedale degl* Innocenti ed a quello di s.
Paolo de* Convalescenti di Firenze »; sorto amministrative, del sec. XVI
e sg.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
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FIRENZE 43
II, IV, 371. (Magi. CI. XXV, num. 569).
« Memorie diverse della città di Pistoia », sec. XV e sg. (nota di Podestà,
estratti da storie fiorentine, carte amministrative del sec. XVI, inventari
del vescovado; poche lettere di corrispondenza uffiziale con Firenze, ecc.).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 107. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss.
in fol. num. 1042.
II, IV, 372. (Magi. CI. XXV, num. 572 ).
« De prodigiosis Tiberis inundationibus ab orbe condito ad a. MDXXXI Com-
mentarii rev. d. Ludovici Co7ìiesii sacri Palatii causarum Auditoris ac viri
undecumque doctissimi ». Precede un epigramma del Molza a Clemente
vii, e la copia d' un* iscriz. romana. — Relazione dell'inondazione del Te-
vere nel 1557 (fol. 32 e sgg. ). Seguono notizie di altre inondazioni nel
sec. XVI; parere di architetti per evitarle (tra gli altri di Giovanni Fonta-
na). — Terre e fuochi dell' abbazia di Subiaco, nella Campania e in Ma-
rittima nel 1588. — «La vita dello mag. co Mataleno Patritio Romano. Pri-
mo capitulo. Come uno chiamato Mataleno ancise Cola di Rienzo e fu fat-
to dallo puopolo Tribuno » ecc. (fol. 60 e sgg.). — « Historia delli fatti
di Francesco Baroncelli cittadino Romano Tribuno della patria sua nel-
T a. 1355 de mese di aprile » (fol. 90 e sgg.). — « Annale dello anno
1327 de me Ludovico Mona/desco de Orvieto. Io Ludovico di Bonconte Mo-
naldesco nacqui » ecc. (fol. 123 e sgg.). — « Sacco di Roma, scritto in
dialogo da Francesco di Piero Vettori gentilhuomo Fiorentino: interlocutori
Basilio et Antonio » (fol. 148 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 183. Leg. in membr. con impressioni in oro. — Provenien-
za : Strozzi, de' mss. in fol. num. 105 6.
I , IV, 373. (Magi. CI. XXV, num. 59 1»).
a Repertorio generale de' libri di spoglio di memorie diverse di diverse fa-
miglie » : è un catal. alfab. di nomi di famiglie, particolarmente fiorentine,
con i rimandi, talvolta, alle pag. de* libri spogliati. È di Carlo Strozzi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss.
in fol. num. 1 193.
II, IV, 374. (Magi. CI. XXV, num. 591*).
« Raccolta 2 cavata dal sen. Carlo Strozzi da diverse scritture, come nell'in-
dice, di diverse famiglie fiorentine e luoghi sacri e profani » : sono spogli
da libri d' archivio ; talvolta i documenti sono integralm. copiati.
/ Cart., in fol., sec. XVII ff. 402 scritti. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss.
in fol. num. 1223.
II, IV, 375. (Magi. CI. XXV, num. 59 1 3 ).
Altro voi. di « Memorie fiorentine, luoghi sacri e profani, cavate dalle scrit-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ture del seguente indice dal sen. Carlo di Tommaso Strozzi ». Le fonti,
quali appaiono dall'indice, sono i docum. membr. di casa Strozzi, e gli ar-
chivi del Comune, del Duomo, del mon. di s. Pier maggiore e d* altri
conv. di Fir., e da spogli dell' arch. episcopale di Fiesole (anzi molte
scritture di quest' arch. « sono qui distesamente copiate »).
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 419. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, de' mss. in
Altro voi. di « Spogli e copie di scritture . . . fatte dal sen. Carlo Strozzi, at-
tenenti a memorie di famiglie e luoghi profani e sacri »: da docum. del-
l' arch. di Firenze.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 443, Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in
fol. num. 1225.
Cronaca di Firenze: « Roma fu fatta et edificata da Romulo | et andò via:
Amen»; dalle origini al 1426; aggiuntavi la cron. dal 1342 al 43 (fol. 1-
70). — Vita di Castruccio scritta da N. Machiavelli (fol. 71 ). — Note del-
le Consorterie di Fir. (fol. 75). — Vescovi di Fiesole fiorentini dal 1389
al 1605 (fol. 76). — Stato di Firenze nel 1438 (fol. 77). — Estimo del
popolo di s. Stefano nel 1288 (fol. 79). — Sentenza d'Enrico vii data nel
13 13 contro i fiorentini (fol. 83). — Seguono i condannati per quella
sentenza (fol. 100) e i nomi dei segnaci dell' imp. (fol. 109). — Ordine
sopra i Ghibellini del 131 1 (fol. 120). — Condannati e ammoniti nel 1307,
131 1 e dal 1357 (fol. 129). — « Nota d* un accatto fatto » per la guerra
contro il Visconti; luglio 1395 (fol. 136): Infine è notato (fol. 147). « Que-
sto accatto o prestatone come si vede in 16 faccie monta un millione e
centosessantanove migliaia e ottocento dicianove [fior.] in poste 501 »;
ed è anche notato che d* altre 20 poste non s' è qui tenuto conto perchè
c era stracciato il libro ». — « Capitoli della Compagnia del Salvatore
Pellegrino» di Firenze (fol. 154); sono del 1572, ma ne esistevano del
1354 e 1422. — Notizia della Compagnia de' Neri di Fir. e catal. dei con-
dannati, ai quali la Comp. prestava la suprema assistenza (fol. 180-187).
Cart., in fol., copie dei sec. XVII, ff. 187. Leg. in membr. Con indice e indicazioni qua
e là nel ms. di mano di mons. Girolamo della Sommaia. — Provenienza : Marmi.
Estratti di memorie relative a famiglie fiorentine da libri d' archivi monasti-
ci e del Com. di Fir. I nomi delle famiglie più cospicue sono notati ne*
margini. A cura di Carlo Strozzi.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 491. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, de* mss. io
fol. num. 1226.
fol. num. 1224.
II, IV, 376. (Magi. CI. XXV, num. 59 1 4 ).
II, IV, 377. (Magi. CI. XXV, num. 104).
II, IV, 378. (Magi. CI. XXV, num. 592).
FIRENZE 45
II, IV. 379. (Magi. CI. XXV, num. 594).
Estratti (fatti dal med.) di memorie stor. di Toscana da carte d' archivi: le
persone, le dignità e i luoghi a cui riferisconsi, sono dichiarati nelT indi-
ce per materie in princ. — Furono spogliate le « Scritture di Passigna-
no », cioè quelle della badia di Passignano dell'órd. di Vallombrosa; del-
la badia di s. Casciano di Montescalari ; di s. Lorenzo di Coltibuono; del
mon. di s. Maria degli Angeli di Firenze (di questo Archivio son tra-
scritti molti diplomi imp. e antiche bolle pontif.); del mon. di s. Croce di
Fh\; di s. Maria di Monticelli; di s. Chiara di Prato; della chiesa di
s. Miniato a Monte; e di s. Donato a Polverosa. — Dei documenti e del-
le notizie son sempre indicate le date ne' margini.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 497. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi num. 1230
dei mss. in fol.
II, IV, 380. (Magi. CI. XXV, num. 595).
c Memorie diverse, della Città di Firenze e di più famiglie e cittadini della
med. città » race, da Carlo Strozzi dalle Memorie di Galeotto Cei; da pro-
tocolli dell' arch. not. di Fir. ; dalle Memorie di Francesco di Tommaso
Giovanni, 1432-1458; da documenti presso Francesco Agli; dalla vita di
Frane. Ferrucci: deir arch. del Com. di Fir.; dall' arch. de* monaci del
Cestello ; da diari, sec. xv e sg. ; dall' arch. del conv. di s. Luca e di s.
Maria di Monticelli ; da ricordanze di Silvestro Mannini; e da commissio-
ni, sec. XV, e da lettere, luglio-agosto 1499, alla Rep. di Fir.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 452. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num.
121 1 de' -mss. in fol.
II, IV, 381. (Magi. CI. XXV, num. 593).
Altro voi. di estratti e memorie c. s., per cura di Carlo Strozzi : da protocol-
li not., e carte dell' arch. del Com. di Fir. e del Com. di Pistoia; da Prio-
rìsti ; dall'arch. del conv. di s. Matteo in Arcetri ; da documenti posseduti da
Filippo Arrighetti. — Nomi di famiglie cospicue e date sono ne' margini.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 476. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in
fol. 1229.
II, IV, 382. (Magi. CI. XXV, num. 596).
c Le roche che danno e' Capitani ogni di de chapo d' anno » (fol. 52). —
Computo della vita umana secondo la scala di s. Maria Nuova ( fol. 53 ). —
Nota sulle misure metriche ( fol. 55 ). — Lettera della Rep. di Genova a quel-
la di Fir. ; relativa risp. ; 18 ottobre, 25 ottobre 1481 (fol. 61). — Epistola del-
la Signoria di Fir. a Carlo v (fol. 62 e sg. ) — Lettera del Doge di Genova
alla Signoria; 5 maggio 1458 (fol. 65). — Lett. adesp. da Firenze, 25 mag-
gio 1448 (fol. 66). — Lettera adesp. a Ricciardo Becchi sulla venuta del
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
duca Valentino nel contado di Firenze (fol. 70 e sg. ). — Catalogo di
soldati fiorentini nel sec. XVI (fol. 75 e sgg. ). — Altro catalogo per gon-
faloni (fol. 89 e sgg.). — Condotte de' Bargelli di Fir. dal 151 7 al 30
(fol. no). — Ordinanza per T elez. degli ambasciatori 1421, 1447 (fol.
111). — Nota del sale che si spaccia in un anno nella città e nel terri-
torio della Signoria; sec. XV (fol. 114 e sg. ). — Catalogo delle « Pievi
e Popoli del contado di Firenze distinti a quartieri e detto in qual Po-
desteria sono » (fol. 117 e sgg.). — Catalogo di sopranomi fiorentini, per
ord. alfab. ; sec. xvi (fol. 166 e sgg.). — Spese fatte dalla parte guelfa
nel 1623 (fol. 239). — Nota di nobili fior, da pigliar moglie; sec. XVII
(fol. 248); e di fanciulle nobili da marito, 1626 (fol. 250). — « Regole
del calcio a livrea » (fol. 254). — Sentenza contro Cecco d'Ascoli (fol.
258 e sgg.). — Lettera del card, de' Quattrosanti a Tanai Nerli; Roma
10 die. 1528 (fol. 276). — Provvisione della Signoria di Fir., 17 febbr.
1415 (fol. 280 e sg. ): ha questo titolo: « Chapitoli de' Chatalani per
panni messi in Pisa » . — Copia di lett. della Rep. di Siena al march,
di Marignano; s. d. (fol. 286). — Orazione in lode della Giustizia recita-
ta dal Gonf. Pandolfini alla Signoria di Firenze, luglio 1475: «Laudabile
veramente et degna consuetudine è questa » ecc. (fol. 289 e sg. ) : auto-
gr., con molte correz. — Altra oraz. del mcd. : * Con tutto eh' io intenda
et cognosca tante forze nel dire » ecc. (fol. 294). — Descriz. di un ban-
chetto visto in sogno; sec. scorso (fol. 298 e sgg.). — De laudibus Fior,
panegyricum Lidani Colanelli Setini S. I. \ Firenze, 16 14 (esempi, a stampa).
— Registri di pagamenti della Rep. di Fir., del 1347 (fol. 322 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XIV e sgg., ff. 337 e sgg.; ma quest' antica numeraz. non è regolare.
Le materie contenute nel voi. sono, per numero, inferiori a quelle che nell' indice ne
registrò lo Strozzi. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. infoi, num. 1253.
« Memorie cavate dagli historici Villani, Malespini e Borghini intorno a diverse
antichità della città di Firenze > , a cura di Carlo Strozzi. Meglio che Me-
morie, sono indici di Teatri, Templi, Dignità eccles., Chiese, Magistrati,
Iscrizioni, ecc.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 127. Leg. in membr. — Provenienza; Strozzi, dei mss. in
fol. num. 1272.
« Hic est liber sive quaternus continens in se elettiones exemptiones et iu-
ramenta capitaneorum et aliorum officialium partis et universitatis Guel-
forum civitatis Florentie stantiamentorum ordinamenta et provisiones et
alias plures varias et diversas scripturas e te. sub anno Dom. MCCCLXXiiij »
II, IV, 383. (Magi. CI. XXV, num. 597).
II, IV, 384. (Magi. CI. XXV, num. 614).
FIRENZE
al 1375 (fol. 1-3). — Patti e capitoli coi quali fu concessa la signoria di
Firenze al re Roberto d'Angiò nel 13 13 (fol. 4-7). Canzone adesp. e «anep. :
« Per sturare gì' orechi a chiunque giace | fia struzzione di Filippo Lom-
bardo » (fol. 8). — « Per pietà di Lombardia. La Lombardia è grande
paese » ecc.: relazione dei commerci, dei prodotti, ecc. (fol. 9 e sg. ). —
« Questio movetur utrum rex Anglie iustum gerat bellum contra Galli-
cos prò corona regni » ( fol. 1 1 e sg. ). — Formulario di orazioni per e-
lezioni di Priori, Rettori, ecc. della Signoria; probabilmente di un araldo
fior. (fol. 13 e sgg. ); in lat. e ital. — Silvae sermonum (fol. 23 e sgg. ).
— Sonetto adesp. e anep. : « Di questo mondo nessuna ragione » (fol.
32). — Formulario d' epistole (fol 33 e sgg.). — A fol. 34 è, scr. d' al-
tra mano, il son.: « San Piero se il mio consiglio si ti agrada ». — Ca-
pitoli della pace tra Venezia, Firenze e il Duca Filippo Maria Visconti
(fol. 49 e sg. ). — Ternari « per Iohanni d' Ariguccio PegholotE ad pa-
pa Iohanni XXIII nella sua elettione del papato: Te Deum laudamus te -
confessiamo Singnore » (fol. 50 e sg.). — Capitoli della lega conclusa nel
1392 tra Firenze, Bologna, il march, di Ferrara, Francesco novello da
Carrara, ecc. (fol. 52 e sg. ). — Capitoli della pace conclusa nel 1433 tra
il Duca di Milano da una parte e Firenze, Venezia e loro collegati dal-
l' altra (fol. 53 e sg. ). — Esame e relazione dell'esame di Nicolò Tinucci
« di quanto a* sentito de' fatti della famiglia de Medici » (fol. 55 e sgg.).
— « Commissione fatta a mess. Francesco Spinola amiraglo dell' armata
di Genova per la guerra del Duca contro a' Fiorentini rotta da Vinitia-
ni » (fol. 62 e sgg. ).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 65 scr. con due ff. membran. di guardia un de' quali è framm.
d' antico lczionario. Leg. in membr. — Povenienza : Strozzi, dei mss. in fol. num.
1428.
Copie, di mano d' Antonio da Sangallo o da lui raccolte, di cronache, dice-
rie e documenti di storia medicea, fiorentina e italiana dei secoli XV-XVI.
Cart., in fol., sec. XVII. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Cestello. — Si o-
mette la tavola delle scritture, per ciò che queste ricorrono più volte in tanti altri
« Spogli [dall' Archivio de' Contratti] di Cosimo della Rena ». I voli, han-
no il nome da un segno astronomico (Sole, Luna, Aquario, Pesci, Ariete,
Tauro, Gemini, ecc.
Cart., in fol., autogr. Leg. in membr. — Provenienza : Dono di Nicolò Gamurrini, lu-
glio 1 781 .
II, IV, 385-388. (Magi. CI. XXV, num. 771-774 ).
mss. precedenti.
II, IV, 389-403. (Magi. CI. XXVI, num. 198-212).
48 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 404. (Magi. CI. XXV, num. 570).
« La presa d' Empoli dalli Spagnoli 1530 a dì 29 di maggio »; breve relaz.
adesp. ( fol. 1 ). — « Ordine di guardare Firenze e d'affrontare i nemici »
(fol. 5). — « Ordine delle provvisioni da farsi per guardia della Città di
Firenze et delle genti che hanno da andar fuori per dar lo assalto al
campo de* nemici. A dì lune di notte a 20 di giugno 1530 » (fol. 6 e
s g"-)- — « Ragguaglio di Poppi per la guerra 1529 »; minuta adesp., con
parecchie correzioni (fol. 11 e sgg.). — « Notizie della guerra di Firen-
ze del capitano Goro da Montebenkhi » (fol. 19 e segg. ): in parte autogr.
di Benedetto Varchi. — Lettera autogr. di Belisario Vinta a Benedetto
Varchi; Volterra 1 settembre 1564 (fol. 61). — Estr. delle Riforme del
Comune di Volterra; 17 febbraio 1529 (fol. 62 e sgg.). Questa copia fu
inviata al Varchi dal Vinta con la lett. cit. — Ragguaglio d' Arezzo du-
rante T assedio di Firenze, 1529-30 (fol. 70 e sgg.). — Ragguaglio di Pi-
stoia durante lo stesso assedio (fol. 91 e sgg.). — «Ragguagli della pre-
sa di Cortona» (fol. 120 e sgg.). — « Examinatione di testimonii et sum-
pto di fede di più particolari persone » circa il sacco d* Empoli, 1530-32
(fol. 131 e sgg.). — « La canzone di m. Claudio Tolomei toscana al s.
Prìncipe d' Orange. Novello Marte a cui le stelle amiche » (fol. 143 e
sgg.). — « Cose dal 1524 al 1530 » [di storia di Firenze] (fol. 149-155).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 155 nura., Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num.
1045 dei mss. in fol. — E questa una delle miscellanee di documenti e notizie messe
assieme dal Varchi per la sua storia.
II, IV, 405. (Magi. CI. XXXVII, num. 140).
Cionacci Francesco, Schede di storia ecclesiastica di Fiesole, particolarmente
dei vescovi; autogr. (Da storie e cronache fiorentine).
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 406. (Magi. CI. XXVII, num. 20).
Orazione di Bernardo Davanzali ( il Silente ) in lode di Cosimo I, detta nell'ac-
cademia degli Alterati. Copia a cura di Michele della Rocca, 1574.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 407. (Magi. CI. XXVII, num. 42).
Bartolotti Giov. Oraz. in morte di fr. Alofio de Vignacourt, gran maestro di
Malta.
Cart., in fol., ff. non num. Copia di mons. della Sommaia. Leg. in cart. — Provenienza:
Magliabechi.
II, IV, 408. (Magi. CI. XXVII, num. 59).
Lucaltini Ascanio, Relaz. del viaggio in Baviera del march. Filippo Corsini ;
lettera s. indir, e data.
Cart., di ff. 3, sec. XVII ex. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
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FIRENZE 49
II, IV, 409. (Magi. CI. XXVII, num. 58).
Laurentii Lombardi Genethliacon marchioni Philippo Corsinio; esametri.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 410. (Magi. CI. XXVII, num. 61).
c De clade Turcica Carmen dictum Senis a Michaele Angelo De Magistris S.
I. »; in esametri, con una prefaz. [1699].
Cart., in fol., 1699- 1700, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 411. (Magi. CI. XXVII, num. 62).
Oraz. lat. d'un ambasciatore di Mantova al Doge di Venezia : « Optatissimum
quidem foret Ser. Pinceps, ili. et ex. Senatus si posset Dux Mantuae » ecc.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 412. (Magi. CI. XXVII, num. 70).
Ludovici Scapinellì elogium ser. Infantae Isabellae ».
Cart., in fol., ff. 3 : copia di mons. della Sommaia. Leg. in cart. — Provenienza : Ma-
gliabechi.
II, IV, 413. (Magi. CI. XXVII, num. 72).
Relaz. di feste fatte a Milano il 16 febbr. 1626. — Cartelli di sfida di cava-
lieri di Parma, 1626.
Cart., in fol., ff. 4 scr. da mons. della Sommaia. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 414. (Magi. CI. XXVII, num. 98).
Andreae Alamanni Oratio in funere Iohannis Medicis Cosmae fil.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 377.
II, IV, 415. (Magi. Ci. XXVIII, num. 6).
Discorso accad. sulla Ginnastica presso gli antichi, attrib. al cav. Leonardo
Salviati (cfr. fol. i a). Una prima copia (fol. i-io) è mutila: la seconda
redaz. è autogr., con molte correzioni.
Cart., sec. XVI, ff. 60. Leg. in mezza membr.. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 416. (Magi. CI. XXVIII, num. 47).
Notizie e documenti di miniere del Monferrato, deir Impruneta, di Pietrasan-
ta, dell'Elba, di Montenero, di Volterra e del territorio fiorentino (fol. i-
47). — Copia di privilegio del march, di Mantova ad Antonio da Nova-
ra inventore d'un istrumento ad acqua per ispianare i panni (fol. 81);
Mantova, 31 luglio 1526. — Nota sopra un nuovo modo di spianare i
panni (fol. 82). — Notizia del modo, trovato da Gino di Neri Capponi, di
« macinare a secho et in aqua merta » (fol. 83). — Trattato sulle minie-
re adesp. e anep. (fol. 85 e sgg. ): in fine sono due rozze fig. a penna.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI 4
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50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTÈCHE D* ITALIA
— Lettera di Ricciardo Cervino, acef., sul modo del ridurre Tanno ; In Ca-
stiliono Vallis Vrciae die 26 augusti 15 18: è indir, a Lorenzo Strozzi ; au-
togr. (fol. 97 e sg.). — Nota sulle miniere di Sardegna (fol. 99).
Cart., in fol., sec. XV e sg., ff. 99 ; ma mancano le ce. 50 e sgg. dove eran contenuti,
secondo la tavola di Cario Strozzi, « Discorsi di monete e leghe per battere nelle zec-
che ». Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol., num. 942.
II, IV, 417. (Magi. CI. XXVIII, num. 48).
Computi del valore dei fiorini, dal 1462 al 15 10. In princ. è notato: « Que-
sto libro si è d'Antonio di Vettorio Landi e chonp. a banchieri et chiama-
si libro di valore » ecc.
Membr., in fol. picc, ff. 18 (ma doveva essere di ce. ioi). Leg. in cart. — Provenien-
za : Strozzi, dei mss. in fol. num. 977.
II, IV, 418. (Magi. CI. XXVIII, num. 49).
« Iscrizioni poste in diverse chiese e luoghi della città di Firenze » race, da
Carlo Strozzi (fol. 1-7). — « Ristretto dell' opere di frate Annio da Viter-
bo quanto ai tempi e persone che dominorno »; sec. XVI in. con molte
correzioni e postille marg. (fol. 11-18). — Stemmi di vari e di famiglie
fior. (fol. 21-24). — Relaz. d' una scoperta archeologica, fatta a Poggio
Venere, presso Chiusi, nel 1655 (fol. 26). — Nonnullae Iuris conclusiones
prò Nobilitate (fol. 27). — Iscrizioni antiche, mediev. e moderne esisten-
ti in Firenze (fol. 29, 36 e sgg., 53 e sgg. 62 e sgg.). — Tre lettere autogr.
da Roma a Lorenzo Strozzi, 15 10 (fol. 87 e sgg.). — Epitaffi sulla tom-
ba del Boccacci (fol. 90).
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. 90 num. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, dei
mss. in fol. num. 1 1 49.
II, IV, 419. (Magi. CI. XXIX, num. 11).
« Statutorum dom. Potestatis Florentiae liber secundus causarum civilium ».
Precede la tavola delle 132 rubriche. — Infine è il Tractatus de cessanti-
bus et fugitivis.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 420. (Magi. CI. XXIV, num. 12).
Statutorum Fior, liber 11 : « De modo procedendi in civilibus. R. I. Statui-
mus quod tempora causarum » età; sec. XV (sino al fol. 63); con giunte
successive e precedenti il testo fatte nel sec. XVI in ce. non num.
Cart., in fol., ff. 63 num. Leg. in membr. Didascalie in rosso. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 421. (Magi. CI. XXIX, num. 13).
Altro esempi, del libr. il del med. Statuto. Precede, d' altra mano, la tavola
delle 132 rubriche.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 88. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE 51
II, IV, 422. (Magi. CI. XXIX, num. 14).
Statutorum Fior, liber ili. Con molte giunte in princ. del sec. XVII.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magiiabechi.
II, IV, 423. (Magi. CI. XXIX, num. 15).
Statuti della Mercanzia di Firenze ; con la tavola delle rubriche dei tre libri,
e un indice per materie.
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 158. Leg. in membr. È il testo riformato e approvato
dal Granduca Francesco I. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 424. (Magi. CI. XXIV, num. 30).
Statuti della Gabella de' Contratti di Firenze. Precede la tavola delle rubriche.
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 76. Leg. in cart. — Provenienza : Magiiabechi.
II, IV, 425. (Magi. CI. XXIX, num. 96).
Statutorum Fior. lib. il: «Hoc Statutum fuit publicatum a. 141 5 ». Precede*
la tavola delle rubriche.
Cart., in fol. picc, sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Targioni.
II, IV, 426. (Magi. CI. XXIX, num. 97).
« Notae ad aliquot Rubr. Statuti Fiorentini lib. 2 domini Francisci Lenzonii
advoc. fior, ad usum Alexandri Tozzettii I. V. D. cum aliquibus additio-
nibus ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 101 e 2 non num. per 1' indice. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Targioni.
II, IV, 427. (Magi. CI. XXIX, num. 131).
€ Stratto delle Gabelle di Firenze ridotte a moneta fiorentina di buono cho-
nio et giusto peso, agiunto V aumento del sesto et ogni altro acresimen-
to di moneta chome per insino al presente si sono fatti tali pagamenti
di ghabelle ». — « Gabelle di Pisa ridotte a moneta vera di buono cho-
nio » (fol. 33 e sgg.). — « Stratto delle ghabelle del passo » (fol. 48 e sgg.).
Cart., in fol., sec. XVI, ft. 56. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Biscioni,
num. 326.
II, IV, 428. (Magi. CI. XXIX, num. 152).
Statutorum Fior. lib. il. Infine è V indice delle Rubriche.
Cart., in fol, sec. scorso, fF. 104 num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 94.
II, IV, 429. (Magi. CI. XXIX, num. 141).
Provvisioni del Comune di Firenze sopra la moneta; 21 luglio 1378; 24 apri-
le 1393; 30 maggio 1402; 10 giugno 1402; 31 ottobre 1439; 24 decem-
bre 1442; 19 febbraio 1443; 30 maggio 1464; 12 decembre 1464; 22 ot-
tobre 1471; 3 giugno 1480; 21 giugno 1480; 14 ottobre 1501.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 97-107 num. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
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52 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 430. (Magi. CI. XXIX, num. 244).
Statuti della Gabella de' contratti di Firenze, riformati nel 1566.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 129 num. Leg. in membr. — Provenienza: S. Maria Nuova.
II, IV, 431. (Magi. CI. XXIX, num. 145).
c Stratto e breve compendio dello Statuto della Mercantia di Firenze » com-
pilato da Domenico duelli. È un indice alfab. per materie.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Biscioni,
num. 145.
II, IV, 432. (Magi. CI. XXIX, num. 245).
Statuti della Gabella de' contratti di Firenze, riformati nel 1566.
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 118 num. ed altri non num. per 1* indice delle materie.
Leg. in membr. — Provenienza : S. Maria Novella.
II, IV, 433. (Magi. CI. XXIX, num. 248).
« Registro legale delle Tratte [di Firenze] nel quale si contengono le leg-
gi, ordini é modo de 1' abilitazione, distributioni e consecutioni degli offi-
tii, magistrati, honori e gradi della civiltà nella Rep. fiorentina ».
Cart., in fol., sec. scorso, ff. 55 e 3 in princ. non num. per 1* indice. Leg. in cart. —
Provenienza : S. Maria Novella.
II, IV, 434. (Magi. CI. XXIX, num. 135).
c Expositiones libri 2* Statutorum Florentinorum domini Tkomae de Solvet-
te » : segue, di mano del sec. XVI, la tavola delle rubriche. Il testo ( fol. 1 ) ha
questa didascalia: « Statutorum Florentinorum secundi libri declarationes
et pratiche edite per eximium legum doctorem florentinum dominum To-
rnarli de Salvectis incepte in 14418 (sic) de mense augusti. Sub hoc modo
v[idelicet]. De modo procedendi in civilibus » etc. (fol. 1-48). — « Consilia
domini Angeli de Perusio » (fol. 150 e sgg.). — « Consilia ad diversas
materias » (fol. 197 e sgg.): sono di Giovanni da Prato, Ammone de Iusti-
nis di Castello, Ubaldo degli Ubaldi, Benedetto Barzi da Perugia, Filippo di An-
drea Balducci, Agabito di Matteo da Perugia, Sallustio da Perugia, Stefano Bonaccor-
si da Firenze, Tommaso Corsini, Bartolo, Paolo da Castello, Antonio Rosselli,
Frane. Albergotti, Dionisio da Perugia, Marco di Angelo da Perugia, Giov.
Ricci di Firenze, Filippo Corsini, Michele Accolti, Andrea da Cortona, Torello
di Nicolò da Prato, Angelo d'Arezzo, Antonio Roselli d'Arezzo, Giovanni Ni-
coletti d' Imola, Micliele d'Arezzo, Giovanni Montesperelli da Perugia, Nicolò da
Viterbo, Lodovico Albergotti, Raniero [Arsendi] da Forlì, Onofrio da Perugia,
Bartolomeo Popoleschi, Angelo da S. Angelo in Vado, ecc.
Cart., in fol, sec. XV, ff. 431. Leg. in assi e mezza pelle. — [Provenienza: Biscioni, num. 98.
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FIRENZE 53
II, IV, 435. (Magi. CI. XXIX, num. 138).
« Appostile domini Alexandri Salvii doctoris egregii et maxime pratici ad
Statuta [fiorentina»] | Finitus per me Franciscum Baronium not. fior, die
28 novembris 1476, indictione x a ».
Cart. } in fol., sec. XV, ff. 113 scritti e parecchi bianchi in fine. Il nome Andreae de An-
dreinis eh' è nel marg. sup. della prima pag. è d' un proprietario del sec. XVI. Leg.
in assi e mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, num. 115.
II, IV, 436. (Magi. CI. XXIX, num. 133).
« Liber secundus Statutorum domini Potestatis » Florentiae (fol. 1-68). Se-
gue la tavola delle rubriche (fol. 69-72). — «Liber secundus Statutorum
Mercantie » (fol. 74-90). « Incipit liber tertius » (fol. 91-94).
Cart., in fol., sec. XVI e sec. XV ; ff. 94. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
II, IV, 437. (Magi. CI. XXIX, num. 144).
Statuti della Mercanzia di Firenze. Precede Y indice alfab. delle materie. In
fine: « Fine del presente Statuto della Mercantia di Firenze pubblicato
T anno MDLXXVij del mese di maggio il dì primo » .
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 317 num. e vari non num. in princ. Leg. in membr. —
Provenienza : Biscioni, num. 97.
II, IV, 438. (Magi. CI. XXIX, num. 163).
c Lectura domini Angeli de Gambiglonibus de Aretio super titillo de actioni-
bus instituta | Finit lectura tituli de actionibus etc. » (fol. 7-235). Prece-
de T indice. — Repetitio « Fructus. Possexor tenetur ad fructus » etc.
Battoli de Saxof errato (fol. 236-238).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 238. Leg. in assi e mezza pelle : con un indice di materia le-
gale scritto sul verso della prima tavoletta. — Provenienza : Strozzi, dei mss. in fol.
num. 74.
II, IV, 439. (Magi. CI. XXIX, num. 241).
c Incipit liber tertius Statutorum et Ordinamentorum Comunis Florentie »
(fol. i e sgg.). — Tractatus de cessantibus et fugitivis (fol. 146-166).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 166, non compresi i primi per V indice alfab. delle materie.
Leg. in membr. — Provenienza : S. Maria Nuova.
II, IV, 440. (Magi. CI. XXIX, num. 246).
Codice delle Gabelle, con richiami e raccordi con leggi e disposizioni giuri-
diche ad ogni articolo.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : ignota.
II, IV, 441. (Magi. CI. XXX, num. 35).
Relaz. adesp. della Rep. di Venezia ( fol. 1 ). — Relaz. di Cipro d' Ascanio
Savorgnan (fol. 34). — Relaz. della Dalmazia di MarcanL Morosini (fol. 76).
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54 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
— Relaz. della Germania e dell' impero di Carlo v del Badoero (fol. 117).
— Relaz. della Germania di Michele Suriano (fol. 299). — Relaz. della
Rep. di Venezia, nel 1565, dell' ambasciatore di s. Maestà Cattolica (fol.
404 e sgg.). — « Memorie di quello che fruttano al Re di Spagna le
bolle della Crociata et altre bolle di chiese et monasterii » (fol. 422-425).
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 425, « Ad usum Hieronimi a Summaia »: cfr. il fol. di guar-
dia. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 442. (Magi. CI. XXX, num. 36).
Raccolta di scritture riguardanti la storia della Francia dagli ultimi anni del
sec. XVI al primo trentennio del xvn.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Copie di molte mani. Le scritture trovansi in
molti altri mss. de' quali è data la tavola : per ciò qui non si dichiarano. Leg. in
membr. L' indice delle materie è di mons. dalla Sommaia a cui il volume appartenne.
— Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 443. (Magi. GÌ. XXX, num. 37).
Cause e sentenze di Rota del sec. xvn relative alle fam. Colonna ed Orsi-
ni. — « Discorso dell' incorrotta giustitia della ser. Rep. di Venetia usa-
ta particolarmente contro biastematori, di Marco Rossetti ». — « Negotia-
tione per il cappello cardinalitio per V abb. Francesco Peretti » ; scritture
varie. — « Instructione per li Vescovi di quello devono fare » ; sec. xvi.
Cart., in fol. e in 8, sec. XVII e XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 444. (Magi. CI. XXX, num. 44).
« Capitolazioni e concordati diversi di Principi [d' Europa] e della Santa Se-
de », 1606- 163 2. Precede la tavola.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. e scritti da più mani. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Marmi.
II, IV, 445. (Magi. CI. XXX, num. 45).
Discorso dell' inviato di Giovanni IV re di Portogallo ai convenuti nel con-
gresso di Ratisbona. — Apologia di Giovanni IV re di Portogallo. —
Testo latino del discorso precedente.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 446. (Magi. CI. XXX, num. 96).
Miscellanea di discorsi, lettere e documenti per la storia delle corti Europee
e delle loro politiche relazioni, tra il sec. xvi e la prima metà del seg".
Cart., in fol., sec XVI e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Gli scritti qui contenuti (leggon-
si in altri mss. de' quali fu data la tavola) sono talvolta in orig. ; alcuni di mano di
mons. dalla Sommaia e di Antonio da Sangallo. Al primo dovette appartenere il voi.
— Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE 55
II, IV, 447. (Magi. CI. XXX, num. 98).
Controversie di precedenze tra Firenze e Ferrara, tra Toscana e Baviera, tra
Savoia e Toscana, tra Genova e Firenze, tra Toscana, Parma, Mantova,
Venezia, e dei fratelli del Granduca.
Cart., in fol., ff. non num. : copia di mons. dalla Somraaia. Leg. in cart. — Provenien-
za : Marmi.
II, IV, 448. (Magi. CI. XXX, num. 99).
Raccolta di scritti di storia politica europea nel sec. xvi, per la maggior
parte acef. e mutili. Se ne indicano, quindi, soltanto gl'integri. — « Discor-
so sopra la Fiandra, delli costumi, ricchezze, forze, qualità, sito et modo
di governo delli Paesi Bassi ». — Copie di lettere adesp. da Parigi, di-
cembre 1572 -gennaio 1573: sono, certo, d'un ambasciatore al vescovo di
Padova nunzio in Ispagna, al vescovo di Mondovì nunzio in Savoia, al
card, di Como. — Raccolta, ma acef., di copie di lettere d' un ambascia-
tore da Lione, giugno - luglio 1564, al card. Borromeo. — « Discorso di
mons. Giulio Ruggieri prothonotario apostol. intorno alli aiuti di Polonia
a favore della santissima lega contra il Turco ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 449. (Magi. CI. XXX, num. 137).
Discorso adesp. « al Re di Francia [Enrico iv] dove si discorre gratiosa-
mente sopra la sua conversione fatta ». — Discorso adesp. sopra le
guerre civili di Francia nel sec. XVI ; traduz. dal frane. — « Avvertimen-
ti al Re di Francia [Enrico iv] importanti per il suo stato », traduz. dal
frane. — Discorso adesp. al Re di Francia su vari quesiti, tra* quali « se
la guerra intrapresa con gli Spagnoli nella Voltolina si abbia da proseguire
nello stato di Milano ». — « Lettera sopra le pretensioni del Re di Fran-
cia nella contingenza dell' assedio di Vienna »; adesp. e s. d. — « 1662
e 63. Scrittura intitulata: Difficultà dell' aggiustamento [del Papa] con
la Francia. Discorso d* incerto » . — Due lettere, 8 a e 9*, sulla rinunzia di
Maria Teresa regina di Francia alla corona di Spagna.
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 450. (Magi. CI. XXX, num. 138).
« Informatione per Savoia contro Francia nella causa di Saluzzo ». — « Bre-
ve ristretto delle raggioni più palpabili di S. A. R. di Savoia nella pen-
denza delli indulti » colla s. Sede. — « Discorso contro a Savoia quando
mosse T armi al Monferrato » . — Discorso al Duca di Savoia « se si de-
ve muover guerra a Spagnuoli per la Valtellina », 1624. — « Seconda
scrittura in risposta al card, di Savoia esortandolo a ire a Roma ». —
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56 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
« Discorso sopra il quesito se il Duca di Savoia doveva disarmare »,
1615. — « Discorso che incita Spagnuoli a difendere Mantova da Savoia ».
Cart., in fol., sec. XVII e sg. ; il. non num. : talune scritture son di mano di mons. Gi-
rolamo dalla Sommaia a cui il ms. appartenne. Leg. in cart. — Provenienza : Ma-
giiabechi.
II, IV, 451. (Magi. CI. XXX, num. 139).
Entroiti ed esiti della corte Medicea dalla seconda metà del sec. XVI alla
prima del successivo. — Infine è un' ampia relaz., oltre che dell' ammini-
strazione granducale, di « tutti gli stati, città, terre e castella, rendita
d' offizzi, spese della cavalleria, come del mantenimento della propria per-
sona, spese di mare; narrazione dei Principi confinanti; grandezze della
Casa Medici ; col racconto della città di Firenze e del governo di essa » ,
al tempo di Cosimo in.
Cart., in fol., sec. XVI e sg., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 452. (Magi. CI. XXX, num. 168).
Discorso sopra la corte di Roma di mons. Commendone (fol. 1). — « Patrimo-
nia s. Petri, vel Principum donationes » (fol. 95). — « Explicatio quomo-
modo Imperium dependeat a Sede apostolica » (fol. 101). Segue «Come
T Imperio dipenda da' Papi » (fol. 119). — Aurei avvertimenti del Guic-
ciardini (fol. 123). — « Lettera sopra il ragionamento che fece l' Imp.
Carlo V T anno 1536 venendo da Tunisi in presenza di papa Pavolo ter-
zo et cardinali » (fol. 168). — « Provisioni per la guerra che dissegnò
papa Clemente vij contra V Imp. Carlo V » (fol. 181). — « Essortatione
di m. Bart. Cavalcanti alla Signoria di Venetia a nome del Re di Francia
per la confederatione contra V Imperatore») (fol. 187). — Lettera del Du-
ca di Fir. alla Rep. di Siena; 29 gennaio 1554. — Risposta; 1 febbraio
(fol. 201 ). — Lett. del march, di Marignano alla Rep. di Siena in nome
del Duca di Fir.; 9 gennaio 1554. — Risposta; s. d. (fol. 205). — Di-
scorso del med. Marchese « circa le cose della guerra di Siena » ( fol.
209). — Lettera di Pietro Strozzi al med.: Siena 4 febbr. 1554. — Rispo-
sta; 5 febbraio (fol. 212). — Altra lett. del med, al med.; Siena 6 febbr.
1554 (fol. 213). — « Tituli Magni Turcae ex proprio exemplari » (fol.
215). — Tituli Caroli V (ivi). — Tituli Ferdinandi imp. (fol. 216). — Ti-
tuli Ioachini Electoris Brandeburgensis (ivi).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 216. Copie d' una sola mano. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Gaddi, num. 218.
II, IV, 453. (Magi. CI. XXX, num. 205).
* Discorso overo esortatione fatta al G. Duca di Toscana da un suo suddito
sopra T ingiusti tia dell'invasione dello Stato ecclesiastico » (pag. i). —
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Orazione « di un humile et affettuoso servitore della corona di Francia »
a Luigi XIII (pag. 39). — « Informatione delle controversie tra la Casa
d'Austria et la Rep. di Venetia » (pag. 95). — Relazione della « pri-
ma navigazione seguita sopra il canale di Lingua d'Oca », 1681 (pag.
131). — Relazione al papa sulla falsità del testamento di Carlo II di Spa-
gna (pag. 161). — B. Iohannis a Capistrano prophetiae (pag. 169). — Estrat-
ti delle Riformagioni di Firenze, dal 1331 al sec. xvi; e dai libri delle
Tratte (pag. 177 e sgg. ; 221 e sgg. ). — Orazione in lode del Granduca
Cosimo, letta in Firenze all' Accad. degli Alterati da Bernardo Davanzati,
detto il Silente (pag. 233). — Discorsi sacri (pag. 261). — « Il Gazzet-
tino di Girolamo Gigli senese », dal 6 ottobre 17 12 al 13 giugno 17 16
(pag. 477). — Due lettere del med. a Virginia Fabriani sua consorte e
alla Balia di Siena; s. d. (pag. 551).
Cart. in fol., sec. scorso, pp. 559. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, num. 29.
Relaz. dello Stato di Firenze di Marco Foscari, 1527-28 (pag. 1 ). — Relaz.
del med. di Vincenzo Fedeli, 1561 (pag. 65). — Altra relaz. del med. nel
1 576 (pag. 241). — Relaz. adesp. del med. al tempo del Granduca Fer-
dinando (pag. 265-295).
Cart., in fol., di mano di Antonio da Sangallo; pp. 295 e molti ff. bianchi in fine. Leg.
in membr. — Provenienza : Gaddi, num. 382.
c Discorso apologetico per riparo dell' antica autorità e decoro del Collegio
de' Cardinali. Si crede del sig. card. Grimaldi » ( fol. 1 ). — « Accidente
occorso in Napoli al p. Generale de* Cappuccini », 1675 (fol. 11). —
Lettera adesp. e s. d. ad un cardinale del sacro Collegio ( fol. 17). — Let-
tera adesp. a Innocenzo XI « acciò che le meretrici non si scaccino da
Roma doppo li vagabondi con le ragioni allegate per il med. effetto da'
Baroni Romani » ( fol. 21). — « Discorso se l'Amirante nella visita del
sacro collegio dovrà visitare il card, d' Este e li card. Grimaldi e Valen-
zè e fermare la carrozza incontrandoli » (fol. 39); e relativa censura (fol.
27). — « Parlamento di Carlo V al Re suo figliuolo nella consegnatone
de' suoi Stati (fol. 49). — Istruz. all'ambasciatore di Spagna sul modo
di comportarsi in Roma ( fol. 113). — » Relatione della caduta del Duca
d* Olivares dalla gratia del Re Cattolico » (fol. 126). — « Nuove gravez-
ze imposte nella città di Palermo con altre particolarità » (fol. 158); 1647.
— Ragguaglio della rivoluz. del 20 maggio 1647 (pag. 165). — Relaz.
d'altre gravezze in Palermo (fol. 173). — « Breve racconto dell'ultimo
II, IV, 454. (Magi. CI. XXX, num. 157).
II, IV, 455. (Magi. CI. XXX. num. 204).
58 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tumulto successo in Palermo sotto il 7 luglio 1647 (fol. 175). — « Sopra
il nuovo et ultimo successo di Palermo » (fol. 181 ). — Relaz. della mor-
te di Troilo Savelli (fol. 183). — Copia della lett. del card. Giulio Sac-
cìietti al papa, «poco avanti la sua morte» (fol. 230-240): 17 giugno 1663.
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. 240. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni,
num. 14.
II, IV, 456, (Magi. CI. XXX, num. 206).
Note geneal. di Carlo v. — « Ragione che pretende havere il re d' Inghil-
terra sopra il regno di Francia e che guerre e differenze sien nate tra
queste due corone dopo tal pretensione ». — Ragioni della Chiesa su
Parma e Piacenza. — Genealogia dei Duchi di Milano. — Ragioni della
Chiesa sulla città e sul dominio di Ferrara. — « Raccolto di tutte le do-
nazioni, concessioni et investiture fatte del ducato d* Urbino » , da Pipino
a Pio IV. — Genealogia de' re di Polonia. — Genealogia dei « Palatini
del Reno e della casa loro e di Baviera » . — Note e scritture sui ducati
di Giuliers e Cleves. — De origine feudorum annotationes. — Nota ge-
nealogica « di casa Correggio » dalle origini al sec. XVI. — Informazione
sulla Val di Taro e da chi direttamente dipenda. — « Ragioni de* Duchi
di Savoia sopra il dominio di Ginevera » . Segue la relazione delle « Varie
imprese de* Duchi di Savoia sopra Ginevra »; la ragion della « Causa
principale della ribellione di Ginevra la quale il Duca di Savoia non potè
impedire ». — Relazione della religione de' Calvinisti e della morte di
Teodoro Berza.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. e scritti da più mani. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Biscioni, num. 176.
II, IV, 457. (Magi. CI. XXX, num. 207).
Relaz. della morte di Giov. Rinaldo Monaldeschi d* ordine di Cristina di Sve-
zia. — « Arcani de' Principi d' Italia, dove si conosce il modo che tiene
ciaschedun Principe nel governare i suoi stati etc. ; e ristretto in fine sopra
il principio della grandezza di casa Medici et assedio di Firenze ». —
Relaz. dello stato pontif., al tempo di Clemente XI, « con diverse osser-
vazioni sopra la Corte Romana », dell' Erizzo amb. veneto: 29 ottobre
1702. — Lettera di mons. Taia al papa per la sua promoz. al cardinalato;
s. d. — Lettera al papa di mons. Ricci per la stessa circostanza; s. d.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 323.
II, IV, 458. (Magi. CI. XXX, num. 208).
Relazione del regno di Spagna a tempo di Filippo ili. — « Avvisi di Pado-
va sopra la morte del Sig. Lodovico Orsino e della signora Vittoria Aco-
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rambona » , con sonetti ed epigrammi fatti in queir occasione. — « Rela-
tione di Giovanni Delfino ritornato ambasciatore da Roma per la Repub-
blica di Venezia V anno 1604 ». — « Relazione della Toscana », prima
metà del sec. XVII. — « Due pareri circa alla Riformatione del governo
della Rep.* Fiorentina dopo 1' Assedio di quella Città, dati a Fra Niccolò
della Magna Arcivescovo di Capua e poi cardinale da Francesco Vettori
gentiluomo fiorentino ». — « Lettera scritta da D. Alighieri a Guido da Pu-
lenta signore di Ravenna, raguagliandolo del Senato di Venetia ». —
Capitoli della convenzione tra Clemente vii, Carlo v e Firenze, 8 agosto
i53°- — Investitura dello stato di Firenze data dall'Imperatore ad Ales-
sandro de' Medici — Privilegio cesareo per V erezione del granducato di
Toscana. — Parere di Luigi di Pier Guicciardini al duca Alessandro sopra
il fermare il governo di Firenze, — Apologia di Lorenzo di Pier Francesco
de' Medici. — Investitura dello stato di Siena nella persona del Duca Co-
simo. — Capitoli matrimoniali fissati in Madrid, ai 28 di giugno 1608, tra
il Principe di Toscana e l'Arciduchessa Maria Maddalena. — Investitura
dello stato di Firenze al Duca Cosimo, Y anno 1537. — Motti e imprese
sopra più gentildonne fiorentine. — « Dialogo del sig. Curzio Marignolli
tra Pier Vettori e Marsilio Ficino rappresentanti dodici statue nella fac-
ciata del s. re Baccio Valori ». — Sonetto caudato del medesimo. — Motti
e imprese su gentildonne senesi. — « Risposta (in versi) dell'oracolo
cortigiano ai cardinali nella sede vacante di Papa Paulo v » . — Viaggio
di Cosimo I a Roma V anno 1569. — Scrittura sulla presunta successione
a Gregorio XV. — Natura e qualità dei cardinali eletti V anno 1623. —
« Avvertimenti dati in voce dalla Santità di Papa Gregorio XV al cardin.
Ludovisio suo nipote ». — Relazione del conclave di Urbano vili. —
« Trattato di Orazio Pecci et Giorgio da Siena contro il castello di Mi-
lano ». — Madrigale sopra la felicità del Grillo. — « In favore et laude
della repubblica di Genova Tanno 1627 » — Sommario ài storia fioren-
tina. — Relazione di Antonio Muscettola ambasciatore di Carlo v in Roma
fatta in Firenze alla Signoria. — Parole del principe d' Echenbergh al Papa
il 1638 e risposta di questo. — Ricordi storici del 1640 e 1643. — « Con-
siglio dato al predetto re D. Filippo 2. di Castiglia all' ora che si deli-
berò all' impresa di Portogallo ». — « Lettera in laude dell' Istoria » . —
Narrazione del viaggio a Roma del Granduca Cosimo. — « Dialogo del
S.™ Cardinale Barberino con il suo primogenito la notte seguente al gior-
no che Papa Gregorio XV cadde della sua ultima infirmità, registrato dal cu-
scino sopra del quale il detto Signore giacendo in lettojriposava la testa » .
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in cartone. — Provenienza Biscioni,
num. 83.
6o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 459. (Magi. CI. XXXI, num. 53).
« Pratica di procedere nelle cause del Santo Uffizio o d' heresia » (fol. 1-33).
— Segue, sotto il titolo Neapolitana, di mano più recente, un' informazione
sui procedimenti inquisitoriali del Regno di Napoli.
Cartaceo, in 4, sec. XVII e sg., ff. 41. Leg. in cartone. — Provenienza: Biscioni, num. 117.
II, IV, 460. (Magi. CI. XXXI, num. 60).
« De his quae praticantur in Regno in materia Iurisdictionis Ecclesiasticae
propter necessariam atque naturalem eiusdem regni illiusque personarum
defensionem, rectam et pacificam gubernationem ».
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 76. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 52 dei mss. in fol.
II, IV, 461. (Magi. CI. XXX, num. 209).
« Instrutione data dal Marchese di Bedmar, già ambasciatore cattolico in Ve-
netia a Don Luigi Bravo suo successore circa il modo col quale si doverà
governare nella sua ambasceria » (fol. 1-2 1 ). — Relazione di Girolamo Lip-
pomano ambasciatore presso il re di Polonia, fatta al senato veneziano Tan-
no 1575 (fol. 23-62). — « Instruzione che dà il sig. Bah di Valenze al suo
successore nella carica di ambasciatore della Maestà cristianissima di Lui-
gi XIV in Roma » (fol. 63-118). — « Relazione del cav. Niccolò Erizzo
ambasciatore di Venezia alla Santa Sede nei Pontificati d' Innocenzo XII
e Clemente xi » (fol. 1 19-170). — Conclave di Leone xi (fol. 171-227).
— Conclave di Paolo v (fol. 232-257). — Conclave di Gregorio XV (fol.
259-269).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 269. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 30.
IT, IV, 462. (Magi. CI. XXX, num. 210).
Lettera di Ludovico Zambeccari a Urbano vili, Orléans 1633, esortandolo a
combattere gli eretici (fol. 1-35). — Lettera di Ferdinando II di Toscana
ad Urbano vili sullo stato d'Urbino (fol. 37). — Pubblicazione del matri-
monio di Cosimo in colla Principessa Maria Luisa d' Orléans ed altre let-
tere relative a quelle nozze (fol. 38-42). — « Discorsi informa di lettera
sopra le qualità che si ricercano in un cavaliere d' onore galante e ama-
tore del buono e del giusto del sig. Marchese Lodovico Adimari » (fol. 45-
76). — « Erudizioni sopra la spada, con diverse osservazioni sopra la me-
desima del dottor Domenico Magni » (fol. 77-108). — « L'ombra del Mar-
chese di Lovoys, consultata dal re Luigi sopra gli affari correnti, con una
lettera di Monsu il Marchese di Lovoys inviata dall' altro mondo al Primo
Ministro di Francia suo successore, tradotta dal francese. In Colonia, 1 693 »
(fol. 109-149). — « Scritture appartenenti alla lite seguita nel 1666 tra il
sig. r Mattias Bartolomei e sig. ri Or nani ed altri interessati » (fol. 1 51-162).
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— « Breve avvertimento per quelli che amano troppo la medicina, del-
l' eccellentiss. Protomedico Bernardo Telchain, inglese » (fol. 1 63-1 91). —
« Ragguaglio del divertimento accademico intitolato // giardino d' amore
rappresentato in Siena in casa del sig. Francesco Piccolomini in occasio-
ne della venuta in quella città di Donna Virginia Borghesi Ghigi Princi-
pessa di Farnese ed altre dame con essa » (fol. 192-229). — « Il ballo in
pratica, riprovato da Dio nelle divine scritture, da' ss. Padri, da' sacri *
Concili, dalla legge civile e canonica, dagl* uomini dotti, si cristiani come
gentili e dalla ragione. Lettera d* un curato della diocesi fiorentina. Credo
sia opera del D. r Leonardo Conti, priore d' Ugnano » (fol. 232-279). — « La
verità del ballo scoperta da un apatista richiesto del suo parere sopra la
scrittura precedente » (fol. 280-329).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 329. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 63.
II, IV, 463, (Magi. CI. XXX, num. 211).
Relazioni di Marco Foscari , Vincenzo Fedeli, Vincenzo Gusso?n e di anonimo,
ambasciatori veneti in Toscana, rispettivamente negli anni 1527, 1561,
1576 e 1610 (fol. 1-204). — Investitura di Carlo V ad Alessandro e a
Cosimo de' Medici (fol. 209-228). — « Instructione a Monsign. Minerbet-
ti ambasciatore al re Cattolico per il privilegio dello Stato di Siena al
Duca Cosimo » e la minuta di detto privilegio, di M. Lelia Torelli (fol. 229-
236). — Investitura dello Stato di Siena al Duca Cosimo (fol. 237-250).
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. Leg. in pelle ed assi. Provenienza : Biscioni num. 50.
II, IV, 464. (Magi. CI. XXXI, num. 69). .
Scritture di disciplina ecclesiastica e di teologia, sec. xvm. — Copia di let-
tera del Cardin. Quirini a Benedetto XIV il 5 agosto 1751. — « Consola-
tone della morte nella tranquillità di conscienza, causata dal buon modo
di vivere nella città di Venezia nel preteso interdetto di Paolo V (1606)
svegliata da fra Paolo servita consultore di Stato », e in rosso « Scrittu-
ra proibita » . — Tre scritture intorno a controversie ereticali, cui parte-
cipa la facoltà teologica di Parigi (1751).
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. non numerati, scritti da più mani. Leg. in cart. Prove-
nienza; Cestello.
II, IV, 465. (Magi. CI. XXXI, num. 71).
« Prattica per procedere nelle cause dell S. Off. fatta dal S. r Cardinal Scaglia. »
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 125. Leg. in cart. — - Provenienza: Medicco-Palatina num. 492.
II, IV, 466. (Magi. CI. XXXIV, num. 59).
Lorenzo Magalotti, Lettere familiari in materia di religione : in due parti, ri-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
spettivamente di lettere 28 e 9 ; con lettera dedicatoria al Marchese Car-
lo Teodoli.
Cartaceo, in 4, scc. XVIII, ff. 539. Sul!' ultima carta « Finita di copiare da me Antonio
M. a Biscioni Fiorentino questo di 10 settembre 17 12. Explicit feliciter ». Leg. in
membrana. — Provenienza Biscioni, num. 82.
II, IV, 467. (Magi. CI. XXXIV, num. 71).
Altra copia delle lettere del conte Loreyizo Magalotti, simile in tutto alla pre-
cedente, ma col titolo « L' Ateo convinto » d' altra mano su uno dei fo-
gli di guardia, e senza T explicit.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 482. Leg. in membrana. — Provenienza Strozzi, num. 121 5
dei ms. in fol.
II, IV, 468. (Magi. CI. XXXIV, num. 113).
Altra copia delle stesse lettere del Conte Lorenzo Magalotti, collo stesso tito-
lo che hanno nel cod. Il, IV, 466, e collo stesso numero ed ordine, ma
senza nome di trascrittore.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in pelle rossa con fregi in oro. — Pro-
venienza: Med. Palatina 447.
II, IV, 469. (Magi. CI. XXXIV, num. 114).
Alcune delle lettere di Lo?cnzo Magalotti registrate nei mss. precedenti, e
precisamente le nove che compongon la seconda parte, col titolo « Lette-
re sopra T ateismo » .
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. numerati dal 563 al 735. Faceva parte, dunque, in origi-
ne d' una copia completa delle lettere. Leg. in cart.
II, IV, 470. (Magi. CI. XXXV, num. 86).
Fra Gicrvanni Dominici, « Amore di carità. Comincia il prologo del libro chia-
mato Amor di carità compilato per Frate Giovanni Dominici Fiorentino
dell' ordine de' Frati predicatori, il qual poi fu fatto archipiscobo et car-
dinale di Ragugia » etc. Il trattato comincia: «La charità tua divota mi
sforma | Il quale ancora sia da noi sempre benedetto, di carità ripieni.
In secula seculorum. Amen. »
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. non numerati scritti da due mani, colle rubriche in rosso.
Leg. in cartone. Provenienza: Gaddi num. 122.
II, IV, 471. (Magi. CI. XXXV, num. 87).
« Qui incomincia e* libro della carità chiamato, composto sopra la pistola di
Paulo Si linguis da Frate Giovanni Dominici » . Il trattato è in tutto iden-
tico a quello contenuto nel cod. precedente. Diversa è solo la didascalia
iniziale : e c' è in più, in fondo, una tavola dei capitoli.
Cartaceo, in 4, scc. XV, ff. 154, scritti da una sola mano, colle rubriche pure in rosso.
Sulla prima carta, intorno ad una delle sue solite mostruose imprese composte di pal-
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le medicee « Questo libro è ddi me Giovanni detto lo Stradino ». Leg. in pelle ed
assi. Provenienza : Gaddi, num. 56.
II, IV, 472. (Magi. CI. XXXV, num. 170).
c Fratris Niccolai Barlettarii de Senis sermones predicabiles. Incipiunt ser-
mones predicabiles evangeliorum dominicalium totius anni compositi a ve-
nerabili predicatore Fratre Nicola Barlettario de Senis Fratrum servorum
Sancte Marie ...... La prima predica incomincia : « Erunt signa in sole
et luna et stellis » . L' ultima finisce : « Patre familia moriente domus eius
turbatur, familia plangit et nigris vestibus induit. Rogemus. Deo gratias.
Amen ».
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 209, con rubriche in rosso. Sul verso della carta di custo-
dia « MCCCCLIV. die. VII februarii. Ego p. Marcus d. Antonii de Belvederi Ca-
pelianus d. Fratris Antonii Archiepiscopi fiorentini die suprascripta accomodavi domi-
no Filippo Canonico pisano de Biliottis Florenos duos largos de quo scriptam manu
eius accepi, et sibi cum mihi eos reddiderit, teneor assignare hunc librum quem ab eo
in securitatem accessi ». Il libro fu poi delle monache di S. Iacopo. Leg. modem,
in pelle. Provenienza : Strozzi num. 10 dei mss. in foi.
Incipit Hieronomianum domini Iohannis Andree eximii decretorum doctoris
editum in laudem gloriosissimi doctoris Hieronymi. Hyeronomianum. Hoc
opus per Iohannem Andree urgente devotione compositum in partes rite
dividitur | ut supra in expositione simboli est, testatur ipse Hieronymus » .
Seguono questi due versi : « Accipe Hieronymum non ex doctoribus ymum.
Nec miris minimum sed lingue munere primum » . Segue V explicit del
trascrittore: « Hieronymianum opus notabile excellentissimi doctoris do-
mini Iohannis Andree explicit felicissime, et scriptum per me Honofrium
Petri de sancto Geminiano sub annis domini mcccclxii. Die vero vi
augusti ».
Membr., in 4, sec. XV, ff. 112 con rubriche in rosso, ed una miniatura nella prima carta,
da cui fu tagliato, a scopo di furto, tutto il lembo inferiore. Sulla membrana che è
incollata a tergo dell' asse di legatura « Iste liber est mei Honofrii olim Petri de sancto
Geminiano valoris florenorum otto. Manu propria notarii : qui liber est emendatus sive
correttus bono cum exemplo ». Appartenne poi per dono di questo, alla Biblioteca
dell' Annunziata, pur di s. Gemignano. Leg. in assi, coperte di pelle impressa. —
Provenienza Strozzi: num. 13 degli in fol.
« Compendio di tutte le prediche et letioni del molto rev. Padre fra Fran-
cesco Panicarola nobile et gentilhomo milanese, fatte et recitate da lui nel
Duomo della città di Firenze V anno 1571 ».
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 138 di più mani. Leg. in membr. — Provenienza: M?d.
Pai., num 4 53.
II, IV, 473. (Magi. CI. XXXV, num. 171).
II, IV, 474. (Magi. CI. XXXV, num. 364).
64 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 475. (Magi. CI. XXXV, num. 345).
« L' idea de' Vescovi ridotta alla pratica dalle opere pastorali del Monsign.
Tommaso Salviati, vescovo d* Arezzo ; Discorso storico di Gio. Battista
Capalli ».
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 72 e tavola. Leg. in cart. — Provenienza Mediceo Palatina
num. 760.
II, IV, 476. (Magi. CI. XXXV, num. 353).
« Historia conversionis Regni Norvegiae ut et subiacientium insularum ac
Gronlandiae ad Religionem Christianam ex annalibus veteribus vernacule
scriptis fideliter tracta et latine reddita a I\ohanné] H[oppetiero] Norv\cgó\ ».
Con lettera dedicatoria a Cosimo ili ; di Firenze 18 giugno 1687.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in cartone. — Provenienza: Med. Pai.,
num. 836.
II, IV, 477. (Magi. CI. XXXV, num. 92).
Prediche di Giordano da Rivalta. « Incipiunt sermones predicabiles secundum
fratrem Iordanum ordmis predicatorum. Dominica prima de adventu, et
est prima predicatio. Erunt signa in sole et luna et stellis... » . L T ultima
predica finisce: « Quod nobis concedere dignetur qui vivit et regnat in
saecula saeculorum amen. Finito libro, referamus laudem et gratiam altis-
simo principe domino nostro Ihesu Christo. Qui scripsit scribat semper
cum domino vivat. Vivat in celis semper ille qui fecit ». Segue la tavola
dell'argomento delle ottantasette prediche del codice che sono inedite « e
che non ci rappresentano però, come le altre, la trascrizione diretta delle
prediche di Fr. Giordano, ma un più magro e schematico compendio po-
steriore fatto a scopo di insegnamento * (cfr. A. Galletti, Fra Giordano
da Pisa, in Gioni. storico XXXIII, 263).
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 94 con rubriche in rosso e tavola in fine. Leg. in assi. —
Provenienza: Gaddi, num. 134.
II, IV, 478. (Magi. CI. XXXV, num. 172).
« Libro d' amor di carità » , di Fra Giovanni Dominici, simile in tutto alle co-
pie registrate sotto i nn. 470 e 471, ma con quest' explicit : « Finito è il
libro della carità a dì xxm di septembre mccccly. Compilato per frate
Giovanni Dominici et scripto per me Bese Ardinghelli, ciptadino fiorenti-
no. Deo grati as amen.
* Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 168. Leg. in assi coperte di pelle impressa. — Provenienza:
Strozzi, num. 14 degli in fol. Ma prima appartenne al Monastero di s. Caterina da
Siena, in Firenze.
II, IV, 479. (Magi. CI. XXXV, num. 347).*
« Predica detta in Londra alla presenza della Regina e .delle due camere del
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Parlamento nella Chiesa di S. Paolo il 31 dicembre 1706 u. s. giorno di
ringratiamento per i meravigliosi progressi che Iddio ha accordati all'ar-
mi di S. M. e dei suoi collegati nell* ultima campagna dal Vescovo di Sa-
lisbury ».
Cartaceo in 4, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. originale in pelle impr. in oro. — Pro-
venienza Medico-Palatina, n. 55.
II, IV, 480. (Magi. CI. XXXV, num. 151).
« Compunzione o salmi confessionali ritrovati nel scrinio di Antonio de' Reali
di Portogallo scritti di sua propria mano ». Sul margine, d' altra mano
s' aggiunge che « furono stampati da Filippo Valori » .
Cartaceo in 4, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in cart.
II, IV, 481. (Magi. CI. XXXVI, num. 12).
« Ordo missalis secundum consuetudinem Romanae Curiae » . Precede un ca-
lendario ecclesiastico.
Membranaceo in 4, sec. XIV, ff. 342, con trascrizioni musicali di canti liturgici. La pri-
ma pagina e le lettere iniziali d' ogni capitolo miniato: a c. 148 una tavola pur minia-
ta della crocifissione. Leg. in assi ricoperte di pelle impressa.
II, IV, 482. (Magi. CI. XXXVI, num. 102).
Notazioni musicali di canti liturgici.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 26. Legato in assi ricoperte di pelle impressa. Provenienza:
Patrimonio ecclesiastico.
L, IV, 483. (Magi. CI. XXXVII, num. 5).
e Acta concistorialia ab anno MCCCCLXXXXII usque ad annum MDLXXVIII » .
Cartaceo in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in pelle impr. in oro. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
II, IV, 484. (Magi. CI. XXXVII, num. 26).
Spoglio del Bullettone, celebre libro dell' Arcivescovado di Firenze fatto nel
1697 del canonico Lorenzo di Gio, Carlo Gherardini, (ff. 1-6 15), con una
breve prefazione e una tavola dei documenti. Segue lo « spoglio delle
scritture attenenti al capitolo fiorentino, fatto già dal Senator Carlo Stroz-
zi » : più precisamente, sulla prima pagina « Spoglio delle cartapecore an-
tiche che si ritrovano nell* Archivio de* signori canonici del capitolo del-
la Chiesa Metropolitana Fiorentina ».
Cartaceo in 4, sec. XVIII, ff. 615 numerati e moltissimi non numerati. Leg. in membr.
Provenienza : Marmi.
II, IV, 485. (Magi. CI. XXXVII, num. 27 ).
Estratti di documenti e scritti su gli ordinamenti, riti e diritti della Chiesa
di S. Giovanni di Firenze.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 178 di cui i più bianchi. Leg. in membr. — Provenienza
Marmi.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d* Italia, XI 5
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66 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 486. (Magi. CI. XXXVII, num. 29).
« Breve compendio cronologico delle lettere apostoliche, privilegi, indulti e-
senzioni e grazie concesse air ordine dì Vallombrosa... , e delle principali
donazioni, unioni, fondazioni, successi più memorabili, sentenze e decreti
emanati dalle Sacre Congregazioni e da altri tribunali ecclesiastici e se-
colari a favore d' esso, raccolto dagl' Archivi del predetto ordine, libri e
altre scritture autentiche V anno MDCCXI » ; adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 234 di cui 42 bianchi. Appartenne al vescovo Bassi di Pi-
stoia da cui lo comprò il Marmi nel 1732. Leg. in pelle con impressioni in oro sul
dorso. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 487. (Magi. CI. VIII, num. 1741).
Lettere di Alessandro Segni e di Francesco Riccardi a diversi in minuta ed in
originale, dall' anno 1666 al 1680, con minute d' atti e lettere dell' Acca-
demia della Crusca, per gli stessi anni.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. non numerati di varia misura. Leg. in cartone.
II, IV, 488. (Magi. CI. XXXVII, num. 32).
Diario Concistoriale adesp. dal 26 gennajo 1529 al 14 novembre 1550.
Cartaceo in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in perg. — Provenienza: Magiiabechi.
II, IV, 489. (Magi. CI. XXXVII, num. 107).
Copia di lettere d'anonimo, le più da Bologna e colla data del 1551, di-
rette: al card, di Ferrara (Hebbi V ultime di V. S. Ill. ma e R. ma de* quat-
tro col plico per Roma); — al Papa (Trovandosi il Magn. M. Gio. Bat-
tista Bianchissi); — al Cardin. s. Giorgio (Bacio umilmente le mani); —
a Monsig. Datario (M. Ant.° Maria Paparone parlarà a V. S. IU. ma da
mia parte ) ; — alla Duchessa di Ferrara ( In essecutione di quanto piacque
a V. E. commandarmi sopra il far haver commodità ) ; — al Cardin. di
Ferrara ( Io stetti due giorni intieri coir IU. mo s. Duca, et Dio sa il buon
tempo); — al Vescovo Zambeccari, Nunzio di Portogallo (Io sono un pez-
zo fa fuor di Roma); — al Camaiani (Per Y impedimento che ho havuto
d' un viaggio); — al Vescovo di Pavia (Se io non scrivo et rispondo a
V. S. più spesso); — al cardin. Crescenzio (Non prima che oggi mi è
stata data una lettera di V. S. R. ma di x sopra la differenza tra la Com-
munità d* Imola); — al sig. Lelio Torelli (Essendo nuovamente vacatala
Chiesa parrochiale di Piancaldoli ) ; — al vescovo di Mariana (Io ho ha-
vuto le due dolcissime lettere); — al Capilupo (Non faccia V. S. t la pre-
go, argomento); — a M. Lelio Torello (Con V ammorevole lettera); — a
Monsign. Nicolas (Gratissima mi è stata la lettera di V. S. ); — al sig.
Alessandro et Vincenzo (Il Bargello qui di Bologna); — al sig. Ascanio
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della Corgna (Hiermattina hebbi la lettera di V. S. del i.° la quale, qua-
lunque fosse la causa); — a Monsign. del Monte (Ancora ch , io non hab-
bia cosa con che dovea esser molesto); — a Monsign. di Mariana (Io
hebbi T ultima di V. S. IU. ma al solito amorevolissima); — a M. Bernardo
(Mando Matteo il quale vi dirà che non solo mi contento che veniate);
— al Principe di Macedonia ( Hieri scrisse a V. S. per uno da Zentiara ) ;
— al capit. Gio. Giacomo ( Alli vj vi scrissi et indirizzai un plichetto per
il nostro Dontio); — al card. Crescendo (Hebbi l'ultima di V. S. IU. ma
de' dieci, la quale mi parve così bella); — al sig. Don Fernando (Man-
dando T Ill. mo sig. Gio. Battista il presente suo segretario); — al Legato
di Romagna (Oltre ' che io scrissi sabbato a V. S. Ill. ma hiermattina feci
lungo et minuto discorso); — al Non rio di Venetia (Ho l'ultima di V.
S. de* 12 alla quale non accade altra risposta); — al cardin. de* Medici
( Oltre quello eh' io le scrissi alli 1 3 per 1' uomo che portò la sua lettera) ;
— al legato di Romagna (Intendendosi da più bande che nel paese de'
Venetiani); — al Papa (Il mio che mandai al duca di Ferrara); — al
sig. Gio. Battista (Doppo la partita di V. S. non havemo havuto altro di
nuovo ) ; — allo stesso ( Hoggi ho havuto una lettera da Monsign. di Fano ) ;
— al duca di Ferrara ( Hebbi col ritorno di Monsign. Annibale la lettera
di V. E.); — a Monsign. Honorato Ardinghelli (L'amorevolezza di V.
S. et la bontà de' vini che m' ha mandati) ; — al sig. Gio. Battista (Que-
sta notte scrissi a V. S. Ill. ma quanto occorreva); — al sig. Ferrante
Trotto, governatore di Modena ( Siamo avvisati come quei di Parma sono
usciti fuori ) ; — al Legato di Romagna ( Hieri scrissi a V. S. Rev. n,a in
risposta dell'ultima sua de' 2); — al Papa (Dopo l'ultima mia de' 17
non s' intese altro); — al Duca di Fiorenza (Doppo 1' ultime mie de' 17
siamo stati su 1' avvisi per intendere ) ; — a M. Girone ( La vostra de' 1 5
non mi è capitata alle mani prima d' ieri); — al Papa (Questa notte pas-
sata scrissi a vostra Santità quel poco che occorreva); — al cardin. di
s. Giorgio (Doppo che io le scrissi ultimamente, havevo havute lettere
del Marchese di Marignano); — al card, de' Medici (Hieri mentre che
stavo scrivendo a Roma, comparse 1' uomo mandato da V. S. Ill. ma ) ; —
al Duca di Ferrara (Con 1' ultima eh' ho da V. E. dei 18 hebbi il plico);
— al sig. Gio. Battista (Ho ricevute tutte le lettere di V. S. Ill. ,na et ho
inteso per la relatione di m. Vincenzo); — al duca di Ferrara (M. Gi-
ronimo Falletti, presente latore è stato - qui da me); — al Duca di Fer-
rara (Questa mattina scrissi a V. Ecc. in riposta): (fol. 1-56). — Diario,
specialmente romano, dal 21 settembre 1558 al 20 agosto 1559, adesp.
(fol. 59-92). Comincia: « A xxi di settembre morì Carlo V, già impera-
68 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tore molto cristianamente. Per la morte del quale cessò in gran parte la
controversia ». Finisce: « ma che perle cose da venire egli [M. Antonio
Colonna] si contentava sempre di star unito col popolo et che questo de-
fenderia sempre con tutte le sue forze » . — Lettere d' un Legato al Card.
Farnese dal campo francese, da Parigi e da Fontainebleau, scritte tra
il 18 luglio e il 12 dicembre 1543 (fol. 93-193). — Lettere d'anonimo,
probabilmente dello stesso Legato, da Fontainebleau al card. Camerario
( 17 e 18 die. '43), e senza indicaz. di luogo; — a Monsig. Pighino (23 genn.
1 551 ; Ultimamente, alli 23, scrissi a V. S. in risposta delle sue ultime);
— al card, di Bellay (Col ritorno di Monsign. di Maura hebbi Y humanis-
sima et dolcissima lettera di V. S.); — al cardin. di Castilon (Confido che
V. S. R. ma et Ill. ma non si sarà scordata); — a M. Tiburtio (Essendo con
T aiuto di Dio ritornato il tempo da poter ragionare insieme); — al sig.
Lelio da Cere (Il co. Gio. Tommaso della Mirandola ha fatto fare quere-
la appresso N. S.); — al cardin. del Monte, Legato di Romagna (21 mag-
gio 1552 : In questa nuova essattione del triennio presente); — a M. Gu-
rone (Crederete senza eh* io lo giuri, che della prima vostra lettera); —
al Legato di Romagna (del 1552: Li consiglieri di Cesena hanno fatto
intendere a N. S.); — al card, di Ferrara (Essendo io ad ogni modo ri-
soluto di voler ragionare con la S. V. IU. ma ); — al cardin. di Trento (del
1552: Con P occasione del ritorno a V. S IU. ma et R. ,na del presente gen-
tilhomo); — al card, di Ferrara (del 1552: Ho questa mattina la di V.
S. R. ma et Ill. ma de* 28); — all'Auditore della Camera (del 1552: Ricer-
cato dal co. Lionetto della Corbara, cognato del R. n, ° card. Maffeo ) ; —
all' eletto di Rimini (del 1552: Tutta la lettera che è piacciuto a V. S.
di scrivermi, piena della sua naturai dolcezza); — al Vescovo di Mariana
(del 1552: Son certo che V. S. è stata molte volte in pensiero di scriver-
mi): (fol. 193-211 ).
Cartaceo, in 4, sec XVI, ff. 211 scr. da una stessa mano. Leg. in membrana. Sul dorso:
« Lettere al cardin. Farnese ». — Provenienza: Marmi.
II, IV, 490, (Magi. CI. XXXVII, num. 130).
« Origine e discendenza di alcuni Monasteri di Firenze » ; adesp. ; ma sul fo-
glio di guardia si dice autografa del Cionacci la memoria suir origine del-
le Monache di Ripoli; e tutte le altre Memorie sono della stessa mano.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 75. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 491. (Magi. CI. XXXVII, num. 297 ).
« Questo libro è della compagnia del Beato messer Sancto Piero Martiro di
s. Maria Novella di Firenze, in sul quale scriveremo tutti i denari si pi-
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gleranno e pagheranno per entrata et per uscita et cominciasi a scrivere
a dì primo cP aghosto 1424 per lo nobile huomo Zanobi di Giovanni Bro-
giotti camarlingho di detta compagnia ». Vanno dal 1424 al 1430.
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 188 numerati continuamente. Ma tra il fol. 73 e 74 è inse-
rito, a suo luogo, un quaderno di 12 ff. con numeraz. a sè. L* ultima parte del cod.
è corrosa nei margini dall'umidità. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 1201
dei mss. in fol.
« Memoriale non negligendum circa utilitatem et honorem ordinis cistercien-
sis » . Com. : < Consideratis rebus mundi et ordinis cisterciensis prout sunt
in presenti, videtur quod precipuum studium patrum in praesenti capitulo
generali exsistentium » . Fin. : « Semper enim dicere solet istud non ho-
minum sed Dei opus esse. Sit nomen Domini benedictum ».
Cartaceo,, in 4, sec. XVIII, pp. 642. Legato in membrana. « Ex dono Domini Ferdinandi
c Opusculum de sacrosancto Veronicae sudario ac lancea qua Salvatoris no-
stri latus patuit, in Vaticana basilica maxima veneratone asservatis, edi-
tum per Iacobum Grimaldum eius Basilicae clericum benefic, anno Domini
MDCXVIII » ; con dedica a Paolo v e, in principio, una tavola delle materie.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 225, con rubriche e note marginali in rosso. Inframezzano
la trattazione tavole in penna e a colori riguardanti 1' oratorio del s. Sudario. A c. 169
1' imagine di Papa Giovanni VII su fondo d' oro. In fine una pianta della Basilica di
s. Pietro, in stampa. Legato in pelle con dorso impr. in oro. — Provenienza: Medi-
ceo-Palatina, num. 521.
Lettere d* anonimo, certo del nunzio pontificio in Francia, scritte a diversi,
da Parigi, tra il 20 dicembre 1623 e il 7 maggio 1624. — Lettera d'ano-
nimo, di Bordeaux 29 maggio 1622, al sig. Tighetti (Neir istesso tempo
mi è arrivata la sua delli 20 d'aprile) (fol. 1-34). — Copia di capitolazio-
ni, lettere e documenti circa la quistione della Valtellina (1621-1623) (fol.
35-48). — « Historia cominciata et non seguitata. Fu la Valtellina nelle
Regioni d' Italia fra le più amene e le più fertili lungamente posseduta
da' Visconti duchi di Milano | dove di leggeri fu creduto che egli nulla
scienza havesse havuta di questo fatto, però fu mandato alla Regina, che
volentieri V accolse » ( fol. 50-69 ). — « Discorso alla Maestà Cristianissi-
ma per disporla a favorire il duca di Baviera nelT interessi del Palatinato
del Rheno » (fol. 70-77). — Discorso al Re Cristianissimo per provvede-
re la M. S. a ratificare V accordo fatto dal Papa circa le differenze della
Valtellina (fol. 78-82). — Copia di lettera di monsign. Corsini al cardinal
li, IV, 492. (Magi. CI. XXXVII, num. 328 bis ).
Ughetli Trium Fontium abbatis ». — Provenienza: Cestello.
II, IV, 493. (Magi. CI. XXVII, num. 330).
II, IV, 494. (Magi. CI. XXXVII, num. 86).
70 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Capponi, del 2 giugno 1636, e risposta di quest' ultimo (fol. 84-5). — Re-
lazione epistolare anon. di una inondazione avvenuta in Ravenna (fol. 86-91).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 91. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 495. (Magi. CI. XXXVII, num. 87).
« Privilegia clericorum Camerae apostolicae ». — « Bulla Eugenii Papae IV.
In qualibet Monarchia... ». — « Bulla Arcolai Papae IV, qua ecclesiae
fructuum medietatem cardinalibus concedit ». — « Divisiones orientalis
ecclesiae ab occidentali et Romano Pontifice » . — Lettera di Begleròeghus
Romanìac Mehmeth Bassa militi fratri suo Andreae Battoni ». — Breve di
Papa Giovanni da Avignone ( « Vas electionis ...»). — Scrittura per dimo-
strare « quod Parma et Placentia civitates ad romanam ecclesiam perti-
neant ». — « Instrumentum Benedicti Papae XII quo concedit medietatem
fructuum Ecclesiae cardinalibus » . — Conferma di Bonifazio Vili del trat-
tato di pace tra Carlo d' Alengon e Roberto duca di Calabria e re Fede-
rigo, sopra la Sicilia e i diritti della Chiesa. — « Infeudatio Regni Sici-
liae per dominum Qcmcntcm IV domino Carolo Ludovici regis Franciae
filio 1265 ». — « Investitura lulii Papae III in Philippum Caroli V impe-
ratoris filium de regno Siciliae citra Pharum ». — « Infeudatio per d. Bo-
ni fatium Papam Vili de regno Sardiniae d. Iacobo Regi Aragoniae ». —
« Responsio d. Bonifatii Vili d. Carolo Regi Siciliae super successione dicti
regni ». — « Investitura lulii Papae II de Regno Siciliae citra Pharum in
personam Ferdinandi Regis Catholici ». — « Infeudatio regni Siciliae per d.
Clementem IV d. Carolo Ludovici Regis Franciae filio », 1265. — Lettera
di Carlo di Sicilia a Clemente IV « super dilationem census debiti » —
« Memoriale iurium sedis Apostolicae super Regnis Siciliae et Neapoli-
tani » , con un indice di molte scritture sulla questione, esistenti in Vati-
cano e copia di qualche documento sulla contesa relativa tra Innnocenzo
Vili e Ferdinando. — « Modus faciendi homagium domino Papae de re-
gno vSiciliae quando confertur regi » — Bolla di Clemente VII contro Car-
lo V: «Scriptum est: Revela domino...». — « Tractatus de iurisdictione
ecclesiastica super regnum Apuliae et Siciliae » . — Breve di Leone X a
Carlo v. Pridie Kal. Iunii 1521. — Atti de' Pontefici circa la Chiesa sa-
lernitana da Giovanni XV a Pasquale II — Lettera di Carlo di Sicilia a
Gregorio IX, sul censo del Regno, 1265. — Lettera di Prospero della Croce
ad ignoto, da Praga 13 novembre 1549 sulla Comunione « sub utraque
specie » — Bolla di Sisto IV contro i Fiorentini (« Infallibilis et sum-
mi »). — Lettera deir Imperatore Federico al Papa ( « Pervenit ad nos »).
— Editto dell' imperatore per V impresa di Terrasanta, 1225. — Lettera di
Federico a Papa Eugenio, 1252. — Lettere scambiate tra Carlo di Sicilia
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e Pietro d* Aragona. — Lettera del Vescovo di Terracina sulla scomunica
pronunziata da Clemente IV contro i fratelli Galvano e Federico Lancia,
1267. — Atto con cui Federigo 11 promette ad Onorio ni di rispettare e
proteggere il dominio della Chiesa ecc. — Bolla di Eugenio iv ( « In emi-
nentis sedis Apostolicae specula ... » ). — Concordato di Enrico li col Pa-
pa, 1548. — Privilegio di Federigo il a Innocenzo III sulla giurisdizione
ecclesiastica. — Dichiaraz. con cui Urbano vi scioglie Carlo IV da ogni
lega con Principi eretici. — « Provisio super Praelaturas romanas, a. 1 331 ».
— Editto di Federigo II in favore della libertà della Chiesa, 1220. — Ca-
pitoli di concordia tra Leone X e Carlo V, 1521. — Bolla di Papa Gio-
vanni XXII contro Y impero (Quia in futurorum eventibus ... ») — Breve
di Clemente /^contro Galvano Lancia. — Epistola di Inyiocenzo III al car-
din. di S. Prassede sul Patriarcato di Gerusalemme. — Lettera del Pon-
tefice al cardinal Del Monte sul concilio di Trento, 16 dicembre 1547. —
Lettera del card, di S. Croce all' imperatore, del 17 maggio 152 1, sull'ere-
sia luterana.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. non numerati, scr. tutti di una stessa mano. Precede la tav.
dei documenti. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi. ;f (
II, IV, 496. (Magi. CI. XXXVII, num. 88).
Istruzioni varie: di Paolo III a Monsig. Riario, a Girolamo card, di Brindisi,
ai legati al concilio di Trento, al cardin. Gaspero Contarini ; di Giulio III
a Monsignor Pighino ; dei Cardinali ai legati in Spagna per la partecipa-
zione di Adriano VI della sua elezione. — Relazione del modo che si os-
serva nel dominio veneto per levare i Galeotti. — « Conditiones quibus
rebelles veteris urbis Mangdeburgen. Caesareae Maiestati reconciliari pos-
sint » . — Altre istruzioni di Paolo III al card, di Brindisi, al vescovo di
Modena, al card, di Brindisi e a Fabio Mignanello, al card, di Capua. —
c Informatio... apud Paulum III per Marcellum Cervinum cardinalem in no-
mine Rudberti Moscani doctoris decani Pataviensis in religionis ac fidei
periculosissima causa breviter componenda: » « ex Vormatia, 1541 ». —
Proposta di Monsignor Ardinghello al re di Francia sopra la tregua col-
T Imperatore; del 1541. — « Copia del Breve portato da Monsign. Proto-
notario all'Imperatore nel 1536 ». — Istruzione al card. Farnese del card.
SadoletOy 1 5 1 9. — Istruzioni e memorie di Paolo III al vescovo di Modena
ed al card. Farnese, 1536 e 1539; — al vescovo di Feltre, 1540; — al
Montepulciano ( 1539) e al vescovo di Modena ( 1540). — Istruzioni di Giu-
lio III a Monsign. Achille de' Grassi, 1551 ; — al Camaiani, 1551 ; — « al
sign. G. Battista », 1551; — ad Ascanio, 1551 ; — a Monsign. di Teano,
1551; — al Montepulciano e a Monsign. da Imola, 1551 ; — all' ab. Mar-
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72 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tinengo, nunzio al re di Polonia; — a Monsign. Pighino, 1550; — a D.
Pietro di Toledo; — all' ab. Rossetto, 1550; — a Monsign. di Tolone,
I 55°; — a M. Pietro Camaiano, 1551 ; — al card, de* Medici pel duca di
Parma, con risposta di quest* ultimo ; — a Monsign. di Montluc.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. non num., scritti della stessa mano del cod. precedente. Pre-
cede una tavola dei documenti. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
II, IV, 497. (Magi. CI. XXXVII, num. 89).
Copia di breve pontificio a Sigismondo re di Polonia. — « Comunis aliquot
episcoporum Gallicanae ecclesiae sententia quam rogati dixerunt ad haec
duo videlicet ; viderentur ne mittendi Romani episcopi aliquot disceptatu-
ri de moribus universae ecclesiae, et quid censerent de iure quod sibi Pon-
tifices Romani assererent in Provinciam Britanniamque Gallicani » . — « Al-
tera pars responsionis Episcoporum Gallorum super concordatis anni 1549 ».
— « Responsio Pii Papae II oratoribus Renati Andegaveni Regis et in-
super alia data oratoribus Regis Franciae, 1462 ». — « Eversana Deie-
ctio. Gratiae sint fili, Domine... ». — « Ex epistula [Pii II] ad Ioannem
Caravaialem auditorem ». — « Ex epistula 43 ad card. s. Angeli ». —
« Ex Gestis tempore Friderici ». — « An tolerandi sint in suis ritibus
qui fidem graecam sequantur, si vellent ad unitatem Ecclesiae Romanae
venire » . — Risposta di Pio II « oratoribus Regis Castellae » ; — « ora-
toribus Aragonum et Siciliae Regis »; — « Imperatoriae Maiestatis »; —
« Francorum regis »; — « ducis Britanniae »; — « ducis Sabaudiae in
conventu Mantuano »; — « Portusgalliae regis »; — « oratoribus ducis
Burgundiae »; — « Regis Hungariae »; — « domini Archiepiscopi Tre-
verensis » ; — « Ducis Sabaudiae » ; — « Montis Ferrati » ; — « Bavariae
ducis, Marchionis Branderburgensis et Austriae ducis » ; — « de rosa au-
rea » ; — « ad oratorem regis Castellae » ; — « ducis Sabaudiae » ; — « Ve-
netis »; — « ad cardinales noviter promotis »; — « ad novos cardinales
qui aderant »; — « ad conventum Mantuanum »; — « ad oratores impe-
riales » ; — « ad Albertum marchionem Brandeburgensem ». — « De qui-
bus potissimum Hispanica regna se gravari conqueruntur » . — Segue un
lungo memoriale in lingua spagnola su queste domande. — « De cardina-
libus et de iure super Benevento » , adesp. — « Come V impero dipenda
da' Papi », scrittura adesp. — « Summarium induciarum » tra Ferdinan-
do Imperatore e Solimano re de* Turchi; della pace tra Paolo iv e Fi-
lippo di Spagna, 1557; tra Enrico di Francia e Filippo di Spagna, 1559.
— « Hanc literam transmisit Fr. Petrus Marsilii ordinis Praedicatorum de
conventu maioricensi cuidam apostatae ordinis fratrum minorum ». —
« In causa Laurentii de Medicis, responsiones Sixti Papae quarti ad ea
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quae oratores christianissimi regis Francorum proposuerunt » . — « Del-
le attioni di M. Gabriel Silvago, quando si pose alli servitii di Papa Pio
rv di santa memoria ». — « Contra Aldanam super desertione Lippae ». —
Lettera d'anonimo ad un « sig. colonnello », di Deva, 8 agosto 1552, su
un episodio della guerra de' Turchi. — « Negoziato di lega et di pace
tra T imperatore Carlo v e re Francesco, con alcune proposte di M. Ar-
dinghello » , in tre udienze. — Copia del breve di Paolo III a Carlo v sul-
la pace, 1536. — Copia dell'accordo tra i Francesi e il re di Spagna. —
Risposta di Carlo Va, Paolo III, 1549, sopra le cose di Parma e Piacen-
za. — Promesse di Cosimo I al card, di S. Giorgio circa i banditi dei ter-
ritori pontifici, 1541. — « Raguaglio della nation delli Svizeri stati, loro
forze et modo di vivere ». — Parere legale al Pontefice su una questio-
ne di possesso riguardante la Regina di Francia. — « Sommario de capito-
lationi fatte tra diversi Pontefici et Principi cristiani», dal 1510 al 1559.
— « Interrogationi fatte a Matteo ambasciatore del Prete Gian a Papa
Paolo III ». — « Apologia contro le calunnie date al card, di Ferrara nel
negotio di Francia » : lettera del card, di Ferrara al vescovo di Caserta da
s. Germano, del 2 di gennaio del '67. — Lettera d'anonimo, di Roma 17
d'aprile 1536, « sopra il ragionamento che fece l'imperator Carlo V l'an-
no 1536, venendo da Tunisi, in presenza del Papa e dei cardinali ».
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. non numerati, scr. dalla stessa mano dei precedenti. — Pre-
cede una tavola non compiuta delle materie. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi*
, IV, 498. (Magi. CI. XXXVII, num. 454).
Discorso politico dello Stato ecclesiastico » (sec. xvi: fol. 1-27). — « Tra-
ctatus de singulis feudis, titulis et iurisdictionibus » (fol. 29-187). — « I-
struzioni a* Prelati e ad altri che si mandano a* Principi per le cose di
Ferrara » (fol. 189-198). — « Ragioni della sede apostolica in Ferrara» con
scritture e documenti riguardanti la controversia (fol. 201-414). — « De occu-
patone Cerviae per Venetos » (fol. 415-429). — Memoriale di Clemente VII
a Monsig. Farnese che fu poi Paolo ili legato in Spagna (fol. 431-488).
— Dichiarazione del Sig. Duca di Umena al Legato sopra V elezione del
duca di Guisa, colla risposta del Legato (fol. 490-525). — Istruzione del
Duca di Bracciano a Ludovico Orsini legato in Spagna (fol. 526-534). —
Narrazione del caso di Vittoria Accoramboni e di Ludovico Orsini (fol.
537-547). — « Errori del Marchese di Viglienna, ambasciat. di Spagna
presso il Papa, nelle visite che si sono state fatte circa i titoli » (fol. 548-
550). — « Osservazioni sulla prigionia del conte di Overnia e Duca di
Biron », con le loro risposte, e con relazione della morte del duca (fol.
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74 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
552-623 ). — Parere sulla parte che debba prendere Paolo IV neir elezio-
ne dell' imperatore (fol. 626-638).
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 638 quasi tutti scr., in parte della stessa mano dei prece-
denti. Leg. in membrana. Sul dorso : « Scritture varie attenenti alla storia ecclesiastica
del sec. XVI ». — Provenienza : Marmi.
II, IV, '499. (Magi. CI. XXXVII, num. 91).
« lannoctii Marietti de vita et moribus Nicolai V summi Pontificis » (fol. 1-86).
— La vita di Leone X, del Giovio, tradotta in volgare da Cosimo Bartoli
con lettera dedicatoria autografa di lui al Duca Cosimo, del 5 dicembre
1548; autogr. (fol. 89-213). — Scambio di lettere tra Fra Giovanni di Val-
letta, gran Maestro della religione gerosolimitana e Pio V (fol. 215-226).
— Editto del Re di Francia sopra i tumulti avvenuti nel suo Regno Tan-
no 1577 (fol. 226-233). — Lettera del Granduca Cosimo al Duca di Savoja,
e risposta 1569 (fol. 233-234). — Lettera di Sisto V a Filippo II, del 1 a-
gosto 1585 (fol. 235). — Narrazione delle azioni memorabili di Papa Cle-
mente vili (fol. 237-274). — Narrazione delle azioni memorabili di Papa
Leone XI (fol. 279-287). — Narrazione delle azioni memorabili di Paolo V
(fol. 289-310). — Lettere di Paolo V e di Monsig. Guidiccioni ai Lucchesi
(1619-1620) (fol. 311-14). — Relazione deiringresso in Roma di Paolo Sa-
velli, principe d'Albano, legato imperiale, 1620 (fol. 315-317). — Ricor-
di di Paolo V al card. Borghese (fol. 319-321). — Avvertimenti dati a vo-
ce da Gregorio XV al card. Ludovisi (fol. 323-332). — Risposta di Mon-
sign. Ciampoli c ad primam instantiam prò quinque Beatis » (fol. 335-339).
— Copia di lettera di Monsign. Ludovisi alla repubblica di Genova; 12 gen-
naio 1621 (fol. 339-340); colla risposta dell' ambasciatore (fol. 341-42). —
Altre lettere del Ludovisi, con alcune risposte del card. Tordi (fol. 343-
57). — « Ritus circa cardinales » (fol. 359-362).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 362 scr. e num. — La miscellanea, che ha sul dorso « Vi-
te di Papi. Lettere, scritture di Roma ed altro », fu raccolta da monsign. della Som-
maja, della cui mano sono però alcune copie. Leg. in membr. Provenienza: Marmi.
II, IV, 500. (Magi. CI. XXXVII, num. 92).'
Lettere di Clemente VII a Carlo V, 1529, e a Ferdinando d'Ungheria, 1530. —
Bolla di Giulio II sul censo dovuto dal regno di Napoli. — Bolla di Leo-
ne X sul feudo di Sicilia. — « Processus contra non solventes census,
Innocentii Pape Vili » — Orazione nella fondazione della nuova città di
Massa di F. Spirito Pelo Angussola. — Orazione dello stesso, fatta dinanzi il
Gran Maestro dell' ordine di S. Giovanni Gerosolimitano, in commemora-
zione della vittoria su i Turchi e della liberazione di Malta, Tanno 1565.
— « Divisiones consistoriales sub Bonifacio Papa vili ». — « Patrimonia
Sancti Petri vel Principum donationes ». — « Liber historiarum diverso-
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rum pontificum » da Leone ix a Clemente iv — « Quomodo Beatus Am-
brosius non papa sed simplex episcopus contra Imperatorem processit » —
c Donatio Anglie et Ibernie facta Innocentio Papa III per dominum Ioan-
num regem Angliae » — « Entrate del regno di Francia ». — « Quello
che si trahe da Cipro ogni anno et alcune qualità dell' isola et degli ha-
bitatori, dell' anno MDLVIII » . — « Entrata deir imperatore in tutti i suoi
Stati ». — « Utili et interessi, entrate et esiti della Camera apostolica».
— Matthaei Palmerii De captivitate Pisarum liber, con lettera dedicatoria
a Neri Capponi. — Documenti per la storia delle relazioni tra Y Inghil-
terra e Innocenzo in e Clemente vi.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. non num. scr. della stessa mano dei codd. 90 e precedenti.
Sul dorso « Miscellanee di cose storiche e politiche ». Leg. in membrana. Provenien-
za: Marmi.
II, IV, 501. (Magi. CI. XXXVII, num. 93).
Appunti storici sulla genealogia di casa d'Austria e sui conclavi (fol. 1-20).
— « Signa Romanorum Pontificum » e ricordi d' elezioni di Papi e Car-
dinali (fol. 22-46). — Narrazione della morte di Gregorio XI, e dei con-
clavi di Urbano vi, di Clemente vii antipapa, di Bonifatio vili, di Bene-
detto XIII antipapa, di Innocenzo vii e di Gregorio XII, con notizie dello
scisma (fol. 46-81). — « Considerazioni intorno all'ultima scrittura venu-
ta fuora, . . . cioè sopra i Discorsi di M. Francesco Lottino e di M. Feli-
ce Gualterio » (fol. 85-90). — Il Conclavista di M. Felice Gualterio (fol. 92-
105). — , Discorso del successore di Gregorio XIII nel 1574 (fol. 106-110).
— Relazioni sull' elezione di Gregorio XIII e Sisto V (fol. 116-12). — Di-
scorso del successore di Sisto v fatto lui vivente nel 1589 (fol. 130-137).
— Relazione sui conclavi di Clemente vili, Leone XI e Paolo V (fol. 140-
251). — « Soliloquium seu Meditatio scripta in conclavio », 1605 (fol.
252-257). — « Paulus IV ante Pontificatum ad Bernardinum [Ochinum]
senensem haereticum invectiva » (fol. 258-267). — Fabrizio Valla, « Con-
cio de bello britannico suscipiendo $ , e « Relatio de his quae in Britan-
niae regno continentur » (fol. 268-286). — Considerazioni sull'inopportunità
del soggiorno del cardin. di Savoia in Roma, 1612 (fol. 288-291). — Re-
lazione del convento elettorale di Francoforte, 161 2 (fol. 292-299). — Di
scorso di Mario Farnese della congregatane di guerra fatta da Paolo V
(fol. 300-304). — « Copia processus contra cardinalem Carafam » 1560 (fol.
306-397). — Risposta del Baronìo alla critica del Colonna circa ciò che si
dice della monarchia di Sicilia nel voi. XI degli Annali (fol. 398-436). —
Relazione del card. Caetani a Clemente vili sulla legazione di Polonia (fol.
438-449). — « Risoluzione d' un politico cattolico » circa la questione se
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76 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Paolo V debba ammettere il matrimonio tra la sorella del Granduca di
Toscana e il figlio del re d' Inghilterra (fol. 450-482). — « Relazione di
tutti i principi d' Italia», 1 604-1 605 (fol. 483-503). — Relazione sulle con-
dizioni dello Stato ecclesiastico, sec. XVII (fol. 506-526). — Discorso di
Malta, di Pietro Diusina (fol. 527-542). — Estratto da Statuti Fiorentini
(fol. 543-545). — Ricordi di Pisa di Monsign. Della Sómma/a, 1616-1617 (fol.
546-582). — In fine un quadernetto con altri ricordi di storia pisana pur
di mano del Della Sommala.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 582 : ma dal 330 la numerazione salta al 391 senza che vi
sian lacune. Le prime 46 ce, colla tavola, e le ce. dal 542 alla fine di mano del Del-
la Sommaja. Leg. in membr. Provenienza: Marmi.
II, IV ; 502. (Magi. CI. XXXVII, num. 94).
« Praeconia variarum ecclesiarum in consistoriis ab anno 1692 usque ad an-
num 1697 ».
Cartaceo, in 4, sec. XVII, di oltre mille ff. non numerati. Leg. in membrana — Prove-
nienza: Magliabechi.
II, IV, 503. (Magi. CI. XXXVII, num. 207).
« Intruttion data [da Clemente VII~\ al cardinal Farnese quando doveva an-
dare all' imperator Carlo V » (fol. 1-52). — « Instructiones sacri collegii Car-
dinalium prò Rev. mis Dominis Sanctae Rom. ecclesiae cardinalibus de Co-
lumna et Urbinis et de Cesarinis legatis mittendis ad Rev. dum in Christo
Patrem et D. D. Hadrianum .... in Romanum pontificem nominatum . . .
ad praesentandum eidem electionem » (fol. 52-66). — « Summa concla-
vis Papa Pii Secundi » ( fol. 66 - 69 ). — « Summa conclavis Nicolai Quin-
ti » (fol. 70-73). — « Instructio Cesareae Maiestatis ad sanctissimum Do-
minum N. prò d. Protonotario de Agnellis apostolico et imperiali orato-
re » (fol. 73-84). — « Protestatio facta per oratorem Christianissimum in
concilio Tridentino ex parte ipsius Maiestatis Christianissimae » (fol. 84-
89). — « Responsum sacri concilii Tridentini ad protestationem Christia-
nissimi » (fol. 89-99). — «Instructiones prò Ill. mo et R. mo domino legato
apostolico mittendo ad Magnificos dominos Senenses, deinde ad Magnifi-
cos dominos florentinos si opus fuerit » (fol. 99-105). — Sommari di ca-
pitoli di pace o di alleanza tra il Papa e Venezia, 15 10; — tra 1' impe-
ratore e Firenze, 1 5 1 2 ; — tra Leone x e gli Elvezii , 1 5 1 6 ; — tra Mas-
similiano, la Spagna e V Inghilterra, 1 516 ; — tra il Papa e il re di Fran-
cia, 1519; — tra Leone x e Carlo v, 1521; — tra V imperatore e D.
Ferrante Gonzaga e i XII cantoni Svizzeri ; — tra il Papa e gli Svizze-
ri; — tra Clemente vii, i veneti e il re di Francia, 1524; tra V impera-
tore e il re di Francia, 1526; — tra Clemente vii e V esercito cesareo,
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1527; — tra Carlo V e Francesco I, 1529 (fol. 105-153). — «Varie et
diverse instruttioni di Papa Giulio in dal mdli fin il MDLiin » : a mon-
sign. d' Imola per Y imperatore ; — ad Ascanio della Corgnia per il re
Cristianissimo; — a Monsign. di Monluch per il Re Cristianissimo; —
— per il S. Gio. Battista; — a Monsignor Montepulciano per V impera-
tore; — al Camaiani per il Duca di Firenze e per Don Diego e per al-
tri; — al Vescovo di Viterbo per il re Cristianissimo; — a Monsig. A-
chille di Grassi per Vinetia; — al Camaiani; — al cardinal Verallo per
il re Cristianissimo ( n. 2 ) ; — a Pietro Camaiani per V imperatore ; —
all' Abbate Riario ; — a Monsignor di Montefiascone per Trento ; — a M.
Pietro Camaiani per l'imperatore; — all' arcivescovo di Consa; — al car-
dinale di Sermoneta e ad altri, su le cose di Siena; — a Monsign. d' I-
mola per 1' imperatore : al card. San Giorgio per il re di Francia ; — a
Prospero Santacroce per il re Cristianissimo (fol. 155-250). — Sommario
delle parole dette da D. Luigi di Toledo davanti al Papa e ai cardinali
il vi dicembre mdlv (fol. 250-254). — Seguono le istruzioni di Giulio
in, a N offri Camaiano per i Duchi di Firenze ; — a Gio. Vimercate per il
Duca di Firenze; — al cardinal di Perugia per il Duca di Firenze; — a
Gio. Andrea Vimercate per le cose di Firenze e di Siena (n. 3); — a
Monsign. Liesina per il re de* Romani; — a Monsign. Achille de' Gras-
si per T Imperatore ; — a Giuliano Cesarini per il sig. Marc' Antonio Co-
lonna; — a Monsign. Agostino per il Re e la regina d' Inghilterra; —
all' Arcivescovo di Consa, nunzio all' imperatore ; — a Monsign. Girola-
mo Superchio per il Duca d' Urbino ; — al cardin. di Loreta per il si-
gnor Contestabile; — ad Ascanio della Cornia; — al Vescovo di Viter-
bo ; — allo Spinello per il sig. Duca di Firenze ; — al cardin. di S. Vitale
per il Duca di Firenze (fol. 254-308). — Avvertimenti dati al cardinal
Farnese per il conclave nella morte di Paolo ni (fol. 310-322). — «Di-
verse instruttioni di Paolo iv » : a Don Pietro Caraffa, nunzio alla corte
del re Cattolico sulle cose di Palliano (fol. 323-339). — «Replica del
cardinal Caraffa al re Cristianissimo sopra le cose della guerra di Papa
Paolo IV » (fol. 339-349). — « Lettera del duca d' Alva al Sacro Collegio
de' Cardinali » (fol. 350-352). — « Giovanni cardinal di Bellai, decano del
Sacro Collegio de' Cardinali, al duca d' Alva » (fol. 352-354). — « Instru-
ctione per Monsig. di Terracina mandato dal cardin. Caraffa, legato pres-
so il re Cattolico, al Papa Paolo in » con la « Risposta alla sopradetta
instructione » del duca di Palliano ed altre lettere relative alla legazione
del Caraffa (fol. 354-378). — Copia del bando del Buca d' A Iva, 5 di giu-
l 557 (f°l- 37 8 ~ 9)- — « Instruttione copiosissima delle qualità del
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78 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Regno di Napoli » (fol. 376-404). — Istruzione di Papa Paolo IV a Mon-
sign. Fantuccio per il re d'Inghilterra (fol. 405-407). — « Instruttione
del card. Caraffa et conte di Montorio al Duca di Somma per il Re Cri-
stianissimo » (fol. 407-410). — Altra istruzione del card. Caraffa (fol. 410-
413). — « Istruttione ad Andrea Sachetti per negotiare con il Duca di
Palliano» con lettera ed istruzione del Duca stesso (fol. 413-419) —
« Instruttione di M. Paolo Filonacho di quanto habbia da trattare in cor-
te Cesarea» (fol. 419-422). — «Instruttione del Card. Caraffa* (fol. 428-
436).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 436 scr. tutti da una stessa mano e 7 bianchi. Leg. in membr.
Provenienza Gaddi, num. 213.
II, IV, 504. (Magi. CI. XXXVII, num. 181 ).
Fra Pacifico Burlamacchi, « Vita del Padre Fra Girolamo Savonarola da Fer-
rara. Fu fra Girolamo per natione e patria ferrarese I la quale disse ha-
vendo inteso dalla medesima Lisabetta » (fol. 1-96). — « Esamine di fra
Girolamo Savonarola da Ferrara dell' ordine de' Predicatori fatta da lui
avanti li spettabili e prudenti huomini commessarii et esaminatori delli
eccelsi Signori fiorentini, et da loro eletti e solennemente deputati » (fol.
96-109). — « Discorso sopra la dottrina et opere del Reverendo Padre
fra Girolamo Savonarola da Ferrara, fatto in Roma sotto il Pontificato di
Paolo IV alla presenza delli Ill. mi e Rev. mi Cardinali deputati sotto la Santa
Inquisì tione dal Rev. Padre Paulino Dentar dirti da Lucca » (fol. 1 10-127).
Cartaceo, sec. XVI, in 4, di ff. 127. Provenienza Strozzi, num. 329 dei mss. in fol.
II, IV, 505. (Magi. CI. XXXVII, num. 298).
« De* beni delle Chiese et ecclesiastici di Firenze e del Pieviere di s. Gio-
vanni della ditta città nel 1427 ».
Cartaceo, sec XV, in 4, di ff. 217. Legato in cart. Provenienza Strozzi, num. 1208 degli
in fol.
II, IV, 506. (Magi. CI. XXXVIII, num. 36).
« Acta Canonizationis B. Benedicti Baccii Podiobonitiani et schedae Frane.
CionaecH ad idem pertinentes ».
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. solo in parte numerati di diversa misura e mano. Leg.
in carta. Provenienza: Marmi.
II, IV, 507. (Magi. CI. XXXVIII, num. 162).
P. Antonio Caracciolo, Vita di Gio. Pietro Caraffa, Paolo Papa IV.
Cartaceo sec. XVII (« copiata in Roma n*l 1613 »), in 4, di ff. 589, a cui segue una
Tavola delle cose notabili. Provenienza : S. Michele di Firenze.
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II, IV, 508. (Magi. CI. XXXVII, num. 208).
i Relatione di Roma del Clar. mo M. Bernardo Navagero ritornato ambasciatore
dalla Santità di Papa Paolo IV, nella quale oltre il stato et intrate della
santa sede apostolica difusamente anco si tratta et discorre della guerra
tra S. S. et il re Filippo », preceduta da un indice (fol. 1-116). — c Mo-
dus elligendi Pontificis ab ellectione Beatri Petri usque ad haec tempora »
(fol. 1 17-160). — « Discorso di M. Gio. Francesco Lotino sopra T attione
del Conclave » (fol. 162-217). — c II Conclavista di M. Felice Gualterio a
M. Cipriano Saracinello > (fol. 218-259). — « Discorso di M. Gabriel Sei-
vago circa la lega del Papa e del re Cattolico con li S. ori venetiani per
defensione dell' Isola di Cipro contra il Turco V anno mdlxx 1 (fol. 260-
270). — Discorso a Papa Pio v « per la Santa Crociata contra il Turco »
Comincia: « Se li tesori che infiniti sono stati, che si sono spesi nelle
guerre... » (fol. 271-285). — Riassunto dei patti della lega di Pio v, del
re Cattolico e della Repubblica di Venezia contro il Turco, 1571 (fol. 287
290). — Lettera di Pio iv alla Signoria di Venezia per il cardin. Amulio,
e risposta di quella a lui (fol. 292-294).
Cartaceo, sec. XVI, in 4, di ff. 294. Leg. in membr. Sul dorso : « Relationi di Roma ».
Provenienza: Gaddi, num. 217.
II, IV, 509. (Magi. CI. XXXVII, num. 209).
Elenco dei cardinali assistenti al conclave di Gregorio XV (fol. Il-Iil) —
<? Discorso sopra V elettione del futuro Pontefice » (fol. iv-vin). — Due
relazioni del conclave di Gregorio XV (fol. 1-58). — Tre relazioni del con-
clave di Urbano vili (fol. 58-83). — Scrittura anepigr. su i cardinali pa-
pabili: « U cardin. Ludovisio trattò nella sua minor fortuna con termini
d* equità | ma non sarà Medici senza presidio di buoni amici s' egli saprà,
applicando, far acquisto di stima e d' autorità » (fol. 89-92). — Capitolo
adesp. in versi « sopra li cardinali papali » : « Concorre in te V etade, el
merto o Sauli » (fol. 92-94). — « Brevi s Gregorii XV nobilissimo Vualliae
Principi magnae Brittaniae regis filio », 20 aprile 1623 conia risposta di
lui ed altri documenti sulle sue nozze (fol. 95-99). — Lettera di Gregorio
XV « Carolo episcopo Virdunensi » 22 aprile 1622 (fol. 99), — « Mani-
festo della Regina madre [di Francia] sopra i lamenti che Lei fa al re
suo figliuolo [Ludovico xm] (fol. 100-104). — Copia di lettera del card.
Morente [a monsign. Giovio], 12 gennaio 1552 (fol. 105-107). — Scrittura
del card. Bibbiena sul riordinamento dello stato di Firenze (fol. 109). —
« Protestatio prò Henrico m Galliae et Polonuie rege, lecta per notarium
publicum coram summo Pontifice in concistorio publico, presente et instan-
te ipsius Christ. n,i oratore, die XI aprilis anni 1589 » (fol. 110-112). —
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80 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Copia della lettera di Amerigo Vespucci a Pietro Soderini gonfaloniere di
Lisbona, io settembre 1504 (fol. 1 14-139). — Lettere di Filippo Sasselli:
ad ignoto (di Cocclin, 1 gennaio 1586: « Se io l'avessi a fare con quella
buona femmina... »), a Pier Vettori, (di Cocchino, a 27 di gennaio 1585),
a Fra Piero Spina, s. d., ad ignoto (di Coccino, 1 gennajo 1586: « In que-
st' India Y anno non e' è se non di tre stagioni »), a Fra Piero Spina, 20
di gennajo 1586, a Lorenzo Canigiani, 27 gennajo e 23 gennajo 1586 (fol.
140-197). — Copia di lettera di Gio. Battista Vecchietti a Bernardo Vec-
chietti, di Ormus, 14 d' aprile 1588 (fol. 198-201).
Cartaceo, sec. XVII, in 4, di ff. VIII-201, di cui alcuni bianchi. Leg. in raembr. — Pro-
venienza: Gaddi, num. 249.
' II, IV, 510. (Magi. CI. XXXVIII, num. 38).
Francesco Cionacci ed altri, Notizie sulla vita della Beata Umiliana dei Cerchi :
estratti, appunti documenti e una piccola bibliografia a stampa. — Vita
adespota della B. Giuliana Falconieri. — Antonio Magliabechi, Notizie del-
la B. Giuliana Falconieri.
Cartaceo, sec. XVIII, di ff. numerati di diversa misura. Leg. in cart. Provenienza: Marmi.
II, IV, 511. (Magi. CI. XXXVIII, num. 24).
« Io. Comitis Vita Beati confessoris et Eremitae Fiacrii ordinis divi Benedicti » .
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. non numerati. Leg. in membr. Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 512. (Magi. CI. XXXVIII, num. 83).
Girolamo Ciurini, Vita di S. Ranieri pisano, dedicata al sign. Rafaello del
Setajuolo.
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. non numerati. Leg. in membr. Provenienza : Biscioni,
num. 357.
II, IV, 513. (Magi. CI. XXXVIII, num. 165).
« Stato della religione cattolica in tutto il mondo, per la santità di N. S.
Innocenzo XI, di Urbano Cerri, segretario della congregazione di propa-
ganda, 1677 ».
Cartaceo, sec. XVII, in 4, ff. 351 e un Indice. Leg. in membr. Provenienza: S. Giuseppe.
II, IV, 514-415. (Magi. CI. XXXVIII, num. 166 e 167).
» Diario dei Santi e Beati dell' ordine Cisterciense, cavato dal menologio
Cisterciense del P. Grisostof?io Enriquez, stampato in Anversa Y a 1630 ».
Cartaceo, sec. XVII, in 4, in due voli, rispettivamente di ff. 184 e 139. Leg. in carta.
Provenienza : Cestello.
II, IV, 516. (Magi. CI. XXXVIII, num. 39).
Vite degli antichi eremiti, adesp. : « A dì 4 di marzo 1591. Nel nome del
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nome del padre, del figliuolo et dello spirito santo .... Incominciamo con
T aiuto di Iddio et bontà dell' unione sua di scrivere la patientia delli
padri santi, honorati eletti, giusti, solleciti, monachi solitarii | il quale sta-
to coronato con li martiri et santi. Era un uomo .... » : mutilo.
Cartaceo, sec. XVI, in 4, di ff. non numerati. I principii dei capoversi in rosso. Leg. in
cart. Provenienza Magliabechi.
II, IV, 517. (Magi. CI. XXXVIII, num. 111).
c Otko Magno Gotho arcivescovo Ipsalense, Vita di Santa Brigida et della sua
Figliuola Catterina » volgarizzata da Ludovico Domenichi, con lettera dedi-
catoria del traduttore a madonna Margherita Acciaiuoli de' Borgherini; di
Firenze, a vi d' agosto mdlviii.
Cartaceo, autogr. del traduttore, sec. XVI, in 4, di ff. 40. Leg. in una perg. del sec.
XIV. Provenienza : Strozzi, num. 388 degli in fol.
II, IV, 518. (Magi. CI. XXXVIII, num. 40).
Francesco Cionacci e Placido Poltri, « Selva di osservazioni sopra le azioni di
San Giovan Gualberto, fondatore dèi monachi Vallombrosani », con una
lettera del Poltri al Cionacci del 26 gennaio 1693.
Cartaceo, sec. XVII, in 4, di ff. non nummerati. Leg. in cart. Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 519. (Magi. CI. XXXVIII, num. 41).
« Antonii Puccii Fior, oratio de laudibus D. Thomae Aquin. » . Copiata da Fr.
Cionacci « ex libro in 8.° pergamen. Vaticanae Bibl. num. 3465 ».
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. 6 non num. Leg. in cart.' — Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 520. (Magi. CI. XXXVIII, num. 88).
[Anton Maria di Vincenzo Riconesi\ « Vita del Beato Chiarito, fondatore del
monastero delle monache di S. Maria Regina Coeli ».
Cart. sec. XVIII, in 4, di ff. 18 non num. ed alcuni bianchi. Leg. in cart. Provenienza:
Biscioni, num. 362.
II, IV, 521. (Magi. CI. XXXVIII, num. 173).
c Ristretto della vita della gran Serva di Dio Leonora Ramirez e di Montal-
vo, volgarmente chiamata la Montalva, scritto in una lettera alla Serenis-
sima Granduchessa Vittoria di Toscana, del Padre Sigismondo di S. SUverio » .
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. 10. Sulla prima pagina lo stemma dei Medici, e sulla
seconda la testata e la lettera iniziali disegnate in penna. Leg. in pelle. Provenienza :
Mediceo- Palatina, num. 513 5 .
II, IV, 522. (Magi. CI. XXXIX, num. 50).
« Gregorii Nazianzeni theologi in Pasca et in excusatione tarditatis Ser-
mo » . — Del medesimo « in Encenia et in martyrem Marnati Senno » . —
G. MAZZATLN TI — Manoscritti delle biblioteche d* Italia, XI 6
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82 „ MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Del medesimo « de Amore erga pauperes oratio » . Il secondo commentato
in parte ed il terzo per intiero con copiose glosse marginali.
Cartaceo, sec. XVI, in 4, di ff. 39 di cui 13 bianchi. Leg. in cart. Provenienza: Biscio-
ni, num. 173.
II, IV, 523. (Magi. CI. XXXVIII, num. 42).
« Laurentii Surdini Vita B. Agnetis Politianae in latinum versa a Dominico
Guglielmi*), 1625 ».
Cartaceo, sec. XVII, in 4, di ff. 105. Leg. in cart. Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 524. (Magi. CI. XXXVIII, num. 118).
« Azzioni della Serva di Dio S. Maria Angiola, monaca del monastero di
S. Matteo d' Arcetri, dell' anno 1662 dei 3 di ottobre, fino al 1663 al
di 7 maggio, scritte dal canon. Girolamo Lanfredini » .
Cartaceo, sec. XVII, in 4, di ff. 171. Leg. in cart. Provenienza: Strozzi num. 12 16 dei
mss. in fol.
II, IV, 525. (Magi. CI. XXXIX, num. 6).
« Speculum morale » tratto dalle opere di S. Gregorio Papa. La materia è
ordinata alfabeticamente.
Cartaceo, sec. XVIII, in 4, di ff. non num. Leg. in doppia membrana. Provenienza : Ma-
gliabechi.
II, IV, 526. (Magi. CI. XXXIX, num. 34).
« Questo è il dialago di sancto Gregorio tradotto da fra Domenico da Vicopisa-
no » . Precede un prologo del volgarizzatore. Poi « inchomincia il prolago
del dialago di santo Gregorio papa in volgare. Un giorno esendo troppo
affaticato . . . » . Finisce : « . . dico che dopo la morte saremo hostia viva
a Dio. Deo gratias amen. Finisce il libro del dialogo di Santo Gregorio
Amen » .
Cartaceo, sec. XV in., 4, di ff. non numerati colle rubriche dei capitoli e le iniziali dei ca-
poversi in rosso. Leg. in cart. Provenienza : Gaddi, num. 500.
II, IV, 527. (Magi. CI. XXXIX, num. 66).
« Otto libri delle Morali di .S*. Gregorio Papa tradotti in volgare » . Comincia,
acefalo, alla carta XVII : « odi V apostolo Christo vertu di Dio e ssapien-
za sua. Questo medesimo disse idio . . . » . Fin. : « compiuto il libro Vili
delle Morali di sancto Gregorio papa sopra il libro di Iob . . . Seguiremo
la decta opera nel secondo volume, cominciando a libro vili. e seguen-
do colla gratia di Dio in ini. volumi tutti libri XXXV » .
Cartaceo, sec. XV, in 4, di ff. 243. Sulla pergamena che è incollata all' asse di legatura:
« Leonardi Bartolomei Puccini et amicorum ». Leg. in pelle ed assi. Provenienza Stroz-
zi, num. 131 dei mss. in fol.
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II, IV, 528. (Magi. CI. XXXIX, num. 116).
Precede una vita di S. Girolamo, in volgare, adesp. e anepigr. : « Girolamo
fu figliuolo d' Eusebio nobile huomo . . . | intorno agli anni del nostro
singnore Giexu christo nel mlxxxviii » (fol. 1-9). — « Seghuita Pistole
et altre sante chose del dottore miser Santo Girolamo quanto maggior-
mente quegli che vede el suo prossimo errare e agranvare ne' pechati
mortali . . . | questa non è mia sententia, ma dello apostolo Paulo alli
ingrati» (fol. 10-74). — « Incominciano le pistole, letioni e vangieli i
quali si leghono in tutto V anno, nelle messe, cioè domenicha, li feriali e
festivi secondo V uso della santa chiesa di Roma» (fol. 78-209). — Lau-
de « di Feo Belchari » : « Homè, omè, homè, timor di ddio non ci è | Pre-
ghare Iddio per tte». (fol. 210). — Alcune ricette.
Cartaceo, sec. XV, in 4, di ff. 210. Leg. in membr. Provenienza: Accademia della Cru-
sca, num. 23.
II, IV, 529. (Magi. CI. XL, num. 37).
Versione metrica dei libri biblici di Pietro da Riga : « Incipit prologus magi-
stri Petri Rige editoris libri de editione libri et causa edendi. Frequens
sodalium meorum petitio | et veritatis fulgore patente illuxi » . Poi « In-
cipit Aurora et primo agitur de vii diebus épylogus brevis ad quem se-
quitur narratio. Primo esse facta die duo coelum terra leguntur | fit fir-
mamentum spera sequente die » . Finisce « Cum virga Moyses mare per-
cutit unda reducta Extinxit regem cum legione sua » . Con numerosissime
glosse marginali. Cfr. Fabricii, Bibl. Latina, V, 262.
Membr. sec. XIII, in 4, ff. non numerati, con rubriche in rosso. Legato in cartone. Sul
primo foglio di custodia : « Questo codice, già perduto al tempo del Bibliotecario Tar-
gioni-Tozzetti e passato nella Libreria Pandolfini e poi con tutti i mss. di questa com-
prato dal Marc. Cav. Giuseppe Pucci è stato questo di 7 febbraio 1843 generosamen-
te restituito alla Libreria Magliabechi dal Sig. Prof. Guglielmo Libri in cui possesso
son venuti per compra tutti i codd. mss. della libreria Pucci ». Provenienza : Strozzi,
num. 520 dei mss. in fol.
II, IV, 530. (Magi. CI. XL,. num. 9).
Patdi Epistolae. — Contiene le epistole « Ad Romanos », « ad Corinthios » ,
« ad Ephesios », « ad Philippenses », e una parte di quella « ad Colos-
senses », fino alle parole: « propter quod etiam vinctus sum, ut manife-
stem illud, ita ut oportet » . La versione è quella della vulgata. Le prime
due epistole hanno glosse marginali e interlineari, che però si fanno sem-
pre più rare.
Membranaceo, in 4, sec. XIV, ff. 104. Lcg. in pelle impr. Provenienza: Magliabechi.
Il, IV, 531. (Magi. CI. XXI, num. 51).
Trattato di morale, adesp. e anepigr. Comincia: « Chi dice la virtù essere un
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84 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
abito, intende per abito una certa abilità ». Fin.: « Ma quando elle ciò
fanno per leggerezza o per vanità, può esser che e* sia più leggieri » . Sul
foglio di guardia, di mano recente: « di Iacopo Soldani ».
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
y II, IV, 532. (Magi. CI. Vili, num. 64).
Carlo Dati, « Inventione degli occhiali se sia antica o no, e quando e dove
e da chi fossero inventati »; autogr., con lettera al Redi (fol. 1-36). —
Lo stesso, « Enimma. Origine e uso di esso ». Appunti (fol. 38-83). —
Lo stesso, « Lodi della Poesia : veglia » , con altri appunti ed estratti (fol.
85-195). — Lo stesso, « Encomium eorum qui veterum glorias consulunt »
(fol. 197-200). — Iacopo Soldani, Orazione in morte del Granduca Ferdinan-
do (fol. 206-227). — Scrittura in prosa, adesp. e anepigr.: «Verissimo è
per tanto che V anima non ha modo migliore per farsi visibile che il par-
lare » (fol. 228-232). — Estratti e alcune memorie riguardanti T Accade-
mia della Crusca e Carlo Dati (fol. 233-260). — Carlo Dati, Suoi elogi ed
orazioni (fol. 232-263). — Lo stesso, Elenchi di libri (fol. 265-274).
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 274. Leg. in membr. Provenienza: Magliabechi.
v II, IV, 533. (Magi. CI. Vili, num. 1359).
« Antonii Augnstini, Epistolae tres Iacobo Rogiae (Postridie Non. Maii 1539
e VI kal. intercal. 1540) et Petro Ruicio Mauraeo (XVI kal. Quintilis 1542)
cum adnotationibus cuiusdam Hispani » (fol. 1-6). — Lettera di Gustavo
Adamo a Carlo Dati, di Stockolma, 26 giugno 1653 (fol. 7-8). — Let-
tera di Tommaso Bartolini a Carlo Dati, « Hafniae », 12 febbr. 1662 (fol.
9 ). — Biglietto del carditi. Bellarmino a Riccardo Benci, di Roma, 4 mar-
zo 1617 (fol. 10). — « Franciscus Bocchius Ioanni Rondinellio », s. 1. nè a.
(fol. 13). — Lettera di Iacopo Bonf odio c nella carcere di Genova, l'ultimo
dì della vita mia 1550 », autogr., con sulla facciata anteriore una rappre-
sentazione grafica dei diversi stadii degli elementi cosmici (fol. 15). —
Lettera d' anonimo al Co. Lorenzo Mariani in Varsavia, di Firenze, il 27
ottobre 1696 (fol. 16-17). — * Nicolaus Emaglius » « illustr. mo dominationis
florentinorum cancellano Francisco Baronio », Parisiis, die vini octobris
MCCCCLXXXVIIll (fol. 18). — Due lettere di Daniele Cosson ad Autonio Ma-
gliabechi di Smirne, 3 febbraio e 3 maggio 1676 (fol. 19-21). — « Iacobiis
Crauford Antonio Magliabeccio », Aug. Taurinorum, 19 maggio 1677 (fol.
22). — Apollioni Landriayii al Magliabechi, di Venezia, 9 agosto 1654 (fol.
24). — Wilhelmus Longus Augusti no Coltellino » 2 lettere: « Hauniae, IX
kal. dee. MDCLII » e « Amstelodami, IV Id. quint. MDCLII » (fol. 25-6).
— « Michael Maittaire s. Patri Benedicto XIV », « Londini, ex Muscolo, 17
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kal. sept. (fol. 31). — « Eduardus Philipson gothus » ad Agostino Col-
tellini, di Milano, 5 novembre 1652 (fol, 3 2 ~3)« — Vincenzo Gluccio ad An-
tonio Magliabechi, d'Amburgo, 9 gennaio 1676 (fol. 34). — « Paschasius »
a fra Henrigo de Noris (fol. 35-6). — « Ch. Sp: Felius » ad Antonio Ma-
gliabechi, Aug. Vindel. 5 genn. 1679 (fol. 38). — « fr. Columbanus Phi-
lippo Emmanueli abbati celeberrimi monasterii Trium Regum » , « Gebui-
lerii, 16 iunii 1531 » (fol. 39). — « Lettera della regina di Svezia al card.
Azzolino: s. d. : « le vous puis asseurer que vous m' avez donné » (fol.
4!). — « Christianus Wagnerus Henrico de Noris, Lipsiae XVII febr. 1691 »
(fol. 42). — « Olaus Wormd Iohanni Cabeliario, Hafniae, 26 oct 1630 (fol.
43). — Tre lettere di Antonio « Teiserus » ad Antonio Magliabechi del
1728, '29 e '31 (fol. 45-7). — Lettera del figlio di ser Francesco Baroni
notaio a lui, di Roma, 14 di settembre 1471 (fol. 48). — Folco Portinari
a ser Tommaso Portinari, vili di marzo 1477 (fol. 49). — Lettera d' ano-
nimo al Magliabechi, s.' 1. nè d. (fol. 50). — Frammento di dialogo tra
Leonardo ed Antonio (fol. 52). — Lettera d' anonimo ad ignoto « de co-
metis », in seguito ad altre due, con figura (fol. 53-4).
Cartaceo, in 4, sec. XV-XVIII, ff. 53 numerati. Le lettere sono in gran parte originali.
Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, IV, 534, 535, 536. (Magi. CI. XXVI, num. 22-24).
« Sepoltuario fiorentino, ovvero Descrizione delle Chiese, Cappelle e Sepol-
ture, loro Armi et Inscrizioni della Città di Firenze e suoi contorni fatta
da Stefano Rosselli Tanno 1657 ». In tre volumi: al primo va innanzi una
introduzione generale, e ad ogni volume la tavola delle Chiese illustrate.
Di ogni chiesa si dànno cenni storici, e la descrizione dei sepolcri è ac-
compagnata dalla riproduzione dello stemma delle respettive famiglie, di-
segnato a penna. — In appendice al ili volume sono molte Notizie di chie-
se fiorentine.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, tre volumi di complessivi ff. 151 5. Legato in membrana. —
Provenienza: Marmi.
II, IV, 537. (Magi. CI. Vili, num. 1339).
Antonio Magliabechi, Memorie autobiografiche, ricordi di colloquii con dotti, ap-
punti di varia erudizione.
Cartaceo autogr. sec. XVII, e ff. 26 di varia misura. Leg. in cart. Provenienza : Cocchi.
II, IV, 538. (Magi. CI. Vili, num. 1340).
Antonio Magliabechi « Osservazioni e censure sopra diversi libri » : del Mena-
• gio ( con una lettera a lui ed il principio d' una ode latina ), del « De scri-
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86 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ptoribus neapolitanis » , della « Descriptio Florentiae » , dell' Istoria della
volgar poesia del Crescimbeni, del Cinelli e d' altri.
Cartaceo autogr. in 4, sec. XVII, ff. 104. Leg. in cartone. Provenienza: Cocchi.
II, IV, 539. (Magi. CI. Vili, num. 1341).
Antonio Magliab.ec hi , Lettere al Card. Leopoldo de' Medici dal 1665 al 1671,
con elenchi di libri e notizie d' erudizione.
Cartaceo autogr. in 4, sec. XVII, ff. 121. Leg. in cart. Provenienza: Cocchi.
II, IV, 540. (Magi. CI. Vili, num. 1342).
Antonio Magliabechi, Minute di lettere a varii, estratti di libri ed appunti.
Cartaceo autogr. in 4, sec. XVII, ff. 21. Leg. in cart. Provenienza: Cocchi.
II, IV, 541. (Magi. CI. Vili, num. 1343).
Antonio Magliabechi, Estratti di sue lettere a varii, fatti da Antonio Cocchi.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, pp. 20. Leg. in cart. Provenienza : Cocchi.
II, IV, 542. (Magi. CI. Vili, num. 1280).
Lettere a Iacopo Gaddi, I: di Niccolò Cini; « Ser Franciscus » , Giulio Strozzi,
Flavio Quare?ighi, P. A. Guadagni, Tarquinia Galletti, « Caesar Crem. » , Co-
simo Pitti, V. Capponi, Gaspare Gànngl, Gerolamo Torri, Lorenzo Pignorici,
Baccio Gaddi, Vincenzo Pitti, Niccolò Bartolini, Niccolò dell' Ante Ila, Girolamo
Petrucci, con minute di risposte e di discorsi di Iacopo Gaddi.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 90 originali. Leg. in cartone. Provenienza : Gaddi, num. 534. 1
II, IV, 543. (Magi. CI. Vili, num. 1281).
Lettere a Iacopo Gaddi, II; di Eusebio Sarrini, Lorenzo delle Pozze, Scipione
Hcrrico, Gabriel Naiideus, F. de la Mare, Zanobi Girolami, G. B. Strozzi,
Giov. Ciampoli, Ferdinando Ughelli, Luigi Novarini, Card. Barberini, F. M.
Gaddi, Fra?ic. Rondinelli, teone Santi, Baccio Gaddi, Francesco Segaloni, Ga-
spare Scioppi, il Card. Savello, Laelius Mancinus, Giacomo Accarisio, P. Gau-
denzi, il Card. Barberino, Daniel Heimsius, Claudio Berigardi, Lorenzo Pitti 9
Alessandro Pitti, il Card. Capponi, Giac. Filippo Ferr alino, Guglielmus Her-
derer, Giuliano Fiorini, A. M. Antoìiini, Benedetto Mariotto, U. Venturi, L
Buondelmo?ili, il Card. Gualtierotti, Gio. Rho, Francesco Brivio, P. Bardi co.
di Vernio, G. Francesco Martinengo, Frane. Rondinelli, Ferdinando Ughelli, S.
Maria Elena Gaddi ecc., con minute di lettere di Iacopo Gaddi 9 ed alcune
poesie latine.
Cartaceo, sec. XVII, ff. 1 19 di diversa misura. Leg. in cart. Provenienza : Gaddi, num. 534.*
II, IV, 544. (Magi. CI. VIII, num. 1279).
Lettere a Iacopo Gaddi, III: di Francesco Rondinelli, Giuliano de* Ricci, Giro-
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lamo Torri, Flavio Querenghi, Giulio Strozzi, Niccolò dell' Aniella, Baccio G ad-
di % Vincenzo Pitti, Giulio Strozzi, L. Quarino, Francesco Cortesi, Mario Gui-
ducci, il Card. Barberini, Francesco Maria Bentivogli, Ugo Ario s ti, il Card.
Sacchetti, Mario Guiducci, Giuseppe Laurenzi, Alessandro Donati, il Card. Cap-
poni, M. Donato, P. Malaspina, M. Buo?idelmonH, G. B. Strozzi, L. Todeschi
(due odi), A. Adimari, B. Vecchi, V Arcivescovo di Firenze, N. Bartolini, F.
M. Carducci, G. Ciampoli, T. Barberini, Aless. Gonzaga, Ab. Barisoni, F.
Ughelli, Guarino Guarini, Alessandro Donati, Ferdinando Ximenes, ecc., con
minute di risposte del Gaddi.
Cartaceo, sec. XVII, ff. 120 di varia misura. Leg. in cart. Provenienza : Gaddi, num. 534. 3
II, IV, 545. (Magi. CI. Vili, num. 694).
Antonio Magliabechi, Lettere al co. Carlo Bentivogli, ad Andrea Cavalcanti, a
Fabrizio Cecini, al Combi, a Bartolomeo Corsini, con risposta del Corsini,
a Carlo Dati, a Lorenzo Legati, a G. M. Vaglierini.
Cartaceo, sec. XVII, ff. 53 di varia misura. Origin. Leg. in cart. Provenienza : Maglia-
bechi.
II, IV, 546. (Magi. CI. Vili, num. 452).
Bernardo Benvenuti, Lettere ad Antonio Magliabechi dal 1657 al 1696, origi-
nali (fol. 1-116). — Lo stesso. Lettera a Carlo Dati, del 30 gennaio 1666
(fol. 11 7- 19). — Lo stesso. Lettera a Francesco Passerini, del 22 maggio
1571 (fol. 120-123). — Giovan Francesco Benvenuti, Lettere ad Antono Ma-
gliabechi dal 26 die. 1676 al 31 ottobre 1699 (fol. 124-140).
Cartaceo autogr., sec. XVII, di ff. di varia misura. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 547. (Magi. CI. Vili, num. 595).
Fra Ottavio Castri, Lettere ad Antonio Magliabechi dal 15 dicembre 1664 al
25 settembre '93.
Cartaceo autogr., in 4, sec. XVII, ff. 60. Leg. in cartone. Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 548. (Magi. CI. Vili, num. 624).
Francesco Maria Ceffini, Lettere ad Antonio Magliabechi dal 3 maggio 1656
al 9 ottobre 1685, ed Alessandro Moreni dell' ottobre 1657.
Cartaceo autografo, sec. XVII, ff. 72 di varia misura. Leg. in cartone. Provenienza Ma-
gliabechi.
II, IV, 549. (Magi. CI. Vili, num. 626).
Pietro Maria Cavina, Lettere ad Antonio Magliabechi dal 29 settembre 1670
al 13 ottobre 1690 (fol. 1-184). — Lo stesso, Lettera al Marchese Enea
Lupari del 3 aprile 1677 (fol. 185-7).
Cartaceo autogr., sec. XVII, ff. 187 di varia misura. Leg. in cartone. Provenienza : Ma-
gliabechi.
j
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88 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 550. (Magi.. CI. Vili, num. 627).
Carlo Bonaventura Catalani, Lettere ad Antonio Magliabechi dall' 8 maggio
1684 al 16 ottobre 1708.
Cartaceo autogr., in 4, sec. XVII, ff. 60. Leg. in cart. Provenienza : Magliabechi.
II, IV, 551. (Magi. CI. Vili, num. 1408).
Registro di lettere di Francesco della Casa ambasciatore a Milano negli anni
1502 e 1503.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 86. Leg. in cart. Provenienza: Strozzi, num. 13 15 dei rass.
in fol.
II, IV, 552. (Magi. CI. V, num. 22).
Trattato di dialettica, adespoto, anepigr. Sul foglio di guardia « Introductio
in logicam Aristotelis » Comincia: « Declaratio praefationis introductiun-
culae terminorum prefixae. Qui inter auctorum probatorum celebres con-
ventus annumerari volunt — ». Finisce: « Praeter dieta officia respon-
dentis sunt quaedam alia minus praecipua quae hoc figura sequenti ma-
nifestantur, ex qua opponentis et respondentis officium sive habitudinem
cognoscemus ». Segue la tavola qui indicata.
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 89. Leg. in cartone. Provenienza : Gaddi, num. 485.
II, IV, 553. (Magi. CI. V, num. 29).
Scritti di dialettica e logica, frammentarli e anepigr.: I (fol. 1-22), con glos-
se marginali, com.: « Omnis doctrina et omnis disciplina intellectiva expers
presistenti sit cognitione . . . . ». — 11 (fol. 33): « Quoniam loica est ra-
tionalis scientia et ad ratiocinandum inventa ». — III (fol. 42-51):
c Quia formarum latitudines multipliciter variantur . . . . » — IV (fol. 52):
« Initium conienti super Fallaciis Sancti Thomae de Aquino » — v (fol.
64): « DifFert sensus compositus a diviso ». — VI (fol. 65-70): « Ini-
cium tractatus primi et ultimi instantis secundum Burleum Gualterium fe-
liciter ». — vii (fol. 72-5): « Scire multis modis dicitur ». — vili (fol.
99-107): «Ut ex prima questione sic admisso quod curo negaret illam ».
— IX (fol. 1 16-21): « Consequentia est illatio consequentis ex altero......
Cartaceo, in 4, sec. XIV, ff. 126, di cui molti, come resulta dalla descrizione, bianchi.
Leg. in membr. Provenienza : Gaddi, num. 516.
II, IV, 554. (Magi. CI. VI, num. 122).
« Argumenta in orationes et invectivas M. T. Ciceronis » . Precede la tavo-
la delle orazioni.
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff 14. Leg. in cart. Provenienza : Cocchi.
II, IV, 555. (Magi. CI. VI, num. 149).
« Rettorica, etica logica e politica per Agnolo Segni, si crede originale » . Poi,
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d'altra mano: « meglio di Bernardo Segni». Comincia: « Individui si
chiamano tutte le cose particolari et singolari che si possono mostrare et
dir questo et quello ». Fin: « Per le quali cose doversi cominciare et
procedere a le cose distinte » . Seguono, della stessa mano, due fogli sciol-
ti, uno in latino e V altro in italiano sulla stessa materia, e tre strofe di
canzone italiana, (Com.: « Del suo cristallin seggio »).
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. numerati solo sparsamente. Leg. in membr. Provenienza :
Strozzi, num. 534 dei mss. in fol.
II, IV, 556. (Magi. CI. VI, num. 154).
Orazioni « domini Nicole de Chericatis clarissimi equitis vicentini », per V in-
gresso de* nuovi signori in Bologna e in Firenze (fol. 1-13). — Seguono,
dello slesso, altri sermoni « in ecclesia S. Marie del Fiore, prò suo novo
ingressu et iuramento, die 25 julii 1444 »; « ad universitatem Studii fio-
rentini, in principio studii »; « in introitu consulòrum societatum die vili
januarìi 1444 »; « Ferrane, kall. jan. 1443, dum miles creatus esset et
potestas Mutine electus ab ili. march. Estensi »; « die v jan. 1443, dum
iniret officium potestarie Mutine »; « in kall. jan. 1444, dum sceptrum
potestarie Mutine consignaret successori suo »; tre orazioni di risposta
c quando fit protestatio rectoribus » ; ed in fine un « exordium ad eligen-
dum rectores et offlciales ».
Cartaceo, in 4, sec. XV, ff. 17. Leg. in cart. Provenienza: Strozzi, num. 185 dei
mss. in fol.
II, IV, 557. (Magi. CI. VII, num. 466).
Copie lacunose dimettere di Belisario Bulgarini ad ignoti e di anonimo a lui,
sopra Dante (1589). — Alcune sono ripetute. A fol. 42-3 una lettera di
L. Sa/viali a Gio. Battista Attendolo dell' 8 novembre 1586.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 97. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 558. (Magi. CI. VII, num. 467).
Francesco Gonacci, Appunti e minute di sue scritture su Dante.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 48. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 559. (Magi. CI. Vili, num. 294).
Lettere di fr. Enrico de Noris poi cardinale, ad Antonio Magliabechi dal 25
febbraio 1673 al 12 giugno 1700 (alcune senza data) (ce. 1-261). Lettere
dello slesso al P. Pompeo Ant. Gandolfi e insieme al Magliabechi, al P.
Paolo Mariani, al co. Mezzabarba, al P. Antonio Pacini, al P. Lupo (ce.
262-277).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 277 Leg. in membr. Provenienza: Magliabechi.
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90 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 560. (Magi. CI. Vili, num. 1346).
Altre lettere del fr. Enrico del Norìs dal 1673 al 1695 e alcune s. d., con una
risposta del Magliabechi a lui.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 55. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
II, IV, 561.
Pietro di Maniago, Compendio dello Spirito delle leggi del sign. di Montesquieu.
Cartaceo, in 4, sec. XIX in., ff. 13. Leg. in cart.
II, IV, 562.
Frammenti del De regimine principum di Egidio Romano, in volgare. Rispon-
dono al 1. 2 , p. te i\ cap. 14-16, e al 1. 3 , p. t0 2*, cap. 15 e 17; p. te 3%
cap. i°.
Membr., in 4, sec. XIV, ff. 2 scr. su due colonne, con due rubriche in rosso. Leg. in
cart. Provenienza: Acquisto, num. 805262.
II, IV, 563.
Copia di lettere di Dionigi Lippi a diversi.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 38. Leg. in cart.
II, IV, 564.
Memorie dei pellegrinaggi della Compagnia di s. Benedetto Bianco di Firen-
ze 1675-76, con una laude del sig. Odoardo Gabburri,
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 27. Leg. in cart.
II, IV, 565.
« Dell' origine ed antico stato degl* Etruschi e della lor lingua e caratteri »
orazione accademica adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 27. Leg. in cart.
II, IV, 566.
« Genealogia di Cosimo ili Granduca di Toscana : accidenti segniti in essa » :
adesp.
.Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 6. Leg. in cart.
II, IV, 567.
« Erezione della compagnia intitolata La carità della Madonna dei sette fon-
datori dei Servi, fatta Tanno 161 5, descritta da Baccio Bandinelli », con
qualche altro atto riguardante la Compagnia.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 25. Leg. in cart. Provenienza: dono Follini.
II, IV, 568.
Leggi e regolamenti della Decima di Firenze dal 1494 al 1546.
Cartaceo, in 4, sec XVI, ff. 14. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 808008.
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II, IV, 569.
Riforma della terra di Prato nel sec. xvii.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, flf. 28. Leg. in cart.
II. IV, 570.
« MCCCCLXXXVII. Questo libro è dell' opera della Carità de' Cappellani di
S. Maria del Fiore di Firenze ». Va fino al 1497. E copia posteriore.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 17. Leg. in cart.
II, IV, 571.
Atti del 1862 e del 1872 relativi al Fidecommisso sulla collezione artistica
della famiglia romana Spada: in copia.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 24. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 737946.
II, IV, 572.
c Nota di quello che non si ritrova nella Historia di M. Francesco Guicciardi-
ni 9 che per qualche buon rispetto non si lasciò mettere alla stampa » : a-
desp. e mutilo in fine.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 18 io).
II, IV, 573.
c Bartholomaei Scalae de arboribus ad Laurentium Populanum Medicen ». Il
primo libro comincia: c Arboreos cultus, Populane et ditia dona ». Fini-
sce : « Digredior tandem et fessus spectando quievi » . Il secondo libro
com. : « Altera pars nostri restat Populane laboris » , e finisce, mutilo al
v. « Stridula vanorum quondam monimenta vivorum ». — A c. 17 inco-
mincia un altro poemetto : « Incipiam quidquid veteres scripsere coloni » ,
che finisce col v. « Aspera, sed miti rusticitate lege », e di cui si dice
nel margine che sembra diverso del precedente, e di diverso autore, per-
chè differisce ancora nel carattere.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 20. Leg. in cart.
II, IV, 574.
c Tractatus de antiquis ponderibus, monetis et mensuris hebraeorum, gTae-
corum et romanorum ex variis authoribus »: adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 8. Leg. in cart.
II, IV, 575.
Elenco cronologico dei Consoli dell' Accademia fiorentina, poi della Crusca,
dal 1590 al 1783.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 42. Leg. in cart.
II, IV, 576.
GaUuzzi, Frammenti della Storia del Granducato, corrispondenti ai capp. dal
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92 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
IV al VII, con alcuni appunti « che sembra essere appartenuti al Galluzzi. »
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 24. Leg.. in cart.
II, IV, 577.
Ragguagli medici sui bagni di s. Maria in bagno, di Montecatini, del Bagno
ad acqua (Pisa), del Bagno a morbo, e dei bagni al monte Pisano, man-
dati al Collegio dei medici fiorentini da medici di quei luoghi (ce. 1-18).
— « Notizia sopra i bagni che si ritrovano nello Stato del Granduca di
Toscana » (ce. i-io).
Cartaceo, sec. XVI, composto di due fascicoli, uno in 4, di ff. 20, e 1' altro in 8, di ff.
22, di cui 12 bianchi. Leg. in cartone.
II, IV, 578.
« Trattato sopra le commedie di M. Niccolo, tradotto dall' originale francese
dal sig. ab. G. V. » . Com. : « quasi in niuno altro tempo. Fuori che in
questo secolo » . Fin. : « debbono essere il soggetto della nostra avversio-
ne e del nostro onore ? » .
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 14. Leg. in cartone. — Provenienza: Poirot.
II, IV, 579.
Collazione sur un manoscritto del testo del poema La rete di Vulcano di Do-
menico Batacchi, nell* ediz. di Londra, 1856.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, n. 419724.
II, IV, 580.
Compendio della storia d' Italia dalla caduta dell' impero romano a quella di
Napoleone, in continuazione alla Storia del Goldsmith: adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, n. 475737.
II, IV, 581.
« Come, e con quali pene si puniscano gli ecclesiastici delinquenti » , secon-
do le leggi toscane. In fine un opuscoletto a stampa: Ordini diversi | da
osservarsi | nelle cause criminali | pubblicati | sotto di 15 Gennaio 1744.
In Firenze, V anno mdccxlv, nella Stamperia Granducale.
Cartaceo, sec. XIX, in 4 e in 8, ff. 67, compresi quelli a stampa. Leg. in cart.
II, IV, 582.
Raccolta d' alcuni Fioretti che si cantano nelle campagne di Cortona. Prece-
de una canzone « Amore e morte » ( « Dove corri o giovinetta » ) colla
data dell' 11 gennaio '52.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 13. Leg. in cart.
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FIRENZE 93
II, IV, 583.
Questioni teologiche e metafisiche: adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, n. 704580.
IT, IV, 584.
Ragguaglio degli amori del re di Francia con Madamosella detta la Valiera ,
1788: adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 25. Leg. in cart. — Provenienza: clono Foilini.
II, IV, 585.
c Compendio della vita di fra Girolamo Savonarola, estratta da un antico ma- #
noscritto della sua vita latina composta da Giuseppe Gatti esistente nella
Libreria di s. Maria Novella, con la giunta dell' epoca di quei tempi spet-
tante la cacciata della casa Medici fino al suo ritorno in Firenze, et altre
cose che attengono ai fatti del Savonarola estratte dalle Istorie francesi » .
In fine una copia di lettera del Savonarola al padre da Bologna, il 25 apri-
le 1476. Adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 45. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 737923.
II, IV, 586.
Compendio dell' « Origine di tutti i culti » di Francesco Dupuis cittadino fran-
cese.
Cartaceo, in 4, sec. XIX, ff. 45. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 475736.
II, IV, 587.
Frammenti di codici della Divina Commedia: (ce. 1-3): Inf. c. XX, vv. 64-93;
c. xxv, vv. 10-69; c - xxx, vv. 145-48; (in quest'ultima carta cade il
principio del canto, la rubrica in rosso, e V iniziale miniata). — il (ce. 4-
7): Purg.: dal c. xxiv, v. 94 al c. xxv, v. 96; c. xxviii, e c. xxix, vv.
1-12; Parad. c. xxvii, v. 85-148, c. xxviii, vv. 1-96; c. xxx, vv. 145-48
a c. xxxi e c. xxxn, v. 1-4. — 111 (ce. 8-9): Parad. c. xx, v. 70-148 e
c. XXI, vv. i-iii; c. XXVI, vv. 139-142, c. xxvii, vv. 1-36. Le carte del
primo e del terzo frammento servirono di custodia ad altri codici, cosi
che nella i a e 3* è scomparsa quasi ogni traccia della scrittura della fac-
ciata esterna. A due delle carte del il frammento, che è scritto su due
colonne, è stato reciso il lembo, onde ne resultano dimezzate due colonne
di versi.
Membran., in 4, secc. XIV e XV, ff. 9. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 737927.
II, IV, 588.
Frammento (vv. 1-178 e 1318-1482) della Chanson de geste di Gui de Nanteuil,
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94 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
edita di su i manoscr. di Montpellier e di Venezia da M. P. Meyer (Paris.
1861: Les anciens poétes de la France).
Membr., in 4, sec. XIII, ff. 2, su due colonne, con rubriche in bieu e rosso. Leg. in
cartone.
II, IV, 589.
[Girolamo Gigli], Il Seminario degli affetti: adesp., ma la paternità è segna-
ta d' altra mano sul margine. — Son 50 ottave.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 8. Leg. in cart.
II, IV, 590.
Novella: « Ferruccio ama Mona Cortese, la quale prende per marito Ser
Moscione. Ferruccio, per disperazione si fa Romito; e trova modo di darsi
buon tempo assai con Monna Cortese nella sua cella » ( fol. MI ) — « Bal-
late di M, Angelo Poliziano tratte da un ms. in pergamena segnato n. 2333,
in 4. Il detto codice ha scritto in fine d' altra mano « Fasci Iulii de Me-
dicis de Florentia MDxx » (fol. 12-30). Le Ballate sono 17:
I. I' non mi vo' scusar s' i' segno amore ;
IL I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino;
III. I' mi trovai un di tutto soletto;
rv. Chi non sa come è fatto il Paradiso;
v. Or toi se ancor me l'ha bene accoccato;
VI. Deh udite un poco amanti;
vii. Benedetto sia '1 giorno, V ora e '1 punto;
Vili. Donne di nuovo il mio cor s' è smarrito;
IX. Egli è ver eh' V porto amore;
X. I' conosco il gran disio;
XI. Io ho rotto il fuscellino;
XII. I' son Dama il porcellino;
XIII. Già non siam, perchè e* ti paia;
XIV. Io vi vo donne insegnare;
XV. Canti ognun, ch'io canterò;
XVI. Donne mie, voi non sapete;
XVII. E' m' interviene (e parmi molto grave).
Tra la ili e la IV due canzonette « Questo mostrarsi adirata di fuore » e
« Io ti ringrazio amore » ; in fine la serenata ovvero lettera in istrambot-
ti: « O trionfante sopra ogni altra bella » e gli « Strambotti spicciolati
per madonna Ippolita Leoncina ».
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 30. Leg. in cart.
II, IV, 591.
Frammento di storia di casa Medici dall' uccisione d' Alessandro a quella di
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FIRENZE 95
Bianca Cappello (fol. 1-5). — Istoria di Bianca Capello (fol. 6-13), adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart.
II, IV, 592.
Copia di lettera di Louis de Lomenie, da Fontainebleau, Tu d' ottobre 1644,
al marchese di Chaumont suir elezione di Innocenzo* X. — Lettere scam-
biate tra la corte di Francia e il card. Antonio Barberini, — Relazione a-
desp. d' un diplomatico spagnuolo sulle relazioni tra la s. Sede e la Spa-
gna, sec. xvii.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto, num. 562654.
II, IV, 593.
Problemata silvestres arbores curandi et mitiores reddendi rationem edocen-
tia: adesp.
Cartaceo, in 4, sec. XVIII, ff. 41. Leg. in cart.
11, rv, 594.
c Ristretto del Processo e Sentenza contro il dottor Michele di Pietro Molinos
ed Anton Maria Leoni, Eretici abiurati in Roma, 3 sett. 1687 ».
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart.: ma prima era inserito nelle memorie di
Orazio da s. Gallo.
II, IV, 595.
La Conversione di s. Maria Egiziaca del Dott. Giacinto Cicognini, in tre atti.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 35. « Finita quest' opera di copiare il di 10 di dicembre
nel 1657. Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 596.
« Aurei avvertimenti del Guicciardini »: 150 pensieri e sentenze tratte dalle
sue opere.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. Provenienze : Poirot.
II, IV, 597.
Orazione funebre di Matteo Bonanno recitata nelle esequie del Granduca Co-
simo (fol. 1-6). — Lettera di Panetto P** ad ignoto, di Roma, 8 di marzo
1570, sull'incoronazione del Granduca (fol. 8-9 ). — - Tragica fine della Du-
chessa Eleonora di Toledo, di tre loro figli, di tre loro figlie e di molte
altre persone di qualità, morte violentemente (fol. 10-18).
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 598.
Lettere, istruzioni ed atti relativi ad un procedimento inquisitoriale di strego-
neria nella terra di Sermoneta, V anno 1575.
Cartaceo, in 4, sec. XVI, ff. 40. Leg. in cart. Provenienza: Acquisto (a. 1806).
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96 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 599.
« Nota di quello che non si ritrova nella historia di M. Francesco Guicciar-
dini, che per qualche buon rispetto non si lasciò mettere alla stampa ».
Cfr. il ms. il, IV, 572.
Cartaceo, in 4, sec. XVII, ff. 14. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 18 io).
II, IV, 600,
Poesie del cav. Buonamico Buonamici e Giov. Frane, Buonamici, adesp. ed au-
togr. : Son. « Spirti gentil ne la felice morte » : — Madrig. : « Lo di fe-
lice e grato »: — Canz. acef, con correzioni interlin.; * Ed ella il suo
bel viso »>; — Son. « Non ha del verisimile e non have »: Son. « al
virtuoso m. Vincentio Nai. Quanto è pronta al fuggir V humana vita »
(qui soltanto la firma Giov. Frane. 00 Bonamici): — altra copia, con corre-
zioni, delle due prime poesie.
Cart., in 4, ff 4 9. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 601.
Bolla di Giovanni XXIII contro il re Ladislao : « Iohannes etc. Ad perpetuam
rei memoriam Rex regimi | Datum et actum Rome apud sanctum Petrum
quinto idus septembris anno secundo ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 16. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (a. 1806).
II, IV, 602.
« Copia della bolla de V arcivescovo] Antonino circa al maestro di scuola
d'Empoli: In Dei nomine Amen Anno incarn. dom. 1453 ind. sècunda
die vera quinta mensis novembris | rogatus requisitus ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 603.
Lettere, istruzioni, memoriali ed altri atti riguardanti una vertenza tra i ma-
gistrati civili di Firenze e i canonici del Capitolo del Duomo circa una
proposta riforma delle Constituzioni capitolari, con intervento dell'Arci-
vescovo (a. 1681-82).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 604.
Capitoli del Concilio di Costanza: « Die veneris xiij mensis decembris anni
Domini MCCCCXV in capitulo sancte ecclesie nove Narbon. hora ij* post
meridiem aute prandium et in camera magna novi palatii archiep. Narbon.
Capitula sequentia per ser. dom. Romanorum Regem et dominos legatos
Concilii Constanciensis, sic per eius obedientiam nuncupati ab una parte,
et dominos ambaxiatores dom. illustrissimorum Regum et potentum ac
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FIRENZE 97
aliorum dominorum principum obedientium dom. B. pp. xij, sic etiam per
eius obedientiam nuncupati ab altera, prò unione in sancta Dei eclesia
facienda concordata cum Dei adiutorio modo infrascripto ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 605.
c Tragico fine della sig. Eleonora di Toledo moglie del sig. Cosimo de Me-
dici e della sig. Isabella figliuola d* ambidue e moglie del sig. Paolo Gior-
dano Orsini, con molti altri cavalieri, seguita li 1 1 luglio 1 567 » .
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 7 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 18 io).
II, IV, 606.
Vita del conte Sigismondo d* Arco, adesp. : « Giace nella sommità di Rua,
notissimo monte d' Eugania » ecc.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 607.
« Officium novum s. Scolasticae virg. almi patris Benedicti dignae sororis » .
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 12 scr. Leg. in cart.
II, IV, 608.
Atti notarili relativi alle consorterie e associazioni famigliari fiorentine : alcu-
ni riguardano la famiglia Vespucci: 1520-27.
Membr., in 4, sec. XVI, ff. 25. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 806814).
II, IV, 609.
« Vita di Bartolomeo da s. Concordio pisano, autore degli Ammaestramenti
degli antichi » adesp. : « La ragguardevolissima religione domenicana |
Il dottissimo abate Francesco Ridolfi già maestro di camera del cardina-
le] »: fin. così mutila.
Cart., in 4, sec. scorso, con molte correzioni, ff. 8. Leg. in cart.
II, IV, 610.
Alla ser. Madama la Duchessa Madre [lettera di] Galileo Galilei \ c Io sco-
persi pochi anni addietro, come ben sa V A. V. S. molti particulari nel
cielo » ecc.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. 27. Leg. in cart.
II, IV, 611.
« In morte della sig. Giustina Comini già sposa del sig. capitano Pietro
Uccelli, ottave [num. 24]. La visione: Pietro, la lira che negletta giace » ecc.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 3. Leg. in cart.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI
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98 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 612.
« Di male in peggio [commedia di « soggetto spagnolo » ] del sig. Pietro
Susini fiorentino. La scena rappresenta in Gaeta ».
Cart., in 4, sec. XVII ex., ff. 24. Leg. in cart.
II, IV, 613.
« Voto fiscale sulla pretesa indipendenza delle corti di Monchio ed altri luo-
ghi feudali del vescovo » di Parma. In fine è copia d' una lettera sullo
stesso argom. al card. Francesco Caselli vescovo di Parma, recante firme
di abitanti nella diocesi parmense.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 47. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 545595.
II, IV, 614.
Verbali di sedute massoniche; A T orient du Reg. d'Orléans, a. de la R. L.
5779» 5785-86-87. Per la maggior parte sono firmati dal Le Blanc e dallo
Chaibair segretari.
Cart., in 4, ff. 49. Leg. in cart. Già della biblioteca del principe Borghese. — Provenien-
za: Acquisto, num. 806815.
II, IV, 615.
« Vita e morte del ser. gran principe Ferdinando di Toscana » (m. il 30 ot-
tobre 17 13).
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza: dono Follini.
II, IV, 616.
c Ioannis Ernesti ex liberis comitibus De Arzen exercitatio canonica de nota-
bilioribus romanae curiae ausibus prò universali monarchia pontificia ad-
struenda et conservanda, adiectis theologicis thesibus » . In fine è V appro-
vazione per la stampa; 3 genn. 1 791 . Con correzioni interlineari d'altra
mano.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 35. Leg. in cart. — Provenienza: dono Follini.
II, IV, 617.
c Die xiij ottobris 1536 Neapoli. In causa universitatis et hominum terre Scla-
vorum cum ili. Maria Mormile marchionissa Bucchianici matre et balia ut
in attis super nonnullis pretensis gravaminibus et aliis ut in attis ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 4. Leg. in cart.
II, IV, 618.
« Profezie e vita di Brandano ». Precede una lettera di Camillo Borghesi
arciv. di Siena, d* approvazione di questa vita scritta da Carni/lo Turi.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 26. Leg. in cart.
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FIRENZE 99
II, IV, 619.
c Lettera consultiva e politica del card. [Giulio Cesare] Sacchetti alla santità
di papa Alessandro settimo scrittagli poche ore avanti la sua morte » ; 15
giugno 1664.
Cart,, in 4, sec. XVII ex., ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza: dono del comm. D. Chi-
lovi (a. 1894).
II, IV, 620.
Lettera adesp. all' ab. Pietro Antonio Pucci maestro di retorica in Sanseve-
rino sopra la epist 13, lib. 14 delle familiari di Cicerone.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 3. Leg. in cart.
II, IV, 621.
« Qui incomincia la leggenda del purghatorio di Sancto Patritio. Al nome
de Dio e della Sancta Trinità | Finito il purghatorio di Sancto Patritio
restaurato e correcto » (fol. 1-17). — Dodici articoli della fede (fol. 17):
mutili. — Vita di G. Cristo, acef. (fol. 18-36).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 558762.
II, IV, 622.
€ Cosmografia o sia descrizione del mondo compendiata dalla Fisica ms. del
Bocci >.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: dono Follini.
II, IV, 623.
c Diceria di santa Nafissa sopra il tributo fatto al sesto Re della Virtù, di
m. Annibal Caro » . In fine è il nome dell' a. e la data « Di Brusselle del
xliii ».
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza : dono Follini.
II, IV, 624.
t Breve nota di ragioni a favore del curatore del patrimonio dell' olim ili.
Principessa di Scilla e suoi creditori contro 1' ili. duca d' Atri » .
Cart., in 4, 1699, ff. 10. Leg. in cart.
II, IV, 625.
c Ringraziamento di Alessandro de Sanctis dell' Accademia fiorentina pel suo
ricevimento nella medesima fatto il dì 13 settembre 1789».
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 51. Leg. in cart.
II, IV, 626.
« Saggio di emende al Tesoro di Brunetto Latini fatte da Ant. Maria Salvini
nei margini d' un esemplare della ediz. di Venezia mdxxxiii » .
Cart., in 4, 1873, ff« IO » Leg. in cart.
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IOO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 627.
David, terzine di Luigi Bicchierai-. « Stavan le schiere l'una a l'altra a fronte ».
Cart., in 4, sec. XIX, ft. 3. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. $50626.
II, IV, 628.
Compendio di storia universale fino al 1783: in lettere ad una scolara.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. 106. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 475738.
II, IV, 629.
Altro esemplare del Compendio c. s.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. 114. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 475738.
II, IV, 630.
Note storiche sulle famiglie Rossi, Semproni, Rainaldi, Brunelli.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1810).
II, IV, 631.
c Guglielmo Teli ossia La Svizzera liberata, romanzo stor. del sig. Di Fio-
rian; versione dal francese di L[uigi] M[olini], 1833».
Cart., in 4, ff. 59. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 475742.
II, IV, 632.
Trattato adesp. e anep. sugli ordini religiosi.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. 88. Leg. in cart.
II, IV, 633.
c Admodum rev. patri nostro Generali Aloysio Fortis » carmi degli alunni
del collegio dei Gesuiti di Bologna, 1831.
Cart., in 4, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 324939.
II, IV, 634.
Storia dell' amore e morte « d' una Claudina e d' un Felice » .
Cart., in 4, 1828, ff. 10. Leg. in cart. — Essa era nata nel 1801 da un Martignoni mi-
lanese; fu sposa nel 31 a un Mariani: l' innamorato era un Felice Dona. Il 19 gen-
naio del 27 i due si suicidarono coli* oppio.
II, IV, 635.
c Orazione funerale del re Filippo ij Cattolico » di Marcello Virgilio Adriani,
detta in s. Lorenzo il 12 nov. 1598: autogr.
Cart., in 8, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 391093. — In princi-
pio è una recente nota storica su codesta orazione.
II, IV, 636.
Il Conclave del 1774: dramma. In Roma, per il Kracas.
Cart., in 8, sec. XIX in., ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 475733»
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FIRENZE IOI
II, IV, 637.
> Minute di poesie del Mitosi, stampate » ; sono tutte d* occasione : molte
cancellate con un tratto di penna; altre con correzioni: autogr.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 38. Leg. in cart.
II, IV, 638.
c Periandro Re di Corinto. Melodramma. — Principessa, gli Dei Esaudirò i
miei voti. Ecco la belva » ecc.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Aquisto, num.
395019*
II, IV, 639.
c Quaderno di vivande >; ossia ricette per vivande.
Cart., in 8, sec. scorso, pp. 43 num. Leg. in cart.
II, IV, 640.
« Ad formulam scribendi practica quaedam Superioribus praesertim, Consul-
toribus et Informatoribus commendata ».
Cart., in 8, sec. XIX, pp. 32 poligrafate. — Provenienza : Acquisto, num. 322893.
II, IV, 641.
La Pronea, sestine : c L' altro giorno alla losca intelligenza Del conte Otta-
vio nobile Angaran ».
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 630204.
II, IV, 642.
Beckmann Frane. De Horatii Carmine I, 28 [ commentario].
Cart., in 8, 1836, pp. 27. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto num. 592528.
II, IV, 643.
Frammento di poemetto, adesp. e anep. : c Non udisti vo' mai parlar di
quella Prophetia vera che il propheta pone » ecc.; in 22 ottave. Una la-
cuna è anche da fol. 2 a 3.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 3 ; in fine è la copia recente. Leg. in cart. — Provenienza :
Acquisto, num. 737925.
II, IV, 644.
c 159 1, a di sette maggio in Muran. Qui averete copia delli secreti di smal-
ti et calcindonie et musaichi et altre sorte di colori per pietre di anello
tradote da un un libro il qual è stato fato in Genova molti anni per u-
no mistro Marco et disse lui aver provato ogni cossa et trovate le pro-
ve buone et giuste .... Io Anzolo Bortolussi » .
Cart., in 8, sec. XVI, ex., ff. 20. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 673901.
Precede un indice alfab. delle materie. Giovi dar le rubriche delle ricette.
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102
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
1. A far la pasta de smalti.
2. A far smalto bianco suto bon per oresi.
3. A far smalto bianco.
4. A far smalto rosso per tacce e mozioli.
5. A far smalto narancato più volte provato.
6. A far smalto negro fin: è provado.
7. A far smalto persegui.
8. A far color di pel di lion : è provato.
9. A far latimo per far tace che son da un lai porfido et da 1' altro serpentino e ruose
in fondi che non schiopi perchè 1' altro schiopa.
10. A far rosso.
11. A far rosso trasparente.
12. A fare rosso.
13. A fare i rossi in coverta che i cora ben.
14. A far rosechier. Mistro Zan Batista da Gienova mi disse haverlo fatto.
15. A far rosechier da carati 18 in susso : provado.
16. A far smalto zallo.
17. A far la pasta di smalti: trovà per 1' antedetto mistro Mateo de Gienova.
18. A far smalto carnasò.
19. A far un bel zallo et butar filli.
20. A far smalto rosso in corpo e trasparente.
21. A far allabastro per mior modo se possi far : provato.
22. Se tu vuol orbare el nero con assai cosse : prima con osse brusade ecc.
23. 1554, a dì 10 di maggio. A far rosechier. Io 1' ó provato.
24. A calcinar 1' oro cioè rame che va nel rosechier.
z$. A far un vero in color de rubin per far piere di anelo.
26. A far color de rubin per far piere di anello.
27. A far smeraldo che averà il peso di piere fine.
28. A far smalto di piere fine di anei senca pulega che averà il pesso di. piera fina e il
color belisimo di smeraldo.
29. A far le piere di safilli.
30. A far ballasse
31. A far piere d' anello zalle cioè topaco.
32. A far colori de rubini per far rubini e baiassi.
33. A far rubini di nero di piombo sollo.
34. A far rubini bellissimi : provadi.
35. A far un topaco che 1' abia pesso e color e polido senca pulege.
36. A lavorar piere de vero o piere fine.
37. A far vero rosso straparente.
38. A far vero rosso straparente.
39. A far rosso straparente.
40. A far turchesse belle.
41. A torbedar un vero.
42. A torbedar un vero. Ò fatto e s'è la verità.
43. A far beretin.
44. A far turchesse de Soria.
45. A far un beretin color de larizi.
46. A far beretin color de san Frane. co
47. A far piere ^da turchesse.
48. A far calcindonio per una strana maniera.
49. A far calcindonio per buona via.
50. A far calcindonio che se chiama eoa de pavon.
51. A far calcindonio bello.
52. A far calcindonio.
53. A far calcindonio bello : ó fatto.
FIRENZE
103
54. A far calcindonio.
55. A far camason.
56. A far camason latesina.
— Calcindonia bellissima fatta.
56. (sic). Vetro di piombo.
56. (sic). Partita per giallo.
57. Smalto bianco.
58. A fare rosso in corpo (mutilo).
II, IV, 645.
c Lamento del Casino dei Nobili posto da s. Trinità per timore di essere
abbandonato dalla Nobiltà , nell' occasione dell' apertura della nuova con-
versazione fatta nel dì 12 giugno 1794 nelle stanze della R. Accademia
degl* Infocati, volgarmente detta di via del Cocomero. Anacreontica. Oh
qual funesta immagine». Di 84 strofette: in fine è la nota dèi 30 nomi
di persone alle quali si allude nella poesia.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 6. Leg. in cart.
II, IV, 646.
Appunti, probabilm. di lezioni, sulle malattie croniche.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 751802.
II, IV, 647.
Atto di cittadinanza romana concessa a Pietro Ridolfini da Cortona: nono
Kalendas februarii mdcxxxii.
Membr., in 8, orig., con molte linee in lettere d* oro, ff. 3 scr. Leg. in cart. — Prove-
nienza : Acquisto num. 770512.
II, IV, 648.
Storia adesp. e anep. di Bianca Cappello : « La Bianca fu figliuola di Ber-
nardino Cappello nobil venetiano che haveva le sue case in Venetia » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 22 scr. Leg. in cart.
II, IV, 649.
Storia di Grianfiore e Filomena: « Un giovane della nostra ciptà il cui nome fu
Gianfiore amò più tempo una fanciulla chiamata Filomena e l'uno e V al-
tro fu excellentissimo di bellezza e di destri chos turni » ecc. (fol. 1-22). —
Poemetto sullo stesso argom. : « Di due infelici e sfortunati amanti Canto
ed è caso di pietà degno | Che mal seguita amor chi n* ha sfortuna » .
Cart. in 8; copia recente di non sappiamo qual ms., di ff. 39. Leg. in cart. — Prove-
nienza : G. G argani.
II, IV, 650.
Stanze di Cesare Agolanti in lode della Petraia ; precede la lett. di dedica al-
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104 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
la Granduchessa, n gennaio 1594: «Là dove innonda un ruscelletto al-
tero » .
Cart., in 8, copia recente, di ff. 5. Leg. in cart.
II, IV, 651.
Raccolta di rime accademiche e di circostanza, sec. XVIII e sg.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 497522 (?).
II, IV, 652.
Hecatodisticon Publii Fausti Andt elmi foroliviensis poetae laureati ad prae-
stantissimum virum Ioannem Ruseum generalem quaestorem regium pro-
meri tissimum. Eu promissa patent » etc. Dall' ediz. di Lione, 1544. Pre-
cede una nota biogr. suir Anderlini.
Cart., in 8, sec. XVII, fl. 8. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 181 1).
. Il, IV, 653.
Osservazioni ed errata-corrige al Vocab. della lingua ital. di Pietro Fanfani
per cura di L. G. (Firenze, Le Monnier, 1855).
Cart., in 8, ff. 18. Leg. in cart.
II, IV, 654.
Congratulazioni epigrafiche e poetiche a Luigi Muzzi, 1830.
Cart., in 8, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 391 098).
II, IV, 655.
c Modi bellissimi per conoscere la varietà de* tempi per mezzo del barometro ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza: Acqusto (num. 61 2092).
II, IV, 656.
Relazione della morte di Troilo Savelli: io aprile 1592.
Cart., in 8, sec. XVII, fol. 23. Leg. in cart.
II, IV, 657.
Carli Girolamo, « Indice di circa 800 stampe in rame, oltre a cinque in legno,
che appartenevano al Co. di Firmian; a. 1782 ». — Nota dei « Colossi in
bronzo » ; a proposito del voi. 43 delle Mémoires de littérature (Paris,
1771) e del Museo Veronese del Maffei. — Note su « i più illustri nella
pittura » (dal Vasari, probabilmente).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 30. Leg. in cart.
II, IV, 658.
Sonetti di Charles Victor d' Hautefort attaché au Ministere des relations exte-
rieures de V Empire Fran9ais, parmi les Arcades Ireno Eubeo et membre
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de T Académie Virgiliane du Mantoue. La lett. dedic. ha la data del 20
fructidor an 12.
Cart., in 8, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Dono Follini.
II, IV, 659.
c Catalogo delle chiese [di Firenze] nelle quali si ritrovano pitture e scoltu-
re de* più famosi huomini di tali arti ».
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. 26. Leg. in cart.
II, IV, 660.
« Eglogha pastorale intitolata reprehensione morale di ser Sforzo da san Gio-
vanni sopra a una donna bevitrice a stanza della Porzia Ricasoli mia di-
scipula,. il di 20 di febraio 1 580. Fuggi pensier fugg' otio scellerato » . In
fine è una « Canzone a ballo. Hor laldiamo insieme tutti II motor dello
universo ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 18. Leg. in cart.
II, IV, 661. (Magi. CI. Vili, nura. 1410).
Kstratti dai ricordi di Filippo di Bernardo Manetti (fol. 1-5). — Breve cronaca
della Terra di s. Miniato al Tedesco (fol. 8). — Istruzione di Nicolò Ma-
chiavelli a Raffaele Girolami (fol. 24). — Relaz. della provincia del Friuli
e delle famiglie nobili che vi posseggono castelli (fol. 34). — Relazione del-
l' abiura e morte di Giacinto Centini (fol. 56). — Lettera del med. al card.
d'Ascoli suo zio, scritta la mattina che fu giustiziato (fol. 62). — Virtù
del pane benedetto di s. Nicola da Tolentino (fol. 64). — « Ragionamen-
to d* amore fatto da Lorenzo Giacomino de* Tebalducci ne V Accademia fio-
rentina » (fol. 69). — Copia di lettera di Filippo Sassetti \ Lisbona 6 marzo
1578 (fol. 105). — Hermolai Barbari De officio Legati (fol. 120). — Lett.
adesp. al card. Farnese a Roma; 20 agostp 1548 (fol. 127). — Note del-
l'entrate di vari cardinali del sec. XVII (fol. 137: Borghese, Lante, Bar-
berino, Delfino, Ginnasio, Aldobrandino Arrigoni, Caetani, Capponi, Sfor-
za). — Relaz. del conclave per l'elez. di Paolo v (fol. 168). — « Scrit-
tura intorno all'elezione di Gregorio XV » (fol. 175). — « Parere di 7ar-
quinio Pinaoro Anconitano scritto a mons. Nicosanti referendario apostoli-
co per il porto e traffico mercantile disegnato .farsi nella città di Fano sua
patria »; a Paolo v (fol. 196). In fine: Di Roma questo di 17 ottobre 161 2.
Cart., in fol. e in 4, sec. XVI e sgg., ff. 204. Leg. in mezza merabr. — Provenienza:
Strozzi, dei mss. in fol. num. 1397.
II, IV, 662. (Magi. CI. XXV, num. 100).
c A papa Paulo quarto Caraffa [sonetto caud.]: Pastor pastor che fai, a che
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
più tanto » . — Son. caud. adesp. e anep. : « Italia mia a che viltà disce-
sa ». — Salvacondotto rilasciato da Piero Strozzi da Montalcino 26 gen-
naio 1554. — Nota sulle condizioni del territorio senese nel 1573-75. —
Copie di lettere del Duca di Firenze al suo ambasciatore a Roma ( 1 2
maggio 1553); — alla rep. di Siena (1552-54) e risp. della rep. al Duca;
— della regina di Polonia al card. Puteo (23 ottobre 1557) e risp. del
card. — Note di bande d' armati di Prato, Pescia, Pistoia ecc. sotto vari
capitani della Signoria. — Istruz. a Giov. Andrea da Gubbio inviato al
Duca di Ferrara dal card. Caraffa. — Istruz. al capitano Lorenzo Guasco-
ni, del med. ; 17 agosto 1555. — Suprascriptiones et subscriptiones litte-
rarum missivarum ; repertorio. — « Querela et informatione data al s. re
delli ss. ri Camerali in Roma » da alcuni siciliani mercanti che, assaliti da
una nave francese, perdettero buona parte della propria merce. — Relaz.
del consumo e rendita del sale nel dominio fiorentino. — Lettera del Gran
Turco a don Giovanni d'Austria; con la nota dei doni inviatigli. — Pro-
ve di « antichità, nobiltà, grandezza, frequenza di popolo, potenza » ad-
dotte perchè Prato possa « erigersi in città ».
Cart., in 8, sec. XVII (copie di Antonio da Sangallo), ff. non num. Leg. in cart. — Pro-
Copia di lettere: di Filippo Strozzi, « avanti la rotta di Montemurlo »; Bolo-
gna 22 febbr. 1536: — e di Piero Strozzi (ff. 4, 26, 41 e sgg., 87 e sg.,
90, 92, 104, 105, 107 e sg., in, 115, 122, 124, 132, 139) avari; i554"55:
spesso con la copia delle risposte. — « Copia d' una querela et infor-
mation data a N. S. re dalli sig. Camerali in Roma » a proposito di alcu-
ni marinai siciliani assaliti da una fregata francese (fol. 9). — Risposta
« de' Franzesi alli sig. Camerali et informatione sopra le cose marittime »
(fol. 10). — Querela fatta ai med. da Piero Strozzi (fol. 13). — « Oppi-
nione et parere di mons. Marescial Strozzi sopra li capitoli proposti da
sua SM neir accordo di Siena » (fol. 26). — Istruz. del med. al suo se-
gretario « di quanto haverà ad esporre a sua Maestà cristianissima in
nome suo » (fol. 29). — Copia di lett di Angelo Serragli a Bindo Alto-
viti; Siena 7 maggio 1558 (fol. 73). — «Lettera del sig. Prior di Capua
quando si partì dal servitio del Re » di Francia (fol. 79). — Lettera di
Orazio Pecci al Contestabile di Francia (fol. 81). — Istruz. degli Otto di
guerra di Siena ad Ambrogio Nuti inviato al Re di Francia (fol. 94). —
Istruzioni di Piero Strozzi ad Ermes Benti voglio e mons. di Gasot (fol.
103, 112). — Istruz. del card, di Ferrara all' inviato a Piero Strozzi (fol.
143). — Salvacondotto rilasciato dal med. a Giov. Battista setaiuolo (fol.
venienza: Marmi.
II, IV, 663. (Magi. CI. XXV, num. 110).
^ FIRENZE 107
153). — « Descrittione di tutte le bocche che si trovano nella Maremma
tanto soldati et servitori come huomeni di terre et guastatori » 1554 (fol.
156). — Istruz. all' ambasciatore francese a Roma, 1554 (fol. 159). — Ri-
sposta di Piero Strozzi circa Y accordo che i Senesi potessero « trattare
da loro stessi » (fol. 178). — Copia di lettera degli ambasciatori senesi in
Roma al cav. Amerighi, 1554 (fol. 183); — e del Duca di Fir. alla Rep.
di Siena, 1555 (fol. 191).
Cart., in 4, sec. XVII : copie di Antonio da Sangallo : ff. 198. Leg. in membr. La ta-
vola delle materie, in principio del voi. è di Girolamo da Sommaia. — Provenienza :
Marmi.
II, IV, 664. (Magi. CI. XXV, num. 189).
« Schede appartenenti alla istoria d* Italia e veramente sono appunti da
libri a stampa, framm. di scritture, ecc. (taluni di Girolamo da Sommaia)
relativi alla storia ital. del sec. xvi.
Cart., in 4 e 8, sec. XVII, e sg., ff. 22 scr. Leg. in cart. Provenienza : Marmi.
II, IV, 665. (Magi. XXV, num. 190).
Relaz. della morte di G. B. Cavalcanti e Maddalena del Rosso, 1657; — di
Vincenzo Serzelli e Bartolomeo Santini, 1577; — di Vaiano Vaiani, 1640;
— di Caterina Picchena, 1658; di Vincenzo Buonmattei e Andrea Gabur-
ri ; — di Ginevra Morelli.
Cart., in fol., copie del Marmi, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
II, IV, 666.
S. Agnese, tragedia del Provveditore Raffaello Maffei.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. già dell'Archivio Maffei. — Pro-
venienza: Acquisto (924071 ).
II, IV, 667.
e Cronica [in terza rima] di Man tua compilata per messer Bonamente Alipran-
di, detta la Aliprandina. Essendo posto di volir chercare | Fo cativo ano-
ale di biava e di vino Benché di presio pocho si montare » Precede la
tavola.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 300. Il frontespizio è inquadrato da una miniatura in per-
gamena che vi è stata riportata : e un fregio miniato è nel princ. del testo. Leg. in
membr. — Provenienza: Acquisto (num. 542608).
II, IV, 668.
Elogio di Giovanni Nanni detto da Udine, letto nella I. R. Accad. di belle
Arti dell' ab. Frane, Maria Franceschinis ; 4 agosto 1822
Cart., in fol., pp. 44 : non rileg. — Provenienza : Dono dei barone Podestà.
II, IV, 669.
c Informazioni giudiziali assunte dal R. Podestà della città di Bozolo di com-
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I
108 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
missione dell' ecc. supremo Consiglio di Giùstizia di Mantova sopra le
querele del Clero e di alcuni particolari di Gazuolo contro il p. Carlo
Raimondi di Parma carmelitano predicatore in Gazuolo nella quaresima
del 1783 ». — Precede l'indice.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 63. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 542588).
II, IV, 670.
c Incipit quidam tractatus de beatitudine. Rogatus a rev. p. provincie Rome
fratre Iacobo di Cor. 10 . ut succinte | conclusio quam tenet ». — Cronaca
di frate Giuliano di Marcantonio Ughi fancescano, dal 1501 al 1546: t Nel
1501 io frate Giulano di Marcantonio Vghi dalla Cavallina mi vesti frate
al palco presso a Prato et qui feci prefessione | venne le nuove che sette
città si erono arrese air ombra dell' imperio » .
Cart., in 16, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 473212).
II, IV, 671.
A. De Gubernatis, Ricordi e note del viaggio in Ungheria, 1885; autogr.
Cart., in 16, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Dono (num. 538900).
II, IV, 672.
Raccolta di lettere adesp., 1 578-1 602, copiate senz'ordine cronol. : talune
hanno dichiarato V argom., e da questo dovrebbe dedursi che trattasi,
forse, di un formulario epistolare.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 144. Leg. in membr.
II, IV, 673.
A. De Gubernatis, Ricordi e note del viaggio nel Bengala e provincie del
Nord e Nord-Est. Autogr., 1886.
Cart., in 4 fascicoli in 8. — Provenienza: Dono (num. 538903).
II, IV, 674.
A. De Gubernatis, Relaz. del suo viaggio nell'India; autogr.; 1885-86.
Cart., in 12 fase, in 8. — Provenienza: Dono (num. 538901).
II, IV, 675.
Colomb De Batines, Schede bibliografiche; autogr.
Cart., in nove buste; A, B, C, D-F, G-K, L-M, N-P, Q-S, T-Z. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 265770).
II, IV, 676.
Fan/ani P., Spoglio filologico; autogr.
Cart., in 10 voli, in 8. — Provenienza: Acquisto (num. 568029-568031).
II, IV, 677.
Fan/ani P., Voci e frasi mancanti alla Crusca, 1843; autogr.
Cart., in 8. — Provenienza: Acquisto (num. 568032).
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I09
II, IV, 678.
c Queste sono le sei maniere del parlare chompilato per Albertano filosofo per
amaestramento cf un suo figluolo e di chiunque la prexente picola opera
vorà intendere. [A]l chomincamento e al mezo e al fine del mio dire |
ghrolia perpetuale amen » . — « Seguono apresso le pistole di Phallari che
sono da trarne buon frutto | no lo finiscilo perchè le hoi in istampa » . —
c Comincia V etica d' Aristotile | giocondissima e dilettabile. Nollo seghuito
perchè me n' è suto donato uno, e eh* èva agiunto el libro di Chato ch'è
utilissimo ». — Capitoli adesp. e anep. in lode di Lorenzo il Magnifico:
precede una lett. che com. : « [S]ono stato per alquanto discorso di tem-
po e non brieve, prestantissimo Piero, ambighuo e sospeso in una dubie-
tà d* animo amirabile ; e questo è che avendo io chonosciuto drento a quel
petto del tuo celeberrimo patre essere albergato e recondito un cumulo di
gloriose virtù da generare stupore nelle mente non solo di tutti e' nostri
choetanei ma anchora de* prosteri futuri che nasceranno, existimavo » ecc.:
1, « Po' che la terra un tenpo ornata fu — 2, Piangi oramai città oscura
e negra — 3, [M]orte per torre el più richo tesauro ». — « Segue Me-
ditalo mortis chomposta per mes. Chastelano Chastellani e di poi più sone-
ti di più persone e altri temali della morte ».
O voi che siate in questa valle scura (ternari).
N, De R. Hun piccol fummo è questa nostra vita (son. caud.).
Morte chi picchia? Io sono. E chi la vita (sonetto).
Chonfessione di Luigi Pulci'. [A]ve virgo Maria di gratia piena (ternari).
Cart., in 8, sec. XV. ff. non num. e vari bianchi in fine. Leg. in assi cop. di pelle im-
pressa con borchie. — Provenienza : Acquisto (num. 569573).
c Storie de Nerbonesi chonposte da Folieri medicho e da Ruberto da San Ma-
rino chopiato per me sopradetto [ Antonfrancesco Visdomini] » nel 1519.
— Precede il catalogo de* Priori di Fir. (sec. Xlli-xvi in.) per quartie-
ri. Nei margini inferiori delle pagine sono delineati a penna e colori gli
stemmi delle famiglie fiorentine. — Il testo fin. mutilo.
Cart., in fol., 1 519, ff. non num., macchiati e, in principio, rappezzati. Leg. in assi e
mezza pelle. — Provenienza: Nelli num. 126 [168].
c Memorie historiche della città di Sospello et delli fatti delli Sospellesi,
scritte per Bernardo Alberti dottore di leggi, laureato in Bologna 1493,
consiglier ducale et patrizio Sospellese, morto 1 5 1 5 ».
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 187 num. e altre non num. Leg. in membr. — Provenien-
za: Acquisto (num. 604217).
c Itinerario continente una compendiosa notitia delle città, terre, castelli, vil-
li, IV, 679.
II, IV, 680,
II, IV, 681.
HO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
le, borghi, loghi, colli, monti, laghi, fiumi e mari dove è stato o che ha
veduto il p. don Sigismoìido Alberti cittadino Sospellese e Torinese, mona-
co di s. Bernardo dell' ordine cisterciense. »
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 131 nura. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num.
604218).
II, IV, 682.
« Questo si è un libro chiamato il Thesauro delle done virtuose il quale
tratta diverse et varie sorte di acque sì per la testa come per il viso et
per le mani. Et prima una concia da guanti. Piglia li guanti et quanto
sarano più vechii sarano migliori perchè harano perso F odore della pel-
le » ecc. — A fol. 210 e sgg. : « Sonetto sopra Lugretia Romana che fu
dal tiranno svergognata. Se fu Lugretia bella il sa il tiranno » . — Epi-
taffio in una quartina di F. P. V. : « Incluso gia.ce in questa urna et se-
pulto ». — « Serenata del detto F. P. V. alla sua D. L. B. ( ? ) : I' vengo
a visitar tua Signoria». — « Dipartenza. F vego F alba che voi appari-
re » . — « Alla L. L. B. Lo sviscerato e grandissimo amore ». — « Alla
D. B. Deh vengati pietà del mio dolore ». — c Sonetto alla Madonna.
Col cor contrito et lagrime cocente ». — A fol. 280 e sgg. è, d* altra ma-
no, F indice del Thesauro.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 282 num. e parecchi bianchi. Leg. in membr. — Provenien-
za : Acquisto (num. 602990).
II, IV, 683.
Trattato adesp. della sfera armillare : le figure sono a penna.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 66. Leg. in membr.
II, IV, 684.
Raccolta di rime. Eccone la tavola:
Di monsigniore De Rossi ; son. Questa urna scura et questo cener santo.
Di monsigniore De Rossi ; son. Varchi mentre io contemplo il bel lavoro.
Del Marmitta a monsigniore . . . ; Nè variar del cielo.
Di monsig. de Rossi al Marmitta son. Se voi seguite con rìdente zelo.
Di monsig. de Rossi al Marmitta ; son. Se in questa vita dal dritto sentiero.
R. a monsigniore del Marmitta; son. Signior io veggio ben sì come ....
Al molto mgn.co m . Giovan Cavalcanti ; lettera : Poi che morto Gismondo Martelli, voi
solo m. Giovanni honoratissimo | Di Firenze alli yj di giugno nel XXXXIX. — Segue
la canz. :
Canzone in morte di Giovanni Mazzuoli altrimenti lo Stradino. Hor hai fatto 1' estremo
di tua possa. Firmata // Lascha : autogr.
Altro esemplare, ma d' altra mano, delia stessa canz.
A m. Iacopo del Conte dipintore fiorentino ; son. del Lasca autogr. .• De* più sanguigni e
più candidi fiori.
Al med., son. del med. ; autogr. : Beato Conte voi poi che dal cielo.
Nella morte del s. Gicrcan Francesco d' Heredia son. : Alma eh' in ciel foste creata e poi.
Per il medesimo ; son. : Cigno gentil che peregrino e solo. Reca la firma di Fine. Martelli \
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FIRENZE
1 1 1
Due strofe adesp. e anep. : [Dolcissimo desir più dolce nome.
Per il giorno, canz. : Donne che caste et belle oltr' a misura.
Per la notte, canz. : Donne sagg' et pudiche.
Canz. : Donna gentil che drittamente ai cielo.
Cap. anepigr., firmato // vostro Stigli ( G. B. Stigliani ) : Signor Pirr' et Gian Cesar di
Loffredo.
A Ioseffo Germanico fisico, Re della virtù, V /torto d' un vassallo di S. Maestà dona un
bello, polito et gran bicchiere ; capitolo : Sire questo è un vaso non da bere.
Tre ottave adesp. e anep. : Eron que' nostri padri che santini.
A Lorenzo Scala, cap. : Voi m' avete pregato eh' io componga. In fine è la firma del Lasca.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Recente legatura in mezza pelle. — Provenienza: A-
cquisto (num. 603629.
« In nomine Domini nostri yhs. Cristi amen. Milesimo quadrigentesimo ter-
cio decimo, die xxj martii. El viagio del sancto Sepolcro del nostro Si-
gnor yhs. Cristo a Yerusalem, qual fece ilustrismo signor marchexe Ni-
colò da Este com altre gentilomini sui conpagni. Lo illustrismo signor
marchexe Nicolò da Este el dì 21 de marcio si vestì de negro con la
croce rosa nel peto per. andare al santo Sepolcro con V infrascrita com-
pagnia | E io Ioachino dal Campo in lo prefato viagio cancelero del prefa-
to signore meser lo marchese che tute le sopra scrite cose vidi et fui
presente ole scrite l'ano 141 3 ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 31. Leg. in membr. Erratissima la nota sulla prima coperta,
nella quale è detto che « questo pare Y autografo originale »; e l'altra che dice « Co-
dicetto prezioso del quattrocento ». — Provenienza : A. De Gubernatis : Acquisto
( num. 629203 ).
Lauda: « Goditi godi nelle pene godi ». — e In questo modo si comincia
T offitio a disciplina. Spogliato ciascuno e colla sua cappa per ordine in-
ginocchiato a cui fia inposto il canto cominci e dica questo verso: Adiu-
torium nostrum » ecc. — « Qui cominciano le prece quando facciamo di-
sciplina. Decto prima V officio de' versetti e risponsi e lectione seguita
questo verso : La passione del nostro signore Giesù Cristo sia sempre ne*
nostri cuori. Responsio: Amen. Pregheremo Dio devotamente » ecc. —
Offizio dei morti, letanie. — « Qui cominciano alquante laude della pas-
sione di Cristo. Retorniamo a peneten^a Che lo tempo è incominciato |
Da noi sempre sia laudata. Amen ». — Lauda: Con profundato dolore
Ti voglio madre annunciare | Che '1 mio core deggia passare ». — Lau-
da: « Or udite la dolente A chui è tolto lo filgliuolo | E non mai donna
più Maria » . — Lauda : « O filgliuolo della trista Filgliuolo chi mi t' à
tolto | A la più trista filgliuolo Amen » . — Lauda : « Oimè trista filgliuo-
lo oimè lassa I Mi parte '1 core in quella che passavi » . — Orazioni e
II, IV, 685.
II, IV, 686.
I I 2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
giaculatorie lat. di vari papi. — Lauda : « Della Samaritana. Direm come
fece aquisto | Sì come fece alla Sammaritana. Amen ». — Passio secun-
dum Lucam.
Membran., in 8, sec. XIV, ff. non nura. Leg. in assi cop. di pelle con chiodi. — Pro-
nienza : Acquisto (nura. 629245).
II, IV, 687.
La mort de Marie Antoniette, pièce de clavecin par Dussek. — Sonata mi-
litare per pianoforte del Kaver, 1788. — The Battle of Prague, per cla-
vicembalo. — Sonate per cembalo e pianoforte di Leopoldo Kozeluch. —
Sonate per cembalo e violino di Muzio Clementi. — Sonate pour clavecin
par m. Fladrava ; — per clavicembalo di Giov. Wanhal ; con accompagna-
mento di violino e violoncello di Giuseppe Haydn. — Concerti di L. Ko-
zeluch e dello Schroeter.
Cart., sec. XVIII, ff. non num. Leg. in pelle con impressioni in oro. — Provenienza :
Acquisto (num. 635108).
II, IV, 688.
« Prologo sopra il libro chiamato Spechio dela croce compillato per frate
Domenicìw da Fissa de V ordine di predicatori. Narra il santo evangelio |
Et qui è compito el tractato delo spechio dela croce. Cristo dela croce
n' abia laude et gloria amen ». — A fol. 60 b e sg. sono due sonetti che
che appresso riferiamo.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 60 e due in fine non num. Antica leg. in assi cop. di pelle
impr. — Provenienza: Acquisto (num. 635106). — Ecco i due sonetti:
1546 die 12 dccembre. Ad Carolimi imperatorem existentem in castris contra Philiputn
Agravium dttcem et capitaneum collectorcm imperii et terra rum franchorum,
Adio ser Carlo, bondi misier io Angravio ;
So che d' asino vui havé combat uo
De sorte che spagnoli è andai in bruo
Restando vincitor chi è sta' più savio.
A che semo soldati de ser Otavio
Con quelli altri coglioni de viluo
Che come penso diventò canuo
Che lutherani ha portado via el palio.
Poi far san Cancian et san Marchola
Che tanti capi si ha lassà chiapar
Da un che pur adesso vien da schola.
I pecai vechii Dio sì vuol scontar
A dirlo come se die in una parola
Et chi ha ragion convien de sopra star. •
*
* *
Requiem e ternani ser Imperador
Perchè Langravia m' ha da' 1* aquua santa,
Nè più in la vostra corte nè si canta
Moilindo moigalanos moisignor.
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113
El me despiace che haveré cagato il cor
In tanti giorni con militia tanta
Et po' ad quid perditio se biscanta
Lassando quasi la vita et 1' onor.
Voi dirè forse che V è sta le...
Che ve ha fato perir sì malamente,
Mo a mi non cazarè queste carote.
Ve dico sior mio caro che sta zente
Se non é iuros dios gate pirote
Ma non si è christiani ognun valente.
II, IV, 689.
Terentii comoediae; acef. e mutile in fine. — Eunucus, dal v. : Ne tu istas
faxo calcibus sepe insultabis frustra (fol. 25-39): Heatontimerumenon (fol.
40): Adelphi (fol 58): Hechira (fol. 77): Phormio (fol. 93) fino al v.:
Phe. O fortunatissime Antipho. Ant. Ego ne. Phe. Cui quid amas domi est.
Membr., sec. XV, in 8 ; in oro su fondo miniato le iniziali delle comedie. Rare le po-
stille interlineari. Legatura in assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Acquisto
(num. 694705).
II, IV, 690.
Copie di rime di Lorenzo de" Medici (da un ms. di Apostolo Zeno), di An-
tonio Malatesti (da un ms. Magliab.), di Frane. Bracciolini (il Banditore, ot-
tave), di Leonardo Salviati, di Cesare Ponte, di Frane. Coppetta, d' Annidai
Caro, di Vinc. Martelli, di Lod. Castelvetro, di Giov. Ferretti, di Pietro Are-
tino, — Diceria di s. Nafissa di Annidai Caro al Re della Virtù. — Let-
tera consolatoria di Nicolò Delfino a Pietro Bembo per la morte di suo
padre; Venezia 5 luglio 15 19.
Cart., in 8, sec. XVIII, fif. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 604706).
II, IV, 691.
« Acta legationis Adae archidiaconi patriarchalis Camerae Babylonis et mo-
nachorum Chaldeorum archimandritae ad s. Dominum nostrum » Paulum V.
Cart., in 8., sec. XVII, ff. non num. col taglio dorato. Leg. in membr. — Provenienza :
Acquisto (num. 694708).
II, IV, 692.
Relazioni della morte delle Cenci, di Troilo Savelli, di P. Santacroce, di B.
N. Missori, del card. Caraffa, di G. Centini, di P. Bonaventuri, ecc.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto ( num.
694709).
II, IV, 693.
« Fratris Iacobi Philippi Androphili ferariani sacrae theol. professoris de inevi-
tabili mortis decreto omelia, v cai. aprilis MCCCCCj dieta ».
Membr. in 16, sec. XVI in., ff. non num. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Acqui-
sto ( num. 694707 ).
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche d' Italia, XI 8
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114 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 694.
« Memoires de la Regence de la Duchesse Marie Ieanne Baptiste mere de
Victor Amé segond Due de Savoje et de la conti nuation de son gouver-
nement depuis la majorité du Due son fils jusq' à son mariage » (fol. i-
70). — « Memorie della vita di Madama Reale Maria Gioanna Battista
di Savoia dopo la la sua reggenza » (fol. 73-112).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 112 scr. Leg. in pelle con impressioni in oro sul dorso. —
Provenienza: Acquisto ( num. 573242).
II, IV, 695.
Francesco di Vittorio del Rosso, Storia ; acef. Com. dal fol. 17: « di ritrovare
in altre croniche di diverse città e paesi di che in questo libro è fatto
menzione. Come e* Pisani andarne sopra /' isole di Maioliche e e* Fiorentini ri-
masono alle guardie di Pisa. Cap. XXV. Negli anni di Cristo MCXVij e* Pi-
sani | come faremo mentione. Finis ». Qua e là piccole figure illustrative
ne' margini.
Cart., in 8., sec. XVI, ff. 237 num. Neil' ultima pag. è la « Tavola di questo libro ».
Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1823).
II, IV, 696.
« Compendio dell' Istorie fiorentine » ; dalle origini al sec. XVII.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Pare una compilazione scolastica. Leg. in cart. «—
Provenienza: Acquisto (num. 652001).
II, IV, 697.
« La festa de' becchi, o sia la processione de* pecori Pisani e tutte le altre
poesie ad essa relative, che furono scritte e pubblicate di privata autorità
da anonimo autore ».
Cart., in 8, ff. 206. In fine: « Pisa presso Ranieri Prosperi li 23 gennaio 1819, con li-
cenza dei superiori e privilegio ». Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(num. 581708).
II, IV, 698.
Copie di lettere di Fruttuoso Becchi, 1834-39 (dal num. 165 al 1012).
Tre voli, in 8, leg. in tela impressa. — Provenienza: Acquisto (num. 607070).
II, IV, 699.
Fr. Baptistae Mantuani carmelitae theol. carmina; — De patientia libri tres.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num.
573329).
II, IV, 700.
Parafrasi dei salmi in ottave : « Io chiamo e priegho quello etterno [Iddio] —
Però signore ti piaccia perdonare. Finis ». — Laude: Se per diletto tu
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FIRENZE 115
cercando vai — [I]o te vorrei trovar Yhesù amore — [C]on desiderio vo
cercando — [O] Cristo omnipotente — [D]ilecto di Yhesù Cristo chi ben
t' ama — [0]gni huomo pianga amaramente — [A]mor Yhesù consenteme
— [R]egina del cor mio — [O] vergine Maria — [LJaudiamo Y amor di-
vino — [B]en è cosa leggiadra — [V]erbum caro factum est — [V]erbum
caro veramente. — Orazioni in lat. e volgare, articoli di fede, comanda-
menti, meditazioni per la messa, virtù del corpo di Cristo ; una epistola di
s. Caterina da Siena; miracolo di s. Alberto. — Laude: [O] Yesù dolce o
infinito amore — [T]anta pietà mi tira et tanto amore — [O] peccatore
moverati tu mai — [M]aria vergine bella — [D]a poi eh' io ti lassai. —
Simbolo di s. Atanasio. — Laude : Vdite matta pac^ia — Mosso da sancta
pa<^ia — Penitentia fate fate — In nulla si vuol porre la sua speranza.
Cart., in 32, sec. XV, ff. non num. : il primo fol. di guardia è membran. Leg. in assi
cop. di pelle con framm. di fermaglio. Provenienza: Acquisto (a. 1835).
II, IV, 701.
Alcuni capitoli del Corano, nel testo arabo, colla relativa traduzione spagnuo-
la trascritta anch' essa in lettere arabe e con qualche glossa.
Cart., in 16, sec. XV, di pp. 429. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 679914).
II, IV, 702.
Appunti sparsi di dottrina cristiana, in lingua francese, ed esercizi di lingua
latina.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 16 num. ed alcuni bianchi. Leg. in cartone.
II, IV, 703.
Ricettario: con 154 prescrizioni mediche.
Cartaceo, in 16, sec. scorso (2. a metà), ff. non numerati. Leg. in carta. Provenienza: Ac-
quisto (num. 751802).
II, IV, 704.
Mafei Vegii Carmina. — « P. Virgilii Maronis Aeneidus duodecimus explicit.
Mafei Vegii Laudensis liber XIII incipit feliciter » (fol. 1-12). In fine « Pa-
piae, MCCCCXXVIII. vi Idus octobris » e cinque epigrammi in onore di
Virgilio. — « Mafei Vegii Laudensis Astianas incipit feliciter » (fol. 12-17).
In fine « Papiae, MCCCCXXX. Idibus Iuniis. Deo gratias amen » . — « Ma-
fei Vegii Laudensis Vellus aureum incipit » : in 4 libri (fol. 18-34). — « M.
Vegii Laudensis Rusticanalia incipiunt feliciter (fol. 35-40), secondo le di-
sposizioni della stampa di Lodi, MDCXII: ma dopo V vili, ve n'ha uno,
non compreso in quella stampa « In textilem Rusticam. Sunt tibi civiles
quamvis sis rustica mores > . In fine : « Ex villa Pompeiana. Kal. Octobris
1431. Deo gratias. Amen ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. 40 scr. da una sola mano. Leg. in mezza pelle. Provenien-
za: Acquisto (num. 08048;).
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IIÓ MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IV, 705-6.
Diario di due viaggi da Firenze a Parigi nel 1798 e nel 1801.
Cartaceo, in 16, sec. XVIII e XIX, ff. 16 di cui solo otto scritti. Log. in cart. Prove-
nienza; Acquisto, (mini. 475602).
II, IV, 707.
« Experiences et observations de phisique et d' histoire naturelle faites sur
la montagne de la Rose et dans les environs » , con alcuni appunti di geo-
logia.
Cartaceo, in 16, sec. XVIII, ff. non numer. e scr. sparsamente. Leg. in cart.
II, IV, 708.
Appunti di medicina e di letteratura (trascrizioni di poesie edite).
Cart., in 16, sec. XIX, ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 630190).
II, IV, 709.
Carlo Federici, Cosimo III alla visita delle carceri: dramma in cinque atti, ri-
dotto a soli uomini.
Cart., in 8, scr. XIX, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 710.
Amori e vita del co. Sigismondo d' Arco di Antonio Pochini.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, IV, 711.
Il prigioniero: in morte di Silvio Pellico (« Luna, romito, aereo » ecc.): sul-
la prima carta, d' altra mano : « di Berchet » . — Estratti da libri varii,
senza importanza.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 21. Leg. in cart. — Provenieaza : Acquisto (a. 181 1).
II, IV, 712.
Quartine [n. 118] inspirate ed intitolate da versetti e motti di libri sacri.
Com. la prima: «Domine ne in furore tuo arguas me. Signor che vedi i
miei peccati aperti ». Fin. l'ultima: « eh' io inciampai nello scoglio ov' io
fui giunto » ; e suir ultima carta « Liber Psalmorum Poenitentialium e Pre-
sbytero Marco Lamberto concinnatus explicit feliciter »
Cartaceo, in 8, sec. XVIII, di pp. 63. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto Follini.
II, IV, 713.
« Quest' é T esamina et processo di Fra Hieronimo da Ferara Savonarola,
fatta di lui dalli spettabili et prudenti huomini Commissarii et esamina-
tori delli Signori Fiorentini per commissione della Santa Sedia apostoli-
ca sollennemente eletti et deputati, come in esso fidelmente appare ».
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FIRENZE 117
Un* avvertenza inserita dopo il foglio di guardia informa che tutto ciò che
si contiene nel codice è stampato anche nella Vita del Savonarola scritta
da Pico della Mirandola, a pp. 428-464 del to. Il dell' edizione di Parigi
del 1674.
Cart., in 8, sec, XVI, ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (nura. 630201).
II, IV, 714.
Traduzioni in prosa di epigrammi greci, di Claudiana, M. A. Flaminio, e adesp.
Cart., sec. XIX, in 8, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 327419).
II, IV, 715.
« A Isaacco Newtono elogio di Iacopo Thomson, tradotto (in endecasillabi sciol-
ti) da Enispe Frisonio. Crisopoli, 1797 ».
Cart, in 8, sec. XVIII, pp. 16. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 630203).
II, IV, 716.
Copia della bolla di Gregorio XI, io novembre 1376, « contra Florentinos » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 26. Leg. in cart. Frammento di voi. contenente altre bolle (que-
sta è la prima) delle quali è dato nel primo fol. V indice cronologico. — Provenienza :
S. Michele, oggi s. Gaetano.
II, IV, 717.
Rossi Isabella, « Fantasia romantica sopra un petto di donna lapide fatto da
Girolamo Segato (canzonetta): Giace il corpo di vergine sposa ». '
Cart., in 16, 1836, ff. 3. Leg. in cart.
II, IV, 718.
Notizie sommarie dei monumenti di alcune chiese di Milano; adesp. e anep.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 30. Leg. in cart;
II, IV, 719.
Appunti di materia medica; 1843.
Cart., in 16, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (uum. 751802).
II, IV, 720.
Lectionarium de sanctis. Precede la tavola.
Membr., sec. XV, in 16, ff. 221. Recente legatura in mezza membr. — Provenienza:
Acquisto (num. 694701).
II, IV, 721.
Chiesa, Capitolo fratesco: « Al luogo del Capitolo assegnato ».
Cart., in 32, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num. 915575).
II, IV, 722.
Alfabeti di varie lingue. Dedic. al Duca di Toscana.
Membran., sec. XVII, obi., ff. 33. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (nu-
mero 629243).
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Il8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IV, 723.
Rime.
Fol. !. Sonetto in sententia contraria. Vivo morendo et lachrymando rido.
» Strambotto in sententia contraria. V sto nel fuoco e ho gran freddo et tremo.
» Strambotto. Nasce la rosa bella et è l>el fiore.
Fol. 2. Sonecto di ser Matheo Franche prete fiorentino ad un suo amico. Tu mi doman-
di sempre s' io vo* nulla.
» Sonecto latino et per rime latine in commendatione dt la singular bellezza di due
spetiosissime giovane. Humili voce tibi Rex celorum.
Fol. 3. Strambotto di misser Pier Adamo da Man tua ad Echo. Che fai tu Echo men-
tre eh' io ti chiamo ?
» Sonecto di misser Benedecto da Cingoli composto per la Bianchina. Porgati el
suo thesor 1* avaro Crasso.
Fol. 4. Sonecto composto dal suo autore nel giorno del venerdì sancto per il quale do-
manda da Dio misericordia de li suoi errori. Re delle stelle, ode la flebil voce.
» Petrus Mochius sencnsis Iohanni Baptistae Sozzineo iuveni humanissimo ac prò-
batissimo salutem. Epistola con la quale accompagna « quae scripsimus ».
Fol. 5. Questi sonno certi capitoli composti da me s ser lacomo Ptholomei da Siena essen-
do in carcere in Castel Sanctangiolo di Roma ad instantia di papa Pavolo ij.
Nissuno non dica : di qui non passo mai. — Cap. secondo : Colui che solca il
mare a tutte 1' hore. — Cap. terzo : Voi che sprezzate si vilmente altrui. — Cap.
quarto : O quanto è il servir dolce a chi ha '1 modo.
Fol. 10. ? Chi segue amor carnai perfido et rio.
Fol. 11. ? Al tempo che corre oggi io dico che..
» ? Un modo e* è da viver tra la gente.
Fol. 12. Sonetto di Bindo Pomelli da Siena.,. Posto m' ho in quor dir ciò che m'aviene.
» Sonecto del prefato Bindo... Prima eh' io voglia rompermi o spezzarmi.
Fol. 13. Canzone di Nicolò Salimbeni senese ad utut sua amata pregandola per queste ri-
me et versi die noi vogli abandonare. Ite rime dolenti, ite sospiri.
Fol. 18. Sonetto di Nicolò Salimbeni senese. Erano i pensier miei ristrecti al core.
Fol. 19. Di Simone Serdini da Siena. Oratio ad Maria vergine per la città di Siena da
pestilcntia. Madre di Christo gloriosa et pura. — In fine: « La precedente ora-
tione fu recitata dal suo autore ne la chiesa cathedrale dinanzi a la nostra Donna,
discalzato co la corregia a la gola, in presentia de la Signoria et di tucto il po-
pul senese ».
Fol. 22. [Canzone di Simone] Serdini decto Saviozzo. Madre celeste stella matutina.
Fol. 25. Morale di Maestro Antonio da Fabriano. Assumpta est Maria nel ciei superno.
Fol. 27. Mis liccio di Leonardo Aretino ad Cosmo de Medici. Guarda ben ti dico io, guar-
da ben, guarda.
Fol. 34. Morale de lustitia. Amate la Iustitia o voi che sete.
Fol. 36. Morale di Maestro Antonio da Fabriano. De unione. Gloriosi signori da poi che sete.
Fol. 39. Lamenti di Maria vergine per la passione del suo figluolo Christo. Venite genti
humane al sacro monte.
Fol. 44. Morale in terzina. De morte. Io so la morte principessa grande.
Fol. 47. Morale di maestro Bernardo da Mon falcino ad Mariam virginem prò Sena. Ver-
gine gloriosa.
Fol. 50. Sonecto del prefato maestro Bernardo. Vergine madre in cui quel sole eterno.
Fol. 51. Canzone amatoria composta da maestro Bernardo da Afonia le ino. Vaga et pre-
clara inviolabil pura.
Fol. 53. Terzina amatoria del prefato maestro Bernardo. Spirto gentil leggiadro et pellegrino.
Fol. 55 e sgg. Sonetti di Nicolò Salimbeni senese :
Rivolge e' passi indietro al dricto calle.
Post' hai sopra le spalle hormai le piume.
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FIRENZE
Hor ben cognosco, provo, vedo et sento.
Hor so ben come senza fren si doma.
Hor so ben come Amor crudel perquote.
Lasso dolente ben fui male accorto.
Più di mille pensier tue ti più gravi.
Un parlar più che mimano, un falso riso.
O pensier mio dolente che pur cavi.
O passi sparsi sempre in cose vane.
Io m' inchino a' tuo' piedi o buon Iesù.
Padre celeste poi che la mie vita.
Hormai riprendo i mie' passati errori.
Sonecto del prefacto Nicolò Salìmbenì directo ad Dio eterno pregandolo che porga il suo
favore ad Italia et Siena vexate da crudel peste. Hormai fie tempo dolce mio signore.
O fragil vita de' mundan si cara.
Sieno le vostre menti o giovin deste.
Ochi mie', gli ochi che vi fer contenti.
Ecco degno berzaglio a tua saetta.
Sì come vuol costei hor piango hor canto.
Chi vuoi veder qua giù cosa novella.
Mille volte el dì penso in qual manera.
Ite ad ornar quelle leggiadre dita.
Amor che ne V età tenera et fresca.
Hor hai pur facto Amor tue ta tua possa.
Omè eh* altro non posso dir nè voglio.
La brevissima pace e '1 longo affanno.
Omè i begli ochi, omè il leggiadro volto.
Amor che a mie' martir già desti pace.
Fol. 69. Sonecto di messe r Benedccto da Cingulì in tandem virtutis. Virtù sola e vivace
et sempre splende.
Fol. 69 e sgg. Sonetti del medesimo :
Quanto sien da fuggire gemme, oro et ostro.
Non è il sol caldo et porge altrui calore.
Non so se per maligno error di fato.
Ave di Cristo corpo intemerato.
Fol. 71. Sonetto di misser Pieradamo da Manina directo quando il Turco prese Otrento,
Ad Principes Italiae. Surgite eamus; disse il buon Iesù.
Foi. 72. Sonetto del prefato messe r Pieradamo in laude di Giovanni Andrea che dette
morte al Duca Galeazo. Scese da 1' alto cielo colui qua giù.
» Sonecto del prefato messer Pier Adamo essendo stato referito mal di lui. Non
senza gran cagion natura fé'.
Fol. 73. Sonecto del prefato messer Pieradamo contro papa Sisto che promulgò san età Ca-
terina da Siena non haver havuto le stimate. Io veddi a Roma un'ocha in papalina.
» Strambotto del decto misser Pier Adamo. Al conte Hieronymo. Faccia chi può
eh* ogni buon tempo passa.
Foi. 74. Sonecto del prefato messer Pieradamo contra quelli che vogliano predire le cose
future. Termina 1' homo et tucto il mondo parte.
» Sonecto del prefato misser Pieradamo contra i preti et i costumi de la Corte di
Roma. Quando il romano imperio si fé* argolico.
Fol. 75. Sonecto di maestro Bernardo da Montalcino. Padre, quella pietà che ti condusse.
Fol. 75 e sgg. Sonetti del medesimo :
Padre eterno del ciel giusto Signore.
Non sempre tien la pianta il vago fiore.
Spenta veggo pietà sopra la terra.
Padre del cielo, si come oggi a te piacque.
Vergine madre in cui quel sole eterno.
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120
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 78. Sonecto di Dante directo ad quelli che tengono governo di populi. Se la fortuna
t' ha facto signore.
» Sonecto di maestro Nicolò Cieco directo ad chi è preposto ad qualche magistrato.
S' e' fati, la scientia et la fortuna.
Fol, 79. Sonecto con/orme sententia al precedente sonecto. Del prefacto maestro Ant. Cieco.
Prompto a 1' officio, a 1' audientia humano.
» Sonecto exemplare demonstrante la qualità di molte cose et di molte persone. Tal
vede allonga che non vede appresso.
Fol. 80. Sonecto dato per optima regola a donne acciò omino il corpo loro. Donne un li-
quore vi voglio insegnare.
Fol. 81. Sonecto di Nicolò Salimbeni cantra le donne. Non è de la fortuna tanto instabile.
Fol. 81. Sonecto contra e* rustici villani. Amico sappi certo che *1 villano.
» Sonetto adesp. : Guarda a che è gionto et in qual precipitio.
Fol. 82. Sonetto c. s. : Ecco degna saetta a gentil core.
» Sonetto c. s. : S' io fallii mai contra del tuo bel viso.
Fol. 83. Sonetto c. s. : Giunta è quel' hora del mio extremo passo.
» Sonecto di A r icolò Salimbeni. Poiché quei spirto glorioso et sancto.
Fol. 84. Sonetto adesp. : La povertà fa ir 1' homo chinato.
» Sonetto c. s. : Richezza fa 1' huom savio et signorile.
Fol. 85. Sonecto morale. Vechio peccato fa nuova vergogna.
» Sonecto morale ad cauto vivare. Ciò che tu fai ben pensa et misura.
Fol. 86. Sonecto animante e' cittadini et accendendoli ad servar la libertà. Deh non v'in-
cresca se spese o affanno.
» Sonetto adesp. : Se ben ne' versi miei monstrar potessi.
Fol. 87. Sonetto c. s. : S* i '1 dissi mai che con la cruda falze.
» Sonetto c. s. : Sì come in ciel fra P anime beate.
Fol. 88. Sonetto c. s. : Io son talhor sì vento dagli affanni.
» Sonetto c. s. : I' ti scuopro le piaghe : ecco quel core.
Fol. 89. Misticcio di A r icolò Salimbeni senese per un concepto sdegno ne F animo. Vorrie
celar questo infiammato fuoco.
Fol. 91. Aforale implorante soccorso ad Maria vergine. V so dolente et piango elmio defecto.
Fol. 93. Morale ad dispregio de miser mondo dirizata ad Maria come ad sicuro porto.
Alzando gli ochi stanchi al fin contemplo.
Fol. 94. Scriptus libellus hic a Petro Mochio sencnsi in solemnibus paschatis Natalis Do-
mini M° CCCC LXXXViiij. Laus et gloria sit altissimo Deo etc.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 94 scr. Da fol. 95 a 98 sono insignificanti ricordi d* entroiti ed
esiti domestici del secolo scorso. Altri ff. in fine sono bianchi. Leg. in mezza pelle.
— Provenienza : Acquisto (num. 840522).
II, IV, 724.
Il Ferruccio, tragedia adesp. : « Baccio. Del gran Giulio ministro, augusto no-
me » ecc. In fine è la data ìli idus februarii 1807.
Cart., in 8, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 595072).
II, IV, 725.
Notizie di letterati italiani, dedotte, per lo più, da opere a stampa.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. non num. Provenienza : Acquisto (num. 595072).
II, IV, 726.
« Iscrizioni antiche lapidarie della Pannonia. 18 15 ».
Cart., in 8, ff. 26. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 595071).
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FIRENZE 1 2 1
II, IV, 727.
« Augurii poetici nella gravidanza di Madama ser. ma Vittoria della Rovere
G. Duchessa di Toscana ». Precede la lettera di dedica del raccoglitore,
Vittorio Alfani, 18 luglio 1642. I componimenti sono adesp.
Cart., in 8, scc. XVII, ff. 16 scr., secondo la nuova numeraz. ; ff." 28-43 scr., secondo la
vecchia numeraz. Leg. in cart. — Provenienza : Gargani.
II, IV, 728.
Trattato di retorica, adesp.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 23. Leg. in cart. — Provenienza : Gargani.
II, IV, 729.
Libretto d'entrate di nobil fam. fiorentina, gennaio 1704-ottobre 1707.
Cart., in 8, sec, XVIII, ff. 14. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (nnm. 595081).
II, IV, 730.
Lettera di Giov. Locke a N. S. « sopra un nuovo e facil metodo d' ordinare
estratti e annotazioni da poterne fare indice copioso ».
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 14. Leg. in cart. — Provenienza : Gargani.
II, IV, 731.
« De* veri precetti della Pittura di m. Giov. Battista Armenini da Faenza,
quinta edizione illustrata e corretta sull* originale citato dalla Crusca, ed
aggiungevi le rime e la vita dell' autore per cura di G. Gargani » .
Cart., in 8, autogr. del Gargani, ff. 201 e 16. Le rime furono scritte tra il 1547 e il 1564.
Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 595058).
II, IV, 732.
Dissertaz. storica « intorno ai principi e luminosi avanzamenti delle tre arti
sorelle Architettura, Scultura e Pittura » ; adesp. Con lettera di dedica ad
una Altezza Reale.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 595074).
II, V, 1. (Magi. CI. XXV, num. 684).
« Diario del Cambi; riscontrato da V originale esistente nella libreria di S.
M. a Nuova »: tomo I (fol. 1-178: e segue V indice alfab. in molti ff. non
num.); tomo II (fol. 179-370: e segue l'indice c. s.). L'ultima notizia del
Diario è del 5 novembre 1534.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 178 e 179-370, e molti non num. Leg. in membr. — Pro-
venienza: R. Archivio di Stato.
II, V, 2. (Magi. CI. XXV, num. 703).
€ Frammenti della Storia fiorentina del Cerretani »: acef. e mutila in fine.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : R. Archivio di
Stato.
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122 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, V, 3.
Barbarico b. Gregorio, Lettere autogr. (num. 323) a Cosimo III G. D. di To-
scana: Roma 27 gennaio 1680-Padova 14 giugno 1697.
Cart., in fol., ff. 432. Leg. in marocchino rosso con impressioni in oro e titolo (Lettere
originali del b. Gregorio Barbarigo) impresso sulle due coperte. Provenienza: Pitti (a.
1785).
II, V, 4.
Tomassini Antonio d. C. di G.> Lettere autogr. (num. 70) a Cosimo III. — In-
formazione sopra alcune differenze tra V arciv. di Pisa Francesco Delci e
i cav. di s. Stefano. — Memoria al G. Duca sul risarcimento della cap-
pella di S. Carlo nel Duomo di Volterra.
Cart., in fol., 1695-1715, ff. 187. Leg. in membr. — Provenienza: Pitti (a. 1785).
II, V, 5, 6.
Perini Gius. d. C. di G., Lettere autogr. (num. 397) a Cosimo III, 1 696-1 724.
Cart., in fol., in 2 voli. leg. in membr. «— Provenienza: Pitti (a. 1785).
II, V, 7.
Raccolta di lettere autogr., commerciali, in volgare, dal 1377 al 1409: di
Bartolomeo dell' Antella, di Federico di Goro cambiatore, di Roberto di ser Nave
mereiaio e (queste sono le più) di Domenico, Belino, Giovanni, Lanfredino,
Orsiìio, Remigio e Salvatico Lanfredini, o a questi ultimi indirizzate. — Pre-
cede T indice. '
Cart., in fol., ff. 252. Leg. in membr. — Provenienza: S. Iacopo Oltrarno (a. 1809).
II, V, 8.
Scritture commerciali e lettere autogr. relative a interessi delle famiglie Lan-
fredini e Strozzi, dal 141 4 al 1454. — Precede V indice.
Cart., in fol., ff. 209. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
11, v, 9.
Lettere autogr. relative a magistrature e legazioni di Iacopo, Bartolomeo e
Lanfredino Orsini Lanfredini, dal 1394 al 161 2.
Cart., in fol., ff. 221. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 10.
Lettere private commerciali, autogr., a Orsino Lanfredini, dal 1396 al 1448.
Cart., in fol., ff. 318 scr. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 11.
Lettere e scritture private commerciali, autogr., di vari fiorentini, dal 1404
al 161 5. — A fol. 89 è una lett. autogr. di Leonardo Ghistinian a Palla
Strozzi: Venezia, 29 maggio 1423.
Cart., in fol., ff. 212. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
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FIRENZE 1^3
II, V, 12.
Lettere a Giovanni Lanfredini, ambasciatore fiorentino a Venezia e a Napoli
di vari {Piero di Cosimo e Lorenzo di Pierfrancesco de* Medici, Pier Soderini,
Fo/co Por/inari, alcuni dei Lanfredini, Guidantonio Vespucci e d* altri), dal
1468 al 1485.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 321. — Provenienza c. s.
II, V, 13.
Lettere e scritture private commerciali, autogr. (molte sono di vari della
fam. Lanfredini) dal 1455 al 161 1. Precede l'indice.
Cart., in fol., ff. 290. Leg. in merabr. — Provenienza c. s.
II, V, 14.
De vita et moribus b. Stephani Senensis auctore d. Bartholomaco senensi Car-
tusiae Florentinae monaco.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 157 ed altri non num. per V indice. Leg. in membr. —
Provenienza : Acquisto (num. 624689).
II, V, 15.
Minutario di lettere dell' oratore Giovanni Lanfredini, Napoli 1484-85, a vari:
le più a Lorenzo de' Medici ed a' Dieci di Balia di Firenze. — Precedono
quattro minute di lett. della Signoria al Lanfredini, del 1477.
Cart., in fol., sec. XV, ff. CCXL. Leg. in membr. — Provenienza : S. Iacopo Oltrarno
(a. 1809).
II, V, 16.
Minutario di lettere dello stesso oratore, dal i.° settembre 1477 al maggio
1483; moltissime alla Signoria ed a Lorenzo de' Medici.
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : c. s.
II, V, 17.^
t Iste est liber sive quinternus distributionis oneris et gravedinis civitatis
Pisarum et eius subburgorum facte imposite et distribute Pisanis civi-
bus »; MCCCCLXXViiij indictione nona (more Pis.). Com. : « Quartieri di
Ponte. Ant.° di Piero da Malaventre e figli, fiorini — e soldi cinque. A-
gostino di Iac.° da Artimino, sta a Peccioli, e figli, soldi tre » ecc.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 43 scr. Il primo fol. è membr. Leg. in mezza membr.
II, V, 18.
Minutario di lettere di Giovanni Lanfredini, oratore della Signoria a Napoli,
dal 10 maggio 1485 alla fine di settembre i486. La penultima ed ultima
lettera non hanno data.
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : S. Iacopo Oltrarno
(a. 1809).
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124 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
li, V, 19.
Lett. autogr. di vari, per lo più da Firenze, a Giovanni Lanfredini oratore
della Signoria a Napoli ed a Roma; dal 1485 al 1487.
Cart., in fol., ff. 211 scr. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 20.
Lettere orig. dei Dieci di Balia di Firenze al med., oratore a Napoli e a
Roma; dal 1485 al 1487. Taluna in cifre.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 21.
Lettere autogr. di vari, per lo più da Firenze, a Lanfredino Lanfredini, dal
1497 al 1512.
Cart., in fol., ff. 238 num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 22.
Lettere autogr. di vari a Lanfredino Lanfredini dal 1503 al 1522. Precede
T indice.
Cart., in fol., ff. 233 num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 23.
Lettere autogr. di vari a Bartolomeo Lanfredini, tesoriere pontificio, in Ro-
ma; dal 1521 al 1532.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 24.
Lettere di vari, per lo più da Firenze, a Clemente VII e al Duca di Firenze;
dal 1523 al 1601. Una al papa, Firenze 17 maggio 1531, reca la firma
autogr. di Frane. Guicciardini.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 25.
Lettere autogr. di vari a Orsino, Giovanni, Lanfredino e Girolamo Lanfredi-
ni; dal 1526 al 1613.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 26.
Lettere orig. a Bartolomeo Lanfredini di Cosimo I e Maria de* Medici Salviati:
una è del duca Alessandro: con vari memoriali al Duca Cosimo, dal 1530
al 42.
Cart., in fol., ff. non num. Precede V indice. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 27, 28.
Lettere di Francesco governatore di Bologna e Girolamo Guicciardini a Bartolomeo
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FIRENZE 125
Lanfredini 1529-32, 1533-43. Nel primo voi. le lettere di Francesco sono
212, delle quali 17 sono autogr. e 19 hanno autografa una parte: la firma è
sempre autogr. Quelle di Girolamo sono 48. — Neil' altro voi. le lettere
di Frane, sono 186, delle quali 51 autogr. e 14 con una parte autogr.
Quelle di Girolamo sono 27. In tutte, quindi, sono: di Francesco num.
398 e di Girolamo num. 75.
Cart., in fol., leg. in raembr. In un foglio unito al voi. 28 è il cifrario della corrispon-
denza tra Francesco e il Lanfredini : « Papa 2 — Imperadore 3 — Turcho 4 — Re
di Francia 5 » ecc. : coi numeri arabi si giunge fino al 100 ; seguono cifre in maiu-
scole dell* alfabeto e in particolari segni. — I due voli, conservansi nel Banco rari.
II, V, 29.
Lettere orig. di vari a Bartolomeo Lanfredini a Roma, a Pistoia ed a Firen-
ze. Precede la tavola. Dal 1533 al 1544.
Cart., in fol., ff. 365 num. Leg. in membr. ■ — Provenienza c. s.
II, V, 30.
Lettere orig. di vari a Lanfredino Lanfredini, referendario apostostolico, a Ro-
ma; dal 1570 al 1584.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 31.
Lettere orig. di vari a mons. Bartolomeo Lanfredini vescovo di Fiesole; dal
1588 al 161 4. Precede V indice.
Cart., in fol., ff. 343 num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 32.
Lettere autogr. di mons. Bartolomeo Lanfredini da Roma a Lanfredino Lan-
fredini a Firenze; dal 1594 al 1605.
Cart., in fol., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza c. s.
II, V, 33.
« Lettere originali scritte al sen.™ Carlo di Tommaso Strozzi o da letterati
o in materia d* antichità et erudizione »: sono di
Camillo Lilii t num. 7 ; 1648-57.
G. B. Cantalmaggì, num. 1 ; Roma 18 marzo 1645.
Belisario Bulgarini, num. 2 ; 167 1 .
Angelo Accolti, num. 1 ; 25 sett. 1653.
Marcella marchese Crescenzio num. 2 ; 1651, 1653.
Lorenzo conte di Marciano, num. I ; Roma 24 sett. 1655.
Cesare mons. Magalotti \ num. 2; 1653, 1654.
Frane. Maria Montedurante, num. I ; Terni 7 aprile 1661.
Marcello Adriani, num. I ; 30 agosto 1602.
Celso Cittadini, num. I ; 28 agosto 1621.
Luca Holstenio % num. 3 ; 1 649- 1 651.
Ferdinando Ughelli, num. 27 ; 1646- 1662.
Don Placido Pucc incili, num. 23; 1645-1659.
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126
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Carlo Dati) num. 2 ; una s. d. ; Firenze 24 ott. 1655.
Vincenzo Viviani, num. 1 ; 15 nov. 1659.
Michelangelo Buonarroti, num. 2 ; 22 giugno 163 7; 22 die. 1625.
Cositno della Rena, num. 15 ; 1 656-1658.
Abbate Costantino Gaetano, num. 3 ; 16 1 7-1 619.
Francesco Segaloni, num. 2 ; 16 giugno 1621 ; 29 luglio 16 14.
Iacopo Gaddi, num. 4 ; 1637-49.
Mons. Giovanni Ciamboli, num. 1 ; Roma 14 agosto 1621.
Carlo Cartari, num. 1 ; Roma 8 gennaio 1661.
Ippolito de' Rkci num. 2 ; 1671.
Sigismondo J farcitesi, num. I ; 1 657.
Giov. Francesco Negri y num. I ; 1657.
Luigi di Carlo Strozzi, num. I ; 1652.
Nicolò Cini, num. 1 ; 1638.
Cart., in fol., ff. 218. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in fol. num 998. .
II, V, 34.
Lettere autogr. o con firme autogr. di vari all' ab. Nicolò Baldigiani a Firen-
ze; per lo più di cardinali e particolarm. del card. Acciainoli.
Cart., in fol., sec. XVII e sg. Leg. in cart. — Provenienza: Dono (a. 1845).
II, V, 35.
Copia di lettere di G. B. Busi?ii a Benedetto Varchi, 1 548-1 551.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : S. Iacopo Oltrarno
(a. 1809).
II, V, 36.
* Sommarii di diverse capitolationi fatte tra diversi sommi Pontefici et altri
Principi Cristiani », dal 15 10 al 1598. — Capitolazioni, leghe, paci ed ac-
cordi fra i diversi stati d'Italia e d'Europa dal 1510 al 1639: copie (ripe-
tute in molti altri mss.) di più mani.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 362650).
II, V, 37.
« Relationi et scritture spettanti alla Corte del Re di Spagna » del sec. XVI
e sg. Relazioni del Coniarmi, di Leon. Moro, e adesp. « del governo dello
stato ecclesiastico nelli regni di Spagna » , dell' entrate e spese della cor-
te: scritture di relazioni tra la corte di Roma e di Madrid per affari ec-
clesiastici, ecc.; in ital. e spagn.
Copie del sec. XVII; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 562654). — Già di casa Minutoli Tegrimi.
II, V, 38.
Onuphrii Panvinii veronensis fratris erem. augustiniani De varia creatione ro-
mani Pontificis. Precede la epist. al card. Alessandro Farnese: Venetiis
kal. iunii 1559.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Tegrimi.
Provenienza : Acquisto (num. 562657).
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FIRENZE 127
II, V, 39.
Istruz. a mons. Gessi vescovo di Rimini destinato Nunzio a Venezia da Pao-
lo v; 4 giugno 1607. — Istruz. a mons. Accoromboni vescovo di Fossom-
brone destinato Collettore in Portogallo; 1 giugno 161 4. — « Memorie a
V. S. card. Barberini Legato de latere ai due Re per andar prima in ra-
gione di negotio e di viagio al Cristianissimo, raccolte dai proprii ragio-
namenti di N. Signore e di V. S. ili. che concernono i presenti moti del-
la Rep.** Cattolica » . — Istruz. pontificia air inviato al congresso di Co-
lonia, 1636. — Relaz. della nunziatura in Ispagna del card, di Piacenza
tratta da' suoi registri e dalle lettere del card, di Como, dal 1577. — Re-
laz. del negoziato fatto dal Collettore di Portogallo e dal Nunzio a Ma-
drid per conservare alle chiese portoghesi i beni lasciati dei cristiani ;
sec. XVI. — « Ragguaglio del viaggio fatto da Roma a Parigi dall' ili.
sig. cardinal di Firenze V a. 1596 ». ^- Segue la relaz. del viaggio di ri-
torno da Parigi a Ferrara « dove stava sua Santità ». — « Relatione
mandata da mons. Nuntio di Venetia della Legatione del card. Pietro Al-
dobrandino in Francia ». — « Relatione della Legatione del card. Pietro
Aldobrandino per comporre le differenze sopra il marchesato di Saluzzo
e conservar la pace fra i Principi cattolici ». — « Breve racconto del
viaggio del card. Ginetti in Colonia per il trattato di pace tra le Corone » ;
1636. — « Relatione del viaggio del card. Alessandrino dal confine di
Francia sino a Madrid in Ispagna col ragguaglio del trattamento che heb-
be in quella corte ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutali Tegrimi. —
Provenienza : Acquisto (num. 562660).
II, V, 40.
« Scritture e relationi attenenti allo stato di Parma et Piacenza et Castelli
uniti » ; sec. XVI e sg. Del sec. xv pochi atti relativi a Castello Arquato,
al quale riferisconsi altri atti del sec. seg. — Precede la tavola.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562670).
II, V, 41.
Relaz. di Venezia di Alonso de la Queva; — e del card, de la Queva. — « Di-
scorso sopra la fragilità di Venetia ». — « Copia della scrittura (Modo
d' impadronirsi senza intelligenza della città di Venetia) che il cap. Iaco-
mo Pietro inviò al Duca d'Ossuna »>; Venezia 7 aprile 161 8. — De iuris-
dictione Reip. Venetiarum in mari Adriatico, epistola Fra?icùci de Inge-
nuis ; 16 19. — « Discorso della libertà dell'Adriatico », — De libertate
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128 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
maris Adriatici epistola ad Frane, de Ingenuis. — Mutini Lorenzo, sopra la
libertà dell' Adriatico. — « Sentenza d' un clar. Senatore veneto esposta
nel Consiglio de* Pregadi sopra le contentioni prese contro la Chiesa ».
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in merabr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562669). •
II, V, 42.
« Relatione delli Stati, forze et entrate di tutti li Prencipi d'Italia. La Pro-
vincia d' Italia è divisa in undici Principati » ecc. — « Relatione compi-
tissima della Rep. di Genova con discorso del suo governo et leggi, fat-
ta T anno 1597 ». — Relaz. della congiura del Vacchero contro Genova.
— Relaz. della Savoia di Giovanni Correr. — « Relatione dell'occupamento
del marchesato di Saluzzo » . — « Pretensione del Duca di Savoia sopra il
marchesato di Saluzzo et Monferrato ». — « Nota dei passi per li quali
da Francia si può calare in Italia » . — Discorso al Duca di Savoia « che
si deve muover guerra a* Spagnoli per la Valtelina ». — « Lettera del
sig. Abb. G. C. B. nella quale si mostra che il ser. Duca di Savoia può
dare il passo al Re cristianissimo senza taccia di mancamento » ; 1 7
marzo 1629.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza : Acquisto (num. 562668).
II, V, 43, 44, 45.
« Scritture appartenenti alle guerre tra li Spagnoli et Francesi con altri Prin-
cipi, di questo secolo iòoo ». E sul dorso: « Scritture et manifesti di Prin-
cipi attinenti alle guerre tra Filippo iv et Lodovico xiii » ; 1628-41. —
Precedono le tavole.
Copie del sec. XVII ; cart., in ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562647, 562651, 562652).
II, V, 46.
« Scritture appartenenti alla pace universale della Casa d' Austria et quella
di Francia et suoi aderenti » ; 1 637-1 643. La prima è una « Breve relatio-
ne delle difficoltà frapostesi nel radunare il Congresso in Colonia avanti
T em. card. Ginetti Legato de latere, 1637, 38, 39 ». — Precede la tavola.
Copie del sec. XVII ; in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Tegrimi.
— Provenienza : Acquisto (num. 562658).
II, V, 47.
Istruzioni pontificie al Collettore inviato in Portogallo da Paolo V; — a mons.
Albergati Collettore c. s. , 1622; — al Nunzio in Ispagna, 162 1; — al
Nunzio straord. in Ispagna, 1621; al med. per trattar col re «sopra gli
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FIRENZE 129
affari di Germania», 1621 ; — al med. per trattar col re la lega contro
il Turco, 1621; — al med. per trattar col re « del negotio di Valtellina»,
1621 ; — al Nunzio in Ispagna, 1623; — al duca di Piano, inviato a pren-
dere la consegna de' forti della Valtellina, 1623; — al Nunzio a Vene-
zia, 1621; — al Nunzio a Napoli, 1621; al Nunzio in Toscana, 1621 e
1622; — ai Legati del* Concilio dì Trento, 1563. — Istruz. pel Conte di
Verrua « per il modo da governarsi in Corte di Roma » . — Discorso al
card, di S. Sisto di Fabio Albergati « sopra il modo da conservarsi nella
fortuna in che si ritrovava di nepote di papa Gregorio xiii ». — Istruz.
al card, de* Medici « per come si ha da governare nella corte di Roma
nel tempo di papa Paolo v » . — Istruz. « al prelato che vada in gover-
no nello stato ecclesiastico » . — Istruz. all' ambasciatore di Spagna « resi-
dente a Roma come si deve governare ». — Precede 1* indice.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli
Tegrinii. — Provenienza : Acquisto (num. 562656).
II, V, 48.
Istruzioni: al Nunzio in Rolonia, 1621, 1622; — al Nunzio presso V imp.
Ferdinando il, 1521; — a Pietro Aldobrandini, Luogoten. gen. del papa
«per la levata da farsi di un reggimento in Germania per aiuto dell'Im-
peratore Ferdinando il», 1621; — al Nunzio in Germania, 1621-22; —
al Nunzio residente a Colonia, 1621; — a Leone Allacci « scrittor greco
della Biblioteca Vaticana, per andar in Germania per la Biblioteca Pala-
tina», 1622; — al Nunzio di Fiandra, 162 1; — al Nunzio in Isvizzera,
1621 ; — al Nunzio di Francia, 1621 ; — al Vicelegato d'Avignone, 1Ò21 ;
— al p. Tobia Corona inviato dal papa al re di Francia e al duca di Sa-
voia, 1621. ■ — Precede V indice.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza : Acquisto (num. 562659).
II, V, 49.
Istruzioni de' Dieci di Balia di Firenze a Francesco d'Antonio Nori, 1467;
— a Piero de' Medici, 1484; — all'inviato da Alessandro vi a Baiazet, 1494;
— al card. Carlo Caraffa di Paolo IV ; — al card, di Firenze « per trat-
tar la pace tra i re di Francia e di Spagna, 1596; — al legato in Isvizzera;
— al Nunzio in Ispagna, 1577; — a l collettore in Portogallo 1621 ; —
al Nunzio a Venezia, inviato da Urbano vili ; — al Nunzio a Torino, in-
viato dal med.; — al Nunzio a Napoli, 1626; — al Nunzio a Colonia,
1624; — al Nunzio in Francia, 1624, 1627. Precede 1' indice.
Copie del sec. XVII, cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di Minutoli Tegrimi.
— Provenienza: Acquisti) (num. 562648).
G. MAZZATDm — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI 9
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130 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, V, 50.
Istruzioni, relazioni, discorsi ecc. relativi al papato di Gregorio xili; ai car-
dinali papabili, 1629-30; e agli avvenimenti d'Italia del 1624 al 1634. —
Relaz. dello scisma greco. — Relaz. della malattia e morte del card. Bel-
larmino. — Le muse sdegnate, canz. di Claudio Achillini: « Figli de' miei
cordogli » . — Precede Y indice.
Copie del sec. XVII ; cart. in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza : Acquisto (num. 562653 ).
II, V, 51.
« Scritture appartenenti al processo et guerra contro il Duca Odoardo Far-
nese di Parma et Piacenza per lo stato di Castro »; 1641-44. — Precede
T indice.
Copie del sec. XVII ; cart. in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562664).
II, V, 52, 53.
c Relationi et scritture attinenti alle cose di Portogallo » ; 1639-44. — Pre-
cedono gV indici.
Copie del sec. XVII, cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562649, 562663).
II, V, 54.
« Scritture attenenti a* successi presenti tanto nella Corte di Roma quanto
in occasione della rottura de' Principi collegati contro il Papa »; 1638-43.
Precede V indice delle 20 scritture (lettere, informazioni, relazioni, mani-
festi). — E leg. al voi., in principio, una copia di « Relatione della Re-
pubblica di Lucca del 1562 ».
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562665).
II, V, 55.
« Relationi et scritture attinenti a Roma et Stato ecclesiastico », 1622-40
(nella Collettoria di Spagna; sui diritti su Comacchio e Ferrara; entroiti
ed esiti della Cam. apost. nel 1622; relazioni con Venezia. In fine è la
vita di Pio V di Agazio di Somma ). — Precede V indice.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562666).
II, V, 56.
« Relationi e scritture attinenti a Roma et Stato ecclesiastico >; 1527-1640
(relaz. del sacco di Roma; discorsi sulla potestà del papa, sui notai del-
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FIRENZE 1 3 I
la Rota ; cerimoniale di Gregorio XV ; Lucae Holstenii De legatis Princi-
pimi, con la relativa risposta; rendita della Cam. apost. nel 1605; relazio-
ne di Roma del 1634 e dello Stato ecclesiastico nel 1631 ). — Precede
la tavola.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza : Acquisto (num. 562662).
II, V, 57.
« Scritture attenenti alla Valtellina et Stato di Mantova invaso dalle armi
imperiali nella successione del Duca di Nivers. » — Precede la tavola.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Tc-
grimL — Provenienza: Acquisto (num. 562661 ).
II, V, 58.
« Relationi et scritture attinenti alli regni di Francia, Inghilterra et Scotia »
nei primi trent' anni del sec. XVII. — Precede V indice.
Copie del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli
Tegrimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562667).
II, V, 59.
« Scritture et relationi attinenti a Concilii in genere et in particolare del
Concilio di Trento». Notevoli: un catalogo dei Concili dall' a. 34 al 1596;
— una storia adesp. del Conc. di Trento; — e la « Relatione del Conc.
di Trento di Antonio Milledoni secretano del Cons. de* X di Venetia in
detto concilio ». Le altre « scritture » sono istruzioni, lettere, ecc. dal
1560. In fine è la « Instruttione data da Paolo ìli al card. Montepulciano
destinato all' imp. Carlo V sopra le cose della religione in Germania V a.
1539 ».
Copia del sec. XVII ; cart., in 4, ff. non num. Leg. in membr. Già di casa Minutoli Te-
grimi. — Provenienza: Acquisto (num. 562655 ).
II, V, 60-70.
Annali di storia di Firenze, dalle origini al 1775. In princ. del Voi. I è la
« Origine e descendenza di Casa Medici » (pp. 284). Il titolo del fron-
tesp. è « Compendio della Storia di Firenze ».
Cart.. in 4, sec. XVIII. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (num. 755482)
— Nella prefazione è detto che questi « Commentari della Storia Fiorentina furono
raccolti in succinto e a foggia di Diario in molti Tomi da Vombaccìo Tumacenti fio-
rentino per suo balocco ; e siccome fino al mille e poco dopo le notizie avute erano
scarse, gli venne voglia d' inserirvi le gesta de' pontefici romani, imperatori e vari
monarchi, estratte dagl'Annali di L. A. Muratori e dalla storia eccles. del p. Ignazio
Giacinto Amat de Graveson »: per la storia delle chiese fiorentine si attenne al Ri-
cha; ed ebbe a guida 1' Ammirato e molti mss. « comunicatili da vari suoi amici ».
La lunga opera compilò « solamente per fuggir 1' ozio e non comparire letterato e
istorico ».
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132 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, V, 71.
Theologiae moralis tractatus; adesp. e mutilo in fine.
Cart., in 4, sec. XVIII, fi. 160. Leg. in mezza membr.
II, V, 72.
Lezioni di eloquenza di A. L. Brogialdi; 1854.
Cart., in fol., autogr., ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (num.
704574)-
II, V, 73.
« Saggio istorico delle Leggi Granducali di Toscana a tutto il regno del-
T Imp. Granduca Pietro Leopoldo » .
Cart., in fol., sec. XIX in., ff. 117. Leg. in cart.
II, V, 74.
« Quadro istorico delle Leggi e Governo dell' ex-Principato di Toscana. Co-
pia estr. dall' originale dell' autore, quest' anno 18 10 ».
Cart., in fol., ff. 67. Leg. in cart.
II, V, 75.
Opere bibliografiche di Gius. Molini (aggiunte al Panzer e al Brunet): pre-
cedono la biografia del Molini, scritta da A. G.; gli Annali della tipogr.
all' Insegna di Dante (1820-36); e copie (con indice alfab.) di lettere d'il-
lustri a lui dirette.
Cart., in 4. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 475596).
II, V, 76.
Vocabolario del dialetto provinciale Barese, compilato da Gittseppe De Santts :
1851.
Cart., in 4, ff. non num. Leg. in tela. — Provenienza ; Acquisto (num. 724037).
II, V, 77.
« De primo bello punico prohemium. Parrà forse a molti che io vada dirietro
a chose troppo antiche | abandonare el paese. Finis. Deo gratias amen.
Scripto et finito per me Lapo Maffei notaio da sancto Geminiano nello
ufitio di Larciano a di xviij del mese di novembre MCCCClx » (fol. 1-38).
— Orazione di Leonardo Aretino « quando fu dato el bastone a Nicholò
da Tolentino »; 25 giugno 1433 (fol. 38-40). — « Oratione di M. T, Cice-
rone a Gaio Cesare per la restitutione di Marcho Marcello, per messere
Leonardo Aretino volgari^ata » (fol. 40-44): copiata dal med. a dì 22 nov.
1460. — Epistola di Giov. Boccacci a Pino de' Rossi (fol. 45-53): finita di
copiare dal med. a dì 25 nov. 1460. — « Morale in commendatione di
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FIRENZE 133
Cosimo de Medici. O populo fiorentin tu non comprehendi » (fol. 53 e sg.).
Cart., in 4, sec. sec. XV, ff. 54. Leg. in mezza raembr. — Provenienza: Poirot (a. 1825).
II, V, 78.
Lezioni e orazioni autogr. di Marcello Virgilio Adriani (il Vecchio) su le sati-
re I e II di Orazio, o d' argom. di filosofia morale, dette, a quanto pare,
nello Studio fior, e negli Orti Oricellari.
Cart., in 4, ff. 79. Leg. in cart. Nel marg. sup. della pag. 1 sono i nomi autugr. dei due
possessori : Benedicti Varchij e Caroli Strotij. — Provenienza : Acquisto (num. 391096).
II, V, 79.
Copia del « libro nominato Reprubiche istralatato di gramatica in volgare
per me frate minore de V ordine di santo Frane. » , contenuto nel cod.
Riccard. 1933.
Cart., in 4, sec. XIX. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (num. 503075).
II, V, 80, 81.
« La rete di Vulcano, poema eroicomico del monaco Beda Ticchi [D. Batacchi],
1789 ». Con molte correzioni, sì da giudicarlo il primo getto del poema.
Cart., 2 voli, in 4. Leg. in mezza membr. Provenienza : Acquisto (num. 419724).
II, V, 82.
Copie di lettere di Cosimo I a Pierfranc. Ricci (dagli autogr. esistenti in ca-
sa Ricci); dal 1537-42 (fol. 1-16). — Estr. dalle storie di B. Varchi (fol. 19
e sgg.). — Estratti di lettere di Ant. Magliabechi intorno a Girolamo Sa-
vonarola (fol. 39-42). — Parere sull'usura, adesp. (fol. 45-50). — Elegia
lat. a Napoleone I di Gius. Sarchia?ii (fol. 51-53). — Copia di circolare del
Presid. del B. Gov., maggio 1808 (fol. 55).
Cart., in 4> sec « XIX, ff. 55. Leg. in cart.
II, V, 83.
« Descrizione di Grosseto e suoi distretti ecclesiastico, politico e militare »
compilata nel 1 761 .
Cart., in 4, sec. XIX. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (num. 803834).
II, V, 84.
Raccolta di osservazioni e note di storia naturale, meteorologia, e di rela-
zioni scientifiche di viaggi in Italia. Con indice d' animali, luoghi, piante,
persone ecc.
Cart., in 4, sec. XVIII, pp. 657. Leg. in pelle, impr. sul dorso il titolo: Miscellanea hi-
stor. natur. manuscripta.
II, V, 85.
Expositio super bannimentis generalibus Status ecclesiastici. — Precede l'in-
dice delle materie.
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134 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cart., in 4, sec. XVII, pp. 287. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (num.
803835).
II, V, 86.
« Congiura di Boemondo o sia Baiamonte Tiepolo di Catuffo Panchianio bu-
bulco arcade [poema]. Canto quella terribile congiura » ; in 1 2 canti.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. Sul dorso è impresso il titolo : Ba-
iamonte, poema del Valaresso.
II, V, 87.
« Comincia il resto della tavola dello decimonono libro delle morali di san-
cto Gregorio papa | ci dovemo humilmente te ... . ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 224. Il testo fin. mutilo al cap. 28 del lib. XXVII. Già di s.
Maria degli Angeli di Fir. — Provenienza: Acquisto (num. 503073).
II, V, 88.
« Difensione generale della vita e della dottrina del p. Ieronimo Savonaro-
la ». — Rime spirituale del med. (fol. 98 e sgg. ). — Vita e miracoli di
s. Umiltà.
Cart., in 4, sec. XVII. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 718630).
II, V, 89.
Cavalca Domenico, Medicina del cuore: copia recente, d'ignoto cod. del sec. XV.
Cart., in 4, pp. 399. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 503087).
II, V, 90,
« Il viaggio a caso: poema [adesp.]. Io vuo* cantare or che mi vien talento |
Cosi ebbe fine il gran viaggio a caso ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in pelle.
II, V, 91.
Notae scholicae in Svetonium et Horatium; adesp.
Cart., in 4, sec. XVII in., ff. 87. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 391095).
II, V, 92.
Relaz. della Rep. di Venezia del Della Torre ambasciatore imperiale.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 140. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto.
II, V, 93.
Dizionario alfab. di parole ital. senza dichiaraz. di significato.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 106. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto.
II, V, 94.
« Assiomi e segreti de* pp. Gesuiti per arrivare alla Monarchia. Instruzione
a' Principi cristiani ».
Cart., in 4, sec. XVIII. Già di Agostino Dini. Leg. in pelle. — Provenienza : Acquisto
(num. 759950)-
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II, V, 95.
Il Conclave, dramma per musica, pel carnevale del 1775.
Cart.. in 4, sec. XVIII, pp. 86. I fogli hanno il taglio dorato. Leg. in pelle con impr. in
oro. — Provenienza: Acquisto (num. 692403).
II, V, 96.
Visitatio Plebis Aliati mediol. dioecesis facta a. 1654. — Precede Y indice.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 117. Leg. in membr.
11, v, 97.
Vita del Card. Mazarino: « Sono li cenni de* gran personaggi » ecc.
Cart., sec. XVIII, in 4, ff. 30; il fol. 12 è scr. di recente. Leg. in m*rabr.
II, V, 98.
c Prohemio di Marsilio Ficino fiorentino sopra el libro dell' amore ad Bernar-
do del Nero et Antonio di Tuccio Manetti prudenti ciptadini fiorentini |
con amore perpetuo la ghodiamo amen. Finito el libro decto amore di
Marsilio Ficino fiorentino » (fol. 1-59). — « Tavola d' aghricoltura cavata
da Piero de Crescientii » (fol. 61). — « Qui apresso saranno ischrite le
nobilissime virtù de rramerino » (fol. 62). — Virtù e proprietà dell' olio
di ginepro (fol. 63). — « Versi di Ceco d* Ascoli. Mostra la vista qualità
del chore « (fol. 63). — Virtù di varie piante (fol. 63 e sg. ). — Delle par-
ti del corpo (fol. 65 e sg.). — Ricette (fol. 66 e sgg.).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 69 nitidam. scritti fino al 59: da più mani i sgg. Leg. in assi
cop. di pelle con borchie e tracce di fermagli. Membranacei i fogli di guardia. Sul pri-
mo è il son. « Soleasi nel mio cor star bella e viva »; c appresso sono i primi tre
vv. d' un « Sonecto in laude di una guastada di Lor. Scala ». Il cod. fu già di Mat-
teo di Nicolò Cerretani.
II, V, 99.
Spogli di voci da testi antichi (di P. Fan/ani '?); per ord. alfab.
Cart., in 4, molti ff. bianchi. Leg. in mezza membr.
II, V, 100.
Registro d'anticamera del card. Di Pietro; 1859-69.
Cart., in forma di vacchetta. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto.
II, V, 101.
c Notizie istoriche concernenti il R. Palazzo di Pisa »; adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 38. Leg. in pelle verde.
II, V, 102.
Cherubini Luigi, Messa in si bemolle a quattro parti ed orchestra.
Copia dell' autogr. esistenti nella R. Bibl. di Berlino, ms. 211.
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136 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, V, 103.
Poesie musicate da Carlo Bayer (Milano 1820-Casteggio 1850).
Leg. in mezza pelle. Dono della sig. Costanza Giglioli.
II, V, 104.
Fausto, Opera in musica del m.° Luigi Gordigiani.
Fogli 119. Leg. in tela. — Provenienza: Dono.
II, V, 105.
Aristenet, Lettere amatorie trad. dell' ab. Giulio Perini] autogr.
Cart., in 8, ff. 123. Leg. in cart. — Provenienza: Poirot.
II, V, 106.
« La Tiberiade di D. Cosimo Ferd. Muti marchese di Settimo, ove si tratta
del modo di rendere navigabile il Tevere » (fol. 1 e sgg.). — « Della
inondazione del Tevere del conte Onofrio Castelli » (fol. 47 e sgg.). — c Di-
scorso di Carlo lombardi architetto civile e militare sopra la causa dell'i-
nondazione di Roma » (fol. 86 e sgg.).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 98. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Nelli num.
02 [ 9 i].
II, V, 107.
Versione dei sette salmi penit. in versi: « Nel tuo maggior furore ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 16. Leg. in assi e mezza pelle. Provenienza : Nelli, num. 71
[io;].
II, V, 108.
Tractatus Iuris feudalis. Precede Y indice.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 91 scr. di mano francese. Leg. in cart. — Provenienza :
Salvagnoli, num. 2145.
II, V, 109.
Relaz. dell' isola d' Elba di « un uffiziale di fanteria del r. servizio di To-
scana », 1765.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 152. Leg. in pelle. — Provenienza: Salvagnoli num. 1736.
II, V, 110.
« Topografia militare di alcune strade, viottoli, posti, terre, castelli e città
della Toscana visitate e riconosciute per ordine del Gen. Com. march, du
Chetelet dal suo aiutante Giovanelli cap. nel secondo Regg. di S. M>
Imp. T 1747 ».
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 163. Leg. in pelle. — Provenienza: Salvagnoli, num. 2134.
II, V, 111.
Antinori Vincenzo Della vita e delle opere di G. Galilei libri quattro.
Cart., in 8, 1824-39. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 670483).
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FIRENZE 137
II, V, 112.
Trattato di cosmografia, adesp. e anep.
Cart. in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr.
II, V, 113.
« Osservazioni della lingua ital. raccolte dal Citwnio, illustrate ed accresciu-
te dal cav. Luigi Lampredi ; ristretto di Ottavio Gigli ».
Cart., in 8, 1831, ff. non num. e molti bianchi. — Provenienza : Acquisto (num. 503092).
II, V, 114.
« Le furberie di Scappino; commedia di m. de Moller trad. dal francese ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 327403).
II, V, 115.
« Libro d' aritmetica nel qual si tratta principalmente dei casi mercantili
con alcune altre belle ragione.... messe insieme per mano di Santi Papini » .
Cart., in 8, 1604?, ff. 165. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto.
II, V, 116. (Magi. CI. XXXVI, num. 77 2 ).
Volgarizzam. acef. deir epistole e dei vangeli che si leggono alle messe del-
l' anno secondo V ordine del Messale rom : « A tratti vanno et i lebrosi
sono mondati et i sordi hodono J laude et gloria in sechula sechulorum
amen. Vbi charitas et hamor ibi Deus est ». Nei primi 4 ff. non num. è
la tavola.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 155 num. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza:
Crusca, num. 21.
II, V, 117.
Decreta et constitutiones synodales Pisarum editae anno 1582 stilo jys.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 74 scr. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1861 ).
II, V, 118.
c Incipit liber sententiarum sancti Hlstdorl episcopi »: mutilo in fine.
Membr., in 4, sec. XIII, ff. non num. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 18 19).
II, V, 119.
« Calchi e impressioni della serie di tutte le monete battute da ciascuno dei
Principi regnanti nel tempo, del loro dominio in Toscana cominciando dal
duca Alessandro de Medici fino a Gio: Gastone: raccolta fatta da me /•
gnazlo Orsini in venti anni di diflìcultose ricerche ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg, in pelle. — Provenienza : Poirot.
II, V, 120.
Catal. cronol. dei « Consoli riseduti dal 11 92 al 1769 ».
Membr., in 4, sec. XVIII, ff. non num. e molti bianchi. Leg. in assi cop. di pelle con
borchie e due fermagli. — Provenienza: Acquisto (a. 1807).
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13^. MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, V, 121.
Carte geografiche (num. 68) delle Comunità dello stato di Toscana. Precede
T indice.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 70. Le carte sono a colori, con nitidissime indicazioni di
luoghi. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 742821).
II, V, 122.
« Incomincia il primo libro della guerra italiana con tra a* Gothi, composto
per missere Leonardo d' Arezzo al R. P. D. Giuliano cardinale di sancto
Agnolo » [titolo in maiuscole e in linee d' oro e d' azzurro: così pure i
titoli del prologo e dei libri]. Fin.: « Et così fu fine dell' anno decimo
octavo di questa guerra. Finis ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. m scr. Miniati i margini dei ff. 1 a e 3 a, dove, nel marg.
inf., è uno stemma sostenuto da due putti colle ali rosse. A colori in campo d* oro
le iniziali dei prologo e dei singoli libri con fregi marginali. Leg. in pelle rossa. —
Provenienza: Acquisto (num. 683929).
II, V, 123.
Catalogo alfab. degli Accademici della Crusca, compilato nel 1766.
Cart., in 8 oblungo, sec. XVIII, ff. non Hum. Leg. in mezza membr.
II, V, 124.
Vite d* illustri fiorentini : di Bartolomeo Valori di Luca di Simone della Rob-
bia, volgarizzata ( fol. 1 ) ; — di Filippo Scolari di Iacopo di Poggio, volga-
rizzata (fol. 30); — di Piero Capponi di Vinc. Acciainoli (fol. 45); — di
Nicolò di Piero Capponi di Bernardo Segni (fol. 68); — di Francesco Fer-
rucci (lettera adesp. al Varchi fol. 123). — « Istoria della famiglia degli
Strozzi descritta da Lorenzo di Filippo [Strozzi] » (fol. 135). — Vita del
sen. Carlo di Tommaso Strozzi di Luigi suo fratello (fol 205-215).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 217. Leg. in membr.. — Provenienza: Acquisto (num. 749145).
II, V, 125.
Lett. dei cardin. Altieri e Barberini, di Leopoldo duca d f Holstein, di Ch. Ancheu .
di Alby, di Lucrezio Barberini, del Cardin. Sacripante, del Cardin. Acciaioli,
di Annibale Albani, e del Cardin. Ferrari al gesuita Giovanni Maria Bal-
diggiani, in Roma (1695-1699).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 69. Leg. in mezza menbr. — Provenienza: Dono Brunicardi.
II, V, 126.
« I due soli in Roma ». Minuta di scritture adesp. sulla questione del po-
tere temporale, con la data del dicembre 1870. Precede l'opuscolo a stam-
pa di C Alberi del dominio temporale della Chiesa; Firenze, tipogr. Ric-
ci, 1870; la cui coperta è postillata dalla stessa mano.
Cart, in 8, sec. scorso, ff. 57 di varia misura. Leg. in mezza pelle. — Provenienza:
Acquisto, num. 746569.
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FIRENZE I3Q
II, V, 127.
Capitoli e constituzioni del Monastero di S. Maria di Monte Domini, 1736.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 61. Leg. in membr. — Provenienza: Palagi.
II, IV, 128.
« Incipit proemium Sancii Augustini episcopi in psalmo centesimo octavo de-
cimo. Psalmos cetoros quos codicem psalmorum novimus continere » . Fin:
« Ergo si sedit ex infirmitate sessio illa humilitatem significat » . — « In-
cipit libellus [Agotardi] qui nominatur Norma laicalis. Si tamen placue-
rit eis quorum potestas de hoc iudicandi. Christianissimus et per omnia
orthodoxus ac piissimus dominus Lludovicus imperator | augmentum cor-
poris faciat in aedificatione sui in caritate amen ».
Membr., in 8 bislungo, sec. XV, ff non num. ; le rubriche dei capitoli in rosso, e le
iniziali, nello scritto di S. Agostino, a colori. Leg. in membr. — Povenienza : Acqui-
sto ( a, 181 7 ).
II, V, 129.
L' Etica d* Aristotile, volgarizzata da maestro Taddeo. Comincia, acefala, colle
parole « . . . . [vi]rtude de quella operatione : Verbi gratia lo buono crea-
tore quando egli cetera » , del cap. 5 del libro 1. Fin. : « e perchè la
legge è simele a li costumi. Explicit liber Ethice Ar. philos. vulgari^^a-
ta a Magistro Taddeo. Deo gratias, amen » . Precede, sul verso della pri-
ma carta, la tavola dei capitoli.
Membr., in 8, sec. XIV, ff. non numerati, colle rubriche dei capitoli in rosso. Leg. in
assi coperte di pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 181 5).
II, V, 130.
e Relatione di Roma toccante il Pontificato di Pio quarto et di Pio quinto
del clarissimo Tiepoli ». Com.: « Io provo maggior difficoltà nella Rela-
tione che son per fare al presente » . Fin. : « di dover ricevere da lui ot-
timo et utilissimo servitio ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 65. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Rinuccini.
II, V, 131.
« In isto libro scribentur omnia acta in capitulis provincialibus provincie Thu-
scie ordinis fratrum Dei genitricis Marie de Monte Carmelo, incipiendo
anno Domini 1409 ». Gli atti vanno fino al 1491.
Membr., in 8, sec. XV, ff. non numerati, scritti in parte in due colonne. Leg. in membr.
Appartenne alla Biblioteca del Carmine. — Provenienza: Acquisto: (a. 181 7).
II, V, 132.
Cicalata in lode dei Cuochi, di Domenico Poltri recitata da lui dopo la Stra-
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I4O MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
vizio dell'Accademia della Crusca la sera del 15 settembre 1692. Segue
un capitolo in terzine sullo stesso argomento.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Bargiacchi.
II, V, 133.
Leonardo Aretino, De bello punico, volgarizz. Com.: « E* parrà forse a molti
che io vada dietro a cchose troppo antiche avendo per materia preso a
scrivere della prima guerra punicha ». Fin.: « Et non molto da poi tolte
loro le posessioni, costretti furo in gran parte abandonare il paese. ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. non numerati. I^g. in membr. sul cui recto è scritto : « il
presente libro de primo bello Punico lo fece Leonardo Aretino in lingua latina, e poi
lo traslató da se stesso nella toscana ; e si trova stampato dietro a una anticha tra-
duzione di Tito Livio, stampato a Venezia in fogli : ma è molto scorretto lo stam-
pato ». — Provenienza : Bargiacchi.
II, V, 134.
Precetti sulla figura del corpo umano, in servigio degli artisti; ed avverti-
menti sulla tecnica della pittura, tratti da più scrittori.
Cart., in 8, sec. XVIII, di pp. 360, con qualche figura in penna. Leg. in membr. —
Provenienza : Poirot.
II, V, 135. (già II, Vili, 63).
Satire di Benedetto Menzini (fol. 1-81). A c. 3: « Osservazione intorno alle
satire del sig. Benedetto Menzini. Le presenti satire sono state collazio-
nate primieramente deir ili." 10 sig. Lorenzo Pucci il quale fece copiar
le medesime dall' originale dell' autore sul principio che uscirono alla lu-
ce. Di poi molte notizie intorno ad esse si sono ricavate dalle note ma-
noscritte dell' eruditissimo sig. Dott. Ant.° M. a Biscioni. E da notarsi che
queste satire sono state corrette dall' autore in varii luoghi, come nelle
note a ciascheduna si vede. Sono state variamente ordinate; e dopo
quest' osservazioni si pongono due ordini, coi quali sono date fuori, così
manoscritte come stampate » . — Lettere ( n. 7 ) dello stesso ad Alessandro
Marchetti, senza data (fol. 84-88). — «Parole del sig. B. Menzini quan-
do prese 1' ufizio di governatore nella Vener. Compagnia di S. Antonio
Abate, il primo sabato di settembre 1681 » e « Parole del medesimo a-
gli altri fratelli ufiziali » (fol. 89-91). — Satira contro Roma « per l'al-
legrezza che mostrava nella morte dello zelante Sommo Pontefice Inno-
cenzo XI ; composizione di incerto autore la quale è molto mancante : Ec-
co Innocenzo morto e sotterrato | pentita un giorno laverai col pianto » ; e
« Altra copia della Satira precedente intera » (fol. 92-98).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 98. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
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II, V, 136. (già II, Vili, 68).
Dicerie volgari in servigio di magistrati de* Comuni e di privati. Com. : « Si-
come il devoto figliuolo sicuramente puote et dee ricorrere al suo padre » :
Fin. : « a conoscere et a consiliare il milliore della nostra cittade et delli
amici nostri » . Non sarà inutile dare le rubriche d* ogni orazione :
1. Come li ambasciatori d' alcuno comune debbono dire a llor Segnore quando bisongnia-
mo d' aiuto.
2. Come si dee domandare consiglio et aiuto in una nuova guerra.
3. Sicome si dee richiedere 1* aiuto del Re, overo amico e sengnore a cominciare guerra.
4. Come si dee dire a mettere concordia tra due cittadini.
5. Come si dee dire a consolatone dell' amico morto.
6. Come si dee dire al nuovo segnore che viene d' altra parte.
7. Sicome si dee dolere alcuno officiale dinnanzi al Singnore.
8. Come si domanda ragione d' ingiuria facta da uno cittadino ad altro di diverse terre.
9. Come si de* dire al rectore della cittade da parte de' maggiori, quando si conmecta
un grave maleficio.
10. Come si de* dire quando alcuno comune si duole d' alcuna divisione o cacciata dì
terra amicha.
11. Come si dee ringratiare la cittade che consente a diricti prieghi di pace.
12. Come si de* dire quando vuoili adimandare consiglio alli tuoi parenti o amici.
13. Anche come si dee domandare consiglio.
14. Come de* dire il rectore d' andare contra i ribelli per forma di statuto.
15. Come si de' dire al segnore quando comanda cosa che sia grave.
16. Come rispuosero li cittadini d' Alfea.
17. Come il segnore de' richiedere et ammonire li suoi fedeli a guerra quando bisongnia.
18. Come si dee consilliare a disporre li uficiali.
19. Come si de' dire per mutare officiali.
20. Come de' dire lo rectore quando vuole arbitrio per alcuno maleficio.
21. Risposta alla podestade.
22. Come si de' dire quando si richiede in istrana terra il malfactore.
23. Come si de' dire quando si vae per la podestade a una altra cittade.
24. Come si dee dire quando li amici si vanno a rallegrare della Victoria.
25. La risposta.
26. Come si de' dire alla città sconfitta.
27. La risposta.
28. Come si dee dire quando si vuole fare compagnia con li amici.
29. Risposta.
30. Come si de' dire al Papa che vegna a tenere corte in alcuna terra.
31. Come si de' dire alla podestade che faccia giustitia.
32. Avocatione in contrario.
33. Come li cacciati di loro terre debbono dire al papa etc.
34. Come de' dire lo studiante bisognioso di pecunia.
35. Come si de' dire al rectore contra la setta contraria.
36. Come si de' dire alli huomini della casa dell' amico offeso.
37. Come si de' dire «il Papa per torre lo 'nterdecto.
38. Come si de' dire a li amici quando anno offeso altrui disa vedutamente.
39. La risposta.
40. Come si de' dire alli offesi.
41. La "risposta.
42. Come si de' dire quando la terra si dae a signore.
43. Come si de' dire per la perdita del capitino della guerra.
44. Come si de' dire al rectore quando non fae iustitia.
I42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
45. Come se de' dire al comune quando il cittadino è electo per rectore d' altra terra.
Membr., in 8, sec. XIV, ff. non numerati con le rubriche in rosso e le iniziali in rosso
e bleu. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, (a. 1837).
II, V, 137. (già II, Vili, 79).
« Incipit conpendium figurarum mortalium. Abstinencia. Castigo corpus meum
| Expliciunt figure fratris Antonii RampichoUi de Gancia ordinis sancti Au-
gustini ». Precede un prologo dell'autore, che qui è detto « Frater An-
tonii Rampologus », « religiosis viris in Christo dilectis studentibus nea-
politani conventus fratrum heremitarum ordinis sancti Augustini ».
■ Membr., in 8, sec. XIII, ff. non numerati e scr. in doppia colonna, con le rubriche dei
capp. in rosso e bleu, ed in fine la tavola delle materie. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Acquisto (a. 1 8 1 7) .
II, V, 138.
Descrizione del viaggio di cortigiani e famigliari del Granduca di Firenze in
Germania, nel 1688 « per la Serenissima Sposa », compilata da Liborio
Alessandrini maestro di casa.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Acqui-
sto (a. 1824).
II, V, 139.
Discorso di m. Giovan Fra?iccsc0 Lottino sopra l'azione del Conclave (fol. 1-55).
— Relazioni su i conclavi di Clemente v (fol. 62); — Niccolò v (fol. 75);
— Leone x (fol. 95); — Adriano vi (fol. 113); — Clemente vii (fol.
125); — Paolo in (fol. 165); — Giulio ili (fol. 177); — Marcello il (fol.
207); — Paolo IV (fol. 221); -- Pio iv (fol. 241); — Pio v (fol. 281);
— Gregorio xm (fol. 327); — Sisto v (fol. 345); — Urbano vii (fol.
365); — Gregorio xiv (fol. 395); — Innocenzo ix (fol. 503); — Clemen-
te vili (fol. 523).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 576. Leg. in membr. — Provenienza : Rinuccini.
II, V, 140. (Magi. Ci. XXV, num. 671-683).
Sigismundi Titti Historiarum Senensium tomi x. Il voi. I va dalle origini di
Siena al 1267; il il al 1399; il ni al 1402; il iv al 1459; il V al 1473;
il vi al 1505; il vii al 1 5 1 5 ; T vili al 1520; il IX al 1525; il x al 1528:
e s'intitola « volumen miscellaneorum », perchè contiene anche T appen-
dice ai volumi precedenti. — Ad ogni volume va innanzi la tavola degli
autori citati ; e seguono ad essi in tre volumi separati, e di diverso sesto,
indici copiosissimi di persone, di cose e di documenti.
Cartacei, sec. XVIII,. in voli. 13, di cui i primi dieci infoi., rispettivamente di pp. 473,
524, 555, 440, 478, 618, 593, 429, 627 e 692, e gli altri tre, contenenti l'indice,
in 8, di fl. non num. — I voli, della Storia appaiono trascritti da \arii, per coni in is-
\
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sione dell' ab. Galgano de Bichis tra il 1725 e il 1727: dell'ultimo si dice che l'o-
riginale « fuerat Dominici Mariae Gratii, presbyteri s. Georgii Senensis, a. quo accepe-
rat Volumnius Bandinellus Patriarcha Constantinopolitanus Praefectus Domus Pontificis
Alexandri VII, cui dono dedit, a. 1689 ». Legati in membr. — Provenienaza : Archi-
vio di Stato.
II, V, 141. (Magi. CI. XXV, num. 685).
Giovanni di Neri Cambi, Storie fiorentine. Sul fol. dopo il frontespizio: « Da
un libro antico raccolse varie memorie di Firenze dal suo principio fino
al 1459, che sono da 1 fino a 374. Di poi scrisse le cose seguite a suo
tempo dal 1480 fino al 1535, che sono da 375 fino al fine ». Seguono me-
morie registrate da altri della famiglia Cambi, fino al 1595, e con indice
di nomi.
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 1207 oltre l'indice. Leg. in pelle verde. — Provenienza:
R. Archivio di Stato.
II, V, 142. (Magi. CI. XXV, num. 686).
Filippo Nerli, Commentari delle cose di Firenze dal 12 15 al 1537, divisi in
XII libri. Com.: « Considerando quanti travagli habbia havuto sempre la
nostra città, e quanto siano stati sempre poco uniti | alle guerre et im-
prese de i Principi grandi che si movessero contro al nostro Duca et al-
lo Stato suo ».
Cart., in fol., sec. XVII, pp. 737, oltre la tavola delle famiglie ricordate. Leg. in pelle
verde. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 143. (Magi. CI. XXV, num. 687).
« Notizie storiche delle cose di Firenze dall'anno mdxxvii al mdl in circa,
portate da G. fi. fiusini in lettere xxvi scritte da Roma a M. Benedetto
Varchi » (pp. 1-446). — « Notizie storiche delle cose di Firenze dell'an-
no MDXXIX in circa portate da M. Marco Foscaro ambasciatore veneto al-
la Rep. di Firenze nella sua relazione al Senato di Venezia» (pp. 1-190).
Cart., in fol., sec. XVII, di ff. 416 e 190. Segue a ciascuna delle due parti una tavola.
Leg. in pelle verde. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 144. (Magi. CI. X&V, num. 688, 689).
« Storie fiorentine di Bernardo Segni dal MDXXVII al MDLV » : tomo I, dal
1527 al 1534: tomo il, dal 1534 al 1555. Precede il primo tomo una bre-
ve vita del Segni, scritta da M. Andrea di Lorenzo Cavalcanti; e segue il
secondo la consueta tavola delle famiglie.
Cart., in fol., sec. XVII, in 2 voli, di complessive pp. 1085. Lqj» in pelle verde. — Pro-
venienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 145. (Magi. CI. XXV, num. 601).
Bartolomeo Cerretani, Storia di Firenze dal principio della città sino air anno
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144 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
15 12. In due parti (pp. 1-1000). Lo stesso, sommario della storia di Firen-
ze, scritta in dialogo, dal 1494 al 15 19.
Cart., in fol., sec. XVII, in due voli, di pp. 1000 e 162. Segue alla storia e al somma-
rio un particolare indice delle famiglie. Leg. in pelle verde. — Provenienza : R. Ar-
chivio di Stato.
II, V, 146. (Magi. CI. XXV, num. 692).
Migliore Cresci, Istorie d' Italia dal MDXXV al MDXXXXVI.
Cart., in fol., sec. XVII, di pp. 550, compreso P indice delle famiglie. Log. in pelle ver-
de. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 147. (Magi. CI. XXV, num. 693).
Notizie varie delle cose di Firenze dal 1494 al 1523 scritte da Francesco Cei
(pp. 1-294). — Impresa di Pisa fatta dai signori Fiorentini Tanno MD
scritta da Biagio Buonaccorsi a Luca Antonio degli Albizzi (pp. 1-113). —
Memorie istoriche delle cose di Firenze scritte da frate Giuliano Ughi
dalla Cavallina dal MDI al MDXLVI, divise in tre parti (pp. 1-235).
Cart., in fol., sec. XVII, di pp. 294, 113 e 235. Ogni scrittura è seguita dal consueto
indice. Leg. in pelle verde. Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 148. (Magi. CI. XXV, num. 694).
Sollevazione de' Ciompi del MCCCLXXIIX, descritta da Gino di Neri Capponi
(pp. 1-52). • — Altra narrazione del medesimo, più breve ( pp. 53-68). —
Ricordi dello stesso: « Fecegli in sua vecchiezza quando stava in casa in-
fermo, del qual male si morì Tanno 1420 > (pp. 69-79). — Commentarii
delle cose seguite in Toscana dal 141 9 al 1456, ed acquisto di Poppi,
scritti da Neri di Gino Cappotti (pp. 1-322). — Memorie di varie guerre
de' Fiorentini e del loro governo ed ufizi, scritte da Goro di Stagio Dati,
dal 1380 al 1440 (pp. 1-255).
Cart., in fol. sec. XVII, di pp. numerate separatamente per ogni scritto. Leg. in pelle
verde. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 149. (Magi. CI. XXV, num. 690).
Istorie fiorentine del Cavalcanti dal ìMCCCCXXVII al MCCCCL: in dodici libri.
Cart., in fol., sec. XVII, di pp. 711 e l'indice delle famiglie ricordate. Leg. in pelle ver-
de. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 150. (Magi. CI. XXV, num. 696).
Cronica di Dino Compagni, delle cose occorse nei suoi tempi, dall' anno
MCCLXXX fino all'anno Mcxrxn, distinta in libri tre (pp. 1-105). — Sto-
ria fiorentina di Melchiorre Stefani dal MCCCVIII al MCCC11L ( pp. 1-335). —
Memorie storiche dell' anno mccclxxiv al mccclxxxxviu, cavate da un
libro di ricordi scritto da Naldo di scr Nepo di ser Gallo da Montecatini
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(pp. i-i 79 ). — Diario di varie cose di Firenze dal 1340 al 1381, del Mo-
?ialdi (pp. 1-53).
Cart., in fol., scc. XVII, con numerazione a parte per ogni scrittura. Leg. in pelle ver-
de. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 151. (Magi. CI. XXV, num. 695).
Storia di m. Doiiato di Lamberto di Filippo di Buonaccorso di Pietro di
Berto Velluti, che fu cominciato da lui a scrivere V anno MCCCLXVII (pp.
1-254). — Origine e progresso della famiglia Pitti, scritte da Buonaccorso
di Neri Pitti V anno MCCCCXII (pp. 1-164). — Memorie storiche delle cose
di Firenze e della famiglia Morelli scritte da Giovanili di Paolo di Bari.
Morelli nel sec. del MCCC (pp. 1-1 76 ). — Istoria e ricordi dell' origine
della famiglia Morelli, scritti dallo stesso intorno air anno 1393 (pp. 177-236).
Cart., in fol., sec. XVII, con numerazione distinta per ogni opera. Leg. in pelle verde.
— Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, V, 152. (Magi. CI. XI, num. 72).
Trattato di aritmetica in volgare, adesp. e anepigr. : « In nomine Domini a-
men. A nostro amaestramento vogliamo achominciare a fare uno tratato
sopra T arte della ari smetrica, voi garemente chiamata abacho" | il terzo a-
veva T amicho loro aveva 571 il chavallo valeva 219 chosì
s' usa di fare nelle simiglianti ».
Cart., in fol. oblungo, sec. XV, fi*. 180. Leg. in pelle e .tela. Sul dorso « Anonimo fio-
rentino Arimmetica ». — Provenienza : Gaddi, num. 6.
II, V, 153. (Magi. CI. XXV, num. 436).
Tavole della popolazione di Roma dal 1641 al 1650, ripartite per parrocchie
e per condizione sociale.
Cart., in 4, sec. XVII, fi. non numerati. Leg. in cartone. — Provenienza: Biscioni.
II, V, 154. (Magi. CI. Ili, num. 68).
Scrittura di « Logica e Filosofia peripatetica », secondo si dice nel foglio
di guardia; in lingua araba.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 155. (Magi. CI. Ili, num. 94).
Commento al Trattato del (j-azari sul modo di leggere il Conino, in lingua
araba, di mano di G. B. Raimondi. Per più precise indicazioni V. Lupo
Buonazia, Catal d. codd. Arabi della Bibl Naz., p. 8.
Cart., in 4, scc. XVII E, fi. non num. di varia misura. Leg. in cart. — Provenienza;
Cocchi.
G. Mazzatinii — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, xi ro
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146 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, V, 156. (Magi. CI. IV, num. 53).
Grammatica della lingua inglese, in ital., che si dice stampata a Londra da
Giovanni Brightland, nel 17 14.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 78. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, V, 157. (Magi. CI. Ili, num. 95).
Giovati Battista Raimondi, Scritti varii riguardanti la lingua araba e la tipo-
grafia vaticana di lingue orientali.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, V, 158. (Magi. CI. XXI, num. 33).
« Prolegomena in Ethicen. Quae hoc loco de morali philosophia in genere
intelligenda sunt in duas partes dividi possunt | unde felicitas vera non
est nisi qua toto tèmpore vitae durat »; e poi « in caput decimum », il
che prova che il commento è mutilo.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in carta. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 159. (Magi. CI. XXI, num. 46).
Lorenzo Giacomini Tebalducci, Ragionamento d' amore fatto nell'Accademia fio-
rentina. Com. : « Perchè tutte le operationi deir homo tendano a qualche
fine, che come bene vero o apparente ». Fin.: « et non potendo essere tra
e* primi e tra e' migliori, sforzasi non essere tra gli ultimi e tra i peg-
giori ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cartoncino. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 160. (Magi. CI. VII, num. 1038).
« Poesie latine di diversi autori.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 129, ma le poesie sono per lo più su i loro fogli originali, riu-
niti poi insieme. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num. 1354 dei mss. in 4.
Fol. 1. Lettera di Guido Guidi, allo spedalingo degli Innocenti [V. Borghini], di Pisa, 7
giugno 1563.
Fol. 3-4. Ad Aloisium Guicciardinum Elegia in mortem patris, adesp. ; preceduta da una
lettera :
O mihi certa salus, nostris spcs unica rebus.
Fol. 5-10. [/. Sannazariy De partu Virginis : il I libro] Virginei partus magnoque equaeva
parenti | Et vaga Sysiphiis haescront saxa lacertis.
Fol. 13 e sg. Epist. latina del Fracastoro, il cui nome è scritto d'altra mano sul margine:
Batte, animos quando tristes curasque levare.
Fol. 15. Lucas Anfcllarttniy Elegia: seguono due epitafi :
Ergo ne Letheas iuvenes detruxit ad undas.
Fol. 16-17. Pi-tri Angt l i lìargavi Elegia ; queritur Chloris Sitam puerum aegrotari quem de-
pcriebat (Sul tergo del fol. 17 alcune regole ed esempi di prosodia) :
An quia res hominum preceps fortuna gubernat.
Fol. 19. Epist. adesp. :
Bembc, huius decus eximium, sacclique futuri : sopra, della stessa mano , è cor-
retto : « tui ornamentimi ingens et gloria saccli ».
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Fol. 20. Cinque epigrammi latini :
Tres fuerant Carites, sed dum mea Lesbia vixit
Paupertas me sacra domat, dirusque Cupido
Sextus Nero, sextus Tarquinius, sextus et iste.
Armatam Pallas Venerem Lacedemone visens
Quis dives, ? Quis nihil cupit. Quis pauper ? Avarus.
Fol. 21. « Ad Alexandrum Farnesium, cardinalem amplissimum, de Petri Victorii Variarum
Lectionum opere » :
Multum cui Patria imperans hetruxis.
Fol. 22. Gabrieli is Phacrnì Mures et Feles ». Nel fol. 23 : « Ad Paulum Quartum e di
altra mano « da Guicciardini »:
Murium vis magna in unis aevum agebat aedibus.
Fol. 24. Nicaeae urbis de se ipsa deploratio ad Franciscum Gallorum regem, adesp. :
Ah, pudet affinis me dira in pectora Regis.
Fol. 25. Sbplicatio prò capti vo, adesp. :
Carmina te moveant Princeps, hoc quaerit Apollo.
Fol. 26. Lettera lat. adesp. e acef. : Com. : « postea quam et Pompei commoratio diu-
turnior ».
Sonetto latino « Soldo Strozzae » : Ave, Solde nobilis et dare.
Fol. 26. Bartholomeus de Prato velcri not., sonetto :
Se '1 fato alla fortima guida e regge.
Fol. 27. Lettere latine di Antonio e d' Angelo Findibacci da Perugia ad Andrea Quaratesi
e di questi a loro (1424).
Fol. 28-29. Apostropha ad musas :
Dicite Tespiades, tuque o Pyercia Virgo/
Fol. 33. Cyriaci Anconitani De praeclar. rerum Amicicia materni eloquii Carmen :
Quel sir che socto 1' ideale stampa.
Fol. 34. Traduz. latina del Son. del Petrarca-. S' amor non è, _che dunque è quel eh' i'
sento ?:
Quidquid, si non amor est, denique scntio ?
Ivi. Traduz. lat. del son. del Petrarca : Pace non trovo et non ho da far guerra.
Fol. 35. Ad Cosmum Medicen F. D. P. Angelus Bargaeus ;
Exitium Europae miserati instare propinquum.
Cosmus et Alcides constanti foedere vires.
Ivi. Ad Cos. Med. Ben. Varchius :
Magnus erat prò se, vel maximus inelyte Cosme.
Fol. 36. B. Varchi, Franciscus Vinta, Andreas Angulus, Epigrammi in morte di Maria
de Medici.
Fol. 40. Carme adesp. :
Te flebimus flos Hesperiae Pucr.
Fol. 41. Epigramma in Selvagum :
Praetor vetasti, ne quis tibi malcdiceret.
Ivi. Pasquillus accusatus quod lambos in Selvagum scripserit excusat se :
Quid vos Iambi me vocatis auctorem.
Ivi. Epitaphium prope Bencventum repertum :
Viator siste gradum nam mira audies.
Ivi. Epigrammi « in Michelangelum Bonarrotum » :
Quam dederas vitam, reddunt tibi marmora, nam.
Siste gradum, pandam tibi mira, viator ! Apellem.
Fol. 42. P. A. Bargaei In Ammannati Hcrculcm et Antaeum :
An de hoc Alcides in signum est versus ? et ille.
Fol. 43. Carme adesp. e anepigr.
Petre, minus iuxta Sebcthum labere pennis.
Fol. 44. Ad III. et Rev. D. Iacobum Aldobrandinum Apost. Sedis nuncium et Episcopum
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Troianensem D. Antonii Grcgorii Troiani Odes :
Munera quae variis mitto contesta camoenis.
Fol. 45 sgg. Divae foelici rivierae Iacobi Alpherabii panaegyris :
Diva animo, vultuque pari, mortalia virgo.
Fol. 49. Pieri Senili Phantini Tredotiani ad splendidissimum equitem vatemque praecellentem
Dominum Bulgarum Rocchensem Epigramma :
Diebus elapsis lectitari quaedam tua carmina.
Fol. 49. Lettera di Lodovico Ercolano « domino Bulgaro Arcis Sancti Cassiani praefecto di-
gnissimo »; da Imola, 23 novembre 1492.
Fol. 50. Carme anepigr. e adesp.
Difficile est obstare deis, statuere quod ipsi.
Fol. 51 sgg. Versi lat. « Per la citta di Mantova presa e saccheggiata »: il titolo di ma-
no dello Strozzi :
Excipe sinuosis coclorum tractibus Ecbo.
Fol. 53. In Lydiam puellam ; carme. In fine, d'altra mano: di Mjizio Piacentini Friulano.
Aurea sunt flavi, mea lux, tibi fila capilli.
Fol. 54. Distici lat. : Ioanni Falganio Mutius Piacentinus Foroiuliensis : colla traduz. :
Falgani, doctae iam se mirantur Athenae.
Falgan, se stessa Atene estolle e ammira.
Fol. 54 sgg. Muzio Piacentini, Sonetti :
L' immortai d' Etna e di Vesuvio foco.
A Dio rubella et a natura move.
Quella destra, quel ferro e quel valore.
Un riso che a morir beando guida.
Fol. 56. Distici adesp. ; ad Petrura Orlandinum ; colla traduzione italiana :
Orlandine, tuo taciti pendemus ab ore.
Pende dal tuo parlar ciascun di noi.
Fol. 57 sgg. Versi latini « per la città di Mantova » ecc. identici a quelli del fol. 51.
Fol. 59. Maii Bazantii, Epitaphium Michaelis Angeli Bonarroti :
En tibi, ne properes narrabo mira, viator.
FoL 60. Ad magnificum et doctissinium virum Donatum Acciaiolum Pisarum praesidem Lau-
rentiu s Lippius Collensis :
Candida sub docto facundia pectore surgit.
Fol. 62. Ad conspicuum Doct. Dom. Bartholomeum de Sancto Angelo in Vado, malorum
pernitiem Pycri Sauli Phantini Tredotiani Epigramma :
Flamineas rectum penitus iam liquerat oras.
Fol. 63. Sebastiani Sanleolini in Senis vitam versus :
Vita senis, bene eulta donius, bene cultus agellus.
Fol. 65 sgg. G cor gii Bochananii Scoti, ad Valium Burdugalensem consiliarium regium :
Posse putet quisquam fieri doctissinte Valle.
Fol. 71. De Camillo Urbis custode : distico adesp. :
Qui Romani ut servet Romanam dirai t urbem.
Fol. 72. Ad Petrum Vie tori um : carme adesp. :
Egregii vero tutores atque patroni.
Fol. 73. Giovanni Batt. Giordani, In obitu ser. Cosmi Medicis Etruriae Ducis advenae
et civis fiorentini colloquium :
Advena : Undique cur lachrimae ? cur tot suspiria ? luctus.
Fol. 74 sgg. Petrus Ghcrardiies In nuptias Francisci Medices et Ioannae Austriae :
Etrusca gens, quae deges ab hostibus.
Fol. 79 sgg. Melchior Barlaeus, carme a Francesco de' Medici :
Salve iterum mihi tu, Princeps, quo Thuscia tota.
Fol. 82 sgg. Lo stesso, carme in lode di Francesco e Giovanni de' Medici :
Salve, Thuscorum princeps dignissime, salve.
Fol. 85. Alcuni distici latini, adesp. e anepigr. :
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Poeta poetarum praecinxit tempora lauro.
Fol. 86. « Versi di me ser Bulgaro a Monsign. Vescovo Briton (?) a Roma » :
Dive Puer reverende mihi, dignissime praesul.
Fol. 87. « Versi di me ser Bulgaro al confalonieri perpetuo, manda' per Piero [F]ornico-
ni uscito prima della Roccha » :
Nate tui domini Tornasi de Soderinis.
Seguono altri distici, in due abbozzi, di cui il principio è :
Bulgar Iulus eques, comes ex regalibus aulae.
Fol. 88 e sg. Vaticinium Abbatis Ioachin in antiquo codice scriptum anno salutifero
MCCCLIII : sonetto :
Un 1 et un 5, un 1 con un 6 torto.
2. Quattro distici ascetici, in ital. e in latino :
Non arse tanto il buon figliuol d' Isac.
3. Ottava anepigr. :
Nel mille cinquecento circa il trenta.
4. De sta tu mortalium et conditione vitae humanae, distico :
Esse fuisse fore haec tria florida sunt sine flore.
5. Distici anepigr. :
Antiquitatis carmina fatidica prò Venetis.
6. Regimen sanitatis : sonetto :
Se voi star sano, observa questa norma.
Seguono altri epigrammi e proverbi.
Fol. 90. In Academiam florentinam; distici adesp. :
Evertere solo bellorum incendia Romani.
Fol. 91. Ad Aloisium Crini tum ; distici adesp.:
Si manet alta Dei sententia pectore firma.
Fol. 92. Pro sanctiss. dom. nostro Leone X summo Dei gratia Pontifke ; carme in distici,
adesp. :
Cosmus erat Celebris medica vir prole creatus.
Fol. 92-93. Lamentatio Feltri a barbaris combusti ; ternari :
Surgite voi, pietosi umani spirti.
Fol. 94. Distici latini, adesp. e anepigr.
Candida iam patavam Victoria venit ad urbem.
Fol. 95-96. 1. Alessandro Pucci a benedetto Varchi : una lettera e un carme latino, del
quale il principio è :
Dum magno gratus Cosmo, charissimus orbi.
2. Benedetto Varchi ad Alessandro Pucci, lettera e distici c. s. : il principio di
questi è :
Cum mihi, Alexander clarissime, et optime cultum.
Fol. 97. Io. Frane, Milanii Carmen acrosticum in laudem s. Ignatii :
Ut tibi sacrarem hos versus, amplissime praesul.
• Fol. 98. Dello stesso ; in laudem s. Francisci Carmen (sec. XVII) :
Extintos radiis animare recentibus Indos.
Fol. 99-100. Ode sacra Aemilii Vezosii Medici ac Philosophi in reliquias Arretium delatas
s. Ignatii (sec. XVII) :
Qui vult ille sibi tam celer advolans.
Fol. 101. Ode sacra dello stesso; ad s. Philippum Nerium in sanctorum numerum relatum
(1622) :
Huc ades tandem, precibus vocatus.
Fol. 103. De s. Actinia et Grcciniana civibus Vulterranis, ode adesp. (sec. XVII) ?
Thuscorum inclyta Regia.
Fol. 105-6. Benedetto Varchi, Sub effìgie Leonorae Flòren. Ducissae :
1. Qualis ab Eois cum sol caput extulit undis (ode).
2. Ben poteo del Bronzin la mano e 1' arte (epigr.).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
3. Ben poteste, Bronzin, col vago altero (son. « al Bronzino pittore »).
Fol. 107-10. Benedetto Varchi, Lucio Oradino ; epistola:
Quidquid ubique vides, terras, mare, svelerà, coelum.
Fol. ni. Ad Angelum custodem ; epigramma adesp. :
Morte quidem Christi constat nos esse redernptos (sec. XVII).
Fol. 11 2-3. Versi latini adesp. e anepigr. :
Aeacides quondam studiis clarescere Martis.
Fol. 115. lacobus Diacettis : distici latini:
Este procul tristes, animum dimittite curac.
Fol. 117. Ode adesp. e anepigr., in lingua greca (sec. XVII).
Fol. 118. Patera; versi latini adesp. :
Non mihi Pleiades, non aurea plaustra Bootae.
Fol. 120-125. Ferdinandus triumphans de fugata peste ; ode Raphaelis Natinii (sec. XVII):
Acheu, furorem comprime barbarum.
Fol. 131. In expeditionem seren. Hetruriae Principum Matthiae et Francisci in Germaniam;
epigramma :
Cur gemis, et flctu madidas Florentia vultum.
II, V, 161. (Magi. CI. IV, num. 54).
Antonio Cocchi, Appunti di lingua olandese (1734).
Cart., in 4, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
II, V, 162. (Magi. CI. IV, num. 28).
Pietro Petri, Vocabolario spagnuolo. « Sono (si dice nella copertina) mezzi
fogli sciolti e confusi ».
Cart., in 4 obi., sec. XVIII, ft. 48. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 163. (Magi. CI. VI, num. 232).
Cicalate accademiche della Crusca: i, di Valeriano Chimentelli, in lode dell'in-
salata (2 settembre 1650) (fol. 1-16); — 2, in lode del canto della Cu-
culia, adesp. (fol. 12-17); — 3> sopra la lingua Ionadattica, del Priore
Orazio Ricasoli Rucellai (1660) (fol. 18-39). — Dialogo del Popone, di Vin-
cenzo Amerighi, con lettera dedicatoria dell' autore a Francesco Granduca
di Toscana (fol. 1-20).
Cart., in 4, 1' ultima scrittura in 16, sec. XVI-XVIII, di ff. 39 num. contin. e 20 del-
l' ultima scrittura. Leg. in cart. — Provenienza : Mediceo-Palatina.
II, V, 164. (Magi. CI. V, num. 35).
« In Porphirii Isagogen Commentario », adesp. Com.: « Ingenium in nobis
esse cognitionis ardorem studiumque discendi » . Fin. : « quae partecipant
propria secundum illa nec plus nec minus esse dicant ». Seguono alcune
tavole e distinzioni e canoni dialettici (fol. 1-87). — Lettera di Francesco
Buonamici a Vincenzo Strozzi, a dì 7 luglio 1577 (fol. 90: « Io mi ricordo
che io debbo a V. S. il Porphyrio. Ma havendo aggiunto a quel quader-
no alcune cose.... » : forse dunque egli è V autore del precedente Com-
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FIRENZE 1 5 1
mento). — Francesco Buonamici, Quaestio de v primo cognito; con lettera
di accompagnamento a Benedetto Varchi del 1565 (fol. 92-99).
Cart., in 4, sec. XVI, fif. 99. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
II, V, 165. (Magi. CI. VII, num. 300).
Satire di Salvator Rosa in quest'ordine: 1, Autore e Timone ateniese; — 2,
contro i cattivi costumi dei poeti; — 3, Autore e Invidia; — 4, contro i
cattivi costumi dei pittori: — ■ 5, La Babilonia; — 6, La Musica, di cui
si dice che « sembra mancante il fine »; e termina col v. : Ch' essi meri-
terian d' essere i servi.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 66. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 166. (Magi. CI. VII, num. 41).
Girolamo della Sommata, Formole per lettere, versi e proverbi estratti da più
autori, ed altri appunti (161 6- 161 7).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 45. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
II, V, 167. (Magi. CI. VII, num. 291).
Sebastiano Porcelloni, Poesie varie.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 339. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
II, V, 168. (Magi. CI. VI, num. 159).
Orazioni: di Francesco Bonciani al Duca Cosimo (1603) (fol. 1-7); — del lega-
to toscano per V elezione di Gregorio xin (fol. 8-1 1); — dell' ambascia-
tore di Venezia per la stessa occasione (fol. 12-15); — di L. Bonsi perla
stessa occasione (fol. 16-18). — Elogio di Raffaele Nasi, adesp. (fol. 20-
24). — Orazione di m. Domenico [Bonsi] a Carlo vili; e « per la Badia
per conto dei censuarì del conte Ugo », autogr. (fol. 27-33). — Orazione
ai Veneziani, « credo di Tommaso Soderini » , secondo che è detto nel cor-
rispondente fol. 38 (fol. 35). — Oratio Gentilis Episcopi Aretini, oratoris
fiorentini, ad Christianissimum Francorum regem (fol. 36). — Orazione
al Pontefice, « di Niccolò Guicciardini » (fol. 39-45): segue la minuta auto-
grafa della stessa orazione (fol. 47-51). — Orazione del legato di Filippo
Il per l'elezione di Gregorio XIH (fol. 55-59). — Niccolò Guicciardini, Due
esperimenti di traduzione (fol. 59-63). — Lo stesso, Racconto di certi ca-
si avvenuti in Pisa tra scolari nel 151 7 (fol. 66). — « Hieronimi Borii O-
ratio in funere Petri Calefati publice habita » (fol. 70-74). — Elogio lati-
no d'Andrea Landani, adesp. (fol. 75-76). — Elogio di Antonio Altoviti,
arcivescovo fiorentino, in forma di lettera; adesp. (fol. 77-90). — « Bour-
dilon et Maxilacus, archiepiscopus viennensis », legati del Re Cristianissi-
mo, orazione all' imperatore Ferdinando, 1559 (fol. 93-95).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 95, di cui alcuni, saltuariamente, bianchi. Leg. in membr. —
Provenienza : Strozzi, num. 944 dei mss. in fol.
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152 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
II, V, 169. (Magi. CI. XIV, num. 29).
Andrea Cesa/pino, Ventiquattro lettere a Baccio Valori, dal 29 ottobre 1586
al 27 settembre 1602: le prime otto in copia, le altre autografe e sciol-
te. In fine cT altra mano, ma coir indirizzo al Valori di mano del Cesai-
pino, un trattato su i sapori. — Fra le lettere in copte, da registrare, an-
che una di Franceso Ottonai; di Torino, 10 aprile 1580; e una di G. Vin-
cenzo Pinet/i; di Padova, 13 ottobre 1589.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, V, 170. (Magi. CI. Vili, num. 1075 ).
Cario Dati, Lettere ad Antonio Magliabechi dal 4 gennaio 1657 al 29 mag-
gio 1675, e altre moltissime senza data (fol. 1-83). — Lettere dello stesso
a Giov. Anisson, 10 luglio e 20 agosto 1674 e una senza data (fol. 83-
89); a M. r Bigot, 19 marzo 1666 e 12 maggio 1667 (fol. 90-96); al Col-
bert, 2 settembre 1662 (fol. 97); all' Ab. Falconcini, 12 marzo e 26 mar-
zo 1675 (fol. 99-107); al Crusio, s. d. (fol. 108-110); al re di Francia, 25
marzo e 2 settembre 1667 (fol. 111-113); al Duca di Meclemburg, 3 set-
tembre 1653 (fol. 11 4-1 16); al card, de* Medici, 19 nov. 1669 (fol. 117-
118); al Marchese Cerbone del Monte, 14 maggio 1672 (fol. 11 9-1 20). —
Altre minute di lettere dello stesso, senza indirizzo le più (fol. 122-167).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 167. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
II, V, 171. (Magi. CI. IX, num. 211).
« Stratto degli Accademici Fiorentini del 1 75 1 , con più la nota dei Consoli
in fine »: per ordine alfabetico: ma par che fosse appena iniziato. In fi-
ne una lettera apostolica di Clemente XII air Accademia; e tre lettere
pur ad essa di Fabio Fra?ieesco O riandini ( 19 gennaio 1752), di Gian Fran-
cesco Bruncngo (11 agosto 1764) e di Pietro Metas tasto (22 maggio 1735):
quest r ultima in copia.
Cart. in 4, sec. XVIII, ff. 151. Leg. in membrana, sulla cui facciata anteriore è lo stem-
ma di Lorena. — Provenienza: Segreteria di Stato (a. 1785).
II, V, 172. (Magi. CI. XV, num. 152).
« Informazione distesa dal dott. Antonio Cocchi in nome del collegio medico
di Firenze circ' al diritto di approvare i chirurghi » ; con altri documenti
suir esercizio deir arte de' medici e speziali.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
II, V, 173. (Magi. CI. XV, num. 154).
Documenti appartenenti alle relazioni del R. Spedale di s. Maria Nuova del
D. r Antonio Cocchi,
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in mezza raembr. — Provenienza: Cocchi.
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FIRENZE 153
II, V, 174. (Magi. CI. XXXV, num. 41).
Giovanni Lineili, Panegirico in lode di s. Filippo Benizi.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 4. Leg. in cart. Provenienza: Marmi.
II, V, 175. (Magi. CI. XV, num. 151).
Antonio Cocchi, « Lectiones habitae in publica schola med. Theoricae Acade-
miae Pisanae a. mdccxxvii ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. scr. a una sola colonna. Leg. in cart. — Prove-
nienza: Cocchi.
II, V, 176. (Magi. CI. Vili, num. 751).
Lettere di Iacopo Magliabechi a suo fratello Antonio, dal 21 novembre 1650
al 28 marzo 1698, e molte senza data.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 226. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
II, VI, 1.
« Incipit tractatus de vitiis et virtutibus Fratris lohamiis Wallensis de ordine
fratrum minorum. Ad maiorem distinctionem subsequencium et ad facilio-
rem invenctionem prò voluntate inspicientis capitula huius collectionis »
(fol- 1-84). Fin.: « Explicit summa de vitiis et virtutibus compilata a fra-
tre Iohanne Guallensi ordinis fratrum minorum. Anima eius requiescat in
pace. Amen. Radulphus brito. scriptor istius libri fratri Richardo de or-
dine fratrum minorum de Roma salutem ». — « Hic incipit Breviloquuium
de X praeceptis fratris et magistri Iohannis Wallensis fratrum minorum.
Scribam eis multiplices leges... » (fol. 85-139). Fin.: « Et haec ad praesens
sufficiunt de praedictis. Istud opus est finitum fratri Richardo de Roma
ex manu Rodulphi britonis. Animae eorum et animae omnium fidelium
defiinctorum requiescant in pace. Amen ». — « Hic incipit summa colle-
ctionum. 'Cum collectionis huius que potest dici summa collectionum sint
vìi partes » (fol. 191-256). Fin.: «et doctiora et utiliora Salvatoris gratia
illuminante studeat advenire. Explicit summa collectionum fratris Iohannis
Gìiallensis ordinis fratrum minorum Rodulphus scriptor ». — « Incipit iti-
nerarium sive dictarium de vita religiosa fratris Iohannis Gualensis de or-
dine fratrum minorum. Incipit prologus » (fol. 252-297). Fin.: « Finis is-
tius collectionis. Explicit dictarium fratris et magistri Iohannis Wallensis
de ordine fratrum minorum, quem deus salvet et custodiat. Amen ». —
Segue suir ultima carta una intimazione di sfida, in latino, fatta a Ludo-
vico re d' Ungheria da Ludovico re di Sicilia e di Gerusalemme, circa
T invasione del Regno.
Membr., in 8, sec. XIII, ff. 298 scr. su due coloune con le iniziali dei capitoli e le ru-
briche in rosso e le iniziali dei libri miniate. Leg. in membr. — Provenienza: Acqui-
sto (a. 181 7).
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154 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VI, 2.
« De integumentis fabularum secundum Iìeatum Aiigustinum » . Com. : « Fuit
in Egypto vir ditissimus nomine Syrcipanes. Hic habuit filium unigeni-
tum... » . Fin. : « Pectus et ora lee, caudam serpentis habebat. Explicit li-
ber sancti Augustini Episcopi Iponensis de integumentis fabularum » (fol.
1-48). — Trattato adesp. e anepigr. di astronomia e cosmografia (fol. 50-
65). Com.: « Quaeris, venerande dux Normannorum et comes Andega-
vensium, cur magistris nostri temporis minus credatur quam antiquis cre-
deretur » . Fin. : « Si melancolicus laboret hac hora viget dolor, et in hac
sibi pareat » . Fra V uno e V altro trattato qualche breve frammento sulle
divinità dei pagani e alcune norme di diritto civile (fol. 49-50).
Membr., in 4, sec. XIII, ff. 65. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, VI, 3.
Paolo e Virginia, poema di Luigi Bandcllonù Seconda copia originale emen-
data: Napoli, 181 7; in otto canti.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 153. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto n. 697201.
II, VI, 4.
Capitoli degli ufficiali del Monte circa V autorizzazione concessa a Emanuele
del fu Bonaiuto da Camerino ad esercitare il credito in s. Giovanni Val-
darno (1477); colle successive riconferme.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 28. Leg. in membrana, con ripiegatura a foggia di busta. — Pro-
venienza: Poirot.
II, VI, 5.
La schiavona, storia di Maddalena Bogdienich, adesp. e mutila in fine.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. — Provenienza : Acquisto (a. 1818).
II, VI, 6.
Trascrizioni delle vite e favole di Esopo dal cod. della Badia fiorentina 94,
ora 627, con la descrizione del codice ed altri spogli ed indici relativi ad
Esopo; di mano di P. Raynal (1726-18 10): cfr. Sfridi italiani di filoL clas-
sica, v, 403.
Cart., in 8, sec. XVIII-XIX, ff, 161. Leg. in mezza membr.
II, VI, 7.
Il Lamento di Cecco da Varlungo, di Francesco Daldovìni, nell' edizione di Fi-
renze, Moùcke, 1755, con postille autografe di Orazio Marrini che curò
quest' edizione.
Cart., in 8, ff. 220 a stampa e molti ms. inframmessi. Leg. in carta. — Provenienza : Poirot.
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FIRENZE I55
II, VI, 8.
Traduzione della Prima guerra punica, fatta da Leonardo Bruni (fol. 1-60).
Com. : « E* parrà forse a molti eh' io vada dirietro a Qose troppo antiche » .
Fin.: « è stato aggiunto grandissimo accrescimento ». — « Oratione di
messer Lionardo Aretino da lui in presentia della M. S. et di tutto el po-
polo fiorentino detta a dì XXV di giugno in sulla ringhiera quando fu da-
to il bastone a Niccholò de Tolentino allora capitano di guerra del pre-
fato popolo » (fol. 60-72). — Canzone di Bernardo di Piero Cambini-, « O
popol fiorentino tu non compreehendi » (fol. 63).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 63: sulla prima carta, 1' iniziale c il lembo inferiore grossamente
miniati. Leg. in pelle e tela. — Provenienza: Acquisto, n. (581673).
II, VI, 9.
« Vite e discorsi di più huomini illustri di casa Strozzi scritti da Lorenzo di Fi-
lippo di Matteo di Simone Strozzi » . Com. : « Proemio. Se tutti quelli che
s' affaticano per acquistare qualche grado di nobiltà... » . Fin. : « che altr' e
tanto fusse la fortuna amica e favorevole quanto a Piero sempre contra-
ria e nemica ».
Cart., in 4, sec. XVHI, ff. 221. Leg. in cart. — Provenienza: Poirot.
II, VI, 10.
« Relazione della China, cavata da un discorso avuto a di 31 gennaio 1665
dal conte Lorenzo Magalotti con un Padre della Comp. di Giesù venuto di là » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in mezza membr.
II, VI, 11.
OvidH Metamorphoseos, libri XV; completo.
Membr., in 8, sec. XIV, ff. 197. Leg. in pelle con fermagli. — Provenienza: Acquisto
(a. 1819).
II, VI, 12.
Boezio, De consolatone philosophiae ; con commento in prosa e postille (ff. 1-
40). — « Liber Prudentii De columba », pur con commento (fol. 41-51).
Sul tergo del foglio di guardia alcuni versi latini, con quest' explicit :
« Expliciunt quaedam divisiones supra Boetio ».
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 51. Le iniziali dei singoli libri miniate: quella del primo li-
bro De consolattone, rappresenta un uomo in lucco e cappuccio, che addita un libro
aperto: Boezio forse. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, VI, 13.
Notizie sommarie delle origini e della storia di Firenze, tratta dal Malespini.
Cart., in 4, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. Provenienza: Bargiacchi.
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156
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Membr., in 4, sec. XV, ff. non numerati; le iniz. miniate. Leg. in cartone. — Provenien-
za: Acquisto (a. 181 6).
« Fiore di virtù », anepigr. (fol. 1-43). Com.: « Io facco come colui che in
un grandissimo prato di fiori, che elegge tucta la cima di fuori per fare
una bella grillanda ». «Fin.: Alexandro dice: niuna cosa è che tanto fac-
cia pregiare V uomo, come i be' chostumi ». — « Incipit brevis doctrina
de modo loquendi edita a fratre Iacobo de ordine fratrum predicatorum.
Dice il maestro : guardati da tutti i superchi et tieni il meQO » . Fin. :
« che tu indichi et che tu impari innanzi che tu dichi ».
Membr., in 8, sec. XIV, ff. 49 scr. su due colonne colle rubriche dei capitoli in rosso,
e il Fior dì virtù con figure che illustrano il testo, di cui la prima, allusiva alla si-
militudine con cui incomincia il trattato, si confonde coli' iniziale e occupa tutto il
lembo superiore della carta. Sul foglio di guardia la seguente terzina.
« Giugne fortuna: subito nel porto
Solleciti e inpronti mette in barena:
Timidi e nigrigienti mai non varcha ».
Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, num. 170 dei ms. in fol.
« Queste rendite sono le virtudi che '1 sancto spirito arrosa di gratia. Lo
Figliuolo di Dio che è verace sole le fa crescere in alto et fructare ».
Fin: « quando elli pendeo ne la verace croce et murie per ricomperare
T umana generatione. Questo libro compiloe un frate dell' ordine de' Pre-
dicatori a la richiesta del re Philippo di Francia neir anno de la 'ncar-
natione di nostro Signore mcclxxviiii. Poi fue recato di francesco in
volgare fiorentino da ser Cuccherò Bcncivenni fiorentino » . — Segue il fram-
mento d' un trattato pur in in volgare su i peccati mortali.
Membr., in 4, sec. XIII, ff. 169 scr. su due colonne — Gli « esempli », sono scritti in
rosso, e servono di didascalia alle numerose figure a colori che accompagnano il testo.
Tra il fol. 20 e il 21, tra il 100 e il ni e tra il 114 e il 115 mancano delle carte. —
Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num. 56 dei mss. in fol.
« Orazione di Donato Accìaiuoli inbasciadore fiorentino da llui in latino reci-
tata dinanzi al sommo ponteficie Sisto quarto a di 3 d'ottobre 1471 a pe-
tizione degli amici, tradotta in volgare per Piero di Marco Parenti. Sul-
T ultima carta : « Scritto per me Franciescho Pauli de Picchardi de Flo-
renzie, questo di 2 di giungnio 1475 ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 8. Leg. in mezza pelle. Appartenne all' erudito Palagi. — Pro-
venienza : Acquisto (a. 1887).
II, VI, 15. (Magi. CI. XXI, num. 122).
II, VI, 16. (Magi. CI. XXXV, num. 179).
II, VI, 17.
FIRENZE 157
II, VI, 18.
Fra Antonio Uccelli dei Minori; Lettera consolatoria a Lorenzo de' Medici,
dopo la Congiura de' Pazzi. « Ex loco nostro sancti Ieronimi apud VuL-
terra, die xxi madii mcccclxxviii ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 7 non num. scr. su due colonne, colle iniziali dei capp. in
rosso. Leg. in mezza pelle. Appartenne all' erudito Palagi. — Provenienza : Acquisto
(a. 1887).
II, VI, 19.
Vita di Niccolò Capponi, gonfaloniere di Firenze, adesp. : com.: « La fami-
glia de' Capponi, illustre per li supremi onori, quali sono ecc. ». Fin.:
« lasciando ai posteri successione, ricchezze e fama non piccola » (fol. 1-
40). — Vita di Giannozzo Manetti tratta da quella che scrisse in lingua
latina Naldo Naldi, da m. Giulano de' Ricci, (fol. 41-49). — « Proemio di
Vespasiano ( da Bisticci ) a Luca degli Albizzi in più vite da lui composte » .
(fol. 51-2). — Commentario della vita di Papa Eugenio IV, composta da
Vespasiano (fol. 53-57). — Commentario della vita di Papa Niccola V,
composta pur da Vespasiano (fol. 71101).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 101. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Bargiacchi.
II, VI, 20.
Ricettario del sec. xvn.
Cart., in 4 a forma di vacchetta, sec. XVII, ff. 97 di cui molti bianchi. Leg. in mezza pelle.
II, VI, 21.
Raccolta di memorie storiche fiorentine. — « Opuscoli di m. Iacopo Nardi,
historico fiorentino non messi alla stampa » (ma cfr. la Vita di A. Giaco-
mini ed altri scritti minori di Iacopo Nardi; Firenze, Barbera, 1867, p. 201
se gg"-) : — x » anepigr.: com. «Attendevano i Fuorusciti fiorentini in Venezia
alla giornata »: fin.: « nelle parole spagnuole: Sua Mayestade ha rispon-
dido ». — 2, « Seguitano altri opuscoli di M. /. Nardi intorno alle no-
vità seguite T anno 1494 ». — 3, « Discorso fatto in Venetia doppo la
morte di Papa Clemente vii V anno 1534 ad istanza di alcuni gentiluo-
mini Venetiani per informationc delle novità seguite in Firenze dall' an-
no 1494 fino all'anno 1535 ». — « Discorso di M. Iacopo Nardi sopra i
calunniatori del popolo fiorentino nel quale si mostra il progresso della
Famiglia de' Medici, fatto in Venetia 1' anno 1 531 ». — « Instruzione a-
gli oratori fiorentini mandati in Barcellona alla Maestà Cesarea di Carlo V
dai fuorusciti fiorentini ». — Orazione degli stessi oratori. — Lettera
lasciata al co. di Sifonte dagli stessi Oratori, coi capitoli inserti in quel-
la lettera e colla risposta del conte. — * Lettera di Giovan Vittorio Sode-
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I58 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ritti al sig. Silvio Piccolomini sanese in ragguaglio della morte ed ese-
quie del Granduca Francesco V anno 1587 » (di Firenze, li 21 dicembre
1587). — Luoghi mutati neir historie di M. Francesco Guicciardini.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1814).
II, VI, 22-23.
Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo veneto: Canzoniere satirico
ed osceno, in dialetto veneziano, in quattro tomi.
Cart., in 4, sec. XVIII, in due voli, di pp. 321 e 292, con la tavola dei capoversi di
mano più recente. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto ( num. 6947 11).
II, VI, 24.
Vita del Padre Fra Girolamo Savonarola del comune di S. Lucia, adesp. Com.
« Fu fra Girolamo Savonarola per natione et per patria ferrarese, benché
i parenti suoi havessero origine in Padova ». Fin.: « et parla dello spi-
rito vitale cioè del vigore e forza corporale perchè era mezzo morto per
li tormenti sopportati ». Precede la tavola dei capitoli.
Cart., in 4, sec. XVII, pp. 285. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 718629).
II, VI, 25.
« Statuta civitatis Imolae, in hunc librum congesta et redacta, ex suo ori-
ginale desumpta aliena tamen sed fida manu per me Gtementem Morini
notarium Imolae a. incarnati Verbi 17 16, sedente Rev. D. Clemente XI
P. maximo ». In cinque libri: segue copia di lettere apostoliche.
Cart. in 4, sec. XVIII, fi. 292. Leg. in membr.
II, VI, 26.
Trattato d' astronomia d' Alfragano, tradotto in lingua ebraica da Rabbi Ia-
cob Ben Antoli, con commento a fianco. Vi è aggiunto un capitolo che
non fa parte dell' opera ed in cui si parla della diversa durata dei gior-
ni e delle notti. Segue un frammento di trattato astronomico d' incerto
autore, pure in ebraico (fol. 1-7 1 ). — La porta del Cielo: trattato astro-
nomico in lingua ebraica di Rabbi Isacco Israeli, mutilo in fine (fol. 75-
113). — Il fondamento del mondo: trattato matematico astronomico fisi-
co e cronologico, pur in ebraico, dello stesso (fol. 11 5-241): solo i primi
tre libri dei cinque di cui il trattato è composto, ed anche il primo di
essi mutilo. — Le indicazioni qui riassunte sono nell' ultima carta del
codice.
Cart. e membr., in 4, (ogni 3 carte bambagine due pergamenacee), sec. XIV-XV, ff. 241,
di cui quattro bianche. Leg. in mezza pelle. — Provenienza ; forse Biscioni.
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FIRENZE 159
II, VI, 27.
Elenco di alcuni visitatori della Biblioteca Magliabechiana al tempo del Bi-
bliotecario Follini, disposti per ordine alfabetico di luoghi.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Follini.
II, VI, 28.
Frammento del « Trattato contro air avversità della Fortuna » , di Arrigo da
Settimello, con glosse marginali. Com. . : « me veleno la fortuna. Perchè
à ella cosi grande sete di distruggere la mia testa » . Fin. : < .... io non
oe chiara schiatta nè risplendiente (cfr. V ediz. fattane da D. M. Manni
nel 1730, p. 45, pen. linea e p. 59, 1. 30).
Meinbr., in 8, sec. XIV, ff. 6 non num., con le rubriche e le iniziali dei capitoli ed i
richiami delle note in rosso, o le iniziali delie note stesse in azzurro. Leg. in seta
gialla. — Provenienza : Poirot.
II, VI, 29.
Relazione della venuta in Venezia di S. M. I. R. Giuseppe II e dei RR.
Arciduchi suoi fratelli neir anno MDCCLXXV , scritta da autore contem-
poraneo che è, secondo si dice nell' avvertimento preliminare , Nicolò di
Tommaso Baldi, patrizio veneto. — Segue la relazione sullo stesso avve-
nimento fatta al Senato dal Procurator Andrea Tron, e un Dispaccio del
Provveditore di Padova Andrea Memmo sul passaggio dell' imperatore per
quella città.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 73. In fine la licenza ecclesiastica per la stampa. Leg. in car-
ta. Provenienza : Acquisto (n. 552709).
II, VI, 30. (Magi. CI. XXIII, num. 132).
Guido delle Colonne, Storia di Troia, volgarizzata da Filippo Ceffi. « Inconminc-
ciasi il prologo sopra la storia di Troia, composita per Guido giudice di
Collonne di Messina. Avengna che continuamente le cose vecchie sopra
vengnendo le nuove caggiono ...... Fin. : « Questa presente opera fue
perfetta negli anni della domenica incharnatione millesimo cclxxxvii
nella prima indizione. Amen. Qui finisce il libro de la distrutione di
Troia. A Dio sia gratia. Amen ».
Membr., in 8, sec. XIII, ff. 123 scr. in due colonne. Sul tergo dell' ultima carta : « Ihesus
M. a : a di XXiii d' aghosto 1564. Questo libro di guerre di Ghreci et di Troiani si
è di Piero di Iac.° di Bt.mo Ghalli. Chi io trova o achatta lo renda et sarà uomo
da bene. Deo ghrazias ». Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Strozzi, n. 882 dei
mss. in fol.
II, VI, 31-35.
Ottavio Gigli, Spogli di testi per studi glottologici,, in cinque volumi. Il pri-
primo contiene « Studi grammaticali e ortografici in tempo dei scrittori
del Trecento »; gli altri quattro « Studi comparativi sul dialetto pisano
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IÒO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
dal 1350 al 1400 »: gli spogli sono distinti secondo i nomi e i verbi, e
queste due classi per ordine alfabetico.
Cart., in 8, sec. scorso, 5 voli, rispettivamente di ff. 264, 327, 355, 299 e 279. —
Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto ( num. 503077).
II, VI, 36-37.
Ottavio Gigli « Documenti storici della lingua italiana »: trascrizioni di anti-
chi testi volgari: I, « Testi varii » (Commento al I c. dell' Inferno; Vol-
garizzamenti degli Evangeli; Vita di S. Girolamo, con traduzione): II,
« Volgarizzamenti inediti » ( Volgarizz. dell' Horologitim Divinae Sapientiae^
da mss. Riccard. ; la Leggenda di S. Girolamo; e le Pistole dello stesso.
Cart., in 4 e in 8, sec. scorso, due voli., di ff. numerati continuatamente. Leg. in mezza
pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 503070).
II, VI, 38.
« Raccolta di gazzettini detti galanti critici, principiati il di 7 marzo 1775,
terminati il di 12 marzo 1776 per ordine di S. A. R. P. e Leopoldo ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (a. 1818).
II, VI, 39.
« Ghigni Giulio, « Distributio Bibliothecae universalis », autogr. di G. D.
Doni.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 525. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (num.
407304).
II, VI, 40.
Institutione del Principe, di Don Scipione de Castro, trattato. Com. : « Tre so-
no i casi principali sopra li quali si appoggia tutta la macchina dello Sta-
to ». Fin. « Perchè non pende solo dal sapere quello che in universale
comanda la legge; ma bisogna volerlo et saperlo esseguire, come dire-
mo appresso un'altra volta » (fol. 1-45). — * Relatione dell' ecc. Emilia-
no Manolesso, ritornato ambasciatore di Ferrara Tanno 1578» (fol. 46-79).
— « Relazione di Fiorenza e Siena, riferita dal mag. co m. Vincenzo Fede-
le secretano nell'anno mdlxi » (fol. 80-121). — Relazione di Galeotto
Giugni sulle pratiche dei fuorusciti fiorentini presso l'imperatore (fol. 126-
190). — Capitoli tra il re Filippo e il Duca Cosimo per le cose di Siena
(fol. 195-208). — Relazione di Venezia, d'incerto autore (a. 1569) (fol.
209-228). — Trattato e conclusione della lega tra Pio v, re Filippo e i
Veneziani contro il Turco (fol. 233-312). --- « Relazione di M. Domenico
Trevisano, ambasciatore della Repubblica di Venezia ritornato dal Turco »
(fol. 314-433). — Discorso di M. de Morrei llcr al re Enrico, esortandolo
a conservare la pace col re di Spagna (fol. 434-456).
Cart., in 4, sec. XVI, fi". 456. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Acquisto
(num. 474301 ).
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FIRENZE IÓI
II, VI, 41.
Ricordi famigliari di Biwndelmonte di Benedetto Uguccioni dal 1590 al 1605. Se-
guono partite di conti, documenti giudiziarii ed altre memorie della fami-
glia Uguccioni.
Cart., in 4, secc. XVI-XVII, ff. 118. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(n. 808008).
II, VI, 42.
Genealogia della famiglia Casali di Cortona; con stemmi in penna.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 5. Leg. in cartoncino — Provenienza: Acquisto, (a 1823).
II, VI, 43.
Fol. I . Copia d' una lettera scritta da Ferdinando II ad Ottavio Piccolomini, duca d' A-
raalfi; di Vienna, 15 dicembre 1632.
Fol. 2. Epigramma del dott. Annibale Lomari : Fu già foco d' amore ai sciocchi amanti.
Sonetto « nella nascita del ser. Gran Principe Cosimo de' Medici al sig. Rosa
celebre pittore in Fiorenza » : Prendi, o Rosa il Pennello e in varie tele.
Quartina del Priore Sgambati: Ite legni toscani, ite felici.
Fol. 3. Sonetto dello stesso: Nato é il toscano eroe, tu V armi e 'l regno.
Sonetto di Francesco Buoninsegni : Nasci, o germe reale, il sen fecondo.
Fol. 4 e sgg. Canzone « Il destino » di Claudio Tolomei : Il giorno ecco fatale.
Fol. 7. Sonetto « sopra il soccorso dato a Casale dall' ecc. Conte d' Ancurt, generale del
re di Francia in Italia »: Libertà al grand' huopo erga Casale.
Fol. 8-9. Versi latini contro Urbano Vili : Imperii diuturnitate quater et ultra maximi.
Fol. io. Orazione latina nella morte del re Luigi di Francia : Com. Ubi defixus penitus
orbe fortuna stetit admirabunda . . .
Fol. 11. Orazione latina « in lauream iurisperiti ».
Fol. 13-24. Ottave: « Lagrime di s. Maria Maddalena al s. Sepolcro, d'incerto autore »:
Gira 1' aurora in compagnia del giorno.
Fol. 24-28. Ternario a dialogo « sopra gli em. Cardinali, mentre erano in Conclave per
P eiettione del nuovo Pontefice che fu poi Innocenzio X di casa Panfili, romano »:
Lanti. Vi franca Roma a ristorar suoi danni.
Fol. 29-31. Ternario sopra la passione e morte di Gesù: Ahi, via più saldo e più ag-
ghiacciato core.
Fol. 31. Sonetto « al signor duca d' Anghien per la falsa rotta data a' Bavaresi »: Infin-
te guerre, imaginati allori.
Fol. 32-35, Elogio latino « nella morte dell' Em. Cardinale di Richegiieu ».
Fol. 36-49. Quartine : « Racconto del sig. Claudio Tolomei in forma di satira », contro
un frate : Su, su, destati o Clio, troppo hai dormito.
Fol. 51-56. Canzone « al ser Principe Mattias dei sig. Claudio Tolomei »: Con ben tem-
prato legno.
Fol 57-64. « Satira contro i poeti, dei sig. Claudio Tolomei, recitata avanti li seren. Prin-
cipi Leopoldo, Mattias di Toscana e di molta nobiltà senese, sì di uomini come
di donne » : Canchero che vi mangi, ascoltatori.
Fol. 64-75. « Contro il lusso delle' donne: Ragionamento piacevole del sig. Francesco Bo-
nanni, recitato da lui ncll' accademia dei Filomati ».
Fol. 76-77. « Un Passio sopra il Card. Sacchetti »; parodia sacra. Com.: In ilio tempore
congregati sunt seniores et principes ....
Fol. 78-101. « Oglia putrida: poemetto dedicato al ser. Principe Leopoldo di Toscana da
Claudio Tolomei », in 95 ottave :
Musa mia, che faremo or che ci caccia.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche a? Italia, XI 1 1
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IÓ2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 102-103. Canzonetta : « Amante donna spiritata »: Questa mesta beltade.
Fol. 104-107. Canzonetta : « La Vedova »: Dell' insegne di morte.
Fol. 107. Sonetto : « Enigma » : Uscivan fuor dalle caverne oscure.
Fol. 108- ili. Canzonetta in morte del sig. Conte Orso »: Se mai sacro furore.
Fol. 112. Ottava « al gran monarca Ibero, d' autore ignoto » : E tu che invitto vinci e
saggio imperi.
Fol. 113. Son. « ad un Pittore »: In questo sciocco aborto di pittura.
Fol. 113. Son. « al sig. Gio. Battista Beccarmi » : Vanne o campion dell' Arbia, i tuoi
gran vanti.
Fol. 114. Son. di Francesco Buoninsegni, « nella nascita del Granduchino »: Nato è il
toscano eroe, d' Alcide il segno.
Fol. 114. Son. di Claudio Tolomei « Casale liberata dall'assedio delli Spagnuoli »: V è
pur data alla fin la Volpe Ibera.
Fol. 115. Son. per la resa di Casale: Lilx?rata al grand' uopo erga Casale.
Fol. 115-117. « Compositione sopra alcune dame sanesi »: Amor negli occhi ha di costei
la sede. Sul margine la spiegazione delle allusioni.
Fol. 117-121. Satira di Claudio Tolomei contro i cortigiani: Musa allegra ritorna a quel
pallore.
Fol. 122-126. Canzone di Claudio Tolomei in lode del Principe Mattias di Toscana: Sag-
gio pensier dell' immatura mente.
Fol. 126-128: « Il vino, non V acqua di Parnaso rende fecondi i Poeti »: canzonetta
pindarica di Claudio Tolomei : I preziosi argenti.
Fol. 1 29-131. Canz. al Principe Lorenzo de' Medici di Claudio Tolomei: Ha sette volte in
ciel piena d' argento.
Fol. 1 31-138. Canzonetta « La Lulcide » di Claudio Tolomei \ Prendi la penna, o amore.
Fol. 139. « Canzonetta di Claudio Tolomei, cantata in musica alla presenza del cardin.
de Medici e del principe Mattias » : Su, su, musica gente.
Fol. 140- 141. Canzonetta dello stesso recitata alla presenza delle dame senesi: Dite per
vostra fe\
Fol. 141- 142. Satira dello stesso: Chiunque mi riguarda in queste sale.
Fol. 143-147. « Ottave del sig. Claudio Tolomei sopra bella vedova mentre era bandito
al Monte Savino » ; Già la sua bionda treccia e 1' ambra e gì' ori.
Fol. 147-150. « Festino del sig. Claudio Tolomei, in quaternari »: Signori havete udito;
io qui stasera.
Fol. 1 50. Son. al sig. Capjllano : Capellano, vi mando un bel Popone.
Fol. 15 i-i 56. Quartine : « che alle donne non appartenga lo studiare latino, del signor
Claudio Tolomei al ser. Principe Leopoldo » : Signore noi non siamo all' an-
dreoccia.
Fol. 156*- 160. « Ottave [15] del s. Claudio Tolomei » : Dove rivolgerai Lidia le piante.
Fol. 160-168. Ottave [31] dello stesso « al granduca di Toscana, nostro signore in ringra-
ziamento » : Quell' io sono, signor, che già rivolsi.
Fol. 169. Lettera di Francesco Sbarra a Claudio Tolomei.
Fol. 169-170. Canzonetta « a s. Caterina da Siena quando N. S. gli tolse il quore »:
Fortunati tesori.
Fol. 170. « Son. al signor Cappellano, del sig. Claudio Tolomei » : Cappellan sono i prin-
cipi ai poeti.
Fol. 171-172. Canzonetta « d' incerto autore fiorentino »: O ferri amati, o sassi.
Fol. 173-175. Canz. a s. Maria Maddalena penitente, d' incerto autore romano. Nella sa-
cra spelonca.
Fol. 1 76. Son. al Principa Mattias, di Claudio Tolomei : Serenissimo principe, la Musa.
Fol. 176. Son. « per la morte del Card. Ricchegliù »: Non muori, no, gran Riccegliù,
non mori.
Fol. 177. Son. « Nella nascita del N. S. » : Ecco che il Re su dei celesti chori.
Ivi. Son. « nel bacio di Giuda a N. S. »: Tosto che cinse il gran motor del cielo.
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FIRENZE
Ivi. Son. « nel Venerdì santo »: Occhi miei non piangete: a che serbate.
Fol. 178. Son.: « un crocifisso teneva alli piedi, uno specchio et uno oriolo »: Miro nei
piè del crocefisso amore.
Ivi. Son. « in morte del card. Ricchegliù »: Armando io son, che a nobil opre accinto.
Ivi. Son. « per lo march, de Los Veles »: Non era questo del monarca Ibero.
Fol. 179. Son. « sopra la Girandola »: Questi che thranno a sè gì' occhi e le menti.
Fol. 179. Son. « in nome del falso Andrea Casale al giudice della causa » : Se Dio che
tutto può, nè può, nè vale.
Fol. 180. Son. di risposta: Iddio che tutto può e tutto vale.
Ivi. Versi latini « ad solem in pectore D. Tomae Aquinatis » : Aetheris quid Phebetius
delapsus ab oris.
Fol. 180. Son. al Duca di Parma Odoardo Farnese: Odoardo non odi ? anzi odi ed ardi.
Ivi. Son. caud. anepigr.: Non havete il cervello, o signor Duca.
Fol. 181. Son. su « S. D. che piglia tabacco »: Questa ch'a te del fianco, ond'ella è piena.
Fol. 182. Son. « Notte promessa e non mantenuta »: Io giuro ancor per le tue faci ardenti.
Ivi. Son. anepigr.: È spenta la tua gloria, e la tua vita.
Fol. 182. Son. anepigr.: Un sonetto vo' far, se il ciel vorrà.
Fol. 183. Son. « Racconti al confessore i suoi peccati amorosi »: O delle colpe altrui giu-
dice pio.
Ivi. Son. « Loda gli occhi di bella Nonna »: Ammiro nel tuo sen gigli spiranti.
Fol. 183. Son. anepigr.: Ahi misero me, tropp' alto il volo.
Fol. 184. Son. anepigr.: Su i confini di vita egra giacea.
Fol. 184. Son. anepigr.: M' allettasti, crudel, con mille vezzi.
Ivi. Son. « Atropo, Goto, Lachesis »: Barbara ancor coi luminosi soli.
Fol. 185. Son. « in lode del biondo crine della S. D. »: Più d'ogni altro legame e cru-
do e forte.
Fol. 185. Son. anepigr.: Canti pur salda fé', caldo desio.
Ivi. Son. anepigr.: Qual densa nube il mio bel sol m' invola.
Fol. 186. Compon. pastorale in distici di settenari ed endecasillabi: Del mio bel Tirsi il loco.
Fol. 186. Son.: Cipriani gentil, se le mie carte.
Fol. 187-191. « Idillio d'un amante disperato », con un avvertimento al lettore: N'an-
drai, carta, n' andrai.
Fol. 191- 192. Canzonetta « sopra la moda delle donne »: O che bella stravaganza.
Fol. 192. Son. caudato: Serenissimo Sir, tanto durare.
Fol. 193-205. « Meditazioni zelanti di David perseguitato che forma imprecazioni contro i
calunniatori, et implora misericordia al Principe: opera eroica dell'ili, e rev. Mon-
sign. Gùwanni Ciani poli, governatore di Iesi, dedicata al card. Antonio Barberi-
no, nipote della Santità di Papa Urbano Vili, 1' anno 1643 nel quale egli mori
stando al governo di Norcia per ricompensa delle sue fatiche durate.
1. David il mansueto.
2. Se ben placido ei brama.
3. O Dio, che contro i cuori.
4. Quante al mio nome intorno.
5. Per benefici ingiurie.
6. S' egli implora clemenza.
7. In senso sì spietato.
8. Se fero i suoi consigli.
9. Dall' albergo paterno.
10. Che dico alle sue prole.
11. E s' in memoria riede.
12. Tanto tesor d'affanni.
13. Repudio la pace.
14. Quando diluvia il cielo.
15. A così lauta mensa.
16. Monarca trionfante.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
17. SI le sue luci liete.
18. Ho confuso il desio.
19. E che di me paventa?
20. Neil' aspetto ridente.
21. Ma che più mi querelo.
22. Quant' è da voi diversa.
23. Giunge al manto di gloria.
24. Non è valore umano.
Fol. 205-212. « Al fiume della Potenza: nella città di s. Severino, ode pindarica »: Geli-
de figlie d* Apennin canuto.
Fol. 212-218. Ode « Per la recuperata sanità del Principe Mattias di Toscana di Claudio
Tolomei »: Deponi ornai, deponi.
Fol. 219-221. Ode anepigr.: Se mai sacro furore.
Fol. 221. Son. <c sopra Passitea »: Benché priva di cor, d' immenso amore.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 221 scr. dalla stessa mano. Leg. in mezza membrana. — Pro-
venienza: Acquisto (num. 609120).
Rappresentazione della decollazione di san Giovanni Battista, acef. e anepigr.
Com. : «... e trateremo il pianto al gran lamento | e inghiottilla la terra
viva viva » . Fin. : « e a ciaschuno dia grazia sanza affanno | noi possian-
vi ristorare a quest' altro anno » . Seguono due stanze da inserire nel cor-
po della rappresentazione.
Cart., in 8, sec. XV. ff*. 12 (anticamente ff. 13; manca dunque una carta). Leg. in mezza
membr. — Provenienza : Acquisto (n. 737926).
Contratti ed altri atti privati, riferentisi ai Cioni e ad altre famiglie senesi
del sec. xvi.
Membr., in 8. sec. XVI, ff. 146, dei quali i due ultimi — i due antichi fogli di guar-
dia del codice — sono due frammenti membranacei di una scrittura ascetica, con glos-
se, e d' un trattato grammaticale del sec. XIV. — Leg. in mezza membrana. — Pro-
venienza : Acquisto (n. 024692).
Rime di Giovati Battista Strozzi, il Vecchio: oltre cinquecento componimenti
di varia forma (sonetti, madrigali, ottave).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 198 scr. da una stessa mano. Leg. in pelle e tela.
Libro delle leggi e dei capitoli della Compagnia del gonfalone di S. Iacopo
detto il Nicchio della città di Firenze, del 1603: con notizie storiche sul-
la costituzione della Compagnia e le successive ratifiche.
Membr., in 8, sec. XVII, ff. 64, con le rubriche e le iniziali dei capitoli in rosso. —
II, VI, 44.
' II, VI, 45.
II, VI, 46.
II, VI, 47.
Leg. in mezza membr.
FIRENZE 165
II, VI, 48.
Trattato elementare d' aritmetica teorico-pratica ragionata, coli' indicazione
delle monete ecc., di Pietro Fraticelli ; Firenze, 1853.
Cart., in 8, ff. 168 e l'indice. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Dono Bonanni
(n. 761278).
II, VI, 49.
c Al nome del nostro signore et salvatore Iesù Christo dolcissimo sposo del-
le sante vergine. Comincia il prolago del volgarizatore di questo libro,
mandato dal venerabile et sancto doctore theolago messer sancto Girola-
mo ad Eustochio nobilissima vergine di Roma, inducendola all' amore del-
la verginità ». Segue la tavola dei capitoli; a c. i b comincia il trattato
così: c Audi filia et vide et inchina aurem tuam ». E fin. a c.
27 b : « .. a godere in etterno riposo. Il quale è benedecto in secula se-
culorum amen. Explicit deo gratias ». — « Il libro della leggenda et de*
miracoli di messer santo Ieronimo ». Precede la tavola delle rubriche, di
cui la prima è Della natione del beato Ieronimo, e com. : « Il beato messer
sancto Ieronimo, secondo che dice nella fine d' uno suo libro. . » ; V ulti-
ma Laude decte generalmente et finalmente del beato Ieronimo per autorità di
molti santi (xxxn) »; e finisce: c in questo mondo, che alla nostra fine
per la gratia sua ci dia vita etterna. Amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 71 num. e due membrane, che prima custodivano il ms. e sono
due frammenti d* un testamento d* un cittadino pistoiese del Duecento. Rubriche dei
capitoli in rosso. Leg. in pelle e tela.
II, VI, 50.
Notizie storiche sulle famiglie nobili di Foligno, distribuite in tre serie alfa-
betiche.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 175. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
437797).
II, VI, 51.
Registro delle lettere mandate negli anni 1521-22 dalla Segreteria del Car-
din. Giulio de' Medici, vice-cancelliere di S. R. Chiesa in Firenze. Pre-
cede la tavola dei destinatari.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 135. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
473329).
II, VI, 52.
Estratti e sunti, di mano del Pollini, da opere sulla storia d* Italia, specie da
un manoscritto intitolato Memorie storiche e geografiche d' Italia e di Poma,
che si dice esistente presso i Gesuiti del collegio Cicognini in Prato.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 65. — Leg. in mezza membr. — Provenienza : Follini (?).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VI, 53.
Norme per far « terrazzi overo calcistrutti o battuti alla Vinitiana » con di-
segni in penna.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 16. Leg. in mezza membr.
II, VI, 54.
« Incipit de coloribus. Simplices colorum sunt quecumque elementis conse-
quentia » (fol. 1-1 1) — « Explicit de coloribus, incipit de mundo anima-
lium. Multotiens michi divina quaedam ac mirabilis quippe res ...» (fol.
11-26). — « Explicit liber de mundo, incipit Liber de causis et proprie-
tatibus celorum. Postquam praemissus est sermo a nobis in celo et mun-
do determinavimus ...» (fol. 26-40).
Membr., in 4, sec. XIII, ff. 40, con i titoli dei diversi trattati, che si ripetono sul mar-
gine superiore di ogni carta, e le iniziali dei capitoli in rosso e bleu. Leg. in mezza
membr.
II, VI, 55.
Gaspare Gakazzi, incisore, Memorie della propria vita; autogr.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 118. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
755422).
II, VI, 56.
Copia dell' autobiografia precedente, pronta, secondo pare, per la stampa, con
un avvertimento al lettore di G. Niccolinì.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 162 scr. da una sola facciata. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza : Acquisto (n. 755422).
II, VI, 57.
Dizionario del linguaggio giuridico del settecento, con riferimenti di testi di
leggi e di autori. Dal voc. Ammalia al voc. Bulla Baronum.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num., scritti solo da una parte. — Leg. in mezza membr.
II, VI, 58.
Capitoli e statuti della Compagnia di s. Salvatore di Firenze redatti il 1505:
con le ratifiche episcopali, e con memorie e provvisioni della compagnia
fino air anno 1690.
Membr., in 8, sec. XVI e sg., ff. non num. Rubriche rosse; le iniziali dei capp. minia-
te : e così due margini della prima carta, la cui lettera iniziale è sostituita dall' imagi-
ne di Cristo e degli Apostoli. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (a.
1819).
•
II, VI, 59.
Necrologio dei morti per via di supplizio nella città di Firenze, estratto dal-
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FIRENZE 167
la copia di un libro già esistente presso la Compagnia dei Neri, o sia di
s. Maria della Croce al tempio (dal 1425 al 1799).
Cart., in 4, sec XVIII, ff. 141 num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(n. 737924)..
II, VI, 60. '
Copia di provvisione sugli statuti di Sarzana (fol. 1). — Notizie ed estratti
su più luoghi pii : la Chiesa di Tripalle, V oratorio di s. Iacopo a Castel-
pulci, il Monastero delle Isole di Montecristo, Y ospedale di Via s. Gallo,
la compagnia della Buca di s. Paolo, la Chiesa di s. Martino a Ganga-
landi, s. Stefano, s. Marco a Sovigliana. — Memorie storiche su Vada e
Rosignana, sul castello della Serra a Rapolano, sul castello a Santopie-
tro, suir Ospizio di Gesù, Maria e Giuseppe, sulF Oratorio di Sessana,
sulle chiese di Casciana e di Terricciola. — Estratto di pergamene ed
atti riguardanti lo spedale dei Trovatelli di Pisa. — Descrizione dell'ori-
gine della casa di pinzocheri e pinzochere, già ridotta spedale di s. Pao-
lo dei Convalescenti di Firenze. — Memorie dei monasteri di Settimo,
di s. Matteo fuori di Pisa, su la Cappella di s. Girolamo, la chiesa d'Or-
betello, delle monache di s. Domenico. — Documenti riguardanti le Doti
Vaine della Compagnia di s. Niccolò, V ufficio del Monte delle Doti, l'ac-
cademia del Disegno, ecc.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 176. Leg. in mezza membr. — Provenienza Poirot (?).
II, VI, 61.
Copia, tratta da D. Giovanni Sessi, della selva del Poema La caduta di
Luni di Raimondo Cocchi: mancano alcuni quinterni. Segue la copia d' al-
cuni pareri sul poema.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 166. Leg. in mezza membr. — Provenienza; Poirot.
II, VI, 62.
« Qui incomincia la somma delle medicine del maestro Pietro Spangnuolo no-
minato Thesoro di poveri. E primieramente dice cosi: In nomine dei
amen. Sancta et divina trinitade che tucte le cose ». Fin., al cap. 157,
. colle parole : « per le mani d' un fanciullo vergine dicendo tre pater no-
stri et tre ave-Marie : infino che ir avrà adosso, non ne sentirà mai » . Se-
guono altre ricette di mano più tarda.
Membr., in 8, sec. XIV, ff. non numerati, coUe rubriche rosse. — Leg. in membr. —
Appartenne, nel sec. XVIII, a Francesco Catini di Prato e poi al can. Innocenzo
Buonamici. — Provenienza: Acquisto (a. 1806).
II, VI, 63.
Laude di fra Iacopone e di altri. Precede il « Simbolo della fede composto
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68
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
dal venerabile et devoto doctore Athanasio vescovo alessandrino », ed
altre formule ascetiche. Segue la tavola delle prime 59 laude che sono
trascritte senza indicazione d'autore. Un' altra tavola è in fine al ms., a
p. 207-208, ed è detta la « tavola delle laude di Frate Iacopo di Todi
dell' ordine de' frati minori » ( e si chiude coir imagine del santo in pen-
na), mentre contiene i capoversi della canzone alla Vergine del Petrarca,
e delle laude che il codice stesso dà come di Fra Simone da Cascia. Si
deduce da questa tavola che la carta o le carte evidentemente mancanti
tra le pagg. 203 e 204, contenevano il principio della laude 97 < Cristo
mio diletto » , a cui appartiene dunque il frammento acefalo che è appun-
to a p. 204. Il codice si chiude con una raccolta di parole memorabili di
Dio e dei Santi.
Membr., sec. XIV, in 8, pagg. 213, scr. su due colonne. Le laude, scr. di seguito, a mo-
do di prosa, sono indicate con numero progressivo e con una rubrica in rosso, eh' è
per lo più la ripetizione del verso iniziale. Sul dorso « Mss. F. I. da Todi, Petrarca,
Fr. Sim. da Cascia ». Il codice appartenne già al March. Antonio Albergotti d' Arez-
zo. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1819).
1. Ave gratia piena da Dio electa | della cocente guerra maledetta.
2. Dimmi per tuo honore | aggi di me pietà tuo servidore.
3. Amor quanto diletto | amor ogn' altra cosa è con difetto.
4. Viva Chist' amoroso | rende lo spirito al padre glorioso.
5. O anima che guardi | fier' il cor mio cogli amorosi dardi.
6. O gente discredente | et carità la quaT è permanente.
7. Destati peccatore | tanto 'ndugiando che finiscan 1' ore.
8. Purità Dio ti mantegna | eh' arde senza legna.
9. O Christ' onipotente | viviam con te con gloria ecternalmente.
10. Vita di Ihesu Cristo | dell' alta trinitade.
11. Amor Ihesu coli' infocati dardi | amor che per amor tu 1' a' creata.
12. Dilecto Ihesu Christo chi ben t'ama j cantare et giubilare vo' per suo amore.
13. Ben morrò d'amore | che raorà d'amore.
14. Lo mio signore eh' è nato di novello | a Dio vivente eh' è sommo gioiello.
15. SI fortemente son tratto d'amore | eh' el troppo senno ci à sempre ingannato.
1 6. Fammit' amar amor | con devozion appella — Ihesù laudare.
17. La perfetta speranza | a chi li' à in usanza.
18. Gloria in ecelsis deo cantiamo | Ch' i' 1' ò privato del seme d' Adamo.
19. Veggio li disperati | dove sol innamorati.
20. Diletto Ihesù Christo | la mia pena patisco.
21. Christo amor diletto | ma credo di presente rinovare.
22. Missus est Angel gabriel da Dio | allor la vergin Ihesù concepio.
23. Amor Ihesù amore | o iìor de fiori dolce padre signore.
24. Misericordia dolcissimo Dio | di quella mente e d' amoroso Dio.
25. Amor quando nella suo croce miro | sì eh' i' piangendo '1 suo martiro spiro.
26. Gloria con gran disio | di san don Petro per nostro disio.
27. Questa Maria donzella | sentir ci faccia la gratia novella.^
28. Ciascun divoto che Gesù disia | che nostra vita nel suo piacer sia.
29. El dilettoso Christo salvatore | ma gaudios' ognun canti d' amore.
30. Ciascun amante che ama '1 singnore | et appetisco d' esser per amore.
31. Quel riialfattor falso 'ngannatore | di questa difesa — è la virtù divina.
32. Noi mi pensai giamai | lingua noi può contare.
FIRENZE
169
33. De quanto fu 'nfiamato | sarà da me da ogni nal guardato.
34. Non potrà* fuggire | perdonate ci sien dopo '1 partire.
35. L' anima mia di te ferisce amore | a riposarmi in te riposatore.
36. Amar non vo' te mondo pien di guai | da te non mi dipartirò giamai.
37. O povertà gioiosa | andat' a non aver mai pace o posa.
38. Per umiltà che in te Maria provai | 1' anime mostre a Dio rapresenterai.
39. Christo Ihesù sostegno | coi ben dell' anima che sposat' ài.
40. Gratie ti rendo signor sempre mai | sicché gratie ti renda sempre mai.
41. L' anima mia da Christo s' è smarrita | nel qual pendesti signor mio Ihesù.
42. Per carità ti vo' pregare | di quel divino amore.
43. Dura se* anima mia | et ad amar ver amato.
44. O derrata guard' al prezzo ) di morire 'n tormentare.
45. Anima benedetta | anima guardai fisso — et di lui ti diletta.
46. In su queir alto monte | del buon Ihesù di cui è sorella.
47. Laudiam con reverenza | è Ilo splendor della divina esenza.
48. Questo veggiamo per sperienza | e per sua gratia ci meni alia corte gloriosa.
49. Poiché ferito m' ài | quant' io per me non n' uscirò giamai.
50. O dolce amor Ihesù | ad te trino sol uno Dio vivo.
5 1 . Dopo quest' allegrezze | di vit' eterna ov' è som' alegreza.
52. Poiché 'n giuocch' e 'n diletto | il quale eternalmente è benedetto.
53. Pregovi per amore — di quel che vi creò | far contra volontà del suo factore.
54. L' anima desiderosa | o criator d* ogni cosa.
55. Da poi eh* io ti lascia' Christo Ihesù | che 11' amor dica: ben basta oggimai.
56. Questa sposa diletta | con noi diletta madre benedetta.
57. O splendiente amor di paradiso | gai' e gioconda come fiordaliso.
58. Sposa di Christo santa Caterina | Te santa trinitade sine fine fina.
59. O padre eterno che creato m' ài | col ben dell' anime che sposat* ài.
Laude di frate Iacopo da Todi del? ordine de* frati minori, el quale fu esperto mol-
to in spirito. Et sono molto utili et dei<otc avuto il loro chiaro intelletto (fol. 66).
60 (1). Cristo onnipotente | dove ài Christo inpiccato.
61 (2). Fuggo la croce che mi divora | che Ila calrità noi faccia spezzare.
62 (3). Amor che m' ami | di sempiterno stato.
°3 (4)» Cogli occhi ch'aio in capo | dove Idio m' à radicata.
°4 (5)* O Christo omnipotente | V agno ci po' perdonare.
65 (6). O dolce amore | morire impazzato d' amore.
66 (7). Insegnatemi Ihesù Christo | morir con teco abraciato.
67 (8). Signore dammi la morte | et di te non gir curando.
68 (9). O anima che desideri d' andare in Paradiso | serai remunerato nel santo gloriare.
69 (10). O conscienza mia — grande mi dai riposo | che '1 mio sedore à placato.
70 (11). Molto mi son dilungato | la voce che sia lacerato.
71 (12). L'anima eh' è vitiosa | con la vita angelicata.
72 (13). Che fai Pietro da Morrone | di sopra à fatto isbandigione.
73 (14). Audite una tencione | ad chi più voi pensare.
74 (15). Vorrei trovar chi ama | che so lo vero eh' ama.
75 (16). Che fai anima predata | con virtù humiliata.
76 (17). Vergine più che femina | la gente disperata.
77 (18). Or udite la battaglia | per farti cader ne' bandi.
78 (19). O mezo virtuoso | in questo loco finare.
79 (20). O alta penitenza | a Dio che molto à grato.
80 (20 bis). Assai mi sforzo guadagnare | eh' a pena posso perdonare.
81 (21). A frate Iohanni della Verna | non si scusin ta' derrate.
82 (22). Che farai fra Iacopone | loco sia tuo guidardone.
83 (23). Hor si parrà chi avrà fidanza | d' esserne tu sicuro stolto pare.
84 (24). Piange la chiesa, piange dolorosa | po' el mio pianto con grande ullulato.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
85 (25). Alte quattro virtudi | dove è 1' amor beato.
86 (26). La bontà infinita | passando oziosato.
87 (27). L' amor eh* è consumato | da Christo nella mente fabricato.
88 (27 bis). Amor divino amore | crepcrria soffogato.
89 (28). O santo amor divino | per volermi sanare.
.90 (29). Amor di povertade | in spirito diliberate.
91 (30). In cinque modi aparemi | in mirabile stato.
92 (31). Sopra ogni lingua amore | del nostro pover core.
93 (32). Amor di cantate | abissami in amore.
94 (33)» Senno mi pire et cortesia | sarai nel perfetto stato.
95 (34)« U no arbor da Dio piantato | sarai nel perfetto stato.
96 (35)« Amor divino amore | però el ricordo amore.
97 (36). Homo che tti lamenti | allo leale amore.
98 (37). Cantiamo alla reyna | di consolarlo et trailo di sentina.
99 (38). O libertà suggetta | ad stare in ventate.
100 (39). O signor per cortesia | et io t' ò morto a villania.
101 (40). Guarda che non caggia amico | et lo proximo turbare.
102 (41). O tu huom ben se' ingrato | fanno del tuo guadagniato.
103 (42). O Francesco da Dio amato | d' ogni ben sarà ornata.
104 (43). Chi ci vedesse el mio diletto | fanne, non mi ti disdico.
105 (44). Ognun si forzi d' ordinare | colle mie mente piene.
106 (45). Ben morrò d' amore | che mora v' amore.
107 (46). Della fede dirò prima | forma maestade.
108 (47). In foco P amor mi mise | sempre P ò in cor formato.
109 (48). Ecco la primavera | dotastimi possanza per onore,
no (49). Povertà inamorata | sanza falsa gelosia.
in (50). O amor cauto et muto | et d'ogni suo tributo.
112 (51). Homo che vuol parlare | tu farai gran fracasso.
113 (52). Cinque sensi miser pegno | che eterno a dilettare.
XI 4 (53)* L* 1 ventate piagne | che purghi le peccata.
IX 5 (54)* O P a P a Bonifatio | 'n esto loco lassato.
116 (55). O papa Bonifatio | et di falso sentire.
117 (56). O regina cortese | non abbia che monstrare.
118 (57). Amor contraffatto | dee in semora penare.
119 (58). L' amor si vuole al cor pigliare | la notte noi potrà' mucciare.
120 (59). Noi mi pensa' giamai | Ihesù lingua noi può contare.
121 (60). O iubilo di cuore | non si sente di fore.
122 (61). Tale quale tale | co' fussen principiato.
123 (62). Diletto Ihesù Christo | la mia pena finisco.
124 (63). Lo pastor per mio peccato | per lingua di fra Gentile,
125 (64). Homo mi tiene a pensare | alla fin teco portare.
126 (65). Iesù Christo si lamenta | dell' amor c' ò portato.
127 (66). Sì come fa la morte | benché così sarà pagato.
128 (67). Piangi dolente anima predata | da eh' i' ò perduto '1 mio redemptore.
129 (68). La superbia dell'altura | dell'abisso ài reditato.
130 (69). Donna del Paradiso | P omo rimane 'ndurato.
131 (70). O mondo cieco et ingannato | lui et me crucifisso.
132 (71). Anima mia creata gentile | così smisurato in suo dominato.
J 33 i7 2 )' Homo che può la sua lingua domare | così libera noi dall' aspra morte.
*34 (73 > di A/esser Francesco Petrarca) : Vergine bella che di sol se' vestita | che colga
mio spirito in pace. Amen.
135 (74, d' uno divoto della Vergine Maria); Vergine madre del figliuol di Dio | et temo
che mi vien solvere '1 debito.
!3° (75» di frate Simone da Cascia dell'ordine gli Augustini); lesù nostri speranza | colui
eh' è tuo amadore.
FIRENZE
171
137 (76, di fra Simone da Cascia de' Agtt s tini) ; Anima desiderosa et affectuosa | sanza
alcuna tortura.
138 (77, fra Simone da Cascia de Agustini): Anima tenereila | Viva sempre in amore.
*39 (78). Amor dolce sanza pare | non mi far tanto aspettare.
140 (79). In sette modi ad me pare | 1' ò costà accomulata.
141 (80). Solo a Dio ne possa piacere j che ne potea guarire.
142 (81). Fra Raynaldo dove se' stato | domini tutto in tuo aiutato.
143 (82). All' amor eh' è venuto | eh' io senta esto calore.
144 (83: Qui paria Chris io all' anima): O sposa che dimandi | più dar non ò valore.
145 (84: Parla f anima a Christo): Iesù dolce mio sposo | non gusta per sapore.
146 (85). Troppo ben perde '1 tempo chi non t' ama | et metter no in amianti con ardore.
147 (86). Non si tenga amatore | collo sommo splendore.
148 (87). Nobile Magdalena | che morì in croce per 1' umana gente.
149 (88). L' angeli santi ti stanno davanti | chi non sia più gelato.
!5 (89). Anima che sse' levata | di quel huom eh' è 'naraorato.
151 (90). Frate briga di tornare | ch'i' non sia abbandonato.
152 (91). O femine guardate | fa l'anime salvate.
x 53 (9 2 )* Sì m' à legato el core Magdalena | dove si canta gloria sempiterna.
*54 (93) • Be° è cosa leggiadra | et non verresti alla mia grande altura.
155 (94, Ad onor della Vergine): Grande Virgo mater | in perenni gaudio. Amen.
156 (95). Voi che avete fame dell'amore | con teco regnar perpetualmente.
1 57 (9°) • Cristo .amadore verace entendanza | non trova cosa che tanto li piaccia.
l 5% (97) [Cristo mio diletto]: macom. acefala col v.: Non é da reverire | conglionti per amore.
159 (98). O dolce amadore | che m' à sostenuto.
II, VI, 64.
Come/zi Nepotis Vitae aliquot excellentium imperatorum. Com. : « Non dubito
fore plerosque, Attice, qui hoc genus scripture leve et non satis dignum. . . » .
Fin. : « ut nemo ausus sit eum liber sepelire > . — Una nota sul secondo
foglio di guardia dice : « non omnes hae sunt quae in editis reperiuntur » ;
e comprende infatti solo le biografie di Milziade, Temistocle, Aristide,
Pausania, Cimone, Lisandro, Alcibiade, Trasibulo, Conone, Dinone, Ifi-
crate, Cabria, Timoteo, Ditane, Epaminonda, Eumene e Focione.
Membr., in 8, sec. XV, fif. 44. Le iniziali delle biografie miniate. Leg. orig. in assi co-
perte di pelle impr. — Provenienza : Acquisto (a. 1829).
II, VI, 65.
Cicalata recitata per lo stravizzo de* 13 settembre 1706 da Francesco Forzoni
Accolti^ tra gli accademici il Fortunato, nel palazzo del Duca Salviati al
corso, dove si fece detto anno V accademia.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in membrana. — Provenienza: R. Ar-
chivio di Stato.
II, VI, 66.
c Archimedis de iis quae vehunt in aqua libri duo a Federico Commandino ur-
binate in pristinum nitorem restituti et commentariis illustrati » (167 1, 25
ottobre). Con lettera dedicatoria al cardin. Ranuccio Farnese.
Cart., in 8, sec. XVII, fif. 44. Leg. in cart. — Provenienza: R. Archivio di Stato.
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172 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VI, 67.
« Pappi Alexandrini Lemmata in primum librum Conicorum Apollonii cum
comm. Federici Comma?idini ». Con molte figure geometriche.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 88. Leg. in mezza membr. — Provenienza: R. Archivio di
Stato.
II, VI, 68.
« Qui incominciano e* capitoli della Compagnia del corpo di Cristo del co-
mune di Campi. Capitulo primo. Vogliamo e ordiniamo acciò che Ila no-
stra conpagnia — ». Fin.: « E chome e' si ragunano di poi publighino
a* fratelli detta rasura » . Con gli elenchi dei confrati e le riforme dall'an-
no di fondazione (1397) al 1632.
Membr., in 8, sec. XIV-XVII, ff. 25. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(a. 1872).
II, VI, 69.
Orazio, Carmina (i nn. XXVIII e XXIX del lib. ili e tutto il libro iv) in una
stampa quattrocentistica, con commento e copiosissime postille manoscrit-
te sul margine e sulle carte interfoliate.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 47. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1871).
II, VI, 70.
Virgilio, Eneide (gli ultimi vv. del lib. vi, il libro vii e una parte dell' Vili)
in una stampa quattrocentistica, con postille manoscritte.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 28. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto (a 1871).
II, VI, 71.
Esposizione del Calendario Indico - Bramanico, con una dissertazione sul gran
periodo degli Indiani di anni 5 320 000. Opera del P. Francesco Saverio di
S. Anna, carmelitano scalzo della provincia di Genova.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 144 scr. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Cambio Ga-
nnir rini.
II, VI, 72.
Un pacco di fogli staccati, con numerosissimi spogli per la compilazione di
un vocabolario francese. Vi è unito un ritratto in rame dell' Ab. Francesco
Alberti, conte di Villanuova, di cui sono gli spogli.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non numerati, tenuti uniti da una coperta in membr.
II, VI, 73.
Innocenzo Giampiero Relazione sulla Biblioteca Palatina di Firenze.
Cart., in 4, secolo scorso, ff. non numerati. Leg. in cartoncino. — Provenienza : Acquisto,
(num. 281278).
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FIRENZE ^ 173
II, VI, 74.
« La festa de* Becchi, ossia la Processione dei Pecori », satira in 76 ottave,
adesp., (del 18 18, è detto in una nota del foglio di guardia). Com. : « Gra-
zie all' eterno Dio, che il Mondo regge » . Fin. : « Che tutti per il merto
sopravanza » .
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non numerati. Provenienza : Acquisto (num. 943550).
II, VI, 75.
« Manoscritti dell' Ateneo italiano » . Sono tredici volumi in folio, e un ro-
talo, contenenti tutti gli Atti dell' Accademia italiana, di Siena, conver-
titasi poi in Ateneo italiano, dalla sua fondazione (1798) al 187 1. Vi so-
no inserite molte lettere di scrittori del secolo scorso.
Cart., in fol., 13 voli, di ff. non numerati. Leg. in mezza membr.
II, VI, 76.
Copia pubblica del processo verbale di escavazione dello scheletro del cele-
berrimo pittore Raffaello Sanzio di Urbino fatto ad istanza della Congre-
gazione dei Virtuosi al Pantheon, dal 9 settembre 1833 al 18 ottobre.
Cart., in fol., sec. scorso, ff. non numer. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Acquisto
(a. 1877).
II, VI, 77.
U argonautica di Orfeo : Poema epico, tradotto per la prima volta in versi
toscani dall' Ab. G. B. P., con note critiche, mitologiche e storiche.
Cart., in 4, sec. scorso, tre voli, di ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acqui-
sto (a. 1877).
II, VI, 78.
c Notizie raccolte da me Vincenzo Pollini, bibliotecario della Pubblica Libre-
ria Magliabechiana, per illustrazione delle Novelle di Franco Sacchetti e
della sua Vita ed Opere, sì manoscritte che stampate » . Sono tre volumi,
de' quali il primo contiene V illustrazione dalla prima alla 150; il secon-
do dalla 151 alla 258; ed il terzo, oltre un elenco delle edizioni del Cen-
tonovelle, e un indice de' nomi propri, la copia, tratta dal ms. Il, il, 49
(cfr. Inventario, vili 164) dei quattro cantari delle belle donne di Firen-
ze ecc., di Franco Sacchetti, e delle due canzoni, pur di lui, « in riprensio-
ne degl* Italiani » e « delle fogge » , tratte entrambi dal ms. Il, II, 40.
Cart., in 4, sec. scorso, tre voli, di ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza :
Dono Follini.
II, VI, 79.
« Istoria di Girone, chiamato volgarmente il Cortese, ove tratta di molte
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174 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
avventure accadute alli cavalieri erranti. Qui comincia V istoria di Giro-
ne il cortese, et parla primieramente il maestro che 1' à translata | cad-
de per quella maga che mai più colpo di lancia non feriò. Et qui finisce
il libro del cortese Girone sopra tutti possente cavalliere » . Segue la ta-
vole dei capitoli.
Cart., in 4, sec. XV, flf. 287 numerati modem. Leg. in pelle verde con filettature in o-
ro. — Provenienza: Acquisto (a. 1877).
II, VI, 80.
Indice alfabetico degli autori delle lettere a Giovanni Lami.
Cart., in 4, sec. .scorso, flf. non num. Leg. in cart.
II, VI, 81.
« Abrégé de la Genealogie de la Maison de Baroncelli, mis en ordre par
Gabriel Marie-Adrie?i de Baroncelli d' après les documents extraits de V hi-
stoire des républiques italiennes des archives de plusieurs villes d' Italie
et de T ancien Comtat Venaissin en France, des archives de la famille
et autres titres ».
Cart., in fol., sec. scorso, pp. 187. Leg. elcgan temente in tela bleu, con una corona ba-
ronale impressa in oro. — Provenienza: Dono dell' autore (a 1881).
II, VI, 82.
Sonetto di Carlo Orlandini a Vincenzo vSalvagnoli nella circostanza della di-
fesa di Teresa Restori. J
Cart., in 8, sec. scorso, due fogli, con copertina in broch.
II, VI, 83.
Giulio Gtiazzini, <» Discorso e trattato de' tributi e decime che per 5 beni
delle persone sopportanti le gravezze s' appartengono al ser. Granduca
di Toscana». Con avvertimento ai lettori del 10 ottobre 1629.
Cart., in 4, sec. XVII, flf. 247. Leg. in membr.
II, VI, 84.
Inventario dei beni di Vallombrosa nel sec. XVI. Precedono delle tavole al-
fabetiche.
Cart., sec. XVII, in 4, pp. 119. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani.
II, VI, 85.
Copia dell' inventario de' beni di Vallombrosa, estratto da quello fatto il dì
20 aprile 1579, nel 1729.
Cart., in 4, sec. XVIII, fF. 151, senea copertina. — Provenienza: Acquisto (n. 595064).
II, VI, 86.
« Priorista a tratte, riscontrato col testo del Segaloni, con più note e me-
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FIRENZE 175
morie le quali vanno inserte a* loro luoghi raccolto il tutto da più
scritture, per Raffaello di Giovanni di Raffaello Calamari, a. D. 1614 ».
Cart., in 4, sec. XVII, pp. 782. Leg. in merabr. — Provenienza : Acquisto Gargani
(num. 5950I3)-
II, VI, 87.
« Manuale, o vero estratto, sunto e nota di varie provvigioni e bandi di S.
A. S., sicome deliberazioni, relazioni e decreti del Mag. 10 delle Decime».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr.
II, VI, 88.
[Manni], Estratto dell' indice generale dei libri esistenti neir Archivio del
Monte Comune (per ordine alfabetico di materia). In fine V indice.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 220. Leg. in cart. sul cui dorso è appunto il nome del Man-
ni. — Piovcnienza : Acquisto Gargani (num. 595014).
II, VI, 89.
Raccolta di copie e di documenti per servire alla storia della famiglia Car-
ducci; con alberi genealogici e con lo stemma della famiglia in perga-
mena e a colori.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 266 e molti non numerati. Leg. in membr. — Provenienza :
Acquisto Gargani (num. 595016).
II, VI, 90.
Necrologio fiorentino dal gennaio air agosto di un anno della seconda me-
tà del sec. XI, illustrato copiosamente, forse dal Fineschi, del quale si di-
ce essere stato il ms. in una nota a matita del recto della copertina.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. continuamente. Leg. in cart. Appartenne al prof.
Giacomo Sacchetti. — Provenienza : Acquisto Gargani (num. 595012).
II, VI, 91.
Henrion Fr. « Prospetto generale e sincero degli effetti perniciosi recati alla
Toscana dalla libertà del commercio frumentario, dei generi greggi, delle
manifatture estere e del taglio della legna d' ogni qualità » . Con lettera
dedicatoria al Granduca e ad altri magistrati di Firenze.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. scr. su di una colonna. Leg. in carta. — Prove-
nienza : Acquisto Gargani (num. 595066).
II, Vi, 92.
c Equilibrio tra le mercedi e il vitto, ossiano i provvedimenti annonari » ;
trattato adesp. ; ma sul recto della copertina si dice che è manoscr. ori-
ginale del Dott. Lapini, podestà di Fiesole.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. scr. ad una sola colonna. Leg. in carta. Prove-
nienza : Acquisto Gargani (num. 595018).
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176 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VI, 93.
« In nome del nostro signor miser Jhesù Christo ecc. . . . chomen<;o el li-
berete della dotrina Christiana la qual è molto utelle e ne^esaria » (fol.
1-24). — « Qui chomen^a de misier san Ierolimo. Frati diarissimi, chi a-
vese volunptade de la gloria de li (justi » (fol. 24-27). — c Et à nome que-
sto santissimo libro della santa schalla (jellestiale. Lo primo grado de
questa santa schalla si é fede» (fol. 27-70). — «Qui schomen<;a la le-
genda de madonna santa Eufroxina. E lo era uno rìcho homo in Alessan-
dria » (fol. 27-80). — « Quele chosse che seran in lo tempo de Anticri-
sto apar qui dessoto » (fol. 80-81 ). — « Questa si è la vixion infraschripta
la qual fo demostrada da Y angolo de Dio a misier san Polo Apostolo de
Dio » (fol. 82-86). — Seguono V esposizione del Pater noster ed altre pre-
ghiere in volgare (fol. 87-110).
Cart., in 4, sec. XV, ff. no scr. su due colonne, colle rubriche dei capp. in rosso. Leg.
in mezza pelle impr. sul dorso in oro « Dottrina cristiana, Leggende ecc. » — Pro-
venienza : Acquisto (num. 777S77).
II, VI, 94.
L. Alamanni, Avarchide, in 25 canti. Com. : «Canta o Musa, lo sdegno, et
T ira ardente » .
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non numerati. Leg. in pelle con il titolo in oro sul dorso. —
Provenienza: Acquisto (num. 9051 18).
II, VI, 95.
L. David Giampieri, Scritti. I, Scelta di lettere famigliari del 1738 al 1822.
— Il, Scelte di lettere mediche dal 1800 al 1823. — III, Lezioni ed elo-
gi letti neir Accademia Valdamese. — iv, Versioni da Orazio e da Pro-
perzio ; poesie originali d' occasione ; Commedia c Eugenio e Fescellina,
ossia le Nozze contrastate» (1822); e composizione drammatica «Per la
nascita di Cristo ». .
Cart., in 4, quattro voli, di ff. non numerati, scr. ad una sola colonna. Leg. in mezza
membr. — Provenienza: Acquisto (num. 789646). •
II, VI, 96.
Trattato adesp. e anepigr., in forma di relazione, sul reggimento della Re-
pubblica di Venezia ; in due parti, di cui la prima comincia : « Scrivo per
atto di obbedienza senza considerare la mia puoca habilità, perchè la pri-
ma considerazione della mia mente ....»; e fin. : «... se non haves-
se la dote della disaplicazione de' Prencipi Christiani » : e V altra com. :
« Per discorrere con alcuna esattezza d' un governo è necessario stabili-
re di primo tratto ...» ; e fin. : « che faccia per nutrire Y industria uma-
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FIRENZE 177
na e per sopprimere Y arroganza. Felix quem faciunt aliena pericula can-
timi. Ho detto » .
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non mira. : Leg. in raembr. — Provenienza : Acquisto (num.
924077).
II, VI, 97.
Curzio Inghiramiy Annali di Volterra, acef. e mutili perchè cominciano a c.
214, colle parole «.... quelli nato di Cecina zia paterna di Aulo, quando
uditasi neir esercito.... », e fin. all'anno 1121 colle parole « .... trovandosi
nel contado di Firenze all' assedio di Pontormo confermò la libertà ai
consoli di Lucca ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. da 214 a 529 num. Leg. in membr. — Provenienza : Acqui-
sto ( num. 924072 ).
II, VI, 98.
« Scrutinio della nobiltà ligustica, composto da me Federico Federici ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 349. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto (num. 915579).
II, VI, 99.
« In nomine ecc. Nel presente libro io ser Mariano di Nanni di ser Giunta
da Pistoia al presente cancellieri dello strenuo et prestantissimo capitano
et condutieri di fanti a pie' et a cavallo Grigoro di Vanni d' Anghiari
al presente capitano della fanteria della excelsa et inclita comunità di
Genova et dello ili. signore Messer Raphaello Adorno per lo Iddio gra-
da duge di Genova, farò mentione particularmente d'ogni quantità di da-
nari et altre cose che saranno distribuite fralli detti compagni di Grigo-
rio ecc. A di xxv di gennaio mcccxxxiiii. »
Cart., in 4, sec. XV, ff. 1 10, di cui gli ultimi occupati da memorie private posteriori.
Leg. in membr. con maglie in pelle. — Provenienza: Acquisto: (num. 915544).
II, VI, 100.
« Nuove difficoltà proposte da un peripatetico air autore del Viaggio del
mondo di Descartes, toccante la cognizione delle bestie, con la repulsa
di due difese del sistema generale del mondo di Descartes. A Parigi, ap-
presso la vedova di S. Bernad, strada S. Giacomo, dirimpetto il Collegio
di Luigi il Grande, mdcxciii, con approvazione e privilegio del re » .
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 281, scritti, pare, per la stampa. Leg. in membr. — Prove-
nienza: Acquisto (num. 924076).
II, VI, 101.
Leonardo Gerardi, Poesie latine e italiane autografe, epigrafi e lettere. In fi-
ne una lett. « Io. Mariae Lancisio », datata « XIV Kalendas Maias » 1685.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. Sul dorso, su di un tassellino ne-
ro : « Poesie del Gerardi ». — Provenienza: Acquisto (num. 915538).
G. MAZZATlNTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI 12
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.17»
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VI, 102.
« Astrea vendicata »; cantata a due voci nel collegio nuovo delle Scuole
pie a di 3 settembre 1782 (fol. 1-12). — « Lo scudiscio per far cammi-
nare dritto F. B. archibugeri camaldolese e curato di S. Severo in Peru-
gia. Frustata prima anonima del P. Scipioni gesuita ». — Son. « a Cesa-
re venuto incognito in Roma : « Depor 1* imperiai palludamento » ; con
la difesa dell' autore contro un critico, e con la risposta del critico. —
« La speranza: canzone dell' ili. sig. Ab. Savini al sig. Marchese Gian
Pietro Lucattelli: « Non sempre irato scaglia ». — Componimento burle-
sco in sestine in lode del letto: « O che mobile aggiustato ». — Visione
in terzine : « Mcntr' io nella stagion eh' al sonno invita » . — Sonetto su
« T infelicità dell' autore presso le signore donne : Quando portavo 1' abi-
to sdruscito ». — « A Monsign. Giammaria Riminaldi canzone di Giù-
seppe Cavalieri comacchiese » dedicandogli 'alcuni scritti: « Movete rapi-
di ». — Vita di Sisto v, adesp. e mutila: com.: « Nacque Sisto V nella
Marca, cioè nel castello delle Grotte, luogo che fa ottocento anime in-
circa.. » : fin. : « Fu in questo conclave per la morte di Pio v Ghislieri
assunto... ».
« Commentarii del Vice Cancelliero Guglielmo Caonrsino d' alcuni successi
più notabili accaduti in Rodi sotto il Magistero del Gran Maestro Fra
Pietro d' Aubussone » . Precedono la lettera dedicatoria di fra Paolo Al-
dobrandinì, che ne curò la traduzione, al gran Maestro dell' ordine gero-
solomitano G. P. Lascaris, e del traduttore, Giovan Battista Freschi, a lui.
— « Libro di sonetti diversi (1737, il dì 8 luglio) »: 1, Margherita: Leg-
giadra perla, in cui natura ascose »: — 2, Invito amoroso: « Mira là di
quel pin 1' arguta cima »; ■ — 3, Amante pentito: « Quel volto ond' ebbe il
segno aprii d' amore »; — 4, Amante intorno la casa della stia donila: « Nuo-
vo d' amor baccante io mi raggiro »; — 5, Amor celato si scopre: « Amo
el desio che nel mio petto ha loco »; — 6. Belle chiome: « Oscurate i bei
crin, l'indiche vene »; — 7, Bella donna che fa maccheroni: « Bianca mas-
sa di Cenere, ponea»; — 8, Innamoramento: « Anch' io longa stagion dis-
si e durai »; — 9, Bacio rapito: « Sotto a quest' erbe, in riva a questo
rio »: — 10, Chiede un bacio co?i arguita : « Vidi Lilla benché dentro un
boschetto »; — 11, Chiede d* esser baciato dalla sua donna: Fa notte, Euril-
la mia, già lasso e stanco; — 12, Rosa in bocca dalla sua donna: Reina or
sei dell' odorata schiera ». — « Copia del memoriale dato dal nostro si-
Cart., in 4. Lcg. in mezza merabr. — Provenienza: Acquisto ( num. 924073).
II, VI, 103.
FIRENZE 179
gnor Papa Clemente XII dall' Ab. Ricci » , in terzine : « Se per Y astuzia
di Rebecca un giorno ». — Sonetto: « Morì Pastor il grande, e di sua
morte ». — « Donatio sanctissimi brachii dexteri S. Ioannis Baptistae
facta a Pio II Summo Pontifice sanctae memoriae Ecclesiae Cattedrali Se-
nensi, de anno Domini 1464 ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non numer. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto ( num.
624688 ).
II, VI, 104.
« Tragedie dell' Efninent. Cardinale Giovarmi Delfino, veneziano: 1, La Cleo-
patra; 2, U Creso; 3, Medoro; 4, La Lucrezia romana; ricavata da una
copia corretta, la più purgata che si veda, come si dice, estratta dal te-
sto originale ».
Cart., in 4, sec. XVII, di pp. 136. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num.
858675).
II, VI, 105.
« Le tre congiure ordite in Venezia: i. a , di Boemonte Tiepolo; 2. a , di Marin
Faliero; 3.", delli Spagnoli; trascritte fedelmente da varii manoscritti ».
— « Historia del sacro Consiglio di Trento, scritta per Messer Antonio Mil~
ledo?ine, segretario veneziano; Parte prima e seconda ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. num. separatamente. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto
(num. 635249).
II, VI, 106.
« Apologia del matematico regio Dott. Pietro Terroni, nella causa di pretesi
attentati contro V ordine pubblico e V autorità del sovrano, ancora pen-
dente avanti il supremo Tribunale di giustizia ».
Cart., in 4, sec. scorso, pp. 178. Leg. in mezza membr.
II, VI, 107.
Libro di contratti stipulati da più notari in Sinalonga. dal 1607 al 1705: pre-
cede il regesto.
Membran., in 4, sec. scorso, ff. 90 num. e molti bianchi. Leg. in pelle impr. — Prove-
nienza : Acquisto ( num. 624692 ).
II, VI, 108.
« Historia di Genova, di Antonio Roccatagliata y dall' anno 1571 al 1607 ». Com. :
« L' anno dunque della nostra salute 1581, essendo duce Nicolò Doria pri-
mo del titolo di serenissimo » : fin. « lo Spinola fu scusato da' consigli
per la sua grave età et infermità ancora, in suo luogho estratto Gio. Batt.
Durazzo » .
Cart., sec. XVII, in 4, ff. non numerati. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 858675).
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l8o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VI, 109.
« Declarationes quorundam sacrosancti concilii Tridentini decretorum ab ili.
cardinalibus sacrae Congregationis eiusdem concilii ad diversos episcopos
praelatos missae seu aliis particularibus personis traditae, in quibus com-
prehenduntur nonnullae declarationes Pontificum singulae sessionibus et
capitibus ordine accomodatae » .
Cart., in 4, sec. XVII, fl*. non nuin. Leg. in cart.
II, VI, 110.
Miscellanea storica : Diario romano dal 21 settembre 1558 al 21 agosto 1559.
Com. : «'A di 21 di settembre mori Carlo V già imperatore, morto chri-
stianamente » : fin. « il Benevento non volse esser liberato per timore » .
— « Relatione del clariss. Bernardo Navagero, tornato di Roma ambascia-
tore da Papa Paolo IV V anno 1558 ». — « Relatione in forma d' histo-
ria della pace di Saluzzo et suoi negoziati precedenti ». — « Atto d* in-
vestitura del Ducato di Milano et contado di Pavia in Lud. Maria Sfor-
za » . — Memorie da osservarsi da un nuncio di Spagna nella sua nunzia-
tura. — « Instruttione data dal conte Duca di Olivares al sig. Marchese
de los Veles per andare ad essercitar la carica d* ambasciatore per la
Maestà del re Cattolico nella corte di Roma » . — Discorso sopra la guer-
ra di Paolo IV con Marc' Antonio Colonna per il Duca di Palliano.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Acquisto
(num. 9I553 1 )-
II, VI, 111.
Narrazione della « Cacciata delli Spagnoli dalla Città di Siena nell' anno
1552 ». Com.: «Ritrovandosi in Siena D. Diego di Mendoza per V impe-
ratore Carlo v » ; fin. : « come afferma il Nini al libro nono delle sue
guerre d' Italia, da esso scritte in forma d* historia » .
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 30 di cui cinque bianchi. Leg. in mezza membrana. — Pro-
venienza : Acquisto (num. 624693).
II, VI, 112.
« Diario ed altre memorie del Cimento » . Dei tre voli, il terzo, che è il solo
originale, contiene il Diario deir Accademia dell 19 giugno 1657 al 5
marzo 1667 (ff. 151). — Seguono liste di libri e manoscritti dell'Acca-
demia (fol. 1-7); una Nota d' esperienze fatte dal ser. Granduca di Tosca-
na, ed altre relazioni d* esperienze ed osservazioni. — Il voi. I è una tra-
scrizione del Diario che costituisce la prima parte del voi. ni, ora in-
dicata, e il voi. Il è anch' esso una copia di una parte del Diario Palati-
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no, per le esperienze fatte dal 19 giugno 1657 al 23 gennaio 1658; l'uno
e T altro sono accompagnati dai lucidi delle figure.
Cart., in 4, sec. XVII e sg. in 3 voli., ff. non num. Leg. in membr. e mezza merabr.
— Provenienza : Acquisto (num. 898147).
Giovanni Cino Rossi, Drammi: 1. Gaspara Stampa, poetessa del sec. XVI,
dramma storico diviso in cinque parti; 2. Il Pirata, tragedia; 3. La Spo-
sa e la Cameriera, ovvero il Braccialetto, commedia di carattere in 5 at-
ti e in prosa ( «composta all' età di anni 15 da un fiorentino studente
nell'alma Università di Pisa»); 4. Costanza d'Aragona, tragedia; 5. Il
filtro amatorio, commedia in 5 atti in prosa; 6. La madre bolognese os-
sia fiorentina (primo getto); 7. Le due contesse o La confessione d'una
vendetta, commedia in tre atti in prosa; 8. Imogene, tragedia; 8 bis . Imo-
gene, tragedia; 9. Filippo, tragedia dell'Alfieri, ridotta per musica; 10.
Ginevra Amieri, dramma lirico ; 11. Un matrimonio per Indovinello, com-
media in tre atti in prosa; 12. Il fratello e la sorella; gli Orfani in casa
altrui; 13. La carità d'una povera donna; 14. Annalena Malatesti, dram-
ma storico; 15. Giovanna D'Arco, tragedia lirica. — Elvira Giampieri 7ie*
Rossi, Malignità ed Amicizia, commedia in 5 atti in prosa, composta nel
1846. — L' equivoco, farsa adesp. — Teresa Senvil, ossia Amore e Dovere;
commedia adesp. — . Maria la Schiava, dramma francese in due atti di
P. Foucher e Laurencin tradotto dall' artista drammatico Luigi Aliprandi.
— Pellegro Piola, dramma in tre atti di Paolo Giacomelli. — Frammenti
d' una tragedia Egisto e d' altri componimenti drammatici. — Componi-
menti poetici del Dott. Giovanni Cino Rossi, di Elvira Rossi- Giampieri, e
poesie e lettere attenenti alla loro famiglia. — « No e si » racconto sto-
rico con frammenti d' altri racconti storici. — « Poesie di Pietro Bernabò
Si/orata, Lorenzo Mancini, Antonio Mezzanotte, Giuseppe Montanelli, A. Gua-
dagnoli, Elvira Rossi- Giampieri destinate alla Raccolta eli Fiore d'Autun-
no » ( 1840): copia presentata alla Censura. — La visione della madre; pa-
rafrasi di alcuni luoghi delle elegie lib. IV, num. VII e XI di Properzio, di
Achille Filippo Giampieri alla sorella Elvira Giampieri.
c Principii gramaticali e Dizionario di tutte le voci, frasi e proverbii italiani
con la corrispondenza in tutto delle voci e proverbii della lingua vene-
ziana a cui nel principio si agiunge un indice per facilitare 1' uso e 1' in-
II, VI, 113.
In cassetta miscellanea del sec. scorso, contenente i fascicoli. — Provenienza : Acquisto
Veck Gargiolli (num. 789639).
II, VI, 114.
182
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
telligenza, ed in fine un vocabolario delle cose comuni. Fatto da me Co.
Domenico Sturoli V anno 1757 di mia dimora in Venezia».
Cart., in 4, sec. XVIII, pp. 480, di cui la 470, e da 472 alla fine bianche. Leg. in pel-
le. — Provenienza : Palagi.
II, VI, 115.
« Dissertazione storica che porta alla illustrazione di tre lettere inedite di
Maria Stuarda scritte nel colmo delle sue disaventure a diversi Pontefici,
di Giacomo Talbot. In Firenze, Tanno 1823 ». — Luigi Fondelli, « Storia
dei classici latini con alcune osservazioni critiche sopra i medesimi ». —
Riassunto storico sul popolo ebraico. — Orazione panegirica di s. Anto-
nio abate. — Orazione in difesa dell' Italia e dei suoi popoli contro i Re-
tori francesi di Eufemio Filopatro, con note* ed osservazioni d' un altro ita-
liano (18 14). — « Antologia araba, o scelta di poesie arabe inedite, tra-
dotte nella lingua francese col testo in fronte et accompagnate da una
versione litterale latina da Gùn\ Humbert di Genova » ; Parigi, 181 9. —
« Copia di lettere scritte di mano e carattere di Lorenzo de* Medici detto
il Magnifico dal 23 aprile 1472 al 17 dicembre 1491, dirette ai Priori e
governatori della Repubblica di Siena, gli originali delle quali conservan-
si nell' Archivio delle Riformagioni di detta città ». — « Breve rivista
sopra gli autori tragici e comici, italiani, da Vittorio Alfieri a Gio. Batt.
Niccolini e da Goldoni all' avv. Nota ». — « Elogio di Poggio Guccio
Bracciolini, cittadino fiorentino » . — Lettera apologetica di ser Telaccoc-
ca a ser Tistabene : com. : « Voi vi siete sin qui lagnato di essere il ber-
saglio della maldicenza » . — Cicalata in lode del rasoio. — Copia di let-
tera di Carlo Dati a Giovanni Milton, 1 novembre 1647. — Della Regina
di Castracucco ; novella quinta. — Indice di circolari ed ordini riguardan-
ti le leggi giurisdizionali che erano in vigore in Toscana nel 1799. —
Poesie presentate dall' Accademia Valdarnese del Poggio a Napoleone
Bonaparte e a sua sorella Elisa nel 1809. — Quattro quaderni contenenti
prose e versi, in latino e in italiano (canzoni, odi, sonetti, sermoni, ana-
creontiche, ecloghe) recitate in adunanze accademiche, adesp.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. non numerati. Leg. in cartone.
II, VI, 116.
Codicillo al testamento di Alfonso duca di Ferrara ( 1534) e rescritto di lui
in favore della concubina Laura Eustochia (1539): originali, con molti al-
tri documenti, in copia, relativi alla casa d' Este ed al ducato di Ferrara.
— Statuti di Comacchio ed altri documenti relativi alla comunità.
Cartaceo, sec. XVI-XVIII, in 4, ff. non num. Leg. in cart. coperto di seta. Appartenne
al can. Pio Fantoni.
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FIRENZE 183
II, VI, 117.
« Vita di Domi' Olimpia Maidalchini Panfilii, quale governò lo spirituale nel
Pontificato di Innocenzio X per innanzi Giovan Batista Panfilii, suo co-
gnato, cioè circa all'anno 1644-45, fino all'anno 1655, descritta dal sig.
abate Gtialdi ». — « Ragguaglio degli amori del Re di Francia con ma-
damosella detta la Valiera ». — « Prosperità infelici di Francesco Cano-
nici, detto Mascabruni, sottodatario et auditore di Innocenzo Decimo, com-
poste dall'abate Giovati Batista Rinalducci da Pesaro ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non num. Leg. in mezza membr.
II, VI, 118.
Genealogia di casa Medici, Granduchi di Firenze, e degli accidenti seguiti in
essa. — Istoria di Bianca Cappello, granduchessa di Toscana e di P. Buo-
naventuri. — Vita di Lorenzino de' Medici e morte del Duca Alessan-
dro e del medesimo Lorenzino. — Morte del sig. Giuliano Medici, segui-
ta nel Duomo di Firenze alli 26 aprile 1478. — Prigionia di Carlo Prin-
cipe di Spagna, figliuolo di Filippo XI di Castiglia. — Caso della signo-
ra Fulvia Piccolomini nei Griffoli. — Morte di Buondelmonte Buondel-
monti. — « Manifesto della Contessa Diana Zambeccari, con la morte del
card. Sampieri di s. Giovanni, seguita in Bologna il dì 6 luglio 1671 ».
— La politica dei RR. PP. Gesuiti. — Morte del sig. Gio. Battista Ca-
valcanti, seguita in Firenze li 24 maggio 1652. — Abiura del canonico
Ricasoli e della Faustina Mainardi e di prete Iacopo Fantoni, fatta in s.
Croce, il dì 20 novembre 1641. — Morte di Andrea Gabburri cittadino
fiorentino, seguita Tanno 1608 in Firenze. — Istoria del conte d'Arco. —
Morte dei sig. Giacomo e Beatrice Cenci e della signora Petronia Cenci.
— Morte della sig. Vittoria Corambona e del sig. Ludovico Orsino. —
Vita e morte di Bartolomeo Carosi, chiamato Brandano, detto il Pazzo di
Gesù Cristo. — « Ragionamento dello stato dell' Italia e dei segreti e ar-
cani dei Principi ristretto in breve e grato racconto l'anno 1676 ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in mezza membr.
II, VI, 119.
Relazione dell' isola dell' Elba nel Mediterraneo del colonnello Giovanetti, già
comandante della città e piazza, di Portoferrajo, l'anno 1772.
Cart., in 8, sec. scorso, fT. non num. È detto copia di un ms. esistente in casa Ginori da
s. Croce. Leg. in cartoncino.
II, VI, 120.
Saggio di politica ad uso singolarmente de' governi repubblicani, di Giovan
Domenico Romagtwsù Autografo; è il ms. servito per la stampa del Le Monnier.
Cartaceo, in 4, sec. scorso, ff. 193, sciolti. Leg. in cartone.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VI, 121.
La forza compassionevole, commedia cavata dallo spagnolo, in tre atti e un
prologo, eh* è una favola boschereccia. In fine è una nota di quelli che
parteciparono alla recita nell'Accademia degli Imperfetti.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 49. Leg. in cartoncino. — Provenienza: Acquisto (num. 924096).
Tre commedie: 1, Una scampagnata di donne galanti: commedia in cinque
atti, colla licenza della censura di Firenze del 5 gennaio 1842; 2, Li er-
rori dell'educazione: commedia in cinque atti (1849); 3, Una giornata in
villa: commedia in cinque atti.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non numerati, in tre quinterni. Leg. in cartoncino. — Prove-
nienza: Acquisto (num. 789997).
Gargano Gargani ; — Spogli di notizie su alcune famiglie nobili di Firenze,
ordinate alfabeticamente. — Scritto genealogico sulla famiglia Nardi, con
estratti di documenti relativi ad essa. — Spoglio de' registri de* morti
Tanno 1630-33 in Firenze pel contagio nell'Archivio della Confraternita
della Misericordia. — Spoglio di notizie di opere di arte di artefici fioren-
tini eseguite dal sec. xin al sec. xvi.
Cart., in 4, sec. scorso, IT. non numerati, in 4 inserti. Leg. in cartoncino. — Provenien-
za: Acqusto Gargani.
Lettere di magistrati ed ufficiali veneziani, autografe o con firma autografa.
I, Roman de Romano a Valerio Michiel (Bassano, 23 die. 1567); — 2, M. A, Donado
a Valerio Michiel (« Di Fusta alla guardie li 8 luglio 1567 »); — 3. Giulio Michiel
al sereniss. Principe (16 novembre 1566) ; — 4, Barone Palmerio d'Abruzzo a Giu-
lio Michiel (20 novembre 1566); — 5, Giovanni Zon a Lunardo Dandolo (Padova, 18
agosto 1519); — 6, Leonardo Lombardo a Pietro Zeno (Venezia, 5 marzo 1558); —
7, Leonardo Mocenigo a Valerio Michiel (Padova, 5 dicembre 1567); — 8, Domeni-
co F. Nicolò Doljin a Pietro Zeno (Alessandria, 24 maggio 1566); — 9, Andrea Sa-
nudo a Giulio Michiel (tre lettere dei 29 e 31 luglio e del 2 agosto 1576); — 10,
11 podestà e capitano di Treviso a Vettor Michiel (tre lettere di Treviso, 31 marzo e
21 dicembre 1573, e 21 marzo 1574); — u, Vettor Michiel a Giulio Michiel (di
Treviso, 31 marzo 1573); — 12, Nicolò Bondulmicr a Lunardo Dandolo (Capodistria,
12 novembre 1578) ; — 13, Pietro Zeno a Francesco Gallizi (Feltre, 29 sett. 1568);
— 14, Zacharia Grimani a Pietro Zeno (Brescia, 24 novembre 1557); — 15, march.
Cesare Visconti a Girolamo Micheli (Milano, 20 die. '84) ; — 16, Marco Bragadin
a Priamo Tron (Treviso, 5 marzo 1491) ; — 17, Francesco Tiepolo ad Alessandro (?)
Contarmi (due lettere del 20 marzo 1483 e 30 agosto 1484) ; — 18, Giorgio Gritti
ad Alvise Gritti, s. d. ; — 19, Francesco Tiepolo ad Alessandro Contarmi (Venezia,
29 agosto 1483) e a Francesco Tiepolo (due lettere ; Venezia, 23 agosto 1483 e 28
giugno 1484); — 20, Tommaso Contarini a Pietro Zeno (Venezia, 21 aprile 1558);
— 21, Francesco Badoer ad Alessandro Contarini (otto lettere, di Venezia, dall' 8 lu-
glio 1481 al 5 febbraio 1484); — 22, Samaritana Contarini al fratello Vincenzo Con-
• 11, vi, 122.
II, VI, 123.
II, VI, 124.
FIRENZE
185
tarini (24 maggio 1538); — 23, il cardio, legato d'Urbino a Nicole') Delfino (Urbino,
6 agosto 1682); — 24, il cardin. Gio. Girolamo Albani ad ignoto (Roma, 2 agosto
.1578) ; a Giulio Michiel (Roma, 30 gennaio 1580) ; — 25, il cardin. Basadonna a
Giov. Michiel (Roma, 29 agosto 1682) ; — 26, Fra Bernardino dalla Chiesa vesco-
vo di Argoti a Paolo Michiel (dal Siam, 1 e 2 dicembre 1682) ; — 27, march. Ce-
sare Visconti a Paolo Michiel (Milano, 12 dicembre 1685); — 28, A. Bembo a Ge-
rolamo Michiel (Corfù, 12 maggio e 28 maggio 1682) ; — 29, Bernabò Maria Vi-
sconti ad ignoto (29 aprile 1682); — 30, Filippo Maria Partita ad ignoto (Este, 24
ottobre 1682); — 31, Vincenzo Bembo a Paolo Michiel (Venezia, l'ultimo di luglio
1706); — 32, cardin. Grimani a Gio Michiel (Vienna, 12 maggio; Roma, 17 luglio
1706); — 33, Francesco Gaetano Gonzaga a Giovanni Michiel (Mantova, 27 ottobre
1706); — 34, Federico Savorgnan a ignoto (Zugliano, 26 novembre 1626); — 35,
Lorenzo Tiepolo ad Antonio Michiel (Venezia, 15 settembre, 29 ottobre e 10 novem-
bre 161 6); — 36, Francesco Morosini ad ignoto (12 ottobre 1616) ; — 37, Francesco
Diedo capitano di Brescia al Commissario in campo (Brescia, 15 ottobre 1616) ; —
38, Flaminio Verona a Marc' Antonio Michiel (Concordia, 12 novembre 1616); — 39,
Nicolò Barbarigo ad Antonio Michiel (Oderzo, 22 ottobre 161 6) ; — 40, Nadal 0-
bizzi ad incerto (sei lettere, di cui una sola colla data del 3 marzo 161 7); — 41, Lu-
ca Michiel a Marc' Antonio Michiel (Rovigo, 8 novembre 161 6); — 42, Andrea Pa-
rtita ad Antonio Michiel (Udine, 13 e 14 sett. e 12 nov. 161 6); — 43, Pietro Bar-
bango a Marc' Antonio Michiel (Venezia, 27 nov. 161 6) ; — 44, Antonio Priuli al
med. (14 gennaio 161 7); — 45, il capitano Giudici al med. (Tolmezzo, 24 febbraio
161 7); — 46, gli esecutori delle delil>e razioni del Senato al med. commissario in cam-
po (26 lettere del 1616^; — 47, Giuseppe Maria Barbieri ad incerto (due lettere: di
Roma, 30 maggio 1693; e da Praglia, 8 aprile 1707); — 48, Francesco Leprini ad
incerto (21 febbraio 1693); — 49, Francesco Contini al padre di Paolo Michiel (3
gennaio); — 50, il duca di Sabbionetta a Pier M. Gonzaga (s. Marino, 15 settembre
1682); — 51, Alvise Michiel a Giulio Michiel (Venezia, 2 agosto 1536); — 52, Gio-
vanni Bembo ai giudici ed esaminatori di Venezia (2 dicembre 1597); — 53, cardin.
Ghigi a Paolo Michiel (Roma, 5 gennaio 1686); — 54, il Duca della Torre a Paolo
Michiel (Napoli, 1 gennaio 1686) ; — 55, march. Cesare Visconti a. Paolo Michiel
(Milano, 26 die. 1685) ; — 56, il cardin. Ottoboni a Paolo Michiel (Roma, 24 die.
1695); — 57, Paolo Francesco Falconieri a Paolo Michiel (Roma, 29 die. 1695); —
58, Filippo Acciainoli ad incerto S(Roma, 29 nov. 1695) ; — 59, Girolamo F. M.
della Fuente a Paolo Michiel (Milano, 26 die. 1685); — 60, la Duchessa di Braccia-
no a Paolo Michiel (Roma, 29 die. 1695) ; — 01 » ^ Duca di Bracciano a P. Mi-
chiel (Roma, 30 die. 1 61 5) ; — 62, Massimo Ciani al cardin. Borghese (Praga, 8
nov. 1620); — 63, Marco Lombardo ad ignoto (1 febbraio 1686); — * 64, il cardin.
Pamphili a Paolo Michiel (Roma, 21 luglio 1685 e 19 maggio 1686); — 65, Fede-
rigo Gonzaga a Giovanni Michiel (Mantova, 16 luglio 1649) ; — 66, Alfonso Porcia
all' ecc. Michiel (25 febbraio 1617); — 67, le conte de Tormes a? (21 luglio 1637); —
68, Don Giovanni de 3 Medici^ dal campo veneto a Meriano, al Doge di Venezia (38
lettere del 161 7).
Sessantotto inserti sciolti, di ff. non numerati. Sec. XV-XVII. — Provenienza : Acquisto
(num. 587538). Leg. in mezza membrana.
c Relazione delle sacre funzioni eseguite in Pisa in rendimento di grazie
all' altissimo per la prodigiosa liberazione della Toscana dalle armi fran-
cesi, pubblicata dall' avv. Francesco Gaeta di commissione dei signori
Deputati. Pisa, 1799 ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non numerati. Leg. in carta. — Provenienza : Acquisto (num.
II, VI, 125.
537688).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VI, 126.
Giornale del capitano Giovanni Mariti « celebre viaggiatore, letterato e scien-
ziato » dal 2 settembre 1785 al 15 aprile 1786; dal 24 dicembre 1796 al
17 maggio 1798; e dal 18 maggio 1798 al 19 gennaio 1799; e di suo fi-
glio Frayuesco, dal 4 ottobre 18 14 al 22 luglio 1815; ma interrottamente.
Cart., in 8, sec. XVIII e sg., in tre voli, di ff. non munì. Leg. in carta. — Provenienza:
Dono (num. 838908).
II, VI, 127.
[Ottavio Gig/i] « Ricordi estratti dalla Miscellanea Borghini », i cui volumi
saranno descritti fra i codici del palchetto x di questo stesso fondo. In
fine un utile indice per materia e nomi proprii.
Cart., in 8, sec. scorso, di pp. 676, scritte ad una sola colonna. Leg. in mezza pelle. —
Provenienza : Acquisto (num. 503078).
II, VI, 128.
Documenti pubblici riguardanti la terra di Trecate nei secoli XVII e XVIII.
— Copia di un privilegio di concessione di acqua di Ludovico Maria
Sforza a Filippo Guascone, del comune di Trecate, (1490); e atto di pa-
cificazione tra questo e Gian Iacopo Trivulzio (1518). — Statuti e ragioni
della comunità di Trecate ; Milano, G. R. Malatesta, MDCCXLI.
Cart., in 8, sec. XVI e sg. ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Acquisto
(num. 943535)-
II, VI, 129.
Drammi dell' Ab. Ave/Ioni ; 1, Lo specchio della fedeltà coniugale, ossia la
morte di Sisara il tiranno; tragedia spettacolosa; — 2, Nabucco; — 3,1
santi martiri, ossia la gran caduta del tempio d' Esculapio ; — 3, Rappre-
sentazione di s. Egidio; (181 5). — La morte d'Attila, flagellum Dei; tra-
gedia anepigrafa (1822). — Alcune poesie d' argomento satirico: Canzone
La Protesta: « Taci, amico, non tentarmi »; 2, Contro un sodomita: « Iacopo,
Iacopo »; 3, // tignolo, ode : « Parlar di tignoli »; 4, La pippeide: « Giulia
mia, Giulia mia ».
Cart., in 8, sec. scorso, in sei inserti di ff. non nnmerati. Leg. in cart.
II, VI, 130.
Sermoni quadragesimali in latino e in volgare. Precede una c Tabula prae-
dicationum quadragesimalium ». Com.: « De passione Christi. Circa pas-
sionem domini nostri Iesu Christi per quam talis et tanta redemptio . . . » .
Fin.: « in quibus mansit virtus et fructus eius sed pervenit ad gloriam ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. scr. su due colonne. Leg. in membr. con rincalzi in
pelle. — Provenienza : Acquisto (num. 943536).
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FIRENZE 187 I
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II, VI, 131. ,j
Sritti originali, appunti ed estratti che si dicono, sulla carta di custodia, del 1
padre Burlamacchi della C. d. G. In fine alcune poesie recitate neir Acca- \
demia degli Animosi nel primo decennio del 700, e un prologo dramma-
tico ; « all' amico non si presta la spada, nè si fida la donna » .
Cartaceo, in 8, sec. XVIII, ff. non numer. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 9I5574J-
li, VI, 132.
Istrumento riguardante la fam. romana de* Massimi e il castello di Pratica
(1617).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto (num.
858673).
II, VI, 133.
Vita e morte e miracoli di Bartolommeo Carosi, detto Brandano, volgarmen-
te il Pazzo di Gesù. — Giulio Dati, Dell' Istoria de' Piacevoli e Piattelli,
quattro libri. — « Vita di Don Vaiano Vaiani, opera molto bella e cu-
riosa, ma da non immitarsi da alcuno » . — Relazione della rivoluzione del
seminario romano nel tempo che ne era rettore il p. Tarquinio Galluzzi. —
Morte di Cecco d'Ascoli seguita in Firenze il dì 15 settembre 1320. —
Morte di Vittoria Accoramboni e di Lodov. Orsini. — Come pervenisse
Bianca Cappello Granduchessa di Toscana. — Viaggio del Ser. Principe
Gio. Carlo de* Medici a Finale il dì 10 agosto 1699. — Relazione della
corte di Francia del cav. Giovanni Morosini ambasciatore veneto (1672). —
Relazione della mutazione del governo di Portogallo, scritta da Lisbona,
2 dicembre 1667. — Memoria al Pontefice per la conservazione del con-
vento dei canonici di s. Salvatore di Firenze. — Relazione del conclave
d' Alessandro vii. — « Le virtù che si ricercano in un cardinale da eleg-
gersi Pontefice ». Com.: « Veggo in pratica dall' osservazione de* savii e
dalla lettura di moltissimi conclavi ». — Lettera del card. Ricci al Pontefice.
— Avvertimenti per la corte del Conte di Verrua, ambasciatore residente
in Roma per V A. R. di Savoia. — Ricciardi, canzoni : Iddio, « O dell' e-
terno fabro »; // tempo, « Su le rupi Carpazie (io stesso il vidi »). — Se-
guono tre canzoni, adesp. e anepigr. : 1, « Piango le mie miserie, e so
che altrui »; 2, « Sotto rigida stella »; 3, « O del cuor passion indomita ».
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num.
9I5545)-
II, VI, 134.
Malatesta Adeodato, Album di schizzi e disegni in penna. — Copie a lucido
di costumi storici.
Cart., 2 voli, in 8, sec. scorso, ff. non numerati. — Provenienza: Acquisto, (num. 838223).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
li, VI, 135.
Orazioni panegiriche in lode di s. Giovanni Battista : adespote e di Francesco
Sini (1672), P. Andrea Forzoni (1673), Pier Francesco Alessandrini (1676), Giu-
seppe Zamboni (1685), Luigi Alessandrini (1686), M. Iacopo Pilli (1696), M.
Camillo Orsini (1706, del p. Giuseppe Maria Lotomarvi (1707) e p. Gio. Poggi
(1706). — Statuti e altri documenti riguardanti la storia della Compagnia.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num.
943532)-
II, VI, 136.
Vite di Lorenzo di Bicci e di Bicci di Lorenzo di Bicci, pittori ; con copiosi
documenti per servire ad esse ed alla biografia di Neri di Bicci di Lo-
renzo, e con T albero genealogico della famiglia.
Cart., in 8, sec. scorso ; più inserti di ff. non numerati raccolti in una cartella in membr.
II, VI, 137.
Ricettario medicinale e industriale del sec. XVII e sg.
Cart., in 8, ff. num. dal 79 al 139, e poi di nuovo dal 27 al 130. Leg. in mezza membr.
. II, VI, 138.
Documenti privati relativi alle famiglie Roero, Boano e ad altre d* Asti, già
appartenuti air Archivio della famiglia Roero ; dal sec. XVI al XVIII.
Tre pacchi con molte ce. frammentarie, quasi tutte originali. — Provenienza: Acquisto
(num. 858663).
II, VI, 139.
Documenti privati relativi alle famiglie piemontesi Massimino di Ceva, Pa-
storis, Sandigliano, Castiglioni, Carelli.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num.
858663).
II, VII, 1. (Magi. CI. XIX, num. 98).
« Qui comincia il libro et significato del giuoco delli schacchi, lo quale com-
puose frate Iacopo da Cessole de' frati predicatori. Da prieghi di molti fra-
ti dell'ordine nostro et di diversi scholari.... ». Fin.: » si dia gratia in
in questa presente vita che noi possiamo vivere et regnare col lui in se-
cula seculorum : amen. Finis et gratias agimus Deo ; xxvi novembris
MCCCC° LX per F. F. » . — Sul primo foglio di guardia un sonetto « fac-
to Lucha da Panzano nelle carcere a di XX di gennaro 1544 »: com.:
« Fuggir non posso, e star qui non vorrei » ; e nel verso una « Horatio-
ne dicendola dinanzi alla comunione » . Suir ultima carta del ms., dopo
T explicit, un altro sonetto, « I* ó più tempo un vagho ucciel nutrito » ; e
sul verso un altro con la didascalia: «Addi XXI di gennaro 1544. Facto
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FIRENZE
189
il presente sonecto per Lucha di Cosimo da Panzano nelle charcere di Fi-
renze et a suo propoxito » ; com. : « Biasmato a torto son, nessun me
scusa ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 51, con la prima carta del trattato miniata e le rubriche dei
capitoli in rosso. Sulla carta di custodia : « Hic liber est d. Luce de Chosme de Pan-
zanis » e sul recto dell' asse di legatura questi ricordi d' acquisto : « Compera' lo u-
no ducato d' oro in oro da uno che andava vendendolo fra' cartolai, a di 12 di ago-
sto 15 13 » ; « Vende 'lo ha Chosimo di Lucha da Panzano questo et le cronache fio-
rentine et il Petrarcha et il Morghante et il libro di fra Cherubino con certi altri li-
bretti : una botte di barili XV da vino et tre ducati d' oro. Addì XIIII di maggio
1523. Finis »; « Questo libro fu dato a me G. Corsini ed è mio e di mia erede ».
Leg. in assi cop. di pelle impressa. — Provenienza: Strozzi, num. 624 dei mss. in 4.
Leonardo Dati, La sfera: « Incipit prolagus. Al padre, al figliuolo, allo Spiri-
rito santo. Per ogni sediolo sia gloria e onore ». Finisce mutila col v.
« Quivi è Carmeli ed altri santi monti » (libro iv, stanza 18) (fol. 1-2 1).
— Storia d* Apollonio di Tiro, in ottave : « Omnipotente Idio signor su-
premo | T altro non so, Idio vi dia il buon anno »> (fol. 22-67). — Lamen-
to di Pisa: « Pensando e rimembrando il dolce tempo | non mi lasciar
perir in queste carcere »; con la risposta; « Al mondo non è sì aspro
e sì superbo | arar la fece tutta a pezo a pezo » (fol. 68-77). — c Con-
trasto del vivo e morto : Quando t* allegri o vuom d' altura | Trista a
queir anima che non sarà pura » (fol. 78-80). — « Laude di Frate Gia-
copone: 1, « L' uomo fu creato virtuoso »; 2, « Or chi averà cordoglio »>;
3, « Audite intentione »; 4, «La ventate piange » (fol. 82-99).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 99. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, num.
141 dei mss. in 4.
Storie Narbonesi nella traduzione di Andrea da Barberino. Com.: « Tornato
Karllo dalla sichonda ghuerra che fece in Ispagnia nella quale sochorse
d'allora in qua l'anno tenuta gì' Ungheri. Deo gratias ». Segue questo
avvertimento del trascrittore : « Finiti e' sette libri de' Nerbonesi sechon-
do Follieri medicho d'Americho di Nerbona e Ruberto duc/ia di s. Marino
e per maestro Andrea di Iacopo di 7 uri da Barberino translati di francio-
so in toscano. Nota che tre libri ne fece ditto Follieri, Qoè e' primi e tut-
to el rimanente che sono uno libro che ritiene in se quo' quattro fece el
ducha de Sam Marino. Coppiati per me Barttolomco d' Iacopo di Barto-
lomeo Ghalli cittadino e banchiere fiorentino questo dì XXIII di gennajo
1534; e Ila originale era mala lettera e buona partte scritta di mano di
lì, VII, 2. (Magi. CI. XI, num. 127).
II, VII, 3. (Magi. CI. XXIV, num. 160).
Ansuigi
»; fin.: « e perderno i Franciosi la chorona dello imperio e
igo
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
fanciulli eh' era male chonpitata, quale achattai da Salvi di Lorenzo Ma-
rochi e detto dì gnene rendei. Amen ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 342. Sulla prima carta: « Questo libro è delle rede di Bartolo-
meo di Iacopo di Bartolomeo di Iacopo di Bartolo di Nicholò di Tondo di Luca di
Frane. Galli » ; e sull' ultima carta : « Questo libro è di Nic.° di Bartolo di Iac.°
Ghalli ». Leg. in pelle ed assi. — Provenienza: Strozzi, mun. 325 dei mss. in 4.
II, VII, 4. (Magi. CI. VII, num. 1008).
Miscellanea. Se ne dà la tavola:
Fol. i. Contrasto del vivo e del morto: Quando t' alegri huomo d'altura.
Fol. 1-27. Laudi: Chi voi ballare a rigoletto | o signior mio benedetto.
2. Misericordia eterno Idio | da noi levi tal dolore.
3. Chi serve Iddio com purità di chuore | che fa giochondo ogni suo servidore.
4. Che farai sotto mito (sic) | vollono che ciaschuno fussi punito.
5. Madonna, lo vostro core | date a Giesù il vostro chore.
6. O gloriosa Vergine Maria | et si ci rimetti nella tua santa via.
7. Diletto di Giesù Christo, chi ben t' ama I cantar e giubilare vo' per suo amore.
8. Po' che christiani chiamati sian per te | nostra speranza di salute se'.
9. Questa sposa diletta | con voi diletta madre benedetta.
10. Venite a vedere il signiore | ben ci può' dunque salvare.
1 1 . Udile matta pacia | sanami di tal paccia.
12. Mosso da santa pacia | e a ttua madre Maria.
13. Colla mente faccian festa | parte habbia non rendo regnio beato (sic).
14. Laudiamo Giesù il quale è nostro signore | al suo governo ci vuole el signiore.
15. Iesù fammi morire | l'anima mia empiendo '1 mio disire.
16. Quando ti parti, Iesù, vita mia | tanto più mostri tua bontà giulìa.
17. Tanta pietà mi tira e tant' amore | a me che son per te morto e piagato.
18. Signior, mercè ti chieggio | questa per gratia ti chieggio.
19. Ave del verbo eterno genetrice | Sì che ciascun sia per te in cielo assumpto.
20. Da cciel mandato a salutar Maria | priegalo per noi che salute ci sia.
21. Viva a Ihesù amoroso | al suo regnio gioioso.
22. Verbum caro factum est | in Virgine Maria.
23. Sempre sia Giesù laudato | dal padre eterno mandato.
24. Ciaschun fedel cristiano de' confessare | per questo in vita eterna n' andiamo.
25. Stabat Ma ter.
26. O lasso amme, tapino sventurato | da Dio eletti nel regnio beato.
27. Senno mi pare et cortesia | in meco in croce si stagia.
28. Guarda che non caggi, amicho, guarda | perciò è bisognio sempre orare — che
Dio ne guardi.
29. Chi vorrà nel ciel salire | nello 'nferno stia.
30. Signor mio, eh' i' vo' languendo | tutto lo mio peccare.
31. Destati, o peccatore | vanne allo 'nferno ingrato e peccatore.
32. Ardenti d' amore | per cui i' moro amando.
33. Insegnatemi Giesù Christo | morir teco abbracciato.
34. Anima benedetta | et di lui ti diletta.
35. Ciaschuno amante che ama el signore | ma lui tenendo gli si struggila el core.
36. Di frate Iacopone: O vita penosa, chontinova battaglia | che in afrantura non sia
nostra andata.
37. Penitentia fate fate | quella gloria etternale.
38. Virgo Maria beata | sempre sia tu laudata.
39. In nulla si vuole porre la sua speranza | e di gran guai è pieno e di dolore.
40. In ciel si fa gran festa | salito è con gran festa.
41. O vergine Maria | la gratiosa e pia.
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FIRENZE
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42. I* ti vorrei trovare Giesù amore | tu gli vuoi perdonare a buon signore.
43. O vergine Maria | che tal follia non sia.
44. Laudiam chon riverenza | con somma riverenza.
45. O gloriosa Virgine Maria | che chontro a tte chomettian notte et dia.
46. Era tutta soletta | la santa benedetta.
47. S' i' t' ò fallito, Giesù, e' mi dispiace | eh' i' ti perdono e questo si è veracie.
48. Al monte santo Giesù apparia | già altro in questo mondo non vorria.
49. O vera erode santa d' onor degna | ciascuno guidasti drieto alla tua insegna.
50. Vergine alta regina | prieghalo per quella spina — alta regina.
51. S' i' pensassi a' piacer del paradiso | e viverai essendo sempre ucciso.
52. O vergine Maria sommo diletto | per la salute humana et chon amore.
53. O Giesù dolce, o infinito amore | fugiendo el lupo seguita '1 pastore.
54. Piango '1 tempo perduto | d' ogrti peccato fa' che sia pentuto.
55. Anima ingrata, da po' che vuol seguir | dai gran martir.
56. Quanto più penso Iddio | alla tua deità.
57. Vergine sacra, gloriosa e bella | alma non sa ei nimico suo fugire.
58. Giesù fami morire | 1' anima mia empiendo el buon disire.
59. Ave, magna regina incoronata | menaci a tua diletti e gran dolori.
60. O peccator, perchè | vo' servire a Ddio con pura fe\
61. Poch' i' lascia' '1 tesoro | più el tuo capo d'oro.
62. Anima mia, de, torna da me | mercè di tutto al tuo fallire.
In fine ad alcune di queste laude sono capoversi d' altre laude e di canzoni profane, sul
cui tono dovevano esser cantate.
Fol. 30. Cannona morale: La invidiosa gente e '1 mal parlare.
Fol. 30-31. Ternario: I' vegho ben ch'ai buon servire è vano.
Fol. 32. Sonetto: O monti alpestri, o cespugliosi mai.
Fol. 32 e sg. Rispetti per Tisbe copiati (18): Cara speranza mi mantieni la vita.
Fol. 34. Ternario: Socorremi per Dio eh' io sono a porto.
Fol. 35. Ottave (4, e due versi della quinta eh' è mutila): Aimè meschina quanto longamente.
Fol. 36-42. Contasto delle donne, in 75 ottave: Nuova cannona, di femine tristitia.
Fol. 42-42 bis. Serventese; Vecchiecca viene all' uomo quand' ella viene.
Fol. 42-43. Canzone: O fiamma eterna, ghuai a chi t' acende.
Fol. 43-44- Canzone: Tempo fu già che errare mi fece amore.
Fol. 44-46. Serventese: Sovente in me pensando chome amore.
Fol. 46-48. Ternario: O sconsolato a piangere 1' aspra vita.
Fol. 48. Canzone: Morte, perch' io non truovo a chui mi doglia.
Fol. 48-49. Canzone: Ai donna grande, possente e magnianima.
Fol. 49-50. Canzone: Ben mi credea passare mie tempo ornai. In fine: « Ca. di. Fa, de-
gli liberti ».
Fol. 50-51. Canzone: Lasso che quando inmaginando vegnio.
Fol. 52-68. Novel trattato delle volgari sen lentie sopra le virtù morali delle quali autore
fu Ruberto re di Gierusalem; in versi volgari, seguiti dalle relative citazioni di autori
latini. Com.: « Amore che muovi el ciclo per tua virtude ». A c. 65: « Comincia la
terca parte, la qual tracta de' vitii e de' difecti della humana vita. E primo del vitio
della gola ». In fine: « Ego Iohannes Petri de Mangeriis de Castro Sancti Iohannis,
scripsi quando fui in Sancto Mi. ,(> cura Roberto de Pictis. Qui miles eius erat ser Pe-
trus Angeli de Sancto Geminiano, et suum mutuavit librum mihi. Ego Iohannes com-
pievi die 3 dicembris 1453 ».
Fol. 68-69. Sentenze latine.
Fol. 71-72. « Lictera missa a domina Regina Iohanna uxore quondam Regis Andreae co-
muni Scnarum de morte ipsius »; e una « Responsiva epistulae per dominos Novem ».
Fol. 72. Lamentatio Areti i.
Fol. 72-73. « Scribit Regina Rcgis Roberti dominis Novena qualiter dictus rex mortuus
est », con la Responsiva.
192
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 73-76. Orazioni dei Legati del Re d' Ungheria al Pontefice sulla morte di Re Andrea
di Napoli.
Fol. 77. « Hoc est lauri coronatio acta per Matteum de Palmieris civem florentinum do-
mino Carulo poetae de Aritio, 1453 ».
Fol. 77-105. Orazioni latine varie: a Papa Eugenio; a Niccolò V; al Papa « per domi-
nimi Iohannem Franciscum de Butagaglis de Pavia » ; ad un Cardinale « praeclaris-
simi principis d. Karoli de Malatestts de Arimino prò rosa habita ». — <c Epistole
proconsulis Effesorum ad Domitianum imperatorem de Iohanne apostulo et evangeli-
sta ». — Altre orazioni o esercitazioni retoriche: « ad potestatem in suointroitu; prò
dando baculum ; coram dominis florentinis per dominum Iohannem de Masseis de Nar-
nia cap. fior. ; per dominum Iohannem de Barattanis de Nursia coram dominis floren-
tinis ; coram dominis florentinis ; oratio quaedam pulcherrima ; per d. Ioannem d*
Nursia corani dominis florentinis ; per d. Matheitm de Camerino ad congratulandum
dominis fiorentinis in eortim introitu ». — Narrazione dell' episodio dell' imperatore A-
driano c del filosofo Secondo. — « Epistola missa sanctissimo domino summo Ponti-
fici per Morbosanum Turcorum principem ». — « Oratio L. Martii ad milites ». — -
Traduzione della comparazione di Alessandro, Annibale e Scipione. — « Oratio Ga-
sparrini ad ducem Mediolanum coram habita ». — « Leonardi prefatio in laudatio-
netn C. V. Iohannis Stroci equitis florentinorum ». — « Guarrini Veron. oratio in
Cicerone de officiis coram habita ». — « Oratio Scipionis ad esercitum ». — « Oratio
pulcherrima ad funus ». — « Frane isci Phihlphi de laudibus eloquentie ». — « E-
pistula Gasparrini pergamenis Angelo suo salutem » ; con la risposta . Lettera adesp.
che com. « Quaesi visti vir egregie quid sentiam de ratione puntandi ». — « Porcellus
vates romanus Trapecuntio oratori clarissimo ac segretario apostolico »; con la risposta
del Trapezunzio. — Le note epistole di Lentulo e di Ponzio Pilato su Cristo. — O-
razione « Ad funus puerile ».
Fol. 107. « Complantus aliquorum philosophorum de morte magni imperatoris Alessandri
in personam dicti imperatoris ».
Fol. 108, (che è una membr. di custodia). « Versus cuiusdam clerici et monace ». —
Epitaphium Dantis.
Cart., in 4, in forma di vacchetta, sec. XV, di flf. 108, di cui è raddoppiata la 42, e
bianche le ce. 28-29, 34 69*, 70, 105 A, 106, 107*7. Precedono due membr. di
custodia con regole di fede ; e un indice molto sommario del contenuto. Leg. in mez-
za pelle. — Provenienza : Strozzi, num. 638 dei mss. in fol.
Francesco Petrarca, Il Canzoniere e i Trionfi. In fine al Canz. (c. i40 a ): « Fi-
niti i sonetti et le canzoni del laureato Messer Francescho Petrarca poeta
fiorentino die XX augusti mcccclviiii ». Segue la tavola dei capoversi.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 186, col numero e la lettera iniziale d' ogni componimento in
rosso o bleu, e la prima carta di ciascuna delle due parti miniata. Sulla membr. di
custodia : « Questo libro è di Thomaso di Francesco di Thomaso di Nicholaio di mes-
ser Cianpolo Chavalchanti »; e sul verso: « Pitti ». Leg. in assi coperte di pelle
impr. — Provenienza: Accademia della Crusca (a. 1783).
Carmi latini di Ferdinando Zucconi d. C. d. G.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. raccolti in 18 quaderni. Log. in cartone. — Prove-
nienza : R. Archivio di Stato.
« Commedia di Davitte » , adesp. con un prologo che com. : « Salute, alma
II, VII, 5.
II, VII, 6. (Magi. CI. VII, num. 1224).
II, VII, 7. (Magi. CI. VII, num. 1229).
FIRENZE I 93
città, Fiorenza bella » ; ma senza divisione cT atti. Il dramma com. : « Da-
vitte esce fìiora et dice da sè : Da poi che V huomo fu da Dio creato » ;
e fin. « bene valete, e sì vi licenziamo ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 43. Leg. in mezza membr. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, VII, 8. (Magi. CI. VII, num. 1228).
Rappresentazione di s. Gioacchino, adesp., in terzine, con un prologo (com.
< Perchè ogni nostra cognition procede »). E in cinque atti : com. ; « L' ob-
bligo, pastor miei che noi habbiamo » ; fin. « habbiate tutti una buona li- t
centia ». — « Commedia della Croce », in versi, con prologo (« Questo
per la mia fé* che quinci veggio ») e con intermedi: com. « Questa, co-
ni' io ti dissi, parmi certo » ; fin. « Moristi in croce per amor di noi » . —
« Confessione composta da un servo o utile di Iesù sopra li X precepti e
7 pechati mortalli ad istanzia di una sua figliuola spiritualle religiosa ».
In fine qualche altra scrittura ascetica.
Cart. in 8, sec. XVI, ff. numerati separatamente. Leg. in membr. — Qua e là qualche
schizzo in penna. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
*
II, VII, 9. (Magi. CI. VII, num. 1226).
Canzone adesp.: « Col cor pien di pietade e di spavento » (fol. 2-5). — Ot-
tave (9) contro un Brunacchi falsario: « Il più perfido, iniquo e scellera-
to » (fol. 6-8). — Frammento membr. del libro il del De officiis: (è il
Prologo: fol. 10 e 29). — Due sonetti in lode di Cosimo e Gian France-
sco de' Medici, con commento: 1, « Gli è ferma la colonna che sostenta »;
2, « Gioan Francesco che di gratia pieno» (foL 11 -16). — Bernardo Verdi,
Due sonetti a Cosimo I e una canzone alla Vergine, con una lettera a Co-
simo del 9 aprile 1549 20-25 ). — Sonetto satirico contro Pietro Stroz-
zi : « Piero, tu se' del sentimento fuor » : in fine una firma burlesca : « Io
Lorenzo Datti et filius. cum sotii sottoscriti faciebat » , e seguono i nomi dei
« sotii » (fol. 28) — Giovanbattista Forteguerra, sonetti e stanze in lode
de* Medici (fol. 29-38). — Due sonetti adesp. indirizzati a Cosimo: 1,
« Deh vien lucente Apollo, e la sacrata » ; 2, « Sacrata Aurora che V au-
rato crine » (fol. 41-42). — Capitolo ternario adesp. « Contro a* Vene-
tiani: Dunque avverà che questi pantaloni » (fol. 43-46). — Alfonso de*
Pazzi, sonetti ed altri componimenti, preceduti da una lettera di Antonio
da Sangallo a D. Antonio de' Meclici (fol. 49-1 11). — Antonio Afante//ini f
sonetto e versi latini per V entrata di Cosimo in Siena (fol. 11 2-1 18). —
Appunti di lezioni di diritto (fol. 1 20-1 21). — Ottave (5) seguite da di-
chiarazioni in prosa e destinate ad illustrare rappresentazioni delle fatiche
d'Ercole (fol. 124-127). — Lelio Capilupi, Centone di versi virgiliani in
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia^ XI 13
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194 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
onore di Cosimo (fol. 128-9). — « Le nozze di Cana di Galilea, ridotte
in atto recitabile da Gioan Maria Cecchi fiorentino, recitate nel Vangiolista
il carnovale dell* anno 1579 »; il prologo e le scene ili, 12 e 13, in fine
alla farsa (ce. 166-69 e *3°) sono di mano del Cecchi (fol. 130-170).
Membr. e cart., sec. XVI e sg., in 8, ff. 170 num. Leg. in niembr. Appartenne col n.
CXVI ad Antonio da Sangallo, e si deduce da una piccola tavola da lui premessa e
dall' antica numerazione, che furono sottratte molte carte contenenti, tra altro, Pasqui-
nate. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, VII, 10. (Magi. CI. XXV, num. 700).
« La origine de Trevigi deviso in quatro tratadi dovè si contien le cose oc-
corse dalla creation de Trevigi fina al 1549: agiontovi un tratato della
nobel tà de Trevigi : la tavola è posta nel principio » . Corti. « Era passato
la creatione del mondo mile dusento e sei | che la signoria alla giornata
pone in la Città: cosi faceva Henrico re de Ingiltera. Il fine. Questo ho
abuto da un gentilhomo de Trevigi con molte altre scriture del 1549 ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 107. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto (a. 1&70).
II, VII, 11.
Luca Chiari , Santi e beati dello stato fiorentino. I brevi cenni biografici so-
no accompagnati dair arme della famiglia d' ogni santo, a colori. Prece-
de una breve narrazione storica.
Cart., in 8, sec. XVII, di pp. LXXII-218. Leg. in pelle e tela. — Provenienza : Ac-
quisto (num. 924066).
II, VII, 12. (Magi. CI. XXXV, num. 277).
Novena di s. Anna, del p. Ricca, dell'oratorio d'Or S. Michele (1753).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 45. Leg. in cartoncino. — Provenienza: R. Archivio di Stato.
II, VII, 13. (Magi. CI. XXXVIII, num. 150).
« Vita di s. Andrea di Scotia confessore et archidiacono della città di Fiesole » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non numerati. Appartenne nel 1573 a Nicholò di Mariotto
Giuntini. Leg. in cart. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, VII, 14. (Magi. CI. VI, num. 213).
Prediche del p. Ferdinando Zucconi S. I.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: c. s.
II, VII, 15. (Magi. CI. XIII, num. 94).
Relazione adesp. del « Viagio che ò fato l'ano 1589 dal Caiero in Ebrin,
navigando su per el Nillo ». Com. « Era qualche ano che avevo deside-
rio di vedere la provincia del Saiti, quale è fine della tera di Egito » ;
fin: « bastante a rinovare quelo che ò veduto diferentemente in molti
loghi ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 20. Leg. in carta, — Provenienza: K. Archivio di Stato,
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FIRENZE
195
II, VII, 16. (Magi. CI. XXXV, num. 278).
Première partie de la Messe, dépuis V introit jusqu' à V Evangile.
Cart., in 16, sec. scorso, ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza : R. Archivio di Stato.
II, VII, 17. (Magi. CI. Vili, num. 1454 ).
Copie di lettere di principi e cardinali, come saggi d' epistolografia.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: R. Archivio di Stato.
II, VII, 18. (Magi. CI. XVII, num. 34 ).
c Tutto quello che si deve preparare e le regole da tenersi dagli architetti
nella costruzione d'una gran cupola, voltandola senza adoperarvi le cen-
tine e senza cerchiature di ferro, mentre son queste di pregiudizio alla
struttura delle cupole » . Accanto, d* altra mano : « É del Sig. G. B. Nelli,
ed è stampato ».
Cart., sec. XVIII, in 8, ff. non num. — Provenienza: R. Archivio di Stato.
II, VII, 19. (Magi. CI. VII, num. 1227).
Odi : i , « Contro il lusso delle donne : Donna, V orgoglio tuo lacera e sve-
na » (fol. 1-7); 2, « Al serenissimo Prencipe Tomaso di Savoia: O del
humano fasto » (fol. 9-16); 3, « Invito alla pace nella nascita del seren.
Prencipe di Toscana: Sotto i più algenti cerchi età dorata » (fol. 17-23);
4, « Maravigliarsi che non escano componimenti poetici in lode di D.
Carlo della Gatta per la valorosa difesa di Orbetello: Campioni favolosi »
(fol. 25-30); 5, « Accennando che V inquietudine dell' animo è insepara-
bilmente compagna delle grandezze, passa a lodar le viti dalla propria
mano piantate: Ite, o pallide cure » (fol. 31-35); 6, « Al sig. Gio. Ago-
stino Ansaldi mentre dimorava in Cadice: Lungi da nostri lidi, aure più
liete » (fol. 37-42); 7, « Esser desiderabile la povertà: Se le cure mor-
daci » (fol. 44-50); 8, « Che la monarchia di Spagna riuscirà vittoriosa
delle presenti guerre: Gli ardimenti flegrei che non tentaro » (fol. 51-
55); 9, « Presagii della pace universale neir elezione di Innocenzo X: al
sig. Girolamo Casanatti: Già per V ira celeste » (fol: 57-68); 10, « Nella
morte del sig. Diego Montai vo, march, di s. Giuliano: O con raggio spie-
tato » (fol. 69-74). — Sonetti di vario argomento (fol. 70-82): 1, Nobile or-
goglio de T età novelle; 2, Sul dorso alpestre del Pierio colle; 3, Le ca-
spie nevi, o le gelate brume; 4, Non per ampio tesor d' indica arena; 5,
Sparga in libiche piaggie il curvo Atlante ; 6, Filli, ai bassi elementi hor-
rida guerra; 7, Tu che dei bei candori alta disfida; 8, Costei nel cui bel
seno io son costretto; 9, Muover gli anni a pietate indarno speri; 10, O-
di i miei prieghi o vincitor fugace; 11, Angioletta gentil, da quale sfe-
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196 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ra; 12, O del fasto mortai vani deliri; 13, Liberata al gran huopo erga
Casale.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 82. Leg. in mezza membr. — Provenienza : R. Archivio di
Stato.
II, VII, 20.
I Politici d* Aristotile, nella stampa giuntina del 1552, con copiosissime no-
te marginali e interfogliate (fino al principio del libro v).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 136. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (23
nov. 1871 ).
II, VII, 21.
R. Roncwni, Notizie di famiglie pisane, raccolte non dai « Prioristi, ma dai
diversi contratti, privilegi e scritture in margine notati diffusamente » . Di
ogni famiglia è riprodotta nitidamente a colori Tarme.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non numerati. Leg. in membr. impressa in oro, e su di essa
« Il codice originale del Rondoni di Pisa ». — Provenienza : Acquisto (20 sett. 1873).
II, VII, 22.
Documenti e lettere riguardanti Pietro Giannone. Minuta di lettera del Gian-
none, 1527 (fol. 5-6). — Lettere a lui di Francesco Mele (Napoli, 28 gen-
naio 1729), e di un ignoto (num. 5; Napoli, dal 3 novembre 1730 al 22
febbraio 1732); del tipogr. Bousquet (Ginevra, 29 aprile 1 73 1 ) (fol. 7-19).
— Lettere (n. 6) d' un ignoto, sotto lo pseudonimo Nota manus o Cipol-
la de Cantelis ad Antonio Rinaldi (sotto il qual nome si nascondereb-
be il Giannone, secondo una nota posta in principio), scritte da Vene-
zia tra il 1 ottobre 1735 e il 10 marzo 1736, e indirizzate a Milano e
a Ginevra (fol. 20-31). — Lettera d' ignoto al Giannone, Vienna 26 novem-
bre 1735 (fol. 32-33). — Altri documenti riguardanti la sua morte, il fi-
glio Giovanni e la stampa delle Storie (fol. 34-41 e 44-57). — Lettera a
Pietro Giannone di Stefano Baldinotti, Napoli 18 marzo 1732 (fol. 42 e sg.).
Cart., in 8 ( ma contiene fogli di varia grandezza), sec. XVIII, ff. 58. Leg. in mezza
membr. — Provenienza : Dono Masseangeli.
II, VII, 23-24.
Colomb de Batines, Bibliografia dantesca, nell'edizione di Prato, 1845, interfo-
gliata, con correzioni e giunte ms. dell'autore (1847).
Due voli, legati in tela, di compi, pp. 786 a stampa, oltre i ff. delle annotazioni. — Pro-
venienza : Acquisto (num. 280912).
II, VII, 25.
Relazione della vita del card. Mazzarino. « Sereniss. mo Principe. Sono i cenni
de i gran personaggi comandamenti espressi a i servidori | di cui sarà
Cesare il Perseo con il soccorso di Luigi, che della Gallia V Alcide » .
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 229. Leg. in membr.
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FIRENZE
IQ7
II, VII, 26.
C. Bellini, L' adultera, tragedia in 5 atti (1859).
Cart., in 8, ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza: Dono ( num. 280970).
1, Donne che havete intellecto d' amore; 2, Donna pietosa di novella etade ; 3, Cusì nel
mio parlar voglio essere aspro ; 4, Voi che intendendo el terco cel movete ; 5, Amor
che nella mente mi ragiona; 6, Le dolce rime d' amor eh' io solea ; 7, Amor che
movi tua virtù dal celo ; 8, Io sento sì d* amor la gran possanca ; 9, Al poco gior-
no et al gran cerchio \T ombra; 10, Amor tu vedi ben che questa donna; 11, Io
son venuto al punto de la rota; 12, E* m* incresce di me si malamente; 13, Poscia
che amor del tucto m' ha lasciato; 14, La dispietatà mente che pur mira; 15, Tre
donne intorno al cor mi son venute; 16, Doglia mi reca nello core ardire; 17, A-
mor, da che convien pur eh* io mi doglia; 18, Ai fals ris, per quo tradi haves.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 27, colle rubriche delle canzoni in rosso. Manca la lettera i-
niziale d' ogni componimento destinata certo ad essere miniata. Leg. in mezza pelle
— Provenienza : Acquisto (num. 336190).
Domenico Cavalca, « Incomincia lo specchio della croce. Prologo. Narra il san-
cto Evangelio per simigliala che un signore » . Segue la tavola dei 50
capitoli, di cui il primo incomincia : « Doppo '1 peccato delli primi parenti
cadendo Y omo » . H trattato finisce : « et ogni nostra macula la quale per
suo exemplo dobbiamo mondare. Deo gratias amen ». — Seguono 8 so-
netti, . e la prima quartina del IX, dei dodici del Cavalca che riassumono
il contenuto dello Specchio (1, Dio venne in carne per riconperare; 2,
Quando ti debbo Cristo voler bene ; 3, Conviensi air om sé tucto a Cristo
dare ; 4, Per septe gradi saglie hom penitente ; 5, O alto stato esser uom ;
6, Chi vuol a Cristo aver compassione; 7, Ahi bene sguarda Cristo in cro-
ce stare; 8, Morendo Cristo in croce ci diè vita; 9, (mutilo) Donocci in
croce Cristo sapientia). — In fine : « Della dispositione delle sette pititioni
le quali si contengono nella domenica oratione », e « verba que fuit reve-
la sancto Alberto dum missa celebravit ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. non num., colle rubriche dei capitoli in rosso. Leg. in pelle
impr. in oro e chiuso in una guaina di cartone.
« Incomincia uno devotissimo tractato chiamato Arra della sposa di Giesù
Christo composto et ordinato dallo minimo frate et servo di Christo frate
Nicolò Cantoni da Siena deir ordine de sancta Maria de la mercede predi-
catore indegno. Exordio » . Segue la tavola dei capitoli, che sono 8 : « Fi-
niti i capitoli incomincia el tractato et prima della perfecta renuntiatione
et dispregio di tutte le cose mondane. Capitolo primo. Se ir anima adun-
II, VII, 28.
II, VII, 29.
198 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
que desidera di Dio | Al quale sia gloria et honore insieme col padre et
co lo spirito sancto. In secula seculorum amen ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. non num. La prima carta e le iniziali dei capitoli miniate.
Leg. in pelle con impressioni in oro, e chiuso in una guaina di cartone.
IT, VII, 30.
Prolegomena ad theologiam sive tractatus de religione: adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 123. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
327421).
II, VII, 31.
Bibliografia dei romanzi e poemi cavallereschi italiani del Meki, nella 2* edi-
zione del 1838, con postille marginali mss.
Cart., in 8, pp. 380 a stampa. Leg. in mezza pelle con impressioni in oro. — Provenien-
za : Acquisto (num. 283129).
II, VII, 32.
« Dell' Istoria di Civita Castellana, composta da Francesco Peritinoli cittadino
di Civita Castellana libro primo e secondo : di cui 1' originale è nell* Ar-
chivio segreto Vaticano ».
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 231 oltre l'indice. Leg. in mezza membr. — Provenienza:
Acquisto (num. 390947).
II, VII, 33.
« Qui comincia il Tractato della spera copilata per Alphagrano phylosopho
translatato di gramatica in volgare. Lo tractato della spera materiale noi
partiremo in quatro capitoli | Et quindi termina il tractato della spera
materiale translato di lingua galica cioè franciesca in fiorentino volgare
et per Zuchero Bencivenni notaio di Firenze del popolo di sancto Piero
Maggiore negli anni Domini della incarnatione del nostro signore MCCCXIII,
del mese di gennaio, a priego et a richiesta di uno nobile donzello della
detta città. Finis. Amen ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 48, colle rubriche in rosso e la copertina miniata elegantemen-
te. Leg. in pelle. — Provenienza : Acquisto (num. 785501).
II, VII, 34-38.
« Ristretto degl' Annali ecclesiastici e secolari di Alessandro Tassoni, con di-
verse considerazioni e particolari importanti aggionti alle cose dette dal
Card. Baronio e dagli altri. In cinque parti ».
Cart., in 8, sec. XVIII, cinque voli, rispettivamente di ff. 360, 351, 350, 385, e 407.
Legati in membr. — Provenienza : Mediceo-Palatina.
II, VII, 39.
Ristretti delle lezioni di medicina del prof. Pietro Betti.
Cart., in 8, sec. scorso, pp. 560. Leg. in mezza pelle» — Provenienza : Acquisto (num.
595021).
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Firenze tgg
II, VII, 40.
Operetta spirituale di Giovacchino Antonelli compilata in Fiesole 1' anno 1814.
Cart., in 8, sec. scorso, pp. 85. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Acquisto (num.
595022;.
II, VII, 41.
c Memorie del Calcio fiorentino, dedicate alla nobilissima e valorosa gioven-
tù frequentante il medesimo, scritte da Orazio Capponi ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
Gargani (num. 595023).
II, VII, 42.
Rimario della Gerusalemme Liberata del Tasso.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 784. Leg. in mezza membr. — Provenienza: c. s. (num. 595024).
II, VII, 43.
Trattato elementare d' astrologia.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 95. Leg. in membr. — Provenienza : c. s. (num. 595025).
II, VII, 44.
Tractatus de metheoris.
Cart.. in 8, sec. XVIII, pp. 62. Leg. in pelle. — Provenienza: c. s. (num. 595026).
II, VII, 45.
Diario di un attore comico della Compagnia Colapaoli durante un giro arti-
stico per i teatri di Ravenna, Rimini, Fano, Bologna, Pesaro.
II, VII, 46.
L* uomo a Dio ; libro di preghiere e di dichiarazioni evangeliche.
Cart., in 8, sec. scorso, di pp. 349 num. Leg. in pelle. — Provenienza : c. s. (num. 595032).
II, VII, 47.
« Compendio delle instituzioni speculative e pratiche del canto gregoriano
del R. P. Michelangiolo Martini sacerdote pratese » (1754).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 98. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 595033).
II, VII, 48.
€ Elementa iuris civilis, quibus Pisis anno 1693, apud ex. equitem Campana
publicum Institutionum interpretem operam dedit Joseph Salvemini ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 182. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 595034).
II, VII, 49.
Trattato di trigonometria e geometria pratica, adesp. ; in tre libri.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. con tavole. Leg. in pelle. — Provenienza : Acqui-
sto Gargani (num. 595035).
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MANOSCRITTI DKLLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VII, 50.
Q. Sedani Satyrae in Philodemum (mancano T n. a e la i8. a ). — Segue Q.
Sedani Satyra postuma in laudem Clementis Papae XI », e la « Chiave
de' nomi finti delle Satire di Settano » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 208 e alcuni bianchi. Leg. in membr. — Provenienza : Gar-
gani (num. 595036).
II, VII, 51.
Vincenzo da Filicaja , Ternario La vita di Nostra Signora (O di figlio mag-
gior gran madre e sposa) e canz. al Duca Carlo di Lorena, general. mo
dell' Armi Cesaree ( Forte campion che cingi ). — Canz. adesp. a Giovan-
ni in re di Polonia: Re grande e forte, a cui compagna in guerra. —
Allo stesso, panegirico in 87 ottave del dott. Ciò. Cosimo Villif ranchi:
Pensier che tenti? Et non conosco appieno. — Capitolo burlesco in otta-
ve (25) coli* epigrafe «Salute invia dal capo insino a' piedi | Il Pievan
d' Artimono al Dottor Redi » : Signor mio veramente eccellentissimo. —
Lettera di Giovanni re di Polonia al Pontefice. — Sonetto « sopra i fuo-
chi lavorati fatti nella piazza di Firenze la sera degT undici ottobre 1683 ».
Io non intendo perchè gì' habbin messo. — * « Della moglie » : capito-
li tre a Camillo Berzighelli : E sempre, buon amico, chi distoglie. —
Prologo a due tra Momo e T invidia : « Monto : Crudo ciel che t* ho
fat* io». — G. B. Ricciardi-. 1, canzone // tempo \ «Su le rupi Carpazie
(io stésso il vidi); 2, canz. Il Dio \ O dell'eterno fabro; 3, son. Iddio:
Tu Dio che non sei fatto et tutto fai; 4, son. Iddio scende a visitare S.
Antonio : A dormir su la paglia il zelo à spinto. — Prologo di Anton Rad-
da (tra Ruberto e Lelio): Lelio:- Servo al sig. Ruberto mio gentile. —
«Prologo del Dott. Villi/ranchi, recitato Tanno 1669, dove si fingono gli
spazii immaginarii » ( tra Eraclito e Democrito ) : Braci. : Di che ridi mai
più ? — Prologo tra un medico, un infermiere e uno speziale : Med. : Buon
dì, signori miei. — Intermedio tra un villano e una zingana: Vii.: «Chi
non vede non crede. — Prologo della commedia « L' inganno vince T in-
ganno, rappresentata dagli Accademici Sorgenti, del Sig. Gio. Batt. Fa-
gioli». — Lamento per la perdita d' un grillo di Pietro Salvetti: Oimè, che
nuova strana. — Per la monacazione di Caterina Turini nel monastero di
Foligno, due sonetti di A. G.: 1, Compie Tanno che al Signore: 2, L'an-
no scorso un si dicesti. — « Memoriale in versi anacreontici di Alessandro
Ghivizzani per sollecitare la grazia di un impiego » , con altri sonetti di
lui. — «Sopra il giuoco della bassetta ». ottave (15): Piange il trentuno
e la bambara geme » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto Gargani
(mira. 595037).
♦
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FIRENZE
201
II, VII, 52.
Copia del testamento di Lionardo Scarioni (6 marzo 1701).
Cart., in 16, 9ec. XVIII, ff. 6. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 595038).
II, VII, 53.
c De incarnatione tractatus a P. M. Thoma Buoninsegni Senen. ord. Praedic.
anno 1796, traditus me audiente Iulio Hyeronimo Bandiera » (1796).
Cart., in 8, sec. XVIII, ft. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 595039).
II, VII, 54.
Trattato d' astrologia, adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 61. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595040).
II, VII, 55.
Libro dei battezzati della Pieve di s. Maria a Carraia, 181 1-32.
Cart., m 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani.
II, VII, 56.
« Diario serio faceto degli vili viaggiatori alla città di Pisa e Livorno, in
occasione della luminara » . È firmato da un Agostino da Rabatta, ed ha la
data del 22 giugno 181 7.
Cart., in 16, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 61 2 107).
II, VII, 57.
« La conversione et aspra penitentia del devoto huomo Bartolomeo d.°
Brandano ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Gargani (num. 595078).
II, VII, 58.
Due copie, di mano del Gargani, del noto poemetto « La buca, dello Za » con
una sua lettera al principe Buoncompagni.
Cart., in 8, ff. non num. sec. scorso. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani.
II, VII, 59.
Raccolta di frasi e modi di Plauto e Terenzio, colla rispettiva traduzione in
volgar fiorentino. V è V indicazione degli anni 1584, 1585 e 159^. Prece-
de una scrittura del Gargani sul probabile autore.
Cart., in 8, ff. 109, sec. XVI. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 588567).
II, VII, 60. .
La Cleopatra, tragedia del card. Giovanni Delfino,
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 96. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595082).
II, VII, 61.
< Aritmeticae vulgaris atque speciosae dementa auctore don Iosepho Calati-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
drelli publico Matheseos professore in Collegio Romano. Scripsit Franci-
scus Sediari auditor anno 17 17
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 595056).
II, VII, 62.
« Libro d' aritmetica e geometria fatto da me Lorenzo Maria Weber a' 1 5 di-
cembre 1712 ».
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595053).
II, VII, 63.
Elementi di nautica teoretica di Giacomo Graberg; Genova, 1792.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (nnm. 595079).
II, VII, 64-65.
Stato dell' anime della chiesa parrocchiale di s. Giorgio delle Monache dello
Spirito Santo dal 1675 al 1683 e dal 1684 al 1692.
Cart., in 16, sec. XVII, 2 volumetti, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Gar-
gani (num. 595°57)«
II, VII, 66.
G. Gargani, Copie estratte dalla Strenna « Primavera * del 1844 e dall' « Os-
servator fiorentino sugli edifizi della patria » (Firenze, 1831, voi. IV).
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Gargani
(num. 59 5076) .
II, VII, 67.
Ricettario medico-chirurgico.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595075).
II, VII, 68.
Gabriella di Vergy, tragedia in 5 atti del sig. di Belloy: « Alò. : Fayel trema
e sospira; il fier veleno | Sciagure orrende, i frutti suoi son questi ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cartoncino. — Provenienza: Gargani (num.
595073).
II, VII, 69.
Elenco alfabetico di famiglie fiorentine, coli* indicazione del quartiere e del
numero delle volte e dell' anno in cui ebbero uffici.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cartoncino. — Provenienza: Gargani (num.
595060).
II, VII, 70.
Quistioni teologiche sul calendario della Diocesi di Fiesole (1793).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 595059).
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FIRENZE 203
II, VII, 71.
Meditazioni sopra la vita di Gesù di Niccolò Bianchini da Lucca (1732).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. nonnum. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595077).
II, VII, 72.
Giuliano di Gio. de' Ricci, « Sunto et ristretto delle casate et famiglie fioren-
tine antiche et moderne con la distintione de' tempi, che cominciorno ad
havere honori nella città sì per la Maggiore come per la Minore, con no-
ta del numero de* Gonfalonieri di giustizia, de' Priori et de' Senatori che
in ciascuna di esse sono stati da Tanno 1282 sino a tutto Tanno 1596 ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 106. Leg. in membr. — Provenienza: Gargani (num. 595055).
II, VII, 73.
Kalendarium florentinum perpetuum descriptum et absolutum a. mdcclxxxxvii.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 618723).
II, VII, 74.
Trattato di medicina, adesp. e anepigr. : « Por ciò che sta bene a omne me-
dico deventi sapere rendere rasione delle cose che gli è demandato et
specialmente de quelle che alla sua arte s'apartiene, onde dee sapere per
che Tomo vive | et sia calda T acqua una uncia per volta a duoi ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 48. Leg. in mezza membr. - Provenienza: Acquisto (num. 840520^.
II, VII, 75.
€ Incipit epistula beati Eusebii ad beatum Damasum portuemsem episcopum
de morte gloriosissimi Ieronimi doctoris eximii » (fol. 1-45). — « Incipit
epistula ven. doctoris Augustini episcopi ad beatum Cyrillum secundum
Ierosolimitanum pontificem de magnificentiis eximii doctoris Ieronimi »
(fol. 45-55). — « Incipit epistula s. drilli secundi Ierosolimitani episcopi
ad beatum Augustinum doctorem eximium de miraculis beati Ieronimi do-
ctoris magnifici » (fol. 56-101). — « Incipit liber Encheridion s. Augustini
ad Laurentium primicerium urbis romane ecclesie » (fol. 105-160). Fin.:
« Explicit Enchiridion Aurelii Augustini deo gratias Amen. Expletum est
sub die XV iulii MCCCC66 in die martis in sancto Laurentio Florentie ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 160. Leg. in pelle ed assi con fermagli. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 840521).
II, VII, 76.
Dissertazione sulla preferenza de' conduttori acuti agli ottusi di D. Gregorio
Quaini.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 14. Leg. in carta. — Provenienza: Follini.
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204
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VII, 77.
« Ricordo della servitù per li dinari che hanno riceuto in Levante a conto
di lor salario et altre cose somministrateli », fatto in Candia dal 1654 al 1657.
Versi latini e volgari, i più adesp.
1. Versi latini « Ad Antonimi! Gigantem et Bonamicum Bonaraicum »: Vos ergo sine
me beata rara.
2. Versi latini « Ad Bonamicum Bonamicum in diem Calendarum augusti »: Quod petis
Augusti tecum celebrare Calendas.
3. Sonetto : Non più di ricche spoglie, o vivi carmi.
4. Sonetto : Le mura al suon de le canore trombe.
5. Quartina : A M. B. ; Godi, Prato gentil, poi che sì bella.
6. Lorenzo Ermini> al Cav. Buonamici, capitolo : Signior Cavallier mio, buon prò' vi
faccia.
7. Due quartine : Viso leggiadro et parolette acorte.
8. Sonetto : Poiché 'l varco m' è chiuso, e resto preso.
9. Madrig. : Se in compagnia d' Amore.
10. Son. : Deh pietà prendi nomai de* miei martiri.
11. Son. : Da poi che '1 sol da noi fece partita.
12. Son. : A V apparir del nuovo sole ardente.
13. Son. : Partita è la del ciel luce divina.
14. Son. : Deh, come posso io mai senza dolore.
15. Son. : Non più '1 mio cor s' attrista o ver si duole.
16. Son. : Il mio cor ben s' allegra e vanne altero.
17. Son. : Se queir alta virtù col gran valore.
18. Son. : Ogni loco mi apporta alto dolore.
19. Son. : Quando è eh' io sia lontan da quel bel viso.
20. Canz. : Se quel che brama il core.
2 1 . Sonetto : O alma ornata di virtute ardente.
22. Sonetto : Dunque è mio vivo sol, soia speranza.
23. Madr. : Quella virtù che dei bel vostro velo.
24. Sonetto : Quanto più desioso gì* occhi giro.
25. Son. : Passo la mente mia d' aspro dolore.
26. Son. : Come o mio vivo sol chiara mia luce.
27. Son. : Quando innanzi mi vien la fama altera.
28. Son. : Quando rivolgo gì* occhi in quella parte.
29. Son. : Vattene, o spirto mio là ove il mio core.
30. Son. : O vago, hornato e leggiadretto fiore.
31. Son. : Ben devrei dentro al cor lieto gioire.
32. Son. : Luce degl' occhi miei, vita del core.
33. Son. : In qual più hornato volto o più sereno.
34. Son. : Ingrata, cruda e dispietata mano.
35. Son. : Qual mai di voi più bella o chiara luce.
36. Canz. : A 1' ombra tra bei fiori.
37. Canz. : Quando miro in voi chiaro ardente sole.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 36. Leg. in carta.
II, VII, 79.
FIRENZE
205
38. Son. : Come esser può cT impuro career tedio.
39. Son. : « U giorno che Prato andò a sacco »: Padre del ciel, s' in quelle altere soglie.
40. Son. : Mentre V alme virtù eh' alto splendore.
41. Madr. : Se puote un sguardo di maligna fera.
42. Son. ; « per M. a B. sopra una lettera mandata »: Se tronco havesse il fil de la mia vita.
43. Madr. : di frate Iacinto a s. Iacinto : Gentil pregiato fiore.
44. Canz. : Se mai dolenti note (in doppia copia).
45. Madr. : « in nome di M. B. il cav. B. »: Lungo le verdi rive.
46. Madr. : Se far non dee ritorno.
47. Madr. : Veggio o m* inganna Amore.
48. Madr. : Lucida alba novella.
49. Son. : Hor che del gran Leon 1' horrido dorso.
50. Son. : Hor che più saggio, alto pensier m' ingombra.
51. Canz. : Se del chiaro splendore.
52. Madrigale : Grata luce ne porge.
» Non così lieta vien la terra e '1 cielo.
53. Son. : Poi che 1' antico Padre in fosca morte.
54. Son. Dei favor suoi ver me sì largo è '1 cielo.
55. Son. : Fisico mio gentil, molto m' è caro.
56. Son. : Maligne invide donne et dispettose.
57. Son. : Sotto la fredda, fosca horrida zona.
58. Son. : di Giovati Francesco Bonamici « nella morte della contessa »: Invida man di
ceco sdegno armata.
59. Madrig. : di Bernardo Canigiani : Chi si ancide sì presto.
60. Canz. di Bonamìco Bonamici « nella morte della Contessa »: All'apparir dei giorno.
61. Ma'r. del med. : Contessin alla morte, anzi alla vita.
62. Madrig. : del num. 43.
63. Son. : Per raezo un vasto e tempestoso mare.
64. Son. : Nel più profondo e tempestoso mare.
65. Son. : L* alto lume e valor d' Apollo e Marte.
66. Madr. : Se mai lucido il sole.
67. Due madr. al crocifisso : Alto signore eterno. — Fuggi invidia nimica.
68. Son. : Ecco quel sacro et pietoso sangue.
69. Son. : Petra gentil che ogn' hor t' affini al sangue.
70. Son. in morte della signora Leonora Medici : Hoggi hai morte squarciato il più bel velo.
71. Son. : In qual più ornato volto o più sereno.
72. Son. : Poi eh* al primo parente in fiera morte.
73. Son. : Poiché V antico Padre in fosca morte.
74. Son. : Mentre d' un bel desio pasco la mente.
75. Son. : Poi che dentro e fuori in marmo e ghiaccio (in doppia copia).
77. Son. : Poi che 1' antico Padre in fosca morte.
78. Son. : Per mezo un vasto e tempestoso mare (in triplice copia).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 105. Leg. in carta. — Provenienza: Acquisto Follini (a. 1806).
II, VII, 80.
« Werter a Carolina » , del conte Pietro di Maniago. Com. : « Fosca è la not-
te; tenebrosa e fosca » ; fin. « Si, moro, sì ... . Carlotta .... Addio,
Carlotta ».
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 4. Leg. in cartoncino.
II, VII, 81.
« Il ritorno », cantata (drammatica). Com.: « Evviva Adina! i cantici » ; fin.
« Mai più bello i suoi raggi mandò ».
Cart., in 8, sec. scorso, fi'. 6, Leg. in cart.
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206 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, VII, 82.
Notizia geografica e storica della Scandinavia, in latino: Com.: « In oceano
sarmatico, contra Vistulae fluminis hostia grandis, orrida ac populosa extat
insula ...... — La stessa, in italiano. — Lettera colla quale un uma-
nista fiorentino manda ad un re l'originale « Auctore Theophilo », porta-
togli di Grecia (in copia). — « Origine della famiglia Orsina, cavata d'un-
libro antico et guasto, libro de gli annali de' Pontefici et Imperatori et
dalli libri della medesima tribù da me Francesco Petrarca fedelmente co-"
me seguita di parola in parola ricopiata » (in copia). In principio, in pen-
na, Tarme della famiglia Orsini.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr., che è un frammento di Evangeli,
con iniziale miniata.
II, VII, 83.
Appunti di medicina pratica, raggruppati a temi.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. non num. Leg. in mezza tela. — Provenienza : Acquisto
(num. 751802).
II, VII, 84.
« Le stravaganze novissime della Francia questo anno 1667 ». — Raggua-
glio de' nuovi aggravii ricevuti dalla Francia per la promozione fatta da
Sua Santità nel concistoro di lunedi, 27 maggio 1675. — Galleria di pit-
ture curiose in Roma con un discorso sopra le medesime fra Pasquino e
Marforio. — Lettera discorsiva sopra la pace (com. « Hanno ragione i
nostri principi »). — Lettera discorsiva sopra la presente guerra d'Olan-
da. — « Relazione di quanto è passato tra Sua Santità et il sig. Amba-
sciatore di Francia spettante alla promozione delle Corone nelle sette ul-
time udienze » (1 674-1 675). — Relazione di altre udienze avute dallo stes-
so ambasciatore. — « Copia di lettera scritta da Neobuigli, i.° die. 1676,
sopra le cerimonie dell' Imperatrice ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 915573).
II, VII, 85.
Poesie varie di G. B. Ricciardi, professore a Pisa. In fine la tavola.
Cart., in 8, sec. XVII, di pp. 346. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 91 5541).
II, VII, 86.
Expositio in Psalmos. Com.: « Si mundum oceanum dixerim, licet novum
quid in lucem non ediderim » ; fin. : « quam enim, ait gentium doctor,
Deus diligit, castigat ».
Cart., in 8. sec. XVI, ff. 60. Leg. in cartone.
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FIRENZE
207
II, VII, 87.
Ippolito Neri, S. Miniato al Tedesco preso dagli empolesi : « Vanno i Sammi-
niatesi a Marcignana | che col volo d'un asin terminare ». Seguono alcu-
ne pp. di note.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 258. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(num. 683938).
Memorie dell' ordine dei Cavalieri di S. Stefano dalla fondazione al 1620.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 255. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 825237).
{Ottavio Gigli], « I studi per pubblicare la Cronica di Dino Compagni ». 1854
ed altri appunti su i Cronisti de' primi secoli.
Cart., 2 voi., in 8, ff. non num. Leg. in tela. — • Provenienza: Acquisto, (num. 503090).
Epistolarum Leonardi Aretini libri octo. Com.: acef. « adversarii tenerentur,
literae ad Pontificem ex Gallia venerunt »; è la seconda lettera del lib.
i.°; dopo la quale è inserita la lettera del Salutati al papa Innocenzo per
congratularsi della nomina del Bruni a suo segretario. Fin.: « Comenses
dicere maluerunt quam Comanos. Vale » (epist. vili, 8). Segue vuna lette-
ra di Antonius Moi . . . et Hieronimus Alexandrinus a Iacopo Zeno , vescovo
padovano : « In emendandis imprimundisque Leonardi Arretini epistolis ,
Patavine Pontifex, libenter tibi paruimus ».
Cart., in 8, sec XV, ff. 104, coi nomi dei destinatari in rosso, e le rubriche dei libri
miniate. In principio alcuni fogli, in cui una mano recente volle supplire la lacuna. Leg.
in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 806761).
Pag. 1-4. Ricciardi, Quartine L umana vita fugace: O del cor passione indomite.
Pag. 5-14. Filicaja, Canz. sopra V assedio di Vienna: E fin a quando inulti.
Pag. 15-29. Monsignor Vai, Canz. sopra un contadino che avendosi maritato la sua da-
ma si querela : Sotto V ombra d' un pino.
Pag. 30. Menzini, Son. sopra Vienna : Ben che dall'Austria la città regina.
Pag. 31. Son. adesp. in onore di s. Giuseppe: Padre di un figlio son che non m'è figlio.
Pag. 32-41. Gio. B. Fagioli, Capitolo in lode del Bue: Voi che lodasti l'asino e '1
cavallo.
Pag. 42. Son. per la morte d' Innocenzo XI : Occhi non più di funeral cordoglio.
Pag. 43. Son. del Berni : Gamberi e bsccafichi magri arrosto.
Pag. 44. Son. al sepolcro del Duca di Lorena : Questa è 1' urna famosa in cui si serra.
Pag. 45-108. Lodovico Adimari, Salmi penitenziali :
1. Peccai, Signor, né" lieve.
2. O felice, o giocondo.
II, VII, 88.
II, VII, 89.
II, VII, 90.
208
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
3. Se custode amoroso.
4. Mio Dio, mio re, mio bene.
5. Su la reggia immortale.
6. Scosso dal cieco orrore.
7. Ruotano al corso loro.
Pag. 109. Son. sopra un che non vuol moglie : Datemi per pietade una sassata.
Pag. no. Son. Tormento che dà la colpa: Qual chi cinto di dure aspre ritorte.
Pag. in- 129. Prologo recitato neir Accademia del Casino.... dal sig. Villif ranchi : Buon
di, signori miei.
Pag* x 39- Son. in biasimo del tabacco: Fra l'erbe una di tutte è la peggiore.
Pag. 140. Son. sopra un che à perso il cuore nelP oggetto amato : Ho perduto il mio
cor, chi T à trovato.
Pag. 141. Son. il passe rin che va scherzando in grembo alla sua,...: Bel passerin, sola
delizia e cura.
Pag. 142. Son. la gara dei fiori alt incontro di Cintia nel giardino: Cintia stava in
giardin ridente e ameno.
Pag. 143. Son. la pulce alla sua cara Filli adosso ; Pulce importuna che di Cintia giaci.
Pag. 144. Son. la lucciola tnessagier in amor: Animato splendor face volante.
Pag. 145. Son. L' elitropio paragonato al sol d' amore : Vago elitropio che col crin dorato.
Pag. 146. Son. /' espugniazzion di Buda: Cadde la forte rocca, alto rimbomba.
Pag. 147. Son. Pei la festa del Corp usdom ini ; Questo che Pan rassembra al guardo mio.
Pag. 148. Son. sopra la bellezza dèi.... : Volendo epilogar 1' eterna mente.
Pag. 149. Son. tempora labuntur tacitique senescimus anni: Scorre il tempo veloce al
par dei venti.
Pag. 1 50. Son. per la morte della granduchessa Madre : Disse il tempo alla morte :
abbatti al suolo.
Pag. 151. Son. Pecca tor chiamato a render conto del tempo perso: Richiede il tempo di
mia vita il conto.
Pag. 152. Son. di risposta: Per render conto del perduto tempo.
Pag. 153. G. B. Fagiitoliy son. : Di Giambattista, o Santo, il nome avete.
Pag. 154. Son. se nel ricercar le cagioni delle cose sia più facile il dimostrar il vero o
rigettar il falso; L' ingordigia levar tenta all' avaro.
Pag. 155. Son. Quanto alt incontro nel ricever la cagion delle cose sia difficile rigettar
il falso: Prima in un giorno giungerassi ai Parti.
Pag. 156-9. Sonetti sopra il Sig.... nelt esser mandato a la maniglia: 1, Chi con fu-
rioso pie' calca il sentiero ; 2, Appena adorno di purpurei panni ; 3, Cosmo, non
più grandezza, è già venuto ; 4, Assunto a grand' onor la tua grandezza ; 5, Quale é
quei Rodomonte ai qual Minosse.
Pag. 161. Son. Bella donna che suona il lento: Gran fabro industre con sottil lavoro.
Pag. 162-165. Canz. sopra 1' umana vita: Nave che in mar turbato.
Pag. 167-175. Prologo r dramm. La Curia archiep. inferma va allo Spedale invano solle-
vata dal Ristoro : Anco questo, o sorte infausta.
Pag. 176-179. Prologo per la commedia Guglielmo duca d' Aquitania.
Pag. 180. Son. all' Ambasciatore di Francia in Roma : Signor ambasciator, se vi pensate.
Pag. 181. Son. Amante bastonato dall' amata: Lilla mia, tu non pigli di buon loco.
Pag. 182. Son. che S. Francesco Xaverio non fusse giesuita : Giesuita non fuste o
gran Xaverio.
Pag. 183. Son. al Re di Francia: Franco monarca, il di cui brando altero.
Pag. 184-200. Canz. a Ferdinando de' Medici: Dove mi traggio o Clio? qual nuovo ardore.
Pag. 201-2. Sonetto di Marco Lamberti: Non posso praticar più con garzoni.
Pag. 203. Son. nel ritorno d' una compagnia da Roma senza il Cristo : Eccoci qua da
Roma ritornati.
Pag. 204-210. Ternario del sig. Giov. B. Fagiuoli al Dott. Anton M. Salvini : Signor
Sai vini, datemi licenza.
Pag. 212-222. Tern. adesp. : Vedi, tre i' àn per mano, e '1 sacro coro.
FIRENZE
Pag. 223. Son. sopra il nome di Clorida; Ciorida allor che il gallo il dì richiama.
Pag. 224-233. Tern. al sig. Antonio Magliabechi, per la sua ricuperata salute: Caro
signor Antonio riverito.
Pag. 234. Son. al re di Francia per le differenze aule con il Pontefice; Generoso mo-
narca, idea de' regni.
Pag. 235. Son. : Lo Staremberg minacciato tlal Visir che renda Vienna così risponde ;
Che io ceda, empio ladrone, al tuo furore ?
Pag. 242. Son. delle qualità dei Becchi : Un corno solo in su la fronte porta.
Pag. 243. Son. al duca di Parma per la guerra contro Urbano: Urbano Vili ha perso
T appetito.
Pag. 244 250. Epistola in versi ( sul margine : Lett.™ Fag[iuolt] : Signor Gio. Nicholò,
padron mio caro.
Pag. 251. Del sig. Villi/ranchi, son. : In che diavol di secol son nat' io.
Pag. 252-58. Capitolo in lode dei fagiuoli, di G. B. Fagiuoli : Facendo a questi gior-
ni P effusione.
Pag. 260-69. fagiuoli, il consiglio dei topi : Signor Filippo mio, rido pur tanto.
Pag. 269-71. Capitolo: / pescator di mare ai zerbini di Fiorenza: Zerbini, o voi che
allo spuntar di foscoro.
Pag. 272-75. Pater noster all' usanza d' oggi: Oh del toscano ciel Giove benigno.
Pag. 276. Son. Pittor franzoso che dispera di poter fare degno ritratto di Luigi XIV :
Pittor che pure hai tanti heroi dipinti.
Pag. 277. Son. Quid est homo: Neve al sol, polve al vento e fuoco all' onda.
Pag. 278. Son. per un orologio in una testa di morto: Funesto ordigno e nobile strumento.
Pag. 279. $on. L'autor tormentato dal mal di pietra : Son nelle vene mie dunque fermati.
Pag. 280-86. G. B. Fagiuoli, Cap. in lode dei vento : Già che mia musa povera e mendica.
Pag. 288-93. Sul funerale per i soldati morti alla presa di Buda, celebrato nella Chiesa di
S. Biagio, Capitolo ternario : Dall' altro mondo a scriver ci siam mossi.
Pag. 294-303. G. B. Fagiuoli, Scherzo poetico in terzine per le nozze dei March. Cosi-
mo Riccardi colla March. Giulia Spada : Tornato di Pollonia a questi mesi.
Pag. 304-13. Il Bachetton pentito di Marco Lamberti, Capitolo ternario : Mentre eh' io
vissi bachetton d' Ipolito.
Pag. 314-19. Ottave (12) in biasimo d' una meretrice: Ho visto ai giorni miei cento
puttane.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 319 : ma seguivano altre cinque carte, state recise; come c' è
traccia di recisione delle carte mancanti tra la p. 235 e la 243. Lcg. in membr. —
Provenienza: Acquisto ( num. 683639).
Relazione delle cose del Turco, Tanno 1552: infine è la data del 1554 (fol.
1-114): qui è anep., ma fu edita dall'Alberi sotto il nome di Domenico Tre-
visano. — Altra relaz. anep. e adesp. sullo stesso argom. (fol. 1 17-180); ma
edita dallo stesso sotto il nome di Marcantonio Barbaro. — Relaz. del Tur-
co, 1574, adesp. (fol. 181-268): ma edita dallo stesso come di Costantino
Garzoni. — « Relatione del sig. Francesco Gondola fatta alla Santità di Pa-
pa Gregorio XIII d'alcuni particolari del Turco, 1574 » (fol. 270-316).
Diario di Piero Cironi sul Risorgimento nazionale. Sono quattordici volumi,
di cui il primo e il secondo comprendono, interrottamente, memorie dal
II, VII, 92.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 316. Leg. in membr.
II, VII, 93-106.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d? Italia, XI
!
2 IO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
1836 al '44 e dal 1836 al '48; e i seguenti si riferiscono rispettivamente
agli anni 1847-48, '49, 50, 51, '52, '53, '54, '55, '56 '57, '57 J 58, 'S9-'ào,
, 6i- , 62.
In 8, rispettivam. di carte o frammenti 171, 24, 193, 152, 210, 262, 145, 148, 138, 204,
219, 102, 201, 151. I più hanno in fine un indice delle cose: sono legati in mezza
pelle, in mezza membr. o in tela. — Provenienza: Dono della ved. Cironi.
II, VII, 107.
Copie ed estratti di alcuni articoli di Giuseppe Mazzini.
Cart., in 8, ff. 106. Leg. in tela. — Provenienza: Dono della med.
II, VII, 108.
Bibliografia degli scritti di Piero Cironi, compilata da lui medesimo.
Cart., in 8, ff. 76. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Dono della med.
II, VII, 109.
Documenti e memorie della vita della famiglia di Giuseppe Mazzini raccolti
dal Cironi.
Cart., in 8, ff. 358 sciolti, chiusi in una busta di cartone. — Provenienza: Dono della med.
II, VII, 110.
Bibliografia di Giuseppe Mazzini, compilata dal Cironi.
Cart., in 8, ff. 557, in una busta di cartone. — Provenienza: Dono della med.
II, VII, 111.
Documenti e notizie sul Risorgimento italiano, raccolte dal Cironi . A ce. 243
sgg. molti sonetti, non tutti d' argomento storico, di varii autori, i più del-
la fine del sec. xvin.
Fogli 405, di varia misura, alcuni riuniti in quinterni ; in busta di cartone. — Provenien-
za: Dono della med.
II, VII, 112.
Documenti manoscritti e a stampa per la storia del Risorgimento italiano,
raccolti dal Cironi.
Fogli 165, in 4, ma ripiegati, formanti più inserti ; in una busta. Sec. scorso. — Prove-
nienza: Dono della med.
II, VII, 113-121.
Armulario delle famiglie patrizie fiorentine eseguito da Angiolo Mariotti, in-
cisore di sigilli, negli anni 1860 e sgg. Sotto ogni stemma, nitidamente
riprodotto a colori, un breve cenno sulla storia della famiglia. In fine un
volume coir indice dei nomi.
Cart., 8 voli, in 4, leg. in mezza pelle col titolo in oro, di ce. 159, 240, 248, 247, 249,
250, 243, 240. L' indice, che non ha numerazione di carte, è in diverso formato ed
è leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 704582).
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FIRENZE
211
II, VII, 122-124.
Nel I voi.: Recitazione di Luca della Robbia del caso di Agostino Capponi
e di Pietro Paolo Boscoli (fol. 1-44). — Morte della sig. Vittoria Coram-
bona e del sig. Lod. Orsino (fol. 45-74). — Ragguaglio della vita di Fran-
cesco Giuseppe Boni da Milano (fol. 75-91). — Orazione del sig. Roberto
di Pandolfo Pandolfini luogotenente del Magistrato Supremo de* consiglieri,
recitata il 2 die. 1682 (fol. 92-103). — Abiura, sentenza e morte del sig.
Iacinto Centini (fol. 104-131). — Il resto del voi. e i voli. 11 e ili sono oc-
cudati dal Trattato storico delle cose di Firenze di Bernardo Segni, prece-
duto dalle notizie intorno alla sua vita race, dal Cavalcanti.
Cart., in 8, sec. XVII, in tre voli., rispettivamente di ff. 403, 413, 402. Leg. in mem-
brana. — Provenienza: Acquisto (num. 924068).
II, VII, 125.
Libellus Vizaneae domus (foli. 1-2, 7-10, 14, 36-7, 45, 61, 70-1, 78). — « Ae-
liani de instruendis aciebus opus ad divinum Hadrianum a Theodoro Thes-
salonicense latinum factum et Antonio Panormitae Alphonsi regis prae-
ceptori dicatum » ( fol. 3-6 ). Com. : « Scientiam graecis acierum instruen-
darum solitam » ; Fin. mutilo « quibus singulis vel nomen proprium indi-
tum est, duae nam quaeque » . — Appunti di storia romana, con in fi-
ne la firma: « per Pyrrhum Vizanum 1494, die 24 februarii » (fol. 11-13).
— Traduzioni latine di Esiodo, di Codro grammatico (fol. 15-30): 1, <« Mu-
sae ex Pieria cantilenis glorificantes » ; 2, « Pleiadibus Atlantibus orienti-
bus » ; 3, « Dies autem ex love custodiens bene secundum decem ». In
fine: « Codrus grammaticus ad verbum publice haec Hesiodi interpretatus
est. Pyrrhus Vizanus Bon. scripsit MCCCCLXXXXIIII quarto Idus Ianuarii » .
— Copie d'inscrizioni romane (fol. 31-35). — Trattato della generazione
umana, anepigr., acef. e mutilo (fol. 39-45): com.: « erichthonius ex Vul-
cani semine homo exortus » ; fin. : « non tamen uniformem cum omnibus,
nam validiores » . — Orazioni di Demostene nella versione di Leo?iardo Bru-
ni (fol. 46-61): le Filippiche (colla solita firma del trascrittore che si ripe-
te anche in fine alle altre e colla data « Quinto kal. febr. MCCCCLXXXXV »);
de pace servanda (colla data MCCCCLXXXXV, tertio kal. febr.); prò Dyo-
pithe ( colla solita firma e colla data mcccclxxxxv, octavo idus febr. ); ad
Alexandrum (MCCCCLXXXXV, sept. id. apr.). Prima di quest'ultima (fol.
72-77) sono gli argomenti all'orazione d' Eschine contra Ctesiphontem e
di Demostene prò Ctesiphonte e « Leonardi Are/ini praefatio in orationes
Demostenis ad Nicolam medicem » colla firma del trascrittore e colla da-
ta: « MCCCCLXXXXV, sexto id. febr. ». — Traduzione dell'opuscolo di Lu-
ciano sulla calunnia, del Guarino, con un prologo ( « Animadverti saepe me-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
cum pater Quirine et magna quidem »; fol. 80-87; trascritto « quarto
id. ian. MCCCCLXXXX v » ). — « Poggii Fiorentini de asino aureo ad Cosmum Me-
dicem fabula incipit ex Luciano. Segue il proemio di Poggio (fol. 88-102:
trascr. dal V. nel febbr. 1494). — Traduzione dello scritto di Plutarco Bre-
ves clarorum virorum contentiones, fatta dal Guarino, con lettera dedica-
toria a Iacopo Lavagnolo (fol. 1 04-1 15: trascr. dal V. sexto kal. maii
1495). — « Plutarchi liber de commodis inimiciciae » (fol. 11 5-1 25). « Hui
Plutarchi libello de commodis inimicitiae finem imposui ego Pyrrhus Vi-
zanus Bon. quem a mendoso et mutilato exemplari transcripsi MCCCCLXXXXV,
XIII hai. maii » . — « Epicicli philosophi enchiridium » : precede « Nicolai
Perotti in Epicteti Philosophi enchiridium praefatio » (fol. 126-143: trascr.
pridie non. nov. 1495). — « Plutarchi opusculum de fortuna Alexandri in-
terpres Nicolaus Perottus » ; segue la prefazione del Perotti (fol. 144-164: tra-
scr. : quarto non. nov. 1495). — « Puffi Sexti vir consularis rerum gesta-
sum populi Romani Valentiniano Augusto »> (trascr. dal V. tertio non. ian.
1495; fol. 166-175). — Due lettere latine: « Dion. Syracusanus Dionysio
et fratribus » e « Plato Atheniensis » (fol. 175-176). — « Isocrate oratio de
laudibus Helenes e graeco in latinum versa per ci. virum Ioannem Pe-
trum lucensem » (fol. 178-84). — « Dionysii Halicarnassaei praecepta de
natalitiis et nuptialibus orationibus et epithalamiis », con prefaz. di Teo-
doro Gaza (fol. 185-188: trascr. nel 1493). — « M. Servii peritissimi gram-
matici centimetron » (fol. 190-94: trascr. dal V. die iv martii MCCCCLXXXXIV).
— « M. Fabii Victorini de orthographia fragmentum » (fol. 1 96-98). — « Quod
repertum est ex Petronio Arbitro fragmentum vocabulorum « (fol. 200-202).
— « Fabii Plancidialis Fulgentii expositio antiquorum sermonum ad gram-
maticum Calciadum » (fol. 204-208: trascr. die xxvi febr. 1494). — « Dif-
ferentiae nominum sive verborum secundum Isidorum in fine aethimolo-
giarum » (fol. 210-221; trascr. 1494 pridie Id. martii). — Valerii Probi de
notulis antiquis fragmentum (fol. 224-25: trascr. Id. martii 1494). — « P.
lìcmbi Bern. fil. ad ili. Proregem Siciliae Ferdinandum de Acunia in Gor-
giae Leontini interpretatiunculam praefatio: segue un cenno biografico di
Gorgia e la « Laudatio in Helenam » (fol. 226-231: trascr. dal V. die pri-
ma martii MCCCCLXXXXIII ). — « Historiae Romanae Darctis phrygii libel-
lus », con lettera dedicatoria di Cornelio Nipote a Sallustio (fol. 234-253:
trascr. dal V. sept. Id. maii ex corruptissimo exemplari). — Epitaffi di Et-
tore (Troium protector donavit metus, hic iacet Hetor) e di Achille (Pol-
lidamas ego sum, talis notissima proles) (fol. 253). — Settimio, Compendio
dell' Effemeride della guerra Troiana di Dicti cretese, con una prefaz. (fol.
FIRENZE 213
254-314: trascr. dal V. ex impudico violatoque exemplari xiv kal. oct. 1494).
Cart. t in 8, sec. XV, ff. 315, scr. di mano del Vizzano. Leg. in in membr. Appartenne
alla Biblioteca Boncompagni. — Provenienza: Acquisto (nom. 915578).
II, VII, 126.
« H Campanaccio suonato dalla Accademia dello Scherno per la festa del
Cristo trino, ritrovato da Messer Bietolone da Lucardo neir anno 1 7 1 1 » :
canzoniere burlesco e satirico.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 269. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(nura. 9I5542)-
II, VII, 127.
Poesie varie di Gio. Domenico Masi, del Saccenti e di altri.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 915569).
II, VII, 128.
G. B. Strozzi, Madrigali; autogr., con avvertimenti per il trascrittore.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 37. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 943554).
II, VII, 129.
Lettere di diversi autori antichi e moderni: I, di Annidai Caro al Molza (fol.
4-12: Napoli, 10 e 25 maggio 1538; Roma, 10 sett. 1542; Roma 3 nov.
x 543; Gradoli, 27 agosto 1550): II, ài Benedetto Varchi al Molza (fol. 12-36:
Firenze, il giorno di Natale 1536; di Firenze, s. a. [Com.: « Prima il pen-
sare che V. S. dovesse venire a Padova »]; di Venezia, s. d. [Com.: « La
scusa ch'io fo con V. S. di non haverle scritto »]; di Padova, s. d. [Com.:
« Questa sera per fare intendere a V. S. come m. P. Aretino »]; ili, di
Paolo Sadoleto al Molza (fol. 36-48: di Parma [Com.: « Fummo a Modena
tre dì »]; di Nizza [Com.: « La malattia che ebbe Monsig. in Piacenza >];
Nizza, 7 giugno 1558); IV, Giovanni Della Casa al Molza (fol. 49-52: Ro-
ma, 23 luglio 1536); V, Matteo Francò al Molza (fol. 52-55: 6 marzo 1538 ;
Padova 26 febbraio 1538); VI, Lodovico Domenichi al Molza, (fol. 56-7: Pia-
cenza, 19 agosto 1542); VII, Bernardo Tasso al Molza (fol. 57: Napoli, 8
maggio 1535); Vili, Iacopo Bonfadio al Molza (fol. 58-60: s. d., ma 1542:
Com. : « Hieri alle ventitré hore passate m. Cola Bruno » ) ; IX, del Giovio
al Molza (fog. 60-3 : Como, 3 marzo 1534); X, del Bembo al Gualterucci,
s. d. (fol. 63-66 : Com. : « Io sono molto ben contento, compare mio » ) ;
XI, Paolo Manuzio al Molza; (fol. 66-70: Venezia, 23 febbr. ; Com.: Si io
m'havessi così imaginato che V. S. si ritrovasse »). — Lettere di Agosti-
no Mascardi (fol. 71-276): sono circa 100, dal 5 marzo 161 5 all' 8 marzo
1628. — Lettere del cav. Fulvio Testi (fol. 277-404); sono 52, di cui molte
s. d. ; le datate vanno dal 17 ottobre 1620 al « giorno di S. Simone »
del 1625. — Lettere di Suor Camilla Pia (fol. 405-40): sono 23 scr. da
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2 1 4 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Ferrara, le più senza indicaz. d'anno. — Lettere del sig. Spazzini (fol. 441-
450); sono 5, di cui due colla data del 1625 e 1627. — « Lettere del sig.
Marchese Alfonso Fontanella, residente in Roma per l'altezza di Modona »
(fol. 451-70): sono 7; alcune con la data del 1622. — Lettere del Sig.
Pietro Scalabrino (fol. 471-95); sono 10, di cui una colla data del 161 7 e
un' altra del 1627; di Ercole Molza (fol. 495-98: s. d.); di Gaspare Prat. (fol.
497-8: s. d.); di Alfonso Carandino (fol. 499: s. d.).
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 499. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 915533).
II, VII, 130.
Trattato di mascalcia. Com. : « Una infiagione dello collo che avesse el bo-
ve » ; fin.: « de morsu serpentino, viperino et canino preoccupatami fue-
rit » . Nelle ultime pag. sono ricette anche per malattie dell' uomo e ora-
zioni e scongiuri. In princ. una tavola del contenuto.
Cart., sec. XV, in 8, ff. 84. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num. 924067).
II, VII, 131.
« La mina sventata, o gli artifizii della Francia in pace et in guerra, e loro
conspirazioni con li Turchi e con li ribelli d'Ungheria, scoperte l'anno
1683, tradotte dal latino da una lettera d'un cavaliere pollacco ». — « I-
dea del modo di procedere del re di Francia dalla pace di Nimega fino
alla fine del 1683: scrittura che dimostra quanto ha operato il re di Fran-
cia contro diversi principi o repubbliche d'Europa, e particolarmente con-
tro il re di Spagna per metterlo in necessità di dichiarargli la guerra:
tradotta dalla lingua spagnola da G. B. C. Stampata in Colonia l'anno
1684: con privilegio di tutti i principi del Nort ». — Relazione dell'ar-
mata del Turco nel 1682. — « Lettera responsiva intorno all' ostilità usa-
te dai Francesi contro di Genova, scritte da quella città dal Sig. N. N.
a Torino » (2 giugno 1684). — I sette salmi penitenziali, messi in ottava
rima da M. Marco Lamberti.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(num. 915568).
II, VII, 132.
Memorie di Perugia, scritte in un libro da Francesco Marinara, notaro colle-
giato e benefiziato nella cattedrale di S. Lorenzo; ed altri ricordi ed e-
stratti sulla storia artistica e politica di Perugia. — Racconto dell'esalta-
zione al pontificato del card. Benedetto Odescalchi (Innocenzo IX), e d'u-
na grazia da lui operata. — Considerazioni sopra il Memoriale presentato
agli Stati Generali delle Provincie unite sotto il 21 settembre 17 17 dal
sig. march. Berretti-Landi ; e sopra la lettera circolare del sig. march.
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215
Grimaldi ; con altri docomenti diplomatici circa 1' invasione della Sardegna
(1719). — Copie di documenti diplomatici sulla lega tra la Spagna e il
Turco. — Copie di documenti diplomatici sulla guerra tra Inghilterra,
Francia e Spagna (17 19). — Vita e fortuna del card. Giulio Alberoni, e
sonetti contro di lui e sugli avvenimenti del tempo. — Relazione della
morte di Luigi xiv. — Lettera sulle feste fatte in Perugia per la promo-
zione dell' emin. Nuzzi. — Vita di Giulio Alberoni. — Relazione d'un mi-
nistro al suo principe per l'elezione del successore di papa Clemente xi.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto
Commedia adesp. e anepigr. (personaggi: « Inganna, famiglio di Simone;
Mario giovane; Simone e Cornelio, vecchi; Bernino, ruffiano; Lucio, gio-
vane figlio di Cornelio; Sgraffigna, famiglio di Aless. Forest. ; Appicca,
forastiero ; Siro, ragazzo del Ruffiano ; Lucrezia, giovane figliuola di Cor-
nelio; Pardalisca, fantesca del Ruffiano; Alessandro lucchese; Chichib-
bio cuoco » ). Com. : « Atto I, se. I. Mario Giovane, Inganna servitore. Io
conosco che se io non vi dimandassi, da voi non verrebbe di dirmi » ;
fin.: c Se la comedia v'è piaciuta, fatene festa ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 146. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 9i55 6 7).
Commedie spirituali per collegi di Gesuiti: 1, Azione allegorica in onore del
b. Francesco Saverio;. 2, Azione allegorica in onore di s. Ignazio; 3, Parti
destinate ai recitatori di un'altra commedia spirituale; 3, Rappresentazio-
ne dell' Assunzione della Vergine. Seguono altre esercitazioni drammati-
che, e una commedia pastorale.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 924069).
t Prediche concettose » : i, delle ceneri; 2, sopra la disonestà; 3, del para-
diso; 4, sopra l'arte medica; 5, sopra le tentazioni femminili; 6, sopra il
contrasto tra l'amore e l'interesse; 7, contro le spie; 8, sopra i ministri
e promotori dell'umana giustizia; 9, sopra i contadini ; 10, in lode dei pa-
dri zoccolanti; 11, della s. Annunziata.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 649. Leg. in membr. Ha V cx-libris di « Giulio Corti; già
Fabio Gori Pannelini ».
(num. 915567).
II, VII, 133.
II, VII, 135.
II, VII, 136.
2l6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, VII, 137.
Vita di Gregorio Giuseppe Montagnara vicentino, scritta da Giulio Guarirti.
Seguono una copia del testamento del med. ; una « Memoria intorno alla
professione, ordine et habito della b. Chiara da Montefalco » ; il testamen-
di M. Spirito, ed altri documenti addotti nella biografia.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 132 e 41. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num.
943552).
II, VII, 138.
Commedia c L'inimico » di Mario Seghini (?). Com.: « Atto primo: scena I.
Hippolito, Francesca Trippa. Hip. L* essermi io, Francesca Trippa, così in
un tratto risoluto d'andare a studio solo ». Fin.: « Fa' di star sano per
un altro anno. Addio, mi ti raccomando ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto.
II, VII, 139.
« Il viaggiatore, ovvero Siro: commedia latina rappresentata in Firenze nel
collegio di s. Giovanni Evangelista d. C. d. G. nelT estate del MDCCLn » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto (num.
683638).
II, VII, 140.
P. Burlamacchi d. C. d. G., Scritti varii, in 3 voli, dei quali il I è un zibaldo-
ne di poesie ital. e lat. e di composizioni drammatiche ; il il contiene « sen-
tenze politiche per i principi * ; e il ili estratti ed appunti da più opere.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto ( num.
915574).
II, VII, 141-143.
Gaetano Scandella, bresciano: I, Dramma pastorale pel Natale (1832): II, I
tradimenti scoperti, dramma pastorale; III, La riconciliazione paterna,
dramma pastorale. « I tre drammi sono adespoti ; ma una dichiarazione
di « Severino vescovo», colla data di Cremona i sett. 1882, fa testimo-
nianza della paternità e dell' autografia.
Cart., in 8, tre volumetti, di ff. non num. e leg. uno in carta e gli altri due in tela con
impressioni in oro. — Provenienza: Dono: (num. 898577-898579).
II, VII, 144.
Luigi Alberti, Asmodeo; fantasmagoria sociale in cinque atti, un prologo «e
un intermezzo.
Cart., in 8, sec. scorso, leg. in tela. Provenienza : Acquisto (num. 688139).
II, VII, 145.
c Alide » ; racconto in versi del cav. G. Brugnoli, dedic. (1866) alla marche-
sa Adele Camporesi.
Cart., in 8, ff. 121. Leg. in mezza pelle.
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FIRENZE • , 217
II, VII, 146.
€ Raccolta di diverse compositioni uscite nella Sede vacante di Alessandro
VII e Conclave delle Donne » ; in prosa e in versi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 127. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 943548).
II, VII, 147-8.
Ottenne Gigli, appunti su « stampe e codici per servire alla pubblicazione
della Biblioteca Classica Sacra » pubblicata e ordinata da lui ; e altre
note bibliografiche, per lo più su autori toscani, ordinati alfabeticamente.
In fine al volume, alcune illustrazioni a liriche del Petrarca.
Cart., in 8, sec. scorso, 2 voli, di ff. non num., solo in parte scritti. Leg. in mezza membr.
— Provenienza : Acquisto (num. 503094).
II, VII, 149.
« PhUippi Fraundorfferi, Tabula Smaragdina Medico Pharmaceutica. Opus et
medicis et chirurgis et pharmacopaeis perutile revidit, auxit Ioh. Abra-
ham Mercklinus, 17 13.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. ■ — Provenienza : Acquisto (num.
858666).
II, VII, 150.
« Raccolta di canzone e sonetti ed altro per uso del Fiasco del buon vino
dell'anno 1819». Precede una «Descrizione di Portoferrajo » ; seguono
poesie francesi e italiane o amorose o burlesche, di cui alcune di data
posteriore all' indicata. A p. 205 il Cinque maggio del Manzoni.
Cart., in 8, sec. scòrso, ff. 260, oltre la tavola delle poesie. Leg. in cart.
II, VII, 151.
« Guerre d* Italia tra la serenissima Repubblica di Venetia et gli Arciducali
di casa d'Austria; anchor tra Filippo 3. re di Spagna e Carlo Emanuele
duca di Savoia, seguite dall' anno mdcxv fino alla capitulatione di pace,
descritte da Pomponio Emigliani milanese. In Poitorf, per Petter Gatta,
MDCXVII 0.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num.
943558)-
II, VII, 152.
V asino perduto e ritrovato ; poemetto di quattro canti in sesta rima, di
Giambuono Petrini (1802), con lettera dedic. al co. Luigi Fattiboni di Ce-
sena, 1 maggio 1802).
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 34. J^eg. in carta. - Provenienza: Acquisto (n. 915570).
II, VII, 153.
t Istoria e vita della s. ra Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo 1 de' Medi-
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2l8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ci, e <f Isabella figlia di ambedue, moglie del sig. Paolo Giordano Orsi-
ni, e suo tragico fine, si come di molti altri cavalieri, V anno 1567* (fol.
1-22). — Istoria di Bianca Cappello e di Pietro Buonaventuri. — Serie
succinta della vita, e stupende fortune di D. Giulio Alberoni (17 17).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. solo in parte num. Leg. in membr. — Provenienza: Acqui-
sto (n. 683638).
II, VII, 154.
Padre Veltroni, Regole brevi del canto fermo (1757).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 32. — Provenienza: Acquisto (n. 671787).
II, VII, 155.
Cicerone, « Artis Rethorice nove ad Herennium liber » (fol. 3-83) ; De senec-
tute (fol. 94-117); « De sompno Scipionis » (fol. 1 18-123); De paradoxis
(fol. 124-134); De officiis (fol. 136-150). — « Historia b. Ieronimi de Malco
Maromati, que continetur viteque castitatem predicat » (fol. 250-256). —
Sallustio, « In Catilinam » (fol. 256-84). — Cicerone, De amicitia (fol. 285-
307). — « De officiis et dignitatibus urbis Romane » (fol. 308). — « In-
vertiva Salustii Crispi in Tulium » e « Responsiva Tullii in Salustium »
(fol. 309-316). — « Prisciani Cesariensis gramatici facundissimi preexerci-
tamina ex Hermogene translata » (fol. 318-327). — A c. 117 b « Epita-
phium Enee Silvii poete supra tumbam Tulii » (Hic iacet in tumba roma-
ne gloria lingue), e alcuni versi sullo c Status ebrietatis » (Hunc atten-
datis quis sit status ebrietatis); a c. 134-5, t Epithafia duodecim Tulii» ;
a c. 136 T ode d' Orazio iv, 6 (Diffugere nives). — Qua e là, per tutto il
codice, postille.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 327. Appare scritto, dall' explicit che accompagna ogni opera,
negli anni 1468-69 da un tedesco. I titoli delle opere e dei libri in rosso; le iniziali
rozzamente disegnate a colori. Leg. in assi coperte di pelle. — Provenienza : Acquisto
(n. 9i55 2 7)-
II, VII, 156.
Iacopo Passavanti, Lo specchio della croce, frammentario. La c. 1 comprende
una parte dei capp. xii-xiii, dalle parole « che Idio permette et coman-
da », alle parole « et congiunto et unito »; la c. 2, una parte dei capp.
XIV-XV, dalle parole « laudano Iddio » alle parole t diversorio che era
quasi come una » ; seguita il resto del trattato dalle parole « nel quale si
congniossce ogni cosa » del cap. XXX alla fine. SulF ultima c. : t Questo
libro si è di Thommaso di Galieno di Vicho. Questo libro è ad uso di
frate Bartolomeo di Simone di Bartolo Istrada da Firenze, che glie le
dete Girolamo di Simone di Nuovo di Volterà ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 52. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (n. 91 5543) .
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II, VII, 157.
Menicucci Francesco, Notizie sulla storia di Cupramontana, estratte da varii
antichi manoscritti.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 132. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (n. 924079).
II, VII, 158.
Ricordi della chiesa primaziale e della città di Pisa dal 1822 al 1825.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. non num. — Provenienza : Acquisto (n. 924078).
II, VII, 159.
Lettere familiari a Luigi Silva; in 2 voli. Nel 1 sono quelle direttegli dalla
march, di Romagnano, nata Arborea di Gattinara, e dal suo consorte;
nel il quelle direttegli da varii (Silvia Benzon, Maria Berretti, Costanza
Bondenti, Andrianna Bonfadini, Angelica Cristiani, Francesca Imbonati,
Teresa Masnaghi, Anna Mezzabarba, Paolo Sanseverini, Zilia Toffetti, G.
B. Zelini, Camilla Fenaroli, Eleonora Romilli).
Cart., in 8 e in 4, rispettivamente di ff. 127 e non num. Leg. in cart. — Provenienza:
Acquisto (n. 943528).
II, VII, 160.
Solino, Collectanea rerum memorabilium (Polyhistor). La prima dedicatoria
com. : « Quo quidam impatientius potius quam studiosius opusculum quod
moliebar intercipere properarunt »; la seconda: « Cum etaurium clemen-
tia, et optimarum artium studiis ». Il trattato com.: « Sunt qui videri
velint Rome vocabulum » ; e fin., mutilo, « inter se quietissimi : alias vero
reliquorum » (cap. 53).
Membr., in 8, sec. XIV, ff. non numerati. Sui margini l' indicazione della materia. Leg.
in pelle con impressioni in oro. — Provenienza: Acquisto (n. 840519).
II, VII, 161.
Il conte Ugolino, tragedia di Gio. Leone Sempronio. Precede Y argomento.
Com.: « Manfredi, Agatone. Ecco Pisa, Agaton: quella che vedi »; fin.:
t Non concorde città, tragica scena ».
Cart., in 8, a forma di vacchetta, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr.; con 1* ex-li-
bris della Bibliotheca Equitis Sempronj. — Provenienza: Acquisto (num. 915544).
II, VII, 162.
Notizie storico-critiche ad uso di un giovane eclesiastico incamminato al ser-
vizio della S. Sede.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num., scr. a colonna. Leg. in cart. — Provenienza: Ac-
quisto Gargani (num. 595030).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, Vii, 163.
De Romano Pontifica dissertationes ad usum s. theologiae candidatorum.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
Gargani (num. 59 50 15).
II, VII, 164.
Ricordi relativi alla Cattedrale di Fiesole, race, dal p. Gir. Palagi, 1778-91.
Cart., in 8, sec XVIII, pp. 79. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto Gargani
(num. 595020).
II, VII, 165.
Antonio da Veltro, Copia dei suoi Estratti da libri antichi sulla storia del Re-
gno di Napoli, specialmente ^ ex libro Dominici Loisii de Raimo ». —
« Notamenta propria Antonii de Veltro » (larghi estratti da documenti na-
poletani). — « Flagellum Neapolitanae Nobilitatis », del med.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 9i55 2 9).
II, VII, 166.
Storia delle famiglie del Seggio Capoano.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num.
915576).
II, VII, 167.
Libro di conti di Stefano Tàrugi, al servizio di Paolo ili, degli anni 1537-38.
Seguono gì* Inventari delle munizioni ed artiglierie delle fortezze pontificie.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 121. Leg. in mezza membr. — Provenienza; Acquisto
(num. 640158).
II, Vili, 1. (Magi. CI. XXI, num. 186).
c Comincia el libro delli amaestramenti antichi fatto e conposto dal savio
frate e maestro frate Iìartelomeo da san Concordie pisano dell' ordine di
frati predicatori. Sapientiam antiquorum exquiret sapiens ecclesiastici | Fi-
nita è la presente opera volgarecata dal detto frate Bartolomeo a peti-
zione di messer Gieri delli Spini da Firence, scripto di mano di Bonac-
corso di Filippo Adimari da Firence in anno MCCCCLVIIII . E V origine
onde è chopiato fu scripto a Buda d' Ungaria in anno MCCCCLXVIII. Quan-
to tempo è eh* el detto Bartelomeo fu, non so » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 142, colle rubriche dei capitoli, di cui è in principio la tavola, in
rosso. Leg. in pelle ed assi, col titolo in oro. — Provenienza : Accademia della Crusca.
II, VIII, 2. (Magi. CI. VII, num. 210).
Lorenzo Lippi, Il malmantile racquistato con gli argomenti e con sonetto
d' Antonio Malate s ti,
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 457 scr. da più mani. In principio d' ogni cantare, una inci-
sione in rame. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Marmi.
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II, Vili, 3. (Magi. CI. XIII, nura. 47).
Frate Niccolò da Poggibonsi, Santuario cT oltre mare. Com., acefalo, colle pa-
role : « vento fortte in poppa in Ischiavonia a una città » ; fin. : « e ivi Iesù
Christo fecie miracoli molti. Espicit liber Santuarius de Ultre mare edit-
tus e ordinatus cum mangnio labore da frate Nicolaio de Podiobonici de
Frorencia » (fol. 1-83). — « La legienda di vergongnia (fol. 84-96): Di
Giesò Christo sommo redentore | Che col figliuolo suo lo sopellisse »
(la leggenda è mutila in fine). — Laudi (fol. 96-99): I, acef. : « De lassa me
dov' è la mia speranca » ( due strofe ) : il, « O dolce o buono Giesù se
m' abandoni » ; ili, « Laida di Giacopone della chastità. O chastità bel fio-
re »; iv, « Un'altra laulda bella. Uomo metiti a pensare »; v, « Una
laida bella. O Giesù dolce o infinito amore » ; vi, « Laulda bella di san-
to Franciescho poverello. Al monte santo Giesù apparia ». — « Una bel-
la oracione di santo Michele Archangiolo di Dio. Al nome sia dell'ai tes-
sima reina » (fol. 99-101). — « Una laida bellisima anticha. Misericordia
etternno Ididio » (fol. 1 01-103).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 103, ma ci son tracce della vecchia numerazione, quando il co-
dice non era acefalo. A c. 83, dopo il Santuario d' oltre mare : « Questo libretto è
di me Franciescho di Barone di Salvi de Belfortti da Pretongniano di Valdelsa di
Firence, scritto di mia propria mano : naqui 'n Pogibonci per vero anni 141 3 »; ed
anche il resto del codice è di sua mano. Leg. in pelle ed assi col titolo in oro. —
Provenienza : Gaddi.
[Ugo da Salma] Teologia mistica del divino amore, volgarizzata da Domeni-
co da Montecchiello (fol. 1-74); acef.: « overo scriptura a in sè alcuna pro-
prietà rinchiusa | Finisce el libro della misticha Theologia chonpilato per
Maestro Bruno dell* ordine di Certosa mediante la divina gratia. Pregha-
te Iddio per chi Ila scritto ». — « Al nome di Ihesù Christo. Amen. Que-
sto è il libro de* soliloquii di sancto Aghustino. Inchomincia il prolagho |
Finito il prolagho, inchomincia el libro, et prima della ineffabile dolcecca
di Dio. Chapitolo primo. Dammiti a chogniosscere signior che mi chonos-
sci »; fin. mutilo « lo nome tuo che tutto lo cuor mio che mai.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 108 colle rubriche in rosso. Leg. in pelle ed assi, col titolo in
oro. — Provenienza : Gaddi.
€ Incomincia la pistola di sancto Girolamo mandata ad una vergine chiama-
ta Eustochia | El quale è benedecto in secula seculorum Amen. Finis. Fi-
nisce la pistola di sancto Girolamo ad Eustochia vergine romana » (fol.
1-43): nelle indicazioni di catalogo, che precedono, il volgarizzamento è
detto del Cavalca. — S. Caterina da Siena, Lettere LI: (fol. 43-159):
II, Vili, 4. (Magi. CI. XXXV, num. 94).
II, Vili, 5. (Magi. CI. XXXIX, num. 90).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
c Comincia la pistola di beata Caterina mandata a suora Bartolomea del-
la Seta, monaca di sancto Stefano in Pisa | Altro non vi dico: Idio vi
rienpia della sua dolcissima gratia. Amen » . In fondo : « Mon. sancti Ni-
cholai Maioris de Chafagio, a. dom. mcccclxxiii , die XXI° mensis mai » .
Membr., in 8, sec. XV, ff. 159: le rubriche dei capitoli in rosso. Leg. in merabr. —
Provenienza : Strozzi, num. 622 dei mss. in 4.
II, Vili, 6. (Magi. CI. XXXIX, num. 29).
« Comincia li soliloqui del dottore e padre nostro messer sancto Agustino e
prima proemio ». Dopo il proemio, e la tavola dei capitoli, comincia il
trattato: « Della ineffabile dolcezza di Dio, capitolo I. Famiti a chono-
scere signiore che mmi chonosci » . Fin. : « e soli i giusti entrano per
essa. Amen. Qui finisce li soliloqui del glorioso dottore padre nostro san-
to Agustino. Deo gratias » (fol. 1-51). — « Qui comincia il primo libro
della contemplazione del glorioso dottore e padre nostro santo Agustino,
tratta della unita della trinità divina molto sottilmente. Chomincia in que-
sto modo | e Ila ne chonducha il nostro Signiore Ihesù Christo qui est
benedittus in sechula seculorum, amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 63. Leg. in pelle ed assi, coli' intitolazione in oro. Sul verso
dell' asse, è attaccato un fogliolino su cui è scritto : « Questo libro è d' Andrea di
Marco della Robbia »; e sul verso della membr. di custodia : « Questo libro è di
Santi di Frane. Anbruogi che 1' ò chonperato questo dì 31 d' ottobre 1539 : chi 1' a-
chatta lo renda ». — Provenienza : Gaddi.
II, Vili, 7. (Magi. CI. VI, num. 226).
Quintiliano, Declamazioni volgarizzate: «Cominciasi la prima chausa del libro
di Quintiliano. Il primo chaso è chotale: uno giovane trasse il padre |
che tu non domandi più alchuna chosa che tu non dici la tua infamia.
Amen. Finito il libro di Quintiliano. Laus tibi sit Christe quoniam ex-
plicit iste. A di primo d'aprile mccccxxvii ». — Precedono due capi-
toli; un « Prolagho sopra il libro di Quintiliano »; e « Chi compuose il
libro et di che tracta, et che utilità se ne può trarre ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 85, colle rubriche dei capitoli in rosso. Leg. in assi coperte di
pelle. Sulla prima membr. lo stemma di Niccolò Arrighetti. — Provenienza : Accade-
demia della Crusca.
II, Vili, 8. (Magi. CI. XXXIX num. 94).
Sermoni di s. Agostino agli Eremiti, volgarizzati acef. e anepigr. (fol. 1-28):
mancano i primi quattro, e il quinto comincia colle parole : « ragone del-
la cristiana veritade questo eretico pessimo, ciò fortunato »; fin. « l'altre
quatro s' appartengono a questa vita temporale. Amen. Deo gratias » . —
« Qui si comincia uno divoto amaestramento che Christo a santo Alber-
to per ogni anima divota » (fol. 28-29). — - « D e ' soliloqui del divoto et
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glorioso Messere sancto Agtislino doctore della sancta Chiesa » (fol. 29-
62). Com. : « In perciò che fra tucti e' divoti libri »: fin.: « Questa è la
porta di Dio et solo i giusti enterranno per essa. Deo gratias. Amen »:
precede la tavola dei capitoli. — « Della vita del beato Messere sancto
Agustino » (fol. 62-70): « Agustino doctore nobile nacque nella provin-
cia d' Affricha | Finiti e* Soliloqui del glorioso doctore Messere san-
cto Agustino et certi capitoli delle vita sua, et di certi miracoli per lui
facti in vita et ancora dopo la vita del presente secolo et del merito del-
la devotione sua et come fu condocto in Italia. Amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 80. Sul verso dell' ultima carta : « Questo libro è di ser Do-
menico da Barberino di Valdelsa : chi lo trova lo renda, sotto pena di schomunica-
tione e sei tratti di fune ». Leg. in mezza raembr. — Provenienza : Strozzi, num.
801 dei mss. in 4.
S. Agostino, Sermoni XX agli eremiti, volgarizzati:. « Frategli miei è letitia
mia, cioè del cuore mio | l'altre quatro s' apartengono a questa vita tem-
porale. Amen » (fol. 1-53). — Dialogo tra un vivo e un morto, in ottave
( 20 ) : « Al nome sia dell' alto Dio adorato | al vostro honore è finita la
storia. Finito a di 13 di maggio 1484. Deo gratias. Amen » (fol. 54-7).
— « L' oratione di sancto Augostino inchomincia qui a laude di Dio A-
men. Dolcissimo singnore Gesù Cristo» (fol. 58-60). — Salmo cxvn (fol.
60-61). — «Questa oratione ebbe da uno impicchato nel 1488 » (fol. 62).
— « Calendario per rima in volgare » (fol. 63-75*) : « Gennaio. Al nome
del Signore di tutti i sancti | Inchinomi più spesso ad altro visso » ; nella
tavola del cod., che precede, di mano del Pollini: « Auctor huius Ka-
lendarii videtur quidam frater Rlasius de Georgiis florentinus ordinis s.
Francisci ». — Frottola (fol. 76-80): « Frate Andrea nostro lectore -sa-
pete che gV è huom di valore | et quella è vincente e' ha maggi — et
anche fugge. Explicit liber Grifi psalmorum. Deo gratias. Amen ». —
« La vendetta di Cristo benedetto» (fol. 81-102); com.: «In quello tem-
porale che Tiberio imperadore regnava a Rroma fu tradito Cristo »; fin.:
« et colla benedetta madre in secula seculorum amen. Explicit vendetta
Ihesu Cristi Deo gratias amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 102 : le rubriche dei capitoli in rosso. A c. 102 : « Questo li-
bro è di ser Simone Spigliati: si quis furatur, anatema sit ». Leg. in pelle ed assi. —
Provenienza : Gaddi.
Bono Giamboni, Trattato della miseria dell'uomo, anepigr. (fol. 1-58). Prece-
de un avvertimento: Questo libro dàe conoscimento perchè si possano
consolare.... » ; segue il prologo ( « Nel nome di Dio. Pensando duramen-
II, VIII, 9. (Magi. CI. XXXIX, num. 25).
II, Vili, 10. (Magi. CI. XXI, num. 181).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
te sopra certe cose, laonde mi parea in questo mondo »); poi a c. 4*:
« Qùi si comincia il libro, e ponsi sopra quante cose dee trattare, e mo-
strasi T orme che dee tenere » ; il trattato fin. : « che non resta mai d'ar-
dere nel secholo de secholi. Amenem deo. Qui finisce il libro appellato
per Hi leggitori servo Santi. Deo gratias. Amen ». — « Queste sono le
sei maniere del parlare compilato per Albertano philosafo per amaestra-
mento d' un suo filgliuolo et di chiunche la presente picciola dottrina
vorrà imparare. Al cominciamento et dal mecQO et ai fine del mio dire » ;
« Qui finisce il libro dell* Albertano nell quale si contiene sopra '1 tace-
re et sopra il parllare. Deo gratias. Amen. Filippo Chistofani Ragnalani
magister » (fol. 59-66). — « Frammenti dei quattro vangeli» (fol. 66-68).
— Salmi penitenziali volgarizzati (fol. 68-72). — « Questi sono i salmi
penitenziali in un atro modo fatti e scritti 1437 nel nome d'Iddio » (fol.
73-80). — Seguono le litanie e preghiere.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 84. Le rubriche dei capitoli in rosso. Dalla membrana di custo-
dia resulta che fu di Pier Francesco Cambi, lo Stritolato tra gli Accademici della Cru-
sca. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Accademia della Crusca.
II, Vili, 11. (Magi. CI. XXI, num. 187).
Botto Giamboni, Trattato della miseria dell'uomo (fol. 3-47), colle identiche
caratteristiche interne del testo del codice precedente. — Albertano, Le
sei maniere del parlare (fol. 47-54), anch' esso identico al testo del codi-
ce precedente, tranne la firma del Ragnalani. — Frammenti degli Evan-
geli, volgarizzati (fol. 54"55)-
Membr., in 8, sec. XV, ff. 55, colle rubriche dei capitoli in rosso. Sul verso della prima
membrana di custodia la tavola dei capitoli del trattato del Giamboni. Il primo fol. del
trattato miniato. — Appartenne a Francesco Venturi, accademico della Crusca. —
Provenienza : Accedemia della Crusca.
II, Vili, 12.
La vita della beata Cristiana, tradotta dal latino da Arrigo Boccetta, dottore
e cittadino di Lucca, e mandata alla sua nipote suor Giovanna Burlamac-
chi. Sul verso del fol. di guardia una dichiarazione notarile del 1557 per
attestare che il presente transunto è copia fedele dell' originale esistente
nell' Archivio del Monastero della beata Cristiana.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto ( num.
457599).
II, Vili, 13.
Pandolfiìii Agtioto, Dialogo del governo della famiglia : « Conoscho figliuoli miei
in questa mia maggiore età fatto prudente | vincere gì' impeti suoi chon
umiltà, gravità e modestia. Finis, Deo gratias ».
Cart., in 8, ff. 108. Sulla seconda membr. di custodia : « Questo libro è dela Caterina
eh' è figliuola di Piero Lapi e dona di Simone Pieri ». Leg. in pelle ed assi. — Pro-
venienza : S. Spirito (1809).
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II, Vili, 14. (Magi. CI. VI, num. 209
« Chomincia il libro dell' Isopo in volghare a onore di Dio Amen. La pre-
sente schrittura acciò che chon diletto faccia utilità | è semplice pasto-
re cholui che parla ciò eh' egli a in chuore. Finito il libro d' Isopo il
quale piaccia a Dio che chi lleggie ne tralgha quel frutto che Ili fa biso-
gnio air anima e al chorpo Amen » (fol. 1-62). — Seguono (fol. 65-81 )
molte preghiere in volgare: ma vi sono inframmezzate molte carte bian-
che non numerate.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 81 num. Leg. in pelle ed assi. Fu di Matteo Strozzi, del qua-
le è cancellato il nome sotto l'incipit. — Provenienza: Accademia della Crusca num. 46.
II, Vili, 15. (Magi. CI. XXI, num. 164 bis).
Pandolfini Agnolo, Dialogo del governo della famiglia, colle stesse caratteri-
stiche esterne del m. n, vili, 13.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 87 : i nomi degli interlocutori, nella prima carta, in rosso. Leg.
in pelle ed assi. — Provenienza : Strozzi, num. 567 dei ms. in 4.
II, Vili, 16. (Magi. CI. XXI, num. 177).
Libro di sentenze volgari : « Pittagora primo philosopho. Chi s' affretta di
consigliare si s' affretta di pentere | prò nostra pace et salute que genui-
sti Cristum dominum sine virili semine ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 60 ; la metà della prima carta, fu supplita e scritta di recente.
Leg. in membr. — Appartenne a Niccolò di Frane. Arrighetti. — Provenienza : Ac-
cademia della Crusca.
II, Vili, 17. (Magi. CI. XXI, num. 153).
Pandolfini Agnolo, Dialogo del governo della famiglia: « I lodati studii, la
sollecitudine, la 'ndustria e la diligentia, il buon governo | e vincere gV in-
peti suoi con humiltà, gravità e modestia ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 75, colla prima lettera iniziale miniata e nomi degli interlo-
cutori in rosso. — Provenienza : Strozzi, num. 230 dei mss. in fol.
II, Vili, 18.
« Qui di sotto saranno scritti tutti li capitoli, costitutioni et ordini facti com-
posti et ordinati per li nostri confrati della copagnia della Vergine Maria
della Stella facta e principiata in Camaiore V anno MCCCCLXXXXI »; con
posteriori riforme.
Membr., in 8, XV-XVI, ff. non num., colle iniziali in rosso. Leg. in pelle con impres-
sioni in oro.
II, Vili, 19. (Magi. CI. XXI, num. 164).
Pandolfini Agnolo, Dialogo del governo della famiglia (fol. 1-52), colle stesse
caratteristiche del ms. II, Vili, 17. — « Questi sono i Triunfi di messer
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d* Italia, XI 15
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226
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Franceschi) Peirarcha » (fol. 53-96): « Quanti già ne P età matura e agra |
ma '1 ciel pur di vederla in terra brama ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 96. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Strozzi, num. 558
dei mss. in 4.
II, Vili, 20. (Magi. CI. VI, num. 167 e CI. XXX, num. 110).
Benedetto Buontnattei, Orazioni (fol. 1-83) sull'utilità dello. studio della lingua, in
morte di Bartolommeo Tornaquinci e in morte di Don Prospero Buon-
mattei; appunti per un sermone sopra s. Andrea, sulla lingua toscana,
per un discorso in lode di essa; sentenze sulla povertà; frammenti di ora-
zioni in morte di G. B. Battista Arrighi e sull* eloquenza (fol. 83-88). —
Estratti suoi da scritti di Pietro Bembo e di Alessandro Ubertì (fol. 89-
97). — Guicciardini Orazio di Bongianni, in lode degli Italiani (fol. 107).
— Benedetto Biionmattei, Lezione sopra la virtù (fol. 108-112); — « Dei
fondamenti e parti essenziali che formano il Principe » (fol. 11 6-1 61). —
Baldinucci Niccolò, Descrizione della maniera con la quale si governano i
Gesuiti per istruzione dei Principi (fol. 164-170); — Costituzioni dell'Ac-
cademia dell'Arcadia (fol. 1 71-187).
Cart., in 8, sec. XVI-XVII, ff. 187, il primo dei due manoscritti di che si compone il
codice, appartenne al Buonmattei ; 1' altro al Baldinucci. Precede la tavola della ma-
teria. Leg. in merabr. — Provenienza: Strozzi, num. 1 160 dei mss. in 4, e Magliabechi.
II, Vili, 21.
Fra Giordano, Prediche (xxvi) fatte in Firenze negli anni 1 302-1 303, con
postille di Vaio Vaj.
Cart., in 8, sec. XV, pp. 267 : in principio di ogni predica, in rosso, 1' indicazione del
giorno in cui fu pronunziata. Appartenne a Giovanni Battista e Girolamo Dati e a
Vaio Vaj. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza: Accademia della Crusca.
II, Vili, 22.
Giovanni delle Celle, Lettere; a Guido di M. Tommaso di Neri di Lippo del
Palagio (n. 13; fol. 1-2, 3-4, 5-6, 8-1 1, 12, 13-17» 21-22, 27-28, 31-32); a
Donato Careggiaio (n. 2; fol. 3-4, 7-8); a Ser Lapo Mazzei (fol. 22-24):
a Domitilla (fol. 24-27); a Giorgio di M. Guccio Gucci, (fol. 30-31); a
Francesco di Marco da Prato (fol. 30-31). — Fra Luigi Marsili, Lettere
(5) a Guido di M. Tommaso di Neri di Lippo del Palagio (fol. 4-5, 6-7,
11-12, 12, 17-21). — Guido di M. Tommaso del Palagio, Lettera a D. Gio-
vanni delle Celle (fol. 28-30). — Presto Giovanni, Pistola a Carlo figlio di
Giovanni Re di Boemia (fol. 34-38). — Lettera di Lentulo ai Senatori
Romani sopra Gesù Cristo, e testimonianza di Gesù Cristo tratta dalle
Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio (fol. 38).
Cart.. in 8, sec. XV, ff. 38 ; pecede la tav. della materia. Leg. in pelle ed assi. Il ms.
appartenne ai Canigiani, e agli Andreini. — Provenienza : SS. Annunziata.
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FIRENZE
227
II, Vili, 23. (Magi. CI. VII, num. 1058 e 936).
Raccolta di rime.
Fol. 5-8 : Capitulo di Maestro Niccolò Ceco da Arezzo ad laude di Papa Martino : Ave
pastor della tua sancta Madre.
Fol. 8-1 a : Capitolo del decto M.° Nicolò ad laude di Papa Eugenio UH : Ave padre
sanctissimo salve ave.
Fol. 12-15: Capitulo del decto Maestro Nicolò ad laude dello Imperatore Sigismundo :
Ave novo raonarcha inclyto et vero.
Fol. 15-19: Capitulo del decto M.° Nicolò ad laude della Illustrissima Signoria di Ve-
netia : Iuxta mia possa una donna honorando.
Fol. 19-22 : Capitulo del decto M.° Nicolò ad laude del III. conte Francesco Sforza: Vi-
va virilità, florido honore.
Fol. 22-25 : Capitulo del decto M.° Nicolò fatto per una giovinetta la quale si innamo-
rò d un giovane : Penso il secreto in che natura pose.
Fol. 25-27: Canzon morale del decto M.° Nicolò in commendatione della Virtù: Io la
dirò virtù che '1 mondo honora.
Fol. 27-29: Canzon morale del decto M.° Nicolò ad destatione (sic) della ingratitudine:
O misera sfacciata al ben despecta.
Fol. 29-32 : Canzon moralr del detto M.° Nicolò per uno che si vuole innamorare: et
combatte in lui V amore col timore: Quella soave et angosciosa vita.
Fol. 32-34 : Canzon morale del decto M.° Nicolò, dove un servo incita il suo signore ad
la ghuerra : O magnanimo signor per quel amore.
Fol. 34-36 : Canzon morale del decto M.° Nicolò recitata a decto Signore ad detestatone
della ghuerra, per le rime del antecedente: Premia costui del merto suo Signore.
Fol. 36-40 : Canzone morale del decto M.° Nicolò dove pone quello che debbe fare il servo
verso il suo Signore, et così il Signore verso il servo : Fama, gloria et honor merito
et pregio.
Fol. 40-41 : Canzon del decto M.° Nicolò dove pone che il mondo si lamenta di Villi
cose, le quali il guastano; Di nove cose si lamenta il mondo.
Fol. 41-48 : Capitolo di Messer Francesco oV Arezzo a detestatione della Invidia: L'onorato
furor famoso et chiaro.
Fol. 48-52 : Canzone morale del decto Messer Francesco a detestatione e biasimo della
corte Romana et di tutti e' preti : Tenebrosa crudele avara e lorda.
Fol. 52-53 : Capitolo di Messere Benedecto d' Arezzo facto per una sua amorosa: dove prie-
gha amore et lei che ponga fine a sua ghuai : Po' che il cieco furor l'alma sospinse.
Fol. 53-56 : Capitolo del decto Messer Benedecto, dove si duole di aver lasciata la sua a-
morosa > et fa molti pensieri in esso capitolo : Quel antico disio eh* al cor s' avolse.
Fol. 56-62 : Capitolo del decto Messer Benedecto, dove considera in quanto errore egli è
stato mentre è stato innamorato : Quando el foco d' amor che mi contrinse.
Fol. 62-66 : Capitolo del decto Messer Benedecto, dove conforta ciascuno che non si inna-
mori, ricordando molte cose a llui advenute : Giovinecti leggiadri e pellegrini.
Fol. 66-67 : Canzone morale di M.° Simone da Siena, chiamato Saviozzo, dove biasima
chi s' innamora d' amor lascivo : O folle, o lieve gioventute ignota.
Fol. 67-70 : Canzon morale del ÀI. Simone ad laude di Messer Giovanghaleazzo duca
di Milano : Novella monarchia, giusto signore.
Fol. 70-72 : Canzon morale del decto M.° Simone dove maledice tutte le cose : L' enfa-
stidita labbra ove già posi.
Fol. 72-74 : Capitolo del decto AI. Simone nel quale maledisce tutte le cose create ; e
nel fine si rende in colpa : Corpi celesti e tutte 1' altre stelle.
Fol. 74-78 : Capitolo del decto Maestro Simone, fatto per la morte di Dante poeta fio-
rentino nel quale brevemente descrive tutta la vita sua per ordine : Come per dritta
linea 1' occhio al sole.
Fol. 78-80 : Canzon morale di Messer Antonio che stava con la Signoria di Firenze :
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
fatta per un giovinetto innamorato a" una pellegrina fanciulla : L' alma pensosa, il
corpo vinto e stanche
Fol. 80-82 : Canzon morale del decto Messer Antonio, facta per uno innamorato : et òi-
sogniava partirsi dalla sua amorosa et andare in altri paesi : O sire amore, nelle
cui fiamme acceso.
Fol. 82-85 : Canzon morale del decto Messer Antonio facta per un giovinetto innamorato
d' una fanciulla chiamata Alexandra : Alma gentil nelle più belle membra.
Fol. 85-88 : Canzon morale del decto Messer Antonio per lo sopradecto giovinecto: perchè
la sua afnorosa P aveva abandonato, et erasi data a Dio et a V anima : Andrà pur
•sempre ma' co* venti aversi.
Fol. 88-93 : Capitolo del decto Messer Antonio facta ad laude del conte Francesco Sforza
d* un notabile acto che lui fece sendo in Toschana ; Il gran famoso Publio Scipione.
Fol. 93-96 : Capitolo del decto Messer Antonio nel quale recita molte bellissime historie
antiche ad detestatione et biasimo a" amore : Sovente in me pensando come amore.
Fol. 97-112 : Capitolo d' una fanciulla la quale fu tradita et ingannata da un suo a-
mante et infine morta ;' et fece saviamente V auctore d? essa a non ci mettere il no-
me d' alcun di loro perchè fu gran Signore che comise tal errore ; O magnanime
donne in cui biltate.
Fol. 1 12-108: Capitolo di Madonna Bartholomea a Carlo Cavalcabò Marchese di K. a :
Inclito, generoso e chiaro duce.
Fol. 11 8-1 19: Sonetti di messer Bonaccorso da Montcmagno :
1. Freschi fior rose e violette dove.
2. Po' eh' a quest' occhi dgentil (sic) lume piacque.
3. I' piango, e '1 pianger m' è si dolce e caro.
4. Non bisognia più fila o più lavoro.
Fol. 11 9- 120: Sonetto di Ser Niccolò Tinucci: Gloria sopr* ogni gloria excelso lume.
Fol. 1 20-1 21 : Sonetti di A/esser Bonaccorso:
1. Gloriosa honesta, somma virtute.
2. Erano e* mie* pensier ristrecti al core.
3. Non vide uriche ma' '1 sole che tutto vede.
4. S* i' consent' al disio che mi molesta.
5. Fuggite sospir lenti al tristo core.
Fol. 12 i-i 22 : Di ser Niccolò Tinucci, sonetti :
1. F fo con teco V ultimo lamento.
2. Soccorri, signor mio, soccorri '1 servo.
Fol. 122-126 : Capitolo di Messer Francesco d'Arezzo facto per Gismonda figliuola di
Tancredi per la morte del suo Guiscardo : Po' che 1' amato cor vide presente.
Fol. 126-135: Buonaccorso da Montemagno : sonetti (il suo nome è, per intiero, o in
sigle, a canto ad ogni sonetto ) :
1. Quando 1* esca dei vostro inclito core.
2. Qual beato liquor, qual teste apriche.
3. Spirto gentil che nostra ceca etate.
4. Un pianger lieto, un lacrimar soave.
5. Non ma' più bella luce o più bel sole.
6. Pioggia di rose dal bel viso piove.
7. Signor nelle cui mani a posto amore.
8. Signor, po' che da vo' stetti lontano.
9. O sacri lumi, o verdeggianti mirti.
10. Fronde selvaggie alcun vento transporta.
11. Se mentre quelle luce honeste e sancte.
12. Non perchè spesso allontanar mi sogli.
13. L' antica fiamma, che d' un vivo amore.
14. Splendida luce in cui chiaro si vede.
15. Virtute infusa dal possente scgnio.
16. Soccorri, o signor mio, soccorri el servo.
FIRENZE
229
17. Che giova anima stancha a' nostri guai.
18. Li prese amor un dì uno strai d' oro.
19. Come per hibernal freddo ristretto.
20. Quanto più glorioso lume sguardo.
21. Il verde mar sarà privo dell' onde.
22. Virtù suprema et ascendente electo.
23. In supremo valore che persuade.
24. I* me ne vo chacciato dalla pena.
25. Vinto da quel disio che manda amore.
26. Somma biltà d' alti costumi ornata.
27. Non margherite, non argento o oro.
28. I' non posso fugir che non ritorni.
Fol. 135-143 : Frottola di messere Baptista Alberti : Venite in danza o gente amorosa.
Fol. 143-145 : Versi et capitolo facto da M. Giovanni Rosselli per la morte di Pellegri-
no di No/ri Parenti al padre e alla madre : Se mai divo valore, famoso o degnio.
Fol. 145-147: Versi facti per Niccolò Usano tanno 1482, predicendo la mutatione dello
Stato : Antichi amanti o ella buona e bella.
Fol. 148-153 : Canzoni adesp. e anepigr. :
1. Alto stendardo e ghuida dei mio core.
2. Ite rime dolenti, ite sospiri.
Fol 153-160 : Sonetti adesp. e anepgr. :
1. D' un lauro la forma tanta rea.
2. Marmoreo fu loco,, dove se ulto.
3. Amor per cui virtù mio cor vivea.
4. Amor colle suo mani il cor mi tolse.
5. Tornato è l'aspectato e chiaro giorno. (A fianco: B[uonaccorso'] da M\ontemagno\
6. S* io amo oramai più Giove turbato.
7. Nè puro cor, nè lieltà, nè fede.
8. Rendi pace perdio al raiser lasso.
9. Qual huom si veste di carnale amore.
10. O alma pellegrina, in cui s' ascose.
11. O miser quel cui fortuna è nimica.
12. Quand' io contemplo meco alcuna volta.
13. Già fui dal segno della terza spera.
14. Già chi noto signor fu a me servo.
15. Antonio, il grande sdegno in che io mi truovo.
16. Li sacri ambi tuo* lumi alma gentile.
17. Quelle rime leggiadre e '1 bello stile.
18. Un angelico spirto, in forma humana.
19. Io mi rivolgo indietro a ciascun passo.
20. Dicesette anni à già rivolti il cielo.
21. Qual donna attende a gloriosa fama. (A fianco a questo e al precedente: Petrarca),
22. Passer mai solitario in alcun tetto.
Fol. 161 -165 : Capitoli ternari, adesp. e anepigr. :
1. Io son virtù per cui la gente umana.
2. Se ma' dal ciel quagiù gratia discese.
Fol. 165-169 : adesp. e anepigr. :
1. Nella stagion che '1 ciel rapido inchina.
2. Standomi un giorno solo alla finestra.
Fol. 173. Testamentum Zaffarini de Florcntia : Sochoremi che moro.
Fol. 174-176: Rufianela: Venite pulzelete e belle donne. — In fine: « Opus Bocatii
explicit per me fratrem Hysidorum Alionum Astensem. Assiani 1466, io a Iulii, tempo-
re secunde mee persecutionis. Olim meminisse iuvabit. Roxate Viterbiensis. Ignorantia
subiectum »: sulle prime tre carte, scritte in senso opposto, considerazioni latine « de
morte ».
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 177-184 : Di M. Luigi Alemanni Ottave (56): Io mi stavo 1* altrhier, Francesco
altero ». — In fine : « A dì XVIII di maggio MDLV: cavate da uno esemplo scor-
ressimo per non avere altro migliore ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 184. Il cod., come vede chi scorra la tavola, si compone di tre
parti distinte : la prima ( fol. 1-72 ) tutta d' una stessa mano, colle rubriche in rosso,
e pur in rosso la tavola di esse, in principio, fu già un cod. Strozzi num. 59 dei mss.
in 4 ; la seconda ( fol. 1 73-6 ) passò alla Magliabechiana per dono di Raimondo Coc-
chi ; la terza parte (fol. 177 e sgg.) fu comprato dal Follini nel 1806. Leg. in raembr.
« In nomine domini Ihesu Christi. Incomincia lo spechio della monditia del
quore et della pura confessione et cetera. Con ciò sia cosa che ì fonda-
mento | da' quali si genera tutta la moltitudine de* vitii. Conpiuto il li-
bro nuovamente composto, il quale si chiama della monditia del quore;
il quale insegna di confessare molto puramente » (fol. 1-49). — « Qui
incomincia el trattato della coscientia di sancto Bernardo. Questa casa
nella quale | che ll'occupatione delle cose terrene. Amen, amen. Finito el
libro di sancto Bernardo della conscientia. Ladetur deus semper ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 118. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Strozzi, num. 213
dei mss. in 4.
« Qui comincia il prolago ne la meditatione di Cristo. Intra V altre grandi
virtù che si leggono | et degno di laude sopra tutte le cose per mai sem-
pre in secula seculorum Amen. Qui ène finito lo libro de la vita di Chri-
sto » (fol. 1-146). — « Qui incomincia uno amaestramento d'una buona
vita santa e unesta » (fol. 146-52). — Frammento della vita di s. Elisa-
betta (fol. 152-3). — Precedono .un brano del Vangelo di s. Giovanni (fol.
1-2) e due laude sacre (fol. 2-5): Lauda del fanciullo Gesù e della Madre:
Chi sente d' amore; — Lauda di Gesù Cristo ; Gito è il fior d'ogni fiore.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 153. Fu di Antonia moglie di Daniele Canigiani. Leg. in cart.
— Provenienza : Accademia della Crusca.
[Giovanni delle Celle] Somma del Maestruzzo. Sono due soli dei cinque libri
in che il volgarizzatore distinse la Summa de casibus conscientiae di
Bartolomeo da San Concordio. Com. : « Del Sacramento in genere. Cap. 1.
Sacramento secondo il maestro delle sententie e diversi dottori » ; fin. t H
quale comincia quando la sententia. Finisce il libro secondo della Somma
del Maestrut^o. mccclxxxviii di xxiin di mar^o ». Precedono il prolo-
go, in fine al quale son le parole « E distinsi tutta la somma in cinque
libri : e ciaschedun libro a sua tavola per sè. MCCCLXXXIIII. Deo gratias » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 247 num. Le rubriche dei cap. in rosso. In fine una tavola delle
abbreviature. Leg. in membr. — Provenienza: Accademia della Crusca.
II, Vili, 24. (Magi. CI. XXXV, num. 212).
II, Vili, 25. (Magi. CI. XXXV, num. 305).
II, Vili, 26. (Magi. CI. XXXV, num. 273 bis).
FIRENZE
231
II, Vili, 27. (Magi. CI. VII, num. 677).
Luigi Alamanni^ Elegie (fol. 1-20).
Canzoni adespote (fol. 21-34):
1. Canzone del ritratto di S. K Beatrice: O sola del mio cor vera Beatrice.
2. Canz. anepigr. : Benché tornar non veggia.
3. Canz. anepigr. : Se ad ogni vostro passo sorgon rare.
4. Canz. anepigr.: Se come sciolto da tutte altre human e.
5. Canz. anepigr. : Se per opra d' inchiostro o verghar carte.
6. Canz. anepigr. : Mentre nel vostro viso.
7. Canz. anepigr. : Da poi che il mio terreno.
8. Canz. anepigr. : Ochi vaghi lucenti.
9. Canz. anepigr. : Vorrei tacer amore.
Bemi Francesco, Capitolo de' Ghiozzi (fol. 34-5): O sacri, eccelsi et gloriosi ghiozzi.
Capitolo del diluvio di Mugello (fol. 35-7): Neil* anno mille cinquecento ventuno.
Salvestro Aldrobr -andini ', Due capitoli amorosi (fol. 37-40: tra T uno e 1* altro una breve
lettera :
1. Se tra mille travigli et mille noie.
2. Dolci aurette che queste beli' onde.
Palla Strozzi, Canzone sopra la morte di Schiatta Bagnesi (fol. 40-42): Altro nuovo
languire.
Canz. adesp. e anepigr. (fol. 42-4): Poi che P empia et superba.
Luigi Alamanni, Satira (fol. 44-47): Careno forse tal hor di sdegno amico.
Lo stesso, Egloghe VII e XII (fol. 47-51).
1. Nimphe eh* alberga 1' honorata valle.
2. Muse eh' un tempo in Siracusa et Manto.
Lo stesso, Satire (fol. 51-9):
1. A B. Lercara Spinola: Chi vuol veder qual* è caduca e frale.
2. Or m' odia il mondo in un medesmo e teme.
Lo stesso, Antigone, tragedia (fol. 60-100).
Ludovico Martelli, Stanze sopra la rotta degli Spagnuoli a Napoli (fol. 100-114): El glo-
rioso, altiero et degno stile.
Canz. adesp. sopra la morte di M. Giovanni Rucellai (fol. 114-116): Poiché del mondo
il più bel fior ha tolto.
Bagnesi Stiatta, Canz. sullo stesso argomento (fol. 11 6-1 19): Solinghi, alteri tetti.
Canzoni adesp. e anepigr. (fol. 1 19-123):
1. Monte solingo et foscho.
2. Se tanta forza amore.
Sestine adesp. (fol. 123-125):
1. In fra P onde del Tebro e i sette colli.
2. Sovra la destra herbosa et verde riva.
Z. Alamanni, Canz. sopra la morte della regina di Francia (fol. 125-128): Poiché '1 fero
destin dei mondo ha tolto.
Capitolo amoroso adesp. (fol. 1 28-1 31): Sì come advien eh' un peregrin falcone.
Giovanni della Casa, Capitolo in biasimo del proprio nome (fol. 131-33): S' io ha vessi
pur manco quindici anni.
Cart., in 8, sec.|XVI, ff. 133. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 897.
II, Vili, 28. (Magi. CI. VII, num. 374).
Roberto di Gaspare da Massa, Zibaldone. Sulla prima carta « Die decimo Ia-
nuarii 1484. Di altre determinazioni cronologiche terremo conto a lor luo-
go nella tavola che diamo del codice, comprendendovi, naturalmente, solo
ciò che non abbia carattere di semplici appunti personali.
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Fol. i. Epigrammi latini (2) di Gaspare da Massa e di Luca da San Gimìgnano in lode
di Maria Vergine.
Fol. 2-3. « Oratio Bartholomaei Scalae fiorentini oratoris ad summum Pontificem Inno-
centium octavum »; mutila,
Fol. 4. Epigramma sulle nove Muse.
Fol. 5-6. « Carmina cuiusdam eremitae » suli' invasione dei Turchi ; sul margine : 1496 :
Barbara gens Italos venit vexare penates.
Fol. 6. G [asparis] M [ assoni] Epigramma: Forma perit vitio quam virtus sola dispensat.
Fol. 6-7. « Gentilis Epìscopus arctinus in casu 1478 die 26 aprilis in vota Laureti ti i de
Medicis Psalmus ».
Fol. 8. Carme lat. adesp. e anepigr. contro un maestro di scuoia : Quid tibi si ad thermas
vado aut bene vel male vivam.
Fol 1 1 . Madrigali due in lode di Clemente VII : Molti e molt' anni son che questa no-
stra »: MDXXV.
Fol. 11 -12 Frottola di Luigi Pulci: Le galee per Quaracchi.
Fol. 12-16. Saggi di epistolografia per uso scolastico.
Fol. 17-19. Frottola di Luigi Pulci : Io vo' dire una frottola.
Fol. 19-22. Alfonso Liofanti da Massa, Capitolo dell* altalena, indirizzato a Messer Fer-
rando Malvone : Pien di dolcie desir di dirvi in rima.
Fol, 22-39. 83-98, 183-190. Luca Pulci, Il Driadeo, adesp. e anepigr. Excelso Olimpo, o
bel fiume et santo.
Fol. 40-48. Memorie della tornata de' Medici del 1512.
Fol. 49. Burchiello, Due sonetti (dei secondo, solo 11 versi):
1. Rose spinose e chavoio stantio.
2. Pirramo s' invagì d' un fuse r agnolo.
Fol. 50-80. Leonardi Dati, La sfera, acef. (coni., per la mancanza del fol. 49, dall' otta-
va IV) e anepigr. : Omnipotente Idio, padre e signore.
Fol. 80-81. « Dichiaratione perchè non venne il diluvio 1* anno mile cinque ciento 24, di
Eustachio Celebrino da Udeno » : Framm. d' un poema in terzine (soli 14 versi) :
Spinto d' un gran pensier che '1 chor ra' engonbra. Precedono tre ottave di prologo.
Fol. 81-83. Descrizione di pritnavera : 14 ottave, di cui 1' ultima mutila: Sopra la raon-
dial machina siede. '
Fol. 99-100. Gaspare da Massa, Canto carnascialesco del sole : O cielo, o terra, o voi
turba mortale. In fine : « Questo triunfo andò nel 1487 ».
Fol. 100- 10 1. Sonetti adesp. :
1, Così potessi far di nulla meno.
2, A Roma che si vende ? Le parole.
Fol. 101. Sonetto di Leonardo Iustiniano : D' una et d' altra pietà mi stringie amore.
Fol. 1 01- 102. Tre son. del M.° Agnolo da Pesaro :
1, Dimmi chor mio, non mio, ma di cholei.
2, Ove ne vai smarito e miser chore.
3, Echo degnio bersaglio a tua saetta.
Fol. 102. /. . M. in tnortem Serafinis, Son. : Perchè ài Serafin morte offeso tanto?
Fol. 102-103. Canzone adesp. : Quel che far mi possa anchora.
Fol. 103. I. M., ottava : Se ben il fin della mia vita sento.
Fol. 103-104. Laida di L.° di P.° Frane. de' Medici sopra I. : Signor sochorri aitami
eh* i' moro.
Fol. 105- 112. Ludovico Ariosto, Cassano; fino alle parole : « Voi. Poss' io morir se più»
dell' atto II. se. 1. Precede il prologo.
Fol. 11 2- 113. Testamento) laude spirituale, anepigr.: Deh dolze redentore.
Fol. 114-117. Copie di lettere in volgare ed in latino (8) di cui una è diretta « Morano
mio dolcissimo », ed un' altra a Lorenzo il Magnifico.
Fol. 11 7-180. Sonetti e canzoni adesp. (94) d' argomento amoroso, preceduti da una ta-
vola alfabetica. H primo ha i' indicazione « 1500, a Pavanicho », e com. « Sempre
mi guida in quella parte amore ».
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Fol. 1 81-182. Canzona di Lodovico Martelli alla nostra donna: Donna del ciel, se 1' u-
miltate e '1 pianto.
Fol. 199-203. Ricette mediche.
Fol. 203-213. Frottole di Maestro Pasquino: Pas vobis brigate».
Fol. 213-217. Due elegie di L r uigi\ A[lamanni]:
1, Per qual mio fallo advien crudele amore.
2, Lungho il chiaro Arno al bel fiorito segio.
Fol. 218. Lamento d' Italia, in ternari : Italia afflitta nuda e miseranda.
Fol. 240-241. Una visione di s. Tommaso d' Aquino: «Frate Antonio da Orvieto de
1' ordine di s. Fran. de* frati oservanti dell' anno 1422 in Vinegia mandò la ditta vi-
sione a Fermo a Maestro Ruberto deli' ordine di s. Domenicho per lettera che incho-
mincia in questo modo et forma ».
Fol. 242. « Queste sono le Revelattioni di S. Brigida di uno suo servo il quale aveva
nome Erasmo da Viterbo, et furono scritte da Lu:!n dei Paradiso per uno suo di-
scepolo nel MCCCCXX ».
Fol. 244-264. « Rappresentazione della Inventione della Crocie, conposta per Z.° di P.°
Fran. de 3 Medici ».
Fol. 264-283. « Commedia d'Amicizia chomposta per Iacopo di Salvestro Nardi amicho
carissimo ».
Fol. 285. Frammento d' un sonetto : Troppo siate crudel insieme et bella.
Cart., in 8, sec. XV-XVI, ff. 285. Appartenne a Zanobi di Giorgio di Benedetto di Lio-
nardo Bartoli, dalia cui mano sono scritte, secondo dice il Follini, più cose nel codi-
ce. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Marmi.
II, Vili, 29. (Magi. CI. VII, num. 81).
Francesco D' Amòra, I Bernardi, commedia. Precede la lettera dedicatoria a
Cosimo I, e il prologo. Comincia: «A. I, se. i. No/eri, Fazio vecchi.
Quest' è a punto '1 tempo e V hora solita » : fin. ; « e fate tutti segno di
letizia ».
Cart., in 8, sec. XVT, ff. 97. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Magliabechi.
II, Vili, 30. (Magi. CI. XXXVIII, num. 119).
« Incomincia el proemio nella vita del beato Giovanni Colombini, conposta
per Feo Belcari et mandata al magnifico huomo Giovanni di Cosmo de'
Medici ». Dopo il proemio: « Incomincia la venerabile et sancta vita del
beato Giovanni Colombini, el quale fu el primo de' poveri per Iesù Chri-
sto decti Iesuati. L' antiqua et famosa ciptà di Siena | il quale v' era sta-
to circa a septe anni, come detto è di sopra. Deo gratias, Amen. Lodato
sia Iesù Cristo ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 102 scr. su due colonne, con iniziali in penna a colori. Leg. in
pelle ed assi. — Provenienza: Strozzi, num. 1301 dei mss. in 4.
II, Vili, 31.
« Gli aforismi d' Ippocrate, copiati e tradotti ad litteram dal signor Andrea
Rossi T anno MDCCXXX » . In fine alcuni ricordi delle innondazioni d' Ar-
no del 1676 e del 1740.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto ( num.
772152 ).
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234 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D f ITALIA
II, Vili, 32. (Magi. CI. VI, num. 192).
« Comincia lo insegnamento di rettorica lo quale è ritratto in volgare de* li-
bri di Tulio e d'altri filosafi per ser Brunetto Latini di Firenze. Sovente
ò io pensato molto in me medesimo | il detto suo non è creduto mai,
fattone beffe et schernito » (fol. 1-58)] precede la tavola dei capitoli. —
« Finita è di scrivare la Rettorica di Tulio volgare<?ata per ser Brunetto
Latini. Qui scriverremo alcuni proemi di diverse maniere chiamati da al-
cuni i Fiori di rettorica et posti pur dal sopra detto Tulio | e renderà
d'ongni sua piaga huomo morto » (fol. 59-72). — « Dicierie da inparare
a dire a huomini giovini et ro^i. Et prima come si dee dire quando la
città per alcuno nuovo caso vuol eleggere nuovo S. J a voi come la giu-
stizia ci consenterà. Finite sono queste dicierie. Deo gratias. Amen » (fol.
73-104). — Lettera di Leniulo al Senato romano su Cristo (fol. 105). —
« Lamentatone di s. Bernardo per essersi partito dalla solletudine e ve-
nuto ad abitare in terra murata con tutto che V abitacolo fussi honesto et
santo quanto dir si può a huom tanto degno quant' a esso et acietto a
dDio creatore di tutto l'universo ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 109, colle rubriche in rosso. Leg. in mezza pelle. — Provenien-
za : Strozzi, num. 466 dei mss. in 4.
II, Vili, 33. (Magi. CI. XXI, num. 159).
Fiore di virtù, anepigr.: « O fatto chome cholui che è in uno prato grande
di fiori, che aleggie tutta la cima | e così adviene agi' homini del mondo
i quali si voglono avanti rompare che piegarsi. Explicit liber floris virtu-
tis: Deo gratias. Amen. Scritto per mano di me Giorgio di Britio di Ri-
goccio per Pietro di Nardo di Radicofani nelli anni Domini MCCCC°LXVIII,
a di xi di luglo » (fol. 4-80). — Precede il principio d'una predica di
Benedetto Buonmattei sulla misericordia di Dio; e una notizia di un'accade-
mia letteraria dei Gesuiti di Firenze per la venuta del loro generale
(fol. 1-4).
Cart., in 8, sec. XV e XVIII, ff. 80. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza : Strozzi,
num. 343 dei mss. in 4.
II, Vili, 34.
« Leggi ordinate dai Dodeci Riformatori de 1' eccelsa Rep. genovese, ridot-
te in quella lingua che comunemente hoggidì per l' Italia costuma » da
Antonio Terminio e indirizzate ad Agostino Lomelino.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 541400).
Il, Vili, 35. (Magi. CI. XXIV, num. 258).
« Incipiunt sermones domenicales et festivi editi a fratre Tadeo Dini ordinis
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fratrum predicatorum » . Fin. mutilo colle parole : « sic etiam arbores etsi
modo producant flores vel etiam si post flores ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 164. Leg. in pelle ed assi. — Provenienza: Strozzi, num. 254
dei mss. in 4.
Brunetto Latini, Il tesoro volgarizzato da Bono Giamboni, anepigr, acef. e mu-
tilo; com. infatti colle parole: « che si conviene astenere, ma tutta via
queste cose » (del lib. li, p. i, cap. 19); e fin. colle parole: « che siano
quine presenti per udire sua sentenzia, perciò che » (del lib. ni, p. Il,
cap. 21); e mancano anche due carte tra i ff. 30 e 31, 85 e 86. Tra la
fine delle prima parte e il principio della seconda sono, della stessa mano
(fol. 44-75) tavole planetarie e astrologiche, tavole « ad lunam » e « ad
Pascham inveniendas »; regole per sapere le avventure della luna; « li-
ber stellarum »; previsioni « in che dì viene gennaio »; segni e fasi del-
la luna. A fol. 74-78 : « alcuna sommetta in volgare modo ad amaestra-
mento di ben comporre volgarmente lettere ».
Membr., in 8, sec. XIII (una breve dissertazione del Follini, in principio, tende a di-
mostrare che fu scritto circa gli anni 1285-86) ff. 91. Leg. in pelle ed assi. — Pro-
venienza : Strozzi, num. 849 dei mss. in 4.
c Incomincia e' libro della compositione del mondo con le sue cagioni, con-
posto da Ristoro d' Arezo et in quella nobilissima ciptà, el quale è diviso
in due libri. Libro primo del travamento del mondo, et della forma et
della sua dispositione. Capitolo primo, et prolago et andamento a libro.
Conciò sia cosa che lo huom sia più nobile | conpiuto é questo libro sot-
to gli anni di Cristo mille dugento ottanta due, regniante Adolfo inpera-
dore et nella sedia apostolicha Martino quarto ».
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 208, colle rubriche in rosso. Leg. in pelle ed assi. — Prove-
nienza : Strozzi, num. 491 dei mss. in 4.
II, Vili, 38. (Magi. CI. VII, num. 634, 313, 729, 936, 576, 636,
575, 890, 1113).
Erano originariamente nove codici diversi: conserveremo, nella tavola che
segue, anche questa divisione :
I. Fol. i. Monsignor della Casa, son. : Se 'n vece di midolla piene 1* ossa.
Fol. 1-2. Son. caud. adesp. : Il marchese del Vasto havea pensato.
Fol. 3. F, M. Molta, son. : Amor della man destra il zanco iao.
Fol. 3. P. Bembo , son. : Priapo e Pan fan chiarore manifesto.
Fol. 4. Di quel che fece V amor sacro, Son. : Empio fugace sol, che dalla gente.
Fol. 4. Son. adesp. : Ingrata è la mia donna, e così ingrata.
Fol. 5. Son. di m* Laura Batti/erra : S' io gli occhi innalzo a rimirar thalora.
Fol. 6. Son. del cav. dS Pazzi: Com 1 hor lasso part' io, dov' hor mi guidi.
U, Vili, 36. (Magi. CI. XXV, num. 258).
II, Vili, 37. (Magi. CI. XI, num. 136).
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fol. 6. Son. adesp. : Già non poss' io, pianta infelice in riva.
Fol. 7. Son. adesp. alle Ser. m& duchessa: All' aura i patrii miei fuochi fumanti.
Fol 11. Son. adesp. : Del mar d' Adria nel seno antica gente.
Fol. 12. Son. del cav. Guarino: Fia mai quel dì eh' amor liberi et sciolti.
Fol. 12. Son. adesp. : Da le due vaghe et amorose stelle.
Fol. 13. Son. di G. B. Vecchietti : L' alto splendor di nobil sangue e chiaro.
Fol. 14. A, F. Grazzini, Epitaffi satirici.
Fol. 15-18. Del cav. Antinori in carcere;
1. Capitolo ternario : Perch' Inferno il mio fral ricopra e chiuda.
2. Son. Nero di cui più candid' alma è bella.
IL Fol. 22-27. Padre Carlo Sernicola, Sonetti (9) epitalamici per le nozze del Princ.
Ferdinando de' Medici (1689).
III. Fol. 29-58. Marco Lamberti, I sette salmi penitenziali tradotti in ottava rima, con
lettera al card. Carlo de' Medici ( 1620) scritta dalie carceri del Bargello.
IV. Fol. 60-63. I* a d Alessandro Antinori, capitolo : Quella cortese man che fu si
prompta.
Fol. 64. Son. adesp. : Se dell' alto valor che in te risplende.
Fol. 65-66. Son. adesp. ad Eugenio di Savoia:
1. Illustre duce che i trionfi tuoi.
2. Non è scampo per te, barbaro trace.
Fol. 67. Son. adesp. in dialetto siciliano : In M. in gran mestizia me manteni.
Fol. 69-70. Domenico Bozzaghi, Due sonetti sul soccorso dei francesi a Mantova : I,
Pria combatter vedrai sul Ponte rosso ; 2, Spero veder pescar balene all' amo.
Fol. 71-82. Niccolò Arrighetti, Ottave ( 65 ) : Notte gioconda, notte sollazzevole.
Fol. 83-88. Sogno di Pietro Susini, in ottave : Era la notte e della dea triforme.
Fol. 89-90. Scapponea a una dama, due sonetti caudati : in fine al secondo : Del
Sig. Pietro Susini:
1, Fra le donne di calca, o ver prudenza.
2. L' andar con vesti di broccato d' oro.
Fol. 91-94. Marco Lamberti, Satira contro la corte di Roma, in terzine : H poter
viver da Roma lontano.
Fol. 94-96. Marco Lamberti, L ave Maria contro gli Spagnuoli : Contro questi ma-
ligni, empi Spagnuoli.
Fol. 97-99. Sonetti del Dott. Giuseppe del Papa :
1. Donna qualora il vostro crin rimiro.
2. Senza portar altr' armi da ferire.
3. Quel dolce suon d' angeliche parole.
V. Fol. 100-104. Don Luigi Scauzzi Upezzinghi, Poesie a Pietro Andrea Andreini per
la morte di Isabella sua moglie.
VI. Fol. 107-120. Enimmi (31 ) espresssi in altrettanti sonetti: dei primi 12 è detto au-
tore Francesco Dini.
VII. Fol. 122-130. Ottavio Santi di Pienza, Capitolo in terza rima contenente una suppli-
ca al Granduca Ferdinando II : Granduca, ecco un poeta fatto a caso.
Vili. Fol. 131 -143. Luca Terenzi, La Baragalleide, in trenta sonetti.
Fol. 143-150. Antonio Malatesti, Enimmi 13, de' quali 10 in sonetti e gli altri in
quartine. Seguono altri 4 enimmi adesp. in sonetti.
Fol. 1 50-1 51. Domenico Bozzaghi, I due sonetti già indicati a fol. 69-70.
Fol. 1 51-153. Dieci enimmi in altrettanti sonetti adesp.
Fol. 155-159. Federico Giannetti, Il giudizio universale: capitolo contro gì' Ipocriti:
Quell' io che più di non cantar giurai.
Fol. 160-167. Gio. Cosimo Villif ranchi, Prologo scenico. Interlocutori: Medico,
Speziale e Infermiere. Coni. : Medi Buon di signori miei.
Fol. 167-174. Capitoli due in lode della penna:
1. S' io havessi il capo mio più grande e grosso.
2. Già mi sento rapir tutto me stesso.
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Fol. 174-175. Capitolo o lettera di Proserpina alle puttane fiorentine : Proserpina, re-
gina dell' inferno.
Fol. 177-183. Buonarroti Michelangelo il giovane, Cicalata in lode dei cacio, e Me-
moriale ai provveditori della Crusca, in terza rima, sul medesimo argomento : Non
più mi mandi Apollo, Euterpe e Clio.
Fol. 184. Son. adesp. e anepigr. : Tu che decanti il Pegaseo cavallo.
IX. Fol. 185-196. Raccolta di poesie in morte di Cecchino Bracci (di Michelangelo, del
Lasca, del Giannotti, del Del Riccio, di Carlo Gondi, di M. Giovanni Aldo-
brandini e di Paolo Del Rosso ).
Cart., in 8, sec XVI-XVII, ff. 196. Leg. in membr. Sono, come si è detto, nove codi-
cetti : i primi due e il 5, 6 e 7 appartenenti al Magliabechi ; il terzo alla libreria
Gaddiana ; il 4 al Cocchi ; V 8 al Biscioni ; il 9 alla Strozziana.
II, Vili, 39. (Magi. CI. IX, num. 129).
« Vita di Dante Alighieri, clarissimo poeta fiorentino, fatta in volghare da
m. Lionardo d'Arezzo » (fol. i-io): sul margine della prima carta,
MDXIIII ». — « Vita di m. Frane. Petrarcha poeta fiorentino facta in
volghare da m. Lonardo d' Arezzo (fol. 10-15). — « Sonetto di messer
Cholucco Salutati segretario della signoria da nnotarllo: Se voi star sano
osserva questa norma » (fol. 15). — « Cronacha di Dino Cìiompagni delle
chose ochorrenti ne' tempi suoi » (fol. 16-82). In fine: « morì Dino Chom-
pagni addi XX vi di Febraio 1323, e sepulto in Santa Trinità. Ee ritratta
questa della sua stampa ». — « Chomincia il terzo libro della Cronacha
di Domenico di L. do Boninsegni ritratta da più scrittori » (fol. 84-109): sul
margine della c. 84 si ripete l'indicazione dell'anno MDXIIII. — Arte della
memoria, espressa per mezzo della struttura d'un edifizio (fol. 11 5-1 27).
— Art de memoyre de Nicolas Atamani (fol. 128-130).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 130. È il famoso codice appartenuto allo Stradino, che sull'an-
tica membr. di custodia scrisse : « Questo libro è ddi me Giovanni Mazzuoli di Do-
menico Mazzuoli detto lo Stradino : donommelo Noferi Busini, della vita di Dante,
quella del Petrarcha, la storia di Dino Chompagni e quella di Domenico Boninsegni ».
Leg. in pelle ed assi. — Provenienza: Strozzi, num. 1436 dei mss. in 4.
II, Vili, 40. (Magi. CI. VII, num. 1143).
« Clarissimi poete atque laureati Francisci Petrarce vita feliciter incipit, edita
per d. lannoctium de Manettis florentinum civem » (fol. i-io). — Petrarca,
I Trionfi (fol. 19-59). — [Davanzati Mariotto], Capitolo dell' Amicizia (fol.
59-64): Quel divo ingegno che per voi s'infuse. — [Benedetto Accolti]: 1,
Capitolo d' Amicizia: Se mai gloria d' ingegno altri commosse; 2, Capito-
lo amoroso: Poiché '1 cieco furor V alma sospinse; 3, Quello antico disio
eh* al cor s' avvolse ; 4, Capitolo in detestazione d' amore : Quando il fo-
co d' amor che mi costrinse (fol. 64-77). — [Accolti Francesco'] Riduzione in
terza rima della novella del Boccaccio di Guiscardo e Gismonda (fol. 77-
81): Poiché T amato chore vide presente. — Il Credo, attribuito a Dante
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238 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
(fol. 81-2): Io scrissi già d* amore più volte rime. — [Antonio di Meglio]
canz. adesp. e anep. : L* alma pensosa e 1 corpo vinto e stanco (fol. 82-84).
— In fine: « die XXIII novembris MCCCCLVI ». — {Michele di No/ri del
Gioganté\ son. a Lucrezia de* Medici : Magnanima, gentile, discreta et grata
(fol. 84). — [Buonaccorso da Montemagno] son.: 1, Erano i pensier mia ri-
stretti al chore; 2, Tornato è V aspectato et chiaro giorno (fol. 84-85: in
fine al secondo : « die XXIII novembris MCCCCLVI » ). — Cantica alla Ver-
gine: parafrasi in terza rima (fol. 85): Magnifica 1 Signor V anima mia. —
Petrarca, Rime (fol. 89-233): in fine « Finis die UH februarii MCCCCLVI
die veneris vi a hora noctis florent. causa pestis degent. ». — Canzone
trilingue creduta di Dante: (fol. 234-5): Ay falso riso, perchè m' ài tradi-
to. — [Coluccio Salutati] son. contro Giov. Galeazzo Visconti: O schacciato
dal ciel da Michael ; e son. responsivo per le rime [d* Antonio Losco] ; O
Cleopatra o madre d' Ismael. In fine: « die sabati, h. xviiil, v februarii
Florent. degent. causa pestis » (fol. 235-6). — \_Ste/a?w Mniguerri] Lo stu-
dio d'Atene, poemetto (fol. 236-254). — {Burchiello] sonetto: Questi che
andaron già studiare Athene (fol. 253-4: in fine la solita nota colla data
dell' 8 febbrajo 1456). — « Il Padiglione di Carlo Magno », dell' Arcive-
scovo Turpino, tradotto in ottava rima (fol. 254-7): O sacrosante muse, che
nel monte. — Tutti i componimenti sono adesp. e anepigrafi.
Cart., fn 8, sec. XV, ff. 237, con alcune iniziali miniate. Leg. in pelle ed assi. — Pro-
venienza: Strozzi num. 455 dei mss. in 4.
II, Vili, 41. (Magi. CI. XXV, num. 621).
Storia fiorentina di Ricordano Malespini; precede la tavola delle rubriche: Proe-
mio sopra il presente libro. « Ad honore et reverentia dello Dio padre o-
nipotente da cui disciende il sommo bene | la quale risposta molto di-
spiacque loro. Più non seguita questa opera composta da Riccardo Ma-
lispini ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. scr. 133. Leg. in pelle ed assi. Sulla membr. di custodia: « Que-
sta istoria che termina nel 1281 e ha il nome dell'autore in fine, è diversa in molte
cose dalla stampata. Sembra essere copiata o riepilogata nel 1400 perchè si dice in un
capitolo il campanile di s. Maria del Fiore. M. A. M[ozzi] ». — Provenienza: Stroz-
zi, num. 114 dei mss. in 4.
II, Vili, 42. (Magi. CI. VI, num. 188).
Rettorica di Cicerone ad Erennio : « Advegna che per lo inpedimento de fa-
cende familiare | conseguimo con diligentia o vero exercitatione ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 55. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 311 dei mss. in 4.
II, Vili, 43.
Ugo de Balma, Teologia mistica del divino amore volgarizzata da Domenico da
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Monticchiello : c Le vie de Syon piangono perchè non è chi venga al sol-
lempne amore | alla quale tucti ci conducha Dio, el quale vive e regna
in secula seculorum amen. Qui finisce la misticha teologia del divino amo-
re. Deo gratias. Amen ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 98, colle iniziali a colori. Sull'ultima membr.: « Questo libro
è delle monache di sancta Brigida chiamate monache del Paradiso ». Fu poi dei mo-
naci di s. Ambrogio, donde passò alla Magliabechiana nel 1819.
II, Vili, 44.
Domenico Cavalca, Specchio di croce, acef. Com. infatti colle parole del prolo-
go : « Considerazioni e simiglianze secondo V ordine degli infrascripti ca-
pitoli »; fin.: « e ogni nostra macula la quale per suo exemplo dobbiamo
mondare. Compiuto è lo Spechio della Croce, Deo gratias amen ». —
Precede restaurata V antica membrana del cod., contenente una lettera
pontificale circa Y elezione di Giovanni Tombarelli a priore della chiesa di
s. Petri Portus Caietani, tra il 1404 e il 1422, secondo il Follini, perchè
il documento è mutilo.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 130. Fu di Chierichino di Matteo de' Lamberti, di Rafaele Bar-
ducci e di Maddalena Adimari. — Provenienza: Acquisto (a. 181 9).
II, Vili, 45. (Magi. CI. XIX, num. 89).
c Qui comincia il libro sopra 1 giuocho delli schacchi lo qual compuose fra-
te Iacopo da Cessole dell' ordine de' frati predicatori. A* prieghi di molti
frati dell' ordine nostro e di diversi secolari inchinato | Qui finisce il libro
dell' utilitade et del soliamo il cui titolo è degli ufficij de* nobili et de*
costumi degli huomini translatati di gramatica in volgare ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 84, colle rubriche in rosso. Leg. in pelle impr. — Provenien-
za: Strozzi, num. 298 dei mss. in fol.
II, VIII, 46. (Magi. CI. VII, num. 762).
Storia di Apollonio di Tiro, in ottave (fol. 1-69): « Omnipotente Idio, signor
supremo | al vostro honore questo libro compiuto » . — Capitolo amoroso
in terzine (fol. 70-79). O grolioso e trionfante amore.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 79. Precede un brano dell' Evangelio di s. Giovanni, a cui ticn
dietro questa memoria: « Questo libro è di Marcho di Giovanni del Nero di Stefano
d' Alessandro di ser Lamberto del Nero di Chambio del Gholpe d' Opportuno Oppor-
tuni di Terma, hoggi dì detti Chambi, scritto per me Marcho sopradetto V anno del
nostro Signiore MCCCCCV, addi XVIII di giugnio ». — Provenienza: Biscioni.
II, VIII, 47. (Magi. CI. IX, num. 133).
« Prologus super vitis trium illustrium poetarum fiorentine civitatis per e-
gregium virum Iannogtim Manethim florent. civem ». Seguono le vite di
Dante (fol. 3-28), del Petrarca (fol. 29-40) e del Boccaccio (fol. 40-49). —
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Un breve compendio della vita del Petrarca ( fol 50-2 ), che com. : « Fran-
ciscus Petrarcha dictus quia fuerit Petrarchi fiorentini ». — « Collatio e-
dita per clarissimum Franciscum Petrarcam florentinum Rome in capitulo
tempore laureationis sue » (fol. 57-72); com.: « Sed me Parnasi deserta
per ardua ». — Seguono salmi latini.
Cart., in 8, sec. XV,' ff. 78 scr. Sulla prima membr.: « Questo libro è di Giovanni di
Marcho di Giuncta Cano. Chi 1' achapta per leggiere, lecto che 1' à, con gentileza lo ri-
mandi ». Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 386 dei mss. in 4.
II, Vili, 48.
« Incipit prologus beati Turpini Remen. Archiepiscopi quomodo Carolus Ma-
gnus imperator subiugavit Ispaniam Christi legibus. Gloriosissimus nan-
que Christi apostolus Iacobus | alter usque ad Galliam vel ad proprium
locum a[micum] »; parole del cap. Funera martiruni dcfunctorum. — Segue
della stessa mano una carta acef. e mutila, certo d' un trattato sulle qua-
lità necessarie ad un prelato; le cinque rubriche che vi son comprese so-
no infatti « de qualitate electi vel eligendi, de scientia prelati, de integri-
tate electi, de forma electionis, de electoribus ».
Membr., in 8, sec. XIII, ff. 19, colle rubriche in rosso. Leg. in cart.
II, Vili, 49. (Magi. CI. XXI, num. 166).
Libro dell' amore e della dilezione di Dio e del prossimo, d' Albertano da Bre-
scia (fol. 1-94). — Libro delle quattro virtù morali (fol. 94-100). — Libro
di costumanza (fol. 101-123). — Libro di Cato (fol. 124-131). — Lucida-
no (fol. 133-192). — I quindici segni del Giudizio (fol. 192-197). — Le
cinque chiavi della Sapienza ( fol 197-208). — Il Piato di Dio coli* inimi-
co (fol. 209-212). Cfr. del resto M. Barbi, in Raccolta di studi critici in o-
nore di A. D' Ancona, pp. 241 sgg.
Membr., in 8, sec. XIII -XIV, ff. 213, colle rubriche in rosso. Leg. in membr. — Pro-
venienza: Strozzi, num. 576 dei mss. in 4.
II, Vili, 50. (Magi. CI. XL, num. 56).
« In nome del padre e del figliuolo e dello spirito santo, amen. Questo è
il santo Vangielo di Giesù Christo compilato e ordinatamente tratto di
tutti quatro i Vangieli etc. Iohanni etc. Nel principio era il figliuolo di
Dio | E chonfermando la loro parola e seguitando miracholi. Deo gratias,
amen ». Precede la tavola dei capitoli.
Membr., in §, sec. XV, ff. non num., scr. su due colonne colle rubriche rosse. Leg. in
pelle ed assi. — Provenienza: R. Accademia della Crusca.
II, Vili, 51. (Magi. CI. XV, num. 209).
« Libro da Minascalcaria del q. 111." 10 Marchese di la Terza », con lettera de-
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FIRENZE 241
dicatoria di Don Pietro Guerriero di la Terza, di Napoli, 28 luglio 1558
a Monsignor Saraceno.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 60, colle rubriche in rosso, e in fine la tavola. Leg. in cart.
— Provenienza: Accademia della Crusca.
II, vm, 52.
« Terentii Afri comici poete clarissimi comediarum liber incipit » . Si seguono
in quest* ordine : Andria, Eunuchus, Eautontimorumenos, Adelphoe, Hae-
cyra, Phormio. Con postille marginali, più frequenti nella prima parte.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Le didascalie e i nomi degl* interlocutori in rosso. Leg.
in membr. — Provenienza: Poirot.
II, Vili, 53.
c Al nome di Dio amen. In questo libro si descriveranno li nomi di quelli
cittadini che di tempo in tempo saranno estratti per risedere del Mag. to
de M. Sig. ri Provveditori e Maestri della Gabella del sale, vino e macel-
lo della città di Firenze : cominciato Tanno 1597, d'ordine del M. co M. li-
berto de' Nobili, provveditore generale della gabella. — Giunge all' an-
no 1740.
Membr., in 8, see. XVI-XVIII, ff. 24. Leg. in pelle impressa. — Provenienza: Poirot.
II, Vili, 54.
Follini, Schede di testi di lingua (indicaz. bibliogr. d'autori toscani).
Schede non num., in 8, raccolte in una busta di cartone. Sec. XIX.
II, Vili, 55.
Follini, « Vincentiana Historia » : spogli intorno a personaggi storici e scrit-
tori aventi per nome « Vincenzo ».
Schede non num., in 8, raccolte in tre buste di cartone e disposte per ordine alfabetico di
cognomi. Sec. XIX.
Il, Vili, 56.
Poesie di diversi celebri autori edite ed inedite; Venezia, 1736, al Legno
d'oro. — Canzoniere, osceno in gran parte, contenente poesie di G. B. Ma-
rino, G. B. Ricciardi, M. Lamberti, e di altri.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 197. Leg. in membr. — Provenienza; Dono Bellini (a. 1824).
II, Vili, 57.
< La vita di Castruccio Castracani Antelminelli, principe di Lucca, composta
in lingua latina da M. Niccolò legrini, dottore et cavaliere lucchese, et tra-
dotta nella volgare fiorentina da Giorgio Dati » . In fine una « Nota hauta
da M. Giovanni Tegrini, cittadino lucchese ».
Cart, in 4, sec. XVI, ff. 60. Leg. in cart. — Provenienza: Dono Follini.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, xi 16
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242 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, Vili, 58.
« Leonis Baptistae Alberti opusculum De pictura » (fol. 1-26). — « Leonis Ba-
ptistae Alberti Statua » (fol. 27-32).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 32. Leg. in cart. — Provenienza: Bargiacchi.
II, Vili, 59.
Morte di Vincenzo Serzelli e Matteo Santini (1557: fol. 3-43); di Caterina
Canacci e di Bartolo suo figliastro (1634: fol. 44-57); di Caterina Picche-
na ne* Buondelmonti (1658: fol. 57-80); di Ginevra Morelli e della Ros-
sina cortigiana (1649: fol. 81-108). — Vita di D. Vaiano Vaiani (fol. 109-
I 5°)- — Vita e morte d'Andrea Gabburri (1608: fol. 1 51-163 ) ; di Bian-
ca Cappello (fol. 1 63-1 91). — Caso occorso in Siena a Fulvia Piccolomini
Griffoli (fol. 192-207). — Morte di G. B. Cavalcanti e di Maddalena del
Rosso Antinori (1652: fol. 207-227). — Relazione di quanto seguì nell'e-
secuzione capitale fatta in Pistoia il 21 agosto 1663, nelle persone del
dott. Iacopo Guelfi da Stignano, Simone Pittanti perugino, Marco Falini
da Bozzo e Biritotto da Marliana (fol. 227-136). — Vita di Ferdinando I
granduca di Toscana (fol. 237-242); di Ferdinando li (fol. 243-55); di Co-
simo III (fol. 256-264); del principe card. Francesco Maria (fol. 265-274);
di Ferdinando di Cosimo ìli (fol. 275-287); di Gio. Gastone I (fol. 289-
328). — Relazione della Schiavonia (fol. 329-341).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 341. Leg. in mezza merabr. — Provenienza: Acquisto (a. 18 18).
II, Vili, 60-72.
Sac. Aldo Luigi Brogialdi, Storia ecclesiastica, in 1 1 volumi. Seguono due vo-
lumi di cronistoria ecclesiastica.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in tela. — Provenienza: Acquisto (num. 704571).
II, Vili, 73-77.
Sac. Aldo Luigi Brogialdi, Lezioni sopra gli Atti degli Apostoli in tre voli.; e
schemi di catechismo, in due voli.
Cart., in 8, sec. scorso, in 5 voli., di ff. non num. Leg. in tela. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 704575-7°4576).
II, Vili, 78.
Zorama, tragedia del sac. Aldo Litigi Brogialdi.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (num.
704578).
II, Vili, 79-82.
Sac. Aldo Luigi Brogialdi, Introduzione alla Logica, Antropologia, Teologia
paologetica; Appunti per un trattato di Cristo creatore; Temi di dogmatica.
Cart., in 8, sec. scorso, in 4 voli., ff. non num. Leg. in mezza pelle ed in tela. — Pro-
venienza: Acquisto (num. 7°4573)'
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FIRENZE 243
II, Vili, 83-87.
« Collezione di poesie galanti e satiriche » , originariamente in 6 voli. : ora
manca il primo: il secondo ha in fronte Tanno 1842; il terzo, 1843; il
quarto, 1844; il quinto, 1846; il sesto, 1848. Crediamo che la tavola di-
venti superflua, quando si sappia che le poesie si riferiscono in gran par-
te agli avvenimenti di Toscana di quegli anni.
Cart., in 8, sec. scorso, in 5 voli., ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Ac-
quisto (num. 701 5 13).
II, Vili, 88-93.
Composizioni poetiche raccolte da Gio. Batt. Del Buono, sottoufficiale dell'I.
R. Guardia di Palazzo (che è, dunque, anche il trascrittore delle poesie
descritte qui addietro, essendo esse della stessa mano). Il primo e il se-
condo volume hanno la data del 1844; il terzo e il quarto del 1846; il
quinto del 1847; il sesto senza data.
Cart., in 8, sec. scorso, in 6 voli. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Acquisto (num.
701557).
Il, Vili, 94.
Rime di G. B. Del Buono di Montevarchi (1856).
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 493. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Acquisto (num.
701568).
II, Vili, 95.
c Regola di vivere spiritualmente, di Fra Cherubino [da Spoleto], Quicumque
hanc regulam secuti fuerint, pax super illos et misericordia. Queste paro-
le sono del grande trombetto di Ihesù Cristo | alla quale esso ci condu-
cila in secula seculorum amen. Finito a laude di Dio et della gloriosa
vergine Maria, amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff*. non num. Leg. in pelle. — Provenienza: Monte di Pietà di Prato.
II, Vili, 96.
Rime liriche e giocose di G. B. Del Buono di Montevarchi (1858- 1869).
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 571 scr. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto (num.
7oi556)-
II, Vili, 97.
c Raccolta de* medicamenti per più e diversi mali, tanto di medicina, che di
chirurgia, sperimentati per longa serie d* anni colla preventiva descri-
zione di ciascun morbo In Roma, V anno MDCCLXXV » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 358. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (num. 751802).
Il, Vili, 98.
« Praefatio Poggii ad Cosmam Medicen in disputationem an seni ducenda sit
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244 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
uxor »; segue il trattato (fol. 1-17). — « Ad doctissimum et clementissi-
mum virum Thomam de Serezano Poggii fiorentini de infelicitate princi-
pimi liber incipit ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 71, di cui il primo miniato: l'intitolazione dei due scritti in
rosso. Leg. in pelle del tempo.
II, Vili, 99.
Trattato di chimica del D. r Giuseppe Branchi, prof, della R. Univ. di Pisa (1838).
Cart., in 8, sec. scorso, pp. 470. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 751802J.
II, Vili, 100.
Lezioni (48) su i morbi contagiosi non esantematici.
Cart., in 8, sec. scorso, pp. 539. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
751802).
II, Vili, 101.
Cicerone, De senectute: con alcune postille introdotte nel testo (fol. 1-33). —
Eiusdem Liber Paradoxorum (fol. 35-53). — Distici lat. (7): Qui ferri rabie
totum labefeceret orbem (fol. 53-54). — « Petri Pauli Vergerii iustinopoli-
tani ad generosum adolescentem Ubertinum de Cararia de ingenuis mori-
bus et liberalibus adolescente studiis liber » (fol. 55-93). — « Leonardi
Aretini oratoris clarissimi Basila de graeco in latinum translatio incipit fe-
liciter » (fol. 96-114). — Carme in lode di Cristo: Oliste, pater mundi
(fol. 11 4-1 19). — « Comparatio apud inferos trium imperatorum Scipionis,
Alexandri et Annibalis per Aurispam ad Baptistam equitem romanum ex
patriciis de Capite de ferro potestà tem Bononie » (fol. 119-23). — « Epi-
stola Saphos Mitilenee: Nunquid tibi aspecta est studiose litera dextre »
(fol. 124-129). — Petrarca, Distici latini: « Ascendat quicumque velit fa-
stigia foelix » (fol. 129). — « Moretus Virgilii » (fol. 130-32).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 133, colle intitolazioni degli scritti in rosso, e con brevi postille
marginali e interlineari.
II, Vili, 102.
Appunti sullo scorbuto e sulle malattie nervose.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num., di cui moltissimi bianchi. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Acquisto (num. 751802).
II, Vili, 103.
« Epistole Senece Neronis imperatoris magistri ad Paulum et Pauli ad Sene-
cam » (fol. 3-6). — Le note lettere di Lentulo al Senato e di Pilato a
Claudio su Cristo ( fol. 6-9 ). — « Incipit Liber qui intitulatur defloratus.
Dei patris omnipotentis fillique inter cetera sacre locutionis | Explicit li-
ber de floribus, deo gratias amen, 1467 > (fol. 10-21). — «Incipit liber
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in quo intitulatur quod deus sit invisibilis, incorporeus, immensus | se
manifestum demonstrare. Finis. Deo gTatiam, die vero n. a Februarii et
indictione 15, 1467, que sunt dies carnisprivii, hora 4.* noctis » (fol. 21-
36). — «Incipit in nomine domini computi liber magistri Boni physici in
1467, die vero 22.* Ianuarii » (1467: fol. 35-58). — A ce. 1, 30-34, 59-62,
68-70, sono altre tavole e computi ed elementi di cronografia; a ce. 71-72,
•ricette «ad faciendum atramentum», ed altre ricette; a c. 75 sono alcu-
ni versi latini, colla data del 1 466 e 1 469 : in principio « Magister lacobtis
Ascolis hos composuit in Valismareni » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 75, leg. in cart. — Provenienza : Acquisto (num. 643590).
II, Vili, 104-113.
« Amaltheum » : sono 10 voli, miscellanei, messi insieme dall' Ab. Domenico
Capretta di Refrontolo ( Conegliano ).
I primi 5 voli, sono una antologia assai varia di versi e prose tratte, per lo più, da giorna-
nali ed opuscoli della prima metà dei secolo. Per questo stesso loro carattere, e per
ragione di brevità non possiamo dare la tavola, che è, del resto, molto' particolareg-
giata in fine a ciascuno : può tuttavia giovare allo studioso il sapere che il raccogli-
tore, di cui sono, nel volume V, versi latini, visse nel Veneto, a Ceneda, fino al 1883;
che vi sono molte copie di poesie politiche e di documenti ufficiali; di questi, molti,
nel voi. Ili, riferentisi alle condizioni degli ordini ecclesiastici del Veneto nella secon-
da metà del sec. XIV. Il voi. VI contiene copie di opuscoli di medicina, pur di que-
gli anni ; il VII, scritti di teologia, un ragionamento delT amor platonico di G. B.
Mondolini ; e una relazione di esperimenti statici fatti da G. So/erto a Padova nel
1741 ; il voi. VIII contiene pur trattati e lezioni teologiche; il IX, scritti di filoso-
fia, etica e giurisprudenza ; e il X, di fisica. Questi voli, di scienza si riferiscono tut-
ti, probabilmente, ad insegnamenti impartiti nello studio di Padova nel sec. XVIII.
Cart., in 8, sec. XVIII e sg. ; i primi sei voli, rispettivamente di pp. 892, 824, 852,
842, 791, 742, e gli altri non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 610204).
II, Vili, 114-119.
Lezioni cliniche di Maurizio Buf alini: 1, Infiammazioni in particolare; 2, Sulla
cura indiretta; 3, Discorsi clinici; 4, Delle febbri; 5-6, Elementi morbosi.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza pelle. Provenienza : Acquisto (num.
751802).
II, Vili, 120.
Trattato di mascalcia di m. Pietro Dini, fiorentino marescalco : « Capitolo pri-
mo della creazione del chavallo. In prima dobbiamo chontare del suo
chreamento | se non è indegnato non mettere olio ». Precede il prologo
del primo libro ( « Dappoi che m' è venuto pensiero de exercitare » ) e la
la tavola di esso. Il trattato è in cinque libri.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 180 scr., di cui il primo miniato. Leg. in pelle impr. con avan-
zi di fermagli d' ottone. — Provenienza : Rinuccini.
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246 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, Vili, 121.
« Gramatica antiquissima. Nota quod orario perfecta gramatica tres principa-
les partes pertinet in se inmediatas | fit careoque » .
Cart., in 8, sec. XIV, ff. non mira, con lettere iniziali rozzamente tracciate in penna.
Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (num. 1850).
II, Vili, 122.
Cipriano Manente, Istoria d'Orvieto dal 1 174 al 141 3: « MCLXXIIII Consule
sig. Pietro de Prudentio Farnesi et conti Burgaro de Marsiano | del Pa-
pa in Orvieto non volivono uscire fora a combattenti » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non nura. Leg. in membr. — Appartenne nel 1560-61 a Mo-
naldo Monaldeschi della Cervara. — Provenienza Rinuccini.
II, Vili, 123.
« Secunda parte delle Prophetie dello inclito Martire del Signore Hyeronimo
Savonarola ferrarese del sacrato ordine de' Frati predicatori » . Dopo un
brevissimo cenno biografico « Incominca le prophetie del p.° volume del-
le prediche numero xxx. Revelatione d' una barena in pericholo posta
significante in Firenze | Finisce el secondo e ultimo libro di Nova Hieru-
salem contenente copiosamente la soma delle magne e divine revelationi,
che appariscono e si trovano seminate in diversi lochi de* sermoni pre-
dichati in Firenze da frate Hieronimo Savonarola ferrarese dell' ordine
de' frati predicatori, concatenate fidelissimamente da frate Benedecto fio-
rentino del medesimo ordine » .
Cart., in 8. sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — • Provenienza; Rinuccini.
II, Vili, 124.
« In nomine domini amen. Incomincia una Somma de' peccati mortali com-
posti per frate Antonino da Firenze de l'ordine de' fratri predicatori et ar-
civescovo di Firenze | et similmente può essere cavato dalla religione,
ma non da poi la detta età ». Segue la tavola dei capitoli.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 63. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini.
II, Vili, 125.
« Liber de dotrina Christiana ». Precede una lettera accompagnatoria dell'au-
tore « domnus Philippus » ad un confrate : « Amaestramento come si
debba accettare li comandamenti di Dio. Capitolo primo | E nell'altro
per gloria alla quale gloria ci conducha Cristo Ihesù per sechula de' se-
chuli senpre benedetto amen amen amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza pelle. Appartenne a Giulia e a Giovanni
Rinuccini. — Provenienza: Rinuccini (a. 8150).
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II, Vili, 126.
c Chomincia e* libro di santo Iovanni Grisostimo da pervenire a conpuntio-
ne el quale scrisse ad Demetrio vescovo ; e qui tratta il poemio. Cap. I.
Quando considero, o beato Dometrio | e neir altro vi dia la sua santissima
gloria per infinita secula seculorum Amen ». In quattro libri, ad ognuno
dei quali precede una tavola.
^ Cart., in 8, sec. XV, ff. 156. Leg. in pelle ed assi. Sulla membr. di guardia : « Iste
liber est sororura ordinis sancti Dominici monasterio sancte Lucie de Fiorentia via San-
cti Gallli ». — Provenienza ; Rinuccini (a 18 50).
II, Vili, 127.
Copia di sessantaquattro brevi di Clemente vili.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. Provenienza : Rinuccini (a 1850).
II, Vili, 128.
Leonardo Bruni, La prima 'guerra punica volgarizzata. Com. acefala, per la
mancanza di due ce, colle parole: « era in Italia, et la guerra era molto
grave et pericolosa » ; fin. « eonstretti furo in gran parte abbandonare il
paese. Finisce il libro terzo de primo bello punico conposto in latino da
messer Lionardo et poi per uno suo amico vulgari^ato ».
Membr. in 8, sec. XV, ff. 82. Leg in mezza pelle. Provenienza: Rinuccini.
II, Vili, 129.
Miscellanea umanistica. Ecco la tavola.
Lettere di varii (fol. 1-15): 1, Franciscus eruditissimo Rynucio; 2 Franciscus Bar [barus]
Episcopo Emoniensi et auditori d. legati bononiensi; 3, Franciscus Barbai us Cardinali
Senensi ac Marchie Anconitane et Bononie legato ; 4, Ioannes Paleologus D. G.
cardinali Bononie legato ; 5, Ambrosius optimo et peritissimo viro Rynucio fratri meo
(in greco}; 6, P. Archiepiscopi creten. Rynucio suo; 7, Paulus de Bomptempìs de
Perusio domino G. Sancte romane ecclesie presbitero cardinali ; 8, Frater Ambrosius
monachus mon. S. Marie de Angelis allo stesso; 9, Franciscus Barbarus 4 allo stesso;
IO, lettera adesp. e senza destinaz. (R. Pater. Cogit me humanitas vestra); 11, Lette-
ra c. s. (Etsi certo sciam, reverendissime pater, tibi monitore); 12, Io. Boscolus ad
incerto (Satis aequo animo ferrem) ; 13, Franciscus Barbarus ad incerto (Quoniam non
est obscura vestra in me et mea in vos) ; 14, Pandulfus de Malatestis archiepiscopi
Patracii ad incerto (Vacante per mortem ecclesia Athenarum); 15, Franciscus Barbarus
al Card. Senese (Postquam a te discessi, benignissime Pater); 16 e 17, Due lettere
d'incerto al card, di S. Clemente (Postquam praetor et praefectus urbis Taryisine fui;
Animo dubio et suspenso fui cum inepte mihi facere viderer) ; 18, Ambrosius Ry-
nuccio suo (Opera tua nobis est pernecessaria) ; 19, D'incerto al Cardin. di Siena (Ur-
get summa necessitas zelusque domus Dei) ; 20, Ambrosius patri G. (Et ex nostri Ri-
nuccii ad me, et ex tuis) ; 21, Frater Iacobus vocatus abbas Podii Bonici Ambrosio
monaco de Angelis; 22, Lo stesso Cosme florentinorum legato; 23, Poggius Iohanni
(Licet inter varias occupationes tuas). — Leonardo Bruni, lettere a varii (31) ; comin-
cia colla lettera I, 8 (al Niccoli) e finisce colla lettera III, 6 pure al Niccoli (fol. 15-
48) : in fine 1' epigramma del Fi/elfo per Pio II (Laus tua, non tua fraus ; virtus non
copia rerum). — Leonardi Iustiniani in funere Caroli Zeni oratio, con una lettera ac-
compagnatoria di Guarino Veronese ad Alberto de Sala (fol. 49-60). — Oratio in
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
funere optimi atque doc rissimi philosophi Emanuelis Chrisolorae per Andream Iulia-
num Venetum ; con una lettera di Guasparinus Pergaraensis al Giuliano (foi. 60-66).
— Lettera del Poggio al Guarino : Si vales etc. Nudius tertius cum Bartholomeum de
Montepoliciano (fol. 67-68). — Leonardi Aretini oratio in ipocritas (fol. 68-75). —
Leonardi Aretini de orgine urbis Mantue (fol. 75-83). — Super funere Petri Columne
abbatis (fol. 83-87). — Oratio Cinciì de laudibus domini Martini Papae V (foi. 87-
90). — Dicerie latine per pubbliche funzioni (fol. 91 -112). — Invectiva Àf. T. Cice-
roni* contra Catilinam con la Responsiva orationi Ciceronis (foi. 113-115). — Demo-
stenis oratio in Philippum (fol. 11 5-1 20). — Excerptio orthographie ex Mario Victo-
rino (fol. 120-123). — Incipit Valerli Proòri de iuris notarum (fol. 1 23-1 15). —
L* epigramma del Filelfo contro Pio II, già ricordato, cui segue V epitaffio : Inpius hic
iacet crudelis raptor iniquus. — Leonardi Aretini de summo bono ad Galeotum
(fol. 127-145). — Guasparinus Veronensis Florio Valerio de Diphtongis (fol. 146-
149). — Appunti per intestazioni e principi di lettere (fol. 150-3). — Guarinus Ve-
ronensis contra Nicolaum » (fol. 154-162). — [Leonardi Bruni, Dialoghi ad Pe-
trum Histrum] (fol. 173-174): Com. « Vetus est cuiusdam Sapientis sententia »; fin.
mutilo colle parole : « quam C. Caesari. Illi enim non inferiores » (a pag. 43 dell'e-
diz, del Kirner). — « Lucii Apulei Medaurensis platonici de Deo Socratis liber in-
cipit. Qui me vomisti dicere ex tempore » (fol. 175-85): in fine: « Mendosus plu-
rimum codex, non tamen hanc ob rem omnino negligendus ». — « Marrasii Sicilien-
sis libellus cui titulus est Angelinetum ad eloquentem virum Leonardum Aretinum gra-
ie et latine lingue eruditissimum » (fol. 185-190): in fine la risposta del Bruni al
Marrasio. — « Claudivius eques Hyerosolimitanus ad Francinum Beltrandum Bachi-
nonensem de vita beati * Hieronimi » (fol. 190-199). — A c. 201 profezie politiche
in prosa.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 201. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini (1850).
II, Vili, 130.
Capitoli ed ordini della Confraternita del dottor serafico san Buonaventura,
posta nei primi chiostri di S. Croce in Firenze ( 1 583 ).
Membr., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acqui-
sto (num. 639024).
II, Vili, 131.
« Zibaldone di ricordi sopra diverse occorrenze di casi ricavati e sentiti da
me, posti con questo ordine che da carte 1 a 50, avendo cominciato
dal* anno 1557 seguiteranno le cose accadute in genere e udite alla gior-
nata, poste con osservatione di tempi e per seguitare; poi da carte 51
a 76 per li successi nel dominio fiorentino pur da detto anno 1557 e da
seguire; e poi da carte 76 alla fine saranno ricordi di quanto si inten-
derà e parrà invero che non si sia notato dal 1500 al 1564 ». Le prime
due parti vanno fino al 1566.
Cart., in 8, sec. XVI, leg. in cartone, il cui verso è coperto però da una membr. con-
tenente un frammento di codice civile. — Provenienza: Rinuccini ( 1850).
II, Vili, 132.
Zibaldone della stessa mano del precedente: contiene appunti ed estratti di
storia naturale, di geografia e di storia italiana.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non numerati. Leg. in cart., ma coperto anch' esso d' una
membrana contenente un frammento di codice civile. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
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FIRENZE 249
II, Vili, 133.
Memorie, specialmente di milizia, scritte « par Iean Raymond de la ville de
Pertuis, estant dans le service du Roy en Lennée » (1672-17 14): in francese.
Cart., in 8, sec. XVII, e sg., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Rinuccini
( a. 1840 ).
II, Vili, 134.
Della Consolazione della filosofia di Boezio, trad. da Benedetto Varchi, con let-
tera dedicatoria a Cosimo 1.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 135.
Benedetto Varchi, Orazione nelle esequie di Michelangelo : con lettera dedica-
toria al Borghini.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 160. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 136.
Lezioni di filosofia aristotelica (fol. 1-148). — « Discorso di m. Benedetto Var-
chi, dove si tratta se coloro che scrivono in alcuna lingua, debbeno scri-
vere in quel medesimo modo che in essa lingua si favella: a M. Lelio
Bonsi » (fol. 148-154).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 154. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 137.
Benedetto Varchi, Sonetti contro gli Ugonotti ; con lettera a Paolo Giordano
Orsini, duca di Bracciano.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 104. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 138.
Carmi latini di Benedetto Varchi, di « Didacus Lusitanus », di Pietro Bembo e
di altri cinquecentisti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (1850).
II, Vili, 139.
Dialogo di logica, adesp., tra Cario e Mutio. Com. : « Ditemi per vostra fe-
de s. r Mutio dove voi ne andavate hiersera fuor della porta »: fin. « e
ricordatevi di venir da me più a buon hora che voi possete ».
Cart., in 8, sec XVI, ff. 365. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 140.
Benedetto Varchi, Cento sonetti in morte di Luca Martini; con lettera dedica-
toria al sig. Sforza Almenii, coppiere del Duca di Firenze. In fine la ta-
vola dei capoversi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. ioi. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
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250 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, Vili, 141.
« Liber Carminum Benedica Varchi », con qualche correzione autografa. Vi
sono uniti dei foglietti contenenti quattro versi volgari ed otto latini, pur
di mano del Varchi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 90. Lcg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 142.
Indice alfabetico d' una libreria cinquecentistica: della stessa mano del copi-
sta del Varchi. In fine un elenco di manoscritti, divisi per materia.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 93. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 143.
Canzoniere volgare di Benedetto Varchi, con le risposte, e con sue correzioni
autografe.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 366. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini (a. 1850).
Il, Vili, 144.
Benedetto Varchi, La Suocera, commedia, con correzioni autografe ; come sono
autografi, in principio, i madrigali degli intermedi. — Precede la lettera
dedicatoria a Cosimo de* Medici.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 149. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Rinuccini ( a. 1850 ).
II, Vili, 145.
B. Varchi, La Suocera; mutila: contiene, infatti, solo il primo atto e la pri-
ma e la seconda scena (neppur essa compiuta) del secondo.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 65. Leg. in cart. — Provenienza: Rinuccini (a. 1860).
II, Vili, 146.
« Varie traduzzioni et componimenti, parte colle rime et parte senza » di m.
Benedetto Varchi, con qualche correzione od aggiunta autografa.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. continuatamente. Leg. in mezza membr. — Provenien-
za: Rinuccini (a. 1850).
II, Vili, 147.
« Infortuni occorsi alla città di Volterra dell'anno 1529 et 1530, mediante la
guerra di Firenze; notati giornalmente come occorsero per me Camillo
Incontri ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 94 ed altri non num. Leg. in membr. — Provenienza Acqui-
sto : ( a. 1876).
II, Vili, 148.
Poesie di Elvira Giampieri ne' Rossi, fiorentina (1832).
Cart., in 8, sec. scorso, in due voli, di ff. ntra num. Leg. in pelle. — Provenienza :
Acquisto (num. 789642).
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FIRENZE
II, Vili, 149.
« Gli amanti repubblicani, ossia Lettere di Nicia a Cinyra » adesp.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (nnm. 789641).
II, Vili, 150.
Libro di contratti stipulati da più notari in Siena, tra il 1530 e il 1540. Pre-
cede la copia di più deliberazioni della Repubblica di Siena (1518-1539)
su « la steccata di Lucignano » , coperta d' una membrana che contiene
un frammento di un testo di diritto civile con glosse.
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 136 num. ed alcuni, in fine, non num. Leg. in membr. —
Provenienza: Acquisto ( num. 624692 ).
II, Vili, 151.
Libro di contratti stipulati a Sinalonga tra il 1607 e il 1641.
Membr., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num.
624692).
II, Vili, 152.
Ordinamenti dei Consigli della Rep. Veneta (sec. XVI ). Com., acef.: « se ha-
vendo negado io di far tal cosa parerò haver contrafatto al Consiglio o
capitùlo del mio capitular » ; e fin.: « V auttorità dei Avogadori nostri di
Commun ».
Membr., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr.
Il, Vili, 153.
Raccolta di poesie varie, adesp., ma con caratteri d' autografia. Le date ap-
poste a molti componimenti vanno dal 1 761 al 1776.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 349 e la tavola dei capoversi. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza: Acquisto (num. 915536).
II, Vili, 154.
Raccolta di poesie varie di mons. Azzolini, del Meiosi, dell' Amodei, del Fio-
ravanti, di Giuseppe Montani e di altri poeti dei secoli XVII e sg.
Cart., in 8. sec. XVII, e sg. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (num. 915528).
II, Vili, 155.
Monsignor Martini, Concordia evangelica.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Gargani (num. 595052).
II, Vili, 156.
Progetto del p. Leonardo Ximenes, per colmare il terreno dalla malora, fun-
gaia etc. nel comune di Bientina, con le porte d' Arno, per mezzo delle
cateratte del Ciaccheri (1763): con disegni ad acquarello.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 69 e tav. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 382956).
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252 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, Vili, 157.
Inventario dei beni della Certosa di Firenze (1789).
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto ( nura.
898165).
II, Vili, 158.
Francesco Palermo, Zibaldone di spogli ed estratti di filologia e storia lette-
raria italiana, in due voli., di cui il secondo composto di 4 quaderni,
ciascuno con ordinamento alfabetico a sè.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza pelle e in mezza membr. — Prove-
nienza: Acquisto (numeri 755483 e 808000).
II, Vili, 159.
Ottavio Gigli, Studi sul testo delle Cento novelle antiche e della Cronica del
Compagni: in io fascicoli.
Cart., in 4, di ff. non num. Leg. insieme in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(num. 503086).
Il, Vili, 160.
« Il Nabucco, tragedia composta dal sig. prof. Niccolini, » e copiata di « na-
scosto » nel 1829.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Palagi.
II, Vili, 161.
Copia della guerra di Semifonte di m. Pace di m. Iacopo da Certaldo citta-
dino fiorentino.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 26. Leg. in cart. — Provenienza: Palagi.
II, Vili, 162.'
Marcello Virgilio Adriani, Lezione sopra l'Arte ostetricaria di Socrate; di ma-
no di Piero Ardinghelli, con qualche correzione dell' autore.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza : Palagi.
Il, Vili, 163.
Lettere di viaggi d' Ippolito Ferraioli a suo fratello Bartolomeo, a Brescia,
1687-88.
Cart., in 4, (ma le lettere sodo di varia misura), di ff. non num. Leg. in mezza membr.
II, Vili, 164.
Libro del comune di Poppi per gli anni 1 528-1 533; acef.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. non num. da c. 114 a 189. Leg. in mezza membr.
II, Vili, 165.
Leggenda di Barlaam e Giosaffat, in volgare; acef. e mutila.
Cart., in 4, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto
(num. 643553).
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FIRENZE
253
II, Vili, 166.
Poesie italiane del Prof. Cesare Montala, faentino.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. 31. È la copia presentata alla censura fiorentina nel 1846.
Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto ( num. 670484 ).
II, Vili, 167.
Quinta parte delle relazioni universali di Giovanni Botiero, al ser. mo Carlo
Emmanuele duca di Savoia.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. 563. Leg. in mezza membr.
II, Vili, 168.
Processi civili presso la Curia di Napoli, rispettivamente dibattuti negli an-
ni 1469, 1503, 1538, 1549, 1552, 1565 (voi. 1); 1568, 1575, e 1579 (voi,
II); 1579, 1580, 1581, 1590, 1593 (voi. III).
Più quaderni cartacei, in 8, raccolti in tre cartelle.
II, Vili, 169.
Novelle, drammi ed altri scritti varii di Domingo Fransoni.
Nove inserti in 4, raccolti in una busta. — Provenienza: Dono Fransoni.
Il, Vili, 170.
Minute di dispacci di Ottavio Bolognini da Correggio ai duchi di Savoia e di
Modena; da Vienna, dal 7 gennaio al 30 dicembre 1634.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 221. Leg. in mezza membr.
Il, Vili, 171.
Copia di 95 lettere di Carlo Dati a Niccolò Heinsio, dal 1647 al 1674.
Cart., in 4, sec. XVJII, ff. 106. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 563005).
II, Vili, 172.
Copia di lettere di Lorenzo de* Medici dal 23 aprile 1472 al 17 dicembre 1491
ai priori e governatori della Repubblica di Siena : sono tratte dall' Ar-
chivio delle Riformagioni di quella città.
Cart., in 4, sec. XIX, ff. non num. Leg. in cartone. — Provenienza: Acquisto (num. 595017).
Il, Vili, 173.
Antonio Benci, Studi matematici suoi o da lui raccolti.
Cart., in 4, 3 voli, di cui il primo di pp. non num. e il secondo e il terzo rispettiva-
mente di pp. 273 e 248. Leg. in mezza membr. e in membr. — Provenienza: Acqui-
sto (num. 764849, 764852, 764858).
Il, Vili, 174.
Antonio Benci, Zibaldone di estratti e studi, specie di letteratura omerica.
Cart., in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 764860).
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254 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, Vili, 175.
Antonio Benci, Dizionario etimologico e studi sulla favella tedesca ed inglese.
Cart., in 4, in 4 voli, di pp. non nura. Leg. in raerabr. — Provenienza: Acquisto (num.
764859, 764863, 764865)-
II, Vili, 176.
Antonio Benci, Racconto, tratto dalla storia della guerra di Corsica ( 1757), ed
altri scritti varii (Elogio di Federigo Zuccari e del Pignotti; articoli va-
rii destinati all' Antologia).
Cart., in 8, in 2 voli. Leg. in cart. e in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (num.
764853-4 ).
II, Vili, 177.
Antonio Benci, Notizie ed estratti di manoscritti italiani o, in genere, roman-
manzi, delle biblioteche di Ginevra, Parigi, Dresda, Vienna, ecc.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto : ( num.
864857, 764862).
II, Vili, 178.
Antonio Benci, Diario di un viaggio a Roma dal 18 marzo all' 8 maggio 1823,
con alcune notizie delle biblioteche Corsiniana ed Angelica.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (num. 764864).
II, Vili, 179.
Antonio Benci, Estratti da più autori sulla storia d' Italia.
Cart., in 8, sec. scorso, ff. non num. Leg. in pelle.
II, Vili, 180.
Tommaso Tommasoni, da Fano, « I Colonnesi »; « La congiura dei baroni
romani del sec. xin »; « Giovanni Pepoli »; ed altri racconti storici o
disegni di racconti.
Cart*, in 4, sec. scorso, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(num. 674777).
II, IX, 1.
« Statuti, capitoli e ordinamenti dell' arte delli spedali et mereiai della cit-
tà di Pistoia et de* suoi membri » ( 1 503 ). E il testo originale.
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 25 : precede la tavola delle rubriche. Leg. in pelle.
II, IX, 2.
« Epistole Marsilii Ficini fiorentini ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. colle rubriche delle lettere in rosso. Leg. in pelle
impr. Sulla prima carta bianca, in fondo : « Di Piero di Francesco del Nero ». —
Provenienza: Acquisto (a. 1805).
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255
II, IX, 3.
« Incipit prologus quadragesimalis operis quod vocatur Bonum quaternarium
Summaripe conpillati per fratrem Marchum de Sutnmartpa de Bosco ordinis
minorum conventus Albe, provincie Ianue et sacre theologie magistrum
lectoremque Universitatis civitatis Thaurini, a. mccccxviiii, die vili
marci, feria quarta ».
Cart. e raembr., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza:
Acquisto (a. 181 7 ).
« Pogii fiorentini de infoelicitate principum » (fol. 1-80): segue una tarda tra-
scrizione di una lettera del Poggio al Panormita ( « Iohannes Lamola, a-
dolescens, ut percepi, tam doctus »: fol. 81-92). — « Tertius decimus Virgi-
lii per Mapheum Vegium » (fol. 93-120: in fine la data: « Papié, MCCCCXXVIII
Idus octobris »). — « Astianas Vegli Laudensis » (fol. 122-134). — « Ma/-
feus Vegius de aureo veliere » (fol. 135-177). — Carmi latini: I, Laus ad
Virginem gloriosam Mariam (Virgo decus nostrum cuius se credidit al-
vo); lì, Laus primae aetatis (Felices illi quos prisca tulerunt) ; ìli, Expro-
batio et invectiva in mures (Quid tantum rapido, mures, mihi dente no-
cetis ? ) ; IV, Consolatio ad Corvinum Mechum ( Noli te tantum Corvine af-
fligere, noli); V, Invectiva in agricolas et rusticos (Non est, agricola,
quam vestra beatior ulla); vi, Epigrammi « in rusticos » (1, Dicite ruri-
cole quare tot verbera, quare; 2, Quotidie multo conquestu fletis agrestes;
3, Ut quid aratores tot vestra in vota vocatis ; 4, Quidquid composita sit
sedictionis in urbe); vii, Laus ad omnipotentem deum (Laudate et cuncti
laetas effundite voces) (fol. 178-198). — Epitaphium Calisti papae (fol.
199: Hic iacet in tumulo Catalanus stirpe Calistus). — « Titus Livitis, in
decima deca, de morte M. T. Ciceronis » (fol. 200); « Cum solus gravis
pacis, gravis rei pubblice esset ».
Cart.. in 8, sec. XV, ff. 201 scritti. Sulla prima carta : « Est ad usum Fratris Hieronimi
Fiorati ferrar, ord. min. conv. »; siùT ultima, oltre a sentenze greche colla versione
latina, una notizia del conseguimento di due benefici ecclesiastici, del 1532, dovuto
« D. Dianae Estensi et ser. reginae Neapoli ». Leg. in cart. — Provenienza: Acqui-
sto (a. 1816).
€ Boetii Severiìii Aritmeticae Libri ». Precede l'Epistola Boetii ad Symachum,
la tavola dei capitoli del libro I e il Proemium in quo divisio mathe-
Cart., con 2 membr. interposte ogni dieci carte bambagine, in 8, sec. XV, con le iniziali
dei libri miniate, e le iniziali dei capoversi e le tavole in rosso. Leg. in pelle. — Pro-
venienza: Acquisto (a. 1 8 1 5).
II, IX, 4.
II, IX, 5.
maticae.
256 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' if ALIA
II, IX, 6.
F. Petrarca, Il canzoniere.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 163 scr. da due mani, con iniziali in rosso o bleu. Sulla
membr. di custodia : « Uberti Nobilei Ioannis filii ». Leg. in pelle impr. — Prove-
nienza : Poirot (a. 1825).
II, IX, 7.
« Incipit tractatus de censuris beati Antonii de FlorenHa ordinis praedicato-
rum Archiepiscopi fiorentini » . Precede la tavola delle materia e un Pro-
logus in materia excommunicationis.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 124, colle rubriche in rosso. Fu di Lorenzo Pucci e poi del
Poirot. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto (a. 18 14).
II, IX, 8.
« Poetria Oratii poete » (fol. 1-13). — « Epistola sapientissime domine Sà-
phos poetisse Mitilene ad quemdam adamatum sibi • (fol. 13-19). — « Vir-
gilius de Copa ad Libidam » (fol. 19-20): Copa sirisca caput graia redi-
mita mitella. — Epitaphia Virgilii (fol. 20-21). — « Commentum 3uper Poe-
tria Oratii » (fol. 23-60). — « Stati™ Acchilleydos » (fol. 63-88 ). Com.: «Ma-
gnanimum Eacidem formidatamque tonanti » ; fin.: « Aura silet, puppis
currens ad littora venit » . — Dizionarietto di sinonimi ( « Inter metum et
timorem et pavorem interesse dicitur « ). Seguono altri elenchi alfabetici
di vocaboli e frasi, raccolti « quo uberior promptiorque esset oratio »
(fol. 89-121). — Lettera lat. di un « N. episcopus modrusit. » (fol. 126-7):
« Solent hi qui sublimati sunt, rev. pater ». — « Sepulcrum Caroli Are-
tini »: epitaffio (fol. 130). — Excerpta Ovidii, Catulli, Propertii, Esopi
fabulatoris clarissimi, Oratii, Iuvenalis (fol. 131-139). — « Campanus eia-
rissimus, de Medea versus » (fol. 139). — « Claudiani versus de vita
rustica » (fol. 140). — Estratti dalle Georgiche, dalle orazioni e dal De
officiis di Cicerone, e da Seneca.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 146. Appartenne alla libreria Pucci, e poi al Poirot. Leg. in
cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1814).
II, IX, 9.
Lettere del card. Carafa dal 1555 al 1558 (fol. 1-75). — Lettere dell'Arcivesco-
vo d'Avignone a diversi, 1555 (fol. 78-129). — « Scritture diverse forma-
te dal rev. Arcivescovo d' Avignone per servitio della Santità di Paolo
IV », con altri documenti delle relazioni diplomatiche di questo Pontefice
(fol. 129-162). — « Alcuni discorsi et capitoli pertinenti al Governo del-
la Camera apostolica, messi insieme dal rev. Bozzuto (fol. 162-173). —
Atti del governo dello Stato ecclesiastico 1556-7 (fol. 173-185). — Nota
di uffici della Repubblica veneta (fol. 1 85-1 91). — « Capitoli dei signori
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Accademici Venetiani, convenuti fra loro Y anno 1559 del mese d* ago-
sto »; seguono lettere di diversi ad essi (fol. 191-407). — Seguono copie
di lettere di varii, per lo più diplomatiche, tra il 1555 e il 1560, delle
quali non si dà la tavola essendo tutte note d* altronde ; e i capitoli de-
gli ordini di S. Lazzaro e S. Stefano.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 298. Sulla carta di custodia si dice che tutte queste scritture •
furono raccolte nei Codice da N. R. Tanno 1562 in Padova. Leg. in rnembr. —
Appartenne a Lorenzo Pucci. — Provenienza: Poirot.
II, IX, 10.
Rime del Bronzino pittore, con componimenti responsivi del Varchi, di m.
Laura Battiferri, di A. Caro, di m. Gherardo Spini, di m. Tommaso Porcac-
chia del cav. Settori, di Benvenuto Celimi, di Sfaldo scultore, di Antonio de*
Bardi, dell' Arsiccio Intronato, del Lasca. In fine altre poesie, di cui la
prima è detta del BertinL
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 189 num. e i restanti non num. A c. 109 una dichiarazione
dell' Adriani, vidimata dal Salviati, perchè V accademia concede al Bronzino i privilegi
assegnati ai buoni poeti (a. 1566). Leg. in mezza membr. — Provenienza: Poirot.
II, IX, 11.
I soliti documenti delle pratiche dei fuorusciti fiorentini davanti V Impe-
ratore (fol. 1-16). — Lettera del Granduca di Toscana a Giovannandrea
Doria, colla risposta di questi (1575: fol. 17-21). — Orazione di Monsignor
Della Casa ( Com. : « Se alla violenza si potesse resistere in alcun modo » :
fol. 21-49). — Sonetti (49-50): 1, sopra il ritorno di Carlo v in Spagna:
Doppo sì triste e scelerate imprese: 2, del Caro, in lode di Carlo V: Dop-
po tante onorate e degne imprese: 3, di Lorenzino de' Medici; Doppo sì
triste e scelerate imprese. — Apologia di I^orenzo di Pier Francesco de*
Medici: preceduta dalla lettera a Francesco di Raffaello de* Medici, e se-
guita dai 2 sonetti fatti da Lorenzino navigando in Levante (fol. 50-66). —
Sonetto adesp.: Rendins* a Baccio i poderi usurpati (fol. 66). — Lettera
di Gianvittorio Soderini a Silvio Piccolomini, 21 die. 1587, sulla morte del
Granduca (fol. 67-83).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 83 scr. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 12.
« Stefanus Fliscus de Suncino iuveni peritissimo Ioanni Melioratino ornatissimo
civi vicentino cancellano paduano » : Sententiarum Sinonoma. Ad ogni
frase italiana tengono dietro varie corrispondenti frasi latine.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 139. Appartenne alla libreria Pu:ci. Leg. in pelle orig. —
Provenienza : Poirot.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, \\ 1 7
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258 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IX, 13.
« Al nome di Dio, amen. Qui comincia il trattato della Fede. Anima fedele
la quale desideri per fede et in fede vivere » (fol. 3-32). — « Al nome
di Dio, comincia il tractato della confesione. Anima fedele la quale ti vo-
gli salvare » (fol. 33-54). — « Al nome di Dio amen. Comincia il trat-
tato del Corpo di Cristo. Anima fedele la quale dei con fede ricevere »
(fol 55-75). — « Al nome di Dio amen. Comincia la predica della pas-
sione. Anima fedele, da poi che sei di fede informata » (fol. 76-132). —
« Questo è il pater nostro di santo Francescho disposto in volgare con
certe cose intorno d* esso pater nostro , compilato per frate Francescho da
Guinpareto » (fol. 133-37).
Membr., in 8, sec. XV, ff. 137, con miniature tra una scrittura e 1' altra, e nel testo
della Predica della Passione. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Acquisto (a. 18 16).
II, IX, 14.
t Messalae Corvini dissertissimi oratoris ad Octavium Caes. Augustum de
progenie sua et regiminibus inclytae Urbis Romae compendium » (fol.
i-i 3). — « Consolatio Plutarchi ad Apollonium de morte filli per Alaman-
num Rinuccinum latine facta incipit »: precede la dedicatoria a Cosimo
de* Medici (fol. 13-45). I n fine: Exscripsit Petrus Cenninus Florentiae,
vili Id. ian. mcccclxvi atque ad exemplar archetipum emendavit quod
ab ipso Alamanno interprete editum fuerat in lucem die xxvn novem-
bris mcccclxiii ». — « Censorini De natali die liber ad Q. Curellium »
(fol. 44-84). — « M. T. Ciceronis oratio contra C. Salustium », colla rispo-
sta di Sallustio (fol. 85-93). — Le orazioni omeriche di Ulisse, d'Achille
e di Fenice, tradotte in latino da L. Bruni, con un proemio (fol. 96-106):
in fine il trascrittore sotto la data vìi kal. sept. 1473 ha registrato la no-
tizia dell' arrivo del card, di S. Sisto. — « Af. Tullii Ciccronis oratio prò
A. Licinio Archita poeta » (fol. 107-116). — Inscrizioni romane (fol. 117-
8). — « Poggii Bracciolini florent. oratio in laudem matrimonii » (fol. 119-
127): in fine il trascrittore ha posto la data del 1474. — « Poggii fioren-
tini ad summum Pont. Nicolaum V oratio » (fol. 128-35): infine il Cenni-
ni ha posto il suo nome e la data v id. maias mcccclxxiiii. — Altre
inscrizioni romane (fol. 136-8). — « Ad illustrem principem Federicum
Feretranum Urbini comitem Alamanni Rinuccini in libros Philostrati de vi-
ta Apollonii Tyanei in latinum conversos praefatio » (fol. 139-148): la da-
ta di composizione è: IV kal. maias 1473; quella di trascrizione, dee.
1474. — « Magistri Ioannis de Sacrobosco tractatus Sperae » (fol. 149-174).
— Lettera di P. Cennini ad Alamanno Rinuccini : ( Pridie kal. mart.
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FIRENZE
259
MCCCCLXXV) (fol. 175-6). — « Cedi Plinii secundi novocomensis liber illu-
strium virorum » (fol. 177-206). — Lettera di Pietro Cennini a Pirrino A-
merino (pridie id. sept. 1475: fol. 207-214). — « Petri Cennini Commenta-
riolum de natura syllabarum » (fol. 215-37): con lettera dedicatoria al
Della Fonte (id. febr. 1468). — Excerpta Ovidii ex libris De ponto (fol.
239-246). — Excerpta Hieronymi ex vita sancti Hilarionis (fol. 246-7).
— Antonii Patavini heremitae versus de Teucris: Barbara gens Italos ve-
nit eversura Penates (fol. 247-8). — « Pyrrini Amerini de mole portus
Neapolis: Alphonsus quondam Latiis rex inclytus orfs » (fol. 248). —
« Francisci Philelfi oratio habita in principio lectionis Politicorum Aristo-
telis » (un nonas dee. 1470: fol. 249-250). — Inscrizioni romane (fol. 250-
259). — « Excerpta ex opuscolo Galeotti Martii Narniensis in quo refu-
tat obiecta Georgii Merulae in librum de homi ne a se compositum »
(fol. 261-273): in fine si dice che l'opuscolo fu stampato a Bologna
nel 1476.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 273, tutti scritti di mano del Cennini. Leg. in mezza pelle. —
« Tiranni Xenophontis liber », nella traduzione di L. Bruni con prefaz. (fol. 1-
29). — Basilio, De studiis liberalibus, nella traduzione del med. (fol. 29-
53 )• — « De figuris, numerorum et ponderibus liber singularis Prisciani
gramatici caesariensis » (fol. 61-77). — M. T. Ciceronis epistolae ad Quin-
tum fratrem, ad Marcum filium, ad Curionem (fol. 81-105). — « Iohannis
Buccacii fabula [de Tancredo principe salernitano] per Leonardum Arreti-
num de vulgari in latinum conversa » (fol. 113-23). — Hyeronimi ad ami-
cum egrotum epistola (fol. 125-45); de captivo monacho epistola (fol. 145-
153); epistola ad Marcellam ne contriste tur de morte Blesillae (153-155);
epistolae de honorandis parentibus et de transmissis muneribus (fol. 155-
9). — « Plantus sive lamentum Origmis a beatissimo Hyeronimo presbi-
tero de graeco in latinum translatum » (fol 159-189). — Lettere di uma-
nisti (fol. 192-228): 1, Guaspar de Regio Silvestro Cortonensi ; 2, Silvestcr
Corion. Guaspari de Regio; 3, Guaspar de Regio Silvestro Cort. ; 4 e 5,
Silvester Corion, ad Nicolaum Mathei Iohannis Tomae de Cortona; 6, Ni-
colaus Corton. Silvestro; 7, Silvester ad prefatum Nicolaum; 8, Silvestcr ad
ad Iacobum de Vagniucciis; 9-16, Nicolaus ad Silvestrum, colle relative
risposte; 17, Silvester ad Guidonem Insulanum gramatice preceptorem Pe-
rusii; 18-19, Nicolaus ad Silvestrum, colla risposta; 20, Giudo perus. ad Sil-
vestrum; 21, Sanctus Corton. ad Silvestrum; 22-24, Due lettere di Silvestro
e Guido e una di questi a lui; 25, Guido gramaticus Antonio Regino. —
Provenienza : Poirot.
II, IX, 15.
2ÓO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Appunti di cronografia (fol. 229-33). — Epistola Pilati ad Claudium imp.
— Alcune lettere di Leonardo Bruni (fol. 243-52). — Epistola Lentuli de
Christi forma ac gestis (fol. 252). — Epigrammi in lode di Ciriaco d'An-
cona, ed epitaffi varii (fol. 253-6). — « De septem mundi spectaculis ex
Gregorio NaQanQeno theologo K. Anconitani brevissima in latinum exposi-
tio ad Iohannem Federigi F. Cornelium venetum patricium (fol. 256-7). —
Lettere d* umanisti (fol. 257-62); 1, Bar. Iacobo suo; 2, Franciscus Sca. Ki-
riaco Anconitano; 3, Bar. Gr. ; 4. Bar. Co. suo; 5, Bar. Iac. suo. — Epi-
taffio di Niccolò [Acciaiuoli] nella Certosa. — Frammento di vocabolario
latino (lettera A) ed elenco di sentenze classiche (fol. 263-266). — Fra-
ter Albertus Sarteanensis ordinis minorum N. Nicolai (fol. 269-271). —
« Marrasii Siculi Angelinetum ad Leonardum Arretinum », con carmi di
altri umanisti e una lettera del Bruni a lui (fol. 273-292). — « Oratio re-
citata per d. Baptistam de Malatestis coram illustrissimo imperatori Sigis-
mundo » (fol. 293-5). — « Illustris principis Leonelli Extensis ad Augu-
stum Caesarem oratio » (fol. 295-7). — « Oratio facta et recitata per e-
gregium doct. Ar. senensem coram populo et collegio Studii fiorentini »
(fol. 257-306). — « Kiriaci Anconitani ad Franciscum Scalamontem anco-
nitanum equitem de bello inter Genuenses et regem Aragonium episto-
stola » (fol. 306-314). — » Aristoteli* Economicorum libri », tradotti da
L. Bruni, con lettera dedicatoria a Cosimo (fol. 315-321). — « Epistola
transmissa ab illustr. dominis Prioribus artium comunis Fior. Duci Vene-
tiarum per Leonardum Aret. » (fol 322). — « Consilium Ateniensium tra-
ductum per Leonardum Aretinum » (fol. 322-24). — Esercitazioni di ver-
sioni dal latino (fol. 331-361).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 361, ma con lacune. Leg. in pelle origin., ma restaur. Appar-
tenne alla libreria Pucci. Provenienza: Acquisto (a. 1814).
Libro di preghiere, di avvertimenti e meditazioni spirituali, in volgare.
Cart., ma con alcune membr. in princ. ed in fine, in 8, sec. XV, ff. 57. Leg. in pelle
Francesco Petrarca, Il Canzoniere* e i Trionfi. In fine al Canzoniere : « Ieronimi
Francisci de Bongirolamis »; e in fine ai Trionfi la data del 1456.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Le iniziali delle due parti miniate : sul margine della
prima carta lo stemma dei Buongirolami. Leg. in pelle : sul dorso « Petrarca, Trion-
fi ». — Provenienza : Poirot.
Cart., in 8, sec. XV, tT. solo in parte num. e in gran parte bianchi. Leg. in pelle ed o-
ro. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 16.
originale.
II, IX, 17.
II, IX, 18.
Rime di Raffaello Borghini, detto Filarete, autografo.
FIRENZE
2ÓI
II, IX, 19.
« Capitoli del Bemi, copiati dal proprio manoscritto di ms. Frane. Berni e-
sitente appresso V A. R. di Cosimo 3. granduca di Toscana ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 181. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 20.
« Malmantile riacquistato, poema di Lorenzo Lippi, o vero Perlone Zipoli;
con gli argomenti e V Indovinello del S. r Antonio Malatesla. In fine V es-
plicatone degli Anagrammi ».
Cart., in 8, ff. non num., sec. XVIII. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 21.
L. B. Alberti, Dialoghi della famiglia, adesp, e anepigr. Solo in fine è scrit-
to: « Finis 1. li. Fa., qui dixit de re uxoria et exercitiis iuvenum L. B. U. ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num., coi nomi degP interlocutori in rosso. Leg. in membr.
— Provenienza : Poirot.
II, IX, 22.
« Libro di Luciano del modo di comporre la historia », tradotta da Giovanni
di Niccolò da Falgano, e dedicato con lettera dell' ultimo di marzo MDLXXVI
a m. Sebastiano Antinori.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 29 scr. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 23.
Notizie di manoscritti toscani, copiate da uno spoglio d'autori toscani ms. in
Libreria Riccardi (dal Bargiacchi ?).
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 23. Leg. in cart. — Provenienza: Bargiacchi (a. 1836).
II, IX, 24.
Vodoguna, principessa dei Parti; tragedia di Pietro Cornelio trasportata in
verso italiano.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Bargiacchi (a. 1836).
II, IX, 25.
« Crispi Salustii de bello Iugurtino liber ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle.
II, IX, 26.
« Questiones [morales] disputate a reverendo Magistro Guidone ordinis de
Carmelo » (fol. 1-36). — Questiones supra libros Metheor. — Libri Metheor.
Membr., in 8, sec. XIII, ff. num. solo in parte. Leg. in membr. — Provenienza: Acqui-
sto (a. 181 7).
II, IX, 27.
« Sermone fatto per messer Lionardo d' Areco al magnifico capitano Niccolò
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
da Tolentino capitano di guerra del comune di Firenze quando ricevette
il bastone in sulla ringhiera de* Signori, la mattina di S. Giovanni Bap-
tista, Tanno 1433 » (fol. 1-7). — « Epistola mandata da messer France-
sco Petrarcha a messer N. Acciaiuoli gran sinischalco del Regno per la
incoronatione del re Luigi » (fol. 7-21). — « Epistola di sancto Bernardo
mandata a m. Ramondo del castello di sancto Ambrosio » (fol. 21-26).
— Epistole: di Don Giovanni delle Celle a Guido di m. Tommaso di Neri
di Lippo del Palagio, a Donato Octaviani, a Donato Coreggiaio e a ser
Lapo Mazzei; e di Luigi Marsili a Guido di Tommaso del Palagio (fol.
26-54, 60-76). — « Predica di Don Giovanni delle Celle et conforto ad acqui-
stare gY etterni regni » (fol. 54-60). — « Dissuasione di Don Giovani del-
le Celle a certe divote giovane volenti inconsideratamente andare a vi-
citare il santo Sepolcro » (fol. 76-80: ma è mutila).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 80, colle rubriche delle lettere in rosso. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Acquisto (a. 1824).
II, IX, 28.
Villani Filippo Vite; in volgare.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in pelle. Provenienza : Acquisto Bargiacchi.
II, IX, 29.
[Antonio Cocchi} Minute di lettere in italiano e inglese, memorie domestiche,
appunti di medicina e di lingua greca (1 728-1 729). — Precede una tra-
duzione italiana dell'ode di Saffo: Venere eterna che in ornato scanno ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 30.
Sonetti dell' ill. ma sig. ra Marchesa di Pescara. Segue la canz. : Mentre la nave
mia longe dal porto.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Sulla prima carta : « Fra Lodovico Galilei, cav.
ili. ». Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 31.
« Replica manoscritta di Galileo Galilei alle contradizioni de* suoi sistemi
air Ul. mo Sig. re Machese Da Castiglione » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 104. Precede un ritratto del Galilei in penna. Leg. in pelle.
— Provenienza : Poirot.
II, IX, 32.
« Liber posteriorum resolutivorum Aristoteli ab Ioanne Argyropylo Bisantio
traductus ac Cosmo Medici ab eo dicatus » . Precede la lettera dedicatoria.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle bianca. Sul verso della copertina era una
nota del possessore, ora raschiata, così che rimane solo 1' indicazione dell' anno 1469.
In ultimo è una membrana contenente un frammento di Salterio. — Provenienza: Ac-
quisto (a. 181 5).
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263
II, IX, 33.
« Ode del signor Pietro Susini fiorentino al sig. Iacopo Salviati: Le perse-
cuzioni esser scala all' acquisto della gloria » ecc.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 12 non mum. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1824).
II, IX, 34.
« Al nome della sancta et indivisebile Trinitade. Incomincia la Regola et
Constitutioni della vita monasticha. Capitolo primo. Come infra le mona-
che non dee essere amistade nè familiaritade ». Fin. mutila: « Quela la
quale receverà o vero terrà pecunia senca licentia della . . . » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num., colle rubriche dei capitoli in rosso. Leg. in pelle. —
Provenienza : Acquisto (a. 1819).
II, IX, 35.
« Cur Deus homo, Anselmi Cantuariensis Archiepiscopi » libri II. Precede la
prefazione e la tavola dei capitoli.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non numerati e scr., nella seconda operetta, a due colonne, col-
le rubriche in rosso, e le iniziali dei due opusc. miniate. Leg. in mezza pelle — Pro-
venienza : Acquisto (a. 1819).
II, IX, 36.
Madrigali di Gio. Battista Strozzi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza pelle — Provenienza : Poirot.
II, IX, 37.
Libro dei problemi di aritmetica pratica. Nelle ultime carte è V indicazione
dell' anno 15 19. Quattro membrane di custodia, in principio e in fine,
sono un frammento di libro di dicerie volgari per pubblici ufficiali.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Sull' ultima carta : « Questo libro è di Luisi di
Marcho Marchetti, in Pisa, et V ho donato a Bartolomeo d' Ilarione Martelli questo
di primo maggio 151 7 ». Leg. in pelle. — Provenienza: Poirot.
II, IX, 38.
Frasi e maniere di lingua toscana, usate nelle sue opere da messer Giovan-
ni Boccacci.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 196. Leg. in membr. « Fra manoscritti di Luigi Cartei ».
— Provenienza : Poirot.
II, IX, 39.
Il primo libro delle Epistole d' Orazio (le prime 18 e i vv. 1-8 della 19): le
prime con copiose postille marginali (fol. 1-17). — « Nicholai Serathwi Me-
diolanensis in comitem Ioannem Picum Mirandulanum panagiricum » ; con
lettera dell' autore a Roberto Salviati, scritta da Firenze, Kal. Maii
MCCCCLXXXVin » (fol. 25-29). — Epistola in versi latini: « Ioannes Pe-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tri F. de Accaiolis se fratresque suos plurimum commendans Petro Phi-
lippe) de Pandulfinis. Quam bene defessis solvendo civibus ultro» (fol. 32-
34). — « M. Tullii Ciceronis Tusculanae quàestiones, non integre. Cum de-
fensionum laboribus senatoriisque | omicto similitudines vellem adesse ».
— « Positio diei per Kalendas Nonas et Idus »: « notitia dom. Rob. »
(fol. 72-80). — Modelli di intestazioni di lettere (fol. 81-83). — «
rentii Vallae in principio sui studii » , oratio : « Non ignoro, venerandi pa-
tres ac viri clarissimi » (fol. 84-6). — « Mitridatìs collectio epistolarum
Bruti » con lettera dedicatoria « Mitridati regi consobrino » (fol. 86-93).
In fine alcuni epitaffi. — Da un piccolo indice posto nel verso della car-
ta di custodia, resultano mancanti: « Silva PoliHani cui titulus est Nutri-
cia « Epigrammata quaedam Marnili »; « Iacobus Epidamus de raptu
Proserpinae »; « Tractatus Lamiarum magistri Hieronimi ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 93. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
Epistole di S. Agostino al vescovo Cirillo e di Cirillo a S. Agostino sui mi-
racoli di S. Girolamo. — « Epistola mandata dal glorioso dotore Sancto
Ieronimo ad Ehustochia nobbilissima vergine romana » con un prologo del
volgarizzatore. — « Inchominciano le meditationi del divoto dotore Sancto
Bernardo, et in prima della chognitione dell' uomo | Finisce il tractato di
Sancto Bernardo dell' uomo interiore, et chome può trovare Idio. Deo
gratias ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non numerati, colle rubriche in rosso. Leg. in membr. — Pro-
venienza : Poirot.
« Parte prima dei Salmi di Davitte profeta, tradotti in versi toscani da Be-
nedetto Varchi, al rev. monsignore M. Lorenzo Lenzi, vescovo di Fermo e
vicelegato di JBologna » ( sono 3 1 salmi ). — « I terzi sonetti pastorali di
M. Benedetto Varchi a mons. M. Battista Alamanni, vescovo di Basas »;
seguono altri sonetti del Varchi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non mira. Sul primo : « Hieronimi Ractii ». Leg. in membr.
— Provenienza; Poirot.
« Zibaldone di Giannozzo di Bernardo di Marco di M. Forese Salviati »:
contiene varie cose, fra le quali : Memorie di più viaggi fatti nel mondo ;
raccolta di sentenze e di proverbi e dettati varii; canzoni a ballo di Lo-
renzo de' Medici e d' altri : canti carnascialeschi di diversi ; memoria del
diluvio in Firenze nel 1333; sonetti varii, e alcuni del Burchiello (fol. 33-
II, IX, 40.
II, IX, 41.
II, IX, 42.
FIRENZE
265
35: Quanto m' a impaurito Cino et Bartolo; 2, Metimi una penuza in um
baciello; 3, I' o bem mille fabri ne la testa; 4, A nostra torta vita nes-
sun passo: fol. 61; 5, Quando di questa terra fie partita: fol. 80; Sonetto
d' Andrea Venturi: Semto M.° Antonio che ti disperi); contrasto dell'acqua
e del vino (fol. 37-40. Al nome sia di Dio che tuto vede); alcune ottave a-
morose; capitolo a Lucrezia (Per gran forza d' amore chommosso e spin-
to); instruzione per scriver lettere (fol. 72-79, a stampa, con in fine: « im-
pressum Florentiae apud Sanctum Iacobum de Ripoli, MCCCCLXXX »). In
fine: « Questo libro è di Giannozzo di Bernardo di Marcho di messere
Forese Salviati citadino fiorentino; chiamasi Zibaldone ischritto in più
volte et in varii tempi, chome si vede ». Questa annotazione ha, in ca-
po, la data del 15 gennajo 1484; ma i ricordi e le scritture vanno dal
1482 al 1488; e poiché V indicazione dell'anno è spesso posta sul margi-
ne della pagine, può offrire utili dati cronologici circa i componimenti
che vi sono trascritti.
Cart., in 8. sec. XV, ff. 90. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 43.
c Opera di medicina. » E un ricettario, cui precedono pochi cenni sulle va-
rie specie di morbi. Com.: a Discie il filosafo nel libro del sagretto de*
sagretti » : fin. : » e poni al sole, mestando parecchi volte il dì ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 83 num. e scr. su due colonne. In fine, ò? altra mano, V indice
dei capitoli. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 181 5 ).
II, IX, 44.
« Liber camerariatus Gerii Iohannis de Cluxio, districtus Florentie, generali»
camerarii potestarie Cluxi prò magnifico comuni Florentie in mccclxxxxiii,
indict. partim prima et partim secunda, diebus et mensibus intus scriptis » .
Cart., in 8, sec. XIV, ff. 16 non num. Leg. in membr., che è un frammento di procu-
ra a Michele « Olim Vanni ser Lotti » circa un canonicato della Chiesa di S. Ste-
fano. Sul recto di questa membr. lo stemma di Chiusi — Provenienza : Poirot.
II, IX, 45.
Fol. 1-7. Iacopo Sellaro, Capitolo ternario a M. Mattia Franzesi : M. Mattio, ho dagli
amici udito.
Fol. 7-8. Canz. in morte delC fl. mti S. Ta Marta Medici : Freme l'Arno superbo ingiurioso.
Fol. 8. V.<> Buonanm\ Son. : Re degl' altri, seren, lucido vento.
Fol. 9-29. Gio. M. Cecchi, Lezione sopra il sonetto del Berni : Passere e beccafichi ma-
gri arrosto.
Fol. 29. Enigma in versi: Ditemi, donne, come vien chiamata [castagna],
Fol. 30-31. Sonetti caudati: I. Risposta del sonetto fatto sopra il canto dell' hore ; Deh,
lasciam stare a piedi et a cavallo.
2. Parte son d' animai candida e bella.
Fol. 31. R. Franceschi, Son. nella morte del card. Giovanni de* Medici : Morte, che
merto hai tu ? eh* avinto il vanto.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 32. Son. caud. sopra la porta di S. Giorgio : Per questa porta credo 1' otio entrassi.
Fol. 32. B. Varchi. Son. a M. Giulio Scali quando la Signora Giulia napoletana si mo-
nacò : Hor che la bella Giulia vostra il crine.
Fol. 33-40. Nella morte del Cardin. de* Medici, due sonetti e una canzone :
1. Poiché virtute in un beltade e vita.
2. Oltre ogni cara, ogni gradita cosa.
3. Principe nostro, ond' il mio nobil fiume.
Fol. 41. Son. anepigr. : Signor, che 'n verde età, già sete al senno. B. Varchi ', a M. Gi-
rolamo Tanini, nella morte del Card, de' Medici : Scosser la terra orribil venti ai duro.
Fol. 42. Son. responsivo del Tonini sullo stesso argomento: Io piango e piangerò l'acer-
bo e duro.
Fol. 42-43. Son. anepigr. : 1. O senz' Amore e legge, o morte rea.*
2. Quale dei Cielo la diurna stella.
Fol. 43. Son. adesp. in morte di D. Grazia de* Medici : Puri e sacri dal ciel spirti, tra cui.
Fol. 44. Gir. Tanini. Son. al Varchi, sullo stesso argomento : Che più grave, più duro
e più infelice.
Fol. 44-45. Son. responsivi del Varchi: 1. H pianto che dal cor per gl'occhi elice: 2.
Anzi gli accresce, ond' io mai non impetro.
Fol. 45-46. Capita processus contra Cardinalem. Caraffam.
Fol. 47. Salviate', Canto degli Ermafroditi (22 febraio 1564); Questi ch'or ferro affrena.
Fol. 47-48. G. M. Tarsia, Son. sopra il Canto precedente :
1. Grande apparecchio alla superba mensa.
2. Voi nella vostra età pur verde ancora.
Fol. 48. V. Buonanni. Canto degli elementi (28 febbraio 1564) : Trionf hoggi beata.
Fol. 49. Son. caud., dicono del Lasca, sopra il canto precedente : Le stelle sono andate
un' altra volta.
Fol. 50. V. Buonanni, Canto carnascialesco (3 di marzo 1564) : Questi eh' hebber d' a-
more accesi i petti.
Fol. 50-52. /. H. l 'torelli de Mariae Med. morte. Carmen : O puella volucribus.
Fol. 52. Gio da Falgano, madr. : Io pur men vo, e pur a me vien meno.
Fol. 53-55. Sonetti amorosi chiamati sferici, di Mario Colonna :
1. Donna io mi parto, e nel partir le prime.
2. Qual hora '1 sol più presso a noi riluce.
3. Dal dì che duro, iniquo, invido fato.
4. L' alto foco, che strugge le pruine.
5. Lasso, ben giusta è 1' aspra mia querela.
6. Pensando a quel martir, che si m' accora.
Fol. 56. Frammento d' un sonetto caudato, di cui la prima parte fu recisa e quella che
rimane è anch' essa cancellata : . . . . E lassi eh' altri in miseria si stenti.
Fol. 56. V. Buonanni. Il canto dei Sogni (2 febbraio 1565) ; Hor che la rugiadosa.
Fol. 57. « I Trionfi andati addi 21 di febraio 1565 » ; in quattro stanze che hanno in
fine il nome di G. B. Strozzi-, ma accanto alla prima si dice eh' essa è di V. Buo-
nanni :
L' alta, che fino al ciel fama rimbomba.
Nè pur la tua festosa.
Da' bei lidi che mai caldo nè gielo.
Ha quanti il cielo, ha quanti.
Fol. 58-60. Son. e stanze per la mascherata delle Bufole (26 febraio 1565):
Ringratio '1 ciel, che più non provo e sento.
Hor al monte, hor al bosco.
Seguono gli epitaffi e altre inscrizioni composte per quella mascherata.
Fol. 60-62. Madrigali (10) : Vienne, Himeneo, vienn' alma divina.
Fol. 63. Antonio Mulinelli, Son. sopra il nascimento di Cristo: Nella stagione in cui pi-
gro soggiorno.
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Fol. 63. Lo stesso. Madrigali (2) : Da che P aurea catena.
Fol. 64-86. Giovan Battista Strozzi. Madrigali (81).
Fol. 86-7. Canto de' Ca datori (2 febbraio 1567) : Noi siam donne, cacciatori.
Fol. 88. Canto delle vedove (12 febbraio 1567) : Hor che ve love et soie.
Fol. 88. Mario Colonna: Madrigali per il Saracino del Sig. Paolo Orsino cantati in sur
un carro di nugole addì 15 di febraio 1567 : Per questi duo guerrieri famos' e chiari.
Fol. 89. // Card. G inori : Mascherata delle farfalle» andata addì 23 di febbraio 1567 :
Scorte dal chiaro lume.
Fol. 89-90. Mascherata di 14 livree, andata a dì 26 di febraio.
Fol. 90-91. Distici latini Sebastiani Sanleolini in obi tu ex par tu Isabelle Valesiae au stria»
cae Hyspaniarum reginae :
O cuius potuere faces, solique Hymenaei.
Fol. 91-93. Canz. adesp. e anepigr. : Dite, di grazia, amanti.
Fol. 93. Bernardus de Davanzali, Epigrafe satirica in latino contro « Alexander Conver-
simi pistone ns. ».
Fol. 94. Bernardo Davanzati, Madrig. : In questa tepid' onda.
Fol. 94-101. G. B. Strozzi, Madrigali (30) : Fosca diva, et sol bianche ambe le tempie.
Fol. 102. Lo stesso, Madr. su la Bufolo di m. Gio. da Som ma /a et di M. Agostino Di-
ni fatta a dì 5 di Maggio I56g per la venuta delt Arciduca d' Austria : Cacciata,
ohimè, da sì crud' orche et belve.
Fol. 102. Trionfo delV onore (5 di maggio 1569): Noi qui, nove sorelle.
Fol. 103. M. Niccolò Lorenzini. Son. : S' io non scorgessi in voi quel rio veleno.
Fol. 103. Raffaello Gualtcrotti. Madrig. (2): 1. Qual dal* alta procella. 2. Sciogli, Cro-
nide, sciogli.
Fol. 104. M. Niccolò Lorenzini. Son. : Disse mastro Cipolla a ser Aglietto.
Fol. 104-106. M. Niccolò Lorenzini, Son. in onore di Cosimo I :
1. Mentre il gran Cosmo con sembiante umile.
2. Del gran duce d' Hetruria '1 senno e '1 fato.
3. Dal Vicario di Christo ardente e pio.
4. D' atro dunque livor infuso e tinto.
Fol. 106-107. Sonetti anepigr.: 1. Il vasto sen del gran mar oceano.
2. Non punse, arse, o legò strai fiamma o laccio.
Fol. 107. Antonio Mulinelli: Sopra al Duca di Fiorenza, quando gli cascò la gocciola:
D' honor e stupor carca.
Fol. 108- 116. Marcantonio Cinutii, Canzone per V Incoronationc del Granduca di Tosca'
na : O d' Elicona Dee, che dall' oscuro.
Fol. 11 6- 119. G. B. Strozzi, Madrigali (11): Leva, bianca et vermiglia pastorella.
Fol. 119. Alessandro Ceccherini, Madrig.: Hor che passato è il fosco.
Fol. 120-122. G. B. Strozzi, Canto di « Secchi et Ginebri » (1569): Oime i' olm* e
P abete,
Fol. 122. Ser Goro dalla Pieve, Madrig.: La mia ninfa é divina.
Fol. 123. Madrigali (2): 1. Madonna, per ver dire.
2. Tendiam d' intorno intorno.
Fol. 124. Sonetto enimma : Vive non vivend' io, quella eh' in vita.
Fol. 124. Ser Gio. B. Giordani. Son. spirituale: Verginee madre onde si spera e crede.
Fol. 125. Son. contro il tòr moglie: Chi vuol sua libertà vii pregio vendere.
Fol. 125. Son. a m. Benvenuto Cellini quando si scoperse la cappella de Montatiti nel-
t Annuntiata (1564) : Hor se ne va, Cellino, la Tarsia.
Fol. 126. Son. al Lasca, quando e' disse male della capella de Montauti nella Annuntiata
(1564): Vogiiomi, Benvenuto, disperare.
Fol. 126. Antonio Guiducci, Stanze (2) sopra la saetta che cadde sopra la casa del Cap-
poncino stufato: Qual empia (io '1 pur dirò), qual empia mano.
Fol. 127-130. G. B. Strozzi, Canz. anepigr.: Peccai: quanto fui scarso e quanto ingrato.
Fol. 130-13 1. Mascherate (2) dell' 11 e del 15 febbraio 1570:
1. Lieti cantand' andiam seguend' amore.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
2. Qui 'n sull' Arno, e qui u' era.
Fol. 131-133. // Lasca. Sopra il canto precedente, Madrigalesse: Gio. Battista mio gentile
e saggio.
Fol. 133-134. M. R., Mascherata delle Sirene (24 febbraio 1570): Alle fiorite sponde.
Fol. 134-138. G. B. Cini. Mascherata delle Bugie (in Pisa, febbraio 1570): Di bugie da
diverse bocche uscite.
Fol. 138. Altra mascherata nel medesimo luogo: Donne nel cui bel sen s'annida amore.
Fol. 138. G. B. Strozzi. Son.: Padre del maggior padre, eletto a noi.
Fol. 139. Son. responsivo del Padre Panicarola : Voi se dal terzo ciel sceso tra noi.
Fol. 139. M. Colonna, son.: Al chiaro suon d' un petto mimile e piano.
Fol. 140. Francesco Coppetta, son.: Sento squarciar del vecchio tempio il velo.
Fol. 140- 141. // Lasca. Ottave (6) in lode della Signora Armenia: Non mai diamante
riccamente adorno.
Fol. 142. Il Lasca, Madrig.; 1. Di smeraldo vorrei la casa e '1 tetto.
2. Io che già mille e mille versi ho dato.
Fol. 143-5. Molza, Canz.: Fra le sembianze, onde di lungi havrei.
Fol. 146-8. Canz. adesp.: Quant' è più bello il mondo.
Fol. 149. A. Caro, Madr. (3): Sovra del Tebro una fiorita piaggia.
Fol. 149. M. R. Madr.: Mattutino splendore.
Fol. 150. Madrig. adesp.: Pria che di suo mortai, per dura sorte.
Fol. 150-4. G. B. Strozzi. Canz.: 1. Alza, Filli, i begl' occhi, e fugitive.
2. Al colle, al bosco, al prato.
Fol. 155. Madrig.: Ond* havrai '1 dolce in braccio.
Fol. 155-7. Sedasi. Sanlcolinus, versi latini:
1 . Dialogus : Pietas et Iupiter interlocutorcs : Iupiter omnipotens, fuit heu tara parva
minorum.
2. Contra Carohim Nantani (?) patrem authoris : Carole, cui legura et canonum vel
plana latebant.
3. Quod non oportuerit impetrari privilegium ab aliis non imprimendi ad decen-
nium : Imploras frustra precibus, Borgnine, libellum.
4. Distici varii, di cui uno ad amantes luliam Alphonsii Antillae Amicam.
5. Distici (5) in onore di Cosimo de' Medici : Bellua quae geminos aluit Mavortia
fratres.
Fol. 158-160. Turcis navali proelio victis Achillis Statii lusitani Eucliaristichon : Quas
di cam, meritis non est par copia, grates.
Fol. 1 61-167. Fra Paolo del Rosso a M. Bart. Pancia tic hi, canz.: Sir del paese, ond'heb-
be Adria e Tirreno.
Fol. 1 68-1 71. Alfonso Cambi Importuni, Canz.: Signor, che cinto il erra di verde lauro.
Fol. 171. Ottava a doppio senso: D* ingegno destro al ben, non all' errore.
Fol. 172-4 Cavalcanti, canz.: Hor come potrò mai.
Fol. 174-8. Paolo del Rosso, canz.: Signore illustre, il cui bel nome suona.
Fol. 1 79-1 81. Bernardo Cappello, canz.: Chi potrà mai di voi le labbra chiuse.
Fol. 182-7. Luigi Tansillo, canz.: Eletto in ciel, possente e sommo padre.
Fol. 187-195. Canz. adesp.; 1. Almo, sagrato, spirto.
2. Felici alme regali, illustre dive.
Fol. 196-199 Castellani, canz.: All' hor che 1' alba appar lucida e queta.
Fol. 200-2. Bernardo da Colle, canz.: Già caro Signor mio volge il quart' anno.
Fol. 202-6. Canz. anepigr.: Bella, quieta e santa.
Fol. 206-211. Scipione da Castro, canz.: Fra V antiche ruine.
Fol. 212-215. Gio. Battista Adriani ; Il bel pianeta, che distingue V hore.
Fol. 216-221. Canz. anepigr.: Donna del Ciel eh' innanzi il parto, e poi.
Fol. 221-225. Francesco Martelli, canz.: Non perch' io creda di sfogare il foco.
Fol. 225-228. Paolo del Rosso, canz.: Mentre che '1 tempo i lustri.
Fol. 228. Distici latini : Ecce tuam exornat Celebris victoriam classem.
Fol. 229-230. Psalmus : Consurgamus omnes et exultemus.
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Fol. 231-232. Sonetto burlesco al Turco, con note: Quae pars est salim, salam, alech.
Fol. 232-3. Giovanni Battista Strozzi il vecchio « negli ultimi suoi giorni »; madrigali :
1. Sento morte spietata, anzi pietosa.
2. Date sol quant' io pasco, e quant' io colo.
3. Di voi mi duol che tra procelle e scogli.
4. Deh fra quante orche e belve.
5. Voi, se pur mai vedrete.
6. Vita, fra mille pene.
7. Deh, signor, mio, non erre.
Fol. 234-7. Bernardo Tasso, In morte del Priore Strozzi, Ode : Ben tu, barbaro Scita.
Fol. 237. Son. burlesco sul Turco : Selim ! — Chi chiama ? — Io — Tu ? — Chi sei ? —
L' alma.
Fol. 238. Sonetti (2) Don Giovanni d'Austria: 1. Pietre, marmi, metal, gemme, ostro,
et oro ; 2. Mentre il feroce, orientai serpente.
Fol. 239-242. Canzone anepigr. : Oro od altro più degno.
Fol. 242. Madrigale : Donne, che di saper tanto vi cale.
Fol. 243-245. Canz. anepigr. : 1. Dolce pensier, che mie acerbe pene.
2. Come poss' io celato.
Fol. 246-250. Canzone della Gatta : Utile a me sopra ogn' altro animale.
Fol. 250-3. Francesco Coppetta : Capitolo del non covette : Di lodar non co velie ho nel
pensiero.
Fol. 253. Pietro Spino, Sonetto enigma della lima : Nacque d' alpestra, rozza madre e
dura.
Fol. 254-5. Coppetta, capitolo nel nome di Martino : Sotio, ti giuro per quel Dio
divino.
Fol. 255-256. Sonetti in morte di tre giovani affogati nel Tevere :
1. Scendono al Tebro, a la cald' hora estiva.
2. Qual destin fu quando '1 bel corpo ignudo.
Fol. 256-258. Di M. Tommaso Castellani, ottave (7) : Non trem' alcun mortai di maraviglia.
Fol. 258. Ottave: 1. Dido, che giace entro quest' urna? un* urna.
2. S' amar si deve il bello, oggi raccolta.
Fol. 259. Son. caud. di M. M. L.\ Si come degli membri è primo il capo.
Fol. 259. Son. anepigr. : Empio, fuga e sol, che dalla gente.
Fol. 260. Ioannis Pici Mirandulani. Son. : Quando nascesti, amor? quando la terra.
Fol. 260. Son. anepigr. : Più volte ho inteso dir che nell' inferno.
Fol. 261-2. Canz. anepigr. : I di già volan, parte.
Fol. 263-5. Canz. sopra quella del Petrarca che comincia « Queir antico mio dolce em-
pio signore » : Quella nuova mia ladra empia signora.
Fol. 265-7. Madrigali: 1. Al vostro dolce azzurro.
2. Al tuo dolce pallore.
3. La bella pargoletta.
4. Caro amoroso neo.
Fol. 267-278. Ottave. // tempio del Dio degli orti del Sig. Cesare Caporali: Se '1 Del-
l' idolo mio, che ne* primi anni.
Fol. 278-280 : 286-298 : (ma mancano le ce. 299-303) : Prose e poesie satiriche intitola-
te : La Purga di Ser Piero Cardi nominato in battaglia Don Nasorre.
Fol. 281-284. M. Girolamo Baccelli, canz. in morte del Ser. Granduca di Toscana Co-
simo Medici : Mentre pensoso io mi sedeva all' ombra.
Fol. 284-6. In morte del Ser. Cosimo Medici, granduca di Toscana. Canzonetta pastu-
rate : Dunque è pur vero, ahi lasso !
Fol. 303-305. Canzone pastorale : O beli' età dell' oro.
Fol. 305-308. Benedetto Varchi, in morte di Donna Maria de' Medici : Ottava : Tanto
dee notte e di pianger la terra.
Fol. 308. Son. anepigr. : Sia noto e manifesto a tutte voi.
Fol. 308. Fra Remigio. Son. : Nò mai più vaga in ciel, nè più beli' alba.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 309. Madr. : Superna alma regina.
Fol. 309-310. Capitolo su i colorì: Chi veste il color verde ancor sincero.
Fol. 310-313. // Lasca, capit. in lode del bagnarsi: Doppo il dormir, doppo il mangiare
e 'l bere.
Fol. 313-314. Madrigali: 1. Dolcissime d' amor labbia rosate.
2. Filli cara et amata.
3. Dunque Aminta mio caro.
4. (del Cav. Antinori). Son lasso, nè più sento.
Fol. 315. Madrigali osceni : Fu Tiamo un pastor che in riva d' Arno.
Fol. 315-316. Madrigali: 1. Poiché d' intorno splende.
2. A te, de' Toschi sire.
Fol. 316-7. Mascherate: 1. (11 gennajo 1577): Questo cortese et forte; 2. (11 gennaio
1577). Questi che la città chiara et famosa.
Fol. 317-9. A Barbino nano di S. A. R., Canzone e ottave: I. Se mi feste giamai.
2. Se come son gli altri huomini non sete.
Fol. 320-1. Ottave amorose (8) : Dolor, lacrime a gì* occhi, al cor sospiri.
Fol. 321-3. Altre ottave amorose (6): Deh, Clori mia gentil: consenti ornai.
Fol. 323-7. Canzone del Cav. Lionardo Salviati in lode del Pino : Deh venite, donne, a
vedere.
Fol. 327-8. Lorenzo Franceschi. Mascherata degli Scorticati (1 di marzo 1592) : Altri
punge, altri lega ed altri infiamma.
Fol. 328-9. Mascherata degli Scapigliati (4 marzo 1592) : Mentre i bei volumi vostri.
Fol. 329-332. Canto dei Cocchieri: Donne, non è dovere; di G. B. Strozzi (21 febbra-
io 1589).
Fol. 332-333. Mascherata degli Accecati (25 febbraio 1595), composta da Ottavio Rinite-
cini ; musica di Piero Strozzi : Poscia che ogn' altro scherno.
Fol. 334. Mascherata delle fiamme d' amore (26 febbraio 1595) composta da Luca Bati
e da Gino Ginori : Qual da percossa viva pietr' algiente.
Fol. 334-5 : « A di 27 di febbraio 1595. Maschere fatte la sera del Carnevale nel Palaz-
zo de' Pitti dalla Ser. Principessa Leonora insieme con altre Signore » : Donna real,
dal cui bel sen fecondo.
Fol. 336. Risposta delle gentildonne alli Accecati, e alle Fiamme d' amore : I. Trapas-
sar sospirando ; 2. A tante fiamme dura pietra algente.
Fol. 337. Mascherata, Gli incogniti disdicciati : Donne per cui in forme inusitate (1595).
Fol. 337. Son. Ricetta contro la peste : Quando tu hai sospetto di moria.
Cart. in 8, sec. XVI, ff. 337 scr. Leg. in membr. In principio, ma cancellato « Di Raf-
faele Minerbetti ». Provenienza : Poirot.
II, IX, 46.
« Marci Tullii Ciccronis arpinatis rhetoricae novae ad Herennium liber primus
incipit. Etsi negotiis familiari bus impediti | diligentia consequamur et e-
xercitatione. M. Tullii Ciceronis arpinatis rhetoricae novae ad Herennium
liber ultimus explicit. Die 17 mensis Marcii 1462 ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. non num., con la lettera iniziale miniata. Leg. in cart. —
Provenienza: Acquisto (a. 1823).
II, IX, 47.
La Vita d' Agricola di Tacito, accompagnata passo per passo da commenti
storici e morali.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 148. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
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II, IX, 48.
« Speculum beati Augiistini compositum de dignitate sacerdotali » (fol. 1-3).
— Carme in onore di S. Girolamo: Care viator, ave: te dulciter oro pa-
rumper (fol. 4-5). — « De vita et obitu gloriosissimi Ieronimi »; lettere
di Agostino e Cirillo (fol. 6-55). — « De Sabiniano et Silvano (fol. 56-
62). — Alcuni brevissimi scritti « de ieiunio » e « de virtutibus », dati
come « cuiusdam senis » ; un estratto da I^attanzio ; la famosa lettera di
Lentulo al Senato (fol. 62-64). — « Epistola beati Hwronimi ad Heusto-
chiam de virginitate servanda » (fol. 65-82). — Trattato ascetico adesp.
e anepigr. : « De miseria hominis. Quare de vulva matris egressus sum ?
Ut viderem | sulfur et ignis ardens. In saecula saeculorum amen » (fol.
85-110): segue la tavola delle 84 rubriche. — Dottrina cristiana, anepigr.:
« Deus est id quod melius cogitari non potest | quod aliis tormentis in-
tendere non valebunt » (fol. 102-124). — Dialogo ascetico: « D. Nunc si
rogare auderem libenter de Antichristo | omnibus diebus vitae tuae. M.
Amen. » (fol. 124-129). — « Revelationes quaedam Sanctae Elisabeth
in vita sua » (fol. 130-4). — « Plantus sive lamentatio beati Bernardi su-
per passionem domini Ihesu Christi » (fol. 135-6); Salve, mundi saluta-
re. — « Sequentia corporis Christi » (fol. 137); Ave vivens hostia veri-
tas et vita. — « Incipit doctrina Sancti Bernardi, quam dedit cuidam mo-
nacho extraneo » (fol. 138). — « Pulcherrimum opusculum », anepigr.:
« Temporibus piissimi imperatoris Iustiniani fuit vir quidam princeps |
misterium quod apud Iudeos occultum servabatur, aperuisse » (fol. 139-
140). — « Liber de vita Christiana. At ego, peccator et ultimus | prae-
stare non possumus, conferamus absentes » (fol. 141-8). — Il Pater no-
ster, con breve commento (fol. 149). — « Incipiunt proverbia Salomonis
filii Davit Regis Israel » (fol. 150-1 ). — « Epistola beati /erottimi a.6 Castruc-
cianum consolans eum prò cecitate oculorum, que ei acciderat » (fol. 152).
— « Epistola Ieronimi de honorandis parentibus » (fol. 152-4). — « Vita
S. Pauli heremite composita per mellifluum Ieronimum ut infra videbi-
tur » (fol. 154-7). — « Ludi Annei Senecae cordubensis de remediis fortui-
torum ad Gallionem » (fol. 158-160). — « Diffmitiones virtutis » (fol. 161-2).
— Esposizione in versi della Salve regina: « Has videas laudes qui sa-
cra virgine gaudes » (fol. 162-3).
Cod., costituito di due parti distinte, e una cart. ( fol. 1-84 ) e 1* altra raembr. ( foi. 85
alla fine ) ; la prima del sec. XV e la seconda del sec. XIV, con rubriche rosse. —
Provenienza : Acquisto (a. 1 8 1 4 ) .
Il, IX, 49.
« 1 294. A dì xvil di aprile .... Questi sono i capitoli e hordinamenti della
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compagnia della Santa Croce che ssi rauna al luogo loro nella compa-
gnia presso e al lato al ceppo, overo ad altri luoghi eh' ellino ordinasse-
sero. Amen »; con riforme dal 1410 al 1526.
Membr., in 16, sec. XIII-XVI, ff. 13. La parte più antica ha la rubrica e le lettere i-
niziali in rosso. Leg. in mezza membr.
II, IX, 50.
Discorso dell' agricoltura, composto da Già. Battista Tedaldi; precede il proe-
mio e la tavola dei capitoli.
Cart., in 16, sec. XVI, pp. 49 num. Sulla prima carta: « Questo libro è di Giovanni di
Simone Rinuccini copiato di sua propria mano 1' anno MDLXXVIII ». Leg. in
membr. — Provenienza : Bargiacchi.
II, IX, 51.
M. Tullii Ciceronis De inventione libri il, con postille marginali, latine e gre-
che. In fine, dopo, alcune pagine bianche, un elenco d' autori latini con
brevissimi cenni biografici. — Due membrane di custodia, che prima a-
derivano all' interno della coperta ed ora sono state rilevate, contengono
un frammento di vocabolario latino; una terza membrana, che ha la sua
corrispondente in fine, e la prima carta del codice contengono estratti di
filosofi greci ed altri brevi appunti.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 181 5).
II, IX, 52.
« Meditazioni [ascetiche] di ser Sforzo Fornacelli da San Giovanni » (17 ot-
tobre 1573 — 3 febbraio 1574)-
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 192. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1827).
II, IX, 53.
« L* Avarizia più onorata nella serva che nella padrona, ovvero la sorellina
di Don Pilone, del sig. Girolamo Gigli » . In fine : « Fu recitata quest'opera
dagli Accademici Rozzi nel teatro grande, nel carnevale dell'anno 171 2 »
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 54.
Diario storico di ciò che è seguito in Firenze dal 17 di G-. C. al 1765, com-
pilato da Niccolò Suser, con aggiunte fatte da Don Andrea Tonini.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 181 8).
II, IX, 55.
« Tractatus de regimine universi compositus per magistrum Franciscum Me-
leni de Florencia in Sancta Anna prope Pratum ordinis Sancti Augusti-
ni, ad petitionem venerabilis religiosi fratris Antonii de Barga ordinis
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273
Montis Oliveti a. D. MCCCCL ». Fin. mutilo colle parole: « qui optime
et solus novit que ». — Seguono i vv. 61-94 del canto VII dell' Inferno,
di Dante, con breve esposizione in prosa.
Membr., e cart. (ogni due membr. tre carte), in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in mez-
za membr. Appartenne alla libreria Pucci. — Provenienza : Acquisto (a. 1 8 1 4 ) .
II, IX, 56.
« Summa Philosophiae Naturalis Pandulphi de Ricasolis Baronibus canonici
fiorentini, et Prothonotarii Apostolici ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 223. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a.
1814).
II, IX, 57.
Libro di aritmetica e segreti medicinali.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 188. Leg. in membr.
II, IX, 58.
Dopo alcune preghiere, è uno scritto « Come Sancto Francesco in tutti i
su' atti si conformò a Cristo » (fol. 3-6). — Seguono (fol. 7-112) Laudi
sacre, delle quali diamo, secondo il consueto, la tavola. Un indice dei ca-
poversi è anche a ce. 8-9 del ms.
1. In ciel si fa gran festa.
2. 'O pechatop perchè.
3. Poi che Cristian chiamati siara per te.
4. Partiti core et vanne a 1' amore.
5. Giesù come farò.
6. Quando io ti sghuardo in crocie, o singnior mio.
7. Chi vorrà nel ciel salire.
8. Al monte sancto Giesù apparia.
9. Speranza se' de' fra' predicatori.
10. La perfecta speranza.
11. Che fa' tu pecchatore.
12. Ch' i' m' era adormentato.
13. L' amor di Giesù Cristo m' inamora.
14. O Giesù Cristo padre salvatore.
15. Singnior mio eh' i' vo langhuendo.
16. Laldiam Giesù figliuol di Maria.
17. Ciaschuno amante che ama il singniore.
18. Anima benedecta.
19. Mirami, sposa, un pocho.
20. O lasso a me, tapino sventurato.
21. O Giesù salvatore.
22. O poverello beato.
23. Con disidero vo ciercando.
24. Con alegro disio.
25. Amando con afecto.
26. O albero inchinato.
27. O gloriosa donna.
28. O corpo sacro dei nostro Singniore.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI 18
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
29. La vergine Maria che sempre adora.
30. Giesù non conosciuto.
31. Destati o peccatore.
32. Come dinanzi a Giesù Cristo fuggirai.
33. Pecchator che farai.
34. Maddalena, 1' unghento.
35. Ardente d* amore.
36. Purità Dio ti mantengha.
37. Ver bum caro factum est.
38. Stabat mater dolorosa.
39. Senpre ti sia in dilecto.
40. Anima che disideri.
41. Assai mi sforzo di ghuadagnare.
42. Fuggho la crocie che mmi divora.
43. O Cristo onipotente.
44. O Cristo amor dilecto.
45. Povertà inamorata.
46. Benedecto ne sia lo giorno.
47. Ben* è cosa leggiadra.
48. O derrata guarda il prezzo.
49. Misericordia eterno Iddio.
50. Maria dolcie che fai.
51. Dilecto Giesò Cristo chi ben t' ama.
52. Goditi, goditi, nelle pene godi.
53. Patientia beata.
54. Come farO giamai.
55. Di quanto fu 'nfiamato.
56. Amar non vo te, mondo pien di guai.
57. Piangiete con Maria.
58. Venite ad adorare.
59. Ov* ài posto la speme, o peccatore.
60. Quando t' alegri hom d' altura.
61. Che farai, soddomito.
62. Per gli vostri gran valori.
63. Questa sposa dilecta.
64. Or non sarà mai V ora.
65. Io mi sono aveduto.
66. Chi ama in verità prima odia se.
67. Più socza cosa al mondo non si vede.
68. O huomo che prender vuoi.
69. Per umilità eh* in te Maria trovai.
70. Senpre sia tu laldata.
71. Alzando gli occhi i' vidi Maria bella.
72. La dolcie donna madre del Singniore.
73. Da cciel venuto a salutar Maria.
74. O peccator che fate.
75. Ciaschun con riverenza.
76. Peccator non vuo* tu a me venire.
77. Misericordia dolcissimo Iddio.
78. O dolcie amor Giesù, quando sarò.
79. Sì fortemente son tratto d* amore.
80. O cristiano che tti vincie 1' ira.
81. Che farai, fra Iacopone.
82. Or udite tendone.
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FIRENZE
83. Insegnatemi Ihesò Cristo.
84. Vita di Giesò Cristo.
85. O povertà gioiosa.
86. Ciaschun prieghi di core*
87. O Crist' onipotente.
88. Chi è Cristian chiamato.
89. Era tutta soletta.
90. O pecca tor moverà* ti tu mai.
91. Fiorito è Cristo nella carne pura.
92. In su queir alto monte.
93. Guidami tu, guidami tu.
94. Madonna, lo vostro core.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 112. Ha parecchi ex lìbris. Sul verso della prima membrana di
custodia, si legge, sebbene meditatamente coperto di un frego : « Questo libro è di me
Bernardo di M. Nicolò da Rabat ta scritto di mia propria mano ». Sul recto della se-
conda membr. : € Questo libro è di me Annone di Nichola Rucelai e chonpagni aba-
chieri ». In fine, sul recto della prima membr. : « Questo libro si è di Pier Francesco
Pasquali » ecc., che si ripete anche sulla prima carta. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza: Acquisto (a. 181 1).
Le Facezie del Poggio : « Multos futuros esse arbitror qui has nostras con-
fabulationes tum ut res leves et viro gravi indignas reprenhdant | faceta
ignorantis responsio. Vale. Anno domini MCCCC septuagessimo octavo Kal.
Octobris 1478 ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. Provenienza : Acquisto Bar-
giacchi (a. 1836).
« Copie di più lettere per le quali il Cristianissimo re di Francia Francesco
I, è difeso dalle calunnie degli aversari et insieme son dichiarate le ca-
gioni delle controversie onde son nate le guerre che oggi regnano fra
lui e Carlo v imperadore, dove uno accorto lectore potrà facilmente di-
scernere chi di loro habbi torto o ragione. La nota d* esse in V altra fac-
cia troverrai. Tradocte di latina in thoscana lingua ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 144 e tavola. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1836)
Capitoli della compagnia dei Morigerati di Lione (1516): « Soleva Pittago-
ra sommo philosopho, secondo che Tullio nelle tusculane | ponendo qui
fine ai nostri ordinamenti a honore de Dio et salute delle anime no-
stre. Amen ».
Membr., in 8, sec. 2ÉIV, ff. non num. colle rubriche in rosso e con belle miniature. Leg.
origin. in pelle, con scritto in oro : « Inclite morigeratorum Sodalitatis Institutionum
Liber ». — Provenienza: Acquisto Follini (a. 18 14 ).
« Libro di tutti i cavalieri della Religione di S. Stefano papa et martire, e
II, IX, 59.
II, IX, 60.
II, IX, 61.
II, IX, 62.
276 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
loro commende e entrate, cavato delli originali della stessa Religione dal
cav. e com. Pierant. di Giulio de' Nobili fiorentino, l'anno 1605 ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 110. Leg. in membr.
II, IX, 63.
« Inchomincia uno trattato di Abbacho, fatto da Benedetto a uno suo charo
amicho el quale è sottoposto alla merchatantia ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 87 scr. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto
(a. 1814).
II, IX, 64.
Libro di ricordi di Filippo Violi della Compagnia di S. A. R., dal 1688 al 1763.
Cart., in 8, sec. XVIII. ff. non num. e molti bianchi. Leg. in membr. — Provenienza :
Acquisto (a. 1 8 1 8 ) .
II, IX, 65.
Lettera di Galileo Galilei alla Serenissima Madonna Granduchessa di Toscana,
con altre due a diversi suoi amici, sopra il sistema Copernicano.
Cart. in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 66-67.
Salomone Fimi, Dizionario ebraico-italiano ed italiano-ebraico, in due volumi.
Cart., in 8, in due voli., sec. scorso, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Lega-
gato Finzi.
II, IX, 68.
« Incipit ordinale fratrum ordinis beate Marie de Monte Carmeli extractum
et excerptum de approbato usu dominici sepulchri sancte Ierosolimitane
ecclesie in cuius finibus dictorum fratrum religio sumpsit exordium ».
Precede un calendario ecclesiastico.
Membr. in 8, sec. XIV, ff. non num. scr. su due colonne, con rubriche e lettere iniziali
rosse. Cosi in rosso è sottolineata la maggior parte del testo. Leg. in mezza membr.
— Provenienza : Acquisto (a. 1 8 1 7 ) .
II, IX, 69.
« Libro di pistole volgari rivoltate in latino et date da M. Gio. Bai. Conti
mio maestro, cominciate a scrivere a dì 19 di Maggio 1590.... ad
usum Bernardi de Salvestris »: ma lo spazio lasciato per la traduzione
alla fine di ogni lettera è bianco.
Cart., in 8, sec XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Foilini (a. 181 \).
II, IX, 70.
Esposizione de' Vangeli : « Quantum glorificavit se et in deliciis fuit, tantum
date ei tormentum | 1455. In Leniaco dum eram lector ibi ».
Cart. ? in 8, s«jc. XV, ff. non num. Leg. in cari. — provenienza: Acquisto (a. 1817).
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FIRENZE 277
II, IX, 71.
« Meditazione di ser Sforzo di Domenico [Fornace/Zi] da S. Giovanni, sopra il
c.° 9 di Santo Luca evangelista » (1580). In fine un capitolo ternario.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1827).
II, IX, 72.
« Addi 7 di sectenbre 1575. Sonetti et chapitoli fatti in diversi tempi di ser
Sforzo Fornace/Zi da San Giovanni, fatti ad una sua discipula Magdalena
a Luchretia Ghuidacci per tenerla occupata nella vita Christiana et nel
sancto timore di Dio ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1827).
II, IX, 73.
« Meditatione sopra le cinque Piaghe di Gesù Cristo in versi di ser Sforzo
da San Giovanni sotto dì 17 di settembre 1502 ».
Cart. in 8, sec. XVI, ff. 39. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1827).
II, IX, 74.
Elementi di grammatica e metrica in prosa e in versi latini (fol. 1-4, 17-33,
48-60). — Alcuni epigrammi latini (fol. 5-6). — « Oratio domini Francisci
Rufi Anglariensis Arretine indolis insignis praeceptoris * (fol. 8-12). —
« Meteora: De sideribus » (fol. 38-42): Veritis ut vobis ventorum nomi-
na pandam. — « Argumentum Libri primi Georgicorum » (fol. 43): San-
ctum opus agredimur: nostris conatibus adsit. — « Sonetti, canzone et
mandriali composti per il discreto giovane Raphaello di Giavanni Gualtieri
aretino, accademico sdegnoso » (fol. 64-100): di lui sono anche due so-
netti caudati in principio del codice. — « Pro T. Annio Milone oratio
XXXIX » (fol 100-118): « Etsi vereor, Iudices, ne turpe sit, prò fortissi-
mo viro dicere, incipientem ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 120. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 18 14).
II, IX, 75.
« Frammento cavato dalla Historia d' Italia, e particolarmente della Citta di
Firenze, scritta da Pietro di Marco di Parente Parenti nobil fiorentino, il
quale fu de' Signori di luglio e agosto 1482. Dalla quale Historia, cioè
dallo stesso originale scritto di mano del predetto autore, si è preso il
presente frammento in questo modo; cioè copiato di parola in parola dal
principio di essa Historia cioè dal principio dell'anno 1492 per insino a
mezo luglio dell' anno 1496; e da indi in là per insino a tutto il mese
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278 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
cT ottobre 1498, copiatone solamente le cose di Firenze, eccetto che si
lasciò tutto T anno 1 496 » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 209: oltre la « Tavole di alcune cose più notabili, che in que-
sta storia si contengono » è una copia di lettera di S. Francesco di Paola a un suo
compare. — Provenienza: Poirot (a. 1825).
II, IX, 76.
Fioca Oratii venusini Odarum libri iv (Epodon; Poetica; Sermones, Epistolae).
Cart,, in 8, sec. XV, ff. non num. con iniz. rosse e postille marginali e interlineari. Leg.
in pelle ed assi. Sulla prima carta : « Nicolai Arrighetti Francisci filius »; e lo stem-
ma della famiglia. . — Provenienza : Poirot.
II, IX, 77.
Trattato latino, adesp. e anepigr. della vita e delle virtù della vergine Ma-
ria. — « Vita Pauli a beato Hieronimo presbitero edita. »
Membr., in 8, sec. XIII, ff. non num., scr. su due colonne da mano straniera. Leg. in
assi coperte di pelle imp. — Provenienza : Acquisto (a. 18 io).
II, IX, 78.
« Lezione di M. Benedetto Varchi sopra il sonetto del Petrarca S* amor non è,
che dunqtie è quel eh' io sento » ; ed altre sue lezioni accademiche.
Cart., in 8, sec. XVI, pp. 288. Sul margine della prima carta i « Di Ben. Varchi ». Leg.
orig. in pelle impressa. — Provenienza: Acquisto (a. 1827).
II, IX, 79.
Sentenze criminali dell' ufficio del Podestà di Firenze, pronunziate nelT anno
1566. — L'antica membrana di custodia del codice (ora sta in principio)
contiene un elenco di prezzi di pannilani.
. Membr., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 80.
Il Merlino, poema in ottave, in venticinque canti. Com. « Nella giostra e nel
ballo un fier tiranno » ; fin. « Raggio e splendore , senza i carmi miei » ;
con correz. e postille d' altra mano.
Cart., in 8, sec. 8, XVII, ff. non num. Leg. in carta. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 81.
La Brandaneide di Girolamo Gigli, con avvertimento <« a chi legge » ed An-
notazioni.
Cart., in 8,, sec. XVI, ff. 35. Leg. in cart, — Provenienza : Poirot.
II, IX, 82.
Lettere di Apostolo Zeno t Anton Francesco Marmi e Pier Caterino Zeno a Nic-
colò Madrisio a Udine: originali.
Cart., in 8, sec. XVIII» ff, non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1826).
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279
II, IX, 83.
« Qui comincia e libro della vita e studii e costumi di Dante e di messer
Francesco Petrarca poeti clarissimi, composto novissimamente da messer
Lionardo cancelliere fiorentino » (fol. 1-21). — n Opera facta {per messer
Lionardo d' Arezo in difesa del popolo di Firenze contro a certi calum-
pniatori che '1 biasimavano della impresa della guerra di Lucca (fol. 22-
34). « Sermone facto per messer Lionardo d' Arezo al magnifico capitano
Niccolò da Tolentino capitano di guerra del comune di Firenze, quando
ricevette il bastone in su la ringhiera de' Signori la mactina di San Gio-
vanni Baptista nelT anno 1433 » (fol. 35-40). — « Epistola di sancto Ber-
nardo mandata a messer Ramondo del Castello di Sancto Ambrosio » (fol.
40-44 ). « Epistola mandata da Marco Tulio Cicerone a Quinto Cicerone suo
fratello stato Proconsole d' Asya due. anni, essendovi contro a suo volere
rifermo il terzo anno » (fol. 44-66). — « Epistola mandata da messer
Francesco Petrarca a messer Niccola Acciaiuoli gram siniscalco de regno
per la coronatione del Re Lugi » (fol. 66-78). — Risposta facta per la
Signoria di Firenze agli inbasciadori del Re di Ragona, facta per mes-
ser Lionardo d' Arezo in uno gran Consiglio di citadini del mese di no-
vembre 1443 » (fol. 78-87). — In fine, una nota di A. M. Sa/vini relati-
va alle scritture contenute nel codice.
La rotta navale, di Gio. Domenico Peri d' Arcidosso, al Granduca di Toscana
Ferdinando 11 ; tredici canti in ottave. Com.: « Sdegnato Dio de' repen-
tini oltraggi » : fin. : « Dell' impero ottoman V immens' armata » .
« Diario del viaggio fatto alla S. Casa di Lorecto V anno 1695 dal ser. mo
Granduca Cosimo Terzo di Toscana e del ser. mo Principe Gio. Gastone
suo secondo genito, descritto da Z. fi. ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 72. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Bargiacchi (a. 1836).
Trattato dei veleni: « Capitolo primo, dove si mecte divisione de' veneni.
Sappi che '1 veneno si è opposito | avegna che è contra uno più che a
uno altro ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. non num. colle rubriche in rosso ( iniziali in bleu ). In fine :
« Marinella Armengol ». Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto (a. 1823).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 87 num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 84.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr.
II, IX, 85.
II, IX, 86.
28o
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IX, 87.
« Il Portolano del capitano Fabrizio Corpi, nel quale si contiene tutti li por-
ti, terre, capi, punte, secche da Capo S. Vincenzo per tutta la Spagna,
Valenza, Francia e 1' Italia con tutta la Barberia e Levante » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr.
II, IX, 88.
« Lettere dell' Eccellentiss. sig. Dott. Gio. Lami, scritte ad Ant. Lorenzo
Lutz da Genova, da Vienna e da Parigi, da 21 novembre dell'anno 1727
a 9 aprile 1731 ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. originali. Leg. in cart. ' — Provenienza: Acquisto fa. 18 14 ).
II, IX, 89.
Satire adesp. e anepigr. [di Lodovico Adimari].
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 132. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acquisto (a. 181 1).
II, IX, 90.
Gelosia; poemetto adesp. in 19 ottave: « Non è il regno d'amor qual su le
scene | Non gli giovan, non ami od ami altrove ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Bargiacchi (a. 1836).
II, IX, 91.
Copie: 1, della canzone di Franco Sacchetti in morte di Gio. Boccaccio (Hora
è mancata ogni poesia); 2, del son. dello stesso: Alma felice che al ciel
se' gita; 3, della canzone di Matteo Frescobaldi a ser Ventura Monaci (Due
forosette, ser Ventura, bionde); 4, della canz. di ser Bruzzio Visconti da
Milano (Mal d' amor parla chi d' amor non sente).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 8 scr. Leg. in cart. — Provenienza : Bargiacchi.
II, IX, 92.
« Incipit Liber magistri H. de operibus trium dierum ». — « Epistula Sancti
Augustini ad Casulanum presbiterum de ieiunio Sabbati » . — « Sermo
beati Augustini episcopi De continentia ». — « Epistola beati Augustini e-
piscopi ad sanctam Felicitatem* et ad eos qui cum ea erant ». — « An-
se/mi Cantuarknsis archiepiscopi libri cur Deus homo ». — « Eiusdem liber
Proslogyon ». Seguono alcune sue preghiere. — « Liber beati Augustini
De natura boni ». — « Eiusdem De octo questionibus ex veteri testamen-
to ». — Trattato filosofico adesp. e anepigr. « Sicut dicit philosophus in
principio Metaphisice sapientis est | et terminatio sententie totius libri E-
thicorum ».
Membr., in 8, sec. XIV, ff. non num., scr. su due colonne, salvo 1' ultimo trattato : sul
margine sup. d'ogni pagina è il titolo della scrittura a cui appartiene. Leg. in membr.
— Provenienza: Acquisto (a. 181 7).
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281
II, IX, 93.
e Laurentii Maioli genuensis de inventione graduum medicinarum composita-
rum »: in tre trattati, dedicati « ad Christianissimum Francorum Regem
Carolum Maximum ».
Membr., in 8., sec. XVI, ff. non num. e i primi due finamente miniati : ma uno ha il
lembo inferiore reciso* Leg. in pelle impr.
II, IX, 94.
Constitutiones Ecclesiae Pratensis S. Stephani (a. 1532).
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 80, colla prima carta e le iniziali dei singoli capitoli minia-
te. Leg. in pelle originale. Appartenne alla libreria di Lorenzo Pucci. — Provenienza :
Acquisto (a. 1814 ).
II, IX, 95.
Il Convivio di Dante, adesp. e anepigr. Manca una carta in fondo, si che
fin. colle parole : « quando si trova la sua Camera, cioè Y Anima » , del
cap. IV, 30.
Membr., in 8, sec. XV, ff. 89. Leg. in mezza membr.
Il, IX, 96.
Leonardo Bruni, Orazioni sulle nobiltà, con proemio (in fine: 24 aprile 1463).
— « Mafei Vegii poetae ci. epitafion Leonardi Aretini ». — « Leonis Ba-
ptiste Alberti Apologi » : in fine: « Has fabulas ceperam scribere die lune
in diluculo mane XVI decembris 1437 Bononie, compievi die XXHII eiu-
sdem mensis bora 19, diei martis. Deo gratias ». — « Leonis Baptiste Al-
berti de iure ». — « Leonis Baptiste Alberti Trivia Senatoria ». — « Oratio
reverendissimi d. Episcopi Tusculani Cardinalis Niceni habita in consisto-
no publico prò expeditipne contra Turcos vi kal. oct. anno 1459 in Man-
tua in ecclesia maiori coram populo ». — « Epistola oratoris Ducis Sa-
baudie ad Pium papam secundum in Mantua ». — « Reverendi patris d.
Dominici Episcopi Torcellani oratio in laudem beatissime Katherine de Se-
nis habita in die solempni ipsius coram S. D. Papa Pio li pontefice ma-
ximo Romae in ecclesia sancte Marie supra Minervam ». — Breve bio-
grafia latina di Aristotile. — « Oratio Eliogqbali ad meretrices » . — Tre
orazioni nuziali in latino.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num., scr. di mano, forse, non italiana. Leg. in mezza membr.
II, IX, 97.
Rime di Alfonso de* Pazzi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1823).
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, IX, 98.
Constituzioni promulgate da Benedetto Cerretani vescovo di Grosseto (1349-
83) per il governo delle anime della sua Diocesi.
Cart., in 8, sec. XIV, pp. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto ("a. 1823).
II, IX, 99.
Le satire dell'Ariosto, a stampa, collazionate sull'autografo ferrarese dall' ab.
Antonio Azzi, per incarico del tipografo Molini, del quale è premessa u-
na lettera al Follini. — Commedia La Scolastica dello stesso, nella stam-
* pa di Venezia, Griffio, 1547, con varianti tratte dai codici della Biblioteca
di Ferrara.
Cart., in 8 e 16, sec. XIX, in due voli., dei quali il primo di ff. non num. e il secondo
di ff. 103. Leg. in mezza membr. e in cart. — Provenienza: Dono Molini e Torri.
II, IX, 100.
Ovidii Fastorum libri. Manca la prima carta e con essi i primi 36 versi. Qua
e là qualche postilla.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. In fine : « Iacobi de Bonsaveris ». Leg. in pelle ed
assi. Appartenne a Piero Dini vescovo di Fermo ed ai suoi eredi, da cui lo comprò
il Follini nel 18 19.
II, IX, 101.
Ovidii De Fastis; con postille marginali. Mancano gli ultimi sei versi. In fi-
ne è adesp. un' ode saffica : Bacchus estuus alacer diebus.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in pelle ed assi. Appartenne a Mons. Piero Di-
ni, accademico della Crusca (a. 1595), e dai suoi eredi fu acquistato dal Follini nel 1819.
II, IX, 102.
Pamphilia ; romanzo : « Suol la Fortuna a' mortali nel processo del viver no-
stro mostrarsi alcuna fiata | et a mia danni pensando habbi alcuna volta
compassione » . Precede una lettera dedicatoria di « Pamphilia ad Illustris-
simum D. M. S. P. ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in pelle impr. Appartenne a Pietro Dini arcive-
scovo di Fermo ed accademico della Crusca (a. 1595), e poi ai suoi eredi. — Prove-
nienza: Acquisto (a. 18 19).
II, IX, 103.
Alcuni opuscoli di s. Bernardo in volgare. — Sermone devoto della natività
del Signore. — « Dieci gradi per e quali viene l'huomo a prefectione ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle ed assi. Appartenne a Giovan Battista
Ben incasa, e a Piero Dini arcivescovo di Fermo e accademico della Crusca, da cui lo
comprò il Follini. — Provenienza: Acquisto (a. 18 19).
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FIRENZE 283
II, IX, 104.
Liber doctrinalis magistri Allexandri de Villa Dei. — Regulae quaedam
grammaticales.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Appartenne a Mons. Piero Dini accademico della Cru-
sca. Dai suoi eredi lo comprò il Foli ini nel 18 19. Leg. in pelle ed assi.
II, IX, 105.
Boetìi De consolatione philosophiae ; mutilo.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle ed assi. Appartenne al vescovo di Fer-
mo, monsig. P. Dini e ai suoi eredi. — Provenienza : Acquisto (a. 18 19).
II, IX, 106.
Miracoli della madonna, in volgf., acef.: « Or questa che tu hai tanto lodata
hora sì t' aiuti se ella può | et chonfusi dal patriarcha chome el prede-
ctho diachano ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle ed assi. Appartenne a mons. Piero Dini,
della Crusca e ai suoi eredi. — Provenienza: Acquisto (a. 1819).
II, IX, 107.
Iuvenalis et Persii Satyrae; con qualche glossa.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle ed assi. Appartenne a monsignor Piero
Dini e ai suoi eredi. — Provenienza: Acquisto (a. 1819).
II, IX, 108.
L. B. Alberti, Deiphira. — Seguono un sonetto e un ternario d* Antonio di
set Ghuido de* Magnioli, che ne spiega V occasione, come spiega il simbolo
della rozza miniatura posta in principio del Dialogo deir Alberti, trascrit-
to pur di sua mano.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Acquisto (a. 1805).
II, IX, 109.
« Fratris Francisci Thomae De negocio logico ad Angelum Policianum prio-
rem dignissimum Dyalogus » . Precede una lettera dedicatoria al Poliziano
« ex tempio divae Mariae Novellae XV kal. Novembris anno MCCCCVIII » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num.; la prima carta del trattato ha in miniatura la figura
d' un frate. Leg. in pelle imp. — Provenienza : Acquisto (a. 18 io).
II, IX, 110.
Phalaridis Epistolae in latinum versae a Francisco KreHìio ; con proemio. Ca-
ron Luciani, in lat — « Basilii opusculum, in lat. versum a Leonardo Are-
tino », con proemio del traduttore.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 74. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto (a. 1805).
II, IX, 111.
Af. Tuitii Ciceronis ad Ciceronem filium de partitionibus oratoriis (fol. 1-36).-
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284 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
— M. Tullii Cùeronis ad Trebatium iurisperitum Topicorum liber (fol. 37
e S SS')- — Eiusdem prò Deiotaro oratio, anepigr. (fol. 65-79). k
Membr., in 8, sec. XV, ff. 80. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Acquisto (a. 181 6).
II, IX, 112.
Rhetoricorum ad Herennium libri IV, anepigr. — « Pius episcopus, servus
servorum dei illustri Mahumeti principi turcorum »: epistola.-
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle originale con fermagli. — Provenienza:
Acquisto (a. 1805).
II, IX, 113.
Virgilii Georgica ; con glosse marginali e interlineari.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 51. Leg. in pelle ed assi. — Appartenne a mons. P. Dini e ai
suoi eredi. — Provenienza: Acquisto (a. 1819).
II, IX, 114.
« Qui chomincia uno trattato d* abacho sottoposto alla merchatantia fatto da
M.° L.° suo charo amicho ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 146. Leg. in pelle ed assi. — Appartenne al vescovo Dihi e ai
suoi eredi. — Provenienza: Acquisto (a. 18 19).
II, IX, 115.
Liber 51 Bonaventurae qui dicitur Itinerarium eternitatis. In fine una tavola
delle materie, e il principio d' una dichiaraz. della Salve regina.
Membr., in 16, sec. XV, ft. non num. Sulla prima carta : « presbiteri Thomae de Ste-
phanis et amicorum. Leg. in pelle ed assi. — Appartenne al Vescovo Dini e alla sua
famiglia. — Provenienza : Acquisto (a. 18 19).
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J
INDICE DEL VOLUME
I mss. della R. Biblioteca Centrale Nazionale di FIRENZE Pag. 7-284
— » » p «* \ : ^ » « —
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I ÌNDICE del VOLUME XI.
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>
/
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e
INDICE
A
A. G., 132.
Accademia, 20.
Accarisio Giacomo, 86.
Acciaiuoli, card., 126, 138.
Acciaiuoli Donato, 35, 156.
Acciaiuoli Filippo, 185.
Acciaiuoli Margherita, 81.
Acciaiuoli Nicolò, 26, 260, 279.
Acciaiuoli Roberto, 19.
Acciaiuoli Vinc, 138.
Accolti Angelo, 125.
Accolti Benedetto, 237.
Accolti Forzoni Frane, 171.
Accolti Francesco, 237.
Accoromboni mons., 127.
Accoromboni Vittoria, 32, 58, 73.
Achillini Claudio, 130.
Acuti Giovanni, 32.
Adamo Gustavo, 84.
Adimari A., 87.
Adimari Bartolomeo, 220.
Adimari Lodovico, 60, 207, 280.
Adolfo, imp., 235.
Adorno Raffaello, 177.
Adriano vi, 71, 142,
Adriani G. B., 268.
Adriani Marcello, 100, 125, 133, 252.
Agatone, 219.
Aglia, 35.
Agnelli protonotario, 76.
Agnese, s., 107.
Agolanti Cesare, 103.
Agostino, mons., 77.
Agostino beato, 154.
Agostino, s., 139, 203, 221, 222, 223,
264, 271, 280.
Ago tardo, 139.
Agravio Filippo, 112.
Alamanni Andrea, 49.
Alamanni* L., 176, 230, 231.
Alamanni Rinuccino, 258.
Alamant Nicola, 237.
Albani Annibale, 138.
Albani Giov. Girolamo, 185.
Albergati Fabio, 129.
Albergati mons., 128.
Albergo tti Frane, 52.
Alberi C, 138.
Alberoni Giulio, 31, 215, 218.
Albertano da Brescia, 109, 224, 240,
Alberti Bernardo, 109.
Alberti Frane, 172.
Alberti Leon Battista, 229, 242, 261,
281, 283.
Alberti Luigi, 216.
Alberti Sigismondo, no.
Alberto s., 1 1 5.
Alberto frate, 260.
Alberto di Brandeburgo, 72.
Alberto di Sassonia, 21.
Albizi, Luca degli, 15, 18, 144, 157.
Albornoz, card., 9.
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4
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Alcantara, io.
Alcibiade, 171.
Aldana, 73.
Aldobrandino card. 105, 127.
Aldobrandini Paolo, 178.
Aldobrandini Pietro, 129.
Aldobrandini Silvestro, 231.
Aldobrandino, 32.
Aldobrandino Giacomo, 147.
Alessandri, Nicolò degli, 11.
Alessandrini Liborio, 142.
Alessandrini Luigi, 188.
Alessandrini Pier Frane, 188.
Alessandro, 192, 282.
Alessandro vi, 129.
Alessandro VII, 99, 187, 217.
Alfani Vittorio, 121.
Alfea, 141.
Alferabi Giacomo, 282.
Alfieri V., 181, 182.
Alfonso d' Aragona, 23.
Alfonso, duca, 11, 182.
Alfonso, frate, 27.
Alfragano, 158, 198.
Aliotti Barlolom., 39.
Aliprandi Buonamente, 107.
Aliprandi Luigi, 181.
Allacci Leone, 129.
Allighieri Dante, 22, 42, 59, 89, 93,
120, 197, 227, 237, 238, 239, 273,
281.
Altieri, 138.
Altoviti Antonio, 151.
Alto viti Bindo, 106.
Alba, duca di, 77.
Ambasciatore cattolico, 9.
Ambra Francesco, 233.
Ambrogio, 247.
Amè Vittore, 1 14.
Amerighi- cav., 107.
Amerighi Vincenzo, 150.
Amerino Pirrino, 259.
Amieri Ginevra, 181.
Ammanati Anteo, 147. '
Ammanati Ercole, 147.
Ammirato, 30.
Amodei mons., 251.
Amulio, card., 79.
Ancheu di Alby, 138.
Ancurt d/ Conte, 161.
Anderlini Fausto, 104.
Andrea, s., 23, 226.
Andrea re, 192.
Andrea di Tieri, 189.
Andrea Giuliano, 248.
Andreini Pietro Andrea, 236.
Andria, Duca di, 16.
Androfilo Iacopo, 113.
Angaran Ottavio, 101.
Angelo da S. Angelo, 52.
Anghiari d' Gregorio, 177.
Angiò, Roberto d\ 47.
Angolo Andrea, 147.
Angussola Pelo, 74.
Animosi accad., 187.
Anisson Giov., 152.
Anna, s., 194.
Anna s., Saverio di, 172.
Annali, 25, 75.
Annibale, 192.
Annunziata, convento, 14.
Annunziata s., 215.
Ansaldi Agostino, 195.
Anselmo Cantuar., 263.
Antella, Alberto dell', 18.
Antella, Bartolomeo della, 122.
Antella, Donato della, 37.
Antella, Lamberto della, 10, 37.
Antella, Luca dell', 146.
Antella, Niccolò dell', 86, 87.
Antinori Alessandro, 31, 236, 270.
Antinori Maddalena, 11, 242.
Antinori Vinc, 136.
Antoli Rabbi Iac, 158.
Antonelli Giovacchino, 199.
Antonello da Forlì, 20.
Antonini A. M., 86.
Antonino, arcivescovo, 96, 246.
Antonio s., 36, 85, 227, 228.
Antonio da Firenze, 256.
Antonio da Padova, 259.
Antonio maestro, 118.
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FIRENZE
Apollonio, 36.
Apollonio di Tiro, 239.
Apuleio Lucio, 248.
Aquino, Tommaso cT, 81, 88, 163, 233.
Aquitania, Guglielmo duca, 208.
Aragona, 20, 72.
Aragona, Costanza d', 181.
Arcetri, 45.
Archimede, 171.
Arco, conte d\ 16, 183.
Arco, d\ Giovanna, 181.
Arco, d', Sigismondo, 116.
Ardinghelli Onorato, 67.
Ardinghelli Piero, 252.
Ardinghello mons., 71.
Aretini, 24.
Aretino Leonardo, 118, 283.
Aretino Pietro, 113.
Arezzo, 17, 24, 48.
Arezzo, Andrea di, 34.
Arezzo, Angelo da, 52.
Arezzo, Benedetto di, 227.
Arezzo, Francesco di, 227, 228, 283.
Arezzo, Michele da, 52.
Arezzo, Ristoro d\ 235.
Argiropilo Giovanni, 262.
Ariosti Ugo, 87.
Ariosto Ludovico, 232, 282.
Aristenet, 136.
Aristide, 171.
Aristotile, 88, 109, 139, 196, 260, 262,
281.
Armenini Giov. Batt, 121.
Arnoldi Francesco, 22.
Arquato Castello, 127.
Arrighetti Filippo, 45.
Arri ghetti Nicolò, 236.
Arrighi G. B., 226.
Arrigo III, 30.
Arrigo, imp., 35.
Arrigoni, card., 105.
Arsendi Raniero, 52.
Arsiccio, 257.
Artiglieria, 33.
Arzen, De, conti, 98.
Ascanio, 71. •
Ascoli, 25.
Ascoli, card, di, 105.
Ascoli, Cecco di, 135, 187.
Asirelli P. F., 14, 37.
Asti, 188.
Atanasio, s., 115.
Atene, Duca d\ 24.
Atri, duca di, 99.
Attendolo Gio. Battista, 89.
Aubussone, Pietro di, 178.
Augustini Antonio, 84.
Aurispa, 244.
Austria, 12, 57, 75, 128.
Avalos, Maria d', 16.
Avelloni ab., 186.
Averani Gius., 41.
Avignone, 70, 129.
Azzi Antonio, 282.
Azzolino, card., 11, 85.
Azzolini, 251.
II
Babilonia, sultano di, 22, 23
Baccelli Girolamo, 269.
Bacci, 99.
Bacci Andrea, 14.
Bacci Benedetto, 78.
Baccio, 120.
Badoer Frane, 184.
Badoero, 54.
Baffo Giorgio, 158.
Baglioni Malatesta, 19.
Bagnesi Schiatta, 231.
Bagno, 92.
Balbi Nicolò, 159.
Baldigiani Nicolò, 126.
Baldiggiani Giov. Maria, 138
Baldinotti Stefano, 196.
Baldinucci Niccolò, 226.
Baldovini Frane, 154.
Balducci Filippo, 52.
Balma Ugo da, 221, 238.
Bandelloni Luigi, 154.
Bandinelli Baccio, 90.
Barattani Giov., 192.
6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Barbarigo Gregorio, 122.
Barbari go Nicolò, 185.
Barbaro E., 105.
Barbaro Frane, 247.
Barbaro Marco Ant., 209.
Barberini, 25.
Barberini Antonio, 95, 163.
Barberini card., 127, 138.
Barberini T., 87.
Barberino, Andrea da, 189.
Barberino, card., 9, 59, 86, 87, 105.
Barbi M., 240.
Barbieri Gius. Maria, 185.
Barbino, 270.
Bardi Antonio, 257.
Bardi R, 86.
Bargelli, 46.
Bargeo Piero Angelo, 13, 146, 147.
Bari, 26.
Barisoni Ab., 87.
Barlei Melchiorre, 148.
Barlettari Nicola, 63.
Baroncelli, 1 6.
Baroncelli Frane, 43.
Baroncelli Gabriele, 174.
Barone Palmerio, 184.
Baroni Francesco, 85.
Baronio Frane, 53, 75, 84.
Bartoli Cosimo, 27, 74.
Bartoli Zanobi, 233.
Bartolini Niccolò, 86, 87.
Bartolini Tommaso, 84.
Bartolo, 52, 53.
Bartolomei Battista, 14.
Bartolomei Mattia, 60.
Bartolomeo senese, 123.
Bartolotti Giov., 48.
Barzi Benedetto, 52.
Basadonna, 185.
Basilio s., 43, 244, 259, 283.
Bassi Frane, 12.
Batacchi Domenico, 92, 133.
Bati Luca, 270.
Batines, De, Colombo, 108, 196.
Battiferri Laura, 235, 257.
Battista da Mantova, 1 1 4.
Baviera, 48, 55, 58, 69, 93.
Bayer Carlo, 136.
Bazanti Maio, 148.
Beatrice, s., 231.
Beccarini G. B., 162.
Becchi Fruttuoso, 114.
Becchi Ricciardo, 45.
Beckmann Frane, 101.
Bedmar, march, di, 60.
Belcari Feo, 83, 233.
Bella, Giano della, 24.
Bellarmino, card., 84.
Bellay, card, di, 68, 77.
Bellini C, 197.
Belloy, 202.
Bembo A., 185.
Bembo Giov., 185.
Bembo Pietro, 113, 212, 226, 235, 249
Bembo Vincenzo, 185.
Benci Antonio, 253, 254.
Benci Riccardo, 84.
Bencivenni Zucchero, 33, 156, 198.
Benedetto s., 90, 276.
Benedetto XII, 70.
Benedetto XIII, 75.
Benedetto xiv, 61, 84.
Benevento, 72, 147.
Bengala, 108.
Benivieni Girolamo, 21, 39.
Bentivogli Francesco Maria, 87.
Bentivogli Carlo, 87.
Benti voglio Ermes, 106.
Benvenuti Bernardo, 87.
Benvenuti Giovan Francesco, 87.
Benzon Silvia, 219.
Berigardi Gaudio, 86.
Bernabò Pietro, 181.
Bernarda, s., 234, 279.
Bernardini Paolo, 78.
Bernardo, s., 34, 230, 262, 264, 271, 282
Berchet, 116.
Bergio Apollonio, 13.
Berni Francesco, 207, 231, 261.
Bertini, 257.
Berretti-Landi, 214.
Berretti Maria, 219.
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FIRENZE
Bestogno, 14.
Betti Pietro, 198.
Berza Teodoro, 58.
Berzighelli Camillo, 200.
Bianchina, 118.
Bianchini Nicolò, 203.
Bianchissi Giov. 66.
Bibbiena, card., 79.
Bicci Giovanni, 20.
Bicci Lorenzo, 188.
Bicchierai Luigi, 100.
Bichi, card., 9.
Bigot, 152.
Birone, duca di, 12, 73.
Biscardi Serafino, 10.
Biscioni Ant. Maria, 140.
Bisticci Vespasiano, 157.
Blanc, Le, 98.
Boano fam., 188.
Boatteri Pietro, 21.
Bocanini Giorgio, 148.
Boccaccio, 22, 50, 132, 237, 239, 25
263, 280.
Boccardino Giovanni, 36.
Boccella Arrigo, 224.
Bocchi Francesco, 84.
Boemia, 10, 11.
Boemondo, 134.
Boezio, 155, 249, 255, 283.
Bogdienich Maddalena, 154.
Bologna, 66, 89.
Bolognini Ottavio, 253.
Bonaccorsi Stefano, 52.
Bonoccorso da Montemagno, 228.
Bonamici Bonamico, 204, 205.
Bonamici Giov. Frane, 204, 205.
Bonanni Frane, 161.
Bonanno Matteo, 95.
Bonaparte Napoleone, 182.
Bonciani Frane, 151.
Boncini Cristoforo, 22.
Bondenti Costanza, 219.
Bondulmier Nicolò, 184.
Bonfadio Iacopo, 84, 213.
Bonfadini Andrianna, 219.
Boni Frane. Gius., 211, 245.
Bonichi Bindo, 1 1 8.
Bonifacio Vili, 32, 33, 70, 74,
Boninsegni Domenico, 237.
Boninsegni Tomaso, 201.
Bonsi Domenico, 151.
Bonsi L., 151, 249.
Bonsi Stefano, 26.
Bordeaux, 69.
Borgherini Margherita, 81.
Borghese, card., 74, 105, 185.
Borghesi Camillo, 98.
Borghesi Virginia, 61.
Borghini, 46, 249, 260.
Bori Gerolamo, 151.
Borromeo, card., 55.
Bortolussi Angelo, 101.
Boscoli Pietro Paolo, 211.
Bottero Giovanni, 253.
Bourdilon arciv., 151.
Bousquet, 1 96.
Bovateri Pietro, 21.
, Bozolo, 107.
Bozzaghi Domenico, 236.
Bozzuto, 256.
Bracci Cecchino, 237.
Bracciano, Duca di, 73, 185.
Bracciolini Frane, 113.
Bracciolini Poggio, 182, 258.
Braduardini Tommaso, 21.
Bragadin Marco, 184.
Branchi Gius., 244.
Brandano s., 17, 98, 201, 204.
Brandeburgo, 72.
Bravo Luigi, 60.
Brescia, Tebaldo da, 34.
Brightland Giovanni, 146.
Brigida s., 81, 233.
Britannia, 25, 72, 75.
Brivio Francesco, 86.
Brogialdi A. L., 132, 242.
Brogiotti Zanobi, 69.
Bronzino, 257.
Brugnoli G., 216.
Brunacchi, 193.
Brunelli, fam., 100.
Brunengo Gian Frane, 152.
8
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Bruni Leonardo, 155, 207, 248, 258,
259, 260, 281.
Bruno maestro, 221.
Bruto, 264.
Bucchianico, 98.
Bucherelli Francesco, 11.
Buda, 16.
Bufalini Maurizio, 245.
Bulgaro, 148, 149.
Bulgarini Belisario, 89, 125.
Buonaccorsi Biagio, 35, 144.
Buonagrazia Paolo, 11.
Buonamici Buonamico, 96.
Buonamici Frane, 150, 151.
Buonamici Giov. Frane, 96.
Buonanni Vinc, 265, 266.
Buonarroti Michelangelo, 126, 147, 237,
249.
Buonaventura, s., 284.
Buonaventuri R, 113, 183, 218, 248.
Buonazia Lupo, 145.
Buoncompagni, 201.
Buondelmonte Caterina, 11.
Buondelmonti Benedetto, 19.
Buondelmonti Buondelmonte, 183.
Buondelmonti I., 86.
Buondelmonti Luca, 37.
Buondelmonti M., 87.
Jkioninsegni Frane, 161, 162.
Buonmattei Benedetto, 226, 234.
Buonmattei don Prospero, 226.
Buonmattei Vincenzo, 107.
Buono, G. B. del, 243.
Burchiello, 232, 238, 264.
Burlamacchi, 187, 216.
Burlamacchi Giovanna, 224.
Burlamacchi Pacifico, 78.
Burleo G., 88.
Busini G. B., 12, 19, 31, 126, 143.
Butagagli Frane, 192.
C
Cabria, 171.
Caccia, Giulio del, 20.
Caetani, card., 75, 105.
Calabria, 20, 23.
Calamari Raffaele, 175.
Calandrelli Giuseppe, 201.
Calefati Pietro, 151.
Calimala, 20.
Calvinisti, 58.
Camaiani, 66, 71, 72, 77.
Cambi, 121, 143.
Cambini Bernardo, 155.
Camerali di Roma, 106.
Camerario, card., 68.
Camerino, Matteo da, 192.
Camerlenghi del Monte, 31.
Camilla Pia suor, 213.
Campania, 43.
Campano, 256.
Campi, 172.
Campo, dal, Giachino, III.
Campofregoso Pietro, 23.
Camporesi Adele, 21Ò.
Canacci Bartolo, 242.
Canacci Caterina, 11, 16, 25, 242.
Canigiani Bernardo, 205.
Canigiani Lorenzo, 80.
Cannoni, 34.
Canonici Francesco, 25, 183.
Cantalmaggi G. B., 125.
Cantelis Cipolla, de, 196.
Cantoni Nicolò, 197.
Caonrsino Guglielmo, 178.
Capalli Giov. Batt., 64.
Capilupi Lelio, 193.
Capistrano, Giov. da, 57.
Capitani, 37, 45.
Caporali Cesare, 269.
Cappello Bianca, 9, 25, 95, 103, 187
218, 242.
Cappello Bernardino, 103, 268.
Capponi Agostino, 211.
Capponi, card., 70, 86, 87, 105.
Capponi Neri, 16, 18, 19, 49, 75, 144
Capponi Nicolò, 12, 138, 157.
Capponi Orazio, 199.
Capponi Piero, 138.
Capponi V., 86.
Cappuccini, 57.
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9
Capranica Paolo, 27.
Capua, 19, 59, 71, 106.
Caracciolo Antonio, 78.
Caraffa, card., 75, 77.
Caraffa Pietro, 78, 106, 113, 256, 266.
Caraffa, 16, 32.
Caraffa Carlo, 129.
Caraffa Paolo, p., 105.
Carafi, 22.
Carandino Alfonso, 214.
Caravaiale Giov., 72.
Cardi Piero, 269.
Cardini Antonio, 41.
Carducci F. M., 87.
Careggiaio Donato, 226.
Carelli, 188.
Carli Girolamo, 104.
Carlo 11, 25, 57.
Carlo V, 9, 10, 12, 15, 17, 19, 45, 54,
5°, 57» 58, 59» °i> 7o, 71» 73» 74»
76, 77, 112, 157, 180, 257.
Carlo vili, 151.
Carlo Magno, 238, 240.
Carlo princ, 183.
Carlo re, 226.
Carlo di Sicilia, 70.
Carnesecchi Piero, 2.
Caro Ann., 40, 99, 113, 213, 257, 268.
Carosi Bartolomeo, 183, 187, 204.
Cartari Carlo, 126.
Casa, Francesco della, 88.
Casa, Giovanni della, 213, 231, 235,
257-
Casali Andrea, 163.
Casali fam., 161.
Casanatti Girolamo, 195.
Cascia, Simone da, 168, 170, 171.
Casciana, 167.
Casciano, s., 45.
Caselli Francesco, 98.
Caserta, 73.
Castellani, 268.
Castellani Castellano, 109.
Castellani Pietro, 18.
Castellani Tomaso, 269.
Castelli Onofrio, 136.
Castello, 52.
Castello, Paolo da, 52.
Castelvetro Lodov., 113.
Castiglione del Lago, 25.
Castiglione march, da, 262.
Castiglione, Pietro da, 23.
Castiglioni, 188.
Castilon, card, di, 68.
Castracani Castruccio, 241.
Castri fra Ottavio, 87.
Castro, 10, 25, 130.
Castro, Scipione da, 160, 268.
Castruccio, 44.
Catalani, 46.
Catalani Cai lo Bonaventura, 88.
Catani, 17.
Catone 240.
Catterina s., 81, 115, 119, 221, 222.
Cavalca Domenico, 134, 197, 239.
Cavalcabò Carlo, 228.
Cavalcabue, 23.
Cavalcanti Andrea, 87, 143.
Cavalcanti Bartolomeo, 11, 56.
Cavalcanti G. B., 11, 16, 30, 107, no,
183, 242.
Cavalieri Giuseppe, 178.
Cavallina, 1 44.
Cavina Pietro Maria, 87.
Ceccherini Aless., 267.
Cecchi Giov., 265.
Cecchi Giov. Maria, 194.
Cecco d' Ascoli, 135.
Cecini Fabrizio, 87.
Ceco Nicolò, 227.
Centini Giacinto, 211.
Cei Francesco, 144.
Cei Galeotto, 45.
Celle, Giovanni delle, 230, 262.
Cellebrino Eustachio, 232.
Cellini Benvenuto, 257, 267.
Ceffi Filippo, 159.
Ceffini Francesco Maria, 87.
Cennini Pietro, 258, 259.
Cenci famiglia, 16, 32, 113.
Cenci Beatrice, 183.
Cenci Francesco, 31.
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IO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
:
Cenci Giacomo, 183.
Cenci Petronia, 183.
Centinì Giacinto, 11,25,31, 105, 113.
Gerbone del Monte, 152.
Cerchi Umiliana de', 80.
Cere, Lelio da, 68.
Cerretani Bartolomeo, 26, 121, 143,
144.
Cerretani Benedetto, 282.
Cerri Urbano, 80.
Certaldo, 24.
Cervia, 73.
Cervino Marcello, 71.
Cervino Ricciardo, 50.
Cesalpino Andrea, 152.
Cesarini Giuliano, 77.
Cesena, 68.
Cessole, Iacopo da, 188, 239.
Cestello, 45.
Ceva Giov., 41.
Ceva, Massimino di, 188.
Chaibair, 98.
Chaumont, marchese di, 95.
Chericati Nicola, 89.
Cherubini Luigi, 135.
Cherubino da Spoleto, 243.
Chetelet march, di, 136.
Chiara, b., 216.
Chiara, s., 45.
Chiarì Luca, 194.
Chiarito b., 81.
Chiesa, Bernardino della, 185.
Chiesa, 117.
Chimentelli Valeriano, 150.
Chiumazzero Giovanni, 9.
Ciampoli Giov. mons., 16, 74, 86, 87,
126, 163.
Ciani Massimo, 185.
Cicerone M. T., 33, 88, 99, 132, 156,
218, 234, 238, 244, 248, 256, 258,
259, 264, 270, 279, 283, 284.
Cicerone Quinto, 279.
Cicognini dott. Giacinto, 95.
Cicognini convitto, 165.
Cieco Nicolò, 120.
Cimento, 180.
Cimonei 171.
Cinelli, 86.
Cinelli Domenico, 52.
Cinelli Giov., 34, 153.
Cingoli, Benedetto da, 118, 119.
Cini G. B., 268.
Cini Niccolò, 86, 126.
Cinonio, 137.
Cinuti Marcantonio, 267.
Ciompi, 38, 39, 144.
Cionacci Francesco, 48, 68, 78, 80, 81,
8 9 .
Cioni fam., 164.
Cipro, 22, 53, 75, 79.
Ciriaco d* Ancona 147, 260.
Cirillo, s., 203, 264, 271.
Cironi Piero, 209, 210.
Cittadini Celso, 125.
Classici, 33.
Claudiano, 117, 256.
Clemente IV, 70, 71, 75.
Clemente v, 142.
Clemente vi, 75.
Clemente vii, 12, 17, 21, 39, 43, 56,
59» 70» 73, 74» 75» 7Ò> 124, 142, 232.
Clemente vili, 10, 75, 142, 247.
Clemente IX, 17.
Clemente XI, 58, 60.
Clemente XII, 152, 179.
Clementi Muzio, 112.
Cleves, 58.
Cocchi Antonio, 42, 86, 150, 152, 153,
262.
Cocchi Raimondo, 167.
Cocci M. Antonio, 20.
Coccino, 80.
Codro, 211.
Cola di Rienzo, 43.
Colanelli Lidano, 46.
Colapaoli, 199.
Colle, Bernardo da, 268.
Colmatrano, 1 7.
Colonia, 127, 128, 129.
Colonna, 54, 75.^
Colonna Marco Ant, 11, 68, 77, 180,
268.
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FIRENZE
Colonna Mario, 266, 267.
Colonne, Guido delle, 159.
Colombini Giovanni, 233.
Coltellino Augustino, 84, 85.
Columbano Fr., 85.
Comacchio, 130, 182.
Combi, 87.
Comandini Federico, 171, 172.
Comesi Lodovico, 43.
Comini Frane, 185.
Comini Giustina, 97.
Commendone card., 56.
Como, 55, 127.
Compagni Dino, 144, 237.
Compagni Niccolò, 16, 18.
Concini, 32.
Concordio Bartolomei, da s., 220, 230.
Concordio s., 97.
Congregazioni, 66.
Conone, 171.
Consa, arciv. di, 77.
Contarini Aless., 184.
Contarini Gaspero, 71, 126.
Contarini Samaritana, 184.
Contarini Tomaso, 184.
Conte, del, Iacopo, no.
Contestabile, 77.
Conti G. B., 276.
Conti Leonardo, 31, 61.
Contratti, 51.
Convalescenti, ospedale dei, 42.
Coppetta Frane, 113, 268, 269.
Coramboni Maria, 183, 187.
Coramboni Vittoria, 211.
Corano, 115, 145.
Corbara, Lionetto della, 68.
Corbinelli Iacopo, 41.
Corbizi Corbizo, 14.
Correggio, 58.
Cornia, Ascanio della, 66, 77.
Cornia, Fulvio della, 25.
Cornelio Nepote, 171, 212.
Cornelio Pietro, 261.
Corpi Fabrizio, 280.
Corradini Pietro, 14.
Correr Giov., 128.
Correggiaio Donato, 262.
Corinto, re di, 10 1.
Corsini Bartolomeo, 87.
Corsini Filippo, 48, 49, 52.
Corsini Tommaso, 52.
Cortese, 173.
Cortesi Francesco, 87.
Cortona, 17, 40, 92, 103.
Cortona Andrea da, 52.
Cortona Nicola da, 259.
Cortona Silvestro da, 259.
Corvino Messala, 258.
Cosimo I, 48, 59, 73, 133, 193, 217,
233.
Cosimo ni Granduca, 16, 56, 60, 64,
90, 122, 242, 279.
Cosimo, Granduo^ 74, 151.
Cosson Daniele, 84.
Costanza, 96.
Costantinopoli, 1 4.
Cracas, 100.
Crauford Iacopo, 84.
Cremona, 23, 35.
Crescenzi Marcello, 125.
Crescenzi, Piero de, 135.
Crescenzio, card., 66, 67.
Cresci Migliore, 10, 15, 144. •
Crescimbeni, 86.
Crinito Luigi, 149.
Cristiana b., 224.
Cristiani Angelica, 219.
Croce, Prospero della, 70, 71.
Croce, s., 15.
Crusca, accademia, 84, 138, 140, 150.
Crusca, 22, 91.
Crusio, 152.
Curellio, 258.
»
Dandolo Lunardo, 184.
Darete, 212.
Dati Carlo, 84, 87, 126, 152, 182, 253.
Dati Giorgio, 241.
Dati Giulio, 31, 187.
Dati Goro, 144.
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12
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Dati Leonardo, 189, 232.
Dati Lorenzo, 193.
Davanzati Bernardo, 48, 57, 267.
Davanzati Mario, 237.
Delci Frane, 122.
Delfino, card., 9, 105.
Delfino Giov., 12, 59, 179, 201.
Delfino Nicolò, 113, 185.
Del Rosso Paolo, 237, 268.
Dei Benedetto, 21, 36.
Demostene, 23, 241, 248.
Descartes, 177.
Desiosi, accad. dei, 31.
Diaceto Giacomo, 150.
Diedo Frane, 185.
Di Negro, abate, 14.
Dini Francesco, 23^
Dini Pietro, 245.
Dini Taddeo, 234.
Dinone, 171.
Dionisio d f Alicarnasso, 212.
Ditane, 171.
Ditti, 212.
Diusina Pietro, 76.
Dolfin Domenico, 184.
Domenichi Ludovico, 81, 213.
Domenico, fra, 82, 112.
Domenico vesc, 281.
Dominici Giovanni, 62, 64.
Domitilla, 226.
Donado M. A., 184.
Donati Alessandro, 87.
Donato M., 87.
Donato, s., 45.
Dondoli, Giovanni de', 32.
Doria Nicolò, 179.
Drago, gonfal. del, 38,
Dupuis Francesco, 93.
Dussek, 112.
E
Echenbergh, principe di, 59,
Elba, 49, 136.
Eleonora, duchessa, 95, 217.
Eliano, 211.
Elisabetta, s., 230.
Emagli Nicola, 84.
Emanuele da Camerino, 154.
Emigliani Pomponio, 217.
Emmanueli Filippo, 85.
Empoli, 48, 96.
Empoli, Giovanni da, 39.
Enghien, duca di, 161.
Enispe Frisonio, 117.
Enrico re, 194.
Enrico il, 71.
Enrico IV, 11, 12, 55, 72.
Enrico vn f| 27, 34, 35, 44.
Enriquez Grisostomo, 80.
Epaminonda, 171.
Epidamo Giacomo, 264.
Epitteto, 212.
Ercolano Ludovico, 148.
Erennio, 238.
Erizzo Niccolò, 11, 58, 60.
Ermini Lorenzo, 204.
Esiodo, 211.
Esopo, 154, 225.
Este, casa d\ 182.
Este, cardin. di, 57.
Este, Leonello di, 260.
Este, d\ Nicolò, 1 11.
Estrée, maresc. di, 9.
Etna, 40.
Etruschi, 90.
Euclide, 40.
Eufrosina s., 176.
Eugenio IV, 70, 71, 157, 227.
Eugenio, papa, 38, 70, 192.
Eumene, 171.
Europa, 126.
Eusebio, 203.
Eustochia Laura, 182.
Evangelo, 195.
F
F. P. V., no.
Fabbroni Francesca, 16, 25.
Fabriano, Ant. da, 1 1 8.
Fabriani Virginia, 57.
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FIRENZE
13
Fanfani Pietro, 104, 108, 135.
Fantini Pier Paolo, 148.
Fan toni Iacopo, 16.
Fantuccio mons. 78.
Fagioli G. B., 200, 207, 208, 209.
Falaride, 283.
Falconcini ab., 152.
Falconieri Giuliana, 80.
Falconieri Paolo Frane, 185.
Falgano, Giov. da, 261, 266.
Falini Marco, 242.
Fallari, 109.
Farnese card. 68, 71, 73, 76, 77, 105,
126, 147.
Farnese Mario, 75.
Farnese Odoardo, 130, 163.
Farnese Ottaviano, 14.
Farnese Ranuccio, 171.
Fattiboni Luigi, 217.
Fedeli Vincenzo, 12, 57, 61, 160.
Federici Carlo, 116.
Federici Federico, 177.
Fedrico re, 70, 71.
Federico di Goko, 122.
Felio Ch. Sp., 85.
Feltro, vescovo di, 71.
Feltro, Antonio da, 220.
Fenaroli Camilla, 219.
Ferdinando 1, 20, 56, 242.
Ferdinando II, 129, 161, 242, 279.
Ferdinando d* Ungheria, 74.
Ferdinando, Granduca, 84, 98, 236.
Ferdinando, re, 11, 19, 70.
Fermo, 40. *
Ferni Gabriele, 147.
Ferraioli Ippolito, 252.
Ferrara, 11, 13, 47, 55, 58, 66, 67, 68,
73» 127, 130, 160, 182.
Ferrari card., 138.
Ferratino Filippo Giac, 86.
Ferretti Giov., 113.
Ferroni Pietro, 179.
Ferrucci Frane, 45, 120.
Fiandra, 55, 129.
Ficaglia, 31.
Ficino Marsilio, 59, 135, 254.
Fiesole, 27, 44, 48, 202, 220.
Filelfo Francesco, 192, 247, 259.
Filicaia Vinc. da, 200.
Filicaia, 207.
Filippo, 246.
Filippo, re, 23, 26, 156, 160.
Filippo II, 59, 74.
Filippo in, 9, 58.
Filippo iv, 128.
Filippo v, io, 72.
Filippo xi, 183.
Filipson Edoardo, 85.
Filomena, 103.
Filonaco Paolo, 78.
Filopatro Eufemio, 182.
Findibacci Angelo, 147.
Findibacci Antonio, ivi.
Fineschi, 175.
Finiguerri Stefano, 238.
Finzi Salomone, 276.
Firenze, arcivescovo di, 87.
Firenze, repubblica di, 10, 11, 12, 15,
17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26,
27» 30» 3i» 35» 36» 39» 40, 44» 47»
48, 50» 53» 55» 59» °7» 68, 76, 77,
81, 85, 89, 90, 91, 96, 105, 106,
116, 124, 127, 131, 145, 160, 164,
166, 252, 278.
Fioravanti, 251.
Fioravanti Crist., 41.
Fiorini Giuliano, 86.
Fladrava, 112.
Flaminio M. A., 117.
Flander Apollonio, 13.
Flavio Giuseppe, 226.
Flisco Stefano, 257.
Florelli I. H., 266.
Florian di, 100.
Focione, 171.
Folieri, 109, 189.
Foligno, 165.
Follini, 159, 165, 233, 239, 241, 282.
Follini Vincenzo, 173.
Fontainebleau, 68.
Fontana Giovanni, 43.
Fontanella Alfonso, 214.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Fondelli Luigi, 182.
Fonte, della, 259.
Fornacelli Sforzo, 272, 277.
Forlì, 20.
Forteguerra G. B., 193.
Fortis Aloisio, 100.
Forzoni Andrea, 188.
Forzoni Frane, 171.
Foscari Marco, 11, 26, 57, 61, 143.
Foucher P, 181.
Fracastoro, 146.
Franceschi Lorenzo, 270.
Franceschi R., 265.
Franceschinis Frane. Maria, 107.
Francesco Maria princ, 242.
Francesco da Carrara, 47, 150.
Francesco, 20, 23, 86.
Francesco, re di Francia, 10, 147.
Francesco 1, 13, 77.
Francesco, s., 31, 273.
Francesco di s. Giuseppe, 40.
Francesco G. D., 26.
Francesi, 18.
Francia, ambasc. di, 9, 17.
Francia, 10, n, 19, 23,54,58, 69, 72,
75, 129, 131, 206, 214, 215.
Francia, re di, 11, 16, 20, 22, 26, 35,
55» 7i, 76, 93, 152.
Francoforte, 75.
Franco Matteo, 118, 213.
Fransoni Domingo, 253.
Franzesi Mattia, 265.
Fraticelli Pietro, 165.
Fraundorffer Filippo, 217.
Frescari Giovanni, 35.
Freschi G. B., 178.
Frescobaldi Matteo, 280.
Fiandra, 17.
Friuli, 105.
Fuente, Girolamo della, 185.
Ci
G. C. B., 128.
Gabelle, 51, 52, 53.
Gaburri Andrea, 16, 25, 242.
Gaburri Odoardo, 90.
Gaddi Angelo, 23.
Gaddi Baccio, 86, 87,
Gaddi Francesco, 19, 86.
Gaddi Iacopo, 86, 126.
Gaddi S. Maria Elena, 86.
Gaeta, 98.
Gaeta Frane, 185.
Gaetano Costantino, 126.
Galeazzi Gaspare, 166.
Galeazzo duca, 119,
Galeotti Marte 259.
Galilei Galileo, 97, 136, 262, 276.
Galletti Tarquinio, 86.
Galli Iacopo, 189.
Gallizi Frane, 184.
Gali uzzi, 91.
Galluzzi Tarquinio, 187.
Gambacorti Giovanni, 12.
Gambiglioni Angelo, 53.
Gandolfi P. Pompeo Ant, 89.
Gangalandi, 167.
Ganngl Gaspare, 86.
Gargani Gargano, 184, 201, 202.
Garzoni Cost., 209.
Gasot, mons. di, 106.
Gasparino, 22, 248.
Gasparrini, 192.
Gastone Giov., 242, 279.
Gatta, 269.
Gatta, Carlo della, 195.
Gatta Petter, 217.
Guitti Giuseppe, 93.
Gattinara Carlo Antonio, 32.
Gattinara march, di, 219.
Gaudenzi P., 86.
Gaza Teodoro, 212.
Gazari, 145.
Gemignano s., 16, 232.
Genova, io, 22, 23, 45, 47, 55, 128.
Gentile vesc, 151.
Gerardi Leonardo, 177.
Germania, 17, 54, 129, 142.
Germanico Giuseppe, in.
Gerolamo s., 259, 264, 278.
Geronimo, s., 23.
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FIRENZE
15
Gessi mons., 127.
Gesuiti, 17, 31, 100, 134, 165, 183, 215.
Gherardi Pietro, 148.
Gherardini Lorenzo, 65.
Ghezi Pietro, 13.
Ghibellini, 44.
Ghigi Borghesi Virg., 61.
Ghigi card., 185.
Ghivizzani Aless., 200.
Gluccio Vincenzo, 85.
Giachini Simone, 29.
Giacinto, s., 205.
Giacometti Paolo, 181.
Giacomini Antonio, 24.
Giacomini Lorenzo, 146.
Giamboni Bono, 223, 224, 235.
Giampieri Achille Filippo, 181.
Giampieri Elvira, 18 r, 250.
Giampieri Innocenzo, 172.
Giampieri L. David, 176.
Gianfiore, 103.
Giannetti Federico, 236.
Giannone Pietro, 196.
Giannotti, 237.
Giansone, card, di, 15.
Gigante Ant., 204.
Gigli Girolamo, 57, 94, 272, 278.
Gigli Ottavio, 137, 152, 160, 186, 207,
217, 252.
Gilioli, mons., 27.
Ginetti card., 127, 128.
Ginevra, 58, 196.
Ginnasio, card., 105.
Ginori, card., 267.
Ginori Carlo, 31.
Ginori Gino, 270.
Gioacchino elettore, 56.
Gioacchino, s., 193.
Giobbe, 82.
Giogante, Michele del, 238.
Giordani G. B., 148, 267.
Giordano frate, 64, 226.
Giorgi Biasio de', 223.
Giorgio s., card, di, 33, 66, 67, 77, 266.
Giovanelli, 136, 183.
Giovanna, regina, 191.
Giovanni in, re, 200.
Giovanni IV, 54.
Giovanni XV, 70.
Giovanni xxii, 71.
Giovanni xxin, 96.
Giovanni Andrea, 63, 119.
Giovanni Battista, s., 164.
Giovanni eremita, 80.
Giovanni d' Austria, 106, 209.
Giovanni, duca, 23.
Giovanni Francesco, 45.
Giovanni frate, 153.
Giovanni papa, 70.
Giovanni re, 200.
Giovanni, s., 9, 15, 36, 65, 74, 78, 216,
Giovenale, 256, 283.
Giovio, 74.
Giovio, mons., 79.
Girolami Raffaello, 18, 105.
Girolamo card., 71.
Girolamo, s., 83, 160, 165, 167, 174,
218, 221, 271.
Girone, 173.
Girone M., 67.
Giudici, 185.
Giugni Giulio, 160.
Giuliers, 58.
Giulio il, 70, 74.
Giulio nr, 70, 71, 77, 142.
Giulio Cesare, 132.
Giustini Ammone, 52.
Giustinian Leonardo, 122, 232, 247.
Goldoni C, 182.
Goldsmith, 92.
Gondi Carlo, 237.
Gondi Giuliano, 20.
Gondola Frane, 209.
Gonzaga Aless., 87.
Gonzaga Federigo, 185.
Gonzaga Ferrante, 76.
Gonzaga Frane. Gaet., 185.
Gordigiani Luigi, 136.
Gorgia Leontino, 212.
Graberg Giacomo, 202.
Grand uchi 18.
Grassi Achille, 71, 77.
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i6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Grasso legnaiuolo, 41.
Grazzini A. F., 236.
Grecia, 206.
Gregorio, papa, 30, 82, 134.
Gregorio ix, 70.
Gregorio xi, 75.
Gregorio XII, 75.
Gregorio XIII, 75, 129, 130, 142, 151,
209.
Gregorio xiv, 142.
Gregorio xv, 59, 60, 74, 79, 105, 131.
Grillo, 59.
Griffio, 282.
Griffoli, 11, 16, 242.
Griffoli Fulvio, 183.
Grimaldi, card., 57, 69.
Grimaldi, 215.
Grimani Zacharia, 184, 185.
Grisa, 10.
Grisostomo Giov., 247.
Gritti Alvise, 184.
Gritti Giorgio, 184.
Grosseto, 133.
Guadagni P. A., 86.
Guadagnoli A., 181.
Gualberto San Giov., 81.
Gualdo, abate, 16, 183.
Guallense G., 153.
Gualterio Felice, 75, 79.
Gualterotti Francesco, 10, 18, 37.
Gualteruzzo, 17.
Gualtieri Raffaele, 277.
Gualtierotti Card., 86.
Guarini Guarino, 87, 236.
Guarini Giulio, 216.
Guarino Veronese, 193, 211, 212, 248,
,274.
Guazzini Giulio, 174.
Guascone Filippo, 186.
Guasconi Lorenzo, 106.
Guelfi, 46.
Guelfi Iacopo, 25, 242.
Guicciardini Angelo, 14.
Guicciardini Francesco, 19, 25, 56, 91,
95, 96, 124, 147, 158.
Guicciardini Giovanni, 39.
Guicciardini Luigi, 59, 146.
Guicciardini Niccolò, 151.
Guicciardini Orazio, 226.
Guicciardini Piero, 38.
Guidi Antonio, 40.
Guidi Guido, 146.
Guidiccioni mons., 74.
Guido delle Colonne, 159.
Guido gram., 259.
Guidone, 261.
Guiducci Antonio, 267.
Guiducci Mario, 87.
Guinpareto Frane, da, 258.
Guisa, duca di, 73.
Gubbio, Andrea da, 106.
Gubernatis, De, A., 108.
Gucci Giorgio, 226.
Guglielmi Domenico, 82.
Gussoni àmb., 12, 61.
Gussoni, card., 26.
Hautenfort, d', Carlo Vittore, 104.
Haydn Giuseppe, 112.
Heimsio Daniele, 86.
Henrion Fr., 175.
Herderer Guglielmo, 86.
Heredia de, Giov. Frane, 1 1 o.
Holstein Leopoldo, duca di, 138.
Holstenio Luca, 125, 131.
Hoppenero Giovanni, 64.
Humbert Giov., 182.
I
Iacopo frate, 156, 168, 169, 245.
Iacopone fra, 167, 189, 190, 221.
Ificrate, 171.
Imbonati Francesca, 219.
Imola, 15, 77.
Imperatore, 1 1 .
Imperfetti, accademia, 184.
Impruneta, 49.
Incontri Camillo, 250.
India, 24, 172.
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FIRENZE
*7
Inferno, 160.
Infocati, 103.
Ingenui, degli, Francesco, 127.
Inghilterra, 9, 12, 14, 19, 25, 35, 75.
76, 77» 78, 131» 215.
Inghirami Curzio, 177.
Innocenti, ospedale degli, 42.
Innocenzo ni, 71, 74, 75.
Innocenzo vii, 75.
Innocenzo vili, 74.
Innocenzo IX, 142.
Innocenzo X, 16, 25, 95, 161, 195.
Innocenzo, XI, 10, 57, 140.
Innocenzo xil, 60.
Ippocrate, 233.
Inquisizione, ir.
Isidoro vescovo, 137.
Isocrate, 212.
Israeli Isacco, r58.
Istrada Bartolomeo, 218.
Italia, 10, 92, 107, 126, r28, 133, 165.
K
Kaver, r 1 2.
Kozeluch Leopoldo, ir 2.
L
L. G., ro4.
Ladislao, re, 20, 96.
Lamberti Marco, 116, 208, 214, 236,
241.
Lamego, vesc. di, 9.
Lami Giov., 280.
Lampredi Luigi, 137.
Lana, p., 4r.
Lancia Federico, 71.
Lancia Galvano, 71.
Landani Andrea, 151.
Landi Antonio, 50.
Landinelli Ippolito, 35.
Landriani Apollonio, 84.
Lanfredini, 123.
Lanfredini Bart., r9, r22, r24, r25.
Lanfredini Belino, 122.
Lanfredini Domenico, r22.
Lanfredini Girolamo, 82, r24-
Lanfredini Giov., r22, 223, r24-
Lanfredini Lanfredino, r22, r24, r25.
Lanfredini Orsino, r22, r24-
Lanfredini Remigio, 122.
Lanfredini Selvatico, 122.
Lante, card., 105.
Lanti, 161.
Lapini, 175.
Lasca, 1 10, 237, 257, 266, 267, 268, 270.
Latini Brunetto, 99, 234, 235.
Lattanzio, 22, 271.
Laurencin, 18 r.
Laurenzi Giuseppe, 87.
Lavagnalo Iacopo, 2r2.
Legati Lorenzo, 87.
Lenzi Alesss., 41
Lenzi Lorenzo, 264.
Lentulo, 192, 226, 234, 244, 260, 271.
Lenzoni Francesco, 51.
Leonardo Aretino, 24, 39, 85, 132,
138, r40, 155, r92, 207, 2rr, 237,
244, 248, 259, 260, 26r, 279, 28r.
Leonckia Ippolita, 94.
Leone IX, 75.
Leone x, 18, 39, 70, 74, 76, 142, 149.
Leone xi, 60, 74.
Leoni Anton Maria, 95.
Leopoldo di Toscana, 160, i6r.
Lepanto, 3r.
Leprini Frane, 185.
Levi Sabatai, 31.
Liesina mons., 77.
Lilii Camillo, 125.
Lins, mons. de, ìg.
Liofanti Alfonso, 232.
Lippi Dionigi, 90.
Lippi Lorenzo, 148, 220, 26 r.
Lippolo Giovanni, 23.
Lippomano Girolamo, 60.
Lisandro, 171.
Lisbona, 187.
Livorno, 41.
Locke Giov., 121.
Lodovico xiii, 128.
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18 MANOSCRITTI DELLE
Lomari Annibale, i6i.
Lombardi Carlo, 136.
Lombardi Lorenzo, 49.
Lombardia, 15, 22, 32.
Lombardo Leonardo, 184.
Lombardo Marco, 185.
Lomenie, Luigi di, 95.
Lomilino Agostino, 234.
Longo Guglielmo, 84.
Lorenzini Nicolò, 267.
Lorenzo, s., 31.
Loreta, card, di, 77.
Lori Andrea, 1 1 .
Lorini Pellegrino, 1 5.
Losco Antonio, 238.
Lotomarvi Gius. Maria, 188.
Lottino Frane, 75, 79, 142.
Louvre, 32.
Louvoys, Marchese di, 60.
Luca del Paradiso, 233.
Lucca, 16, 35, 74, 78, 130.
Lucatelli Gian Pietro, 178. .
Lucattini Ascanio, 48.
Luciano, 211, 212, 261, 283.
Lucini Giov., 34.
Ludovico re, 153.
Ludovisi, card., 59, 74, 79.
Luigi xiii, 10, 57.
Luigi xiv, 60, 209, 215.
Luparelli Matteo, 14.
Lupari Enea, 87.
Lupo P., 89.
Lussemburgo, 27, 30.
Lutz Ant. Lorenzo, 280.
M
M. L., 269.
M. R., 268.
Macedonia, 23.
Macedonia, princ. di, 67.
Machiavelli Nicolo, 44, 105.
Macinara Francesco, 214.
Madrid, 59, 126, 127.
Madrisio Niccolò, 278.
Maffei, 1 04.
BIBLIOTECHE D' ITALIA
Maffei Lapo, 132.
Maffei Raffaello, 107.
Maffei Vegio, 1 1 5.
Maffeo, card., 68.
Magalotti Cesare, 125.
Magalotti Filippo, 19.
Magalotti Lorenzo, 31, 62, 155.
Magistris, De, Michele, 49.
Magliabechi Antonio, 33, 80, 84, 85,
87, 88, 89, 90, 133, 152, 153*209.
Magliabechi Iacopo, 153.
Magna, Niccolò della, 59.
Magni Domenico, 60.
Magnioli, Antonio di ser Guido, 283.
Maidalchini Olimpia, 16, 183.
Mainardi Faustina, ir, 16, 183.
Maioli Lorenzo, 281.
Maittaire Michele, 84.
Malaspina, 35, 87.
Malatesta Adeodato, 187.
Malatesta Battista, 260.
Malalesti Annalena, 181.
Malatesti Antonio, 113, 220, 236, 261.
Malatesti Carlo, 192.
Malatesti Pandolfo, 247.
Malaventre Ant., 123.
Malespini, 46, 155.
Malespini Riccardo, 238.
Malespini Riccordano, 30, 238.
Malvolti, 30.
Malta, 74, 76.
Mancini Lelio, 86.
Mancini Lorenzo, 181.
Manente Cipriano, 246.
Manetti Filippo, 105.
Manetti Giannozzo, 157, 239.
Manetti Tuccio, 135.
Manetto Innocenzo, 74.
Manfredi, 219.
Mangeri Giov. 191.
Maniago, Pietro di, 90, 205.
Manni, 175.
Marini Dom. Maria, 31.
Mannini Silvestro, 45.
Manolesso Emiliano, 160.
Mantellini Antonio, 193.
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FIRENZE
19
Mantova, 15, 41, 49, 55, 72, 107, 108,
131» 148.
Mantova, Gio. Frane, da, 19.
Manuzio Paolo, 213.
Manzoni A., 217.
Marchesi Sigismondo, 126.
Marchetti Alessandro, 140.
Marcello 11, 142.
Marciano, Lorenzo di, 125.
Marco, maestro, 10 1.
Marco, s., 27, 32.
Mare, de la, F., 86.
Margherita d'Austria, 12, 17.
Maria Angiola, s., 82.
Maria Antonietta, 112.
Maria degli Angeli, s., 45.
Maria Giovanna, 114.
Maria Maddalena, 59.
Maria di Monticelli, s., 45.
Maria Novella, s., 15, 20, 30, 45.
Maria s., del Fiore, 91.
Maria s., del Monte, 139.
Maria Teresa, 55.
Mariana, vesc. di, 66, 67.
Mariani Lorenzo, 84.
Mariani P. Paolo, 89.
Mariano, frate, 23.
Marignano, march, di, 11, 14, 59, 67.
Marignolli Curzio, 18, 16, 59.
Marino G. B., 241.
Marino, s., duca di, 189.
Mario Vittorino, 248.
Mariotti Angiolo, 210.
Mariotto Benedetto, 86.
Mariti Frane, 186.
Mariti Giov., 186.
Marliana, Baritotto da, 242.
Marmi Ant. Frane. 18, 34, 41, 278.
Marmitta, no.
Maremma, 107.
Marochi Salvi, 190.
Maromati Marco, 218.
Marrasi, 260.
Marrasio, 248.
Marrini Orazio, 154.
Marsili Luigi, 226, 262.
Marsilio Pietro, 72.
Martelli Andrea, 40.
Martelli Frane, 268.
Martelli Gismondo, no.
Martelli Ludovico, 231, 233.
Martelli Vinc, no, 113.
Martinengo, ab., 71.
Martinengo Francesco G., 86.
Martini Luca, 14, 249.
Martini Michelangelo, 199, 251/
Martino iv, 235.
Martino v, 248.
Martino, s., 167.
Marnili, 264.
Marzi Medici Agnolo, 10.
Masaniello, 9.
Mascambruno, 25.
Mascardi Agostino, 213.
Masi Gio. Dom., 213.
Masnaghi Teresa, 219.
Massa, Gaspare da, 232.
Massa, Roberto da, 231, 232.
Massei Giovanni, 192.
Massimiliano, imp., 9, 76.
Mataleno, 43.
Matteo, s., 23, 45.
Maxilaco, 151.
Mazzarino Giulio, 16, 196.
Mazzei Lapo, 226, 262.
Mazzini Gius., 210.
Meclemburg, duca di, 152.
Medici, Alessandro, 12, 16, 17, 24, 59,
61, 124, 137, 183.
Medici Antonio, 193.
Medici Carlo, 17, 187, 236.
Medici, Casa, 15, 16, 17, 18, 30, 47,
56, 58, 67, 72, 73, 94, 131, 152, 157,
183.
Medici Cosimo, 10, 13, 14, 17, 18,
20, 27, 59, 61, 95, 97, 124, 133, 147,
161, 193, 262.
Medici Frane, 148, 257, 233.
Medici Ferdinando, 17, 208, 236.
Medici Giov., 14, 16, 49, 148, 193, 185,
265.
Medici Giuliano, 183.
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20
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Medici Giulio, 19, 94, 165.
Medici Grazia, 266.
Medici Ippolito, 12.
Medici Leonora, 205.
Medici card. Leopoldo, 86.
Medici Lorenzino, 12, 24, 183, 257.
Medici Lorenzo, 18, 20, 26, 27, 59,
109, 113, 123, 157, 182, 232, 253,
257» 264.
Mediai Maria, 124, 147, 265, 269.
Medici Piero, 21, 26, 109, 121, 123.
Meglio, Antonio di, 237.
Mele Frane, 196.
Meiosi, 251.
Melzi, 198.
Memmo Andrea, 159.
Menagio, 85.
Mendoza, Diego di, 180.
Mendoza, Giov. de, 10.
Menicucci Frane, 219.
Menzini Benedetto, 140, 207.
Mercanti di Firenze, 37.
Mercanzia, 51.
Metastasio Pietro, 152.
Meyer M. P., 94.
Mezzabarba co., 89.
Mezzabarba Anna, 219.
Mezzanotte Antonio, 181.
Micheli Antonio, 41.
Micheli Girolamo, 184.
Michelini Famiano, 40.
Michiel Alvise, 185.
Michiel Ant., 185.
Michiel Giov., 185.
Michiel Girolamo, 185.
Michiel Giulio, 184, 185.
Michiel Luca, 185.
Michiel Paolo, 185.
Michiel Valerio, 184.
Michiel Vittore, 184.
Mignanello Fabio, 71.
Milano, 10, 14, 19, 20, 40, 49, 58, 69,
196.
Milani Giov. Frane, 149.
Milledoni Antonio, 131, 179.
Milosi, 101.
Milton Giov., 182.
Milziade, 171.
Minerbetti vesc, 10, 61.
Miniato, s., 45, 105.
Mino di Bindo, 24.
Mirandola, Pico della, 117.
Mirandola, Tommaso della, 68.
Missorì N., 113.
Mitridate, 264.
Mocenigo Leonardo, 184.
Mochi Pietro, 118, 120.
Modena, vesc. di 71.
Modigliana 25.
Moi Antonio, 207.
Molier de, 137.
Molini Gius., 132, 282.
Molini Luigi, 100.
Molino Aloise, 32.
Molinos Michele, 17, 95.
Molza, 43, 213, 235, 268.
Molza Ercole, 214.
Monaci Ventura, 280.
Monaldeschi Rinaldo, 18, 25, 32, 58.
Monaldesco Lodovico, 43.
Monaldi, 145.
Mondovì, 55.
Monferrato, 10, 15, 49, 128.
Monluch, monsig. di, 77.
Montani Giuseppe, 251.
Montagnara Greg. Gius., 216.
Montalcino, Bernardo, da, 118, 119.
Montalti Cesare, 253.
Montalvo, 81.
Montalvo Diego, 195.
Montanelli Giuseppe, 181.
Monte, card, del, 68, 71.
Montebenichi, Goro da, 48.
Montecatini, 92.
Montecatini, Naldo da, 144.
Montecristo, 167.
Montedurante Frane. Mario, 125.
Montefiascone, mons. di, 77.
Montemagno, Buonaccorso, da 238.
Montemurlo, 106.
Montenero, 49.
Montepulciano, 71.
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Montepulciano, card, di, 131.
Montepulciano, mons. di, 77.
Montesperelli Giov., 52.
Montesquieu, 90.
Montevarchi, 41.
Monticchiello, Domenico da, 221,
Montopoli, 17.
Montorio, conte di, 78.
Montpellier, 94.
Morelli, famiglia, 145.
Morelli Ginevra, ir, 30, 107, 242.
Morelli Giovanni, 145.
Moreni Alessandro, 87.
Morini Clemente, 158.
Mormile Maria, 98.
Moro Leone, 126.
Morone, card., 9, 79.
Morosini Frane, 185.
Morosini Giov., 187.
Morosini Marcant., 53.
Morveiller, 160.
Mulinelli Antonio, 266, 267.
Muratori, L. A.,, 25.
Muscettola Antonio, 59.
Musica, 65.
Mugello, 231.
Muti Cosimo Ferd., 136.
Mutini Lorenzo, 128.
Muzzi Luigi, 104.
M
Nafissa, 99.
Naldi Naldo, 157.
Naudè Gabriele, 86.
Nanni Bonifacio, 38.
Nanni Giov., 107.
Nanni Mariano, 177.
Nantani Carlo, 268.
Nanteuil, Gui de, 93.
Napoleone 1, 133.
Napoli, 9, 10, 20, 23, 27, 60, 74, 98,
129, 253.
Narbona, 189,
Nardi fam., 184.
Nardi Iacopo, 157, 233.
*ze 21
Narnia, Cardolo da, 34.
Nasi Raffaele, 151.
Navagero Bernardo, 79, 180.
Nazianzeno Gregorio, 81.
Negri Giov. Frane, 126.
Nelli G. B., 195.
Neri, Compagnia dei, 44, 167.
Neri Frane, 18.
Neri Ippolito, 207.
Nerli Filippo, 143.
Nerli Tanai, 46.
Nevers, Duca di, 14, 131.
Niccola M., 92.
Niccolini G., 166, 182, 252.
Niccolò, 36, 155.
Nicolas, mons., 66.
Nicoletti Giovanni, 52.
Nicolò IV, 70.
Nicolò v, 74, 76, 142, 157, 192.
Nicosanti, mons., 105.
Nobili Pierantonio, 274.
Nofri, 39.
Nori Francesco, 15, 18, 19, 129.
Norimberga, Giovanni di, 21.
Noris, Enrico di, 85, 89, 90.
Normandia, 22.
Nota avv., 182.
Novara, Antonio da, 49.
Novarini Luigi, 86.
Nucoli Nicola, 23.
Nuti Ambrogio, 106.
Nuzzi, 215.
O
Obizzi Nadal, 185.
Ochino Bernardino, 75.
Odescalchi Benedetto, 214.
Olanda, 17.
Oliva, 31.
Olivarez, 32, 57, 180.
Oltrarno, 38.
Onorio in, 71.
Orange, Principe di, 48.
Orazio, 134, 172, 218, 256, 263, 278.
Orbetello, 167.
Orfeo, 173.
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22 MANOSCRITTI DELLE
Origene, 259.
Oriolo, 32.
Orlandini Carlo, 174.
Orlandini Fabio Frane, 152.
Orléans, 98.
Orléans, Maria Luisa di, 60.
Ormus, 80.
Ornani, 60.
Orsini, famiglia, 20, 54, 206.
Orsini Camillo, 188.
Orsini Giordano, 10, 42, 97, 218, 249.
Orsini Ignazio, 137.
Orsini Lanfredini, 122.
Orsini Lodovico, 58, 73, 183, 189, 211.
Orsini Napoleone, 26.
Orso, conte, 162.
Orvieto, 43.
Orvieto, Antonio da, 233.
Ossuna, Duca di, 12, 127.
Ottaviani Donato, 262.
Otto di Firenze, 24, 31.
Ottobono, 11, 185.
Ottonai Frane, 152.
Ottone Magno, 81.
Overnia, 12, 73.
Ovidio, 155, 256, 259, 282.
P
P. G. B. 173.
Pace di Iacopo, 24, 252.
Pacini P. Antonio, 89.
Padova, 20.
Paesi Bassi, 55.
Palagi, 220.
Palagio, Tommaso del, 262.
Palagio, Guido del, 226, 262.
Palatinato del Reno, 69.
Paleologo Giov., 247.
Palermo, 57, 58.
Palermo Frane, 252.
Palliano, 77, 78.
Palma, Giovanni da, 21.
Palmerio Barone, 184.
Palmieri Marco, 22.
Palmieri Matteo, 75, 192.
BIBLIOTECHE D* ITALIA
Pamfili card., 185.
Pamfili Olimpia, 16, 183.
Panciatichi Lorenzo, 10.
Pandolfini Angelo, 224, 225.
Pandolfini Pierfilippo, 15, 39, 46.
Pandolfini Roberto, 211.
Panezio P ni , 95.
Panfili G. B., 183.
Panicarola Frane, 63.
Panicarola, p., 268.
Pannonia, 120.
Pan tini Pietro, 148.
Panvini Onofrio, 126.
Pavia, 40, 66.
Panzano, Luca da, 188, 189.
Paolo s., 83, 167, 244.
Paolo il, papa, 21, 118.
Paolo in, 9, 10, 71, 73, 77, 131, 142,
220.
Paolo iv, 73, 75, 77, 78, 79, 105, 129,
142, 147, 256.
Paolo v, 10, 12, 16, 59, 60, 61; 69, 74,
75» 76, 105, 127, 128, 129.
Papa, 9, 19, 54, 56,57, 58, 61, 66, 67,
73» 76, 95» 141» 2 °9-
Papa, Giuseppe del, 41, 236.
Papini Sante, 137.
Pappo Alessandrino, 172.
Parenti Pellegrino, 229.
Parenti Piero, 156, 277.
Parigi, 14, 55, 69, 116, 127.
Parma, 14,49» 55» 58,70, 73» 9®, 127,
130, 209.
Paruta Andrea, 185.
Paruta Filippo Maria, 185.
Passa vanti Iacopo, 218.
Pascasio, 85.
Pasquale il, 70.
Pasquino, 233.
Passerini Francesco, 87.
Passignano, 45.
Pastoris, 188.
Pastoso, 25.
Pausania, 171.
Pazzi, 25, 31.
Pazzi Alessandro, 19.
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FIRENZE
Pazzi Alfonso, 193, 281.
Pazzi, cav. 235.
Pecci Orazio, 59, 106.
Pechinoli Frane, 198.
Pegolotti Giovanni, 47.
Pellegrino Salvatore, 44.
Pellico Silvio, 116.
Pelo Angussola, S. 74.
Pepi Chirico, 39.
Pepoli Giov., 254.
Peretti Francesco, 54.
Peri Gio. Domenico, 279.
Perini Giulio, 136.
Perini Giuseppe, 122.
Perotti Nicola, 212.
Perugia, 23.
Perugia, Angelo da, 52.
Perugia, Dionisio da, 52.
Perugia, Marco da, 52.
Perugia, Onofrio da, 52.
Perugia, Sallustio da, 52.
Persia, 10, 19.
Pesaro, 20.
Pesaro, Agnolo da, 232:
Pescara, marchese di, 11, 262.
Pescia, 106.
Petrarca, 147, 168, 170, 192, 206, 226,
229, 237, 238, 239, 240, 244, 256,
260, 262, 269, 279.
Petri Pietro, 150.
Petrini Giambuono, 217.
Petronio Arbitro, 212.
Petrucci Girolamo, 86.
Piacentini Muzio, 148.
Piacentino Giov. Batt, 13, 14.
Piacenza, 14, 58, 70, 73, 127, 130.
Piancaldoli, 66.
Piccardi Frane, 156.
Picchena Caterina, 11, 16, 25, 30, 107,
242.
Piccolomini Alfonso, 11.
Piccolomini Frane, 61.
Piccolimini Fulvia, 11, 16, 183, 242.
Piccolomini Ottavio, 161.
Piccolomini Silvio, 158, 218, 257.
Pici Giov., 269.
Pico della Mirandola, 117, 263.
Pier Adamo, 118, 119.
Piero, s., 68.
Pietrasanta, 49.
Pietro Di, card., 135.
Pietro d* Emulio, 32.
Pietro Leopoldo granduca, 132.
Pietro spagnolo, 167.
Pieve, Goro dalla, 267.
Pievi, di Firenze, 46.
Pigli Stefano, 22.
Pighino, mons., 68, 71, 72.
Pignoria Lorenzo, 86.
Pignoni, 254.
Pilli Girolamo, 15.
Pinaoro Tarquinio, 105.
Pinelli G. Vinc, 152.
Pio il, 72, 76, 247, 281.
Pio IV, 58, 73, 74, 139, 142, 180.
Pio v, 74, 79, 139, 142.
Pio, vescovo, 284.
Pipino, 58.
Pisa, 9, 12, 15, 39, 46, 52, 92, 114, 135.
Pisa, Domenico da, 1 1 2.
Pisa, Giordano da, 64.
* Pistoia, 17, 22, 26, 43, 45, 48, 106.
Pitagora, 225.
Pitigliano, 41.
Pittanti Simone, 242.
Pitti Alessandro, 86.
Pitti Buonaccorso, 145.
Pitti Cosimo, 86.
Pitti, famiglia, 145, 270.
Pitti Iacopo, 21.
Pitti Lorenzo, 86.
Pitti Roberto, 191.
Pitti Vincenzo, 86, 87.
Plinio Caio II, 259.
Plutarco, 212, 258.
Pochini Antonio, 116.
Poggibonsi, Nicolò da, 221.
Poggi Giov.. 188.
Poggio, 243, 244, 247, 248, 255.
Poggio, Iacopo di, 138.
Poggio Venere, 50.
Polenta, Guido da, 42, 59.
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24
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Poliziano Angelo, 31, 82, 94, 264,
Polo, card., 9.
Polonia, 55, 58, 60, 75, 129.
Poltri Domenico, 139.
Poltri Placido, 81.
Polverosa, 45.
Ponte Cesare, 113.
Ponzio Pilato, 192, 244.
Popoleschi Bartolomeo, 52.
Popoli, 46.
Poppi, 48, 252.
Porcacchi Tommaso, 257.
Porcello, 192.
Porcelloni Sebastiano, 151.
Porcia Alfonso, 185.
Portici, 40.
Portinari Folco, 85, 123.
Portinari Tommaso, 85.
Portoferraio, 183, 217.
Portogallo, 54, 72, 127, 130, 187.
Portogallo, ambasc. di, 9.
Potenza, conte di, 16.
Pozze, Lorenzo delle, 86.
Praga, 14.
Prat Gaspare, 214.
Prato, 39, 45, 91, 106, 165.
Prato, Balestruccio da, 34.
Prato, Bartolomeo di, 147.
Prato, Francesco da, 226.
Prato, Giovanni da, 52.
Prato, Niccolò da, 26.
Prato, Torello da, 52.
Premilcuore, 40.
Presto Giovanni, 226.
Prete, del, Matteo, 73.
Priori di Firenze, 21, 36.
Prisciani, 218.
Priuli Antonio, 185.
Probi Valerio, 212.
Prudenzio, 155.
Pucci Alessandro, 149.
Pucci Antonio, 81.
Pucci Dionigi, 36.
Pucci Lorenzo, 140.
Pucci Pandolfo, 25.
Pucci Pietro Antonio, 99.
Pucci Roberto, 19.
Puccinelli Placido, 125.
Pulci Luca, 232.
Pulci Luigi, 109, 232.
9
Quaini Gregorio, 203.
Quaratesi Andrea, 147.
Quarenghi Flavio, 86, 87.
Quarino L., 87.
Quattrosanti card., 46.
Queva Alonso, de la, 127.
Queva, de la, cardin., 127.
Quintiliano, 222.
Quirini cardin., 61.
R
Rabatta, Agostino da, 201.
Radda Antonio, 200.
Rodicofani, Pietro di, 234.
Ragnalani Filippo, 224.
Raimondi Carlo, 108.
Raimondi G. B., 145, 146.
Rainaldi, fam., 100.
Raineri, conte, 34.
Ramirez Leonora, 8i.
Rampicolli Antonio, 142.
Rampolongo Antonio, 142.
Rapolano, 167.
Ravenna, 70, 199.
Raymond Giov., 249.
Raynal P., 154.
Reali, Antonio de\ 65.
Redi, 84.
Reggio Gaspare da, 259.
Regino Antonio, 259.
Remigio, 269.
Rena, Cosimo della, 47, 126.
Rena, Francesco della, 32.
Restori Teresa, 174.
Rettori di Prato, 39.
Rho Gio., 86.
Riario ab., 77.
Riario mons., 71.
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FIRENZE
Ricasoli Orazio, 150.
Ricasoli Pandolfo, 11, 16, 183.
Ricasoli Porzia, 105.
Ricca, p., 194.
Riccardi Cosimo, 209.
Riccardi Frane, 66.
Ricci Ippolito, 126.
Ricci Giovanni, 52.
Ricci Giuliano, 86, 157, 203.
Ricci, mons., 58, 179, 187.
Ricci Pierfranc, 133.
Ricci Olimpio, 31.
Ricciardi, 187.
Ricciardi Alfredo, 34.
Ricciardi G. B., 200, 215, 241.
Riccio, Agostino del, 41, 42, 237.
Richelieu card., 161, 163.
Riconesi Anton Maria, 81.
Ridolfi Francese, 97.
Ridolfi G. B., 15, 18.
Ridolfi Lorenzo, 20.
Ridolfi Tommaso, 36.
Ridolfini Pietro, 103.
Riformatori di Firenze, 12.
Riga, Pietro da, 83.
Rigoccio Giorgio, 234.
Rilli Iacopo, 188.
Riminaldi Gianmaria, 178.
Rimini, 20, 68, 199.
Rinaldi Ànt., 196.
Rinalducci G. B., 183.
Rinuccini Alamanno, 37.
Rinuccini Ottavio, 270.
Ripoli, 68.
Rivalta, Giordano da, 64.
Robbia, della, Luca, 138, 211.
Roberto da S. Marino, 109.
Roberto di Nave, 122.
Roberto duca, 70, 189.
Roberto, re, 27, 34, 191.
Rocca, Michele della, 48.
Roccatagliata Ant, 179.
Rocro, fam., 188.
Roggia, Iacopo della, 84.
Roma, 10, 11, 17, 19, 20, 23, 25, 26,
43» 55» 66, 73, 126, 130, 145.
Romagna, 67, 68.
Romagnano, 219.
Romagnesi Giov. Dom., 183.
Roman di Romano, 184.
Romani, 9.
Romano Egidio, 90.
Romilli Eleonora, 219.
Roncionl R., 196.
Rondinelli Francesco, 18, 84, 86.
Rosa Salvatore, 151.
Rosignana, 167.
Roselli Antonio, 52.
Rosselli Stefano, 85.
Rossetti Marco, 54,
Rossi Andrea, 233.
Rossi, de, mons., 110.
Rossi, de* Pino, 132.
Rossi Elvira, 181.
Rossi, fam., 100.
Rossi Giovanni Cino, 181.
Rossi Isabella, 117.
Rossina, 11, 242.
Rosso, Frane, del, 114.
Rosso, Maddalena del, 16, 25, 107,
Rota, 54.
Rovere, della, Vittoria, 12 1.
Rubeo, maestro, 21.
Ruccellai Orazio, 150.
Ruffo Sesto, 212.
Rufi Francesco, 277.
Ruggieri Giulio, 55.
Ruicio Pietro, 84.
Rusci Franchino, 34.
Rusci Giovanni, 104.
s
Sabbione tta, 185.
Saccenti, 213.
Sachetti Andrea, 78.
Sacchetti Franco, 173, 280.
Sacchetti Giulio, 58, 87, 99, 161.
Sacripante card., 138.
Sacrobosco Giov. da, 258.
Sadoleto, card., 71.
Sadoleto Paolo, 213.
26 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Saffo, 244, 256, 262.
Salimbeni Nicolò, 118, 119, 120.
Salisbury, vescovo di, 65.
Sallustio, 218, 258, 261.
Salvagnoli Vinc, 174.
Salvatore, s., 166.
Salvemini Gius., 199.
Salvetti Pietro, 200.
Salvetti Tomaso, 52.
Salvi Alessandro, 53.
Salviati Andrea, 39.
Salviati duca, 171.
Salviati Iacopo, 20, 263, 266.
Salviati L., 49, 89, 113, 270.
Salviati Giannozzo, 264, 265.
Salviati Maria, 124.
Salviati Tomaso, 64.
Salvini Anton Maria, 31, 99, 208, 2
Salutati Benedetto, 27.
Salutati Coluccio, 237, 238.
Saluzzo, 55, 127, 128, 180.
Sampieri card., 183.
Sanctis, de, Alessandro, 99.
Sandigliano, 188.
Sangallo, Antonio da, 47, 193,
Sanleolini Sebastiano, 148, 268.
Sannazzaro Iacopo, 146.
Sansach, mons., 14.
Sanseverini Paolo, 219.
Santacroce Prospero, 77.
Santi Leone, 86.
Santi Ottavio, 236.
Santini Bartolomeo, 107.
Santini Matteo, 11, 30, 242.
Santis, De, Giuseppe, 132.
Sanudo Andrea, 184.
Sanzio Raffaello, 173.
Sarchiani Gius., 133.
Sardegna, 50.
Sarpi Paolo, 16.
Sarrini Eusebio, 86.
Sassetta, 40.
Sassetti Filippo, 80, 105.
Sassoferrato, 53.
Sassonia, 21.
Santa Croce Prospero, mons., 9.
Santacroce P., 113.
Sauli Pietro, 148.
Savelli Paolo, 74.
Savelli Troilo, 32, 58, 104, 113.
Savello, card., 86.
Saverio Frane, 172, 215.
Savini ab., 178.
Saviozzo, 227.
Savoia, cardin. di, 75.
Savoia, duca di, 10, 14, 15, 55, 56, 58,
72, 128, 281.
Savoia, Eugenio di, 236.
Savoia, Tomaso di, 195.
Savonarola Girolamo, 16, 19, 25, 78,
93» 116, 133, 134, 158, 246.
Savorgnan Ascanio, 53.
Savorgnan Federico, 185.
Sarzana, 35, 167.
Sbarra Frane, 162.
Scaglia cardin., 61.
Scala Bartolomeo, 91, 232.
Scala Lorenzo, 1 1 1 .
Scalabrino Pietro, 214.
Scali Cosimo, 11, 25, 30.
Scali Giulio, 266.
Scandella Gaetano, 216.
Scandinavia, 206.
Scapinelli Ludovico, 49.
Scauzzi Luigi, 236.
Scarioni Lionardo, 201.
Scherno, Accad. dello, 213.
Schiavonia, 242.
Schroeter, 112.
Sciathanras, Re, 19.
Scioppi Gaspare, 86.
Scipioni P., 192, 198, 228.
Scolari Filippo, 138.
Scoti Giorgio, 148.
Scozia, 131.
Segaloni, 174.
Segaloni Francesco, 86, 126.
Segato Girolamo, 117-
Seghini Mario, 216.
Segni Agnolo, 88.
Segni Alessandro, 66.
Segni Bernardo, 89, 138, 143, 211.
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FIRENZE
27
Sellaro Iacopo, 265.
Sellorì, 257.
Sei vago, 147.
Selvago Gabriele, 79.
Semifonte, 24.
Semproni, fam., 100.
Sempronio Gio. Leone, 219.
Senatori di Firenze, 15.
Seneca, 20, 244, 271.
Senofonte, 259.
Seratici Nicolò, 263.
Serdini Simone, 118.
Sermoneta, 95.
Sermone ta, card, di, 77.
Sernicola Carlo, 236.
Serragli Angelo, 106.
Servio M., 212.
Serzelli Vincenzo, 11, 30, 107, 242.
Sessi Giov., 167.
Settano Q., 200.
Settimello, Arrigo da, 159.
Settimio, 212.
Severino vesc, 216.
Sforza Almenio, 249.
Sforza, card., 105.
Sforza Francesco, 227, 228.
Sforza Galeazzo, 19.
Sforza Ludovico, 180, 186.
Sgambati Priore, 161.
Sicilia, 11, 40, 70, 72, 74.
Siena, 11, 12, 13, 18, 19, 20, 23,
77, 106, 142, 160, 173, 233.
Siena, Aldobrandino da, 32.
Siena, Giorgio da, 59.
Sigismondo conte d* Arco, 97.
Sigismondo imp., 72, 227.
Sigismondo, padre, 81.
Silorata, 181.
Silva Luigi, 219.
Silvago Gabriele, 73.
Silverio, s., 81.
Simone, 33.
Sinalunga, 179.
Si ni Frane, 188.
Sisto IV, 70, 72.
Sisto v, 74, 75, 142, 175.
Socrate, 252.
Soderini Agnolo, 26.
Soderini Frane, 15, 18.
Soderini Giov. 26, 157, 257.
Soderini Piero, 15, 18, 80, 123.
Soderini Tommaso, 151.
Soldani Iacopo, 84.
Solimano, re, 72.
Solino, 219.
Somma, Agazio di, 130.
Somma, duca di, 78.
Sommaia, Girolamo da, 17, 18, 76,
107, 151, 267.
Sommaripa, Marco di, 255.
Sordini Lorenzo, 82.
Sospello, 109.
Sozzini G. B., 1 18.
Spada, 91.
Spadini Filippo, 11.
Spagna, 11, 58, 75, 95, 127, 128, 129,*
180, 195, 215.
Spagna, ambasc. di, 9.
Spagna, re di, 10, 55, 72, 73, 76, 126.
Spazzini, 214.
Spina Piero, frate, 80.
Spinelli Lorenzo, 11.
Spini Gherardo, 257.
Spini Gi eri, 220.
Spino Pietro, 269.
Spinola Francesco, 47.
, Spinola Lercara, 231.
Spirito, s,, 15.
Squittinii, 38.
Stabili Cecco, 25, 26, 46.
Stabili Francesco, 11, 17, 32.
Stampa Ermete, 31.
Stampa Gaspara, 181.
Statuti, 50, 51, 53.
Stazio, 32, 256, 268.
Stefani Melchiorre, 144.
Stefano, b., 123.
Stefano, s., 122, 167, 281.
Stibbi Pierpaolo, 11, iò, 25.
Stigliani G. B., in.
Stockolma, 84.
Stoldo, 257.
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28
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Strocchi Giov., 192.
Strozzi Carlo, 26, 43, 44, 45, 46, 50,
65, 138.
Strozzi, famiglia, 122.
Strozzi Filippo, 16, 19, 106, 155.
Strozzi G. B., 86, 87, 164, 213, 263,
266, 267, 268, 269.
Strozzi Giulio, 86, 87.
Strozzi Leone, 19.
Strozzi Lorenzo, 50, 138.
Strozzi Luigi, 126, 138.
Strozzi Palla, 122, 231.
Strozzi Pietro, 19, 13, 56, 106, 107.
Strozzi Vincenzo, 150.
Stuard Maria, 182.
Sturoli Domenico, 182.
Subiaco, 43.
Sultano, 22.
Superchio Girolamo, 77.
'Suriano Antonio, 10.
Suriano Michele, 54.
Suser Niccolò, 272.
Susini Pietro, 98, 236, 263.
Svetonio, 134.
Svezia, Cristina di, 18, 85. ,
Svizzera, 73, 76, 129.
T
Tacito, 270.
Taddeo, 139.
Taia, mons., 58.
Talbot Giacomo, 182.
Tanfuro, Domenico del, 37.
Tanini Gerolamo, 266.
Tansillo Luigi, 268.
Taro, Val di, 58.
Tarsia G. M., 266.
Tarugi Stefano, 220.
Tasso Bernardo, 269.
Tasso Torquato, 199, 213.
Tassoni Alessandro, 198.
Teano, 71.
Tebalducci Lorenzo Giacomino, 105,
146.
Tedaldi G. B., 272.
Tegrini Giovanni, 241.
Tegrini Niccolò, 241.
Teisero Antonio, 85.
Telchain Bernardo, 61.
Teli Guglielmo, 100.
Temistocle, 171.
Tempi, 11.
Teodoli Carlo, 62.
Teofilo, ro6.
Terenzi Luca, 236.
Terenzio, 32, 113, 241.
Terminio Antonio, 234.
Terracina, vesc. di, 71.
Terra del Sole, 18.
Terrasanta, 70.
Terricciola, 167.
Terza, marchese de la, 240.
Tessalonica, 211.
Testi Fulvio, 213.
Thomson Iacopo, 117.
Tiburzio M., 68.
Ticchi Beda, 133.
Tiepolo, 139.
Tiepolo Baiamonte, 134, 179.
Tiepolo Frane, 184.
Tiepolo Lorenzo, 185.
Tighetti, 69.
Timoteo, 171.
Tinucci Nicolò, 18, 37, 47, 228.
Tiro, Apollonio di, 189.
Tito Livio, 25.
Tito Sigismondo, 142.
Todeschi L., 87.
Todi, Iacopone da, 168, 169.
Toffetti Zilia, 219.
Toledo, duchessa Eleonora di, 95, 97.
Toledo, Luigi di, 77.
Toledo, Pietro di, 72.
Tolentino, Niccolò da, 262.
Tolentino, Nicola s. da, 105.
Tolomei Giacomo, 118.
Tolone, 72.
Tomassini Antonio, 122.
Tombarelli Giovanni, 239.
Tommaso Francesco, 283.
Tommasoni Tom., 254.
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FIRENZE
Tonini Andrea, 272.
Tordi, card., 74.
Torelli M. Lelio, 61, 66.
Tormes, conte di, 185.
Tornabuoni Giov. Sim., 36.
Tornabuoni Lionetto, 25.
Tornaquinci Bartolomeo, 226.
Torre, Della, ambasc, 134.
Torre, Duca della, 185.
Torri Gerolamo, 86, 87.
Tozzetti Aless., 51.
Toscana, 12, 17, 24, 25, 29, 45, 55, 59,
129, 132, 138, 243.
Tolomei Claudio, 48, 161, 162, 164.
Toscana, duca di, 11, 76, 92, 97, 117.
Tosinghi Pierfrancesco, 36.
Transilvania, princ. di, 9.
Trapezunzio, 192.
Trasibulo, 171.
Trecate, 186.
Trento, 14, 68, 76, 77, 129, 131, 180.
Treviso, 194.
Tripalle, 167.
Tripoli, 31.
Trivisan Domenico, 10, 160, 209.
Trivulzio Antonio, 23.
Troia, 36.
Troiani Antonio Gregorio, 148.
Tron Andrea, 159. 1
Tron Priamo, 184.
Trotto Ferrante, 67.
Tunisi, 56, 73.
Turchi, 9, 10, 13, 25, 55, 72, 73, 74,
79, 106, 129, 160, 209, 214, 269,
281.
Turi Camillo, 98.
Turpino, are, 238, 240.
U
Ubaldi Ubaldo, 52.
Uberti Alessandro, 226.
Uberto, 22.
Uccelli Antonio, 157.
Uccelli Pietro, 97.
Ughelli F., 86, 87, 125.
Ughi Giuliano, 108, 144.
Ugo, conte, 24.
Ugolino, conte, 12, 219.
Uguccioni Buondelmonte, 161.
Umena, Duca di, 73.
Ungheria, 10, 16, 74, 108.
Upezzinghi Scauzzi Luigi, 236.
Urbano vi, 71, 75.
Urbano vii, 142.
Urbano vili, 59, 60,79, I2 9» 163,
209.
Urbino, 58-, 77.
Urbino, duca di, 20.
Uzano Nicolò, 229.
V
Vacchero, 10, 128.
Vada, 167.
Vaglierini G. M., 87.
Vai mons., 207.
Vaiani Vaiano, 25, 107, 242.
Valdarno s. Giov., 154.
Valdelsa, 38.
Valdisieve, 38.
Vaientino, duca, 46.
Valenzè, card., 57, 60.
Valiana, Santi di, 32.
Valiera, 16, 183.
Valla Fabrizio, 75.
Valla Lorenzo, 264.
Valletta, Giovanni di, 74.
Vallombrosa, 45, 66, 81, 174.
Valori Baccio, 59, 152.
Valori Bartolomeo, 20, 138.
Valori Filippo, 65.
Valtellina, 10, 55, 69, 128, 129, 131.
Vanni Frane, 41.
Varchi Benedetto, 12, 19, 31, 40, 139,
143, 147, 149, 150, 151, 213, 249,
250, 257, 264, 266, 269, 278*
Varlungo, Cecco da, 154.
Vasari Giorgio, 104.
Vasto, march, del, 15.
Vecchi B., 87.
Vecchietti Bernardo, 80.
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30
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Vecchietti G. B., 80, 236.
Vegio Maffeo, 255, 281.
Veles, march, di, 180.
Velluti Donato, 145.
Veltroni p., 218.
Venezia, 9, 10, 11, 14, 20, 23, 42, 47,
49» 53, 54, 57, 59, 67, 76, 79, 94,
129, 130, 160, 227.
Venturi Andrea, 265.
Venturi U., 86.
Verallo, card., 77.
Verdi Bernardo, 193.
Vergerio Pier Paolo, 244.
Vergy, Gabriella di, 202.
Verona, 16.
Verona Flaminio, 185.
Verrua, conte di, 129, 187.
Vescovi, 54, 64.
Vespucci Amerigo, 80.
Vespucci, famiglia, 97.
Vespucci Guidantonio, 36, 123.
Vettori Francesco, 43, 59.
Vettori Piero, 14, 19, 41, 80.
Vezosi Emilio, 149.
Vico, Tomaso di, 218.
Vicomanno Iacopo, 13.
Vienna, 55, 196.
Viglienna, march, di, 73.
Vignacourt Alofio, 48.
Villani Filippo, 26, 262.
Villani Giovanni, 26, 30, 46.
Villifranchi, 208, 209.
Villifranchi G. Cosimo, 200, 236.
Vimercate Giov., 77.
Vinci Pietro, 33.
Vinta Belisario, 48.
Vinta Francesco, 147.
Violante di Baviera, 17.
Violi Filippo, 276.
Virgilio, 32, 172, 244, 256, 284.
Virtuosi, 173.
Visconti Bernabò, 185.
Visconti Bruzzio, 280.
Visconti Cesare, 184, 185.
Visconti Filippo Maria, 47.
Visconti Giangaleazzo, 44, 227, 238.
Visdomini Ant. Fran., 109.
Viterbo, Annio 4a, 50.
Viterbo, Erasmo da, 233.
Viterbo, Nicolò da, 52.
Viterbo, vescovo di, 77.
Vittoria Granduc, 41, 81.
Vittorini Fabio, 212.
Viviani Vincenzo, 1 26.
Vizani Pirro, 211.
Volterra, 15, 48, 49, 122, 177.
Volterra, Giusto da, 40,
Ximenes Leonardo, 251.
Ximenes Ferdinando, 87.
Z
Zaffarino, 229.
Zambeccari Diana, 183.
Zambeccari Gius., 42.
Zambeccari Ludovico, 60.
Zambeccari, vesc, 66.
Zamboni Giuseppe, 188.
Zanobi, Girolamo, 86.
Zelini G. B., 219.
Zeno Carlo, 247.
Zeno Iacopo, 207.
Zeno Pier Caterino, 278.
Zeno Pietro, 184.
Zerbini, 209.
Zipoli Perlone, 261.
Zon Giovanni, 184.
Zuccaro Federico, 20, 254.
Zucconi Ferdinando, 192, 194.
W
Wagner Cristiano, 85.
Weber Lorenzo Maria, 202.
Weimar, duca di, 25.
Wormd Olao, 85.
Wanhal Giov., 112.
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INDICE DEI CAPOVERSI
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INDICE DEI CAPOVERSI
A cosi lauta mensa, 163.
A Dio rubella et a natura move, 1 48.
A dormir su la paglia il zelo a spin-
to, 200.
Addio ser Carlo, bon dì misier lo An-
gora vio, 112.
A frate Iohanni della Verna, 169:
Ah devote persone, ah poverini, 13.
Ah quanti il cielo, ah quanti, 266.
Ahi bene sguarda Cristo in croce sta-
re, 197.
Ahi donna grande, possente e magna-
nima, 191.
Ahimè meschina quanto longamente,
191.
Ahi misero me, tropp' alto il volo, 163.
Ahi, vie più saldo e più agghiacciato
core, 161.
Ai fals ris per quo tradì haves, 197.
A T apparir del nuovo sole ardente,
204.
Al chiaro suon d' un petto umile e
piano, 268.
Al colle, al bosco, al prato, 268.
Alle fiorite sponde, 268.
Allor che V alba appar lucida e que-
ta, 268.
Alma eh* in ciel foste creata e poi, 1 10.
Alma felice che al ciel se' gita, 280.
Alma gentil nelle più belle membra,
228.
Al mondo non è sì aspro e sì super-
bo, 189.
Al monte santo Giesù apparia, 191,
221, 273.
Almo sagrato spirto, 268.
Al nome fia dell' alto Idio chortese, 24.
Al nome del Signore, di tutti i sancti,
223.
Al nome sia dell' alto Dio adorato, 223.
Al nome sia dell' altessima reina, 221.
Al nome sia di Dio che tutto vede,
265.
A 1' ombra tra bei fiori, 204.
All' amor eh' è venuto, 171.
All' apparir del giorno, 205.
Al luogo del Capitolo assegnato, 117.
All' aura i patrii miei fuochi fumanti,
236.
Al padre, al figlio, allo Spirito santo.
189.
Al poco giorno et al gran cerchio
d' ombra, 197.
Al tempo che corre oggi io dico che,
118.
Alte quattro virtudi, 170.
Alto signore eterno, 205.
Alto stendardo e ghuida del mio co-
re, 229.
Altri punge, altri lega et altri infiam-
ma, 270.
Altro nuovo languire, 231.
Al tuo dolce pallore, 269.
Al vostro dolce azzurro, 269.
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34
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Alza, Filli, i begli occhi e fugitive,
268.
Alzando gli occhi i' vidi Maria bella,
274.
Alzando gli ochi stanchi al fin con-
templo, 120.
Amando con affetto, 273.
Amar non vo' % te mondo pien di guai,
f 169, 274.
Amate la Iustitia o voi che sete, 118.
Amico sappi certo che '1 villano, 120.
Ammiro nel tuo sen gigli spiranti, 163.
Amo il desio che nel mio petto ha
loco, 178.
Amor che a mie' martir già desti pa-
ce, 119.
Amor che m' ami, 169.
Amor che movi tua virtù dal celo, 197.
Amor che ne V età tenera et fresca,
1 19.
Amor che nella mente mi ragiona, 197.
Amor colle suo mani il cor mi tolse,
229.
Amor contraffatto, 170.
Amor da che convien pur eh' io mi
doglia, 197.
Amor della man destra il zanco lao,
235.
Amor di cantate, 170.
Amor di povertade, 170.
Amor divino amore, 170.
Amor dolce sanza pare, 171.
Amore che muovi el cielo per tua vir-
tude, 191.
Amor negli occhi ha di costei la se-
de, 162.
Amor per cui virtù mio cor vivea, 229.
Amor quando nella sua croce miro,
168.
Amor quanto diletto, 168.
Amor tu vedi ben che questa donna,
197.
Amor Yhesù amore, 168.
Amor Yhesù coir infocati dardi, 168.
Amor Yhesù consenteme, 1 1 5.
Anch' io longa stagion dissi e durai, 1 78.
Anco questo o sorte infausta, 208.
Andrà pur sempre ma' co* venti aver-
si, 228.
Angioletta gentil, da quale sfera, 195.
Anima benedetta, 169, 190, 273.
Anima che disideri, 274.
Anima che sse' levata, 171.
Anima desiderosa, 171.
Anima ingrata da po' che vuol se-
guire, 191.
Anima mia creata gentile, 170.
Anima mia, deh torna da me, 191.
Anima tenerella, 171.
Animato splendor face volante, 208.
A nostra torta vita nessun passo, 265.
Antichi amanti o ella buona e bella,
229.
Antonio, il grande sdegno in che io
mi truovo, 229.
Anzi gli accresce, ond* io mai non im-
petro, 266.
Appena adorno di purpurei panni, 208.
Ardenti d'amore, 190, 274.
Armando io son, che a nobil' opre
accinto, 163.
A Roma che si vende ? le parole, 232.
Assai mi sforzo guadagnare, 169, 274.
Assumpta est Maria nel ciel superno,
118.
Assunto a grand* onor la tua gran-
dezza, 208.
A" tante fiamme dura pietra algente,
270.
A te de' Toschi sire, 270.
Audite intenzione, 189.
Audite magnalia Dicam vobis qualia, 35
Audite una tencione, 169.
Ave del verbo eterno genetrice, 190.
Ave di Cristo corpo intemerato, 1 1 9.
Aye gratia piena da Dio electa, 168.
Ave, padre sancissimo, salve, ave, 227.
Ave pastor della tua sancta madre, 227.
Ave magna regina incoronata, 191.
Ave novo monarcha inclyto et vero,
227.
Ave regina vergine Maria, 23.
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FIRENZE
35
Ave virgo Maria di gratia piena, 109.
Ay falso riso perchè m' ài tradito, 238.
Barbara ancor coi luminosi soli, 163.
Beato conte voi poi che dal cielo, 1 1 o.
Bella, quieta e santa, 268.
Bel passerin sola delizia e cura, 208.
Ben che dall' Austria la città regina,
207.
Benché priva di cor, d' immenso amo-
re, 164.
Benché tornar non veggia, 231.
Ben dovrei dentro al cor lieto gioire,
204.
Ben è cosa leggiadra, 115, 171, 274.
Benedetto ne sia lo giorno, 274.
Benedetto sia '1 giorno, 1' orf e '1 pun-
to, 94. •
Ben mi credea passar mie tempo ornai,
191.
Ben morrò d' amore, 1 68, 1 70.
Ben poteo del Bronzin la mano e l'ar-
te, 149.
Ben poteste, Bronzin, col vago alte-
ro, 150.
Ben tu, Barbaro Scita, 269.
Bianca massa di Cerere ponea, 178.
Biasmato a torto son, nessun me scu-
sa, 189.
Buon dì, signori miei, 200, 208, 236.
Cacciata ohimè da sì crud' orche et
belve, 267.
Cadde la forte rocca, alto rimbomba,
208.
Campioni favolosi, 195.
Canchero che vi mangi, ascoltatori,
161.
Canta, o musa, lo sdegno et V ira ar-
dente, 176.
Cantiamo alla reyna, 170.
Canti ognun eh' io canterò, 94.
Canti pur salda fé', caldo desio, 163.
Canto quella terribile congiura, 134.
Cappellano, vi mando un bel popone,
162.
Cappellan, sono i principi ai poeti, 162.
Cara speranza mi mantieni in vita, 191,
Carco forse talhor di sdegno amico,
23'.
Caro amoroso neo, 269.
Caro signor Antonio riverito, 209.
Che debb' io far, monsiur, che mi con-
sigli, 13.
Che dico alle sue prole, 163.
Che fai anima predata, 169.
Che fai Pietro da Morrone, 169.
Che fai tu Echo mentre eh' io ti chia-
. mo ?, 118.
Che fai tu peccatore, 273.
Che farai fra Iacopone, 169, 274.
Che farai sottomito, 190, 274.
Che giova, anima stancha, a* nostri
guai, 229.
Che io ceda, empio ladrone, al tuo fu-
rore, 209.
Che più grave, più duro e più infeli-
ce, 266.
Chi ama in verità prima odia se, 274.
Chi ci vedesse el mio dilecto, 170.
Chi con furioso piè calca il sentiero,
208.
Chi è Cristian chiamato, 275.
Ch' i' nV era adormentato, 273.
Chi non sa com' è fatto il Paradiso,
94.
Chi non vede non crede, 200.
Chi potrà mai di voi le labbra chiu-
se, 268.
Chi segue amor carnai perfido et rio,
118.
Chi sente d' amore, 230.
Chi serve Iddio con purità di chuore,
1 90.
Chi si ancide sì presto, 205.
Chi veste il color verde ancor since-
ro, 270.
Chi voi ballare a rigoletto, 190.
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36
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Chi vorrà nel ciel salire, 190, 273.
Chi vuol a Cristo aver compassione,
197.
Chi vuole avere certezze, 24.
Chi vuol sua libertà vii pregio ven-
dere, 267.
Chi vuol veder qua giù cosa novella,
1 19.
Chi vuol veder qual' è caduco e frale,
Chiunque mi riguarda in queste sale,
162.
Ciascun amante che ama '1 Signore,
168, 190, 273.
Ciascun con riverenza, 274.
Ciascun divoto che Gesù disia, 168.
Ciascun fedel Cristian de' confessare,
190.
Ciascun prieghi di core, 275.
Cigno gentil che peregrino e solo, 1 1 o.
Cinque sensi miser pegno, 1 70.
Cintia stava in giardin ridente e a-
meno, 208.
Ciò che tu fai ben pensa et misura,
1 20.
Cipriani gentil, se le mie carte, 163.
Clorida allor che il gallo il di richia-
ma, 209.
Cogli occhi eh* aio in capo, 1 69.
Col cor contrito et lagrime cocente,
1 10.
Col cor pien di pietade e di spaven-
to, 193.
Colla mente faccian festa, 190.
Colui che solca il mare a tutte V ho-
re, 118.
Come dinanzi a Gesù Cristo fuggirai,
274.
Come esser può d' impuro career te-
dio, 205.
Come farò giammai» 274.
Come o mio vivo sol chiara mia luce,
204.
Come per dritta linea V occhio al so-
le, 227.
Come per hibernal freddo ristretto, 229.
Come poss' io celato, 269.
Com* hor lasso part' io, dov' hor mi
guidi, 235.
Compangnio Idio te guardi e tu ben
venchi, 36.
Compie T anno che al Signore, 200.
Con alegro disio, 273.
Con ben temprato legno, 161.
Concorre in te 1* etade, el merto o
Sauli, 79.
Con desiderio vo cercando, 115, 273.
Con profondato dolore, ni.
Contessina alla morte, anzi alla vita,
205.
Contro questi maligni empi Spagnuo-
li, 236.
Conviensi all' om sè tucto a Cristo
dare, 197.
Corpi celasti e tutte Y altre stelle, 227.
Così nel mio parlar voglio essere as-
pro, 197.
Cosi potessi far di nulla meno, 232.
Cosmo, non più grandezza, è già ve-
nuto, 208.
Costei nel cui bel seno io son costret-
to, 195.
Cristo amadore verace entendanza, 171.
Cristo amor diletto, 168.
Cristo mio diletto, 171.
Cristo onnipotente, 169.
Cristo Yhesù sostegno, 169.
Crudo ciel che t' ho fatt' io, 200.
D
Da' bei lidi che mai caldo nè gielo,
266.
Da che 1' aurea catena, 267.
Da ciel mandato a salutar Maria, 1 90.
Da ciel venuto a salutar Maria, 274.
Dal dì che duro, iniquo, invido fato,
266.
Da le due vaghe et amorose stelle, 236.
Dall' albergo paterno, 163.
Dall' altro mondo a scriver ci siam
mossi, 209.
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FIRENZE
37
Dal vicario di Cristo ardente e pio, 267.
Da poi che il mio terreno, 231.
Da poi ch'io ti lascia* Cristo Yhesù,
169.
Da poi che 1' huomo fu da Dio crea-
to, 193.
Da poi che '1 sol da noi fece partita,
204.
Da poi ch'io ti lassai, 115.
Datemi per pietade una sassata, 208.
Date sol quant' io pasco e quant' io
colo, 269.
D' atro dunque livor infuso e tinto,
267.
David il masueto, 163.
Deh dolze redentore, 232.
Deh Clori mia gentil, consenti ormai,
270.
Deh come posso io mai senza dolore,
204. ,
Deh fra quante orche e belve, 269.
Deh lasciarti stare a piedi et a caval-
lo, 265.
Deh lassa me, dov' è la mia speran-
za, 221.
Deh non v' incresca se spese o affan-
no, 120.
Deh pietà prendi homai de' miei mar-
tiri, 204.
Deh porgi mano a Y affannato inge-
gno, 14.
Deh quanto fu infiammato, 169.
Deh signor mio, non erre, 269.
Deh udite un poco amanti, 94.
Deh vengati pietà del mio dolore, 110.
Deh venite, donne, a vedere, 270.
Deh vien lucente Apollo e la sacrata,
Dei più sanguigni e più candidi fiori,
no.
Del capitol fratesco air assegnato, 32.
Del gran Giulio ministro, augusto no-
me, 120.
Del mar d' Adria nel seno antica gen-
te, 236.
Del mio bel Tirsi il loco, 163.
Della fede dirò prima, 170.
Dell'insegne di morte, 162.
Deponi ornai, deponi, 164.
Depor 1' imperiai paludamento, 178.
Destati peccatore, 168, 190, 274.
Di bugie da diverse bocche uscite, 268.
Dicesette anni à già rivolto il cielo,
229.
Di che ridi mai più ?, 200.
Diciendo o padre che ne' cieli stai, 23.
Dido, chi giace entro quest' urna ?
un' urna, 269.
Di due infelici e sfortunati amanti, 103.
Dieci da Dio abbiam comandamenti,
22.
Di Giambattista, o Santo, il nome a-
vete, 208.
Di Giesò Christo sommo redentore,
221.
Dilecto Yesù Cristo chi ben t' ama.
115, 168, 274.
Diletto Yesù Cristo, 168, 170, 190.
Di lodar non covelle ho nel pensiero,
269.
Dimmi chor mio, non mio, ma di cho-.
lei, 232.
Dimmi per tuo honore, 168.
D' ingegno destro al ben non all' er-
rore, 268.
Di nove cose si lamenta il mondo, 227.
Dio venne in carne per riconperare,
197.
Di quanto fu 'nfiamato, 274.
Di questo mondo nessuna ragione, 47.
Direm come fece aquisto, 112.
Di smeraldo vorrei la casa e '1 tetto,
268.
Disse il tempo alla morte: abbatti al
suolo, 208.
Disse mastro Cipolla a ser Aglietto, 267.
Dite, di grazia, amanti, 267.
Ditemi, donne, come vien chiamata,
265.
Dite per vostra fé', 162.
Di voi mi duol che tra procelle e sco-
gli, 269.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Doglia mi reca nello core ardire, 197.
Dolco pertsierche mie acerbe pene, 269.
Dolci aurette che queste bell'onde, 231.
Dolcissime d' amor labbia rosate, 270.
Dolcissimo desir più dolce nome, ni.
Dolcissimo singnore Gesù Cristo, 223.
Dolor, lacrime agi* occhi, al cor so-
spiri, 270.
Donna del ciel eh* innanzi il parto e
poi, 268.
Donna del ciel, se V umiltate e '1 pian-
to, 233.
Donna del paradiso, 170.
Donna gentil che drittamente al cielo,
in.
Donna io mi parto e nel partir le pri-
me, 266.
Donna, V orgoglio tuo lacera e svena,
195.
Donna pietosa di novella etade, 197.
Donna, qualora il vostro crin rimiro,
236.
Donna real dal cui bel sen fecondo,
270.
.Donne che caste et belle oltr' a misu-
ra, in.
Donne che di saper tanto vi cale, 269.
Donne che havete intellecto d' amore,
197.
Donne di nuovo il mio cor s' è smar-
rito, 94.
Donne mie, voi non sapete, 94.
Donne nel cui bel sen s* annida amo-
re, 268.
Donne non è dovere, 270.
Donne per cui in forme inusitate, 270.
Donne sagge et pudiche, in.
Donne, un liquore vi voglio insegna-
re, 1 20.
D' onor e stupor carca, 267.
Dopo il dormir, doppo il mangiare e
'1 bere, 270.
Dopo quest' allegrezze. 169.
Dove corri, o giovinetta, 92.
Dove mi traggi o Clio ? qual nuovo
ardore, 208.
Dove rivolgerai, Lidia, le piante, 162.
Due forosette, ser Ventura, bionde, 280.
D' una et d' altra pietà mi stringie a-
more, 232.
D* un lauro la forma tanto rea, 229.
Dunque Aminta mio caro, 270.
Dunque avverrà che questi pantaloni,
193.
Dunque è mio vivo sol, sola speran-
za, 204.
Dunque è pur vero, ahi lasso, 269.
Dura se* anima mia, 169.
E
Eccelso oiilmpo, o bel fiume et santo,
232.
Ecco che il re su dei celesti chori, 162.
Eccoci qua da Roma ritornati, 208.
Ecco degna saetta a gentil core, 1 20.
Ecco degnio bersaglio a tua saetta, 232.
Ecco Innocenzo morto e sotterrato, 140.
Ecco la primavera, 170.
Ecco Pisa, Agaton; quella che vedi, 2 1 9.
Ecco quel sacro et pietoso sangue, 205.
E che di me paventa, 164.
Ed ella il suo bel viso, 96.
E fin a quando inulti, 207.
Egli è ver eh' i' porto amore, 94.
El dilettoso Cristo salvatore, 168.
Eletto in ciel possente e sommo pa-
dre, 268.
E' m'incresce di me sì malamente, 197.
E' m' interviene ( e parmi molto gra-
ve ), 94.
Empio fugace sol che dalla gente, 235,
269.
Era la notte e della dea triforme, 236.
Erano i miei pensier ristrecti al core,
1 18, 228, 238.
Era tutta soletta, 191, 275.
Eron que' nostri padri che santini, 1 1 1.
E sempre buon amico chi distoglie,
200.
E s' in memoria riede, 163.
È spenta la tua gloria e la tua vita, 163.
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FIRENZE
39
Essendo posto di volir cercare, 107.
Et credo eh' el battesmo ciaschun fre-
xia, 22.
E tu che invitto vinci e saggio impe-
ri, 162.
Evviva Adina I i cantici, 205.
Faccia chi può eh* ogni buon tempo
passa, 1 1 9.
Facendo a questi giorni 1' effusione,
209.
Falgan, se stessa Atene estolle e am-
mira, 148.
Fama, gloria et honor merito et pre-
gio, 227.
Fammiti amar amore, 168.
Fa notte, Eurilla mia, già lasso e stan-
co, 178.
Fayel trema e sospira; il fier veleno,
202.
Felici alme regali, illustri dive, 268.
Fia mai quel di eh' amor liberi et
sciolti, 236.
Figli de* miei cordogli, 130.
Filli, ai bassi elementi horrida guerra,
195-
Filli cara et amata, 270.
Fiorito è Cristo nella carne pura, 275.
Fisico mio gentil, molto m'è caro, 205.
Forte campion che cingi, 200.
Fortunati tesori, 162.
Fosca diva et sol bianche ambe le
tempie, 267.
Fosca è la notte; tenebrosa e fosca, 205.
Fra T antiche ruine, 268.
Fra le donne di calca o ver pruden-
za, 236.
Fra T erbe una di tutta è la peggiore,
208.
Fra le sembianze onde di lungi avrei,
268.
Franco monarca, il di cui brando al-
tero, 208.
Fra Raynaldo dove se' stato, 171.
Frate Andrea nostro lectore, 223.
Frate, briga di tornare, 171.
Freme l'Arno superbo ingiurioso, 265.
Freschi fior, rose e violette dove, 228.
Fronde selvagge alcun vento transpor-
ta, 228.
Fu già foco d'amore ai sciocchi aman-
ti, 161.
Fuggi invidia nimica, 205.
Fuggi pensier, fugg' otio scellerato,
105.
Fuggir non posso e star qui non vor-
rei, 188.
Fuggite sospir lenti al tristo core, 228.
Fuggo la croce che mi divora, 169,
274.
Funesto ordigno e nobile strumento,
209.
Fu Tiamo un pastor che in riva d'Ar-
no, 270.
Gamberi e beccafichi magri arrosto,
207.
Gelide figlie d'Appennin canuto, 164.
Generoso monarca, idea de' regni, 209.
Gentil pregiato fiore, 205.
Gesù come farò, 273.
Gesù Cristo si lamenta, 170.
Gesù dolce mio sposo, 171.
Gesù fammi morire, 190, 191.
Gesù non conosciuto, 274.
Gesù nostra speranza, 170.
Gesuita non fuste o gran Xaverio, 208.
Già caro signor mio volge il quart' an-
no, 268.
Giace il corpo di vergine sposa, 117.
Già che mia musa povera e mendica,
209.
Già chi noto signor fu a me servo, 229.
Già fui dal segno della terza spera, 229.
Già la sua bionda treccia e l'ambra
e gl'ori, 162.
Già mi sento rapir tutto me stesso,
236.
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40
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Già non poss* io, pianta infelice in ri-
va, 236.
Già non siam, perchè e' ti paia, 94.
Già per Tira celeste, 195.
Gioan Francesco che di gratia pieno,
193.
Giovan Battista mio gentile e saggio,
268.
Giovinecti leggiadri e pellegrini, 227.
Gira T aurora in compagnia del gior-
no, 161.
Giulia mia, Giulia mia, 186.
Giunge il manto di gloria, 164.
Giunta è queir hora del mio extremo
passo, 120.
Gito è il fior d' ogni fiore, 230.
Gli ardimenti flegrei che non tentaro,
195.
Gli è la ferma colonna che sostenta,
193.
Gloria con gran disio, 168.
Gloria in excelsis Deo cantiamo, 168.
Gloria sopr* ogni gloria excelso lume,
228.
Gloriosa honestà, somma virtù te, 228.
Gloriosi signor da poi che sete, 118.
Godi, Prato gentil, poi che si bella,
204.
Goditi godi nelle pene godi, ili, 274.
Grande apparecchio alla superba men-
sa, 266.
Granduca, ecco un poeta fatto a caso,
236.
Gran fabro industre con sottil lavoro,
208.
Grata luce ne porge, 205.
Grazie all' eterno Dio che il mondo
regge, 173.
Grazie ti rendo Signor sempre mai,
169.
Guarda a che è gionto et in qual pre-
cipitio, 120.
Guarda ben ti dico io, guarda ben,
guarda, 118.
Guarda che non caggi amico, 170, 190.
Guidami tu, guidami tu, 275.
H
Ha sette volte in ciel piena d'argen-
to, 162.
Ho confuso il desio, 164.
Ho perduto il mio cor, chi Y ha tro-
vato, 208.
Ho visto ai giorni miei cento puttane,
209.
Humili voce tibi Rex celorum, 118.
Iacopo, Iacopo, 186.
I' conosco il gran disio, 94.
Iddio che tutto può e tutto vale, 163.
I dì già volan, parte, 269.
II bel pianeta che distingue Y ore, 268.
Il giorno ecco fatale, 161.
Il glorioso, altiero ed degno stile, 231.
Il gran famoso Publio Scipione, 228.
Illustre duce che i trionfi tuoi, 236.
Illustrissimo Duca, Nuto nato, 13.
Illustrissimo sir, duce benegno, 13.
Il marchese del Vasto havea pensato,
235.
Il mio cor ben s* allegra e vanne al-
tero, 204.
Il pianto che dal cor per gli occhi eli-
ce, 266.
Il più perfido, iniquo e scellerato, 193.
Il poter viver da Roma lontano, 236.
Il vasto sen del gran mar oceano, 267.
Il verde mar sarà privo dell'onde, 229.
I' me ne vo chacciato dalla pena, 229.
I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino,
94-
I' mi trovai un di tutto soletto, 94.
In che diavol di secol son nat* io, 209.
In ciel si fa gran festa, 190, 273.
In cinque modi apparemi, 170.
Inclito, generoso e chiaro duce, 228.
Incluso giace in questa urna et se-
pulto, no.
Infinte guerre, immaginati allori, 161.
In foco l'amor mi mise, 170.
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FIRENZE
41
Infra T onde del Tebro e i sette col-
li, 231.
Ingrata, cruda e dispietata mano, 204.
Ingrata è la mia donna e così ingra-
ta, 235.
In M. in gran mestizia me mantieni,
236.
In nulla si vuol porre sua speranza,
115, 190.
I' non mi vo scusar s'i' seguo amore,
94.
I* non posso fugir che non ritorni, 229.
In qual più hornato volto o più sere-
no, 204, 205.
In questa tepid' onda, 267.
In questo sciocco aborto di pittura, 162.
Insegnatemi Ihesù Cristo, 169, 190, 275.
In senso si spieiato, 163.
In sette modi ad me pare, 171.
In supremo valor che persuade, 229.
In su quell'alto monte, 169, 275.
Invida man di ceco sdegne» armata,
205.
I' ò ben mille fabri ne la testa, 205.
Io che già mille e mille versi ho da-
to, 268.
Io chiamo e priegho quello etterno
Iddio, 1 1 4.
Io credo in un padre che può fare, 22.
Io fo con teco l'ultimo lamento, 228.
Io giuro ancor per le tue faci arden-
ti, 163.
Io ho rotto il fuscellino, 94.
Io la dirò virtù che '1 mondo honora,
227.
Io m' inchino a' tuo' piedi, o l|uon
Iesù, 1 1 9.
Io mi rivolgo indietro a ciascun pas-
so, 229.
Io mi sono avveduto, 274.
Io mi stavo 1' altr' hier, Francesco, al-
tero, 230.
Io non intendo perchè gli habbin mes-
so, 200.
Io piango e piangerò 1' acerbo e duro,
266.
I' ò più tempo un vagho ucciel nutri-
to, 188.
Io pur men vo e pur a me vien me-
no, 266.
Io scrissi già d' amor più volte rime,
22, 238.
Io sento si d' amor la gran possanza,
197.
Io so la morte principessa grande, 1 18.
Io son talhor sì vento dagli affanni,
120.
Io son venuto al punto de la rota, 197.
Io son virtù per cui la gente umana,
229.
Io sto nel fuoco e ho gran freddo et
tremo, 118.
Io te vorrei trovar Yhesù amore, 115.
Io ti ringrazio, amore, 94.
I' ò una mia paneruzola bella et nuo-
va, 36.
Io veddi a Roma un' ocha in papari-
na, 119.
Io vi vo' donne insegnare, 94.
Io vo' dire una frottola, 232.
Io vuo' cantare or che mi vien talen-
to, 134.
I' piango e '1 pianger m' è si dolce e
caro, 228.
I preziosi argenti, 162.
I' so' dolente et piango el mio defe-
cto, 120.
I' son, dama, il porcellino, 94.
Italia afflitta nuda e miseranda, 233.
Italia mia a che viltà discesa, 106.
Ite ad ornar quelle leggiadre dita, 1 1 9.
Ite, legni toscani, ite felici, 161.
Ite o pallide cure, 195.
Ite rime dolenti, ite sospiri, 118, 229.
I' ti scuopro le piaghe : ecco quel co-
re, 120.
I' ti vorrei trovare Giesù amore, 191,
Iuxta mia possa una donna honoran-
do, 227.
I' vego l'alba che voi apparire, 110.
I' veggo ben eh' al buon servire è
vano, 191.
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42 MANOSCRITTI DELLE
I* vengo a visitar tua Signoria, i io.
Li
La bella pargoletta, 269.
La bontà infinita, 170.
La brevissima pace e '1 longo affanno,
119.
La dispietata mente che pur mira, 197.
La dolce donna madre del Signore,
274-
Là dove innonda un ruscelletto alte-
ro, 104.
La invidiosa gente e '1 mal parlare,
191.
L' alma pensosa, il corpo vinto e stan-
co, 228, 238.
L' alta che fino al ciel fama rimbom-
ba, 266.
L' alto foco che strugge le pruine, 266.
L' alto lume e valor d' Apollo e Marte,
205.
L' alto splendor di nobil sangue e
chiaro, 236.
L' altro giorno alla losca intelligenza,
101.
La mia ninfa è divina, 267.
L' amor eh* è consumato, 1 70.
L' amor di Giesù Cristo m' inamora,
273.
L'amor si vuole al cor pigliare, 170.
L' àndar con vesti di broccato d' oro,
236.
L'angeli santi ristanno davanti, 171.
L'anima eh' è vitiosa, 169.
L'anima desiderosa, 169.
L' anima mia da Cristo s' è smarrita,
169.
L' anima mia di te ferisce amore, 169.
L' anno scorso un sì dicesti, 200.
L' antica fiamma che d' un vivo amo-
re, 228.
La perfetta speranza, 168, 273.
La povertà fa ir l'homo chinato, 120.
Lasso, ben giusta è 1' aspra* mia que-
rela, 266.
BIBLIOTECHE D' ITALIA
Lasso che quando immaginando ve-
gnio, 191.
Lasso dolente ben fui male accorto,
119.
La superbia dell' altura, 1 70.
Laudiam con reverenza, 169, 191.
Laudiam Gesù figliuol di Maria, 273.
Laudiamo Gesù il quale è nostro si-
gnore, 190.
Laudiamo l'amor divino, 115.
La vergine Maria che sempre adora,
274.
La ventate piagne, 170, 189.
La virginal città con humil cuore, 14.
Le caspie nevi o le gelate brume, 195.
Le dolci rime d'amor eh' io solea, 197.
Le galee per Quaracchi, 232.
Leggiadra perla in cui natura ascose,
178.
Le mura al suon de le canore trombe,
294 '
L' enfastidita labbra ove già posi, 227.
Le stelle sono andate un' altra volta,
266.
Leva, bianca et vermiglia pastorella,
267.
Liberata al grand' huopo erga Casale,
161, 162, 196.
Lieti cantando andiam seguendo amo-
re, 267.
Lilla mia, tu non pigli di buon loco,
208.
L' immortai d' Etna e di Vesuvio foco,
^148.
L' ingordigia levar tenta all' avaro,
208.
Li prese amor un di uno strai d' oro,
229.
Li sacri ambi tuo' lumi alma gentile,
229.
L' obbligo, pastor miei, che noi hab-
biamo, 193.
Lo di felicee grato, 96.
Lo mio signore eh' è nato di novello,
168.
L' onorato furor famoso et chiaro, 227.
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FIRENZE
43
Lo pastor per mio peccato, 170.
Lo sviscerato e grandissimo amore,
1 10.
Luce degli occhi miei, vita del core,
204.
Lucida alba novella, 205.
Luna, romito aereo, 1 1 6.
Lungi da' nostri lidi, aure più liete,
195.
Lungo al chiaro Arno al bel fiorito
segio, 233.
Lungo le verdi rive, 205.
L'uomo fu creato virtuoso, 189.
il
Ma che più mi querelo, 164.
Maddalena, V unguento, 274.
Madonna, lo vostro core, 190, 275.
Madonna per ver dire, 267.
Madre celeste, stella matutina, 118.
Madre v di Cristo gloriosa et pura, 1 18.
Magnanima, gentile, discreta et grata,
238.
Magnifica '1 Signor l'anima mia, 238.
Mal d' amor parla chi d' amor non
sente, 280.
Maligne invide donne et dispettose,
205.
M' allettasti crudel, con mille vezzi,
>6 3 .
Maria dolce che fai, 274.
Maria vergine bella, 115.
Marmoreo fu loco, dove sculto, 229.
Mattutino splendore, 268.
Mentre che ì tempo i lustri, 268.
Mentre eh' io vissi bachetton d' Ipoli-
to f 209.
Mentre d' un bel desio pasco la men-
te, 205. .
Mentre i bei volumi vostri, 270.
Mentre il feroce orientai serpente, 269.
Mentre il gran Cosmo con sembiante
umile, 267.
Mentre V alme virtù eh' alto splendore,
205.
Mentre la nave mia longe dal porto, 262.
Mentre mia alma lieta e vagabonda, 19.
Mentre nel vostro viso, 231.
Mentre pensoso io mi sedeva all'om-
bra, 269.
Mentr' io nella stagion eh' al sonno
invita, 178.
Messer Mattio, ho dagli amici udito,
265.
Mettimi una penuza in un baciello, 265.
Mille volte el dì penso in qual mane-
ra, 119.
Mio Dio, mio re, mio bene, 208.
Mira là di quel pin l'arguta cima, 178.
Mirami, sposa, un poco, 273.
Miro nei piè del crocefisso amore, 163.
Misericordia dolcissimo Iddio, 274.
Misericordia eterno Idio, 190, 221, 274.
Misericordia dolcissima Dio, 168.
Missus est angel Gabriel da Dio, 168.
Molti e molt' anni son che questa no-
stra, 232.
Molto mi son dilungato, 169.
Monarca trionfante, 163.
Monte solingo et foscho, 231.
Morendo Cristo in croce ci diè vita,
197.
Morì pastor il grande e di sua morte,
179.
Morte, che merto hai tu ? eh' avinto il
vanto, 265.
Morte, chi picchia ? — Io sono. — E
chi la vita, 109.
Morte perch' io non truovo a chui mi
doglia, 191.
Morte per torre el più richo tesauro,
109,
Mosso da sancta pazzia, 115, 190.
Mostra la vista, qualità del chore, 135.
Movete rapidi, 178.
Muover gli anni a pietade indarno
speri, 195.
Musa allegra ritorna a quel pallore,
162.
Musa mia, che faremo or che ci cac-
cia, 161.
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44
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Muse che un tempo in Siracusa et
Manto, 231.
N
Nacque cT alpestra rozza madre e du-
ra, 269.
N' andrai, carta, n' andrai, 163.
Nasce la rosa bella et è bel fiore, 118.
Nasci o germe reale, il sen fecondo,
161.
Nato è il toscano eroe, d* Alcide il
segno, 162.
Nato è il toscano eroe tu V armi e '1
regno, 161.
Nave che in mar turbato, 208.
Nella giostra e nel ballo un fier ti-
ranno, 278.
Neil' anno mille cinquecento ventuno,
231.
Nella sacra spelonca, 162.
NelT aspetto ridente, 164.
Nella stagion che '1 ciel rapido inchi-
na, 229.
Nella stagione in cui pigro soggior-
no, 266.
Nel mille cinquecento circa il trenta,
149.
Nel più profondo e tempestoso mare,
205.
Nel tuo maggior furore, 136.
Nè mai più vaga in ciel, nè più bel-
T alba, 269.
Nè . . . . variar del cielo, no.
Neve al sol, polve al vento e fuoco
all' onda, 209.
Nè pur la tua festosa, 266.
Nero di cui più candid' alma è bella,
236.
Nè puro cor, nè lieltà, nè fede, 229.
Ninfe che alberga V honorata valle,
231.
Nissun non dica : di qui non passo
mai, 118.
Nobile Magdalena, 171.
Nobile orgoglio de l'età novelle, 195.
Noi qui, nove sorelle, 267.
Noi siam donne, cacciatori, 267.
Noi mi pensai giammai, 168, 170.
Non arse tanto il buon figliuol d' I-
sac, 149.
Non avete il cervello, o signor Duca,
163.
Non bisognia più fila o più lavoro, 228.
Non così lieta vien la terra e '1 cielo,
205.
Non è da la fortuna tanto instabile,
120.
Non è il regno d' amor qual su le
scene, 280.
Non è il sol caldo et porge altrui ca-
lore, 119.
Non era questo del monarca Ibero, 163.
Non è scampo per te barbaro trace,
236.
Non è valore umano, 164.
Non ha del verisimile e non have, 96.
Non mai diamante riccamente ador-
no, 268.
Non ma' più bella luce o più bel so-
le, 228.
Non margherite, non argento o oro,
229.
Non muori, no, gran Riccegliù, non
mori, 162.
Non per ampio tesor d' indica arena,
195-
Non perchè spesso allontanar mi so-
gli, 228.
Non perch* io creda di sfogare il fo-
co, 268.
Non più di ricche spoglie o vivi car-
mi, 204.
Non più '1 mio cor s* attrista o ver si
duole, 204.
Non più mi mandi Apollo, Euterpe e
Clio, 237.
Non posso praticar più con garzoni,
208.
Non potrà' fuggire, 169.
Non punse, arse o legò strai, fiamma
o laccio, 267.
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FIRENZE
45
Non sempre irato scaglia, 178.
Non sempre tien la pianta il vago fio-
re, 119.
Non senza gran cagion natura fé', 119.
Non si tenga amatore, 171.
Non so se per maligno error di fato,
119.
Non treni' alcun mortai di meraviglia,
269.
Non udisti vo' mai parlar di quella,
101.
Non vide unche ma' '1 sole che tutto
vede, 228.
Notte gioconda, notte sollazzevole, 236.
Novella monarchia, giusto signore, 227.
Novello Marte a pui le stelle amiche,
48.
Nuova canzone di femine tristi tia, 191.
Nuovo d' amor baccante io mi raggi-
ro, 178.
O
O albero inchinato, 273.
O alma ornata di virtute ardente, 204.
O alma pellegrina in cui s' ascose, 229.
O alta penitenza, 169.
O alto stato esser uom, 197.
O amor cauto e muto, 170.
O anima che desideri, 169.
O anima che guardi, 168.
O beli' età dell' oro, 269.
O castità bel fiore, 221.
Occhi mie', gli occhi che vi fgr con-
tenti, 119.
Occhi miei non piangete; a che ser-
bate, 163.
Occhi non più di funeral cordoglio,
207.
Occhi vaghi lucenti, 231.
O che bella stravaganza, 163.
O che mobile aggiustato, 178.
O cielo, o terra, o voi turba mortale,
232.
O Cleopatra o madre d' Ismael, 238.
O con raggio spietato, 195.
O conscienza mia, 169.
O corpo sacro del nostro Signore, 273.
O cristiano che ti vince 1' ira, 274.
O Cristo amor dilecto, 274.
O Cristo omnipotente, 115, 168, 169,
274» 275.
O del cuor passion indomite, 187, 207.
O del fasto mortai vani deliri, 196.
O d' Elicona Dee che dall' oscuro, 267.
O delle colpe altrui giudice pio, 163.
O dell' eterno fabro, 187, 200.
O dell' humano fasto, 195.
O derrata guard' al prezzo, 169, 274.
O di figlio maggior gran madre e spo-
sa, 200.
Odi i miei prieghi o vincitor fugace,
195-
O Dio che contro i cuori, 163.
Odoardo, non odi?: anzi odi ed ardi,
163.
O dolce amadore, 171.
O dolce amore, 169.
O dolce amor Gesù, quando sarò, 274.
O dolce amor Yhesù, 169.
O dolce o buon Giesù, se m' abando-
ni, 221.
O felice, o giocondo, 207.
O femine guardate, 171.
O ferri amati, o sassi, 162.
O fiamma eterna, ghuai a chi t' acen-
de, 191.
O figliuolo della trista, ni.
O folle, o lieve gioventute ignota, 227.
O fragil vita de' mundan si cara, 119.
O Francesco da Dio amato, 170.
O Gesù Cristo padre salvatore, 273.
O Gesù dolce o infinito amore, 115,
221.
O gente discredente, 168.
O Gesù salvatore, 273.
Oggi hai, morte, squarciato il più bel
velo, 205.
O Giesù dolce, o infinito amore, 191.
O gloriosa donna, 273.
O gloriosa vergine Maria, 190, 191.
Ogni huomo pianga amaramente, 115.
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4 6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Ogni loco mi apporta alto dolore, 204.
Ognun si forzi cP ordinare, 170.
O grolioso e trionfante amore, 239.
Oh del toscano ciel Giove benigno, 209.
Oh qual funesta immagine, 103.
Oimè che nuova strana, 200.
Oimè T olmo e V abete, 267.
Oimè trista figliuola oimè lassa, in.
O iubilo di cuore, 170.
O lasso amme, tapino sventurato, 190,
273.
O libertà suggetta, 170.
Oltre ogni cara, ogni gradita cosa, 266.
O magnanime donne in cui biltate, 228.
O magnanimo signor per quel amore,
227.
Omè eh' altro non posso dir nè voglio,
119.
Omè i begli ochi, omè il leggiadro
volto, 119.
Omè, ome, omè, timor di Ddio non
ci è, 83.
O mezzo virtuoso, 169.
O misera sfacciata al ben despecta, 227.
O miser quel cui fortuna è nimica, 229.
Omnipotente Idio, padre e signore, 232.
Omnipotente Idio signor supremo, 36,
189, 239.
Omo che può la sua lingua domare, 170.
Omo che ti lamenti, 170.
Omo che vuol parlare, 170.
Omo mi tien a pensare, 170.
O mondo cieco et ingannato, 170.
O monti alpestri o cespugliosi mai, 191.
Ond' avrai *1 dolce in braccio, 268.
O padre eterno che creato m' ài, 169.
O papa Bonifatio, 170.
O passi sparsi sempre in cose vane,
119.
O peccator che fate, 274.
O peccatore, moveràti tu mai, 1 15, 275.
O peccator perchè, 191, 273.
O pensier mio dolente che pur cavi,
119.
O populo fiiorentin tu non comprehen-
di, 133» 155.
O poverello beato, 273.
O povertà gioiosa, 169, 275.
O quanto è il servir dolce a chi ha '1
modo, 118.
Ora è mancata ogni poesia, 280.
Or al monte or al bosco, 266.
Or ben cognosco, provo, vedo et sen-
to, 1 1 9.
Or che del gran leon V horrido dorso,
205.
Or che la bella Giulia vostra il crine,
266.
Or che la rugiadosa, 266.
Or che passato è il fosco, 267.
Or che più saggio, alto pensier m' in-
gombra, 205.
Or che vedove et sole, 267.
Or chi averà cordoglio, 189.
Or come potrò mai, 268.
O regina cortese, 170.
Or hai fatto V estremo di tua possa,
1 10.
Or hai pur facto Amor tucta tua pos-
sa, 119.
Or laldiamo insieme tutti, 105.
Ormai fie tempo, dolce mio signore,
119.
Ormai riprendo i mie' passati errori,
119.
Or m' odia il mondo in un medesmo
e teme, 231.
Ornamento '1 miracol di natura, 13.
Or non sarà mai V ora, 274.
Oro o(| altro più degno, 269.
Or se ne va, Cellino, la Tarsia, 267.
Or si parrà chi avrà fidanza, 169.
Or so ben come Amor crudel percuo-
^ te, 119.
Or so ben come senza fren si doma,
119.
Or toi se ancor me Y ha bene accoc-
cato, 94.
Or udite la battaglia, 169.
Or udite la dolente, ni.
Or udite tenzione, 274.
O sacri, eccelsi et gloriosi ghiozzi, 231.
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FIRENZE
47
O sacri lumi o verdeggianti mirti, 228.
O sacrosante muse che nel monte, 239.
O santo amor divino, 170.
O scacciato dal ciel da Michael, 238.
O sconsolato a pianger V aspra vita,
191.
Oscurate i bei crin, 1* indiche vene,
178.
O senza amore e legge, o morte rea,
266.
O signor per cortesia, 170.
O sire amore, nelle cui fiamme acceso,
228.
O sola del mio cor vera Beatrice, 231.
O splendiente amor di paradiso, 169.
O sposa che dimandi, 171.
O trionfante sopra ogni altra bella, 94.
O tu huom ben se' ingrato, 1 70.
O uomo che prender vuoi, 274.
O vago hornato e leggiadretto fiore,'
204.
Ov* ài posto la speme o peccatore, 274.
O vera crocie santa d' onor degna, 191.
O vergine Maria, 115, 190, 191.
O vergine Maria sommo diletto, 191.
Ove ne vai smarito e miser chore, 232.
O vita penosa, chontinova battaglia,
190.
O voi che siate in questa valle scura,
109.
Padre celeste, poiché la mie vita, 1 19.
Padre del ciel, si come oggi a te pia-
cque, 119.
Padre del ciel, s' in quelle altere so-
glie, 205.
Padre del maggior padre eletto a noi,
268.
Padre d' un figlio son che non m' è
figlio, 207.
Padre eterno del ciel, giusto Signore,
119.
Padre, quella pietà che ti condusse,
119.
Parlar di tignoli, 186.
Parte son d' animai candida e bella,
265.
Partita è la del ciel luce divina, 204.
Partiti core et vanne a l'amore, 273.
Passando , signor mio , per V ampio
mare, 13.
Passere e beccafichi magri arrosto,
265.
Passer mai solitario in alcun tetto,
229.
Passo la mente mia d* aspro dolore,
204.
Pastor, pastor che fai, a che più tan-
to, 105.
Pazienza beata, 274.
Pax vobis brigate, 233.
Peccai, quanto fui scarso e quanto in-
grato, 267.
Peccai, Signor, nè lieve, 207.
Peccator che farai, 274.
Peccator non vuo' tu a me venire, 274.
Pende dal tuo parlar ciascun di noi,
148.
Penitentia fate fate, 115, 190.
Pensando a quel martir che sì m' ac-
cora, 266.
Pensando e rimembrando il dolce tem-
po, 189.
Pensier che tenti ? Et non conosco ap-
pieno, 200.
Penso il secreto in che natura pose,
227.
Per benefici ingiurie, 163.
Per carità ti vo* pregare, 169.
Perchè ài Serafin, morte, offeso tanto,
232.
Perchè ogni nostra cognition procede,
193.
Perch' inferno il mio fral ricopra e
chiuda, 236.
Per gli vostri gran valori, 274.
Per gran forza d* amor commosso e
spinto, 265.
Per mezzo un vasto e tempestoso ma-
re, 205.
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48 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Per qual mio fallo advien crudele amo- Po' ch'i' lascia* '1 tesoro, 191.
re, 233. Poi ch'ai primo parente in fiera mor-
Per questa porta credo V otio entrassi, te, 205.
266. Poi che a quest' occhi gentil lume piac-
Per questi duo guerrier famos' e chia- que, 228. *
ri, 267. Po' che christiani chiamati siam per
Per render conto del perduto tempo, te, 190, 273.
208. Poiché del mondo il più bel fior ha
Per sette gradi saglie hom penitente, tolto, 231.
1 97. Poi che dentro e fuori in marmo e ghiac-
Per sturare gl'orechi a chiunque già- ciò, 205.
ce, 47. Poiché d' intorno splende, 270.
Per umiltà che in te Maria trovai, 169, Poiché ferito m' ài, 169.
274. Poi che il cieco furor V alma sospinse,
Petra gentil che ogn* or t' affini al 227.
sangue, 205. • . Poi che V amato cor vide, presente,
Piange il trentuno e la bambara ge- 228, 237.
me, 200. Poiché V antico Padre in fosca morte,
Piange la chiesa, piange dolorosa, 169. 205.
Piangete con Maria, 274. Po' che la terra un tempo ornata fu,
Piangi dolente anima predata, 170. 109.
Piangi oramai città oscura e negra, Poiché '1 cieco furor V alma sospinse,
109. 237.
Piango le mie miserie e so che altrui, Poi che V empia et superba, 23 1 .
187. Poi che '1 fero destin del mondo ha
Piango '1 tempo perduto, 191. tolto, 231.
Pien di dolcie desir di dirvi in rima, Poiché '1 varco m' è chiuso e resto
232. preso, 204.
Piero tu se' del sentimento fuori, 193. Poiché 'n giuochi e 'n diletto, 169.
Pietre, marmi, metal, gemme, ostro et Poiché quel spirto glorioso et sancto,
oro, 269. 120.
Pietro, la lira che negletta giace, 97. Poiché virtude in un beltade e vita,
Pioggia di rose dal bel viso piove, 266.
228. Porgati el suo tesor V avaro Crasso,
Pirramo s' invaghì d* un fuseragnolo, 118. »
232. Poscia che amor del tucto m' ha la-
Pittor che pure hai tanti heroi dipinti, sciato, 197.
209. Poscia che ogn' altro scherno, 270.
Più di mille pensier tucti più gravi, Post' hai sopra le spalle hormai le piu-
119. me, 118.
Più d'ogni altro legame e crudo e Posto m'ho in cuor di dir ciò che
forte, 163. m* aviene, 118.
Più sozza cosa al mondo non si vede, Povertà inamorata, 170, 274.
274. Pregovi per amore, 169.
Più volte ho inteso dir che nell'infer- Premia costui del merto suo Signore,
no, 269. 227.
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FIRENZE 49
Prendi la penna, o amore, 162. Qual huom si veste di carnale amore,
Prendi, o Rosa, il pennello e in varie 229.
tele, 161. Qual mai di voi più bella o chiara lu-
Pria che di suo mortai per dura sor- ce, 204.
te, 268. Qualora '1 sol più presso a noi riluce,
Pria combatter vedrai sul Ponte ros- 266.
so, 236. Quando diluvia il cielo, 163.
Priapo e Pan fan chiaro e manifesto, Quando di questa terra fie partita, 265.
235. Quando è eh' io sia loatan da quel bel
Prima eh' io voglia rompermi o spez- viso, 204.
zarmi, 1 18. Quando el foco d' amor che mi costrin-
Prima è superbia d'ogni mal radice, 22. se, 227, 237.
Prima in un giorno giungerassi ai Quando il romano imperio si fe' argo-
Parti, 208. lieo, 119.
Principe nostro, ond' il mio nobil fiu- Quando innanzi mi vien la faina alte-
rne, 266. ra, 204.
Principessa, gli Dei, 10 1. Quand'io contemplo meco alcuna vol-
Pronto a l'officio, a 1' audientia hu- ta, 229.
mano, 120. Quando io ti sguardo in croce, o si-
Proserpina regina dell'inferno, 237. gnor mio, 273.
Pulce importuna che di Cintia giaci, Quando 1' esca del vostro inclito cuo-
208. re, 228.
Puri e sacri dal ciel spirti, tra cui, Quando miro in voi chiaro ardente
266. sole, 204.
Purità Dio ti mantenga, 168, 274. Quando nascesti amor? quando la ter-
ra, 269.
<J Quando portavo 1' abito sdruscito, 178.
Quando rivolgo gli occhi in quella par-
Qual beato liquor, qual teste apriche, te, 204.
228. Quando t' allegri o uom d'altura, 189,
Qual chi cinto di dure aspre ritorte, 190, 274.
208. Quando ti parti, Iesù, vita mia, 190.
Qual da l'alta procella, 267. Quando tu hai sospetto di moria, 270.
Qual da percossa viva pietra algente, Quando al mio nome intorno, 163.
270. Quant' è da voi diversa, 164.
Quale del cielo la diurna stella, 266. Quant' è più bello il mondo, 268.
Qual densa nube il mio bel sol m'in- Quanti già nell'età matura e agra, 226.
vola, 163. Quanto è pronta al fuggir 1' humana
Qual destin fu quando '1 bel corpo i- vita, 96.
gnudo, 269. Quanto m' à impaurito Cino et Barto-
Qual donna attende a gloriosa fama, lo, 265.
229. Quanto più desioso gli occhi giro, 204.
Quale è quel Rodomonte al qual Mi- Quanto più glorioso lume sguardo, 229.
nosse, 208. Quanto più penso Iddio, 191.
Qual' empia (io '1 pur dirò) qual' em- Quanto sien da fuggir gemme, oro et
pia mano, 267. ostro, 119.
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50 MANOSCRITTI DELLE
Quanto ti debbo, Cristo, voler bene,
197.
Quel che far mi possa ancora, 232.
Quel divo ingegno che per voi s' in-
fuse, 237.
Quel dolce suon d' angeliche parole,
236.
Quel malfattore falso ingannatore, 168.
Quel sir che so<Jto l'ideale stampa, 147.
Quella cortese man che fu si prompta,
236.
Quella destra quel ferro e quel valo-
re, 148.
Queir antico disio eh' al cor s' avolse,
227.
Quella nuova mia ladra empia, signo-
ra, 269.
Quella soave et angosciosa vita, 227.
Quella virtù che del bel vostro velo,
204.
Quelle rime leggiadre e '1 bello stile,
229.
Queir io che più di non cantar giurai,
236.
Queirio sono, signor, che già rivolsi,
162.
Quello antico disio eh' al cor s' avvol-
ge, 237.
Quel volto ond' ebbe il segno aprii
d'amore, 178.
Questa che a te del fianco ond' olla è
piena, 163.
Questa, com' io ti dissi, parmi certo,
193-
Questa è V urna famosa in cui si ser-
ra, 207.
Questa Maria donzella, 1Ò8.
Questa mesta bel tate, 162.
Questa sposa diletta, 169, 190, 274.
Questa urna scura et questo cener
santo, no.
Quest' è a punto '1 tempo e V hora
solita, 233.
Questi che andaron già studiare Athe-
ne, 238.
Questi che la città chiara et famosa,
270.
IBLIOTECHE D' ITALIA
Questi che thranno a se gì' occhi e le
menti, 163.
Questi eh' hebber d' amore accesi i
petti, 266.
Questi eh' or ferro affrena, 266.
Questo che Pan rassembra al guardo
mio, 208.
Questo cortese et forte, 270.
Questo mostrarsi adirata di fuore, 94.
Questo per la mia fe' che quinci veg-
gio, 193.
Questo veggiamo per sperienza, 169.
Qui 'n sull' Arno e qui u' era, 268.
R
Re degli altri, seren, lucido vento,
265.
Regina del cor mio, 115.
Re delle stelle ode la flebil voce, 118.
Re grande e forte a cui compagna in
guerra, 200.
Reina or sei dell' adorata schiera, 178.
Rendins' a Baccio i poderi usurpati,
257.
Rendi pace per dio al miser lasso,
229.
Repudio la pace, 163.
Requiem eternam ser Imperador, 112.
Retorniamo a peneten^a, in.
Richiede il tempo di mia vita il con-
to, 208.
Ricchezza fa 1' huom savio et signo-
rile, r 20.
Ringrazio '1 ciel che più non provo e
sento, 266.
Rivolge e' passi indietro al dricto
calle, 118.
Rose spinose e chavolo stantio, 232.
Ruotano al corso loro, 208.
s
Sacrata aurora che 1' aurato crine, 193.
Saggio pensier dell' immatura mente,
1O2.
Salute, alma città Fiorenza bella, 192.
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S* amar si deve il bello, oggi raccol-
ta, 269.
San Piero, se il mio consiglio si ti
agrada, 47.
Sazieretevi mai miseri Aretini, 24.
Scendono al Tebro a la cald' ora esti-
va, 269.
Scese da V alto cielo colui qua giù,
119.
Sciogli, Cronide, sciogli, 267.
Scorre il tempo veloce al par dei
venti, 208.
Scorte dal chiaro lume, 267.
Scosser la terra orribil venti al duro,
260.
Scosso dal cieco orrore, 208.
Sdegnato Dio de* repentini oltraggi,
279.
Se ad ogni vostro passo sorgon rare,
231.
Se ben il fin della mia vita sento,
232.
Se ben ne' versi miei monstrar potes-
si, 120.
Se ben placido ei brama, 163.
Se come sciolto da tutte altre huma-
ne, 231.
Se come son gli altri huomini non
sete, 270.
Se custode amoroso, 208.
Se del chiaro splendore, 205.
Se dell' alto valor che in te risplen-
de, 236.
Se Dio che tutto può, nè può, nè va-
le, 163.
Se far non dee ritorno, 205.
S' e' fati, la scientia et la fortuna, 1 20.
Se fero i suoi consigli, 163.
S* egli implora clemenza, 163.
Se in compagnia d' Amore, 204.
Se in questa vita dal dritto sentiero,
1 10.
Se la fortuna V ha facto signore, 1 20.
Se '1 belT idolo mio che ne' primi an-
ni, 269.
Se le cure mordaci, 195.
MZE 51
Selim I — Chi chiama ? — Io — Tu ?
— Chi sei ? L' alma, 269.
Se ma' dal ciel quagiù grazia disce-
se, 229.
Se mai divo valor famoso o degnio,
229.
Se mai dolenti note, 205.
Se mai gloria d' ingegno altri com-
mosse, 237.
Se mai lucido sole, 205.
Se mai sacro furore, 162, 164.
Se mentre quelle luce honeste e san-
te, 228.
Se mi feste giamai, 270.
Sempre mi guida in quella parte a-
more, 232.
Sempre sia Giesù laudato, 190.
Sempre sia tu laldata, 274.
Sempre ti sia in dilecto, 274.
Senno mi pare et cortesia, 170, 190.
Sento maestro Antonio che ti dispe-
ri, 265.
Sento, morte spietata, anzi pietosa,
269.
Sento squarciar del vecchio tempio il
velo, 268.
Se 'n vece di midolla piene 1' ossa,
235.
Senza portar altr' armi da ferire, 236.
Se per diletto tu cercando vai, 1 1 4.
Se per V astuzia di Rebecca un gior-
no, 179.
Se per opra d' inchiostro o verghar
carte, 231.
Se puote un sguardo di maligna fe-
ra, 205.
Se quel che brama il core, 204.
Se quell' alta virtù col gran valore,
204.
Serenissimo principe, la musa, 162.
Serenissimo sir, tanto durare, 163.
Servo al signor Ruberto mio gentile,
200.
Se tanta forza amore, 231.
Se tra mille traugli e mille noie,
231.
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5-2 MANOSCRITTI DELLE
Se tronco havesse il fil de la mia vi-
ta, 205.
Se visto non v* havesse il quarto Pio,
13-
Se voi seguite con fidente zelo, no.
Se voi star sano, osserva questa nor-
ma, 149, 237.
Sia noto e manifesto a tutte voi, 269.
Sì come advien eh' un peregrin fal-
cone, 231.
Sì come degli membri è primo il ca-
po, 269.
Si come fa la morte, 170.
Si come in ciel fra V anime beate, 120.
Si come vuol costei hor piango, hor
canto, 1 1 9.
S' i' consent' al disio che mi molesta,
228.
Si duramente un sono mi perchose,
36.
Sieno le vostre menti, o giovin, de-
ste, 119.
Siete voi donna o dea? le virtù sole,
13.
Sì fortemente son tratto d* amore,
168, 274.
Signor ambasciator, se vi pensate,
208.
Signor cavallier mio, buon prò vi fac-
cia, 204.
Signor che cinto il crin di verde lau-
ro, 268.
Signor, che 'n verde età già sete al
senno, 266.
Signor che vedi i miei peccati aper-
ti, 116.
Signore, dammi la morte, 169.
Signore illustre il cui bel nome suo-
na, 268.
Signore, noi non siamo all' andreoc-
cia, 162.
Signor Filippo mio, rido pur tanto,
209.
Signor Gio. Niccholò padron mio ca-
ro, 209.
Signor io veggio ben sì come...., no.
BIBLIOTECHE D' ITALIA
Signor, mercè ti chieggio, 190.
Signor mio eh' io vo languendo, 190,
273-
Signor mio non mortai, anzi divino, 13.
Signor mio veramente eccellentissimo,
200.
Signor Pirro et Gian Cesar di Lof-
fredo, in.
Signor po' che da voi stetti lontano,
228.
Signor Salvini, datemi licenza, 208.
Signori, havete udito; io qui stasera,
162.
Signor nelle cui mani à posto amore,
228.
Signor sochori aiutami eh' V moro, 232.
S* i' '1 dissi mai che con la crude fal-
ze, 1 20.
Sì le sue luci liete, 164.
Sì m' à legato el core Magdalena, 171.
S' io amo oramai più Giove turbato,
229.
S* io fallii mai contra del tuo bel viso,
1 20.
S' io gli occhi innalzo a rimirar talho-
ra, 235.
S' io havessi il capo mio più grande
e grosso, 236.
S' io havessi pur manco quindici an-
ni, 231.
S' io non scorgessi in voi quel rio ve-
leno, 267.
S 1 i* pensassi a' piacer del paradiso,
191.
Sir del paese ond* ebbe Adria e Tir-
reno, 268*
S' T t' ò fallito, Giesù, e* mi dispia-
ce, 191.
Sire, questo è un vaso non da bere,
in.
Socorremi per Dio eh* io sono a por-
to, 191.
Socchoremi che moro, 229.
Soccorri, signor mio, soccorri 'l servo,
228.
Solinghi, alteri tetti, 231.
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FlRENZÉ
Solo a Dio ne possa piacere, 171.
Somma biltà d'alti costumi ornata, 229.
Son lasso nè più sento, 270.
Son nelle vene mie dunque fermati,
209.
Sopra la mondial machina siede, 232.
Sopra ogni lingua amore, 170.
Sotto a quest' erbe, in riva a questo
rio, 178.
Sotto i più algenti cerchi età dorata,
195.
Sotto la fredda, fosca horrida zona,
205.
Sotto T ombra d' un pino, 207.
Sotto rigida stella, 187.
Sovente in me pensando chome amo-
re, 191, 228.
Sovra del Tebro una fiorita piaggia,
268.
Sovra la destra herbosa et verde ri-
va, 231.
Sozio, ti giuro per quel Dio divino, 269.
Sparga in libiche piaggie il curvo A-
tlante, 195.
Spenta veggo pietà sopra la terra, 119.
Speranza se* de* fra* predicatori, 273.
Spero veder pescar balene all'amo, 236.
Spinto d' un gran pensier che '1 chdr
m' engombra, 232.
Spirti gentil ne la felice morte, 96.
Spirto gentil che nostra ceca e tate, 228.
Spirto gentil leggiadro et pellegrino,
118.
Splendida luce in cui chiaro si vede,
228.
Sposa di Cristo santa Caterina, 169.
Stabat mater, 190, 274.
Standomi un giorno solo alla finestra,
229.
Stavan le schiere 1' una a 1' altra a
fronte, 100.
Sui confini di vita egra giacea, 163.
Su la reggia immortale, 208.
Sul dorso alpestre del pierio colle, 195.
Su le rupi carpazie (io stesso il vidi),
187, 200.
Superna alma regina, 270.
Surgite eamus ; disse il buon Jesù, 119.
Su, su, destati o Clio, troppo hai dor-
mito, 161.
Su, su, musica, gente, 162.
T
Taci, amico, non tentarmi, 186.
Tale quale tale, 170.
Tanta pietà mi tira et tanto amore,
115» 190.
Tanto dee notte e di pianger la ter-
ra, 269.
Tanto tesor d' affanni, 163.
Te Deum laudamus te confessiamo
Singnore, 47.
Tempo fu già eh' errar mi fece amo-
re, 191.
Tendiam d' intorno, 267.
Tenebrosa crudele avara e lorda, 227.
Termina 1' homo et tucto il mondo
parte, 119..
Tornato di Pollonia a questi mesi, 209.
Tornato è 1' aspectato e chiaro gior-
no, 229, 238.
Tosto che cinse il gran motor del
cielo, 162.
Trapassar sospirando, 270.
Tre donne intorno al cor mi son ve-
nute, 197.
Trionf hoggi beata, 266.
Troppo ben perde '1 tempo chi non
t' ama, 171.
Troppo siate crudel insieme et bella,
233.
Tu che decanti il Pegaseo cavallo, 237.
Tu che dei bei candori alta disfida, 195.
Tu Dio che non sei fatto et tutto fai,
200.
Tu mi domandi sempre s' io vo' nul-
la, 118.
Tu mi facesti più eh' altr' uon crude-
le, 18.
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54
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
u
Udite matta pazzia, 115, 190.
Un angelico spirto in forma humana,
229.
Uno arbor da Dio piantato, 170.
Un corno solo in su la fronte porta,
209.
Un modo e' è da viver tra la gente,
118.
Un parlar più che humano, un falso
riso, 119.
Un pianger lieto, un lacrimar soave,
228.
Un piccol fummo é questa nostra vi-
ta, 109.
Un riso che a morir beando guida,
148.
Un sonetto vo' far, se il ciel vorrà,
163.
Un uno e un 5 un 1 con un 6 torto,
149.
Uomo metiti a pensare, 221.
Urbano ottavo ha perso V appetito,
209.
Uscivan fuor dalle caverne oscure,
162.
Utile a me sopra ogn' altro animale,
269.
Vaga et preclara inviolabil pura, 118.
Vago elitropio che col crin dorato, 208.
Vanne o campion deir Arbia, i tuoi
gran vanti, 162.
Vanno i Samminiatesi a Marcignana,
207.
Varchi, mentr' io contemplo il bel la-
voro, no.
Vattene o spirto mio là ove il mio
core, 204.
Vecchiezza viene air uomo quand' el-
la viene, 36, 191.
Vecchio peccato fa nuova vergogna,
120.
Vedi, tre V àn per mano e '1 sacro
coro, 208.
Veggio li disperati, 168.
Veggio o m' inganna Amore, 205.
Venite ad adorare, 274.
Venite a vedere il Signiore, 190.
Venite genti humane al sacro monte,
. 118.
Venite in danza o gente amorosa, 229.
Venite pulzelete e belle donne, 229.
V è pur data alla fin la volpe Ibera,
162.
Verbum caro factum est, 115, 1 90, 274.
Verbum caro veramente, 115.
Vergine alta regina, 191.
Vergine bella che di sol se' vestita, 1 70.
Vergine gloriosa, 118.
Vergine e madre onde si spera e cre-
de, 267.
Vergine madre del figliuol di Dio, 1 70.
Vergine madre in cui quel sole eter-
no, 118, 119.
Vergine più che femina, 169.
Vergine sacra, gloriosa e bella, 191.
Vidi Lilla benché dentro un boschet-
to, 178.
Vienne, Himeneo, Vienne alma divi-
na, 266.
Vi franca Roma a ristorar suoi dan-
ni, 161.
Vinto da quel disio che manda amo-
re, 229.
Virgo Maria beata, 190.
Virtù sola e vivace et sempre splen-
de, 119.
Virtù suprema et ascendente electo,
229.
Virtute infusa dal possente segnio, 228.
Viso leggiadro et parolette acorte, 204.
Vita di Jhesù Cristo, 168, 275.
Vita fra mille pene, 269.
Viva a Jhesù amoroso, 190.
Viva Cristo amoroso, 168.
Viva virilità, florido honore, 227.
Vive non vivend' io quella eh' in vi-
ta, 267.
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FIRENZE
55
Vivo morendo et lachrymando rido,
118.
Vogliomi, Benvenuto, disperare, 267.
Voi che avete fame dell' amore, 171.
Voi che intendendo el terzo cel mo-
vete, 197.
Voi che lodasti V asino e '1 cavallo, 207.
Voi che sprezzate sì vilmente altrui,
118.
Voi m' avete pregato eh* io compon-
ga, ni.
Voi m* avvisate, dolce Spadin mio, 1 1 .
Voi nella vostra età pur verde ancora,
266.
Voi se dal terzo ciel /sceso tra noi, 268.
Voi se pur mai vedrete, 269.
Volendo epilogar V eterna mente, 208.
Vorrei tacer d'amore, 231.
Vorrei trovar chi ama, 169.
Vorrie celar questo infiammato fuoco,
120.
Z
Zerbini, o voi che allo spuntar di fo-
scoro, 209.
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Dott. GIUSEPPE MAZZATINTI Prof, nel R. Liceo di Forlì.
Dott. FORTUNATO PINTOR Sottobibliotecario della Naz. di Firenze.
INVENTARI
DEI
MANOSCRITTI
DELLE
BIBLIOTECHE D'ITALIA
VOLUME XII.
FIRENZE
(R. BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE )
FOR LÌ,
TIPOGRAFIA SOCIALE (SUCCESSORI BORDA N DI NI )
1902-3.
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(Continuazione del Voi. XI - Anno igoi)
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i
II, IX, 116.
« Li nobili avertimenti da essere attesi et osservati per quei giovinetti, che
con virtuosi et buoni costumi cerchino V azioni loro illustrare, 1578 ».
Precede la dedica « A Perantonio di Giulio de Nobili in Roma »: e se-
guono (fol. 5 e sgg. ) il testo de « I nobili avvertimenti» che sono LXli;
— una « notizia breve di quasi tutte le scienze » (fol. 33 e sgg.); e
* consigli intorno a « qualche riposo solito darsi a quelli che nella età tua
nelli studj si esercitano » (fol. 37 e sgg.). In fine: «Dato in Fiorenza il
di xxv di marzo Tanno della salutifera incarnazione 1578 ». Cfr. Mor-
purgo, / manoscritti Riccardiani, I, 241.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 45 scr. Leg. in membrana. — Provenienza: Acquisto, a. 1819.
II, IX, 117.
« Iohannes Arretintis subdiaconus patri optimo Iohanni presbitero ecclesiae
sancti Michaelis vice dóminorum. Cum non solum ecclesiae tuae admini-
strationem » ecc. Segue la « Vita Zenobi episcopi fiorentini. Claram Ze-
nobij extitisse | et me presente stranstulerunt. Fininis (sic) vitae beati Ze-
nobij episcopi fiorentini ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto Follini.
II, IX, 118.
« Incomincia il libro di mascalcia intorno alla curatione del cavallo di molte
infermitadi et accidenti come ordinatamente vedrai, et perchè vengono et
della loro cura. Capitolo primo. Del Qamurro. Lo zamurro discende dallo
celebro al cavallo, el qual s'ingenera per freddo | Christus te persequitur.
Explicit liber iste. Deo gratias. Amen ».
Cart., in 16, sec. XV, ff. 163 anticamente num. Leg. in assi cop. di pelle. — Prove-
nienza: Acquisto, a. 18 19.
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IO
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, IX, 119.
c Sormo super dominicalem orationem ad Bonifaciam matrem merito vene-
randam »: titolo sul foglio di guardia, di mano del sec. XVIII: quello del
testo è completamente abraso. « Nessuna magiore Victoria o più singo-
lare triumpho essere da li savi si diffinisce che se medesimo vincere | in
secula seculorum Amen. Deo gratias. Memor esto Vni (?) tui in orationi-
bus tuis ».
Cart., in 16, sec. XV, ff. non num. e macchiati. Leg. in assi cop. di pelle con tracce
di fermagli. — Provenienza : Acquisto, a. 1 8 19.
II, IX, 120.
Trattato di retorica, acef. e mutilo in fine: « Item nota quod quando in una
clausola fit mentio de aliqua re | satiari non valeant ut affectant ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. e scr. a due col. con iniziali e brevi didascalie
in rosso. Leg. in membr. ; sulla prima coperta leggesi « Adimari ». — Provenienza :
Acquisto, a. 18 19.
II, IX, 121.
Rime. Se ne dà la tavola:
Sonetto : Chi vuol veder beltà chi leggiadria :
« Donne che di belleza e d* honestate
Ragionamento di L.co Martelli ciptadino fiorentino^ ottave :
Leggiadre donne in cui s* annida amore *
Ottave : Ne V odorato et lucido oriente *
« Mentre nel tristo pecto adolorato
Sonetti incjo aut. : Vedcstu mai con quanta leggiadria
Al vinto '1 vincitor po' eh' ci s* arrende
Focosi mie suspir gite a mia stella
Tanto mi stringe 1' amorosa voglia
Sopra tutti li dei love à suo sede
Timor e speme in me gran guerra fanno
Amor pazzia salute delle genti
Angelo in carne humana elccta e eh Lira
Donna i' non so e veggio che 'l stil mio
Ogni meravigliosa maraviglia
Qui m' ebbe amore e questi tronchi il sanno
Sì eh' i' son quel, solinghe rive amiche
Bcnbo qui siano u* la stagione altera
Ripensando al soave honesto isghuardo
Non mai più bella luce e più bel sole
Naqui piangendo e piansi e piango anchora
Leggiadro bel da me aurato fiore
Quando nascesti amor ? quando la terra *
Dhe quanto è incerta questa che mortale
Col tempo passan gli anni e mesi e V ore
Se piacere è piacere a quel che piace
Se fatai sorte m' à techo leghato
Tosto che in questa breve e fragil vita
Per trovar co' begli occi vostri pace
Del cibo ond' io vive» sì dolcemente
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FIRENZE
11
O desir di quest' occhi almo mie sole
Almo beato sol che dolcemente
Sonno che spesso con tuo lievi schorte
Se r arme d' umiltate ond' io pur soglio
Signior mie charo il vostro alto valore
I* son sì stancho sotto '1 ghrave peso
Ben mille volte havea ristretto ai core
Crin d' oro e d' ambra tersa chiara e pura
Son questi que' begli occhi in cimi mirando
Se tutti i mie primi anni a parte a parte
In pocha libertà con molti affanni
Se dai più schaltro achorgcr delle genti
Sì come suol poi che '1 verno aspro e rio.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. non num. Appartenne quasi certamente alla biblioteca Rinuc-
cini. In principio, dopo il primo sonetto, leggesi « N.° LI » eh' è il num. del ms.
nella biblioteca Rinuccini. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1819.
II, IX, 122.
c Seguita una operetta molto bella di tre capitoli compose messere Antonio
di Matto di Meglio cavaliero araldo de nostri magnifici et excelsi signori
fiorentini pe la morte del cla. mo cittadino Lorenzo di Giovanni di Bicci di
Medici che passò di questa breve vita mortale venerdì a dì xxiij di set-
tenbre 1440 a hore iiij° di nocte, del quale era suto singulare amico et
servitore : ma prima fia notato uno sonetto che con essa dirizzò al magni-
fico et clarissimo suo maggiore fratello Coximo di Medici, nel quale suc-
cintamente si narra la continentia d' essi capitoli » . — Son. Honorande
mio car degno et magiore. — Cap. I : Poi che V aspra crudele impia ra-
pace. — Cap. il: Amico ad me sì grato et tanto caro. — Cap. ili: Leg-
gier le degne cose et non V intendere | Et qui la debel fantasia s' aresta,
[cfr. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento, pp. 233-34 e 373-4]. Seguo-
no alcuni « Versus clarissimi viri d. Bartolomei de Montepulciano sacretarij
apostolici » e due brevi passi da scritti di s. Gregorio e s. Agostino con
la traduz. in volgare, scr. da altra mano dello stesso secolo.
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle impr. Fu già dello Stradino che
sulla membrana, attaccata sul verso della prima coperta, disegnò un cuore trafitto con
tre ruote, circondato da stemmi e teste di morti, e scrisse un' ottava a spiegazione
dell' allegoria strana. — Provenienza : Acquisto, a. 18 19.
II, IX, 123.
« Hieronymi epistola ad Rufinum Aquilegiensem episcopum. [D]iu te Romae
moratum » età; ed estratti dalle opere del med.
Cart., in 16, sec. XV, ff. LUI anticam. num. Leg. in assi cop. di pelle. — Provenienza:
Acquisto, a. 1819.
II, IX, 124.
« Al nome di Dio et della vergine Maria et de beati evangielisti. Qui sa-
ranno scripti tucti evangelij della quaresima volgarizati et recati in rima,
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12
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
scripti per me Franciesca d'Antonio da Casole et oggi facti scrivere per
M. a Lisa di Franciesco del Buono Bramanti da Firenze et hora in Pon-
cibonizi comorante con Spinello mio figliolo et podestà del decto luogho
podestà sotto gli anni nel nostro Signore mcccclv indition tertia. Signo-
re nostro gratioso et pio | Inanima di te sempre satia. Amen ». Precede
il titolo « Sesterno de evangelij di Monna Lisa donna che fu di Francie
sco del Buono Bramanti », e un breve prologo a cui succedono questi
due versi, scr. in rosso: « Fede speranza carità prudentia Forte$ca iusti-
tia et temperanza ». — « Di sancto Bartolomeo apostolo a dì xxiiij d' a-
gosto. Bartolomeo apostol beato | E di Maria eh' è tucto il nostro cuore.
Amen. Bartolomei incredibilis passio finita »: in ottave.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non niim. e alcuni bianchi. Leg. in assi cop. di pelle. — Pro-
Miscellanea umanistica. — Commento in lat. alle due prime epistole delle
familiari di Cicerone. — Cicerone, Tusculan. Disputationum I: « [ ] la-
boribus senatorisque muneribus aut omnino aut magna ex parte » ecc. :
Fin. mutilo colle parole « habere audiremus. Ut tuum nuper post di.... » .
— [Le Facezie del Poggio] adesp. anepigr., acef. emutil. : « [Ga]leagii e-
git cras antequam edat redibo, et littere bene erunt. Deinde perconctanti
quidnam hoc esset Bartholomeo, Iohannes Galea^ius inquit : Antonius pa-
ter senioris ducis Mediolani erat vir magnus pinguis et corpulentus | Erat
corporis magnitudo paulo longior ampliorque forma hominis : hanc ligneam
ad nos Ferrariam usque delatam conspexi ». — Cicerone, Somnium Sci-
pionis; mutilo in fine. — « Didimus ad Alexandrum Bragmanorum phi-
losophia » : un frammento del principio, fino alle parole : « stridentia plau-
stra subiungent ». — « L. A. Senece de remediis fortuitorum ». — Mar-
tialis epigrammata. — Propertii carmina (libri I-III, io). — HoraHi carmi-
na: [i, 1-25 e due vv. del 26]. — Favole adesp., in versi lat.: « [U]t
iuvet et prosit conatur pagina praesens | Est locus hic levis illa mi-
na gravis » . ( Sono il prologo e le prime xxxv favole della Raccolta Ro-
mulea, nella traduzione di Gualtiero Anglico (cfr. Hervieux, Les fabulisUs
latins, II, 38539). L' ultima è mutila in fine, e solo le prime venti hanno
il titolo ). — « Sonetto primo dell' albero d' amore. Io vidi in uno gar-
dino un si bel pome. — Secondo. Tornando poi chom bella provedenza
— Terzo. Poi quando i' vi tornai era imprunato — Quarto. Quest'albero
amoroso eh' io vi dicho — Quinto. Io feci d' umiltà mia armadura —
Sexto. Choir ortolano cominciai a usare — Settimo. Poi che dall' albero
dov' era l'altezza — Ottavo. Quel!' ortolano m' invitò a desinare — No-
venienza : Acquisto a. 1819.
II, IX, 125.
FIRENZE
13
no et ultimo. Un giorno era V ortolano in sulla strada ». — Rime.
Sonetto di Nicholò povero, M' era già messa 1* anima in obrio.
Sonetto. Per me farebbe volendo godere
Sonetto. La volpe e '1 lupo colla bigia veste
Sonetto. L' alta bellezza tua e lo splendore
Sonetto. Tapina me eh* io non so la cagione
Sonetto d' amore. Lucenticha istella mattutina
Sonetto. De non mi riprendete sì perch' io
Sonetto. Gli occhi di eh* io parlai sì occultamente
Sonetto. Era il giorno che '1 sole scolorato
Sonetto. Io non credea che ttu fussi sì sciocha
Sonetto. Io benedicho el dì che Dio ti fece
Petrarcha. Dicestu mai egli è rivolto il cielo
Sonetto. I* ó privato gli amici et parente
Sonetto. Muovi sonetto a quella chiara luce
Sonetto. Sed io potessi fanciulla mia bella
Sonetto. Muovi sonetto ornai e non ristare
Sonetto. Ochi mia vergognosi io sento bene
Sonetto. Veduto ó la lucente istella diana
Ms. Fr. P[etrarcà\. Ai bella libertà come tu ài
Ms. F. P. Piovemi amore lagrime dal viso
Sonetto mandato a m. Frane. Petrarcha guai prima nascie o amore o speranza : O
novella ptarpea in chui s* asconde
Risposta di messere Frane. Petrarcha a maestro Antonio da Ferrara : Ingegnio usato
alle quistion profonde
Sonetto di ms. Frane. Quest' anima gentile che ssi diparte
Sonetto. Non è falso chi falsa la falsia
Sonetto. Urbano s'amor non fusse in abandono
Sonetto. Quelle pia tose rime in chui m* achorsi
Sonetto. GÌ' antichi e be' pensier convien eh* io lassi
Sonetto. Non può aquetarsi la mia fantasia
Sonetto. Chome la pace è chasa di letitia
Sonetto. Rosa novella sparsa alla diana
Sonetto. Amicho mio poi eh' a' tolto moglie
Sonetto. Quel eh' a rre Carlo tolse il suo nipote
Sonetto. Quanto si può si dee sanza disinore
Sonetto. Io sì non ti rispondo a quelle rime
Sonetto. Uno A tre figliole e maritar vuol 1' una
Sonettto. Ben è folle cholui che femmina ama
Profetia di sancta Brigida. Destati o fiero lion al mio gran grido. In fine : « Fi-
nita la profetia di sancta Brigida la quale tratta di quello à da venire dal 1460
infino al 1470, ridotta in volgare in versi da Iacopo da Montepulciano mentre
era nelle carcere del Comune di Firenze ».
Sallustio De bello Jugurtino: con qualche postilla interlin.; mutilo in fine.
— Virgilii Georgicon; mutilo in fine. — Leggi contro il lusso delle don-
ne fiorentine, emanate nel sec. xv dagli « ufitiali et optimi censori so-
pra e* vestiri et ornamenti delle donne e fanciulle ». Mutile in fine. —
« De viro bono », De rosis e [De nominibus equivocis] carmina: alcuni
esametri sono mutili. — « Crispii Salustii ystoriographi de catelli nario
bello liber primus >; frammento. — « Incipit primus cantus Venacio Dia-
ne. Nel tempo adorno che l'erbette nuove »; in 14 canti di ternari. Fin.:
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14 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
« Prendeva al pian mirabile diporto Chaterina Siginolfi sopra il lito Del
fiumicello il cui correre é corto » . — Precetti grammaticali : « Ars dieta
est | translatio ab exercitu »
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. e vari bianchi. Lcg. in assi. — Provenienza : Acqui-
sto, a. 1819.
II, IX, 126.
« Annotationi e dichiarationi estratte brevemente dal Purgatorio di Dante e
dal comento del Landini con le poesie, favole e storie per alfabeto, da
Giovanni Miniati da Prato cav. di s. to St. n0 Tanno 1600 ».Con un prologo
dell' autore.
Cart. in 8, sec. XVII, ff. 260 ( 1' antica numerazione coni, alla carta 79 ). Leg. in mez-
za membrana. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, IX, 127.
Terentii comoediae. Com. coir Andria, acef. : « et taciturnitate. So. Expecto
quid velis. Sy. Ego posquam » ecc. Con rare postille. In fine, d' altra ma-
no, sono pochi ricordi domestici di un pratese.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Legatura orig. in pelle bianca. — Provenienza :
Acquisto, a. 1806.
II, IX, 128.
Breve lessico di voci latine. — Ciceronis famil. epistolae : con postille mar-
gin, e interlin.
Cart., in 8, sec. XV, ff. num. 230, non compresi i primi che contengono il lessico. Sul
ibi. membran. di guardia son dichiarate le età dei segni dello zodiaco. Leg. in assi
e mezza .pelle bianca con f ramni, di fermaglio di seta rossa e di metallo, impresso vi
P Yhs. di s. Bernardino. — Provenienza : Acquisto, a. 18 10.
Il, IX, 129.
« Poesie di diversi autori » : cioè di Pietro Solvetti, di Nicolò Bobadillo ( La
Merdeide, stanze in lode della real villa di Madrid ), di Fulvio Testi, G.
B. Ricciardi, Carlo Dati, Benedetto Menzini, del Lasca, d' Alfonso de* Pazzi,
del Cinelli, del Villi/ranchi, del Filicaia, ecc. Alcune, lat. e francesi, sono
adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 156 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, IX, 130.
« Leonardi Bruni Arretini histor. de primo bello punico liber incipit. Vereor
ne qui me putent [ excedere iussi sunt. Finis ». Un « Repertorium quo-
rundam notabilium » è nei fogli di guàrdia.
Cart., in 8, sec. XV, IT. 90 anticam. num. La iniziale a colori è su membrana e appli-
cata al principio del testo. Lcg. in pelle e mezza membr. — Provenienza : Acquisto,
a. 1821.
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FIRENZE
II, IX, 131.
« Ciceronis Orator. Cum e Cilicia decedens | magis oportunorum. Finis. M.
Tul. Ciceronis Orator explicit ». — « M. TuL Ciceronis Brutus incipit. [V]trum
difficilius aut maius | impudentiam suscepisse. M. Tul. Ciceronis Brutus
explicit feliciter ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. e di bellissima grafia. In oro su fondo a colori
la iniz. deli' Orator. Legatura orig. in assi cop. di pelle nera con bellissime impressioni
e tracce di fermagli di seta verde. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, IX, 132.
« Li ber Eutropii de regibus romanorum et de origine imperii feliciter inci-
pit. Primus quidem in Italia | iura reduxit. Laus Deo Amen. Die XXI
iunij M.° CCCC. LXXJ. Stranscribendi finem dedit huic libro Comedius
not. Cortonensis ». — « Sextus Ruffus historicus brevis ad Valentinianum
imp. | compendiosa descriptio feliciter explicit ». — « Caii Plinii Secundi
oratoris de viris illustribus liber incipit | concremasse fide atque non le-
gisse. Deo gratias. Finis » — Claudicali De raptu 'Proserpinae. ,
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. e scritti da una sola mano ( del notaio cortonesc )
Leg. in pelle. — Provenienza : Acquisto, 18 19.
II, IX, 133.
« Francisci Barbari veneti patricij ac equestris ordinis viri illustrissimi ad Laur.
M. civem fio. De re uxoria liber incipit | de re uxoria liber explicit ». —
Epistole: del Poggio a Guarino da Verona: Constantiae pridie Kal. ian. :
— di Paolo Vergerlo « doctissimo viro Nic. Leo phisico »: Ex Constantia
iij non. aprilis: — di Frane. Barbaro « clarissimo Leo. Iusti. »: Brixiaè
vij Kal. aprilis MCCCCxxxviij. — Traduz. lat. della novella « de Tancredo
principe Salernitano eiusque filia Sigismunda » del Boccaccio, fatta dal med.:
precede una breve epist. d'accompagno, con la data XV ianuarij 1436. In
fine: « Hic liber est mei Ioannis Lodovici de Calcagninis quem finitum
Cesene Kalendis ianuariis per me propria manu scripsi L. C. » (le due
iniziali sono intrecciate ). — « Michaelangcli Panicalesij clarissimi viri ser-
mo prò Tadeo Carolo ac domino Petro Ioanni equestris ordinis feliciter
incipit. Si ullum unquam fuit tempus | pulcherrima faciat prole parentes.
Finis ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle impressa con borchie e segni di ferma-
gli metallici — Provenienza : Acquisto, a. 18 10. — In principio e in fine è una si-
gla composta dalle iniziali del nome del proprietario.
II, IX, 134.
« Qui inchomincia il libro chiamato Lucidano cioè che dà luce alle creature
de Dio. Il Maestro chomincia e dice de in cielo et in terra. Molte volte
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
m' a richiesto lo mio discepolo | Quanti sono e' dannati e chi saranno.
Deo gratias Amen » (fol. 1-56). — Qui incomincia una oratione della
Vergine Maria. O Madre della nostra salvatione | La quale ci aperse le
celeste porte » (fol. 56-63). — « Incomincia el prohemio del Tractato
deir arte del ben morire, facto et composto dal reverendissimo Monsi-
gnor Cardinale di Fermo, chiamato messer Dominicho di Capranicha,
Conciò sia cosa che per non sapere assettarsi a morire | seculorum A-
men » (fol. 63-87). — « Exemplo notabile e buono per confortare che
si dichano le infrascripte orationi. Fu uno papa il quale venendo alla
extremità della mòrte | et collo spirito sancto.... » (fol. 87-90).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 90 num. Nel margine Inferiore della prima pag. è uno stemma ;
e Dell' ultimo fol. membran. leggesi : « A dì XVIII di setembre 1535. Questo libro
chiamato ei lucidano è di me Giovanni di Giuseppe de Guazaluti da Prato ». Leg. in
assi cop. di pelle impr. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
colui che sse medesimo a dispartito dal mondo | E chonoscimento di ve-
ritade per operatione buona. Finito libro Ysaac referamus gratie Cristo > .
Seguono, scr. da altra mano, due orazioni lat.
Cart., in 8, sec. XV, ff. XII-LXXXXVIII num. in rosso. Leg. in membr. — Prove-
Raymundi Summa ; « Quoniam ut ait Iheronimus | Explicit summa magistri
R. » (fol. 1-48). — Altra Summa, anep. e adesp. : « Quoniam frequenter
in foro penitentiali | non excludit » (fol. 50-57). — Trattato adesp. e a-
nep. De poenitentia agite | in secula seculorum Amen » (fol. 59-66). —
Segue una nota sulla orazione domenicale.
Membran., in 8, sec. XV, ff. 66 scr. e num., a due colonne. Nel primo foglio di guar-
dia è notato da una mano del sec. XV : « Liber iste Bartholomei Andree canonici
pratensis est rev. domini Cardinalis Mediolanensis perpetui cappellani. Heu quam mi-
serimi est mihi ut Bonda Arimini sit : melius fuisset mihi mors quam vita. Banda ».
E appresso : « Nunc Franci. Gabrielli Spici Pratensis ». Leg. in assi cop. di pelle
restaurata, con due fermagli. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
« Epistola del famosissimo poeta messere Franciesco Petracha mandata al fa-
mosissimo huomo messere Nichola Acciaiuoli gran sinischalcho » (fol. 1-
10). — - « Inchomincia una novella d' una giarda overo matta che fé' Fi-
lippo di scr Brundlescho a Manetto lengniaiuolo chiamato il grasso » (fol.
10-21). — « Sonetto di messer Cino da Pistoia. Fior di vertù si è gientil
choraggio (fol. 21). — « Nella seghuente faccia è schritto chome vuole
nienza : Acquisto, a. 1806.
II, IX, 136.
II, IX, 137.
FIRENZE
essere fatto uno padiglione »; ottave: O sagre e sante muse che nel
monte (fol. 21-24). — Canzone adesp. e anep.: Quello antico mio dolce e
pio signore (fol. 24-27). — « Presens opuschulum editum fuit per Laureti-
zium de Callio ad comendationem mangnifici et illustri domini Bracci de
Fortebraccis Montoni comitis Perusii domini ac capitanei honorandi »;
canzone di 58 stanze : « Cunctipotens eterno et giusto Id(Jio j E fo la det-
ta stora Negli anni mille quattrociento sedice Del mese quinto correndo
dì dodice. Opuschulum debilis fachultatis compositum per Laurentium de
Callio predictum. Deo gratias Amen » (fol. 27-43). — La spera del Dati,
adesp. e anep. : « Al padre al figlio allo spirito sancto | L' Asia maggio-
re il fiumi Tanì » (fol. 45-63); con relative figure marginali, a colori. —
« Chome Senac/ia consolò una donna che Hi s' era morto uno suo figliuo-
lo » (fol. 63). — Note, in volgare, di mitologia: com. « In che modo
nacque V idolatria » ; fin. « Iris diciea esser dea e messaggiera di Giove
e della dea Iunone la quale mandava sempre per discordia fare.... » (fol.
64-71). — «Incominciano sonetti di messere Gino da Pistoia »: 1, S' \ fus-
si andanicho (?) el chor di diamante — 2, Dacché parlar non possovi eie-
lato — 3, Como lo sole che tra 1' altura passa — 4, Assai aggio cielato
e ricoverto — 5, Se ir cielato lungo tempo sete — 6, Madonna, amor
non chere gientileza — 7, La voglia eh* ài nonn è di sagio locho — 8;
Ghuardando, bella, il vostro altero viso — 9, Non credo al mondo più
gioiosa sia — Ballata: De piacciavi donare al mie chor vita. — « Sonet-
to di Dante » ; La gran virtù d'amore e '1 bel piacere. — Sonetti adesp. :
Ciò che m' incontra nella mente more — Vedesti al mio parere ogni va-
lore — Tutti li mie pensier parlan d' amore. — « Messer Ghuido », so-
netto : Vedut' ó la luciente stella diana. — « Ciscranna Picholomini da
Siena mandò a Firenze quando e' Pisani vennono alla porta a san Gallo,
mandò a Francho Sacchetti », sonetto: Con gran vergognia è rimaso lo
gnaffe. — « Risposta di Francho Sacchetti poi che Pisani furono rotti
insieme co' Sanesi a san Romano », sonetto: Non so Cischranna sed e'
son zaffi o zaffe. — « Sonetto di maestro Antonio da Ferrara »: Al tra-
dimento non può riparare. — Canzone adesp. e anep. : I' vo pensando e
nel pensier m' asale. — Sonetti c. s.: Vogla mi sprona, amor mi guida
et scorge — Rapido fiume che d' alpestra vena — Se chol ciecho disir
che '1 cor distruggie — Mie venture al venir son tarde e pigre — Can-
zone c. s.: Nella stagion che '1 ciel rapido inchina (fol. 72-81 ). — « Dicieria
di Cicerone in Senato in commendatione di Ciesare » (fol. 82-91). — « In-
chominciano cierti belli detti e amaestramenti : e prima Come uomo non
si dee riputare savio » (fol. 92-105). — « El libro dell' arte della memo-
G. Mazzatinti — Manoscritti folle Biblioteche d' Italia, XII 2
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ria » : « Amicho mio carissimo, acciò che io chreda di niuna cosa | e versi
e rime. Finito è il libro dell'arte della memoria » (fol. 106-109). — c Pi-
stola di messer Lionardo d'Arenzo mandò al singniore di Mantova, ridotta
di latino in volgare» (fol. 109-123). — « Canzona di Tonmaso di Lorenzo
Benci fé' per Lionardo di Lorenzo » : L' abscosa fianma eh' al cor dà
più vanpo (fol. 123 e sg.). — « Inchomincia una chanzona morale fecie
Mariotto Davanzali a Bramalsole presso a Ffiesole contro e dispetto del-
l' amore lascivo »: Le cictà magne floride et civili (fol. 124-126). — « So-
netto del detto Mariotto a messere Antonio di palacio cavaliere araldo »:
Messer Anton, della più excelsa petra (fol. 126). — « Questa è la pisto-
la quale mandò santo Martino al Re Mirone ove lo 'nforma et inducie al-
la regola della honesta vita » (fol. 127-136). — Sonetto adesp. e anep. :
Solo e pensoso i più deserti campi (fol. 136). — Lettera del Boccacci a
Pino de Rossi (fol. 137-157). — « Novella overo storia d'uno signiore
greco » adesp. e anep.: il prologo com.; « Non sono molti anni passati
che trovandomi in conpagnia di più gentili huomini e di donne in una
villa non molto di lungi da Firenze, nella quale si faceva convito e fe-
sta » ecc. (fol. 157-163). — Epistola di s. Bernardo c al chonte Ramon-
do suo amicho, amaestrandolo di più chose » (fol. 163-166). — « Iati-
nozzi Manetti de Florenzia littera ad Nicolaum Piccininum. Se la excel-
lenzia della vostra persona » ecc. (fol. 166-170): ha la data Ex Arimino
die 4 ottobris 1443. Segue la risposta del Piccinino: Datum in felici exer-
citu santissimi Domini nostri apud sanctum Tomam in felici die v ottobris
1443 (fol. 170 e sg.). — « Sonetto di Colle di Valdelsa a Firenze»: Ar-
gento et oro non vi dia affanno. — Risp. di Firenze : Figliuola, io so co-
me i tiranni fanno ( fol. 171 e sg. ). — « Sonecto d' uno caso d' amore » :
Erano i miei pensieri ristrecti al core (fol. 172). — « Sequentia de mor-
ti in volgare » e in ternari: El dì finale el dì della ira (fol. 172 e sg. ).
Segue la nota del volgarizzatore: « Per non mutare le sentenzie non ho
fatto altra rima: ho più presto voluto conservare le sentenzie che per fa-
re bella rima quelle corrompere o mutare, stimando più la integrità delle
sententie che '1 dire ornato ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 173. Recente legatura in assi e mezza pelle, impr. sul dorso il
titolo in oro « Prose e poesie dei secoli XIII e XIV ». Sulla prima carta di custo-
dia : « questo libro è di Thomaso Benci (?) il quale mi toccò nelle divixe fatte l'an-
1506 di novembre ». — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
Volgarizzamento dell' epistole di Fa/aride. Precede il « Proemio di Bartolo-
meo Fontio a Francesco Baroncini » ; e il proemio di « Francesco Aretino
nelle epistole di Falari traducte da llui di greco in latino allo illustre prin-
II, IX, 138.
FIRENZE
19
cipe Malatesta Novello de Malatesti, et di latino in volgare da Bartholo-
meo Fon/io fiorentino ». Fin.: « Phalaris epistolarum opus nobilissimum a-
Bartholomeo Fontio fiorentino a latino in vulgarem sermonem traductum
feliciter ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non nura. Iniziale in oro : una bella miniatura si diffonde in
tre margini della prima pag. : nel marg. inf. è rimasto in bianco lo spazio, entro ad
una verde corona, per uno stemma. Originale legatura in assi cop. di pelle impr. con
due fermagli. — Provenienza: Acquisto, a. 181 6.
II, IX, 139.
Descrizione accademica di villeggiature di nobili fiorentini, sullo scorcio del
sec. XVII (Capponi, Malvolti, Cavalcanti, de* Nerli ecc.).
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto,
a. 1805.
II, IX, 140.
Laude.
Se ne dà la tavola alfabetica, col richiamo al numero dei fogli, coni' é scritta in rosso nelle prime 4
carte non num. : fatti i debiti riscontri, ne abbiam constatata 1' esattezza.
YHESUS. TAVOLA DI LAUDE.
Amor Giesù amore amore amore, I
Al monte santo Yhesù apparia, 1
Anima mia de torna an me, 2
Anima ciecha pelle tua pecchata, 2
Ave vero chorpo di Cristo, 3
Alzando gì' occhi e vidi Maria bella, 4
Ardo d' amore e per amor T abbraccio, 5
Ave tempio di Ddio sagrato tanto, 5
Ave Maria reina dello etterno, 5
Assai mi sforzo di guadangniare, 7
Amor Yhesù perchè il sangue spargiesti, 7
Audite nuova pazia, 8 #
Ave dei verbo etterno gienetricie, 1 1
Anima benedetta, 12
Avendo il chore tutto pien di letizia, 12
Avendo a Ddio rispetto, 13
A Maria virgo pia chon diletto, 14
Aiutatemi per Dio, 14
Ave chorpo di Cristo chonsagrato, 15
Ave giglio di Dio sprendore acieso, 16
Amar non vo' te mondo pien di guai, 17
Anima mia de torna an me, 113
Anima che desideri, 1 1 9
Amore quanto diietto, 120
Amore Yhesù choll' infochati dardi, 121
Ardente d' amore Lui chol core i' vo' danzando, 133
Benedetto ne sia lo giorno, 17
Ben è chosa legiadra, 18
Beata sono e per nome villana, 19
Chon divoto fervore, 16
Che fa' tu soddomito, 21
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20 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Ciaschuno chon riverenza, 22
Chome farò gianmai, 23
Chanti gioiosi e dolcie melodia, 23
Chon veracie penitenzia, 24
Chi ssi potrà tenere Che non piangi a ttutte ore, 25
Chon allegro disio, 26
Che fa* tu pecchatore, 28
Chi vorrà nel ciel salire, 28
Chon desiderio io vo ciercando, 29
Ciaschuno amante che ama il singniore, 30
Che fa' tu pecchatore Non a' tu contrizione, 31
Chantare vo dei dolze amore, 32
Chi serve a Ddio con purità di chore, 33
Chi non ciercha Yhesù con mente pia, 33
Ciaschun con Cristo ben chomunichato, 34
Chi ssi potrà tenere che non ami Iddio, 35
Chome dinanzi a Cristo fugiraì, 35
Chi vuole chon Giesù Cristo fare il varcho, 36
Chon riverenza ogni cristiano si muova, 36
Cinque sensi misero pegno, 121
Christo so che di vergine pigliai, 134
Chi vuole essere salvato, 135
Chi vuole ballare arregoletto, 135
Da che ttu m' ài Iddio il chor ferito, 36
Di' pure — Chosì vorrei, 37
De faccian festa 'con perfetto core, 38
Di cielo venuto in via, 38
Diletto Yhesò Cristo chi ben t' ama, 39
Destati o pecchatore, 40
Dolcie singnior Yhesù infinito bene, 41
De volgi gF occhi tua pien di merzè, 43, 113
De volgi gli ochi tua piatosi in giù, 43
De che è quello che dentro a mme vanpegia, 1 1 4
Di' quanto fui infianmato, 136
Faccian gran festa chon divoto core, 44
Frate briga di tornare, 122
Fanmiti amare amor Yhesù, 123 •
Fiorito è Cristo nella charne pura, 133
Ghuidami tu guidami tu, 44
Grande allegreza ne porta la giente, 45
Ghoditi godi nelle pene godi, 45
Gienetricie di Iddio, 114
Grolia in ecielsis Deo Chantiam di Yhesù Cristo, 133
Huomo mettiti a pensare, 126
Insengnatemi Giesò Cristo, 46
I' ti vorrei trovare Yhesù amore, 47
In nulla si vuol porre la sua speranza, 47
I' vego eh' el servire ai mondo è vano, 48
Iesù toccami il chore, 48
I* ti vorrei trovare o Signior mio, 49
Iesù amore amore Yhesù amore, 49
I' moro addormentato, 50
In cielo si fa gran festa, 51
Iesu dulcis memoria, 52
In su quell' alto monte, 53
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FIRENZE
21
Iddio ti salvi altissima allegreza, 130
Laudiam yhesù figliuolo di Maria, 128
Li angieli santi ti stanno davanti, 123
L' amore an me venendo, 53
Laudi an co rriverenza, 54
La perfetta speranza, 54
La vergine Maria che senpre adora, 55
L* anima mia che vuol essere spoxa, 56
L* anima mia da Cristo s' è smarrita, 56
Levati su ornai, 115
L' amor nel chore avendo, 1 1 6
Laudiam Cristo Yhesù, 116
Laudiam Yhesù il quale è nostro signore, 1 1 7
Maria pel pecchatore, 57
Maria dolcie che ffai, 57
Madre che festi colui che tti fecie, 58
Mirami spoxo un pocho, 59
Mosso da santa pazia, 60
Mia avocata se' e sempre fusti, 62
Madonna lo vostro chore, 62
Nessuno in giovintù ponga il disio, 63
Nonn à lo cor gientile, 63
O quanto è gran pazia, 64
O pecchator perchè, 64
O Giesù dolcie o infinito amore, 65
O signor per chortesia Mandami la malsania, 66
O chrocifisso che nei ciel dimori, 67
O chorpo sacro del nostro signore, 68
O chorpo infracidato, 68
Onde ne vien tu pellegrino amore, 69
O pecchatore moveràti tu mai, 70
O vergine Maria Guarda la tua Fiorenza, 71
O povertà gioiosa, 71
O vera chrocie santa e d' onor degna, 73
O vergine Maria Chiunque vi vuole amare, 73, 128
O glorioso padre almo dottore, 73
O Maria diana stella, 74
O santa purità spirituale, 75
O dolcie madre o vergine beata, 75
O vergine Maria sommo diletto, 76
O groliosa o vergine Maria Leva da noi ogni sententia ria, 76*
O anima che '1 mondo vuoi fugire, 76
O egregio dottore Beato messer santo Ieronimo giochondo, 77
O padre etterno universal signiore, 78
O .dolcie amor Yhesù quando sarò, 79
O preziosa stella, 80
Ongniuno chon pura fe', 80
O Yhesù salvatore Miserichordia e miserere mei, 81
O lasso a me tapino sventurato, 82
O alma che desideri D' andare a paradiso, 83
O Giesù mio signiore, 84
O pecchatore che fai Vuo' tu sempre pecchare, 118
O giente dischredente, 124
Or chi averà cordogio, 125
O pecchatore perchè ti se' partito, 127
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ti
Manoscritti delle biblioteche d* italia
O groliosa vergine Maria Pe' peccatori tu prieghi, 128
O groliosa o vergine Maria Priega Yhesù che 'nn aiuto ci sia, 138
Partiti chore e vanne all' amore, 85
Po' che Christian chiamati sian per te, 85
Purità Dio ti mantenga, 86
Peli' umiltà che 'n te Maria trovai, 87
Piango il tempo perduto, 87
Piangete chon Maria, 88
Penitenzia penitenzia Non aspettare la sentenzia, 89
Penitenzia fate fate, 129
Quando ti sguardo in chrocie o signior mio, 90
Quale è sì duro chore, 91
Questa spoxa diletta, 91
Quando ti sguardo Yhesù vita mia, 92
Questo legnio della chrocie, 136
Quanto più penso Idio La tua gran carità, 138
Riduciti a memoria o uditore, 92
Rimuovi la tua vita, 93
Ringrazio Iddio padre onipotente, 93
S' i' t' ó fallito Yhesù 'mi dispiacie, 94
Senno mi pare e chortesia, '94
S' amar s' andrà chon di voti sospiri, 95
Singnior mio eh' io vo languendo, 95
Speranza se' de fra predichatori, 96
Senpre ti sia in diletto, 96
Stabat mater dolorosa, 97
Se per diletto amor cierchando vai, 98
Se gustiamo il van diletto, 99
Salire vuole il Signiore, 99
Senpre sia Yhesù laudato, 100
Sì fortemente sono tratto d' amore, 101
Se rami diletta di fermare la mente, 102
Salute in te Maria per Yhesù sposa, 103
Senpre sie tu laldata, 118
Singnior Yhesù quando sarò io mai, 102
Singnior mio dammi la morte, 126
Sì chome Cristo padre onipo.tente, 127
v Salutiamo devotamente L' aita vergine Maria, 137
Sappiatevi guardare Dalle cattive compagnie, 138
Tu sse' singnore del paradiso, 104
Tanta piatà mi tira e tanto amore, 104
Tu non pensi al morire, 105
Vorrei trovare chi ama, 105
Vita mondana e rria, 106
Venite ad adorare, 106
Viva Yhesù amoroso, 107
Udite matta pazia, 108
Ubi est charitas e amor Deus ibi est, 1 1 2
Virgo Maria beata, 130
Vergine inmachulata, 130
Vergine tu mini fai Orando a tte venire, 131
Venite a vedere il Signore, 131
Vergine sachra e groliosa e bella, 131
Verbum charo fattura est De virgine Maria, 132.
Cart, in 8, sec. XV, fT. 143 anticam. num. Nella tavola mancano le laude sgg., da fol.
139 alla fine :
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FIRENZE
O perversi christiani dov' è lo frutto
Per Feo Belchari : Omnipotente et sempiterno Dio
Yhesus : Anima mia dov' è la divozione. — E membranaceo 1* ultimo fol. di
guardia. Legatura recente in mezza pelle. - Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, IX, 141.
Epistole ed esordi per occasione che nelle didascalie d' ognuno è dichia-
rata : acef. : com. : « de obtenire et impetrare da lui corno seria in que-
sto exemplo, zoè | che più presto posiati biasmare de insuficientia che de
• ingratitudine o de negligentia » (fol. 1-55). — Nove ragioni onde ogni
giorno si deve, secondo s. Agostino, udir la messa (fol. 56). — Consigli
adesp. contro il prender moglie: « Fiolo tu me di' se io ti conseglio che
tu togli , moglie | et in però non la tòre, amico mio che te ne guardi Idio.
Finis. Amico mio de non pigliare moglie Che le som fatiche e rogne E
non se possam contentare E in però non la tòre. 1470. Ego Virgilius
Beldo ss. die 12 otobris » (fol. 57-63). — « Questa se poria mandare a
una dona mostrandogli de volere gran bene captando benivolentia. A-
mantissima e dileta madona a me diarissima » ecc. (fol. 64). Finisce con
una stanza: Per firn che durarà questa mia vita Non serà mai che a ti
son sia suzeto Nè mai la vera fede serà finita Bem eh* a vui el mio mo-
rire fia dileto E quando P alma anchora serà partita El core te chiamarà
nel povero petto E poi cum el spirito andarò cridando fuora Io fui to
vivo e serò morto anchora ». — Il Miserere e il Te Deum (fol. 65 e sg. )
— Epistola di s. Bernardo « Raimondo domino castri Ambroxii » (fol.
67-70). — Proverbi; « Comenci a Dio chi vole bem imparare E sapere
con reverenda domandare | Vasene el tempo e core corno vento Adon-
cha è meglio a vivere agni cento. Finis. 1479 » (fol. 70-72). — Storia
di Troia, acef.: « li soi fioli zostrare inseme e che anchora a quella zo-
stra li venisse molti altri valentomini | el cielo el maro e la terra. Qui fi-
nise la istoria troiana e composta da mestro Zohanne Spineto tegnando
scola in Bologna de Tanno de la natività del nostro Signore 1474 e com-
pita e scrita a dì xxvi dè otobre e transcrita de novo per mi Virgilio
de Iacomo de ser Beldo di Panzachi a dì XX de novembre 1470 in sa-
bato » (fol. 73-109). — Tre distici che com.: « Qui sequi tur Bachum ta-
silos et meretrices » (fol. no). — Lettera amorosa adesp.: c Per che sì
pocho adoperare mi zova | che tu mi ne faci certo di quello che io te do-
mando. Finis, 1470 » (fol. m e sg. ). — Sentenze di s* Girolamo (fol.
113). — Sonetto: Sempre se disse che uno fa male a cento (fol. 113).
— Sonetto di malo augurio a una donna: Vedere ti possa o vechia sto-
megosa In braze e nuda a siecento liuni » ( fol. 114). — Contrasto del-
l' acqua e del vino, acef. : « E P aqua era a mensa in uno vaseto d' oro |
24
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
E dieve paradixo a la partita. Finis » (fol. 115-118). — Sul verso del
fol. 118 sono le quartine d' un sonetto: Più e più volte me ó posto in
chore.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 118 num. récentem. Legatura moderna in mezza pelle. — Pro-
venienza : Acquisto, a. 1806.
II, IX, 142.
Boetius, De consolatione philosophiae : « Carmina qui quondam | Explicit Boe-
tius de consolatione ». Con postille di varie mani e di più tempi.
Menbrau., in 16, sec. XII, ff. non num. Iniziali in colori. Legatura del sec. XV in assi
cop. di pelle impr. con due fermagli. — Provenienza : Acquisto, a. 1806. Già del
cav. Gaetano Capponi figlio di Gino.
II, IX, 143.
« Privilegi di esenzioni della famiglia de' Cini » dal 1403 al 1747. Ne pre-
cede il repertorio alfabetico.
Cart., in 16, sec. XVII, e sg., ff. 70 min. Leg. in tutta pelle. — Provenienza: Ca-
millo Ciaramelli.
II, IX, 144.
Carmi: Se ne dà la tavola.
Fol. 2. Anepigr. Ego inmaturo nec te tua sancta iuvabit.
» 6. Cristo/ori Landinì de Prato veteri eligiachum Carmen de laudibus Poggii de Ter-
ranova : Iam geiidum nigris subvecta per aera bigis.
» 9. Naldi fiorentini ad Michaeicm Chaciam de laudibus Vaggie : Quid tibi dilectam
vis me laudare puellam.
» 10. Epitafi di Cristoforo Landino per Dante e Petrarca: adesp. di Braccio da Mon-
tone, « Pòrtie virginis aretine de Tignosis.
» 11. Epitafio di Carlo Aretino ; e « Epitaphium Dantis Allighieri ».
» 12. Adesp. : Te fleram iuvenis tristis modo carmina facta. — Infine alcuni brevi
« P. Maronis Virgilii carmina ».
» 16. P. Maronis Virgilii Moreti liber. Iam nox etc. Fin. Atque agit in segetes
et terre condit aratrum.
» 18. Latangii de resurrexione Cristi. Salve festa dies etc.
» 21. Adesp. : Numquid ubi aspecta est studiose lictera destre.
» 27 e sgg. Epitaffi : di Alessandro Magno, Cesare Augusto, Romolo, Ottaviano, Sci-
pione Africano, Annibale, Pirro, Ettore, Achille, Antenore, Giovanni Vi-
sconti arciv. di Milano, Braccio da Montone, Bernardino della Carda, An-
nibale Benti voglio, Ligorio Romano, Virgilio, Ovidio, Lucano, Livio, Sene-
ca, Terenzio, Euripide, Omero, Dante, Boccaccio, Claudiano, Coluccio Sa-
lutati, Leonardo Bruni ; e molti altri ne seguono senza didascalie e iniziali.
» 47 e sg. Due brevi note in lat. di storia romana su Lucrezia, e su la venuta di Cristo.
Cart., in 16, sec. XV, ff. 48. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
II, IX, 145.
« Compendio della Istoria d' Inghilterra », adesp.: « I commentarj di Cesa-
re sono il libro più antico » ecc. Le ultime notizie sono del 1753.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in tutta pelle.
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FIRENZE
II, IX, 146.
Ricordi fiorentini di Michelangelo di Francesco Tanagli, con lett. di dedica al
duca Cosimo: sono degli anni 1549, 1554, 1555, 1559, 1562, 1565-66. Pre-
cede un indice per soggetti di tali ricordi.
« Nicolaus de mirabilibus ex septem castris ordinis Praedicatorum sacrae
theologiae doctor ad magnificum virum Laurentiura Medices. Post con-
vivium illud | causam omnium malorum. Finis quaestionis disputatae in
domo magnifici Laurentii Medices, ultimo iunii M° CCCC LXXXVIIII >.
Miscellanea umanistica. Il Codice si compone di tre parti distinte, le prime
due con numeraz. a se e rispettive tavole.
L « Translatio Xenophontis utrum vita tyranni an privati sit proponenda,
per Leo. Arreti. » (fol. i-io ). — « Apologia Socratis Xenopìiontis auctoris per
Leo. conversa » (fol. 11 -14). — Phedon Platonis sive de animo per Leo. Ar-
reti. » ( fol. 14-21). — « Poggius, de combustione Hieronimi heretici ad
Leo. » (fol. 22-25). — « Guarinus Leonello principi extensi de laude Cae-
saris » (fol. 26-28). — « Leonardus Aretinus, de malitia ad Raynaldum »
(fol. 29-41). — « Leonardi Aretini commentarium rerum graecarum * (fol.
42-48 ). — « De liberis educandis ex Plutarcho conversio per Guarinum »
(fol. 69-84). — Leonardi epistula de leaena donata Florentinis « de man-
dato Florentinorum ad Francischum de Landriano » (fol. 84-5). — « E-
pistula Florentinorum contra arguentes concilium fieri Florentiae » (fol.
85-88). — « Leonardi Aretini fabula de Tancredo principe Salernitano » (fol.
89-95). — « Leonardi fabula de Seleuco rege in vulgari » (fol. 95-102).
— « Poggii quaedam facetiae » mutile: « Mydtos futuros esse arbitror |
singulatim tum dietim » (fol. 103-107). — « Oratio de Iusticia in Sena-
tu fiorentino»; un discorso per nuovi magistrati; e una lettera di condo-
glianza » (fol. 125-8). — « Ciceronis quaedam epistolae »; seguite da una
di Bruto a lui (fol. 129-134). — « Andreoccii Pctrucci epistola ad dom. car-
din. Sancti Marcelli » (fol. 137). — « Ambrosio monaco Antonius Areti-
nus » (fol. 137). — Alcune lettere latine adesp. (fol. 138-139). — « E-
pistolae Antonii Aretini (fol. 140-146). — « Epistolae quaedam Andreocci
Petrucci senensis » (fol. 147-151 ). — « Epistulae quaedam Ambrosii mona-
chi » (fol. 152-158). — « Cincii quaedam epistolae et Poggii (fol. 159-160).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 22. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1807.
II, IX, 147.
Membran., sec. XV, in 8, di ff . non num. Il titolo in maiuscole rosse : nel margine in-
feriore della prima pag. lo stemma mediceo. Bellissimo esemplare, ^leg. in membr. —
Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, IX, 148.
2 6 MANOSCRITTI DELLÉ BIBLIOTECHE D* ITALIA
IL « Leonardi Aretini Viri clarissimi Isagogium de moribus « (fol. 1-9). —
« Commentaria rerum graecarum I^eonardi Aretini » (fol. 10-47). — *
gii contra Philelphum invectiva » (fol. 48-64). — « Epistula Francisci Bar-
bari de morte » (fol. 65). — « Oratio funebris prò Marcinone Leonello »,
del Guarino (fol. 65-71). — « Epistola Guarini Iohanni Chrysolorae » (fol.
71-79). — « Oratio Leonardi Ar. prò populo florent. ad M. N. de Tolen-
tino » (fol. 80-84). — « Antonii Archalti phisiei arretini oratio ad 111. Co-
mitem Urbinatem prò Roberti phisiei filiis » etc. (fol. 85-86). — « Leo-
nardi Ar. oratio ad Pontificem Max. Martinum » (fol. 96-8). — « Oratio
Magistri Antonii de Arcaltis cum esset cathedrans Arretii ».
III. « Caroli Aretini poete clarissimi prefatio in Homeri [primo] libro ad pon-
tificem summum Nicholaum quintum. Alme Pater merito cingit cui tem-
pora mitria » ecc. Segue la traduzione del I libro deir Iliade. — La Ba-
tracomiomachia di Omero trad. in esametri dal med. : e dedic. « Ad Marra-
sium siculum » . — Eiusdem carmina. — « Mafei Veggi laudensis Astianas
incipit ». — « Majfei Veggi/ laudensis de morte Turni feliciter incipit,
loco tertii decimi Eneidos ». — Trattato di geografia in servigio dei na-
viganti, acef. e mutilo in fine: « eh* a nome Parmarola e a ponente lun-
gi un miglio e fuori di Ghaeta per libecio | cxxv miglia per tramontana ».
Tra la prima e la seconda parte del codice, e tra la seconda e la terza so-
no due membrane contenenti carmi umanistici adespoti di cui alcuni a
Iacopo Antiquario, a Luigi Arnaboldi, a Girolamo Bernieri e a Matteo
Berlasina ( ? ).
Cart., in 8, sec. XV, la prima parte e la seconda rispettivamente di fogli 162 e 98 (dei
quali i primi otto sono membranacei e palimpsesti); e la terza di ff. non num. Leg.
in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1821.
II, IX, 149.
« De monetarum cambio diverso modo fiendo » . — « Mensurarum genera » .
— De triangulis.
Membran., sec. XIII, in 8, ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, a. 1807.
II, IX, 150.
« Senpre adomando V aiuto di Dio e masimamente in questo libro il quale
libro sarà tutto sopra la quarta overo quinta iscienza la quale è chiama-
ta arismetricha e la detta arismetricha volgarmente è chiamata abacho ».
— Sul verso del fol. 112 è un frammento della canz. « Vagho uccielet-
to che cantando vay ». Nel recto del fol. 115 è una ottava: « S' i' vidi
mai '1 più pulito viso ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 115 num. In fine, e sulla membrana di coperta: Iste liber est
Ricciardi. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1 806.
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FIRENZE 2j
II, IX, 151.
La Batracomiomachia trad. da Carlo Aretino: cfr. 1' Explicit (fol. 6). — Car-
me adesp. e anep. : « [E]st locus in primis felix oriente semotus » (fol.
6-8 ). — Dizionario di voci (A-C), per lo più di storia naturale, con la re-
lativa spiegazione (fol 9 e sgg.). — « Hermes Trimegisius » (fol. 17 e
S SS-) e « Seneca in declamationibus »: sono brevi estratti, dichiaratone
il soggetto in margine. — Trattato di grammatica lat., adesp.: « Quibus-
dam instant scolaribus causa constructionis gramatice » etc. (fol. 21 e
s g"g"-)- — Estratti òdi Aristotile e «Ex Mercurio Irimegisto» (fol. 46 e sgg.).
— Dizionario di sinonimi lat. (fol. 49 e sgg.). — Nota de Paulo Aemi-
lio (fol. 61). — Minute di epistole familiari (fol. 62 e sgg.). — Note
« super poetria Aristotelis » (fol. 67). — Oraz. di « Salustius in Cicero-
nem » e « Controversia Ciceronis in Salustium » (fol. 68-72). — Appunti
da Aristotile (fol. 72 e sgg.). — Ricette in volgare (fol. 81-84). — Alfa-
beto ebraico (fol. 85 e sg.).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 86 scritti da più mani. A fol. 9 incomincia un* antica nurae-
raz. col mira. 74. Leg. mod. in mezza pelle e tela. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, IX, 152.
Profezie adesp. e anep. : « Ascende calve ne amplius decalveris | Reveren-
da et devotio augmentabitur. Cor eius ab ambitore commutetur ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. non num. de' quali è scritta soltanto una parte della pag. Leg.
in tutta pelle con traccie di borchie. Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, IX, 153.
« Preghiere ebraiche per tutto Tanno, inclusovi il trattato « Capita Patrum »
della Mischna »: titolo del sec. xvni.
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. Già del prete Giov. Domenico
Gorini. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, IX, 154.
Ricettario, acef. : « bene ricuocere la vivanda e per ciò vale e choloro che
sono di fredda chonplessione e eh* hanno tossa » ecc. Molte, in fine so-
no relative a tinture di lane e panni, de* quali son dichiarati i prezzi
(fol. 1-30). — « Questo è lo stratto nuovo delle merchatantie et chose
che paghano ghabella per Y entrata e per 1' uscita della città di Firen-
ze ». E suddiviso nelle sgg. rubriche : « Dell' arte della lana — Panni
lani — Linaiuoli et rigattieri — Dell' arte di Por santa Maria — Dell'ar-
te de' vaiai e pelliccai — Dell' arte de' mercai — Dell' arte del cuoiame
— Dell' arte degli speziali — Dell' arte de' pizzichagnoli — Bestie e ucce-
gli — Grano, biada e vino — Frutte e chamangare — Legname e prie-
te e fornace » (fol. 30-37). Seguono leggi e ordini e magistrati della doga-
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28 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
na fiorentina del 1426 e 1 47 1 . — Poemetto adesp. e anep. sul governo
della famiglia, in ottave: « O sommo padre Re celestiale | Dottrina as-
sai voi n'acquisterete » (fol. 58-61). — Computo delle feste dell'anno;
i quattro tempi; modelli d'indirizzi di lettere ad autorità e principi (fol.
61-66).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 66. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, a. 1818.
II, IX, 155.
Il Ninfale di G. Boccacci, adesp. e anep.: « Amor mi fa parlare che m' è
nel core | e tu rimani a Ddio. Finito il libro chiamato Ninphale conposto
per lo ecellente poeta mes. Giovanni Bochaccio da Certaldo nell' anno
MCCC°lxvi addì xxiij d' ottobre MCCCC°LXXiij copiato amen » (fol. 1-79).
— « Capitoli in terza rima ne' quali si descrive un Trionfo d' Amore et
una giostra fatta da nove gentili uomini fiorentini per una bellissima da-
ma di casa Strozzi » : così leggesi nel fol. di guardia. Il Trionfo è adesp.
e anep.: » Invicto trionfante e sacro amore | Et facto ischura nocte d'un
bel giorno. Finis » (fol. 81-93). — « Descrizione in ottava rima di una
giostra fatta in Firenze sulla piazza di Santa Croce il dì 7 di febbraio
1478 »: titolo c. s. Il poemetto è adesp. e anep.: « S' io meritai di te
mio sacro Apollo | ultima gloria di Fiorenza nostra Amen » (fol. 1-27).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 100, 28. Nel margine inferiore della pag. 1 € Di Piero di Fi-
lippo Frescobaldi » : così press' a poco, sulP ultima carta. Leg. in assi e mezza pel-
le. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, IX, 156.
Cecchi, « Commedia intitolata Pittura. G[iulio]. Che Lippozo ci manchi della
sua Parola, Bondo mio, non mi par cosa | La volea dare a Camillo, io
son ito ». Finisce mutila cosi.
Cart., autogr. in 8, sec. XVI, fi. 25. Leg. in cart. Il nome dei possessore — G. B. Ron-
chini di Prato — è sulla prima pag. Il nome dell' autore leggesi sul dorso del voi.
— Provenienza : Acquisto, a. 1806.
II, IX, 157.
« Expositioni delle quattro virtù extratte del Massimo Valerio et degli an-
tichi detti de' filosafi. Sì come la misericordia | le quali più honestamen-
te si taciono che scrivono. Deo gratias. Finito il brieve trattato della
distintione de' sette peccati mortali et veniali ». Segue la tavola delle
rubriche dei 45 cap.
Cart., in 8, sec. XV, fi*. 80 e 4 membranacei per guardia. Leg. in assi e mezza pelle
• con due fermagli. — Provenienza: Acquisto, a. 1816.
II, IX, 158.
« A. D. mdcxviiii. Rime di Lazzero da Valle scritte a diversi amici ; ottave,
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FIRENZE 29
sonetti, terze rime, madrigali e canzone piacevoli, aplicati tutti al proprio,
con licenza delle Muse ». Con giunta di « una lettera a Mattio del Seta
con 37 sentenze di diversi scrittori, 78 definitioni, 88 detti acuti, e 36
detti simili sopra V amicitia di Paolo di Bartolomeo Tolomei » .
Carr., in 8, sec. XVII, pp. 314 scr. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1814.
II, IX, 159.
c Della Sfera del Mondo (di meser Piermaria Gioiti fiorentino: — cosi nel-
T Explicit, fol. 56 ). Anni a partu virgineo M. D. C. X. V. mi » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 56. Leg. in membr. Già di Giuseppe Salvetti architetto fioren-
tino. Donato alla Magliab. dal re Lodovico I il 14 maggio 1802.
160.
Membran., in 8, sec. XVI, ff. non num. col taglio dorato. Scrittura, in rosso e nero, di
mano inglese. Iniziali miniate : talvolta la miniatura si diffonde ne* margini. E notato,
in princ, che il bel ms. (è ora nel Banco de' Rari) appartenne a una religiosa d* un
convento di Glocester. Legatura originale in assi cop. di pelle impressa con tracce di
due fermagli. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, IX, 161.
De imagine Dei, trattato adesp. e anep.: « Capitulum primum. De beata
Trinitate. Faciam hominem ad ymaginem et similitudinem nostram | Ex-
plicit ymago. Deo gratias » . — Nel verso dell' ultima c. è un framm.
della lettera di s. Bernardo a Raimondo.
Membran., in 8, sec. XV, ff. 234 num. e scr. a due colonne. Già del conv. dei Minori
di Cortona. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1 814.
II, IX, 162.
Bonvicini de Ripa, Vita scholastica: « Hic rudium primo vivendi forma doce
tur | carmina date Deo Amen ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. Già dell'Abbazia di Firenze. Leg. in cart.
mezza pelle.
II, IX, 163.
« fustini Hispani prefatio in epitoma Trogi Pompeii incipit feliciter. Cum
multi ex romanis | in formam provincie redegerit. Laus Deo virginique
Marie. Finis. Iustini Hispani liber .XLIIII. et ultimus feliciter explicit ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. col taglio dorato e con impressioni. Nitidissimo
esemplare e di bellissima grafìa. Una miniatura è nella prima pag. : 1' autore, con un
libro in mano è rappresentato nel centro della prima iniziale. Lo spazio per lo stem-
ma, nel margine inferiore della stessa pag., é rimasto bianco. Iniziali dei libri in oro
su fondo in colori. Leg. in mezza pelle. È ora nel Banco de* Rari. — Provenienza :
Poirot.
II, IX, 164.
u Incominciasi il prologo nella meditatone della vita di Cristo di santa Ci-
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30 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
cilia vergine. Intra Y altre vertudi grandi che si leggono di santa Ceci-
lia vergine si è questa una grandissima, cioè eh' ella portava sempre il
vangielo di Cristo nascoso nel suo petto | mai sempre et in sequla se-
culorum.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Moderna legatura in mezza pelle — Provenienza: Poirot.
II, IX, 165.
« Incomincia il libro chiamato Albertano scripto a uno suo figliuolo detto
Vincentio. Lo cominciamento del mio tractato sia nel nome di Dio. Dal
quale vengnono tutti li beni | con ingengno ».
Membran., sec. XIV, in 16, ff. non num. Già del monastero di s. Francesco di Fiesole.
Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 166.
Satire del Menzini: con annotazioni.
Cart., in 8. picc, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. e mezza membr. — Prove-
nienza : Poirot.
II, IX, 167.
« Senato di 48, cominciato in Firenze Tanno 1532 a' 27 d'aprile, li primi
fatti da' 12 della Riforma e confermati da papa Clemente settimo ». Gli
ultimi nomi di Senatori recano 1' anno 1608.
Cart., in 8 picc, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. e mezza membr. — Provenienza: Poirot.
II, IX, 168.
« Lettere inedite d' uomini illustri fiorentini raccolte da Giulio Bernardino
Tomitano »; Oderzo, 1799.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. c. s. Le lettere sono di Carlo Dati, Loren-
zo Magalotti, Orazio Ruccellai, Vincenzo Viviani, Valerio Chimentelli, Alessandro
Pollini, A. M. Salvini, Salvino Salvini, Vincenzo Filicaia, Aless. Marchetti, Paolo
Francesco Carli, Leone Strozzi. Copia nitidissima, con frontespizio a imitazione di
stampa. — Provenienza : Poirot.
II, IX, 169.
« Phylosophie naturalis compendium editum a fratre Hieronymi [Savonarola]
de Ferrarla » : dall' Explicit. In fine « Residuum undecimi libri de que-
stionibus logicalibus ».
Cart., in 8, a. 1 530 ( « Hunc librum circa Natale Domini obsessa urbe magno cum labore
scribere cepi. Et in solcmnitate sanctorum apostolorum Petri et Pauli obsidione per-
severante terminavi : MDXXX » ), ff. non num. Leg. in cart. e mezza membr.
II, IX, 170.
« Historia de lo succedido en Qarago^a de Aragon a 24 de setiembre de
T ano de 1591. Item un summario del discurso de las aventuras de An-
tonio Peres desde el principio de su primera prision hasta su sallida de
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FIRENZE 31
los Reynos del Rey catholico, ano de 1591.» — Discorso di mons. Com-
mendane sopra la corte romana. — Lettere di relazione di Roma nei pri-
mi anni del sec. XVII.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. e mezza membr. Già della biblioteca
dell' Annunziata.
II, IX, 171-174.
10. Lami, Hodoeporicon : sono quattro voli, delle Deliciae Eruditorum con
molte note margin. autogr.
11, IX, 175.
< Elettionario dell' Emin." 10 e Rev. mo Gran Maestro Gierosolimitano, confor-
me a* Statuti della sua Religione, sacri canoni, et alla constituzione
Apostolica della S. tÀ di N. S. Papa Urbano vili...., composto dal rev.
Don Gio. Luca Hebeien maltese » . In fine un sonetto : « Nel suol del Ionio
mar hor che s' aduna » .
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 1 6 1 e 1' indice. « Ioseph Ruyz propria manu scripsit ».
Leg. in membr. — Provenienza: Gonnelli ( 1884).
II, IX, 176.
« Sonetti raccolti da diversi autori, dal canonico Angelo Bettini, per memoria
delli suoi amici virtuosi ». Sono sonetti di Achillini, Adimari,, Azzolini,
Bilancetti, Francesca Bufalini, Carsidoni, Caetano, Ceoli, Cungi, Gherardi,
Lengueglia, Martelli, Marini, Martino Morassini, Curzio e Gian Francesco Pi-
chi, Pico, Picconi, Preti, Pucciarino, Riformato, Rovai, Salviati, Sandelli, To-
scanino, e di altri incerti.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 101. In fine le tavole dei sonetti e degli autori. Leg. in
membr. — Provenienza: Acquisto, n. 379417.
II, X, 1.
« Sunto e ristretto delle casate e famiglie fiorentine .... raccolto e ridotto
con quest' ordine da nru Giuliano di Giovanni de* Ricci*; fino al secolo XVII.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1836.
II, X, 2.
« Incomincia i' libro della vita cristiana tratto delle sentente de* sancti pa-
dri come si dee exercitare Y anima e come si dee exercitare i' corpo :
conpilato da frate Simone da Cascia de V ordine de' frati romitani ne V a.
MCCCXXXIII | et morì in sulla croce. Finita a dì 14 di dicembre 1456 » (fol.
1-51). — Orazione di s. Agostino; « Dio sia mia guardia » ecc.; e ora-
zioni varie in volgare; volgarizzam. del Pater noster (fol. 51 e sgg. ). —
Leggenda di s. Margherita : « Dice che dopo la passione e Ila resuresione
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32 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
del nostro Signiore» ecc. (fol. 57 e sgg. ). In fine è la data 16 febbraio 1456.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 70. Leg. in cart. — Sulla prima carta : « questo libro è di Lo-
renzo di Ant.° Maccocchi : iscrisselo di sua mano ». — Provenienza: Acquisto, a. 1836-
II, X, 3.
« Quaderno di uffizij di Firenze et di fuori » : precede V indice alfab.
Cart.} in 8, sec. XVII, ff. non num. e molti bianchi. Leg. in membr. — Provenienza :
Acquisto, a. 1836.
II, X, 4.
« Incomincia la expositione degl' inni del sacratissimo corpo di Cristo se-
condo frate Giovanni di Carlo frate in Sancta Maria Nova ». Segue V e-
sposizione di altri inni; fatta come la prima, a petizione delle monache
di s. Piero Maggiore di Firenze.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1814-
II, X, 5.
c Tractatus de formatione humani corporis editus a fratre Egidio de Roma
sacre theologie profexore ordinis. fratrum heremitarum sancti Augustini »;
dall' Explicit.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Già di « fratris Johannis de Piscatoribus de Regio ».
Leg. in cart. e mezza membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1814.
II, X, 6.
« Ordinazioni da osservarsi per refrigerio delle anime del Purgatorio » : sono
dieci. In fondo, sono dieci articoli di statuto della « Radunanza » sotto la
protezione di S. Zanobi.
Cart., in 8, sec. XVII ex. di 4 ce. scritte, e bianche tutte le altre. Leg. in tutta pelle.
— Provenienza : Acquisto, a. 1836.
II, X, 7.
Castel/i Benedetto, Trattato della vista con una dedica, s. indir., di . S. Cali-
sto, 29 agosto 1639.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. num. fino all' 8 ed altri non num., col taglio dorato. Leg. in
membr. con impressioni in oro. — Provenienza : Acquisto, a. 1836.
II, X, 8.
« Incipit primus triumphus F\rancisct\ P\etrarca~\ viri eloquentissimi .... Nel
tempo che rinnova i miei sospiri | Or che fie dunque a rivederla in cielo » .
Mcmbran., in 16, sec. XV, ff. 60 scr. Iniziali dei Trionfi in oro su campo a colori. Sul
verso d'.-lla c. 61 : « Si prestabis non reabebis — Si reabebis non tam bonura — Si
tam bonum non tam cito — Si tam cito perdis amicum ». Leg. in assi cop. di peUe
impressa, ma restaurata, con tracce di due fermagli.
II, X, 9.
Ricettario; col repertorio alfabetico in fine.
Cant., sec. XVII, in 8, ff. 86 scr., e altri per V indice non num. Leg. in membr. —
Provenienza : Acquisto, a. 1836.
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FIRENZE 33
II, X, 10.
« Incipit opus magistri Octonis parisiensis. Secundum Matheum. Cum appro-
pinquasset » etc. Sono, come reca il titolo sul verso del fol. i, « Sermo-
nes dominicales » . L* ultimo è mutilo. — Precede un indice di principii
di libri e capitoli della Bibbia.
Membr., in 8, sec. XV, ff. non num. e scritti da qualche frate. Leg. in mezza membr.
— Provenienza: Acquisto, a. 1817.
II, X, 11.
Tractatus de arbore seu de scientia arborum; adesp. e anep. : « Arbor
ista dividitur in vij partes. Prima pars est de suis radicibus » etc.
Cart., e membr., in 8, sec. XV, ff. non num. e scritti da mano francese. Leg. in assi e
mezza membr. — Provenienza: Acquisto, a. 181 7.
II, X, 12.
« Fiori della Div. Commedia di Dante » : con V indice de* soggetti in fine.
Cart., in 16, sec. XIX, pp. 119 scr. La carta è azzura e nitidissima, la scrittura. Leg. in
tutta pelle con inquadratura in oro. — Provenienza : Poirot.
II, X, 13.
« Voci e forme di dire usate da Dante nella sua divina Commedia », dal
Petrarca e dal Boccaccio.
Ms. c. s., pp. non num. e scritte dalla stessa mano. Carta c. s. Leg. c. s. — Provenienza : c. s.
II, X, 14.
Hugonis de Sancto Victore De laude charitatis ; acef. : — De arra sponsae. —
« Incipit apodimia idest peregrinatio Pauli apostoli ». — Note biografi-
che degli apostoli. — Sermone, adesp. e anep. : « Quis dabit capiti meo
aquam et oculis meis ymbrem » etc. — Hugonis de Sancto Victore Di-
dascalicon. — Nel verso dell* ultima carta : « Hec est quedam prophetia
inventa Venetiis de civitate Florentia. Renovabuntur errores leonis » etc.
Membr., in 16, sec. XV, ff. non num. e scr. a due col. Leg. in mezza membr. — Pro-
nienza : Acquisto, a. 181 7.
II, X, 15.
Pandulphi de Ricasolis Logica (fol. 1-256); — De scientia actuali et habituali
in universum (fol. 257 e sgg. ).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 338 scr. In fine è, in un fol. a stampa, una Tabula figurarum,
che è relativa al primo trattato. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 18 14.
II, X, 16.
« Incipit quidam tractatus circa confessiones compositus per fratrem Anto-
nium de Florentia ord. predicatorum. Defecerunt scrutantes scrutinio | fa-
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XII 3
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34 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ciendo ter signum crucis. Finis. Laus Deo ». — Un framm. d'evangelio
è suir ultima carta.
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. e scr. a due col., con le didascalie e iniziali in rosso.
Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Acquisto, a. 1 8 14.
II, X, 17.
« Incomenza la ystoria de sancto demento de latino in volgare translata
per mane del perito et venerabile homo mes. Guido de Gonzaga. Anti-
chamente ne la cita de Roma fu uno nobilissimo | in secula seculorum
Amen » . — Quaternari adesp. e anep. : « Aimè dolente quanto sento do-
glia | Che ella vien presto e già è in su le porte ». — « Questa legen-
da si è de sancto Iosaphat Re e figliolo de lo Re Averero | la quale se-
rà sen^a fine e durerà in secula seculorum Amen ». — IncomenQa la le-
genda de missier sancto Silvestro papa. Da po' la morte de Docleciano
et Maximiano | nel cimiterio de sancta Priscilla. Qui finisce la hystoria
del glorioso sancto Silvestro papa e confessore per li cui meriti sì ci
conduca el nostro signore Yhesù Cristo alla gloria de vita eterna Amen » .
— Incomencia la vita de sancto Abraam e prima come se fece heremi-
to | Cristo benedecto Amen. Finisse la legenda de sancto Abraam ». —
« IncomenQa la ystoria de santa Eufrosina dieta Smeragdo | seculorum
Amen ». — « Incomenza la vita di sancta Maria egiptiacha et prima de
T abate Zozima e de la vita sua | ciò che incontrato li era. A laude de
Dio Amen ». — « Legenda de sancto Eustachio nobile romano come fu
convertito aparendoli Yhesù Cristo in uno cervo | in secula seculorum A-
men ». — « Incomincia la legenda de sancto Thobia de la terra de Ne-
ptali in del populo de Israel | che habitano sopra la terra. Amen ».
Membran., in 16, sec. XV, fi. non num. e nitidamente scritti. Legatura orig. in assi
cop. di pelle impr. — Provenienza : Acquisto, a. 1826.
II, X, 18.
Inno: « Ave dulcis, ave pia Piena gratia Maria. Ab eterno preparata | Ab
utroque, ave Maria ». — Orazione: Dulcissime Yhesu etc. : Salmo Con-
fitemini Domino quoniam bonus. — « Questa è la passione del nostro
singnore. O increata maestà di Dio | E gì' infiniti beni di vita eterna. A-
men », — « Questo è uno bello et uno utile serventese del vivo et del
morto. Non comprendendo la vita futura | Volse* V opere mie meritare
Per eh' io ... . ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. non num. Titoli in rosso e iniziali in rosso ed azzurro. Leg.
in mezza membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1818.
II, X, 19.
Libro di consolazione, adesp. : <• Questo libro dà conoscimento, poiché si
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FIRENZE 35
possano conosciare coloro che delle tribolationi del mondo si sentono
gravati e dà amonimento a coloro che sono in via d' umiliarsi e conver-
tirsi .... Pensando duramente sopra certe cose laonde mi parea in questo
mondo | nel secolo dei secoli Amen. Esplicit liber servi santi Deo gra-
tias Amen ».
Cart., in 16, sec. XV, ff. 83. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1819.
II, X, 20.
« Inchomincia V andamento de V huomo in se medesimo quanto alla triplice
via per la' quale si perviene alla vera sapienza. Composto dal beato beato
Boìiaveniura da Bagnoregio frate minore. Ecco V 6 io descripta ad te tripli-
cemente ne* proverbij a xxij capit. | ne* secoli de* secoli Amen ». Se-
guono 10 massime: « Idio ha essere senQa non entità | Sapere sen^a ap-
petito. Deo gratias. Hic l[iber] est Bernardi Bartolomei del Benino quia
s[cripsit] tertia Kl. Aprelis MCCCCLVII ».
Cart., in 16, sec. XV, IT. non num. Rubriche in rosso. Donato dallo stesso Bernardo
alle « poverelle suore di santa Chiara novella dell quale ricco dono gli renda Iddio ple-
nitudine di gratia ». Leg. in assi cop. di pelle bianca con f ramni, di fermaglio. —
Provenienza: Acquisto, a. 1814.
II, X, 21.
Ricordi e memorie storiche della famiglia Alessandrini, race, da Camillo di
Frane. Alessa?idrini.
Cart., sec. XVI, in 8, pp. 152 scr. Leg. in mezza meinbr. — Provenienza: Acquisto, a.
1875. Già posseduto da Sebastiano Ciampi.
II, X, 22.
Traduzione dell' Andria di Terenzio: adesp.
Cart., in 8, a. 1748, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Poirot.
II, X, 23.
« Comincia il prolago della regola di sancto Benedecto. Ascolta o figliuolo
i comandamenti | saranno aperti i reami supernali. Amen. Qui è compiu-
ta la regola del beatissimo padre nostro messere sancto Benedecto ».
Segue la tavola delle rubriche della regola.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 55. Iniziale rozzamente miniata. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza : Acquisto, a. 1 83 1 .
II, X, 24.
« In nomine etc. Incipit prologus venerabilis Anastasij armariste et custodis
apostolice sedis ad venerabilem patrem episcopum sabinensem super
passione sanctorum decemmilium militum ac martirum crucifixorum : de
quibus beatus Ieronimus in suo marti [ro]logio scribit qui passi fuerunt X
kal. iulii. Sequitur epistola » : o meglio, segue il « Passio sanctorum mar-
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3 6 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tirum crucifixorum ». — « Incipiunt benedictiones dicende in festivita-
tem beate Marie virginis » e « apostolorum Petri et Pauli » . — Orazione :
« Exaudi me domine » ecc.
Merabr., in 8, sec. XV, ff. non num. coi taglio dorato. Leg. in mezza pelle, impr. in
oro il titolo sul dorso. — Provenienza: Acquisto, a. 1814.
II, X, 25.
« [IJnfra scripti sono li rimedij da fare a le malatij di li cavalli et per che
modo ». E delle 230 ricette precede la tavola.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 33. scr. ed altri bianchi. Leg. in pelle. — Provenienza : Acqui-
sto, a. 1819.
II, X, 26.
Calendario. — Segue il catal. di papi, 1 277-1 555.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non cum. — Provenienza: Acquisto, a. 1836.
II, X, 27.
c Incipiunt sermones beati Augustini episcopi ad heremitas | Expliciunt ser-
mones sancti Augustini ep. yponensis. Deo gratiàs. Hoc opus scripsit fra-
ter Raphael de Cremona ordinis minorum ».
Membran., in 8 picc, sec. XV. Leg. in pelle. — Provenienza: Acquisto, a. 1814. Già
di un frate eremitano di Arezzo.
II, X, 28.
« Le stimate del serafico e glorioso padre s. Francesco d' Ascesi [titolo di
mano del sec. xvil]. In questa parte vederemo con divota consideratione
delle gloriose stigmate del beato padre nostro | salvati in paradiso. A
laude di Cristo Amen ». — Episodio della vita di s. Francesco: « Sta-
vasi il poverello di san Francesco a fare penitentia nel principio della
sua conversione nel luogo detto Rigo torto | et lui fu vituperato. A lau-
de di Cristo Amen. Finis ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 146. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1822.
II, X, 29.
« Incipit primus cantus prime cantice comedie preclarissimi poete Dantis A-
lagherij fiorentini continentis numero cantus xxxiiij or in quo quidem can-
tu proemizatur ad universum opus. Nel mezo del camin di nostra vita |
L' amor che volve '1 sole et l'altre stelle. Explicit tertia cantica comedie
Dantis Aldigerij poete fiorentini. Telos ».
Membr., in 8, sec. XV, ff. 327 nitidamente scritti col taglio dorato. In oro su campo
a colori le iniziali delle cantiche : miniati i margini della prima pag. Legatura orig.
" in assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, X, 30.
Leggende (de* ss. Cristina, Reparata, Giuliana, Beatrice, Alessandra, Cecilia
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FIRENZE 37
e Valeriano, Agnese, Domitilla, Maria Maddalena, Felicita e suoi sette
figliuoli, Teodosia, Michele arcangelo, Giovanni apostolo, Bartolomeo, Mar-
tino confessore, Silvestro papa): « Crestina vergine santissima fue nata | e
desseci el paradiso celestiale. Ora » . — Lauda : « [P]oi che se' facto frate
o caro amico ».
Cart., in 8., sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a. 1831.
II, X, 31.
Francisci Patritii senensis carmina (fol. 4 e sgg). — « Magnifice et eloquen-
tissime domine Constatie de Varano Camerino eie. ad Eugenium papam e-
pistola » (fol. 40); e ad Alfonso d'Aragona (fol. 41); a Cecilia Gonzaga
(fol. 42); « Oratio ejusdem habita Pisauri ad Blancham Mariam de Vice-
comitibus » (fol. 43); « ad Baptistam Malatestam pisauriensem dominam
matrem suam de morte comitis Urbini fratris eius » (fol. 45): « eiusdem
ad Isoctam Nogarolam veronensem mulierem eruditissimam atque inge-
nuam » (fol. 47); « Oratio eiasdem habita Camereni ad populum cum pri-
mum ab eodem in patria revocata est » (fol. 48); epistola ad Philippum
Mariam ducem Mediolani (fol. 50). — Ckristophori Landini « Petro Medi-
ci doctorum omnium mecenati » epistola (Fior., nonis maijs 1458); Ele-
gia, « Iam gelidum nigris » etc. (fol. 52 e sgg.). — « M[agnifi]ce d. Con-
startele de Varano prefate » carmina : In laudem virginis Mariae — Ad Od-
dantonium de Monte feltro — Ad Isottam Nogarolam — Ad Iohannem
Lucidum de Gonzaga — Ad Alphonsum regem Aragonum (fol. 60-62).
— Note grammaticali (fol. 64 e sg. \ — « Ex terci^ decade Titi Livii » (fol.
67 e sg. ). — « Augustalis magistri Benevenuti de Imola poete clarissimi »
(fol. 7 2-84 ). — « Carmina scripta super tumulo Iohannis Vicecomitis ar-
chiep. Mediolanensis »; « super tumulo Imperatoris Federici »; « super
hostio camere domini Ducis Venetiarum » . — Carmi, adesp. e anep. :
« carmina composita a s. Thoma de Acquino qui visitavit tumulum sancti
Petri martiris »: Ad Iohannem Pisanum gramaticum: Ad Franciscum
Petrarcham: Ad cardinales: « Carmina compilata per dominum Tomam
domini Iohannis ad magistrum Folchinum gramaticum »: « Epitaffium
conditum per d. Ant/ionium de Luscis super tumulum principis quondam
Iohannis Galeaz »: « Epitaphium Iacobi de Trivultio »: Epitaphia Iacobi
de Rubeis, Ludovici de Corrigia, Iacobi de Carraria: Ad Nicodemum
Tranchedinum : « Pius papa secundus »: « Sanctissimo orbis parenti Pio
secundo summo pontifici dignissimo Leodrysius Cribelliis »: Bartholomaei
Scalae ad Malumbram »: Eiusdem « Ad omnes poetas mediolanenses »:
Eiusdem Ad Cerusum compatrem et amicissimum: Disticon in Luciam
principis matrem, eiusdem; Prioris Abbatiae Fesulanae Carmen: Antonius
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jS MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cornazanus ad Frane. Sfortiam: Eiusdem epigrammata : Gini et Neri Cap-
poni epitaphia: Vincentius Amidanus Gaspari de Vicomercato : Ad Petrum
Modicem : Ad Cosmum Medicem : « Versus ili. domine Consiantie de Varano
ad Camerinates »: Epitaphia (Ninus; Semiramis; Cyrus; Thomyris; Alexan-
der, etc); Maphei Vegii Laudensis de Agno (fol. 86-1 11). — « Pogij fioren-
tini invectiva in Laurentium Vallam » (fol. 1 12-127): colla data, in fine,
1452 die 12 maii. — «Ad Nicodemum Tranchedinum ducalem legatum apud
Florentinos Cornazani elegia » (fol. 127 e sg. ); e seguono altri carmi del
mcd. al med., « In Cosmi sepulchro » e « In eius Cosmi laudibus » (fol.
128-131 ). — « Una bona concia da vino che fosse guasto. Toglie el fiore,
del sambuco al temporale et falli seccare al sole » ecc. (fol. 134). —
« Incipiunt dies seculi et miracula urbis Rome que extracte fuerunt a
chronicis beati Petri apostoli. Primo notandum est quod a creatione mon-
di usque ad constructionem urbis » etc. (fol. 134-137). — «In dieta Ra-
tisponensi Iohannis de Castiliano episcopi papiensis legati exhortacio »
(fol. 142-148). — Copia d'epistola del re Ferdinando d'Aragona alla Si-
gnoria di Firenze; Datum ex castro Aversie die IX novembris MCCCCLXiiij
(fol. 148 e sg.). — « Epystola Joseph Brìpìi ad summum pontificem Ni-
colaum quintum »> con questa didascalia: « Ad s. d. n. N. v conformatio
curie romane loquentis contra proditores, edita per e. s. oratorem Ioseph
Bripium doctorem etc. cum humili semper recommendatione. Cum tua
sancte pater tam horrenda pericula vite » etc. (fol. 1 51-159). — Epistole
di Bartolomeo Faccio; dal 1429 al 49; ma alcune hanno soltanto la indica-
zione del giorno (fol. 1 61-168). — Epistola di Pietro Campo frego so, doge
di Genova, a Ferdinando d'Aragona; 17 luglio 1456: e risp. del re, colla
firma di Ant. Panormita; Napoli 10 agosto (fol. 180-182). — Quante cose
sono di numero quattro: « [Q]uatuor sunt que prudentia nos edocet »
etc. (fol. 184-190): in fine « Baldasar incepit Franciscus finem dedit». —
c Duodecim abusiva seculi. Sapiens sine operibus. Senex sine religione »
etc. (fol. 190). — Breve di Pio il a Francesco Sforza; quinto cai. octo-
bris, 1463: e risp. dello Sforza; Milano octavo cai. novembris (fol. 191-
202). — Breve di Pio II a Cosimo de' Medici; 9 novembris 1463: ed a Piero
de' Medici; 15 agosto 1464 (fol. 202-205).
Cart., in 8, sec. XV, (f. 206 dei quali alcuni sono bianchi. Scrittura di più mani. Leg.
in mezza membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1822.
II, X, 32.
« Incipit regula beati patris nostri Augustini episcopi. Ante omnia fratres
karissimi * etc. Seguono le « Constitutiones per dominum papam Clemen-
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FIRENZE 39
lem tradite ordinis fratrum Servorum sancte Marie » : « Datum Vinioni de-
cimo cai. aprilis, pontificatus nostri anno quarto ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. e, in principio e in fine, tarlati. Didascalie in
rosso. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza : Acquisto, a. 1819.
II, X, 33.
Villani, « Vita et chostumi di Claudiano poeta fiorentino » e biografie di
Zanobi da Strada, Giovanni Boccacci, Coluccio Salutati, Roberto de* Bar-
di, Cipriano chiosatore di leggi, Accursio, Francesco d' Accursio, Dino di
Mugello, Taddeo fisico, Dino del Garbo, Torrigiano fisico, Tommaso del
Garbo, Brunetto Latini, Bruno di Casino, Arrigo da Settimello, France-
sco da Barberino, Fazio degli Uberti, Guido' Bonatti, Lucerio « anticho » ,
« Farinata Uberti kavaliere famoso », Guido Guerra, Nicolò Acciaiuoli
Giovanni e Matteo Villani, « Giovanni Andrea principe de' canonisti ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 26. Le didascalie sono quasi tutte ritoccate a penna. In fine :
« Iste liber est mei .... Thommasi de Guelfis quem emi anno .... 1478 die 12 a-
prilis pretio quatuor librarum et unum aureum ». Leg. in mezza membr. — Prove-
nienza : Acquisto, a. 1822.
II, X, 34.
« De formula honeste vite. Bernardus Claravallensis ». — Ehtsdem « de con-
secratione eukaristie ». — Epistola di s. Basilio ad s. Gregorium Nazian-
zenum: « Agnovi litteras tuas » etc.
Cart., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Badia
di Firenze.
II, X, 35.
« Comincia il libro della coscientia di sancto Bernardo. Questa chasa nella
quale noi abitiamo da ogni sua parte ci minaccia di rovinare | che la oc-
cupatane delle cose terrene. Deo gratias Amen ». — Di mano del secolo
XVI è notato: « bonissimo volgarizzatore et ha di bellissime voci ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in pelle con impressioni in oro. — Provenienza:
Acquisto, a. 181 3. Sul dorso è impresso in oro il titolo di « Libro antico ».
II, X, 36.
Biografie dei sgg. cardinali: Benedetto Pamfili, Fulvio Astalli, Luigi O-
modei, Gio. Francesco Albani, Lorenzo Altieri, Enrico della Grange,
Giorgio Cornaro, Enrico Noris, Fabrizio Paolucci, Alfonso di Cordova,
Frane. Maria de 1 Medici, Vincenzo Grimani, Michele Ratzieyouski, Frane.
Bonvisi, Giacomo Antonio Morigia, Cesare d' Estré, Sebastiano Ant. Ta-
nara, Baldassarre Cenci, frate Tommaso Maria Ferrari, Giuseppe Sacri-
panti, Luigi di Sousa, Marcantonio Barbarigo, Frane. Nerli, Guglielmo di
Furstembergh, Carlo Barberini, Giov. Frane. Negroni, Leopoldo Kolonitz,
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
S. Mellini, Pietro Bonsi, Frane. Del Giudice, Pietro Coislin, G. B. Rubi-
no, Gius. Renato Imperiale, Urbano Sacchetti, Marcello Durazzi, Pietro
Ottobuoni, Stefano Camus, Giuseppe de Aghirre, Lodovico Potocarrero,
Innocenzo XII, Frane. Maidalchini, Giovanni Delfino, Girolamo Casanata,
G. B. Spinola, Pier Matteo Petrucci, Nicolò Acciaioli, Frane. Barberino,
frate Pietro Salazar, Leandro Colloredo, Giacomo Cantelmi, Emanuele
Teodosio Buglione, Taddeo Luigi del Verme, Galeazzo Marescotti, Fabrizio
Spada, Gaspare Carpegna, G. B. Spinola, Carlo Bichi, frate Vinc. Maria
Orsini, Ferdinando d* Adda, Bandino Panciatichi, T. de Gianson de Fur-
bin, G. B. Costaguti, Giacomo Buoncompagni.
Cart., in 8, sec. XVIII, j>p. 629. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, a. 1818.
« Incipiunt distinctiones exemplorum scripture veteris Testamenti et novi
edite et abreviate et reducte ad diversas materias secundum ordinem al-
fabeti per fratrem Bindum de Senis ordinis fratrum heremitarum sancti
Augustini ». Segue la Tabula totius operis, scritta da frate Cristoforo da
Volterra. — Frammento del trattato De quatuor virtutibus cardinalibus. —
« Incipit liber Senece de 4 or virtutibus cardinalibus ». Infine è il nome
dell' amanuense : Franciscus Cristoforus.
Membran., sec. XV, in 8, ff. non num. Leg. in assi cop. di pelle impr. Sulle membrane
di custodie sono i nomi di più possessori. — Provenienza: Acquisto, a. 1807.
M. T. Ciceronis, De amicitia; acef. e mutilo in fine. — Eiasdem « liber sino-
nimorum » ( dall' explicit, dov' è abraso il nome del trascrittore , ma si
legge 1' anno 1460). Acef.
Membran., in 8. sec. XV, ff. non num. Leg. in assi cop. di pelle impr. con borchie me-
talliche. — Provenienza: Acquisto, a. 181 6.
Vita di G. Cristo, acef. (com. dal cap. lviii): « Le noQge furono fatte in
Cana Ghalilea. Et eravi la madre di Ihesù. Et fu invitato | Et seguitando
loro miracoli Amen » ( fol. xvij-LXXiiij ). — « Incominciano le pistole di
sancto Paulo apostolo »: e seguono le epistole degli altri apostoli. In fine:
« Compiuta è la pistola di sancto Giuda apostolo chiamato Tacdeo. Con-
piute sette epistole di quatro apostoli » (fol. i-xci). — Volgarizzamento
dell'Apocalisse (fol. 1-11 non num).
Cart. e membran., sec. XV, in 8, ff. 74, 91 ed altri non num. Didascalie in rosso. Nel-
P ultimo fol. è notato che da un Giovanni di Domenico il cod. fu venduto a un Do-
menico da Prato nel 1472. Leg. in assi cop. di pelle impr. con borchie metalliche. —
Provenienza: Acquisto, a. 181 2.
I
II, X, 37.
II, X, 38.
II, X, 39.
FIRENZE 41
II, X, 40.
« Incomincia una doctrina data a ciascuno peccatore il quale si vuole bene
confessare. Qualunque persona si vuole | et honore in eterno Amen » . —
« Questi sono e' dodici articoli della fede cristiana » . E seguono, volgarizzati,
i comandamenti, le opere di misericordia, i peccati mortali, i sacramenti
« il c Simbolo della fede catholica composto da Athanasio vescovo ». —
« Di cinque considerationi per le quali si viene al dispregio del mondo et
all' amore delle cose celestiali » . — Volgarizzam. delle feste comandate,
e de* digiuni comandati. — « Incipit canticum actum Paduo nono kalen-
das maij anno Domino millesimo quadrigentesimo quinto decimo ad o-
biectionem mundanorum ob gaudia supernorum. Vdite nuova pa^ia Che
mi viene in fantasia | Poi non curo s* el t' è in piacere Ch' io dannato o
salvo sia. Deo gratias » . La nota finale dell'amanuense, nel verso dell'ul-
timo fol., non è più leggibile per una macchia nera.
Membran., sec. XV, in 8, ff. non nuni., de' quali gli ultimi sono macchiati. Leg. in
mezza membr. — r Provenienza: Acquisto, a. 1819.
II, X, 41.
Regula s. Benedicti. — Antiphonae processionales. — Incipiunt lectiones.
— Preci in volgare. — Volgarizzam. della regola di s. Benedetto. — Pre-
cedono T obituario d' un monastero di monache ( alle quali il ms. dovè
appartenere) e il calendario con alcune orazioni.
Membran., in 8 gr., sec. XV, ff. non num. In fine, di mano del sec. XVI, è la copia
d* una deliberazione pontificia sul « mantenimento e conservatone delle congregationi
dei Regolari »; 18 luglio 159-/. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza :
Acquisto, a. 18 19.
II, X, 42.
Volgarizzamento delle omelie di s. Crisostomo. Fin.: « Compiute sono home-
lie et éxhortationi Lini di santo Iohanni Grisostimo cominciando alle
xxvi vengono ad essere homelie et éxhortationi xxvmi. Questo libro è
di Thommaxo di Domenico Guasconi da Firenze scricto di propria mano
nella ciptà di Napoli sub anno Domini MCCCCLVI. Deo gratias Amen ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. Appartenne anche a Gioacchino di Biagio Gua-
sconi che lo comprò da Tommaso di Domenico Guasconi. Leg. in mezza membr. —
Provenienza: Acquisto, a. 18 19.
II, X, 43.
Dizionario di etimologie e significati di parole latine: « Anima animis | ut
officium grammatici » (fol. 1-31). — Note sulla storia antica della Sicilia
(fol. 33). — « Augtistini Dati senensis poetae clarissimi elegantiarum li-
ber incipit. [C]redimus iam dudum a plerisque viris | exercitationem ac
commoda. Vale » . — Lessico lat., con copiose interpretazioni di voci. La
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42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
prima voce è Abiurare; V ultima,. Vxorius. — Tibulli Vita. — Summa vi-
tae Tibulli. — Epitaphium Tibulli. — Vita Catulli. — « Hextichum Gua-
riti Veronensis oratoris clarissimi in libellum Valerii Catulli eius conci-
vis ». — Vita Propertii. — Vita Silii Italici. — Vita Horatii « secundum
Acronem ». — « Explanatio Acronis in poetriam Horatii ». — Horatii vi-
ta « secundum Porphirionem ». — Explanatio Porphìrionis in poetriam
Horatii ». — Explanatio Acronis et Porphìrionis in Carmine saeculari. —
Horatii Carmen saeculare. — Carminum Ovidii explanationes. — « Ex
libro primo Aeneidos »: lessico di voci e locuzioni, colle corrispondenti
in greco, di tutti i libri deir Eneide.
Cart., in 8, sec. XV, ff. num. soltanto fino al 34. Leg. in membr. — Provenienza:
Acquisto, a. 1 819.
II, X, 44.
« Il Quadripartito di Tolomeo tradotto dal greco in lingua fiorentina, 1576».
In princ: « Di Giulio d' Antonio de Nobili » e lo stemma di sua fami-
glia. In fine del libro IV: « Il fine del quarto et ultimo libro di Tolomeo
degli effetti delle stelle.
Cart., in 8. sec. XVI, pp. 229 scr. in bel carattere stampatello con fregi a penna. Leg.
in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1819. — Sul dorso é scritto: Tolomeo volgare.
II, X, 45.
« Leonardi Aretini epistola comunis ad libros omnes Platonis ». — « Prolo-
gus Leonardi Aretini in traductione Phedon. ad Innocentium papam VII » .
Segue la traduz. lat. del Fedone di Platotie (fol. 3 e sgg.). In fine: «Leo-
nardus Aretinus hunc Platonis librum qui dicitur Phedon sive de animo
in latinum absolvit feliciter Amen ». — Eiusdem ex Basilio versio: « Ego
tibi hunc librum | Consilia aspernantes. Finit Basilium foeliciter » (fol. 43
e sgg.). — Eitcsdem ex Xenophonie versio: « Xenophontis philosophi quem-
dam libellum | Atque ubi cives tui »; fin. mutilo così (fol. 52-61).
Membran., sec. XV, in 8, ff. 61 scr. Legatura recente in mezza pelle. — Provenienza:
Acquisto, a. 1805.
II, X, 46.
« Generales florentis et intereuntis Reipublicac causae brevissime conscriptae
opera et studio Pauli Ignatii Morghcuthaller Austriaci, anno MDCXXXXIX ».
Dedic. « Serenissimo principi ac domino Ferdinando li Magno Hetruriae
Duci » . — Precede V approvazione dell' Imprimatur, colla data di Vienna
27 agosto 1649. — Segue V indice alfab. delle materie.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 318 num. e altre non num. Il taglio dei ff. è dorato. Leg.
in pelle rossa con ricche impressioni in oro e lo stemma mediceo. — Provenienza :
Acquisto, a. 1808.
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FIRENZE 43
II, X, 47.
« Lucidarius » (dall' explicit) acef. e mutilo in fine: «quod non sentiat eum,
vere enim sunt inanimata | omnibus diebus vite tue. Amen. Explicit li-
ber lucidarius » . — Frammento di trattato morale ( fol. 48-5 1 ): senza
princ. e fine.
Membran., in 8, sec. XIII, ff. 51. Didascalie in rosso. Lacuna tra il fol. 31 e il 32.
Scrittura di varie mani. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
II, X, 48.
« Institutionum dialecticarum libri quinque per fratrem Bernardum Setam ».
Segue la tavola dei capitoli.
Cart., in 8, sec. XVI ex., pp. 280 scr. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto,
a. 1801.
II, X, 49.
« Epistola mandata per m. Giovanni Boccacci a m. Francesco priore di Santo
Apostolo di Firenze spenditore di Napoli del Gran Siniscalco degli Ae-
riamoli di Firenze ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg, in cart. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, X, 50.
« Proposizioni sopra i lavori da farsi in Arno per fuggire V inondazioni » ;
1689-1727.
Cart., in 8, sec, XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, a. 1805.
II, X, 51.
« Trattato breve della Sfera »; adesp., ma di Pier Maria dotti.
Cart., in 8., sec. XVII, ff. 72. Leg. in membr. — Provenienza : Dono del re Lodovico
I, 14 maggio 1802.
II, X, 52.
Trattato della confessione : « Curam illius habe .... Queste parolé disse il
buon sanmaritano a lo stabulario overo albergatore | Et mentre che un-
ge dica le parole et guardi al libro acciò non erri Amen. Hoc opus con-
positum per reverendissimum patrem et dominum fratrem Antonium ar-
chiepiscopum florentinum. Ego ser Petrus Andree aretinus scripsi die
XXV februarij M° ecce 60 ». — Breve sunto del trattato preced. : mutilo
in fine (nelle ultime 2 pagine).
Cart., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. con una membrana che contiene un atto notarile
del 1357. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
II, X, 53.
Nicolai de Villanis pistoriensis satyra « Dii vestram fidem ». — Eiusdem sa-
tyra c Nos canimus surdis ».
Cart., in 8, sec XVIII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
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44
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, X, 54.
Stanze.
Seraphini. Non ti sdegnar, non ti chiamar da poco
» Spesso nascosi stan tra vaghi fiori
» Quando vostri occhi et quel laggiadro aspecto
» Nella tua pellegrina alta figura
» Quest* è quel pellegrin che vola in alto
» Peregrinando vo per mio destino
» Guardando agli occhi tuoi mancar mi sento
» Per contemplare ei tuo leggiadro aspecto
» Se per andar peregrinando tanto
» Chi vuol veder gran cose altere et nuove
» Quanto una lingua più brama laudare
» Perché sforzato so' dover partire
» Cor mio non mio, chi mi ti tolse, amore
» Cor mio che tanto tempo hai disiato
» Dimmi chi è questo amor ? Gli è un garzon crudo
» Temo la vita et vo bramando morte
» Dove ne vai o mio smarrito core
» Rotta è la fede con gran pianto et duolo
Angeli Polìtiani ad Iulium Medicem : Le gloriose pompe e. fieri ludi. —
Qua e là lacune : è chiaro che il copista non ebbe sott* occhio un esem-
plare agevolmente leggibile.
Seraphini, Ecco la noe te, el sol suo' razi asconde
Bernardi de Accoltis, Vien meno el ferro troppo adoperato
Vincentii. La faccia obscura et gli occhi humili et bassi
Comelii Benigni, Amor per subiogarmi al suo imperio
Simonis Tassini, Amor ecco qui 1* arco e le tue insegne
Baccii Ugolini, Del bel campo eh* io arai con sudor tanto
Seraphini, Tu dormi io veglio e vo perdendo e' passi
Bernardi de Accoltis. Él buon nocchier sempre parla de* venti
Siculi, El navigante quando ha turbide onde
Leonardi Corvini, Non più tormenti, amor, dammi un buon colpo
Vincentii, Se del martyro in ciel si rende palma
Comelii Benigni, Quando ei bel volto, tuo, donna, risguardo
Gerii, Se '1 ciel fra noi mortai t* à facto lampo
Simonis Tassini, Manchino hormai le nostre rime alquanto
Seraphini, A che tante sagette, ah crudo amore
B, de Accoltis. Godi tua dolce e fuggitiva etate
Baccii, Da poi la nocte obscura et tenebrosa
Leonardi Corvini, Infelice alme eh* al più caldo loco
Bauli Cortesii, Amor che vide la mia donna sciolta
Simonis Tassini. Non fu mai pace d' alcun tanto amata
Cornelii Benigni. Amor fortuna e '1 ciel ha congiurato
B. de Accoltis. Spesso el velen si bee in gemma e auro
Vincentii. Li frutti non maturon egualmente
Iohannìs Aulphi. Da poi che fortuna ha così voluto
Carithei. Tu dormi et amor veglia per mio danno
Simonis Tassini. Borea ti condurrà nel lucente experio
Seraphini. Hai lasso a quante fiere la sete toglio
Carithei. Al partirmi da voi tal doglia aprovo
Bartholomei de Risis. Oymè eh' io son di giaccio e corro al foco
? Occhi fuggite el sguardo di Medusa
Seraphini. Stupisco, Amor, eh* ài facto il ciel suggetto
FIRENZE
45
Simonis Tossirti, Sperava già che '1 mio fidel servire
Al/ani perusini. Può far el ciel eh' io viva a mio dispecto
Seraphini. Che testimonio harai di tuo bellezza
Leonardi Corvini, S' è ver che 1' alma andando all' altro mondo
Fault Cortesii de Vulcano et Venere. Amor poi che costei gli a 1' arme prese
Agapiti. Le generose lachrime che versa
Simonis Tassini, Nel mar tranquillo al prosperoso vento
Seraphyni. Quando vostri occhi e quel leggiadro aspecto
Vincentii. O voi che seguitate el van Cupido
Baccii Ugolini. Fussi pur certo doppo morte almeno
Seraphini. Quanti uccelletti el di faccio dolenti
B. de Accoltis. In un mar di sospiri el tristo core
Simonis Tassini. O giorno che 'l dolor mio rinno velli.
Alfani perusini. Hor che sarà ? Possio più che ricevere
Seraphini. Se dentro porto una fornace ardente
Vincentii. Li sguardi tuoi furon saette accese
B. de Accoltis. O fiamme da sospiri sua vi accesa
Alphani perusini. Son già ridocto in sì maligna sorte
Seraphini. Ay crudo amor hormai che puoi tu farmi
... ? Sempre mi par vedere vostra figura
Leonardi Corvini. Non tanti colpi alla ventura amore
Simonis Tassini. Ben puose el ciel ogni suo ingegno e cura
Seraphini. Alma, tu non rispondi, alma, noi senti
Agapiti. Neghici il suo bel frutto hormai la terra
Vincentii. Quanto più penso al gran poter de' celi
Agapiti. Tu ti nascondi e vuoi pur esser visto
Seraphini. Per fin che non finisca el mio tormento
Fateli Cortesii. Quando intese Giunon che V alto Giove
Gerii. Pur questo corpo mie cora' io discerno
F. Cortesii. Tu mi ti mostri alcuna volta lieta
Seraphini. L' aer che sente el mesto e '1 gran clamore
F. Cortesii. S* i' sono apresso a voi 1' anima corre
Seraphini. S* io vivo sol ognhor dal vulgo absente
Antonii Zoboli ( ? ) . Discolorato ho il viso per seguirti
Petri Garavini ( ? ) . Un solo amore, una sincera fede
Seraphini. Che ti bisogna, amor, con me questione
Agapiti. Felice quel che in campo fertil semina
Sfortia Sfortie. Dimmi, alma, el core a che tanto s* atrista
Seraphini. Amor mi spinge, amor qui m* atraversa
Agapiti, Corri hormai lieto, popul di Quirino
Vincentii. Pascomi di memoria, altro dilecto
P. Cortesii. Guerra si fa per acquistar vinctoria
Agapiti. Amor in voi sì spesso mi transforma
Simonis lassini. Spesso ritorno a rri vedere il loco
Caroli ... ? Venite innamorati al mio lamento
Seraphini. Li occhi e 'l cor fan battaglia a tutte 1* bore
Carithei. Equalmente, madonna io mi lamento
Seraphini. Sforzami acciò che io fussi a voi donato
Theodori Marnili. Che subito timor nel pecto sento
P. Cortesii. Non è felicità maggiore in terra
Seraphini. Ad che presidio Amor vai sì gonfiato
Bartholomei de Risis. Sconsolato mio core perché non mori
Simonis Tassini. S* alcuna volta dal gran duolo acceso
Seraphini. Ad cciò ritorni el sonno agli occhi miei
Agapiti. Chi sei tu, Amor ; hor perché stai quaggiù
46
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ff
Seraphini. Perché cresi in tuo cor fusse merzede
Vincenti/. Questa dolente e misera partita
Andree Palliduli. Consuma el foco al tutto pietre e legne
Seraphini. Ogni fiero animai nutrito in boscho
Leonardi Corvini. Chi sei non so, perché ? ; che non ho vita
Marci Lauredani prò d. Constantia de Afirandula. Rendi quell* alma, insi-
diosa morte
Seraphini. Voglio morir se morte mi vuol torre
Andree Palliduli romani. Amor mi tira e son rincarcerato
Seraphini. Ite sospiri dove Amor vi mena
Vincentii. Un foco occulto, un dissonore aperto
Seraphini. O giorno a me sì crudo e infelice
Agapiti. Porta vento grave e* dolci accenti
Seraphini. Io piango el mio tormento e '1 tempo perso
Eiusdem. Perchè sforzato son dover partire
Seraphini. È naturai, se '1 foco dà calore
Eiusdem. Vivo sol di mirarti, o dura impresa
Seraphini. Alma che fai che mille volte V hora
Agapiti. Se sempre quando pecca 1' huomo in terra
Tibaldeus ferariensis. Non expecto giamai cotal desio (ternari).
Iacobus Cossius ad amantem. Li honorati sembianti et la beltade (ternari).
Vincentii. Crudo Acheronte, volgimi el tuo legno
Zerafini. Del mio sì grande e del tuo male sì poco
Gerii. Belleza rara fu sanza pietà.
Cart., in 8. sec. XVI in., ff. non num. Le stanze sono due per ogni pag. Le didascalie
sono in rosso, talvolta sbiaditissimo. Leg. in cart. e pelle impr. — Provenienza :
Acquisto : a. 1816.
« Comincia il libro delle meditationi di sancto Bernardo doctore dolcissimo
et divoto. Della cognitione deli* uomo | Qui finisce il tractato di sancto
Bernardo dell'uomo interiore ». E segue la tavola dei capitoli (fol. i-
xxiij). — « Comincia i* libro di conscientia di sancto Bernardo. Questa
casa | che le occupationi delle cose terrene. Iste liber est ser Mathei
Lippi presbiteri in ecclesia santi Petri maioris scripsit manibus suis
MCCCCvj mensis settembris » (fol. xxiv-LXxj). — Racconto del re di Ge-
rusalemme (Cristo) e di Babilonia (il diavolo): « Infra Gerusalem e Ba-
bilonia nulla pace | ma la carità ne percosse ben dieci milia » (fol. LXXij-
LXXVj ).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 76 num. e scr. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acqui-
sto, a. 18 19.
. Mathaei Rodulphi floren. Poemetto in terzine : « Laurentii Medices ultimum
Vale»: 1, Poi che la terra un tempo ornata fu — 2, Piangi horamai cit-
tà obscura et negra — 3, Morte per torre el più richo thesauro — 4,
Pietra è restata in terra per memoria. Precede la lettera di dedica a Pie-
ro de' Medici, in maiuscole d' oro, ma la iscrizione a lui è per metà abrasa.
Membran, in 8, sec. XVI in., ff. non num. col taglio dorato. Sul recto del fol. 3 è lo
11, x, 55.
II, X, 56.
FIRENZE
47
stemma, un po' abraso, mediceo. Iniziali a colori. È questo 1' esemplare offerto. Leg.
in seta verde. Provenienza : Acquisto, a. 1806.
. II, X, 57.
Miscellanea. — Canz. adesp. : « De amicitia. Non è altrui ogni uon che ama
amicho » (fol. 2). — « Cafona di mes. Lionardo d' Arezo nella quale
tratta di filicità preferendo V opinione de* filosafi. Lungha quistion fu già
tra vecchi saggi » (fol. 3). — « Per messer Lionardo in lode di Venere
secondo Y opinione di Platone. O Venere formosa o sacro lume » (fol. 6).
— « Per Nicolò Cieclw [ternari]. Viva virilità frolido honore » (fol. 8). —
Sonetto: I' ti richordo charo amicho fino (fol. 11). — Sonetto: Amicho
quando tu sali a cha vallo (ivi). — « Per Maestro Antonio che chanta.
Dormi Giustinian, più non aprire » (fol. 12). — Canz.: Fuggito è '1 fal-
falso et chonosciuto il vero (fol. 14). — « In laide del Petrarcha. I' ó
già letto il pianto de' Troiani » (fol. 16). — «Messere Benedetto d'Arezo,
de amicitia. Se mai gloria d'ingiegnio altri conmosse » (fol. 18). — « Per
Mariotto Davanzali, de amicitia. Qual divo ingiegnio qual per voi s* infuse »
(fol. 25). — « Pel Saviozo da Siena in lode di Dante. Chome per dritta linia
T ochio al sole » (fol. 30). — « Morale per la morte di messer Franciescho
Petrarcha fatta per Francho Sachetti vechio. Festa ne fa il cielo, piange la
terra » (fol. 34). — « Morale fatta per Dindo Bonichi, di fortuna. L'uomo
eh' è infilicie » (fol. 37). — « Pel Petrarcha in laide della Vergine Maria.
Vergine bella che di sol vestita » (fol. 39). — « Morale fatta pel conte
Frane. Isfor^o e ducha di Milano. Magnifico et ilustre alto signiore »
(fol. 42). — « ChanQona d' amore fatta pel Petrarcha. Standomi un giorno
solo a la finestra » (fol. 45). — « Canyon morale chontro a la lusuria.
Ai folle e mortai vigio di lusuria » ( fol. 46 ). — Canz. : O giudice maggio-
re vieni a la bancha ( fol. 49 ). — Morale : Vechiega viene a V uon quando
eia viene (fol. 50). — « Morale in dispregio d' amore. Sovente in me
pensando chome amore » (fol. 52). — « Profezia de s. a Brigida. Destati
o fier leone al mio gran grido » (fol. 55). — « Questa è j a profezia fé*
fra Tomasuco da Nociea ne Y anno 1363 de aghosto et parla di Firenze
et di più terre vicine. Dove sempre s' usa arte Dello mangi vedere »
(fol. 64). — « Profezia che fecie frate Stoppa. Vuole la mia fantasia Ch' V
rimi profezia » (fol. 68). — « Questa si è una profezia che fecie il vechio
romito da Roma nel MCCCXXV. Fiera posanga rachonta il mio chanto »
(fol. 72). — « Profezia in istante di più potente. Apri le labra mie dol-
cie signiore » (fol. 80). — « Profezia del biato Gioachin. Ave Yhesù Cri-
sto figliuolo di Maria » (fol. 88). — « Versi mandati a la Signoria di
settembre et ottobre 1465 per messer Francesco loro Araldo. Fra va-
48
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ghe amene liete e verdi rive » (fol. 93). — « Seguono versi mandati a
la Signoria sopradetta per Francesco Schambrilli. Potentissimi degni alti e
sereni » (fol. 95). — Sonetto adesp. e anep.: Nel tempo perchusivo e pe-
stilente (fol. 97). — Sonetto c. s. : Sempre si disse ch'uno fa danno a
ciento (fol. 97). — Segue (fol. 98 ) una nota per dichiarare che questo
sonetto e altri pochi versi, qui appresso trascritti, trovansi « ne' principi
de' libri a chagione delle prestale che d' essi si fa ». — « Esemplo re-
citato per m.° G.° da Napoli. Achade al tempo del Tambrulano che a la
sua presenta era uno cristiano et uno giudeo » (fol. 98). — Quattro co-
se per le quali, secondo Aristotile, V uomo non è tale, ma bestia (fol.
100) . — Le quattro cose che Salomone ignorò (ivi). — « Versi di pro-
feta anticha e degnia. Sarà ne Tanno del Giubileo fisso Un choltel gra-
ve nel quor di monarcha » (ivi). — Nota su Focione da Plutarco (fol.
101) . — « Detti di m.° G.° da Napoli » 1457 (ivi). — Detti ed esempi
recitati da fra Cherubino da Spoleto (fol. 102). — Estratto da Plutarco c in
quello libro che fa de risponso orachuii » (fol. 107). — Altro esempio
detto da fra Cherubino (fol. 108). — Ternari adesp. e anep.: Glorioso si-
gniore in chui rilucie (fol. 108). — Estr. dalla Città di Dio di s. Agostino
delle « tre battaglie che dà il nimicho a la criatura nel punto della mor-
te » (fol. 111). — « Dittato del Savio Romano. Al nome di Dio et di
buon chominciare » (fol. 112). — Sonetto: Fior di virtù si è gentil co-
raggio (fol. 117). — « A Piero di Cosimo per Bernardo Chambini. Se
Ha pace di fuori prodotta à Iddio » (fol. 117)* — « Pronosticho di chose
dette per lo re di Polonia a mes. Lodovico Petroni da Siena ambascia-
dorè a Lucha Tanno 1464 » (fol. 118).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 119. Legato modernam. in mezza pelle. — Provenienza: Acqui-
Membran., in 8, sec. XV-XVI, ff. 66. Scrittura di mano frane. E a miniatore francese
son dovute le miniature a fol. 10 (il Natale), fol. 15 (T adorazione dei Magi), fol.
20 (il giudizio di Salomone), fol. 24 (la fuga in Egitto), fol. 31 (il giudizio),
fol. 43 (esequie, presente una bara). Iniziali in oro e colori. Recente legatura in
membrana. — Provenienza: Acquisto, a. 1806. Attualmente sta nel Banco Rari.
Aristotile, Dell'arte retorica, libri i-m (fol. 1-125); — Retorica ad Alessandro
(125-188). In testo greco.
Membran., in 16, sec. XV, ff. 188. Leg. in assi cop. di cuoio con due fermagli. — Pro-
venienza : Acquisto, a. 18 10. — Cfr. Vitelli G., Indice dei codd. greci magliab, in
Studi ital. di Filol. classica, II, 549.
sto, a. 1806.
II, X, 59.
FIRENZE
II, X, 60.
Storia di Bianca Cappello e di Pietro Bonaventuri (fol. 1-41 ). — « Memorie
dell' arcibestiale prete Francesco Valori a prò della gioventù fiorentina ;
opera faceta e curiosa dedicata agli amici più cari del med. prete »; 1
maggio 1679 (fol- 1-60). — Orazione di Francesco Serdonati in lode di Cri-
stina di Lorena granduchessa di Toscana. — Vita e morte di G. B. Ca-
valcanti (fol. 1-28). — Canzonette popolari e rime varie:
Canz. Amor, ecco colei
» Udite udite, amanti
» In tanto horrore che fia di me
» Comprate comprate ricotte ricotte
» Venite al mormorio a rinfrescarvi il cor
» Luciola lucida, viene a me
» Perchè mi fuggi dispietata e ria
» Non si rida del mio stato
Sonetto della sig, Lucretia Mancini : Al nascer di Lucretia il ferreo mondo
Son. : Sia tempo ornai che tu di neri panni
Canz. : Che tante veste, che tante aneila
» Che sarà, donne, di voi
» Ninfe siain che all' Arno intorno
Ternari : Lamento di una cortigiana : O cruda iniqua stella, o sorte o sorte
Sonetto : Mentre che questa mia misera vita
Stanza : Io nacqui ladro in corpo di mia madre
Canz. ; Donne che di piacer vi diletate
Ottave di Curzio Marignolli : Fuor della porta al Prato sette miglia
Del med. : Signor che in croce i mia dolor portasti
Ternari : Per la gran debolezza stanco cadde
Lauda : Iesù dolce Iesù diletto
Stornelli o Fiori : Non credo mai che la natura humana ( sono sei, di tre
versi P uno ).
Stanze sui salmi, adesp. e anep.
Ottave di diversi: sono il 6, tutte adesp. Coni. : È questa, ingrata, la pro-
messa fede.
Cart., in 8, sec. XVII, e sg., ff. qua e là num. Il voi. consta di varie parti di codici.
Leg. in membr. Già Rinuccini. — Dono del Granduca, 1850.
Trattato delle « mortificationi d'ogni affetto delle cose temporali ».
Cart., in 8, sec. XVI, ex., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Rinuccini.
La va all' aria della scapigliatura delle donne : E si mi date udienza
La va all' aria di Tirinto : Bettina mia tu mi burlasti
Sonetto : Figlio, dicea Maria mentre tenea
Canzonetta : I caldi sospiri che m' uscite dal core
» Sventurata ricciolina
» Vezosetta pastorella che mi struggi
» Chi desia di saper che cosa è amore
» Or che siam di carnovale Non è male
Quaternari : Io che d' altri sospir e di pianti
Donna non ine 1' appor se '1 ver non sai
li, X, 61.
G. alAZZATlNTl — Manoscritti delle biblioteche a" Italia, XII
4
50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, X, 62.
« Incomincia uno devotissimo tractato chiamato Arra de la sposa di Yesù
Cristo cottiposto et ordinato dallo minimo frate et servo di tucti li servi
di Yesù Cristo frate Nicholò de Cantonibus | Facta in Pistoia a dì XXX di
luglio MCCCCLXvj. Frate Nicholò Cantoni da Siena » ecc. — « Incomincia
una devota meditatone d' uno pulito et delicato giovano. Anima mia tu
hai di molti beni | vivendo fate bene tucta via. Idem frater Nicholaus ut
supra. Finis». — « Comincia la inventione della sancta Croce (in ottava
rima) : La vergine Maria et gli angeli sancti | Ci ghuardi dalle pene dello
inferno ». — Volgarizzamento dei sette Salmi in ottave: Io chiamo et
priego el mio eterno Idio. — « Antonio Cornazano, Della sanctissima vita di
nostra Donna. Alla illustrissima madonna Hppolyta Vesconte Duchessa di
Calabria. Di terra in cielo a contemplar converso | Finis. MCCCCLXXiij ».
— « Incipit libellus valde utilis de arte bene moriendi. Conciò sia cosa
che '1 transito della miseria » ecc.
Cart., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Rinuccini.
II, X, 63.
Trattato della confessione e delle virtù per uso di monache; acef. : « hanno
in sè le persone divote | secula seculorum Amen. Laudate Yesù Cristo
sempre ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. non mira., qua e là macchiati e restaurati. Leg. in membr. —
Provenienza : Rinuccini.
II, X, 64.
Trattato su « L* origine della città di Firenze » , adesp.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 26. Molte linee sono cancellate. Leg. in membr. — Prove-
nienza : Rinuccini.
II, X, 65.
Strambotti, in dialetto siciliano. Il primo com. : Occhiuzza cu lu chiantu tu
m* accori ; V ultimo com. : Torna caucina la giaca allo foco. — Taluni re-
cano il nome Venetiano (i più V\ D' Augustine di Grigoli, fìaron di Ser-
rava/ti, Dottore Potcnzano, Ott. Po. no , Don Carlo Ficalora, Conte di Carini,
Vin.° Fornaci, Fra.™ Bugelli, don Luisi Locampo, Barone di Monte maggiore,
Geronimo di Noto, Iacopo la Monica, Balzamo, Gio. Giuffré, Don Maria G am-
manir ta, Don Marzio Bonacolta. A fol. 104 e sgg. è il « Puttanismo $ An-
tonio Venetiano [in quaternari]: Mi dogliu turri mia chi si rimossa ». In
fine è la tavola alfab. de' capoversi.
Cart., in 16, sec. XVI-XVIII, ff. 114 num. col taglio dorato. Bella rilegatura in pelle ros-
sa con impressioni in oro. — Provenienza : Rinuccini.
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FIRENZE 51
I manoscritti che seguono, fino al n. 141, sono studi, spogli, e scritti di Vincenzo Borghini^ di sua
mano o dei suoi segretari ; e costituiscono un gran zibaldone, di così varia contenenza che troppo
lungo riuscirebbe darne una minuta illustrazione. Noi ci contentiamo di designarli con le proprie
parole con le quali il Borghini medesimo ne riassumeva rapidamente la materia, per memoria sua,
in due indici o « sillabi » contenuti nei codici nn. 130 e 141 di questa stessa raccolta; supplen-
do con un sommario nostro, pur rapidissimo, dove il suo manchi. Sono tutti, salve indicazioni in
contrario, legati in membrana, rivestiti recentemente di una custodia in cartone, e la membrana
è, quando non si dica altrimenti, bianca o solo fregiata di un disegno in penna, e di un motto cor-
rispondente con che il Borghini stesso designava i singoli volumi del suo zibaldone. Sono tutti di
provenienza Rinuccini (1850): per molti di essi, cfr. M. BARBI, Degli studi di Vincenzo Bor-
ghini sopra la storia e la lingua di Firenze, nel Propugnatore, voi. II, p. II, fase. 10.
II, X, 66.
Manoscritti di Vincenzo Borghini. Due quaderni « d' annotazioni sopra Gio.
Villani ».
Cart., in due voli, in 4, di complessive pp. 174 num. Impresa del primo: una donna
che annaffia, col motto : frustra niti. La membrana di custodia di esso contiene un
atto commerciale di Bartolomeo di Bonsignore Spinelli : quella del secondo un fram-
mento di un libro del Vescovado di Firenze per gli anni 1253-54.
II, X, 67.
Manoscritti di Vincenzo Borghini, [n. IV ]: « Note cavate d' un libro che ha
la casa de Bisdomini delle cose del Vescovado et di suoi Privilegi, Iu-
risditioni et Beni: Note cavate di scritture di Cestello ». « Sepolture di
S. Croce e di S. Spirito » , di S. Lorenzo di Badia, di S. Maria Novella ecc.
Cart., in 8, pp. 202. Impresa : il carro di Cerere, col motto Finch' io truovi.
II, X, 68.
Manoscritti di V. Borghini, [n. Lix]: « Un vocabolista o raccolta di voci
antiche per ordine d* alfabeto et nel fine alcune raccolte di voci et lor
terminationi sotto certi ordini et come schiere ».
Cart., in 8, pp. non num. con rubr. alfabetica. Impresa : uno oriuolo a sole.
II, X, 69.
Manoscritti di V. Borghini [n. vili]: Discorsi sopra la lingua: « suo nome,
se dalla latina: perchè si muti: della provenzale, dell' antica, della comu-
ne et propria. Delle Metafore, avverbi » etc.
Cart., in 8, pp. 248. Impresa : una gallina che cova 1* uova, col motto Voglia et patien-
tia. — Una delle due membrane di custodia è un frammento di un trattato francese
sul reggimento de principi, del quale altri frammenti ricorrono in successivi codici
della raccolta Borghini.
II, X, 70.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXVlll]: Epigrafi antiche « ritrovate da poco
in qua quasi tutte ».
Cart., in 8, pp. 136 num. ed altre bianche. Impresa: un'anticaglia rovinata, col motto
Ipsa mina docet.
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5 2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, X, 71.
Manoscritti di V. Borghini, [n. Il]: «Copie di più contratti antichi, cavati di
più luoghi: dell'Archivio del Duomo, di Badia, di s. Miniato, di s. Lo-
renzo e d' altri » — « Sunto dei Vescovi di Firenze » — « Epitome del-
l' Historia di Liutprando pavese » — « Nota di tutti i Pivieri del con-
tado et Distretto di Fiorenza, quartiere per quartiere, fatta Tanno 1 440 » .
— « Un' altra simile, ma non sì copiosa, cavata dal libro de' Popoli dello
spedale degl' Innocenti » .
Cart., in 8, pp. 267 num. ed altre bianche. Impresa : un vecchio a gruccie con V ali, col
motto Consegnar.
II, X, 72.
Manoscritti di V. Borghini, [n. xcn]: « Un vocabolistario per ordine d'al-
fabeto, cavato da libri antichi ». — Precede un elenco di « Libri et au-
tori onde son prese le voci di questo quaderno, che sono in buona parte
volgarizzatori di altri autori ».
Cart., in 8, ff. non num., scr. su due colonne (coli. 480). Impresa: Pescatori in una
nave col motto ex omni genere.
II, X, 73.
Manoscritti di V. Borghini: Notizie su i monasteri di Firenze e in genere
della Toscana; cfr. il n.° 138.
Cart., in 8, ff. non num. Impresa : un* ara.
II, X, 74.
Manoscritti di V. Borghini [n. Liv]: Estratti ed appunti da più scrittori di
storia italiana.
Cart., in 8, pp. 248. Impresa : Ercole in lotta col leone.
II, X, 75.
Manoscritti di V. Borghini: Schemi e precetti sulle figure grammaticali. Ma-
teriali per un discorso « del processo et ordine che ha havuto la religio-
ne nostra » . — Appunti ed abbozzi circa l' interpretazione della sacra
Scrittura.
Cart., in 8, ff. non num. continuatamente. Sulla prima carta, un antiporta colorata a fi-
gura di edicola, con tre motti riferentisi al contenuto della maggior parte del volume:
il primo è in greco : Scrii ptamìni scriptnras ; Lucerna pedibus met's verbum tuum.
Sulla terza, una testa di Romano antico con intorno le parole Policarpos (in greco) e
Mescolanze. La membrana di custodia contiene un frammento di sermone ascetico.
II, X, 76.
Manoscritti di V. Borghini [già. XXIII]: Ruscelleide : cfr. Ruscclleide ovvero
Dante difeso dalle accuse di G. Ruscelli, a cura di C. ARLIA in Collez. di o-
puscoli danteschi, nn. 57-60.
Cart., in 8, ff. non num. Impresa : una cassetta da offerte, con un motto in greco.
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FIRENZE 53
II, X, 77.
Manoscritti di Vincenzo Bor girini: B. Aegnatii Epistola ad Romanos. Concor-
danze dei Vangeli.
Cart., in 8, ff. non num. — Impresa : lo Spirito Santo, col motto Sine tuo numine t nihil
est in lumine,
II, X, 78.
Manoscritti di V. Borgkini: Excerpta ex Livio.
Cart., in 8, ff. non num.
II, X, 79.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXix]: « Discorsi e considerationi sopra la
historia del Sigonio De regno Italiae, » sulle Historie di Ferrara del Pigna,
e qualche altro breve estratto.
Cart., in 8, ff. 115. Impresa: una donna legata a un albero, col motto Qual sarà 'l mio
Perseo ì La membrana di custodia è un frammento di libro del Vescovado fiorentino
del 1254 : cfr. il codice 66.
II, X, 80.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXIV ]: « Discorsi et considerationi sopra le
Regole per ordine: verbo, nome, avverbio etc. »
Cart., in 8, ff. 160. Impresa : regolo, archipenzolo e seste. La membrana di custodia con-
tiene un frammento del trattato francese di cui sotto il precedente codice n. 69.
II, X, 81.
Manoscritti di V. Borgkini, [n. XIX ]: « Discorsi, imprese, motti, medaglie.
— Dell' origine de' Barberi. — Cose di Venetia. — Luoghi di Dante
corretti, esposti, considerati. Considerationi sopra la lingua ». Per le an-
notazioni sopra Dante, cfr. la Ruscelleide cit., per cura di c. ARLIA, li, 67.
Cart., in 8, ff. 155. Impresa: una farfalla, col motto Et la farfalla anchor sopra gli
gira. La membrana di custodia è un frammento di messale.
II, X, 82.
Manoscritti di V. Borghini : Minute di sue lettere. Sermone « prò Alex. Med.
canonico adolescenti ». — Altre minute di lettere, fra cui i due trattatel-
li de imitatione e in apologeticum Gregorii Naz. et Antigonem Sophoclis. — Let-
tere di P. Vettori al Borghini ed a Francesco Davanzati — Altre minu-
te di lettere del Borghini.
Cart., in 8, ff. non num. Impresa : due scimie, col motto : me mea, te tua.
II, X, 83.
Manoscritti di V. Borghini: [n. LXX]: Ritratti da più autori latini.
Cart., in 8. ff. 189. Impresa: uno che accende il lume da un altro, col motto Nihilo
minus ipsi lucet. La membrana di custodia è un frammento di un trattato di diritto
civile.
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54 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, X, 84.
Manoscritti di V. Borghini: Copia del quarto libro de' Madrigali di G. B.
Strozzi (numerati dal 486 al 705).
Cart., in 8, ff. non num. L' impresa fu recisa: il motto è L' oliva è verde, e qui tutta
è rivolta L' acqua che di Parnaso si deriva.
II, X, 85.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XVI ]: « Discorsi et considerationi sopra luoghi
et parole del Boccaccio et specialmente per certe chiose del Ruscelli ».
— « Per la lettera di L. A. Ridolfi contro al Giuntino ».
Cart., in 8, ff. non num. Impresa : uno scudo, trafitto da una spada, col motto : Serva
cwes, defende hosles. Sopra, il ritratto del Bocaccio, col verso Questi son gli occhi
della lingua nostra.
II, X, 86.
Manoscritti di V. Borghini, [n. vi]: « Discorsi et considerationi sopra la lin-
gua. Contro al Muzio. Gio. Villani. Voci forestiere, nuove e mutate. Ori-
gine di Firenze. Nobilità. Buon secolo della lingua. Libri privati. Voci
latine nostre. Gergo. Contro al Castelvetro. Contro al Ruscello. Se giova
F esser fiorentino. Se tutte le voci sono negli autori. Lingua viva et
morta ».
Cart., in 8, pp. 274. Motto : fntereant segetes. Le due membrane di custodia contengono
un frammento dello stesso trattato di cui sotto i precedenti codici 69 e 80.
II, X, 87.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XV ]: « Discorsi sopra Dante, la maggior
parte intorno alle parole » : cfr. la Ruscelleide cit. a cura di C. ARLIA, I,
86 sgg.
Cart., in 8, ff. non numerati continuamente. Impresa : la figura di Dante, con intorno il
verso //onorate V altissimo poeta, e sotto gloria de' Toscani, o pregio eterno etc.
II, X, 88.
Manoscritti di V. Borghini, [n. xvili]: Catalogo di voci antiche tratte da più
autori: da Frane, di Barberino, da una vita di s. Eustachio, da Guido
delle Colonne, da un libro di miracoli, da un volgarizz. d'Ovidio, da una
Regola di Pinzocheri, da Giovanni Villani e da altri testi.
Cart., in 8, pp. 145. Impresa : un fornello da orafi. La membr. di custodia è un framm.
del vecchio Testamento.
II, X, 89.
Manoscritti di V. Borghini: Copia del ili libro dei Madrigali di G. B. Strozzi.
Cart., in 8, ff. 119 ed altri non num. — Impresa: Anello con brillanti illuminato dal
sole, col motto Tu mi rischiari sì eh' io son più eh* io.
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FIRENZE
II, X, 90.
Manoscritti di V. Borghini: Spogli dagli storici latini.
Cart., in 8, ff. non num. La membrana di custodia, contiene un frammento del nuovo
Testamento.
II, X, 91.
Manoscritti di V. Borghini: « Questo quaderno è per discorsi, interpetrazio-
ni, regole et natura de* Proverbi nostri, fatto in diversi tempi et secondo
che n' è venuta V occasione a caso et senza ordine per servirsene nel
trattato Dell' origine di Fir. in quella parte che si ragiona della lingua,
pigliandone però quella particella che conviene » etc.
Cart. in 8, ff. non num. Impresa : un are hi penzolo.
II, X, 92.
Manoscritti di V. Borghini: « Scriptores deperditi »: [raccolta di testimonian-
ze di autori e di opere latine perdute].
Cart., in 8, ff. non num. La membr. di custodia è un frammento del nuovo Testamento.
II, X, 93.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXI ]: «Discorsi sopra autori. Del Cortigiano
[di B. Castiglione]. Del Sansovino, nel Libro de* Cavalieri. Nomi antichi
e moderni di Francia » . Lettera sulla regola dell' ordine dei Cavalieri
della Banda fondato dal figlio del Re Ferdinando di Spagna nel 1368 a
Burgos.
Cart., in 8, ff. non num. Impresa : « Uno a cavallo in viaggio », col motto Altro dilet-
to che imparar non provo.
II, X, 94.
Manoscritti di V. Borghini, [n. v]: «.Luoghi cavati da scrittori antichi co-
me Livio, Plinio, Procopio, Tacito etc. ».
Cart., in 8, ff. 103 num. ed altri non. num. Impresa : un bracco dietro a tracce, con un
motto in greco.
II, X, 95.
Manoscritti di V. Borghini: « Varie cifere » e sul dorso: « De notulis » [un
cifrario].
Cart., in 8, ff. non num., con rubriche.
II, X, 96.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXV ]: « L'ordine e quasi una tavola dei
discorsi da farsi sopra la lingua ».
Cart., in 8, pp. 144 e altre non num. Impresa : una stadera.
II, X, 97.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXIX]: Ruscelleide (« contro al Ruscelli,
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56 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
specialmente per le voci di Dante, sopra.il Vocabolario del Boccaccio et
sue chiose, et sopra quello delle Rime » ) : cfr., per la pubblicazione che
n' è stata fatta, il precedente codice n. 76.
Cart., in 8, pp. 143 scr. Motto : Et cortesìa fu lui ? esser villano.
II, X, 98.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXXXl]: « Ritratti di voci d'un libro d'arte
di lana, delle Prediche di fra Giordano, d* un libro di Gabelle, della Terza
Deca, di M. Jacopo Salviati vecchio » e d* altri.
Cart., in 8, pp. 115 ed altre non num. Impresa: una donna che rade uno staio pieno.
La raembr. di custodia è un frammento di Registro dei Vescovado fiorentino del 1254,
come già i codici nn. 66 e 79.
II, X, 99.
Manoscritti di V. Borghini [n. lv]: « Raccolto di voci antiche del m.° Al-
dobrandino, Tavola ritonda, Seneca, Favole di Isopo, Philocolo et Fiamm.
et altre ».
Cart., in 8. pp. 172 scr. Impresa: madre natura che allatta animali. La membrana di
custodia è un foglio del trattato francese di cui nella descrizione dei precedenti codici
69, 80 e 86.
II, X, 100.
Manoscritti di V. Borghini: Proposte per le feste di s. Felice in piazza. —
Dati su gli apparati di feste principesche fatte nel cinquecento, con schiz-
zi in penna e progetti e avvertimenti per allestirne nuove.
Cart., in 8, ff. 112.
II, X, 101.
Manoscritti di V. Borghini: « Cose appartenenti a Vescovi. Ritratti dell' I-
storia Casinense. Privilegi imperiali ». — Dalla Storia dei Marchesi E-
stensi, del Lazio. — « Inventario de' beni dei Conti Guido Novello et
Simone pupilli figliuoli del Conte Guido, figliuolo del Conte Guido Guerra
T anno 1239 ».
Cart, in 8, pp. 183. Impresa: contadini che ripongono la ricolta nei granai.
II, X, 102.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXil]: « Discorsi contro al Castelvetro, per
conto del Bembo et del Varchi delle sue ultime opere ».
Cart., in 8, ff. non num. contin. Impresa : Ercole che ammazza 1' idra.
II, X, 103.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXlll]: « Discorsi sopra Dante, per le scrit-
ture del Castravilla et del Mazzone »: cfr. la Ruscelleide cit., a cura di
C. ARLIA, I, 95 sgg.
Cart., in 8, ff. 226. Impresa: la testa di Dante armata, col motto: Se'l Gorgon si mostra.
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FIRENZE 57
II, X, 104.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXIII]: Patronati di chiese. — «Capitoli ge-
nerali e speciali della Nobiltà non per ordine, ma come sovvengono di
mano in mano alla memoria ». — « Discorsi et considerationi sopra il
libro di M. Luca Contile sopra V imprese » . — Breve scritto su la fami-
glia Cipriani. — Elenco dei Podestà di Firenze.
Cart., in 8, pp. 12 1. Impresa: un pavone che fa la ruota.
II, X, 105.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LUI]: « Cose per lo più appartenenti alla
lingua, cavate alcune consMerationi d'Aulo Gellio. De' poeti antichi to-
scani ».
Cart., in 8, pp. 107. La membrana di custodia è un frammento di trattato sul Testamen-
to. Impresa : un vaso chiuso.
II, X, 106.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXXIX]: « Discorsi proprij delle case, fami-
glie et nobili di Firenze ».
Cart., in 8, pp. 248. Impresa : persone che battono.
II, X, 107.
Manoscritti di V. Borghini, [n. IX]: « Contiene diversi concetti et considera-
tioni secondo che a diverse occasioni mi venivano a caso nella mente
sopra questa lingua : in particulare : Delle voci finte dal Giamb[ullari]. —
Delle rime fra versi. — Castelvetro et Caro. — Dell' imprese. — Sopra le
regole del Bembo. — Del Casa. — Pro Dante. — Sopra il Petrarca. —
Duello di lettere. — Discorsi sopra molte voci. — Discorso dell'arte, ex
Cicerone ».
Cart., in 8, pp. 296. Impresa : un calamaio.
II, X, 108.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXXXll]: Appunti e spogli « per la historia
Romana et a proposito della mia, per la seconda revisione, et rassetta-
mento per finirla ».
Cart. in 8, pp. 132 num. e altre no. La membrana di custodia è il frammento di un di-
zionario di sinonimi latino- volgare, del sec. XIV. Impresa : uno che vaglia.
II, X, 109.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXVll]: « Epigrammi antichi di Roma et
d'altronde, compagni del 68 [cioè l'attuale II, X, 70], ma più cattive ».
Cart., in 8, pp. 122. Impresa: i ruderi di un tempio.
II, X, 110.
Manoscritti di V. Borghini, [n. vii]: Discorsi sopra la lingua: « et conside-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
rationi sopra il Bembo, Varchi, Ariosto, Dante. — Contra il Trissino.
Nome della lingua ».
Cart., in 8, pp. 192. Impresa; vento che scaccia le nuvole, con motto in greco. La mem-
brana di custodia è un frammento del trattato francese di cui nella descrizione dei pre-
cedenti codici 69, 80, 86 e 99.
II, X, 111.
Manoscritti di V. Bordini, [n. LXXin]: « Un ristretto delle materie trattate
nel primo libro et da trattarsi fiel 2.° [delle Storie] et discorsi et diste-
si delle cose notate in questi quaderni, per ridurre insieme tutto et con-
durre al fine ».
Cart., in 8. pp. 163 num. altre no. Impresa: uno che pigia un tino di uva.
II, X, 112.
Manoscritti di V. Borghini, [n. x]: «Ritratti di voci, nomi, notitie di Firen-
ze et di famigle » . Spogli « di lettere di mercanti antichi, d' un libro
di manifattori di lana, di Borghino Taddei, di M. Luca di Lotto, di
Frane. Rinucci spetiale, Capponi et Vettori. Un quaderno aggiunto de*
Discorsi da farsi sopra la lingua ».
Cart., in 8, pp. 160. Impresa : una tazza di frutta.
II, X, 113.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXXll]: « Uno stracciafoglio in 4. piccolo, di
quel che ad leggier vien di mano in mano a notarsi. Vi sono assai cose
di momento per 1* opera [delle Storie] ». — Sono spogli di testi storici.
Cart., in 8, pp. 217 e alcune non num. Impresa: un che edifica, col motto: Ex multis
unum. La membrana di custodia è un frammento di codice su i testamenti.
II, X, 114.
Manoscrittti di V. Borghini, [n. XII]: «Contiene discorsi sopra le imprese et
disputa di certe Recitate dal Ruscelli. Neil' ultimo sono inventioni per
pitture fatte ».
Cart., in 8, pp. 79. Impresa : una donna che s' acconcia allo specchio, col motto Moniti
meliora sequemur.
II, X, 115.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LVl] : « Discorsi et emendationi et dichiara-
tioni di voci, principalmente sopra Pietro Crescentio ».
Cart., in 8, pp. 81. Impresa: Instrumenti rustici. La membrana di custodia è un fram-
mento dello stesso trattato di cui nella descrizione dei precedenti codici 69, 80, 86,
99 e no.
II, X, 116.
Manoscritti di V. Borghini [n. XXV ]/ « Contiene ragionamenti et discorsi et
considerationi intorno alla Lingua, et è fatto in più tempi et più pezzi » .
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FIRENZE 59
Osservazioni su Dante; sulla vita del Bembo scritta dal Casa; spogli di
autori. Novella « delle tre sorelle », « et altre cose molte ».
Cart., in 16, di pp. non num. Impresa: « uno che arruota ferri. Il nome è Guido ». La
membrana di custodia è il frammento di due omelie ( sec. XIII).
II, X, 117.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXVI]; « Ragionamenti et considerationi per
lo più sopra voci particulari o per cagione di voci particulari. Contra il
Castelvetro per il Bembo. Degli articoli assai cose. De* modi affigurati
del Dolce. Delle regole del Bembo. Voci d* un Cenni pittore da Colle.
Voci del Pulci ».
Cart., in 16, di pp. 146. Impresa: una chiocciola, col motto: Tecum habita. La mem-
brana di custodia è un framento di evangeli (sec. XIV).
II, X, 118.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXVl]: « Contiene discorsi et consideratio-
ni sopra voci nostre et particularmente : sopra le Regole del Bembo, Dan-
te, Boccaccio, Casa, Firenzuola, Villani. Discorsi sopra V etimologia et
altro ».
Cart., in 16, pp. 192 num. ed altre no. Impresa: un fascio grande d'erba, col motto
iy ogni erba. La membrana di custodia è una pergamena del sec. XIII, acefala.
II, X, 119.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXVII]: « Voci et avvertimenti sopra voci
particulari et specialmente del Bocc., et della lingua universale. Et ha la
sua tavola ».
Cart., in 16, pp. 188. Impresa: un che va seminando, col motto In spe.
II, X, 120.
Manoscritti di V. Borghini: Comprende una specie di tavola delle materie
delle parti II e ili dell' opera « De originibiis florentinis » , con qualche par-
ticolare svolgimento.
Cart., in 16, ff. non num. Segnato B.
II, X, 121.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXIX]: « Sono discorsi sopra V acconcia-
mento o guastamento del Boccaccio che s* abbia a dire, per que* di Ro-
ma. Et qualche poca cosa per la lingua ».
Cart., in 16, pp. 186 scr. Impresa: un che coglie frutta, col motto Di questo cibo harete
caro.
II, X, 122.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LXVl] : « Quel che giornalmente viene in con-
sideratione per tutte queste materie [historia, nobiltà, lingua] »: ma
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6o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
sono, insieme con alcuni estratti di storia antica e coi soliti elenchi di
voci, alcune brevi considerazioni su qualche passo del Villani, su le ero-
nichette antiche, sulla difficoltà dell' etimologia, « sul trovare de' nostri
poeti et imitare de' greci et latini »: e poche altre cose.
Cart., in 8, pp. 120 num. ed altre bianche. Impresa: un tavola da abbaco col motto Per
cancellare scrivi : Segnato C. Bastardello.
II, X, 123.
Manoscritti di V. Borghini, [n. xxvil]: « Contiene specialmente errori del
Ruscelli, nella espositione di molte voci, nel libro delle Rime, nel Voca-
bolario del Petrarca, contro al Dolce »: cfr. per la pubblicazione che ne
è stata fatta, i nn. 76 e 97.
Cart., in 16, pp. 96. Segnato VR. La membrana di custodia è un frammento di trattato
dei peccati ( sec. XIII ) ( ? ).
II, X, 124,
Manoscritti di V. Borghini: Pochi appunti di letture d' autori classici.
Cart., in 16, ff. non num. Sulla prima carta, la riproduzione della testa di C. Licinio Gallo.
II, X, 125.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XXXVlll]: « Simile al di sopra, [n. XXXVII:
cfr. qui addietro il n. 119] et particularmente pel Boccaccio: ha la sua
tavola ».
Cart., in 16, ff. 204. Impresa : « un che fa nesti »: col motto Carpent nepotes.
II, X, 126.
Manoscritti di V. Borghini: Osservazioni ed avvertimenti per la stampa del-
la cronaca di Matteo Villani.
Cart., in 16, pp. 60. Segnato MV [Matteo Villani]. La membrana di custodia è un
frammento di trattato ascetico della stessa mano di quella del n. 23.
II, X, 127.
Manoscritti di V. Borghini: Epitafi per feste medicee.
Cart., in 16, ff. non num. La membrana di custodia è un frammento di messale.
II, X, 128.
Manoscritti di V. Borghini: Un esemplare del « Rimario de tutte | le caden-
tie di Dan | te, e Petrarca , | raccolte per | Pellegrino | Moreto | Manto | -
vano | Nouamente con la gionta | ristampato | md xxxin | » . E in fine
Stampato in Vinegia per Francesco di Alessandro Bin | doni, et Mapheo
Pasini, Compagni, Negli | anni del Signore mdxxxiii | del mese di otto-
brio | » : a cui seguono, di mano del Borghini, spogli di vocaboli, di modi
e di proverbi e sentenze, non che una copia della Frottola Io vo dire una
frottola | come paleo trottola. — Un trattatello di grammatica. — « Ritratto
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FIRENZE
6l
di cose volgare di tre nobilissimi autori ». — Un frammento di stampa
cinquecentistisca di opere del Boccaccio, contenente la consolatoria a Pino
dei Rossi. — Estratti dai Trionfi del Petrarca.
Cart., in i6, ff. non num. La membrana di custodia è un frammento di diritto testamen-
tario (sec. XIV).
II, X, 129.
Manoscritti di V. Borghini: [n. XX*]: « Lingua per lo più — Sul Villani ».
Cart., in i6, ff. non numerati. Impresa: una civetta su di una gruccia fìtta in terra. È pu-
re segnato: Bastardello Quinto, E. — La membrana di custodia è un frammento di
un libro di strumenti del Vescovado fiorentino (sec. XIII ) di cui qualche altro fram-
mento è stato indicato nella descrizione dei precedenti codici.
II, X, 130,
Manoscritti di V. Borghini, [ n. LX ] : « Note et discorsi et annotationi che
vengono alla giornata et fatto per una commodità d' haverlo seco: et
ha la sua tavola » : contiene oltre ai soliti appunti di lingua, un elenco di
questi suoi libri d* appunti, del quale, come è stato già avvertito, ci gio-
viamo nel descriverli, e un elenco di « libri stampati ».
Cart., in 16, ff. 141 num. La membrana di custodia è un frammento di Evangelistario.
II, X, 131.
Manoscritti di V. Borghini: Apppunti e spogli per servire alle Annotazioni
del Decameron.
Cart., in 8, in forma di vacchetta num. saltuariamente.
II, X, 132.
Manoscritti di V. Borghini, [n. LtvJ: « Si adoperò nella rivisione del Boc-
caccio con que' di Roma ».
Cart., in 8 obi., pp. 155. Impresa: un* anfora infranta.
II, X, 133.
Manoscritti di V. Borghini, [n. lxxx]: Per la revisione del Boccaccio e per
altre questioni di lingua.
Cart., in 8 obi., pp. 131. La membrana di custodia è un frammento del codice francese
indicato nella descrizione dei codici nn. 69, 80, 86, 99, 110 e 115.
II, X, 134.
Manoscritti di V. Borghini: Contiene il principio di un indice alfabetico di ri-
chiamo ad altro libro indicato con R. : ma è quasi del tutto bianco.
Cart., in 8 obi., ff. non num.
II, X, 135.
Manoscritti di V. Borghini, [n. XVII J: « Contiene un catalogo di voci anti-
che alla rinfusa dagli infrascritti libri et autori a mano. Di Borghino Tad-
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62 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
dei, M. Luca di Lotto, f. Jacopone da Todi, stampato. Dittamondo di
Fatio Uberti, stampato. Libro di vitii et virtù, tradotto da f. Dom. 00 Ca-
valca. Libri di s. Gallo ».
Cart., « in 4°, a canzoniere », ff. 113 e alcuni bianchi n. n. Impresa: « un can da giu-
gnere ». La membrana di custodia è un frammento di esposizione de* vangeli.
II, X, 136.
Manoscritti di V. Borghini, [n. xxii]: «Discorsi della nobiltà et lingua. Huo-
mini nostri nominati dal Sacchetti, Dante e Boccaccio. Voti et usanze
delli Statuti fiorentini e di contratti, et dell' Ovidio trad. et altri. Nomi
propri antichi ».
Cart., « in 8° a canzoniere », ff. 184. Impresa : un paio d'occhiali. Leg. in membr.
II, X, 137.
Manoscritti di V. Borghini: Vocabolario di parole tratte dal Boccaccio e da
altri autori, di cui è in principio la tavola.
Cart., in 8, ff. non num. La membrana di custodia è un frammento del vecchio Testamen-
to (sec. XIII).
II, X, 138.
Manoscritti di V. Borghini: Lettere, informazioni ed altri documenti attinenti
alla sua « deputazione ai Monasteri » fiorentini e senesi, alla cui storia
il volume interessa in ispecial modo: cfr. il n. 73.
Cart., in 4, ff. 100 num. ed altri n. n. La membr. di custodia è un frammento di evan-
geli (sec. XIV).
II, X, 139.
Manoscritti di V. Borghini: Trattato de* nomi e delle famiglie romane, pel
quale cfr. BARBI, Degli studi di V. B., sopra la storia e la lingua di Firenze,
cit., pp. 5-6 dell' estr.
Cart., in 4, pp. 116. La membrana di custodia è un frammento dei Libro di Josue, in
doppia colonna (sec. XIII).
II, X, 140.
Manoscritti di V. Borghini: Tavole di cronologia romana (fasti consolari) e
medioevali (pontificali), ma non complete.
Cart., in 8, pp. 145.
II, X, 141.
Manoscritti di V. Borghini, [n. l]: « Ordine del discorso per l'origine di
Firenze ». V è pure, come già si è detto, un elenco di questi suoi ma-
noscritti e di libri a stampa.
Cart., in 16, pp. 253. Impresa :' una mano coli' indice disteso.
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FIRENZE 63
II, X, 142.
Diario d' un inglese che visitò Venezia dal 7 ottobre 1744. Le brevi note
sono in inglese, in greco e in latino.
Cart, in 16, sec. XVIII, ff. non num. e molti bianchi. Leg. in raembr. — Provenienza:
Poirot. -
II, X, 143.
Frammento di manoscritto rabbinico, senza punti; acef. e mutilo in fine.
Cart., in 8, s^c. XVII, ff. non num. Leg. in cart.
II, X, 144.
Il capitolo de' frati, poema in sedici canti, adesp. e anep. : « Al luogo del
Capitolo assegnato •. In fine sono le chiavi dei canti.
Cart., in 8, scr. nei 1708 da un frate Vicario di Monsummano, IT. non num. Leg. in
membr. — Provenienza : Acquisto, num. 568374.
II, X, 145.
Prodi in Platonis rempublicam; in testo greco, con note marginali. Nel pri-
mo fol. sono alcuni estratti da Proclo.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 55 scr. Leg. in mezza membr. — Cfr. Olivieri A. Indicis
codd. graecomm magliab. suppUmentum, in Studi ital. di Filol. class ., V, 403.
II, X, 146.
La pulcella d'Orléans; in 12 canti: Della pudica Amazzone francese.
Cart., in 8, sec. XIX. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 943551.
II, X, 147.
« Credo a tre voci, di Andrea Nencini. Originale, 1821 ».
Cart., in 8. Leg. in cart.
II, X, 148.
« Appunti di eresie ed eretici » adesp. In fine 1' indice cronol. per secoli.
Le ultime sette qui descritte son quelle de' Frammassoni, Liberi Mura-
tori e Carbonari.
Cart., in 8, sec. XIX, ff. 123 num. Leg. in mezza pelle.
II, X, 149.
Meditazioni sulla vita di G. C. Copia recente d' un ms. di mano di Bartolo-
meo da Monticchiello, 1443. Com. « Infra V altre grandi virtù che si leg-
ghino di sancta Cecilia » ecc. : fin. mutilo « Et anco è propriamente fe-
sta degli ».
Cart. in 8, sec. XIX, ff. non num. Leg. in mezza pelle.
II, X, 150:
Schede bibliografiche della letteratura ital. e straniera [autogr. di Liua
Giunti} fino al 1848.
Cart., in 8, sec. XIX. Leg. in mezza membr. - Provenienza : Acquisto, num. 789998.
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1 64 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, X, 151.
Grammatica di Nicolò Rembadi, prete ligure; 1845.
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 152.
Retorica del med.
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 153.
Filosofia del med. (logica, psicologia, metafisica, etica e frammenti di etica).
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 154,
Matematiche del med. (matem. generali, aritmetica, algebra, trigonometria, a-
stronomia, cronologia).
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 155.
De electricitate, 1815; del med. V è compreso un saggio sul Galvanismo.
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 156.
Trattato di Diritto civile del med.
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 157.
Teologia del med. (morale, dogmatica e ascetica).
Cart., in 8. Leg. c. s. ~- Dono Rembadi.
II, X, 158.
Frammenti di discorsi morali, minute di lettere, ecc., del med.
Cart., in 8. Leg. c. s. — Dono Rembadi.
II, X, 159.
Canzonette adesp., accademiche, della seconda metà del sec. XVIII. — « Pas-
satempi villerecci scritti per bizzaria in vari tempi e con diverso stile
dal cfonte] G.° G. 1 ». In fine è un 1 ecloga, Silvio e Ergasto.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto,
num. 789636.
II, X, 160.
Biografie d'artisti, tratte in succinto « dal primo volume della terza parte »
delle vite del Vasari (21 aprile 1600).
Cart., in 8, sec. XVII in., pp. 112. Leg. in cart. Vedi V altro voi., n. 173.
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FIRENZE 65
II, X, 161.
Quaderno di dare ed avere e ricordi di casa Riili di Poppi; 1539-42.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. num. fino a 38. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Palagi.
II, X, 162.
Compendio della vita di Gir. Savonarola « dalla sua vita latina del P. Pico
della Mirandola esistente nella libreria di s. M. a Novella, questo anno
mdclxxv » . Seguono le profezie del med., e altre poche e notissime scrit-
ture che a lui si riferiscono.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Palagi.
II, X, 163.
c Baccii Bandinii comentaria in librum Hippocratis »; frammento di quattro
carte. — Appunti di storia medioevale ital., da non so quali cronache.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num., laceri e mal conservati. Leg. in cart. — Provenien-
za : Acquisto: num. 943533.
II, X, 164.
Frammento di trattato di filosofia, senza principio e fine.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 60 num. e scritti da mano francese. Leg. in mezza membr.
II, X, 165.
« Costituzione dell' Accademia Eugeniana »; 22 luglio 1819.
Cart., in 8, ff. 10 scr. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Palagi.
II, X, 166.
Corbelli P. Rime erotiche; 1854.
Cart., in 8, leg. in pelle rossa, impressavi la dedica a Dom. Fransoni. — Provenienza :
Acquisto, num. 858670.
II, X, 167.
« A dì 20 maggio 1702. Inventario delle masserizie che si ritrovano nella
villa di Rio a s. Margherita a Torino ». Notevoli pochissimi quadri: uno
del Mazzoni di Anghiari e i ritratti del card. Ardinghelli, della contessa
Bacci e di Orsina Vitelli.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart.
II, X, 168.
t L' oracolo degli amanti, giocoso divertimento cabalistico, contenente cin-
quanta quesiti, a ciaschedun de' quali essendo assegnate dodici differenti
risposte, vede ognuno, mediante l'estrazione d'un segno del zodiaco, qual
sia o debba essere la sua fortuna in amore. In Prato V anno MDCCCIXX.
Nella stamperia di casa Franchi ».
Cart., in 8, ff. 50. Leg, in cart. — Provenienza : Àcqnisto, num. 943537-
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche oV Italia, %a 5
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66 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, X, 169.
Rappresentazione di s. Barbara: « Valentino prete e Mauro eunuco. Val.
Tanto che Dioscoro è molto sdegnato? ». Precede il prologo.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 62. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, num. 563003.
II, X, 170.
« Poesies diverses de M. Thomas de 1* Accad. FranQ. ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart.
II, X, 171.
« Notizie di Fiesole e suoi contorni, cominciando dalla Porta a s. Gallo, ca-
vate dalle 12 Lettere Fiesolane del can. Bandini, ristampate a Siena
nel 1800 ».
Cart., in 8, ff. non num. Leg. in cart.
II, X, 172.
« Alla Maestà di Napoleone I imp. dei Francesi, coronato re dell' Italia
T a. 1805, Visione del sig. V. Monti. Una donna di forme alte e divine ».
Cart., in 8, ff. 7 non num. Manca il v. 194. Leg. in cart.
II, X, 173.
Compendio delle Vite ecc. di G. Vasari, da quella di Iacopo della Quercia
sino a quella di Leonardo da Vinci.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 114. Leg. in cart. — In principio è notato che di tal com-
pendio si crede autore il cav. Giorgio di Pietro Vasari, nipote dello scrittore. Vedi
1' altro voi. sotto il n. 160.
II, X, 174.
Traduzione del Pluto di Aristofane: « Carion famulus. Qua molesta res est,
o Iuppiter et Dij, Servum fieri desipientis domini ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto,
num. 858669.
II, X, 175.
Sonetti accademici, di soggetto sacro o d' occasione, adesp., della seconda
meta del secolo xviii.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in mezza membr.
II, X, 176.
« Orazione di m. Francesco Bocchi sopra le lodi di m. Pier Vettori gentilhuo-
mo fiorentino. In Fiorenza, appresso Giorgio Marescotti, 1585 ». E copia
di questa ediz. : unitavi una tavola che reca incisi il diritto e il rovescio
di quattro medaglie del Vettori.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. num. 109-136. Leg. in cart.
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FIRENZE 67
II, X, 177.
Ode adesp. a Leopoldo il G. D., per Y apertura del gran canale nella Ma-
remma Grossetana; 26 aprile 1830: « No non morran quell'opere ».
Cart., in 8, ff. 7 scr. Leg. in cart.
II, X, 178, 179.
Catalogo alfabetico di scolari, d' ignota scuola, 1826-29.
In due fascicoli in 8. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, nuni. 793 101.
II, X, 180.
« Concionis quam habuit Marcus Antonius De Dominis olim archiep. Spala-
tensis apud Anglos impugnatio ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in merabr.
II, X, 181.
Trattato di agricoltura, adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 858667.
II, X, 182.
Ricette. — Due sonetti del Redi: 1, Di gran corte real tu pur n'andrai;
2, Poi di morte cadrà quel ferreo telo. — Qua e là schizzi e disegni
d* ornato a penna.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. e molti bianchi. Leg. in cart. — Provenienza : Acqui-
sto, num. 858666.
II, X, 183.
« Raccolta di ricette di Onorio del Chiaro di Firenze, a. 1800 ».
Cart., in 8, pp. 95 num. Leg. in membr.
II, X, 184.
Trattato di retorica, adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: num. 858668.
II, X, 185.
« Relatione in Senato del cavagliero Battista Nani, di ritorno dalla sua am-
basciata d* Alemagna, anno 1658 ».
Cart., in 16, sec. XVII ex., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto,
num. 549307.
II, X, 186.
Ricordi domestici della famiglia Gerardi, 1646-1 821.
Cart., in 8 oblungo. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Acquisto, num. 764856.
II, X, 187.
« Lettura di Petrarca cominciata nella fortezza di Civitacastellana il 2 luglio
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68 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
del 1835, fatta da me Felice Scifoni in compagnia dei miei amatissimi a-
mici Luigi Buscaroli di Forli e Luigi Uffreduzzi romano ».
Cart., in 8, leg. in mezza membr.
II, X, 188.
Dizionario rumeno*italiano.
Cart., in 8, sec. XIX, pag. 328. Leg. in membr. — Provenienza: num. 595041.
II, X, 189.
« Motivi dell' opposizione del vescovo di Noli alla pubblicazione d* un de-
creto del s. Uffizio di Genova relativo alla costituzione Auctorem fidei
di Pio vi e della denunzia fattane al Senato della Rep. di Genova con
lettera del dì 8 ottobre 1794 ».
Cart., in 8, pp. 40 num. e altre non num. Leg. in pelle.
II, X, 190,
« Breviarium originum iuris civilis, auctore Iosepho Averanio ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart. Ma il testo è mutilo in fine.
II, X, 191.
Martelli Nicolò, sonetti ; con lettera di dedica a Caterina de' Medici di Valois,
delfina di Francia, ecc. Eccone la tavola :
A Caterina Medici di Valois : Honorata madama in cui si vede
Alla regina di Navarra : Aure benigne che talhor spirate
A mad. di Pontieures : L' aurate treccie in gemme et or conteste
A Margherita Augusta : Pianse Fiorenza et mughioron queste onde
A Leonora di Toledo : Madama alta et gentil, consorte cara
A Maria Sai via ti Medici : Donna real a cui la cortesia
A Vittoria Colonna : Alma chiara et gentil donna gradita
* A Lucretia Ciampella de Gori : Poi che '1 ciel ambe insieme ne congiunse
A Marfisia : Deh perchè il ciel come sì largamente
A Veronica Gambara : Donna gentil che col beli' almo vostro
In morte della bella Spadaccina : Deh perché n' hai lassati anima pura
In morte di Camilla de' Pazzi : Anima bella, anima dolce et pia
In morte della med. : Pianser i cieli et pianscr gli elementi
Al re Francesco I : Le vostre altere lodi e '1 bel valore
Al Delfino : Primo et alto signor de i gigli herede
Al Duca d' Orléans : Chiaro signor di cui la penna mia
A Paolo III : Almo di Dio pastor, sacrato et degno *
Al med. : Spirovvi '1 ciel quando ai bello et sublime
Al card, di Lorena : Ecco rive compagne et piagge apriche
Al med. : Se mai continge che la bella insegna
Al med. : Se '1 nome che dal santo empireo regno
Al card, d' Este : Quella rara di voi bontà gradita
Al card. Salviati : Alto signor in cui le fide braccia
Al card. Ridolfi : Cortese alto signor a cui le stelle
Al card. Bembo : A voi padre honorato delle Muse
Al med. : Alto signor eh* in su le chiome reggi
Al med. : Se mai avien che del papale amanto
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FIRENZE
Al card. Farnese : Voi che quel proprio nome altero havete
Al card. Cibo : Se Cesar et Fortuna ai inerti vostri
Al card, di Toledo : A voi gran cardinal della romana
A don Pietro di Toledo Viceré di Napoli : Voi a cui Caesar diede il ricco freno
Al card. Farnese : Alto ramo gentil sacrata prole
*A mons. Santafiora : Giovin gradito che con tanto honore
Al card. Santacroce : Sacro Marcel eh' al bel numero eletto
Al card. Gaddi : Bella et chiara eletion più eh' altra bella
Al march. Alfonso d' Avalos : O dell' Italia bella alto sostegno
Al med. : Deh come un bel pensier talhor m' invola
A Stefano Colonna : Sacrata aurora che 1' aurato crino
A Pirro Colonna : Quell' ardente vertù eh' in voi fiorisce
A Braccio Martelli vescovo di Fiesole : Se come è in voi un bel disio d' honore
Ad Alfonso Tornabuoni vescovo di Sai uzzo : Monsignor caro a cui devria fortuna
A mons. Ricasoli vescovo di Cortona : Non pur sempre il desio ma '1 veggio
chiaro
A mons. Benedetto Minervetti eletto d' Arezzo : Quella grada che tarda e che
pur deve
A mons. della Casa, chierico di Camera : Se quella spene che vi cuopre intorno
A Pierfrancesco Riccio segretario del Duca Cosimo : Voi che col chiaro inge-
gno scorto havete
A Cristoforo Carnesecchi : Se come al chiaro et bello ingegno vostro
A Giovanni de' Pazzi : Veramente ogni sua alta fatica
A Girolamo Riario : Riario mio gentil cortese et caro
A Luigi Guicciardini : Com' è il nostro sperar caduco et frale
A Luigi Alamanni ; Voi eh* havete quel eh' era in prima a vile
A Michele Buonaroti : Se Praxitel del marmo etterno honore
Al Molza : Da voi s' impara come dolcemente
A Pietro Aretino : O mar d' alta eloquenza et d' honor degno
All' ab. Firenzuola : Voi che col chiar ingegno scorso havete
Risposta : Se ben voi così chiaro ingegno havete
A Pierfrancesco Giambullari : Voi che aprite col vostro chiaro ingegno
AG. B. Capponi : Io me ne vo Cappon talhor asente
Ad Alessandro de' Bardi : Quelle labbra rosate eh' in mio danno
A Filippo Machiavelli : Come il lungo servir portate in pace
A Marco Bracci : Quegli occhi che vi fer sotto un bel velo
A Donato Aliotti : S' ai bei vostri desir facesse '1 cielo
A Giovanni Lorenzo Arrighetti : Che sì fa hor lungo 1' amate rive
A Giovanni Norchiati : Profondissimo, bello et alto ingegno
In morte del med. : Cittadina del cielo, anima pura
A Giambattista da Castiglione : Castiglion mio, io non conobbi anchora
Ad Antonio Petrei : Quando mi risovvien, Petreo, talhora
A Lodovico Masi : Se nei suoi più felici e più verdi anni
Ad Alamanno Salviati : Salviato mio gentil cui par tra noi
A Lorenzo Ridolfi : Del bel Bisentio in sulla destra riva
A Pandolfo Pucci : Com' è proprio di noi 1' esser cortese
A Lorenzo Pucci : Quanto un desir in bella donna acceso
A Pandolfo della Stufa : S' io havess' al bel desio il stil eguale
A Tommasino Guadagni : La fama, il grido e '1 chiaro vostro honore
A Giuliano Salviati : Quel generoso cor che in voi risplende
A Iacopo de' Medici : Spirto cortese a cui d' arme et d' honore
A Bartolomeo Panciatichi : Come v' ha fatto '1 ciel d' oro et d' honore
A Paolantonio Guadagni : Benché il Rodan di voi hoggi s' honori
A Francesco de' Medici : Animoso, gentil cortese e chiaro
A Cosimo de' Pazzi : Deh per qua! mio fallir sì spesso ad viene •
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITAUA
A Vincenzo Ridolfi : Giovin cortese a cui fortuna e '1 cielo
A Pandolfo Martelli : Sia con voi sempre '1 sol quand' ei vien fora
A Lorenzo Buondelmontc : Se quel' amor che felice vi puote
A Vieri de' Medici : Veri amico gentil, cortese et vero
• A Francesco Nasi : Voi che col fulgor vero di battaglia
A Pietro Roncioni : Roncion gentil, come v' od' io talhora
A Lucantonio Ridolfi : Qui dove in ogni vago et bel colore
A Baidinaccio Martellini : Baldin mio car questi amorosi affanni
A Luca degli Albizi : Come vi fa favor la donna vostra
A Guglielmo Martelli : Quegli occhi che vi fer sì altamente
A Giovanni Antonio degli Alessandri : Se non s' armasse in voi tanto '1 desio
Ad Andrea Taddei : Cortesissimo mio Taddeo gentile
A G. B. Guidacci : Lungo queste fiorite et verdi rive
A Filippo Pandolfini : Questi amorosi spassi in eh' i' ho speso
A Giovanni Manetti : Quante devete alle benigne stelle
A Luigi ArJinghelli : S* io potessi veder del mese almeno
A Veri de Cerchi : Se 'l sonno v' è propitio et che \i face
A Domenico Perini : Quanta rara vertù si chiude ognhora
A Giovanni Taddei : Se voi fuste in amor beato, quale
AG. B. dalla Stufa : Di questo falso mondo traditore
Ad Albertaccio Tornabuoni : Bene è ver che più un' oncia di fortuna
A Francesco Boni : Bono, io viddi hier ser la donna mia
A Bernardo Iacopi : Non lungi a Silvia, anzi in confin le vive
A Bartolomeo Carnesecchi : Quand' io v' odo parlar, Baccio, talhora
A Vincenzo Perini : Come mi par più mill' anni ogn* hora
Ad Amerigo Carnesecchi : Quante imprese d* amore et quanti '1 giorno
Allo Stradino : Caro amico fedel, che di boutade
A Baccio Rontini : Quegli amici pensier eh' allegro il core
A G. B. Santini : Santin, quel cerchio eterno et immortale
A Francesco Guidetti : Simil a quelP uccel eh' in trista valle
A Vincenzo Martelli : Mentre che voi col Scbeto andate
A G. B. Strozzi : Com' esser puote mai se quel eh' hom dice
Risposta : Io 1' ho nel cor, non è come si dice
Ad Ugolino Martelli : Dicon quest' onde mormorando intorno
Risposta : Così lunge da me vergogna et scorno
A Benedetto Varchi : Varchi gentil, se voi sapeste quale
Risposta : Ragione é ben che a voi si mostri quale
A Gismondo Martelli . Voi che cercate con quel bel ingegno
Risposta : Quel dolce et chiaro suon del vostro ingegno
A Goro Cassiano dalla Pieve : Quante gratie degg' io rendervi ognhora
Risposta : L' eterno lume che risplende ognhora
« Del Lasca a me medesimo »: Voi ben le Muse havete sì seconde
Risposta : Lasca cortese, a cui tal^ fien seconde
A Tanai de' Medici : Cortese Tanai che coi profondo
A Filippo Sai viari : Deh perchè non ho io cantato in prima
Al conte della Gherardesca : Nobil conte gentil et valoroso
A G. B. de' Libri : Libro, che tanto in su talhor v' alzate
A Pietro Fabbrini : Fabbrin caro et gentil eh' ad hora ad hora
« Ai dotti Pastor che vivon col gran Re Francesco »: Saggi Pastor eh' in bel
caro soggiorno
« A gli invidi che son nelle gran Corti »: Spirti che di livor maligno '1 volto
Ad Apollo : Aimo sacrato sol che scaldi intorno
<c Ai due gran cognati Carlo quinto et Francesco primo »: Hor che '1 gran re
del ciel con vera pace.
Cart., in -8, sec. XVI, ff. non num. col taglio dorato e nitidamente scritti. Nel fol.
FIRENZE 7 1
un emblema ( un serpente che attrae un ermellino (?) in cima a una pianta ) col mot-
to « Per naturai istinto et fier destino ». Leg. in pelle nera, impressovi in oro lo
stemma reale di Francia. È questo P esemplare offerto a Caterina.
II, X, 192.
« Historia recentiorum medicinae sistematum »; adesp.
Cart., in 8 picc, sec. XIX, ff. non num. Leg. in cart.
II, X, 193.
« Essai sur les plantes vénéneuses »; adesp.
Cart., in 8 picc, sec. XIX, ff. non num. Leg. in cart.
II, XI, 1.
« Incipiunt sermones sancti Augustini ad heremitas | Explicit libellus s. Au-
gustini episcopi de vita heremitica vel solitaria. Qui scripsit scribat sem-
per cum Domino vivat Vivat in celis semper cum Domino felix Vivat in
terra semper cum gaudio et mente devota. Nomen scriptoris non pono
quare ipsum blasfezare non volo Ne propter opus nomen blasfezetur ip-
sius ». — « Sequuntur alii sermones eiusdem ».
Membr. in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1819.
II, XI, 2.
« Il Cesano di Claudio Tolomei de la lingua toscana. Grave soma et vera-
mente non eguale | si chiami et si stimi. Fine ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 119. Già di Giovanni Orsucci. Leg. in membr. — Povenien-
za : Poirot.
II, XI, 3.
c I nobili avvertimenti » del Nobili; « A Pierant. di Giulio de Nibili (sic)
in Roma » . : cfr. il ms. II, IX, 1 1 6.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 35, de* quali i più sono macchiati. Fu già di Vincenzo Fol-
lali, che lo donò alla Magliabechiana. Leg. in membr.
II, XI, 4.
Carte di « Viaggi d' Italia i più frequentati e particolarmente da chi viag-
gia per le poste .... delineate] da Ant. Giachi » . Precede la nota de'
viaggi e una serie di « utili notizie » pei viaggiatori.
Cart., sec. XVIII, le carte, con siogolare nitidezza disegnate e colorite, sono ripiegate; sì
che il cod. ha formato di 16. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
II, XI, 5.
Baldinucci Nicolò, Poesie. Segue la tavola de* 20 argomenti.
Cart., sec. XVIII in., in 16, ff. non num. Le poesie, che qui sono adespote, leggonsi an-
che nel ms. magi. VII, 88. Leg. in membr. — Dono Follini.
II, XI, 6.
« Parva erotimata puerorum. Quante cose debbe el padre et la iriadre inse-
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12 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
gnare al suo figliuolo et di queste con lui ragionare, di queste examinar-
lo sempre. Prima insegnarli el Credo | eh' io sono io. Deo gratias » .
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in cart.
II, XI, 7.
Raccolta di laude, adesp., ma attribuite le più a Iacopone, che leggonsi in
in altri mss. de' quali abbiam date le tavole. L' indice de' capoversi è
nelT ultimo fol. membran.
Cart., in 16, sec. XVI in., se non degli ultimi anni del XV: ff. CV num. Leg. in
membr. — Provenienza : Poirot.
II, XI, 8.
« Donati Acciaioli fiorentini prohemium in vitam Caroli magni ad Ludovicum
Francorum regem »: segue a fol. 4 la vita « Caroli magni a Donato Ac-
ciaiolo Fiorentino composita | sanctissimeque servavit. Riccius scripsit ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. 42 scr. con bella grana. Iniziali in oro e colori : didascalie
in maiuscole rosse e turchine. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Poirot.
II, XI, 9.
Minutario d' atti notarili rogati a Siena dal 1401 al 1404, da ser Agnolo di
Guido Orlandi.
Cart., in 16, sec XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, XI, 10.
« Dottrina Christiana araba » del p. Romualdo da Prato missionario apost
della Toscana; Cairo, 1768.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in pelle.
II, XI, 11.
Piccola cronologia di storia universale, dall' a. 1 di C. al sec. xvin.
Cart., in 16, sec. XVIII, pp. 117. Leg. in cart.
II, XI, 12.
Massime e detti di santi sopra le virtù, acef. — Inno: Verbum caro factum
est. — « Questa è representatione d' Abraam. L* occhio si dice eh' è la
prima porta ». — Lauda: Con desiderio vo cercando. — « Questi sono
e* vangeli morali di sancto Matteio molti utoli e devoti ». — « Le con-
siderationi per le quali V anima può venire al dispregio delle cose tere-
ne ». — Leggenda di s. Giuliano: « El beato Giuliano fu grande amico
di Dio e fue gentile homo » . — Lauda di s. Francesco : Al monte sancto
Yesù apparia. — Laude : Cercando vo el mio Yesù piangendo. — O ver-
gine Maria chiunque ti vole — In ben far non dar dimora — L* amore
a me venendo — Ave Maria gloriosa. — Leggenda di s. Orsola e delle
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FIRENZE 73
undicimila vergini : « La beata Orsola fu figliuola de re » . — « Incomin-
cia una bella e sancta doctrina di beato frate Egidio tertio conpagno del
nostro padre sancto Franciesco, divisi per ordine dicioto capitoli » . — Leg-
genda di Giosafat e Barlaam : « Nelle parti d' India fu uno re che aveva
nome lo re Afer ». — Capitolo: Io so la morte principessa grande. —
Leggenda di s. Barbara: « Nel tempo che regnava uno homo iniquisimo
et pessimo tiranno » . — « Questo si chiama el Savio Romano : Tenpo è
da vedere, tenpo da contare ». — Lauda: Salve del ciel regina. — Bre-
ve scrittura teologica.
Cart., in 16, sec. XV-XVI, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acqui-
sto, a. 1817.
II, XI, 13.
Favole ( num. 64 ) d 1 Esopo in testo lat. col volgarizzamento in sonetti « ma-
teriali » e « morali ». Ogni favola è illustr. da un rozzissimo disegno a
penna e colori.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 104. Leg. in mezza membr. — Dono di Tommaso Creili, a. 181 7.
II, XI, 14.
Volgarizzam. della vita e miracoli di s. Girolamo. Com. con la « epistola de
lu beatu Eusebio » sulla sua morte.
Membran., sec. XV, in 16, ff. 117 nitidamente scritti; ma la tavola in fine è mutila.
Leg. in mezza membr.
II, XI, 15.
« [Q]uesto è uno triumpho et una magnificentia d* uno nobile * huomo anti-
quo sanese, savio, richo et potente, el quale si chiamava messere S090
di messere Bandinello Bandinelli; i quali furono doctori et cavelieri che
feciono fare cavalieri messere Francescho figliuolo di messere S090 sopra-
dicto a dì xxv di novembre M. CCC. XXVI. Et incominciossi a tenere la
corte bandita octo di innanzi cioè a dì XViij° di dicembre. E questo trium-
pho o vero magnificentia fu extracto e cavato d'una copia anticha e vec-
chia, dove manchavano molte carte le quali erano rotte et consumate.
Ma ricorremo d* esso extracto el più e meglio fia possibile. E porremo
dì per dì ordinatamente tutte le nobilità, gentilesche, triumphi e magnifi-
centie si faranno in detta cavallaria et sì de 1 conviti, desinari, invitati et
vivandre s* ordineranno o vero presenteranno dispartitamente, acciò che
si possino comprendere e gustare. Questi sono gl'invitati per lo giovedì,
cioè a dì xviij di dicembre MCCCXXVj, cioè per lo desinare a' vicini et a
tutti e* servidori. Mino Bandinelli, Tone di Cino Ughi » ecc. (fol. 1-3).
Sono 63. E seguono « le vivande eh' egli ebbono » ; cioè « Pastegli. Vi-
tella lessa. Capponi arrosto. Salvagiumi. Pere confecte con ragea. Con-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
fecti dinanzi e di rieto. Apparecchiossi d' ogni vivanda XLV taglieri » . —
« Questi sono gli armegiatori che cominciaron ad armegiare la domeni-
cha a dì XXI di dicembre, el dì di sancto Tomme M.cccxxvi » ; e segue
la nota di quelli di « Città », S. Martino e Cammollia: sono in tutti, 33
(fol. 3-4). — «Questi sono gl'invitati ad armeggiare per lo martedì, cioè
a di xxiij; e segue la nota c. s.; sono, in tutti, 56; e la nota de « le vi-
vande eh' egli ebono » ; cioè « Ravivoli bianchi. Vitella lessa. Salvagina
e pollastri ad Ambrogino Aschibeci. Capponi arrosto. Pere confette con
ragea. Confecti dinanzi e di drieto » (fol. 4-5). — Nota degli armeggiatoli
nella vigilia di Pasqua; sono, in tutti, 42; e delle vivande, cioè « Cieci
con tincha afumata. Pesce di tinche in concia. Torta san galganese. An-
guille arostite. Conposta con ragieia. Pere confette col cuccherò. Confecti
dinanzi e di drieto» (fol. 5-7 ). — Gl'invitati per la mattina della Pasqua
furono, in tutti, 155, « e tutti gli armegiatori di città » (fol. 7-10); quel-
li « di sancto Martino » furono, in tutti, 254 (fol. 7-16). — « Questi fu-
ron a desinare a llato al cavalieri. El capitano del popolo del magnifico
comune di Siena. El conte Simone da Battifolle capitan di guerra. Mes-
sere Pietro Andolfi da Roma vicario, cioè podestà, con tutti e' suoi offi-
tiali. Messer Giovanni di messere Bartalo da Rodi senatore, cioè capita-
no di giustitia, con tutta la sua famiglia. E più altra gente assai et im-
bascarie, e' quali non ci sono nominati » . E segue la nota delle vivande :
cioè; « Prima giengieva. Bramangieri in isc.odella. Vitella lessa. Salvagi-
na, cioè cingliale, cavrioli, cervi, lepri in gran quantità et gran taglieri.
Capponi arosto. Schiene. Calcioni. Starne due per taglieri. Pavoni. Fagiani
due per taglieri. Fatio di messer Naddo et el Forgia donaron due pavoni,
XX paia di fagiani e da xl di starne e due gran torte di marzapani et
altri salvagiumi in quantità; per modo fu tenuto magnanimo presente.
Confetti dinanci e di drieto e di più ragioni.... » (fol. 16 e sg.). — Se-
gue la relazione della festa: « Messere Socco di messere Bandinello pri-
ma che faciesse cavalieri messere Francescho suo figliuolo, udiron la mat-
tina della Pasqua di natale la messa in duomo e ivi gli cinse la spada
in sul legio, cioè in sul pergomo del (sic) marmo è in duomo. Tomasso
di Nello portò la spada et el cappello et li sproni innanzi a cavallo,
quando messere Francescho s'andò a cignere la spada ad uomo. Messere
Socco di messere Baldinello gli cinse la spada. Messere Pietro Andolfi da
Roma, el primo vicario che fusse in Siena per lo duca, gli calcò lo spro-
ne ritto. El capitano del populo gli calcò lo sprone manco. El conte Si-
mone da Battifolle poi si scinse la spada et posela in mano a messere
Giovanni di messere Bartalo de Fibenci da Rodi, che la dovesse porre
FIRENZE
in mano a messere Soggo la decta spada. Messere Soggo gliela cinse la
decta spada. El duca di Calabria, figliuolo del re Ruberto, era a Firenze.
Et messere Gianni Ghaetano degli Orsini da Roma anchora era in Fi-
renze per la chiesa di Roma leghato. Quando si fece cavaliere novello
messere Francescho di messere Soggo, si partì da Fiorenza el duca di
Calabria figliuolo del re Ruberto per dar la spada al sopradetto messere
Francescho, et giunse el giovedì innanci la Pasqua quando si cominciò a
tenere la sopradecta corte. Et messere Francescho non la volse da llui.
Messer Gianni fratello del re Ruberto, veduto che messere Francescho
di messere Soggo Bandinelli non volse la spada dal duca di Calabria, ci
giunse in Siena el venardì seguente per cignergli la spada al detto mes-
sere Francescho: anchora non la volse da llui. Partironsi el sabbeto se-
guente e ritornoronsi in Frenze con grande isdegno, perchè non aveva-
no aceptato la spada da alcuno di loro. Messere Stucchi Malescotti si fe-
ce cavalieri per la festa d' Ognisancti innanzi alla decta Pasqua.
Questi sono presenti e doni die messere Francesco donò a più persone. A messere
Antonio giollare una robba di drappo di seta e d' oro, gonnella e pelle
e cappuccio foderate di vaio con uno cordone di seta. — Andreuccio di
Meo del Mosca, una robba, gonnella e corsetto d' uno dovagio verde i-
smiraldino chiaro, che la portò un donzello; era foderata la guarnaccha
e fregiata, e' giri di fregio d'oro parigino e schietto. — A Salvuccio sena-
natore (sic) una robba, gonnella e corsetto e cappuccio di bigio, fodera-
ta la guarnacha d' una fodara. — A Martino cantatore, tre fiorini d' oro
una gonnella et una bandiera di zenzado. — A Cardarello, tre fiorini d'o-
ro. — Al Triata, al Besso da Fiorenza, al Foretano et a più altri trom-
batori e trombette et altri stormenti, più denari assai. — A Salamone
Gonnella, e cappuccio e calge di lingia sanguegnia e uno farsetto di boc-
chorame foderato e panni lini nuovi e cuffia nuova e guanti e scegiale
nuovo. Questo fu la sua spogliatura che si trasse di dosso quando si ba-
gniò. — Messere Soggo era vestito d' un verde d' erba con una ficaia di
bottoni d' oro in fino al pie.
Questi sono gli arnesi e le robbe eh* ebbe el cavalier novello. Uno paio di coverte
di gendo ( sic ) gialle farsate. Una testiera di velluto fornita. — Una ma-
teragga di gengado fornita vermiglio. — Una coltre di gengado vermiglio
con iscudi, lavorata, — Un paio di lenzuola. — Due guanciali di genga-
do lavorati. — Uno viletto con fregi d' oro da faccia. — Uno pettine
d' avorio. — Uno paio di panni lini. — Tre paia di calge di saia bruna.
— Due paia di pianelle con fibbie et puntaletti di rame dorati. — Uno
braglieri di seta con assieri di seta. — Uno paia di pianelle ad oro. —
7 6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Uno paio di scarpette stampate. — Uno farsetto di scarnito indicho con fre-
gi d' oro. — Uno farsetto di scarnito verde rinvergato d' armare. — Una
bandiera di $endado giallo viticata tutta d' oro. — Uno paio di sproni ad
oro forniti di seta. — Uno paio di sproni ad oro forniti di cuoio d' arma-
re. — Uno freno da palafreno ad oro fornito di seta. — Uno freno da
destriere ad oro fornito tutto di seta. — Una sella da palafreno fornita
d* intorno ad oro e V aredo di velluto vermiglio, lavorata. — Una sella
d* armare dipinta ad oro ad oro et V arredo di velluto detto eliposole. —
Uno scudo lavorato ad oro. — Uno cappello di bevaro lavorato, foderato di
velluto vermiglio, con una vite d* oro suso raccamata. — Uno pettorale
e una groppiera con sonagli d' armegiare. — Uno paio di coraQQe e brac-
ciali coperte di velluto vermiglio. — Uno paio di corale coperte di cer-
vio fornite ad oro. — Uno paio di gambaruoli forniti ad oro. — Uno pa-
io di coscali con velluto forniti tutti ad oro. — Uno paio di guanti di
piastre. — Una soprasberga di velluto vermiglio foderata di Qendado. —
Uno cappello coperto di velluto d' armare e foderato dentro. — Uno
spontone con fodaro di carnuto fornito ad oro. — Uno spontone con fode-
ro di velluto fornito ad oro. — Uno elmo dusoro fornito ad oro. — Uno
coltello con manicha d' avorio e '1 fodero di velluto fornito ad oro. —
Uno pennone ac^urro con giglio ad oro. E molte altre robbe et armadure
e vestimenta aveva che non sono scripte qui perché la copia era caduca
e spenta, per modo che non si poteva vedere .... Questo libro à facto
scrivare el nobile e gentile huomo Giovanni de Rossi ».
Membran., in 16, sec. XIV, ff. 20 num. Didascalie in rosso. Leg. in membrana. —
Provenienza: Acquisto, a. 1830.
« Sermones domenicales fratris Giberti » ( dall' explicit a fol. 160). — Ser-
mones ( eiusdem f ).
Membran., sec. XIV, in 8, ff. 339 num., nitidamente scr. a due colonne. Precedono gli
indici. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Acquisto, a. 18 17.
Sermones, adesp. e mutili in fine. Com. : « Dominica prima in adventu. Be-
nedictus qui venit ».
Membran., sec. XIV, in 16, ff. 126 scr. a due col. e taluni bianchi. Leg. in mezza
membr. — Provenienza: Acquisto, a. 181 7.
Miscellanea monastica d* inni ed orazioni lat., di estratti di Padri, di ricette,
di sermoni, di salmi, con note musicali, ecc. Si segnalano gli scritti sgg.
( ma di tutti è la tavola in princ. ) : Lauda : Ave Maria o sancta genitrice.
II, XI, 16.
II, XI, 17.
II, XI, 18.
FIRENZE 77
— « Prophetia compillata per me fratrem lohannem Peregrinum de Bono
nia monasterij sancti Antonij de Venetijs ... Et ista est prophetia IX ab-
batis Ioachini libro tertio regum, capitulo Xiij ». — « Tractatus vite spi-
ritualis editus a b. Vincentio ordinis predicatorum ». — Estratti dai ss.
PP. — « Infrascripte sunt indulgentie civitatis Ierhusalem ». — « Qui-
dam visio b. Bernardi: Noctis sub silentio tempore brumali ». — Lauda
di s. Vincenzo : Sancto Vincentio sacrato. — Laude : Bene è cosa lizadra
— Or audite macta pacchia — Pregote dilecto filliolu per caritate — Lau-
damo T amor divino — Anima peregrina — Anima benedecta — Pen-
sa eh' ero bello — L' amore ad mi venendo — Perchè vollio servire a
Dio — Molestante con furore — Levati su oramai — Et se tte delectasci
all' aurora — ' Ave regina, vergene pura — Ave Maria Maria gloriosa —
Iesù nostro amatore — Essendo el buon Yesù inn un castellu (con la di-
dascalia: « Incipit plantus sancte M. e Madalene de paxione Y. Christi » )
— Credo in Deo summo creatore. — Libellus vitae honestae. — « In
laudem s. e M. e Magdalene Petrarcha: Dulcis amica Dei lacrimis inflectere
nostris » . — Toh. Crisostomi De poenitentia. — Canz. : O mirando o gram
stupore. — Verbum caro factum est. — Bene è cosa legiadra. — « Incipit
tractatus de arte cantandi simpliciter sive mensurabiliter valde utilis ».
Cart., con qualche fol. membran., sec. XV, ( com. a. 1468) in 16. I ff. erano num.,
ma i numeri sono stati rifilati. Fu di un frate Leonardo e di un frate Antonio da
Cortona. Leg. in pelle. — Provenienza : Acquisto, a. 18 14.
II, XI, 19.
Preghiere alla Vergine ed a vari santi, in lat. e volgare (fol. 1); officium b.
Virginis (fol. 22); officium mortuorum (fol. 49): orazioni, sette salmi, ecc.
Cart., in 16, sec. XV, ff. 94, scritti fino al fol. 92 da una soia mano. Con disegni a
penna e chiaroscuro, eseguiti finamente a fol. 41 (il crocifisso adorato da due santi),
49 (testa da morto nella iniziale), 57 (il presepio), 61 (figura di santa che riceve
i raggi dello spirito santo), 63 (mezza figura di s. Bernardo), 65 (mezza figura d'an-
gelo colle braccia in croce sul petto; nella iniziale), 68 ( S. Sebastiano martirizza-
to), 70 (la Vergine seduta entro un ovale formato da sette testine di cherubini), 72
(1' Annunziata). A fol. 15 a è applicata una bellissima incisione del secolo XV, rap-
presentante T angelo che conduce Tobiolo. Leg. in mezza membr. — Provenienza :
Acquisto, a. 1822.
II, XI, 20.
« Incipiunt quidam Actus Sancti Francisci e sotiorum eius .... Scripta sunt
quaedam notabilia de beato Francisco et sotiis eius et quidam actus eorum
mirabiles quae in legendis eius praetermissa fuerunt ». Fin.:
« Sacratissima hostia que cotidie in ecclesia offertur prò vivis et mortuis
qui est benedictus in secula seculorum etc. ». Ma notisi che da fol. 103
il testo è volgare: « Quomodcrirater Iohannes vidit beatum Franciscum
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78 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D f ITALIA
cum multis sanctis fratribus .... In quello tempo nel quale frate Iacobo
de Falarone homo di sancta vita ». — « El modo del vivere che teneva
sancto F. con li soi conpagni .... Cornino diceva frate Stephano el quale
steti cum sancto F. >.
Membran., in 16 picc, sec. XV, ff. 106. La c. 101 e posposta alla 102. Didascalie in
rosso. Leg. in membr. — Provenienza : Poirot.
II, XI, 21.
« Incomincia l'ufficio della vergine Maria composto in rima. Dominedio, che
san^a fine gaude | eterna Trinità maravigliosa ». — Estr. dai Vangeli
(fol. 52 e sgg.).
Membran., in 16 picc, sec. XV, IT. 56 scritti molto nitidamente. Leg. in mezza membr.
— Provenienza : Poirot.
II, XI, 22.
« Stanze per il divino Baldino Martellini » della «- sua fedel cugina et per-
petua devota Pandora del Monte»: con lettera di dedica, Firenze 10 de-
cembre 1553. Com.: Se le muse tenessi in mio favore. Sono, in tutte, 48
(una per pag. ). In fine: Nech tempore disolvitur fides mea ».
Cart., in 16 picc, sec. XVI, ff. non num. e col taglio clorato Leg. in pelle rossa impres-
sivi in oro fregi e in maiuscole i motti AWh Plvia. Nech Ras : — Sperare videtur.
— Provenienza: Acquisto, a. 183 1 •
li, XI, 23.
Leggenda di s. Margherita, adesp. e anep. : « Doppo la resurrectione del
nostro Signore | Finisce la leggenda di sancta Margherita vergine et mar-
tire ». — Segue un lungo atto di confessione: « Io mi confesso et ren-
do in colpa | Et imponetemi la penitentia che vi piace. Amen ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. Log. in assi cop. di pelle impr. con fermaglic
metallico. Provenienza: Acquisto, a. 1828.
II, XI, 24.
« Anacreonte Poeta greco, tradotto in verso toscano da Orotclambo Nocrisi
(cioè Bartolomeo Corsini), Sopra la propria cetra: Pien di furor febeo
D' Agenore o d' Atreo.
Cart., in 16, sec. XVII ex., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Poirot.
II, XI, 25.
« I pannicei caldi, operetta morale d' Epitetto fiosofo stoico tradotta dal gre-
co in toscano da Orotclambo Crisoni » (cioè Bartolomeo Corsini): mutila
in fine.
Cart. in 16, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Poirot.
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FIRENZE 79
II, .XI, 26:
Altro esemplare del ms. il, xi, 24. Ma nel titolo appare il vero nome del
traduttore : Bartolomeo Corsini,
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Poirot.
II, XI, 27.
Ricettario rabbinico.
Membran., sec. XV, in 32, ff. non num. Leg. in mezza pelle.
II, XI, 28.
Missale. — Precede il calendario.
Membran., in 32, sec., XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, a 1817.
II, XI, 29.
Officium Virginis. Psalmi poenit. et orationes variae. — Oratio sancti Gregorii.
Signore Iddio intendi et exaudi V oratione » ecc. E seguono altre oraz.
in volgare. — Officium s. Crucis. — Psalterium, preceduto da una oraz. in
volgare, e seguito da altre orazioni in volgare.
Membran., in 32, sec. XV, ff. 354. Leg. in membrana. Reca il timbro della biblioteca
di s. Maria Novella. — Provenienza: Acquisto, a. 181 7.
II, XI, 30.
Summa de anima, adesp. Precede la tavola dei evi capitoli.
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. e scr. in minuto e nitido carattere. Leg. in
membr. Reca il timbro della biblioteca di s. Maria Novella. — Provenienza : Acqui-
sto, a. 181 7.
II, XI, 31.
« Li centoquattordici madrigali, chiamati li Smeraldi, di Gio. Battista Strozzi:
Bella ghirlanda, bella donna havesti ». — « Di Gio. Battista Strozzi alla
sua consorte, con altri della pioggia et altre cose [madrigali]: Spargi
Filli di lagrime e di preghi » ( sono 15). — Altri madrigali del med. nei
quali ricorrono le voci Pietra, Marglierita, Spina. — Canz. adesp. e anep. :
Principe nostro ond' il mio nobil fiume..
Cart., in 16, sec. XV ex., ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, a. 1806.
II, XI, 32.
Cebetis Thebani Tabula; testo greco e interpretaz. lat. A fol. 27 è notato:
« Reliqua graece nondum reperta sunt. Quae textus arabicus habet, heic
latine supplentur » . Ma cfr. Olivieri A., Index codd. gracc. magliab. in Studi
ita/, di Jilol. classica, V, 404 e seg.
Cart., in 16, copia del 1770 fatta siili' edizione di Amsterdam, ff. 32. Leg. in membr, —
Provenienza: Dono Follini, 1805.
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8o
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, XI, 33.
Altro esemplare del testo greco preced., con la traduz. ital. di Cirillo Martini
prof, in Venezia, Cfr. Olivieri, ivi, 405.
Cart., in 16, sec, XVIII, ff. 20. Leg. in cart. — Provenienza: Dono Foilini, a. 1805.
« Exhortatione di Vespasiano [da Bisticci] alla Caterina de Portinari donna
d' Agnolo Pandolfini. Io non se pigliando a scriverti mosso dal singulaxe
amore | et colle pudicissime et sanctissime donne. In Firenze a dì X di
dicembre mcccc°lxxx ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. 10. Iniziale in oro su fondo a colori : titolo in maiuscole
rosse. Leg. in racmbr. — Provenienza: Acquisto, a. 1806.
e Qui incomincia la storia di Barlaam et Iusaphat la quale istoria compose
sancto Giovanni Damascieno. Barlaham la cui storia | seculorum amen » (fol.
1-80). — Sermoni in volgare (fol. 80 e sgg.). — Laude:
Anima ingrata poi che vuo' seguire
« Lamento d'uno che s'appressava alla morte »: O lasso a me tapino sventurato
Udite matta paccia ( con questa didascalia : « Cantico d' uno seculare padre di
famiglia, della sua criminale stultitia » )
Facciam festa et giulleria
Che far potevo per la tua salute
Iesù sommo dilecto et vero bene
O anima che '1 mondo vuo' fuggire
Chi serve a Dio con purità di core
S' i' pensassi a 1 piacer del paradiso
Tanta pietà mi tira et tanto amore
Quando ti parti Yesù vita mia
Iesù che peregrino
Iesù fammi la scorta in verso il cielo
Se vuo* gustare el dolce amor Iesù
Quanto più penso, Dio
Iesù eh' el mio cor fai
Ave del verbo eterno genitrice
Ascolta il parlar mio figli uol dilecto
Se pensassi 1' errore
Crucifisso a capo chino
Gene tr ice di Dio
Signor mio io vo languendo
O padre eterno che creato m' ài
Purità, Dio ti mantegnia
Se per dilecto amor cercando vai
Come dinanzi a Cristo fuggirai
Onde ne vien tu pellegrino amore
O Crucifixo che nel ciel dimori
Nessuno in gioventù ponga il disio
O Giesù dolce o infinito amore
« Rigoletto figurato alla religione »: Chi vuole ballare a rigoletto
L' amore ad me venendo
II, XI, 34.
II, XI, 35.
FIRENZE
8l
Guidami tu, guidami tu
In su quell' alto monte
Se pensassi 1' errore
I' so' T augel buon di Dio
Da che tu m' ài Idio il cor ferito
Lievati su ornai
Anima ingrata poi che vuo' seguire
Giù per la mala via
Or quanto sente di paccia
Dolce preghiera mia
Chi *1 paradiso vuole
Vidi Maria virgo che si stava
Oramai sono in età
O alma che desideri
Cart., in 16, sec. XV, ff. in parte num. Leg, in raembr. — Provenienza: Acquisto, a 1830.
II, XI, 36.
Appunti su Michelangelo, Galileo e d' erudizione.
Cart., in 16, sec. XIX, ff. non num. e vari bianchi. Leg. in mezza membrana, impresso
sul dorso il titolo di Souvenir.
II, XI, 37.
Ketab, cioè preci, formule, nomi magici contro malattie, iettature, demoni,
spiriti maligni, incanti, ecc: in testo etiopico. Con figure simboliche roz-
zam. dis. a penna e colori.
Rotulo di quattro membr., sec. XV. — Provenienza: Acquisto, num. 595 11 2.
II, XI, 38.
» Laida. Misericordia eterno Iddio | Da noi levi ongni dolore. Questa oratio-
ne dissono e' Bianchi da Pisa. Questa laida è d' Ugolino di Bernardo ».
Rotulo raembran., lacero in princ, sec. XIV: è scr. sul rovescio di pergamena (in tre
frammenti ) che contiene una scrittura latina ( atto notarile ? ) del secolo XIV. — Pro-
venienza : Acquisto, num. 806775.
II, XI, 39.
Miscellanea d' erudizione ed estratti dal Guicciardini e dal Vasari, note sul-
la Cron. del Compagni, ecc.
Cart., in 16, sec. XIX, ff. 72. Leg. in mezza pelle.
II, XI, 40.
Benci Antonio, Studi sulla lingua ital.
Cart., in 8, autogr., ff. non num. Per altri mss. dello stesso argom. v. II, Vili, 177 e
sg. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 764861.
II, XI, 41.
Benci Antonio, Idilli.
Cart., in 8, autogr., ff. non num. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: num. 76485^
G. Mazzatinti — - Manoscritti delle biblioteche a? Italia, XII 6
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82
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D 9 ITALIA
II, XI, 42.
Benci Antonio, Diario di viaggi, 1811-17.
Cart. in 8, autogr., ff. non num. Cfr. II, Vili, 173-179. Leg. in mezza pelle. — Pro-
venienza : Acquisto; num. 764867.
II, XI, 43.
Benci Antonio, Note cT erudizione.
Cart., in 8, autogr., ff. non mum. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : num. 764865.
II, XI, 44-54.
Benci Antonio, Note di suoi viaggi, particolarm. in Svizzera e in Italia
1823-1838.
Autogr. in 8 e 16. Leg. in cart. in membr. — Provenienza : Acquisto, num. 764873,
764870, 764872, 764869, 764866, 764863, 764876, 764877, 764871, 764875,
764874.
II, XI, 55.
« Frasi e proverbi volgari e latini raccolti per esercizio degli scolari di
Anton M. B Biscioni. Firenze 1700 ».
Cart. in 8, autogr., ff. 104. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 595042.
II, XI, 56.
Catalogo delle pitture delle chiese di Firenze.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 19. con V indice. Leg. in cart. — Provenienza : Palagi.
II, XI, 57.
« Camilla d'amore composta per Cesare Dondolelli dal B[orgo] S[an] S[epol-
cro] (?) novamente per lui correta, nella quale vi sono matinate, stram-
botti, capitoli tersi, frottole, sonetti. Comincano li sonetti e strambotti in
laude de Camilla ».
Manda superno Giove dal chiar regnio
Scenda dal ciei Apollo, scenda Orpheo
Venga ascoltar la resonante cetra
Donne mie care giovinette e belle
Spargerò le sue lodi in tutto il mondo
Se del tuo gran furor me farai degnio
Cerehate pur del radiante celo
Sempre dove è costei è primavera
Giove non saria sceso in goccie d* oro
Il fìgliolin la madre spesso spesso. ( Lo strambotto fin. con le parole « quei
nome di Camilla »: e nelT interlineo è notato « di casa Mancine Ili »).
Quando ella per la strada move il passo
L* onesto e gratioso e chiaro lampo
Dove fermo 1* occhio volto o giro
Orsi, tigri, leon serpenti e dragi
Il fronte di costei, gli aurati crini
Prima le pietre se farano vive
Se per caso costei mi guarda un poco
o, Poiché sforzato son debbia cantare
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FIRpNZE
83
Quando la salamandra in fuoco ardente
Ogni cosa creata ha sua ventura
Molti vanno per colli selve e monti
Se per la strada va la mia signora
Quando ne va con 1' altre donne belle
Stian pur da canto manna ambrosia e mele
Enpia crudel e dispietata
Rose vermiglie candide vezzose
Candidi gigli deh per qual cagione
Il basilico eh' è nella tua fenestra
Due fenestre non furon mai al mondo
Fenestre della dolce mia nemica
Il negro manto lato e spatioso
Quella che porta la camorra gialla
Quella che veste di pel de leone
Quella che à la camorra di rocado
Quella che veste di color bertino (?)
Quella che à la camorra di tanè
Quella che porta la camora negra
Quando adornar se voi la mia signiora
Sì come il sol quando eh' è '1 ciel sereno
Questa camorra verde che portate
Questo vestir di bianco o mia signora
Quella che porta il gurneletto bianco
Quella gentil e nova ligatura
I denti di costei non son più, denti
Due pesce rose al bianco petto porta
Qual tigre, orso o qual serpente crudo
I longi deti della bianca mano
L* acqua dove costei si lava il viso
Quanto sia bella poi vederla nuda
U fonte cristalin fra verdi colli
Per ogni loco ove [essa] pone il piede
Venite pietre e voi marmorei sassi
Chi non sa dove amor 1' arco riponga
Chi segue gli amorosi e gran trophei •
Chi secreto non è seguendo amore
Quel eh* è palese dice ogni suo fatto
Un servir lungo una sincera fede
Se vengo per laudarve a tutte 1' ore
Se cerco quanto posso di laudarve
Cogniobbi nel principio che troppo alto
Io te ringratio asai che la licentia
Per mille segni ho visto apertamente
Gentil madonna questo pan nuciato
Questo legiadro e vago fazoletto
II persico gentil che dato m* ài
Sonetto. Persico che de Persia unqua non venne
Credi forsi, madonna, me rincresca
Non dirò più madonna, perchè temo
Querce, olmi, olivi, salci, albani et orni
Passer, fanelli, gagge e cardellini
Orsi, leoni, lupi, pardi e cervi
Io vo solingo ragionando meco
Io vo solingo perché ragionando
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Dè perchè ella non sente il dolor mio
Se son nel volto ognior palido e bianco
Se porto gli occhi fissi nella terra
Mercè dimando e so eh* ella non sente
Madonna, me rincresce che partite
Quando avrò pace, quando fia quel giorno
Giorno non sarà mai, ponto, nè hora
O quante volte dico : forsi, forsi
Piatosa sete sempre, aimè che dico
Più gratiosa sete della gratia
Da te me parto, il partir non mi piace
Negar non posso che non sia la prima
Tu sei de V altre donne il chiaro lume
Dove tu guardi fai nascer un fiore
Il pomo che ha di for la scorza dura
Se t* amo, 1' amor mio in che ti ofende
Io me conosco ben eh' io non son degnio
Essendo cosi basso inetto e vile
Perchè sei più di me grande e sublime
Questa che al petto mio porto scolpita ( soltanto il primo verso dello stram-
botto).
Pur ne dirò quel poco che si puote
Cart., in 16, sec. XVI ex., ff. non num. e taluni bianchi: in fine sono alcune memorie
del 1639 scritte certo da un contadino, di compre d'una troia e di due serbatoj : ciò
prova che questi strambotti sono di un contadino canterino, come se ne trovano an-
cora nell* Umbria e in Toscana. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, num.
595028.
Do, come saggio, i seguenti strambotti.
1. Quand* ella per la strada move il passo.
Ognun la guarda sol per maraviglia,
E di lei parla e ride ogni dur sasso
Giocar vedendo Amor nei negri ciglia ;
Se 1' occhio volge in alto overo al basso,
Homini inveschia a V amorosa briglia;
Se T aura spira a le adorate chiome,
Ad alta voce ognun chiama* il suo pome.
2. L* onesto e gratioso e chiaro lampo
De questa, che '1 ciel ferma con un cenno,
Ogni amoroso cor fa viver franco :
Amor consiglio da lei prende e senno ;
Mai di servilla alcun se vede stanco.
Più bella domna li alti Dei non fenno.
Tanta dolcezza dal bel volto piove,
Che fa fermar il il ciel quando se move.
3. Prima la pietre se faranno vive,
Nè più delphin saranno al mar profondo ;
Prima de luce sien le stelle prive
E '1 movimento mancarà nel mondo ;
Pria mancarano le celeste dive,
Nè fia il cerchio del ciel largo e rotondo ;
Prima sarà mendace ogni Sibilla,
Che non porti nel cor scritta Camilla.
4. Se per la strada va la mia signiora
Honor gli fanno gli homini e le pietre ;
Dal cielo il sol la riverisce e honora,
FIRENZE
Apollo et Amphion sonan le cetere ;
Ogni spirto infernal costei adora
Con 1' alme tormentate, ombrose et tetre ;
Correr gli augelli, e par cosa divina.
Sol per veder costei quando camina.
5. 'L basilico eh' è nella tua fenestra,
Dolce madonna, rende tanto odore
Ch' umil fa diventare ogni alma alpestra,
E chi lo sguarda gli ferisce il core. ,
Quel eh' è dalla fenestra alla tua man destra
A tutto il vicinato dà splendore ;
Perchè tanta fragantia in se ritiene
Che ogni dì per vedeilo gente vene.
6. Due fenestre non furon mai al mondo
Addome di basilico più belle,
Nè mai di questo odor fu il più giocondo,
Chè dolcezza ne sente fin le stelle ;
Per quanto gira il sole a ttondo a tondo,
Fenestre non ve son che aguaglian quelle ;
Ma più son vaghe, grave, addome molto
Quando ci apar suo glorioso volto.
7. Quando adornar se voi la mia signora
Se mette una camorra paonazza ;
E se poi escie de sua casa fora,
Ogniun si alegra che la vede in piazza.
Con una cuffia in capo si decora,
Che intorno à quella Amor ognior svolazza.
Topazi al collo, ai deta anella d' oro ;
Che se la guardo, de dolcezza moro.
8. L' aqua dove costei si lava il viso
Tocando lei diventa aqua rosa da,
Dove se visto se fosse Narciso
L' ombra di sé non haveria curata.
Aqua, che bagni il fior di paradiso,
Aqua, de V altre asai aven turata,
Aqua, che pensi far più chiara quella
La qual toccando torna assai più bella.
9. Tu sei de 1' altre donne il chiaro lume,
. Tu sei de 1' altre donne il confalone ;
De T altre donne sei 1' eterno nume.
Tu sei T onor di tutte le persone ;
Tu sei de 1' altre donne il ver costume,
Tu sei de 1' altre donne il ver falcone ;
Tu sei più eh* ogni gemma pretiosa ;
Ma la tua crudeltà guasta ogni cosa,
io. Dove tu guardi fai nascere un fiore ;
Dove tu poni il piè formi una stella ;
Dove tu tocchi lasci un grato odore,
E fai fermar il ciel con la favella ;
E dove vai con teco viene Amore,
E dove sei fai la contrada bella ;
Tu sei de 1' altre un giglio, un fior, la rosa
Ma la tua crudeltà guasta ogni cosa.
86 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, XI, 58.
« Serie dell'umana redentione, con alcuni segni della nostra predestinatione.
Operette spirituali estratti da' santi Padri e più scritori dal p. Bartolomeo
Magatolo dell' ordine di s. Francesco di Paola » .
Cart., in 16, sec. XVII, fF. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Acquisto, num. 595027.
II, XI, 59.
Ricordi domestici di Marco Pisano, 1557-94.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. num. 52 e altri non num. e molti bianchi. Leg. in mezza
membr.
II, XI, 60.
Terentìi Hecyra.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 134 nitidamente scr. Leg. in mezza membr. — Provenienza :
Gargani.
II, XI, 61.
« I Madrigali » , adesp., « alla sereniss. Gran Duchessa di Toscana » . H primo
com. « Bianca e vermiglia aurora » (fol. 1-25). — « Altri madrigali alla
medesima impressi colle rime di Torquato Tasso nell' edizione di Pisa del
1822, tomo II, pag. 188-9, 263-66 ». Il primo com. « Per la signora Can-
dida N. Non hanno, Amor, qui loco » (fol. 27-32). — Segue la tavola
alfab. dei capoversi (fol. 40 e sg. ).
Cart., in 16, sec. XIX, ff. 32 e 40-41. I fogli che mancano doveano contener le note.
Leg. in cart. — Provenienza : Gargani, della cui mano è il manoscritto.
II, XI, 62.
« Tavola della declinazione, ascensione retta e differenza ascensionale delle
stelle ». Computi astronomici.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Acquisto, num.
595029.
II, XI, 63.
« Enimmi di Catone, detto V Vticense » in 142 sonetti. Com. : « Di chiaro ge-
nitor oscuro figlio ». In fine è la « Chiave delli Enimmi ».
Cart., in 16, sec. XVIII, pp. 142 num. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto
num. 802006.
II, XI, 64.
Riflessioni morali sul voi. Il delle opere della madre suor Teresa di Ge-
sù; 1738.
Cart., in 16, sec. XVIII, pp. 634. I fogli hanno il taglio dorato. Leg. in pelle con im-
pressioni in oro. — Provenienza : Acquisto, num. 945549.
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FIRENZE 87
II, XI, 65.
P. Moneti, La Cortona convertita (fol. 1-51). — Son. del Marino: Apre l'uo-
mo infelice allor che nasce (fol. 52). — « In maschera » madrig. con li-
na vignetta tedesca (fol. 52 e sg.). — Raccolta di rime; alcuni sonetti
sono del Marino; altre adesp.: serie d'indovinelli in ottave: significati de*
fiori (un endecasillabo per fiore), ecc. In fine è la tavola del voi.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. solo in parte nura. Leg. in membr. — Provenienza : Acqui-
sto num. 943530.
II, XI, 66.
« Palazzo d' Atlante incantato [dramma]. Pittura. Vaghi rivi | Vincer gì' in-
ganni e trionfar d* Averno » .
Cart., in 16, sec. XVII ex., ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto,
num. 94353 1.
II, XI, 67.
Istituzioni retoriche, lib. i-v; e poetiche, lib. I-ili; adesp.
Cart., in 16, sec. XIX, pp. 135. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Acquisto,
num. 595045.
II, XI, 68.
Volgarizzam. della Bibbia, in prosa e in versi fatta da P. P. Martini (1728).
A pag. 438 e sgg. sono sonetti col titolo « Fiori del Calvario
Cart., in 16, sec. XVIII, pp. 473. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Acquisto,
num. 595°43»
n, XI, 69.
« Relazione del viaggio del march. G. B. Schinchinelli col principe Ales-
sandro Farnese, V an. 1660 ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num. Leg. in membr.
II, XI, 70.
Ricordi domestici, di Andrea....? dal 10 agosto 151 2 al 1513.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Palagi.
II, XI, 71.
« Condempnagioni del Comune di Firenze pagate nel capitanato di Campi-
glia al tempo di Bernardo di Iacopo Ciacchi cap. di Canapiglia, 1429 ».
Cart., in 16, sec. XV, ff. 3 scr. e gli altri bianchi. Leg. in cart. — Provenienza: Acqui-
sto, num. 639024. 4
II, XI, 72.
c Martirio spirituale da esercitarsi da chi desidera dar giusto e gloria al
suo Dio e doppo lui a tutti i Santi del Paradiso »; adesp.
Cart., in 32, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart.
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88 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
II, XI, 73.
Poesie e frammenti di poesie accademiche.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 17. Leg. in cart.
II, XI, 74.
Grossi Tommaso, « La pioggia d* oro, ossia traduzione orfica [in sestine]:
Quand sto noster mond V era anc mo bardassa | Sui test pu antigh ch'el
gippon de Baltramun ». Seguono brevi note alla Parte ni.
Cart., in 16, 181 7, ff. 22. Leg. in cart. — Provenienza: num. 421 180.
II, XI, 75.
Sermones, adesp. : il primo è De virgine Maria; l'ultimo De licentia peccandi.
Cart., in 16, sec. XV, ff. 233. In fine è la tavola. Leg. in mezza membr. — Provenien-
za : Acquisto, num. 924065.
n, XI, 76.
Carte di « Viaggi d* Italia » . Un altro voi. è segnato 11, XI, 4.
Cart., sec. XVIII, le altre sono ripiegate. — Provenienza: Acquisto, nnm. 518596.
II, XI, 77.
Ricordi di spese, 1 574-1 649, della famiglia Barli di Massa.
Cart., in 16, sec. XVI e sg., ff. 125 scr. e molti bianchi. A fol. 138 è un « Conto de*
mia libri ». Leg. in mezza membr.
II, XI, 78.
Tractatus super Apocalipsim; mutilo in fine e lacero in principio.
Membran., in 16, sec. XV. I primi ff. laceri e macchiati: ff. 226 num. Leg. in membr.
II, XI, 79.
« Ex opere fratris V[berHni?~\ super arborem crucis. Ihesus templum ingre-
diens | per medium efficacissimum liberatur ».
Cart., sec. XV, in" 16, ff. 45. Leg. in cart.
II, XI, 80.
« Clarissimi viri Leonardi Aretini ad eloquentissimum virum Coìutium Floren-
tinum prohemium incipit in translatione magni Basilii ». — «Magni Ba-
sila quo pacto gentilium libros in primis legere christianos adulescentes
oporteat liber incipit. Multa sunt, filii | profana sacrificia consumantes ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Acqui-
sto, num. 915566. 4
II, XI, 81.
« Istoria del nuovo Testamento con le sue moralità » . In fine è V indice
dei capitoli.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 307. Leg. in tela rossa.
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FIRENZE 89
II, XI, 82.
Album di poesie autogr., appartenute ad una Maria o Mary . . ., a cui son
dedicate. Alcune sono in inglese ; altre recano i nomi o le iniziali de* no-
mi degli autori: G„ A. M., G. Regaldi, G. Ug., Leopoldo Bartolommei, Bru-
itone Bianchi, B. B., C. Boccella., B. 9 Gius. Gius fi.
Cart., 1838 e sgg., ff. non num. Leg. in pelle rossa impr. — Provenienza: Acquisto,
num. 915526.
II, XI, 83.
« Compendium facultatum Societatis Iesu » . In fine è V indice.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 45. Leg. in cart.
II, XI, 84.
Concerto per violino principale e due violini d* accompagno, e due corni,
oboe, flauti ecc.
Cart., sec. XVIII. Leg, in cart. — Provenienza : Gargani.
II, XI, 85.
« Generalis usus et divisio artis Lullianae.
Cart., in 16, sec". XVII, ff. non num. Leg? in mezza membr.
II, XI, 86.
« Souvenir pour des voyageurs »: sono 200 massime.
Cart., in 16, 1791, pp. 125. Leg. in cart. — Provenienza: Acquisto, num. 595044.
II, XI, 87. .
c Documenta spiritualia. Tria precipue fere omnibus possunt salubriter pro-
poni. Primum est mane se totos offerre Deo » etc.
Membran., in 16, sec. XVIII, ff. non num. Leg. in cart.
II, XI, 88. •
« Inchomincia uno confessionale volghare del rev. padre beato frate Antonino
arciveschovo di Firenze, intitulato Spechio di conscientia, il quale è libro
degno et utile a chi desidera di salvare V anima » . Segue V indice. —
« Questa si è una substantia de una predica facta per frate Marcho da
Vezano ordinis minorum s. Francisci sopra la mercantia ».
Membran., in 16, sec. XV, ff. num. fino a 110. Leg. in assi cop. di pelle impr. con
due fermagli.
II, XI, 89.
Ricordi di G. B. Dei, dal 17 febbr. 1726 al 1732.
Cart., in 16, ff. non num. e molti bianchi. Leg. in membr.
II, XI, 90.
• Segreti" per diverse sorte de* mali, descritti dal cav. [Pier Leone] Ghezzi*.
Precede V indice alfab. delle materie.
Cart., in 16 picc. : autografo. Leg. in membr. — Provenienza : Acquisto, num. 924064.
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90 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
II, XI, 91.
Anacreontiche di Lodovico Savio/i, Iacopo Vittorelli, e « anacreontiche e odi di
diversi autori ».
Cart., in 32, sec. XIX, (Ancona, 1834), PP» 2f >i num. e alti e non nom. Leg. in mez-
za membr. — Provenienza: Acquisto, num. 802012.
XI : : fi +~
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(s <a <& <s <& <s> <a <& (® ® ® (e (a di (s d> (9^ (a ® ®
FONDO M AGLI ABE CHI ANO
Il Fondo Magliabechiano, che, come dice il nome, formò il primo nucleo della nostra raccolta dei
manoscritti, fu originariamente diviso, per materie, in 40 classi. È noto a tutti il carattere sogget-
tivo di questi tentativi di ripartizione : qui si riproduce la tavola solo per il valore storico eh' essa
può avere, non perchè risparmi del tutto agli studiosi di scorrere 1' intiero catalogo, in quelle
ricerche a cui non giovi 1* indice per autori. Basterebbe, per farne diffidare, il modo arbitrario
onde i manoscritti miscellanei furono assegnati air una o all' altra delle varie classi alle quali ap-
partengono le singole loro parti. Ecco ad ogni modo la tavola.
• I. Grammatiche e lessici di lingua latina.
II. Grammatiche e lessici di lingua greca.
III. Grammatiche e lessici di lingue orientali.
IV. Grammatiche e lessici di lingue moderne.
V. Logica, Metafisica, e Mnemonica.
VI. Oratori e Oratoria, Dialoghi, Novelle.
^ VII. Poeti e Poetica.
Vili. Crusca, Miscellanea e Lettere.
IX. Istoria letteraria e Giornali.
X. Biblioteche e Cataloghi.
XI. Matematica.
XII. Fisica, e Filosofia generale.
XIII. Geografia e viaggi.»
XIV. Istoria naturale.
XV. Medicina, Chirurgia, Anatomia, Mascalcia.
XVI. Chimica.
XVII. Architettura, Pittura e Macchine.
XVIII. Stampe.
XIX. Arti diverse.
XX. Matacologia, cioè: Arti vane, Astrologia, Georaan-
zia, Chiromanzia, ecc.
XXI. Filosofia morale, e scienza cavalleresca.
XXII. Cronologia, Arte istorica, Istoria universale.
XXIII. Istoria antica, orientale, greca e romana, e di tutti i
popoli fino al secolo VI.
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92 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
XXIV. Istoria universale e particolare dei mezzi tempi, e
moderna, di tutti i popoli fuori d' Italia, dal secolo
VI fino al presente.
XXV. Istoria particolare d* Italia, e delle città di essa dal
secolo VI sino al presente.
XXVI. Genealogia ed Armi.
^ XXVII. Feste, funerali, nozze, ecc.
XXVIII. Antiquaria.
XXIX. Jus civile, atti e processi civili e criminali.
XXX. Jus pubblico, Politica. »
XXXI. Legge canonica, e Disciplina ecclesiastica.
XXXII. Concili, Sinodi, Bolle, Costituzioni, ecc.
XXXIII. Teologia morale, casi di coscienza.
XXXIV. Scolastica, Dogmatica, Polemica, e Naturale.
XXXV. Prediche, Ascetica, e Arte concionatoria.
XXXVI. Liturgie.
XXXVII. Istoria ecclesiatica, e Antichità ecclesiastica, Geo-
grafia, e Corografia sacra.
XXXVIII. Atti de' Santi.
XXXIX. Santi Padri.
XL. Bibbia, e parti di essa, ed interpreti.
È da avvertire, prima di passare alla descrizione dei codici, che i mancanti, nella numerazione progres-
siva di ciascuna classe, quando non vi sia una diversa esplicita indicazione, s' intendono passati per
opera del Follini nei Fondo Nazionale, e già descritti, quindi, nei precedenti volumi. In fine una
tavola di riscontri aiuterà a rintracciare col vecchio numero Magliabechiano V attuale collocazione.
CI. I, num. 2.
Grammatica, adesp. e anep. : « Vocum alia litterata, alia inlicterata | Et sic
ordo accipitur a Donato de quo ibi satis patet Amen ».*
Membran., in 4, sec. XTV, ff. 35. Testo « attraente per la rozzezza sua » (cfr. 77 Trat-
tato de Vulgati cloquentia per cura di Pio Rajna; Firenze, 1896; pag. CXLVIII).
Alcuni ff. sono palimpsesti. Leg. in assi e mezza pelle rossa, impressovi il titolo di
Grammatica latina. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 3.
Grammatica latina adesp. del sec. XV. — Frammento dell' Ars grommai, di
Donato (il, 17 — ili, 6 ). — Frammento del sesto libro dell' Eneide (w.
1-159): cfr. Galante, Index codicum classicorum latinorum qui Fiorentine in by-
bliotheca Magliabechiano adservantur, in Studi italiani di Filologia classica, X, 325.
Membr., in 16, sec. XV-XVI, ff. 124 num. Su una di due membrane premessevi sono i
nomi dei possessori, Nicola Silvio, Giovanni Zacchi e Guglielmo de' Guglielmi. Leg.
in membr.
CI. I, num. 4.
Testo grammaticale in versi, con comm. adesp. e anep.: « Constine sic ca-
sum si sit propositione vacantem. Est j Expliciunt constructiones finite die
dominica post festum beati Martini estivalis (?) anno Domini M°CCCC°LXiiij » .
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(fol. 1-42). — Breve trattato di versificazione latina, adesp. e anep. :
« Pandere proposui per versus | venalia tempore dicas » (fol. 43-46).
Cart., in 8 picc, ff. 50 num. scrìtti da mano tedesca. Leg. in mezza membr. — Prove-
nienza : Magliabechi.
CI. I, num. 5.
Esercizi di versioni lat.-ital. : « Mi maraviglio molto » — « Miror in pri-
mis ».
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 16. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 6.
Esercizi c. s. : « Quasi sempre gli homini innocenti » — « Quasi semper
homines innocentes. t ... ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 28. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
« Proverbiorum, senctentiarum ac variorum dictorum libellus » ; disposti per
ordine alfabetico.
CI. I, num. 8.
« In Cristi nomine. Incipiunt excerpta ex libris Pompei Festi de significatio-
ne verborum. Augustus locus | Nequitum et nequitur prò non posse di-
xerunt. Nequiquam. Hactenus in exenplari reverendae vetustatis scri-
ptum repperi. Antonius Marii filius florentinus civis transcripsit Floren-
tiae ini non. augus. M.CCCC.XXVII. Valeas qui legis ». Cfr. Galante, In-
dex codd. classic. latin, cit., p. 325.
« Compendium artis grammaticae maxima brevitate confectum. Gramma-
tica est ars recte loquendi | Laus Deo et b. Marie et s. Tome qui nos
ad exitum perduxit » (fol. 1-38). — * Ricetta di medicamenti per diverse
infermità. Ad usum fr. Thomae Solfanelli ord. pred. filii conventus s. Ge-
miniani » (fol. 39-49): sono 45, con la tavola. — « Ricette di secreti giuo-
chi » (fol. 51 e sg.).
CI. 1, num. 7.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 77. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
Membran., sec. XV, in 8, ff. 10 1 nitidamente scritti, con 1* incipit e 1' explicit in maiu-
scolo rosso e richiami, in margine, in greco e latino. Leg. in membr. — Provenien-
za : Marmi.
CI. I, num. 9.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 52 scritti. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi. — Il te-
sto è preceduto da questo titolo d' altra mano: « Grammatica Ad R. P. F. Io. Do-
minici Turriti »; d' onde 1' errore di aver creduto il Turriti autore del trattato (cfr.
il titolo sul dorso del cod. ).
CI. I, num. 10. «
Trattati « de generibus metrorum » e « de re metrica », adesp. e anepigr.
94 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Precede uno dei soliti centoni di versi latini, disposti secondo uno dei
vocaboli che vi è contenuto ; e segue un breve compendio « De Figuris » .
Membr. (molte merabr. sono palimpsesti ) , sec. XIII, ff. 133. Leg. in assi rivestite di
pelle. — Provenienza: Marmi.
CI. I, num. 11.
Frasi lat., colla traduz. ital., dalle opp. di Cicerone e Terenzio.
Cart., in 8, a. 1617, ff. 39 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 12.
« De syllabis » , trattato adesp. : « Syllaba alia est » etc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 11. In fine, il « Deo laus et honor » è in lat., in greco, in
ebraico e in turco. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. I, num. 13.
Note di grammatica lat. sui generi dei nomi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 5 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 14.
Cionacci Francesco, Grammatica latina; autogr.
Cart., in fol., ff. 57. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
C). I ; num. 15.
Cionacci Francesco, Grammatica latina; acef. e mutila in fine. *
Cart., in fol., sec, XVII, ff. 24 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 16.
[Cio?iacci Francesco?], Grammatica lat., mutila in più luoghi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 17.
Frasi e sentenze latine (sec. XV : fol. 2 e sg. ). — Caietani Chiario, Schedae
grammaticales, 1663 (fol. 5 e sgg. ). — Antonii Magliabechi, Schedae erudi-
tipnis (da Erasmo e Melancton: fol. 16 e sgg.). — Sylvae locorum gram-
maticorum (fol. 86 e sgg. ).
Cart., in 8, sec. XV e XVII, ff. 136. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. I, num. 18. ; I > ;
Dlctionartàm linguae lat.: « Alga. Aliga, herba che nasce nel mare. Virg. 7.
Hor. Vilior alga » etc. ; fino a tutta la lett. c. ,
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 125. Leg. in membr. — Prpvefl^enza; j Magliabechi.
CI. I, num. 19. MI .muti A Sj
^Fr^sl latine còlla corrispondente ital. : « Idio sia in nostro • amtoi f Deus nos 'a-
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diuvet. Deus nostras secundet » etc. In fine è la tavola alfab. delle frasi
italiane, lett A-i.
Cart., in 8, sec. XVI, pp. 247. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Gaddi, num. 806.
CI. I, num. 20.
De verbis, adesp. e anep. : « De verbis activis. De prima spefcie]. Prima
species activorum exigit ante se nominativum » etc.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 28. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Gaddi, num. 1086.
CI. I, num. 21.
« De scansione ad Scholasticos. Ut omnia quae ad eruditiores litteras perti-
nent, prorsus non ignoretis, e re vestra fiore conieci, successivis horis de
metrica demensione paulisper agere » etc.
Cart., in 16, sec. XVII in., ff. 10 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 1085.
CI. I, num. 22.
« Raphaelis Brando/ini gramatices institutionum compendia. Artes orationis sunt
octo s[cilicet] : Nomen, verbum, participium » etc. (fol. 1-68). — Alfabeto,
dittonghi e declinazioni della lingua greca (fol. 69-71).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 71 scr. Leg. in cart. Già di Nicolò Gaddi. — Provenienza:
Gaddi, num. 993.
CI. I, num. 23.
Contra ebrietatem (fol. 1). — Minute d'epistole Ad Franciscum Vannutium,
Ad episcopum Firmanum, Ad cardinalem, e senza indir. : sono 5, in tutte
(fol. 14-18). — Modi « per scrivere segretamente » e con segni conven-
zionali (fol. 29-34).
Cart,. in 8 picc, sec. XVI, ff. 97, ma per la maggior parte bianchi. Leg. in pelle nera
con impressioni in oro. Forse di mano di Cosimo Gaddi. — Provenienza: Gaddi.
num. 1033.
CI. I,
num. 24.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, Catal., Suppl., II, 140. — Provenienza: Gaddi, num. 643.
CI. I,
num. 25.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, ivi, 199. — Provenienza: Gaddi, num. 1029.
CI. I.
num. 26.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, ivi, 188. — Provenienza: Gaddi. num. 986.
CI. I,
num. 27.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, ivi, 155. — Provenienza: Gaddi, num. 732.
CI. I,
num. 28.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, ivi, 4. — Provenienza: Gaddi, num. 9.
96 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. I, num. 29.
« In nomine trinodis numinis. Ego Nicolaus Gaddus omnes sermones quos
mihi Franciscus VannuHus didascalus meus mihi deinceps dittabit, in hoc
libello accurate excribam, incipiens hac die 5 dicembris, anno a Cristo
nato M.D.L. mo ». Sono esercizi di versioni latine. In fine è la traduz. dal
Vasari della vita di Gaddo Gaddi pittore.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 76 scr. Leg. incart. Nel recto del fol. 1 : « Di Nicolò Gaddi ».
— Provenienza: Gaddi, num. 693.
CI. I, num. 30.
Ora nella Laure nziana: cfr. Bandini, Catal., Suppl. IL 218. — Provenienza: Gaddi, num. 834.
CI. I, num. 31.
Traduzione in lat. di lettere ital. adesp. « exercitationis causa » . Sono datate
da Firenze o da S. Gimignano, dal 1581 all' 82.
Cart., in 8, sec. XVI ff. 97. Leg. in cart. Nel verso del fol. di guardia sono notate al-
cune « Spese fatte in libri da Giunti ». — Provenienza : Gaddi, num. 1003.
CI. I, num. 32.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, Catal., Suppl., II, 170. — Provenienza: Gaddi, num. 856.
CI. I, num. 33.
Gaddii lacobi, Phrases latinae ex variis auctbribus depromptae.
Cart., in 8, autogr., ff. 27 num. — Provenienza: Gaddi, num. 1080.
CI. I, num. 34.
« Liber argumentorum orationum, epistolarum, aliarumque rerum a me [la-
cobo Gaddio] aut a magistro composi tarum ». Infine è Y indice alfabetico.
Cart., in 8, picc, autogr., ff. 79. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 1076.
CI. I, num. 36.
« Rudimenta grammatices ad impersonalibus incipientia a Matteho Cutinio
composita ».
Cart., in 8 } sec. XVII in., ff. 75. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, n 17 ex 830.
CI. I, num. 37.
Grammatica latina adesp. (ce. 1-103), di cui una parte tratta da Donato
(ce. 69-79), e una parte in esametri (ce. 87-96: a ce. 91 e sgg. «Car-
mina quaedam differentialia » ). — Cicerone, Epistolae familiares (ce. 104-
110) 11, 4; vi, 15; vii, 4; ix,23;xvi, 13,20, 22, 2; xiv, 20, 8, 16;
xiii, 7,3, 20, 46, 51 , 47 ; iv, 15, 8; v, 18; in, 12; 11, 7; xiii, 73; x,
II, 19). — Plinio Secondo Epistolae I, 11 e 16 (ce. no). — Estratti da-
gli Evangeli e da più autori classici e cristiani (ce. in - 116): Cfr. Ga-
lante, Index co'id. c lassù, latin, cit., p. 326.
Membr., in 16, sec. XV, ff. 116 num. Nella membr. iniziale di custodia: « Queste Re-
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gole sono di Pandolfo di Pellegrino Gattoni ecc facta la scritta 1554 ». —
Provenienza: Biscioni, n. 230.
CI. I, num. 38.
Grammatica lat., adep. e anep. : « Sum. Io sono, es, est | taceo, pareo, do-
leo et caetera. Laus Deo omnipotenti » .
Memb., in 8 oblungo, sec. XV, ff. 105 nitidamente scritti. Già di Lodovico Ercolani,
che più volte trascrisse i versi « O libro che da me se' tanto amato Se per sorta da
me fusti smarrito » ecc. Leg. in assi cop. di pelle con traccie di due fermagli. —
Provenienza: Biscioni, num. 231.
CI. I, num. 39.
Grammatica lat, adesp. e anep. : « Quid est Gramatica ? Est ars ...» | « Flo-
rentinus cuias es tu, vel ut tu » . Seguono alcune citaz. d' autori latini.
Membr., sec. XV, in 8, ff. 48. « Hic liber est Ieronimi Soterini .... ». Leg. in pelle
impressa. — Provenienza : Biscioni, n. 85.
CI. I, num. 40.
Grammatica latina, adesp. ( ce. 2-5 ). — Ovidio , Epistola « Saphos » , a Fao-
ne (ce. 6-10). — Regolette di prosodia (ce. n-2i a ). — Porcellio , Carme lat.
a Cosimo de* Medici : « Salve honor Ausonie gentis, spes una nepotum » .
( c. 21). — Landino, Due carmi latini : 1 , « Octavum nitidis implet iam cor-
nibus orbem » ; 2, « Ergo sit nostro sevissima pestis amico » (ce. 22-25).
— Properzio, Carm. Il, 7 (c. 25-6). — « Martialis coqui», Carmen: « Pe-
dicatur heros fellat pinus ole quid ad te » (c. 26). — « Caesaris [Germa-
nici] versus» [de puero glacie perempto] (c. 26 ). — «Domini Ioannis
de Prato » Carmen: « Indolis egregie iuvenis cui maxima caeli » (c. 2Ò b ).
— Altre regole di prosodia latina (ce. 27-44). — « Versus habiti per dom.
L. Antonium Monticalo de Faventia legum doctorem et collectoralem capita-
nei civitatis Florentiae post eius orationem in nova vexilliferorum crea-
tionem ad leonem qui in foro publico Florentie scultus est ...» : « Ne
me autem possis ingratum dicere forsan » ( c. 44* - 45 ). — Aulii Gellii
Epist. ci. Quadrigarii (Noct. Att. in. 8) (c. 45). — Noterelle di gram-
matica adesp., su i vocaboli, le sillabe e le lettere dell' alfabeto ( ce. 46-
52). — Frammento dell'Ars grammatica di Donato, 11, 17 - ni, 6 (ce. 53-9).
— « Caroli Aretini vatis celeberrimi in Leonardum Aretinum elegia » :
« Nunc sacre muse sanctos nunc solvite crines » (ce. 59-62). — Epitaffi
di Leonardo Aretino e di Carlo Aretino (c. 63* ). — « A Carolo Aretino
ex graeco in latinum traducta oratio Achillis ad Ulixis orationem respon-
dentis » (Iliade, 1, 308 sg.) (ce. 63 - 65). — Lettere del Poggio « Petro de
Noceto» e « Ioanni Salvetto » (c. 66.). — Cfr. Galante, Index Codd. clas-
sica latin, cit., p. 326.
Cart., sec. XV, in 8, ff. 06. Su i fogli di custodia € Hic liber est Laurentii de Marcho
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XII 7
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98 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
de Quona » e « Hic liber est Roberti Iohanni Stephani de Corsinis ». — Prove-
nienza : Biscioni, n. 1.
CI. I, num. 41.
Phrases et formulae latine loquendi.
Cart., in 16. sec. XVII, ff. 112 e molti bianchi. Leg. in membr. — Provenienza: Bi-
scioni, num. 239.
CI. I, num. 42.
Frasi ital. con le corrispondenti lat. da Cicerone e Terenzio, e « Sententiae »
da opere di Cicerone.
Cart., in 8, sec, XVII, ff. 23 scr. Leg. in cart.
CI. I, num. 43.
« Valerti Probi de notis antiquis Liber » [ Framm. : cfr. : Keil, Gramm. laL, IV,
271] (c. 1). — [M. Vittorino, De ortographia] , framm. adesp. e anepigr.
(fol. 2-4). — « Quod repertum est ex Petronio Arbitro fragmentum voca-
bulorum incipit » : « Nitrium dicitur Anitria » | « inde iubileus remissivus »
(fol. 5-6). — « Remi Flavinii peritissimi grammatici de ponderibus liber
unicus feliciter incipit »: « Pondera peoniis veterum monimenta libellis »
| « Nec non et sine aquis. . . . Quod repertum in codice antiquissimo non
satis emendato » [cfr. Bàhrens, Poetac lat, min., v, 71] (fol. 7-9*). — « Faòii
Placidiadis Fulgentii expositio antiquorum sermonum ad Grammaticum »
(fol. 9 b ). Cfr. Galante, Index codd. classic. latin., pag. 328.
Cart., in 4, sec. XV o XVI ine, ff. 13. Fu di « Io. Frane. Zeffi ». Leg. in cart. —
Provenienza : Cocchi.
CI. I. num. 44.
«Schedae ad grammaticam latinam pertinentes » ; titolo di mano del sec. xvin:
cioè; framm. di grammatica lat. (relativo ai verbi Gaudeo e Fio; sec. XV;
un fol. membran.); — framm. di dizionario lat. (lett. S; sec. XV; 2 ff. mem-
bran.) ; — « Raccolta d' alcuni verbi e modi di dire che appo il volgo de'
letterati paion errori e non sono, con la citazione degli autori classici ed
approvati » ( fol. 4 e sgg. ; sec. xvn e sg.).
Cart. e membr., in 8, sec. XV, XVII e sg.; ff. 8 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. I, num. 45.
Aelii Donati, compendio di grammatica latina; (è il « Donato al senno ») (fol.
1-1 5 a ). — « Liber Catonis », col proemio in prosa (fol. 15-21 : cfr. Bàhrens,
III, 214, 216 sq. ). — « Liber Ethiopi : Etiopum terras iam fervida tor-
rtiit estas | quem decet eternum regnum sine fine per eum (fol. 22-29) —
« Incipit liber Ève columbe et secundum volumen » [Aurelii Prudentii
Clementis] (fol. 29-34). — « Liber Contemptus mundi: Cartula nostra tibi
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portat Raynalde salutes | Hoc tibi det munus qui regnat trinus et unus »
(fol. 34 b -42). — [Theoóaldt] « incipit Liber tres lej tertius voluminis » |
« Carmen finito sit laus et gloria Christo Cui si non aliis phaceant [sic]
hec metra Thebaldi » (fol. 42-48). — « Incipit liber vite scolastice Bo\p\vicini
[de Ripa] » (fol. 48 b -68). — « Incipit liber Exopi : Ut iuvet et prosit cona-
tur pagina praesens | Blanditie plus quam dira venena nocent » (fol. 69-91).
— Esortazione di Valerio a Rufino « ne ducat uxorem » adesp. e anep.:
fin. mutila colle parole : « Phoroneus rex qui legum thesauros populis pu-
blicare non .... » (fol. 94-96). Ha molte glosse interlineari. Cfr. Galante,
Index codd. classic. latin., pag. 329.
Membr., in 8, sec. XIII e XIV, ff. 96. Iniziali e titoli in rosso. Ad alcuni componimen-
ti seguono i soliti versetti usati dai trascrittori. Legato in membr. — Appartenne alla
Biblioteca del Collegio Fiorentino della Compagnia di Gesù, cui fu donato dal Lagomarsini.
CI. I, num. 46.
« Augustini Dati Senensis poete clarissimi Elegantiarum liber incipit. Credi-
mus iamdudum a plerisque viris | ad exercitationem accomoda. Vale Augu-
stini Dati Senensis poete clarissimi elegantiarum liber explicit. Deo gra-
tias Amen <> (fol. 1-37). Con richiami margin. in rosso e nero. — Breve
trattato di sinonimi (fol. 37-41).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 41 scr. ed altri bianchi. Neil' ultimo fol. mancano le iniziali,
che nei quattro ff. precedenti sono in rosso. Leg. in assi cop. di pelle impr. Mem-
bran. 1' ultimo fol. di guardia. — Pro venienza : Gesuiti.
CI. I, num. 47.
Alexandri de Villadei Doctrinale : « Scribere clericulis | debes imitari. Doctri-
nale Dei virtute iuvante peregi etc. Explicit liber doctrinalis Deo gratias.
Anno milleno ducenteno minus uno Doctor Alexander venerabilisque ma-
gister Doctrinale suum dedit comune legendum ». Con glosse e note
margin. e interlin. (fol. 1-47). — « Incipit tractatus preteritorum et supi-
norum. Sunt parvi cu, fri, mi, ne | Explicit tractatus preteritorum et su-
pinorum »; con note marg. (fol. 47-49). — « Hic incipit ortographia » ; ma
del trattato non restano che 7 esametri, con note marg. (fol. 49).
Membran., in 4, sec. XIV, ff. 49. Leg. in membr. — Provenienza: Segreteria Vecchia.
CI. I, num. 48.
Miscellanea di scritture a stampa (Firenze, 1748, 1754; Pistoia, 1755; Arezzo
1755) e mss. suir alfabeto e su la controversia delle lettere v e j.
Cart., in fol. sec. XVIII, ff. 81 num. Leg. in cart. — Provenienza: Lami.
CI. I. num. 49.
« Nomina barbara latina et graeca », per alfab. : « Angaria dicitur prestatio
personalis » etc.
Cart., in fol. sec. XVI, ff. 139 num. de quali molti son bianchi. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Strozzi.
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IOO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. I, num. 50.
« Festus Pompeius [De significatione verborum]. Augustus locus sanctus | Ne-
quicquam. Finis » (come nel Magi. I, 8) (fol. 1-40). — t Incipit tractatu
(sic) Servii de sillabis. Servius Honoratus Aquilino salutem | longe sunt.
Explicit liber Servii » (fol. 39-42). — « Incipit tractatus Donati de pedi-
bus. Pes est sillabarum j vel detracta significatur. Finis » (fol. 42-43). —
« Prisciani viri disertissimi urbis Romae doctoris et continopolis de accen-
tibus liber incipit. Littera est | ut pape et evax. Finis. Telos » (fol. 43-
48). Con correzioni e giunte marginali. Cfr. Galante, Index codd. classic.
latin., pag. 329.
Cart.. in fol. sec. XV, ff. 48. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, dei mss.
in fol. num. 871.
CI. I, num. 50 bis.
Prisciani, Institutionum grammaticarum liber, adesp. e acef.: « maior alter
minor est vitium faci t | plerisque idem servent » [xvn, 29 — xvm, 157]
(fol. 1-6 1). — Noterelle grammaticali (fol. 62-63). Cfr. Galante, Index codd.
classic. latin., pag. 330.
Membr., in 16, sec. XIII-XIV, ff. 63, e 2 membr. di custodia in principio e una in fi-
ne, anch' esse con appunti di grammatica. Qua e là glosse : le lettere iniziali in rosso.
Leg. in mezza pelle. Appartenne al Convento degli Agostiniani di Cortona.
CI. I, num. 51.
Augustini Dati viri eloquentissimi Flores et artis oratoriae praecepta » : * Cre-
dimus iamdudum a plerisque viris etiam disertissimi » | « non ab eo quod
est lepus defloxum est ». Il trattato è interrotto tra la c. 23 e la 27 dal-
l' « Altercatio inter Alexandrum, Annibalem et Scipionem de praesidentia
quam Aurispa Siculus ex Luciano traduxit », che occupa le carte inter-
medie.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 39. scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in
fol. n. 1041.
CI. I, num. 52.
Priscianiy Institutionum gramaticarum libri XVI (acef. « incipit eius nomen,
ostendit »); con numerose postille: cfr. Galante, Index codd. classic. latin.,
pag. 330.
Membr., in 8, sec. XII, ff. 101, colle iniziali miniate. Leg. in mezza pelle. — Provenien-
za: Strozzi, n. 1273 degli in fol.
CI. I, num. 53.
Doctrinale Magistri Alexandri de Villa Dei : « Scribere clericulis paro doctri-
nale novellis » | « Quas tres personas in idem credo deitati ».
Membr., in 8, sec. XIII, ff. 56, con postille e con la prima lettera iniziale miniata. Leg.
in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 40 degli in 4.
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FIRENZE 101
CI. I, num. 54.
« Nicolai PerotH in librum de metris prohemium incipit » (fol. i e sg.). Se-
gue: « Libèr de metris ad Iacobum Scioppum Verortensem iuvenem mo-
destissimum atque litteratissimum. Pes est* consti tutio metrica | Nicolai
Perotti liber de metris ad Iacobum Veronensem fenit foeliciter » (fol. 2-
19). — « Nicolai Perotti epistola de Horatii Flacci ac Severini Boetii me-
trorum diversitate ad Helium Perottum fratrem | cepisse te fructum intel-
lexero. Vale. Finis » (fol. 19-32). — Breve trattato di metrica, adesp. e
anep.: « Omnes pedes quibus versus conficiuntur | Bubulcus, Monacus,
Sodalis. Finis » (fol. 33-41). — «Sermo Petti Damiani de articulo mortis»;
dall' explicit (fol. 42).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in 4 num. 745.
CI. J, num. 55.
[Pestus], « Augustus locus | auguria. Pompej Pesti excerpta in ethymologia ver-
borum latinorum feliciter explicit. Deo laus. » . Cfr. Galante, Index codd. clas-
sic. latin., pag. 330.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 105 : membran. i ff. di guardia. Leg. in assi, cop. di pelle
impr. con due fermagli. — Provenienza: Strozzi, dei mss. in 4 num. 816.
CI. I, num. 56.
Mancante nel riscontro del 1883. — Nel Catal. ms. dei cod. Strozzi, compilato dal Fos-
si, questo ms. è descritto cosi: « Anon. Lexicon lat. Cod. chart., sec. XV ». Pro-
venienza S. M. Nuova.
CI. I, num. 57.
« Grammaticae latinae epitome ». Precede una tavola di coniugazioni.
Cart., in fol. sec. XVII ex., ff. 65. Leg. in cart. — Provenienza : Med. Palat. num. 260.
CI. I, num. 58.
Traduzioni, per esercizio scolastico, di lettere dall' ital. in lat.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 106. Leg. in cart. — Provenienza S. M. Nuova.
CI. I, num. 59.
De Rhetoricae facultate ; adesp. : « Magna est vis eloquentie, nec humanas
inter facultates | quoque finem. Finis 3 e partis » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 47 scritti. Leg. in membr. (framm. di trattato morale del
secolo XV) — Provenienza: Med. Palat., num. 270.
CI. I, num. 60.
Altro esemplare del trattato preced. : ma qui seguono una tavola della mate-
ria e un indice alfabetico.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 46 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palat.,
num. 270.
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tOÉ MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. I, num. 61.
Grammatica lat. : « Della costrutione. Corcordanza del adiectivo » ecc.
Cart., in 8, scc. XVI-XVII, ff. 66. Consta evidentemente di due parti, o trattasi di due
frammenti di grammatica, il secondo de' quali (fol. 35 e sgg.) è rilegato a rovescio.
Leg. in mezza membr. — Provenienza : S. M. Nuova.
CI. I, num. 62.
Grammatica lat. : « De iunctura. Cum studium conficiens eloquentiam seu be-
ne dicendi facultatem » etc.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 85 e 88 e sg. Leg. in membr. — Provenienza: S. M. Nuova.
CI. I, num. 63.
Frammento di grammatica lat. (acef.: com. « et eruditis viris vivitur ex ra-
pto » ); e grammatica greca (acef.: manca il fol. 69).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 174 num. Leg. in membr. — Provenienza: S. M. Nuova.
CI. I, num. 64.
Figure ed esempi di retorica, tratti da' classici (fol. 1-42). — Appunti di fi-
losofia (fol. 53 e.sg. e 86). — Sentenze e massime filosofiche, per ord.
alfab. (fol. 62 e sgg.).
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 86 num. de* ^uali vari son bianchi. Leg. in membr. — Pro-
venienza : S. M. Nuova.
CI. I, num. 65.
Dizionario latino: ma poche voci sono sotto a ciascuna lettera.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 104. Leg. in cart. — Provenienza: S. M. Nuova.
CI. I, num. 66.
Grammatica lat.: « Degl'impersonali di voce attiva. I primi impersonali di
voce attiva sono Interest » etc.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 42 scr. : nei ff. 43 e 45 son note di corredo e di spese.
Leg. in cart. — Provenienza: S. M. Nuova.
CI. I, num. 67.
« Don Eusebii Mariae de Cyriacis rom. civis, sacri ordinis cisterciensis mona-
chi, metamorphoses nominum, sive metatheses litterarum, sive anagram-
matum volumen ».
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 226. In fine sono tre odi lat. in lode dell' a. e dell' epoca sua
e un sonetto su lo stesso argomento, che com. « Già del gran Marte il generoso fi-
glio ». Leg. in mezza membr. — Provenienza : Cistercensi.
CI. I, num. 68.
« Indice o vocabolario latino e tedesco et aggiuntovi V italiano da Carlo Pa-
ride Edlingher alias Nobileiti di Carintia. A richiesta dell'ili, avvocato Ago-
stino Coltellini, accademico Apatista, suo patrocinante. 1672 ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 477. Leg. in membr. — Provenienza: Teatini.
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FIRENZE 103^
CI. I, num. 69.
« Regulae grammatices Andreae Turdij Casentinatis » ; con epistola di dedica
« Hieronymo Summario » in data di Firenze, ineunte mense maio, 1584;
ed un'altra al lettore in data di Firenze, vertente mense maio 1584.
Cart., in 8, scc. XVJ, ff. 114. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palat. num. 265.
CI. I, num. 71.
Manca. Nel Catal. ms. de' Codd. Strozziani e così des:ritto: « Alexandre de VilLidei
Doctrinale. In fine legitur: Explicit doctrinale magistri Alexandri de Villadei. Deo
gratias Amen. Anno Milleno ducenteno minus uno. In 4, codex membr., sec XII. —
Provenienza : Cisterciensi.
CI. I, num. 72.
Vocabolario lat. -italiano ; le voci sono divise per materie: « De rebus celesti-
bus et convenientibus sibi capitulo j° ». — « De mare et convenientibus
sibi capitulo secundo » etc. In fine : « Expliciunt notabilia etc. scripta per
manum ser Gherardi olim domini Iohannis de Casulis de Ar[imin]o in Civi-
tate Castelli tempore nobilis viri Niccholay Pepi de Albi^is de Florentia
hon. potestatis diete civitatis Millesimo ecce quinto, xiij indictione, XX
die mensis augusti ». Segue un sonetto caud. : « El tempo de le ferie
comandato » ; e la « Tabula huius voluminis » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 82. Leg. in cart.
CI. I, num. 73.
Grammatica lat. : « Della distinzione delle voci che servono al parlare. Le
voci che servono a dichiarare il concetto nostro in lingua latina » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 88. Leg. in cart.
CI. II, num. 1.
Locuzioni greche con interpretazioni lat. (fol. 1 ). — Omero, Odissea, I, vv.
1-267, in testo greco con interpretaz. lat. interlineare e note grammaticali
marginali sino al v. 251 (fol. 2-10). Cfr. Vitelli G\, Indice dei codici greci
magliab. in Studi Hai. di filoL classica, II, 549.
Cart., in fol., sec. XVI-XVII, ff. 10. Leg. in membrana eh' è frammento d' un brevia-
rio del sec. XV ex. — Provenienza: Magliabechi.
CI. II, num. 2.
« Observationes in gramaticam graecam » ; due schede, la prima delle quali
tratta « Della formazione de* tempi et della declinatione de 1 verbi » ; la
seconda è anep.
Cart., in fol., sec. XVI e XVII, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. II, num. 3.
Ora nella Laurenziana : cfr. Bandirà, Catal., Suppl., II, 15. — Provenienza: Gaddi, num. 47.
•Di(
tó4 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. II, num. 4.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, 177. — Provenienza: Gaddi, num. 926.
CI. II, num. 5.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, 180. — Provenienza: Gaddi, num. 935.
CI. II, num. 6.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, 138. — Provenienza: Gaddi, num. 611.
CI. II, num. 7.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, 210. — Provenienza: Gaddi, num. 1069.
CI. II, num. 8.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, 209. — Provenienza: Gaddi, num. 1068.
CI. II, num. 9.
Mancante nel riscontro nel 1883. Nel Catal. ms. è detto che conteneva « Iuliì Pollucis
Onomastici graeci fragmentum, mendis plurimis scatens ». Cart. in 4. sec. XV ex. —
Provenienza : Cocchi.
CI. II, num. 1 1 .
Gramatica graeca : « Omnes declinationes nominum dividuntur » etc.
Cart., in 8. sec. XVII, ff. 15 num., ma vari son bianchi. Leg. in cart. — Provenien-
za: S. M. Nuova.
CI. Ili, num. 1.
Miscellanea in carattere etiopico : « i , Lexicon Amaricon — Abissinicum —
2, Computus Abissinorum — 3, Liturgiae Abissinorum super mortuis —
4, Homilia s. Cyriaci — 5, Fragmentum ex libro Synaxario Abissino-
rum » (cfr. la tavola in princ. del cod.). — In fine sono alcuni epitafi in
carattere etiopico che sono in Roma nella chiesa di s. Stefano.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 105. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi. E copia
di Giov. Michele Wanslebio.
CI. Ili, num. 2.
Collectio Conciliorum et canonurti ab ecclesia abissinica receptorum ; in ca-
rattere etiopico. Precede la tavola.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. I-IV, 1-78, 1-244. I^g- 1° membr. — Provenienza: Maglia-
bechi. É copia di Giov. Michele Wanslebio.
CI. III, num. 3.
4 Martyrologium abissinicum metricum incerto auctore, repertum et scrip-
tum Londini per Gio. Mich. de Wanslebiis, 1661 ». Precede il « Com-
putus Aethiopicus » e segue il calendario abissinico.
Cart., in 8, sec. XVII. ff. 165. Leg. in pelle. — Provenienza: Magliabechi. — Pel cod.
di cui questo esemplare è copia cfr. Catalogus codd. mss. bilìothecae Bodleianae O-
xontcnsùy Pars III, Codd. Aethiopici, (digessit A. Dillmann) num. XXI, pag. 36^
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FIRENZE 105
CI. Ili, num. 4.
« Historiae et acta Apostolorum nonnullorumque discipulorum Christi » in
carattere etiopico :. copia di Giov. Michele Wanslebio, 1664.
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 101. Precede la tavola delle materie. Leg. in membr. — Pro-
venienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 5.
Consta di ff. non scritti, di vari colori e di fabbrica araba. Il voi. soltanto per questo,
crediamo, fu collocato tra i manoscritti arabi. In 8, ff. non num. Leg. orientale in
pelle rossa con impressioni in oro. Sul dorso è scritto : Ar. Liber non scriptus. —
Provenienza : Marmi.
CI. Ili, num. 6.
.Trattato grammaticale in 362 versi arabi, divisi in 25 capitoli. Cfr. Bonazia
L., Catalogo dei codici arabi della Naz. di Firenze, num. 39.
Bombic. ft. 56, in 16. Legatura orientale in pelle. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 7.
Raccolta di termini tecnici di medicina in arabo, per ord. alfab., con la tra-
duz. ital. a fronte. Ne è forse autore « Horatio Pansana » di cui leggesi
il nome a fol. 1. — Cfr. Buonazia, ivi, num. 52.
Cart., sec. XVI, in 8, ff. 10 1 de' quali 46 bianchi. Leg. in membr. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. Ili, num. 8.
Commento in arabo alla grammatica dello Zamakhs'ari. Cfr. Buonazia, ivi,
num. 40.
Cart., in 16, ff. 85, con note margin. e interlin. Legatura orientale in cartone e pelle. —
Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 10.
c Fabulae versibus arabicis expositae ; ex fide Steph. Evodii Assemani » .
Cosi il Catal. Targioni. Ma una mano recente notò nel fol. 1 il Vero ti-
tolo c Asràrnameh ( Libro dei misteri ) : poema persiano di Tarid - id - diu
Attar 1.
Bombic, oblungo. Legatura orientale in pelle nera con impressioni- in oro. — Provenien-
za : Magliabechi.
CI. Ili, num. 12.
Calendario e cabala, in turco.
Bombic, ff. non num. in 16. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 1 3.
« Orationes morales versus arabicis conscriptae ; ex fide Steph. Evodii As-
semani * : cosi il catal. Targioni.
Bombic, in 8 ; ff. non num. Il testo è mutilo in fine. Legatura orientale in pelle nera
con impressioni. — Provenienza: Magliabechi.
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IOÒ MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. Ili, num. 14.
Racconto della caduta della Casa Barmekida, adesp., in arabo. — Cfr. Buo-
nazia L., ivi, num. 68.
Cart., in 8, ff. 8, sec. XVI. Il testo è mutilo in fine. Leg. in cart. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. Ili, num. 16.
Compendio d' istruzione religiosa e civile per i Mussulmani, in arabo. Cfr.
Buonazia L., ivi, num. 30.
Cart., in 8, ff. 97 e gli ultimi 5 bianchi. Legatura orientale in pelle impr. — Provenien-
za: Magliabechi.
Ci. Ili, num. 18.
Trattato giuridico della Scuola Hanifita, in arabo ; acef. Cfr. Buonazia L.,
ivi, num. 25.
Cart. in 4, ff. 360; mancano i primi 48, e il testo è mutilo anche nel mezzo. Legatura
orientale in pelle nera impr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 19.
Trattato sulle divisioni delle eredità secondo la Scuola Hanifita, in arabo.
Cfr. Buonazia L., ivi, num. 29.
Bombic, in 8, ff. 73. Legatura orientale in pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 21.
Commento di Muhammad b. Faràmùz al proprio trattato giuridico, in arabo.
Cfr. Buonazia L., ivi, num. 24.
Bombic. in 8, ff. 342 scr. in minuto carattere: ogni pag. è inquadrata in oro. In oro e
colori il fregio che adorna il princ. del testo; e in oro i titoli, i capoversi e le sulli-
neazioni del testo. Leg. in mezza pelle — Provenienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 24.
Commento arabo, adesp., all' Alcorano.
Bombic, in fol. gr., ff. non num. e scr. in 4 col., con gli interstizi in oro. Leg. in mez-
za pelle. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 25.
Amuleto, arrotolato : reca, ne' margini e per lungo, passi del Corano ; nel
mezzo, in 119 linee, preghiere e invocazioni musulmane in arabo e turco.
Cfr. Buonazia, ivi, num. io.
La striscia è lunga 2 metri e 22 cent., in più luoghi rósa dalle tarme; sec. XVI; scrit-
tura di mano turca; mutila in princ. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 26.
Libro di preghiere musulmane in arabo, con commento turco. Cfr. Buonazia
L., ivi, num. 8.
Cart. in 32, ff. 125, sec. XVII. Legatura orientale in pelle impr. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
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FIRENZE 107
CI. Ili, num. 27. ♦
Altro esemplare del ms. precedente. Cfr. Buonazia L., ivi, num. 9.
Cart., in 32, ff. 100 scr. e 16 bianchi, scr. da mano turca nel sec. XVII. Leg. c. s. —
Provenienza : Marmi.
CI. Ili, num. 28.
Martirologio della Chiesa copta, in arabo. Cfr. Buonazia L., ivi, num. 32.
Cart., in 8, ff. 253. Leg. in membr. Già di Giov. Michele Wanslebio. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. Ili, num. 29.
Atti degli Apostoli in arabo. Precede la tavola. Cfr. Buonazia L., ivi, num. 35,
dov' è riportato V indice degli Acta.
Cart., in 8, sec. XVII (di mano di Giov. Michele Wanslebio), ff. 216. Leg. [in pelle.
— Provenienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 30.
Historia s. Pauli primi eremitae (fol. 2), s. Antonii magni (fol. 26), s. Ma-
carii (fol. 84), s. Semodii (fol. 221), s. Bersomii (fol. 145); in arabo. Cfr.
Buonazia L., ivi, num. 37.
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 275 scritti da mano copta. Leg. in pelle. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. Ili, num. 31.
Homiliae de adventu Chris ti s. drilli, s. Io. Chrysostomi, s. Cyriaci, s. Theophili;
in arabo; con la traduz. margin. in lat. di pochi passi. Cfr. Buonazia L.,
ivi, num. 36.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 70, scritti di mano del Wansleb dal 51 al 64. Leg. in cart.
— Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 32.
Innario armeno.
Cart., in 8, sec. XVI (1599), ff. 407. Iniziali a colori e didascalie in rosso. Legatura
orientale in pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 34.
Salmi di David, in armeno.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num. Leg in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 35.
« Cabbala hebraica », in testo ebraico senza punti; mutilo.
Membran., in 8, sec. XV, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 36.
Miscellanea in ebraico, senza punti: Trattato di chiromanzia. — Rabbi Abra-
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Io8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ha?n, Trattato di astrologia. — Rabbi Abraham, Libro* delle sorti. — Rabbi
Mordohai, Trattato di geomanzia.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 38.
Libro di preghiere; in ebraico, senza punti.
Membran. in 4, ff. non num. Leg. in mcmbr. — Provenienza : Magliabechi.
CI. Ili,' num. 39.
Miscellanea, in ebraico: Salmo 119. — Frammento del Mischnà. — Preci pa-
squali ad uso della scuola spagnuola degli Ebrei.
Membran., in 8, ff. non num. Leg. in membr. I testi sono mutili in più punti. — Pro-
venienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 40.
Preghiere, inni, ecc. ; in ebraico, senza punti ad uso della scuola ital. degli
Ebrei.
Membran. in 8, ff. non num. Testo non integro. Leg. in membrana. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. Ili, num. 41.
Libro di preghiere, in ebraico.
Membran. in 8, ff. non num. « Scriptus circa annum 1357 »: così il Catal. Targioni. I
punti furono, ma non in tutto il cod., aggiunti posteriormente. Leg. in membr. —
Provenienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 42.
Preghiere, in ebraico, ad uso della scuola germanica degli Ebrei.
Membran., in 4, ff. non num. Di bellissima grafìa: la prima pag. è inquadrata da una mi-
niatura. Già di Alessandro Scipioni 1597; poi di Pandolfo Ricasoli. Leg. in pelle. —
Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 43.
€ Sanctuarium Terrae Sanctae », in ebraico. E il catal. Targioni: « Ichono-
graphia et orthographia locorum Terrae Sanctae, in quibus miracula legis
mosaicae perpetrata sunt et in quibus Rabini Talmidici vitam egerunt et
sepulti sunt; addita explicatione hebraica charact. quadrato. Figurae hae
chimericae sunt prorsus et ridiculae; ab ludaeis tamen volumen hoc ma-
gni fit. Nihil commune habet cum descriptionibus Terrae Sanctae Andri-
chomii et aliorum ».
Rottilo lunghissimo di membrane: i disegni sono a colorì. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 44.
Testamento vecchio, in ebraico: mutilo in princ. e in fine.
Membran., in 8, ff. non num. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE 109
CI. Ili, num. 45.
Testamento vecchio, in ebraico, senza punti: testo non integro.
Membran., in 8 picc, ff. non num. Leg. in memb. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 46.
Estratto dalla Mischnà (sul modo di ammazzare i buoi), in ebraico, senza
punti, scr. da mano tedesca.
Cart., in 16, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 50.
Abbaco turco, in persiano.
Bombic, di ff. di vari colori, per lo più senza scrittura. Legatura orientale in pelle impr.
in oro. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 51.
Grammatica siriaca.
Cart., in 16, ff. non num. e molti bianchi, sec. XVII (?). Leg. in membr. — Prove-
nienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 52.
Grammatica siriaca.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num, e corrosi dall' inchiostro. Leg. in membr. — Pro-
venienza : Marmi.
CI. Ili, num. 53.
Grammatica siriaca, in arabo.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num, e alcuni bianchi. Leg. in membr.
CI. Ili, num. 54.
« Gregorii Bar-Hcbraei Mamphirani, seu Metropolitae Orientis, Candelabrum
sanctitatis. Sunt Institutiones metaphysicae, physicae, et theologico-do-
gmaticae »; in siriaco.
Bombic, in 4, ff. non num. Leg. in pelle, impresso in oro sul dorso il titolo Philosophia
syriaca Gregorii,
CI. Ili, num. 55.
Testo siriaco, che il Catal. Targioni dice « ignotus ».
Bombic, in 16, ff. non num. Leg. in menbr. — Provenienza Magliabechi.
CI. Ili, num. 56.
Altro testo siriaco, che il Catal. cit. dice « ignotus ».
Bombic in 32, con vari ff. bianchi. Leg. orientale in pelle nera impr. Sul verso della se-
conda coperta leggesi: « Da Monsig. Pat.ca ». — Provenienza: Marmi.
CI. Ili, num. 57.
Grammatica turca.
Bombic, in 8. Legatura orientale in pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
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HO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. Ili, num. 58.
Argenti Filippo « Regola del parlare Turco et vocabuUrio de' nomi et verbi » .
Precede una lettera di dedica delT a. a Ridolfo Lotti, patrizio fiorentino,
30 maggio 1533. Autogr.
Bombic, tre voli, in 16, leg. in raembr. — Provenienza: Magliabcchi.
CI. Ili, num. 60.
Poesie in turco.
Bombic, in 16. Legatura orientale in pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 61.
Poesie in turco.
Bombic, oblungo. Legatura orientale in cuoio impr. in oro.
CI. Ili, num. 62.
« Liber intelligentiae et secreti Arabismi ; compositio Abi Mansur arab. cum
lat. interlin. versione. 1592 ».
Cart., in fol., sec XVI, pp. 473. Leg. in cart. Come è notato dopo il titolo, manca
il quaderno 4. Nel Catal. Targioni la versione interlineare latina è attribuita a G. B.
Raimondi. In fine leggesi: « E finita questa expositione all'ultimo di ottobre 1592 ».
— Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 63.
« Liber Tasriphi. Compositio est senis E/amami. Traditur in eo compendiosa
notitia coniugationum verbi arabi ». E unito al voi. un saggio della edi-
zione fatta a Roma nel 1608 « liberalitate s. d. n. Pauli quinti ».
Cart., in fol., sec. XVI, pp. 152 ed altre non num. Leg. in cart. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. Ili, num. 64.
Canoni (num. 84) del Concilio Niceno. — Cfr. Buonazia L., ivi, num. 38.
Cart., in 8, ff. 27, sec. XVI (Roma, 1573). Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 65.
Lettera del Patriarca d' Alessandria al papa, 1 3 1 9, in arabo, con la versione
ital. e lat. di G. B. Raimondi.
Cart., in fol., sec. XV, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 66.
Frammento dell' Evangelio di s. Luca, in arabo: dalla fine del cap. vii al
principio del cap. X. Le correzioni margin. son forse di G. B. Raimondi.
Cart., in 8, ff. 10 non num., sec. XVII. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 67.
Martirologio della Chiesa Alessandrina de' Copti ; Parte IL Reca il titolo di
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1 1 1
« Synaxarium arabicum ». Cfr. Buonazia L., ivi, num. 33.
Bambagino, in 4, sec. XIV-XVII, ff. 233. I quaderni sono stati mal rilegati. Leg. in
membr. Il Wansleben 1' acquistò al Cairo nel 1664; e fu donato al Granduca nei
1666 in Roma.
CI. Ili, num. 68.
Frammento cT un trattato di Logica, adesp. Cfr. Buonazia L., ivi, num. 65.
Cart., ff. 37, scrittura di G. B. Raimondi. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 69.
« Lezione fatta e recitata dall' ecc. sig. Anton Maria Salvini nell' Accademia
degli Apatisti V anno 1693, in lode della lingua ebraica ». — Segue un
firamm. di lezione accademica del med. su la filosofia morale.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 6 non num. Leg. cart. — Provenienza: Marmi.
CI. Ili, num. 70.
Trattato di musica, in ebraico senza punti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 71.
Mancante nel riscontro del 1883. Nel catalogo Targioni è così descritto: « Fragmentum
indicis sacrorum Bibliorum hebraice nitide scr. Cod. membran. in fol. maiore ». —
Provenienza : Magliabechi.
CI. Ili, num. 72.
Appunti e note grammaticali della lingua ebraica.
Cart., in fol., sec. XVII. Scrittura di più mani. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 73.
Abnur, epistola, s. rndir., in siriaco ; autogr.
Cart., in 16, ff. 2. È notato nel fol. di guardia che all' Abnur V imp. Massimiliano con-
cesse licenza di fondare una stamperia di lingue orientali. Leg. in cart. — Provenien-
za: Magliabechi.
CI. Ili, num. 74.
Liturgiae variae syriace »; con la tavola compilata nel sec. xvill.
Bombic, in 8, pp. 298: scrittura di un monaco Sergio, aprile 1565. Leg. in cart. —
Provenienza : Magliabechi.
CU III, num. 75.
Formula del battesimo; traduz. in siriaco dal latino.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Ili, num. 76.
[Raimondi G. B.] « Interpetrazione d' un passo siriaco in carattere cufico o
carchunico ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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m
1 1 2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA .
CI.. Ili, num. 77.
« Bar-Iesu vescovo di Mardin, Grammatica siriaca in versi con note in ca-
rattere carciunico ».
Cart., in 8, ff. 4 non num. e macchiati. Leg. in cart. — Provenienza : Magiiabechi.
CI. Ili, num. 78.
Liturgiae Maronitarum ; in siriaco.
Bombic, in 8 picc, sec. XVI?, ff. 170 num. Leg. in cart. — Provenienza: Magiiabechi.
CI. Ili, num. 79.
Liturgiae Maronitarum fragmentum ; in siriaco.
Bombic, sec. XVI, in 8 picc. ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magiiabechi.
— In due punti sono dùe ricordi di monaci, del 1569 e 1578, in ital.
CI. Ili, num. 80.
Liturgiae (?) fragmentum; in siriaco.
Cart., in fol., sec. XVII (?), ff. 2 e framm. di un terzo, scr. a due col. Leg. in cart. —
Provenienza: Magiiabechi.
CI. Ili, num. 81.
[Raimondi G. B.] Minuta di Memoriale dei bisogni del Collegio Illirico di
Roma. — Ragioni a dimostrare « che non solo utile ma necessaria cosa
è di erigere in Roma una catedra della lingua arabica » [del med.] —
Altra scrittura [del med.] sullo stesso argom. — « Ristretto di quanto
hanno operato diversi papi e principi ( particolarmente Ferdinando I Gran-
duca di Toscana) per facilitar agli Europei lo studio delle lingue orienta-
li e propagare la fede cristiana neir Oriente » [del med.].
Cart.. in fol., sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magiiabechi.
Ci. Ili, num. 82.
Breviario; in armeno.
Cart., in 8 picc, sec. XVII, ff. non num. Leg. in assi cop. di pelle. — Provenienza:
Magiiabechi.
CI. Ili, num. 83.
Liber miraculorum b. Mariae virginis; in etiopico.
Cart., in 8, sec. XVII, scrittura del Wansleben (1664), pp. 105. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Magiiabechi.
CI.. Ili, num. 84.
Volume a stampa, collocato tra le edizioni chinesi. Il Catalogo Targioni così lo dichiara :
« Sinensis liber typis im'pressus liturgias christianas, ut videtur, continens ». — Pro- .
venienza : Magiiabechi.
CI. Ili, num. 85.
Ora nella Laurenziana. Cfr. Bandini, Catal. Suppl. II, 218. — Provenienza: Gaddi, 1077.
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CI. Ili, num. 86.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 218. — Provenienza: Gaddi, 775.
CI. Ili, num. 87.
Ora nella Laurenziana : cfr. ivi, II, 124. — Provenienza: Gaddi, 552.
CI. Ili, num. 88.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 162. — Provenienza: Gaddi, 793.
CU HI, num. 89.
1.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 144. — Provenienza: Gaddi, 654.
CU III, num. 90.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 164. — Provenienza: Gaddi, 801.
CI. Ili, num. 91.
Trattato della Sfera e frammenti di trattati ascetici ; in ebraico, senza punti,
con disegni a penna e colori.
Cart. con qualche fol. membran., in 8, sec. XV, IT. non num. Recente legatura in mez-
za pelle. — Provenienza: Gaddi, 888.
CI. Ili, num. 92.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, Supplem., II, 263. — Provenienza: Biscioni, 190.
CI. Ili, num. 93. •
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 262. Provenienza: Biscioni, 191.
CI. Ili, num. 96.
€ Frammento dell' Agadà, ossia di quello che le prime sere di Pasqua leg-
gono li Ebrei in commemorazione della uscita deir Egitto » ; in ebraico.
Membran., in 16, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. Ili, num. 97.
Cocchi Antonio, Studi di lingua ebraica ; autogr.
Cart., in fol. gr. — Provenienza: Cocchi. — Collocato nel Banco 18 della Sala di lettura.
CI. Ili, num. 98.
Mancante nel riscontro dei 1883. H Catalogo Targioni così lo descrive: « Hebraicorum
codicum variorum membran. fragmenta. I fase, in fol. ». — Provenienza: Cocchi.
CI. Ili, num. 99.
« Hebraicae et arabicae schedae variae incertae », e in turco e in siriaco.
D' arabo v' è una lettera in brutto carattere magrebino, e la traduz. del
salmo 116.
Cart., di ff. 5 in fol. leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d* Italia, XH #
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114 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
CI. Ili, num. 100.
« Institutiones linguae syriàcae, assyricae atque thalmudicae una cum aethio-
picae atque arabicae collatione ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. Ili, num. 101.
« Nomenclator bilinguis (arab. et syriacus) : tertia columna indicat pronun-
ciationem vocis syriàcae aralpicis literis expressam » . Le voci sono attri-
buti divini, di misteri, ecc. — Frammento di grammatica siriaca.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. Ili, num. 102.
Inventario di mss. orientali [della biblioteca del Re Cattolico?].
Cart.. in fol., sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. Ili, num. 103.
« Nomenclator latino -finnicus serenissimo Cosmo Magno Etruriae Principi
dicatus et consecratus a Martino Fogelio Hamburgensi » ; con lettera di
dedica del 26 marzo 1669. Precedono le Observationes ; segue.il vocabo-
lario diviso in 46 capitoli, con circa tremila parole in latino e in finlan-
dese.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 79. Leg. in membr. con impressioni. Vedi Teza E., Del No-
menclator finnicus mandato da Martino Fogeì in Italia; negli Atti dclf Accad. dei
Lincei, classe di scienze morali ecc., voi. II, fase. 10, ottobre 1893. Ma il glossa-
rio non è del Fogel ; si bene copia da un libro stampato, da lui forse fatta esegui-
re. — Provenienza: Lami.
CI. Ili, num. 104.
Due firmani e due lettere, in turco ; originali.
Cart., i ff. sono ripiegati, sec. XVI (?). Leg. in cart. — Provenienza: Lami.
CI. Ili, num. 105.
Grammatica araba e vari scritti grammaticali adesp. in arabo.
Cart., in 8, sec. XVI (?), ff. non num. e scr. da tre mani. Leg. in cart. — Provenien-
za : Segreteria Vecchia.
CI. Ili, num. 113, 114.
Raimondi G. Raccolta di vocaboli turchi con la spiegazione latina e la
voce araba corrispondente, segnata in rosso : a ignoto libro rimandano i
numeri di richiamo. Pel voi. 114 cfr. Buonazia L., op. cit., num. 55.
Voli, in forma di vacchetta in fol., leg. in cart.
CI. Ili, num. 115.
« Termini R[aby] Mansur » : vocabolario arabo -latino.
Cart., in 8 oblungo, scr. da G. B. Raimondi. Leg. in cart. — Provenienza: Med. Palat.
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FIRENZE 115
CI. Ili, nura. 120, 122, 125, 126, 127, 128.
Raimondi G. B. Apparato per un vocabolario latino arabo. Cfr. Buonazia L.,
op. cit., num. 56, 48, 54.
Cart. in fol. oblungo. Leg. in cart. — Provenienza: Med. Palat.
CI. Ili, num. 132.
Vocabolario ebraico - latino.
Cart. in fol. sec. XV, ff. non num. e scr. a due coi. Leg. in membr. — Provenienza :
Strozzi, dei mss. in fol. num. 559.
CI. Ili, num. 133.
Argenti Filippo, « Regola del parlare Turcho » : con lett. a Rodolfo Lotti,
30 maggio 1533, firmata « Philippus Argentus quondam Francisci, secre-
tarius Bayli Florentinorum Constantinopoli ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. num. Leg. in membr. Già di Luigi del Riccio: poi Strozzi,
dei mss. in 4 num. 75.
CI. Ili, num. 134.
« Interpretationes nominum » hebraicorum.
Membran., in 16, sec. XV, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, dei mss.
in 4 num. 512.
CI. Ili, num. 135.
Grammatica ebraica : ma la esposizione è in italiano.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza: S. Maria Nuova.
CI. IV, num. 1.
Cionacci Francesco, Grammatica italiana; autogr.
Cart., in fol. ff. 21. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 2.
Cionacci Francesco, « Sinonimario toscano » ; in fine Y « Indice delle voci
capitali ». Autogr.
Cart., in fol., ff. 64. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 3.
Cionacci Francesco, « Selva per fare un vocabolario toscano della medicina,
professione nobilissima ed amplissima, nel quale si esplicano i proprij
termini e voci non solo della Medicina fisica, della Chirurgia, dell' Ana-
tomia e della Spezieria e Distillatoria, come anche delle arti a quelle su-
bordinate, cioè Chimica, Spagirica e della Fonderia e di tutte V altre che
abbiano per fondamento il fabbricare ed usare ogni sorta di medicinali
per rendere la sanità agli ammalati e mantener sano il corpo umano ».
Autogr.
Cart., in fol., IT. 86. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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Il6 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D- ITALIA
CI. IV, num. 4.
Cìonacci Francesco, Framm. di grammatica ital. Com. : « Delle parti della lin-
gua quali si separano dalla favellatoria ». — « L* anello di Angelica ov-
vero la Favellatoria demostrativa della lingua toscana, di Frane. Cionac-
ci ». — « Dirozamenti del più nobil volgare d'Italia, preparativi per intro-
dursi alla Favellatoria » del med. Autogr.
Cart., in fol., ff. 226. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 5.
Cìonacci Francesco, Vocabolario de' verbi toscani: autogr.
Cart., in fol., ff. 191. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 6.
Cionacci Francesco, Vocabolario de* verbi toscani ; con indice in fine.
Cart., in fol. obi., autogr, ff. 297. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 7.
Cionacci Francesco, Vocabolario di verbi italiani e loro derivazioni.
Cart., in 8, autogr., ff 35. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 8,
Giambullari Pierfrancesco , « Delle regole della lingua fiorentina ». Precedono
la lettera a Francesco de' Medici e un* avvertenza « al lettore benigno » .
Autogr.
Cart., in 8 picc, pp. 409. Leg. in pelle con impressioni in oro. — Provenienza: Magiiabechi.
CI. IV, num. 9.
« Grammatica toscana del sig. D. r Girolamo Gigli pubblico Lettore dell'Uni-
versità Sanese ed Accademico Intronato » (fol. 1-79). — « Compendiolo
di lingua toscana » del med. (fol. 81-109).
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 109. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 11.
Marmi Ani. Frane, Raccolta di proverbi toscani, con illustrazioni.
Cart., in 8 picc, autogr., ff. 7 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 15.
« Salviati G., Compendio delle regole della lingua toscana ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 13 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi. — Il titolo col
nome del Salviati è d'altra mano, ma del sec. XII: però sul recto del fol. di guardia
è notato che ne è autore G. B. Strozzi, come deducesi dal ms. seg.
CI. IV, num. 16.
Altro esemplare del cod. precedente: in fine alla breve avvertenza è il no-
me dell' a. « Gio Bai* Strozzi » .
Cart., in 8, autogr., ff. 16 scr. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
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FIRENZE 1 1 7
CI. IV, num. 17.
Mons. Girolamo da Sommata, Raccolta di proverbi, per ordine alfab., con le
indicazioni della fonte (dal Morgante del Pulci) d'onde in gran parte
sono ricavati.
Cart., in fol., autogr. per la maggior parte, ff. 152. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. IV, num. 19.
Francois de Hatinequin, Dizionario francese-i tal; 16 19.
X^art., in 4, sec. XVII, ff. non num. e scritti a 4 col. Leg. in cart. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
CI. IV, num. 20.
[Borgkini Vinc.,] Discorsi e note su T ortografia italiana.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 21.
« Vocabolario delle voci toscane, nuove o sospette »; adesp.
Cart.. in fol., sec. XVII, ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 22.
Passato all' Accad. della Crusca (23 luglio 1870). Contiene critiche e lettere, relative al-
l' Accad. e copiate da Carlo Dati, di m. G. Chapelain, Egidio Menagio, card. Del
Monte, G. B. Pinelli, Aless. Tassoni, Battista Guarino, Orlando Pescetti (1609- 1654).
— Provenienza : Magliabechi.
CI. IV, num. 24.
Pietri Pietro, Annotazioni al Vocabolario della Crusca; autogr.
Cart., in fol., ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 25, 26.
Mons. Girolamo da Sommaia, Raccolta di proverbi toscani; autogr.
Cart., in fol. e 8, ff. 69 e 64. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 27.
Nota su la lingua spagnuola (autogr. di mons. Gir. da Sommaia).
verbi spagnuoli (c. s.). — Dizionario di verbi spagn.-ital. (c. s.).
rata-corrige d' ignoto testo spagnuolo ( sec. xvn ).
Cart., in 8, ff. 26. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 29.
Proverbi e detti in portoghese e spagnuolo: autogr. di mons. Gir. da Som-
maia.
Cart., in fol., ff. 30. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
— Pro-
- Er-
4
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Il8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. IV, num. 30.
« Regole della lingua toscana », adesp.: ma cfr. i num. 15 e 16. In fine è il
nome Gio. Bat. % Strozzi. Autogr.
Cart., in 8, ff. 33. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. IV, num. 32.
Raccolta di voci ital., con esempi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 33.
« Avvertimenti a coloro che riveggono le voci latine del Vocabolario della
Crusca »; adesp.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 34.
[Pietri Pietro f] Schede di appunti di grammatica toscana.
Cart., fogli di varia misura 109, sec. XVII. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 35.
Cionacci Frane., « Il Saggio della favellatoria toscana »; autogr. — Schede
d' osservazioni sopra la grammatica, un vocabolario ed etimologie sulla
lingua toscana.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 184. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 36.
Dei Benedetto, « 4 chose molte volte » (lunga serie di apoftegmi). Ad esem-
pio: « Quattro chose de' usare l'uomo alla moglera. Portarlle honore chondi-
ciente. Tenerlla sotto timore suo. Nutrirlla in sanità dell' anima e del
chorppo. Vestirla chondicientemente. — Quattro chose vuole avere un giova-
ne perfetto. Essere usuraio per la. prima. Essere bugiardo per la sechònda.
Essere falsario di penna. Essere ladro per la quarta. — Quattro gran ni-
nnici a Benedetto Dei fiorentino al mondo. Viniciani per la prima. Gienovesi
per la sechonda. Sanesi per la tereca. Lucchesi per la quarta ». — Dei
Benedetto, « Motti e vochaboli di Milano e lor chasati. L'anno 1452 »:
altro titolo; « Vocaboli di Milano comentati ». E sono voci milanesi col-
le corrispondenti toscane: « Una miccha: un pane. Un micchin: un pa-
nellino » ecc.
Cart., in fol., autogr. del Dei, ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. IV, num. 37.
Nota de « L' inquieto Censore » sul sonetto « Io piango » .
Cart., in fol., sec. XVII, 1 fol. — Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE 119
CI. IV, num. 38.
Copia di lettera dèi can. M. A. Mozzi ad Anton Maria Salvini sopra la voce
« Oricalco »; e risposta di A, M, Salvini: s. d.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 2. — Provenienza : Magliabechi.
CI. IV, num. 39.
Dizionario Boccaccesco. In un cartellino, sul fol. di guardia: « Sopra il C. t0
Novelle. Sopra il Laberinto d' amore ».
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 66. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 321.
CI. IV, num. 40.
« Le osservationi di M. Francesco Alunno da Ferrara sopra il Petrarca »; e-
semplare dell' ediz. Marcoliniana (Venezia, 1539), interfoliato, con giunte
mss. di mano del sec. xvi.
CI. IV, num. 44.
Vocabolario ital.-latino.
Cart., in fol. obi,, sec. XVI, ff. 58. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 539.
CI. IV, num. 45.
Raccolta di proverbi e frasi ital. colla traduz. latina.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 73. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 999.
CI. IV, num. 46.
Dizionarietto di lingua furbesca: « Il padre. Si chiama patrinbaldo e an-
drimolo. — La madre. Si chiama andrimola e padrinbalda. — El fratello.
Si chiama criolfo e charnefice ». Cfr. Volpi G., Un vocabolarietto di lingua
furbesca; Bergamo, 1897: estr. dal voi. Miscellanea nuziale Rossi — Teiss. Il
Volpi nota che « specialmente notevole ci appare questo vocabolariet-
to, che ci ha conservato un sistema di numerazione furbesco, che ha per
base il n. 12. Se il 10 ha avuto in suo favore il numero delle dita delle
mani, per cui il sistema decimale ha facilmente trionfato, il 12 ha il van-
taggio di avere più divisori, e come numero astronomico e sacro presso
gli antichi popoli tanto orientali che occidentali ebbe grande importanza.
Nel gergo poi può essere entrato per il tramite delle scienze occulte.
Fino al 5 compreso, ciacun numero ha un proprio nome, cioè: i, unetto;
2, bieri; 3, Iteri; 4, fieri; 5, cispi. Il 6 si esprime con una perifrasi : megan-
gorro, cioè metà di 12 fgorro). Gli altri numeri fino al 12 si compongono
col 6 e coi primi cinque numeri. Così, per esempio, si ha 10 uguale a 6
più 4, cioè: megangorro e fieri. I numeri dal 12 al 24 si compongono col
12 e coi primi undici numeri: per i numeri superiori si fa procedere alla
parola gorra un numero che dica quante volte il 12 entra come fattore e
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1 20 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
vi si aggiunge quel numero inferiore a 12, che serve a completare. Cosi
11 numero 62 con questo sistema è scomposto nel modo seguente: 5 per
12 più 2, e quindi si rende colle parole cispi gorro e bieri ».
Cart., in 32, sec. V ex., ff. 11 scrìtti a 2 colonne: notisi che dal fol. 3 si salta al 5.
Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, mira. 1105.
CI. IV, num. 47.
Gaddi Jacopo, Esercizi di traduz. di frasi ital. in lat.
Cart., in 8 picc, sec. V II, ff. 45 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 1062.
CI. IV, num, 48.
Dizionario del Filocolo del Boccaccio.
Cart., in fol. obi., sec. VI, ff. 46. Leg. in membr. contenente un frammento del vec-
chio testamento. — Provenienza : Gaddi, num. 466.
CI. IV, num. 49, 50.
Regole di grammatica italiana e di ben parlare; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 159 e 161 scr. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni,
num. 237.
CI. IV, num. 51.
Vocabolario senese.
Cart., in 8, sec. Vili, ff. 98. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 172.
CI. IV, num. 52.
Tolomei Lelio, c Proverbi italiani, raccolti per ordine d* alfabeto in una villa
di Siena nel 1605 ». Precede la lettera al cav. Vinta, Genova 12 die,
1606. Segue la tavola delle materie.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 72. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 7,
CI. IV, num. 55.
« Notizie degli autori che hanno con la lor dotta penna scritti insegnamenti
del miglior volgare d' Italia, raccolte ed ornate di note da Francesco
Cionacci ». Autogr.
Cart., in fol., ff. 48. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. IV, num. 56.
Mancante nel riscontro del 1883. Conteneva le Etimologie toscane di Ant. Cocchi, autogr.
CI. IV, num. 57.
Interpretazioni di voci italiane, specialmente d' armi e d' attrezzi per far ar-
mi (a fol. 20 leggesi, infatti: « Vocabolario d'armature » ). — Voci ital.
coi relativi esempi (tolti dal Berni): autogr. di Frane. Redi. — Salvini Salvino,
« Che la lingua toscana è più obbligata al Petrarca che a Dante »; le-
zione detta nelT Accad. della Crusca il 3 marzo 1 707 ; autogr.
Cart., in fol., sec. VII e sg., ff. 32. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
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121
CI. IV, num. 58.
« Spiegazione in italiano dell'alfabeto moscovito »; adesp.
Cart., in 32, sec. Vili, ff. 12. — Provenienza 2 Cocchi.
CI. IV, num. 59.
Giambullari Pierfrancesco, « Regole della lingua fiorentina »; autogr.
Cart., in 8, pp. 420. Leg. in merabr. Già di Michele della Rocca il quale l'acquistò « dopo
la morte di un suo amico a chi egli haveva lasciato tutti i suoi libri avanti che moris-
se » : cfr. la nota nel primo fol. non num. — Provenienza : Segreteria Vecchia.
CI. IV, num. 60.
Dizionario inglese - portoghese - indostanico - persiano.
Cart.. in 8, sec VII, ff. 135. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Lami.
CI. IV, num. 61.
« Della lingua toscana di B\piedetto'] B\uonmattei\ y libro terzo ». — « Della
pronunzia della lingua toscana » del med. — « La Befana, idilio di Ben-
duccio Riboboli da Mattelica »; minuta autogr. e mutila.
Cart., in fol., sec. VII in., ff. 77. Leg, in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 910
dei mss. in fol.
CI. IV, num. 62.
Btianmattei Benedetto, Della lingua toscana. « Delle lodi della lingua toscana »
oraz. del med. ; con correzioni autogr. ed una buona copia. — Altra oraz.
del med. su lo stesso argom., colla data 31 die. 1632. — Note filologiche
e grammatica ital., adesp.
Cart., in fol., sec, XVII, ff. 120. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num.
1025 dei mss. in fol.
CI. IV, num. 63.
Bestiario moralizzato; acef. e il fol. 1 è lacero. Giovi riferire un passo del
fol. 3 b ; [C]hosì chome la viprora ched este di tale natura che quando el-
la vede un homo nudo sì si parte sesa siguransa di lui et quando lo ve-
de vestito si li corre sopra et si li fae noia tanto chosie diviene di voi
bella mia dolce amicha che quando io m' acontai di voi » ecc. Il testo fin.
mutilo a fol. 15: « El serpente este mortalissimo et quando elli vede la
chalchatrice et chonosce che dibora 1' omo sì si pensa in del suo quore
ched ella si puote legierimente ingannare sì si choricha in terrà chome se
fosse morta et quando la calchatrice lo trova sì lo divora et inghiottelo
tucto in terra et quando quello serpente si sente in delo suo ventre si
dispessa le budella et sid escie fuori et mena grande gioia della sua vit-
toria et chusì facio io s' V mi potesse rivendichare che quello serpente
che ave piò teste significa 1' omo ched a molti pensieri signiorevili et si-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
chome tal maniera di gente sono ». — Sono in bianco gli spazi di pic-
coli quadrati dove doveano essere rappresentate figure relative al testo. —
« Talento m' è preso che io dica d' una visione che io vidi in mei dor-
mendo e si mi fue avico che io fusse in mia memoria et in mia prospe-
ritade chome io fui per nesuno tempo mai. Quando venne quella ora che
homo appella primo sonno si avenne che io m' adormentai et incontenen-
te venne uno homo di molto grande bellessa davanti mei isiguiendo una
chompagnia di cherici che semblavano alte persone di corpi et di gioven-
tudine et intanto che io li vidi si mi parve in del mio chuore che quello
homo era Tulio chului che prima stabilite lo latino parlare. Et apresso
chului venia Seneque lo savio insegnatore di sciensia et apresso chului
erano alutri cherici che li loro nomi non serano iscratati in questo libro.
Et in quella medesma ora mi fu avico che questi savi che io v' ó dito et
io cho loro chogliesino insieme la sciensia di filosofia di quella che este
apellata moralices co este chostumi e Ila metessemo inn uno iscritto bre-
vemente. Et per co che memoria este una chosa iscorrete et tosto trapas-
sa et non si puote homo rimebrare di grande quantitade di chose che le
novelle chose tolle la rimembransa de le vechie si F abreviamo più che
noi potemmo si chome io v* ó dicto di parlare brevemente s' accorda a
ciò Oratio là V egli disse : quando tu chomanderai guarda che tu dichi
brevemente chi li chuori de le gente intendeno mellio le corte paraule
che le lunge che le lunge paraule non sono bene intese et legierimente
sono dirrtentichate. Che in questa mortale vita non si puote homo ben
rimembrare di molte chose e per co non si puote homo ben astenere di
quelle chose che si de' astenere nè ben fare quelle cose che de' fare sia
in chomune chose usia in propio usia in forane usia in privade. Chi buo-
ni chostumi vuole tenere | ma solo a li comandamenti di costumasa et sì
pensate di compiere ciò eh' elli Eliceranno per bocca et per opera che
voi non viderete neuno homo che sia sì buono medico nè cche tanto
sappia bene insengnare di ficica se elli non la vole acostumare e operare
che già grande lode n' abia. Altresì sono dumque li comandamenti da
sapere et d' averle per audire solamente nè per ascoltarle ansi vi dee
F omo mettere pena e usansa di fare ciò eh' elli comandano. Finito libro
esto referamus gratias Cristo Qui senpitreno viva in parandisso amen.
Questo libro è di Baldaccio (?) Pistoia (?) » (le ultime due linee
sono quasi totalmente abrase: fol. 15-48). — Ballate (fol. 49-53): qualche
verso è perduto, perchè i fogli sono laceri nella parte superiore. Eccone
i capoversi :
Molto si fa brasmare Chi loda lo suo fate
FIRENZE 123
Se naghe (?) lo dotore asenato in su ditato
Per lungha dimorare mi spavento
Vertù che avanza ogn' atra volotanza
Se lo valor d' amore et si grazioso
La mia gravosa pena Già non poria contare
Mebrando la vita mia Ch' eo no lo so vedere
Amai a la verdure ....
D' amar so levato
Per dimorar . . , .
Già non tegnio valenza
Di quanto è nell* ultima pagina non è possibile dare indicazione, perchè
il foglio è lacero.
Cart., in 8, sec. XIII, ff. 53. Leg. in cart. e mezza membrana. — Provenienza: Strozzi,
num. 188 dei mss. in 4.
CI. IV, num. 64.
« Vocabolario provenzale con le voci latine copiato assai correttamente dal-
la libreria di s. Lorenzo ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. non num. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num. 327 dei
mss. in fol.
CI. IV, num. 65.
« Cav. re Salviati », Grammatica toscana (pp. 1-90). — « G. B. Strozzi, Osser-
vazioni intorno alla nostra lingua » (pp. 93-126)
Cart., in 8, sec. XVI, pp. 126. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 420 dei
mss. in 4. '
CI. IV, mim. 66.
« Questo libro si chiama introito e porta di choloro che voglono inparare
tedescho è partito in quattro parti sechondo lo quattro alimenti | Finito
a dì 13 di giugno 1467 ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 88. Leg. in mezza membr. — Appartenne a uno dei Rucellai —
Provenienza : Strozzi, num. 637 dei mss. in 4.
CI. IV, num. 68.
Passato all' Ac:ad. della Crusca (luglio 1870). Contiene annotazioni al Vocab. (prima ediz.):
cart., in 4, sec. XVII. — Provenienza : Crusca.
CI. IV, num. 09.
Mancante nel riscontro del 1883. Conteneva ammaestramenti grammaticali per giovinetti:
cart., in 4, sec. XVII. — Provenienza : Mcd. Palat.
CI. IV, num. 70.
Trattato de « L' art de bien dire » ; con lett. di dedica del cav. B. Gerbier
a Beatrice duchessa di Lorena.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 88 col taglio dorato. Leg. in pelle con impressioni in oro. —
Provenienza : Med. Palat., num. 268.
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124 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. IV, num. 71.
Interpretazione tecnica e storica, in francese, di voci relative a scienze ed arti.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 62 scr. Leg. in cart. — Provenienza : Med. Palat., num. 259.
CI. IV, num. 72.
Gori Ottavio « Documenti necessari per ben parlare e pronunziare la lingua
francese »; precede una lett. di dedica al Duca di Toscana.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 35. Leg. in pelle. — Provenienza : Med. Palat., num. 26;.
CU IV, num. 73.
Esercizi e norme di composizione ital. per giovinetti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 83. Leg. in pelle con impressioni in oro e stemma Mediceo. —
Provenienza : Med. Palat., num. 266.
CI. V, num. 1.
Scritti e lezioni di Logica, in lat. ; adesp e anep.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 44 scr. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 2.
Trattato di Logica; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 164. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. V, num. 3.
c De syllogismi dialectici constructione »; adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. V, num. 4.
Antonelli padre Tommaso, In Aristotelis Logicam.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 265 col taglio a impressioni. Leg. in mcmbr. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. V, num. 6.
Breve trattato di metrica lat. (fol. 1-11). Petri Caponsacchi Aretini regulae
syllogismorum (fol. 19 e sgg.) Epigrammi latini (scritti, certo, per eser-
cizio di scuola) (fol. 34 e sgg.).
Cart. in 16, sec. XVII, ff. 45. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. V, num. 1.
Minucci Francisci, In Aristotelis Analiticorum Poster, expositio.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 263. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 8.
« Loyca magistri Pauli de Venetiis » (dair Explicit).
Cart., in 16, sec. XV, ff. 141. Leg. in pelle. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE 125
CI. V, num. 10.
« Incipit egregia tabula super opera Scoti secundum magistrum Hieronimum
de Viglevano almi ordinis predicatorum regularis observantie ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 87. Leg. in membrana (framra. di antico ms, liturgico). — Pro-
venienza : Magliabechi.
CI. V, num. 11.
« La logica distinta e spiegata per tavole ». — Dialecticae tabulae. x
Cart., in fol., sec. XVI, e sg., ff. 33. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 12.
« Compendium Logicae ad mentem Scoti » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 13.
« Oratio habita ante ingressum expositionis in primum Post. Analyt. Aristo-
tUis in schola Pisana, anno Dom. MDCXVllj, a Joanne Baptista Fabronio.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi,
CI. V, num. 14.
Trattati di Dialettica e Logica, in lat., adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 82. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 15.
Trattato di Dialettica, in lat; adesp.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 52. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 16.
Prefaz. adesp. e mutila a un trattato di Dialettica; in lat.
Cart., in 8, sec, XVII, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. V, num. 17.
Frammento d* un trattato di Dialettica; in lat.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 18.
Dialecticae Aristotelis expositio; acef. e mutila in fine.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. .in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. V, num. 19.
[ Cimili Giovanni ?~\ Artis memoriae tractatus.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 20.
[Stefani Matteo ?] « Oratione fatta in lode della logica »; in lat.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
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126 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
CI. V, num. 21.
Questioni e note di Dialettica.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 15 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. V, num. 23.
Ora nella Laurenziana : cfr. Bandini, Catal., Suppl., II, 51. — Provenienza: Gaddi, num. 297.
CI. V, num. 24.
Borri Hieron., De constructione syllogismorum. Con dedica a I. Salviati (fol.
1-9). — « L' incarnatione di Ihesù Cristo in ottava rima; Altissimo Si-
gnor ch'ai cenno solo » (fol. 13-23). — Madri g. : « Com' havrò mai o
mio celeste fonte » (fol. 23). — Sonetto; <« Cangia senso mortai, cangia
soggiorno » (fol. 24). — Stanza « Al ventre di Maria Vergine. Qual fu
di te div* alvo più beato » (ivi).
Cart., in 8, sec. XVI e sg., ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. V, num. 25.
Contareni Gasparis, « Primae philosophiae compendium ». Con lettera di de-
dica « Fratri Paulo Iustiniano eremitae camaldulensi », in data di Ve-
nezia, in Kal. septembris, 1527.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 141. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 547.
CI. V, num. 26.
Fratris Dominici Corsetti de Puppio ord. praed., Enchiridion logicale.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 102. Leg. in cart. — Provenienza : Gaddi, num. 798.
CI. V, num. 27.
Ora nella Laurenziana : cfr. Bandini, Catal., Supplem., II, 161. — Provenienza: Gaddi,
num. 799.
CI. V, num. 28.
Ora nella Laurenziana : cfr. ivi, II, 194. — Provenienza : Gaddi, num. 10 ! 6.
CI. V, num. 30.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 181. — Provenienza: Gaddi, num. 954.
CI. V, num. 31.
Donati Gregorii fratris ord. praed., In universam Aristotelis logicam.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 242. Leg. in membr. con impressioni in oro. — Provenienza:
Gaddi, num. 858.
CI. V, num. 33.
Cantoni Caietani % in Senarum collegio loctoris, Logica; 1725.
Cart,, in 8, sec. XVIII, ff. 371. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 154.
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FIRENZE 127
CI. V, miro. 34.
« Petri Hispani doctoris esimij summularum Logicae tractatus ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 46. Leg. in cart.
CI. V, num. 36.
c Logica P. Foelicis Rotimeli a Nicolao Capycio Piscicello Sem. rom. con. e-
iusdem auditore in brevissimum compendium redacta ». Con l'indice.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 104. Leg. in membr.
CI. V, num. 37.
In Aristotilis Dialecticen commentarium ; adesp. e mutilo in fine.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. V, num. 39.
Logicae et Physicae (fol 87) tractatus; adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 1 8 1 e vari bianchi. Leg. in membr. — Provenienza; Lami.
CI. V, num. 40.
« Liber posteriorum resolutivorum Aristoteli quem Johannes Argyropilus by-
santius causa magnifici viri Cosme Medicis fiorentini traduxit ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 47. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 163 dei mss.
in fol.
CI. V, num. 41.
Acciaioli Donati, Aristoteli libri tres de anima; autogr.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 60. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 594 dei mss.
in fol.
CI. V, num. 42.
Acciaioli Donati, « Super librum de anima [Aristotelis] secundum Expositio-
nem Argyropyli Bisantij »; autogr.
Cart., in 4, sec. XV (1460), ff. 271. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi,
num. 597 dei mss. in fol.
CI. V, num. 43.
« Tractatus a magistro Riccardo Bilingam compositus qui speculum iuvenum
nuncupatur quasi bilingam, idest velut cantator veritatis et falsitatis pro-
posi tionum » (dall' Explicit, fol. 12). — « Obligationes edite ab eximio
magistro Retro Candìe Teologie doctore » ( dall' Explicit, fol. 25). — « O-
biectiones consequentiarum edite a quodam probo doctore loyce » (dal-
l' Explicit, fol. 32). — « Consequentie magistri Iohannis Biridani » (fol. 33-
38). — <? Incipit tractatus Hentisberi Anglicani de sensu composito» (fol.
38-44). — « Incipiunt sophistnata asinina edita ab eodem Henstibero » (fol.
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128 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
45 e s g')- — « Obligationes magistri Iohannis Busti egregij doctoris »
(dall' Explicit, fol. 70).
Membran., in 8, sec. XV, ff. 70. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi nura. 120
dei mss. in 4.
CI. V, num. 44.
« Incipit logica magistri Pauli de Venetiis ».
Cart., in 8, sec. XV (18 agosto 1456), ff. 70 s:r. a due col. Leg. in mezza membr. —
Provenienza : Strozzi, num. 496 dei mss. in 4.
CI. V, num. 45.
« Logica et Metaphisica Algazelis ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. 73. Già d' un frate di un convento lucchese. Leg. in cart.
— Provenienza : Strozzi, num. 597 dei mss. in 4.
CI. V, num. 46.
Metaphisicae tractatus; adesp.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 109. Leg. in membr. — Provenienza ignota.
CI. V, num. 47.
Aristotelicae Logicae tractatus; adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 259. Leg. in membr. — Provenienza : Biblioteca degli Ago-
stiniani di Cortona, 1788. A fol. 1 leggesi : Frater Nicolaus Censini scripsit.
CI. V, num. 48.
« Compendium Logicae Aristotelicae »; adesp.
Cart., in 8, 1686, ff. 180. Leg. in membr. — Provenienza: Agostiniani di Cortona, 1788.
A fol. 1 leggesi : F. Guilelmus Doddi Cortonensis scripsit. E precede lo stemma dì
sua famiglia.
CL V, num. 49.
Metaphisicae tractatus; adesp.
Cart., in 8, 1723, ff. 222. Leg. in membr. Scritto da fr. Nicolò Censini da Cortona nella
scuola del conv. di Monte S. Savino. — Provenienza: Agostiniani di Cortona, 1788.
CI. V, num. 50.
« Disputatio in universam Logicam »; adesp.
Cart., in 8, sec. XVIII, pp. 357. Leg. in pelle. Nel frontesp. è un ritratto di s. Giovanni
Gualberto (inciso in rame). — Provenienza : S. Maria N.
CI. V, num. 51.
Dialecticae tractatus; adesp. e anep. — Sermoni ed esempi predicabili.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 149. Leg. in cart. — Provenienza: S. Maria N.
CI. V, num. 52.
Dialecticae tractatus; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, fi*. 274. Leg. in membr. — Provenienza : Teatini.
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FIRENZE 129
CI. V, num. 53.
« Expositio in librum Predicamentorum »; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 85. Leg. in* membr. — Provenienza : Med. Palat., nnm. 272.
CI. V, num. 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60.
Tractatus Logicae; De universalibus: De Predicamentis; De Demonstratione.
Cart., in 16, sec. XVII (alcuni recano l'anno 1617). Sono trattati scolastici. Leg. in
membr. — Provenienza : S. Maria N.
CI. V, num. 61.
In Aristotelis Dialecticam comment. ; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII in., ff. 88. Leg.^in membr. — Provenienza : S. Maria N.
CI. V, num. 62.
» Quaestiones proemiales ad Logicarci per rev. patrem Ioseph Augustinum soc.
Iesu: in Collegio Romano, a. 1604 ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 434. Leg. in membr. — Provenienza: Med. Palat., num. 269.
CI. V, num. 63.
Forcadel Maria, Institutiones Dialecticae.
Cart., in 8, sec. XVII in., ff. 1 10. Leg. in membr. — Provenienza : Med. Palat. num. 264.
CI. V, num. 64.
« Essame degl' ingegni degli huomini per apprender le scienze ; nel quale,
scoprendosi la varietà delle nature, si mostra a che professione sia atto
ciascuno et quanto profitto habbia fatto in essa; di Gio. Huarte ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 226. Leg. in membr. — Provenienza : Cestello.
CI. V, num. 65.
Artis Logicae pars secunda; 1651.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 314. Leg. in membr. — Provenienza : S. Maria N.
CI. VI, num. 1.
Mancante nel riscontro del 1883. Conteneva le favole d' Esopo in testo greco, con figure
illustrative: membran., in 4, sec. XV. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 2.
« Comincia el Cane di messer Baptista de gli Alberti tradotto in lingua patria
per Piero di Marco Parenti fiorentino ». Precede la lett. del traduttore a
Benedetto Strozzi (fol. 1-29). — Epigramma « Ad latinos. Me prece sol-
licitant cives notique precantur » (fol. 29). — « Oratione di Donato Accia-
inoli imbasciadore fiorentino da lui in latino recitata dinanzi al sommo
Pontefice Sisto un a di ni d' octobrc MCCCCLXXI, et a petitione de gli
amici tradocta in volgare per Piero di Marco Parenti » (fol. 30-40).
Membran., in 8, sec. XV, ff. 40 nitidamente scritti. Iniziali in oro in campo a colori :
con miniatura nella pag. 1. Legatura originassi cop. di pelle impr. — Provenienza:
Magliabechi. — Già di Giovanni Berti.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, Xi; 9
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130 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VI, num. 3.
De arte rhetorica tractatus; adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 4.
€ Commentaria in libros Rhetoricorum »; adesp. (fol. 1-69). — Rudimenta
linguae grecae » (fol. 70-88).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 88. Leg. in cart. — Provenienza f Magliabechi.
CI. VI, num. 5.
Trattato su c la pistola e quante sono le parte nelle quali eli* è divisa....
seghuendo la doctrina dello eloquente et honorevole maestro Giovanni
Batista nel suo tempo prencipe della rectorica fachultade | lo inevitabile
tributo della morte » (fol. 1-33). — « Qui apresso seghuiremo e faremo
memoria d' alquanti dicti di sancti et de più philosaphi et d' altri savij
et etiamdio alchuni belli proverbij » (fol. 33-66). — Trattato de «L'arte
della memoria » (fol. 66-76). In fine: « Explicit et finitus die x a mensis
iunij millesimo ecce xx°, indictione Xirp per Petrum quondam ser Pe-
tri de Pragha ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 76. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VI, num. 13.
« Libbro del Francho Malingnietto » (dall' Explicit). « Quantunche io nobi-
lissime persone molte varie et diverse invochazioni m' abbi rivolte per
la mente da dovere nel principio di questa mia opera | Finito el libro
del Francho Malingnietto figliuolo di Malagigi negromante composta per
Lorenzo di Iacopo degli Albizi da Luccha benché a Prato di Toscana nascesse,
chominciollo addì 29 d'ottobre 1477 e finillo addi 12 di gennaio 1477 (sic)
sotto el pontifichato del sanctissimo in Cristo padre singniore Sixto per
divina provvidenzia papa 4 ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 212. Fu già dello Stradino che nel fol. membran. di guardia
scrisse una lunga nota e versi e delineò rozzamente simboli e* stemmi. Leg. in membr.
— Provenienza : Magliabechi.
CI. VI, num. 17.
Esemplare delle « Annotazioni sopra alcuni luoghi del Decameron » nel-
1' ediz. Giuntina, Firenze 1573, con giunte e note mss. marginali e in ff.
che precedono e seguono il voi.
Sec. XVI. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
Ci. VI, num. 18.
Boccaccio G„ Corbaccio, adesp. e anep.: « Qualunque persona tacendo i be-
nefici | le si farà incontro. Explicit. Deo gratias ».
Membran. in 8, sec. XV, ff. 56. Legatura orig. in assi cop. di pelle impr. con tracce di
due fermagli. — Provenienza; Magliabechi.
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FIRENZE 131
CI. VI, tnum. 20.
Boccaccio G. f Lettera a Pino de* Rossi (fol. 1-1 9 ). — « Rosarium odor vite
cioè rosaio odore della vita, rosaio dico perchè in esso sono ricolte bre-
vissime et odorifere sententie colte de' più notevoli autori del mondo »
(dal proemio: l'opera è adesp. e anep. fol. 21-51). — Raccolta di « fio-
ri per li quali del modo del favellare [sia data] alcuna doctrina »: mutila
in fine (fol. 52-56).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 56; ma quattro sono stati tagliati tra i ff. 19 e 20. Appartenne
per dono di Bernardo Canigiani allo Stradino, che vi premise uno dei suoi soliti ex
hbris, Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VI, num. 22.
c Orazione di mons. Della Casa per muovere i Veneziani a collegarsi col
Papa, col Re di Francia e con li Svizzeri contro V Imp. Carlo quinto ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 28. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 23.
Ora nella Laurenziana, Ashb. 975. Fu sottratto alla Bibl. anteriormente al 1839; in que-
st* anno faceva ancor parte della biblioteca Boutouriin ; poi passò mella libreria di lord
Ashburnam.
CI. VI, num. 27.
« M. T. Ciceronis, De natura Deorum | liber tertius et ultimus explicit feli-
citer. Sextius Nicolaus scripsit domi Canusianorum die III* mensis martii
.ICCCC. LXVII » . Cfr. Galante, Index codd. class, latin., pag. 330.
Cart,, in 8, sec. XV, ff. 100. La prima memb. è ornata di miniature e dello stemma dei
Ridoln. Sulla membr. di custodia : « di Frane, di M. L. Ridolfi ». Legatura orig. in
assi cop. di pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 28.
Mancante al riscontro del 1883. Nel catalogo Targioni è cosi descritto: Lucii Bruti episto-
lae ad varios et variorum ad illum, collectore Mithridate, latine redditae a Rinuccio.
Cod. membr., in 4, sec. XV. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 29.
« La Maschera scoperta di Filofilo Misoponero in risposta air antisatira di F.
A. T. contro la satira menippea del sig. Francesco Boninsegni sopra il
lusso donnesco »: al nob. genovese Gio. Nicolò Cavana.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 87. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 30.
Alighieri Dante, Vita nuova.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 66. Già di Benedetto degli Alessandri. Leg. in membr. — Pro-
venienza : Magliabechi.,
CI. VI, num. 31.
« Di Demetrio Plialereo della eloquenza » , traduz. ital. di Giov. da Falgano (fol.
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132 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
1-70). — Euripide, Ippolito, trad. dal med. ; autogr. (fol. 71 e sgg.). —
« In morte del sereniss. Cosimo Medici Granduca di Toscana »: canz. :
Te de le Muse padre altitonante (fol. 120-125). Segue un son. : Fulmin
di guerra, horror del fiero scytha: e una strofa su lo stesso argomento:
• Qui nel mondo il mondo.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 125. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 32.
Mancante al riscontro del 1883. Conteneva dieci novelle del Lasca; in fol., sec. XVII.
CI. VI, num. 33.
« Libro della altezza del dire di Dionysio Longino rhetore, tradotto dalla gre-
ca nella toscana lingua da Giovanni di Nicolò da Falgano fiorentino, in
Fiorenza T anno di N. S. mdlxxv ». Con lett. di dedica alla Grandu-
chessa di Toscana; Firenze, 7 settembre 1575.
Cart., in 8, sec. XVI, pp. 163. In (ine è dichiarato che la traduzione fu fatta « da un
texto greco stampato in Basilea da Giovanni Oporino ». Leg. in cart. — 'Provenienza:
Magliabechi.
CI. VI, num. 34.
« Trattato di Girolamo Mei sopra la prosa toscana » ; autogr.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 72. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num 35.
c L' historia della cacciata di Gaio Ciaverei Pont. Max.° del Piano, di De-
cimo Corinella da Peretola, che così era nominato Girolamo Mei, in lingua
Pianigiana ». In fine è la « Nota di nomi proprij in lingua Pianigiana».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 84. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi. — Già di Gio-
vanni Berti.
CI. VI, num. 36.
« Del ritorno di Gaio Ciavereo Pont. Max. dalli Antipodi in Piano, libro pri-
mo ». In fine è la * Copia della sentenza finale sopra le differenze et
domande de* creditori di Quinto Coccodrillo Stivale, che così si nomina
in Piano Bart. Panciatichi ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 49. Leg. in membr. — Già di Giovanni Berti. — Provenienza :
Marmi.
CI. VI, num. 37.
Monosini Angeli, De arte rhetorica.
Cart.. in 4, sec. XVII, ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 39.
« Silvio Enea [Piccolomini], De 1 doi amanti. Intrante lo imperator Sigismundo
ne la cita di Sena, quanto honor li fosse facto già per ciascuno luogo è
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FIRENZE
spanta la fama | si non da poi che lo imperator li dette per moglie una
verzine di sangue ducale, bella, castissima et prudente ». — Segue un
son. adesp. e anep. : « Recevi lieta et cum benigna fronte » .
Membr., in 8, sec. XV, fF. 67 scr. Bella, se bene un po' sciupata, la miniatura della pri-
ma pag., in cui è rappresentato un cavaliere che contempla una donna fattasi alla fi-
nestra d' un palazzo, e Amore, sopra un carro tirato da due cavalli, che sta per col-
pirla con un dardo. Legatura originale in assi cop. di pelle impressa. — Provenienza:
Marmi.
CI. VI, num. 42.
« GÌ 1 ultimi tratti d' una penna che muore; dialogo fra Tomaso Tornasi e la
sua penna ».
Cart., in 4, sec. XVII, fF. 52. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 43.
c Anelli Turboli neapolitani in Aristotelis librum Periermeneias » lib. I.
Cart., in 8, sec. XVI, fF. 9. Leg, in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 44.
« Lettere di buone feste al Principe Mattias di Toscana » .
Cart., due voli., in 4. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 45.
Dicerìe (num. 16) di Stefano Porcari, pronunziate in varie occasioni dinanzi
alla Signoria; di Leonardo Aretino (la I7 a ), detta nel consegnare il basto-
ne del comando a Nicolò da Tolentino ; e volgarizzam. dell' oraz. Pro M.
Marcello di Cicerone (fol. 54 e sgg.).
Cart., in 8, sec. XVI, fF. 63. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 46.
« Alexander Vasorius [de Fivizzano] De imitandi ratione ad Antonium Fran-
ciscum Neapolitam » . Precede una epist. dell' a. a Cornelio Magnani. —
A fol. 38 e sgg. è un « Index librorum mei Ascanij ».
Cart., in 32, sec. XVI e sg., fF. 44. Leg. in membr, — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 47.
c Cicalata recitata in Firenze neir Accademia della Crusca sopra l'Uccello»:
adesp. ; ma del conte Ferdinando Vincenzo Ranuzzi Cospi. Intercalato nel
testo un componimento di 90 quartine: « Muse a poggiar più dell' usato
in alto | E sembra chi non 1' ha eh' huomo non sia ».
Cart., in fol., sec. XVIII, fF. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 48.
Delle lodi del vino, cicalata adesp.
Cart., in fol., sec. XVII, ft. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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134 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI VI, num. 49.
Cicalata sul soggetto « Che non è ingiuria il dire — Tu sei un bue * , adesp.
e mutila in fine.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 30. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num, 51.
Boccacci G. t Epistola a Pino de* Rossi, neir ediz. fior, del 1487, collazionata
da Frane. Cionacci con tre mss.
Edizioni del sec. XV. (A, 5, num. 84). — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 52.
Cionacci Francesco, Lezione « come principiasse fra gli uomini lo studiare di-
viso e scompartito in tante scienze e professioni di lettere »; autogr.
Cart., in fol.; 10 aprile 1695; ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 53.
Dati Carlo, Orazioni, autogr. 1. Delle lodi di s. Zenobio (in due copie); — 2,
Nel riaprimento dell' Accad. della Crusca, 6 nov. 1651; — 3, Oraz. anep.
(Com.: « Leggo ed ascolto ad ogn' ora ne' libri, sopra i pulpiti » ecc.)!
— 4, Oraz. anep. (Com.: « ,Quand' io per mero dono della vostra beni-
gnità » ecc.); — 5, « Soverchio lusso nella zazzera biasimato: radersi i
capelli talora sin nelle femmine lodato ». — Frammenti di prose del
med. (fol. 65 e sgg.).
Cart,, in 4, ff. 72. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 54.
« La ricreazione del Cuculo » oraz. di Giovanni Cosimo Villi/ranchi. Ma nel
fol. di guardia è notato che questa cicalata è di Carlo Dati; tant' è vero
che 1' ab. Dini la udì recitare dallo stesso Dati.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 55.
« Relazione del Bengodi scritta da Maso del Saggio e letta dallo Smarrito
[Carlo Dati] Accad. della Crusca. Prefazione dello Smarrito a detta relazione » .
Cart., in 8, seo. XVII, ff. 92 e parecchi bianchi. Leg. in cart. — Provenienza: Maglia-
bechi.
CI. VI, num. 56.
Davanzali Bernardo, Difesa de' Provveditori dell'Accademia degli Alterati, 1571.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 3 non num. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 59.
« Clarissimi rhetoris Omniboni Leoniceni oratio de laudibus eloquentiae | te-
stimonium esse putemus ».
Cart., in 8, sec XV, ff. 8 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE 135
CI. VI, num. 60.
Lorenzini Giulio Benedetto Cicalate; Il Pasticcio: Le scherno dei fantocci.
Cart, in 4, sec. XVII ex., ff. 11, 35. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 61.
Mancini abate, Panegirico sopra la Carità pelosa.
Cart,, in 4, sec. XVIII, ff. 11. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 62.
Moniglia Gio. Andrea, Cicalate : in uno stravizzo dell' Accad. della Crùsca,
10 ottobre 1690; e « Sul ridere ».
Cart., sec. XVII ex., in 4, ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 63.
« Lettera del p. Panicarola al cav. Leonardo Salviati e sua risposta, in pro-
posito di una critica di un' orazione sopra il card. Borromeo » : Milano,
27 die. 1584; Firenze 7 gennaio.
Cart., in 8, copia di Orazio Persiani, 1584, ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Maglia-
bechi.
CI. VI, num. 64.
« A la aurea Catena Philareto. Egloga prima »: « Misero, il tanto suspirar
che giova ». Ha un proemio in prosa; e c'è poi il proemio di un altra
egloga, mutilo.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 65.
Ranuzzi Cospi Ferd. Vinc,, Cicalata in lode dei Brutti.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VI, num. 67.
Salvini Anton Maria, Cicalata sopra la cicala; 1703.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 19. Leg: in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 68.
Strozzi Alessandro, Lezioni accademiche; autogr.
Cart., in 4, ff. 65. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 69.
Villi/ranchi Giov. Cosimo, Orazione in lode dell' Arsura. — Segue una canta-
ta di Antonio F ineschi su lo stesso soggetto.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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I36 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VI, num. 71.
Oraz. adesp. sopra la Bellezza: « Portando hoggi l'occasione che io per co-
mandamento de* miei maggiori » ecc.
Cart., in 4, sec. XVII, ff- 5 sci*. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 72.
« Cicalata e composizioni [sonetti, madrigali, ecc.] recitate la sera della tor-
nata generale neir Accademia de* Brutti » ; in lode dei Brutti.
Cart. in 4, sec. XVIII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 73.
Aeschines c. Ctesiphont. ce. 13-16. Cfr. Vitelli G., Indice dei codd. greci Magliab.
in Studi ecc.. Il, 553.
Cart., in 8, sec. XV-XVI, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 74.
In Ciceronis orationem prò Q. Ligario corrimentum; adesp. e mutilo.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 59. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 75.
Cionacci Francesco, c Framenti del Trattato della Rettorica » ; autogr.
Cart., in fol., ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 76.
c Conclusiones de universa Buccolica » (fol. 1 ). — Frammento di novella
in dial. napoletano (fol. 4-5). — « Discorso per la compagnia de' Brut-
ti » (fol. 7 e sgg.).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VI, num. 77.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandirli, Catal. Suppiem., II, 50. — Provenienza: Gaddi,
num. 292.
CI VI, num. 79.
Frate Guidotto da Bologna, Rettorica : la prima pag. e quasi tutta illeggibile :
il testo anep. fin.: «Ora seguitarebe dell'exordio eh' è chiamato insinua-
tone, et poi de 1 vitii che avengono nelli exordii ; ma perché U* uopera è
stata molto longa abrevio el facto e pongo fine al libro. Tu llectore, che
cciò vorrai sapere, legie nella retorica di Tulio e negl' altri libri de' savi
ne' quali più cautamente si tracta che qui ».
Membran., in 8, sec. XV, ff. 66 scr. in due col. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi,
num. 662.
CI. VI, num. 80.
Gli amori di Panfila e Deifebo; anep. e adesp.: « Cap. primo. Suol la for-
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FIRENZE 137
tuna a* mortali nel processo del vivere mostrarsi alcuna fiata contraria |
abbia alcuna volta compassione ». In 39 cap. e una lett. di dedica anep.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 83. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 890.
CI. VI, num. 83.
« Comincia uno trattato d* amore. Legetemi amanti et riconoscendo qui me-
co e' vostri errori | in istrani e diversi paesi lontani. Explicit ». Interlo-
cutori: Polidoro e Filomeno.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 40 scr. Leg. in assi cop. di pelle impr. — Già di Cario Cam-
pani. — Provenienza: Gaddi, num. 721.
CI. VI, num. 85.
Camillo Giulio, Orazioni anep. : « Ma che dirò di te, Erasmo, huomo di tanta
scienza » (fol. 1-21): « Non posso fare, o Padri de le buone lettere, di
non arrossire » (fol. 23-29).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 29. Leg. in membr. — Già di Benedetto Varchi. — Prove-
nienza : Gaddi, num. 947.
CI. VI, num. 86.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, Catal. Suppl., II, 129. — Provenienza: Gaddi, num. 571.
CI. VI, num. 87.
Ora nella Laurenziana: cfr. ivi, II, 65. — Provenienza: Gaddi. num. 535.
Cfe VI, num. 88.
Esercizi di volgarizzam. d' Epistole di Cicerone, col testo a fronte. Cfr. Ga-
lante, Index codd. classic. latin., pag. 331.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 95. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, num. 893.
CI. VI, num. 89.
Ora nella Laurenziana: cfr. Bandini, Catal. Suppl., II, 174. — Provenienza Gaddi, num. 881.
CI. VI, num. 90.
« Libro di alcuni trattati di Rettorica. — P. Ioannis Baptiste Floravantii De
scribendis epistolis disputatio » (fol. 1-16); — « Dominici Catanei De e-
xornatione. scriptio » (fol. 16-23); — « P. Dominici Catanei In primum li-
brum Cipriani Soarii de arte rhetorica » (fol. 26-49).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 49 num. e molti altri bianchi. Di mano di Iacopo Gaddi.
Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 1067.
CI. VI, num. 91.
Francesco Gaddi, Esercitazioni scolastiche di composizione italiana e latina
(a. 162 1 ).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 42, di cui 33 numerati. Leg. in membr. — Provenienza: Gad-
di, num. 854.
f
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138 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VI, num. 93.
Volgarizzamento ed esposizione delle Pistole di Seneca: « Declamatione del-
le Pistole di Senecha. Nella prima declamatione pone Senecha questa
legge | anzi ti facciamo ragione; e qui rimane la questione accesa e indi
terminata. Finito il libro delle declamationi di Senecha. Deo gratias » (fol.
1-127)". — Formule di indirizzi per lettere coi nomi dei personaggi a cui
dovevano essere dirette (fol. 128-134). — « Tacchuino. Questa è Ha ragione
della luna » per gli anni 1394 e 1395 (fol. 136-143). — « Questo libro
el quale è chiamato Rosarius odor vite, cioè rosaio odore della vita. Ro-
saio dicho perchè in esso sono ridotte brevissime e odorosissime senten-
tie cholte da' più nobili dottori e cultori del mondo | Le quali virtù così
ornano V uomo come le stelle ornano il cielo. E così idio ne dia gratia.
Amen. Explicit liber Rosarium odor vite dicitur. Deo gratias. Amen »
(fol. 144-169). — « I sette peccati mortali in rima »; sonetti: i, Io sono
la mala pianta di superbia: — 2, Ira mi son san<;a ragione o regola; —
3, E io accidia son tanto da nulla; — 4, Invidia quando alcuno sghuardo;
— 5, Io son la magra lupa d' avaritia; — 6, Io sono la gola che con-
sumo tutto; — 7, Io sono la scelerata di lussuria.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 171 scritti da una stessa mano, con rubriche rosse e iniziali ros-
se e azzurre. Leg. in assi rivestite di pelle. — Provenienza: Gaddi, num. 169.
CI. VI, num, 94. %
Iacopo Gaddi, Esercitazioni retoriche: 1. « Mea in Salvestruccium responsio de-
clamatoria »; 2, « Ad eloquentiam comparandam brevis adhortatio»; 3, «De
tertia eloquentie parte, nimirum de elocutione dialogus » (fol. 1-10). —
Epigramma lat. : « Frondes nectis, callida ambages struis » (fol. 12).
— « Orationes habitae apud diversos Pontifices maximos Romae et apud
quosdam reges »: Donati Acciaioli oratoris fiorentini oratio habita apud
summum Pontificem Sixtum un quinto Nonas octobris a redentione
MCCCC°LXXj° » (fol. 1Ò-21); — 2, « Bernardi lustiniani Leonardi oratoris
filii legati veneti oratio habita apud Sixtum ini Pontificem Maximum
ini Nonas Decembris a redemptione mcccc°lxxi° » (fol.21-33); — 3,
« Oratio exercitationis gratia edita ab Alamanno Rinuccini in creatione
. Callisti pontificis maximi a. MCCCC°LV » (fol. 34-40). — « Oratio ab Ala-
manno Rinuccino composita rogatu Petri Philippi Pandolphini cum orator
missus fuit Neapolim ad Ferdinandum regem in solemnibus eius nuptiis >
(fol. 40-43). — « Alexandri Bertii laudatio », adesp.: « Lacteum virgi-
nitatis flosculum | imitare et quidem poterit, superare non poterit » (fol.
69-72). — » De b. Francisco Xaverio panegiricus », adesp. (fol. 75-82).
— « De s. Ignatio Societatis Iesu conditore panegiricus », adesp. (fol.
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FIRENZE 139
88-94): a c. 97 il precedente panegirico è detto di P. T. Petrucci. —
« Praelectio prò philosophia ad eos Petrarcae versus: Qual vaghezza di
lauro, e qual di mirto etc. »; adesp. (fol. 98-105). — « Oratio ad antistitem
Volaterranum de eius in amplissimum episcoporum collegium cooptata-
ne » (fol. 1 08-1 11). — Discorso in lode della grammatica, adesp. e ane-
pigr. (fol. 11 2-1 17). — P. Alfaruoli Oratio de s. Frane. Xaverio (fol. 1 18-122).
— « Lectio [di Iacopo Gaddi f] in odem Horatii III, 16 » (fol. 124-134).
— « De s. Ignatii laudibus oratio P. Floravantii recitata in S. Giovanni
dal Zati secolare » (fol. 136-138). — « De natali die beate Virginis o-
ratio P. Bruni », recitata da Iacopo Gaddi (fol. 140-147). — » Oratio in
funere Camilli Pandolfini », adesp. (fol. 148-153).
Cart., in 8, sec. XVI-XVII, ff. 153 scr. da più mani. Leg. in cart. — Provenienza:
Gaddi, num. 1023.
CI. VI, num, 97.
Orazioni, lettere, ed altre esercitazioni scolastiche di Iacopo Gaddi: a. 161 7.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 53. Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, num. 1072.
CI, VI, num. 98.
« Vita del R. P. Francesco Valori fiorentino, canonico dell 1 insigne Colle-
giata di s. Lorenzo di Firenze, scritta da se medesimo a di 1 dicembre
1678 ». E una vita d* intonazione burlesca, a cui va innanzi questo secon-
do titolo: « Memorie del P. Francesco da Firenze poste in luce da fra
Valerio Canovaio di Salerno a prò della gioventù fiorentina dalle quali
s* apprendono le bestialità più massicce del suddetto Padre, dedicate a
chi sa leggere V anno 1678 ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 365.
CI. VI, num. 99.
A. M. Biscioni « Detti e fatti curiosi e faceti » , di contemporanei suoi. Sono
in tutto 26.
Cart., in 8, sec. XVIII, ft. 15 num. e molti altri bianchi. Leg. in membr. — Provenien-
za : Biscioni, num. 207.
CI. VI, num. 100.
Esercitazioni scolastiche di versione italiano-latina.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VI, num. 101.
« La bella Olandese o la Schiava liberata, portata dal francese da Felice
C. Frescafano Tesoriere di madama, la regina Frangimarmo Caricapace
et a questa da quello dedicato. Padova anno 1694 ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 41. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 128.
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140 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VI, num. 102.
« Il sorzo in trappola. Dialogo » tra il maestro e il Topo: « Maestro. Affé
che la Trappola è caduta | per sentire nella seguente notte della tua
vita il racconto.
Cart., in 16, scc. XVII, ff. 24. Lcg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VI, num. 103.
G. Boccaccio, L' Ameto. « Però che gli accidenti varii, gli strabuccamenti
contrarii | infino a tanto che con questa iungiendosi in terra santa la sua
liticia ». Sulla stessa carta (137): « Hoc opus est Michaelis filii domini
Petrì de Mapheis quod manu' sua scripsit et completum fuit die mercurii
decimo mensis aprilis 1465 » (fol. 1-1 37 ). — « Canzone moralle de le
septe vertù principale de mistro Antonio da Ferrara. Quando el pensiero
T animo conduce » (fol. 137-140).
Cart., in 16, sec, XV, ff. 140. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni.
CI. VI, num. 104.
Resultato mancante al riscontro del 1883. Era del sec. XVI, di provenienza Biscioni (num.
68), e conteneva il De oratore di Cicerone, e un' epistola esortatoria « ad vitam here-
miticam amplectendam », della quale V inventario ms. Targioni-Tozzetti dice che co-
minciava : « Quanto studio et amore contendermi ut pari ter in heremo moraremur ».
CI. VI, num, 105.
c Capitoli della nostra Accademia Comica intitolata Giramei, Tanno 1702 ».
Sulla carta dopo il frontespizio, lo stemma dell'Accademia, ad acquarello.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 4 scr. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VI, num. 106.
Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, La prima Cena: « La introduzione al
novellare. Havevano già gli anni della fruttifera incarnazione | altri da i
servidori con torce accompagnati, se ne tornarono alle loro case. Il fine
della prima Cena ». Cfr. Le Cene di A. F. Grazzini detto Lasca, ediz. Ver-
zone, pag. XXIV.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 162. Leg. in mezza pelle. Provenienza: Biscioni, num. 248.
CI. VI, num. 107.
A. Fr. Grazzini, La secondo Cena, « Il principio della seconda Cena. Tanta
havevano parimente i giovani et le donne | bene accompagnati se ne tor-
narono alle loro case s> . Segue un sonetto indovinello ( « Spirto gentil
ond' ogni grazia è mossa »), e una nota dove il trascrittore, il Biscioni,
indica il testo che ebbe davanti .e le sue vicende : cfr. Le Cene di A. F.
Grazzini, detto il Lasca, ediz. Verzone cit., p. XXVII.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 85. Leg. in raembr. — Provenienza : Biscioni, num. 85.
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CI. VI, nura. 108.
Giulio Benedetto Lorenzini : 1, Lo scherno de' Fantocci, cicalata; — 2, Il Pa-
sticcio, « cicalata in occasione del Simposio fatto dagli Accademici Apa-
tisti la sera del di 10 di febbraio 1698, in Via di mezzo, al canto del
Pino, in casa del Dottor Lorenzo Porcellini ».
Cart., in 4, pp. 65, sec. XVII. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, num. 369.
CI. VI, num. 109.
F. Rondinella Epigrafe per Matteo Pandolfini (fol. 1). — « La fortezza dell'a-
nimo riconosciuta nel P. D. Matteo Pandolfini teatino. Orazione di Giulio
Benedetto Lorenzini, recitata in Firenze nelP Accademia degli Apatisti a 22
di settembre Tanno 1664 » (fol. 3-32). — « Elogium Bauli Gallenii in fu-
nere admodum re ver. Patris Mattei de Pandulphinis » (fol. 37). — Ser-
mone alla Croce, adesp. (fol. 38-44). — « In otium oratio » (fol. 53-60).
— Altri sermoni, atti di preghiera e pensieri (fol. 61-80). — Discorso a
un condannato a morte, adesp. (fol. 80-85). — « Meditazione nella festi-
vità di s. Maria Maddalena, il 23 luglio 1684, nella compagnia della Sca-
la, di M. Giulio Benedetto Lorenzini, che risiedeva governatore » (fol. 87-
90). — G. Benedetto Lorenzini, Discorso sopra T Eucharistia (a. 1674: fol.
93*99 )• — Altre minute di orazioni sacre (fol, 101-110). — Pianta di Ca-
tafalchi per il ser. mo Gran Duca Ferdinando li ( fol. 1 1 1-1 16 ). — Tavole per '
computi e per indovinar nomi ed età (fol. 1 17-134) — Meditazione nella
festività dell'Assunzione dell'anno 1684 « in cui Tarmi cristiane faceva-
no progressi considerabili nell' Ungheria contro il Turco » (fol. 127-137).
— Orazione in lode di s. Filippo Neri fiorentino, 1674 (fol. 138-147). —
« Oratio prò acceptatione alicuius offìcii et praecipue vicariatus » (fol.
148-50). — Altri discorsi e meditazioni fatte nella Buca di.s. Paolo, nel-
la Compagnia della Scala e nella Compagnia di s. Nicolò al Carmine
(fol. 151-286).
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. 286. Lcg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni,
num. 9.
CI. VI, num, 110.
c Rethorica a Dom. D. ro Ambrosio Mazzonis Composita a. D. MDCXLIII ab
eodem mihi dictata. I. B. Cinius ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 100. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni, num. 218.
CI. VI, num. 111. #
« De exortatione Orationis partibus brevis tractatio Hijppolili de Rodulphis ».
Cart., in 16, sec. XVII, ti". 40. Leg. in membr. — Provenienza : Biscioni.
CI. VI, num. 112.
Novelle di Franco Sacchetti. Sono 191, con molte lacune, e trascritte da due
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
mani, la seconda delle quali è, ci pare, quella di Giuliano da San Gallo.
Qua e là qualche postilla marginale. Segue un « Indice delle novelle di
Franco Franchetti che sono di più in un testo della libreria di S. Maria
Nuova ».
Cart., in 8, sec. XVI, pp. 556. Leg. in membr. — Provenienza : Biscioni, nura. 122.
Resultato mancante al riscontro del 1883. Era stato il codice biscioniano num. 98 : e conte-
neva, secondo 1* inventario manoscritto, il volgarizzamento e l' esposizione delle Decla-
mazioni di Seneca, con questo explicit : « Questo libretto è fornito di scrivere di ma-
no di Bonaccorso di Filippo Ardimari in anno 1463 ».
« Il nuovo parlatorio delle monache. Satira comica di Baltassarro Sultanini Bre-
sciano, con una aggiunta curiosissima del med. mo autore che si trova in
un' età di sessanta tre anni in questo presente anno 1677, diviso in un-
dici ragionamenti fatti a undici finestre o siino grate del monastero.
Cart.. in 8, sec. XVII, ft. 89. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, num. 18.
« Questo è un preambulo fatto a una oratione la quale fecie Tulio Cicerone
a Cesare, quando restituì Marco Marcello » ( fol. 1-6). Comincia acef. col-
le parole : « qualcosa a Marcho Marciello meritamente adivenne » . — La
famosa lettera di Lentulo sull'avvenimento di Cristo (fol. 6). — L'Epi-
stola di M. Giovanni Boccaccio a M. Pino de* Rossi (fol. 6-17). — c Questa
è la spositione fatta per messer Nello di Giuliano da San Gimigniano dot-
tore di leggie inanzi a Papa Martino et tutto il collegio de* suoi cardi-
nali per parte della Magnifica Signoria di Firenze a dì XVIII di luglio
1425 in compagnia di M. Rinaldo degli Albizi et d' Angnolo di Filippo
di ser Giovanni ambasciadori » (fol. 17-23). — Epistola del Petrarca a
Nicola Acciaioli sopra la coronazione del re Luigi (fol. 23-28). — Ora-
zioni (n. 16) pronunziate da M. Stefano Porcari in occasione di pubblici
uffici e solennità (fol. 28-53). — « Protesto fatto per uno del numero
de* Gonfalonieri delle Compagnie per comandamento de Signori e Re-
ctori et altri huficiali della ciptà di Firenze che ministrino ragione » (fol.
53-57 )• — « Protesto fatto per uno de* gonfalonieri di compagnia a rectori
et altri huficiali » (57-59). — « La vita et studii et costumi di Dante
composta da M. Lionardo d* Arezzo » ( fol. 59-65 ). — « La vita di messer
Francescho Petrarca chonposta da M. Lionardo d' Arezzo » (fol. 65-68). —
» Oratione di messer Lionardo d' Arezzo quando si diè il bastone a Nicolò
da Tolentino » (fol. 68-70). — « Defensione di Lionardo Aretino contro i
reprensori de* fiorentini nella impresa di Luccha » (fol. 70-76). — « Epi-
Cl. VI, num. 1 13.
CI. VI, num. 114.
CI. VI, num. 115.
FIRENZE
143
sto^ di M. Lionardo Aretino la quale mandò al Signore di Mantova avvi-
sandolo delle antichità di Mantova, et quando et chi la puose » (fol. 76-
82). — « Risposta fatta per M. Lionardo d* Arezzo per parte della Signo-
ria di Firenze et nella loro presenzia et di molti altri ciptadini agPimba-
sciadori del re d'Aragona nell'anno MCCCCXLIII » (fol. 82-85). — € Pa-
role dette pel gonfaloniere della giustizia quando diè il bastone a* Pietro
Giovan Pagolo nostro capitano di giente d'arme » (fol. 86). — « Oratione
fatta pe' capitani della parte guelfa nella loro entrata andando a visitare
il Papa che allora dimorava in Firenze » (fol. 86). — « Oratione facta
pe' capitani della parte guelfa nella loro entrata andando a vicitare i Si-
gniori » (fol. 86). — « Epistola di santo Bernardo abate dell' ordine di
Cestella.... a Eugenio Papa ili » (fol. 87-88). — « Horatione di m. Fran-
cescho Filelfo nel principio della elezione ed espositione di Dante in Santa
Maria del Fiore di Firenze quando cominciò a leggere Dante » (fol. 88-
90). — Orazione di Annibale a Scipione e risposta di questo (fol. 90). —
« Protesto innanzi la Signoria di Firenze e rectori kapitani di parte guel-
fa, Dieci di Libertà e chapitudini, fatto per lo illustre e magnifico cha-
valiere m. Gianozzo Monetti » (fol. 91-95). — «Appresso mosterrò il pren-
cipio dello imparare V arte della memoria la quale mostrò Maestro Nic-
cholò Ciecho de Firenze quando ci venne | e però a onore di Dio porre-
mo fine a questo trattato Amen» (fol. 95-102). — « Chome si dee con-
sigliare a disporre gì' uficiali » (fol. 102-111): sono brevi discorsi per
occasioni civili. — Trattatello di arte rettorica: « Vogliendo dimostrare
a tte, Angiolo amicho, alchuna particella del bel parlare rettoricho | quel-
li chiaramente ti sarà fiorito nella prefata scientia » (fol. 111-115). —
« Queste il stanze che seguitano truovo poste sotto quella chanzona di
Dante che chomincia: Voi che intendendo il terzo ciel etc. » (fol. 115).
Sono i due sonetti: « Parole mie che per lo mondo siete » e « O dolci
rime che parlando andate ». — « Epistola di Marsilio di maestro Fecino
a Cherubino suo fratello e agli altri a di vi d'agosto 1455. Perchè 1' o-
pera dell' huomo, fratelli dilettissimi... » (fol. 11 6-1 22). — Frottola adesp.
e anepigr. : com. : « Guarda ben dicho guarda — nonn aver vista tarda » ;
fin.: « Chi mal gli acchoglierà — se n'avrà danno » (fol. 123). — « Det-
ti notabili » di padri della Chiesa (fol. 124-125). — Sonetto: « Super-
bia ha l'umiltà sommessa in terra » (fol. 125). — Epistole di Giovanni
delle Celle, vallombrosano : a Guido di M. Tommaso di Neri, a Donato
Ottaviani, a Donato Correggiaio, a ser Lapo Mezzei, ad una giovane chia-
mata Domitilla, a Giorgio di M. Guccio di Dino : e una risposta di Guido di
M. Tommaso a lui (fol. 1 21-142); sono, in tutte, 21 lettere. — « Epistola
144 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
di santo Bernardo a M. Ramondo del Castello di Santo Anbrosio ^ ( foL
142-3) — « Protesto fatto per Giovanni di Bartolommeo Ciai per parte de*
nostri magnifici signori a' rectori et a tutti i Magistrati di Firenze in-
torno alla ministrazione et observanza della giustizia » (fol. 144-147). —
« Sonetto di Francesco d' Altobiancho Alberti a ser Antonio Chalderini a dì
20 di maggio 1475: Vuoisi esser da Firenze e non fermare » (fol. 147).
— « Inchomincia lo 'nsegnamento della vita e massimamente del parlare.
Dicie il maestro: Ghuardati da tutti e soperchi | Explicit brevis doctrina
loquendi fratris Tome de ordine predichatori. Deo gratias * (fol. 1 48-1 51).
— « Copia di una pistola la quale il maestro Luigi dell' ordine de' frati
di Santo Aghostino scrisse d' Avignione a Firenze a Niccholò Soderìni
negli anni di Christo MCCCLXX; e da poi a di XXI d'agosto MCCCLXXXXIIII
il detto nostro Luigi morì in Firenze nel detto ordine > (fol. 152-153).
— c Ave maria volgharezata » (fol. 153). — « Vangelo di San Giovanni
volgharezato » (fol. 153). — « Questa è una pistola la quale Daìiie Ali-
ghieri insieme chogli altri usciti di Firenze mandò allo 'mpcradore Arrigho
di Luzinborgho » (fol. 153-155). — « Diceria di Dino Conpagni di Firenze
ambasciadore del chomune di Firenze a Papa Giovanni XXII quando fu
fatto papa » (fol. 156). — « Pistola del Re Ruberto al Ducha d' Attene
quando li venne a notizia eh' aveva presa la Signoria della ciptà di Fi-
renze » (fol. 157). — « Il modo che tenne Ugo di Taberia quando fece
chavaliere il Saladino essendo prigione del detto Saladino » (fol. 157).
— « Reghole d'amore date per una donna a un Brettone secondo Ghual-
tieri d'amore » (fol. 158). — Nomi delle muse; — perchè la voce uma-
na si forma con vili strumenti del corpo; — come quattro sono li stili
del poetico parlare; — nomi della luna; — amici perfetti; — gli elettori
dell'impero (fol. 158-159). — «Disputa fatta innanzi a Minos d'Alessan-
dro Magno e Anibale Chartaginese e Scipione Africano, chontendendo
chi di loro debbe avere il primo grado; e chomincia Alessandro e dicie
così: Anibal, perchè fui più dengnio in vita » (fol. 1 59-161 ) ; ternari.
Cart., in 4, sec. XV, ff. 161. Precedeva un indice, su due carte ora recise a metà. Leg.
in pelle ed assi. — Provenienza : Biscioni, num. 435.
CI. VI, num. 116.
Novelle varie. [Bernardo Giambullan"] « Qui comincia la favola del grasso
Legnaiuolo. Volendo dar principio a alcuna cosa | che è buon compagno
e ha pochi danari » (fol. 1-27): cfr. Passano, Cai. Novellieri ital., 1, pag.
453- — « Novella trovata in fine di un libro o quaderno di lettere atte-
nenti a Gherardo Bartolini e Bartolommeo Lanfredini e compagni di Fi-
renze, scritto nel 1539 della libreria Gaddiana. Novella quinta della Giul-
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leria. Fu dunque non è gran tempo, nella magnanima città nostra uno
Bartolommeo degli Avveduti » (fol. 1-7 1 ). — A. Frane. Grazzini, Novel-
la x ed ultima della ili Cena (fol. 73-133).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 133. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni, num. 202.
CI. VI, num. 118.
« Prologo buffonesco » ad una commedia (fol. 1-2). — Annunzio a stampa
della pubblicazione a stampa del Dizionario del Moreri « Ai letterati che
non intendono la lingua franzese » (fol. 3). — Biglietto burlesco al Bi-
scioni per invitarlo ad una seduta accademica; qualche appunto; e un
atto di pubblicazione di matrimonio; un porto d'armi; delle Epigrafi
(fol. 4- 11), e alcuni « racconti curiosi ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 21. Messo insieme forse dal Biscioni. Leg. in cart. — Prove-
nienza : Biscioni, num. 202.
CI. VI, num. 119.
« Varii ragionamenti dell' ecc. mo signor Dottore Vili/ranchi. Faceva un tem-
po ammirabile, e Flora aveva ristabilito il suo impero j il Cavaliere rispo-
se che prendesse e che non parlasse dell' affare che egli sapeva » . So-
no nove Ragionamenti.
Cart., in 4, sec, XVII, ff. 241. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni, num. 344.
CI. VI, num. 120.
« Le veglie erudite » : raccolta di avvisi, novelle, poesie, indovinelli, concet-
ti arguti, dialoghi, fatti certo in occasione di spassi accademici; con in-
dicazioni d'anni tra il 1732 e il 1734 (fol. 1-81). — Tavole astronomi-
che (fol. 82-86). — Epigramma: « Ho molto reverendo Sior Papini »
(tra la c. 86 e la 87). — Copia di lettera al March. Cansiani di Parma
del suo fratello cappuccino di Cracovia (fol. 87). — Memoria di una cena
offerta da Ferrante Capponi il 1676 (fol. 88-89). — Discorso in lode del
Cuculo del signor Grò. Cosimo Villi/ranchi, fatto ad una cena della Con-
gregazione detta della Cuculia, la sera del di 3 agosto 1687 (fol. 92-104).
— « Discorsi ridicoli d' autore incognito » (fol. 1 05-1 11). — « Orazioni
ridicole », con molti nomi di cittadini fiorentini (fol. 1 12-1 18). — Cica-
lata del sig. Barbagianni Farfalloni in lode della bruttezza (fol. 1 19-122).
— Note al Lippi (fol. 123- 130). — Alcuni principii di poesie giocose
(fol. 131). — « Il Gatto: selva di Anton Maria Salvini per una cicalata
da farsi in privata conversazione l'anno 1693 nel mese d'ottobre » (fol.
132-146). — Prima stesura di una Commedia adesp. // grasso kgnaiolo
(fol. 148-167). — « Le fastidiosaggini di un vecchio e i costumi di Ga-
nimede » (fol. 168-169). — Avvisi da più luoghi (fol. 172). — Sonet-
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche t? Italia, XJI jq
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to d* impossibili ( « Prima le zucche diverran fagioli » ) e abbozzi di altre
poesie burlesche (fol. 174-175). — « Astuzie di un villano » e « gelosie
di un marito vecchio » (fol. 176). — Son. : Prima i topi faranno a bec-
calaglio (fol. 177). — Scherzoso biglietto d'invito ad un' accademia ( fol.
178). — Travestimento della Salve regina (fol. 179). — Altre minute di
scritture accademiche (fol. 1 81-187). — € Molto illustri signori, io son
Pasquino » (fol. 188). — « Sottigliezze di un bindolo »; « i consigli dei
taccagni »; e altre minute (fol. 192-195). — Un disegno in penna di un
altare (fol. 196-197). — « Qual sia maggiore di queste infelicità in un
uojjio, o P essere mutolo o monco. Assioma di Nottolone, scritto in un
suggello alle signiorie Dottorali Giulio Lorenzini e Salvini »; precedono
altri scritti sullo stesso argomento o cogli stessi personaggi (fol. 198-
208). — Lettere burlesche di Nottolone (Salvatore Francesco Nardi), ecc.
(fol. 209 sgg.).
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 219, Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, num. 338.
CI. VI, num. 121.
c Vita del p. Francesco Valori canonico già fu nella Collegiata di S. Loren-
zo » ; e dentro « Memorie dell' Arcibestiale padre Francesco, novamente
poste in luce a prò della gioventù fiorentina. Opera faceta e curiosa dedi-
cata agli amici più cari del med. padre » ; cfr. il precedente codice VI, 98.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 39 num. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, num. 360.
CI. VI, num. 123.
Quintiliano, Frammento dei libro I Institutionis oratoriae dalle parole « bona
facile mutantur in peius », alle parole: « vitium quod fit singulis verbis
sit barbarismus »: cfr. Galante, Index codicum classic. latin, cit., pag. 331.
Membr., in 4, sec. XV, ff. 6 scritti, ma con qualche lacuna del trascrittore. Leg. in cart.
— Provenienza : Cocchi.
CI. VI, num. 124.
c Variorum opuscula philologica ». « Franciscus Borsellinus Bernardo Oricel-
lario »; ex Urbe, vìi id. iulios MCCCCLXXV (fol. 1-6). — « Martiani Min.
Felicis Capellae Commentum»: cfr. più avanti il cod. vi, 177; qui è mu-
tilo (fol. 8-13). — Ioannes de Griffìi, Pro caesarie ; t Quis ille est qui meas
perstrepit » etc. (fol. 14-15). — Orazione Accademica adesp.: « Inter-
missus paucorum dierum cursus » (fol. 16-25). In fine: P. E. He. — Cfr.
Galante, Index codd. classic. latin., pag. 331.
Cart.. in 8, sec. XVII, ff, 25. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VI, num. 1 25.
Ingresso fatto dal Dottore Benedetto Averani agli studi nella Università di
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147
Pisa Tanno 1679 1-10). — Cicalata: « Io, cioè la persona mia, e «
non quella di colei... » (fol. 12-21). — Altra cicalata; € La cicalata, ri-
veriti Signori, è una certa sorte di lavoro letterario... » (fol. 27-46). —
Lettera adespota circa la « scrittura dell' Ab. N. N. nuovamente uscita,
in cui dà egli norma ed ammaestramento alle Dame che bramano addot-
trinarsi » (fol. 50-53).
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. .53. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VI, num. 127.
Resultato mancante al riscontro del 1883. Conteneva « le favole d' Esopo volgarizzate in
rime Anocreontiche da Angiolo Maria Ricci» stampate in Firenze nel 1732 con molte
annotazioni critiche di mano del Lami ». E proveniva appunto dalla libreria Lami.
CI. VI, num. 128.
M. T. Cicerone, Rethoricorum ad Herennium (nel codice c ad Aticum ami-
micum suum ») libri IV: cfr. Galante, Index codd. latin, classic, pag. 332.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 70 e due membrane di custodia, di cui V ultima aderente all' as-
se. Numerosissime postille marginali, specie dal principio ; le iniziali in bleu. Leg. in
assi. — Provenienza : Segreteria Vecchia.
CI. VI, num. 129.
c Ciccronis rethorica ad Hermaghoram incipit » [De inventione rethorica]
(fol. 1-67). Com. : « Saepe et multum hoc mecum cogitavi »; fin.: « que
restant in reliquis dicemus ». — Regole di grammatica latina (fol. 97-
I0 3)» — « Eulogium Amerigi Corsini in Nicolaum Martellum. Quid mise-
re extinctum quaerulis deflemus amicum » (fol. 103-104). — Segue, sul
verso dell'ultima carta, una memoria di conti relativi a N. Martelli. Cfr.
Galante, Index codd. latin, classic., pag. 332.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 104, e due membr. di custodia contenenti un Frammento di
commento alla sacra scrittura. Sul recto della seconda è una nota : « A dì 6 di marco
veni a stare ad Artimino nel 1479 ». Leg. in assi. — Provenienza : Segreteria Vecchia.
CI. VI, num. 130.
e Sermoni funebri de* varii authori nella morte de diversi animali. In Ge-
nova, mdlviiii »: e Di frate Cipolla nella morte del suo Asino, detto
Travaglino » ; di « Bertaccio nella morte del suo cavallo detto Passamon-
te » ; di « frate Puccio nella morte del suo Pedocchio » ; « del Burchiello
nella morte di un cane detto Lionzio »; « del Cimarosto nella morte di
un Simione »; « del Piovano Arlotto nella morte della sua Civetta »;
« di ser Bartaccolone nella morte di una gazza » ; « di Monna del Fiore
nella morte di un gatto » ; « di Catosso Bergamasco nella morte del mer-
gone di Rocca di Riva Trentina »; « di Monna Tessa da Prato nella
morte del suo gallo »; « di Monna Checcha da Certaldo nella morte di
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
un grillo »: « Apologia di M. Ortensio Landò, detto il Tranquillo, per
T autore * .
Cart., in 8, sec, XVII, flf. 98. Leg. in cart. — Provenienza : Lami.
Scritture ascetiche sul digiuno e sul corpo di Cristo, delle quali la prima a-
cefala (fol. 1-2). — « Oratio Isocratis disertissimi ad Dominicum e graeco
in latinum traducta » (cfr. Luiso in Studi ita/, di fi tot. class., VII, 290-91:
fol. 3-6). — « Messalae disertissimi oratoris ad Octavianum Caesarem Au-
gustum de progenie sua et offitiis urbis Romao breve compendium » (fol.
6-1 1 ). — c Descriptio Balnei Aponi edita a Claudiana poeta. Fons An-
thenoreae vitam qui porri gis urbem » (fol. 11-12). — « Theodoricus Rex
Aloysio architecto. Si audita veterum miracula J Vale. Ravenne, ill.° kal.
Iunii Aurelius Cassiodorus palatii prepositus scripsit » (fol. 12-14). — c I-
socratis Athen. Philosophi ac Retoris de modo imperandi ad Nicoclem Ci-
pri regem », tradotta in lat. (cfr. Luiso, Op. ciL, 290-91: fol. 14-18). —
« Extracta de libro qui dicitur VasilogTaphia, id est imperialis scriptura,
quem Erythea babillonica ad petitionem grecorum tempore Priami regis
edidit quem de caldeo sermone Dotha pater peritissimus in graecum tran-
stulit... » (fol. 18-23). Com.: « Exquiritis me, o illustrissima turba Da-
naum »: fin.: « Hos autem in sortem demonum voret Avernus ». — « 7V
Hi Ciceroni* Paradoxa incipiunt foeliciter » (fol. 23-30). — « Sermo domi-
ni Francisci de Caòarellis olim archipresbiteri paduani in distribuendis of-
ficiis prò natali domini in ecclesia paduana » (fol. 30). — « Incipit con-
firmatio domini Clementis pape super bullam domini Urbani pape prò
secunda feria » (Cfr. Potthast, Reg. Ponti/, rom., , 11,1538: fol. 30-32). —
« Incomincia el primo sermone della quarta feria: principio del ieiunio »
(fol. 32-34). Cfr. Galante, Index codd. latin, classic, pag. 332.
Orazioni varie. « Oratio suasionis ad pacem edita et exposita per reveren-
dum patrem et dom. Pctrum de Corsinis tunc episcopum vulterranum po-
stea sanctae romanae ecclesie card, ad Cesarem et regem Ungarie, a.
primo Urbani pape v » (fol. 1-2). — « Ambasiata per me Philippum
exposita, et oratio Karulo quarto Romanorum Imperatori in secundo suo
adventu in Italia prò parte comunis Fiorendo apud Stellatam in Lombar-
dia, anno dom. m°ccc°lxviii (fol. 2-3). - Altri discorsi e sermoni a-
Cl. VI, num. 131.
Merabr., in 8, .sec. XV. fi". 34 non num., delle quali le prime due sono palimpsesti, e
contenevano, precedentemente, un brano della Divina Commedia, ce. V-VI del Para-
diso. Le rubriche e le iniziali colorate. Leg. in assi e pelle. — Provenienza: Strozzi,
num. 132.
CI. VI, num. 134.
FIRENZE I49
scetici, adespoti (fol. 4-10). — c Hanc orationem exposui ego Laurentìus de
Ridolfis una cum spectabilibus militibus domino Nicolao de Tornaquintis
et domino Vanne de Castellanis oratoribus ad Bonifatium nonum Peru-
sii cum sua curia moram trahentem a. d. mccclxxxxii » (fol. 10-13). —
« Sermo quem fecit Bonifathts de Ama?iaHs doctor legum Ananie in crea-
tione domini Clementis » (fol. 14-17). — « Arenga quam fecit dominus
Gaspar de Cald\erinis\ quando per comune Bon. fuit missus ambasciator
ad dom. Comitem virtutum qui factus fuit dux Mediolani de mense aug.
*395 » (fol. 17). — « Principium prò inchoando aliquo titulo » (fol. 17-
18). — « Sermo quem fecit D. A. in acceptatione officii rectoratus Sco-
larium Bonon. » (fol, 18-19). — Altre brevi orazioni di argomento sacro
e civile (fol. 19-23). — « Collatio facta imperatori Sygismundo Regi Un-
gane per oratores perosinos missos per illustrissimum et excelsum domi-
num Braccium etc. Mccccxvm » (fol- 25-26). — Un'orazione al Ponte-
fice « legationis officio » (fol. 27). — Altra copia dell' orazione di Pietro
Corsini descritta in principio (fol. 28-29). — Orazione «recitata per dom.
Iohannem de Donjohannis de Bon. in conventu eiusdem scolaris » (fol. 29-
30). — « Sermo incompletus recitatum coram papa in Civita te Papié »
(fol. 30). — « Sermo Ioseph fìrixii Mediolan. studentis in theologia, et phi-
sica editus et pronuntiatus per ipsum ad pedes S. d. n. Pape M[artini] V
in ci vitate Papié prò universitate theologorum et doctorum tam phisice
quam artium et medicine et prò tota urbe Papiensi, die Martis XI octobris
1418 » (fol. 31-34). — « Oratio ad Papam » (fol. 34-35). — Sermoni per
magistrati, scolari, prelati, ecc. (fol. 35-45). — « Sermo quem habuit in
disputatione sua magister Gasparinus » -(fol. 46). — Due epistole di Fratuesco
Zabarella (fol. 46-47). — Una lettera dell'imperatore Sigismondo al Pontefice
Giovanni e la risposta di questi a lui ( fol. 47-48 ). — « Oratio de sismathe
tollendo | Finit oratio per Antonium Lusqim ad utrumque collegiùm edita et
per eumdem etiam recitata » (fol. 48-52). — « Oratio ad sanctissimum do-
minum nostrum » (fol. 52-53). — « Oratio sive responsio ad S. d. n. prò
susceptis insignis Rose » (fol. 53). — « Carolus Philippo Antellensi »,
lettera (fol. 53). — « Altre orazioni varie (fol. 53-26). — Orazione al Ponte-
fice in nome dei Priori, del Vessillifero e di tutto il popolo fiorentino ( fol.
56). — Orazioni « prò doctorando » (fol. 58-62). — « Sermo prò scolari
quando convituatur (? ) per d. Nicolaum de Materellis de Mutina » (fol. 64-65 ).
— c Sermo de eodem per d. Nicolaum predictum » (fol. 65-66.). — Ora-
zione adesp. e anep. (fol. 66-67.). — Orazione sul motto: « Gaudete, per-
fecti estote » (fol. 69). — Orazione volgare ai signori, ai gonfalonieri
ed al popolo (fol. 70-72). - Sermone ascetico (fol. 76). — « Poggius
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Leonardo Aretino. Cum pluribus diebus ad balnea fuissem | Constantie,
III kal. Iunias quo die Hyeronimus penas luit » (fol. 77-78). — « Gas.
Pergamen. Rev. dom. F. cardin. Florent. », epistola (fol. 78). — Epistola
del doge di Genova Tommaso da Campofregoso e del Consiglio degli An-
ziani (fol. 81-82 ).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 82. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, num. 185
dei mss. in fol.
G. Boccaccio, Il Corbaccio: « Qualunque persona tacendo i benifici ricevuti |
tosto ad pungnierla non temendo li si farà incontro ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 53 e quattro membrane di custodia, di cui due, aderenti alle assi
appartenevano ad un trattato di diritto civile, e due sciolte ad un trattato di gramma-
tica (sec. XVI) con questo explicit: « Iohannes Ant. Peroni de Sarzana scripsit ».
Suir anteriore d' esse, riferito al Corbaccio, « Hic liber est P. Nicolai Dominici de
Greve ». Leg. in pelle impressa. — Provenienza Strozzi, num. 220 dei mss. in fol.
Dante Alighieri, Vita nuova (fol. 1-15) Seguono canzoni e sonetti di Dante
e di altri, dei quali diamo i capoversi, intendendo che sono adespoti,
quando non vi sia indicazione contraria (fol. 16-25): Canzoni: 1, Donna
mi priegha, perdi' io voglio dire — 2, Poi che di doglia cor convien eh* i'
porti — 3, A homo che cognosce tegno eh* aggia ardire — 4, Cosi nel
mio parlare voglo essere aspro — 5, Amor tu vedi ben che questa don-
na — 6, Io sento sì d' amore la gran possanza — 7, Io son venuto al
pucto della rota — 8, E m' incresce di me sì duramente — 9, Tre don-
ne intorno al cor mi son venute — 10, Voglia mi reca nel cor ardire —
— 11, Disvelto vo donne in alcum membro — 12, Le dolce rime d'a-
mor eh 1 io solia — 13, Amor che nella mente mi ragiona — 14, Al po-
co giorno et al gran cierchio d'ombra — 15, Amor che muovi tua virtù
dal cielo — 16, Amor, poiché convien pur eh' io mi dolgla — 17, Era
quel giorno che T alta reina — 18, Voi che intendendo il terzo ciel mo-
vete — 1 9, Magnificando amore per lo tempo passato. — Sonetti ; 1 . A
fine di riposo sempre affanno — 2, Bindo Bonichi, Mostraci il cielo prò e
dacci danno — 3, E mostra Cenni che follia t' adestri — 4, Messer Cino,
Dante, quando per caso s* abandona — 5, Dante, Io sono stato con a-
more insieme — 6, Dante, Perch* io non truovo chi co meco ragioni — 7,
Messer Cino, Dante, i' non so in qual arbergo suoni — 8, Cenni, chi à
voler poder non ave.
Membr., in 4, sec. XV, ff. 25. Leg. in pdle. — Provenienza : Strozzi, num. 259 dei
mss. in fol.
Orazione di Gio. Batt. Strozzi al Doge di Venezia: « La maravigliosa vostra
CI. VI, num. 139.
CI. VI, num. 143.
CI. VI, num. 148.
FIRENZE 15I
città, Ser. mo Principe, si come incredibilmente diletta | ma si bene a u-
nire la loro alla sua perpetuità ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 25. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num. 533 dei
mss. in fol.
CI. VI, num. 151.
Fior di virtù: c Fortitudine secondo Magrobio si è di tre maniere | neuna
cosa è tanto faccia pregiare 1' uomo come li belli costumi » (fol. 1-11).
— Formule per orazioni (fol. 12-16). — « Dice lo Maestro: guardati di
tutti i soperchi | Explicit doctrina loquendi : sit nomen domini benedic-
tum » (fol. 17-20). — La novella di Buonaccorso di Lapo: « Negli an-
ni del nostro Signore Iddio MCCCLXXII | parlava d' ogni linguaggio cho-
me in taglio li venia » (fol. 21-28). — Alcune memorie degli anni 1395
e 1389 (fol. 28-29). — « Chapitoli et ammaestramenti di filosafi » (fol. 29-
30). — « Medicina al male pestilenziale » (fol. 30).
Cart., in 4, sec, XIV, ff. ^o. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num. 536
dei mss. in fol.
CI. VI, num. 152.
Frammento di prosodia latina (fol. 1 ). — Alcune sentenze morali (fol. 2-3).
— c Incipit proemium moralium dopma filosophorum j cum ante oculos
agitis iudicis cuncta cunctis » (fol. 3-15). — « Incipiunt notule super Arte
dictaminis quas ego Minus de Colle necessarias et utiles inter alias retoricas
notulas elicui »; con esempi e formule (fol. 19-27). — «De preceptis rei
rustice : de un rebus ex quibus agricultura consistit » (fol. 28-33). —
« De libellis in causa.... » (fol. 33-37). — Formulari d'orazioni ed am-
bascierie (fol. 37-38). — Un frammento dei Vangeli (fol. 38).
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 38 su due colonne. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, num.
560 dei mss. in fol.
CI. VI, num. 155.
« Lettione (di Piero Rucellai) recitata nel* Accademia fiorentina il giorno....
d'ottobre MDLXiiii » (fol. 1-11); sulla giustizia. — « Del desiderio d'ho-
nore, ragionamento primo di M. Lorenzo Giacomini de* Tebalducci » (fol.
14-27). — « Ragionamento d'amore fatto da M. Lorenzo Giacomino de*
Tebalducci nell'Accademia fiorentina » (fol. 43-76). — « Di M. Bernardo
Davanzali nella morte del Granduca di Toscana, il sig. Cosimo de Medici »
(fol. 90-95). — « Di M. Filippo Sasselli, nella morte dell' ecc. 1 " M. Lelio
Torelli » (fol. 95-103). — Oratione di M. Gio. Ballisla Strozzi il giovane
a gli Accademici Alterati, intorno alle lodi della ser. ma Giovanna d' Au-
stria, reina nata d' Ungheria e di Boemia e Granduchessa di Toscana »
(fol. 1 03-1 11). — « Della nobiltà delle lettere et delle arme, ragionamen-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
to di M. Lorenzo Giacomìni de* Tebalducci, fatto in tre volte nell' accade-
mia Fiorentina Tanno mdlxxvi » (fol. 1 13-145).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 145. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 738 dei
mss. in fol.
e Lezione accademica dell' Imprese, credo di Filippo Sassetti * (queste paro-
le sono di mano dello Strozzi). La lezione com.: c Di poche cose, dot-
tissimo Consolo, Accademici et uditori nobilissimi » (fol. 1-37). — Bene-
detto Buonmattei, Delle imprese; lezioni accademiche (fol. 58-158).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 158. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 1026 dei
mss. in fol.
Benedetto Buonmattei, Lettere, relazioni di feste e luoghi pii, scritture asceti-
che memorie dei suoi tempi, minute, iscrizioni.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 351. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 1033
dei mss. in fol.
e Orazioni, dicerie e altre scritture di Donato Acciainoli, scritte di sua pro-
pria mano ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 112. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num. 1093
dei mss. in fol.
« Scritture spettanti a diverse Accademie di Firenze ». — « Statuti del-
l' Accademia degli Svogliati sotto il Principato dell' 111." 10 Sig. ro Iacopo
Gaddi, suo primo principe e promotore stabiliti » (fol. 1-4). — « Capi-
toli [degli Spensierati] riformati col parere dell' Accad. dalli Conserva-
dori T anno 1607 » (fol. 8-24). — « Lezioni sopra il Sogno » (fol. 21-46). —
« Letione vulgare di Michele di Maestro Thommaso de' Vieri, letta nell'Ac-
cademia fiorentina 1' anno 1549 addi 28 di luglio. Consolo M. Francesco
d' Ambra » ( fol. 47-56 ). — « Orazione prima contro M. Fioretto Fioretti,
piovano di Montecuccoli » (fol. 58-83). — Orazione di Benedetto Buonmattei
per l'Accademia degl'Instancabili (fol. 84-102). — Lettera adesp. per
dimostrare come il demonio « che talora entra nei corpi umani non hab-
bia alcuna potestà sopra 1' animo » (fol. 104-107). — Orazione e lezione
sopra l'ozio (fol. 108-129). — Ragionamento ad Enrico IV re di Francia
consigliandolo alla guerra (fol. 130-132). — Lezione sopra l'ottava di G. A.
dell* Anguillara « Pria che il ciel fosse, il mar, la terra, e '1 foco » (fol.
134-137). — Ringraziamento accademico (fol. 138-139). — « Discorso
d' honore e d'amore » (fol. 140-155). — « Cicaleccio Accademico cucito
CI. VI, num. 160.
CI. VI, num. 161.
CI. VI, num. 162.
CI. VI, num. 163.
FIRENZE
153
alla moda, in biasimo della filosofia, astrologia e poesia et esaltatione del-
l' Ignorantia, di Iacopo Fioravanti da Pistoia recitato nell'Accademia
de* Risvegliati Tanno 1643, il di 22 di gennaro » (fol. 158-175). — «Le-
zione di A?iton Francesco Andreini accademico, letta per lui pubblicamente
neir Accademia il giorno del mese di maggio V anno 1617, sopra il
sonetto di M. Frane. Petr. : S* amor non è, che dunque è quel eh' io sen-
to » (fol. 18 i-i 89). — « Non qualsivoglia moto più ne riscalda che la
quiete. Discorso di M. Ugolino Martelli a Filippo del Migliore suo
osserv. n,,) » (fol. 201-218). — « Lettione di Giovan Battista Getti fiorentino
letta da lui neila accademia fiorentina la prima volta che N vi leggesse,
che fu alli cinque di agosto mdxli » (fol. 222-247). — « Orazione del
rev. M. Francesco Cattaui da Diacceto canonico fiorentino et Proton. Apo-
stolico, recitata da lui nell* Accademia fiorentina nel rendere il Conso-
lato » (fol. 251-254).
Cart., in 4, sec. XVI-XVII, ff. 254. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num. 1100
« Epistola clarissimi divinique Poetae Alighcrii Fiorentini » a Cangrande (fol.
1-9). — Altra copia della stessa Epistola (fol. 10-15). — Risposta a
Belisario Bulgharini in difesa di Dante. Com. : « A voi non pare che a
Dante convenga il nome di Poeta » (fol. 17-58). — Discorsi «del San-
leonini in Dante » (fol. 59-99). — Lettera dedicatoria di Benedetto Buon-
mattei ad alcune osservazioni sopra Dante (fol. 105-106). — « Dichiara-
zione di alcune parole dell' Inferno di Dante del Sig. Filippo Pandolfini e
del Trito » (fol. 107-123). — « Tempi et luoghi del viaggio di Dante»,
di Benedetto Buonmatici (fol. 124-136). — « Nota del tempo che messe
Dante nel suo viaggio», di Benedetto Buonmitlei (fol. 138- 141). — « Qua-
derni per le lezioni di Dante. 1633 », pur del Buonmattei (fol. 142-303).
— Divisione morale del Purgatorio di Dante : una tavola, stampata a Fi-
renze nel 1640 (fol. 304). — Altri brevi appunti danteschi (fol. 304-307).
— « Descritione del Sito, Misure et Pene del Inferno di Dante » (fol.
309-312 ).
Cart., in 4. sec. XVI -XVII, ff. 312. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, n. 1116
dei mss. in fol.
Lotte? ii Nisii Neronis de Dietisalvis « ex Marci Tullii Ciceronis epistolis excer-
pta ». — Precede una breve prefazione del compilatore, colla data del
1 maggio 1462, e un' elegia: <» Praeclaro et patritio civi Fiorentino Lucterio
. Neronis Platinus Flatus sai. pi. d. Te mea Lucteri petiisset epistola pri-
dei mss. in fol.
CI. VI, num. 164.
CI. VI, num. 165.
154
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
dem, Le lettere conservano la consueta ripartizione. Cfr. Galante » Index
codd. classic. latin., pag. 334.
Cart. in 4, ce. 47 mini., ma con num. errata. Le rubriche e le iniziali in rosso. Sul mar-
gine sono segnati gli argomenti, e i vocaboli che al compilatore parevano degni di no-
ta. Leg. in mezza membr. Provenienza: Strozzi, n. 1146 dei mss. in fol.
CI. VI, num. 166.
Orazioni latine varie di Fra Vincenzo [Mainardi] da S. Gemìniano : (fol. 4-51)
1, e in sinodo Pistoriensi, celebrato mdv, mense aprilis » ; 2, c in aede Mi-
nervae MDVIII, mense Iunio in electione generalis Magistri ad populum » ;
3, « in coena domini anno MDXIII in conventu Sancti Spiritus Senis » ;
4, « in nativitate domini | « die XIX noven. hora vìi noctis 1 5 1 3, Fae-
sulis »; 5, « in eadem solemnitate » | « Faesulis, vìi decembris 1515»;
6, « in prima dominica quadragesime » | € quam coram Leone X habuit,
frequenti senatu Quinto Kal. Martii. 1520 »; 7,- « coram Clemente VII
ac frequenti senatu in prima dominica in adventu Domini 1524 »; 8,
€ in prima dominica quadragesime MDXXV coram Clemente VII » ; 9, * in
die Cinerum 1526 de utilitate, mortis coram Clemente vii ». — Lettere
latine di lui, a prelati e a privati, « prò Rev. rao Oxomen. », e in nome
proprio (fol. 52-91). — Epistola latina di Bartolomeo Scala a Pietro di
Cosimo e an uxor sit ducenda « (fol. 92-99). — Lettere lat. di P. Filip-
po Pandolfini dal 31 agosto 1459 ^ l & agosto 1460; la prima ad ignoto,
essendo acefala, e le altre a Lorenzo Acciaiuoli, Bartolomeo Platina (2),
Donato Acciaiuoli , Renato de' Pazzi , « Xantho Vireto » (2), Antonio
Rosso, Niccolò Porzio. Segue il principio di una lettera di Bartolomeo
della Fonte a Donato Acciaiuoli (fol. 104- 115). — Lettere lat. di Giannozzo
Pandolfini a P. Francesco Portinari (1 settembre e 4 novembre 1506), del
Portinari al Pandolfini (Kal. sept. 1506) e di Carlo Aldovrandi pure al
Pandolfini (22 sett. 1506) (fol. 117 -119).
Cart. in 8, ff. 119. Le lettere contenute da c. 104 a 119 hanno molte lacune. Leg. in
membr. — Provenienza: Strozzi, n. 1157 degli in fol.
CI. VI, num. 168.
Trattato delle allegorie di M. Ottaviano de* Medici, recitato neir Accademia
fiorentina (fol. 1-25). — Parere di Francesco Patricio, in difesa di Ludo-
vico Ariosto, all' IU. n, ° Sig. r Giovanni Bardi di Vernio (fol. 28-4Ò). —
[G. Bardi di Vernio), Difesa dell'Ariosto (fol. 50-77). — c Discorsi di
Tommaso Costo per lo quale si dimostra a che fine il Petrarca drizzasse
le sue rime e che i suoi Trionfi sieno eroici » (fol. 78- ni). — « Discor-
so per introducimelo alle otto giornate del Fuggilozio di Tommaso Co-
sto (fol. 113- 125). — Lezione adesp. sopra il Sonetto del Petrarca: Pio-
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FIRENZE 155
vonmi amare lagrime dal viso (fol. 127-154). — Ragionamento nel pren-
dere il consolato dell' Accademia Fiorentina (fol. 157-166). — Lezione ac-
cademica sopra la lingua (fol. 167-178). — « Accusa contro allo Aspro »
(fol. 179-184). — « Accuse contro l'Assodato » (fol. 183-197). — Lezio-
ni sopra la nobiltà delle leggi (fol. 184-225). — € Orazione di Lorenzo
Giacomino de' Tebalducci nel prendere il Consolato dell' Accademia Fioren-
tina, nell'anno mdlxxxiii » (226-235). — Orazione del marchese Torqua-
to Malaspina, recitata al capitolo generale di S. 10 Stefano l'anno 1578 (fol.
237-247). — Lezione di grammatica, che lo Strozzi dice di Benedetto Var-
chi, del quale ha infatti postille e correzioni autografe (fol. 250-274).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 274. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num.
1 165 dei mss. in fol.
CI. VI, num. 169.
Novelle: 1, Novella adesp. e anepigr.: « Honoratissimo signore, come nel
bello et grato aspetto vostro riluca una somma virtù » | « ponendo que-
sta tra le più belle nella sua giovinezza fatte » (fol. 16-21); 2, (a stampa)
« Novella | seconda | delle Distinte | particolarmente in dodici mesi del-
l' anno | cominciando a Gennaio | dette le mesate | di Salvuccio Salvucci. | In
Fiorenza | appresso Francesco Tosi, alle scalee di Badia. MDXCI, con Li-
cenzia de' Superiori ». — Un quinterno di novelle adesp. (sec. XVI, ff.
2 3"34)-' l a prima, acefala, racconta del soggiorno di certi scolari in un
convento; la 2. a , com. : c Nella ciptà di Siena fu un gentilhuomo » ; la
3- a , c Era nella ciptà di Pesaro una veneranda donna » ; la 4.* « M. Lo-
dovico di Montalto Siciliano »; la 5.% « E in Olanda un castello o vero
villaggio » . — Novelle oscene, distribuite in cinque giornate ( sec. XVIII,
ff- 35 "58)- La prima ha questo titolo: c In questa prima giornata la N.
insegna alla figlia P. 1' arte p. a », e le giornate seguenti titoli analoghi.
— « Fabulae seu facetiae » : raccolta di motti arguti (fol. 59-80). —
« [Ogera] in prosa del preclarissimo poeta Misser Francesco Petrarcha in-
testata Refreg rio de' miseri, nella quale si tractano quatro casi amoro-
si ». Segue una lettera dedicatoria ad Alessandro Calcamo, e, dopo i
« quattro casi amorosi » | « Qui finisce il libro chiamato Refugio de'
miseri fato e conposto per M. F. P. » ( fol. 8 1 - 1 1 5 ). — Alcune altre fa-
cezie (fol. 116- 120 ).
Cart., in 8, sec. XV-XVI, ff. 125. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, n. 1192;
ma altre due parti di esso sono attualmente i codici del Fondo Nazionale II, II, 56
e 140 e II, IV, 12.
CI. VI, num. 174.
c Leonardi Aretini, Cicero novus incipit. Tulliorum familia quae et Ciceronis
postea cognomentum recepit » | « si illi absenti salutem dederis, praesen-
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156 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
tibus his omnibus datur ». Precede la prefazione « ad Nicolaum Nicolum ».
Seguono alcune osservazioni retoriche.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 56, con rubriche rosse. Leg. in pelle. — Provenienza : Strozzi,
num. 104 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 175.
M. T. Ciceronis, Rethoricorum libri II (fol. 1-56). — « In rhetoricam Q. Cor-
nifici capita » (gli argomenti dei capitoli della Retorica ad Erennio, di-
sposti per ordine alfabetico) (fol. 56-57). — .« M. T. Ciceronis ad Heren-
nium libri IV (fol. 57-110). Cfr. Galante, Index codd. classic. latin., pag. 334.
Membr., in 16. sec. XIII, ff. 110. I titoli e le iniziali in rosso; con rubriche e postille
marginali. Sulla prima carta: Aug. ni Nettucci. — Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza: Strozzi, num. 19 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 176.
Giovanni Nesi, Minute di discorsi o trattati morali.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 148. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num. 62
dei mss. in 4.
CI. VI, num. 177.
c M. Tullii Ciceronis de partitionibus artis Rhethorice Liber » (fol. 1-12). —
[Remigio Antisiodorense] Glossae I et II libri de nuptiis Philologiae et Mer-
curii ( fol. 1 3-69 ). — « Martiani Minei Fellicis Capelle incipit liber primus
de nuptiis Mercurii et Philologie » (fol. 70-94). Cfr. Galante, Index codd.
classic. latin., pag. 334.
Cart., in 4, sec. XIV o XV, ff. 94. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi,
num. 69 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 178.
€ Panagirico air amore di Francesco de Captani da Diaceto a Giovanni Corsi
et Palla Rucellai ».
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 12. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 73 dei
mss. in 4.
CI. VI, num. 179.
€ Oratione in lode de la Serenissima Madama Margherita di Francia, duches-
sa di Savoia et di Berri » ; adesp. : com. : « Se queir huomo al quale han
concesso la fortuna, la Natura e '1 sommo Iddio » ; fin. : « per beneficio
di tutti goderla lungamente * (fol. 1-36). Seguono alcune poesie, che re-
gistriamo: 1, Son. : Quel lieto giorno che la perla amata; 2, Quando veg-
giamo il sol chiaro e sereno; 3, A Madama: Tempi et aitar, archi e co-
lossi e marmi; 4, Alla medesima; Se puotesse haver huom tanto alto stile;
5, Ode in lode di Margherita di Francia: Qual Dea, qual Ninfa o Clio; 6,
Per la medesima madama: Voi lascio o Muse d'Elicona e '1 fonte; 7, Stan-
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FIRENZE 157
ze in lode del Serenissimo Carlo Emanuele principe di Piemonte: Glorioso fan-
ciul di quel gran seme; 8, Epitalamio per le nozze di Don Filippo da Este
e D. Maria di Savoia: Fra vaghi e bei laureti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 56 dei quali gli ultimi bianchi. Leg. in membr. su cui sono i
motti: Rerum prudentia custos; Te Duce; Omnia florent. — Provenienza: Strozzi,
num. 74 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 180.
« Florentinorum legatorum oratio ad congratulandum Nicolao V summo Pon-
tifici in creatione sua habita Rome per Iannochim Manecti » (fol. 1-14). —
« Florentinorum legatorum oratio ad Alfonsum illustrissimum et clarissi-
mum Aragonum et Sicilie Regem, in nutiali unici filli incliti Calabrie du-
cis congratulatione » (fol. 14-26). — « Doctissimi atque eloquentissimi
viri Poggii ad summum Pontificem Nicolaum Quintum Oratio » | « Rome,
Kal. Maii MCCCC°XLVII° Pontificatus maximi Nicolai Quinti anno primo »
(fol. 27-38). — « Leonardi Arretini Isagogicon moralis discipline ad Ga-
leottum Ricasolanum. Si ut vivendi, Galeotte, sic etiam bene vivendi cu-
ra nobis esset » | « ut boni simus virtutesque exerceamus » (fol. 35-67).
Membr., in 16, sec. XV, ff. 68. Titoli, rubriche e nomi propri in rosso. Leg. in membr.;
sul dorso « Manetti ». — Provenienza : Strozzi, num. 78 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 181.
« Proemio di Giannozzo Manetti nel dialogo consolatorio della morte del fi-
gliuolo ad Mariocto Banchi ad cui stanza di latino in volgare fu trasferi-
to » . Segue il dialogo che com. : « Essendomi dal proximano et acerbo
exequio del mio caro Antonino » e fin. : « alle nostre celle allegri e pie-
ni di devotione e consolatione ci ritornamo ». Segue: « Scripto per me
Bernardo di Giannozzo Strozzi, finito del mese di maggio 1477 ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 100, con su i margini i nomi proprii. La prima iniziale miniata.
Leg. in pelle impressa. — Provenienza: Strozzi, num. 142 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 182.
« Liber epistolarum familiarium Francisci Bocchi », a. 1 582-1 596, in copia. Pre-
cede un parziale indice delle persone a cui furono indirizzate.
Cart., in 8, sec. XVII, fol. 102. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, num. 172 dei
mss. in 4.
CI. VI, num. 183.
« Antonii Rossii oratio de laudibus scientiae ad Reverendissimum Dominum
Cardinalem Spoletanum » . Inc. : « Consueverunt Reverendissime Domine,
qui ut ad quandam curarum remissionem » ; exp. : « quos sibi omni tum
corporc tum animo noverit deditissimos ».
Membr., in 16, sec. XVI, ff. 28. La prima membr. è ornata di miniature e dello stem-
ma del Cardinale. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Strozzi, num. 175 dei mss. in 4.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VI, num. 184.
Orazioni varie, adesp.; in morte di Francesco I re di Francia (fol. 1-23); in
lode della mano (sono due: fol. 25-51); contro gli odori (fol. 53-63); in lo-
de dei monti (fol. 65-76); della fortuna fiacca perchè cieca (fol. 77-84); del-
l' amore della patria per idea (fol. 85-99); in encomio della lingua (fol. 101-
115). — Elogio di un cane chiamato Argante (fol. 11 7-1 18). — « De anun-
ciatione Lusus poeticus », preceduto da uno scritto in prosa (fol. 1 19-126).
— « De santo Ignatio Loiola ad aram B. me Virginis in monte Serrato
pernoctante » (fol. 127-134): versi latini: « Quisquis amat faveat; sic ae-
theris imperat ardor ». — Epigrammi latini, i più d* argomento religioso
(fol. 135-139). — Canzone sopra la Rosa: « Dunque al decembre in seno »
(fol. 130-144). — Orazione*- della salutifera morte di Cristo (fol. 145-154).
€ Gregorii xin Pont. O. M. Laudatio habita in annuis eius Parentalibus
a Leone Sanctio S. I. in aula maxima Collegii Romani. Viterbi, apud. Di-
scipulos, 1618 » (stampa) pp. 22.
Cart. in 8, sec. XVII, ff. 54 e 22. Leg. in mezza membr. Provenienza : Strozzi, num.
187 dei mss. in 4.
« M. 71 Ciceronis ad Quintum B. fratrem liber de oratore feliciter ad domini
nostri Yhesu Cristi laudem incipit »; è precisamente il De oratore, con
lacune e trasposizioni ; e Y Ora/or dalle parole « Multoque robustius quam
hoc umile ». Cfr. ORELLI, i, 420, cit. da Galante, Index codd. classk. latin.,
Membr., in 8, sec. XV. ff. 65, con titoli in rosso, la prima lettera iniziale miniata, e le
altre in bleu. In fine: M. T. Ciceronis ad Quintum B. fratrem liber de oratore expli-
cit prò nobili a 2 facondo ceberarumque scientiarum peritissimo iuvene Matheo Simonis
Philippi domini Leonardi de Stroccis de Forentia per me ser Arabroxiura ser Iacopi
de Mamdis de Mediolano scriptus a. d. MCCCCXVIII die tertia mensis Augusti. Deo
gratias. amen »: e più sotto « Histe liber est mei Matthei Simonis Philipi de Strocis ».
Sulla prima carta, infatti io stemma degli Strozzi ; sotto di esso « ex munere rev. Do-
mini Ludovici Fior. 1574 mens. iun. », e sul margine posteriore « Bened. Var-
chii », a cui dunque appartenne il codice. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi,
num. 185 dei mss. in 4.
e Fioreto sopra a tre chanzoni di Dante deto Chonvivio » . « Sichome dicie il
filosafo nel primo de la filosofia » | « la cui propria ragione è nel segre-
tissimo della divina mente ».
Cart., in 8 quadrato, sec. XVI, ff. 86. Come carta di custodia è una lettera con un con-
sulto di diritto canonico (sec. XVII). — Leg. in cart. Provenienza: Strozzi, num.
236 dei mss. in 4.
Dante, Vita Nova : « Chomincia i sonetti di Dante cholla prosa e chomento
CI. VI, num. 185.
Pag. 335.
CI. VI, num. 186.
CI. VI, num. 187.
FIRENZE 159
fatto per lui detto sopra. E detti sonetti, cioè la loro significhazione » |
« Explicit liber vite nove damtis Alligherii poete fiorentini. Deo gratias »
(fol. 1-46). — « Comincia um trattato di nobiltà chonposto da messere
Buonachorso da Monte Magnio. Spesse volte appresso di nostri antichi è
stato dubbio » | « sia più nobile in nella vostra semptentia si rimette.
Finis » (fol. 50-76).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 76, con 1' iniziale della prima carta miniata, e sul margine an-
teriore uno stemma di famiglia. Sulla prima membrana di custodia un ex librìs in cui
a noi venne fatto di leggere solo la data, 1466. Leg. in assi coperte di pelle impressa.
— Provenienza : Strozzi, num. 250 dei mss, in 4.
CI. VI, num. 189.
Poggio, Le due invettive contro il Filelfo, adesp. e anepigr. (fol. 1-23). — Pog-
gio, Epistola a Pietro Tommasi, XIII kal. septembris 1446 (fol. 27-37). —
c Oratio domini Leonardi habita coram Alfonso clarissimo Aragonum
rege per dominum Iulianum de Avan<;atis » (fol. 38). — « Ianno9Ìi Manet-
ti et Honofrii Parenti florentinorum legatorum oratio ad Alfonsum claris-
simum Aragonum Regem in nuptiali unici filii incliti Calabrie ducis cele-
bri tate incipit » (fol. 39-45). — « Oratio de laudibus et utili tate obtrecta-
torum », adesp. (fol. 46-50). — Andrea [ftoccaccini], orazioni latine varie,
« exercendi ingenii », « ad presidem », « ad pretorem », e molte lettere
scritte per ufficio in nome della Repubblica fiorentina (fol. 55-136).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 136. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, num. 330
dei mss. in 4.
CI. VI, num. 190.
A. Francesco Grazzini, detto il Lasca, alcune novelle : cfr. Le Cene, ediz. Ver-
zone cit., pref., p. xxxii-xxxni.
Cart., in 8, sec. XVI ff. 1 10. Leg. in cart. Provenienza : Strozzi, num. 353 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 191.
Benedicti Mafìci opuscula varia: « Opuscula huius voluminis: De moribus 110-
strorum temporum ; De futuris eventibus rei rustici ; Epistola super pro-
verbio amicorum : omnia comunia ; Epistola consolatoria ; suasoria ut ser-
vetur constitutio d. Martini Papae V de oratoribus ; Fabella moralis et
faceta ».
Membr., in 16, sec. XV, ff. 88. Leg. in membr. — Provenienza : Strozzi, num. 430 di
mss. in 4.
CI. VI, num. 193.
c Comincia uno tratato d' amor. Legetemi amanti, amanti, et riconoscendo
qui meco e nostri errori » | « e duri tormenti in istrani e diversi paesi
lontani <». Dialogo tra Filomeno e Pulidoro.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 27, con rubriche rosse. Leg. in assi coperte di pelle impr. — '
Provenienza : Strozzi, num. 486 dei mss. in 4.
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IÓO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VI, num. 194.
Il Novellino : « Questo libro tratta d' alquanti fiori di parlare, di belle cor-
tesie et di bei risposi et di belle valentie et doni, secondo che per lo
tempo passato hanno fatto molti valenti huomini ». Finisce, mutilo alle
parole « intra quali li monstrarono palle di », della novella LXXX. —
Precede la tavola delle novelle.
Cart., in 8, sec. XVI, fi*. 92. Leg. in membr. — Provenienza : Stronzi, num. 489 dei
mss. in 4.
CI. VI, num. 195.
Manca anche nel Catalogo ms. Fossi un codice con questa segnatura.
CI. VI, num. 196.
Raccolta di facezie: « I conte di Condiglia, inbasciadore del Re di Spagna
a Papa Innocentio octavo » | « era fatto chome el ghambero inferendo che
haveva fatta la ragione al chontrario ». — Seguono, d' altra mano, altre
facezie, specialmente di m. Nicola Angelio dal Bucine, e di suo figlio Theo-
doro, a cui il codice è appartenuto. — In fine molte sentenze latine e
italiane.
Cart., in 8, sec. XV e XVI, ff. 100. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi,
num. 501 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 197.
Cicerone, alcune Epist. ad Fornii, (fol. 1-47): in fine: « Harum epistularum finis
Tullii Ciceroni* utilium electarum per egregium ac virum famosissinium
Guarrinum Veronensem, quas si diligentissime frequentabis summum tibi
procul dubio afferet decus, plurimumque utilitatem » . — Epistole varie (fol.
47-9 ) • « Guasparrinus pergamensis Andreae Iuliano » ; « Leonardus Are-
tinus Colutio s. » ( 2 : cfr. Epist. X, 4 e I, 3 ) ; « Francischus Philelphus
Alberto Enoch ». — « Epistola gloriosissimi principis Sigismundi Roma-
norum imperatoris per dominos florentinos destinata » (fol. 49-50 ): Floren-
tiae, XI kal. Maias, mcccc°xxxviii ». — « Epistola magnificorum domino-
rum Florentie ad illustrem et excelsum dominum dominum Francischum
Fuscharum Venetiarum ducem » ( fol. 50-5 1 ). — « Epistola. . . Phylippi
Marie ducis Mcdiolani. . . ad Rev. d. Nicolaum de Bononia tituli S. Crucis
dignissimum episc. cardinalem » (fol. 51). — « Leonardus Aretinus Pogio
sai. die. (fol. 51-53: cfr. Epist., in, 5). — « Canzone morale de magistro
Anthonio da Ferrara dolendose de la morte de messer Francischo Petrar-
cha, credendo che fosse morto. Io ho già lecto el pianto de Troyani »
(fol. 53-55). « Sonecto nel quale risponde messer Francescho a maestro
Anthonio da Ferrara a la sopradicta Cannone. Quelle piatose rime in ciò
[sopra; alitcr: in cui] m* acorsi > (fol. 55-56). — « Carmina edita... per
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FIRENZE 1 6 1
clariss. in eloquentia ac fecundissimum virum Anthonium Panormitam » .• i,
Elisia auricomas inter pulcherrima nimphas; 2, Carmina sancii c/ari do-
mini nostri Jhesu Chris ti : O Jesu Christe pretiose clare (fol. 56). — « No-
vus tractatus de compositione Rhectorica editus per magistrum Gasparri-
num pergamensem » (fol. 57-62). Finisce mutilo, colle parole: « tota au-
tem insula modica » . — Epistola : « Giiasparrini pergamensis Andree Iu-
liano » (la stessa già indicata precedentemente); « Guarrini Veronensis
suavissimo Iohanni Lamole » ; « Francischus Philelphus Alberto Enoch » ;
« Antonius Panormita Nicolao de Malpilis » ; « Pogius Guarrino Veronen-
si » (mutila: fol. 65). — Alcune sentenze latine (fol. 66). — « Epita-
phium Dantis fiorentini poetae in urbe Ravenne » (fol. 68). — Rivela-
zione di Teodoro giudeo a Filippo Argentario: adesp. e anepigr. : » Tem-
poribus piissimi imperatoris Iustiniani fuit vir quidam » (fol. 69-72). —
Le solite lettere di Lentulo al senato romano, e di Pilato a Claudio (fol.
73-4). — « Epistolae (2) Ignatii discipuli beati Ioannis Evangeliste ad eun-
dem Iohannem » , e un* altra lettera di lui alla Madonna, colla risposta di
questa (fol. 74-75). — « Epistola sancti Geronimi presbiteri ad Rusticum
monachum de superandis et mundi istius illecebris fugiendis » (fol. 75-6).
— La sentenza contro Gesù Cristo (fol. 76). Cfr. Galante, Index codd. classic.
latin., pag. 366 sg.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 76 num. A c. 66 sgg. sono lasciate in bianco alcune pagg. per
le « Epistolae Simonis Poggini notarii fiorentini », che non vi sono trascritte altri-
menti. Leg. in mezza mcmbr. Provenienza Strozzi, num. 505 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 198.
Un frammento di poche righe da « hdius Celsus de bellis civilibus C. Caesa-
ris. lib. IX »: « Tubero cum in Africam venisset » | « eo loco cogit »
(fol. 1 ). — M. T. Cicerone, orazioni « de laudibus Magni Pompeii »; « prò
Archia poeta » ; « prò rege Deiotaro » ; « prò Marco Marcello » ; « prò
Q. Ligario »; « prò Publio Quintio » (con lacune) (fol. 2-59). — « M.
T. Ciceronis, de somnio Scipionis » (fol. 61-67). — « Guarinus Veronen-
sis Florio Valerio s. pi. d. Si vales gaudeo. Non sine causa factum esse
certe scio quod diphtonganda vocabula te velie intelligo » (fol. 70-73).
— Due lezioni adesp. [ma del Fifc/fo], « in publicae lectionis initio » e « in
principio lectionis ethicorum » (fol. 74-76). — « Lepidi Comici [L. B.
Alberti'] Philodoxios fabula » (fol. 78-89: cfr. Bahlam, in tcntralblatt f. Bi-
bliotheksivescn y XI, 174). — Regola di prosodia e metrica lat. (fol. 90-96).
— Ovidio, Epist. di Saffo a Faone, adesp. e anep. (fol. 97-101 ). — « Ian-
nocii Marniti oratio funebris in solemni Leonardi Historici, Oratoris ac
G. MAZZA TINTI — Manoscritti delle Hibliotechc iV Italia, \\\ \\
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IÓ2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Poete laureatione » (fol. 102-125): cfr. Bruni, Epist. I, LXXXIX sgg.; e
per tutto il codice, cfr. Galante, Index codd. ctassic. latin., pag. 339.
Cart. (le ce. 61 e 69 memb. ), in 8, sec. XV, ff. 125, con le rubriche e le iniziali in
rosso. Log. in mezza membrana. Provenienza : Strozzi, num. 563 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 199.
Raccolta di proverbi fiorentini, ordinata alfabeticamente secondo la prima
parola.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 131. Leg. in cart. — Provenienza: Strozzi, num. 578, dei
mss. in 4.
CI. VI, num. 200.
c Incominza V amorosa opera de Hippolyto e Lionora, come dopo un strano
caso, amore li apparechiò la gratia » | « malanconia, piacere, animo, pau-
ra, dolore e dolzeza » (fol. 1-17). — Sonetto: Chi voi bella Victoria e star
sicuro (fol. 17). — Elegia: Agilità fanciulla molto ornata (fol. 18-21). —
L. B. Alberti, Echatomphila : t Parmi officio di pietà e di humanità » | « qui
compie il consiglio de la savia Echatonphila verso le inamorate donne »
(fol. 22-49). Precede la dedicatoria a Nerozzo Alberti — Segue la canzone:
Cruda, silvaggia, fugitiva e fiera (fol. 49-51).
Cart., in 8 obi., sec. XV, ff. 51. L' incipit e la lettera iniziale della novella miniati; e
le parole iniziali dei capoversi della scrittura dell' Alberti colorate in rosso e bleu. Leg.
in assi coperte di pelle finamente impr. con tracce di nastri di velluto. — Provenien-
za: Strozzi, num. 680 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 201.
Franciscus Zephyrus, Ragionamento lat. di Palla Strozzi « de quiete animi ».
Gli altri interlocutori sono P. Vergerio e Leonardo Aretino. Lo scritto è
dedicato a Lorenzo Strozzi. « Multi fuerunt in civitate nostra summi et
excellentes viri | aliis omnibus magis contentus, proxime foelicitatem ac-
cedit ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 59. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 606
dei mss. in 4.
CI. VI, num. 202.
Poesie latine e volgari di Giovanbattista Sanga, del quale è a c. 32 una let-
tera in data di Roma, 16 maggio 1521. — Precedono alcuni motti me-
morabili di membri di casa Medici o di loro clienti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 39 num. e molti bianchi inseriti tra la c. 30 e la 31. Leg. in
mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 702 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 203.
« Incipit orthographia Gnas[parrini Barzizii], Quoniam recta scriptura | in vel
con L vel R composite sibi mutant » (fol. 1-24). Seguono poche righe
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63
sulle proposizioni e « De quatuor temporibus latinorum doctorum qui
post Romam conditam fuerunt ». — c Declamatio Collutti Pieri cancelari
fiorentini. Lucretia Spurii Lucretii filia | ut vitam meam sibi persuadeant
impudicis licitam fore vitam » (fol. 25 e sg.) — « Oratio legatorum bar-
barorum ad Caesarem qui ad genua provoluti verba in hanc fecere sen-
tentiam »; e segue la « Responsio Caesaris ad praedictos legatos > (fol.
26 e sg.). Sono estratti dai Comment. Iulii Celsi de vita Jul. Caes., lib.
Vili. — « Rhetorica Guasparini pergamensis. Cum omnis commodae ac
perfectae elocutionis praeceptio | ad omnes res honestas fiammato studio
rapiebatur » (fol. 27-33). — De difFerentiis sermonum (fol. 33-40: cfr.
Keil, Gramm. lat, supplem. pag. 2 75 esgg.). Precede questa nota: c Re-
peri autem in antiquissimo codice libellum de difFerentiis fuisse Ciceronis
non satis mihi constat, quia tamen utilis visus est et huc explanandum
deduxi: haec verba sunt Colliitii cancelarii fiorentini de difFerentiis Cice-
ronis in rebus dubiis ». — Serie di proposizioni, avverbi, congiunzioni,
ecc. latine, con la traduz. ital. (fol. 41-45). — Epistola adesp. : « Cum
redeunti mihi ex scholis ser Georgius herus meus litteras tuas redderet |
secundae epistolae materiam tuam non defuturam certe scio. Vale » (fol.
46 ). — Versione lat. dell' epistole di Bruto, fatta da Rinuccio Aretino, con
lettera dedicatoria a Lorenzo de* Medici e Nicolo v (fol. 46-54). — Epistola
adesp. e mutila su la morte di Giovanni Lamola (fol. 55). — Elenco di
sinonimi latini (fol. 56-62). — Cfr. Galante, Index codicum class, lat. cit.,
pag. 339-
Cart., sec. XV, in 8. ff. 62. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, mini. 741.
F. Diodato da Cento Agostiniano, « Discorso in materia dello Sternuto », al-
l' emin. e rever. sig. il s. r Cardinale Alessandro Cesarini.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 15. Leg. in pelle, con impresso lo stemma del card. Cesarini.
— Provenienza : Strozzi, n. 744 dei mss. in 4.
« Incipit tractatus de duobus invicem diligentibus compositus per dom. E-
neam [Piccotomini] rogatu dom. Mariani Soxini doctor. Senens. ». Prece-
dono le sue lettere dedicatorie a « domino Guaspari domino Novicastri
Cesario cancellano » e « ad dominum Marianum » (fol. 1-59). — Epistola
ovidiana di Saffo a Faone (fol. 60-64): cfr. Galante, Index codicum classico-
rum latinorum, pag. 341.
Cart., in 16, sec. XV, ff. 64, sulla prima carta di custodia: « 1612 delli Heredi d'An-
drea di Raff. di Rinieri di Nicolò Giugni ». Leg. in pelle impressa. — Provenienza:
Strozzi, n. 768 dei mss. in 4.
dei mss. in 4.
CI. VI, num. 204.
CI. VI, num. 205.
164 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VI, nura. 206.
Osservazioni o annotazioni sopra il Decamerone del Boccaccio ; adesp.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 70. Leg. in raembr. — Provenienza: Strozzi, n. 280 dei
mss. in 4.
CI. VI, num. 207.
« Comincia la satira decta Corbaccio per lo copioso poeta fiorentino Io. Bo.
da Ciertaldo a utilità maximamente de* giovani e* quali con gli occhi
chiusi troppo fidandosi di se medesimi per li non sicuri luoghi si mettono».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 98. Leg. in pelle impressa. — Provenienza: Strozzi, num.
825 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 208.
M. 71 Ciceronis, De oflficiis libri ili r con copiosissime note marginali, specie
nel I libro (fol. 1-101). — Tre lettere ad Famil. : I, 6; IV, 5 e 6 (quest'ul-
tima mutila). Cfr. Galante, Index codicum classicorum latinorum, pag. 341.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 104 scr. e num. e 6 bianche. Su una membr. di custodia è il
racconto di un sogno avvenuto nel 1469. Leg. in mezza membr. — Provenienza:
Strozzi, num. 834 dei mss. in 4.
CI. VI, num. 210.
c Orario habita Pisis Kal. Novembris a. MDCLXXXIX in solenni instaurata-
ne studiorum qua viris literatis omnem terram patriam esse demonstra-
tur » (fol. 1-34). — Orario in laudem. d. Ioannis Evangelistae habita a
Victorio Martirio in almo Pisarum Athenaeo » (fol. 38-45). Seguono, a ce.
46-48, alcuni versi italiani e latini di Gaetano Pucci e Ippolito Martini.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 48. Leg. in pelle impressa in oro. — Provenienza: Bibliote-
ca Mediceo Palat., n. 281.
CI. VI, num. 211.
Oratoriae Artis seu Rethoricae Institutiones ».
Cart., in 16. sec. XVIII, IT. 41. Leg. in membr. « Ex biblioth. Cler. Rcgul. Theat. ».
CI. VI, num. 212.
Trattato dell'arte oratoria. Ha in fine la data di Perugia, 31 gennaio 1730.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 91. Leg. in cart. « Ex bilioth. Augustinianorum Cortonen-
sium, 1788 ».
CI. VI, num. 213 bis .
Idea panegirici : trattato del panegirico.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 181. Leg. in membr. Provenienza: € Ex biblioth. Nosocomii
S. M. Novae ».
CI. VI, num. 214 bi8 .
« De sex Musarum considerationibus » ; « de multis anni considerationibus » ;
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c de proverbiis » ; « de amore multisque rebus ad amorem pertinentibus » ;
de ximicitta; « de virtù tum divisione » : « de philosophi et philosophia » ;
e de Hebdomade ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 100. Leg. in membr. — Provenienza: Mediceo-Palatina.
CI. VI, num. 215.
c Discorso intorno alle figure dell' Oratione » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 99. « Questo libro è di me Giulio Medici, fiorentino ». Leg.
in una membrana che è un frammento di ms. ebraico. — Provenienza: Mediceo-Pa-
latina, 271.
CI. VI, num. 218.
« Argenide di Gio. Barclaio, tradotta dal rev. p. abbate don Niccolao Baccelli,
fiorentino » : mutila in fine.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 336. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Bibl. Cisterciense.
CI. VI, num. 220.
« M. Severini Boetii viri consularis de philosophiae consolatione », nel testo
curato da N. Cresci per l'edizione Giuntina del 1507. Come in questa,
precede la lettera del Cresci ad Antonio Lanfredini.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 127. Leg. in membr. — Provenienza : Biblioteca Cisterciense.
CI. VI, num. 221.
« Mundus descriptionum, sive descriptiones rerum omnium quae sunt apud
illustres latinae linguae scriptores solutae numeris oratione ad mundi exem-
plar digestae, indicatis breviter auctorum locis, auctore P. Francisco Bri-
vio e societate Iesu ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 261. Leg. in carta. — Provenienza: Mediceo-Palatina, num.
413.
CI. VI, num. 222.
Mancava già al tempo del Follini : cfr. il suo Catalogo illustrativo dei manoscritti delle
prime classi della Magliabechiana^ in Fondo Nazionale, II, II, 268. bis
CI. VI, num. 223.
« La Carcere Spartana, del dott. Gio. Battista Catanzari da Strongoli di Cala-
bria al ser. mo Prencipe Leopoldo di Toscana », colla data di Livorno, 2
gennaio 1661. — Seguono dello stesso alcune ottave « Il forzato contrito ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 197. Leg. in carta. — Provenienza : Mediceo-Palatina num.
412.
CI. VI, num. 224.
« Luoghi rettorici del sig. Sfortio Frosini in Pist. a ».
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 16. Leg. in cart.
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166 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VI, num. 225.
Orazione di Giovanni Lattanzio Inghirami su 1* Ordine militare di Santo Ste-
fano : dedicata al Granduca con lettera di Firenze g marzo 1728.
Cart., in fol., autogr., ff. 9 col taglio dorato. Leg. in pelle con impressioni in oro e stem-
ma granducale. — Provenienza : Mediceo- Palatina, num. 280.
CI. VI, num. 227.
c Oratione di Giovamòatista Strozzi al serenissimo Doge di Venetia » . Com. :
La maravigliosa vostra città ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 20. Leg. in cart. — Provenienza : Mediceo- Palatina, num. 282.
CI. VI, num. 228.
« Rhetoricarum institutionum epitome, auctore P. Carolo Valguamera e Soc.
Iesu ».
Cart., in 16, sec. XVII, pp. 114 scritte. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo- Palati-
na, num. 413. Testo incompleto.
CI. VI, num. 229.
Altro esemplare del ms. precedente.
Cart., in 8, sec. XVII, ft. 120 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo-Palatina,
num. 4I3. Testo integro.
CI. VI, num. 230.
« La consolazione ai carcerati, discorso di prete Cosimo Spada fiorentino,
composto e recitato da lui in prigione ai suoi compagni afflitti e dedica-
to al Serenissimo » . — t II trionfo di Cristo » , predica adesp. : auto-
grafa e in copia. — t II tempio di Dio » , panegirico in onore di S. An-
drea Corsini di prete Cosimo Spada, recitato il 7 gennaio 1677 e dedicato
al principe cardinal Francesco Maria de* Medici. — Orazione accademica
sul Natale ; adesp. e anep. — Discorso su s. Antonio eremita ; adesp. e
anep. — * Discorso fatto alla lavanda la sera del Giovedì santo V anno
1679 ». — c Invito a' prencipi christiani per la continuatione della sacra
Lega all' espugnatione di Bisantio del padre Francesco Mandarini dell' or-
dine de' predicatori »: dedicato al cardinal Francesco Maria de' Medi-
ci. — « Orazione fatta dair ili. e clariss. Senatore Auditore Ruberto Pan-
dolfini neir apertura del general squittino V anno del nostro Signore 1682:
imperante serenissimo Cosimo 3 Etruriae magno duce vi ». — Panegi-
rico di S. Nicolò ; adesp. e anep. — Panegirico in lode di S. Antonio di
Padova. — Orazione funebre del p. Franeesco Nostclli per la morte di Giu-
lio Cesare Pallavicino cav. della religione di S. Giacomo. — « Oratio de
s. Johanne Evangelista », ma in volgare.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 120 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza: Me-
diceo-Palatina, num. 428.
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FIRENZE 167
CI. VI, num. 233.
Orazione e supplica al Granduca Giangastone di Giov. Francesco Nenci « a
favore di Francesco suo genitore per ottenere un ufizio perpetuo di que-
sta città per detto suo padre » . : — « Orazion panegirica in loda dell' A.
R. di Gio. Gastone Gran Principe di Toscana, detta nell* Accademia de-
gli Apatisti di Firenze il dì 23 febbraio dell'anno 1719 da Gio. Frane.
Nenci cittadin fiorentino ed Accademico degl' Apatisti e degl' Inesperti
di Pisa ». — 1 Florentia illas bonarum artium inventrices Athenas, ut
appellat Cicero, partim aemulata est, partim etiam superavit : oratio »» ; e
carmi e poesie su lo stesso argomento degli alunni del Collegio Lauren-
ziano. — « Lezione accademica di Alessandro Marchetti fra* pastori della
romana Arcadia Alterio Eleo, accademico fiorentino e della Crusca, fatta
per recitarsi nell'Accademia de' Risvegliati di Pistoia il di 22 agosto
1703 ». — « Dialogo sopra la celeberrina (sic) compagnia delle lesine,
compilato per M. Giuntino Fuligniati 1' anno della carestia, ad instantia del
s. Lupardo Ramarrini da Carpineto, optimo fautore et restauratore soler-
tissimo di quella » . — Cicalata, adesp. e anep. : « Spalancate pure a vo-
stro piacimento 1' orecchie | Che vi daranno almeno qualche diletto Le
monachine quando vanno a letto ».
Cart., in fol. e in 8. sec. XVII e sg., ff. 130 scritti da più mani. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Mediceo- Palatina, num. 187.
CI. VI, num. 234.
c Serenissimi Hetruriae Principis Ferdinandi Medicis Genethlicon [carmen],
auctore Francisco Silio fiorentino » . Precedono un epigramma alla Grandu-
chessa madre, e altri due al Granduca. — « Delle lodi del ser. Granduca
di Toscana Ferdinando I, oratione di Gio. Battista Strozzi », dedicata « a
Madama* Chistiana di Loreno Granduchessa di Toscana ». — « Rime nel-
le realissime nozze del ser. don Ferdinando Medici et Madama Cristina
Lottaringia Granduci di Toscana. Nelle quali ancora si contengono e la
superbissima entrata e gì' archi trionfali, i tornei meravigliosi,, le solen-
nissime feste, gì' apparati ricchissimi, le sontuose livree e la bellissima
processione fatta nella translatione del corpo di s. Antonino Arcivesco-
vo di Firenze; tutto descritto e composto da 1' ecc. le dottore m. Pietro Re-
nieti da Bassano, in laude della Casa Medici et Lorena et dedicate alli
ser. mi Sposi ». La lettera di dedica delle rime a Madama Cristina è di
Alessandri Santi.
Cart., in fol. e in 8, sec. XVII. ff. scritti 69. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo-
Palatina, num. 426.
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i68 Manoscritti delle biblioteche d* italia
CI. VI, num. 235.
Miscellanea di prose burlesche. — « Sopra del bellissimo dubbio proposto se
sia cosa biasimevole scriver poemi o altri lunghi componimenti sopra di
queste nuove imprese o successi moderni ». — « Sopra del bellissimo
dubbio proposto se con ragione Vergilio desse luogo alla povertà fra di
quelli altri mostri avanti le porte dell' inferno ». — « Origine dell* Acca-
demia o adunanza nominata Arsura » . — Orazione degli Accademici Ar-
si. — « Cantata del sig. Antonio Fineschi da Radda che fu il termine del-
l' Accademia dell' Arsura. Eterna memoria Dell' Arsi facciamo, Su lieti
cantiamo Di quest' alta gloria » ecc. — « In lode del cacio, cicalata fat-
ta da Michelanghiolo Bonarroti nella Accademia della Crusca in occasio-
ne della cena che fanno ogn' anno, detta la beccaficata ». — « Declama-
zione sopra un gattino, nato di poco, che fu ammazzato dalla gatta». —
c Lamento d' un topo preso e trafitto dalli spontoni della trappola : de-
clamazione ». — « Soliloquio fatto dal padre fra Antonio Saracini alle mo-
nache di s. Pietro a Monticelli la mattina di s. Giuseppe ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 64 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza : S.
Maria Novella.
CI. VI, num. 237.
c Orazione di Scipione Ammirato ai beat. mo et sant. mo Padre et sig. r nostro
Clemente vili, detta Clementina terza »: con lettera di dedica a Cristina
Granduchessa di Toscana, in data di Firenze 2 marzo 1596. — « Orazio-
ne funerale di Scipione Ammirato recitata in una compagnia ove l'esequie
del ser. Cosimo Medici Gran Duca" di Toscana si celebravano di sabato
sera il dì 22 di maggio 1574 ». — « Oratione recitata alla presenza del
ser. G. D. di Toscana e Gran Maestro dell' Ordine di s. Stefano dal ca-
valier Cosimo Cellesi nel Capitolo generale dell' anno 1 641 ». — « Ora-
tione nel Capitolo generale dell' ili. et sacra religione di santo Stefano,
recitata dal cavaliere Atto Sozzi/anti». — «Cosmo Medicio Florentinorum
et Senensium maximo Duci T/ieop/irastus Laganius S. P. D. » . Segue la sua
« Oratio de laudibus Iuris Civilis scientiae habita Pisis in aede divae
Mariae in initio novi studii ». — « Trattato in Laude della conceptione
di Maria Vergine » di « Ciaco (?) Octaviani al Sale » e dedicato « Al-
l' ili. et ecc. signor el sig. Duca di Firenze et di Siena ». Segue un in-
no dei « Peccatores ad Virginem. Ecco qui e' tuoi figliuoli madre dilecta
Prostrati 'n terra in gran timore et fede » ecc. in tre ottave. — « Predica
del buon governo di Lelio Tolomei senese della compagnia del Giesù, fat-
ta in Lucca nella sala pubblica del pubblico Palazzo alla presenza de' si-
gnori Nobili di quella Repubblica 1' anno 1599 il dì 22 marzo ». — - Ser-
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FIRENZE
mones, del 1537. — « Compendio della assunzione della Madonna, 1524»;
dedicato « Alla ill. a et sereniss. a Altezza di Firenze et di Siena domina
S. colendissima » da « Giaco ( ? ) Ottaviani al Sale » . — « Memoria di do-
ve sia venuto il nostro ss. mo Crocefisso cavata da un libro di ricordi del-
la ven. compagnia di s. Lucia sul Prato della città di Firenze ».
Cart., in 8, sec. XVI, flf. 24^ scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza : Medi-
CI. VJ, num. 238.
« Orazionii, discorsi e trattati vari » . Cioè : « Oratione delle laudi del ser. mo
Cosimo de Medici Granduca di Toscana, fatta in Firenze a gli Accade-
mici Alterati da Bernardo Davanzati detto il Silente. Dall' autore rivista
et corretta. Questa copia è di mano d' Antonio Buonaguidi » . — « Diceria
in lode del Piegato, Accademico della Crusca, dopo aver deposto l'ufizio
delTArciconsolato » . — « La Fenice de' giovani, Stanislao Rosta » , discor-
so accademico. — c Dichiarazione dell' orazione domenicale, di mano di
Niccolò di Frane. Carducci »; con molte correzioni autogr. — « Discorso
dell' agricoltura composto da Giovambatista Tedaldi », dedic. al Granduca,
Precede la tavola delle rubriche de' capitoli. — « Dialogo chiamato il
Vespro » di Baccio Tasio: interlocutori, Baccio Bettini, Luca Martini e
Alessandro Davanzati. — t Trattato dell'Archimia di m. Benedetto Varchi,
scritto d' ordine del Duca Cosimo ». — Vita di Nicolò Acciaiuoli scritta
da Matteo Palmieri. — Sonetto del cavalier fra Paolo Del Rosso al capita-
no Bartolomeo di Poggio: « Poggio amico et fratello in quel signore ».
— € Sermoni morali di Marsilio Fici?io fiorentino della stoltitia et miseria
delli huomini ad Iacopo di Piero di m. Luigi Guicciardini prudente et no-
bile cittadino fiorentino »: sono undici.
Cart., in 8, sec. XVI, flf. 227, scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza : Me-
ceo- Palatina, num. 413.
« Cicalate e orazioni »; cioè: « Orazion funerale in lode de' polli, del sig.
Lorenzo Franceschi senatore nell' Accademia della Crusca, cognominato
1' Insaccato », recitata nell' agosto del 1592. — t Origine di Ferragosto »,
diceria di Michelangelo Buoìiarroti, Accademico della Crusca detto 1' Impa-
stato, detta il 3 agosto 1594. — « Querimonia fatta dallo 'Nferrigno Ac-
cademico della Crusca (Bastiano de' Rossi) » nell'agosto del 1593- —
c Quintessenza del senso tropologico d' un sonetto che comincia — Mes-
simi gli stivali appiè d' un' arca — dello sbardellatissimo poeta Ganaiffe,
sottilizata per fra Ghirigoro Bighcri aromatario de' frati della Sporta »; 8
agosto 1610. — « Sogno di Pierfrancesco Giovanni nell' Accademia della
ceo- Palatina num. 283.
CI. VI, num. 239.
1 70 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Crusca detto Y Annebbiato ». — c Orazione in morte di Giov. Battista
Gelli Accademico fiorentino » ; adesp. : com. « Nuova et inusitata mate-
ria di lode » ecc. — < Oratione di m. Alberto Lollio nella universale alle-
grezza ricevuta dalla Republica Christiana per la liberatione deli* Isola di
Malta dall' assedio turchesco, all' ill. mo et r. mo Principe fra Giovanni Val-
letta mentissimo gran Maestro della religione gierosolimitana » . — « Ora-
tione del Varlungho recitata nelT Accademia de* Languidi contro alla ti-
rannia d' un pedante » . — « Qui comincia il primo capitolo d' Arrighctto.
Dirittamente a bene vivere la natura stessa ci chiama e ammaestra » ecc.
E notato in fine che questa copia è di mano di Bastiano de' Rossi, ac-
cademico Inferrigno.
Cart., sec. XVI e XVII in., in 8, ff. 186 scritti da più mani. Leg. in cart. — Prove-
nienza: Mediceo- Palatina, oum. 413.
CI. VI, num. 240.
t Incomincia il prologo sopra la vita del beato Ieronimo [Savonarola, marti-
re, doctore, propheta eximio e sua compagni beato Domenico da Pescia
et beato Silvestro da Firenze de V ordine de' Predicatori ». — c Tratta-
to della cognizione di se stesso di mons. Lodovico Beccadello arcivescovo
di Ragugia, all' ili. D. Ferdinando cardinale de Medici. Parte seconda » .
— c Philippi Arrighetti canonici poenitentiarij fiorentini sermo de lotione
pedum, habitus in Basilica Metropolitana, feria v in coena Domini ». —
« Variae variorum orationes »; cioè di Pier Vettori, Marti Nizzolii (habita
Parmae in funere Horatii Farnesii Castrensis Ducis), eiusdem, di Domeni-
co Sandonnini (Ad Paulum iiii), di Nicolò Guicciardini (allo stesso, initio
pontificatus ipsius), adesp. (in coena Domini), adesp. (habitae in Senatu
Geminianensi ), adesp. ( in honorem Tiberii Clarenti ), adesp. ( in honorem
divi Nicolai ), adesp. ( habita ex tempore in immatura morte rev. cardi-
nalis Ioannis Medicis ), adesp. ( de obitu Marci Seracenii Aretini episcopi
Volaterrani ), adesp. (in funere Ioannae Austriae Francisci Medicis magni
Hetruriae Ducis cognugis charissimae ), adesp. (in honorem divi Nicolai),
adesp. (in obitu Cosmi Medicis magni Hetruriae Ducis), adesp. (in fune-
re Benedicti Bonanni Geminianensis). — Predica, adesp. e anep. : « Quan-
do el mare è turbato, quando V onde rinbonbano » ecc. : fu detta nel
1 5 1 3 da fra Frane. Poliziano, e qui copiata nel 1527. — Predica t del
giorno dell' Ascensione » , adesp.
Cart*., in 8, sec. XVI, ff. 222 scritti da più inani. Leg. in cart. — Provenienza : Medi-
ceo-Palatina, num. 413.
CI. VI, num. 241.
c Carolo Medices S. R. E. cardinali amplissimo [carmen] Alexandri Papti ».
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FIRENZE
171
— « Ragionamento accademico di Francesco di Piero Rossermini nella pub-
blica allegrezza della città di Pisa per la venuta della ser. raa Vittoria
Granduchessa di Toscana ». — « Serenissimorum Principum Mediceorum
laudes ab Academicis Partheniis classis rhetoricae in fiorentino Soc. Iesu
Collegio expositae anno sai. 1696 ». — « Cicalata dell' innominato Paolo
Antonio de Frescobaldi, detta allo Stravizzo dell' anno 1707 ». — Graeca-
nica recitatio in fiorentino Carmelitano Tempio publice ac solemniter ha-
bita mense iulio anni MDCCXVI et regiae Celsitudini serenissimi Ioannis
Gastonis Magni Etruriae Principis ab Angele Maria Riccio eiusque disci-
pulis dicata ». — c Rime di Diomede Borghesi gentilhuomo del ser. Gran
Duca di Toscana, Accademico Intronato e lettor di tosca favella nello
Studio pubblico di Siena, nell' avventuroso nascimento del Serenissimo
Principe di Toscana »>. — Altro esemplare del Ragionamento del Rosser-
mini. — Cronologia dei vescovi della Chiesa, fino al 1622. — Fioretti trat-
ti dalle Historie della b. Margherita da Cortona. — Carmi di Giov. Bat-
tista e Cosimo Fedi, con dedica a Matteo Botti. — « Fasciculus florum in
obsequium serenissimi Hetruriae Principis Cosmi Medicei Mediolanum
invisentis ab hybla Braydensi Societatis Iesu collectus anno MDCLXIIII ».
— Carmi di Anton Francesco Colzi, accademico Paternio, al card. Leopol-
do de' Medici.
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. 255. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo- Palatina,
Discorsi e poesie varie volg. e lat. » ; cioè : a Discorso di Ridolfo Castra-
villa nel quale si mostra 1' imperfetione della Comedia di Dante contr' al
Dialogo delle lingue di Benedetto Varchi ». — Discorso di F. Guicciar-
dini su la corte di Roma. — « Rationes probantes doctrinam nobis prae-
dicatam a rev. p. F. Hieronymo esse a Deo ». — Carmi accademici, a-
desp. — Canzone di Michelangelo Serafini: « Oro od altro più degno Qual
ricca stella dammi » ecc. — Sonetti adesp., con questa rubrica di mano
del secolo XVII t Contro a Annibal Caro »: 1, Del crudo antropophago
e lestrigone — 2, Un vituperio de 1' humana gente — 3, Qual si con-
vieni senno e valor impari — 4, Arroganza degli huomini infinita — 5,
Lingua ria, pensier fello, oprar maligno — 6, Tue proprie doti sono a-
nima vile — 7, Di più lingue aspre e scorpio di più code — 8, Il mo-
stro di eh' io parlo e di eh' io scrivo — 9, Da la Marca asinina horribil
drago. — Canzone « credo sia del s. Nero del Nero »: Hor che il ciel
tutto che suole arder sempre. — Canzone adesp. : S' una beli' alma ar-
dente. — Ecloga; interlocutori, Montino e Manto: La pastorale et vene-
num. 365.
CI. VI, num. 242.
i72 Manoscritti délle biblioteche d' Italia
randa Pale. — « La Geva effetti contadineschi di Alessandro Alessandri
Accademico fiorentino »: Queste mie basse rime. — Canz. adesp. e anep. :
Fioretta io ho per mano una pollastra. — « Sopra del sig. Alfonso Pic-
colomini » sonetto adesp.: Qui giace Alfonso e '1 fausto e l'alterezza. —
Due sonetti di Curzio Marignolli: Fera stella crudel empia mia sorte —
Gente scapigliatissima et bizzarra. — Sonetto adesp. su la morte di A-
lessandro Buondelmonti : Quel di funesto e lacrimoso tanto. — Madrigali
adesp. e anep.: Fedel e bel cagniuol che tanto spesso — Senza forma
di ciel foco acqua 1 e terra — Hor che più ferma pace. — « Incomincia il
breve raccoglimento di ciò che in se superficialmente contiene la lettera
della prima parte della Commedia di Dante Alighieri di Firenze fatto per
m. Giovanni Boccacci P. F. »: ternari; <« Nel mezzo del cammin di no-
stra vita Smarrito in una valle V autore » ecc. : — della 2. a parte ; Per
correr miglior acqua alza le vele Qui V autore e seguendo Virgilio »
ecc. — della 3.* parte; « La gloria di colui che tutto muove In questa
parte V autore ». — « Capitolo exortatorio al Papa alla guerra contro i
i Venetiani »: Dunque avverrà che questi pantaloni De V incorrotta fede
ove siam nati ecc.
Cart., in 16, sec. XVI, e sg., ff. 149. Leg. in cart. — Provenienza: Mediceo-Palati-
na, num. 413.
CI. VI, num. 243.
Novella di Luigi Alamanni « tratta da una copia lacera et male scritta » ; de-
dicata c alla mag." 1 s. la sig. a madama Batina Larcara Spinola ». —
« Opera de misure diverse composta da Leone Baj>. ta Alberti fiorentino ad
instantia dello ili. Duca Borso Duca de Ferrara »: Cognosco che io fui
tardo in satisfar in questo opuscolo al desiderio vostro, ecc. — « Epi-
grammi » di Luigi Alamanni, . dedicati c alla Serenissima Madama, Mada-
ma Margherita », in data di Parigi 8 gennaio 1546. Com. : Del gran
Francesco V alta cortesia. — « La fisica d' Aristotile rivolta in terza ri-
ma da m. Bagolo del Rosso fiorentino e cavaliere hierosolimitano, sendo
prigione in Pisa »: precedono un sonetto suo a Bernardo Capponi e uno
di Braccio Guicciardini ; seguono due suoi sonetti A Dio e A Cristo, colla
data « nella fortezza di Pisa, 1565 ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 166 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza : Me-
diceo-Palatina, num. 413.
CI. VI, num. 245.
Vita di Filippo Strozzi, adesp.: « Nacque Filippo Strozzi in Firenze nel 1488
e fu al battesimo nominato Gio. B. a » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 79. Leg. in membr.
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FIRENZE 173
CI. VI, num. 246.
« Libro il de V epistole di Cicerone come le chiamono familiari » ; volgarizza-
mento adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 78. Leg. in cart.
CI. VI, num. 247.
Laurentii Vallae epistola De arte oratoria : « Credimus iam dudum a plerisque
viris | ad exercitationem accomoda. Vale » (fol. 1-16). — Guarini carmina
difFerentialia : « Dicitur esse nepos | cessum. Expliciunt versus differen-
tiales magistri Ghuarini veronensis viri famosissimi et eloquentissimi »
(fol. 17-20).
Cart., in fol., sec. XV, ff. 20. Leg. in cart.
CI. VI, num. 248.
De arte rhetorica ; trattato adesp. e anep.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 214. Leg. in membr. — Provenienza: S. Maria Novella.
CI. VII, num. 4.
Sonetto di Cesare Agolanti alla Croce: Ecco il trionfo ove humilmente altero
(fol. 3); e canzone del med. su lo stesso soggetto : Sacro tronco, del Sole
(fol. 4-9). Precede una sua lettera di dedica alla * Gran Duchessa di
Toschana madama Christina di Loreno » con la data di Firenze -20 apri-
le 1590.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 9. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 5.
« Canzone di m. Cesare Agolanti nella morte della serenissima Regina Gio-
vanna d' Austria Medici Gran Duchessa di Toscana, al serenissimo Gran
Duca suo consorte et unico mio Signore »: Col cor doglioso, illustri e
sacre Dive >.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 8. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 6.
« Sonetti di m. Cesare Agolanti nella morte del ser. Gran Duca di Toscana
Don Ferdinando de* Medici, al molto ili. sig. il sig. Antonio Del Bene
Senatore fiorentino ». Precede la lettera di dedica conia data di Firenze
25 marzo 1609. I sonetti son dodici :
1. Ahi, che sento! ahi, che veggio! ahi, chi dolore*
2. Ahi, che mi scoppia il cor. Vorria morire
3. Ferdinando mort' è ! Da questa sfera
4. Chi di pianto amarissimo non fonti
5. Misera Italia, Etruria in pianto accolta
6. E chi V altere e tante prove in seno
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174 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
7. Della sfera mortai sovr* al sereno
8. Serena toma ornai serena 1* alma
9. In dolcissimo rìso cangia il pianto
10. Tra la luce del ciel vaga e serena
1 1 . E pur ver eh* io ti sento e eh' io ti miro
12. E chi fia mai più lieta e fortunata
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 7 scritti. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 7.
« Stanze di m. Cesare Agolanti alla ser. Gran Duchessa di Toscana in lode
della Petraia »: con lettera di dedica in data di Firenze 11 gennaio 1594.
Sono, in tutte, 2 5 : la prima comincia : « Là dove innonda un ruscelletto
altero ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 8 e alcuni bianchi. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 8.
« La descrizione di Pratoiino del ser Gran Duca di Toscana, poeticamente
descritto da m. Cesare Agolanti fiorentino, dove si dimostra quello sia in
Pratoiino, et donde havesse tal nome, con inventione di favole d' intorno
alle sue maravigliose cose ; et come i suoi superbissimi fonti si chiama-
no ; et perchè i nomi che hanno, stati dati gli siano ; et a parte a parte
quasi quanto e che in quello si ritrova, con mille altre cose amorose ;
tutto con inventtione de V autore fatto e diviso in tre parti. Al ser. don
Francesco De Med. Gran duca di Toscana unico suo signore ». Prece-
dono a colori uno stemma (una pianta sopra un erto colle) col motto:
« Spero far frutto non pur fronde o fiori »; la lettera di dedica e due
sonetti dell' autore al Granduca: 1. Qual giovin donna che 'n suo speglio
mira — 2. Qual più sereno il ciel, V onda più chiara. Nel verso del fol.
10 comincia la prima parte della « Descrizzione di Pratoiino »: Già can-
tar gli augeiletti sento e V alba. Finisce : Splenderà in me con la sua
vaga luce.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 103. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 9.
Cosmi de Albertis carmina. Qua e là anche carmi di Raffaele Gherardi, fol. 9,
29; Carlo Gherardi, fol. 10; Lorenzo U ber tini, fol. 13; Agostino Dini, fol. 18;
G. B. Gherardi, fol. 25; Antonio Gherardi, fol. 25; frate Angelo Alberti, fol.
34; Ferdin. della Rena, fol. 39: son tutti indirizzati a Cosimo Alberti.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 41. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 10.
« Rime burlesche di Neri di Braccio Alberti ». Molte sono indirizzate a Mi-
chelangelo Buonarroti, Francesco Segaloni, Simon da Filicaia, Maddalena
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FIRENZE 175
Alberti ne' Filicaia, sua sorella, cav. Antonio Michelozzi, mons. Domeni-
co da Filicaia. A fol. 16 e sgg. è il suo poemetto «Il Michelaccio». A
fol. 34 una nota di « Casate fiorentine quali paiono consorti, mandate al
sig. Michelagnolo Buonarroti ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 54 scritti e molti bianchi. Leg. in membr. — Provenienza :
Marmi.
CI. VII, num. 11.
c I Trasformati, comedia di Scipione Ammirato academico Trasformato, detto
Proteo». Fe[derico Capodivacca, vecchio]. Giacomina, io non vo' che tu
ti meravigli ecc. In cinque atti. Autogr.
Cart., in 16, ff. 77. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 12.
« Il Dedalione, over Del Poeta [dialogo] : interlocutori , Dedalione e Tire-
sia » di Scipione Ammirato : con la dedica a mons. Girolamo Seripando
arcivescovo di Salerno, in data di Napoli 4 ottobre 1560. Autogr.
Cart., in 16, ff. 71. Leg. in membr. — Provenienza; Marmi. — Nel foglio di guardia è
questa nota di mano posteriore : « Gli interlt/cutori di questo dialogo sono due Acca-
demici Trasformati e quello che è chiamato Dedalione è mes. Francesco Maria Gui-
dano, et Tiresia é mes. Marino Cosentino. »
CI. VII, num. 13.
« Anacreonte poeta greco tradotto in verso toscano da Bartolomeo Corsini ».
Cart., in fol., sec. XVII, pagine 60. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 14.
c Anacreonte tradotto dai greco nel toscano idioma da Alessandro Marchetti
Accademico della Crusca » .
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 47. Leg. in pelle. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 15.
« Alla serenissima Madama Cristiana de Loreno Granduchessa di Toscana
signora mia colendissima, canzone * di Isabella Andreini comica gelosa :
Quando scendeste ad illustrare il mondo (fol. # i-5). — Epitalamio della
stessa alla stessa: D' amor T aria sfavilla (fol. 6-10).
Cart., in 16, autogr. ff. 10 scritti col taglio dorato. Leg. in cart. — Provenienza : Ma-
gliabechi.
CI. VII, num. 16.
« Il nuovo Risarcito Convitato di Pietra in versi composto. Al ser. signor
Prìncipe Leopoldo dedicato: autore, Gio. Batt. Andreini fiorentino, per li
Theatri detto Ideilo Fedele. » La lettera di dedica ha la data di Firenze 1 7
decembre 1651.
Cart., in 8, autografo, ff. 1 8 1 col taglio dorato. Leg. in membrana con impressioni in oro
— Provenienza : Marmi.
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176
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 25.
Canzoni e sonetti, per la maggior parte adesp. e anepigr. Eccone la tavola.
Fol. I. Magnanime donne in cui biltade
» 13. Venite pulzellette et beile donne
» 17. I' ti scongiuro per li sacri Iddei
» 19. Alta biita di quel collegio sancto
» 21. O me tapino che mai ti viddi al mondo
» 22. Morte comune et fin d' ogni tormento
» 22. O sancte sacre Muse che nel monte
» 25. Virtù cieleste in titol triomphante
» 27. O luce mia che puoi solo bearmi
» 28. Non so che far di me voglia fortuna
» 33. Lasso che farò io poi che quel sole
» 35. O specchio di Narcisso o Ghanimede
» 38. Sovente in me pensando come amore
» 42. Se d' amor quasi già per tucti detto
» 44. Lasso che quando ymaginando vengho
» 46. Fiere selvaggie et inhabitati boschi
» 48. Troviam di molti di memoria degni
» 49. Fur dodici anni et non mi parse un' hora
» 50. Amor che i suo' seguaci sempre aspreggia
» 51. Cara madonna, se per mio fallire
» 53. Qual nimpha in fonte, quale in ciel mai dea
» 54. O più bel viso che mai fusse al mondo
» 56. Che debbo far ? che mi consiglia amore ?
» 59. Cerbero invoco e '1 suo crudel latrare
.» 61. Quel anticho mie ben the tanto amai
» 65. Se all' amorosa fiamma el tristo core
» 67. Ispirito gientile o dei quor mio
» 68. Io guardo i crespi e biondi capelli
» 71. Or non sai tu che le promesse han rote
» 72. Morale d* Antonio Gttazalotti. Per gran forza d' amor commosso et spìnto
» 74. O sconsolata amara dipartita
» 75. Caldo et feroce amore il cor mi stringe
» 77. Piangiete donne et voi fideli amanti
» 80. O nobile et prudente giovinecto
» 80. Io veggio ben eh' amore e traditore
» 84. Quanto nel mondo inganna il creder V uomo
» 85. Or veggio ben che '1 buon servire è vano
» 86. Versi di Bernardo Cambini a papa Paulo II. Beatissimo Padre in cui si posa
» 88. Terzetti del prefato Ber. al ser. Re di Napoli. Prima eh' avanti alla tuo MaesUt
» 91. Per dar soccorso et far giusta difesa
* 93» O gratioso et pellegrin signore
» 93. Viver non posso più po' che fortuna
» 94. Fortuna, tu m' hai ridocto a tal partito
» 95. Amor, po' eh - m' ai fatto esser lontano
» 97. Venuta è P hora e 'l dispietato punto
» 99. Lo stato in che fortuna aspra et ria
» 104. Et s' egli è tardi a voler prò vedere
» 105 e sgg. Sonetti adesp. e anep.
Quasi ne V hora che ne V oriente
Fiera stella' se '1 ciel ha forza in noi
(Il seguito al prossimo
Volume)
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Goosl.
INDICE DEI CAPOVERSI
A
Acciò ritorni il sonno agli occhi miei, 45.
A che presidio amor vai si gonfiato, 45.
A che tante sagene, ah crudo amore, 44.
A fine di riposo sempre affanno, 150.
Agilità fanciulla molto ornata, 162.
Ahi bella libertà come tu ài, 13.
Ahi, che mi scoppia il cor. Vorria mo-
rire, 173.
Ahi che sento, che veggio; ahi, chi
dolore, 173.
Ahi lasso a quante fiere la sete toglio, 44.
A homo che cognosce tegno eh* aggia
ardire, 150.
Ai crudo amor, ormai che puoi di far-
mi, 45.
Ai folle e mortai vizio di lusuria, 47.
Aimè dolente quanto sento doglia, 34.
Aiutatemi per Dio, 19.
Al luogo del capitolo assegnato, 63.
Alma che fai che mille volta Torà, 46.
Alma chiara et gentil donna gradita, 68.
Alma, tu non rispondi, alma, noi senti, 45.
Almo beato sol che dolcemente, 1 1 .
Almo di Dio pastor sacrato et degno, 68.
Al monte santo Yhesù apparia, 19, 72.
Almo sacrato sol che scaldi intorno, 70.
Al nascer di Lucrezia il ferreo mondo, 49.
Al nome di Dio et di buon chomin-
ciare, 48.
Al padre al figlio allo spirito sancto, 17.
Al partirmi da voi tal doglia provo, 44.
Al poco giorno ed al gran cerchio
d' ombra, 150.
Alta biltà di quel collegio santo, 176.
Altissimo Signor ch'ai cenno solo, 126.
Alto ramo gentil sacrata prole, 69.
Alto signor ch'in su le chiome reggi, 68.
Alto signor in cui le fide braccia, 68.
Al tradimento non può riparare, 17.
Al vinto '1 vincitor po' eh' ei s' arren-
de, 10.
Alzando gli occhi e vidi Maria bella, 19.
Amai a la verdure, 123.
A Maria virgo pia, 19.
Amar non vo' te mondo pien di guai, 19.
Amico ad me si grato et tanto caro, 1 1 .
Amico mio poi eh' a' tolto moglie, 13.
Amico, quando tu sali a chavallo, 47.
Amor che i suo* seguaci sempre a-
spreggia, 176.
Amor che muovi tua virtù dal cielo,
,5 °*
Amor che nella mente mi ragiona, 150.
Amor che vide la mia donna sciolta, 44.
Amor ecco qui Y arco e le tue inse-
gne, 44.
Amor fortuna e '1 ciel han congiurato, 44*
Amor, ecco colei, 49.
Amore quanto diletto, 19.
Amor Giesù amore amore amore, 19.
Amor in voi si spesso mi trasforma, 45.
Amor mi fa parlar che m' è nel core, 28.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D f ITALIA
180
Amor mi spinge, amor qui m' atraver-
sa, 45.
Amor mi tira e son T'incarcerato, 46.
Amor pazzia salute delle genti, 10.
Amor per subiogarmi al suo imperio, 44.
Amor, po' che m > ài fatto esser lontano,
176.
Amor, poiché convien pur eh* io mi
doglia, 150.
Amor, poi che costei gli à Y arme pre-
se, 45.
Amor tu vedi ben che questa donna, 150.
Amor Yhesù coli* infocati dardi, 19.
Amor Yhesù perchè il sangue spargie-
sti, 19.
Angelo in carne humana electa e chia-
ra, 10.
Annibal, perchè fui più degno in vita, 144.
Anima bella, anima dolce et pia, 68.
Anima benedetta, 19, 77.
Anima che desideri, 19.
Anima ciecha pelle tue pecchata, 19.
Anima ingrata poi che vuo' seguire,
80, 81.
Anima mia deh torna a me, 19.
Anima mia dov' è la divozione, 23.
Anima mia tu hai di molti beni, 50.
Anima peregrina, 77.
Animoso gentil cortese e chiaro, 69.
Apre P uomo infelice allor che nasce, 87.
Apri le labbra mie dolcie signiore, 47.
Ardente d' amore, 19.
Ardo d' amore e per amor l'abbraccio, 19.
Argento et oro non vi dia affanno, 18.
Arroganza degli uomini infinita, 171.
Ascolta il parlar mio figliuol dilecto, 80.
Assai aggio cielato e ricoverto, 17.
Assai mi sforzo di guadangniare, 19.
Audite nova pazia, 19.
Aure benigne che talor spirate, 68.
Ave corpo di Cristo chonsagrato, 19.
Ave del verbo etterno gienetrice, 19, 80.
Ave dulcis, ave pia, 34.
Ave Gesù Cristo figliolo di Maria, 47.
Ave giglio di Dio sprendore acieso, 19.
Ave Maria gloriosa, 72.
Ave Maria Maria gloriosa, 77.
Ave Maria, o sancta genitrice, 76.
Ave maria reina dello etterno, 19.
Avendo a Dio rispetto, 19.
Avendo il chore tutto pien di letizia, 19.
Ave regina, vergene pura, 77.
Ave tempio di Dio sagrato tanto, 19.
Ave vero corpo di Cristo, 19.
A voi gran cardinal della romana, 69.
A voi padre onorato delle Muse, 68.
B
Baldin mio car, questi amorosi affanni, 70.
Bartolomeo apostolo beato, 12.
Beata sono e per nome Villana, 19
Beatissimo padre in cui si posa, 176.
Bella et chiara eletion più ch'altra bel-
la, 69.
Bella ghirlanda, bella donna, havesti, 79.
Bellezza rara fu senza pietà, 46.
Bembo, qui siamo u' la stagione altera, 10.
Benché il Rodan di voi oggi s' onori, 69.
Ben è cosa legiadra, 19, 77.
Benedetto ne sia lo giorno, 19.
Ben è folle colui che femmina ama, 13.
Ben è ver che più un' oncia di fortu-
na, 70.
Ben mille volte havea ristretto al core, 1 1 .
Ben pose el ciel ogni suo ingegno e
cura, 45.
Bettina mia tu mi burlasti, 49.
Bianca e vermiglia aurora, 86.
Bono, io vidi hier ser la donna mia, 70.
Borea ti condurrà nel lucente experio, 44.
C
Caldo et feroce amore il cor mi strin-
ge, 176.
Candidi gigli, deh per qual cagione, 83.
Cangia senso mortai, cangia soggiorno,
126.
Cantare vo' del dolze amore, 20.
Canti gioiosi e dolcie melodia, 20.
Cara madonna, se per mio fallire, 176.
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FIRENZE
Caro amico fedel, che di bontade, 70.
Castiglioa mio, io non conobbi ancora,
Cenni, chi à voler poder non ave, 150.
Cerbero invoco e il suo crudel latrare,
176.
Cercando vo el mio Yesù piangendo, 72.
Cercate pur del radiante celo, 82.
Che debbo far ? che mi consigli amo-
re ?, 176.
Che far potevo per la tua salute, 80.
Che fa' tu peccatore, 20.
Che fa' tu soddomito, 19.
Che sarà, donne, di voi, 49.
Che si fa or lungo V amate rive, 69.
Che subito timor nel pecto sento, 45.
Che tante veste, che tante anella, 49.
Che testimonio arai di tuo bellezza, 45.
Che ti bisogna, amor, con me questio-
ne, 45.
Chiaro signor di cui la penna mia, 68.
Chi desia di saper che cosa è amore, 49.
Chi di pianto amarissimo non fonti, 173.
Chi il paradiso vuole, 81.
Chi non cerca Yhesù con mente pia, 20.
Chi non sa dove amor 1' arco riponga,
83. *
Chi secreto non è seguendo amore, 83.
Chi segue gli amorosi e gran trophei, 83.
Chi sei non so, perchè?; che non ho
vita, 46.
Chi sei tu, Amor; or perchè stai quag-
giù, 45-
Chi serve a Dio con purità di cuore,
20, 80.
Chi si potrà tenere che non ami Iddio, 20.
Chi voi bella Victoria e star sicuro, 162.
Chi vorrà nel ciel salire, 20.
Chi voi con Giesò Cristo fare il varcho, 2u.
Chi vuole ballare arregoletto, 20, 80.
Chi vuole essere salvato, 20.
Chi vuol veder beltà chi leggiadria, 10.
Chi vuol veder gran cose altere et
nuove, 44.
Ciascun con Cristo ben chomunicato, 20.
Ciascuno amante che ama il signiore, 20.
Ciascuno con riverenza, 20.
Cinque sensi misero pegno, 20.
Ciò che m'incontra nella mente more, 17.
Cittadina del cielo anima pura, 69.
Cogniobbi nel principio che troppo al-
to, 83.
Col cor doglioso, illustri e sacre Dive,
173-
Coli* ortolano cominciai a usare, 12.
Col tempo passan gli anni e mesi e V o-
re, 10.
Come avrò mai a mio celeste fonte, 126.
Come dinanzi a Cristo fugirai, 20, 80.
Come farò giammai, 20.
Come il lungo servir portate in pace, 69.
Com'è il nostro sperar caduco e frale, 69.
Come la pace è chasa di letizia, 13.
Come mi pare più milP anni ogn' ho-
Comenci a Dio chi vole beni imparare,
23.
Come per dritta linià 1* ochio al sole, 47.
Com'è proprio di noi l'esser cortese, 69.
Com' esser puote mai se quel eh' hom
dice, 70.
Come v' ha fatto il ciel d* oro et d' o-
nore, 69.
Come vi fa favor la donna vostra, 70.
Como lo sole che tra l'altura passa, 17.
Comprate comprate ricotte ricotte, 49.
Con allegro disio, 20.
Con desiderio io vo cercando, 20, 72.
Con di voto fervore, 19.
Con gran vergogn a è rimaso lo gnaffe,
17;
Con riverenza ogni Cristian si muova, 20.
Consuma el foco al tutto pietre e le-
gne, 46.
Con verace penitenzia, 20.
Cor mio che tanto tempo hai disiato, 44.
Cor mio non mio, chi mi tolse, amo-
re, 44.
Corri ormai lieto, popul di Quirino, 45.
Cortese alto signor a cui le stelle, 68.
Cortese Tanai che col profondo, 70.
Cortesissimo mio Taddeo gentile,, 70.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
182
Così lunge da me vergogna et scorno, 70.
Così nel mio parlar voglio esser aspro,
150.
Credi forse, madonna me rincresca, 83.
Crin d' oro e d' ambra tersa chiara e
pura, 11.
Cristo so che di vergine pigliai, 20.
Crucifisso a capo chino, 80.
Cruda, selvaggia, fuggitiva e fiera, 162.
Crudo Acheronte, volgimi el tuo le-
gno, 46.
Cunctipotens eterno et giusto Iddio, 17.
D
Dacché parlar non possovi cielato, 17.
Da che tu m' ài Iddio il chor ferito,
20, 81.
Dalla Marca asinina orribil drago, 771.
D' amar so levato, 123.
D' amor V aria sfavilla 175.
Dante, i' non so in qual albergo suo-
ni, 150.
Dante, quando per caso s'abandona, 150.
Da poi che fortuna ha così voluto, 44.
Da poi la nocte oscura e tenebro-
sa, 44.
Da te me parto, il partir non mi pia-
ce,. 84.
Da voi s' impara come dolcemente, 69.
Deh che è quello che dentro a me vam-
pegia, 20.
Deh come un bel pensier talor m' in-
vola, 69.
Deh facciam festa con perfetto core, 20.
Deh non mi riprendete si perch' io, 13.
Deh perchè il ciel come si largamen-
te, 68.
Deh perchè ella non sente il dolor mio,
84-
Deh perchè n'hai lassati, anima pura, 68.
Deh perchè non ho io cantato in pri-
ma, 70.
Deh per qual mio fallir sì spesso ad-
viene, 69.
Deh piacciavi donare al mie chor vita, 17.
Deh quanto è incerta questa che mor-
tale, 10.
Deh volgi gli occhi tua piatosi in giù, 20.
Deh volgi gl'occhi tua pien di merzè, 20.
Del bel Bisenzio in su la destra riva, 69.
Del bel campo eh' io arai con sudor
tanto, 44.
Del cibo ond'io vivea sì dolcemente, 10.
Del crudo antropofago e lestrigone, 171.
Del gran Francesco l'alta cortesia, 172.
Della pudica amazzone francese, 63.
Della sfera mortai sovr' al sereno, 174.
Del mio si grande e del tuo male si
poco, 46.
Destati o fiero lion al mio gran grido,
I3> 47.
Destati o peccatore, 20.
Dicestu mai egli è rivolto il cielo, 13.
Di chiaro genitor oscuro figlio, 86.
Di cielo venuto in via, 20.
Dicon quest' onde mormorando intorno,
Di gran corte real tu pur n'andrai, 67.
Diletto Yhesù Cristo chi ben t'ama, 20.
Dimmi alma, el core a che tanto s'atri-
sta, 45.
Dimmi chi è questo amor? Gli è un
garzon crudo, 44.
Di più lingue aspre e scorpio di più
code, 171.
Di' pure — Chosì vorrei, 20.
Di quanto fu infiamato, 20.
Di questo falso mondo traditore, 70.
Discolorato ho il viso per seguirti, 45.
Disvelto v' ó donne in alcun membro,
150.
Di terra in cielo a contemplar converso, 50.
Dolce preghiera mia, 81.
Dolce signor Jhesù infinito bene, 20.
Dominedio che sanza fine gaude, 78.
Donna gentil che col bell'almo vostro, 68.
Donna i' non so e veggio che '1 stil
mio, 10.
Donna mi prega perch'io voglia dire, 150.
Donna non me l' appor se '1 ver nón
sai, 49.
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Donna real a cui la cortesia, 68.
Donne che di bellezza e cP honestate, io.
Donne che di piacer vi dilettate, 49.
Donne mie care giovinette e belle, 82.
Dormi, Giustinian, più non aprire, 47.
Dove fermo V occhio volto o giro, 82.
Dove ne vai o mio smarrito core, 44.
Dove sempre s' usa arte, 47.
Dove tu guardi fai nascere un fiore, 84.
Due fenestre non furon mai al mondo,
Due pesche rose al bianco petto porta,
Dunque avverrà che questi pantaloni,
172.
E
Ecco il trionfo ove umilmente altero, 173.
Ecco la notte, el sol suo razi asconde, 44.
Ecco qui e' tuoi figliuoli, madre dile-
cta, r68.
Ecco rive compagne et piagge apriche,
68.
E chi fia mai più lieta e fortunata, 174.
E chi T altere e tante prove in seno, 173.
E io accidia son tanto da nulla, 138.
El di finale el dì dell' ira, 18.
E m' incresce di me si duramente, 150.
E mostra Cenni che follia t* adestri, 150.
Empia crudel e dispietata, 83.
È naturai se '1 focò dà calore, 46.
È pur ver eh* io ti sento e ch'io ti mi-
ro, 174.
Equalmente, madonna, io mi lamento,
45.
Era il giorno che '1 sole scolorato, 13.
Erano i miei pensier ristrecti al core, 18.
Era quel giorno che Y alta reina, 150.
E s' egli è tardi a voler provedere, 176.
E se te delettasci all' aurora, 77.
E se mi date udienza, 49.
Essendo cosi basso inetto e vile, 84.
Essendo el buon Yesù inn un castel-
la 77-
Eterna memoria, 168.
NZE 183
F
Fabbrin caro e gentil che ad hora ad
hora, 70.
Facciam festa et giulleria, 80.
Facciam gran festa con divoto core, 20.
Fammiti amare amor Yhesù, 20.
Fedel e bel cagnuol che tanto spesso,
172.
Felice quel che in campo fertil semi-
na, 45.
Fenestre della dolce mia nemica, 83.
Fera stella crudel empia mia sorte, 172.
Ferdinando mort* è ! Da questa sfera,
173-
Festa ne fa il cielo, piange la terra, 47.
Fiera posanza rachonta il mio chanto, 47.
Fiera stella se '1 ciel ha forza in noi,
Fiere selvagge e inabitati boschi, 176.
Figlio, dicea Maria mentre tenea, 49.
Eigliuola, io so come i tiranni fanno, 18.
Fior di virtù si è gentil coraggio, 16, 48.
Fioretta io ho per mano una pollastra,
I?2 '
Fiorito è. Cristo nella carne pura, 20.
Focosi mie' suspir gite a mia stella, 10.
Fortuna tu m' hai ridocto a tal parti-
to, 176.
Frate briga di tornare, 20.
Fra vaghe amene liete e verdi rive, 47
e sg.
Fuggito è '1 falso et chonosciuto il ve-
ro, 47.
Fulmin di guerra, orror del fiero scita,
Fuor della porta al Prato sette miglia, 49.
Fur dodici anni et non mi parse un o-*
ra, 176.
Fussi pur certo dopo morte almeno, 4$.
Ci
Genitrice d* Iddio, 20, 80.
Gente scapigliatissima e bizzarra, 172.
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184 MANOSCRITTI DELLE
Gentil madonna, questo pan nudato, 83.
Già cantar gli augelletti sento e V alba,
*74-
Già non tegnio valenza, 125.
Giorno non sarà mai, ponto, nè hora, 84.
Giove non saria sceso in goccie d'oro, 82.
Giovili cortese a cui fortuna e '1 cielo, 70.
Giovin gradito che con tanto honore, 69.
Giù per la mala via, 81.
Gli antichi e be' pensier chonvien ch'io
lassi, 13.
Gli occhi di eh* io parlai si occulta-
mente, 13.
Gli occhi e '1 cor fan battaglia a tutte
T hore, 45.
Gli onorati sembianti e la beltade, 46.
Gli sguardi tuoi foron saette accese, 45.
Gloria in excelsis Deo, 20.
Glorioso fanciul di quel gran seme, 157.
Glorioso signore in cui rilucie, 48.
Goditi godi nelle pene godi, 20.
Godi tua dolce e fuggitiva ecate, 44.
Grande allegrezza ne porta la gente, 20.
Guarda ben dico guarda, 143.
Guardando agli occhi tuoi mancar mi
sento, 44.
Guardando, bella, il vostro altero viso, 17.
Guerra si fa per acquistar vittoria, 45.
Guidami tu, guidami tu, 20, 81.
H
Ho molto reverendo sior Papini, 145.
I
I caldi sospiri che m'uscite dal core, 49.
Iddio ti salvi altissima allegrezza, 21.
I denti di costei non son più denti, 83.
Iesù amore amore Yesù amore, 20.
Iesù eh' el mio cor fai, 80.
Iesù che peregrino, 80.
Iesù dolce, Iesù diletto, 49.
Iesù fammi la scorta in verso il cie-
lo, 80.
Iesù nostro amatore, 77.
BIBLIOTECHE D' ITALIA
Iesù sorpmo dilecto et vero bene, 80.
Iesù, toccami il core, 20.
Iesus dulcis memoria, 20.
Il basilico eh' è nella tua fenestra, 83.
Il buon nocchier sempre parla de' venti, 44
Il figliolin la madre spesso spesso, 82.
Il fonte cristalin fra verdi colli, 83.
Il fronte di costei, gli aurati crini, 82.
Il mostro di eh' io parlo e di eh' io seri
vo, 171.
Il navigante quando ha turbide onde, 44
Il negro manto lato e spatioso, 83.
I longi deti della bianca mano, 83.
II persico gentil che dato m' ài, 84.
Il pomo che ha di for la scorza dura, 84.
Il tempo delle ferie comandato, ' 103.
P moro addormentato, 20.
In ben far non dar dimora, 72.
In cielo si fa gran festa, 20.
In dolcissimo riso cangia il pianto, 174.
Infelice alme eh' al più caldo loco, 44.
Ingegno usato alle quistion profonde, 13.
In nulla si vuol porre sua speranza, 20.
In pocha libertà con molti affanni, 11.
Insegnatemi Giesù Cristo, 20.
In su qell' alto monte, 20, 81.
In tanto orrore che fia di me, 49.
In un mar di sospiri el tristo core, 45.
Invidia quando alcuno sguardo, 138.
Invittto trionfante e sacro amore, 28.
Io benedico el di che Dio ti fece, 13.
Io che d' altri sospir e di pianti, 49.
Io chiamo e prego el mio eterno Idio, 50.
Io feci d'umiltà mia armadura, 12.
P ó già letto il pianto de' Troiani,
47, 160.
Io guardo i crespi e biondi capelli, 176.
Io T ho nel cor, non è come si dice, 70.
Io me ne vo talor Cappon asente, 69.
Io mi conosco ben eh' io son non de-
gnio, 84.
Io nacqui ladro in corpo di mia ma-
dre, 49.
Io non credea che ttu fossi si siocha, 13.
Io piango el mio tormento e '1 tempo
perso, 46.
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P ó privato gli amici et parente, 13.
Io sento sì d'amor la gran possanza, 150.
Io si non ti rispondo a quelle rime, 13
Io so* la morte principessa grande, 73.
Io so' T augel buon di Dio, 81.
Io son la magra lupa d' avarizia, 138.
Io sono la gola che consumo tutto, 138.
Io sono la mala pianta di superbia, 138
Io sono la scellerata di lussuria, 138.
Io sono stato con amore insieme, 150.
Io son venuto al punto della rota, 150.
Io te ringrazio assai che la licentia, 83.
Io veggio ben eh* amore è traditore, 176.
Io vidi in un giardino un si bel pome, 1 2.
Io vo' dire una frottola, 60.
Io vo solingo perchè ragionando, 83.
Io vo solingo ragionando meco, 83.
Ira mi son senza ragione o regola, 138.
V son si stanco sotto il ghrave peso, n.
Ispirito gientil o del quor mio, 176.
Ite sospiri dove Amor vi mena, 46.
P ti ricordo caro amicho fino, 47.
P ti scongiuro per li sacri Iddei, 176.
P ti vorrei trovare o signor mio, 20.
P ti vorrei trovare Yhesù amore, 20.
P v eggo che '1 servire al mondo è va-
no, 20.
P vo* pensando e nel pensier m'assale, 17.
Li
L' acqua dove costei si lava il viso, 83.
Là dove inonda un ruscelletto altero,
»74-
L' aer che sente el mesto e '1 gran cla-
more, 45.
La faccia obscura et gli occhi humili et
bassi, 44.
La fama il grido e '1 chiaro vostro o-
nore, 69.
La gran virtù d'amore e '1 bel piacere, 17.
•L'alta bellezza tua e lo splendore, 13.
La mia gravosa pena, 123.
L* amore a me venendo, 21, 72, 77, 80.
L' amor nel cor avendo, 21.
L'anima mia che vuol essere sposa, 21.
enze 185
L'anima mia da Cristo s' è smarrita, 21.
La pastorale et veneranda Pale, 171.
La perfetta speranza, 21.
L'aqua era a mensa in uno vaseto d'o-
ro, 23.
Lasca cortese, a cui tal fien seconde, 70.
L' ascosa fiamma eh' al cor di più vam-
po, 18.
Lasso che farò io poi che quel sole,
176.
Lasso che quando imaginando vengo,
i 7 6.
Laudiam co rriverenza, 21.
Laudiam Christo Yhesù, 21.
Laudiamo 1' amor divino, 77.
Laudiam Yhesù il quale è nostro si-
gnore, 21.
Laudiam Yhesù figliuolo di Maria, 21.
L' aurate treccie in gemme et or con-
teste, 68.
La vergine Maria che sempre adoro, 21.
La vergine Maria e gli angeli sancti, 50.
La voglia eh' di nonn è di sagio locho, 17.
La volpe e '1 lupo colla bigia veste, 13.
Le città magne floride et civili, 18.
Le dolci rime d'amor ch'io solia, 150.
Le generose lacrime che versa, 45.
Legger le degne cose et non 1' inten-
dere, 11.
Leggiadre donne in cui s' annida amo-
re, 10.
Leggiadro bel da me aurato fiore, 10.
Le gloriose pompe e i fieri ludi, 44.
L'eterno lume che risplende ognora, 70.
Levati su ormai, 21, 77, 81.
Le vostre altere lodi e '1 bel valore, 68.
Li angeli santi ti stanno davanti, 21.
Libro che tanto in su talor v'alzate, 70.
Li frutti non maturon egualmente, 44.
Lingua ria, pensier fello, oprar mali-
gno, 171.
L'occhio si dice eh' è la prima porta, 72.
L' onesto e gratioso e chiaro lampo, 82.
Lo stato in che fortuna aspra et ria, 176.
Lucciola, lucciola, vieni a me, 49.
Lucenticha istella mattutina, 13.
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186
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Lunga quistion fu già tra vecchi sag-
gi» 47-
Lungo queste fiorite et verdi rive, 70.
L' uomo che è infelice, 47
M
Madama alta et gentil, consorte cara, 68.
Madonna ancor non chere gientileza, 17.
Madonna lo vostro core, 21.
Madonna me rincresce che partite, 84.
Madre che festi colui che ti fecie, 21.
Magnanime donne in cui biltade, 176.
Magnificando amore, 150.
Magnifico et illustre alto signiore, 47.
Manchino ormai le nostre rime alquan-
to, 44.
Manda supremo Giove dal chiar re-
gnio, 82.
Maria dolcie che ffai, 21.
Maria pel peccatore, 21.
Membrando la vita mia, 123.
Mentre che questa mia misera vita, 49.
Mentre che voi col Sebeto andate, 70.
Mentre nel tristo pecto adolorato, 10.
M'era già messa l'anima in obrio, 13.
Mercè dimando e so eh' ella non sen-
te, 84.
Messer Anton, della più excelsa pie-
tra, 18.
Messimi gli stivali appiè d' un' arca, 169.
Mia avvocata se* e sempre fusti, 21.
Mi dogliu turri mia chi si rimossa, 50.
Mie venture al venir son tarde e pigre, 17.
Mirami sposo un poco, 21.
Misera Italia, Etruria in pianto accolla, 173.
Misericordia eterno Iddio, 81.
Molestarme con furore, 77.
Molti vanno per colli, selve e monti, 83.
Molto illustri signori, io son Pasquino,
146.
Molto si fa brasmare Chi loda lo suo
fate, 122.
Monsignor caro a cui devria fortuna, 69.
Morte comune et fin d' ogni tormento,
to, 176.
Mosso da santa pazzia, 21.
Mostraci il cielo prò* e dacci danno, 150.
Muovi, sonetto, a quella chiara luce, 13.
Muovi, sonetto, ormai e non ristare, 13.
Muse a poggiar più dell' usato in alto,
133-
N
Nacqui piangando e piansi e piango an-
chora, 10.
Negar non posso che non sia la pri-
ma, 84.
Neghici il suo bel frutto ormai la ter-
ra, 45.
Nella stagion che '1 ciel rapido inclina, 1 7.
Nella tua pellegrina alta figura, 44.
Neil' odorato et lucido oriente, 10.
Nel mar tranquillo al prosperoso vento,
45-
Nel suol del Ionio mar hor che s'aduna, 31.
Nel tempo adorno che l'erbette nuove, 13.
Nel tempo che rinnova i miei sospiri, 32.
Nel tempo perchusivo e pestilente, 48.
Nessuno in gioventù ponga il disio,
21, 80.
Ninfe siam che all'Arno intorno, 49.
Nobil conte gentil et valoroso, 70.
Non à lo cor gientile, 21.
Non aspetto già mai cotal desio, 46.
Non comprendendo la vita futura, 34.
Non credo al mondo più gioiosa sia, 17.
Non credo mai che la natura umana, 49.
Non dirò più madonna, perchè temo, 83.
Non altrui ogni uom che ama amicho, 47.
Non è falso chi falsa la falsia, 13.
Non è felicità maggiore in terra, 45.
Non fu mai pace d'alcun tanto amata, 44.
Non hanno, amor, qui loco, 86.
Non lungi a Silvia, anzi in confin le
vive, 70.
Non mai più bella luce e più bel sole, 10. #
No non morran quell' opere, 67.
Non più tormenti, amor, dammi un buon
colpo, 44.
Non può acquetarsi la mia fantasia, 13.
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Non pur sempre il desio, ma '1 veggio
chiaro, 69.
Non si rida del mio stato, 49.
Non so che far di me voglia fortuna, 176.
Non so Ciscramia sed e' son zaffi o
zaffe, 17.
Non tanti colpi alla ventura amore, 45.
Non ti sdegnar non ti chiamar da po-
co, 44.
O
O alma che desideri, 21, 81.
O anima che '1 mondo vuoi fugire, 21, 80.
Occhi fuggite el sguardo di Medusa, 44.
Occhi mia vergognosi io sento bene, 13.
Occhiuzza cu lu chianto tu m'accori, 50.
O corpj infracidato, 21.
O corpo sacro del nostro signore, 21.
O crocifisso che nel ciel dimori, 21, 80.
O cruda iniqua stella, o sorte o sorte, 49.
O dell' Italia bella alto sostegno, 69.
O desir di quest'occhi almo mie sole, 11.
O dolce amor Yhesù quando sarò, 21.
O dolce madre o vergine beata, 21.
O dolci rime che parlando andate, 143.
O egregio dottore Beato messer santo
Ieronimo, 21.
O fiamma da sospiri suavi accesa, 45.
O gente discredente, 21.
O Gesù dolce o infinito amore, 21, 80.
O Gesù mio signore, 21.
O Gesù salvatore, 21.
O giorno a me si crudo e infelice, 46.
O giorno che il dolor mio rinnovelli, 45.
O giudice maggiore vieni a la bancha, 47.
O gloriosa o vergine Maria, 21.
O gloriosa vergine Maria, 22.
O glorioso padre almo dottore, 21.
Ogni cosa creata ha sua ventura, 83.
Ogni fiero animale nutrito in boscho, 46.
Ogni meravigliosa maraviglia, 10.
Ognuno con pura fé* 21.
O grazioso et pellegrin signore, 176.
Oimè eh' io son di giaccio e corro al
foco, 44.
FIRENZE 187
O increata maestà di Dio, 34.
O lasso a me tapino sventurato, 21, 80.
O luce mia che puoi solo bearmi, 176.
O madre della nostra salvazione, 16.
O mar d' alta eloquenza et d' honor
degno, 69.
O Maria diana stella, 21.
O me tapino che mai ti viddi al mon-
do, 176.
O mirando o gran stupore, 77.
Onde ne vien tu pellegrino amore, 21, 80.
Onnipotente e sempiterno Dio, 23.
O nobile et prudente giovinetto, 176.
Onorando mio car degno et magiore, 11.
Onorata madama in cui si vede, 68.
O novella Ptarpea in cimi s'asconde, 13.
O padre eterno che creato m' ài, 80.
O padre eterno universal signore, 21.
O peccatore che fai, 21.
O peccatore moverati tu mai, 21.
O peccatore perchè ti se' partito, 21.
O peccator perchè, 21.
O perversi Cristian dov' è lo frutto, 23.
O più bel viso che mai fusse al mon-
do, 176.
O povertà gioiosa, 21.
O preziosa stella, 21.
O quante volte dico: forsi forsi, 84.
O quanto é gran pazia, 21.
Oramai sono in età, 81.
Ora audite macta pazzia, 77.
Or che il ciel tutto che suole arder
sempre, 171.
Or che '1 gran re del ciel con vera
pace, 70.
Or che più ferma pace, 172.
Orche sarà? Poss'io più che ricevere, 45.
Or che siam di carnevale, 49.
Or chi averà cordoglio, 21.
Or non sai tu che le promesse han
rote, 176.
Oro od altro più degno, 171.
Or quanto sente di pazzia, 81.
Orsi, leoni, lupi, pardi e cervi, 83
Orsi, tigri, leon, serpenti e dragi, 82.
Or veggio ben che '1 buon servire è
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I«H MANOSCRITTI DELLE
vino, 176.
O sagre c sante muse che nel monte, 17.
O santa purità spirituale, 21.
O sante sacre muse che nel monte, 176.
O sconsolata amara dipartita, 176.
O signor per cortesia, 21.
O sommo padre re celestiale, 28.
O specchio di Narcisso o Ganimede, 176.
O Venere formosa o sacro lume, 47.
O vera croce santa e d'onor degna, 21.
O vergine Maria Chiunque ti vuole a-
mare, 21, 72.
O vergine Maria Guarda la tua Fioren-
za, 21.
O vergine Maria sommo diletto, 21.
O voi che seguitate el van Cupido, 45.
P
Parole mie che per lo mondo siete, 143.
Partiti core e vanne all' amore, 22.
Pascomi di memoria, altro dilecto, 45.
Passer, fanelli, gagge e cardellini, 83.
PelF umiltà che in te Maria trovai, 22.
Penitenza fate fate, 22.
Penitenzia penitenzia, 22.
Pensa eh* ero bello, 77.
Perché cresi in tuo cor fusse merzede, 46.
Perchè mi fuggi disperata e ria, 49.
Perché sei più di me grande e sublime, 84.
Perché sforzato so dover partire, 44, 46.
Perchè voglio servire a Dio, 77.
Perch' io non trovo chi meco ragioni,
Per contemplare il tuo leggiadro aspe-
cto, 44.
Per dar soccorso et far giusta difesa, 176.
Per dimorar...., 123.
Peregrinando vo per mio destino, 44.
Per fin che durarà questa mia vita, 23.
Per fin che non finisca il mio tormen-
to, 45.
P-r gran forza d' amor commosso et
spinto, 176.
Per la gran debolezza stanco cadde, 49.
Per lungo dimorare mi spavento, 123.
BIBLIOTECHE D* ITALIA
Per me farebbe volendo godere, 13.
Per mille segni ho visto apertamen-
te, 83.
Per ogni loco ove essa pone il piede, 83.
Persico che de Persia unqua non ven-
ne, 83.
Per trovar co' begli occi vostri pace, 10.
Piangete con Maria, 22.
Piangete donne et voi fedeli amanti, 176.
Piango il tempo perduto, 22.
Pianse Fiorenza et mughioron quest* on-
de, 68.
Pianser i cieli et pianser gli elementi, 6&.
Pien di furor febeo, 78.
Pietosa sete sempre, aimè che dico, 84.
Piovemi amore lagrime dal viso, 13.
Più e più volte me ó posto in chore, 24.
Più graziosa sete della grazia, 84.
Poggio amico et fratello in quel signo-
re, 169.
Poi che Cristian chiamati siam per te, 22.
Poi che dall' albero dov* era P altezza, 12.
Poi che di doglia cor convien eh* T
porti, 150.
Poi che l'aspra crudele impia rapace, 1 1.
Poi che la terra un tempo ornata fu, 46.
Poi che '1 ciel ambe insieme ne con-
giunse, 68.
Poi che se' facto frate o caro amico, 37.
Poiché sforzato son debbia cantare, 82.
Poi di morte cadrà quel ferreo telo, 67.
Poi quando i' vi tornai era impomato, 12.
Porta vento grave e* dolci accenti, 46.
Potentissimi degni alti e sereni, 48.
Pregote dilecto filliolu per cantate, 77.
Pria che il ciel fosse, il mar, la terra e
'1 foco, 152.
Prima che avanti alla tuo Maestate, 176.
Prima i topi faranno a beccalaglio, 146.
Prima le pietre se faranno vive, 82.
Prima le zucche diverran fagioli, 146.
Primo et alto signor dei gigli erede, 68.
Principe nostro ond* il mio nobil fiu-
me, 79.
Profondissimo bello et alto ingegno, 69.
Può far el ciel eh' io viva a mio di-
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specto, 45.
Purità Dio ti mantenga, 22, 80.
Pur ne dirò quel poco che si puote, 84.
Pur questo corpo mie com'io discerno,
45-
Qual dea, qual ninfa, o Clio, 156.
Qual divo ingegnio qual per voi s* in-
fuse, 47.
Qual' è si duro core, 22.
Qual fu di te div' alvo più beato, 126.
Qual giovin donna che in suo speglio
mira, 174.
Qual ninfa in fonte, quale in ciel mai
dea, 176.
Qual più sereno il ciel, F onda più
chiara, 174.
Qual si convien senno e valor impari,
Qual tigre orso o qual serpente crudo, 83.
Quand' io v' odo parlar, Baccio, talora.,
• 7 °*
Quando adornar se voi la mia signo-
ra, 83.
Quando avrò pace, quando fia quel
giorno, 84.
Quando ella per la strada move il pas-
so, 82.
Quando el pensiero F animo conduce,
140.
Quando il bel volto tuo, donna, risguir-
do, 44.
Quando intese Giunon che F alto Gio-
ve, 45.
Quando la salamandra in fuoco arden-
te, 83.
Quando mi risovvien, Petreo, talora, 69.
Quando nascesti amor? quando la ter-
ra, 10.
Quando ne va con F altre donne belle, 83.
Quando più penso, Dio, 80.
Quando scendeste ad illustrare il mon-
do, 175.
Quando ti parti Yesù vita mia, 80.
FIRENZE 189
Quando ti sguardo in crocie o Signor
mio, 22.
Quando ti sguardo Yhesù vita mia, 22.
Quando veggiamo il sol chiaro e sere-
no, 156.
Quando vostri occhi et quel leggiadro
aspecto, 44, 45.
Quand sto noster mond F era anc mo /
bardassa, 88.
Quanta rara vertù si chiude ognora, 70.
Quante devete alle benigne stelle, 70.
Quante grazie degg' io rendervi ogno-
ra, 70.
Quante imprese d' amore et quanti '1
giorno, 70 .
Quanti uccelletti el dì faccio dolenti, 45.
Quanto nel mondo inganna il creder
F uomo, 176.
Quanto più penso al gran poter de'
cieli, 45.
Quanto più penso Idio, 22.
Quanto sia bella poi vederla nuda, 83.
Quanto si può si dee sanza disinore, 13.
Quanto una lingua più brama laudare, 44.
Quanto un desir in bella donna acceso, 69.
Quasi ne Fora che ne F oriente, 176.
Quegli amici pensier ch'allegro il corego.
Quegli occhi che vi fer sì altamente, 70.
Quegli occhi che vi fer sotto un bel
velo, 69.
Quel antico mio ben che tanto amai, 176.
Quel eh* a re Carlo tolse il suo nipote, 13.
Quel eh' è palese dice ogni suo fatto, 83.
Quel dì funesto e lacrimoso tanto, 172.
Quel dolce et chiaro suon del vostro
ingegno, 70.
Quel generoso cor che in voi risplen-
da, 69.
Quella che k la camorra di rocado, 83.
Quella che a la camorra di tanè, 83.
Quella che porta il gurneletto bianco, 83.
Quella che porta la camorra gialla, 83.
Quella che porta la camorra negra, 83.
Quella che veste di color bertino, 83.
Quella che veste di pel de leone, 83.
Quella gentil e nova ligatura, 83.
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190 MANOSCRITTI DELLE
Quella grazia che tarda e che pur deve, 69.
Queir antico mio dolce e pio signore, 17.
Quella rara di voi bontà gradita, 68.
Quell'ardente virtù ch'in voi fiorisce, 69.
Quelle labbra rosate eh' in mio danno, 69.
Quelle piatose rime in chui m' achor-
si, 13, 160.
Quel lieto giorno che la perla amata,
Quell'ortolano m'invitò a desinare, 12.
Querce, olmi, olivi, salci, albani et or-
ni, 83.
Questa camorra verde che portate, 83.
Questa che al petto mio porto scolpi-
ta, 84.
Questa dolente e misera partita, 46.
Quest'albero amoroso ch'io vi dico, 12.
Quest'anima gentil che ssi diparte, 13.
Questa sposa diletta, 22.
Queste mie basse rime, 172.
Quest' è quel pellegrin che vola in al-
to, 44.
Questi amorosi spassi in eh' io ó spe-
so, 70.
Questo legiadro e vago fazoletto, 83.
Questo legnio della chrocie, 22.
Questo vestir di bianco o mia signora, 83.
Qui dove in ogni vago et bel colore, 70.
Qui giace Alfonso e 'l fausto e 1' alte-
rezza, 172.
Qui m' ebbe amore e questi tronchi il
sanno, 10.
Qui nel mondo il mondo, 132.
Il
Ragione è ben che a voi si mostri qua-
le, 70.
Rapido fiume che d' alpestre vena, 17.
Rendi quell' alma, insidiosa morte, 46.
Riario mio gentil cortese et caro, 69.
Ricevi lieta et cum benigna fronte, 133.
Riduciti a memoria o uditore, 22.
Rimovi la tua vita, 22.
Ringrazio Iddio padre onipotente, 22.
Ripensando al soave honesto isguardo, 10.
[BLIOTECHE D' ITALIA
Roncion gentil, come v' od' io talora, 70.
Rosa novella sparsa alla diana, 13.
Rose vermiglie candide vezzose, 83.
Rotta è la fede con gran pianto et
duolo, 44.
S
Sacrata aurora che 1' aurato crino, 69.
Sacro Marcel ch'ai bel numero eletto, 69.
Saggi Pastor eh' in bel caro soggior-
no, 70.
S' ai bei vostri desir facesse '1 cielo, 69.
Sacro tronco, del Sole, 173.
S' alcuna volta dal gran duolo accese, 45.
Salire vuole il Signore, 22.
Salute in te Maria per Yhesù sposa, 22.
Salutiamo divotamente, 22.
Salve del ciel regina, 73.
SalvLito mio gentil cui par tra noi, 69.
S' amar s' andrà con divoti sospiri, 22.
Santin, quel cerchio eterno et immor-
tale, 70.
Santo Vincenzo sacrato, 77.
Sappiatevi guardare, 22.
Sarà nell'anno del Giubileo fisso, 48.
Scenda dal ciel Apollo, scenda Orpheo, 82.
Sconsolato mio cor, perche non mori, 45.
Se all'amorosa fiamma el tristo core, 176.
Se ben voi così chiaro ingegno have
te, 69.
Se cerco quanto posso di laudarve, 83.
Se Cesar et fortuna ai merti vostri, 69.
Se col ciecho disir che 'I cor distrug-
gie, 17-
Se come al chiaro et bello ingegno vo-
stro, 69.
Se come è in voi un bel disio d' ho-
nore, 69.
Sa dal più schaltro achorger delle gen-
ti, 11.
Se d' amor quasi già per tucti detto,
176.
Se del martiro in ciel si rende palma, 44.
Se del tuo g»an furor me farai degno, 82.
Se dentro porto una fornace ardente, 45.
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FIRENZE
Sed io potessi fanciulla mia bella, 13.
Se fatai sorte m' à techo legato, 10.
Se gustiamo il van diletto, 22.
Se ir cielato lungo tempo sete, 17.
Se la pace di fuor prodotta à Iddio, 48.
Se T arme d' umiltate ond* io pur so-
glio, 11.
Se '1 ciel fra noi mortai t' à facto
lampo, 44.
Se le muse tenessi in mio favore, 78.
Se 'l nome che dal santo empireo re-
gno, 68.
Se lo valor d'amore et si gracioso, 123.
Se '1 sonno v* è propitio et che vi fa-
ce, 70.
Se mai avvien che del papale amman-
to, 68.
Se mai continge che la bella insegna, 68.
Se mai gloria d' ingegno altrui com-
mosse, 47.
Se mi diletta di fermar la mente, 22.
Sempre dov' è costei è primavera, 82.
Sempre mi par vedere vostra figura, 45.
Sempre se disse che uno fa male a cen-
to, 23, 48.
Sempre sia Yhesù laudato, 22.
Sempre sie tu laldata, 22.
Sempre ti sia in diletto, 22.
Se naghe (?) lo dotore asenato in su
ditato, 123.
Se nei suoi più felici e più verdi an-
ni, 69.
Senno mi pare e cortesia, 22.
Se non s' armasse in voi tanto '1 de-
sio, 70.
Senza forma di ciel foco acqua e terra,
172.
Se pensassi Y errore, 80, 81.
Se per andar peregrinando tanto, 44.
Se per caso costei mi guarda un poco, 82.
Se per diletto amor cercando vai, 22, 80.
Se per la strada va la mia signora, 83.
Se piacere è piacere a quel che piace, 10.
Se porto gli occhi fissi nella terra, 84.
Se potesse aver uom tanto alto stile,
156.
Se Prassitel del marmo eterno onore, 69.
Se queir amor che felice vi puote, 70.
Se quella spene che vi cuopre intorno, 69.
Serena torna ornai serena Y alma, 174.
Se sempre quando pecca l'uomo in ter-
ra, 46.
Se non nel volto ognor pallido e bian-
co, 84.
Se t* amo, l'amor mio in che t'ofende, 84.
Se tutti i miei primi anni a parte a
parte, 11.
Se vengo per laudarve a tutte Tore, 83.
S' è ver che Y alma andando all' altro
mondo, 45.
Se voi fuste in amor beato, quale, 70.
Se vuo' gustare el dolce amor Iesù, 80.
Sforzami acciò che io fussi a voi dona-
nato, 45.
Sia con voi sempre '1 sol quand* ei
vien fora, 70.
Sia tempo ornai che tu di neri panni, 49.
Si eh' io son quel, solinghe rive ami-
che, 10.
Si come Cristo padre onipotente, 22.
Si come il sol quando eh' è '1 ciel se-
reno, 83.
Si come suol poi che '1 verno aspro e
rio, 11.
Si fortemente son tratto d' amore, 22. •
S' i' fossi andanico (?) el chor di dia-
mante, 17.
Signor che in croce i mia dolor por-
tasti, 49.
Signore nostro gratioso e pio, 12.
Signor mie charo il vostro alto valore, 1 1.
Signor mio eh' io vo languendo, 22, 80.
Signor mio dimmi la morte, 22.
Signor Yesù quando sarò io mai, 22.
Simil a quell'uccel che in trista valle, 70.
S' io avessi al bel disio il stil eguale, 69.
S' io meritai di te mio sacro Apollo, 28.
S' io potessi veder del mese almeno, 70.
S' io vivo sol ognor dal vulgo absente, 45.
S' i' pensassi a' piacer del paradiso, 80.
S' i' sono appresso voi P anima corre, 45.
S' 1 t' ó fallito Yhesù mi dispiace, 22.
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192 MANOSCRITTI DELLE
S' i' vidi mai '1 più pulito viso, 26.
Solo e pensoso i più deserti campi, 18.
Son già ridocto in si maligna sorte, 45.
Sonno che spesso con tuo lievi schor-
te, 11.
Son questi que' begli occhi in chui mi-
rando, 1 1.
Sopra tutti li dei love à suo sede, 10.
Sovente in me pensando chome amore,
47, 17$.
Spargerò le sue lodi il tutto il mon-
do, 82.
Spargi Filli di lagrime e di preghi, 79.
Speranza se' de' fra* predicatori, 22.
Sperava già che '1 mio fidel servire, 45.
Spesso el velen si bee in gemma e au-
ro, 44.
Spesso nascosi stan tra vaghi fiori, 44.
Spesso ritorno a rivedere il loco, 45.
Spirovvi '1 ciel quando al bello et su-
blime, 68.
Spirti che di livor maligno '1 volto, 70.
Spirto cortese a cui d' arme et d' ho-
nore, 69.
Stabat mater dolorosa, 22.
Standomi un giorno solo a la finestra, 47.
Stian pur da canto manna, ambrosia
e mele, 83.
Stupisco, Amor, eh' ài facto il ciel sug-
getto, 44.
S' una beli' alma ardente, 171.
Superbia ha 1' umiltà sommessa in terra,
Sventurata ricciolina, 49.
T
Tanta pietà mi tira e tanto amore, 22, 80.
Tanto mi stringe 1' amorosa voglia, 10.
Tapina me eh' io non so la cagione, 13.
Te delle Muse padre altitonante, 132.
Temo la vita et vo bramando morte, 44.
Tempi ed aitar, archi e colossi e mar-
mi, 156.
Tempo è da vedere, tempo da conta-
re, 73-
[BLIOrECHE D' ITALIA
Timor e speme in me gran guerra
fanno, 10.
Tornando poi chom bella provedenza, 12.
Tosto che in questa breve e fragil vita, 10.
Tra la luce del ciel vaga e serena, 174.
Tre donne intorno al cor mi son ve-
nute, 150.
Troviam di molti di memoria degni, 176.
Tu dormi et amor veglia per mio dan-
no, 44.
Tu dormi io veglio e vo perdendo e*
passi, 44.
Tue proprie doti sono, anima vile, 171.
Tu mi ti mostri alcuna volta lieta, 45.
Tu non pensi al morire, 22.
Tu se' signore del paradiso, 22.
Tu sei dell'altre donne il chiaro lume, 84.
Tu ti nascondi e vuoi pur esser visto, 45.
Tutti li mei pensier parlan d'amore, 17.
U
Ubi est charitas, 22.
Udite matta pazzia, 22, 80.
Udite nova pazzia, 41.
Udite udite, amanti, 49.
Una donna di forme alte e divine, 66.
Un foco occulto, un disonore aperto, 46.
Un giorno era l'ortolano sulla strada, 13.
Uno à tre figliole e maritar vuol l' una, 1 3 .
Un servir lungo, una sincera fede, 83.
Un solo amore, una sincera fede, 45.
Un vituperio de l'umana gente, 171.
Uomo mettiti a pensare, 20.
Urbano, s' amor non fusse in abando-
no, 13
¥
Vaghi rivi, 87.
Vago uccieletto che cantando vai, 26.
Varchi gentil, se voi sapeste quale, 70.
Vecchiezza viene a 1' uom quando eia
viene, 47.
Vedere ti possa o vecchia stomegosa, 23.
Vedesti al mio parere ogni valore, 17.
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FIRENZE
»93
Vedestu mai con quanta leggiadria, 10.
Veduto ó la lucente istella diana, 13, 17.
Venga ascoltar la resonante cetra, 82.
Venite ad adorare, 22.
Venite al mormorio, 49.
Venite a vedere il Signore, 22.
Venite innamorati al mio lamento, 45.
Venite pietre e voi marmorei sassi, 83.
Venite pulzellette et belle donne, 176.
Venuta è Y ora e '1 dispietato punto, 176.
Veramente ogni sua alta fatica, 69.
Verbum caro factum est, 22, 77.
Vergine bella che di sol vestita, 47.
Vergine immaculata, 22.
Vergine sacra gloriosa e bella, 22.
Vergine tu mi fai, 22.
Veri, amico gentil, cortese et vero, 70.
Vertù che avanza ogn' altra volotanza,
123.
Vezzosetta pasterella, 49.
Vidi Maria virgo che si stava, 8i.
Vien meno el ferro troppo adoperato, 44.
Virgo Maria beata, 22.
Virtù celeste in titol trionfante, 176.
Vita mondana e ria, 22,
Viva virilità florido honore, 47.
Viva Yhesù amoroso, 22.
Viver non posso più poi che fortuna, 176.
Vivo sol di mirarti, o dura impresa, 46.
Voglia mi reca nel cor ardire, 150.
Voglia mi sprona, amor mi guida et
scorge, 17.
Voglio morir se morte mi vuol torre, 46.
Voi a cui Cesar diede il ricco freno, 69.
Voi ben le Muse avete sì seconde, 70.
Voi eh' avete quel eh' era prima a vile, 69.
Voi che aprite col vostro chiaro inge-
gno, 69.
Voi che cercate con quel bel ingegno, 70.
Voi che col chiaro ingegno scorto a-
vete, 69.
Voi che col fulgor vero di battaglia, 70.
Voi che intendendo il terzo ciel move-
te, 143, 150.
Voi che quel proprio nome altero a-
vete, 69.
Voi lascio o Muse d* Elicona e '1 fonte, *i 56.
Vorrei trovare chi ama, 22.
Vuole la mia fantasia, 47.
Vuoisi esser da Firenze e non ferma-
re, 144.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, XII
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IMDIGE DEQLI AUTORI
A
Abbaco, 26; — in turco, 109.
Abi Mansur, no.
Abissinia, 104.
Abaur, in.
Abramo, leggenda di, 34 ; — rappresen-
tazione, 72.
Accademia, poesie d', 88.
Accademia Eugeniana, 65; — degli Al-
terati, 134; — dei Brutti, 136; —
Comica o dei Giramei, 140; — de-
gli Svogliati, 152; — degli Instan-
cabili, L52; — Fiorentina, 155: —
dell'Arsura, 168; — dei Risvegliati,
167.
Acciaiuoli Donato, 72, 127, 129, 138,
152, 154.
— Lorenzo, 154.
— Nicolò, 39, 40, 142, 169.
Accodi Bernardo, 44 e sg.
Accursio, 39.
Achille, 24.
Achillini,- 31.
Acrone, 42.
Adimari, 31.
Agadà, 113.
Agapito, rimatore, 45.
Aghirre, de, card. Giuseppe, 40.
Agnese s., 37.
Agolanti Cesare, 173, 174.
Agostino s., 11, 23, 31, 36, 38,48,71.
Agricoltura, 67, 151.
Alamanni Luigi, 69. 172.
Albani card. G. F., 39.
Alberi, trattato degli, 33.
Albero delia Croce, 88.
Albertano, 30.
Alberti Angelo, frate, 174.
— Cosimo, 174.
— Francesco, 144.
— Leon Battista, 129, 161, 162, 172.
— Maddalena, 175.
— Nerzzo, 162, 174.
Albizi Lorenzo di Iacopo, 130.
— Luca, 70.
— Nicolò, 103.
— Rinaldo, 142.
Alcorano, \o6.
Aldobrandino, maestro, 56.
Aldovrandi Carlo, 154.
Alessandra s., 36.
Alessandri Alessandro, 172.
— G. A., 70.
Alessandria d', Patriarca, no.
Alessandrini famiglia, 35.
— Camillo, 35.
Alessandro Magno, 24, 144.
— de Villedieu, 99, 100, 103.
Alfabeto ebraico, 27.
Alfano da Perugia, rimatore, 45.
Alfonso I d'Aragona, 37, 157.
AlgazeL, 1 28.
Aliotti Donato, 69.
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196 MANOSCRITTI DELLE
Allighieri Dante, 14, 17, 24, 33, 36, 53,
54> 5^ 57» 59» 62 > ■ 3 « > »4 2 > «43»
144, ijo, 153, 158, 161, 171, 172.
Altieri card. Lorenzo, 39.
Alunno Francesco, 119.
Ambrogio monaco, 25.
Amidano Vincenzo, 38.
Ammannati Bonifazio, 149.
Ammirato Scipione, 168, 175.
Amore, trattato d\ 137;
— regole d', 144.
Anacreonte, 78, 175.
Anacreontiche, 90.
Anastasio, armarista pontificio, 35.
Andrea.... ?, ricordi di, 87.
Andrea Pallidulo, 46.
Andreini Anton Francesco, 153.
— G. B., .75.
— Isabella, 175.
Angeli Nicola dal Bucine, 160.
— Teodoro, 160.
Angelo di Filippo di ser Giovanni, am-
basc. fiorentino, 142.
Anguillara, dell', G. A., 152.
Anima, somma dell', 79.
Annebbiato, accademico, . 170.
Annibale, 24, 143, 144.
Amelia, della, Filippo, 149.
Antenore, 24.
Antiquario Iacopo, 26.
Antanelli p. Tommaso, 124.
Antonino s., 33, 43, 89, 167.
Antonio Aretino, 75.
— da Ferrara, 13, 17, 47, 140, 160.
— Francesco da Napoli, 133.
— Magno s., 107.
— di Mario, amanuense, 93.
— di Meglio, 1 1.
— s. \66.
— di Padova, \66.
— Veneziano, 50.
Apocalisse, 40, 88.
Apostoli, 33; — atti degli, 105; — in
arabo, 1 07.
Arcalti Antonio, 26.
Ardinghelli card., 65.
BIBLIOTECHE D* ITALIA
Ardinghelli Luigi, 70.
Aretino Carlo. Vedi Carlo Aretino.
Aretino Giovanni, 9.
Arezzo, 26.
Arfaruoli P , 139.
Argentari Filippo, 161.
Argenti Filippo, 110, 115.
Argiropulo Giovanni, 127.
Ariosto L,. 58, 154.
Aristofane, 66.
Aristotile, 27, 48, 125 e sg., 127, 128,
133, 172.
Arlotto Piovano, 147.
Arnaboldi Luigi, 26.
Arno, 43.
Arrighetti Filippo, 170.
— Giov. Lorenzo, 69.
Arrighetto, 170.
Arrigo VII, 144.
— da Settimello, 39.
Arte oratoria, 164.
Aspro, accademico, 155.
Assodato, accademico, 155.
Astalli card. Fulvio, 39.
Astrologia, 108.
Astronomia, 86, 145.
Atanasio s., 41.
Atlante, palazzo di, dramma, 87.
Augustino D', rimatore, 50.
Aulfi Giovanni, 44.
Aulo Gellio, 57, 97.
Aurispa, 100.
Avalos Alfonso d', 69.
Averani Benedetto, 146.
— Giuseppe, 68.
Avvertimenti (I nobili), 9.
Azzolini, 3 1 .
B
Baccetti Nicolò, 165.
Bacci contessa, 65.
Baccio. Vedi Ugolini Baccio.
Baldinucci Niccolò, 71.
Balsamo, rimatore, 50.
Banchi Mariotto, 157.
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FIRENZE
I97
Bandinelli Francesco di Sozo,
— Sozo di Bandinello, 73.
Bandini Baccio, 65.
Barbarigo card. M. A., 39.
Barbara s., 66, 73.
Barbaro Francesco, 15, 26.
Barberini card. Carlo, 39.
— card. Francesco, 40.
Barclay G., 165.
Bardi Alessandro, 69.
— Giovanni, 154.
— Roberto, 39.
Barlaara, 73, 80.
Barli, famiglia di Massa, 88.
Barraekida, Casa, 106.
Baroncini Francesco, 18.
Bartaccolone ser, 147.
Bartolomeo s., 12, 37.
— da Montepulciano, 11.
— da Monticchiello, 63.
Bartolommei Leopoldo, 89.
Barzizza Gasparino, 149, 150,
162, 163.
Basilio s., 39, 42, 88.
Beatrice s., 36.
Beatrice duchessa di Lorena, 1
Beccadelli Ludovico, 170.
Belcari Feo, 23.
Bellezza, lodi della, 136.
Bembo P., 56, 57, 58, 59, 6S.
Benci Antonio, 8i e sg.
— Tommaso, 18.
Benedetto s., regola di, 35, 41
Benedetto d* Arezzo, 47.
Benigni Cornelio, 44.
Benino, del, Bernardo, 35.
Bentivoglio Annibale, 24.
Benvenuto da Imola, 37.
Berlasina Matteo, 26.
Bernardo s., 18, 23, 29, 39,
143, 144.
Bernieri Girolamo, 26.
Bersomio s., L07.
Bertaccio, 147.
Berti Alessandro, 138.
Bestiario moralizzato, 121.
73. Bettini Angelo, 31.
— Baccio, 1 69.
Bianchi Brunone, 89.
Bibbia, 33, 87.
Bichi card. Carlo, 40.
Bigheri Ghirigoro, 169.
Bilancetti, 3 1 .
Bilingam Riccardo, 127.
Bindo, frate, da Siena, 40.
Biridano Giovanni, 127.
Bisanzio, 166.
Biscioni Anton Maria, 82, 139, 145.
Bisticci, da, Vespasiano, 80.
Bobadillo Nicolò, 14.
Boccaccini Andrea, 159.
Boccaccio Giovanni, 15, 18, 24, 28, 33,
39* 43.54.5^^ 61, 62, 119, 130,
131, 134, 140, 142, 150, 164, 172.
Boccella C, 89.
Bocchi Francesco, 66, 157.
Boezio, 24, 165.
160, 16 \, Bonacolta don Marzio, 50.
Bonanni Benedetto, 170.
Bonatti Guido, 39.
Bonaventura s., 35.
24. Bonaventura Pietro, 49.
Bonda da Rimini, \6.
Bongiovanni Giovanni, 149.
Boni Francesco, 70.
Bonichi Bindo, 47, 150.
Boninsegni Francesco, 131.
Bonsi card. Pietro, 40.
Bonvesin da Riva, 29, 99.
Bonvisi card. Francesco, 39.
Borghesi Diomede, 171.
Borghini Vincenzo, 51 e sgg.
Borri Girolamo, 126.
Borromeo card., 135.
Borsellini Francesco, 146.
46, 77, Botti Matteo, 171.
Bracci Marco, 69.
Braccio da Montone. Vedi Fortebraccio
Braccio.
Bracciolini. Vedi Poggio.
Bramanti Lisa, 12.
— Spinello, ivi.
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198 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D 1 ITALIA
Brandolini Raffaele, 95.
Cantelmi card. Giacomo, 40.
Brigida s., 1 47.
Canto, arte del, 77.
Brissi Giuseppe, 38, 149.
Cantoni Nicolò, 50.
Brivi p. Francesco, 1 65.
Canzonette, 64.
Bruni Leonardo, 14, 18, 24, 25, 26,
. 42,
Capece Piscicelli Nicolò, 1 27.
47, 88, 97, 13?, 142, !4?, 170,
J Jt
Caponsacchi Pietro, 124.
! f 7* 1 160, lèi, 162.
Cappello Bianca, 49.
Bruni P., .1 39.
Capponi Bernardo, 172.
Bruno di Casino, 39.
— Gino, 38.
Bufalini Francesca, 31.
— G. B., 69.
Bugelli Francesco, 50.
— Ferrante, 145.
Buglione card. E. T., 40.
— Neri, 38.
Bulgarini Belisario, 153.
Capranica Domenico, \6.
Buonaccorso di Lapo, 151.
Carbonari, 63.
— da Montemagno, 159.
Carda, della, Bernardino, 24.
Buonaguidi, Antonio, 169.
Carducci Nicolò, 169.
Buonarroti Michelangelo, 69, 81,
168,
Carini, conte di, 50.
169, 174.
Cariteo, 44 e sg.
Buoncompagni card. Giacomo, 40.
Carli P. F., 30.
Buondelmonte Lorenzo, 70.
Carlo iv, imp., 148.
Buondelmonte Alessandro, 172.
— V. imDt. 70. 131.
Buonmattei Brnedetto, 121, 152, 153.
— Aretino, 24, 26, 27, 97.
Burchiello, 147.
— Emanuele 1, 1 57.
Buscaroli Luigi, 68.
— Magno, 72.
Busti Giovanni, 128.
Carnesecchi Amerigo, 70.
— Bartolomeo, 70.
C
— Cristoforo, 69.
Caro Annibale, 57, 171*
Cabala, in ebraico, 107; — in turco
106.
Carpegna card. Gaspare, 40.
Caccia Michele, 24.
Carrara, da, Iacopo, 37.
Caetani, 31.
Carsidoni, 31.
Cagli, da, Lorenzo, 17.
Casa, della, mons., 59, 69.
Calca'gnini Giovanni 15.
Casanata card. Girolamo, 40.
Calcamo Alessandro, 155.
Cascia, da, Simone, 31.
Calderini ser Antonio, 144.
Casole, da, Francesca, 1 2.
— Gaspare, 149.
Cas^Ji Gherardo, 103.
Calendario, 36, 79; — abissino, 104; —
Cassiano Goro dalla Pieve, 70,
turco, 105.
Cassino, Monte, 56.
Callisto IV, 138.
Cassiodoro, 148.
Cambini Bernardo, 48, 176.
Castelli Benedetto, 32.
Campiglia, capitanato di, 87.
Castelvetro, S4, s<>, S7* S9.
Campofregoso Pietro, 38.
Castigliano, da, Giovanni, 38.
— Tommaso, 150.
Castiglione B., 55.
Camus card. Stefano, 40.
Castiglione, da, G. B., 69.
Canoni, raccolta di, 104.
Castravilla, 56.
Cansiani march., 145.
— Rodolfo, 17 j.
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FIRENZE
I9Q
Catani Domenico, 137.
Catanzari G. B., 165.
Cattarli Francesco, 153, 156.
Catone Uticense, 86, 98.
Catosso, bergamasco, 147.
Catullo, 42.
Cavalca Domenico, 62.
Cavalcanti G. B., 49.
Cavalieri della Banda, ordine dei, jj.
Cavana Giov. Nicolò, 131.
Cebete Tebano, 79 e sg.
Cecilia s., 29 e sg.
Cecchi, 28.
Cecilia s., 36.
Celle, dalle, Giovanni, 143.
Cellesi Cosimo, 168.
Celso Giulio, 161.
Cenci card. Baldassarre, 39. ♦
Cento, da, frate Diodato, 163.
Ceoli, 31.
Cerchi de' Veri, 70.
Ceruso, 37.
Cesare Augusto, 24.
Cesare Germanico, 97.
Cesarini card. Alessandro, 163.
Checca, madonna da Certaldo, 147.
Cherubino, frate, da Spoleto, 48.
Chiari Gaetano, 94.
Chimentelli Valerio, 30.
Chiromanzia, trattato ebraico di, 107.
Ciacchi Bernardo di Iacopo, 87.
Ciai Giovanni, 144.
Ciaverei Gaio, 132.
Cicerone, 12, 14, 15, 17, 25, 27, 40, 57.
96, 98, 131, 133, 136, 137, 140, 142,
»47, «A iJ3i '5*i ! 5 8 i '6°,
164, 173.
Cimarosto, 147.
Cincio, 15.
Cinedi, 14.
— Giovanni, 125.
Cini, famiglia, 24.
— G. B., 141.
Cino da Pistoia, 16, 17,
Cionacci Francesco, 94,
120, 134, 136.
150.
115, 116,
118,
Cipolla, frate, 147.
Cipriani, famiglia, 57.
Cipriano, chiosatore di leggi, 39.
Ciriaci Eusebio Maria, 102.
Ciriaco s., 107.
Cirillo s., 107.
Civitacastellana, fortezza di, 68.
Clarenti Tiberio, 170.
Claudiano, 15, 24, 39, 148.
Clemente s., 34.
— papa, 38.
— iv, 149.
— vili, 168.
Cocchi Antonio, 1 1 3.
Coislin card. Pietro, 40.
Colle di Valdelsa, 18.
Collegio Illirico di Roma, 1 1 2.
Colloredo card. Leandro, 40.
Colonna Stefano, 69.
— Vittoria, 68.
Colonne, delle, Guido, 54.
Coltellini Agostino, 102.
Colzi A. F., 171.
Comedio, notaio cortonese, ^5.
Comraendone card., 31.
Compagni Dino, 81.
Concerto, 89.
Concili, raccolta di, 104.
Concilio Niceno, canoni del, no.
Confessione, atto di, 7$; — trattato
della, 50.
Consolazione, libro di, 34.
Contarini Gaspare, 126.
Contile Luca, 57.
Corbelli P., 65.
Cordova, di, card. Alfonso, 39.
Corinella Decimo, 132.
Cornaro card. Giorgio, 39.
Cornazzano Antonio, 37 e sg., 50.
Correggio, da, Ludovico, 37.
Corsetti Domenico, 126.
Corsini Amerigo, 147.
— Bartolomeo, 78, 79, 175.
— Pietro, 148, 149.
Cortesi Paolo, 44 e sg.
Cortona, da, Antonio fr., 77.
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2oo Manoscritti delle
Cortona, da, Cornedio, 15.
— Leonardo fr., 77.
Corvini Leonardo, 44 e sg.
Cosentino Marino, 175.
Cossio Iacopo, 46.
Costaguti card. G. B., 40.
Costanza della Mirandola, 46.
Costo Tommaso, 154.
Cremona, da, Raffaele, 36.
Crescenzio Pietro, 58.
Cresci N., 1 65.
Crisolora Giovanni, 26.
Crisoni Orotelainbo, 78.
Cristina s., 36.
Cristina di Lorena granduchessa, 49
' «67, \lh »75-
Cristoforo, frate, da Volterra, 40.
Crivelli Leodrisio, 37.
Cronologia di storia univ., 72.
Crusca, vocabolario della, 117, 118.
Cungi, 31.
Cutini Matteo, 96.
D
D' Adda card. Ferdinando, 40.
Dal Verme card. T. L., 40.
Dati Agostino, 41, 99, 100.
— Carlo, 14, 30, 134.
— Goro di Stagio, 17.
Davanzati Alessandro, 1 69.
— Bernardo, 134, 151, 169.
— Francesco, 53.
— Mariotto, 18, 47.
David, psalterio in armeno di, 107.
Dedalione, il, dialogo, 175.
Dei Benedetto, 118.
— G. B., 89.
Deifebo, amori di, 136.
Del Bene Antonio, 173.
Del Chiaro Onorio, 67.
Delfino card. Giovanni, 40.
Del Giudice card. Francesco, 40.
Della Casa mons., 131.
Della Rena Ferdinando, 174.
Del Nero Nero, 171.
BIBLIOTECHE D* ITALIA
Del Rosso Paolo 169, 172.
Demetrio Falereo, 131.
Dialettica, 43, 125, 126, 128, 129.
Diana, caccia di, 13.
Didimo, 12.
Dini Agostino, 174.
Dino del Garbo, 39.
— di Mugello, 39.
Diodato da Cento, frate, 163.
Dionisio Longino, 132.
Diotisalvi Lotterio, 153.
Disegni, a penna e chiaroscuro, 77.
Dizionario abissino, 104; — amarico,
104; — arabo -latino, 114, 115; —
ebraico-latino, 115; — latino-finnico,
114; — latino, 94; — latino-italia-
no, 103; — latino-tedesco 102; —
• toscano, 115, 116, 117, 118, 119; —
turco, 110, 114; — francese, 117; —
spagnuolo, 117; — di lingua furbe-
sca, 1 1 9 ; — senese, 1 20 ; — d* ar-
mature, 1 20 ; — inglese - portoghe-
se - indostanico - persiano, 121; —
provenzale, 123.
Dolce, 59, 60.
Domenico da Pescia, frate, 170.
— da Prato, 40.
Dominis, de, M. A., 67.
Dominila, 143.
Domitilla s., 37.
Donati Gregorio, frate, 126.
Donato, grammatico, 92, 96, 97, 98, 100.
Donato Correggiaio, 143.
Dondodelli Cesare, 82.
Duca d' Atene, 144.
Durazzi card. Marcello, 40.
E
Edlinger Carlo Paride, 102.
Egidio, frate, 32, 73.
Egnazio b., 53.
Elamamo, 110.
Eleo Alterio. Vedi Marchetti Alessandro.
Eneide, 42.
Enoch Alberto, 1 60.
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FIRENZE
20I
Enrico iv, re di Francia, 152.
Epigrafi, 51.
Epistola, trattato della, 130.
Epistole familiari, 27, 28.
Epitteto, 78.
Erasmo, 94.
Eschine, 1 36.
Esopo, 56, 73, 99, 129, 147.
Este d\ card., 68.
— marchesi, .56.
— Borso, 172.
Estré d', card. Cesare, 39.
Etimologie, 41.
Etiopia, 98.
Ettore, 24.
Eufrosina s., 34.
Eugenio iv, 37.
Euripide, 24, 132.
Eusebio b., 73.
Eustachio s., 34, 54.
Eutropio, 15.
F
Fabroni G. B., 125.
Fabbrini Pietro, 70.
Faccio Bartolomeo, 38.
Facezie, 1 60.
Falaride, 18.
Fantoni Gaetano, 126.
Farfalloni Barbagianni, 145.
Farnese Alessandro, 87.
— Orazio, 170.
Fedi Cosimo, 171.
— G. B., ivi.
Felicita s., 37.
Ferdinando d' Aragona, 38.
— re di Spagna, 55.
— 1 Granduca, 1 1 2.
— 11 Granduca, 42, 141.
Fermo, vescovo di, 95.
Ferrara, da, Antonio, i3 r 17.
Ferrari card. T. M., 39.
Festo, 100, 101.
Ficalora Carlo, 50.
Ficino Marsilio, 143, 109.
Fiesole, 37, 66.
Filarete, 135.
Filelfo Francesco, 143, 160, 161.
Filicaia, da, mons. Domenico, 175.
— V.. 14, 30.
— Simone, 174.
Filippo dell' Antella, 149.
— di ser Brunellesco, \6.
Filosofia, 64, 65, 165.
Fineschi Antonio, 135, 168.
Fioravanti G. B., 137.
— Iacopo, 153.
— p., .39.
Fiore, del, madonna, 147.
Fiore di virtù, 151.
Fioretti Fioretto, 152.
Fiori, versi sui, 87; — significato dei,
131.
Firenze, 18, 19, 25, 27, 28, 30, 31, 32,
33* 38, 42, 50, 5»i 52, 54* 55i 5^
57, 5 8 * 59i 62, 82, 87, 97, 142, 143,
144, 148, 149, 152, 160, 169, 175.
Firenzuola, 59, 69.
Fisica, in siriaco, 109; — in latino, 127.
Flavinio Remo, 98.
Focione, 48.
Fogel Martino, 1 1 4.
Folchino, maestro, 37.
Fonte, della, Bartolomeo, 154.
Fonzio Bartolomeo, 18, 19.
Forcadel M., 129.
Fornaci Vincenzo, 50.
Fortebraccio Braccio, 17, 24.
Foscari Francesco, 160.
Francesco s., 36, 72, 77 e sg.
— araldo di Firenze, 47.
— 1 re di Francia, 68, 70, 158.
— di Accursio, 39.
— Aretino, 18.
— da Barberino, 39, 54.
— Cristoforo, amanuense, 40.
Frammassoni, 63.
Francesca d' Antonio da Casole, 12.
Franceschi Lorenzo, 169.
Francia, 55.
Franco Malignetto, libro del, 130.
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202
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Frescafano F. C, 139.
Frescobaldi Piero, 28.
— P. A. 171.
Frosini Sforza, 165.
Frottole, 82.
Fulgenzio, 98.
Fuligniati Giuntino, 167.
Furstemberg, di, card. Guglielmo, 39.
Gaddi Cosimo, 95.
— Francesco, 137.
— Gaddo, 96.
— Iacopo, 96, 120, 138, 139, 152.
— Nicolò, 96.
— cardinale, 69.
Galilei Galileo, 81.
Galleni Paolo, 141.
Gambara Veronica, 68.
Gammacurta don Maria, 50.
Ganaiffe, 169.
Ganimede, 145.
Garavini Pietro, 45.
Garbo, del Dino. Vedi Dino.
— Tommaso. Vedi Tommaso.
Gaspare da Vicomercato, 38.
Gelli G. B., 153, 170.
Genova, 68.
Geografia, 26.
Geomanzia, 108.
Gerardi famiglia, 67.
Gerbier B., 123.
Gerio, rimatore, 44 e sg.
Germania, 67.
Gesù Cristo, 24, 40, 142.
Gherardesca, conte della, 70.
Gherardi, 31.
Gherardi Antonio, 174.
— Carlo, ivi.
— G. B., ivi.
— Raffaele, ivi.
Ghezzi Pierleone, 89.
Giachi Antonio, 71.
Giambullari" Bernardo, 144.
— Pierfrancesco, 57, 69, 121,
Gianson, de, Furbin card. T., 40.
Giberto frate, 76.
Gigli Girolamo, 1 16.
Gioacchino abate, 77.
— beato, 47.
Giordano, frate, 56.
Giorgio di Guccio di Dino, 143.
Giosatat, leggenda di, 34, 73, 80.
Giotti Piermaria, 29, 43.
Giovanna d* Austria, granduchessa, 151,
170, 173.
Giovanni apostolo, 37.
— s., evangelista, 144, 166.
— Andrea, 39.
— Aretino, 9.
— di Carlo, frate, 32.
— Damasceno s., 80.
— da Falgano, 131, 132.
— Grisostomo s., 77, 107.
— Pisano, 37.
— da Prato, 97.
Girolamo s., 11, 23, 73, 161.
* — di Noto, rimatore, 50.
— da Sommaia, 117.
— da Vigevano, 125.
Giuda ap., s., 40.
Giuffré Giovanni, 50.
Giugni Raffaele di Rinieri, 163.
Giuliana s., 36.
Giuliano s., 92.
Giulio Camillo, 137.
Giunti Luca, 63.
Giurisprudenza, trattato arabo di, 106.
Giuseppe Agostino p., 129.
Giusti Giuseppe, 89.
Giustinian Bernardo, 138.
— Paolo, frate, 126.
Giustino, 29.
Gonzaga Cecilia, 37.
— Giovanni, 37.
— Guido, 34.
Gori Lucrezia, 68.
— Ottavio, 124.
Grammatica araba, 105, 110, 114; —
ebraica, 111, 115; — greca, 95, 103,
104; — latina, 92, 93, 94, 96, 97,
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FIRENZE
98, 102, 103; — italiana, 115; —
siriaca, 109, 112, 114; — toscana,
115; — turca, 109; — tedesca, 123.
Grange, della, card. Enrico, 39.
Grazzini Anton Francesco. V. Lasca.
Gregorio s., 11, 79.
— xm, 158.
— Nazianzeno s., 53.
Griffi Giovanni, 146.
Grimani card. Vincenzo, 39.
Grisostomo s., 41.
Grossi Tommaso, 88.
Guadagni Paolo Antonio, 69.
— Tommasino, 69.
Gualtiero, 144.
Gualtiero anglico, 12.
Guarino, 25, 26, 161, 173.
Guasconi Tommaso, 41.
Guazzalotti Antonio, \j6.
Guazzaluti Giovanni, \6.
Guelfi Tommaso, 39.
Guerra Guido, 39, 56.
— Guido Novello, 56.
— Simone, 56. •
Guicciardini Braccio, 172.
— Francesco, 81, 171.
— Iacopo, 169.
— Luigi, 69.
— Nicolò, 170.
Guidacci G. B., 70.
Guidano F. M., 175.
Guidetti Francesco, 70.
Guido. Vedi Guinizzelli G.
Guido di Tommaso di Neri, 143.
Guidotto da Bologna, frate, 136.
Guinizzelli Guido, 17.
Hannequin, de, Francois, 117.
Hebein Giovan Luca, 31.
Hentisber angelico, 127.
Huarte G., 129.
Kolonitz card. Leopoldo, 39.
203
I
Iacopi Bernardo, 70.
Iacopo da Montepulciano, 13.
Iacopone da Todi, 62, 72.
Ignazio s., 138, 139, 158, 161.
Impastato. Vedi Buonarroti M.
Imperiale card. Giuseppe Renato, 40.
Indovinelli, 87.
Inferrigno. Vedi Rossi Bastiano.
Inghilterra, 24.
Inghirami G. L., \66.
Innario armeno, 107.
Innocenzo xn, 40.
Insaccato. Vedi Franceschi.
Ippocrate, 65.
Ippolito, novella di, 162.
Isaac, libro di, \6.
Isocrate, 148.
Italia, 71, 82, 88.
L
Lagani Teofrasto, 168.
Lami Giovanni, 31.
Lamola Giovanni, 160, 163.
La Monica Iacopo, 50.
Landino Cristoforo, 14, 24, 37, 97.
Landò Ortensio, 148.
Lanfredini Antonio, 1 65.
Lasca, 14, 70, 132, 140, 145, 159.
Latini Brunetto, 39.
Lattanzio, 24.
Laude, 72, 80.
Lazio, 56.
Leggi suntuarie, 13.
Legnaiuolo (il grasso), 145.
Lelio Fedele, 175.
Lengueglia, 31.
Lentulo, 142, 162.
Leonardo d* Arezzo. Vedi Bruni L.
Leonora di Toledo, 68.
Leopoldo 11 granduca, 67.
Lercara Spinola B., 172.
Lesine, compagnia delle, 167.
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204 MANOSCRITTI DEL:
Lessico latino, 14, 41.
Libri G. B. 70.
Lionora, novella di, 162.
Lippi, 145.
Lippi ser Matteo, 46.
Liturgia siriaca, 1 1 1 ; — maronita, 1
Liutprando da Pavia, 52.
Livio, 24, 37, 53.
Locampo Luisi, 50.
Logica, 124 e sgg.
Lolli Alberto, 170.
Loredano Marco, 46.
Lorena, card, di, 68.
Lorenzini Giulio Benedetto, 135, 1
146.
Lorenzo da Cagli, 17.
Loschi Antonio, 37, 149.
Lotti Ridolfo, 1 10, 115.
Luca s., evangelista, no.
Luca di Lotto, 58, 62.
Lucano, 24.
Lucca, 142, 168.
Lucerio, 39.
Luciano 100.
Lucidano, 15, 43.
Lucio Bruto, 131.
Lucrezia, 24.
Luigi, frate, 144.
Lullo, arte di, 89.
M
Macario s., 107. •
Machiavelli Filippo, 69.
Madrigali, 86.
Maffei Benedetto, 159.
Magalotti Lorenzo, 30.
Maggiolo p. Bartolomeo, 86.
Magliabechi Antonio, 94.
Magnani Cornelio, 133.
Maidalchini card. Francesco, 40.
Mainardi frate Vincenzo, 154.
Malaspina Torquato, 155.
Malatesta Battista, 37.
Malpigli Nicolò, 161.
Malta, 170.
E BIBLIOTECHE D' ITALIA
Mancini abate, 135.
— Teresa, 49.
Mandarini Francesco, \66.
Manetti Giannozzo, 18, 143, 157, 161.
— Giovanni, 70.
2. Manoscritti, arabi, 105, 106, 107, 109,
110, 111, 113, 114; — armeni, 107,
1 1 2 ; — assiri, 114; — carciunici 1 1 2 ;
— cufici, 1 1 1 ; — copti, 107; — e-
tiopici, 81, 104, 105, 112; — ebrai-
ci, 108, 109, 111, 113; — orientali,
114; — persiani, 105, 109; — rab-
binici 63. 79; — rumeni, 68; —
1, siriaci. 109, 111, 112, 114; — tur-
chi, 105, 106, 114.
Mantova, 143.
Marchetti Alessandro, 30, 167, 17J.
Marciano Capella, 146, 156.
Marco Pisano, 86.
— da Vezzano, frate, 89.
Maremma grossetana, 67.
Marescotti card. Galeazzo, 40.
Marfisa, 68.
Margherita s., 79.
— Augusta, 68.
— da Cortona, s., 171.
— di Francia, duchessa di Savoia, 156.
Maria egiziaca s., 34.
— Maddalena, 37, 77, 141.
— Vergine, miracoli in etiopico di, 112.
Marignolli Curzio, 49, 172.
Marini G. B., 31, 87.
Marmi Anton Francesco, 1 1 6.
• Marrasio, 26.
Martelli Nicolò, 147.
— Ugolino, 153.
Martellini Baldinaccio, 70, 78.
Martini Cirillo, 80.
— Ippolito, 164.
— p. p, 87.
— Vittorio, 164.
Martino v, 149.
Marudis, de, Ambrogio, 158.
Marullo Teodoro, 45.
Marziale, 12, 97.
Martelli Braccio, 69.
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FIRENZE 205
Martelli Gismondo, 70.
Meglio, di, Antonio, 1 1 .
— Guglielmo, 70.
Mei Girolamo, 132.
— Lodovico, 10, 31.
Melancton, 94.
— Nicolò, 68.
Mellini card. S., 40.
— Pandolfo, 70.
Memoria, arte, della, 1 7 e sg., 1 m
— Vincenzo, 70.
Menzini Benedetto, 14, 30.
— Ugolino, 70.
Messala, 148.
Martini Luca, 169.
Messale, 79.
Martino iv, 142.
Metafisica, 109, 128.
— s., 18.
Metrica, 93, 101, 161.
— confessore, s., 37.
Michelaccio, poemetto, 175.
7 r 7 / j
Martirio spirituale, 87.
Michelangelo da Panicale, 15.
7 j
Martirologio abissino, 104; — copto,
Michele s., 37.
107, no.
Michelozzi Antonio, 175.
Mascalcia,, 9, 36.
Milano, 1 1 8.
Masi Lodovico, 69.
Minervetti Benedetto, 69.
Massa, 88.
Miniati Giovanni, 14.
Materelli Nicolò, 149.
Miniature, 29, 48.
Matteo s., evangelista, 72.
Mino di Colle, 151.
Mattinate, 82.
Minucci Francesco, 124.
7 1
Mazzei ser Lapo, 143.
Mirandola, della, Pico, 6f.
7 7 7 j
Mazzone, 56.
Mischnà, io8 v 109.
Mazzoni pittore, 65.
Misoponero Filofilo, 131.
Mazzoni Ambrogio, 141.
Misteri, libro dei, in persiano,
Medici Alessandro, 53.
105.
— Carlo card. J70.
Misure, 26.
— Caterina, 68.
Mitologia, 17.
— Cosimo, 11, 38, 97.
7 7 J 7 s 1 *
Molza, 69.
7 ✓
— Cosimo in, 132, 166, 168, 169,
Moneta, cambio della, 26.
170, 174.
Moneti padre, 87.
— Ferdinando, 167, 173.
Moniglia Giov. Andrea, 135.
— Francesco, 69.
Monosini Angelo, 132.
— F. M. card., 59, 166.
~ j y 7
Monte, Del, Pandora, 78.
77 7 /
— Gian Gastone, 167.
Montefeltro, di, Oddantouio, 37.
— Giovanni card., 170.
Montemaggiore, barone di, so.
OO 7 7 J
— Iacopo, 69.
Móntepulciano, da, Bartolomeo, 1 1 .
17 7 7
— Leopoldo card., 171.
— Iacopo, 13.
— Lorenzo, 25, 163.
Monti V., 66.
— Lorenzo di Giovanni di Bicci, 1 1 .
Monticelli, s. Pietro in, 168.
— Mattias, 1
Monticolo L. Antonio, 97.
7 ✓ /
— Ottaviano, 154.
Morassini Martino, 31.
— Pietro. ^7, 38, 46, 48.
Morgheuthaller Paolo Ignazio, 42.
— Tanai, 70.
Morigia card. G. A., 39.
— Vieri, 70.
Mozzi M. A., 1 19.
Medici-Salviati Maria, 68.
Muhammad Faramuz, 106.
Medicina, 71, 105, 151.
Muratori liberi, 63.
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20Ó
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Muse, le sei, 164.
Musica, trattato in ebraico di, 1 1 1 .
Mussulmani, 106.
N
Naldo da Firenze, 24.
Nani Battista, 67.
Nardi S. F. (Nottolone), 146.
Nasi Francesco, 70.
Navarra, regina di, 68.
Negroni card. G. F., 39.
Nello di Giuliano, 142.
Nenci G. F., 167.
Nencini Andrea, 63.
Neri Filippo s., 141.
Nerli card. Fracesco, 39.
Nesi Giovanni, 156.
Niccoli Nicolò, 156.
Nicolò, rimatore, 13.
— frate, 25.
— v, 38, 157, '63.
— s., 166, 170.
— da Bologna, card., 160.
— al Carmine s., compagnia di, 141.
— Ceco di Firenze, 47, 143.
Nizzoli Mario, 170.
Nobiletti Carlo Paride, 102.
Nobili Giulio, 42.
— Pierantonio, 9, 71.
Nocrisi Orotelambo, 78.
Nogarola Isotta, 37.
Noli, vescovo di, 68.
Norchiati Giovanni, 69.
Noris card. Enrico, 39.
Nostelli p. Francesco, 166.
Nottolone. Vedi Nardi S. F.
Novelle, 155.
Novellino, 160.
O
Obituario, 41.
Ognibene da Lonigo, 134.
Olandese, la bella, 139.
Omero, 24, 26, 27, 103.
Oraodei card. Luigi, 39.
Oracolo degli amanti, 65.
Orazio, 12, 42, 139.
Orazioni, 79; — in arabo, 105, 106 e sg.
Ordine gerosolimitano, 31.
Orlandi ser Agnolo di Guido, 72.
Orléans, duca d\ 68.
— pulcella d*, 63.
Orsini card. V. M., 40.
Orsola s., 72.
Ortografia, 99.
Ottaviani C, 168, 169.
— Donato, 143.
Ottaviano, 24.
Ottoboni card. Pietro, 40.
Ottone da Parigi, 33.
Ovidio, 24, 42, 54, 62, 97, 161, 163.
Padri santi, 86.
Pallavicino G. C, 166.
Palmieri Matteo, 169.
Pamfila, amori di, 136.
Pamfili card. Benedetto, 39.
Panciatichi card. Bandino, 40.
— Bartolomeo, 69, 132.
Pandolfini Agnolo, 80.
— Camillo, 139.
— Giannozzo, 154.
— Filippo, 70, 153, 154.
— Matteo, 141.
— Pierfilippo, 138.
— Roberto 166.
Panegirico, trattato del, 164.
Panicale, da, Michelangelo, 15.
Panicarola p., 135.
Panormita Antonio, 38, 160.
Pansana Orazio, 105.
Panzacchi Virgilio, 23.
Paolo s., Buca di, 141.
— apostolo, s., 33, 40.
— 11, 176.
— ni, 68.
— iv, 170.
— Emilio, 27.
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FIRENZE
Paolo eremita, s., 107.
Pio 11, 37, 38.
— da Venezia, 124, 128.
Pirro, 24.
Paolucci card. Fabrizio, 39.
Pisa, 164, 171.
Papi, catalogo dei, 36.
— battuti bianchi di, 81.
Papi Alessandro, 170.
Pistoia, da, Cino, 16, 17.
Parenti Piero di Marco, 129.
— accademia in, 167.
Patrizio Francesco, 37, 154.
Platina Bartolomeo, 154.
Pazzi Alfonso, 14.
Platone, 25, 42.
— Camilla, 68.
Plinio Secondo, 15, 96.
— Cosimo, 6q.
Plutarco, 25, 48.
— Giovanni, 69.
Poesie in turco, 1 10.
— Renato, 154.
Poggio* ' 2 i !5i Hi 2 5i 2 ^7 38, 97%
OCJ 7 7 Si 17 ^7 1 J 1 S 1 r
Pellegrino Giovanni fr., 77.
l 57>> l 59, < 6o 7 <6i.
Perez Antonio, 30.
Poliziano Angelo, 44.
Perini Domenico, 70.
— Francesco, 170.
— Vincenzo, 70.
Pollini Alessandro, 30.
Perotti Nicolò, 101.
Polonia, re di, 48.
Petrarca Francesco, 13, 16, 24, 32, 33,
Pompeo Festo, 93.
37, 47i 57, 60% 6n 67i 77* » ! 9i » 39*
Pontieures, madama di, 68.
142, 154, 155, 160.
Porcari Stefano, 133, 142.
Petrei Antonio, 69.
Porcellio, 97.
Petroni Lodovico, 48.
7 1
Porfirio, 42.
Petrucci Andreozzo, 25.
7 ^
Porzio Nicolò, 154.
— card. Pier Matteo, 40.
Portinari Caterina, 80.
- P. T., 139.
— Francesco, 154.
Pianigiana lingua, 132.
Potenzano dottore, 50.
Piante velenose, 71.
Potocarrero card. Lodovico, 40.
Piccinino Nicolò, 18.
Prato, da, Giovanni, 97.
Piccolomini Alfonso, 172.
— Romualdo, frate, 72.
— Ciscranna, 17.
Pratolino, 174.
— Eneg Silvio, 132, 163.
Preci, 77.
Picconi, 31.
Preghiere ebraiche, 27, 108.
Pichi Curzio, 31.
Preti, 31.
Gianfrancesco, 31.
Prisciano, 100.
Pico, 31.
Proclo, 63.
Piegato, accademico della Crusca 169.
Profezie, 27, 47, 48, 77.
Pier Damiano s., 10 1.
Properzio, 12, 42, 97.
Pietri Pietro, 117, 118.
Prosodia, 97, 151, 161.
Pietro d' Andrea, 43.
Proverbi, 23, 162, 165.
— Aretino, 69.
Prudenzio, 98.
— di Candia, 126.
Pucci Gaetano, 164.
— Ispano, 127.
— Lorenzo, 69.
— di ser Pietro da Praga, 130.
— Pandolfo, 60.
Pieve, dalla, Goro Cassiano, 70.
Pucciarino, 3 1 .
Pigna, 53.
Puccio, frate, 147.
Pilato, 161.
Pulci L., 59.
208
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
9
Quintiliano, 146.
R
Rabbi Abraham, 107, 108.
— Mordohai, 108.
Raffaele da Cremona, 36.
Raimondi G. B., 1 1 o, 1 1 1 , 1 1 2, 1 1 4, 1 1 5.
Raimondo, 16.
Ramarrini Lupardo, 167.
Ranuzzi Cospi F. V., 133, 135.
Ratisbona, dieta, di 38.
Ratzieyouski card. Michele, 39.
Redi Francesco, 120.
Regaldi G., 89.
Rembadi Nicolò, 64.
Remigio Antisiodorense, 156.
Renieti Pietro, 167.
Reparata s., 36.
Retorica, 10, 67, 87, 10 1, 130, 137,
143, 164, 173.
Riario Girolamo, 69.
Ricasoli Pandolfo, 33.
Ricasoli, vescovo di Cortoha, 69.
Ricci Giuliano, 31.
r- Angelo Maria, 147, 171.
Ricciardi G. B., 14.
Riccio, amanuense, 72.
Riccio Pierfrancesco, 69.
Ricette, 27, 32, 79, 93.
Ridolfi Lorenzo, 69, 149.
— Lucantonio, 54, 70.
— Vincenzo, 70.
Riformato, 31.
Rilli, famiglia, 65.
Rinucci Francesco, 58.
Rinuccini Alamanno, 138.
Rinuccio Aretino, 163.
Rio, villa di, 65.
Risis, de, Bartolomeo, 44 e sg.
Roberto d' Angiò, 144.
Rodolfi Ippolito, 141.
— Matteo, 146.
Roma, 31, 38, 57, 62, 104, 112, 171.
Romano Ligorio, 24.
Romolo, 24.
Romualdo fr. da Prato, 72.
Roncioni Pietro, 70.
Rondinelli F., 141.
Rontini Baccio, 70.
Rosaio, della vita, 131, 138.
Rosscrmini Francesco, 171.
Rossi Antonio, 1J7.
— Bastiano, 169.
— Pino, 142.
Rosso Antonio, 154.
Rosta Stanislao, 169.
Rotondi Felice, 127.
Rovai, 31.
Rubeis, de, Iacopo, 37.
Rubino card. G. B., 40.
Rucellai Orazio, 30.
— Piero, 151.
Ruffo Sesto, 15.
Ruscelleide, 52, 55.
Ruscelli, 54, 55, 58, 60.
S
Sacchetti Francesco, 17, 47 62, 141 e sg.
— card. Urbano, 40.
Sacripanti card. Giuseppe, 39.
Saladino, 144.
Salazar card. Pietro, 40.
Sallustio, 1 3, 27.
Salutati Coluccio, 24, 39, 160, 163.
Salve regina, 146.
Sai veni Pietro, 14.
Salviati, 31.
— card., £8.
— Alamanno, 69.
— Filippo, 70.
— Giuliano, 69, 1 1 6.
— Iacopo il vecchio, 56, 126.
— Leonardo, 135.
Salvini A. M., 30, iu, 119, 135, 145,
146.
Salvino, 30, 120.
Sandelli, 31.
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FIRENZE
209
Sandonnini Domenico, 170.
Sanga G. B., 162.
Sangeminiano, 170.
Sanleolini, 153.
Sansovioo, 55.
Santi Alessandro, 167.
Santini G. B., 70.
Sanzio Leone, 158.
Sigismondo imp., 149, 160.
Sigonio, 53.
Silio Italico, 42.
Sillabe, trattato delle, 94.
Sillogismo, regole del, 124, 126.
Silvestro papa, s., 34, 37.
Silvestro da Firenze, frate, 170.
Simone da Cascia, 31.
Saraceno Marco, vesc. di Volterra, 170. Sinonimi latini, 27, 99.
Saracini Antonio, 168.
Saragozza, 30.
Sassetti Filippo, 151, 152.
Saverio Fancesco s., 138, 139.
Savio romano, 48, 73.
Savioli Lodovico, 90.
Saviozzo da Siena, 47.
Savonarola Girolamo, 30, 65, 170.
Scala Bartolomeo, 37, 154.
Scala, compagnia della, 141.
Scambrilli Francesco, 48.
Schiava, la, liberata, 139.
Schinchinelli G. B., 87.
Scifoni Felice, 68.
Scipione Africano, 24, 143, 144.
Scoto, 125.
Segaloni Francesco, 174.
Segreti, 89.
Semodio s., 107.
Seneca, 12, 17, 24, 27, 40, 56, 138, 142.
Senofonte, 25, 42.
Serafini Michelangelo, 171.
Serafino Aquilano, 44 e sgg.
Serdonati Francesco, 49.
Seripando mons. G., 175.
Sermoni, 10, 33, 76, 80, 88.
Serravalli, barone di, 50.
Servio, 100. ♦
Sestio Nicolò, amanuense, 131.
Seta frate Bernardino, 43.
Seta, del, Mattio, 29.
Sfera, 43, 113.
Sorza Francesco, 38, 47.
— Sforza, 45.
Sicilia, 41.
Siculo, rimatore, 44.
Siena, 72.
Sisto iv, (38.
Sizi Francesco, 167.
Società di Gesù, 89.
Soderini Nicolò, 144.
Sofocle, 53.
Somma, \6.
Sommaia, da, Girolamo. Vedi Girola-
mo da S.
Sommari Girolamo 103.
Sorti, libro delle, 108.
Sozztfanti Atto, 168.
Sousa, di, Luigi, 39.
Spada Cosimo, \66.
— card. Fabrizio, 40.
Spadaccina, la bella, 68.
Specchio di coscienza, 89.
Spinela Giovanni, 23.
Spinola card. G. B., 40.
Stefani Matteo, 125.
Stellata, 148.
Stoppa, frate, 47.
Storia naturale, 27.
Stradino, 1 1,70.
Strambotti, 82.
Strozzi Alessandro, 135.
— Benedetto 129.
— Bernardo di Gianozzo, 157.
— Filippo, 172.
— G. B., 54, 70, 79, 116, 118, 123,
151, \66, 167.
— Leone, 30.
— Lorenzo, 162.
— Matteo di Simone, 158.
— Palla, 162.
Stufa, dalla, G.B , 70.
— Pandolfo, 69.
Sultanini Baldassarre, 142.
G. MazzatINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XII
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
2IO
Svizzera, 82.
T
Taccuino, 1 38.
Taddei Andrea, 70.
— Borghino, 58, 61.
— Giovanni, 70.
Taddeo, fisico, 39.
Tanagli Michelangelo, 25.
Tanara card. S. A., 39.
Tasio Baccio, 169.
Tasrifi, 110.
Tassini Simone, 44 e sg.
Tasso Torquato, 86.
Tebaldeo, 46.
Tebalducci Lorenzo, 151, 152, 155.
Tedaldi G. B., 169.
Teobaldo, 99.
Teodorico re, 148.
Teodoro giudeo, 161.
Teodosia s., 37.
Teofilo s., 107.
Teologia dogmatica, in siriaco, 109.
Terenzio, 14, 24, 35, 86, 98.
Teresa, suora, di Gesù, 86.
Terra Santa, 108.
Tessa, madonna di Prato, 147.
Testamento, 40; — nuovo, 88; — vec-
chio, in ebraico, 108 e sg.
Testi Fulvio, 14.
Thomas, 66.
Tibullo, 42.
Tobia s., 34.
Tolomei Claudio, 71.
— Lelio, 120, 168.
— Paolo, 29.
Tolomeo, 42.
Tornasi Tomaso, 133.
Tomasuccio, frate, da Nocera, 47.
Tomitano G. B., 30.
Tommaso s., 37, 144.
— del Garbo, 39.
— di Giovanni, 37.
Tordi Andrea, 103.
Tornabuoni Albertaccio, 70.
Tornabuoni Alfonso, 69.
Torrigiano, fisico, 39.
Toscana, 52.
Toscanino 31.
Traduzioni lat.-ital., 93, 94, 96.
Tranchedino Nicodemo, 37, 38.
Trasformati, i, commedia, 175.
Triangoli, 26.
Trimegisto Ermes, 27.
Trissino, 58.
Trito, accademico, 153.
Trivulzio Iacopo, 37.
Trogo Pompeo, 29.
Troia, storia di, 23.
Turchi, 141.
U
Uberti Farinata, 39.
— Fazio, 39, 62.
Ubertini Lorenzo, .174.
Ubertino frate, 88.
Uffizio, 29, 48, 77, 78, 79.
Uffreduzzi Luigi, 68.
Ugo da S. Vittore, 33.
— di Tabaria 144.
Ugolini Baccio, 44 e sg.
Ugolino di Bernardo, 81.
Ungheria, 141.
Urbano v, 148.
¥
Valeriano s., 37.
Valerio Massimo, 28, 99.
Valerio Probo, 98.
Vafguarnera p. Carlo, 166.
Valla Lorenzo, 38, 173.
Valle, da, Lazzaro, 28.
Valletta frate Giovanni, 170.
Valori Francesco, 49, 139, 146.
Vangeli, 11, 34, 53, 78, 151.
Vannucci Francesco, 95, 96.
Varano, da, Costanza, 37, 38.
Varchi B., 56, 58, 70, 155, 169, 171.
Varlungo, da, Cecco, 170.
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FIRENZE
211
Vasari Giorgio, 64, 66, 81, 96.
Vasilografia, estratti dalla, 148.
Vasori Alessandro, 133.
Vegio Maffeo, 26, 38.
Veglie erudite, 145.
Venezia, 53, 63, 172.
Veneziano, rimatore, 50.
Verbi lat., trattato dei, 95.
Vergerio Paolo, 15, 162.
Vescovi, cronologia, 171.
Vettori, P., 53, 58, 66, 170.
Viàggi, 71, 82, 88.
Viaggiatori, 89.
Vieri Michele, 152.
Villani G. 39, 51, 54, 59, 60, 61.
— Matteo, 39, 60.
— Nicolò, 43.
Villifranchi, C., 14, 134, 135, 145.
Vincenzo s., 77.
— rimatore, 44 e sg.
Vino, lodi del , 133.
Vinta cav., 120.
Vireto Xanto, 154.
Virgilio, 13, 24.
Virtù, 72, 165.
Visconti Bianca Maria, 37.
— Filippo Maria, 37, 160.
— Giangaleazzo, 37, 149.
— Giovanni, 24, 37.
— Lucia, 37.
— Ippolita, 50.
Visdomini, famiglia, 51.
Vitelli Orsino, 65.
Vittorelli Iacopo, 90.
Vittoria grauduchessa di Toscana, 171.
Vittorino M., 98.
Viviani Vincenzo, 30.
Vocabolista, 51, 52.
Volterra, vescovo di, 139.
Wansleb G. M., 104 e sg.
Z
Zabarella Francesco, 148.
Zamakhs'ari, 105.
Zanobi da Strada, 39.
Zefiro Francesco, 162.
Zenobi, vescovo di Firenze, 9, 32.
Zoboli Antonio, 45.
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INDICE DEL VOLUME
I rass. della R. Biblioteca Centrale Nazionale di FIRENZE Pag. 9-176
Indice dei capoversi . » 179
Indice degli Autori » 195
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Doti. GIUSEPPE MAZZATIN TI Prof, nel R. Liceo di Forlì.
Dott. FORTUNATO P I N T O R Bibliotecario del Senato ; Roma.
INVENTARI
DEI
MANOSCRITTI
DELLE
BIBLIOTECHE D'ITALIA
VOLUME XIII.
i
FIRENZE
( R. BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE )
CASA
FORLÌ,
EDITRICE LUIGI
I 9 0.5 - 6.
BORD ANDINI
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f Prof. GIUSEPPE MAZZATINTI
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Giuseppe Mazzatinti è morto da un anno ; e pure ven-
gono ancora in luce suoi lavori, ed altri se ne annun-
ziano, e si proseguono iniziative di studi alle quali Egli
aveva consacrato tutte le forze della sua mente e del suo
cuore. Così quelli che ebbero la fortuna di lavorare al
suo fianco, ora, tenendo davanti le carte su cui si fermò
per sempre queir instancabile mano, e prove di stampa
riviste da Lui fin negli estremi mesi, e lettere di consiglio
e d' incitamento su i comuni lavori, possono per qualche
momento alimentare la dolce illusione che Egli viva tut-
tavia. È invece una stella estinta che ci manda ancora
i suoi raggi attraverso lo spazio. E il Mazzatinti fu dav-
vero un vivente focolare di luce: luce di bontà e di sa-
pere. Quale insegnante Egli fosse, scrisse una volta in
un documento ufficiale Giovanni Pascoli; e le sue paro-
le furono gran premio per chi si era appagato della cat-
tedra di un piccolo liceo di provincia. Quel che operò,
nella vita mirabilmente laboriosa, per 1' avanzamento
degli studi storici, si è potuto dire solo dopo che Egli
è morto; ma in modo degno. E fu anzi spettacolo raro
e confortevole, che giornali d' ogni parte d' Italia e rivi-
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— IV —
(Dal Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa dalla Bibliote-
ca Nazionale di Firenze; aprile 1906)
La Biblioteca Nazionale con vivo compianto si associa
al lutto degli amici e degli studiosi per la morte di Giu-
seppe Mazzatinti, avvenuta in Forlì il giorno 15 aprile.
Con lui gli studi storici e bibliografici perdono un col-
laboratore come pochissimi, per indefessa attività e per
modestia vera; la Biblioteca nostra un amico fra i più
affezionati e utili, che ad essa dette cooperazione volon-
taria con vantaggio grande delle nostre collezioni mano-
scritte. Dopo aver condótto per sette volumi gli Inven-
tari dei manoscritti delle biblioteche d y Italia, delle quali
molte minori devono al Mazzatinti, nonché la illustrazio-
ne, la prima esplorazione delle loro raccolte, per innanzi
manchevoli di qualsiasi indice, egli, con 1' inesauribile
desiderio di allargare sempre più la sua collezione, im-
maginò di dedicarne i volumi successivi ai vari fondi
manoscritti della Nazionale, sebbene già per taluni di essi
si fossero da altri iniziate più larghe illustrazioni, rima-
ste pur troppo spesso interrotte. Ma nessuna più ardita
impresa sgomentava il Mazzatinti ; e a questa egli si ac-
cinse incoraggiato dal Chilovi e dal Barbi, che appunto
allora attendeva a. riordinare il Fondo principale dei mano-
scritti nostri. In cinque volumi, agli ultimi dei quali coo-
però attivamente il Pintor, pubblicò una descrizione som-
maria, ma utilissima come prima informazione, di 3881-
manoscritti del Fondo principale; indi avviò quella del-
le Classi Maglmbechiane, conducendola per circa 700 ma-
noscritti fino alla classe settima. A questo lavoro il Maz-
zatinti dava negli ultimi anni tutte le sue vacanze au-
— v —
tunnali, anzi quanti altri giorni gli lasciava liberi F in-
segnamento, e la Biblioteca Comunale di Forlì, che da
molti anni dirigeva ; ed era subito qua in Firenze alla Bi-
blioteca nostra (F ultima volta nelF ottobre scorso); incu-
rante sempre d' ogni agio, e anche, purtroppo, della ma-
lattia, che da lungo tempo lo insidiava ; sempre entusia-
sta come il giorno in cui aveva dato alle stampe il suo
primo saggio ; perchè fu di quei rarissimi che per sè non
chieggono nè sperano se non il puro compiacimento del-
l' opera compiuta. E fu opera poderosa quella che egli
dette per le raccolte manoscritte d' Italia, per i codici
italiani di Francia, per gli archivi della nostra storia, per
molti importanti epistolari, per illustrare sotto ogni aspet-
to la nativa Umbria diletta; opera così vasta e varia,
che, se venga compiutamente rassegnata, darà maraviglia
anche agli amici che più dappresso conoscevano e ap-
prezzavano questo infaticabile lavoratore. Possa così no-
bile esempio trovare seguitatori, e la memoria sua essere
confortata dal completamento, per cura d' amici, di quel
che egli lascia interrotto I Dalla Biblioteca nostra sarà
fatto ogni possibile perchè al più presto venga condotta
a termine la pubblicazione dell' Inventario cui è legato
il suo nome.
[S. Morpurgo]
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Dopo che la Sig. M Prof. Fanny Manis e, d' intesa con lei, il Dott. Degli Azzi a-
vevano compilato e stampato le loro bibliografie, di cui la presente uscì anche in ap-
pendice alla commemorazione del Luzio (In Memoriam. G. Mazzatinti. Forlì, 1906)
un' altra, con diverso ordinamento, ne ha curato il prof. A. Sorbelli, in appendice alla
sua necrologia del Mazzatinti in nome- della Deputazione di storia patria per la Ro-
magna (in Atti e memorie, voi. XXIV, p. 552 sgg.). Di qui, e da qualche comunica-
zione privata, la Sig. B * Manis ha tratto materia alle seguenti aggiunte che si dispongo-
no secondo la già adottata ripartizione in classi :
B) La Biblioteca Aragonese in Napoli. — Relazione al Ministro della P. Istruzione.
In : « Bollettino Uff. dell' Istruzione ». Anno 13.° N. 12, Dicembre 1887.
D) Per la storia della miniatura. — (Lettera al prof. Egidio Calzini) — In « Rass.
bibliogr. dell' Arte Italiana » A. I, pp. 181-190 — Rocca S. Casciano, Cappelli, 1898.
Appunti per V arte umbra nel secolo XV. — In Rass. bibl. dell' Arte Ital. — An-
no III, pp. 68-71 Rocca S. Casciano, Cappelli, 1900.
Inventario di reliquie del sec. XIII. — In « Rass. bibl. dell'Arte Ital., Anno IH, pp.
76-78. — Rocca S. Casciano, Cappelli, 1900.
E) Lettera inedita di Alfonso di Lamartine tratta dall' autografo della Biblioteca
Nazionale di Firenze a cura di G. Mazzatinti. Forlì, Bordandini, 1894, in 4, pp. 4 (Per
nozze Manno-De Laugier).
Cinque lettere di G. Rossini, edite a cura di G. M. — Forlì, Bordandini, 1892, pp. 7.
(Per nozze Zuelli-Manuzzi). -
F) Recensioni:
Pigorini. Beri (Caterina), Costumi e superstizioni dell' Apennino Marchigiano In : Riv.
Stor. Ital., a. 9.° Torino 1892, pp. 121-123.
Drury (C.) Fortnum (E.) , Maiolica : a historical treatise on the glazed and ena~
melled earlhen-wares of ltaly, with Marks and Monograms, ecc. ; Oxford, Clarendon
Press, 1896 — In « Rass. bibliogr. dell' Arte Ital. — An. I, pp. 7-9, Rocca S. Ca-
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Dodici lettere inedite di L. A. Muratori, pubblicate da G. Mazzatinti ed 0. Ferrini
(Con avvertenza preliminare). Perugia, tip. Santucci, 1881, 16.° pp. 24.
II Telentelogio di Ubaldo di Sebastiano da Gubbio. — Opera inedita del sec. XIV. Stu-
dio. Firenze tip. Galileiana, 1881, 8.*, pp. 10. (Estr. dall' Archivio Storico
Italiano. Serie IV, Tom. VII).
Una lettera inedita del Metastasio (tratta dall' Archivio della famiglia Tei di Gubbio, e
pubblicata con breve illustrazione). In: Cronaca Bizantina, Annoi, N. 11 — llo-
ma, 15 nov. 1881.
Un nuovo amore di Ugo Foscolo. In: Cronaca Bizantina, Anno I, N. 12, Roma, 30
nov. 1881.
Poesie religiose del sec. XIV pubblicate secondo un codice eugubino, (con Prefazio-
ne). Bologna, Romagnoli, 1881, 10.° pp. Vili, 103 (Scelta di curiosità lettera-
rie inedite o rare dal sec. XIII al XVII. Disp. 179). Ediz. di soli 202 esempi.
AVVERTENZA. — A dar più chiaro un concetto dell' attività intellettuale del Mazzatinti nei diversi
campi in cui essa si svolse, ho preferito alla rigorosa unità delP ordine cronologico — nella rassegna bi-
bliografica dell' opera sua — una divisione |>er classi, disponendo alla loro volta le classi cronologica-
mente. Per la parte storica, ho creduto anche meglio raggruppare gli scritti in tre divisioni regionali :
storia umbra, romagnola, d' Italia in ^ent rale, osservando anche qui l' ordine di data in ogni singolo
gruppo. — Molte deficienze e lacune saranno di certo nella presente bibliografia, compilata in breve tem-
po, e con scarsi sussidi di ricerca, per la singolare modestia dell' Autore, che non si curò mai di far
mostra dei suoi lavori, nè — eccetto di pochissimi — di tenerne esemplare fra i suoi libri. In omaggio
«dia sua memoria, sarò grata, se altri più diligente e più fortunato, potrà aggiungere nuovi titoli a que-
sta mia prima raccolta.
Storie popolari ambre. (Con notizie preliminari). In: Giorn. di filologia romanza, N. 8.
(Voi IV, Fase. 1-2). Noma, 1881, pp. 63-72.
Fantasia: versi. Foggia, tip. del giorn. U Unione, 1882.
Un profeta ombro del sec. XIV. (Tommasuccio da Foligno). Studio. Bologna, tip. Fa-
va e Garagnani. 1882. 8.° pp. 40. (Estr. dal Propugnatore Voi. XV).
Canti umbri. (Per nozze Samuelli-Gilardini, in collaborazione con E. Tirsi e D. Bre-
sciani). Foggia, 1882.
Critica nova. (Per un critico pseudonimo del « Giornale Napoletano della Domenica »).
In : Cronaca Bizantina, Anno II, N. 4, Noma, 16 febbr. 1882.
Serenate umbre. Alba, tip. Marengo, 1883, 8.°, pp. 15. Per nozze Padovan-Massopust.
Canti popolari umbri (raccolti a Gubbio ed illustrati da G. Mazzatinti ). Bologna, Zani-
chelli, 1883, in 8.°, pp. 323.
La commedia italiana alla Corte di Francia nei secoli XVI e XVII. (A proposito del
libro di Armando Baschet « Les Comédiens italiens à la Cour de France », etc.,
Paris, Plon, 1882). In: Cronaca Bizantina, Anno III, N. 8, Homa, 16 aprile, 1883.
Rime di Francesco Petrarca scelte ed annotale ad uso delle scuole secondarie classiche
da G. Mazzatinti e G. Padovan. Torino, Loescher, 1884.
Le carte alfieriane di Montpellier In: Giorn. Storico della Letteratura itaL — Voi.
HI, fase. 7, 9: Voi. IV, fase. 10-11. Anno 2.°, 1884.
Bosone da Gubbio e le sue opere, In: Sludi di filologia romanza. Voi. I, fase. Il,
Homa, 1884, pp. 277-334.
Galeazzo di Tarsia e Vittoria Colonna. (A proposito di una recente pubblicazione di fi.
Padovan sull'amore di Galeazzo di Tarsia per Vittoria Colonna). In: Napoli let-
teraria, N. 8, Napoli, 6 aprile 1884.
Annotazioni di G. Mazzatinti e di G. Padovan alle stanze scelte della Gerusalemme
liberata ad uso delle scuole. Torino, Loescher, 1885.
Rimatori napoletani del Quattrocento, con Prefazione e note di M. Mandalari. Hai Cod.
1035 della Biblioteca Nazionale di Parigi per cura dei Dott. Mazzatinti e Antonio
Ive. Caserta, tip. laselli, 1885. 8.°, pp. XL. 198. In Appendice. Per Alfonso l.°
d' Aragona. Lettera di G. Mazzatinti al Prof. Mario Mandalari. (Illustrazione di un
canto ad Alfonso l.).
Canti popolari Umbri. (Per nozze Marchetti-Holando). Alba, Sansoldi, 1885, 16.°, pp. 8.
Alcuni codici delle rime di Iacopone da Todi — Foligno, tipi Campitelli 1886, 8.° pp.
8. (Estr. dalla Miscellanea Francescana. Anno I, Fase. II, 1886. Edizione di soli
25 esemplari.
Ancora delle carte altieriane di Montpellier. In: Giom. Stor. della Letteratura hai.,
Voi. IX, fase. 25-26, Anno 5.°, 1887.
Il Fiore. — Histampa del cod. Il 438 della Biblioteca della Facoltà di medicina di Mon-
tpellier). In: Manoscritti Italiani delle Biblioteche di Francia . V ol . III., Appendice
II. (Preceduto da uno Studio di E. Gorra).
Un Bestiario moralizzato, tratto da un manoscritto eugubino del secolo XIV. (Con no-
te, osservazioni ed appendice di E. Monaci). Homa, tip. dell'Accademia dei Lin-
cei. 1909, 8.° pp. 26. (Estr. dai Rendiconti della R. Accad. dei Lincei Classe di
scienze morali, storiche e filologiche. Voi. V, I. Sem. fase. 10 e 12, 1889).
Canzone di maestro Bartolomeo di Castel della Pieve. Foligno, tip. Sgariglia, 1889
Ediz. di soli 12 esempi.
Laudi dei Disciplinati di Gubbio. Bologna, Zanichelli 1889, 8.°, pp. 54 — (Estr. dal
Propugnatore, N. S. Voi. II, Parte I, Fase. 7-8).
Epigrammi di L. Montaspro (L. Merlini) scelli a cura di G. Ma zza Un ti e A. Albicini,
con Prefazione del prof. A. Borgognoni — Forlì, Bordandini, 1889, 16.°, pp. 86.
Canyon di maestro Appollonio ischermidore et pulito scripton* di messali da Imola o
di quei paesi fu. Cannona per questa medesima fatta dal Maestro ppollonio da
Camerino. (Dal cod. Marucelliano C, 152, fol. 67-68, sec. XV, pubblicata da G.
M. per nozze Pergoli- Cagli) Forlì, Bordandini, 1891, in 8.°
Canzone di Gregorio d'Arezzo (« Ne V alba messaggiera d' un bel giorno ») tratta
dal cod. Ashburnbam 478 — per nozze Saffi -Fortis — Forlì, Bordandini, 1892.
Lettere inedite di C. I. Frugoni a Mons. Angelo Fabroni (pubblicate a cura di 0. M.)
per nozze Brùzzo- Farina. Forlì, Bordandini, 1882, 8.° pp. 14.
La mente e il euore di Aurelio Saffi (10 Aprile 1890). (Baccolta di scritti in onore di
Aurelio Saffi a cura di 0. Mazzatinti e P. Squadrani). Forlì, Bordandini, 1891,
8.°, pp. 190.
Lettera inedita di Alessandro Manzoni all' abate Antonio Cesari dell' Oratorio di Ve-
rona. (Per nozze Cagli-Ceroni). Forlì, Bordandini, 1893, 8.°.
Costituzioni dei Disciplinati di S. Andrea di Perugia (edite a cura di G. Mazzatinti).
Ferii, tip. Bordandini, 1893, 8.° pp. 14. (Per nozze Cassin-D' Ancona).
Frammenti di lettere di Paolo Frisi a Mons. Angelo Fabroni dal 10 nov. 1773 al 20
agosto 1784, dal ms. 345 bis della Comunale di Forlì^ edite a cura di 0. M.
Forlì, Bordandini, 1894, 4.° — Per nozze Manno -Uavico di Quiltengo.
Rispetti (36) di Angelo Poliziano (editi sul ms. già posseduto dal prof. Giuliano Van-
zolini, a cura di 0. M. preceduti dall'illustrazione del codice). Forlì, Bordandini,
1895, 8.° pp. 14 — (Per nozze Morpurgo-Franchetti).
I. Di Bonifacio da Verona autore dell' Eulistea. II. La lezenda di Fra Bainero Faxa-
no. — Perugia, Unione Tip. Coop. 1896, 8.° pp. 557 563 (Eslr. Dal Bollett. del-
la Soc. Umbra di Storia Patria. Fase. 11, — TU. Voi. 2.° N.° 5)
Camilla d'amore. (Dal cod. II, XI, 57, della Biblioteca Nazionale di Firenze, ebe con-
tiene « Camilla d' amore » composta per Cesare Dondoletti dal B[orgo] S. Se-
polcro] edita a cura di G. Mazzatinti. — Perugia, Unione Tip. Coop. 1902, 8.° pp.
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Cronache forlivesi di Andrea Bernardi (Novaeula) dal 1476 al 1517 — a cura di G.
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I manoscritti delle Cronache forlivesi. (Estr. da ir Archìvio Muratoriano diretto da V.
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Note per la storia della città di Alba. Puntata 1. 1613-1675. Puntata li. La Cattedrale.
Alba, tip. Sansoldi, 1887, 16.°, Fase. 2, pp. 99-98.
Lettere politiche di Vincenzo Armanni dal 1642 al 1644. (Con Prefazione). Firenze,
tip. Cellini, 1887, 8.°, pp. 136. (Estr. dall' Archivio Storico /tal., Tom. XIX,
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Molte fogie de vestimenti fate per Italia, 1494. (Dalla Cronaca del Novacula, autogra-
fa nella Comunale di Forlì, fol. 281 e sgg.). Forlì, Bordandini, 1892, 8.°, pp. 9.
(Per la nascita di una figlia del prof. Pergoli).
Tre brevi aggiunte al libro di Teodoro Gottlieb: Uber mittelalterìiche Bibliotheken.
Forlì, Bordandini, 1894, 8.°, pp. 13. (Per nozze Simonsfeld-Pullich).
L'Obituario del convento di S. Agostino di Padova edito da d. Mazzatinti, 1894, 8.°,
pp. 45. (Estr. dalla Miscellwiea, Serie II, Tom. II, dell R. Deputaz. Veneta di
Storia Patria).
Lettere del Ministro Giovita Lazzarini sulla Repubblica Romana del 1849. ( Con Intro-
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Per la storia della Biblioteca Ducale urbinate. In : Il Raffaello, Rivista d' arte e dì
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Diario epistolare di Giovita Lazzarini. Ministro di Grazia e Giustizia nella Repubblica
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{Biblioteca Stor. del Risorgim. Italiano, Serie, II, X. 1 ).
Per Piero Maroncelli. Roma, Unione Coop. Ed., 1902, 8.°, pp. 16. (Estr. dalla Rivista
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Per la storia della « Giovine Italia ». Un episodio del 1833 narrato e illustrato con do-
cumenti inediti. Firenze, Bertelli ed., 1905, 8.°, pp. 32. (Miscellanea di lettere,
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INVENTARI DEI MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA. Forlì, Bordandini,
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Inventario dei manoscritti dell' Archivio e della Biblioteca ex Capitolari di Dividale del
Friuli. (In collaborazione con Aloise Zorzi). Forlì, Bordandini, 1893, 4.°, pp. 16.
Inventari di manoscritti della Biblioteca del Convento di S. Francesco d' Assisi ( mss.
123, 558, 588) e della Biblioteca Vaticana (ms. 9658)- Forlì, Bordandini, 1894,
8.°, pp. 13. (Per nozze Simonsfeld-Pullich.
GLI ARCHIVI DELLA STORIA D'ITALIA. Rocca S. Gasciano, Cappelli, 1899-1905, in
8.°, Voli. 3 (il 4.° in corso di stampa).
La biblioteca di S. Francesco (Tempio Malatestiano) in Rimini. In: Scritti vari di fi-
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scolari). Boma, tip. del Senato, 1901, 8.°, pp. 345-352.
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Documenti per la storia delle arti a Gubbio. Foligno, Sgariglia, 1886, 8.°, pp. 47.
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Guida di Forlì. (In collaborazione col Prof. E. Calzini). Forlì, Bordandini, 1893, in 16.°.
Inventario degli arredi di S. Mercuriale di Forlì. (Edito con illustrazione). In: Bui-
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Forlì, Gennaio 1895.
II monumento di Barbara Manfredi. In : Bullettino della Società fra gli amici delV arte,
ecc., Anno I, N. 2, Forlì, Febbraio 1895.
Notizie inedite di Marco Melozzo. In : Bullett. della società fra gli amici dell' arte, ecc.,
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Un' opera di Antonio Rossellino in Forlì. In ; Bullett. della società fra gli amici del-
l' arte, ecc., Anno I, N. 4, Forlì, 1895.
Il sarcofago del B. Salomoni. In : Bullettino della oc. fra gli amici dell' arte, ecc., An-
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Miniature in un offlzio della Comunale di Forlì. In : Bullett. della Soc. fra gli amici
dell' arte, ecc., Anno I, N. 6, Forlì, 1895.
Arredi del Tempio Malatestiano nel 1476. Iu : Bullett. della Soc. fra gli amici dell' ar-
te, ecc., Anno I, N. 7-8, Forlì, 1895.
Un orefice forlivese del secolo XV. In : Bullett. della Soc. fra gli amici dell' arte, ecc.,
Anno 1, N. 10, Forlì, 1895.
Mastro Giorgio Andreoli. (Nel IV centenario). Roma, Soc. Ed. Dante Alighieri, 1898,
8.°, pp. 15. (Estr. dalla Riv. d' Italia, Voi. II, Fase. V, 15 Maggio 1898.
La mostra delle opere di Mastro Giorgio in Gubbio. Roma, Soc. Ed. Dante Alighieri,
1898, 8.°, pp. 8. (Estr. dalla Riv. d' Italia, Voi. II, Fase. VI, 1898).
Per Mastro Giorgio. Documenti (storicamente illustrati). Rocca S. Casciano, Cappelli,
1898, 8.°, pp. 11. (Estr. dalla Rassegna Bibliografica dell' Arte Italiana, Anno I,
15 Maggio 1898.
Statuto e matricola dell'arte dei pittori in Perugia. (Preceduti dall'illustrazione del
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L'architetto del Palazzo dei Consoli in Gubbio. In: Rassegna d' Arte, Anno I, N. 12,
Milano, Dicembre 1901, pp. 187-188.
Per Leonardo da Vinci. Ascoli Piceno, tip. Economica, 1902, 8.°, pp. 16. (Estr. dalla
Rassegna Bibliogr. dell' Arte Ital., Anno V, Fase. 7-9).
A proposito dell' affresco di Ottaviano Nelli nella chiesa di S. Agostino a Gubbio. In :
Rassegna Bibliogr. dell' Arte hai., Anno VII, N. 10-12, Ascoli Piceno, Ottobre-Di-
cembre 1904.
E - EPISTOLARI.
Lettere edite e inedite di Vittorio Alfieri a cura di G. Mazzatinti. Torino, Roux e C,
1890 8.° pp. XIV, 431.
Lettere inedite e rare di G. Rossini per cura dì G. M. Imola, tip. Galeati, 1892, 8.°
pp. IX, 207.
Lettere inedite e sparse di Vincenzo Monti raccolte, ordinate ed illustrate da A. Ber-
toldi e G. Mazzatinti. Torino, Roux e C, 1893 -'96, 8.°, voli. 2.
Lettere di G. Rossini raccolte e annotate per cura di G. Mazzatinti e di F. e G. Ma-
nis. Firenze, Barbèra, 1902, 8.° pp. 363.
Lettere di G. Mazzini a Federico Campanella (edite a cura di G. Mazzatinti) Roma,
Unione Coop. Ed. 1905, 8.° pp. 49 (Estr. dalla Rivista d' Italia. Anno Vili, fase,
di Giugno, 1905).
Lettere di G. Mazzini ad Aurelio Saffi e alla famiglia Craufurd (1850-1872). Per cura
di G. Mazzatinti. — Roma, Soc. Ed. Dante Alighieri, 1905. 8.° pp. 397.
F - RECENSIONI.
Un nuovo libro di Amedeo Roux. La littérature contemporaine en Italie. Paris, Plon,
1883. In : Cronaca Bizantina, Roma, 16 Gennaio 1883, N. 2, Anno IH.
Santi A. Storia del comune di Spoleto dal sec. XII al XVII. (Foligno, 1879-1884). In:
Arch. Stor. p. le Marche, ecc., Voi. I, Fase. IV, Foligno, 1884, pp. 757-763.
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Ouerrim A. Storia della terra di Fratta ora Umbertide dalla sua origine fino al 1845
completato da Genesio Perugini. ( (imbertide, 1883). Ivi, Voi. II, Fase. V- Foli-
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IX Ancona Aless. Il regno d' Adria. Disegno di secolarizzazione degli stati pontifici nel
secolo XIV. In: Archivio Storico par le Marche e pei" V Umbria, Voi. Ili, Fase. 1X-X.
Foligno, 1886, pp. 218-223.
Eroli Giov.. Alcune prose e versi. (Roma, 1885). Ivi, Voi. Ili, Fase. IX-X, pp. 223-226.
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Giampaoli L. S. Ubaldo canonico regolare lateranese vescovo, patrono, cittadino di
Gubbio. (Rocca S. Casciano, 1885). Ivi, Voi. HI, Fase. IX-X, pp. 226-233. Foli-
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Lucarelli 0. Guida storica di Gubbio. (Città di Castello, 1886). Ivi, Voi. HI, Fase. IX-X,
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Mattoli Ep. La patria di Properzio e il Torti rivendicato. (Città di Castello, 1886).
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I. Campori e Solerti. Luigi, Lucrezia e Leonora d'Este. (Torino, 1888).
II. Fabretti A. Cronache della città di Perugia. (Torino, 1888),
HI. Gianandrea A. Il palazzo del comune di Iesi, (lesi, 1887).
IV. Mestica E. Varino Favorino Camerte. Saggio storico critico. Ancona, 1888). Ivi,
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Bruzzo Giuseppe. Francesco Morosini nella guerra di Candia e nella conquista della
Morea. Forlì, Rordandini, 1890. In: Rivista Stor. /tal, Anno VII, Fascili, 1890.
Buonanno G. Analecta Cremonensia, MI. (Firenze, Landi, 1891). In; R»\ Stor. /tal.,
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Campetto della Spina P. Il Castello di Campetto. (Roma, 1885). In: Riv, Stor. Hai.,
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Costa Giani P. Memorie storiche di 8. Felice sul Panaro. (Modena, 1890). In: Riv.
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Moschetti A. Venezia e la elezione di Clemente XIII. (Venezia, 1890). In: Riv. Stor.
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Pinzi Cesare. Storia della città di Viterbo. Voi. HI. (Roma, 1887-89). In: Riv. Stor.
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Benadduci G. Della Signoria di Francesco Sforza sulla Marca e peculiarmente in To
tentino. Tolentino, tip. Filelfo, 1892. ( Kstr. dalla Rivista Storica Italiana, Voi. XI,
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Federico di Montefeltro duca di Urbino. — Cronaca di Giovanni Santi. Nach dem Cod.
Vat. Ottob. 1305 zum ersten Male lierausgeg' voti Dr. //. Iloltzinger, Stuttgart,
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Pausa Gio>\ Il Chronicon Casauriense e le vicende dell' insigne monastero benedettino
di S. Clemente alla Pescara. Lanciano, Carabba, 1893. (Estr. dalla Rivista Stor.
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De-Mauri. L'amatore di maioliche e porcellane. Milano, Hoepli, 1899. (Estr. dal Bol-
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Savim F. Gli Archivi Teramani. (Aquila, 1898). In: Riv. Stor. Ital., Anco XVI. (N.
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Pansa Giov. Libri e librerie in Sulmona nei sec. XIII-XV. In: Riv. Stor. Ital., Anno
no XVI. (N. S. Voi. IV). Torino, Bocca, 1899.
Savignoni P. L'Archivio storico del cornane di Viterbo. In: Riv. Stor. Ital,, Anno XVI.
(N. S. Voi. IV). Torino, Bocca, 1899.
Bibliografia leopardiana. (In società col Prof. Mario Menghini). Premiata al concorso
internazionale per il centenario del Leopardi.
Epistolario di Giuseppe Verdi. (In società con A. Luzio).
Epistolario storicamente illustrato di ti. Garibaldi.
Firenze, Maggio, 1906.
NOTA. — Altri lavori o già compiuti o avviati, si trovano tra i manoscritti lasciati dal Mazzatinti;
ma di essi si potrà dire con maggior sicurezza quando lo spoglio di quelle carte sarà diligentemente com-
piuto. Per ora si è fatto cenno solo di quelli già raccolti ed ordinati.
G- - LAVORI INEDITI E IN PREPARAZIONE.
FANNY MANIS
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FIRENZE 1 7
Cart., in 16, sec. XV, ff. 54 e molti bianchi e macchiati. Leg. in cart. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
CI. VII, num. 41.
c Viagio delle galiazze del sereniss. Gran Duca di Toscana partite del por-
to di Livorno e costegiato tutta la Spagna e trascorso nel mare oceano;
e viagio de*lle galere fatto in Levante ne V anno 1634, con la presa di un
vascello quadro, comandate da Y ili. sig. Lodovico Verazzani, fatte per
T alfier Gironimo Vinciguerra corso » ; in ottave. Com.: Imperatrice e co-
lonna del mondo (fol. 1 e sgg.): Omnipotente Idio o Patre eterno (fol. 29
e sgg.).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 41. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 42.
c Virtù e gloria », canz. adesp.: Di Giove immortai figlia.
*Cart., in 16, sec. XVII, ff. 13. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 43.
Comedia adesp. e anep.: la nota dei personaggi è preceduta da quest' avver-
tenza: <r Commedia recitata in sulla piazza, vecchia di sancta Maria No-
vella et comincia a hore una di notte e termina a hore 24 ». Il testo com.:
« Alfonso. Certo che quel che ha f^tto cenno è il mio charo Pietro » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi. . .
CI. VII, num. 44.
L' Aridosia di Lorenzo de* Medici.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 56. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 45.
« La Candiotta, commedia » adesp. Com.: « Prologo. S* io vi dicessi d'esser
la Fama figliuola del cielo » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 46. Leg. in cart. — Provenienza; Magliabechi. Il titolo è dentro
un ornato architettonico all' acquarello con lo stemma mediceo.
CI. VII, num. 46.
La Cassaria di Ludovico Ariosto.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 40. Leg.' in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 47.
« Inchomincia la rapresentazione divota di Ioseph figliuolo di Iachob. L' An-
giolo annunzia. Cari diletti padri e frate nostri | veduta la tua lungha pa-
zienza. Finita la raprexentazione divota d' Ioseph figliuolo di Iachob » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 22. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, XIII 2
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l8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII,' num. 48.
Commedia di s. Giovanni Battista. Com.: « Padre. Io ti veggio figliuol mio
cariss. ancora gì* occhi tanto gravi » ecc. L' argomento è esposto in un
sonetto, scr. in rosso, che com. Nasce del sacerdote Zaccheria. In fine:
e II Gagliardello scrisse nel 1578 ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 96. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 49.
Poema in lode di s. Giovanni Battista, in 47 canti di ternari.
Il Canto I comincia:
Philippe) Maria anglo possente,
Perchè me stringi a quel che non posso io?
Vuo* tu eh' io sia ludibrio cT ogne gente?
Vorrei, principe illustre o signor pio,
Cantar poter del sacrato Baptista
Quanto si converrebbe al dover mio.
E finisce:
Si eh* io comprendar possa col mio verso
Di Giovanni baptista quanto sia
Accetto a te signor et non diverso
Dal buon voler di Philippo Maria.
U ultimo canto finisce :
Ma poi che '1 mio signor m* ha aiutato
Col prosper vento del suo buom conforto
D' ogni dur passo som già liberato.
Ho dil Baptista nato vivo et morto
Cantato quanto si può dir nel vero
Dal primo andando a 1' ultimo suo porto.
Et bem che 'l mio cantar non sia altero
Quanto si converebbe a V alta impresa
Non però che '1 dir non sia sincero.
Finis. Canto ultimo.
Membran., in 8, sec. XV, ff. 49 col taglio dorato. La prima pagina è inquadrata da una bella
miniatura. Un piccolo s. Giovanni è nell* interno della iniziale P. Nel margine inferiore, in
campo d' oro, entro ad una corona verde sostenuta da due putti è uno stemma (quattro
palle rosse, e leone verde rampante). Legatura originale in assi cop. di pelle impressa con
tracce di due fermagli di seta rossa. — La miniatura è di mano lombarda, quale apparisce
nei codici di derivazione visconteo-sforzesca : lo stemma, a parer nostro, è stato fatso po-
steriormente alla miniatura; d* onde è da dedursi che questo sia V esemplare offerto al du-
ca Filippo Maria. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 50.
Gli arti del sole. Poemetto essegematico. Là nel primo oriente Ch' uscir di
braccio al suo Titone ignuda » ecc. Adesp.; con giunte e correzioni, in
alcuni punti, d* altra mano.
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 47. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE
CI. VII, num, 51.
Capitolo in lode di s. Girolamo, adesp. e anep.: « O glorioso padre almo
doctore | E perchè salir possa alla tua pace Ieronimo or m' aiuta al pun-
cto stremo ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 52.
Comedia adesp. e anep. Il prologo (interlocutori Commedia, Amore) com.; Com.:
Così dunque degg' io Dalle fiorite sponde ecc. — L* atto I com.: Lucrezia.
Cognata io ve ne prego Di quanto m* imponete ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 53.
Canzoni e ballate: « le canzoni a ballo (è notato nel foglio di guardia) che
sono nel presente codice, le più sono del Magnifico Lorenzo de' Medici,
riscontrate con le stampate ».
Cart., in 8, sec. XVIL ff. 51 de* quali la metà è bianca. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 54.
« Al serenissimo Ferdinando secondo Gran Duca di Toscana [canzone]. So-
pra candidi lini | Alza la destra e '1 benedice Urbano ».
Membran., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 55.
Rime adesp.:
Canz. : Muse perch* io m* avveggio
A m. Giuseppe Nozzolìni in morte del cavaliere fra Pool del
Rosso : sonetto : Nozzolin mio, sovra le stelle erranti
Canzonetta. Se quel dolce sereno
In lode di capei rossi ; canz. Fiammeggia ben quel tuo crin
biondo Aurora
Canz. Senza fiammelle o strali
Canzonetta per una mascherata di poeti accompagnanti il Tri-
onfo d' Apollo sul quale erano ancora le 3 donne amate
da Dante, dal Petrarca e dal Boccaccio. Gentil fiamma
d' amore
Sopra la sig. Fiammetta Guazzesi, madrig. In sul mattin dal
cielo
Sopra la sig. Girolamo, madrig. Mentre eh* in questo giro
Madrig. Mentre ben nate herbette
Sopra la sig. Diana, madrig. Hor sì che mi rimembra
Per una cocchiata. In altra parte il sole
Madrig. All' hor che fiso miro
Sonetto : Tolgami pur quel lampeggiar sereno
In partenza. Da que' begli occhi ov' ogn' hor ride Amore
Son. DeP sig. Pierfrancesco Giusti. Quand' io riguardo il no-
stro viver frale
Risposta. Ben hor vegg' io d* ogni pensier mortale
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Sopra un fiore appassito. Bel fior eh' in paradiso
Sopra un ritratto, son. È questo il viso candido e vermiglio
In nome della sig. Ersilia Aldóbrandi ; tre madrig. Bel pargo-
letto a me tu sembri amore
Sonetto. Donna gentil se dolce gli occhi gira
Madrig. Stringendo Filli il vago suo Tirreno
« Se per sovente rimirar nei sole
Alla franzese, cioè con le rime a coppia. Kuss' io pur degno
Amore
Sonetto. La bella man che di si ricco laccio
« Lasso eh* io piango e 'n gioco Amor sei prende
Air ili. sig. Hippolita Pica mandandole il sig. Bongiovanni
Gianfigliazzi un cagnolo. Chi tempra il cielo e muove
Sopra Venetia. Non sul verde terreno
Sopra la fuga di D. A., sonetto ; Ah lusitan dei sol veder
non degno
In morte di Filippo Strozzi, sonetto : Spirto feroce a 'mprese
ardite accese
Air ili. sig. D. Giovanni ; due madrig. Novello sol celeste
Alla ser. gran Duchessa di Toscana, canz. Poca fiammella ac-
cesa
Del sig. Torquato Tasso prima Maschera. Sì fiera voglia, Amor,
nel mio sen chiudo
Del sig. cav. Guerino. Seconda Maschera. Donna che sol mi-
rando ancide o fiede
Del sig. Siro zi alla Gran Duchesa. Alba di stelle cinta
Del med. Alba di stelle adorna
Sonetto : Del sommo sol eh' in ogni parte splende
Cart., sec, XVII in., in 8, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 56.
Sonetti accademici e arcadici, adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 28. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 57.
Sonetti adesp. (Alle nubi d' Occidente ; A Feronte ; Ad Orfeo ; Ad Icaro ;
A Momo ; A Vulcano).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 58.
Rime varie ; adesp. e le più anep. (altre sul giuoco del cocconetto ; della
galera ; sopra V insalata ; sopra lo stufato ; ecc.).
Cart., sec. XVII ex., in 8, ff. 68. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 59.
Modelli di lettere familiari, copie di poesie (del Càiaòrera, del Vai, di Ghe-
rardo Saracino di B. Capezzali, di Nicolò degli Albizzi, di Iacopo Cicognini, di
Fabio della Cornia, ecc.).
Cart., in 8, sec. XVIII in., ff. 92. L' indice è a foi. 90 e sg. Leg. in membr. — Provenien-
za : Marmi,
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FIRENZE
21
CI. VII, num. 60.
Canzonette arcadiche, adesp. e anep.
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 53. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 61.
Rime adesp. e anep. sopra Francesca di Giovanni di Guido di Carlo Picco-
lomini. Precede una lettera, senza indirizzo e data, che com. : « Conciò
sia cosa, reverendissima et singularissima donna, che li animi nostri sie-
no commossi et guidati da molti varij et disformi appetiti » : fin. « ultra
la silvestre consuetudine le quali cose tucte in voi mi paiono richadere »
(fol. 1-5). Seguono, da fol. 5 verso, le rime, delle quali si dà la tavola.
Sonetto. Movasi hormay dal bipartito monte
» Era la vita mia libera et sciolta
» Era già il sol nel pecto ad quel che accende
» L' angelico intellecto et bel costume
» Quando i' son tucto ad contemplare intento
» Fammi, amor, quanto vuoi et quanto say
» De vedi, amor, quanta dolceza porge
» Quando di mia madonna gì' ochi mey
» El pensieri amoroso che commove
» Purpurei fiori et candide rosette
» El fìgluol d' Arestide in cento lumi
Canzone. Amor che agi* ochi mei di pianto stagni
Sonetto. Qual fie di Lethe el gratioso fonte
» Sia benedetto il loco dove i' nacqui
Sestine. La bella luce dei più chiaro soie
Sonetto. Se tanto alto salisse el nostro ingegno
» Quando discende 1* ombra la montagna
» Vostra è la bionda chioma et 1' aureo crine
» Amor che per rifar vendetta antica
» Questa Francesca alma celeste et diva
» Questa nemica mia eh' el mondo chiama
» S' egl' è pur mio destino et tu '1 consenti
» Movem' amor la sua crudel battagla
» Soccorre, amor, per dio che '1 tempo passa
Canzone. Quel loco dove amor mi giunse al laccio
Sonetto. La bella Clyo et sue docte compagne
» Echo, Francesca, il tuo misero servo
» Dal di che .'1 primo mio vigesimo anno
» I' ho peccato et me medesmo accuso
» Poi che si spense 1' infiamata face.
Sestine. Amor, quando nei cor si accese el foco
Sonetto. Se vivar doppo morte si potesse
» Già speronava il sole in occidente
» Cesare Bruto Cassio e '1 gran Pompeo
» O signor mio, quanto se* crudo e fero
» È gran dono dal ciel concesso ad quelli
» Come il suo lume quando surge il sole
» El doize sfavillar dell' ochi onesti
» Quante volte, madonna, ho già provato
» El veder questa donna da lontano
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
» Mentre fiorisce de la nova ethade
» La ripa che dal monte Lamio porse
» Se sempre amata v' ò con tanta fede
» O vita nostra, o voi pcnsier fallaci
» Qual amante ha provato il fiero artiglo
» Questa legiadra et lucente Francesca
Canzone. Fortuna, i* mi lamento et ho ragione
Sonetto. Hora pur è V acerba et fera vogla
» Quando si pose il sole ne 1' ultime onde
» L' alma luce serena a l' aureo crine
» Quando nostra umbra il sonno occupa in vista
» Se già non stringe il core ad questa cruda
» Questa Francesca in cui natura pose
» De qual mia dura sorte mi con stringe 4
» L' amaro pianto che per gì' occhi stilla
» Quante volte col passo verso quella
» Amor la tua fallace et vana fede
» Qual forza, qual inganno, o qual furore
» Quella divina voce che si aperse
» La bella donna et V altre sue compagne
» Se mai credessi ritrovar merzede
» L' affabil ira e *1 gratioso sdegno
» Non potrà tanto quel superbo et fero
» Che pur ad sì gran torto mi lamento
» Prima sarà ogni impossibil cosa
» Amor m* à il delectoso et grato affanno
» Quella vezosa et angelica mano
» Quante volte pensoso fra me stesso
» Quando per gran pietà la mente inspira
» Io veggio ben che del gran mal si accorge
» Con novi studij et con più caldi inganni
» Pace non ho da quel eh' io mi pensavo
» Se già non è benigno amor fallace
» Dolce inimica mia, per qual sentiero
» Che pur cospiri o molto afflicto core
» Tornate ornai a la donna gentile
» Da poi eh' io fui del vostro aspecto sancto
» Fusse apparita a' miei stanchi disiri
» La bella donna che mia vita porta
» Io vegio eh* amor vuol pur eh' io m' inchina
» Quanto ristoro è de' miei tristi guai
» Qual fia nel mondo forza hor mai che possi
» Lingua crudel per te duo grande Atride
» Quando ragion se amor la sancta piega
» Quel eh' io son visso poi che dura sorte
» Vita mortai che in breve punto passi
» Felici colli in cui la patria mia
» La bianca neve et quel candido avorio
» Aspre crudeli acerbe impie catene
» Amor nel tempo quando te incontrasti
» Piange Siena rimasta sconsolata
» Fiamma amorosa che il mio core scaldi
» Ben par che di Francia esca quelli core
» Lamentar si po il sole per ogni serra
» Questa fenice ardente et sola in terra
FIRENZE
.23
» Era già il nostro cor per venir meno
» Fede perfecta et mai non finto amore
» Quella legiadra mano la qual m' offese
» Non è chi sappi per ingegno o arte
» Sono miei passi ad ritornar sì prompti
» Obscura et ceca nocte essendo il giorno
» Già fa più giorni che legiadro volto
» Tanto ha possuto questa orribil fera
» Amor che '1 nostro cor tiene et fatica
» Facci contra di me la mia nimica
» Amor m' aghiaccia il cor con quella bruna
» Nè quando il cielo le sue stelle accende
» Benché d' amor il seguitar la insegna
» Da T altre sacre et gloriose dive
» Se '1 buon Mercurio con le penne d' oro
» Lo aspecto humano in cui natura pose
» Candida nimpha in cui 1' anima mia
» La chiara luce vegio che già tolta
» Quante volte passato i' son davante
» El parlar dolce e li atti honesti et gravi
» Se Giove informa d' un candido cygno
» Veggio venir colei si dolcemente
» Le chiome all' aura sparse e '1 ricco nodo
» Quando il buon Liberale dipinse il viso
» Pensoso riguardando sopra ì* herba
» Candida è quella beila et viva luce
» Amor mi tien sì soi speroni a' fianchi
» Se vive ancora P alto et bel disio
» Pommi amor nel martire che tanto piace
» Qual è fra noi sì rigida alma et dura
» Se la mia vita fusse naturale
» Amor che al dolce loco mi riduce
» Qual Aneto converso o qual Narciso
» Non volendomi amor perder al tucto .
» Quel vago honesto accorto et dolce sguardo
» Cose iegiadre al mondo altere et nove
» Cambiasi stato il volto el tempo el pelo
» Poi eh* i' vidi il bel viso esser presente
» O me misero o me, forza è eh' io taccia
» O padre etherno o alto redemptore.
Membran., sec. XVI ex., in 8, ff. 70. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
Commedia adesp. e anep. Il prologo com. : « [Da] po' che tutti in verso me
guardate » . L' atto I com. : « Gitone. E son dua mesi o più di già pas-
sati » : fin. « Et come s' usa plaudite et valete » .
Cart., in 8 oblungo, sec. XVI in., ff. 32, de' quali molti gravemente macchiati, ma non si
che la scrittura sia danneggiata. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
S. Alessio, commedia, adesp. Com. : « Choro di schiavi. Chiaro giorno, lieta
Cart., in 32, sec. XVII, ff. 41. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 62.
CI. VII, num. 63.
sorte ».
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24 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII,, nura. 64.
Gioseffo, commedia, adesp. Com. ; « Nilo, Tacete ornai, tacete ».
Cart., in 32 oblungo, sec. XVII, ff. 88 col taglio dorato. Leg. in pelle impressa in oro. —
Provenienza : Marmi.
CI. VII, nura. 65.
Artabano, tragicommedia, adesp. Com. il prologo : c L' ombra d' Argo pastore.
Tratto dall' ombre eterne, ombre funebre » : E il testo : « Artaxerse. Qual
sarà dumque homai V ultimo fine ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 86. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 66.
c La coronatone di Poppea », tragedia adesp., ma di Giovati Francesco Bu-
senello. Il prologo com.: « Fortuna. Deh nasconditi o virtù ». E il testo:
Ottone. « E pure io torno qui, qual linea al centro ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi. — Fu musicata
dal Monte verde e rappresentata a Venezia nei 1642.
CI. VII, num. 67.
Hester, tragedia lat adesp. : « Prologus. Tandem relictis paululum libris
domi » . La tragedia, in cinque atti, comincia : Assuer. Mortalium nemo
uspiam felicior ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 82. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 68.
c La rapresentatione di Sa[n] Giovanni quando e' va al diserto » , in ottave.
« Salute sia di quel che mai non erra | insieme chon lui in cielo vo* go-
derete ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 12. Il Cionacci ha notato: « Stampata anticamente ma assai scor-
retta, dal manoscritto si potrà correggere ». Il testo ha correzioni che lo fan credere auto-
grafo. La membrana è un frammento del martirio di S. Cristoforo. — Provenienza : Ma-
gliabechi.
CI. VII, num. 69.
Rappresentazione di Giovanni d' Alessandria. « Prologo. S. Michele e coro
d' Angeli. Fra l'angeliche schiere, io che risplendo ». Segue un prologo
in prosa di « Suor Maria Giovanna » ; e in prosa è la Commedia : c Ef-
figenia, mi par mad. Gabriella aver trovato in tanti miei disgusti un po-
co di respiro ».
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 52: suli* ultima carta. « Di S. M. Giovanna della Nave, monaca di
S. Lucia in Firenze ». Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 70.
« L' amante schernito, o vero Rapresentatione di santa Petronilla : tragedia
del » ; adesp. Il Prologo com. : « Amor divino. Non di corporea salma,
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FIRENZE 35
spettatori »; e la commedia: « S. Pietro Apostolo, Tito e Marcello suoi di-
scepoli. Ecco per tante speranze, et tante ». Al dramma seguono gli In-
termedi.
Cart., sec. XVII, ff. 336. Leg. in membr. — Provenienza Magliabechi.
CI. VII, num. 71.
* Il Creso, tragedia » adesp. Com. : « Creso, Solone. O quanto mal s* accor-
da »; e fin. « E ai re portan del ciel le grazie in terra ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 118. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 72.
« Il ritorno di Ulisse », tragedia adesp., ma di Giacomo Badoaro. Il prologo
com.: « Pallade. Di flutto severo » . E V atto I : « Circe. Vedesti o cara ?
Nisa. Vidi » ; e fin. « Per Ulisse più saggio ancor festeggia. Ballo d* A-
mazzoni e di guerrieri. Fine » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 39. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi. — • Fu musicata
dal Monteverde e rappresentata a Venezia nel 1641.
CI. VII, num. 73.
c La Pianigiana » , commedia adesp. Il prologo com.: « Ben so che questo
abito mio diverso ». L* atto I: « Moma Papera et mona Bice comari. Spaza
et netta per tutto. M. Bice. Metti prima » : e fin. « Mostrarne qualche se-
gno d' allegreza ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 98 col taglio dorato. Leg. in pelle con linee verticali impresse in
oro. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 74.
c La Valigia », commedia adesp. in prosa. Com.: « Fortunio. Ughetto suo ser-
vo. E so bene che molti mi reputerebbono poco savio ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 82. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 75.
Dramma adesp. e anep. Com. « Birillo, Despina e Simona su la loggia. Bir.:
Amor, amor, tu sei la mia rovina »: fin.: « Bacco, Bacco, eoe, eoe. Fine
dell' opera ».
Cart., in foi., sec. XVII ex., ff. 35. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 76.
Copia di lettera di Pietro Aretino allo Stradino; di Vinegia il sesto giorno
d' aghosto 1541. — Catalogo alfab. di famiglie fiorentine. — « In laude
della creatione del duca Cosimo. Palle palle habbiam gridato ». — c O-
ratio prò Principe. O summa imperatrix Regina celi » . — Altre rime in
lode di Cosimo I. — « Rotta di Monte Murlo. Hor pe' vostri peccati, po-
verecti ». — Sonetti: alcuni in lode di Pandolfo della Stufa. — c Froto-
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26 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
la in laude de' bevoni et buon compagni. Salvivi Baccho et Venus dio
d* amore » . — « Farsa in qua dannati sunt iuvenes qui uxorem capiunt
libertatem eorum admittentes voluntarie. Interlocutores : Poeta: M.Silvio
et portinario. Po. Sia maladecta la mia dura sorte » (fol. 24. cfr. F. Pintor,
Un' antica farsa fiorentina Per Nozze Salza-Rolando e Gentile Nudi, Fi-
renze 1901). — « Commedia d' adulatione. Salvivi Idio benigni spectato-
ri » (fol. 33). — Un Miracolo della Madonna: sacra rappresentazione (fol. 56)
Rime di vario argomento e bisticci su casate fiorentine, in versi.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 73. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 77.
Commedia adesp. e anep. Com.: « Afes. Cornelio Bartoccio. Tutti gli huomini
sanno ciascuna cosa ; ma ciascun huomo non sa tutte le cose » : fin.: c che
vi sia piacciuta la comedia quale habbiamo tratta della nostra pentola per
pascervi sta sera. Vanitas vanitatum et omnia vanitas ».
Cart., in fol., sec. XVI, fi". 63. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 78.
Alessandro fortunato, commedia adesp. Com.: « Alessandro. Mansueto. — M.
In carità, sig. Alessandro mio, uditemi due parole ». Mutila tra i ff. 33 e
34, dove 6 carte sono state strappate.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 79.
Amore vuole il giusto ; commedia adesp. in prosa. Il prologo in versi com.
* Amore. Calatemi, Scendetemi Ch* io non ne posso più ». Il testo com.:
« Ardelio solo. Misero, che ascolto ? Sono questi caràtteri la sentenza della
mia morte ». Il « Finale per introduzione al ballo » è in versi.
Cart., in fol., sec. XVIII, 82. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 80.
« Frottola di certi giovani che vanno a una compagnia a veder fare una
comedia. Tibaldo. Da molti sono stato persuaso ». — « Rapresentatione
della conversione della Samaritana distinta in dua atti. Prolago. Coro.
Spectacol dolcie et da menti devote ». — « Frottola da farsi innanzi la
commedia. Suor Sideria. Fassi nulla di bello ». — « Incomincia la expo-
sitione di detta commedia. Frane. Tibaldo, che di' ttu, part' egli indarno » .
— * Frotola di dua contadini Becho e Nanni. Do' che tu sia di molto
mal crociato ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 82.
c Beatus Leopoldus coronatus Austriae Demarchus ad ser. principem Leo-
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FIRENZE 27
poldum ser. mag. Ducis Ferd. 11 germanum fratrem, excogitante Petro ab
Annunciatione ex presb. pauperum matris Dei scholarum piarum [drama].
A. 1657 ». Precede la lettera al Principe con la data di Florentiae nonis
novembris 1657.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 41. Leg. in membr. impressa in oro. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 83.
« Praestantissimo viro D. Laurentio de Medicis civi fiorentino Petrus Apollo-
nius Novariensis S. » epistola, che precede il poemetto « De duello Da-
vidis et Goliae » : Prelia fatidici Davidis scaevique Goliae etc. — Eiusdem
carmina ; di vario argomento ( sacro, di storia romana, De Paulo pontifice,
De Antonio medico imperito, etc).
Membran., in 16, sec. XVI in., ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 84.
La Cortigiana di Pietro Areti?w: « Prologo. Io havevo imparato un certo proe-
mio, diceria, sermone, filostoccola intemerata o prologo che sia » ecc.:
fin. « a rivederci a Ponte Sixto. Finis ». Serviva da copertina (è ora ri-
leg. in fine del voi.) una pergamena contenente un mutilo atto di lodo
del sec. xv.
Cart., in fol., sec. XVI, ff. 39. Leg, in mezza membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 85.
c Differentiae [sermonum] Magistri Gulielmi Aretini » : ine. « Est Deus eter-
nus nostro de corpore divus » \ expl. « Assiduis annis vetus est : lator ipse
senescit » (fol. 1-16). — Moretum, adesp. : « Iam nox hibernas bis quin-
que pergerat horas » (fol. 16-18): « Explicit Moretum Virgilii quem ego
Donatus scripsi ». — « Lactantii De resurrectione Dom. Iesu Christi »
(cioè i vv. 1-180 del Carmen « de Pascha ») (fol. 18-20). — Carme lat.
adesp. e anep. « de partibus orationis et de differentiis verborum » (fol.
21-36): com. « Iam vacat, intendit caret, licet ac vacuum dat » : fin. « Su-
blevat hec animum rationis utque carentem * — « Servii Mauri //onorati
gramatici optimi de quanti tate sillabarum » (fol. 37-40: cfr. Keil, IV, 449).
— Cfr. Galante. Index codd. classic. latin., p. 342).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 40. Neil 1 explicit del carme di Guglielmo Aretino é il nome del tra-
scrittore « Francisci Mattei Sergucci de Ortignano ». Leg. in cart. Provenienza: Ma»-
gliabechi.
CI. VII, num. 86.
L. Ariosto, La Scolastica, commedia adesp. e anep. H prologo com. « Vengo
a voi solo per farvi conoscere » ; e il dramma: « Bonifacio vecchio, m. Clau-
dio scolare. M' incresce che vogliate messer Claudio » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff.. 74. Leg. in pelle filettata in oro. — Provenienza: Magliabechi.
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28 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 89-99.
Baldinucci Niccolò, Poesie varie autografe.
Undici voli., cart., 4 in 8 e 7 in 16, rispettivamente di pp. num. 142, 36, 120, 270, 260,
124, 141, 344, 382, 369 e 14. Leg. i primi sei in membrana e* gii altri in cartone. —
Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 100.
Dionigi Baldocci Nigetti, Rappresentazione spirituale del P. re Baldocci Nigetti,
recitata da' giovani della Congregazione del B. S. di Dio Ippolito Galan-
tini alla ricreazione generale di Fiesole il di 21 di settembre 1654.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 44. Leg. in membr. — Provenienza Magliabechi.
CI. VII, num. 101.
« La rapresentatione della vita e morte di s.° Giovambatista, di m. Giovam-
battista Bandeni prete et dottore ». Il prologo com.: c Benignissimi ascol-
tatori, ho più volte da santi e dotti huomini sentito dire »; e la rappre-
sentazione : « San Giovambattista, Absalon e Ionata suoi discepoli : Discepoli
miei carissimi e fratelli amantissimi ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 50. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 102.
Lorenzo Bellini, La Bucchereide. Com. : « L' altro proemio lo feci d' Agosto » .
Fin.: « Fisima prima in cambio di capitolo » (fol. 1-139). Segue un lun-
go capitolo ternario, intitolato « Capitolo terzo », che comincia « Etio,
che riottoso a tal ti appigli », e fin. « e al suo sovran portossi e si gli
disse ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 197. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 103.
Lettura di m. Ugolino Martelli sopra il sonetto dello Ill. mo e Rev. mo Card. 16
Bembo: « Verdeggi all' Apennin la fronte e 1 petto ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 44. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 104.
c Incomincia el proemio del migliaio di Ghiribigi composti per Giovanni di
£ anobi di Manno Betti et mandati al savio et discreto giovane Gismondo
d'Agnolo di Lorenzo di messer Andrea della Stufa ciptadino fiorentino.
Per tutte 1' età de* secoli che la machina mondiale.... » . — Seguono i
« Versi fatti da Giovanni di £anobi di Manno Betti lanaiuolo cittadino
fiorentino pe' quali si dimostra a chi è mandato questo libro » e infine i
ghiribizzi in mille quartine (fol. 1-80). Della carta 3 sono finamente minia-
ti tre margini e sul quarto è un bellissimo ritratto in miniatura rappre-
sentante forse l'autore; sulla carta 8s b si legge: « Ego Carolus Paile
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FIRENZE 29
Ghuidi domini Francisci della Foresta hunc librum transcripsi qui inscri-
bitur de Ghiribizzi anni domini MCCCCLXI, die XX Ianuarii ecc. ». —
« Incominciano alquanti versi di Giovanni Betti et mandati a frate Piero
da Citona dell' ordine di sancto Agostino sopra a una predica che fece,
et alquanti sonetti mandati a più persone », cioè, « al maestro Giovanni
de Napoli dell' ordine de' Frati predicatori » : * al nobile huomo Pietro di
Cosimo de' Medici » ; a « messer Lionardo d' AreQQO » : son. « facto so-
pra 1' amicitia quando pel venerabile huomo Piero di Cosmo de' Medici
si fe dire in sancta M.* del Fiore », e un altro « mandato all' uficio de-
gli otto della guardia della città di Firenze più tempo fa » (fol. 86-89).
Membr., in 8, sec. XV, ff. 89, con rubriche rosse. Leg. in assi cop. di pelle impressa. —
Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 105.
D. Angelico Bigazzt, La lira pietosa, al Seren. e Re ver. Principe Francesco
Maria Cardinale de' Medici. Canzoni e madrigali sacri. Precede la lettera
dedicatoria dell'autore in data di Vallombrosa, 29 settembre 1686.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 42. Leg. in pelle con filettatura in oro. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 106.
Eusebio Bianchi romano, I reveriti fiori, rime sacre, dedicati all'Ili. 111 * Signora
e molto kever. Madre D. Isabella Aragona monaca camaldolense. Prece-
de la lettera dedicatoria dell' autore, colla data di Firenze, 14 gennaio 1629.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 97. Leg. in pelle bianca con impressioni in oro. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. VII, num. 107.
« Qui inchomincia el Ni[n]fale Fiesolano. O gloriosa, o vergine pulgella » |
« al vostro honore finito il chantar mio » (fol. 1-11). — c Qui chomincia
un miracholo d' uno chastellano eh' era micidiale. Io prego la divina sa-
pienza » | « per penitenza santa alla sua vita » (fol. 12-18). — « Mariotto
Davanzali in opera amicitie. Quel divo ingengnio il quale per noi s' infu-
se » | c sempre in qualunche chosa li succede » (fol. 19-24). — « Fran-
cesco d' Altobiancho degli Alberti. Sopra amicizia. Sacro santa inmortale eie-
leste e dengnia » (fol. 24-29). — Capitolo ternario adesp. e anep.: « Per
gran forza d'amor son mosso e spinto » (fol. 29-32). — Canz. adesp.:
c Quando il soave mie chonforto » (fol. 32-33). — Canz. adesp. « Quel-
la soave e anchosciosa vita » (fol. 34-35). — Capitolo tern. adesp. : e Viva
verilità frond' e honore » (fol. 36-39). — Saviozo, « Le infastidite labra in
chui già posi », canz. (fol. 39-41). — Canz. adesp.: e Gloriosa città che
cierchi fama » (fol. 42-44). — « Qui chomincia la Frotola di Frane? d' Al-
tobiancho degli Alberti. Al fuoco sochorrete » ( fol. 44-60). — « Qui chomin-
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30 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
eia una chanzone morale. Ho nome dispiatato e tanto amaro » (fol. 61-64).
— « Qui chomincia el lamento d* amore. Venite pulzellette e belle don-
ne » (fol. 64-69). — « Qui chomincia un tratatto di fortuna. Così di stato
al mondo alcun si fida » (fol. 69-71). — « Qui chomincia uno lamento
d'amore. Chruda, selvagia fucitiva e fera » (fol. 71-73). — « Qui chomin-
cia un bello priecho d* amore. S' i' chonosciessi haver fallo conmesso »
(fol. 73-74). — Ballata adesp. c« Venite in ballo giovinette e donne » (fol.
75-93)- — Canzone adesp. Vertù cielesta in titolo trionfante (fol. 83-85).
— « Vangieli chorono la quatregiesima » : ternario; « I' vi vo* dire van-
gieli hordinati » (fol. 86-88). — Canz. adesp. : « Quella vertù eh' al terzo
cielo infonde » (fol. 89-92). — Il Credo attribuito a Dante, adesp.: « I'
schrissi cià d'amor più volte rima » (fol. 92-97). — [Simone Serdini da Sie-
na], Capitolo in « rachomendazione di Dante »: « Chome per dritta linea
T ochio al sole » (fol. 98-105). — Canzone adesp.: « Lasso, quando immagi-
nando vengnio » (fol. 105-107). — Canzone Trattati di feliscità referendo le
oppenioni de* filosofi: « Lungha quistione fu già tra vecchi e sagi » (fol.
107-110). — Dante, « Donna pietosa e di novella etade » (fol. 111-112). —
Canz. adesp. « I* fui ferma chiesa e ferma fede » (fol. 11 3-1 14). — Capit.
quaternario: « Fucha l'amore chi fucir lo po' » (fol. 11 5-1 16). — Altro
capit. quatern. « Venuta è ir ora e '1 dispiatato punto » (fol. 11 7-1 18). —
Protesto di m. Stefano Porcari alla Signoria di Firenze, in prosa (fol.
118-25). — « Epistola mandata al Singnior di Faenza d'Astore suo fra-
tello quando era nelle Stinche di Firenze » (fol. 125-127). — M.° Anton
buffone, Sei madrigali: 1, Venite se giamai pel charo figlio; 2, E sse Fe-
bo teme sempre il suo Chupido; 3, Senpre a morte più che mai tu piac-
cia; 4, Se Ipolito o Narcisse o gli altri eguali; 5, O me, charo singniore
se mai ti piacque ; 6, Ch' ango(?)changiato se* dal biancho al nero (fol.
128-129). •
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 130. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 108.
« Inchomincia il piccholo libretto del Geta e del Birria chomposto da Plato-
ne filosafo e messo in versi e in rime per lo nobilissimo e inlustro savio
e valoroso e industrioso messere Govanni di Bocchaccino Bocchacci per adrie-
to da Certaldo e oggi cittadino fiorentino la chui fama nominata è e sa-
rà in senpiterno. Charo signor per chui la uita mia | Allei mi raccho-
mando e tutto dono: Amen. Finito i libro del Geta e del Birria. Amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 31. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 111.
e Ad Leonem Decimum Pont. Max. Riccardi Bartholini Idyllium » : « Postquam
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FIRENZE
res Latii bello flagrante superbi » | « Rector clavigeri transcendens saetti-
la Petri ».
Membr., in 16, sec. XVI, ff. io. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, nura. 112.
Canzoni morali di Bindo Bonichi da Siena: (20; ff. 1-64). — Canzone di ser
Lapo Gianni: « O morte della vita privatrice ». Lo slesso, madrig. « Nel
vostro viso angelico amoroso » (fol. 65-9) — Di Gabriello Percivalle da Re-
canati, ottave (8): « A V apparir de la mia santa luce » (fol. 73-4). —
« Symposio del Mag. Lorenzo de* Medici, altrimenti i Beoni »: capitoli
otto: « Nel tempo eh' ogni fronde lascia '1 verde » | « Gli faceva in un
punto esser discosto »: cui segue la nota « Imperfectum opus author re-
liquit » (fol. 77-93). — « Giostra di Orbatello »,capit. adesp.: « Le lance
rotte, et gli scudi percossi » | « Et dentro si tirò ridendo Marte » (fol. 94-
100) — « Fisiognomica del M. Aldobrandino » in 47 ottave: « Signori io
trovo come Aldobrandino» | « per virtù di santa Passione » (fol. 109-112).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 112. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
« Serenissimo Principi Leopoldo de Hetruria morbi sui causas narrat Fran-
ciscus Boninsignus »: carme lat. che com.: « Accipe ridenti, Princeps o Ma-
xime, vultu ».
Cart.. in 16, sec. XVII, fol. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
« Le Rime di Diomede Borghesi gentilhuomo senese et accademico intronato
al serenissimo Gran Duca di Toscana dedicate et consacrate » , con lette-
ra datata da Padova, a dì 23 d' agosto 1578.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 72. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
« Le Rime in burla del Bronzino pittore ». Autografe. Precede la tavola
delle rime, alla quale sono da aggiungere alcune ottave « Regalo di S.
A. S. d* un cavallo al Bronzino pittore » , e una canz. c Candida fresca
e leve » , aggiunte d' altra mano in fondo al volume.
Cart., autogr., in 8, sec. XVI, ff. 339. — Provenienza: Marmi.
i Allo illustrissimo et eccellentissimo Duca Cosimo de Medici Duca di Fi-
renze, Dello amore divino, christiano, di Antonio Brncioli libri cinque. Soli
Deo honor et gloria ». Com. « Io che cantar vorrei »: fin. « Che segue
il mondo et sue vane riccheze ».
Cart., in 8, autogr., ff. 438 num. Leg. in membrana impressa. — Provenienza : Magliabechi.
CI. Vii, num. 113.
CI. VII, num. 114.
CI. VII, num. 115.
CI. VII, num. 116.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 117. |
t Sonetti del Burchiello ». Com. < Io vidi un di spogliare tutte in farsetto » |
x fol. 1-29). — Bianco è il recto del fol. 30: nel verso dello stesso foglio
cominciano altre rime, adespote, delle quali ecco la tavola:
Sonetti: Quanto è <T amor la leggìe iniqua e dura
Se '1 mio chor lasso che chon te dimora
Per te, donna, al mio chore amore riciso
Se '1 minor solo di tutti e' mia martiri
Ternari: Chome inchauto pescie chorrer sóle
Sonetti: Se mai tempo verrà tanto aspettato
Prima chontrario chorso e' fiumi aranno
Gloriosa regina del mio chore
Dopo molti sospiri e lunghi affanni
Miser chi m' à di tanto bene privato
Amore amaro e savi e matti mette
Fatale stella m' à con voi unita
Qualunque prova in se V a verso amore
Occhi lassi e smarriti per che attenti
Ballate : Fa' eh' io riveggia el bel ghuardo eh' un sole
GÌ' animi eh' al tuo regnio in cielo inchina
Sonétti : S f e' piè seghuissino 1' amorosa voglia
Viver non posso e chi n' è causa tu
Canzonetta : Miseremini mei ecc. I' mi truovo al fuocho ardente
Stanza: Io sono 1' ucciello che sopra a rami d' oro
Sonetti: Ratto 1' ucciello del nido in ghabbia messo
Non si schiava dal chore 1' acuto dardo
O vivo sol luciente el chui sprendore
Chome uccielletto ognior chan tondo in ghabbia
Dite lamenti mia sanza paura
Gli oc hi tua vaghi a' mia schuri dan vista
Quando saranno e* dolorosi giorni fe
Se nuova infermità, donna, t' assale
Lachrime sol ti mando e pazienza
Che pensi? Penso a echi m' affliggie e acchora
Va schatoletta mia povera d' oro
Sempre non sono tra pruni rose e viole
Mentre pensavo pur versi d' amore
Ghaio e gientile giardino adorno e frescho
Ternari: Quella che di sospetto e timor piena
Canzone: Non sia alcuno che mi ragioni
Sonetti: Voi che ascoltate in rime sparse el sono
Per fare una leggiadra sua vendetta
Era il giorno eh' al sole si scholoraro
Quando muovo e* sospiri a chiamar voi
Sì traviato è '1 folle mio disio
Se Ila mia vita dall' aspro tormento
Quando fra 1' altre donne anchora anchora
Madrigale : Occhi mia lassi mentre eh' io vi giro
Sonetti : Io mi rivolgho indietro a ciaschun passo
Già pervenuti siamo a' giorni santi
Ciesare poi che '1 traditor d' Egitto
Stanze: Voi eh' ascoltate mia sparse querele
Ternari: Non aspetto giamai chon tal disio
Cart., in 8, sec. XV, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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33
CI. VII, num. 118.
Burchiello, Precede la tavola, per ordine alfabetico, con la didascalia, d' al-
tra mano, «Sonetti del B. ». Il primo sonetto è a fol. 5 verso e coni.
« Sonecto del B. » la quale didascalia per lo più precede ogni sonetto.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 61 scritti e 7 bianchi, più un fol. membranaceo in principio e. du <:
in fine. Nel primo fol. membranaceo è notato : « Questo libro è di Jachopo e Chornclio
frategli e figluoli di Chornelio Doni » : in fine è notato che il ms. appartenne a Ottaviano
di Jacopo di Filippo Doni. Legatura restaurata, in assi cop. di pelle nera impressa. —
Provenienza : Magliabechi.
« Loemophyghia sive de summa liberalitate atque insigni pietate serenissi-
mi Ferdinandi il Etruriae Magni Ducis erga subditos pestilenti contagio
laborantes, quarum imagines versu heroico representabat Alexmidcr Caccia
Cosmi senatoris fiorentini filius libris .1111. Ad serenissimum Principem
Leopoldum ab Etruria». La epistola dedicatoria ha la data di Pistorii
kal. Iulii MDCXXXI. Ogni libro è preceduto dall' Epitome in prosa latina.
Il libro I comincia: Insigni pietatis opus Tuscique labores. Il libro iv fi-
nisce : In coelo atque viam supero tibi pandat Olimpo.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 115. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
* Cantalycii De Volaterranorum rebellione et eorum calamitate elegus ad no-
bilissimum virum Laurentium Medicem. Disco fluentino quid sit descisse
senatu » . Precede la epistola di dedica.
Membran., in 32, sec. XV, ff. 13. In oro su campo a colori la iniziale N della epistola. Leg.
in cart. — Provenienza : Magliabechi.
Michel Capri, Sonetti e canzone nella morte del Ser. luo Cosimo Gran Duca di
Toscana. Precede un sonetto e una lettera deir autore a Bianca Cappello,
in data del giugno 1574.
Cart. in 8. sec. XVI, ff. io scr. Leg. in membr. — Provenienza : Maglial>cchi.
Elegie sacre di Orsino Lardino da Pescia, dedicate alla Ser. lna Madama di
Lorena Granduchessa di Toscana, con lettera del 21 marzo.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 54. Leg. in pelle impr. — Provenienza: Magliabechi.
« Vincentii Carnisalii canonici Reatini de Christi passione Carmen : Ut Pius
altitonans crudeli morte redemit » (fol. 1-26). — Augustini Monaci Carnai-
dulensis, alcuni carmi latini su imagini del Convento di S. Maria degli
Angeli di Firenze (fol. 27-32). — « Bartholomei Thasii in carcere propter
CI. VII, num. 119.
CI. VII, num. 120.
CI. VII, num. 121.
CI. VII, num. 122.
CI. VII, num. 123.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XIII
3
34 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
homicidium devinoti ad Deiparam Virginem. Alma Redemptoris nostri
sanctissima mater » (fol. 32-34). — Carmina (5) divi Bernardi (fol. 34-35).
— « Carmen Fabii Seguii de miraculo Virginis in oppido Sancti Ioannis
Vallis Arni superioris » (fol. 35).
• Cart., in 8, sec. XVI, ff.- 35 scr. e molti altri bianchi. Leg. in pelle nera con impressioni in
oro. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, mira. 124.
Aveva questo numero, nel primitivo ordinamento magliabechiano, F edizione di Catullo, Tibullo
e Properzio di Vicenza, Giov. Calpunio, 1481, che è stata trasportata perciò tra gli incu-
nabili [A, 3, 39].
CI. VII. num. 125.
Santa Geneviefa; Dramma per musica, adesp. Precede un « Ristretto del-
l' Istoria » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 44. Leg*. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 126.
Le nozze di Bacco e Arianna: dramma per musica, adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 127.
La Stratonica: dramma musicale adesp.
Cart. in 16, sec. XVII, ff. 40. Leg. in carta. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 128.
« Scherzo musicale » , adesp. e anep. Interlocutori « Rosauro sposo di Lidia
creduto morto. Lidia sposa di Rosauro. Eurillo nemico d' Amore, poi a-
mante di Lidia. Clori amante di Eurillo. La scena boscareccia ». Precede
un prologo detto dalla Pace.
Cart. in 16, sec. XVII, ff. 26. Leg. in pelle, con impr. in oro. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 129.
La Didone rappresentata in musica nel teatro di S. Cassano Tanno MDCXXXX.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 130.
Agatangclo Angelucci, Intermedi « per la tragicomedia di Teodosio et Eudosia
Augusti. Rappresentata per le Reali Nozze de' Serenissimi Principi Co-
simo e Margherita ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 131.
« Liber carminum a Laure?itio Ceccarello scriptorum et conscriptorum, anno a
nostra salute mdcxvi, die IX Ianuar. ».
Cart., in 16/ sec. XVII, ff. 46. Leg, in cartone. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE 35
CI. VII, nura. 132.
Giammaria Cecchi, Le Pellegrine, comedia in versi, con intermedi. Precede
una lettera dedicatoria al Granduca in data del i° gennaio mdlxvi, con
firma autografa.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 71. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 133.
« La Coronazione del Re Saul, ridotta in atto recitabile da Giammaria Cecchi
fiorentino con V Intermedi di misteri hebrei del medesimo. Recitata nel-
la Compagnia del Vangelista ». Con firma autografa in fondo, e correzio-
ni e aggiunte qua e là.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 87. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 134.
Le cedole, Comedia di m. Giovati Maria Cecchi cittadino fiorentino.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 49. In principio e in fine il nome di Domenico Fratini, che ne ha
trascritto qualche parte. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 135.
Li Forzieri, comedia di Giovanmaria Cecchi fiorentino « di mano propria del-
l' autore » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 39 autogr. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 136.
Rime, lettere, « frammessi piacevoli » , dialoghi morali, orazioni ed altri scrit-
ti di Fra Rcginaldo Cecchini domenicano. E uno zibaldone autogr. del Cec-
chini nel quale sono copie di poesie di Francesco Rovai, Claudio Achillini e
di Francesco Folcili, e di lettere dei card. Delfino e Borghese, di fra Nicola
Ridolfi, della sig. na Camilla Pcretti, di fra Agnolo Cocchi, di Giov. Francesco
Aldobrandino
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 105. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 137.
Cecco d' Ascoli, L' Acerba, anepigr., acefala e mutila. Comincia infatti col v.
« De' corporali segni a dart il modo » (1. 2, cap. 4) e fin. col v. : '« lui
gli chonducha a superna salute » (cap. 5, Delle pietre preziose) a cui se-
gue la data del 22 decembre 1471 (fol. 1-46). — « Laulda chonposta a
honore del profeta frate Girolamo Savonarola da Ferrara dell' ordine di
sancto Domenicho. Ciascheduno exalti e chanti ». In fine: « detta laida
trovai a di 30 di giugno 1530 in sulla piazza di san Giovanni appiè del
muricciolo del Bacheraio » (fol. 45-48). — Segue un estratto dal libro
XVII de curandis aegritudinibus di Guglielmo della Varignana. ( 48-20 ).
L'art., in 16, sec. XV, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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30 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE l/ ITALIA
CI. VII, num. 138.
« Canzone cT Isabella Cervoni da Colle sopra '1 feliciss. Natale del Ser. mo Prin-
cipe di Toscana figlio dei Ser. mi Sig. ri il Gran Duca Ferdinando de' Me-
dici e la Gran Duchessa Cristina de V Oreno » . Seguono due sonetti della
stessa al sig. r Matteo Botti.
Cart., in 16, sec. XVI, fl*. 7. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VJI, num. 139.
« Il Pellegrino soldato di Gottifredo Re di Hyerusalemme, poema heroico
spirituale dell' riistoria del glorioso cingolo della beatissima Vergine, qua-
le s* honora nella Terra di Prato in Toscana, al ser. signor don Ferdinan-
do Medici secondo Granduca, quinto di Toscana, signore e padrone sin-
golarissimo; di Cosimo Cicognini dottore pratese ». Precedono una lettera
al Granduca, due sonetti al medesimo (Di Ferdinanda Altezza atto è cor-
tese — Tratte dal chiaro e generoso albore ), un sonetto al cardinal de'
Medici (Carlo, sol di virtù, vita de* cori), un sonetto al principe don Lo-
renzo Medici (Figlio del gran Fernando, aurea fenice), un sonetto a don-
na Margherita Medici Farnese (Cercava il figlio Amor che d'ira ardea)
ed un altro alla stessa (Questa ch'arde e sfavilla in gigli e rose). Il pri-
mo canto (lo precedono due ottave, una di Argomento ed una di Xarra-
tione del canto stesso) comincia « L'armi il trionfo e la virtù guerriera 3:
l'ultimo finisce « A chi t'inchina e prega e scioglie i voti ». Seguono
quattro poesie e un carme di Prospero Tatti.
Cart., in 8, autogr., fi. 155. Leg. in inembr. — Provenienza: Marini.
CI. VII, num. 140.
« I quattro Novissimi, cioè il pensier della morte, giuditio, inferno, paradiso,
alla ser. Granduchessa di Toscana, di Iacopo Cicognini » . Precede la lette-
ra di dedica con la data di Pisa marzo 1597. Ogni Novissimo è in ottave
ed ò preceduto dalla figurazione del soggetto (disegno a penna e colori).
Cart., in 8, autogr., IT. 21. Leg. in menibr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 141.
« Opera del venerabile huomo Giovanni di Gherardo da Cignano diritta a mes-
sere Biagio Guaschoni suo karissimo et distinta per tre libri. Nel primo
descrive in che modo et per che via si perviene a virtù. Nel sichondo
in che chonsiste la soma virtù. Nel terzo et ultimo chome lu homo deb-
be essere abituato nella virtù ». Il proemio com. « Di Philomena eh' à di
fiamma il chore » : fin. « Glorioso salia* tutto infiammato. Explicit primus
liber ubi ostenditur qualiter pervenitur (?) ad virtutem ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. scritti 34. Nel margine inferiore della prima pag. è uno stemma a
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FIRENZE
colori (scudo azzuro diviso da una fascia bianca: tre gigli fiorentini tra due ruote bianche,
superiormente; una ruota bianca inferiormente: sotto lo scudo, due martelli in croce). Le-
gatura oiiginale in assi cop. di pelle impressa. — Provenienza : Magliabechi.
Ci. VII, num. 142.
Cini Giovanni Battista, Commedia anep., per il battesimo del figlio del Gran-
duca Francesco de' Medici (personaggi: Mona Papera et Mona Bice, co-
mari ; Messer Gerì et Bindo, vecchi ; Lionello, Tebaldo et Amerigo, gio-
vani; Brancalardo, parassito; il Forese servitore et Mona Mea serva). Il
prologo è detto dalla Verità ; e qui appare il titolo della commedia « J- j
Baratto ».Com. « Spaza, Lucia, com' io t' ho detto, tutta la casa bene ».
Cart., in 8, sec. XVII (autografa è la lettera di dedica al Granduca), fT. 65. Leg. in membra-
Rime di Marcantonio Cinuzzi \ dedicate al « Duca Cosimo de Medici, duca
ottimo di Fiorenza et di Siena » . In fine è la tavola.
Cart., in 8, sec. XVI, pagine 112. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 144.
Opere varie di C/atidiano. In Rufinum libri II; — De tertio consulatu Jlono
rii Augusti (fol. 12); — De quarto consulatu eiusdem (fol. 15); — De con-
sulatu FI. Mallii Theodori (fol. 23); — In nuptias Honorii et Mariae
Fescennina (fol. 28): — In nuptias eorumdem (fol. 29); — De bello
Gildonico (fol. 34); — De laudibus Stilichonis libri III (fol. 41); — De
sexto consulatu Honorii (fol. 56); — In Eutropium libri II (fol. 65); —
De bello Getico liber ( fol. 80 ) ; — In consulatu Probini et Olibrii fra-
trum panegyricus (fol. 89); — Carmen paschale (fol. 92); — In Iacobum
magistrum equitum epigramma (fol. 92). — Cfr. Galante, Index codiami
classicorum negli Studi di filologia classica, X, 343; e Birt T. ; Monum. Gcrm,
historùa, Berlino, 1902; pag. cxxn e CLX.
Membran. ; in 8 oblungo, sec. XIII, ff. 92. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
Traduzione di Marc' Antonio Cinuzzi Sanese del Ratto di Proserpina di
Claudiano » ; con lettera di dedica « A la molto virtuosa Mad. Isifile To-
scana». Com.: «I cavai di Pluton, la preda e '1 carro». Dopo il titolo
fu notato che questa traduzione « fu stampata in Venezia presso i Fran-
ceschi nel 1608 in 12, e si ristamperà in Siena nel 17 13 ».
Cart., in 8, autogr., flf. 59. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 146.
< Pandnlphi Coiìenucii Pisaur. in praetura sua panegyrica silva ad Fiorenti nae
na. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 143.
CI. VII, num. 145.
38
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
urbis novem viros summum ineuntes magistratum. Titulus: Florentia.
Concilio demissa deum Iovis inclyta proles » (fol. 2 e sgg. ). Sul verso
del fol. 1 : « Hi tum summum Magistratum gerebant viri insignes. Ne-
rius Caponus, Lodovicus Corsellinus, Leonardus Ghondus, Iohannes Gui-
ducius, Lucas Albizus, Bertus Filicaia, Iacobus Canacius, Dominicus Len-
zius. Et vir clarissimus Iohannes Davanzatus Iustitiae Vexillifer anno sa-
lutis MCCCCXC kal. novenber » .
Membran., in 8, sec. XV, ff. u scritti. Leg. in cart. cop. di seta verde. — Provenienza: Marmi.
« Il Figliolo prodigo, commedia dell' avvocato Agostino Coltellini non mai
stampata » : con lettera di dedica ad una Eminenza. Il Prologo, intitola-
to « Temperanza e Prodigalità », comincia: « Che tanta stitichezza? Ohimè
non più». La commedia, in prosa, comincia: «Ridolfo, Cipriano e Bra-
chino. Ridolfo : Infine io non mi posso dar pace. Cip. Eh, sig. Ridolfo
non v* affliggete » ecc. In fine è la dichiarazione di Francesco Cionacci
relativa alla moralità della commedia; segue quella di G. M. Ambrogi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 64. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
« Rime spirituale di ms. Giovambatista di Francesco Corbinelli canonico fioren-
tino et protonotario apostolico: e da V istesso autore registrate di mano
in mano che di comporle gli è venuto fatto » . Alcune rime, in risposta
al Corbinelli, sono di Benedetto Varchi, di monsignor di Volterra, « del
P. Lorenzo» (un sonetto a fol. 25), di Pino. Fonteguerri, del « Padre (Giu-
lio» (un sonetto a fol. 37), di Leone Scozzini. — Autografe del Corbinelli.
Cart., in 16, ff. 88 e alcuni bianchi in line. — Provenienza: Marmi.
* Excelse et potenti Reipu. Floren. de eius vrbis laudibus et artissi. amici-
tia cum invictissi. Mediolani principe Frane. Sfortia Antonius Cornazzaìius
de Placentia. Fessus eram et vacuis residebam solus in arvis | Anzi sarà
per somma gloria etterno « (fol. 1-15). — Ternari adesp. e anep. : «Quel
divo ingiegnio qual poi s' infuse | sempre in qualunche caso gli succie-
de » (fol. 16-22). — Ternari c. s. : «Piangi tu che pur dianzi eri felice |
che la tua fama sia nel mondo etterna. Finis» (fol. 22-26).
Membran., sec. XV, di ff. 26 scritti col taglio dorato. Sul rovescio della prima co|>erta è ap-
plicato un foglietto che reca a colori lo stemma dello Stradino. Nel foglio membranaceo di
guardia sono le didascalie dei tre componimenti :
« Laudes urbis Floren tiae.
Amicitia Afariottì Davanzati.
Elegia Bernardi de Pulcis prò Cosmo Medice ad Laurentium
eius nepotem ».
Legatura originale in assi cop. di pelle impressa con tracce di borchie e di fermagli. — Pro-
venienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 147.
CI. VII, num. 148.
CI. VII, num. 149.
FIRENZE 39
CI. VII. num. 150.
« Il Torracchione desolato, poema eroicomico di Meo Crisoni » ( cioè Bartolo-
meo Corsini): in due volumi.
Cart., sec. XVII ex., in fol., di ff. 224, 216. È la € Seconda copia dal suo originale », co-
me è notato in fine. Leg. in membrana. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 158, 159.
Due esemplari della Divina Commedia, edizione Aldina, del 1502, con note manoscritte, forse
di Giovanni Berti. I due volumi sono ora nella Raccolta Aldina.
CI. VII, num. 160.
« Canzone di Dante ».
1. Tanto gentile e tanto honesta pare
2. Nel ma vostre o dolce Donna mia
3. Ne gF occhi porta la mia donna amore
4. Bem veggio amore che la tua passanza
5. Stranboto. Vostri begl* occhi o vaga giovane ta
6. Venite a intender li sospiri miei.
Fin qui (fol. 1-4) di mano del secolo XVI. Quel che segue è trascrizione
di mano del secolo XV. Rime adesp. e anep. :
1. O regina santa e pura
2. Da mondani desideri
3. Se tu ài Giesù mio dolce signiore
4. Ave de gratia piena
5. Quando penso
A fol. 25-28 è la tavola alfabetica delle rime contenute nei fF. 5-24. Po-
che altre rime ascetiche sono a fol. 28-36.
Cart., in 16 picc, sec. XV e sg., ff. 36. Leg. in cartoni. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 16 1.
« Commedia in commedia, o vero il Principe incantato di D. V. F M. V. » .
E appresso, di mano posteriore, è notato che è forse autore don Virginio
Falugi monaco vallombrosano. Com. : « Fermacieli Musico di corte, solo.
Per questo vedo e molto bene in arnese il palco » ecc.
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 48 scritti. Leg. in membr. — Provenienza : Maglia!>echi.
CI. VII, num. 162.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva la Sfera del Dati.
CI. VII, num. 165.
Versione latina dell' Ecuba di Euripide (Atti i.° e 2. e breve parte del 3. ).
E scritto in foglietti intercalati in una stampa della tragedia del secolo XVI.
Cart., in 16, sec. XVIL L'ultimo foglio ms. e tra le pag. 18 e 19. L'opuscolo a stampa
consta di 44 pagine, senza frontespizio c note tipografiche. Leg. in cart. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. VII, num. 166.
« Tragedia di Giovanni Falugio intitolata Canace, allo ili. s. Hyppolito de
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40 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Medici. Acto primo. Alecto, Megera. Alee. Se 'ì sole et V aer nitido et se-
reno » . Il prologo com. : « 111. D. Hippolito Medice Domino suo obser. m *
Quando dal Nilo fecundo al gelido Istro ». In fine (fol. 33): « Ad libel-
lum. Hor va piccol libello In mano al Signor mio » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 33 e due bianchi in principio. Lcg. in cartoni cop. di pelle impres-
sa. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 167.
« Io. Falugio al 111. S. re Hyppolito Medice S. P. D. Ecco la Comedia de
Menehmi dalla plautina elegantia in simplicissimo vulgare verso da me
conversa et da te, Signore, più mesi fa ricercha » ecc. Segue alla lettera
un sonetto di « Argumento. Un Sicilian mercante ha figli gemini »; e
quindi il « Prologo. Salute o spectatori a me et voi », e la commedia :
« Da gioventù^ Peniculo son decto » (fol. 1-34). — « Al suo Signore
Hyppolito Medice Tragicomedia di Giovanni Falugio titulata Ulixe patien-
te. Penelope. Telemacho. Che causa ti mosse, figliol mio ». Precede la de-
dica « Se '1 Vaticano o '1 muro septicollé », il « Prologo : Minerva. Sal-
vete spectatori prudenti et degni », e un sonetto di « Argumento. Dopo
venti anni insperato ritorna » (fol. 36-82).
Cart., sec. XVI, in 8, ff. 82 scritti. Leg. in cart. cop. di pelle impr. Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 168.
« Martirio di S. Teodora ; Rappresentazione spirituale di Paolo Fei. Prologo
cantato dalla Crudeltà e dalla Costanzà. D* orribil pompe e formidabil
vanti » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 49. Leg. in menbrana. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 169.
« Susanna, Tragicomedia spirituale di M. Pietro Fontano da Fermo. Alla se-
reniss. R. N. Giovanna d' Austria Gran Duchessa di Toscana sig. ra pa-
drona sua oss. ma Piero Fontano da Fermo ». La lettera di dedica ha la
data di Fermo 31 agosto 1577. Precedono un sonetto di Giulio Nuli « Non
so se più di corpo illustre o d' alma »; un altro sonetto de « L' autore a
chi legge. Quanto de' nostri cori Amor s' indonne * ; e un « Discorso in-
torno alle cose eh* appartengono air apparecchio della scena et al vestir
delle persone le quali parlano nella Tragicomedia ». La tragicom. com.
«- Eccovi, spettatori, hoggi condotti ».
Cart., in 8, sec. XVI, fT. 198 e 13 in principio non numerati. Leg. in membrana. Stemma
granducale a colori dopo il titolo. — Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE 41
CI. VII, num. 170.
« Io. Baptiste de Forlegiierris clerici pistoriensis Silveria [commedia]. Sarebbe,
spectatori, Forse conveniente Salutarvi equalmente » ecc.
Cart., in fol. oblungo, sec. XVI, ff. 25. Fa da copertina una membrana che contiene un atto
notarile. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 171.
Fortunio, commedia di Pietro Fortini; con lettera di dedica a Cosimo II, Sie-
na 15 aprile 1547. « Atto primo. Prologo. Lasciatemi andare, sciaurati,
che vi venga un grosso che non voglio » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 71 scritti. Leg. in cartoni cop. di pelle nera impressa. — Prove-
nienza : Marmi.
CI.' VII, num. 172.
« Libro dell' Universo 8* rima » di Matteo Fortini : « O sommo bene o uni-
tà perfecta j fatti con Dio o mie signore e vale » (fol. 1-285). — * Raphael
Volaterranus ser Mattheo Fortino salutem. Percurri philologum tuum, sic
enim licet appellare » etc. (fol. 286).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 286. Già dello Stradino. Leg. in assi. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 173.
Mancò al ris ontro del 1883. Conteneva la Priapeia di Nicolò Franco.
Ci. VII, num. 174.
« Batistonata o frottola, dove si scuoprono le furbarie delle .contadine, fan-
ciulli, villani, cittadini, gentilhuomini, mercanti, procuratori, dottori, can-
celieri, mulinari, fattorini di barbieri, cerusici, spetiali, medici, notari,
pittori, falegnami, magnani, sartori, pizzicaroli, orefici, beccari, fanciulle e
maritate ; composta e recitata in tempo di carnovale da Lodovico Gabbusio
da Ravenna ». Eccone il principio con la versione toscana che è di
contro.
Av salnt i mie signur Vi saluto i miei signori
èl a qua an sun dutur è qua nessun dottore
eia voia cun mi, che la voglia con me,
non guardé ca sie acqusi non guardate che io sia così
vestì da cuntadin, vestito da contadino,
che sben an so d latin che se bene non so di latino
ignamod a so al fet mie, in ogni modo so il fatto mio,
perché a sent a dir ic perchè io sento dire
al gent d st mond alla gente di questo mondo
che dis eie tond che dice che è tondo
e fatt a chmo una palla. e fatto come una palla.
O lasé un poch ca balla O lassateci un poco ballare
e ca mi sgargneza ; e che me ne rida ;
lasé pur chi diga e chi feza, lassate pur chi dica e chi faccia,
eia n' è pu a qusì che non è poi così
Cart., in fol. picc., sec. XVIII in., ff. 26. In fine è un dizionarietto di voci e modi di dire
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42 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ravennati colle voci c modi corrispondenti « in buona lingua toscana ». Leg. in cart. —
Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 175.
« Amor per vendetta, o vero V Alcasta, dramma per musica di G. F. A. A. ».
Precedono una lettera al lettore, 1' argomento e la nota dei personaggi.
« Atto primo. Scena prima. Camera con letto. Arconte che dorme. Alcasta.
— Ale. Pur alfin vi giungesti, o del mio sangue Implacabil tiranno »
ecc. In fine è notato che « con il ballo delli schiavisi da fine all'opera».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 176.
« Poesie del sig. Lionardo Giraldi proposto d* Empoli » ; copia di mano del
Magliabechi. A fol. 93 e segg. sono alcune « Composizioni del sig. Otta-
vio Mcsserìni ».
Cart., in 8, ff. 100. Recente legatura in mezza membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 177.
« Rime piacevoli del Lasca ». Com. col sonetto « Si come penso, Varchi,
che bramiate » . Non se ne dà qui la tavola, perché è diligentissima quel-
la contenuta a fol. irò- 112.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 112 scritti. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 178.
« Commedia de V Arzigogolo con 1' aggiunta » del Lasca; autogr. (?) com'è
notato sulla coperta e nel foglio di guardia.
Cart., in 8, ff. 53 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 179.
« Poesie di Anton Francesco Grazzini, detto il Lasca ». La prima è « In
lode della salsiccia. Ben saria colui goffo e senza sale » ecc.
Cart., in 16 picc, sec. XVII in., ff. 119. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 180.
« Comedia chiamata la Gelosia * del Lasca : « di sua mano » è notato nel
fol. 1 di guardia.
Cart., in 8, ff. 101. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 181.
« Capitolo in lode di Giovanni. Tra V opere di Dio maravigliose ». Con let-
tera di dedica a « M. Giovanni Mazzuoli altrimenti lo Stradino » . In fine
è la firma II Lascila. — « Nella partita di Guglielmo Dei intesa per Da-
mone. Sonetto pastorale. Pastor piangete e voi Ninfe toscane » del med.
— « Nella medesima partita. Delle chiare onde tue superbo fuori », so-
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FIRENZE
43
netto del med. — « In lode delle barbe Capitol primo. Se bene haveste
qualche gran faccenda » del med., con lettera, firmata // Lascha, allo Stra-
dino, in data di Firenze l'ultimo dì d'agosto 1542.
Cart., in 8, autogr., ff. 14. Già dello Stradino (cfr. le due note sue in principio e in fine).
Leg. in cartoni — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 182.
« Stanze del Lasca in sulla burla sopra di varj soggetti ». Eccone le dida-
scalie : In lode della compagnia di San Sebastiano — In lode del Boc-
caccio rinnovato — Sopra un libro dell' arte d' assettar le vivande — A'
riformatori della lingua toscana — In difesa delle Comedie in prosa —
Sopra la Tavola de' Ricasoli eh' è in santa Maria novella — A M. No-
feri Bracci — Sopra la festa di s. 10 Iacopo — Sopra la facciata della Dad-
da Lung' Arno — A Confetto legnaiuolo sopra gli sporti — In nome di
quelli che mandorno la mascherata del pentimento — A. M. Lionetto
Tornabuoni.
Cart., in 8, sec. XVI, IT. 18. Leg. in cartoni. Provenienza : Magliabechi.
Ci. VII, num. 183.
« La terza parte dell' Arno piangente, poema heroico di Fra. 00 M. a Guaite-
rotti per la morte del ser. mo D. Ferdinando Medici terzo Granduca di To-
scana suo signore. A la ser. ma Arciduchessa d' Austria Granduchessa di
Toscana. — Serenissima Donna a la cui Altezza » . Con lettera di dedica
del 22 maggio 16 10.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 27. Ogni pagina contiene una ottava. Leg. in membrana. — Pro-
venienza: Maglialiechi.
CI. VII, num. 184.
* Apologia del Dottor Giuseppe Galluzzo Principe dell' Academia de i Tempe-
rati della città di Adernò, nella quale si difende Gio. Battista Guarini
dalie emendationi et opposti fatti contro il suo Pastor fido per D. Luigi
d' Heredia per la sua Apologia. Dedicata al serenissimo Ferdinando Me-
dici Gran Duca di Toscana ». E la dedica ha la data di Adernò 10 gen-
naio 1658. La Apologia è preceduta da un sonetto dell' autore al Gran
Duca: « Reggono il mondo la Giustizia e 1' armi ». — Sonetti, madriga-
li e carmi del med. (fol. 31 e sgg.) « sopra diverse materie ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 185.
« Brandaligio Venerosi, Poesie varie »: alcune autografe, altre di mano del
Magliabechi. m
Cart., in 8, ff. non num. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Maglialx'chi.
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44 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 186.
« Nuova crìtica di Aristofane contro Brandaglio Ivernesio » cioè di Branda-
ligio Venerosi. E una critica asprissima d' una canzone del V, che co-
mincia « Te voglio de' miei carmi alto argomento ».
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 6. Lcg. in cartoni. — Provenienza: Magliabcchi.
CI. VII, num. 187.
« Gio. Cosimo Villi/ranchi, Poesie varie »: molte sono autografe.
Cart., in fol., sec. XVII, fi. 56. Lcg. in cartoni. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 188.
« Poesie varie » del mcd.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 28. Leg. in cartoni. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 190.
« March. Clemente Vitelli^ Poesie varie »:
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 12. Leg. in cartoni. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 191.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva i Carmi d'Orazio e le Satire di Persio: membranaceo,
in 4, del 1460; scritto da Albertaccio di Daniello degli Alberti.
CI. VII, num. 192.
•c L' Orazio Toscano, parafrasi di Federigo Nomi » ; dedicato a Cosimo III.
Autografo.
Cart., in 8, fT. 136. Leg. in pelle fossa con inquadrature inoro. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 193.
Dell' epist. di Orazio De arte poetica ad Pisones traduzione in endecasillabi,
adesp : « Collo se di ronzin pittor congiunga » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: M.igliabechi.
CI. VII, num. 194.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva la traduzione precedente col testo latino di contro.
CI. VII, num. 196.
« L' Ortentio, commedia degl T Intronati » adesp., ma di Alessandro Piceolomini
Stordito. Ecco la nota de « le persone che parlano nela comedia. Orten-
tio Salagori Giovene cioè Virginio; Gostanza balia d' Ortentio: Leandro
giovene; Valerio servitore di Leandro; Alonso allevato in Ispagna cioè
Cintio; Pojes kpagnuolo allevato con Alonso; Giovan Carlo napolitano
giovene; Antoniello servitore di Giovan Carlo; Scrocca parasito; madon-
na Gentile zia d' Ortentio; Nastagio Saladori vecchio zio, cugino d' Or-
lentio; Ficca servitore di Nastagio; Betta serva di Nastagio; Anselmo
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FIRENZE 45
Paparoni vecchio; Baiocco servitore d'Anselmo; Leonida fanciullo, figlio
d'Anselmo; Ulivetta serva di Leonida ». Il prologo è detto dalla Com-
media e dalla Tragedia.
Cart., in fol., scc. XVI, ff. 65. Leg. in membrana eh' é frammento di un codice di materia
giuridica. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 197.
Mancante al riscontro del 1883. Conteneva un « sacrum opus Theodocon fratris Dominici Ioan-
nis de... »; scr. nel 1474.
CI. VII, num. 198.
luvenalis Satire I-XII (ma della dodicesima soltanto i versi 1-13: e mancano
versi nella sesta). Con note nel fol. 1.
Cart., in 8, scc. XV, ff. 48. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 199.
Mancante. Conteneva « Poesie libere » di Marco Lamberti, con postille del Maglia!>echi.
CI. Vii, num. 200.
Poesie di Marco Lamberti proposto dì S. Casciano.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 156 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 201.
« Li davidici sette salmi penitenziali, poema in ottava rima [di Marco Lam-
berti Proposto di S. Casciano]: Signor che vedi i miei pensieri aperti ».
Cart., in 8, copia del 1629, ff. 119 scritti col taglio dorato. Leg. in assi cop. di pelle con
impressioni in oro. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 202.
Altro esemplare del poema precedente.
Cart., in 8, sec. XVII, fF. 59, guasti e macchiati per V umidità nella parte superiore. Leg. in
membr. — Provenienza: Maglialrcchi.
CI. VII, num. 203.
« Adii Lamp[ridii] cer. poe. lau. ad Paulum Vrsinum suum princ. praecla-
rum ». Segue alla epistola il testo « De laudibus Pauli Vrsini sui princ.
eiusdem Adii poe. lau. Iam desiderio tandem questuque remoto | femeare
triumphos. Telos » .
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 12. Con ornati a colori nella prima pag. e nella quarta: didasca-
lie delle epistole e del carme in maiuscole d' oro.. Copertina di membrana. — Provenien-
za: Marmi.
CI. VII, num. 204.
« La rìon vera perditioni di la Patruna di lu serenissimu Granduca fra lu
Gulfu Liuni Tanno MDCXXXX; cumposta pri Giuseppe Lao missinisi Acca-
demicu Impraticu ; dedicata al serenissimu Ferdinandu 11 Granduca di Tu-
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46 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
scana » . Precedono un sonetto dell' autore ( Sovrano Prence le cui degne
lode) e la lettera di dedica al Granduca con la data di Livorno 30 mar-
zo 1642. Com.: « Cantu cummossu di duluri internu ». Un errata-corrige
è a fol. 42.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 42 col taglio dorato. Leg. in pelle rossa con impressioni in oro e
stemma granducale. — Provenienza : Magliabechi. — S' intenda che la Patruua è una ga-
lera granducale: nella lettera di dedica è ricordato il pericolo che corse nel «t periglioso
viaggio » recando « in Spagna 1' ili. sig. Ottavio Pucci inviato per Ambasciadore alla Cat-
tolica Maestà.
CI. VII, nura. 205.
« Conmedia titolata Sforzo di natura per L. B. » . Gli « interlocutori » sono:
M. Guido Arigucci vechio; Emilia sua donna; Lutio suo figliuolo; Livia
sua figliuola, chiamata Oritia; Falascho servo; Nastasia serva; Atilio pa-
rasite; Lelio Raggi mezano; m.° Mauro negromante; M. Fabio Uberti
vechio; Aurelia sua figliuola; Fulvio suo nipote; Patritio servo; Agata
serva; madonna Ausidonia Ghatucci vedova; Silvia sua alevata; Cornelio
servo; Camillo Franchi da Genova; la Guardia; spiriti infernali; Berga-
mascho fachino. — Com. : « Falascho s* io avessi pensato che V andata di
Genova » ecc.
Cart., in &, sec. XVI, ff. 78. Leg. in mezza membrana. Sul primo foglio membranaceo di co-
perta, é scrita una ottava al « Principe di Firenze. Da Borea a 1' Austro e dal mare Indo
al Mauro ». — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 206.
« Il Narciso del sig. Francesco de Lemene ». Com.: Mattutine rugiade, Aure
soavi alate, Che ristorate i moribondi fiori ». ecc.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 27. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 207.
Il Malmantile del Lippi, col commento di Paolo Mimica', autogr.
Cart.. in fol., in due volumi, ff. 299, 206. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 208.
« Malmantile racquistato, poema di Perlone Zipoli ».
Cart.. in 4, sec. XVII, ff. 243. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 211.
« I Fabii, comedia di Lotto Calzaiuolo ». Com.: Ipolito inamorato et Durino
suo servo. Ipo. Et perché tu vegga, Durin mio, quanto gì' importi il far
con diligentia » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 36 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi. ,
CI. VII, num. 212.
« Instrutione Christiana in terza rima per Scipione Lotti nobil senese »: dedi-
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FIRENZE 47
cata a Cristina di Lorena granduchessa con lettera e con una canzone che
coni.: Mentre illustrar le carte ardito io tento. E segue un sonetto in sua
lode di Alessandro Agazzari: A te qual bianco cigno, almo e felice. — Il
cap. I (sono XVIII in tutti) com. : Quel ch'osservar tu devi anima pia.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 43 : in fine è P Imprimatur. Legato in membrarana.
CI. VII, nura. 214.
« Di T. Lucrezio Caro Della natura delle cose libri sei tradotti dal romano
idioma n«d volgare fiorentino da Alessandro Marchetti ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 309 col taglio dorato. Leg. in pelle rossa con inquadrature in oro.
— Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 215.
Altro esemplare del ms. precedente. In fine: « 1671. Di mano dell'Autore >.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 309 col taglio dorato. Leg. c. s. — Provenienza: Magliahechi.
CI. VII. num. 216.
Altro esemplare del ms. precedente.
Cart., in 4, sec. XVIII, pagine 545 num. Leg. in pelle. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 217.
« Litterarios Accademiae Partheniae lusus e classe rhethoricae Collegii Fio-
rentini Soc. Iesu litterarum vindici clarissimo Antonio Magliabechio sere-
nissimi Magni Ducis Cosmi III Bibliothccario dono mittit Victoritts Mac-
ciani; anno 1696 die 13 februarii ». Sono carmi e due dialoghi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliahechi.
CI. VII, num. 218.
« Canzoni diverse di madonna Mada », cioè Maria Manadori. Sono canzonet-
te, ternari, madrigali, ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 91, ma son bianchi i IL 74-89. Leg. in membrana. Nei ff. 90 e
sg. e 1' indice dei « Nomi delle sonate della Maria Manadori », che però non corrispondo-
no alle rime del ms. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 219.
Malalesti Antonio, Poesie; autogr., con copiose correzioni.
Cart., in 4, ff. 237. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi. I foglietti delle minute sono
spesso attaccati su moduli a stampa di estrazione del sale. — Tra le rime del Malatesti è
un sonetto di Matteo Franco contro il Pulci, uno di Lorenzo Lippi, e una canzone di
Francesco Bai ducei in occasione dell' assunzione al papato di Urbano ottavo.
CI. VII, num. 220.
Antonio Malatesti, Poesie autogr. Il frontespizio reca il titolo: « La Chimera,
o vero la Selva dei Sogni, poema satirocomico di" Astianatte Moli?w ».
Cart., in 8, ff. 599. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
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*48 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 221.
« La. Sfinge, Enimmi di Antonio Malatesti »; autogr. Sono 60 1.
Cart., in 8, ff. 450. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 222.
Antonio Malatesti, Poesie varie; autogr.
•Cart., in 8, ff. 281. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 223.
c Insolenze del Trinca tessitore, 1666; o vero la Ricreazione *degr Artisti ;
poesia satirigiocosa di Astinatte Molino » , cioè di Antonio Malatesti. Autogr.
Cart., in 8, ff. 252 (i primi sono corrosi nei margini). Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 224.
Antonio Malatesti, Poesie varie; autogr.
Cart., in 8, ff. 476. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 225.
Antonio Malatesti, Enigmi: autogr.
Cart., in 8, ff. 178 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 226.
Antonio Malatesti, Poesie varie; autogr.
Cart., in 8, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 227.
« Della Sfinge del Malatesti Parte terza » . — Dichiarazioni degli Enigmi del
med. (fol. 44 e sgg. ).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 54. Con disegni a penna nel frontespizio. Leg. in membrana con
impressioni in oro. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 228.
Antonio Malatesti, Poesie varie; autogr.
Cart., in 8, ff. 70. Leg. in membrana. — Provenienza: Marini.
CI. VII, num. 230.
« Poesie di mano di Aut. Malatesta ».
Cart., in 16, ff. 348. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 231.
« Poesie di Antonio Malatesti '; 1630 »: autogr.
Cart., in 16, ff. 76. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 232.
« La prima parte delle poesie amorose del signor Antonio Malatesti, dedicate
a D. Lorenzo di Toscana » : autogr.
Cart., in 16, ff. 64. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE 49
CI. VII, num. 233.
« La Tina da Castello; equivoci rusticali di Antonio Malatesti, dedicati al sig.
Frane. Cordini. Con altre poesie del medesimo; 1650 ». Autogr.
Cart., iu 16, ff. non num. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 234.
Poesie varie e appunti d' erudizione di Antonio Malatesti; autogr.
Cart., in 16, ff. 133. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 235.
Rime varie di Antonio Malatesti e d* altri : molte sono oscene.
Cart., in 16, scc. XVII, ff. 152 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 236.
Poesie e abbozzi di poesie di Antonio Malatesti; autogr.
Cart., in 32, ff. 217 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 237.
Poesie, abbozzi di poesie, appunti d* erudizione di Antonio Malatesti; autogr.
Il frontespizio reca il titolo: « Janua linguarum tradotta in volgare da
Ant. Malatesti. 1630
Cart., in 32, ff. 219 e vari bianchi num. Leg. in assi cop. di pelle nere con impressioni
in oro, e due fermagli metallici. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 238.
Poesie di Antonio Malatesti ; autogr.
Cart., in 32, ff. 195 e vari bianchi. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 239.
* Parte quinta delle Poesie del Malatesti »; autografe.
Cart., in 32, ff. 130 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 240.
Poesie del medesimo; autografe.
Cart., in 32, ff. 52. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 241.
Poesie del medesimo; autografe.
Cart., in 32, ff. 125. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 242.
Poesie del medesimo ; autografe.
Cart., in 32, pag. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XI il 4
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50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 243.
« Murtoleide del Marino. Il Murtola poeta laureato. Ha scritto un libro in
lingua italiana ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 244.
« Ottave amorose del cavalier Marini. Mentr* io v' adoro e voi m' havete a
schivo » (fol. i e sg.). — « Del Villi/ranchi da Volterra », quattro stanze
(fol. 3). — Stanze del Marino (fol. 4 e sgg.). — « Ottave del Calenzano.
Fuor della porta al Prato sette miglia * (fol. 13 e sg.). — Quattordici so-
netti di C.° M.: 1, Vent* otto scudi a scandagliarla bene — 2, Nè per tem-
po cangiar verrà mai meno — 3, Vale mia patria bella, io me ne vo —
4, Lo spirito dolente e '1 cuor esangue — 5, Ahimè eh* io non pensai
eh' un tanto amore — 6, Rider a tempo, haver grand' osservanza — 7,
Già di Cesari Augusti e di Pompei — 8, Tu vedi, Amor, ch'io son pur
giunto al segno — 9, Questo conforto ho sol che quando fia — 10, Tes-
sete all' honor mio crudele scempio — 11, Oh questo si eh* ò la cagion
eh* io esco — 12, Ti lascio, o Roma, e sol col danno e scorno — 13, Se
la mia coscienza ha tal soprosso — 14, Dunque è malignità gV affetti
tuoi (fol. 14 e sgg.). — « Dieci ottave sopra il s. P. Lorenzo del Rovai.
Moriam cuor mio, fia men crudele affanno » (fol. 21 e sgg.). — Stanze
adesp., amorose, oscene e col titolo « Sdegno amoroso » : S' io ti cerco
mai più dove tu sia (fol. 25 e sgg.). — « Capitoli sopra la Corte », a-
desp.: Corre la penna che di Febo amica (fol. 34 e sgg.). Il « Capitolo
3 » reca il nome di Marco Lamberti. — Stanze adespote e del Cicognini
il vecchio (fol. 47 e sgg,). — « Descendenza e parentado di Quequéo,
parte prima >, stanze: Ascolti V universo il canto mio (fol. 67 e sgg.). —
« Arietta sopra Maggio. Su su vesti Ninfa bella » (fol. 73). — « Avisi
per chi ha da pigliar moglie > , stanze : Io ho pensato più d* un mese in-
tero (fol. 74 e sgg.). — Ternari adesp. e anep. : Deh fa eh' io scampi
quelle pene orrende (fol. 77). — Sonetto adesp. e anep.: Mentre gl'oc-
chi alle lacrime disciogli (ivi). — Sonetto: « Il padre predicatore di S.*
M. a Novella prega la sua udienza a porger preghiere al cielo che lo li-
beri dalla rognia. Voi che del mio dolor la sofferenza » (fol. 78). — Ca-
pitolo adesp. e mutilo in fine : Padron mio dolce, io giunsi al mercatale
(fol. 79)-
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 79 scritti da più mani. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 245.
« Rime di Nicolò Martelli di sua mano » . Com. col sonetto a Maddalena Sal-
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FIRENZE 5 1
terelli : S* io scrissi già de i uostri chiari honori. In fine è la tavola al-
fabetica de* capoversi (fol. 1-74). — « Stanze di Nicolò Martelli sopra il
Poggio del Duca di Fiorenza. Alma chiara e gentil, Donna sovrana » (fol*
77 e sgg.). — « Stanze di Niccolò Martelli nelle nozze del Duca di Fioren-
za. Le suntuose nozze e '1 sacro honore » (fol. 86-95). — In fine, d* altra
mano, « scritto di mano dell' autore » .
Cart., in 8, ff. 95. Lcg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 247.
« La ^chiava, commedia di Lotto del Mazza ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 248.
? La Stiava, commedia di Lotto del Mazza » . Con un breve prologo che man-
ca all' esemplare precedente : « Comparisce innanzi a V. A., o gloriosi
Principi di Toscana » ecc.
Cart., in 8., sec. XVI ex., ff. 81. Lcg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
Ci. VII, num. 250.
Satire di Benedetto Mcnzini (num. 12).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 66. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 251.
« Heroes serenissimae Medicum familiae. Epigrammata Faustini Moisessi U-
tinensis. Cosmus Magnus. Virtuti si regna tuae sors aequa dedisset Co-
smos, Cosme, tibi non satis unus erat » etc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 40 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 252.
« Il vecchio balordo del Moneglia [Giovanni Andrea]: commedia. Prologo. Com-
media, Amore. Com. Cosi dunque degg' io Dalle fiorite sponde » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 45 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 253.
« Cortona convertita nella Missione del P. Petroccioli gesuita, poema del p.
Frane. Moneti min. conv. — Canto le pompe, i fasti e V ambizione | Scri-
ver non seppi con migliore inchiostro ».
Cart., in 4, sec. XVII ex., ff. 82. Leg. in cart. e mezza membrana. — Provenienza :
Marmi.
CI. VII, num. 254.
« La Scorneide del conte Giulio di Morite Vecchio ».
Cart., in 8, sec. XVII, pag. 224. Lcg. in cart. — Provenienza : Marmi. — In principio
e la figura di Scornio.
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52 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 255.
Altro esemplare del cod. precedente.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 104. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi. In princi-
pio è la figura di Scornio.
CI. VII, num. 256.
« Il vero sapere, rime sacre di don Casimiro di Monte Vecchio monaco cele-
stino, consecrate all' Altezza serenissima di Francesco de Medici Prenci-
pe di Toscana. Nel bagno di Livorno V anno 1677 ». Precede la lettera
di dedica con la data del bagno di Livorno 12 marzo 1677.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 57. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi. — In fine
è un sonetto con cui implora da Sua Altezza un atto di clemenza che lo liberi, per
ciò che : Dodici volte il sole il corso intiero
Ha fatto da che vivo in queste pene,
Nove sotto dell' Affrico emisfero,
Tre nel luogo più vii di queste arene.
CI. VII, num. 257.
« Bernardus Narduccius, Armis austriacis foelix auspicatio . . . Elegia ad Leo-
poldum serenissimum Principem ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 6. Leg. in membrana. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 258.
Nomi Federigo, « La Fortuna, o vero Ricchezza partorisce Lusso e questo
Miseria; dramma comico morale. Al ser. Principe Francesco Maria di
Toscana. Prologo. Alla libra, alla spada Riconoscete la Giustizia. Io so-
no » ecc. La lettera di dedica ha la data di Pisa 16 gennaio 1678.
« Santuario. Poesie sagre di Federigo Nomi » (fol. 43 e segg.).
Cart., in 8, autografo?, ff. 307. Con V indice dei soggetti delle poesie. Leg. in membra-
na. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 260.
P. Ovidii Nasonis Fastorum lib. I-V. ma del V soltanto i versi 1-305. — Cfr.
Galante, Index codd. class, la/., p. 344.
Cart., in 8, sec. XV ex., ff. 73, di cui due mancanti, che contenevano i versi I 485-534,
II 207-56. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 263.
Panciatichi Bartolomeo, « Sette canzoni ad imitazione de* sette Salmi » : dedic.
alla Granduchessa, con lettera di Firenze 20 marzo 1576.
1. Di mille colpe grave
2. O fugaci speranze, o pensier vani
3. Spirti miei lassi che dei sommo bene
4. Quando penso tal' hora
5. Qual solitario augel che perdut' habbia
6. Fiume largo e profondo
7. Ove sono hor quell' armi invitte e rare
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 20 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE
CI. VII, num. 264.
Salimbene Panciatichi, * Memoria delli antichi dell'ili. Casa de Medici »: rime
dedicate al cav. Tomniaso de' Medici.
Del gran Principe di Toscana, Felice è ben chi in questo secol nostro.
In laude di Sua Altezza, Da 1' alto ciel virtù gii è data al mondo.
Al felicissimo Stato del Granduca di Tose/tana. Godi, Firenze, e teco ogn* huom che
brama.
Invocatione al serenissimo Principe. De 1' animo sua magnanimità te.
E seguono stanze in lode d' Isabella, del Cardinale, di Cosimo il vecchio, di
Lorenzo il magnifico e di Giuliano, di Papa Leone X e Clemente VII, di
Pio IV, del card. Ippolito, del duca Alessandro, di Caterina regina di
Francia, ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, fT. 15. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 265.
Paponi Girolamo, « Maggio, dialogo di Zefiro e Flora: alla ser. Maria Mad-
dalena arciduchessa d* Austria e granduchessa di Toscana. — Zcf. Da i
fortunati campi d' Occidente Ove del forte Atlante * ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, fT. 18 scritti e col taglio dorato. Leg. in membrana. — Prove-
nienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 266.
c 161 9. Praga oppressa [55 stanze] di Girolamo Paponi. Io cui d'invitto ferro,
argento et oro ».
Cart., in 8, ff. 14 scritti e col taglio dorato. Leg. in membrana. — Provenienza: Ma-
gliabechi.
CI. VII, num. 267.
« La verità ambasciatrice, alla ser. Maria Maddalena Granduchessa di To-
scana, Panegirico [polimetro] di Girolamo Paponi. Io che qual già mi fin-
se occhio mortale ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 21 col taglio dorato. Leg. in membr. con impressioni in oro.
— Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 268.
« La bocca delia verità anagrammatica, aperta nella venuta del cornerò
mandato dall'Imperatore al ser. sig. Cardinale Principe Lantgravio d'Has-
sia suo imbasciatore; dedicata al medesimo sig. Cardinale da Giovanni
Pasquini di Laterina d' Arezzo ». Gli anagrammi sono in versi latini e
italiani.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 6. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 269.
« Sonetti d' Alphonso de 1 Pazzi »; 48 sonetti (fol 1-26) e rime varie (fol. 26 e
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54 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
segg.). Son tra queste un sonetto di Pietro A[retino] (Il marchese del Va-
sto avea pensato) e due altri son. adesp. (Il conte Ercol Rangon, s* Er-
cole e conte ; — Passat' è '1 tempo che Berta filava), scritti da un* altra
mano. — Seguono « I principi di certi sonetti pur del Etrusco delli quali
per anchora non si e trovato il fine » ; e son riportate varie quartine di
sonetti.-
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 34. Leg. in cart. — Precede la « Tavola delli sonetti dello
Etruscho ».
CI. VII, num. 270.
« Questi sonetti (num. 111) sono di Alfonso de' Pazzi detto V Etrusco contro
messer Benedetto Varchi » (titolo di mano del Marmi).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. m scritti (ogni pag. contiene un sonetto). Leg. in cart. —
Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 271.
« Sonetti di Alfonso de* Pazzi ». Il primo com. : Varchi ch'hai fitto il capo
nella cronaca. — Seguono, copiate da altra mano, poche rime di A. F.
Graz zini, mons. Della Casa, ser Antonello, Gino G inori ', Pietro A relitto, del
Coppetta; ed epitafi satirici in versi di Federico Martelli, Federico Strozzi,
Matteo degli Albizi, Girolamo Amclonghi, N. Machiavelli e adesp.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. li;. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 272.
Sonetti di Alfonso de* Pazzi contro il Varchi. Il primo com.: Varchi, se io
havessi il tuo ritratto. — A pag. 97-112 è la tavola alfabetica dei sonetti.
Cart., sec. XVI ex., in 8, pag. 112 scritte e num. Leg. in membiana. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. VII, num. 273.
« Adamo cacciato del Paradiso [dramma] di Giovan Domenico Peri d'Arcidos-
so »; con lettera di dedica al Granduca, Arcidosso 27 luglio 1637. Com.:
« Anima d' Adamo. Ove dal sen de le più cupe idee Precede un epita-
lamio : « Ne gì' Imenei del Gran Ferdinando Medici e la ser. Duchessa
d* Urbino. O del sacro Ipermesso Castissime sirene A cui già fu con-
cesso » ecc. — « La guerra angelica, tragicomedia celeste », del med.
Com.: « Lucifero. Questi chiostri stellati, queste sfere ». — Alcinoo, tra-
gedia del med. Com. : « Anfrisea. Che mi releva ahimè di gemme e d' o-
ro » — Il Sereno, favola pastorale del med. Com. : « Selvaggio. Serrano, il
di che delle nostre gioie ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 288. Leg. in membrana. Provenienza : Magliabechi.
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FIRENZE 55
CI. VII, num. 274.
« Flagello del mondo », del med., in nove sferzate (e son nove capitoli in
ternari), con queste didascalie: De* Principi tiranni — De' falsi secretari
e consultori — De' pazzi cortigiani — Delli empi Governatori — De' mal-
vagi offiziali de' Magistrati — De' falsi ministri di giustizia — De' paz-
zi gentilhuomini — Dell' infame plebe contadinesca — Dell' infami donne
in comune. — Com. : Vien Momo, Dio de' maldicenti, e chiama.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 47. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 275.
« Vivezze aeree in forma di cantilene e scherzi amorosi per vari modi da
scherzare su la musica, dedicate all' em. principe cardinale decano Fran-
cesco Barberini; picciola operetta del sig. Lorenzo del sig. Camillo Perini
Acad. Fior. ». — La tavola di queste rime è a pag. 60-63.
Cart., in 16, sec. XVII, pagg. 71. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 276.
A. Per sii Flacci satirae vi; col prologo (pag. 1-33). — Horatii De arte poetica
ad Pisones, vv. 1-63. — Juvenalis satirae XVI, acef. (mancano della prima
i versi 1-8 1): « Junii Juvenalis satirarum liber sextus et ultimus feliciter
explicit. Finis » (pag. 218).
Membran., sec. XV, in 16, pp. 218. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi. —
Vedi Galante L., Index codicum classicontm latinorum ecc., in Studi Hai. di filols.
class. , X, 344.
CI. VII, num. 277.
« Comento di fra Cacchio sopra il Berlingaccio di Saion briaco e Cricca di
signori affumicati, componimento di messer Non lo so sapessilo » [Orazio
Persiani"]. Sappiate, o serenissimo Padrone Che mi pervenne in man tre
mesi sono Un comento burlesco di Saione » ecc.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 55 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 278.
Mancante. Conteneva le rime dei Petrarca; membranaceo, secolo XV, in 4. Appartenne a
Jacopo di Guglielmo di Jacopo Spini.
CI. VII, num. 279.
Petrarca F., Canzoniere. Precede la tavola alfabetica dei capoversi.
Membranaceo, in 8, sec. XV, ff. 185. Con tiue belle miniature a fol. 8 e 148, là dove
com. il Canzoniere e i Trionfi. Leg. in assi, cop. di pelle impressa. — Provenienza :
Magliabechi.
CI. VII, num. 280.
Petrarca F., Canzoniere (fol. 1-169); 1 Trionfi (fol. 170-213).
Cart., sec. XV, in 4, ff. 213 e due di guardia, membran. in princ. e in fine. Leg. in as-
si cop. di pelle impressa, con tracce di fermagli. — Provenienza : Magliabechi.
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56 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 281.
€ Cominciano le canzone et sonetti del clarissimo messer Francesco Petrarcha
poeta laureato » (fol. 9-147). — « Cominciano e' triomphi del clarissimo
messer Francesco Petrarca poeta laureato (fol. 148-184). — A fol 1-6 è
la tavola dei capoversi.
Membran., sec. XV, in 8, ff. 184 scritti, col taglio dorato. Con miniature ne' margini
e nelle iniziali a fol. 9 e 148 : lo stemma nel margine inferiore del fol. 9* è stato
abraso. Leg. in assi cop. di pelle impressa. Già di Simone Berti. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. VII, cod. 282.
Altro esemplare del Canzoniere e dei Trionfi del Petrarca. Precede un son.
« fatto dopo la morte del magnifico et nobile huomo Neri di Gino Cap-
poni per Rancho di Rencivenni suo amico. O alma benedetta e gratiosa
Altri due sonetti, scritti da altra mano e adesp. e anep., sono nell'ultimo
foglio: V dormmo in sul chaval di messer Chorso — Chi vuole entrare in-
tro Ila magronaia.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 136. Leg. in assi cop. di pelle bianca con traccia di fermaglio
metallico.
CI. VII, num. 283.
« Francisci Petrarcac poetae clarissimi sonectorum et cantilenarum liber inci-
pit » (titolo in minuscole d' oro su fondo azzurro). Precede la tavola al-
fabetica de* capoversi. I Trionfi sono a fol. 151 e sgg.
Membran., in 8, sec. XV, ff. 187. Iniziali delle rime in oro. Con due bellissime minia-
ture nel recto de' fogli 9 e 151; ne' margini inferiori è lo stemma Spinelli. Leg. in
assi cop. di seta verde con tracce di fermagli. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 284.
Commento adesp. ai Trionfi del Petrarca : « Incomincia il libro chiamato
Triumpho d'amore, facto et composto dallo excellentissimo et sommo poe-
ta messer Francesco Petrarcha da Firenze per amor di sua innamorata
madonna Laura. Il quale libro è distinto in capitoli xiij, i quali in sen-
tenza fanno mentione et contengono v triumphi, ne* quali huomini anti-
chi et moderni, maschi et femine anno triumphato, ponendo loro felicità
in alcuno di quelli, ciascuno sottomectendosi al giogo d' amore et tra-
sformandosi in quella cosa più amò mentre visse. [L]o primo Triumpho o
vero felicità | Cioè costoro vid* io ». (Cfr. I codd. Panciatichiani della R.
Ribl Naz. di Finenze, pp. 14-15). — Sul foglio attaccato nel verso del-
la prima coperta leggesi, ma d'altra mano, questo « Epitaphium Barbarae
Urceolae Liviensis Praetoris natae. Jura Fluentinae Praetor dabat inclitus
Urbi Quando tu nata es scita puella patri. Occidis, ilio etiam rerum Rec-
tore, semestris, Nec notae pietas strinxit acerba patrem. Nascentem Or-
delaphe proprio te nomine dixit Barbara, Forlivii firma columna sui. Ah
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FIRENZE
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scelus hanc sequeris paulum remorata cadentem Extinctum nomen est in
utraque sacrum. Antonitis Pellohis et Ribaldus ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 151 ; membranacei t fogli di guardia. Legatura in assi cop. di
pelle impressa. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 285.
Petrarca F., I Trionfi, adesp. e anep. : « La nocte che segui | a rivederla in
. cielo » (fol. 1-37). — Laudi, adesp. e anep. (fol. 41 e sgg.). Eccone la tavola :
Mirami sposa un pocho
Signior mio io vo languendo
Ciaschun chon riverenza
Sposa novella del re del paradiso
O vera crocie santa d' onor degnia
O lasso a me tapino sventurato
O pechator moverati tu mai
Benedetto ne sia lo giorno
Madonna lo vostro chore
Stabat mater dolorosa
Sappiatevi guardare
O quanto è gran pazzia
Quando ti sguardo in crocie o Signor mio
O gloriosa vergine Maria
Pecchatore indurato
Or che è quel che dentro a me vampeggia
Sempre ti sia in diletto
Per umiltà che 'n te Maria trovai
Viva Giesù amoroso
Crucifissus in charnc laudemus
O Giesù salvatore
La vergine Maria che sempre adora
Po' che Cristian chiamati siam per te
QT i' m* ero adormentato
Ardente d' amore
Ben è chosa leggiadra
Povertade inamorata
Fra Giovanni dalla Vernia
Che farai fra Gachopone
Assai mi sforzo a guadagnare
O signor per cortesia
Quando t' allegri huomo d' altura
O amor di povertade
Or udite chon tenzione
Chon allegro disio
Questa sposa diletti
Che fa* tu pechatore
Chi vorrà nel ciel salire
Venite ad adorare
Piangete chon Maria
Al monte santo Giesù aparia
Alzando gli ochi e vidi Maria bella
In ciel si fa gram festa
O Vergine Maria sommo diletto.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 88. Recente legatura in assi e mezza pelle. — Provenienza :
Magliabechi.
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58 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 286.
« Lettura di Giovati Maria Gradini da Perugia sopra il sonetto [del Petrar-
ca] « Quanta invidia ti porto avara terra », letta da lui pubblicamente
neir Accademia Fiorentina la domenica prima di giugno MDL > . Precede
la lettera di dedica al duca Cosimo.
Cart., in 8, sec. XVI, flf. 18. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 287.
« Lezione de* segni d'Amore sopra il sonetto del Petrarca « Lasso eh* io ar-
do et altri non mei crede » , letta nell* Accademia Fiorentina dal signor
Lorenzo Franceschi Tanno 1582 ». Copia del 1595, di mano di Piero Dini.
Cart., in 8, sec. XVI, (1*. 20. Leg. in membrana. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 288.
« Lettione in Accademia » fiorentina sopra i Trionfi del Petrarca, adesp. :
« Essendo per mantenere questi nostri virtuosi exercitii » ecc. Sul foglio
di guardia leggesi: « Apud Taddaeum de Pavonibus Florentiae », a cui
per ciò fu attribuita la lezione.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VIJ, num. 289.
« Nella costanza la vittoria, opera comica del sig. Gioseppe Pierneri romano,
composta Tanno 1604 ». Com.: « Don Alberto (principe di Transilvania):
Con ogni più sincera espressione del mio animo » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 61. Leg. in cart. Già di Virginio Albergotti di Arezzo. —
Provenienza : Magliabechi
CI. VII, num. 290.
« Pindari Olymp. Hieroni Syracusano equiti desultori Ode I » : testo greco,
traduz. lat. e commento di Michele Vannini di Firenze; dedic. « Serenis-
simo Principi maximoque Maecenati Leopoldo Mediceo ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 80. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi. Cfr. Olivieri,
Ind. codd. Graec. suppl., in Studi /tal. di Filol. class. V, 405.
CI. VII, num. 292.
« Poesie di Bastiano Porcelloni » , di cui alcune oscene.
Cart.. in fol., sec. XVII, ex., ff. 64. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 293.
« Pistole di Liceità de Pulci al Magnificilo Lorenzo de Medici », num. 13 (fol.
1-22). — « Le giostre di Lorenzo de Medici », stanze adesp.: « S' i me-
rittai di tte mie sachro Appollo | ultima grolia di Fiorenza nostra. Finitta
amenn » (fol. 23-42). — « Inchomincia la pasiqpe del nostro Singnior Giesù
[stanze]. O tutti vo' che pasatte per via | di questa morte che si chiama
vita » (fol. 43-67). Precede una lettera d'invio del poemetto — « Bernar-
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FIRENZE 59
do Pullci iterum in pasione domini [ternari]. Salive diletto e grolioso
lengniò | armento che t' a posto a tanto esizio » (fol. 67-69). — t Qui cho-
mincia la storia dell sechondo di di san Gorgio. Dicie lo 'mperadore a
ttre persone che sono venutti in suo aiuto. Chonpangni e figluo mie sin-
gnior diletti | ali padre ali figlio allo ispiritto santto Amenn » (fol. 71-86).
— Poema cavalleresco, acef. : (fol. 87-168). Com.:
E chosì mollto alla fine giramdo
poi che tutti gli dei fumo isfogati
dalla man destra in drieto ritornando
eguallmente cho lengnio fatichati
venimo in cento parte chapitando
dove mail fumo aridoso ormegiati
quivi, ili vento alle strofede ci misse
dov' arivò ili troiano figluoll d' Anchise.
E finisce : *
E per far brieve ili mio ragonamento
no e* achordamo di dovere partire
i fe mail tosto ora ad agio mi pento
e chosi tosto il parlar vo finire.
Vna note le vele demo ali vento
però che 11 tenpo ci volle servire
gu peli fiume dell Tevero alla china
finché non fumo al largo alla marina.
« Questa rapresenttazione è d' un beli miracholo di nostra Donnai Incho-
mincia un angniolo. O popollo venutto qui per vedere | e uscirette d* in-
fernale guistone » (fol. 169-180).
Cart., sec. XV, in 8, ff. 180. Le^. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 294.
« Invocatione del Driadeo. mcccc°lxxvi. Excielso olimpo o bel fiume di
Xanto » (fol. i). « Comincia la prima parte del Driadeo compilato per
Luca Fulcro al magnifico Laurentio de Medici Poi che la tema del
greve martoro | che driecto al lume vostro in tenebre ambulo ». Segue
T Explicit deirammanuense (il nome non sappiam dedurre dalle iniziali) e
la data « Mensis iunii MCCCC°LXXVI » (fol. 1-67). — « Questi sono parecchi
sonetti (fol. 67-70). Sonetto a Lorenzo quando si schonberava perdendosi Ponzano
e altre bichocche. Capanne, forni, mitere e pollai. — Sonetto per uno che vide
sua chosa amata a 'bergho cho uno il quale gli prometteva Roma e ttoma e no gli
dava poi Peretola promettea brocchati e dava panni bigi. Y nonn ó tanta pol-
vere negli occhi. — Sonetto a Lorenzo d* un certo bel chorpo di roba del Cer-
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6o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
vel fallito non estimando persona beccho questo sonetto e attendendo a pappate a
tavola lamprede disputava di Parnaso e dello istato. Seme di funghi e fumo di
stadere. — Sonetto sendo /' autlore in chasa Bernardo Rucellai deptdato al gho~
verno della Nannina su donna che avea male : vaine maestro Venturino intrando
in chamera fece questo sonetto a contemperazione detta Nanni?ia. Maestro bicha
nostro ventre mina — Mandando l' auttore mio sonetto a mona Luchrezia de
Medici quando andava al bangno il quale sonetto perde e con un sonetto lo richie-
de all'autore e dicie: Belli ncione, io cercho del sonetto. — Risposta di Bernardo
rimandandole il sonetto chon un altro sonetto in risposta al mandato suo per le rime:
Essendo a vostre rime qui sugetto. — Sonetto di Bernardo a messere Angnolo
Boninsegni da Siena. O spechio del poeticho chollegio. — Sonetto di detto m.
Angnolo Boninsengni a detto Bernardo. Dengno non sono del sachrato chollegio.
Cart., in 8, scc. XV, ff. 70. Già di Simone di Gregorio di Piero del Benino. Con piccola
miniatura nella prima pag., dove, dappiede, era un' arme che fu cancellata. Leg. in
assi cop. di pelle impressa. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 295.
« Driadeo », adesp, : « Excielso olimpo o bel fiume di Santo j che drieto al
al lume vostro in tenebre ambulo. Finis. Finito a di xj di marzo
M. CCCC° LXXVIII ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 75 scritti. Due ff. di guardia membranacei. Leg. in assi cop.
di pelle impressa. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VJI, num. 296.
« Antonii Bramisci Rainerii mediolanensis Thybris sive de creatione Julii III
Pont. Max. Liber » : < Sensit ubi irriguo Thybris vada livida fletu » \
« Ocior, ante diem exoriens, efFulsit Olympo ». Precede una lettera de-
dicatoria dell' aut. « Carolo Guisio cardinali praeclarissimo », in data di
Roma, Dee. Kal. Martii mdl. In fine: « Nascentem stellae te conspexe-
re serenae »: « Augusti Cocceiani Brixiensis Carmen ».
Membr., in 8, sec. XVI, ff. 15. Leg. in pelle impressa. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 297.
« In ortum Magni Princ. Etruriae Carmen Alexandri Rinuccinii Acad. Altera-
ti ». « Qui tenui nuper cantabam Carmine lusus » ] « Labitur et laetis
complet clamoribus auras ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 10. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 298.
Altra copia del carme di Alessandro Rinuccini indicato nel numero precedente.
Cart., in 8, sec. XV T I, ff. il. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 299.
« Convqrsione di Maria Magdalena et suoi gesti nella morte et Resuressio-
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FIRENZE 6l
ne di Christo composta per il R. P. Maestro Giuliano Ristori da Prato
del ordine Carmelitano in sacra Teologia professore » . Poema in terza ri-
ma. Com. : « Il possente dolor, V amaro pianto » : fin. : « A trarlo a
Christo con pietoso grido » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 65. Leg. in cart. — Provenienza Marmi.
CI. VII, num. 301.
« U Etruria messaggiera. Panegirico di Francesco Rovai per il Ser. mo Ferdi-
nando I Granduca di Toscana », in ottave: « Fuggia la notte, e già d'or-
ror feconda » | Di tutto se medesmo a noi fa scudo ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 22. Leg. in pelle impr. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 303.
L'Oreste: tragedia di m. Giovanni Rucellai, gentiluomo fiorentino.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 57. Sulla prima carta : « Ha bisogno di corretione per colpa del
copista. Di Giovanni Bcsti ». Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
Ci. VII, num. 304.
« Horeste. Tragedia di M. Giova. Rucellai patritio fio. cast. no di Castel wS.
Agniolo » (fol. 1-82). — « Rosmunda. Tragedia di Messer Giovanili Ru-
cellai» (fol. 83-122). — « Le Fenisse. Tragedia d' Euripide -, tradocta in vol-
gar fiorentino al sig. Abate de Ridolfi da Michelangelo Serafini achade-
mico fio. no » (fol. 123-187).
Cart. in 8, sec. XVI, ff. 187. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 305.
« All' Ill. lno et Ecc. n, ° Duca di Fiorenza. Comedia detta El bidello di France-
sco Ruggiero d* Arezzo » . — Precede una lettera dedicatoria a Cosimo,
senza data.
Cart., in 8, sec. XVI. ff. 57. Leg. in pelle impr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 306.
Rime di Lionardo Salvia/i e di altri a lui : divise in più serie con le rispet-
tive tavole de' capoversi.
Cart., autogr., in 8, sec. XVI, pp. 450 di cui le 423-50 bianche. Leg. in membr. —
Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 307.
€ Del Trattato della Poetica di [Jonardo Salviati allo 111."* et Ecc. mo Si. ro il
Sig. r Don Francesco de' Medici Principe di Firenze e di Siena, suo si-
gnore , lezzion prima, da lui pubblicamente recitata nella fior. Accademia
la in.* Dom. 08 di Dicembre nel Consolato di m. Baccio Valori nel
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02 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
m.d.lxiiii». Precede una lettera dedicatoria a D. Francesco, in data del
12 dicembre 1564.
Cart. autogr. in 8, sec. XVI, ff. 38. Leg. in merabr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 310.
Risultato mancante al riscontro del 1883. Conteneva, come risulta dall' inventario ms. :
« Caroli a S. Gasparo ci. reg. Scholarum Piarum carmina a variis eius auditoribus,
quorum nomina adscripta sunt, recitata ad Leop. Princ. Etr. »; ed una « Oratio de
visitatione beatae Virginis ». Sec. XV lì.
CI. VII, num. 314.
Era la stampa aldina del De dìversttate fortuna? di Arrigo da Settimello ; e fu perciò tra-
sportato fra gli Aldini Magliabechiàni.
CI. VII, num. 315.
« Caii Sollii Sidonii Apollinaris Panagiricorum liber »: in realtà, invece D. M.
Ausonìi Carmina et Epistolae (fol. 1-128). — « Ausonii poetae liber »; in
realtà « Sidonii Apollinaris carmina » (fol. 129-269). Cfr. Galante, Index co-
dicum classicorum latinorum cit., pagg. 344-5.
Membr., in 8, sec. XV, ft. 272. La prima e la 129 c. sono finamente miniate. Leg. in
pelle impressa. — Provenienza : Magliabcchi.
Magi. VII, num. 316.
Jacopo Soldani, Sette satire.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 50. Leg. in membr. — Provenienza : Magliabechi.
Magi. VII, num. 317.
« La Tragedia dello Edippo il Principe, tradotta dal greco di. Sofocle in lingua
Fiorentina da Bernardo Segni gentilhuomo et Accademico fiorentino », con
lettera dedicatoria a Cosimo de' Medici in data del 22 agosto 1551.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 50. Leg. in seta gialla. — Provenienza : Marmi.
Magi. VII, num. 318.
« Compositioni di M. Francesco de' Gio. Spighi, primicerio della Propositura
di Prato »: odi latine e laudi in volgare.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 121. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
Magi. VII, num. 319.
Spilletti Simone, Selva sopra al Natale del Ser. mo Gran Principe di Toscana
[primogenito di Francesco e di Giovanna d' Austria].
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 14. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
Magi. VII, num. 320.
Sotto questo numero era un esemplare dello Stazio di Ripoli, 1480, che è stato perciò
trasferito fra gì' Incunaboli.
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FIRENZE 63
Magi. VII, num. 322.
« Consiglio Imfernale del Cav. M. Francesco Skjidardi, al Ser. Sig. 10 il Signor
D. Cosimo Secondo, Gran Duca quarto di Toscana » , in ottave.
Cart., in iò, sec. XVII, IT. 31. Leg. in niemhr. — Provenienza: Maglial>echi.
Magi. VII, num. 323.
Macheroides P. Stcph. sive Gnoccheides : commedia in versi in lat. macche-
ronico.
Cart., in 4, sec. XVII, IV. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
Magi. VII, num. 324.
Jidii Caesaris Stellae nobilis Romani Columbeidos libri Priores duo ad Philip-
pum Austrium Philippi il regis.
Cart., in 8, sec. XVI, IT. 39. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
Magi. VII, num. 325.
Giovanbattista Strozzi, Cinquanta madrigali sopra alla Mascherata dei venti,
per le nozze del Granduca Cosimo lì. Con dedicatoria alla Ser. ,ua Maria
Maddalena arciduchessa d'Austria, granduchessa di Toscana.
Cart., in 8, sec. XVII, fi*. 52. Leg. in pelle impressa in oro. — Provenienza: Magliabechi.
Magi. VII, num. 326.
Giovanbattista Strozzi, Selva nell' elezione di Ferdinando li d' Ungheria e di
Boemia in re dei Romani. Alla Arciduchessa d'Austria Maria Maddalena.
Cart., in 8, sec. XVII, ri. 3. Leg. in pelle impressa. — Provenienza: Magliabechi.
Magi. VII, num. 327.
Delle Rime di M. Giovanbattista di Lorenzo di Filippo Strozzi, fiorentino.
« Con alcune postille a molte di esse, fatte per la notitia hauta dall' auto-
re, poiché da lui furon composte » .
Cart., in 8. sec. XVI. pp. 544. Leg. in incmbr. — Provenienza : Magliabechi.
Magi. VII, num. 328.
Libro secondo de' Madrigali di M. Giovanbattista di Lorenzo di Filippo Strozzi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 290. « Questo libro è di Gio. di Simone Berti, copiato da
Raff. di Ber. do Mìnerbetti. Leg. in Mcmbr. — Provenienza : Marmi.
Magi. VII, num. 329.
Alcune delle Rime di M. Giovambattista di Lorenzo di Federigo Strozzi, fra
gli Accademici Alterati nominato il Tenero.
Cart., in 8, sec. }vVI, pp, 197. « Di Giovanni Berti, donatogli dall'autore 1582 ». Leg.
in membr. — Provenienza : Marmi.
Magi. VII, num. 330.
Mancato al riscontro. Conteneva, come informa V invent. ms., « Poesie diverse di Giov.
Battista Strozzi il Giovane ». Sec. XVII.
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04 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Magi. VII, num. 331.
Pietro Susini, L' opera del Giudice di sua casa : (commedia, in prosa).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 59. Leg. in carta. — Provenienza : Magliabechi.
Magi. VII, num. 333.
Aminta: favola boschereccia del signor Torquato Tasso. Corretta ed accre-
sciuta per Vittorio Baldi?ii in Ferrara.
CarU, in 8, sec. XVI, ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
Magi. VII, num. 334.
Per la pace d' Italia. Componimento musicale in onore di S. Antonio di
Padova, di Francesco del Teglia, fiorentino, 1702.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
Magi. VII, num. 335.
Machiavelli N n Favola [La novella del Diavolo che prende móglie] (fol. 1-12).
— Andria, di Terenzio, tradotta (fol. 12-56. A c. 56: « questo libro è scritto
di mano dell' autore delia prima opera, che e* è dentro, e forse fu traduttore
della seconda, che è TAndria di Terenzio »). — Serenata, in ottave. Com.
« Salve donna fra le altre donne electa » (fol. 56-63), pur autografo del
Machiavelli.
Cart., autogr. in 16, sec. XVI, ff. 68 mira. Leg. in pelle. Il codice é collocato tra i
Rari Arm. 5, 1, 14 bis. — Provenienza : Marmi.
Magi. VII, num. 336.
Oglia putrida. Al Ser. n, ° Sig. r Prencipe Leopoldo di Toscana, di Claudio To-
lomeL Ottave.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza; Magliabechi.
Magi. VII, num. 337.
Rendimento di grazie al Sereni 010 Gran Duca, di Claudio Tolommei, in ottave.
Segue una Canzonetta « al ser. mo Sig. r Principe Mattias di Toscana ».
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
Magi. VII, num. 338.
c Incomincia la Vita di Sancto Giovanni Baptista, composta da Madonna
Lucrezia Donna fu del Magnifico huomo Piero di Cosimo de* Medici » (fol.
1-26). — Incomincia la Ystoria di Judith vedova hebrea, composta in ri-
ma dalla Magnificila et venerabil donna Madonna Lucrezia donna fu del
magnificilo huomo Piero di Cosimo de* Medici » (fol. 27-51). — « Inco-
mincia la Storia di Hester regina, come liberò il suo popolo hebreo delle
mani de' lor nimici. Composta dalla Magnifica et nobil donna Madonna
Lucrezia donna fu del Magnificilo huomo Piero di Coximo de Medici cit-
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FIRENZE 65
tadino fiorentino, in terza rima » (fol. 51-81). — t Qui incomincia la Ysto--
ria della devota Susanna figliuola d* Elchia ed donna di Gioachin hebreo,
fatta dala sopradecta Madonna Lucretia donna fu del Magnifico huomo
Piero Coximo de' Medici cittadino fiorentino » (fol. 81-89). — « Incomin-
cia la vita di Tubia fatta in terza rima composta dalla sopradetta Madon-
na Lucrezia de' Medici 2» (fol. 89-115) — « Canzona fatta dalla sopra no-
minata Madonna Lucrezia de' Medici » (fol. 11 5- 117): « Della stirpe re-
gale è nato il fiore ». .
Membr., in 8, sec. XV, ff. 117. — Ogni componimento ha una finissima miniatura in
principio. Leg. in pelle impressa. — Provenienza ; Marmi.
Magi. VII, num. 339.
Poemetto adesp. e anepigr. del Trascorso, accademico dei Rozzi, su una fe-
sta fatta in Viena: in ottave: « Serenissima altezza., hoggi desia » | « che
al più longo v'aspettiamo al maggio » (fol. 1-25). — « L'entrata di S.
A. S. la prima volta in Viena »: « quel gran Cosimo duca di Toscana »
(fol. 26-39).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 39. Leg. in membr. — Provenienza: Magliabechi.
Magi. VII, num. 340.
La Suocera. Commedia in prosa di Benedetto Varchi a V Eccell. ,uo et IU. mo
Duca di Firenze | con lettera dedicatoria « della Pieve a S. Gavino* la
vigilia d' Ognissanti V anno mdxxxxvi » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 157. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
Magi. VII, nutn. 341.
« Libro di Sonetti del Varchi « sopra il dolorosissimo e pericolosissimo ac-
cidente dell' Ill. mo et ecc." 10 Duca »: con lettera . dedicatoria al S. or Mon-
dragone in data di Firenze, il giorno di S. Simone del mdlxiii, e con
alcune Risposte al Varchi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 20. Leg. in carta. — Provenienza: Magliabechi.
Magi. VII, num. 345-346.
Iscrizioni, epigrammi, poesie latine e volgari, lettere e altri documenti sto-
rici e letterari raccolti da Monsignor Giro/amo della Sommaglia, che ne
compilò gli indici, in principio di ogni volume, nel febbraio 1611. — Il
carattere che hanno i volumi, di zibaldone d' estratti di cose edite, di-
spensa dal darne più precisa notizia.
Cart., 2 voli, in 8, di rispettivi ff. 438 e 487. Leg. in membr. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 348.
Poesie satiriche, adesp., pel conclave in morte di Innocenzo XI. La raccolta
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XIII 5
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66 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
comincia col sonetto « Cazzo, che foia mena sto spagnolo » , e finisce con
un altro son. « al Re di Francia. Crudel tiranno, adultero, rapace ».
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 9!. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, nura. 349.
« Poesie diverse variorum, oscene e laide ed infami » (titolo d' altra mano).
La raccolta comincia con un sonetto di Girolamo Saracini « Un tormen-
tato dalla gotta. Galeno, olà, risorgi e squoti il passo » ; e finisce con un
capitolo del Malatesti « in lode del pennaiolo. I* ho '1 frugolo addosso di
comporre ». — Le poesie sono di Pietro Aretino, Girolamo òaracini, Paolo
Veìidramini, monsignor l ai, dottor Cicognini, Francesco Ruspoli, Antonio Ab-
bati, dell' Allegri, Curzio da Marignolle, Orazio Persiani, Giovanni Mozzino,,
Pier della Rena, Antonio Malatesti.
Cart., in fol., scc. XVII, ex., ff. 103 scritti. I^eg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 350.
Mancò al riscontro del 1883. — Conteneva rime di mons. Azzolini, di Fazio della Cornu,
ili Ciro da Pers, di Carlo Dottori, del dottore Onofrio Riccio, del conte Ermes Stampa,
di monsignor Gherardo Saracini, di Romolo Bertini, e poche altre adespote. — Car-
taceo, in fol., secolo XV 11.
CI. VII, num. 351. ,
Man ò al riscontro del 1883. — Conteneva rime burlesche e satiriche di monsignor Azzo-
lini, di suor Dea de' Bardi, di Carlo Dati, di Piero Salvetti e di Francesco Meiosi.
Alcune altre adespote. — Cartaceo, secolo XVII.
CI. VII, num. 353.
Raccolta di rime spagnuole, copiate jn buona parte da monsignor Girolamo
da Sommaia. Comincia con un « Soneto al saco de Cadiz ano de 1596,
de D. Luys de Gongora. Vimos en Julio una semana sancta » . Sono del-
lo stesso de Gongora, del conte di Salinas. di fray Luys de l^ón, di D.
Alvaro de Luna, del frayle Benito, del padre Castroverdc, del Vicentitto (tra-
duz. d' un* elegia di Chndio a fol. 319). — Pasquinate (fol. 321-329):
1. Pasquino. Tu taci ahimè mala novella
2. 11 primo che in capo di lista Si trova con cera trista
3. Voi che sete nel Conclave Per dispor di quelle chiavi
4. Marforio Como. Pasquhw. Non si sa se è donna o huomo
5. O preti pria eh' entriate nel Conclave
Altre rime italiane adesp. (fol. 337-348) — Adagiorum centuriae quinque,
cioè raccolta di proverbi latini colla traduz. spagnuola (fol. 349). — Dei
segni zodiacali (fol. 465). — De numero ternario, quinario et noveno;
adesp. (fol. 481).
Cart., in 8, ff. 485 (numerate 1-58(1). Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE 67
CI. VII, num. 354.
« Obras de Don Diego de Mendoca » (fot. 1-227). — « Obras del frayle Be-
ni/o » (fol. 232-347). « Obras de fray Lnys de Leon » (fol. 350 e sgg.).
Cart., in 8, secolo XVII, ff. 435. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 355.
« Raccolta di Canzuni siciliani » . Comincia con stanze adesp. : « Nati di do-
ghia, ardenti mei suspiri ». La « Tavola degl' autori » è in principio:
Giovanni Giuffredi, Pietro la Dunzella, Mariano Bascontro, lo Baroni della
Buscaglia, lo Baroni di Serravalle, Ottavio Potenzano, Carlo Ficarola, Sipioni
di Lorenzo, Bartolomeo d' Asmundo, Giovanni Bonasira, Pietro Panni, Gio-
seppi lu Jndici, Andria Vatticani, Vincenzo Salvar io, Ottavio d' Arcangelo,
Gilormo d* Argento.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 503. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 356.
« Poesie di diversi non ancora stampate, raccolte da più manuscritti. 1650».
sono: di Antonio Malaicsti, Carlo Dati, Orario Persiani, Jacopo Cicognini, Car-
lo Dati, Marco Lamberti, Francesco Ruspoli, Ippolito Mele zio, frate Agosthio de*
Copeti, cavalier Gitiori, B. Docciolini, G. M. Pichi, del Balducci, Anton Fran-
cesco Grazzini, mons. Della Casa, Gabriele Chiabrera, Francesco Cordini, frate
Jacopo da Mercato Saranno, Pietro Spigliati, Francesco Tozzi, Giovanni
Ciampoli, Benedetto Rigogoli, ser Jacopo de' Sassi, Paganino Gaudenzi, G. B.
Ricciardi, e del Mariani. Molte altre sono adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, fl". 491. Leg. in membrana. — Provenient i : Marmi.
CI. VII, num. 357.
Raccolta di poesie di vari, coll'errato titolo sul dorso « Malatesti - Poesie >.
Sono di Antonio Abati, dell' Adimari, di Francesco Maria Alti, Pietro Areti-
no, monsignor Azzolini, Lucullo Baffi, Sebastiano Baldini, Scipione Baldini,
Ferdinando Bardi, Bernardo Bellincioni % Simon/? Berti, Romolo Bertini, Guidu-
baldo Bofiarelli, Francesco Bracciolini, del Borgliesi, Francesco Buoninsegni, del
Businelli, Ottavio, Angelo e Ferrante Capponi, mons. Della Casa, Francesco
Casini, Virginio Cesar/ni, Gabriele Chiabrcra, Luca Citerni, Jacopo Cicognini,
Fabio della Cornia, C arto Dati, Bernardo Docciolini, Giova?ini da Falgano, Jacopo
Fiorini, del Forzoni, Lorenzo Frameschi, Salvadore Franccschini, del Furino pit-
tore, del cardinal Gaetani, G. B. Guerrini, A. F. Grazzini, Marco Lamberti,
Giovanni Lotti, Antonio Malatesti, Curzio da Marignolle, Cosimo Martinelli,
Francesco Meiosi, D. Narducci, del Panci, Bartolomeo Panciatichi, Ippolito Pan-
dol/ini, Ciro di Pers, Orazio Persiani, Stefano Piazza, Giovarmi Maria Pichi,
Alessio Pulci, Pier Della Rena, Benedetto Rigogoli, Ottavio Rinuccini, Francesco
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68 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Rovai, Andrea Salvadori, Pietro Solvetti, mons. Filippo Salviati, dottor Sahvucci,
dello Sciarra, di Ermes Stampa, dello Stigliani, di Rinaldo Strozzi, G. B.
Strozzi, Fulvio Testi, del Tolomei, di monsignor Vai, di Paolo Vendramini,
D. Vuelta. Altre sono adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, pagine 976. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi."
CI. VII, num. 358.
« Poesie raccolte da Antonio Malatesti. Sono di G. B. Marino, del Murtola,
di Francesco Bemi, Marco Lamberti, Andrea Salvadori, dell' Allegri, dell' Adi-
mari, del Bellincione, di Jacopo Cicognini, Fabio della Comia, Antonio Malatesti,
monsignor Salviati, Francesco Rovai, Galileo Galilei, Filippo Galilei, card. Pao-
li, Orazio Persiani, Giovanni Ciampoli, Francesco Rovai, Francesco Campani.
Altre sono adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 205. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 359.
Poesie raccolte da Antonio Malatesti nel 1645. Sono di Antonio Abati, Alessa?idro
Adimari, dell' Allegri, Pietro Aretino, Francesco Baldueci, suor Dea de' Bardi,
Bernardo Bellincione, Jacopo Bianchi, del Bracciolini, del Boninsegni, di Bona-
vita Capezzali, della marchesa Capponi Bargellini, dello Zoppo carrozzaio, di
Gabriele Chiabrera, Giovanni Ciampoli. Jacopo Cicognini, Giacinto Andrea Ci-
cognini, di Fabio della Cornia, del Finocchio comico, di Giov. Antonio Francini,
Salvador e F rame schini, evali er Ginori, A. F. Grazzini, Alessandro Guerrino, Marco
Lamberti* Camillo Lenzoni, del Lotti, di Antonio Malatesti, di Poliziano Mand-
iti, Lelio Mancini, Curzio da Marignolle, G. B. Mariìio, Lorenzo de' Medici, Fran-
cesco Meiosi, del Mante-magni, di Giovanni Mozzino, di Ciro di Pers, Orazio
Persiani, Stefano Piazza, Curzio Pie hi, Salvator Rosa, Francesco Rovai, Fran-
cesco Ruspoli, Andrea Salvadori, del Salvetti, di mons. Salviati, . Alessandro
Serhni, dello Sgambati, di Ermes Stampa, Gabriele Strozzi, G. B. Strozzi, Tor-
quato Tasso, Fulvio 'Testi, del Villi/ranchi. Molte altre sono adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, pagine li 17. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 360.
« Rime di diversi authori ».
Monsignor Pietro Bembo, Due ottave: Gentile, e non villana donna sego.
Dante Alighieri, Son. : Senza cura mondan viv' ogni fera.
M. P[ietro] B[embo], Son.: Deh perchè 'a dir qua giù di voi non venne.
M. Giovanbatisla Strozzi, Madrig. : Com' augellin che piange.
« « Son. : Torbid' onda di lagrime, eh' il chiaro.
M. Giovanni della Casa, Canz. : Errai gran tempo, e del cammin incerto.
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FIRENZE 69
M. Giovanbatista Strozzi, sopra la morte di Giuliette Martelli, Madr. : Disa-
ventur' e morte.
Trionpho delle Furie, del med.°, Madrig. : Uscite dell' Inferno.
// Lasca, sopra la morte del med.° Son. : Ben ti scorgea quel di steli' em-
pia e fera.
Son. : Vener gratie rendea alla Natura.
M. A. G. di sopra la morte del med.° , Son. : Mort' è '1 bel Julio, quel bel
Julio è morto.
Madrig. : Morte crudel' e rea.
Epitaphio del medesimo: Quinc' è sepolto, nel marmoreo avello.
M. Philippo da Ripa, Madr. : Com' è possibil mai.
« Son : Veggio la nave mia lunge dal porto.
M. Alessandro Piccolhomini a Madonna Laodomia Fortiguerri, Son. : Gli alti tro-
fei de* primi illustri heroi.
Incerto autore, Madr.: Aprich , e fresca valle.
Son.: Donna, la cui divina alma bellezza.
Terz. : Non muor chi muor, s' ei visse vivo in vita.
M. Philippo Strozzi, Madr. : Dunque pensate eh* io.
Pietro Aretino, Son. : Quest' è F altiero, e sopra human essempio.
Son. : L' epitaffio son io, quest' altr' è il vaso.
M. Niccolò Martelli, Son.: Alt* e pregiata donna, in cui si vede.
Son. : I capei crespi d' or puro, e lucente.
Son.: Rosa frescha, gentil, vie più ben nata.
Son.: Porpore, violette, e tu ben nato.
Son.: Chi non sa dov' Amor tien le su' ascose.
Son.: Cristallo chiar de* più begF occhi usciva.
Son.: Se quelle calde lagrime che fore.
M. Luigi Alamanni, Ottave: Dalla mia luminosa e chiara spera.
M. Michelagnolo Buonaroti, Son.: Non ha F ottimo artista alcun concetto.
Madrig. : Non mi posso tener, pe voglo, Amore.
« Deh ! dimm' Amor, se Falma di costei.
« Ben vinci ogni durezza.
Son.: A che più debbo homai Fintensa vogla.
Son. : Veggo co' bei vostr'occhi un dolce lume.
Son. : Non vider gl' occhi miei cosa mortale.
M. Benedetto Varchi, Son. : Ben vi potea bastar chiaro scultore.
Incerti Authori, Son. : S' io vedessi talhor frenato e spento.
Son. : Quando il vagho desio che d' hora in hora.
Son. : Occhi leggiadri miei, la cui beltade.
Son. : Hoggi rivolge il Ciel F ottavo giorno.
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70 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Madr. : Tanto è contrario alla dolente vista.
Madr. : Quand' io veggo talhora.
Son. : Alma dubbiosa e fral che nuov' inganni.
Son. : Per verdi piagge, e solitarie rive.
Son. : Amor con dolci spron talhor mi mena.
Son. : Non sì pront' e leggier, fidato servo,
Son. : Donna gentil, ne' cui begl' occhi ascoso
Son. : Quand' io penso talhor eh' io son lontano.
Son. : D' angosciosi pensier già lasso e stanco.
Madr. : Cortes' alma gentile.
Son. : Alma cortese, a cui fu sempre aperto.
Canz. : Amor mi diede a voi quel lieto giorno.
M. Ijodovico Ariosto, Madr. : Madonna, qual certezza.
« Madonna, al volto mio palido e smorto.
« Madonna, s' io non vi veggio.
« Altro non è '1 mio amor che proprio inferno,
e Deh vi fussi sì nota la mia fede.
M. L\odovicó\ A[rioslo], Son.: Lassi piangiamo (oime) che l'empia morte.
Del fìarignano, Son. : Lieti dolori e riposat' affanni.
M. Antonio Alamanni, Son. : Quando gì' appare '1 sole all' orizonte.
Son. : L' obbietto dello stil predate spogle.
Son. : Amara libertà, quanto se' grave.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 44. num., di cai 23 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 361.
Alfonso dei Pazzi, Rime burlesche contro M. Benedetto Varchi.
Cart., in 8, sec. XVI, ft*. 85. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 362.
« Qui chominciano certi divoti morali in onore della Vergine Maria, chon-
posti dai suo' divoti »: tern: « Se mai piegho mortai lassù s' intese » |
« Se minai piegho mortai lassù s' intese » ( fol. 1-8 ). — « Morale fatto a
onore di Vergine Maria. Madre di Cristo gloriosa e pura » | « Che sve-
gliere ne veghio ogni mal seme » (fol. 9-10). — « Di voto morale in lau-
de di Vergine Maria. S' alchuno huomo mortale può render ghrazia > |
« Che tu sse' madre di misericordia » (fol. 10-12). — « Morale chonposto
in laide di Vergine Maria. Regina gloriosa imperatrice * | « Salve beni-
gna e mia dolcie Maria » (fol. 12-15). — « Devoto morale chonposto da
Francesco Schanòiila in laide di Vergine Maria. Clementissima virgho in-
violata » | « Il tuo servo fedel detto Schanbrilla » (fol. 15-17). — « Mo-
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FIRENZE 71
rale divoto chonposto da messer Frati. 00 Petrarcha di Vergine Maria. Ver-
gine bella che di sol vestita » (fol. 17-19). — «Morale chonposto a laide
della Vergine Maria. Qual degne laide a te render chonviensi » | « Qual
degne laide a tte render chonviensi » (fol. 19-23). — « Morale fatto in o-
nore di Vergine Maria. Donna del Cielo anpla porta e sichura » | « Chon
ogni razionabil chreatura » (fol. 24-29). — « Morale di nostra donna divo-
to. Quel trionfo e la- gloria di quel trono » | « Chi è cholui or eh* esce
dello stagno » (fol. 29-30).
Catt., in 8, sec. XV, ff. 30. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 363.
« Poesie diverse piacevoli » (adespote, e di Cicognini Jacopo, Lamberti Marco,
Persiani Orazio, Tolomei Claudio, Panci, Susini Pietro, del dottor Villifran-
chi, Fineschi Antonio da Radda, del proposto Giraldi, Salvetti Pietro, Spi-
gliati Pietro, libertini Agostino, Rigogli Benedetto, Del Borgo Jacopo, V abate
Ruoti, Businelli, Monsign. Salviati, V Accademia di Perugia, Maia, suor Dea Bardi,
Narducci, Meiosi, Francesco Balduini, Gio. Domenico Mettimi, Averano Semi-
tietti, Bastiano Porcelloni, Francesco Panciaticài, Lorenzo Martelli, N. Rucellai,
Francesco Redi, Appolloni Giovanni d' Arezzo.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 318. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 364.
« Poesie diverse piacevoli »: di Rigogli Benedetto, Ricciardi G. B., Villijranchi,
Ber tini Romolo, Salve Iti Piero, Lamberti Marco, Marigtiolli Curzio, Persiani O-
razio, Ruspoli Francesco, Cini Niccolò, Dott. Baffi, Duca Jacopo Salviati, Melosio,
Francesco Rovai, Monsignor Vai, Carlo Dati, Francesco Cordini, Averano Semi-
netti, Santi Rinaldi, detto del Tromba, Fineschi Antonio, da Radda; Galileo
Galilei, Jacopo del Borgo, Ansaldi, Pietro Susini, priore Orazio Ricasoli Ru-
cellai, e rime adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 316. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 365.
« Questo è il vago, e fiorito Giardino delle Laudi composte da più e diver-
si Autori, con la sua tavola e numeri, per maggior commodo e facilità del
lettore » .
Cart., iu 8, sec. XVI, ff. 178. Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 366.
Poesie diverse : di G. B. Ricciardi, di Carlo Dati, Monsig. Vai, Monsignor
Azzolini, Pietro Susini, Monsign. Maffeo Barberini, Dott. Corsignani, ed altre
adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 88, Leg. in cart.
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CI. VJI, num. 367.
« Questa è la rappresentatione da Abraan quando volle fare sacrificio d f Ixac
suo figliuolo. L' occhio si dice che è la prima porta » | « La sopradetta
rapresentazione si fece la prima volta in Firenze nella Chiesa di S. Ma-
ria Magdalena, luogo detto Cestelli V anno MCCCCXLVIII. le quali stan-
ze fece Feo Belchari » (fol. 1-16).
Laudi (fol. 16-54).
1. Mosso da santa pazzia.. Cantasi come « Senno mi pare et chortesia »,
et come « Verbo charo factum est ».
2. Chantar vo' del dolz* amore. Chantasi come « Chi vedesse il Conte Car-
mignuola Chavalchar per lo Bresciano ».
3. Madre, vergine sposa amicha et figlia.
4. Adnuntiata pel divin consiglio.
5. F sento '1 buon Giesu dentro dal core. Cantasi come « / veggio ben
eh' amor me traditore ».
6. In nulla si vuol por la suo speranza. Cantasi come « Rose, gigli et vio-
le escon del viso ».
7. Che far potevo per la tua salute. Cantasi come « Jcsù dolce, o infinito
9. Giesù, sommo diletto et vero lume.
10. Giamai laudarti quanto degnia se\
11. Alma che cierchi pace in fra la ghuerra. Chantasi comt « Madre che
festi etc. » .
1 2. Tanta pietà mi tira et tant' amore. Cantasi come « Sì fortemente so?i
tratto d' amore » .
13. S* T pensassi a' piacer del Paradiso. Cantasi come « Leggiadra damigella*.
14. O anima che '1 mondo vuo' fuggire. Cantasi come « Sì fortemente son
tratto d' amore » .
15. Salve Regina di misericordia. La soprascritta Salve Regina si canta co-
me « Io veggio ben che bbuon servire è vano >.
16. Avendo i cuor tutti pieni di letitia. La soprascritta laulda si chanta co-
me « Che è quel che dentro a me vanpeggia > .
17. Chon ogni reverentia. La soprascritta lauda si canta cotne < Piangete
con Maria », e come e Vangeli.
18. Ognun con puro core. La soprascritta lauda si canta come e vangeli et
come « Piangete con Maria ».
19. O insensata gente acerba et cruda.
20. Quanto più penso, Dio.
amore »•
8. O mente ceca, o insensato core. Chantasi come « O Giesù dolce etc. >.
FIRENZE 73
21. Laulda di Feo Belchari. Udite, matta pazzia. Chantasi la sopradetta lauda
come « Senno mi pare et cliortesia.
22. Chi non cercha Giesù chon mente pia. La soprascripta lauda si chanta
come « Chi guasta /' altrui cose fa villania » .
23. Alzando gli occhi viddi il mio signore.
24. Oramai sono in età.
25. Ben vegnia Osanna.
26. Da che tu m'ai Iddio il chor ferito.
27. Ave stella del mare, alma Maria.
vStoria della Passione (fol. 53-96): « O increata maestà di Dio » | « della pas-
sion santa la Storia è finita ».
Altre Laudi (fol. 97-98): 28. Giù per la mala via. Questa laulda si chanta come
« Già per la via lungha. »
29. O vaghe di Giesù, o verginelle. Questa laulda si chanta come « O va-
ghe montanine pastorelle »
30. O vergine Regina.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 99. Sulla coperta: « Libro di laude antiche di S.ta Vergine ».
Leg. in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 36S.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva rime del secolo XVII.
CI. VII, num. 369.
Raccolta di poesie di Ciro di Pers, Lucullo Baffi, Costanzo Martinelli, duca Salviaii,
Paolo Vendramini, abate Gerardo Saracini, G. B. Ricciardi, Bastiano Casini,
Francesco Meiosi, del Franateci, di Fulvio Testi, Jacopo del Borgo, monsignor
Azzolini, Ottavw del Bufalo, fj)renzo Pancialichi, Lattanzio Moresio, Bastian
Cefalo, Claudio Achillini, Marco Lamberti, G. B. Marino, del Cicognini, di
Pier Susini, dell' Arnaldi, di Francesco Rovai, di Francesco Boninsegni. — - A
pag. 189 e segg. sono sonetti su Alessandro vii e pel conclave del 1667:
1. Chigi, Dongi, Paluzzi, Rondanini.
2. Papa, gì' Ebrei vorrebbono (TÌnnetti.
3. Son nelle reni mie dunque formati.
4. Buon giorno, Papa santo, come state ?
5. Il Papa è morto ? Il Papa è vivo e sano.
6. Papa Alessandro settimo sanese.
7. Quello che giace in questa tomba oscura.
8. Che campi un huomo senz' un braccio e un piede.
9. Non ti dolere, o Principe romano.
10. Vo' farmi turcho e rinnegar la fé.
1 1 . Io son di villa un faticante prete.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
12. Voi per fare del massimo conquisto.
13. Dal Macedone eroe (?) torni air usato.
1 4. Non è d' Orfeo nè d' Anfion la cetra.
15. Fatto Papa Alessandro, d' immitare.
16. Allegrezza, allegrezza! E già tornato.
17. Ingorda arpia che a divorare intento.
18. Esser di glorie ambitioso e dire.
19. Porse vitale humor lupa cortese.
20. Son finite le nozze de* baroni.
21. Mario, tu fusti un mar, ma senza fondo.
22. Olà, genti plebee, senza giuditio.
23. Infermo a morte il popolo romano.
24. Insomma la fortuna è una gran pazza.
25. Certo che la fortuna è una gran pazza.
26. Dica pur quel che vuol la plebe pazza.
27. Quel baron che V altr' ier vendeva in piazza.
28. Non sai chi sia Ravizza ? E un Orvietano.
29. Ascolti Roma e di Pluton la reggia.
30. È Brunello figliuolo di puttana.
31. Nacque avanti Brunelli differenza
32. La corte oggi in cortil tutta si aduna.
33. Del Cristianesimo il sacro santo Impero.
Ciirt. in 8, sec. XVII, pagine 244 e varie bianche. Leg. in membrana. — Provenienza :
Raccolta c|i poesie di Averaìio Semiyietti, del dottor lìaldovini, di Turno Pinocci
detto il Disinvolto fra gli Accademici Intronati, dell' Empoli, di iMttanzio
Moresio, di un Capponi, del marchese A/toviti, di Pier Salvetti, Fulvio Testi,
abate Amerighù Molte sono adespote. — A pag. 205 e segg. sono Pa-
squinate per la morte di Alessandro vìi :
1. Musa mia scioperata (è dell' abate Amerighi).
2. Dove siete o miei fioi.
3. Dunque una pietra immensa.
4. Piango madre infelice.
5. Io che nobil candore.
6. Vorria San Pietro povero e meschino.
7. Quasi morto Alessandro è in Campidoglio.
8. Poi che Alessandro hormai condotto è al fine.
9. « Memoriali » , ossia pasquinate di tre o quattro versi V una.
Marmi.
CI. VII, nnm. 370.
FIRENZE
75
10. Di curiosità V acuto sprone.
11. Quanti sono i malcontenti.
1 2. Oh tu eh* avesti il regno in Vaticano.
A pag. 282 è copia della lettera del Granduca Ferdinando II al Rospigliosi
quando Clemente IX fu assunto al papato: Firenze 21 giugno 1667.
Cart., in 8, sec. XVII, pagine 282 scritte. Leg. in membrana. — Povenienza : Marmi.
CI. VII, nura. 371.
Sonetti, Canzoni et Madriali di varii antori in lingua losca, segnati de' nomi loro
(f. 1-146). Precede, in 9 ff., la Tavola alfabetica dei capoversi. Qui si ri-
portano con i loro nomi intieri o abbreviati, come nel ms., avvertendo
che sono sonetti quelli che non hanno altra indicazione.
Fol. 1. Cosimo Rucellai, Stavomi solo, e i giorni miei migliori
P. Bembo, Io che di viver sciolto havea pensato
Anonimo, Madr. Sdegnose labbra belle
2. P. Lari, La rimembranza della fiamma anticha
B. Afagno, Erano i miei pensier ristretti al core
6. Anonimo, Madr. Quando benigna stella
» » Non pur el vel che nudo latte vela
Banditi., Se non fussi el poter eh' ha in voi raccolto
P. Lari, Madr. Quel diletto ond' io moro
7. F. Guidetti, Ball. Lasso quand' io credeva
Girai., Ball. Deh se quant' è 1' ardore
P. Lari, Madr. JLass' io mi struggho, e chi '1 soccorso ha seco
G. Tressino, Adventuroso di che col secondo
8. F. Alo., Madr. Veramente Madonna in me P ardore
F. Guidetti, Hor che comincia a raddolcirsi el cielo
q. Gu.^ Laura gentil che già fra tanto odore
Gu. Deh che fanno bora i begli occhi lucenti
10. Incerto, Madr. Com' haro dumque el frutto
la. Sennazaro, Lasso qualhor fra vaghe donne e belle
la. Sen., Madr. In quel ben nato avventuroso giorno
11. la. Sen., Canz. Ben credeva io che nel tuo regno amore
13. la. Sen., Candida e bella man' che sì sovente
la. Sen., Ripensando al soave honesto sguardo
la. Sen., O man leggiadra, o terso avorio bianco
14. la. Sen., Sola angeletta starsi in treccie al ombra
15. la. Sen., Si dolcemente col mirar ro' ancide
la. Sen., Mirate, donne mie 1* alma dolceza
la. Sen., Se mai morte ad alcun fu dolce, o chara
19. la. Sennaz., Eccho eh' un' altra volta, o Piaggie apriche
Anonimo, Le piaghe oculte e la tradita spene
20. JS". Cionico, Tosto eh' el dolce sguardo amor m' impetra
F. Jìlisio, Se la pietà di me vincer potesse
P. Beni., La rete fu di queste fila d' oro
21. T. Prillo, Madr. Alma mia fiamma e donna
C. Ancon., Mar, che in continuo moto ogn' hor ti sento
P. Lari, Simile è P amor mio di scacchi al gioco
N. Amanio, Simil a questi smisurati monti
22. L. Martello, Se P usata pietà degli occhi santi #
P. Lari, Madr. Vagho di contemplar vostri alti honori
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 23. P. Lari, Madr. Se '1 sommo piacer mio sol* è piacervi
L. Fusco, Mal si compensa, ahy, lasso, un breve sguardo
P. Lari, Vago fior, che lassando '1 Paradiso
F. Carteromaco, Ottava. Giunto al bel fonte quel che poi fu fiore
24. C. Rucellai, Ball. Donna, io non posso più spiacervi nomai
F. Carteromaco, Tern. Piango, eh* el pianto a chi di pianger usa
25. P. Lari, Folle come voglio io sempre e disvoglio
Previo, Nè per gratia giamai, nè per orgoglio
26. Incerto, Se ciò che non è voi, donna, vi spiace
F. Arguì., Se '1 sol fra quanto el suo bel carro gira
27. Anonimo, Canz. Alma città, che già tenesti a freno
29. Panphylo, Donna, io non so del usato arder mio
L. Fessen., Madr. Vita della mia vita
30. P. Lari, Madr. Deh, perchè non poss' io, donna, mostrarve
R. Incen., Canz. Quel vivo sol' eh' alla mia vita oscura
32. Horat. Finche m' amasti, amai, arsi s' ardesti:
P. Bendo, Sicome suol poi eh' el verno aspro et rio
33. P. Lari, Canz. Lass' a me, che pensai folle che gli anni
35. /. Lan., Madr. Cangia, sperar mio, voglia
Veronica G., Madr. Quando sarà eh' io mora
P, Lari, Sest. Una sera al andai sotto del sole
36. P. Testa, Perch' al aspro dolor di tua partita
37. G. Lau,, Ball. Ahy lasso, i noi credeva, egli è pur vero
la. Sennaz., Ball. Venuta era Madonna al mio languire
Incerto, Madr. Amanti, i '1 vo' pur dir eh' ognun 'm' intenda
38. «9. Loqu., Va', mesta effìgie, a 1' una e 1* altra diva
la. Sennaz., Gli occhi gentil', eh' al sole invidia fanno
B. Accol., Tu che ritrai quella fronte superba.
39. R. Dub., Donde comincerò, donna, a laudarte
Anonimo, Madr. Come di voi più bella
G. Tressino, Ball. Se tu svegliassi amore
40. la. Sennaz., Son questi i bei crin d' ore, onde m' avvinse
la. Sennaz., Madr. Non mi doglio, madonna, anzi mi glorio
C. Rucellai, Madr. Io son si folle e si insensato, amore
41. G. Tressino, Ball. Cosi potess' io tanto disamarvi
C. Rucellai, Spesso m' è detto amor' che del mio danno
A. Binom., Donna de' miei pensie , che vagha andate
42: P. Lari, Madr. Ciò eh' io rimiro è lei
G. Gel. Fammi sospetto '1 ciel' se fia sereno
Incerto, Se 1' amoroso sol de' miei martiri
43. P. Lari, Ball. Mentre dirvi mi sforzo '1 van pensiero
C. Rucellai, Beato '1 mondo s' el mio cieco ardore
Dante Ali., Nelle man vostre, dolce donna mia
44. L. Ala., Ball. Quand' io veggo tal hora
C. Rucellai, Quando 1' acerbo mio dolce signore
C. Rucellai, Amor, forse ad alcun' par eh' io disami
45. C. Rucellai, Quando la bella mia soave elisa
L. Ala., O dolce albergo d' ogni cor gentile
F. Guidetti, Del mio beli' arno alla sinistra riva
46. G. Tressino, Deh, riposate, o caldi miei sospiri,
C. Rucellai, El soverchio desio d' ha ver presente
47. C. Rucellai, Se voi potessi udire e miei lamenti
la. Sennaz., Se quel soave stil che da' primi anni
P. Lari, Madr. Tanto piacer de' bei vostri occhi prendo
48. Tyrsi di Cosimo Rucellai, Solinga riva aprica
FIRENZE
77
Fol. 51. G. Tressino, Vaghe selve, montagne alpestre e acque
» » Mentre eh* el cielo era altamente intento
C. Rucellai, Canz. Quanta forz' habbia '1 lume de' begli occhi
53. L. Ala., Sonno, che spesso con tue lieve scorte
F. Guid., Quando fra perle e rose ad hora ad hora
54. G. Tressino, Se giustamente, amor, di te mi doglio
la. Sennaz., Canz. Valli riposte e sole
56. P. Bembo, Poi eh' ogni ardir mi circonscriss* amore
C. Rucellai, Sendo privo di voi, torno sovente
L. Ala., Tosto eh' io vidi, amor, 1* aurate chiome
57. Epicuro, anzi il s. I. Gonzaga, Canz. Quando 'l sol' parte, e 1' ombra '1
mondo copre
59. la. Sennaz., Giorni mal spesi e tempestose notti
60. F. Guid., Volse mostrar el ciel quando di voi
la. Sennaz., Canz. Amor tu vuoi eh' io dica
62. L. Ala., Herboso colle, o rive o piaggia aprica
L.* Ala., Ben puoi cantando, vaga Filomena
63. C. Rucellai, Madr. Donna, io non turberei col mio mirarve
F. Guidetti, Sest. Lasso, eh' el viver mio nodrito un tempo
64. G. Tressino, Quando '1 piacer eh' el desiato bene
P. Lari, Tutta romita in un giardin dapparte
65. P. Lari, Sest. Amor perso havea 'n me già più d' una esca @
G. Tressino, La bella fronte colorita e bianca
66. G. Tressino, Ball. Quand' io penso al mio stato
P. Lari, Madr. Gli amorosi sospiri
F. Guidetti, Io ritorno pur, lasso, al loco amato
67. la. Sennaz., Quel soave pensier che si sovente
P. Lari, Sest. Lasso che di me fia! se 'ntorno al collo
69. G. Tressino, Poi eh' ci sdegno discioglie le catene
la. Sennaz., Vaghi soavi alteri, honesti e chari
F. Guid., Se fra queste amorose e vaghe fronde
70. Dante AL, Io son si vago della bella luce
Ms. Cino, Ball. Madonna, la pietate
Fra Guitton, Quanto più mi distrugge il mio pensiero
71. Dante Al., Canz. Amor, da che convien' pur eh* io mi doglia
73. C. Rucellai, Madr. Madonna mi dispreza
F. Guid., Se qual' io v' ho scolpita entro le mente
74. P. Lari, Amor, che del cor mio sedendo in cima
F. Guid., Ohimè, i begli occhi, ohimè 'l parlar soave
P. Lari, Madr. Sempre eh' ei mi rimembra
75. P. Lari, Quel vel, cui pianto ho già, lasso, tant' anni
M. Bonarroti, Madr. Esser non può giamai che gli occhi santi
X. Pro., Canz. Occhi miei, eh' a mirar fosti si pronti
77. G. Tressino, «Gli occhi soavi, al cui governo, amore
la. Sennaz., Canz. Hor eh' io son solo e non è chi m* ascolti
79. G. Trezsino, Sest. Salubre fonte, e in rinchiusa valle
80. P. Lari, O dolce vista, unica invidia al sole
81. P. Lari, L' amoroso piacer, eh' el cor m' invola
la. Sennaz., Quante gratie vi rendo, amiche stelle
G. Tressino, Scosse eran le catene e i lacci sciolti
82. P. Lari, Canz. Solinga piaggia, e tu selva nascosa
84. G. Tressino, Canz. Io vo' cangiar 1' usato mio costume
85. la. Sennaz., Interdette speranze e van disio
G. Tressino, Laura gentil, che sospirando move
P. Lari, Sest. Empia, maligna e tempestosa notte
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 86. G. Pressino, La bella donna, che 'n vertu d' amore
87. la. Sennaz., O mondo, o sperar mio caduco e frale
Z. Ala., Lasso, io già piansi meco alcuna volta
F. Guid., In qual parte, occhi miei, guardate voi
88. Z. Ala., Qual dolceza ho quando mi vien tal hora
G. Pressino, Ball. Amor, dappoi che tu non ti contenti
89. la. Sennaz., Parrà miracol forse ad altra etade
Z. Aia., Amor, che pien di sdegno anchor ti duoli
90. Z. Ala., Donna gentil, ne' cui begli occhi ascoso
Z. Martello, Donne, che di belleza et d' honestate
91. P. Lari, Donne gentili, in cui gratia o beltade
M. Cino, Ball. Qual più saggie parole o più scerete
P. Bembo, Criu d' oro crespo, e d' ambra tersa e pura
92. P. Bembo, Son questi quei l>egli occhi in cui mirando
P. Bembo, Se tutti e miei primi anni a parte a parte
P. Bembo, Da quei bei crin' che tanto più sempre amo
93. P. Bembo, Canz. Gioia m' abbonda al cor tanta e si pura
P. Bembo, Sest. Hor che non s' ode il mormorar de' venti
*
94. Z. Martello, Ball. Donna, che siete tra le belle bella
95. la. Sennaz., Tern. Dura passion, che pef amor sopporto
Afolza, Madr. Deh, qual error si forte mi disvia
96. Molza, Avventurosa e solitaria riva
» Ahy, bella morte mia, come m' havete
Afolza, Ternario, O desir di questi occhi, almo mio sole
97. Molza, Canz. Amor, in cui mi fido
98. Molza, Canz. Amor, poi eh' el disire
100. Molza, Sprezava il mondo ogni real costume
.V. A marno, Ball. La bella donna mia d' un sì bel foco
Z. Ala., Bali. Tanto è contrario alla dolente vista
101. Molza, Canz. L' alta speranza che T mio cor saluta
103. N. Amanio, Ball. Amore, io veggio anchora
104. Satiro, Madr., Moro con riso che 'n tal foco affino
Molza, Se per finir questa mia carne ardita
Molza, Voleva al ciel di voi fare una stella
105. iV. Amanio, Ball. Quand' io viveva in pene
Z. Ala., Lasso, eh 1 io sento pur eh' el tempo passa.
106. Molza, Canz. Se come sciolto da tutt' altre humane
107. fl/olza, L' alma mia fiamma eh' al ben far m' invita
108. N. Amanio, Quella nimica mia, quella mia, quella
Z. Ala., O tenace memoria, al mio mal pronta
Barignano, Io già cantando la mia libertate
109. Molza, S'a poco ferme e non vivaci carte
Molza, Io son del mio bel sol tanto geloso*
1 10. Guiditi clone Lue., Canz. Vorrei tacere amore
ni. iV. Amanio, Stavasi meco e *n libertà godea
112. Barignano, Sest. Da indi in qua che dal vital mio cibo
113. Molza, Madr. Se per opra d' inchiostro, o vejgar carte
Z. Ala., Pon freno a' tuoi sospir, caldo mio core
114. Anonimo, Canz. Era il giorno, anzi pur 1' alta notte era
116. Guisa, Madr. Donne, nutrite ne' pensier d' amore
Molza, Squopri le chiome d' oro, e fuor delle onde
Molza, Madr. Mentre nel vostro viso
117. Z. Ala., Quando 1' un vago sol verso occidente
P. Bembo, Tern. Dolce mal, dolce guerra, e dolce inganno
118. Afolza, Madr. Occhi vaghi e lucenti
FIRENZE
Fol. 119. Molza, Se P armi dì humiltate ond' io pur soglio
Mo/sa, Ben mille volte havea ristretto al core
Molza, Del cibo ond* io vivea si dolcemente
120. Molza, desir di questi occhi, almo mio sole
L. Ala., Occhi leggiadri miei, la cui beltade
P. Bembo \ Ove tutta romita si sedea
I2T. P.' Bembo, Amor, che meco in quest' ombre ti stavi
la. Sennaz., Non mai più bella luce, o più bel sole
N. Antico, Madr. Da bella donna più eh' io non diviso
122. Fatto Uberi., Canz. Io miro i crespi e gli biondi capegli
124. Palio Ubert., Canz. Donna immortale, i cui vestigi santi
126. A". Antico, Madr. L' innamorata mia vita si fugge
JV. Antico, Madr. Quel che più scorge in voi P occhio mortale
127. L. Ala.* Ball. Come potesti morte
L. Ala., Deh, perch' hoggi non vien* per queste rime
L. Ala., Madr. Infra bianche rugiade e verdi fronde
L. Ala., Ball. Voi m' annodaste al core
128. L. Ala., Se P ardente desio eh' io tengo ascoso
, L. Ala., Ecco che giunta è pur P hora felice
•S". Vittoria M., Voi che miraste in terra il mio bel sole
129. S. Vittoria M., Vivo mio sol, quanto del altro excede
S. Vittoria M., S' appena i spirti haveano intera vita
130. S. Vittoria M. t Quando già stanco '1 mio dolce pensiero
S. Vittoria M., Morte, col fiero strai se stessa offese
S. Vittoria M., Miser che debbo altro che pianger sempre
131. S. Vittoria M., Scrivo sol per sfogar P interna doglia
S. Vittoria M., Spirti felici, c' hor lieti sedete
S. Vittoria M., Quando morte tra noi disciolse il nodo
132. S. Vittoria M„ Vergine pura, hor de' bei raggi ardenti
P. Lari, Madr. Tanto grande è '1 mio foco
P. Lari, Quel soave pensier che i mesi e gli anni
133. P. Lari, Canz. Se P amorosa pena
135. P. Lari, Quand' io penso, madonna, al esser mio
P. Lari, Ben ti puoi gloriar, frigida pioggia
P. Lari, Canz. Quel desio che me invoglia
137. P. Lari, Sest. Folle de-:io, la cui bramosa voglia
139. P. Lari, El signor che da me tutto mi svia
P. Lari, Se pallido sembrar suol ogni amante
L. Ala., Lasso, pur non so più quel eh' io mi voglio
140. P. Lari, Madr. Quel sguardo eh' el mio mal sì dolce pasce
P. Lari, Madr. Io son si vago della bella luce
Di Patio de gli uberti, Cauz. Nel tempo che s' infiora et chuopre d' herba
142. Di Patio de gli uberti, Canz. I guardo fra P herbette per li prati
144. Di Riccardo de gli albizi, Canz. Non era anchor due gradi il sol passato
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 146, non compresi quelli della Tavola. Leg. in mezza pel-
le. — Provenienza: Marmi.
Capitoli adesp. e anep.: « Beato V uom che fugge enpi consigli »; sono pa-
rafrasi dei primi 14 salmi di David, probabilmente di prete Francesco Bai-
(Unticci. — Varianti, (fol. 27 e segg.) d'alcuni Capitoli del Berni. — « Ca-
pitolo d'un ragazzo. Io ho sentito dir che Mecenate », adesp. (fol. 32
e segg.). — « Sonetto contra li preti. Godete, preti, poi che '1 vostro
CI. VII, num. 372.
80 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA .
Christo * (fol. 33): adesp. — « Capitolo del Mauro con tra a una cortigiana.
Madonna per fin qui sento la tromba » (fol. 33 e segg.). — « Capitolo
del Forno di messer Giovanni della Casa. S'io mi levassi un'ora innanzi
giorno » (fol. 35 e segg.). — « Capitolo d' un ragazzo, del Dolce, a M. Ant
Anselmi. Anselmi io vo per tutto come un pazzo » (fol. 40 e segg.) —
« Capitolo della scomunica del Molza »; ma solo il primo ternario a fol.
44 a. Il resto del cod. è costituito da fogli bianchi.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 44 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 373.
c Scelta di canzoni siciliane* di diversi autori ». Sono tutte ottave, di cui
la prima incomincia: « L' origgi a la canicula s' inclina »; e V ultima fi-
nisce: « vui chi nè sensu, nè gustu nd' haviti ».
Cart., in 32 obi., sec. XVII, ff. 238. Leg. in membr. Su una delle ce. di custodia « di
Gio. Cinelli fisico ». — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 375.
« Zibaldone di rime diverse ». Precede la tavola dei componimenti, dalla
quale ricaviamo le didascalie, quando manchino o siano incompiute innan-
zi alle singole poesie.
Sonetto de f dieci chomandamenti della leggie: (fol. 4-6)
1. Primo chomandamento : e qui procura.
2. Invano il nome d* Iddio si richorda.
3. Le feste della Chiesa chomandate.
4. Onora il padre e madre umilemente.
5. Non far micidio ti chomanda il quinto.
6. Non fornichar ti chomanda '1 sesto.
7. Settimo, non furare: e qui ragiona.
8. Chomandaci V ottavo al mio parere.
9. Le chose del tuo prossimo non dèi.
10. In questa forma il decimo favella.
Tavole della luna, cominciando dall' anno 1397 ; tavole della Pasqua (fol. 6-1 1);
misure della lunghezza del corpo di Cristo (fol. 12).
Rice ietta che Papa /nnocientio III mandò all' abate di Santo Paolo di Pisa, la
quale è buona e fine alla vista (fol. 12).
Sonetto del fedele amicho Zenobio. (fol. 1 3): Senpr' a V amicho fa che dichi il vero.
Sonetto fatto per Don Zenobio (fol. 13): Chome dilungie il levante al ponente.
Sonetto del guardarsi di far pecchare altrui, Zenobio (fol. 13): Ongni pecchato che
ssolo in te secreto.
Sonetto dell'essere maturo e savio. Zenobio (fol. 14): O maturez'za e ssenno e bonitate.
Sonetto della levitade (fol. 14): O leggierezza e chor pien di viltade.
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FIRENZE
8l
Sonetto chome 7 Chonte ci venne a bandiere spieghate. Zenobio (fol. 14): Mille
treciento chon novanta sette. Segue il racconto della stessa scorrerìa nelle
campagne fiorentine, in una giunta al Sonetto, che non si può dir coda:
Schalata Singna, tre 'nsengne furon tolte.
Sonetto che mandò Andrea Piccholuomini da sSiena a Francho Sacchetti per amore
de' Pisani (fol. 15): Chon gran verghongnia rimase lo 'ngnaffe.
Risposta di Francho Sacchetti (fol. 16): Non so, Ciscranna, se sson zuffi o zaffe.
Lauda lamentativa don Zenobii sopra il Chanto : Amor divino amore : (fol. 16-20):
Amor, divino amore.
Misura in chonversare chd > sozi. Zenobio (fol. 20) terz.: In ciò che ffai abbi
alqun mitidio.
Una bella laida del banbino (fol. 22): Vientene a mme, banbino, banbino.
Del bere medriatamente, e ffa prode (fol. 22): Lo primo bere m' anunzia la
festa.
Missil hunc sonetiiim ad ser Coluccium Z[enobius] (fol. 23): Quid tibi prodest se
per tutto il mondo.
Risponde ser Choluccio (fol. 23): Prodest fama a echi è del quor sì mondo.
A ser Coluccio facit hunc sonettum (fol. 24): Video santos fuggir questo tondo.
Risponde ser Choluccio (fol. 24): Credi tu per dire: io mi naschondo.
Sonetto dell' amare il prossbno (fol. 24): Iddio chomanda che '1 proximo s' ami.
Sonetto. Zenobio (fol. 25): Iddio chomanda : non farai altrui.
Le 'nfermità e* cenasi dell'uomo vecchio (Antonio Pucci) (fol. 25): Vecchiezza viene
all' uomo: quand* ella viene.
Sonetti di messer Franciescho Petrarcha (fol. 27-28)):
r vo' pensando, nel pensier m'assale (le prime due stanze).
Tennemi amore anni ventuno ardendo.
r vo' piangiendo i mie' passati tenpi.
Della Vergine Maria. Petrarcha (fol. 28-31): Vergine bella, che di sol vestita.
Di diversi difetti che ss' usano nel mondo. Zenobio (fol. 31): Aver di che mi par
che ssia un gran bene.
Sonetto d' amaestramento (fol. 34): Amicho, se nnon vuoi vivere invano.
Venerdì Santo della Passione di Christo t sonétto (fol. 34): Considerando che '1 ve-
nerdì Santo.
Sonetto d' amaestramento (fol. 35): Dè, pecchatori, aggiate providenza.
Una chanzona morale della Fortuna (fol. 35): Da po' che 'Ila fortuna — Altre
stanze sono aggiunte in fine, con la nota Questo che ssegue arose Don Zenobio;
e cominciano: Fortuna fe f già Napoli giochonda.
G. Ma.zzat [NT 1 — Manoscritti delle biblioteche tt Italia, xni 6
Sonetto della lingua (fol. 15): Trafitta non è mai dentro dal chore.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Serve ntese della morte di Charlo due ha fi gioì del re Vberto di Napoli {idi. 41): Gra-
ve dolore che Ilo quore mi quocie.
La morte di m esser Piero da /Farnese net /jój (fol. 45): Ritrovandosi allora di
giustizia. [Sono ottave estratte dai Cantari della guerra pisana di Antonio
Pucci].
Delle bellezze di Merchato Vecchio [Antonio Pucci] (fol. 46): I ò vedute già di
molte piazze. — Anche qui, dopo i versi del Pucci, Zenobio arrose un* ap-
pendice che com. (fol. 53): Assenplo pigli ciasqun vivente.
Ihia lettera d' un tradimento rivelato chopertamente parlando al suo singnore (fol.
52-3): frottola: Un pensier mi dicie: di'! E ir altro no, e ir altro si.
Sonetto della morte (fol. 53): Alesandro lasciò la singnoria.
Sonetto dell* amicho (fol. 54): Amicho alchun non n' è eh' altrui socchorra
Sonetto de* Viniziani (fol. '54) ; Nati di peschatori, o giente bretta. Segue, in
prosa, un breve ricordo del Duca d' Atene.
Le noie d' Antonio Pucci (fol. 55): V priegho la divina maestade.
(Ina bella ragione da trovare in che dì entrano tutti i mesi de(P anno di qualunque
tenpo tu vnogli sapere (fol. 60). E dato per esempio T anno 1411.
Qui apresso farò memoria chome a dì XVII di giennaio iSCCCtCVII il dì di Santo
Antonio venne per tutto quello mese di grandi nevazzi. E questo quadernuccio è
di '/.anobi di Pagliolo d' Angnolo Perini (fol. 61): tern.: Non mi terrei chon
mia pocha scienza.
Frottola adesp. : (fol. 64-66): Acchorri huomo, eh* i' muoio.
Sonetti (fol. 66-70). Probabilmente spettano i più ad Antonio Pucci.
Di quatro animali chonpangni ; V Isopo : La pechora e Ha capra cholla vaccha.
Di un abate chon uno chatellino: LTn abate avea un suo bel chatellino.
Del tione : Nel tempo che '1 lione era infermato.
Della volpe e 7 lione: Disse alla volpe lo lion pregiato.
Della volpe e del glia Ilo: La volpe si trovò un dì col ghatto.
Del tione e del miccio; Disse il miccio al leon : singnor leale.
D* uno vuomo chalvo : Una moscha a un chalvo faciea noia.
Del lupo e volpe e asino merci/alanti; La volpe e '1 lupo e 11* asino pregiato.
Seguita la stessa favola : L' asino disse : una grazia vi chieggio.
D'uno fiorentino chom' egli la loda: Fiorenza, bench'io sia menipossente.
IT a maes tramento : Figliolo mio, fa cche tu ssia leale e chostumato.
D' uno che abbia figlioli e sia povero: Non fa maggio* romore Sabato santo.
Chome ?io7i si vuol essere villano: Senpre si disse eh* un fa' danno a cciento.
Serventese d' uno merchatantc fiorentino: (fol 71-2): Al nome sia dell'alto Idio
chortese.
FIRENZE
Sonetti (fol. 72-74). Anche di questi alcuni spettano ad A. Pucci.
Son. della cichala e della formicha per asenpro: Manchando alla cichala che
mangiare.
Son. del Petraccha: Rotto è V alta cholonna e '1 verde lauro.
Son. d' ima formicha e d' un leschio di cliavallo : Andando la formicha alla
ventura.
Son. de' frati minori : I fra* minori della povera vita.
Son. d' uno che dona quel che vorcbe per sè: V priegho Idio che llungha e
buona vita.
Son. d' uno eh* acchatò da uno uno ronzino: I ti rimeno il più nobile ronzino.
Qui sono iscritte le bellezze di Firenze fatte per Antonio Pucci (fol. 74-79): Mille
treciento sessantatre chorrendo.
Lo Giudicio, cioè quando verrà Anticristo e quando il nostro Sing?wre giudicherà.
Cantare in Ottave (fol. 80-89): O divina maestà, sedia superna.
Chanzona chome uno chonf orlava i fiorentini quando avevano la guerra chol du-
ca di Melano: (fol. 90-91): Firenze mia, io temo che t' increscha.
Proverbi rimati in 7 distici (fol. 92): S' io avessi saputo quel eh* io so.
Favola del' Isopo la quale eliofila del lione e dell' uomo: tern. (fol. 92-96): Io prie-
gho il mio singniore iusto e veracie.
Favola del' Isopo la quale chonta dei lupo e della gholpe : tern. (fol. 96-97): Parla
T Isopo per asenppo dare.
Favola del' Isopo, la quale chonta della gholpe e del lione e del lupo e della pechorel-
la mansueta', tern. (fol. 97-99): Dicie V Isopo per esenpro dare.
Favola deV Isopo, la quale cho?ita del lione forte e del topo: tern. (fol. 99-100): Si
chome '1 savio Isopo ne* suoi versi.
Favola del' Isopo, la quale chonta del topo cittadino e del topo chontadino : tern.
(fol. 100-102): Qualunche d* una favola V Isopo.
Cart., in 8, sec. XV incip., ff. 134, di cui solo 102 scr. Leg. in mezza pelle. — Provenienza :
CI. VII. num. 376.
Geta e Birria: poemetto adesp. e anepigr.: « Caro singniore, per cui la vita
mia | A Ilei mi racomando e tutto dono » (fol. 1-33). — Stanze adesp. e
anep. ; (fol. 33-36) « Cosi fuss' io un cigno.... al chanto Chome io mi vedo
e ssento in sul morire | e' sase a voltolare chome Sisifo ». — Stanze, a-
desp. e anep.: « Crudel tu dormi e io vo sperso e errante | e ciaschun
fuga el feminil chonforto » (fol. 36-38). — Ternari, adesp. e anep. : « Non
aspettar giamai chon tal disio | Requescanti in pace o filice osse » (fol.
39 e seg.). — Stanza adesp. e anep.: « Dimi che cosa è più legier che
T onda | della donna non so chosa più lieve » (fol. 40). — Canzonetta, a-
Marmi.
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D ITALIA
desp. e anep.: « V non so che pegio anchora j che mia fin sento 'd ogni
ora (ivi). — Sonetti, adesp. e anep.: * Diri za V elmo tuo, opra lo 'nge-
gno — Io non ti posso roba stato honore — Lasse i a grachiare la picha
e la cornice — Core che a' tu che stai chosì turbato — Tu se' bella
egli è vero i' te '1 chon[fe]sso — Tagli se sa el vilan presso alla terra
— Questi mia panni bigi ochulti e brutti > (fui. 41-43). — Stanza adesp.
e anep. : « Se 'l fabro tutto dì sta a martellare » (fol. 43). — Sonetti,
adesp. e anep. : « Se tu se' bella come voi ch T io stia — Sia maledetto il
il di che qui discese — Tu mmi domandi senpre s' io vo' nulla — Ver-
gognando talor eh' anchora si taccia (soli 10 versi) — Quel che in Tesa-
glia che le man sì pronte. — Se la mia vita da V aspro tormento (fol.
43 e seg.) — Tre stanze, adesp. e anep. : Fin che uno acceso raggio
ha in se V ardore » (fol. 45). — Due stanze adesp. e anep. : « Cerchi chi
voi più per virtù honore » (fol. 45). Sonetti, adesp. e anep. : « Era il
giorno eh' al sol si scoloraro — Sia benedetto il giorno el mese e
T anno — Lasso che male achorto fu da prima » (fol. 46). — Madrigale:
« De* passati mia danni piango e rido » (ivi). — Sonetto: « Perseguen-
domi amor al luocho usato » (ivi). — Sonetto: « Rimasi adrieto il settua-
gesimo anno * (fol. 47), — Ballata: « Una donna più bella assai che '1
sole » (ivi). — Ternari adesp. e anep.: « Di pocha fede ho io se noi sa-
pessi | e chol tempo dispensa le parole » (fol. 47 e seg.). — Sonetti, a-
desp, e anep.. (fol. 48 e sgg.ì:
1 . S' amor non è eh' è dunque quel eh 1 i' sento.
2. Amor m' à posto come segno a strale.
3. Pace non trovo e non ó da ffar guerra.
4. L' avara Ranbi Ionia ha colmo il sacho.
5. Fortuna di dolore, albergho d* ira.
6. Amor mi sprona in un te trip' e affrena.
7. Se '1 dolce sguardo di costei m' aloide.
8. Se Vergilio e Homero avesen visto.
9. Vinto Alessandro a la famosa tonba.
10. Una candida cerva sopra Y erba.
11. D' un bel chiaro pulito e vivo ghiaccio.
12. Lasso eh* i' ardo, altri non mei crede.
13. Non da Y hispano Hibero a 1' indo idasso (sic).
14. Voglia mi sprona, amor mi guida e scorge.
15. Cesare poi che '1 traditor d' Egito.
16. Era il giorno eh' al sol si scoloraro.
1 7. La gola il sonno e Y ociose piumme.
18. Amor con sue promesse lusinghando.
FIRENZE
85
19. Erano i capei d' oro all' aura sparsi.
20. Vinse Hanibal e non seppe usar poi.
21. Gratie eh* a pochi il ciel largho destina.
22. L' aspettata virtù eh* en voi fioriva.
Stanze, adesp. e anep. (fol. 54 e seg.): « Si son donne gentile a voi davan-
te ». — Ternari c. s. : « Lasso a che fine, a che malvagia sorte (fol. 55).
— « Frottola di Jacopo del Bientina: V vo' traimi uno stecho Rigido acu-
to e secho » (fol, 56 e seg). — Ternari, c. s. : « Gli angelici senbianti e
la beltade | E che '1 tempo ogni cosa alfin divora » (fol. 58-61). — Stan-
ze adesp. e anep. : « Paccie fia la mia ghuerra e mortalie vitta | e parto
e vo o che gran chosa è questo » (fol. 61-65: con questa nota; « Sono
indrieto in questo c. 34 » . — Ternari, adesp. e anep.: « Se mai nel la-
mentar voi fusti caldi » (fol. 65-67). — Sonetto adesp. e anep.: « Serrinsi
hormai nè più ghuardin questi occhi » (fol. 67). — Ternari, adesp. e anep.:
« Se lice al miserabile dolersi » (fol. 68 e seg.). — Sonetto, adesp. e a-
nep.: « Soleva credere che amor per grande sdegno » (fol. 69). — Stan-
za c. s. : « Non è nessuno di tanto basso stile » (ivi). — Sonetti c. s. :
« Biancha è la neve, biancho e vaguo e biancho — Qualunche in servitù
si da per pegno — Se amore che assai magior hebe già in preda — Son
più humani assai tuo dolci sguardi — Io maladicho il primo fondatore —
Muta sovente ogni stato fortuna — Io sento che tu sse* chosì buon chuo-
cho » (fol. 69-71). — « Queste sono chose da le quale tu tti ài a guar-
dare: prima; coscienza di preti, bugie di sensali, fede di merchatanti, o-
penioni di giudici, ricette di medici, lagrime di puttane» ecc. (fol. 71).—-
Romanzo di Polidoro, adesp. e anep. : « [L]egietimi amanti e riconoscen-
do qui mecho e' vostri errori diventerete o più docti ad amare o più
molto prudenti a fugire l'amore | E non so che più me dire se non quan-
to so e posso a voi mi racomando. Finitur laboriis laus Christo sit om-
nibus horis Qui sit scriptoris requies mercesque laboris » (fol. 73-107). —
Ballata adesp. e anep.: « Donne chi sente d* amore » (fol. 108). — Cin-
que sonetti e due stanze, adesp. e anep.: « Se tu se' bella come voi
eh' io stia — Colui che troppe chose a fare si mette — Se '1 fabro tuto
di sta a martelare — Se da non molto in qua mostro nel volto — Sia
maledetto il dì che qui discese — Tu mi domandi senpre s* io vo' nulla
— Cerchi chi 'voi più per virtù honore » (fol. 109 e seg. I sonetti 1, 4
e 5 e le due stanze sono segnati, perchè ripetuti nel codice, con un frego
di penna). — Ballate, adesp. e anep.: « Alzando gli ochi viddi una don-
zella — Un angioletta m' aparve un mattino — Benedetto sia il giorno
eh' io trovai — Troverò pacie in te, donna, giamai — Apri il dolcie ar-
86 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
cho, singnior mio — Donna che segua amore non sia altera — Non se-
gua amor chi nun a il cor prudente — Donne che sete d' ongni mal
radicie — Non perda tenpo chi ciercha per fama — Chi sente nella mente
il dolcie focho — Chi d' amor sente et à il core peregrino — Chi è dal-
la fortuna infolgorato — Chi ama di buon chuore non de* perire — Omè
fortuna, non mi stare adosso — Nessuno in me troverà mai merzede —
— Quante legiadre foggie truovano quelle — O lassa isventurata, a
che partito — Tradita sono da uno falso amadore — Il mio primo ama-
dore vo' far tornata » (fol. m-121). — Canzonette adesp. e anep. : « Chi
v* à, donne, ciò insegnato — Or udite il mio tinore Giovinetti sanza barba
ecc. (fol. 122 e seg.).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 124, dei quali 1' ultimo è membranaceo. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Marmi.
CI. VII, num. 377.
Carmi, epigrammi, adesp. e di Michaelis Sylvii cardinalis, Hermolai Barbari,
Angeli Vadiiy Aurelii, M. Antonii Flaminii, Angeli Politiani, Nicholai Serarlii,
Antonii Gherardini, Christophori Landini, Cinguli senensis, Andreae Dalli,
Francisci Robertelli, Pauli Pavonii. — Precedono, del secolo XVII: Formula
per eum qui vult sacris ordinibus initiari (fol. i): — Formula per eum
qui ad audiendas confessiones deputatur Romae (ivi); — Notizia di s.
Gregorio magno (fol. 2); — « Quando Tanno 1629 fu presa la Roccella fu
presentata a Urbano ottavo un' immagine del re di Francia, e per tal vitto-
ria il Papa vi fece sotto questi versi : Ergo Ludovice » ecc. (fol. 4) : — Co-
pia di lettera del cardinal Niellino al p. Inquisitore di Perugia; Roma.
27 settembre 1624 (fol. 5).
Cart., in 8, sec. XVI e seg., flf. 51. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 378.
Rime sacre di Lorenzo Ermini. F. G., Girolamo fietiivieni, parafrasi in versi e
in prosa di salmi, orazioni. A fol. 94 e segg. è una breve rappresenta-
zione sacra (personaggi; Amore, Piacere, Religione): « Amore. Io Dio
del terzo cielo Monarcha della terra » ecc.
Cart., in 4, ff. 100 e molti altri bianchi, scritto da Dionigi Marmi in Artimino nel 1649.
Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 379.
« All' ill. re s. Germanico Malaspina [Stanze]. Signor, se dentro a si pietosi
accenti » (fol. i e segg.). In fine è notato: « L' autore è un Dottore Pe-
rugino de gli Obizi ».' — « Al Duca di Firenze, [canzone] del cavalier
de R[ossi]: Sir, che il Paese ond' hebbe Adria e Thirreno » (fol. 5 e
segg.). — Stanze, adesp. e anep. [ma Ariosto, Orlando, c. XXIV, st. 77 e
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FIRENZE 87
S SS-] : «Ella non sa se non invan dolersi» (fol. 12-14). — « Bradamantis
querelae [Orlando, c. XXXII. st. 18 e sgg.] Dunque fie ver (dicea) che
mi convegna ? » (fol. 1 5 e segg.). — « Zanzara di Virgilio, tradotta in lin-
gua toscana per Dionigi Lippi. Mentre la pargoletta alma Talìa » (fol. 17-34).
— Carmi di Bernardino Par tenia, Fabio Paulini, Luigi Groto e Lorenzo Massa
. (fol. 35-37). — « Esposizione della dottissima et oscurissima canzone di
Guido Cavalcanti fatta da messer Francesco Vieri, detto il Verino secondo.
Al clarissimo signor Giovanni Sommai * : ma la lettera di dedica è « Al-
l' Ecc. Medico il sig. Jacopo Tronconi amico singulare » (fol. 40-63). —
« Alcune cose cavate de i sermoni funebri di vari autori nella morte di
animali » (fol. 67-71). — » Alcune abbreviature greche osservate da di-
versi eccellenti huomini, oltre a quelle ordinarie dell' alfabeto greco »
(fol. 75-85). — « Laurentii Massae ad viatorem elegia. Siste iter o nimium
iam solibus uste viator » (fol. 87).
Cart., in 8. sec. XVI, ff. 87 e alcuni bianchi. Leg. in carr. — Provenienza : Marmi
CI. VII, num. 380.
Raccolta di rime, fatta da Antonio Malatesti, del Malatesti stesso, di G. B.
Strozzi, Antonio Bonaguidi, del Nozzolino, del cavaliere Anlinori, di Bernar-
do Paulini, del Serafino, di Mario Colonna, di Gabriel Fiamma, A. F. Graz-
zini, di Michelangelo Vivaldi, di Girolamo Ginori, di Benedetto Varchi, di
Messer Paolo Mini, di madama Laura Battiferri, di Marcello Adriani, di
Pier del Nero, di Cristoforo Paganelli, di Benedetto Lomi, di Ciro di Pers,
di Ostilio Ricci da Fermo, del Coppetta. Molte sono adespote. — A fol. 33
e sgg. « Canti andati in Firenze nell'anno del Signore MDLXX e 1571 »
— « Sommario delle indulgenze concesse alle corone da Pio iv all' ill. mo
sig. Duca di Fiorenza e di Siena ». — Nota di coloro della famiglia Ca-
pitani che hanno goduto in Firenze il Priorato dal 1305 al 1423; sec.
xv. — Albero della fam. Capponi. — Trattato della Sfera. — Academiae
Unitorum leges. Catalogus Acàdemicorum. — Lib. XIII della Storia del
Varchi.
Cart., in 8, sec. XVI e seg., fT. 372. Leg. in membrana. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 381.
Rime adesp. : com. col sonetto « Proemio del Canzoniere. Di questo rio so-
vra i fugaci (corretto in — tranquilli — ) argenti » (fol. 1 e sgg.). Forse
sono di Frane. Buoninscgni. — « Contro il lusso delle donne, ragionamento
di Francesco Bìwninsegni, recitato da lui nell' Accademia de' Filomati alla
presenza del ser. Gran Duca e degli altri ser. Principi di Toscana »
(fol. 58 e sgg.). — Altre rime adesp. del sec. XVII (fol. 73 e sgg.). —
« Orazione nel venerdì santo » (fol. 130 e sgg.).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 181. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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88 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 382.
« Componimenti poetici del prete Tommaso Valori fiorentino ». La raccolta,
autografa, com. con la canzonetta « Quando, o bella, Di me pietade ha-
vrai ». — A fol. 76, col titolo di « Canzone nuove da cantare » sono
queste due: « Un berligin vi vo far s' io potrò — Da tanto tempo
in qua »
Cart., in fol., ff. 76. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 383.
« Ugolini Verini Panagyricon ad Ferdinandum regem et Isabellam reginam
Hispaniarum de Saracene bethidos gloriosa expugnatione. Gaudeat alma
fides crucifixi sacra propago » etc. Precede la « Ugolini Verini prefatio
ad invictissimum et christianissimum Ferdinandum regem Hispaniarum
de expugnatione Granatae » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 41 scritti. Nel foglio di coperta è un epigramma « Dominici
Ponsevii fiorentini in eccell. poetae Ugolini Verini paneg. ad lectorem ». Leg. in
cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 384.
P. Virgilii Maronis Eclogae (fol. 1-16). — Georgicon libri IV (fol. 16-55). -
Aeneidos (fol. 55-222). Mancano i vv. XI 623 sg. — XII 337 sg. Cfr.
GALANTE, Index coda 1 , class, latin., pag. 345.
Membr., in 8, sec. XV. ff. 222, con miniature iniziali. Leg. in pelle impressa. Appartenne
alla famiglia Alberti. A c. 222, dell' Explicit rimane la data: a. MCCCCLXI. —
Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 385.
Virgilio, Compendio dell' Eneide in volgare : « Il quale libro frate Anastasio
dell' Ordine de* frati minori huomo discreto e licterato con molta fatica
rechoe di versi in prosa, lasciandone certa parte, senza la quale gli par-
ve che questo libro sofficientemente potesse stare. Et io poscia ad in-
stantia di te non molto lievemente di gramaticha in lingna volgare tran-
sitai » (fol. 1 b ). — Com. : « Arbitrasti che gli excellenti fatti e He vir-
tuose opere delli antichi » | « e Ila disdengnata vita con pianto fugge per
T ombre ». « Explicit liber Virgilii de Eneyda storia, Amen. Al nome di
Dio, a dì 20 d' ottobre 1346 ».
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 51. Leg. in. cart.
CI. VII, num. 386.
L' undecimo e il duodecimo libro dell' Eneide tradotti in lingua toscana dal-
l' Arsiccio Intronato : con lettera dedicatoria del suo figliuolo, Curtio Vignali,
al Duca Cosimo de' Medici.
V
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 82. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE 89
CI. VII, num. 387.
€ Il secondo Libro di Virgilio, tradotto in 8 a rima per M. Goro Casiano della
Pieve »: « Tacquero tutti, ad ascoltare intenti». | « All'escidio de* Greci,
aspri et inmondi » [non compiuto].
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 388.
« La Zanzara, di Virgilio, tradotta in lingua toscana da mess. Dionigi Lippi.
Precede una lettera dedicatoria del traduttore a M. Pier Salviati, in data
del 15 settembre 1549.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. Vii, num.V>89.
« Ad illustrerei et magnanimum Juvenem Laurentium Medicem Caroli Vi-
viani Collensis Silva ex tempore »; € Ecloga », « Epigrammata ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 11. Leg. in membrana su cui è mini ito lo st-rama mediceo,
con motti allusivi, come sono miniate le iniziali. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 390.
« Nelle felicissime nozze delli illustri Signori Ulisse Bentivoglio e Pellegrina
Cappello, al Ser. mo granduca di Toscana », Ottave di Volpino. Com.:
« Stane' ornai di tener sopra V ascosa » [ « Vivi donò, nettar, e am-
brosia il cielo ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 391.
Poesie varie autografe di Antonio Malatesti — Vi sono inseriti anche compo-
nimenti di Jacopo Cicogìiini, Domenico Bolognesi, Bernardo Docciolini, Giraldi,
proposto d' Empoli, Francini, Paganino Gaudenzio, e una lezione fatta dal
Malatesti air accademia degli Apatisti, il 26 di maggio 1637, * n esposi-
zione di alcuni versi del Petrarca.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 535. Leg. in perg. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 392.
Antonio Malatesti, Minute di sue poesie.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 319. Leg. in membr. Provenienza: Marmi.
CI. Vii, num. 395.
Il Raviggiolo: capitolo del Bronzino [Cristoforo Allori] pittore: « Io che can-
tai già le cipolle, e vanto » | « Perdonatemi, o Muse, V vogl' ir fuora » .
Seguono alcune ottave, pur del Bronzino, quando « fu dal Serenissimo
Gran Duca Francesco di Toscana promesso a Cristofano Allori pittore
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90 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
un cavallo per servirsene quando andava a dipingere alla villa dell' Am-
brogiana, ma non glielo diede mai » : « Un bel modo ha trovato sua Altezza ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. io. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 396.
« Discorso degli Accademici Alterati sopra V Annotazioni della Poetica di
m. Alessandro Piccolomini, alla 111. 1111 et Ecc. ma Si." Leonora di Tolledo
de Medici nella detta Accademia chiamata V Ardente » .
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 397.
Anacreonte, tradotto del Greco nel Toscano idioma da Alessandro Marchetti, ac-
cademico della Crusca [incompiuto]. •
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 23. Leg. in carta. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 398.
Discorso « come si debba recitar tragedia »: « E' di ragione che volendo
far discorso come si debba recitar tragedia »; fin. framment. : * da Mae-
stro sovrano, imperochè quegli antichi... ».
Cart., in 4. sec. XV, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VIF, num. 399.
« De Comoedia et tragoedia ». Com.: « Comoediam apud Grecos dubium
est quis invenerit »; fin.: c mistim ioci et gravitares denuntiabantur ».
Cart., in 8, s e. XVI, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 400.
Regole intorno al compor bene le comedie eroiche sacre e profane. Com.:
« Tutte le commedie si sogliono comporre in verso o in prosa »; e il
trattato è ripetuto due volte.
C rt., in 4, sec. XVIL ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 401.
Epistola di Gismonda a Guiscardo, in versi sciolti. Com. : « Se tu vedrai che
questa man tremante ».
Cart., in 16, sec. XVI, ff. io. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 402.
Epistola adesp., in terz., di Rodomonte a Doralice, e Risposta di Lei al me
desimo: « Perfida donna, abominato mostro ».
Cart., in 16, sec. XVIL ff. 21. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi
CI. VII, num. 403.
« Pratolino, egloga [adesp.] : Ciri/lo et Nereo C. : Nereo gentil s' Amor com' ei
pur suole ».
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE 91
CI. VII, num. 404.
« Delle lodi di Pratolino [canzone adesp.]: Hor poiché '1 Signor nostro A
voi prepara o Muse un si bel seggio ».
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 405.
« Lectio latina in Academia », forse di Girolamo da Sommata. E commento
al passo « Utrumne Divitiis homines an sint virtute beati » , del Serm. Il
di Orazio.
Cart., in 8. sec. XVI ex., ff. io. Leg, in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 406.
« Madrigali in lode di m. Matteo Botti [adesp.]. Del più leggiadro viso E del
più bel pastore » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 3 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 407.
« Le nozze d' Enea e di Lavinia. Introduzione al balletto della ili. Princi-
pessa di Toscana [adesp.]. Atto I. Venere, Coro di Ninfe. Ven. Su '1 bel
lido Mio Cupido D' impietà rallenta V arco » ecc. - Finisce col « Ballo di
paggi d* Enea e di dame di Lavinia ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 20, macchiati per umidità. Leg. in cart. — Provenienza:
Magliabechi.
CI. VII, num. 408.
Commento adesp. e anep. a un sonetto che comincia « L* ombra agi' amati
corpi ognora intorno »; in spagnuolo. « Aunque la amistad sea puesta
ultima entre las 12 virtudes » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 22 scritti. /Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 409.
« Capitolo in lode del Martello »: e Martello leggesi nel v. 3, ma evidente-
mente va corretto in Tinello. Adesp. « Se non mi da fastidio oggi il
Martello » . — Segue un sonetto : « Dimmi ti prego se la Morte è morta » .
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 410.
« Satira della Corte [romana] ». adesp.: Il poter viver da Roma lontano E
scostarsi da lei credo che sia Somma felicità di un cortegiano » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 6 con macchie rugginose. Leg. in cart. — Provenienza : Ma-
gliabechi.
CI. VII, num. 411.
« Satira del incognito [ternari adesp., in spagn.] : Dejame en paz, o bella
Citerea » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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92 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, nura. 412.
« All' ili. e rev. mons. Alessandro Marzimedici arcivescovo di Firenze [ca-
pitolo adesp,]: E ver che qui la terra di Mugello ». — Altro capitolo
adesp. al medesimo « Io ho fantasticato colla mente ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 413.
Canzone adesp. e anep. : « O de V Europa mia superbo vanto | Ruba se
puoi da le sue luci un raggio ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, nura. 414.
Canto, in quartine, adesp. e anep. : « Nel suo mistico sen Natura asconde |
Il suo grand* avo al fiero incendio tolse ».
Cart., in 8. sec. XVII, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 415.
Canzone adesp. e anep.: « Tesseano a gara i pargoletti amori | Né riposarse
altronde ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 5 scritti. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 416.
« Lamento di Pier Lazzero [Zeffirini] mentre eh' è in prigione [capitolo]:
Miser chi mal oprando si confida ». — « P. S. Dialogho. P. O sola del mio
cuor tu gioia mia ». — « Dialogho. Spirito infernale e Pier Lazzero [Zeffi-
rini]. Sp. O Pier Lazzer che fai Perché languendo stai ». — Madrigale:
« Se nell'inferno nulla est redemptio ». Risposta: « O ingorde voglie
mie rapaci e crude ». — « Satire al serenissimo Granduca di Toscana.
Pluto Dio dell' inferno. Saggio signor della Toscana prole ». — A fol.
16 è d' altra mano, ma contemporanea, un epitaffio satirico, in quaternari,
per Bianca Cappello. Com.: « Estinta giace in questa oscura buca ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 16. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 417.
« Parte prima della prima Selva, intitolata Myrtetum [adesp.] : Tutto hora
avvampo e non par che m* increscha » . Sono alcuni sonetti e madrigali.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 5 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 418.
Stanze adesp. e anep. : « De' ligustici monti all' aspra falda | Torno felice a
"riveder la spina » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE
93
CI. VII,, num. 419.
« A chi tien di me la miglior parte [Stanze adesp.]. Quant' ho più V ale
sparse nel pensiero | Fior, frondi, erbe, ombre, antri, onde, aure et augelli » .
Cart., in 8, sec. XVII. ff. 5. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VIJ, num. 420.
Stanze adesp. e anep. : « Nel bel regno di Amor vivono in pene | Potessi
espor la mia per la tua vita ».
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. Vii, num. 421.
Carmi, adesp. e anep., d* argomento sacro.
Cart., in 8. sec. XVII ex., ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 422.
Rime. Eccone la tavola.
1. Fiamme che da begli ochi
2. Fughò le stelle e P aria più s' inbruna
3. La prima volta eh' io
4. Ochi de 1' alma mia vivaci e soli
5. Anima, dove vai
6. Sant'ito. Varchi, se tu ha vessi sempre male
7. Al Varchi. Io ho di Spagina hauto un pappaghallo
g. Dura catena che si fortemente
9. Si suole lamentar 1' innamorato
10. Ardo, piango et allumo
1 1 . Una donna cortese come achade
12. A V eccellente Michelangelo Buona roti. Dal sonno oppressa qui
P oschura imagho — Seguono tre altri epitafi pel medesimo.
13. Donna, poi che mi lasci tu
14. Et oimè eh' avessi a chi m' aricogliesse
15. Mira che dura sorte è questa mia
16. Ladra crudel che m' ài rubato il core
17. Son stato ad aspettar, anchora aspetto
18. Madrighaletto. Qual maggior segnio del mio ardor volete.
Cart., in 32, sec. XVII in., fi". 16. Leg. in cart. — Provenienza; Magliabechi.
Ci. VII, num. 423.
Rime, adesp. Eccone la tavola.
Della inconstanza delle donne. Son. Segue il vento legier, fabrica e
fonda
Lodasi il Re Luigi \XIV\ Son. Sudate o fuochi a liquefar metalli.
Pellegrina bella ma pavera. Achillini. Son. Sciolta il crin, rotta i
panni et nudo il piede
Son. O solitario et a me grato monte
« Nuda terra dal ciel formata in terra
Epitafi lat. Due anep. ; uno per la tomba di Raffaele Sanzio ; altri
due, in esametri sono mutili.
Madrig. Donna, la bella mano
Son. Sieno d' eterno pianto usci dolenti
Stanze: Signor eh' in croce i mia dolor portasti.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 7. L'.'g. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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94 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 424.
* Poesie varie » adesp. Tre stanze: « Tortora intatta e candida colomba *
(fol. i). — « Risposta che fa la dama al cav. Marino nello stesso modo
che gl'haveva scritto servendosi nel suo discorso di versi de' più illustri
poeti. De che vi venga il mal della sirocchia. Non vi vergognate voi di
dirmi » (fol. 2). — « Lettera del cavalier Marino qual serve de' nomi di
poeti, mandata alla sua propria amorosa. Signora; io son si fattamente
nel laberinto d' Amore r ' (fol. 3). — « Lontananza [Stanze adesp.] : Ove
siete o d* amor vivace stille » (fol. 4). — « In morte della donna amata
[Stanze adesp.]: Cantai, hor piango, et il mio dolce canto » (fol. 6). —
« Amante che fossi abbandonato della sua donna converte V amore in o-
dio [Stanze adesp.]: Miser che t* ho fatto io, che tu mi dai » (fol. 8). —
« Quattro cose ci vuole a poter riposatamente dormire. Non essere inna-
morato » (fol. 10). — « Quante cose deve havere una donna per esser
compitamente. Tre bianche: carne, denti e faccia » (ivi). — Indovinelli,
in versi (fol. 10 e seg.). — « Donna sposata fuor della persona che ella
piange [Stanze adesp.] : Luce de gY occhi miei, luce a me cara » (fol. 1 2).
— Canz. adesp.: « Pietosissima donna » (fol. 15). — * Ottave alla spez-
zata : « Già che m* ami non chieggio, io chieggio solo » (fol. 1 7 e seg.).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 425.
Poesie adesp. « Al sereniss. Gran Prencipe di Toscana [sonetto]. Queste
eh' hor liete et hor dolenti note » . — « Neil* incoronatione di N. S. pa-
pa Leone xi [canzone]. Di triplice corona orna la chioma ». — * A
Santangelo : nel giorno delle litanie maggiori per V infirmità di N. S.
Leone XI [sonetto]. Santo invitto campion de le celesti ». Segue una
canz. su lo stesso argom. : « Portino a V altrui tomba * .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. io. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 426.
« De Octavio Bandino sub nomine Lycidae. Elegia. Quae dea captivos ani-
mos irrhetit amantem » (fol. i). Altri carmi De eodem. — « Niso Eu-
ryalus salutem », epistola in esametri (fol. 4). — « Gli amori boscareci,
Favola pastorale dell' ili. sig. Gio. Lorenzo Marpigii. Qual locho hor più mi
resta o dove posso» (fol. 10): ma solo il primo atto (cfr. a fol. 35).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 35. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 427.
Canzonette anep.: talune di argomento sagro, altre ^amorose. In principio e
in fine sono, in musica, le arie di varie canzoni (Gagliarda di Mantova
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FIRENZE 95
— Pavaniglia — Trescone — Romanesca* — Follia — La Ciachona —
Vezzosetta pastorella — Spagnoletta — Ciciliana — Tirinto mio — Aria
detta la Lilia — Tenor di Napoli — Ruggiero — Rotta di Ruggiero —
Romanesca semplice — Ballo di palazzo — Passacaglie, detti Ritornelli
spagnoli — Aria venetiana — Villan di Spagna. — Lena sassina — Ber-
rettino — Pass' e mezzo semplice — Pass* e mezzo sminuito — Tortiglio-
ne — Zinfonia).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 32. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 428.
Poesie varie adesp. : Per la prodigiosa estinzione dell' incendio di Palazzo Vecchio,
canz.: Già delle regie mura. — All' Ill. mo SigS Francesco Redi, in biasimo delle
cirimonie, capitolo: A voi che siete un uom schietto e reale. — Compon.
adesp.: L* anima del Dazzi eh* arriva alla Barca di Caronte; grida con dire:
Ola', o della barca, eia' ola'. — La quitte di Marco Lamberti air IU. m0
Sig. r March. Baglioni: 16 sonetti, di cui il primo comincia: Chi brama
in libertà viver beato. — Son. : Ti lascio, o Roma, e sol con danno e
scorno. — Capitolo sopra la Corte di Roma : Come la penna, che di Febo
amica. — lettera scritta al Ser. mo Principe D. Lorenzo di Toscana, quando
fu esiliato V autore, capit. tern.: L* esser per sempre di Firenze privo.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 27. Leg. in cart. — Provenienza: Magliahechi.
CI. VII, num. 429.
Sonn. adesp. (2) della Libertà: O dolce libertà, come sci cara; Per aggiornar
dal Ciel 1' altro hemispero. — Son. della Morie: Fiera morte e crudel, ve-
loce e pronta. Son. alla Sig. ra Francesca: E sola qui tra noi nobil e de-
gna. — Sonn. al Sig. re Francesco Panigarola ; Il gran mottor delle superne
sfere ; Deh, perchè al gran desio non corrisponde. — Alla Signora Fran-
cesca: Alma che fai? Deh perchè indarno tenti — Alla ?nedesima, sonn.:
Ciò' che vider fin qui questi occhi miei; Donna .cortese ad esclamar
m' invita; Lascia di querelarti, o mio cuor stanco; Deh perchè ogni pen-
sier mio non traluce; Dura cosa è chiamar chi non risponde; Qual ninfa
mai, qual Dea vaga e celeste; Celar gran tempo l'amoroso fuoco? — Al-
la Signora Giulia Nobile, sonn.: Del Piripo la luce è assai men bella;
Giusta, lieta, amorosa e nobil alma. — Alla Sig. ra Camilla M., sonn. : Fe-
lice hora per me, felice stella; Ite caldi sospiri miei alla mia donna; Ne-
sciun di rabbia mai, nesciun di sdegno; Quando io penso ai bei occhi,
all' aurea testa. — Sonn. ad Amore: Duoi gran nemici dentro allo stecato;
U arti tue, Amor, e i tuoi continui studii ; Di dove nasce, o Amor, la pe-
na mia ; La neve, il fuoco e V or d' alto valore ; Al duro pianto, al fiero
aspro martire. — A S. Francesco, son.: Francesco, mentre ne' celesti giri. —
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D 1 ITALIA
A Santa Chiara, son. : Vergine Chiara, che dal re del cielo — Sonn.
anepigr. : Signor mio caro, ogni pensier mi sprona; Quando fia mai, che
riveder poss' io; Lasso eh 1 io ardo, e so ch'altri mei crede; Mentre chiu-
der dovrei le stanche voglia; O tutte accolte assieme, alme bellezze; Qui
dove corre il più superbo fiume. — Al Disperato, son. : Sì come è scritto
in su T infernal porte. — Alla Ser. ma òig. ra Margarita Gonzaga, Torquato
Tasso: O Reggia sposa, al tuo bel nome altiero; Alma real, che per
leggiadro velo; Se pietà viva indarno è che si preghi. — Il Tasso, so-
pra i capelli della Signora Duchessa di Ferrara: Né chioma d' or così pre-
giata e bella; Al Rev*° Priore fra Frane. Panigarola: Neil 1 oceano, a mez-
zanotte il verno; Francesco, inferma entro le membra inferme; Paniga-
rola, soccorra me, sovente; Chi, Francesco, di te più lieto sciolse; Pen-
sando nel pensier col pensier penso; Mentre eh* el ciel di bianca neve il
verno. — Stanza amorosa: Questo per man d' amor piegato core. — Capito-
lo della morte: Non so se sai eh' io sia. Morte son io. — Sonn. Primave-
ra: Là dove aperta ogn' hora ride la piaggia; Ben potrà questa a Dio
cotanto cara. — Sonn. Amore: Amor, se voi che al gioco tuo ritorni;
Alma gentil dal ciel scesa tra noi; Come mai vita havrai mio stanco e
lasso; Dopia fiama, il cor arso e distrutto. — Capitolo con tra d f Amore:
Cieco, perverso e scelerato amore. — Sonn. adesp. e anepigr.: Come la
vaga e matuttina stella; E ben eh* io dell' alme dori scarco; Questo eh*
ogn' hor di rose, e di viole ; Cercar *già desiai la terra a tondo ; Un
giorno di mia man da V aurea testa — Alla Sig. ra P. sonn.: Bella donna
ad amar mi diede amore; Per sanar del mio cor l'aspra et mortale; Dol-
ci baci d' amor care parole. — Alla Signora Giulia, sonn. : Ben mostrò
chiaro il benedetto giorno; Giulia voi scesa da celeste impero; Ben vi
fu amico il ciel, donna cortese; — Sonn.: Temprate, signor mio, l'amaro
pianto; Alzato il re dei fiumi il capo fuore. — Sonn.: Quanta grazia vi
deggio, amati lini; Qual febre ardente o qual noioso male; Qual cotra-
sto del ciel, qual empia sorte; Questo di freggio d'or ricco libretto; Chi
acqueterà già mai tante mie pene; Non hebbe mai il giovene pastore;
Deh* perchè non poss' io sì bella imago ; Qui sol mi giaccio, in tenebre
e martiri , Tu che nel virginal, e sacro chiostro ; O peccator che in que-
sta mortai spoglia; Hor m' allegro, hor m' attristo; hor rido, hor gemo;
Pogian tant' alto i vostri dolci accenti. — Capitolo d' amore: Sforzato al
tutto son, donna, lasciarti. — Son.: Vanne a Giulia mia, caro sonetto. —
Madrig. : S'io amo altra che voi, eh' el mio morire — Son.: S' io non
t' amo di cuore, che possa il celo.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 89. Log. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
FIRENZE 97
CI. VII, num. 430,
Alcuni capitoli burleschi, in terz. In fondo, esercitazioni epistolari.
Cart., in 8, sccc. XVII, ff. 20. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 431.
Sonetti adespoti, di cui alcuni d' argomento sacro, uno in morte di Lopez
de Vega, e uno « in persona » di lui, alcuni sopra V oriuolo, uno in lo-
de della lira barberina di Giov. Batt. Doni, uno al Princ. Leopoldo, alcuni
al card. Barberino, uno in onore del Duca di Savoia, uno « in persona di
Cleopatra, dipinta dal Guercino di Cento », uno in morte di Antonio Caracci,
e altri per altre occasioni. Seguono due ottave: « Io canto Tarmi e dell'eroe
Tirreno », e alcuni distici latini Amor marmoraeus: « quam bene crude-
lem lapidescere cogis Amorem ».
Cart., in 16, scc. XVII, ff. 26. Leg. in cart.
CI. VII, num. 432.
Poesie adesp., cori, cantate, dialoghi in versi, ecc., d' argomento sacro, anzi
i più per il Natale. Scrittura di due mani: la prima del sec. XVII, da fol.
1 a 14, ed è la stessa che notò in principio: * Questo libro è della Lucia
che serve le ser. sig. Principessa Anna»: la seconda del secolo xvni, da
fol. 14 alla fine.
Cart., in 8, ff. 158. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 433.
« Canzone morale prima contro all' Ambizione e contro alla Potenza. Dolce
mirar dal lido » (fol. 1). — « Canzone morale seconda contro l'Avarizia.
IJ imagini infinite » (fol. 9). — « Canzone morale terza, ch'è agevole la via
della Virtù e malagevole quella del Vizio. Per entro a selva annosa »
(fol. 17).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 434.
Poesie sacre, adesp., ma recano le date: maggio, giugno, luglio 1605, e
marzo 1606. Cominciano: « Nella notte della Pentecoste in s. Francesco
di Roma nel 1605 alli 30 di maggio. Più tosto voglio gire Alle tartaree
pene » ecc.
Cart., in 8, sec. XVIL, ff. 23. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 435.
Rime di Maria Acciainoli. Stanze, num. 30: c Messaggiere d'amore rime do-
lenti » (fol. 1-7). — « Sopra la morte di D. Francesco Medici [canzone]:
Poiché tra l'ombre del mortai occaso » (fol. 9-14). — « Sopra la sig. Li-
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche et Italia, xni 7
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98 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
sabetta Cavalcanti Carnesecchi ferita nel volto da un razzo nelle feste
d'Arno, ìòiz [sonetto]: Mentre che a nobil festa Arno rivolto» (fol. 14).
Cart., in 8, scc. XVII, ff. 14. Lcg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. Vii, num. 437.
Esposizione della Poetica, & Aristotile, adesp., e mutila in fine: « Della Poe-
tica. Ad intender un autore prima saper bisogna V intentione » | « è ne-
cessario che le parti di tutta una tragedia siano sei, per le quali ella è » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 438.
Niccolo Arrighetii, Ottave: « Notte gioconda, e notte sollazzevole » | « Spar-
geva i caldi raggi Apollo lucido ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 17. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 439.
Monsignor Azzolini, Satira contro la lascivia, in terz. : — Del medesimo \ Due
canzoni : Langue del mio languire ; Nel suo mistico sen natura asconde.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 64. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 440.
Incitilo Baffi, Poesie varie.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 54. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 44).
Francesco Baldovini, Poesie varie: canzoni, ottave, e il Lamento di Cecco da
Varlungo.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 27. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 443.
Domenico Burtoli, Poesie varie, le più d' occasione.
Cart., in 8, ff. 51. I componimenti sono in parte autogr. e in parte di mano del Maglia-
bechi. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 446.
Bari, del Vene, Lamento nella morte del Goga, in terz.: Vestiti addolorata
mia Musaccia. — Stanze di Meo di Valdelsa alla Tina da Campi (24).
— Sonetto alla Tina, eh* havea mandato un picchio e una pistola a Meo.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 447.
Dianora Bellata, Canz. alla Beata Vergine: Se pur fin su negli stellati chiostri.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 448.
« Buccolica di Jeronimo Benivieni fiorentino; allo illustre signore Julio Cesare
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da Varano signore di Camerino. Ecloga prima. Melibeo et Fileno. Melibeo.
Dimmi, espetta, Fileno, dove in qual parte | Morte tutto e riduce in poca
polve. Fine della Buccolica et ottava et ultima egloga di Jeronimo Beni-
vieni fiorentino ».
Cart., in fol., copia di Francesco Cionacci, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 449.
Benotti Michele, Poesie. Molte sono autografe; altre son di mano di Antonio
Magliabechi. — A fol. 66 e sg. è un capitolo (Il creder qui tra la roma-
na gente) al Benotti del Buonistalli, segretario di mons. Altoviti, vescovo
di Fiesole.
Cart., in 8, ff. 136. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 451.
Bertoni /tomolo, Poesie varie. La raccolta com. con alcune sestine anep. : « O
della rota instabile e leggera ».
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 453.
« Michelangelo Bonarroti il Giovane, Poesie varie » ; ma adesp e anep. :
1. Quanti stolt' huom giammai
2. Vuole il mio duce Apollo
3. Sento già dalle rocche
4. Poi eh* altri vuol eh' io canti
5. Datemi penna e carta
6. Torna al tuo basso albergo
7. A m. Francesco Susini ; son. Susini, io tengo e tenni a quel susino.
Cart., in 4, sec. XVII; d* altra mano il sonetto a fol. 33; ff. 33. Leg. in cart. — Pro-
venienza: Marmi.
CI. VII, num. 454.
Borghini Selvaggia, Rime. Sono: sei sonetti ad Antonio Magliabechi; — altri
sei col titolo di « I doni della Gloria » dedic. al med. (in doppio esem-
plare); — Canzone per le nozze del marchese Cosimo Riccardi con Giulia
Spada (Che vegg' io? Qual insolito splendore); — uh son. « Ricorso a
Febo » (Febo se d'odorosi e vaghi fiori); — una lettera della stessa
al cav. Marmi, Pisa 29 aprile 1693; — dodici sonetti a Luigi xiv.
Cart., aotogr. e sec. XVII ex., ff. 25. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 456.
Buoninsegni Francesco, Poesie. Precede la tavola de' capoversi. Con questo ti-
tolo: • Saggio di poesie eroiche, amorose, morali e sacre di F. Buonin-
segni : alla ser. Vittoria della Rovere, Granduchessa di Toscana » : la let-
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lOO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
tera di dedica ha la data di Siena 22 settembre 1653 (fol. 1.39). — « De
obitu elephantis Florentiae die nona novembris MDCLV, elegia extempo-
ranea Francisci Baninsegni ad ser. Ferdinandum 2. m » (fol. 41 e sgg.). —
« Delle sciocchezze degli huomini, satira di Frane. Buoninsegni recitata da
lui nell'Accademia de* Filomati.... in Siena a dì 21 d'ottobre 1650. Quel-
T io che air ombra già non degli allori » (fol. 55 e sgg.). — « Informazione
di Frane. Buoninsegni al memoriale del sig. Rettore dello Spedale. Per
vera informazion del memoriale » (fol. 85 e sg.). — Segue il saggio del-
le rime del med. a Vittoria della Rovere (fol. 78 e sgg.), Delle scioc-
chezze ecc. cit., e altre poche rime e carmi (fol. 111-120).
Cart., in 8, scc' XVII, ff. 120. Leg. in cart. Provenienza: Magliabcchi.
CI. VII, num. 457.
Sonetti del Burchiello, trascritti da A. F. Marmi, che vi premise alcune noti-
tizie biografiche su di lui. I sonn. sono: i. Die natus est in Veneris; 2.
I ranocchi, che stanno nel fangaccio ; 3. F credo che 'Ila fortuna per sol-
lazzo ; 4. Io non so chi tu tti sia, ma stando mich ; 5. Di darmi tante lo-
de, o mai scivich: 6. O Burchiel mio, stu girai alla fonte; 7. Avendomi
Rosolio a torto offeso; 8. I' ho il mio cui sì forte riturato; 9. Quanto
la vita mia sì m' è amara; 10. In sul pimaccio mi sto col manco; 11. E
mi ricorda essendo giovinetto; 12. Mariotto, i* squadro pur questa tua
gioia; 13. La femina che del tempo e pupilla; 14. Marmocchi lessi e stret-
toi di olio; 15. Semiramis, Grifone e Gabillante; 16. l'ho il mio culo av-
vezzo, e costumato; 17. Dalle tufole all'oche è gran divario: 18. Nel
monte di Parnaso ogni scienza.
Cart., in 8, sec. XVII, fT. 8. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 458.
« Francesco del Caccia in questo capitolo, inducendo Saturno a parlare alle
vedove ricche et vecchi avari, traduce la quinta satira del secondo libro
di Horaiio. O voi vedove ricche o veccchi avari | Iddio vi guardi da chi
imita Ulisse ».
Cart., in. 4, scc. XVI, fT. io. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 460.
« El Virgilio Toscano di m. Goro Cassiaìio dalla Pieve. La monarchia del
mondo e V alto impero » . Precedono due sonetti del med. « sopra il suo
Virgilio Toscano » (Virgilio s'appartiene al grande impero — Poi che Vir-
gilio fu rubato sempre). — Dopo la stanza che finisce « E ancor ridursi
a lei da gli aspri venti», il rifacimento e sospeso con questa nota: « so-
no sin qui cento stanze ».
; Cart., in 8, scc. XVI ex., ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE ÌOI
CI. VII, num. 463.
« Ottave di penetenza del sig. Francesco Cini nobile fiorentino. Io che gran
tempo folleggiando insano | E immobil resto al vaneggiar de* sensi ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 465.
Lezione accademica in lode di Francesco Petrarca. Com: « Savio avviso fn
ed alto di coloro che per dar diletto et giovamento ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 468.
Carlo Dati, Dante difeso contro a monsignor della Casa. Precede una lettera
dedicatoria al Redi.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 471.
Carlo Dati, Poesie varie autografe.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 63. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 472.
Carlo Dati, Poesie per musica, autogr.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 204. Leg. in cirt. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 473.
Rime sacre, di Michel Angiolo Desideri romano, con una lettera dedicatoria al
Sig. Giovanni Sommai, del 9 giugno 1621, da Nichosia.
Cart., in 8. sec. XVII, ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 474.
Ausilio Esdra, da Fano, prof, di sacra eloquenza nello Studio fiorentino: Poe-
sie varie d' occasione, di cui le prime — io sonetti in morte di Inno-
cenzo XI — sono dedicate ad Antonio Magliabechi.
Cari., in 8, sec. XVII, ff. 45. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 475.
G. B. Fatinoli, Poesie varie, parte autografe e parte di mano del Maglia-
bechi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 102. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num! 476.
G. B. Fagiuoli % Poesie varie.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 127. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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Ì02 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
CI. VII, num. 477.
c Poesie varie di Vincenzo da Pilicaia ». La raccolta, messa assieme da più
mani, com. con le stanze c Avvertimento all' anima. Alma, cangia pen-
sier, troppo è sospetto ».
Cart., io 8, sec. XVII ex., ff. 43. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 480.
c Canzona del Fiorenziwla. Gentil augello che dal mondo errante | Mostra
quanto la morte sua ne pesa. Il fine ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 3, Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 482.
« Nell'oratione del Cello dell principio dell suo esporre [sopra Dante]. Scris-
se Homero la partita d'Ulisse | essere la mente e intention dell Poeta ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza.* Magliabechi.
CI. VII, num. 485.
Carmi di • Giacomo Albano Ghibbesi, dedic. al Granduca. A stampa e mss. ; i
mss. imitano bene la stampa.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 14. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 486.
c Intermedi di Matteo Ghirelli fatti per la commedia de' Fabii. In principio
venghino questi Dei. Giove, Junone, Pallade, Mercurio, Venere et Marte.
Giove in mezzo di tutti dica: O Dei che insieme le superne sedi ». Pre-
cede un sonetto dell'autore al c sig. Principe di Firenze et Siena. Quan-
tunque io so eh' a maggior Dei conviensi ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 11 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 487.
c Poeticae compendium [P. F. Giambullari f\ Poesis quid sit. Poesis est i-
mitatio » etc. Fin. mutilo al cap. De sermone.
Cart., in 16, sec. XVI ex., pagine 32. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 488.
Carmi del p. Vincenzo Glaria d. C. d. G.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 43. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi,
CI. VII, num. 491.
// Lasca, « Capitolo nella morte dello Stradino. Standomi hier mattina a bel
diletto »: dedic. a Francesco Rucellai con lettera (firmata // Lasca) di
Firenze 17 Giugno 1549 (fol. 1-2). — « Air Arzigogolo, prologo. Benché
T abito mio hordinario, nobilissimi spettatori » (fol. 3 e 5). — c Prologo.
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FIRENZE 103
L* affezzione che meritamente portiamo » ; autogr. del Lasca (fol. 4). —
« Nella morte di Gismondo Martelli, chiamato nell' Accademia degli Hu-
midi il Cigno [sonetto autogr. del med.] : Poi che morendo, in ciel V ulti-
mo volo » (fol. 8).
Cart., in fol., ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi. *
CI. VII, nura. 492.
c Batrachomiomachia in Toscano [di Alessandro Adimarif]: E tu se' bello e
forte sovr' ogni altro | Il lungo guerreggiar col dì finio » .•
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 493.
Sonetti di Valerio Inghirami, dedicati al Sereniss. e Reverend. Principe Card.
Leopoldo de' Medici, a. MDCLXX.
Cart.. in 16, sec. XVII, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, nura. 494.
Marco Lamberti, Poesie varie, in parte autografe.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 129. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 495.
Marco Lamberti, Poesie varie, in parte autogr.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 121. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, nura. 496.
Lorenzo Lippi, Il Malmantile, con correz. autogr. e con pref. del Cinelli (È
T esemplare che servi alla prima stampa).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 254. Ora il ms. è temporaneamente nel Banco Rari. Leg. in
' cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 497.
Gio. Fr. Lucattini, Poesie varie d' occasione, di cui alcune in latino.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 499.
G. Lor. Magalotti, La madre selva, componimento pastorale. — « Al Sig.
march. Gio. Vincenzio Salviati cacciator maggiore del Sereniss. Gran Du-
ca di Toscana, per un sogno avuto di tornare di Fiandra in Italia per le
Poste nel Sollione », ottave: Scegli, Amico, una stanza al mio riposo —
« Del Co. Lorenzo Magalotti, di sua mano, Son. : Signor, quel vostro bro-
do è una ricetta ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 17. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, nura. 502.
Malatesti Antonio, Poesie, per la maggior parte autogr.
Cart., in 8, ff. 247. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
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104 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 503.
[Malatesti Antonio?, Enigmi]: « D' amor e fede verso i loro sposi | che vir-
tù fra i nemici anco ha mercede » . — Di ogni enigma son qui parecchie
copie.
Menbran., sec. XVII, in 8, nitida scrittura : ff. 127, ognuno de* quali contiene una stan-
za. Leg. in membrana. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 505.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva la Cazzeide del cav. Marino; copia del 1715. —
Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 506.
Alcuni canti dell' Adone del cav. Marino, Com.: « Tra quei frondosi arbusti
Adon sen varca ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 106. Leg. in cart. — Provenienza : Manni.
CI. VII, num. 507.
Sonetti (taluni ripetuti) ad Antonio Magliabechi di Angelo Marchetti, dell' aba-
te Nkolao liuti, di Nicolò Montemellini.
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 10. l^eg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 508.
Marchetti Alessandro, Poesie varie: alcune dedicate ad Antonio Magliabechi,
a cui son pure indirizzate dall' a. tre lettere. — Sonetti di Vincenzo Be-
notti (fol. 31, 36).
Cart., in 8, ff. 36, Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 510.
Satire (fol. 1-52) e alcune rime di Benedetto Menzini. — A fol. 60 è un sonetto
di Vinc. da Filicaia (Tenera luce in due begli astri alzarse) per monacazio-
ne di Laura e Francesca Salviati.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 66. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 511.
Satire e alcune poesie di Benedetto Menzini.
Cart., in 8. sec. XVII ex., ff. 51. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 512.
Rime e carmi di Antonio Messeri da Bibiena.
Cart., in 8, sec XVII ex., ff.. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 516.
La Cortona convertita del p. Moneti : « Canto le pompe, i fasti e V ambizio-
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ne I Scriver non seppi con migliore inchiostro ». — A fol. 112 è ripresa
la copia dello stesso poema.
Cart., in 8, sec. XVII ex., rT. 146, Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 519.
Rime di Antonio Morosini accademico Apatista, per lo più accademiche. Al-
cune sono autografe; altre copiate dal Magliabechi.
Cart., in 8, ff. 18. Leg, in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 520.
Rime del conte Nicolò Montentellini. A fol. 6 è una sua lettera autografa, s.
indir., dat. Perugia 5 giugno 1703.
Cart., in 8, sec. XVII e sg., fi". 10. num. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 521.
Poesie attribuite a Giovanni Mozzino,. Capitolo di quaternari, adesp. e anep. :
« Compare, passa el tempo e se vien vecchi | Tegnive a mente quel che
mi ve digo » (fol. 1-8). — Sonetto caud., adesp. e anep.: « Una rufiana
delle pi ezellente » (fol. 9-1 1).
Cart,, in 8, sec. XVII, If. 11. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 522.
Antonio Muscettola, « Al sig. Antonio Magliabechi Epistola. Fu dello 'nge-
gno uman leggiadro mostro | Più dallo 'ngegno suo che da' suoi fogli » .
Precede una sua lettera al Magliabechi, 15 giugno 1676.
Ca t., in 8, sec. XVII, IT 5. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 523.
Poesie d' Ippolito Neri da Empoli. Talune sono dedicate al Magliabechi, a cui
son pur dirette alcune lettere, inserite nel cod.
Cart., in 8, sec, XVII e sg., rT. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 525.
Poesie e alcuni carmi di Federico Nomi: per lo più autogr.
Cart., in 8, ff. 183. Leg. in membrana. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 526.
« Allegorie di favole » : ma veramente sono allegorie tratte dalle Metamorfosi
di Ovidio; adesp. (Ali. di più cose — Ali. di Niso et Scilla — Ali. del
Minotauro > ecc.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 529.
« Esclusione di s. Pietro nella sede vacante di Clemente IX, del canonico
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IOÓ MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Lorenzo Panciatichi [quaternari]. Mosso a pietà V apostolo San Pietro »
(fol. 1-5). — Sonetti adesp. e anep. : 1, Alcuni yoglion papa Maidalchino
— 2, Se Capizucchi ascende in Vaticano — 3, [Siete] becco fottuto geno-
vese — 4, Siete un branco di bestie porporate — 5, Chi pigliasse Pe-
trucci pei coglioni — 6, Se papa è Altier, vo' farmi luterano — 7, Non
dormir, Cristo mio; quel mal villano — 8, E' un gran becco fottuto chi
pretende (fol. 7 e sg.) — Altra copia della « Esclusione » cit.
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 530.
« L. Parmenii Genesii de saevissimis Gallorum cladibus Italiae illatis deque
illorum miseranda strage turpique fuga, et tandem de Julii 11 Pont. Max.
clarissimo triumpho, opusculum. Ordior exiguis modulari versibus arma » .
— « De liberalitate Leonis X » e « De eodem », carmi (fol. 13-14).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 14. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 534.
Poesie di Alfonso de' Pazzi, detto V Etrusco, di sua mano. Minute in gran
parte.
Cart., autogr. in 8, sec. XVI, ff. 220. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 535.
Alfonso de* Pazzi, Sonetti. Seguono (a c. 38 sgg.) altri componimenti che si
dicono « forse d' Alfonso de* Pazzi ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 75. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 536.
Alfonso de* Pazzi, Poesie varie, raccolte dopo la sua morte da Gerolamo A-
melonghi, e dedicate a Cosimo de 1 Medici, con lettera in data 22 ago-
sto MDLXI.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 60. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 537.
Alessandro Pegolotti, gentiluomo di Guastalla, cento Sonetti.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 102. Leg. in cart. — Provenienza :. Marmi.
CI. VII, num. 539.
Conte Piazza, Della Buda Conquistata, canto Primo, in ottave: Com.: c La
Santa impresa, e '1 gran eroe sovrano ».
Cart., in 4, sec. XVII. ff. 5 su due colonne. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 540.
Gio. Andrea PoderetH, Carmi latini d* occasione, e sonetti e canzoni volgari ;
di cui una raccoltina dedicata ad Antonio Magliabechi.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 90. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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FIRENZE 107
CI. VII, num. 541.
Canzoni (di cui una in morte di Papa Marcello) e sQnetti di Beltramo Poggi.
autogr.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Maglial>echi.
CI. VII, num. 542.
Domenico Poltri, da Bibiena, Poesie varie, di mano del Magliabechi.
Cart., in 8. sec. XVII, ff. 47. Leg. in cart. — ^ Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 544.
c Traduzzione delle nenie di Gio. Gioviano Pontano del sig. cav. Alessa?idro
Adimari % ; dedic. alla Granduchessa Vittoria Della Rovere, con lettera
di Firenze 21 maggio 1643. — In fine è la * Nota dei tributi che le
Muse d'Alessandro Adimari hanno fin qui dati a ser. Principi di Toscana ».
Cart,, in 8, sec. XVII, ff. 15. I*eg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 545.
Poesie varie di Bastiano Porcelloni. La breve raccolta com. con un son. caud,«i #
« Che ti pensi di far, porca poltrona ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 547.
t Quintilio Siciliano a Dotigli' Anna [epistola]. .Se dal grave dolor sotto '1
cui pondo » (fol. 1-8). — Canz. del med. : « Scopri con dolci detti » (fol.
8 e sg.).
Cart., sec. XVII, in 8, ff. 9. l^g. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 548.
Rime varie di Frane. Redi. Precede il Bacco in Toscana, c copiato dall' ori-
ginai ms. dal dott. Francesco Maria Guarisci, lettore di filosofia in Pisa » .
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 549.
Poesie di G. B. Ricciardi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 131 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 550.
Aurelii Ursii Romani carmina. Ad Nicolaum Pallavicinum — Ad prosam —
Ad Johannem Baptistam de Franchis — Ad Christum natum — In obitu
De Ponto — Ad Phyllim. — A fol. 6 è un suo sonetto « Sopra la dife-
sa di conclusione di filosofia di Egidio del Conte. Mentre il mio Egidio
a le questioni aprio ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 11. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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108 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 551.
Satira dell' abate Volpi da Imola, anep.: « Fin da quando a me nascea Su
le guance il primo pelo | a noi renda il nostro sangue ».
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 5. Il Marmi notò che questa satira fu scritta a Roma nel
1723. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 552.
« La Zanzara di Virgilio, tradocta in lingua Toscana per Dionigi Lippi al
Mag. 00 M. Piero Salviati », con lettera dedicatoria in data di Firenze, 15
settembre del '49.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 8. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 553.
Joannis Visconti « ad 111. ac Rev. virum Hieronymum Summarium humani divi-
nique juris consultissimum.... Somnium », carme lat. : Accipe, Palladiae
provisor magne cohortis (a. 161 4).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 3, Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
. CI. VII, num. 554.
Poesie varie: di Bernardino Tancredi, Seb. Tassinari, Torquato Tasso, Fr. del
Teglia, FU. M. a Tolomei, Mons. Vai, Ben. Varchi, Ag. libertini, Ang. Veccei,
Isab. Villani, Gio. B. a Visconti, del Zoppo carrozzaio.
Cart., in 8, sec. XVI-XVIII, ff. 48. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 555.
Poesie varie, (di cui alcune precedute da lettere al Magliabechi), di : Gio. B. a
Tavecchia, Pier M. a Tenti, Rob. Titi, P. Ant. Tonelli, Tito Torelli, Barbera
Torsi, Ang. Veccei, Brandal. Venerosi, Luigi Venturati, Niccola Villani, Miche-
lang. Vivaldi, Seb. M. a Zeff crini, Ales. Zeti.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 556.
Poesie varie : di Franco Sacchetti (canzoni e sonetti, di mano del Magliabechi),
Ant. M. Salvini, Paolo del Sera, Angelo Seravalli, Carlo Andrea Sinibaldi, Gio.
Lorenzo Stecchi, Malatesta Strinati, Matteo Strozzi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 54. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 557.
Raccolta di poesie di Bernardino Ramazzini, G. B. Ravignani, Benedetto Rigo-
gli (Rigogoli neir indice), Ottavio Rinuccini, Salvator Rosa, F. Paolo del Ros-
so, Orazio Rucellai.
Cart., in 8, sec. XVII, ex., ff. 45. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
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FIRENZE 109
CI. VII, num. 560.
Ricciardi G. B„ Poesie.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 95. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 561.
Cori di Luigi del Riccio. « Choro primo. Invito alle Muse, perché diino prin-
. cipio al recitamento. Innocenti sirene — Choro secondo. Uccelliera divi-
na. Scherzo sopra la capannuccia di Betlem. Qui dove i tordi semplicetti
al fischio — Choro terzo. Rachele dolente. Pianto delle madri hebree per
la strage di Herode. Da regi dell' aurora » ecc.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 6. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 562.
« Favola di Dafne del signor Ottavio Rinuccini. Da' fortunati campi ove i
mortali | Qual si sia la mia bellezza ».
Cart., in 8, sec. XVII in., ff. 14. scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 566.
« Del sig. Palla Rucellai. Al ser. Prencipe di Savoia nella morte della Ma-
dre [canzone]: Chi mi regge la man, chi alto guida ». In doppia copia.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 3. Leg. in cart. — Provenienza; Magliabechi.
CI. VII, num. 568.
* Poesie del Ruspoli [Francesco] ». La raccolta com. col sonetto caud. « Un
chierico sbarbato che strofina ».
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 62. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 569.
Poesie di Avevano Semitictti. Com. con la canz. « Di tributarii pianti ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 32. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 570.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva poesie autografe di Andrea Salvadori.
CI. VII/ num. 572.
Sonetti di Francesco Ruspoli col commento (fol. 20 e sgg.) di Andrea Cavalcan-
ti. « Sonetti di Frane. Ruspoli commentati da Andrea Cavalcanti » ; così
la didascalia d' altra mano. Ma nel verso della prima coperta è notato che
codesto commento è invece di Stefano Rosselli (cfr. Novelle leti, di Firenze,
luglio 1759).
Cart. in fol., sec. XVII. ff. 70. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 573.
Poesie di Pier Salvetti; alcune autogr. ed altre copiate dal Magliabechi.
Cart., in 8, ff. 53. Leg. in cart. — Provenienza Marmi. •
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HO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
CI. VII, mini. 574.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva « Antonii Mariae Salvini Urbis rurisque commenda-
tio, Carmen iuvenile Leopoldo Principi dicatum ». Autografo.
CI, VII, num. 577.
Sciti Francesco, Poesie. Autogr. (?).
Cart., in 8, fi*. 22. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 578.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva « L. Sectani Satyrac dccem »: secolo XVII.
CI. VII, num, 579.
Seminetti Averano, Poesie. La raccolta com. col capitolo « Alla Santità di
papa Alessandro per V oratione commesse nel cristianesimo a favore del
Re di Pollonia oppresso da' barbari » (Beatissimo Padre, io lodo assai).
Cart., in fol., sec. XVII, flf. 29 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 580.
Satire di Jacopo Soldani.
Cart., in 4, sec. XVII, flf. 84. I^eg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 581.
Poesie e proverbi spagnuoli, trascritti da Girolamo della Sommaia.
Cart., in 8, sec. XVII, flf. 19. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 582.
Versi sciolti di Sperone Speroni al Ronsard.
Cart., in 8, sec. XVI, flf. 9. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 583.
Francesco Stendardi, Canzone a Cosimo II, con lettera dedicatoria in data del
24 giugno MDCIX.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 584.
Gio. B. a Strozzi, Alcune poesie, di cui la prima acefala.
Cart., in ib, sec. XVI, flf. 7. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 585.
Pietro Susini, Poesie varie, di cui alcune satiriche.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 41. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 586.
Pietro Susini, Sonetti sopra il Dott. Tarsia, e altre poesie.
Cart., in 8, sec. XVIL flf. 122. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
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FIRENZE - III
CI. VII, num. 587.
Suor Teresa Matilde Susini, Poesie. Precedono alcune sue lettere ad Ant.
Frane. Marmi (del 17 12).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 58. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 588. •
Luigi Tansillo, Capit. in terz.: « Se quel dolor che va innanzi al morire » |
c D' una lacrima sola al cener mio » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 2. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 589.
Torquato Tasso, Il primo canto della Gerusalemme, tradotto in latino da un
Anonimo: c Arma virumque cano, solum qui tempia sepulchri » | « Hic
sobolem, et muros armato milite complet ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 23. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 590.
Francesco Del Teglia, Sonetti varii, d* occasione.
Cart., autogr., in 4, sec. XVII, ff. 13. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 592.
Luca Terenzi, Canzoni e sonetti d' occasione.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 27. Alcune poesie di mano del Magliabechi. Leg. in cart. —
Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 594.
Claudio Tolomei t Poesie varie.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 596.
Oratione in lode della Poesia, al Mag. 60 M. Giovanni da Sommaia», di An-
drea Tordi.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 597.
Monsignor Toso, Canzone: Chi talhor da mirar volge la mente.
Cart., in 8, sec. XVII., ff. 4. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 598.
Tom. Valori, Cantata a solo, per il S. Natale: Nel più cupo silenzio.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 601.
Carmi lat. d'Umanisti, trascritti dal Magliabechi. Ve n'ha di: Ugolino Verino,
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112 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Carlo Mar suppliti Aretino, Naldo Naldi, Maffeo Vegio, Marrasio, .Leonardo A-
retino (una lettera di lui al Marrasio, c. 93).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 135. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 602.
Epigrammi, ed altre poesie latine dedicate al MagHabechi, o da lui altri-
menti raccolte [di suoi contemporanei, le più, e autografe].
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 102. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 603.
Carmi latini varii d* occasione, di PP. della Compagnia di Gesù.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 96. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 604.
e Drammi e recitativi per musica ». Acef. e mutilo in fine è un dramma a
fol. 1-4: « Piccariglio. Sig. Padrone, voi non mi direste chi è questo sig.
Parlapiano | che devo adesso adesso andar via per le Poste ». — « Pro-
logo. Amore da pastore e Vcìiere da pasturella. Chi del soglio non scen-
de Non intende Perché un Dio » ecc. (fol. 6-10). — « In congiuntura che
la reale Altezza di Federico Elettore di Sassonia viene dal signor Duca
Francesco Farnese et da tutta la serenissima sua casa tratenuto con vir-
tuosissima accademia in musica, nella prima sera del suo arrivo in Par-
ma un poeta con le seguenti parole così scherza. Italia con FAiropa* Ita.
Europa ? Mia bella. Eur. Italia ? Mia bella. A due : Qual duol ti flagella,
Sta* lieta, si si » ecc. (fol. 11 e seg.). « Orfeo. Prologo. Questa mia ce-
tra con soavi canti » (fol. 13-38). — Recitativi anep. : 1, Veggio Amor
eh' ascoso sta — 2, In fringuel si trasformò — 3, Vuo* fuggir 1' ingrato
Amor — 4, Seguirò in terra e in mar (fol. 39 e sg.). — * Per lo spo-
salizio del ser. Gran Prencipe di Toscana coli' occasione che doveva ve-
nire da i lidi della Francia la seren. madama Margherita d' Orleans spo-
sa di S. Altezza. Nettuno; Choro di tre Tritoni e tre Sirene. Recit. per
musica. Nettuno. I concenti ove sciogliete Dee del mar sempre canore ? >
(fol. 41-44). — « Per lo sposalizio del seren. Gran Prencipe di Toscana:
L'ossequio, recitativo per musica. L'Arno e tre Ninfe. Tre Ninfe: Su de
T humide spelonche » (fol. 46-49).. — « La Clemenza supplicante, recita-
tivo morale nelle correnti contingenze di peste. Dopo che la Clemenza
Incrudelir mirò V ira divina » (fol. 50-53). « Lo Sdegno reclamante, ri-
sposta alla Clemenza supplicante. La Clemenza oratrice A forza di pre-
ghiere » (fol. 54-57). — «Il mare, recitativo morale. Pallidi e semivivi »
(fol. 58 e sg.). — « Il consiglio delle due sorelle di Psiche, a 2. Per le fal-
se risposte » (fol. 59 e sg). — « Nel Natale di N. S. Giesù Cristo. Ap-
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pena entro la cuna » (fol. 62 e sg.). — I fiori, recitativo morale, a 2.
Quanto son brevi i giorni » (fol. 64 e sg.). — « Avvertimento di Cupido
a Psiche. Recitativo moralizzato. Su le sassose cime « (fol. 66 e sg.). —
« Pentimento. Recitativo per musica. Un infelice core » (fol. 68 e sg.).
— « Riflessione divota nella notte del s. Natale. Deh perchè non vi li-
ce » (fol. 70 e sg.). — « Sopra la brevità della vita. Recitativo "morale,
a 2. A i frutti, a i fiori, a V herbe » (fol. 72 e sg.), — « Consideratone
divota di un peccatore sopra la passione di N. S. E dove ah disleale »
(fol 74 e sg.). — « Fugacità della vita humana. Recitativo morale per
musica. Presso un ruscel sedea » (fol. 76 e sg.). — « La spelonca di
Marsilia, egloga. Tirsi, Dorindo, Alfesibeo, Ergarbo, Angelo primo, An-
gelo secondo, s. Maria Maddalena. Festa nella cappella della ser. Arci-
duchessa nel giorno dell' istessa santa. Tirsi. Dorindo, a fé' eh' io temo »
(fol. 78-92). E' del 1628. — «Il Giule, componimento rappresentativo can-
tato. Coro. Ceda la vista homai, dame e signori » (fot, 98-1 11). Interlocutori:
Dorotea, gentildonna e sposa, e la sig. Anna, sig. Orazio, sig. Giulio e
sig. Honofrio, e coro di circostanti. — « Drama pastorale. Sparsi 1' orrido
crin d'atre procelle » (fol. 1 12-130). — Dramma adesp. e anep. : « Pro-
logo. Pallade. Di flutto severo II tumido orgoglio » (fol. 1 36-1 71). Finisce
con ballo di sei amazzoni e quattro cavalieri.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 171. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabcchi.
CI. VII, nura. 605.
Frammenti di commedia: e eh' ancor non sai, farà il dovuto riflesso » | «s'an-
dasse schermendo per non venire » (fol. 1-2). — Rappresentaz. adesp. :
« Interlocutori. Tre cori di voci, e tre cori di strumenti. Sonno, Zeffiro,
Notte, Clori, Passi tea », (fol. 3-12). — Prologo, anepigr. : « Queste per la
mia, fe' eh' io quinci veggio » , premesso ad una rappresentazione dell' In-
venzion della Croce (sec. xvij (fol. 13-16). — Prologo. « Dal biondo Tebro
che dei fiumi augusto » (fol. 17-24). — Prologo: si finge un Poeta che
componga un Prologo e sopragiunge Pasquino: Dall'eterea magione (fol. 25-27).
Cart., in 16, sec. XVI-XVII, ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabcchi.
CI. VII, num. 606.
Canzoni sacre. Sopra Giesii Crocifisso, canz. di A. L. da R. : Sopra una orren-
da e lacrimosa scena. — In lode di S. Maria Maddalena de* Pazzi, Oda: La
dove il Gange, i preziosi flutti. — Per la tiascita del noslro Signore: Ecco
che nato in terra. — Neil' incantazione di nostro Signore, Canzone : Sopra
1' eteree nubi ergermi anch' io.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 14. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d' Italia, XIII 8
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I 1 4 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 607.
Mancato al riscontro. Conteneva, come è detto nelP inventario nis., canzoni morali adesp.
dei sec. XVII e XVIII.
CI. VII, num. 608.
Mancato al risconti o. Conteneva capitoli scrii dei sec. XVI e XVII.
CI. VII, num. 609.
Quartine adesp.: i. S' alla palla, alla corda il mio Signore. — 2. Sa loda
r erudiliss. composizione del Sig. Zanobi Gattai poeta celeberrimo, fatta per il
palio dei Sig. ri Setaioli: Dimmi, cortese Apollo, e qual poeta. 3. Alla Sere-
niss. Granduchessa Madre: Lodato il cielo, or eh' io sto meglio alquanto.
— 4. Altra copia del precedente componimento. — 5. Ah, fallace desir
d* umano spirto. — 6. Al Ser. mo mio signor cogitato: Sorge a miniare il
suol coi chiari lampi. 7. Per la Reale maestà di Christina Regina di Svetta,
vernila alla fede cattolica iteli' anno primo dell' Aug. Ponti/, di N. S. Papa A-
lessandro VII: Ove gela Aquilone, e fiamma accende. — 8. Prendi, mia
dolce Clio, T amata cetra. — 9. Reflessioni fatte alla Maestà di Luigi XIV
re di Francia e di Navarra : lo supplica ad interrompere la gtierra d' Italia
di Roma nelle presenti turbolenze dell' anno /66j e a riporre le sue soddisfazioni
in mano della gloriosa Maestà della Regina Cristina di Svezia: Già TAnifitrite
orientai s' inbruna. — 10. Al Settato celeste: per le ìtozze del Ser. mo Ranuccio
Duca di Parma e Isabella, principessa di Modena: La dove s' erge incorrosi-
bil soglio. — 11. Per la Real Maestà di Christina Regina di Svezia venuta
alla fede cattolica nell f anno primo dell' Augustissimo Pontificato della Santità
di Papa Alessandro VII: Ove gela aquilone, e fiamme accende. — 1 2. An-
ito Vaticinante, atti Serenissimi Sposi per /' incendio del Tempio Efesino sul
Ponte a S. Trinità: Dal cupo sen delle arenose sponde. — 13. Si detesta-
no le vanità scolaresclte : Nella cruda stagion, ai dì nevosi. — 14. VUa uma-
na fugace: O del cor passioni indomite. — 15. Bella donna vestita di varii
e cangianti colori, sonetto: Di confusi colori ambigua schiera.
Cart., in 4, sec. XVII-XVIII, IT. 32. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 610.
« Capitoli satirici » adesp. — « Contro quelli che essendo nati Italiani si mo-
strino appassionati alle Potenze Francese. Certi becchi fottuti hanno in u-
sanza » (fol. 3 non num.), — A m. Ghilardo Perini. Cerne vivendo amico
sempiterno » (fol. 1). — Capitolo: « Dall' altro mondo a scriver ci siam
mossi » (fol. 3). — « Contro un Procuratore. [Procuratore] mio, come un
coglione » (fol. 7). Cap.: « Se quando nelle porte entrò san Piero » (fol.
9). — « Il consiglio de* Pretoriani, fatto dopo la morte del Bargel di Fi-
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renze, Tommaso Cornacchina Non canto di Cupido o di Bellona » (fol.
13). — Cap.: « Credi che là tra '1 purpurato stuolo » (fol. 27). — « A
S. Santità per le devozioni generali fatte per il Re di Pollonia. Beatis-
simo padre, io lodo assai » (fol. 28). — Satire di Jacopo Soldani (fol. 32 e
s g , 8'')- — * Esortazione al conclave. O padri, voi che dentro al sacro
chiostro » (fol. 50). — « L' ili. sig. Senatore Pier Francesco de* Ricci
parla così su' quarantadue anni di sua età V anno 1730. Babbo non più
muoverò mai passo » (fol. 54). — « Il secondo Pasquino zelante. Neghit-
tosa mia Clio, che fai, che pensi? » (fol. 56). — « Pasquino zelante ora-
tore al Conclave nella sede vacante d' Innocenzo XII. O del Tarpeo cri-
stiano incliti eroi » (fol 66). — « Contra i pittori lascivi e le lascive pit-
ture, capitolo [dedic. ad Ant. Magliabechi]. Antonio mio, del cui sapere
il grido » (fol. 72). — « L' assemblea de' satiri, per la nuova Accademia
dell' Arcadia, satira vili. Su le terga al montone il sole asceso » (fol. 82).
— « La fondatione dell' Arcadia, satira vii. La musa prima e rancida
che infuse » (fol. 88). — Capitolo del 1724 pel Bargello Tommaso Cornac-
chini : « O pinconi, correte, ecco il pregiolo » (fol. 96). — « Pater noster
in biasimo dell' ili. e clariss. senatore marchese Francesco Feroni, Depo-
sitario generale del Granduca Cosimo terzo. Oh del toscano ciel Giove
benigno » (fol. 100) — « Lamento d' una fanciulla che è costretta per
forza da' suoi genitori a farsi monaca. Dunque a far questo passo io son
costretta (fol. 106). — Capitolo anep.: « Susini, per chiarirmi di un pen-
siero » (fol. 112). — Cap. c. s. : « Ecco Innocentio morto e sotterrato »
(fol. 114). — Altra copia del cap. a fol. 50. — « Il bacchettone [canzo-
ne]: Mi stordite ogni dì » (fol. 122). In fine è notato che n' è autore G.
B. Ricciardi.
Cart., in 4, scc. XVII e seg., ff. 125. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
« Capitoli burleschi », adesp. - « Capitolo secondo. Io mi trovo così sazio
e satollo » (fol. i). — « Bartolomeo Tassi da Prato. Sopra il buono essere
di Livorno, al vescovo de Marsi. Monsignor mio, se voi sapeste bene »
(fol. 6). — « Cap. P.° Squasimoddeo introcque et a fusone » (fol. 8). —
Canz.: « Fatto son d' una natura » (fol. io), — Cap.: « Sì, eh Tancia,
scartarmi è gran fatica (ivi). — Cap. : « In somma io non vo' più fra tan-
te mura » (fol. 14). — « Capitolo co' versi del Petrarca ad ogni terzetto,
in risposta d' una lettera al sig. Aurelio Alciati per la quale m' avvisava
che '1 signor Lorenzo de Medici metteva la barba. Quante, caro signor,
lagrime io versi » (fol. 17). — « All' ili. sig. abate Cammillo Berzighelli
in lode de' fagiuoli. Facendo a questi a giorni reflessione » (fol. 21). — « In
CI. VII, num. 611.
u6
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
lode del porco, capitolo. Fra gli animali che si chiaman bruti » (fol. 25).
— « Frottola carnovalesca contro la fortuna: al ser. Principe Francesco
Maria di Toscana. Oh che scriata età ! che secol scricciolo » (fol. 29). —
Cap. : « Voi mi pregaste alla vostra partenza » (fol. 31) — Cap.: « Dal-
l' oziosa cittade ove oggi vivo » (fol. 34). — « Al sig. Giuseppe Avan-
zini, Capitolo. Signor Giuseppe, se tal volta predico » (fol. 37). — « Ca-
pitolo. Signor abate, già che quel capitolo » (fol. 43). — « Cap. in lo-
de della padella, impresa degl* Accademici Rifritti. In questa di mise-
rie atra procella » (fol. 47). — « In lode delle donne brutte. Scendete
dal Parnaso, o muse tutte » (fol. 53). — « Lettera dedicatoria all' A. S.
del Granduca. Parte p. ma Sappiate o serenissimo padrone » (fol. 57). La
seconda parte (fol. 62) com. «Quel eh' io bramo da voi, sig. cortese ».
— Altra copia del cap., a fol. 21.
Cart., in 4, sec. XVI e sgg., flf. 68. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
« Capitoli satirici e burleschi ». « Imprese in diversi medaglioni. Il papa a
tavola con i parenti col motto: Sicut novellae oiivarum » etc. (fol. 1). —
Due son. adesp. e anep. : « L' Inghilterra non ha tanti merluzzi — Fare
papa Ottoboni, o cardinali » (fol. 3). — « Pasquino in estasi. Dalla spe-
lonca spaventosa ed orrida » (fol. 4). — « Lettera del Papa a Coscia. A
te furia infernal, demone vivo » (fol. 7). — « Pasquino avvocato di Co-
scia. Coscia, per mezzo mio, sagro Collegio » (fol. 9). — c Momus exad-
versus contra Pasquinum advocatum Cosciae sacro Collegio cardinalium.
Per il sagro e santissimo collegio » (fol. 11). — « La staffetta dell'Infer-
no a Pasquino. Già, Pasquino, sei fatto anacoreta » (fol. 13). — « Lette-
ra del cardinale Coscia a casa Abbati. Benché mesto languente e semevivo»
(fol. 15). — Epigrammi per cardinali: « Cybo. Petre, Cybo sanctam » etc.
(fol. 19). — « La Tromba dell' ombre. Posava in grembo a Teti il primo au-
riga » (fol. 23). — « Sogno e visione di Pasquino anacoreta doppo il tran-
sito del card. Ansidei. Questa notte in sogno ho visto » (fol. 27). — « Ca-
pitolo di Benedetto Arrighi a m.° G. medico cierusico. degl' Alberti. San G.
poss' io chiamarvi cierto » (fol. 33). — Capitoli al proposto Giraldi da Em-
poli e al Magliabechi (fol. 40 e sgg.). — « Il Paternoster sopra le presen-
ti discordie tra Roma e Francia dell'anno 1663. O tu eh' havesti il regno
in Vaticano » ( fol. 62). — Elegia, dedic. al Magliabechi : « Diane Fortu-
na pur gli ampi tesori » (fol. 66). — Capitolo su 1' asino : « Già che ha-
vete dell' asin ricercato » ( fol. 68). — « Un forestiero venuto all' opera
cantata in Firenze 1' anno 1723 in simili sensi deplora la città rilassata nel-
la troppa genialità delle musiche e musici che recitano in detta opera
CI. VII, num. 612.
FIRENZE
117
\Olibrio y rappresentata nel Teatro di via della Pergola]: Vo pur duro ad
approvare » (fol. 72). Sosteneva la parte di Placidia la veneziana Faustina
Bordoni; quella di Olibrio il genovese e « bellissimo castrato » Carlo
Scalzi; e quella di Teodelinda la Moretta, cioè Anna Tesi. — « Al sig.
Francesco Redi. Anzi biasmo che lode si guadagna » (fol. 78).
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. 79. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
« Capitoli satirici e burleschi, scritti da Ant. Magliabechi. — Al Crescimbe-
ni, alias Nasica: « Nasica, non provai contento uguale » (fol. 1). — « Per
una compagnia di Firenze, detta dell' Oreto, che andata a Roma V anno
santo 1 650, li fu sequestrato il crocifisso e fu processato. Senza incontra-
re eretico sospetto (fol. 5). — Cap. anep. e mutilo in fine: « Ciapo, ho
trovato la tua descendenza » ( fol. 9). — « Satira delle Pazzie che fanno
gli uomini ne' testamenti. Tu mi consigli Ramazzini a fare » (fol. 15):
dedic. a Bernardino Ramazzini medico del duca di Modena. — « Rispo-
sta di fra Dionisio da Capua a frat* Ambrosio da Massa. Ambrosio, vera-
mente ambra ed ambrosia » (fol. 16). — « Il Cornucopia di frat* Ambro-
sio da Massa. Dionisio mio, spaccar mi sento il petto » (fol. 1 7). — Epi-
stola del med. al med. : « Dionisio mio diletto ed amorevole » (fol. 19).
— « Fiorenza corrotta. Tener il giorno r offiziuolo in mano » (fol. 27). —
« Gli scarpellini si partono di Pisa; Satira. Pisa, che ti lasciam vuole il
destino » (fol. 30). — Capitolo a mons. Panzirolo: « A te che sei negli
anni tuoi migliori » (fol. 31). — Alcune rime di G. B. Fagiuoli (fol. 39 e sgg.).
Raccolta di poesie, le più arcadiche e amorose, del sec. xvil: adesp. e qua-
si tutte anep. — Una canz. del sec. xvi è a fol. 53 e sg. : « Mentre pen-
soso io mi sedeva a V ombra | V alma di bel desire el core m* inccende » .
CI. VII, num. 615.
« Alle lodi [delle] ballerine, risposta [quaternari adesp.]: Se ad onta delle
nubi ancor risplendi » (fol. 1). — Ode adesp. ad Antonio Magliabechi:
« Io dal folle Parnaso, Antonio, avea » (fol. 4). — « Conclave dell' anno
1670. Mosso a pietà Y apostolo san Pietro » (fol. 8). — « Il corso de'
Barberi [quaternari]. Per guadagnar il pallio di S. Pietro (fol. 12). — « Pa-
squino profetico contro il cardinal di Gianson Fourbin. E finita, o Four-
bin, la tua furbara » (fol. 14). — Quaternari adesp. e anep.: « I giovani
hoggi dì eh' hanno più spaccio » (fol. 1 9). — Quaternari adesp. : « Per
CI. VII, num. 613.
Cart., in 8, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza; Magliabechi.
CI. VII, num. 614.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 86. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
Il8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
sottrarsi di Venere allo sdegno (fol. 20). — Altra copia della pasquinata
a fol. 8. — « Il Volpone autore del Colloquio delle volpi. Con aggravio
d' insipide molestie* (fol. 24). — « La parlata delle bestie fatta nel con-
clave. La notte della santa Epifania » (fol. 27).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 30. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 616.
Canz. adesp.: « Qual con faconda piena » (fol. 1). — Su la moneta battuta
in Roma, col motto — Vivi e vedrai — a don Taddeo Barberini; qua-
ternari: Taddeo, già di Parnaso t' avisai » (fol. 3). — Canzonetta: « Chi
faranno papa, chi? Per me tanto io non lo so » (fol. 5). — Sonetto e
quartine in francese su la morte del card. Mazarino: « Ce prodige du
tempes, ce monstre d' avarice » (fol. 7). — Canz. adesp. e anep. : « All'em-
pia ambizion di terre ingorda» (fol. io). — Pasquinata: « Io vi vedo in
grand 1 impaccio, Cardinal, hor nel Conclave » (fol. 15). — Canz. in morte
del capitano Tommaso Cornacchini, Roma 1725: « Amici, è morto il no-
stro capitano » (fol. 17). — Canz. anep. e adesp.: « Oimè che nuova stra-
na » (fol. 30). — Canz. c. s.: « Alla finestra, su pel tetto, in strada »
(fol. 33). — Canzonetta c. s.; « Agirato bene » (fol. 34). — Ternari a-
desp.: « Giorno orrendo in cui frugato » (fol. 36). — « Contro Ferrante
Capponi [canzone] ; Arriva il corrier d' Averno » (fol. 38).
Cart., in 4, sec. XVII e seg., ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num.. 617.
Sonetti del Zoppo carrozzaio: 1, Perdonate a costui, voi, Padre santo — 2,
Sentite, padron mio, fatevi in qua — 3, Buon giorno, che fai tu ? se' tu
sant'Atto? (fol. 1). — Due sonetti del Persiani: 1, Voi che straccate le
predelle a Polito — 2, Ciapo, voi spaventate le brigate (fol. 6). — Due
son. di Antonio Malatesti: 1, Sopra il Signoretti a Salvador Rosa. Da' di
mestica, o Rosa, a un canovaccio — 2, Sopra una tavola del Vanni pit-
tore. Spargi al vento, Tarsia, cinabro e lacca (fol. 8). — Sonetto di mons.
Delia Casa a mons. di Mirandola; Ser Anton iel che di savere avete (fol. io).
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi
CI. VII, num. 618.
Raccolta di poesie popolari (hanno il titolo di Canti carnovaleschi) con no-
te musicali, del sec. XVII (Canto dei facitori d' olio — Di contadini che
vendano frutte — D' homini che vendono pine — Di donne che vendono
mele — Canto de divoltine — Canto dei Magnani — ; e altre anepigrafe.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 34. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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CI. VII, num. 619.
Canzone adesp. al march. Giov. Vincenzo Salviati : Scegli, amico, una stanza
al mio riposo (fol. 1). — « Poesie toscane sopra i Buccheri » (fol. 3 e sgg):
sono di Maria Selvaggia Borgkini, dell' abate Regnier des Marais, di Anton
Maria . Salvini, dell' abate Ciampelli, di Vittorio Stamicari, Ippolito Neri,
Giuseppe Andrea Zuccherini, Filippo Mei, Stefano Rossi, Antonio Giovanetti,
Giuseppe Gaetano Vastaso, Ottavio Mansilli, Antonio del Rosso, Filippo Mei,
Camillo Verzini, Paolo Giovanetti, Gio. Lorenzo Francini, Lorenzo Magalotti.
Cart., sec. XVII ex., ff. 75. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 621.
Raccolta di sonetti, messa insieme dal Magliabechi, a cui molti sono dedi-
cati. I più sono adespoti, e sono sonetti d' occasione dei secoli XVI-XVIII.
Degli altri si indicano gli autori: G. B. Ricciardi, Francesco Manbellini,
Meiosi, Mons. Saracini, Groppelli, Malatesta Strinati, Vinc. Carmassi, A. Ca-
ro (fol. 184-185,188), di Virginio Turamini, Lorenzo di P. Francesco de'
Medici (fol. 189), Luigi Rucellai, Luigi Strozzi, Monsieur Rinieri, Girolamo
Figini, Attilio Gualandi ecc. A ce. 41, 68-69, 181, 251 sono alcuni sonetti
adesp. di mano del sec. XVI, di cui si dànno i capoversi: 1. Fattor, tu
m' hai fatt' ire adesso adosso. 2. Vener gratie rendeva alla natura. 3. Tra
quei monti più eh' altri ornati e belli. 4. Non è però eh* io non conosca
e veggia. 5. Che vuoi tu dir s' io son più bel che mai.
Cart., in 8, sec. XVI-XVIII, ff. 375. Leg. in menibr. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 622.
Mancato al riscontro. Conteneva « sonetti di vario argomento, trascritti di mano del Ma-
gliabechi ».
CI. VII, num. 623.
Poesie di alcuni Accademici Apatisti. In fondo : « Dal volume terzo de' Pro-
sinnasmi poetici d' Udeno Nisieli, accademico apatista, con aggiunta di
molti Proginnasmi, e di varie Rime. Stampato in Firenze, appresso Pietro
Cecconcelli, 1627 ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 37. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 624.
« Madriali, ballate, suoni e canzoni di varie maniere, contemplati per più
auttori nominati col lettere di cinabro quelli di chui saperemo »:
Madriali et ballate d' Alesso di Guido Donati (fol. 1-4):
La dura corda e '1 vel bruno e la tonicha
Ellera non s' avittola
Accese montanine, che portate
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Cavando cP un cespuglio chalcatreppi
In pena vivo qui sola soletta
Dirietro a un volpone che sen portava
De vattene oggimai, ma pianamente
Di fiori e d' erba inghirlandata e cinta
I' mi son qui selvaggia pasturella
Chon leve pie' chome la pecorella
Di nuova e bella età duo monton vaghi
Cogliendo in una grotta raparonzoli
De or volesse Idio eh' i' fossi donna
Amor della mia morte a te do' charico
Che cci rilieva amor 1 * affatigare.
Da poi eh' ogni speranza m' è fallita
Di te son servidore
Quanto più guardo
De come sofFeristu farti fura
Chosi fustu pietosa
Giovane, tanto temo
Per gli occhi al chore spesso fa chamino
De, se madonna fosse
Dappoi eh' amor più volte m* a fallito.
Sernuccio del Bene per Monna Lottiera donna di Nerone di Nigi (fol. 4): Miran-
do fisso nella chiara luce.
Dante Alighieri (fol. 4): E non è legno di si forti nocchi
Ben dico certo che non è riparo
I' son sì vago della bella lucie
I' maladico il dì eh' i' vidi in prima-
Tommaso di Giunta (fol. 4): I vidi V altrier Bacco in un sabbione
Matteo a Piero (fol. 4): Dappoi che 'Ila pienata che 'llor gienera
(fol. 5): O tu che fosti vivo già nel mondo
Risposta a quel di sopra (fol. 5): Servo del vero Idio
In nome di papa Bonifazio (fol. 5) : Nel mondo stando dove nulla dura
In nome del dicto papa Bonifazio (fol. 5): O tu che per la via del mondo vai
Messer Bindo Altoviti a t Tomaso di Giunta (fol. 5): Ad te convien trar vita
delle forme
Tommaso risponde a messer Bindo Altoviti detto (fol. 5): Nemica fuor d* arro-
ganza t' isforme
Tomaso di Giunta a vi esser Bindo Altoviti (fol. 5): Se di vostra ricchezza gloriate
Dino di Tura bastaio essendo in pregione (fol. 5): Il guidaiuolo delle Stinche
ladrone
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Deo Boni a l Tomaso di Giunta (fol. 6) : Ancora non pare che 11' ira di Giunone
Tommaso di Giunta risponde a Deo (fol. 6) : Se' Ha dell' ira en far mal s'incorona
Ser Ventura Monachi nella sala de Priori (fol. 6) : Se Ila fortuna t* a fatto signore
Frate Stoppa (fol. 6 N : Servir e deservire mai non si scorda.
Deo Boni a Tomaso di Giunta (fol. 6): Alla mie chara e conpangna Vannetta.
Tomaso di Giunta risponde a Deo (fol. 6): Tanto mi piace e tanto mi diletta.
Uno Romano (fol. 6): Si fortemente nella mente amore.
Uno Romano (fol. 6): Chi corre alla fiata troppo scorre.
Sonetti delle virtù e de' vizii e contemplati per Buto Giovanni di Firenze e sono
XI lì I; cioè per le VII virtù e per li VII vizii. E cominciano alla caritade (fol.
7): In realtà sono solo otto, essendo il fascicoletto mancante delle suc-
cessive pagine. E son precisamente
I. Tanto gli piaccio io charitade a Dio.
IL Invidia sono, c sforzami eh* i' dica.
III. Io humiltà cortese e sofferente.
IV. I' son superbia piena d T ogni orgoglio.
V. La bella virtù chiamata Giustizia.
VI. L* ira dannegiosa io dessa sono,
VII. Io temperanza son, virtù sì propria.
Vili. Il tristo vizio della ghola brutta.
Cart., in 4, sec. XIV, fi", 7, di cui 2 slegati. Didascalie e iniziali in rosso. Leg. in cart.
— Provenienza : Magliabcchi.
CI. VII, num. 625.
Poesie varie: di Pietro Salvetti, Francesco Meiosi, Marco Lamberti, Piero Susini,
del Malatesti, del Duca Salviati, Benedetto Rigogli, del Cicognini, di Mons.
Ripa, G. B. Tondi, Gius. Parici, del Lomi, di G. M. Pieni, di Andrea Ca-
sali, del Bellincioni, del Proposto Giraldi, del Salvadori, del Ricciardi, di
Francesco Baldovini. — Prologo del Dott. Villi/ranchi per la sua commedia
Le stravaganze del Caso (1669). — Altre poesie di G. B. Ricciardi, M. Lam-
berti, del Malatesti.
CI. VII, num. 626.
Sonetti e Madrigali d' amore, (dei quali ultimi una serie in onore di un' E-
smeralda) (fol. 1-81 ). — Madrig. Per la S. ra Lucretia da Este. Chiara figlia
del Sol, che seco usciva. — Madr. A bella, et cruda donna, accompagnando
un gran bacino tutto di diversi frutti et fiori et herbe rosseggianti pieno : Herbe
et fior, fronde et frutti. — Madr. Alle sette stelle etc. : Voi ne sorgeste
un dì serene et alme. — Per le due Soderine Mal ia e Fiammetta : Due cer-
vette vezose, ambe d'alloro (sec. xvi). — Rime burlesche: al Cav. Gad-
Cart., in 8, sec. XVII, flf. 194. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
122
MANOSCRITTI BELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
di, al Sig. Antonio Bracci, e a Messer Giulian Gondi (ottave: * Gondi,
tu ci hai mandato un guazzabuglio ».
Cart., in 8, secc. XVI-XVII, ff. 93. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 627.
Mancato al riscontro del 1883. Conteneva « Mitologia tratta da vani Autori antichi, colle
descrizioni di varie deità, tratte da varii poeti e tradotte in versi toscani. » — Cod.
cart. del sec. XVII.
CI. VII, num. 628.
Parafrasi dell' Epinicio di G. B. Doni sopra la vittoria di Ludovico XIII con-
tro la Roccella V anno 1680, fatta da Alessandro Adimari (fol. 3-8). —
Traduz. in ottave di un carme latino [del Bargeof] trascritto adesp. a
fianco [ « sed quae Virgilius, quae quondam scripsit Homerus » ] sulla
sconfitta di Radagasio: com. : Quanto di degnità la poesia, (fol. 9-33). —
Son. di m. Luca degli Albizzi ad Antonio Magliabechi : Io non posso al
tuo nome altari, e tempio (fol. 38). — Framm. di traduz. di m. Piero del
Nero dell' Elegia di M. Piero Angelio intorno alla sconfitta di Radagaso:
« Cosi di sue rapine i rei compagni » ( fol. 38-42 ). — C. Arnold, Elegia
Consolatoria « Ad Ant. Magliabechium » per la morte del Card. Leopol-
do Medici: Magnus junxit amor, vir maxime,' pectora nostra (fol. 46).
Caroli Aretini de Mercurio siòi misso a Kiriaco Anconitano, Carmen. : Ciria-
cus nobis misit modo munera poggi (fol. 47-48; ma è da invertirsi T or-
dine). — /. M. A., Dieci carmi latini dedicati al March. Matteo de' Bot-
ti (161 4) (fol. 49-56). — Due sonetti al Principe di Toscana di France-
sco Balduini (fol. 57-58). — Nicolaus Bartholini Bargensis, in funere P. Go-
defridi Heschenii Elegia (fol. 59-60) «Epigramma Francisci Berrettarn>
ad Antonio Magliabechi (fol. 61). — Selvaggia Borghini, son. ad Ippolito
Neri (fol. 62). — G. B. Brocchi, son. sopra il boia de* Gentiluomini (fol.
63 ). — Canz. di Monsignor della Casa : Errai gran tempo, e del cammino
incerto (fol. 64-55). — De formica, epigramma, attribuito a Mons. Della
Casa (fol. 67). — Sonetto di Monsignor della Casa alla Nazione italiana:
Struggi la dolce tua terra natia ( fol. 68 ). — « Ludovici de Casa anagram-
mata (2) » su 1' Aprosio (fol. 70). — Son. del Dott. Corsini: Ho di dietro
un ebreo fatto cristiano (fol. 71). — Chiave di un poema in 16 canti
(fol. 75-89) « credo che sia la chiave del Poema del capitolo de* Frati
del Padre Chiesa» (fol. 75-90). — G. B. Fagiuoli, al sig. Antonio Ma-
gliabechi, per la sua ricuperata sanità, capit. tern.: « Caro Signor Anto-
nio riverito» (fol. 91-94). — Francisci Doctoris Ferrarli, Epigramma Nico-
lao ex nobilibus de Monte Mellino (fol. 95). — Gigli Girolamo, Son. del-
la cagione per cui costumavano gli antichi di far porre sopra il letto degli sposi
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un crivello (fol. 95 bis ). — Professione di fede che Girolamo Gigli ha fatto
fare ad un Ragazzo fiorentino nel prenderlo al sito servizio (fol. 96-97). — So-
pra Lodovico Teri, canz. : Ecco Lutero (fol. 98). — Franciscus s Goedaeri y
Epigramma « illustr. Domino Marmi » ( fol. 99 ) ; — Lezione sopra un so-
netto del Petrarca, del Lasca: minuta autogr. (fol. 100-109): Non senza
meraviglia ho più volte». — Sonetti burleschi del Malatesti (fol. 111-
124). — Rime di Alessandro e Angelo Marchetti, in onore del Magliabechi
(fol. 125-128). — Niccolo' di Monte Mellina, son. al Dott. Francesco Ferra-
ri (fol. 129). — Poesie adesp., di mano del Magliabechi, al Can. Scornio
(fol. 130-135). — Del Sig. Enrico di Nova Villa neW essere l'anno 1708
andato a Vallomòrosa. Elegia lat. (fol. 1375142 ). — Due epigrammi latini,
e un sonetto : « Se giusto è Dio, se la giustizia egli ama » , inviati ad
Ant. Magliabechi (fol. I38;i4i), — Altri due sonetti: «Magliabechi, è
venuto il Giubileo», «Non la difenderebbe il dottor Teglia» (fol. 139-
140). — Poesie lat. e ital di Federico Nomi ( fol. 144-150). — « Stratto del
Primo Libro de' sonetti et altro di Alphonso de* Pazzi » (fol. 151 158). —
Ma è solo una tavola dei sonetti, mentre questi, o parte di questi sono
a ce. 170-187. — Frammento di commedia, acefala, con la data del 1555
(fol. 160-165). Tra i personaggi: Necio, Leprone e Gianone. Fin.: Forte la
canzone al vostro onore. — Canto del pallon peloso: Il tempo e la sta-
gione (fol. 168-169). — Pizzichi, sonetti [8] (fol. 1 91-194). — Ode lat. di
G. M. Poderetli, offerta a G. Mabillon, Religionis Eucharisticon et Enco-
mium (fol. 197-202). — « A. Politiani epigramma ad mulum, qui puellam
rus deveheret (fol. 203). — Benedetto Rigogli, Ottave sopra il giuoco del Coc-
conetto (fol. 204-5). — Tre odi latine d* occasione d* Anton Maria Salvini
(fol. 207-214). — Copie di carmi latini del Marnilo (fol. 217-219). — Epi-
grammi latini suir Aprosio (fol. 220). — « Polito Vergerius poeta laureatus ac
eques auratus ad Magnif. Cosmum de Medicis »: Audio, Cosme, suas
laudes revocare Philelphum »; e un carme del Filelfo, pure a Cosimo:
« Cosme, tuos unquam si mores forte momordi » (fol. 221-2), — Carmi
latini adrsp. « in imaginem Annibalis », « in imaginem maioris Africa-
ni »; « in imaginem magni Tamerlanis Regis Scytharum » (fol. 223-225).
— « Albertus. Ecloga Manium Thelctiria ad Franciscum Manninum » (fol.
226-228). — « Ode tricolos tetrastrophos ad Jo. Bap. Detum » (fol. 229).
— Madrigali amorosi adesp. del Seicento (fol. 233-261). — Pietro Salvctti,
« Canzone per la vittoria navale ottenuta dalla Repubblica veneziana con-
tro il Turco nel mare Jonio; canz. (fol. 262-271). — lisortazzione alla pace,
canz. mutila: Già su l'algose arene (fol. 272-3). — Canz. anepigr. : Là,
fra Libiche arene (fol. 274-5). — Ode di Antonio Abbati al Conte Hermes
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124 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Stampa, su gli esercizi del poetare (fol. 276-77): mutila. — In morie di A-
gnolo di Soldo sotto nome di Solindo, ottave (fol. 278-281: 2 copie). — Ode
adesp. : Il piacer lusinghiero al dorso porta (fol. 283-288).
Cart., (i ff. 47 e 48, e 221-2 sono membr.), in 8, secc. XV-XVIII, ff. 288. Leg. in cart.
— Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 629.
Poesie diverse di mano d'Antonio Magliabechi. Sono componimenti : di Santi
Rinaldi, dell'Ab. Venerosi, di G. B. Ricciardi, Pietro Spigliati, del Panci, del Per-
siani, di Giovanni di S. Giovanni, Federigo Nomi, Michele Benolti, del Proposto
Gir aldi, Pietro Susini, Andrea Salvador i, di Gio. Carlo Coppola, del P. Gio. Ba-
tista Pastorini, Francesco de Lemene, — A c. 22 ^ In un manoscritto del Sig. r
Bernardo Benvenuti si leggono i seguenti sonetti che stimo supposti », e
seguono tre sonn. : 1. Di Madonna Ortensia al Petrarca : Io pur vorrei driz-
zar queste mie piume. 2. Della medesima al Papa in Avignone: Ecco Signor
la greggia tua d* intorno; 3. Di Madonna Ortensia ecc.: Vorrei talor de
T intelletto mio. — Tengon dietro i due sonetti del Tasso, nelle esequie del
gran Carlo Augusto: Mille lumi d' onor lucidi e chiari; Già intorno al
marmo, che '1 gran Carlo asconde; e altri componimenti varii: del Conte
Bentivogli, di Pietro Susini, di Benedetto Rigogli, del Dottor Matteo Gianni-
ni, del Dottor Villi/ranchi, di G. B. Strozzi, oltre qualche poesia adespota.
Cart., sec. XVIII, in 8, ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 630.
Carmi lat. e poesie italiane di Cinquecentisti.
Fol. 3. 77 Molza al Rev. mo et IlL mo Card. u di Ravenna: Ecquid sepositis
dum te ... .
Fol. 4. Fr. M. Molsae: Ultima iam properant (video) mihi.
Fol. 5. Pet. Beni.: Ante alias omnes meus hic quas educat hortus.
Fol. 9. In Academiam Fiorente M. A, F.: Evertere solo bellorum incen-
dia Romam.
Fol. 9. Faunus ad Nympeum fluvium : Quid tibi nobiscum est fluviorum
infamia Nympeu ?
Fol. 10. Marti lùjuicolae Ode pcntecontametros : Eridani ad ripas errabat E-
quicolus altum.
Fol. 12. lauda tur Paulus III Pont. Max. a pace facta inter Christianos, et
cxlwrtatur in lurcas : Sancte pater summo demissum numen Olym-
po. E in fine: « Laus deo: die X odo. 1544, quo die fuit sudum.
Fol. 15. De Victoria Caesaris in Saxones : Aurea si quando posuisti tem-
pia tonanti.
Fol. 16. In podagram Caesaris: Filia desidiae, et languentis filia somni.
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FIRENZE 125
Fol. 17. Carme anepigr. : Quis tantas coeli vires,. terraeque parentis.
Fol. 21. Del RS*° Sadoletto: [preceduto da un breve cenno in lode al
Bembo]: Bembe senex, charus musis, et charus amoris.
Fol. 22. In mortevi Bembi D. A. V.: Bembe pater, tu ne extinctus ? te ne
invida nobis.
Fol. 25. sgg. Sonetti, in parte adespoti:
Vedrò mai il di, che mia pace mi apporto.
Prendi exempio meschin da nostra morte.
Già vaghi fiori, hor disprezzati stecchi. *
Del Lapino senese ', sonetti: Felice notte, aventuroso amante.
Quando '1 vago penser, per cui tutto arsi.
Gli accesi sguardi, eh* a quel alto sole.
Donna eh* a gli occhi miei foste si bella.
Fra lochi alpestri, et solitarii sassi.
Il ventolino soffia un fresco fiato.
Frate tu te n* andrai lieto et contento.
Sopra un segno della Sig. ra Duchessa Elisabetta d* Urbino: Consenti
o mar di bellezza et virtute. In fine « L' unico ex tempore » .
A le bellezze vostre alte ed divine.
G. Paolo Amanio: Se per ritrarre il suo bel lauro in carte.
Fol. 32. Canzone: // Verg.: E questo il loco, la spelunca, e '1 sasso.
Fol. 35. Canzone: // B. : Debb' io mai sempre, Amore.
Fol. 37. Canzone: 77 B.: Hor che solingo sono.
Fol. 41. Per la morte del Re. mo Bembo, Son.: A Dio, colmo d' honori, et
d' anni illustri.
Fol. 41. Il Bembo, Son.: Da V idea che contcn tutte le forme.
Fol. 42. Del Sellaio, Son.: Il Bembo è morto, il volgo grida e piange.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 631.
Alcune poesie d'occasione di Gio. Piero Orlandi, di Jacopo Cicognini, di Ben-
venuto Maccanti, di Francesco Nigetti, di Benedetto Rigogli, del Crocino, di
Anton Buonaccorsiy di Jacopo Cicognini.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 632.
Sonetti « nella gloriosa morte dell' Illustr. Sig. r Conte Fra Leone Strozzi » :
uno adesp. : « Di saette piagato in su la prora »; ed altri di Gabriello
Chiabrera, Giulio Cesare Bazardi, Girolamo Moricucci, e madrigali di Pier
Francesco Paoli, Camillo Lenzoni, Girolamo Aleandri e Girolamo Preti.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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I2Ò MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 633.
Poesie varie, di cui si dà la tavola:
Fol. i. Del signor Palla Rucellai, al Scr. mo Prencipc di Savoia, mila morie
della Madre: Chi mi regge la man, chi alto guida. In fine: « Il
Gagliardello scrisse per V ili. 6 Sig. Matteo Botti » .
Fol. 5. Al Ruscello, del Lasca: Un tuo vocabolista, ser Ruscello.
Come può fare il ciel, brutta bestiaccia.
Fol. 9. Di il/. Niccolò Angeli da Macerata, ottave : Tosto eh' io vi mirai,
♦ Donna, mi giunse.
Fol. 13. Madrigali in lode di Pro/olino: Il verdeggiante prato.
Fol. 17. Pietre, di M. Antonio lìiwnaguidi, Canz. .• Oro od altro più degno.
Fol. 20. Ani. Buonaguidi, Canz.: Eccoti arno tranquillo, Arno beato.
Fol. 21. Nella pestilenza dclP anno 1576, alla città di Venezia: Col cor pien
di pietadc, e di spavento.
Fol. 25. Canzone del Veniero : Dolce, amorosa fiamma.
Fol. 26. Risposta di M. Celio Magfio alle rime: Di mia pietà, pur dramma.
Fol. 28. Madrig. c non so di chi »: Movetevi a pietà dei mio tormento.
Fol. 28. b Cavaliere Acciainoli, Son. : Arsi, e non pur nel vero foco ardente.
Fol. 29. Del Sig. Palla Ruccllai, Quattro madrigali.
Fol. 30. Di M. Giov. ta Strozzi il vecchio, Madrigali in lode del ginebro
Fol. 33 sg.: Sonetti: S' ognor ombrando con menzogne il vero.
Non più del mio dolor ti darai vanto.
Vago spirto gentil, eh* a sì gran passi.
Il tempo più leggier che cervo vola.
Guai posso io caro Bernardin mandarvi.
Questo bel fior, cui tutti gli altri fiori.
Nel primo aprii dell' età mia più fresca.
Quanto mi piace, Bernardin mio, quanta.
Voi che d' Apollo il bel sembiante, e '1 charo.
Dunque pensate voi dunque nel petto.
Fol. 39 seg. Sonetti, ma d' altra mano:
Certo hormai di mio stato, a pianger sempre.
Io piango, et al mio pianto a mano a mano.
Vergognando tal* hor perchè mia vita.
Ben or per prova, e con ragion conosco.
Lasso che al fin con mio dolor comprendo.
Viva chi della vita i frutti prende.
Fol. 42. Del Sig. r Giovanbattista Ricasoli a M. : Non d'Adria il mar, nè
il gelido Apennino.
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Fol. 43. Sonetti indirizzati al Bernardini e al Romena, come quelli di
Fol. 48. Madrigali in lode di Pratolino [cfr. c. 13 sgg.]; e in fine, di Palla
Rucellai: Il verdeggiante prato.
Fol. 52. Del cav. Leonardo Salviati, del Pino: Deh, venite, Donne, a vedere.
Cart., in 8, sec. XVI-XVII, ff. 55. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
« Ragionamento de Franzesi, e suoi aderenti, raccolto dall'Accademico spen-
sierato 1624 ». Com.: « Re di Francia. Ecco, nostri Baron, T hora fatale » ,
e fin.: « e vendicar gli antichi danni vostri » (fol. 1-3). — « 1625, aprile.
Poesia pasquinante ». Com.: « Papa. Padre, se '1 giglio gallo ha qui la
pianta »; fin.: « che non si perde il gioco per un fallo » (fol. 6-7). — Car-
mi latini, tratti in parte da autogr. di Monsignor della Casa (fol. 8-15):
1. Eloquentiae laudes, ad Cornelium Mussum episcopum Piloni. : Non marmor
Parium, non ebur Indicum (« copiata da una de' Sigg. Ricci di Montep. ,
mandato al Ser. mo Leopoldo »). 2. Ad Pompilium Amasaeum : Ne tu imme-
rentis, ne muliebribus. ( « copiata da una mandata dai Sigg/' Ricci di
Montep. »). 3. hi Sylvagum: O cadavere tabido (« da una cartuccia assai
lacera scritta di mano di M. della Casa, auta da' medesimi Sig. ri Ricci * ).
4. Venetiarum landes: Ante alias quas terra colit, quas alluit aequor
(«trovata tra le scritture di Mons. Della Casa appo i medesimi >). 5. Psal-
mus CU IL Plaude, anima, domino. (« trovata tra le medesime scritture»).
6. Ad Apollinem: O Jovis magni soboles, decusque (« trovata tra le med.
scritture: dubito pierò se sia di M. d. Casa »). — A M. Benedetto Varchi,
il Bronzino Pittore, Sonn. : Varchi, che quasi chara fiamma e viva ; Dol-
cezza grave e piano altero stile. A M. Bettedetto Varchi, Lucio Oradini:
Caro Varchi gentil, perchè si poco. A M. Lucio Oradini, Ben. Varchi:
Voi pur sapete, Oradin mio, che poco. Al Bronzino pittore, Benedetto Var-
chi: Troppo m' era da voi, Bronzin, s' a vile ; Qual é più, Bronzin mio, che
lieto viva (fol. 16-21). — In morte del Sig. Senatore Filippo Buonarroti, per
ce 33 sgg.:
S* io soglio con sincera fede, e piana.
Gentil Bernardin mio, si dolce V alma.
Questa è la speme, oime, Romena mio.
Quanti cieco desir, quanti ne mena.
Caro dolce cortese Bernardino.
Foste voi qui, signor mio pure un poco.
Questo gentile, che V Alfee rive ornate.
Questo tanto da voi Bernardin mio.
Se voi provate ognhor, signor mio caro.
CI. VII, num. 635.
8 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
/' Accademia funebre fiorentina 2 luglio 1735: sonetti di Alfonso di Galasso,
Salvino Salvini, Giuseppe Bianchini, Anton Maria Biscioni, Gio. B. a Cosare gio,
(fol. 22-26). — Un quaderno di poesie del sec. XVI, di cui si dà la tavo-
la (fol. 27-32):
Stanze del Piccoluomo : Della beltà che Dio larga possiede.
Sotietto i.° : Alessandro Mene hi a Pietro A?ito?iio Anselmi: Hor che co'
caldi rai più drittamente.
Prima canzone di M. Giovanni della Casa: Arsi e non pur la breve sta-
gion fresca.
Sonetto 2. / di Ventura Strozzi: Fior, fonti, poggi, vivi arbori et sassi.
Sotietto j.°: di Ventura Strozzi: Dell' aspro ultimo dì V acerbo occaso.
Lettera del Bembo al Duca di Fiorenza in raccomandatione del Varchi:
com. « Non poteva venire occasione ».
Sonetto 4? : di Ventura Strozzi: Potei ben già, ma più non posso ai tarme.
Sotietto 5. .* di Ventura Strozzi : L' onde tranquille et benigna ogni stella.
Sonetto 6.° : di M. Tommaso Valori a P. A. Mentre fortuna e '1 ciel m' ha
chiuso il passo.
Sotietto 7. / d'Annibal Laro: Vivo mio scoglio, et selce alpestra et dura.
Sonetto 8.°: d'Annibal Caro: Già non potrete voi per fuggir lunge.
Sonetto g.°: di Pandolfo da Diacceto : Mentr' io fui grato a chi mia vita
ancora.
Sotietto io. : del medesimo: Ahi quanto al bel paese sied' ora.
Sotietto ti.°: del Varchi: Troppo sete, Lacon, del dritto fuori.
Sonetto zi. : del medesimo: Cantar le tante et così chiare lodi.
Madriale i.° : di Batista Strozzi: Ditemi aure tranquille.
Madriale 2. : del medesimo: Bellezza et honestate.
Sonetto rj.°: Alessandro Menchi: Delle tue sante frondi alta corona.
Sonetto 14. : Batista Alberti: Alma eh' ai dolorosi oscuri mali.
Canzone 2* : del Serafino: Quando dai lacci d' or libero e sciolto.
Sonetto del Varchi: Così Cammillo il nome vostro insempri.
Sonetto 16, : Ventura Strozzi: Sovra quest* herbe fresche et questi fiori.
Sotietto 17.°.* Annida/ Caro: Mentre santo di Dio vicario eletto.
Sonetto 18. : de/ medesimo: Quegli aurei gigli che T l celeste ameno.
Sotietto 19. : del medesimo: Se V importuno empio Aquilone irato.
Sonetto 20°: Alessandro Metichi: Anselmo eh' infin qui tra scure et folte.
Sotietto 21. : de/ medesimo: A che tante versar per gV ochi fora.
Madriale j.° : di Batista Strozzi: Queste io tesseva et quelle.
Madriale 4°: del medesimo: O luci alme et beate.
Madriale 5. / dello istesso : Alba cruda, alba ria eh* el mio bel sole.
Madriale 6°: del medesimo: Deh, come pur lagniarvi.
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Dialogo di Galeotto e dell' Apollonia [sull* amore]. Com.: « Galeotto. Tu esci cosi
a bona hotta »; finisce mutilo: «come quel di Fucecchio» (fol. 33-35).
Girolamo Fioretti : in lode di Virginio Orsini, al Sig. r Torquato Tasso: Lucidi
vibra crespi raggi ardenti; In lode del medesimo: Fiammeggia il fier
garzo n, del Tebro ho n ore ; In morte della Signora Por Ha Pietra : Chi
giace in questa pietra; Al Cav. re Ani. de' Pazzi: Pazzi, eh* a le reai
pompe et splendori (fol. 37-38).
Antonio Ongaro al Sig. D. Virginio Orsino: Del sangue tuo di mille he-
roi fecondo; Crudo destino in van montagna o fiume; A Papa Gre-
gorio: Sostener delle stelle il sacro pondo; Fiume che all' onde tue
ninfe et pastori; La fronte d' alabastro, e 1' aurea testa; La mia de-
bile penna non arriva; Sai tu, Fillide mia, dove hoggi io deggia;
L' altr' ier colà, per quelle piaggie alpine (fol. 39-40).
Cart., in 4, secc. XVI-XVII, ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 637.
Canzonette e dialoghi. L 9 incontentabilità delle donne \ La mia ganza vuol ma-
rito (fol. 1-2). — Donna cieca innamorata di cieco, del Metani (?): Io son
cieca, e son amante (fol. 2). — L' Amante Piagnone, del signor Carlo Dati
( fol. 2-5 ): DeirArno in su la riva. — La mal contenta ( fol. 5-6): Giovanetta
malcontenta. — Sopra il pigliar moglie, del Cav. Dal Borgo ( fol. 6-7 ): Io non
so come mi fare. — Dialogo tra un medieo et uno speziale, madrig. (fol. 7-8):
O che bello sguazzare. — Sopra il pigliar moglie, del Duca Salviati (fol. 8-1 1 ):
Lue. : Pancratio, tu che hai la barba bianca. — // Grillo, del Salvetti (fol.
12-15): Ohimè, che nuova strana. — La Pazzia, prologo del Dati (fol. 16):
Dorino mio, il caso è disperato.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 16. Leg. in cart. — Provenienza : Ma^liabechi.
CI. VII, num. 638.
« Dante Aligeri », poemetto in terz. adesp.: Taccia di maraviglie il settizo-
nio | Dante Aligieri, ergi e là t' india (fol. 1-9). — Sonetti adesp., con
accanto la data di composizione (fol. 9-12): 1. Son. sopra la morte del
sereniss. Granduca di Toscana: Non potè mai la gran palla dei Toschi (28
di febr. 1620); 2. Cari, leggiadri, avventurosi fiori (ig'aprile 1621); 3. so-
pra la morte del Sig. Cristo/ano Allori; Quando i begli occhi Aprile aperse,
ai, lasso (21 aprile 1621); 4. [ma una sola quartina] a l' occasione della
P. L.\ Se fra sì e no sospesa e incerta (30 aprile 1622): 5. Son. al me-
desimo dì, della medesima ; Non sempre il cielo fulminando trema ; 6. Son.
Quando a mirar lo mio sembiante stesso (1 novembre 1622); 7-8. Due
sonetti morali (18 febbr. 1623): Dolce rapina del cor mio già fece; Ani-
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche d* Italia, XIII 9
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130 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
ma santa, che di luce adorna; O Dea che fuggi le superbe cime; io.
Son. O bella Aurora, ministra del giorno.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Magliahechi.
CI. VII, num. 639.
Alcuni sonetti: dell* abbate Sar acini, di G. B. de Vecchii, Ettore Nini (uno, di
lui, in morte di Lopez de Vega ), Francesco Buoninsegni, Lodovico de Vecchii.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 19. Leg. in cart. Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 640.
Canzoni e sonecti antichi. Se ne dà la tavola.
Fol. 1. Canz. adesp. e acef. Non men vegghiando che dormendo so-
gna | La mia voce rischiaro al suo bel nome.
Fol. i. b Canz.: Da poi che '1 mio Tirreno.
Fol. 4. Canz. : Occhi vaghi lucenti.
Fol. 6. Canz. di Fazio degli [/Serti: Lasso che quando imaginando vegno.
Fol. 8. Notar Giacomo, Son.: Ah vano sguardo, ah falsi sembianti.
Fol. . 8. b Notar Giacomo, Son.: Re glorioso pieno d' ogni pietate.
Fol. 8. b Fra Guitton del Viva, d' Arezzo, Son. : Qual huom si diletta in
troppo dire [le due terzine a c. 15].
Fol. 9. Di M. Joan. Bocc. cio , Son.: Come in sul fonte fu preso Narciso.
Fol. g. b Del detto, Son. : Quando s T accese quella prima fiamma.
Fol. 10. /. Tress., Madr.: Amor, Madonna ed io.
Fol. 10. /. B. al Petrarca, in la sua morte, Son.: Hor se T salito, caro signor mio.
Fol. 11. Di Dante divino: Donne, non so di che mi prieghi amore.
Fol. n. b Sonetto: Per mezzo i boschi, che l'erbetta bagna.
Fol. 1 2. Sonetto : Era neir ora che la dolce stella.
Fol. i2. b /. Tres., Son.: Dolci pensier, che da sì dolci lumi.
Fol. 13. /, Mucy, Son.: Del cibo ond* io vivea sì dolcemente.
Son.: O desir di quest' occhi, almo mio sole.
Fol. 14. Guitton, Son.: La dolorosa mente che io porto.
Cart., in 8., sec. XVI, ff. 14, Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 641.
« Varie canzonette estratte dal Libro di musica di Antonio Squarcialu-
pi, che si conserva nella Libreria di S. A. Reale ». Segue la copia di
molti componimenti di umanisti in lode dello Squarcialupi ; e V elenco
dei ritratti dei più celebri organisti, che si trovano pure in quel ms., del
quale si da V explicit: « Questo libro è di M.° Antonio di Bartol. Schuar-
cialupi horganisto in Sancta Maria del Fiore » (fol. 1-8). — D. L., Son.
al Cav. Emilio Pucci (fol. 10): Signor illustre e cavalier pregiato. —
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Del D. r Salvini: « Al merito singolare della Signora Vittoria Costa che
nel dramma intitolato Alba soggiogata da' Romani rappresenta la parte di
Marzia*, Son. (fol. 11): Marzia, che fai ? Il tuo bel Celio, il figlio. La
Cetra, canz. di N. Panciatichi ( fol. 13). — Due canzoni di Romolo Berlini
al Principe Leopoldo, e al Prìncipe Matthias di Toscana (fol. 19-24) : 1.
O dalla rota instabile e leggiera; 2. De la gloria la Reggia. — Al Ser. ino
Gran Duca, Sonn. (fol. 25-28): 1. Tanto rinforzerò gì' urli, e i lamenti;
2. La lira e il flauto, il cembalo e la piva. 3 V uni sentir che intorbidi
la mente. 4. Rispondo al primo capo eh il dir male. 5. Principalmente
in casa mia si rizza. 6. Ma per dar qualche tregua alle mie pene. 7. Sen-
za scrupolo alcun sentì* io si smunto. — Due copie della canzone adesp.:
Che la forza della Poesia è maggiore di quella d' ogtii altra virtù, alt' Eccella
Sig. Duca Jacopo Salviati (fol. 29-38): Quando su cetra d'oro. — Alessandro
Marchetti, Per la morte del Princ. Ferdinando, sonn. due (fol. 39-40): Ora
'ai fatto T estremo di tua possa; Piangea Fiorenza il tuo maggior tesoro.
— Epitaffio fatto a Lorenzo Corboli, segretario degli Otto: Qui giace il *
Corbol pien^ d'ogni nequitia (fol. 41). — La Fama, canz. di Ippolito Ne- /v
ri al Sig. Antonio Magliabechi (fol. 42-3). — Son. del Conte Pecori,
« nel prender la carica di consolo dell' Accademia dei Remoti Antonio
Magliabechi » (fol. 45). — A M. Paolo Guidone i suoi compagni, quarti-
ne (fol. 47-48): Poiché cingesti dell'amato anello. — Duca Salviati, Can-
zone al Sig. Salvator Rosa « che non si giunge alla gloria senza calcare
il sentiero dell' humane fatiche» (fol. 49-51: ma la carta 50 deve prece-
dere): Quel gelido pianeta. — «Epigramma Macheronicum ad Retori-
cem », e un son. Alla rettorie a : Misera scuola mia a che sei ridotta ?
(fol. 52). — Son. adesp. [in copia del Magliabechi] : «All'Aretino» (fol.
53): Fatti scolpire ogn' or di mano in mano. — Canzonetta: No, no, non
ci pensate e Risposta: E' ver che alcuna volta (fol. 55-58).
Cart., in 8., sec. XVII, flf. 58. Lcg. in cart. Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, nura. 642.
La Fioretta, di M. Niccolo degl' Albizzi (fol. 1-2). — Componimenti osceni, di
Incerto, del Ve?iiero, dell' Aretino (V A. B. C), e specialmente del Ma/alesti
(fol. 3-23). — Canz. senza principio: ( «credo sia del Cav. Leonardo Sal-
viati-» ) (fol. 24-26): Me 1' arebbe tutto diserto. — Lorenzo Adriani « E-
cloga qua Lycidas optat Reipublicae Christianae concordiam ac pacem »
(fol. 27-28). — Sonetti burleschi, specialmente contro i Pedanti, di Fran-
cesco Ruspoli (fol. 29-42).
Cart., in 4, scc. XVI, flf. 42. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
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I3 2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 643.
Componimenti in ottave, di vane età. Se ne dà la tavola;
Fol. 1-2. Framm. membr., contenente 16 ottave (V ultima mutila) di un
poemetto di Griselda, ( sec. XV ). Com. : « Griseida sospirando gli rispuo-
se »; fin.: « Nè di scienza, nè alchuno maggore >.
Fol. 4-9. Ottave contro una donna: Ho visto ai giorni miei cento puttane
| E che in perfidia ogni altra donna avanzi. — Segue un son. al Princ.
Carlo, d' accompagnamento e di giustificazione delle ottave.
Fol. 10- 11. Bacco trionfante in Carmignano, Ottave: Quello che trionfante
oggi vedete | Col vin di Monte Cucchi e Mont' Artiolo.
Fol. 12-18. Ottave amorose: Che mi giova il servir con tanta fede | Nul-
la il viril, senza il femmineo sesso.
Fol. 20-21. Ottave: Spagnol, poi che vendesti quel piombino | Di rachon-
tar quel che segue di nuovo.
Fol. 22-23. Risposta alla Spagnuola delle cortigiane fiorentine di Antonio Mala-
testi da Gregorio fìamberini: Alcun non vada di sua musa altero |
Le buone spese non gli paian strane.
Fol. 24-29. Amante prevenuto dal suo rivale nclV invitare la dama al ballo del-
la Pavana. : Nella regia d' Etruria il mio bel sole | Vano parlar d'un
fido core al pianto.
Fol. 30. Tre ottave anepigr. : Com* esser può che '1 mondo non sia stracco |
Questo è cerbero cane empio e vorace.
Fol. 32 Quattro ottave: In un istante sol la mente abbraccia | Le voglie,
i fatti, i gesti, e V opre brutte.
Fol. 33-34. Ottave (32) amorose: Cader mi veggio in ampio mar di pe-
ne | Sono or cagion che dal mio cor vi scaccio.
Fol. 35-37. Scherzo (12 ottave): Corillo mio, se di Nerea gl'inganni |
Affrcna il passo e fa inarcar le ciglia.
Fol. 38. Prego del Scr. mo Ferdinando Medici, 2.*° Granduca di Toscana alla Sani.
Annunziala per liberare il suo Popolo dal contagio: Spiravan V alme nel-
1' eterno riso | Ringratio il ciel con allegrezza immensa.
Fol. 39. Un ottava: l'invidia che parla al Figliai Prodigo: O buon compa-
gno, invidia son chiamato.
Fol. 43-47. Ottave [su di un conclave]: Su le sponde del Tebro, ove co-
rona | Che tu Papa sarai, e io l' indovino.
Cart., in 4, sec. XVII (salvo le prime 2 ce. che sono del XV), flf. 51, di cui 4 bianchi. Leg.
in membr. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 644.
Alla Santità di Papa Innocenzo X, canz. in lode della Pace: Ricoglietevi o
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Muse (fol. 1-5). — Canto degli occhialai: Dal ciel, per somma gratia, a-
vuti habbiamo ( fol. 6 ). — Canzone adesp. e anepigr. in lode à 9 una Fla-
via (fol. 8-1 1 ) : O delle gratie, onde si adorna sei. — Un gruppo di poe-
sie spagnuole, di mano di Mons. Della Sommaja (fol. 14-34), del quale son
pur alcuni versi ital. che seguono (fol. 34-36). — Frottola anep. : Poi-
ch' altri vuol ch'io canti (fol. 47-48). — Rime della Compagnia dei Pia-
cevoli cacciatori [1593] (fol. 49-58). — Segue una copiosa raccolta di
componimenti d* ogni genere, quasi tutti adespoti. Non potendo dar la
tavola di tutti, si registrano quelli di occasione storica: — Canzone a Papa
Alessandro vii, « per la mossa delle armi francesi contro sua Beatitudi-
ne » (fol. 61-63); Ode sull'invenzione del cannocchiale, a Cosimo ni
(fol. 70-73); Canzone di esortazione a quietare le guerre europee per
volgersi contro il Turco (fol. 74-77). — La sollevazione di Napoli per opera
di Massaniello e il Lamento di Tarleri d' Algieri (fol. no-115). — Lamento di
Cecco Berretta al suo Luca fedele sopra la pigione etc. (fol. 123-128). — Al-
l' Italia, dopo la liberazione di Vienna (fol. 140-143): Nobil madre al cui so-
glio; — In morte di D. Antonio Muscettola, Ode (fol. 144-5): Sacre figlie
di Giove. — Carme in lingua spagnuola ( fol. 1 56 ) : Monte no, sagrado
erario. — Tritone Araldo, per V uscita dell' armata veneta contro il Turco, alla
Regina di Svecia (fol. 167-170). — Chitarra scordata, in sede vacante di Innocen-
zo XIII (fol. 1 71-180); Mi dispiace, o Roma bella. — Li due zelanti in
conclave (fol. 192-195): Tu che stai presso il conclave. — Alla Santità di
Alessandro VII (fol. 197-200): Quando suona percossa o Lesbo o Paro. —
Canzone in morte del Capoa (fol. 201 sg. ): Ahi qual giunge a turbarmi
aspro, improviso. — Alla sacra reale Maestà di Gio. Re di Pollonia, canz. :
Re grande e forte, a cui compagne in guerra (fol. 211-215). — Gli Atomi
impugnati, canz. contro un Pedante democratista (fol. 221-223): Pria che fosse
ciel terra, e mar profondo. — Alla Ser. ma Regina di Svecia, per V onore fatto
da S. M. alle Muse d' Italia nel richiedere Poesie toscane^ (fol. 245): Corona-
tevi pur d' apio vivace.
Cart. f in 8.» sec. XVII-XVIII, ff. 248. Molti dei componimenti sono dedicati al Maglia-
bechi, da cui fu fatta la raccolta. Leg. in cart. — Provenienza : Magliabechi.
CI. VII, num. 645.
Epigrammi et epitaffi latini e volgari: del Faerno, di m. Antonio Vacca, di Pietro
Dei, di Francesco Filel/o, di m. Remigio fiorentino [de Nannini] (fol. 1-8). —
Due sonetti di Niccolò Acquisti « in morte del Card. Farnese » (fol. 9):
1. D' altre porpore ornato e d' altri gigli; 2. Tolta da morte la terrestre
salma. — Son. di Gio. Batista Strozzi al Rev.* Frate Orazio Spina : Felice
te, che il mondo errante e stolto (fol. 10). — Carme lat. « nel nascimen-
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134 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
to del Ser. m0 principe di Toscana » (fol. 10-13): Ulustris pueri, quo fortis
Hetruria magno. — T. Tasso, alla Duchessa di Brunsvich: Donna, anzi duce,
il bel disdegno, e '1 zelo (fol. 13). — Son. nella nascita del Principe Cosimo '.
(fol. 13): Nel parto di colei bramato e caro.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 13. Leg. in iart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 646.
Oltre ad una miscellanea di poesie ital. e latine, trascritte e raccolte, come
quelle dei precedenti manoscritti, dal Magliabechi, contiene frammenti di
drammi latini e italiani (uno del Cicognini, a c. 123 e segg.) e intermedii
di commedia t cavati dalla novella di Psiche e Amore » (sec. xvi: c.
30 sg.). A c. 135 è un foglio in membr. contenente, di mano del sec.
XV, un Hymntis in laude m Beatae Virginis Mariae: Diva regnatrix genero-
sa coeli.
Cart., in 8, sec. XVII-XVIII, ff. 189. Leg. in cartone, ma disordinatamente, in modo
che lo stesso dramma è smembrato in più parti, nel cod. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 647.
Raccolta di poesie d'occasione o burlesche del sec. XVII, quasi tutte adesp.
e trascritte dal Magliabechi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 192. Leg. in cart. — Provenienza Magliabechi.
CI. VII, num. 648.
Ottave adesp. e anepigrafe: « Spirto gentil, che alberghi in sì bel nido *
(fol. 1-14). — Capitolo quatern. di Francesco Redi al March. P. F. Vitelli,
e risposta di questo, c che fa riscrivere al sig. Clemente suo figliolo dal
sig. Antonio Radda » (fol. 15-18): 1. Lo star di mezz* inverno intorno al
fuoco; 2. A che gioco giochiam, messer Clemente.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 649.
Raccola di poesie, la più parte frammentarie. Se ne dà una tavola riassuntiva.
Fol. 1 - 1 6 ; 19-33. Canzoni, ottave e capitoli ternani del sec. XVII, adesp.
e i più acefali.
Fol. 17-18; 34. Frammenti di drammi spirituali, pur del sec. XVII.
Fol. 35-40. Frammento di satire del Soldani.
Fol. 41. Son. di O. R.\ Altri mirando un lascivetto viso.
Fol. 41-52. Altri frammenti di canz. e ternarii adesp. e anepigr. del sec.
XVII.
Fol. 53-56. Frammento di drammi in versi : « Ros. Domattina, Signor,
son di partenza.
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Fol. 58-93. Commedia in prosa senza titolo, mutila in fine: Com. « Oratio
e Trappola: Chi vive amante, e che ha in sorte d' esser ».
Fol. 94-5. Canzonetta, Bella donna die piange: Dal mar dei suoi dolori.
Fol. 96. Ottave (3) burlesche: « Per quelle che il calor cotanto offende.
Fol. 99- 1 1 9. Canzoni d' occasione, dedicate a membri della casa Medici.
In lode della casa di Toscana: Nella valle flegrea.
Al Seren. Giancarlo di Toscana, generaliss. di S. M. Cattolica: D' altre
vele il mio regno.
Al Princ. Mattia, mentre era alla guerra di Germania l' anno 16 32 : Della
gloria la Reggia.
Al Princ. Leopoldo: Macchina, che mal posa.
Allo stesso, in lode della libertà: O della rota instabile e leggiera.
Allo stesso, mentr' era al governo della città di Siena : Deh, perchè mai
dall' Èrebo profondo.
Bella donna che piange: Dal mar dei suoi dolori. [Cfr. fol. 94-5].
A Leopoldo, esortandolo allo studio della Poesia, Son. : Negli orti di pia-
cer T alme inquiete.
Bella Zoppa, Son.: Cadde forse quest'Angelo immortale.
A Leopoldo, Son. : Tacita ornai, la mia diletta Clio.
Allo stesso, per il capo d'anno, Son.: L'anno more e rinasce un sol mo-
mento.
Canz. anep. : Là dove irato 1' oceano infido.
Per il principe Leopoldo, canz. : Dalla rocca d' oriente.
La libertà, e la ricchezza nutrici degli ingegni, al Princ. Leopoldo : Il •
famoso destriero.
Natale del medesimo Principe : Già dal rosato, letto d' Oriente.
Esortazione alla pace [mutila in fine] : Già su 1' algose arene.
Fol. 1 20-1 21.' Epigrammi funebri 1^.
Fol. 122. Son. adesp. : Ahi viene il Borgia et si parte il Girone [precede
V anno: 1619 - 1620].
« Poesia frane. Le tout de la Cour: Le roi simple donne tout.
Fol. 123. Madrigale: // cavaliere dell' amoroso e giusto sdegno: Preso da
sdegno del crudel sembiante.
Fol. 124-125. Polizze di Befana.
Fol. 128-129. Risposta dell' oracolo cortigiano alti Signori Carditiali nella sedia
vacante di Paulo quinto: Paulo, e' non confida nè in Piero, nè in
Paulo.
Fol. 132-3. Frammento di poema in terzine, sul moto, ma d' intonazione
burlesca: Com. « Che, perchè violenza i corpi guasti ».
136
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fol. 134-144. Altri frammenti e minute di poesie, e proverbi tratti da poeti,
di mano di Mons. Della Sommaja.
Cart., in 4, sec. XVII, ff, 145. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
Miscellanea di rime dei sec. xvi e XVII, di così varia e frammentaria
contenenza, che non se ne può dare se non una notizia sommaria, indi-
cando solo i componimenti integri per qualche ragione notevoli, o del
sec. xvi.
Fol. 12. Son. pel Brunelleschi : Raro, degno e gentil, gran Brunellesco.
Fol. 42-44. Sonn. (4) in morte della Signora Ceoli.
Fol. 45-58. Poemetto adesp. in ottave: Non prima alzasti il tuo altiero
Fol. 59. M. B. ad Benedicami Varchium: Si Romena tuus, si Maius te op-
time Varchi.
Ad Maium Bazantium, B. V.\ Quas mihi das Mai, tamquam tua mu-
nera laudes.
•Fol. 70-91. Componim. pastorale, lat. acef. : « Murus et ascendit victrix
ad proemia Pallas » | « Ludibus a nostris vulgus seclude malignum » .
Fol. 92-99. Frammento del Poema intitolato Venezia trionfante. Ottave: li
Turco freme, et Innocenzo, viste.
Fol. 110-113. Son. adesp.: 1. All'invidia. Fero mostro cui son tempeste
e scogli.
2. Alla fortuna. O dei Boreo più lieve e dell' Egeo.
3. Al Sereniss. Granduca di Toscana. Già non poss' io pianta infelice
in rive.
4. Alla Granduchessa di Ferrara. Tante del mio patrio ricetto e tante.
5. Alla medesima. Deh, quel vivo splendor dell' alme rare.
6. All' innocenza. O del giusto e del ver amica, tanto.
7. Ad un amico Se allor non calse a te stringere il freno.
8. Risposta ad uno che gli demandava qualche sua opera. Qui dove in me
Fol. 1 15-122. Poemetto adesp. in ottave: Ninfa gentil, ma tu Ninfa non sei.
Fol. 154-155. Canz. adesp.: In quel momento altissimo e prestante.
Fol. 158-17 1. Altri sonetti, dello stesso autore di quelli a ce. 110-113, dei
quali alcuni sono ripetuti.
Fol. 182-191. Una canzone acefala, e ottave del sig. r Benedetto Rigogli.
Fol. 1 91-192. Capitolo contro le Toghe, del Sig. r Galileo Galilei.
Fol. 193-198. Capitolo del Sig. r Niccolo Cini canonico fiorentino, in bia-
simo dello scrivere, ai sigg. Ricasoli e V. Capponi.
CI. VII, num. 650.
sguardo.
vien men 1' arte e V ingegno.
FIRENZE 137
Fol. 198-205. Capitoli di Marco Lamberti a Urbano Vili; del' sig. Balsimelli
romano, del Sig. r Ruberti, di Ant.° Abati.
Fol. 212-225. Poemetto in ottave: L'Arno, che di compagni altero stuolo.
Fol. 253-258. Frammento di Tragedia su Giocasta: O sol che corri per
la via del Cielo | Alla casa reale essendo sparso.
Fol. 260 sg. Seguono altri frammenti, poesie e drammi (fol. 274-5) adesp.
e anepigrafi, anche del sec. XVI, non facilmente identificabili.
Cart., in 8, sec. XVI-XVII, ff. 312. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, nura. 651.
« Canzone nella morte del ser. mo sig. Cosmo de Medici primo Gran Duca di
Toscana mio signore, di Cosimo d* Aldana. Piena d' un gran dolor 1' alma
natura» (fol. i-ò). — Sonetto del med. : « Quel gran Cosmo immortai
d' etterna gloria» (fol. 6). — Stanze anep. di Alessandro Allegri: «Ecco
tu m' hai per modo trassiriato » (fol. 9). — Sonetto di Bartolomeo Allegri,
5 febbraio 1670; al conte Bernardo Pecori in occasion delle sue nozze
con Caterina Strozzi: «Della Brettagna ammiro la nobiltà» (fol. 11). —
Canzone di Giuseppe Ansidei: « S' accennano i danni che dalle due arma-
te nemiche soffre la Lombardia e fassi augurio particolare di pace alla
Regia d'Italia. Già de V Insubria algente» (fol. 12). — «Il porto di
Ripetta . . . oggi nobilitato con somma magnificenza dalla Santità di N.
S. Clemente undecimo. Sonetto. Qui, dove sorse eccelso, ahi più non scer-
no». E* di Paolo Antonio Appiani gesuita (fol. 15). — Sonetto del med. per lo
stesso argomento: «Mirò del porto altier l'opra novella» (fol. 16). —
Sonetto del med. alla memoria di Antonio Magliabechi : « L' Accolti, o-
nor del secolo, che visse» (fol. 17). — «Il Nerone dell' Appolloni. Sovra
un'eccelsa torre» (fol. 18). — «Al Lasca, in risposta [sonetto]. Perchè
io d' Alga tenessi ingrata e vile ». In fine: La s. ra Tullia d* Aragona (fol.
20 ). — Capitolo di Bartolomeo Archi sul conte G. B. Felici, medico : « Io
presi l'altro ieri in furia e in fretta» (fol. 21). — Sonetto di Francesco
Arisi « donandosi dalla città di Cremona all' A. S. del Granduca di To-
scana una reliquia di S. Uomobuono. Patria del tuo buon padre, or c' hai
concesso» (fol. 25). — «Canzone di Mons. Assolino. Langue del mio
languire » (fol. 27). — Satira contro l'Invidia del med.: «Cercato ho
spesso o mio sincero amico » ( fol. 31 ). — Quaternari del med. al mar-
chese Sforza Pallavicino: « Nel suo mistico sen natura asconde » (fol. 39).
— « L' A. B. C. di Pietro Areliìio. A. All'ombra delle chiappe » (fol. 44).
Cart., in 4, see. XVI e seg., ff. 45 scritti. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 652.
Raccolte di rime di Alessandro Adimari, Lodovico Ad/mari, dott. Adriani, Luigi
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138 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Alamanni, Luca Albizzi, M. Alessandrini, Alessandro Allegri, G. B. Amaltco,
F. Anastasio, Paolo Antonio Appiani, abate Arcioni, Francesco Arisi f Benedetto
Arrighi. Alcune autografe.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 73. Lcg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 653.
Carmi (parecchi maccaronici) di fra Filippo Acciaioli, Ferdinando Anloniani. A
Arialdi monaco vallombrosano, A Aureli monaco, Aug. M. Arpe.
Cart.. in 4, sec. XVII ex., ff. 22 scritti. Leg. in cart. — Proveniente : Marmi.
CI. VII, num. 654.
Carmi di Filippo Anastasio, Federico, Brechsfcld, Arturo Jonston, F.\ Macedi. P.
Marc /tini, L. A. Muratori, Enrico Newton, A Papebroch, Carlo du Peritz,
Tommaso Rogcri, Bern. Ramazzini, Alessandro Rintiecini, O. Siegmann, C.
Strozzi, Prospero Tazi, Augusto Tinaeci, Emilio Vezzosi, Giona Urbenni, Gio-
suè Zamboni.
Cart., in 8, sec. XVII e seg., ff. 40. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 655.
é Carmi di Nicolò Bardi, Lorenzo Bellini, del De Benedictis, Giov. Bartolomeo Bimbac-
ci, Lorenzo Bitossi, Lelio Botisi, Angelo Brizi, del canonico Bianchi di Caste-
fiorentino.
Cart., sec. XVII ex., in fol., ff. 34. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 656.
Rime di A Bardi, del p. Bartoletti, Carlo Antonio Bedori, A. Biondi, Alfonso
Boccone, Michele Brugueres, Nicolò Buti.
Cart., in 8, sec. XVII e seg., ff. 29. Lcg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 657.
Rime di Nicolò Bartolini, Michele Benotti, Carlo Bcntivogli, Francesco Bemi, S.
Berti, Giuseppe Bianchini, Bianchirlo Bianchini, ab. Bona, Giav. Francesco Bono-
mi, Filippo Bordoni, Giov. Borem, B. Bondi, Jacopo del Borgo.
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 47. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 658.
Rime di Giov. Canale, M. A. Cancellotti, Rafìaele Carlini, Sante Casini, G. B.
Cini, Giov. della Casa, Stefano de Castro, G. B. Cecchi, V. Chimenielli, G. A.
Cicognini, Cieco d f Adria, Nicolò Cini, Giov. Carlo Coppola, Antonio Crocetta
Antonio Cutrona, Alessandro Capellani.
Cart., in fol., sec. XVII ex. e seg., ff. 55. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
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FIRENZE 139
CI. VII, num. 659.
Rime di Paolo Fr. Carli, Raffaele Carlini, Annibal Caro, Sante Casini, Benvenuto Cel-
imi, Giov. Maria Cenni, Gabriele Chiabrera, G. A. Cicognini, Giov. Cinelli, F. Cop-
petta, G. M. Crescimbeni. — A fol. 9 e segg. son copiati alcuni canti carnascia-
leschi <t da un manoscritto del 400 » (Di Lorenzo de* Medici: E' non e' é
niun più bel giuoco — Siam galanti di Valenza — Giovani siam maestri
molto bnoni — In mezo una valle è un boschetto — Donne et fanciulle
i' mi fo coscienza).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 72. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, mira. 660.
Carmi di G. B. Canossa, G. M. Cardini, G. M. Casini, Michele Castelli, B. Cef-
fini, G. M. Caini, Tommaso Ceva, E, M. de Ciriacis, Tommaso Cornacchini.
Cart., in fol., sec. XVI e seg., ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 661.
Rime di Lodovico Domenichi, del Feroci, di Antonio Fineschi, p. Luca da Firenze
monaco cassinese, P. A. Forzoni, Lorenzo Franceschi, — A fol. 2 è un so-
netto caudato « Per Luigi Pulci. La quaresima. 1484 » (sec. XV). Il so-
netto del Domenichi (fol. 3) è del sec. XVI (Quel che già fé su Y africana
arena).
Cart., in 8, sec. XVII da fot. 4 in poi: ff. 26 Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 662.
Rime di Rigino Danielli, Giulio Dati, Alfonso Donnoli, Ausiglio Esdra da Fano.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 663.
Carmi ed epigrafi di Ippolito Fontanelli, Andrea Fontani, Marco Giannerini, Ste-
fano Gradi, Giov. Angelo Guidarelli, Micìiele Ermini, Fabrizio Laderchi, t P.
Mandosio, Fulvio Manni, Benedetto Mariotti, Giov. Frane. Martini, Belisario
Morganti, Alessandro Mori, Giov. Ignazio Murgues, Giovanni Myhkr.
Cart., in fol,. sec. XVII, ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 664.
Rime di Marcantoyiio Farina, P. Feliciani, frate Francesco da Firenze, Giusto Fon-
lanini, Pier Andrea Forzoni, Lorenzo Franceschi, Giov. Frane. Geri, Alessandro
Ghivizzani, Jacopo Giacomini, Luca Giamberti, Marco Giannerini, cav. Ginori,
Leonardo Giraldi, Raffaele Gualterotti, F. M. Guarisci, G. B. Guerrieri.
Cari., in fol., sec. XVII e seg., ff. 77. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 665.
Rime di Odoardo Gabburri, Francesco Geri, Alessandro Ghivizzani, R. Giambelli,
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1 40 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Luca Giamberh, Basilio Giannelli, Girolamo Gigli, cav. Ginori, Pietro Alessandro
Ginori, Leon. Gir aldi. P. A. Giunti, Giuseppe Giusto Guuccimanni, Raffaele
Guallerotti, F. M. Guarisci.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 74. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. Vii, num. 666.
Rime di Val. Inghirami, dell'accademico Insaccato, di Antonio Lanci, Z. Latini,
Francesco De Lemme, C. limoni, Gir. Leopardi, B. Lomi, Giov. Paolo Lucardesi.
Cart.,' in 8, sec. XVII, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII. num. 667, .
Rime di Carlo A f aria Maggi, Antonio Mal atesti, Lelio Mancini, P. Mandosio, A-
lessandro Marchetti, G. B. Mariani, Fr. Mariotti, Alessandro Marrucelli, Iacopo
Mazzoni, cardinal Leopoldo de' Medici, Domenico Me II ini, G. M. Meloneelli,
del Melosio, Antonio Minelli, Giov. Andrea Moneglia, Antonio Morosini, M. An-
tonio Mozzi.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 52. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 668.
Rime di Michele Maggi, Virginio Magi, Troilo Mancini, Vincenzo Maria Mare-
scalchi, Curzio da Marignolle, Maria Maddalena Marmi, Luca Martini, Petro-
nilla Paolini Massimi, Federico Meccoli, del Melosio, del Molza, Pier Francesco
Mormorai, Lodovico Antonio Muratori.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 49. Leg. in cart. — Provenienza : Marmi.
CI. VII, num. 669.
Rime di Filippo Maria Neri, cardinale Be?iedelto Pamfili, Giuseppe Panci, Giovan-
ni Pasquini, G. B. Pastorini, Antonio de 1 Pazzi, C. Pecori, Orazio Persiani, Ra-
nieri Pettinini, Giuseppe Piselli, del Pistoia, Filizio Pizzichi, Angelo Poggesi, Ja-
copo Popoleschi, Gandolfo Porrino, Lucrezia della Rena, Andrea Pusterla, Miche-
le Maggi.
Cart. in 8, sec. XVII ; del sec. XVI sono le Stanze del Porrino sopra la cantina (fol.
67), ff. 75. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 670.
Rime di Ippolito Neri, Giovanbattista Neri, Giuseppe del Papa, Ciro di Pers, O-
razio Persiani, Orlando Pescelii, Ranieri Pettinini, Bastiano Porcelloni, Andrea
Puccinclli.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 29. Leg. in cart. — Provenienza Marmi.
CI. VII, num. 671.
Carmi di D. A. Paioli, Giov. Pietro Pandolftni, P. Pappagalli, Alessandro Pappi,
del Poderetti, A. Putodi, del Regiomontani, A. M. Salvini, card, di S. Antonio,
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FIRENZE 141
card. Siegmann, Aug. Tinacci, P. A. Trì?icheri, Lorenzo Vanni, padre Salvatore
monaco vallombrosano.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 37, Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 672.
Rime di G. B. Ravignani, Benedetto Rigogoli, Sante Rinaldi, Filippo da Ripa, B.
Ramazzi?ii, Gir. Maria Rondine, Giov. Andrea Rovetti, Filippo, Jacopo e Vin-
cenzo Salviati, Anton Maria Salvini, del Sar acini, de Lo Sfortunato, Carlo An-
drea Siniòaldi, Carlo Sommai, Cosimo Spada, Simone Speziali, Celio Pelope Spi-
ga, can. Squarci, Carlo Stendardi, Matteo Strozzi.
Cart., in fol., sen. XVII, ff. 78. Leg. in cart. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 673.
« Lezzioni accademiche sopra V Iliade d' Omero di Paolo Stecchini, al ser. m0
Prencipe Leopoldo di Toscana. Mentre il sommo Poeta Omero da mag-
giori ingegni » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 26 col taglio dorato. Leg. in membrana con impressioni in
oro. — Provenienza: Marmi.
CI. VII, num. 674.
« La Sfinge, enimmi di Antonio Malalesti; 1637 *• Autogr.
Cart., in 8, ff. 229. Leg. in cart. — Provenienza: Magliabechi.
CI. VII, num. 675.
Poesie di Luigi Alamanni, adesp. Com. col sonetto: « Amor mi scorge et
con lui Cynthia et Flora ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 89 scritti col taglio dorato. Leg. in pelle nera con inquadratura
in oro. — Provenienza: Gaddi, 745.
CI. VII, num. 676.
« Psalmi, satyre, sonetti, barzelette, mandrigale et stanze composte da Luigi
Alamanni cittadino fiorentino ». Precede la lettera a Bernardo Altoviti,
1526. Com. col « Salmo primo. Signor del ciel cui nulla ascoso giace »
(fol. 1-10). Seguono le dodici satire (fol. 10 e sgg.), ventiquattro sonetti
(fol. 50 e sgg.), e le stanze (fol. 63 e sgg.). A fol. 77: « Finiscono li sal-
mi, satyre, sonetti, barzelette, mandrigali et stanze composte da Luigi A-
lamanni et copiate per me Giovan Maria di Lionardo di Benedetto Stroz-
zi in Avignone nello anno MDXXVIII ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 77. Leg. in membrana. — Provenienza : Gaddi, 846.
CI. VII, num. 678.
Gi gan tea, . poemetto di Girolamo Arnelonghi, dedic. al Duca Cosimo e con una
lettera (Firenze, 15 aprile 1547) « Al famoso et etrusco de' Pazzi » fir-
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142 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
mata — Il Forabosco — : com. « Io son certo, mag. co et sempre ghiribiz-
zosissimo Etruscho che questi annotomisti dei quinci e quindi, che fanno
in pasticci il Petrarca, in intingolo Dante et in frigassea il Boccaccio,
diranno alla bella prima o che io sia entrato nel Gigante o che io abbia
dato nel pazzo di dovero, havendo perso il tempo, se perdere tempo si
può dire, in comporre questa mia Gigantea » ecc. Il poemetto comincia :
« Non venga Euterpe, Calliope o Clio » (fol. 1-37). Precede la nota dei
« Nomi gigantei » . — Canzone adesp. : « Tratto dal negro fianco » (fol.
39-41). Precedono queste iniziali: S. L. M. D. A. S. — « Capitolo del
la villa. Hora mai, monsignor, eh' io mi ritrovo » (fol. 43-56).
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 56. Lcg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 956.
CI. VII, num. 679.
« Incominca (sic) e' libro del Geta e del Birria. Caro signiore per chui la vi-
ta mia | a-llei mi racchomando et tutto dono ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 31, coi a!ue fogli di guardia membranacei. Leg. in assi cop. di
pelle rossa con tracce di borchie e di fermagli. — Provenienza: Gaddi, 609.
CI. VII, num. 680.
Troilo e Griseida, poema romanzesco. Com. acefalo con questa stanza : « Per-
ché volendo per la tuo partita Più greve a me che morte e più noiosa
Scrivar qual fusse la dolente vita Di Troilo da poi che V amorosa Grisei-
da di Chalchas se ne fu ita E come in prima gli fusse gratiosa A te con-
vieniti per gratia venire ST vo' potere la mie impresa finire ». Fin.:
« Che per rea donna alfine non siate morti » (fol. 117). — Seguono otto
stanze, che com.: « Sogliono i lieti tempi esser cagione ». In fine (fol.
119), « Finis. Finito il libro di Pietro di ser Francescho Macabruni nel
M° CCCC LXXII, a di primo di maggio. Amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 119. Nel verso del fol. 120 e nel primo di guardia sono nomi
di possessori del codice e uno strambotto che com. : « Come può quello che in af-
fanno è posto ». Recente legatura in mezza membrana. — Provenienza: Gaddi, 634.
CI. VII, num. 682.
Poema cavalleresco adesp., anep. e acefalo (ma « Aspramonte » ): « Agolante
disciese d'un troiano E molti altri della fé* di Machone » ecc. Dei due primi
cantari rimangono le tre ultime stanze. — Nel verso del fol. 144 sono tre
stanze che com. : » I' son quel forte e buon danese Ugieri — Io sono
Damecche figliuolo del Soldano — Rinaldo sono da castello Monte Al-
bano ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 144. Legatura recente in mezza membrana — Provenienza:
Gaddi, 682.
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FIRENZE 1 43
CI. VII, num. 683.
Francesco da Barberino, Documenti cT amore, adesp. e anep. : « Somma virtù
del nostro sire amore Lo mio intelletto novamente acciese Che di cia-
schun paese Chiamasse y servy a la sua magior roccha | Perché ben saccy
che donna è chostey ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 121. Recente legatura in mezza membrana. — Provenienza :
Gaddi, 740.
CI. VII, num. 684.
Canzoniere adesp. e anep. [ma di I^orenzo de* Medici]. Com. col sonetto:
« Tanto crudele fu la prima feruta » . Fin. colla laude : « Poi eh' io gustai
Jesù la tua dolceza ». Da fol. 1 a 7 è la tavola alfabetica de' capoversi.
Mernbr., in 8, sec. XV, ff. 211 recentemente numerati e col taglio dorato: l'antica nume-
razione in numeri romani giunge al num* 225, perchè non tien conto dei primi fogli
della tavola. Tra le attuali carte 202 e 203 sono stati recisi dei quinterni, come dimo-
stra anche la numerazione dei componimenti che salta da excm a ccxvji. Di quelli
mancanti si possono derivare i capoversi della tavola iniziale. Il primo sonetto è in-
quadrato in una bella miniatura ; nel margine inferiore è uno stemma d' azzurro e d'oro
con due leoni d' oro e d' azzurro in corsa. Antica legatura in assi cop. di pelle im-
pressa con tracce di fermagli. — Provenienza: Gaddi, 667.
CI. VII, num. 685.
Poemetto adesp. e anep. [ma « La Passione di Cristo » attribuita a Nicu
di Mino Cicerchia]-. « O increata maiestà de Dio O infinita ed eterna po-
tenza I E gV infiniti beni di vita eterna. Amen. D^o gratias. Amen » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 36. Leg; in assi cop. di pelle nera con tracce di fermagli. — Pro-
venienza: Gaddi, 755.
CI. VII, num. 686.
« A laide e grolia de Y onipotente Iddio e della su' madre. Chantisi cho-
me: Al monte santo Giexù aparia. Alcando gli ochi vidi Maria bella ».
E seguono altre laude : « Chi nonn a V amor d* Iddio — O speranca dei
mio quore — Chi '1 paradixo vuole — Oramai sono in età — Alma
fuggi chi mal fa — Madre del redentore vergine pura — Verbum charo
fattum est — Giexù Giexù Giexù (fol. 1-4). — Orazione : « Chonciedimi
Iddio miserichordioso » (fol. 5). — Laude (fol. 6 e sgg.) :
Anima meschinella
Tu sse' la vergine madre
Anima de torna a me
O Giesù dolce o infinito amore
I' ti vorei trovare Giesù amore
Chrocifisso a chapo chino
Io sono il doccie Iddio, anima ingrata
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144
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
O bonignio singniore
Venite tutti al fonte di Giesù
Destati peccatore
Ghuidami tu ghuidami tu
O anima accicchata
Anima benedetta
Staba mater dolorosa
O vaghe di Giesù o verginelle
Vergine tu mi fai
Jesù sommo chonforto
Chrocifissum in charne laldemus
Quai ò si duro chuore
Piango il tenpo perduto
Ch' T rrT ero adormentato
Rallcghrati Fiorenza
Chi '1 paradiso vuole
Pccchatori, Maria, no* siano
In cielo si fa ghran festa
O pechatore moverati tu mai
S* i* t' ò fallito, Giesù, e' mi dispiacie
Ghrandc alleghre^a ne porta la giente ( Cantisi come « Maggio va-
lente », e ripigli ongni volta ei verso).
Quando ti sghuardo in chrocie, singior mio
Moltti sono da Giesù nel ciel chiamati
O chorpo sachro del nostro Singniore
O lasso a me tapino isventurato
Avendo tutti il chor picn di letizia
O san Bastiano beato
San Simone e Taddeo
Non fu mai la più bella pclleghrina
« Operetta per ciaschuno e masime per le fanciulle in chasa. La prima
chosa, si digiuna; la seconda si veghia; la ten;a si è orare * ecc. (fol. 27
e sgg.). Son norme di cristiana vita, orazioni, pratiche di religione, ecc.
A fol. 46 é la lauda « O chorpo sachro del nostro singniore »>: a fol. 47,
T altra : « Stando un pocho alla porta fu giunto » .
Farsa « Seconda » adesp. Prologo : « Berti no et Bernardo. Bernardo. Che vo
gliam noi far hoggi, Bernardo mio dilecto * ecc. A fol. 13 com. Te Atto
Ca t., in 8, sec. XV, flf 56. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 913.
CI. VII, num. 687.
FIRENZE 145
primo. Clitico vecchio; Volupio et Salutato sua figluoli. Scena prima. CU. Do-
veresti, Volupio, hormai havere inteso che t' ho tante volte replicato il
voler mio » ecc. Va innanzi una prefaz. su V intenzione dell' autore di
« questa farsa Seconda » ; tra un atto e V altro sono degli Intermedi. In
principio è notato che fu « recitata dalli giovanetti della fraternità del-
Tarcangello Rafaello nel refettorio de' frati di san Francesco Tanno 1574 ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 50. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 908. — Anche sulla
prima coperta è scrìtto: Farsa seconda.
CI. VII, num. 688.
Comparationes, similitudines, phrases etc. ex operibus Virgilii excerptae.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 123 numerati, e molti altri non num. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Gaddi, 1096.
CI. VII, num. 689.
Aristotelis | liber de Poetica; | ab Antonio Riccobono | cive Rhodigino et
patavino | latine conversa. Venetiis, apud Felicem Valgrisium, 1584. E-
semplare di questa edizione con note e tavole sinottiche mss. ne* margi-
ni e in fogli intercalati nel testo.
In 4, sec. XVI ex. Leg. in membrana. — Provenienza ignota.
CI. VII, num. 690.
Laude di Feo Belcari (fol. 1-94). Nei primi tre ff. non num. è la « Tabula de*
cantici di Pheo Belcari » per argomenti. Gioverà dare la tavola dei ca-
poversi :
1. Da che tu m' ài Dio el cor ferito
La sopra detta laude si canta come : Madre che festi colui che ti fece, et poi com' e rispecti.
2. Tanta pietà mi tira et tanto amore
La sopradetta laude si canta come; Sì fortemente son tracto d' amore.
3. Laudate Dio
Cantasi come : Ben venga maggio.
4. S* io pensassi a* piacer del paradiso
La soprascrìtta laude si canta come : Rose gigli et viole escon del viso.
5. Fanciulla bella et gentil
Cantasi come : Biancha et gentil fanciulla Pensa ben al tuo dormir.
Et come: Chi vedesse el Carmignola Chavalchar per lo Brescian.
6. Mio ben, mi amor, mia gioia et mio desio
Cantasi come : Mon bien mo amor.
7. Anima stolta quanto se' lontana
Cantasi la soprascripta laude come : Anima dolce quanto se' lontana, et com' e rispecti.
8. Amanti del signore
La sopradecta laude si canta come : Chi arà mai pietate.
Et come: O rosa mia gentile. Senca stance.
9. I* son 1' angel buon di Dio
La sopradecta laude si canta come: Ben venne dal celo el nome.
Et come: Purità Dio ti mantengna.
Et come : Galantina amorosina.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, XIII io
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
10. Jesù che 'l mio cor fai
La sopradecta laude si canta come: Angela che mi fai.
1 1 . Madre di Dio nostro signor
La sopradecta laude si canta come: Perla mia cara.
Et come : Guerriera mia.
12. Chi si veste di me, carità pura
La sopradecta laude si canta come : Ben lo sa Dio eh' i* son vergine et pura.
Et come : Sì fortemente son tratto d* amore.
13. Jesù mio dolce Dio
La sopradecta laude si canta come : Poi eh* V aggio perduta La dulce mia faticha.
14. Ben venga Jesù V amor mio
La sopradetta laude si canta come: Bien vegniant matres reductee.
Et come: Pover prcson.
15. Andiamo ad Jesù Christo
La sopradecta laude si canta come : Levami un bel mattino Alla stella Diana.
16. Quando ti parti, Jesù, vita mia
La sopradecta laude si canta come : Giuroti, donna, per la fede mia.
17. Jesù sommo dilecto et vero lume
La sopradecta laude si canta come : Leggiadra damigella.
Et come : Molto m' annoia dello mio messere.
18. Jesù fammi morire
La sopradecta laude si canta come: Vaga bella et gentile.
19. Cantar vo' del dolc' amor
La sopradecta laude si canta come : Chi vedesse '1 Carmignola.
20. Chi non cerca Jesù con mente pia
La sopradecta laude si canta come: Chi guasta l* altrui cose fa villania.
21. Se vuo' gustar el dulce amor Jesù
La sopradecta laude si canta come : Madre che festi colui che ti fece.
Et come: Se vo' sape' matre.
Et come : Donna gentil et bella come V oro.
22. I' sento '1 bon Jesù dentro nel core
I-a sopradecta laude si canta come : V veggio ben eh' amor m' è traditore.
2 3« Aggio visto el ceco mondo
La sopradecta laude si canta come : Aggio visto V appamondo.
Et come: Purità Dio ti mantengna.
24. Se pensassi P errore
La sopradecta laude si canta come*: Se non ti guardi amore.
Et come: Insegnatemi Jesù Christo.
25. Se tu donassi il core
I^a sopradecta laude si canta come : Se non ti guardi amore.
Et come : Insegnatemi Jesù Christo.
26. Dolce Maria, ascolta ci mio lamento
Cantasi come : Leggiadra diva, e* mi convien partire.
Et come: Leggiadra damigella.
27. Merce ti chiamo vergine Maria
La sopradecta laude si canta come: Merzè ti chiamo dolce anima mia.
28. Dolce preghiera mia
La sopradecta laude si canta come: O canconecta mia.
29. Giù per la mala via
Cantasi come : Giù per la villa lunga La bella se ne va.
30. Destati anima mia, più non dormire
Cantasi come : O crocifisso che nel cel dimori.
31. Io sono el dolce Dio, anima ingrata
32. Jesù figliuol di Dio, dolce mio padre
33. O Jesù Christo mio signore Dio
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FIRENZE
147
Le sopradecte stanze si cantano come le stance della Passione et come Lamento di Je-
remia propheta.
34. La croce tua Jesù mi fa stupire
Cantasi come : Leggiadra diva, e' mi convien partire.
35. Anima mia, contempla ei mio patire
La sopradecta laude si canta come : Morte o mercè gentil aquila altera.
36. Christo Jesù tu se* la mia speranca
La sopradecta laude si canta come : Sempre nel core arò ferma speranza.
37. Ave del bon Jesù croce dilecta
38. Onnipotente padre eterna altecca
Le sopradecte laude o stanne si cantano come Lamento di Jeremia propheta et come le
stance della passione.
39. Temete Dio che è giusto signore
La sopradecta laude si canta come : Madre che festi colui che ti fece.
40. Venga ciaschun devoto et humil core
La sopradecta laude si canta come: Si fortemente son tracto d' amore.
Et come : O lasso amme tapino isventurato.
41. O Jesù sommo bene
Cantasi come : O partita crudele.
42. Poi che '1 tuo cor, Maria, è gratioso
Cantasi come : Puis que je vis le regar gracieus.
43. V son r archangel Raphael di Dio
La sopradetta laude si canta come : O Jesù dolce o infinito amore.
Et come : O crudel donna eh' ài lassato me.
44. Ave madre di Dio virgo Maria k
Cantasi come : Tardi il mio core arà quei che desia.
45. Maria madre di Dio prega per noi
Cantasi come : O crucifixo che nel ciei dimori.
46. Aprite lo 'ntellecto o dolce sore
Le sopradecte stance si cantano come le stance della Passione.
47. Jesù dolcecca mia
48. Ben finirò cantando la mia vita.
La sopradecta laude si canta come : Ben finirò questa misera vita.
49. Hora mai sono in età •
Cantasi come: Hora mai che fora so'.
50. Vienne, consolatore
La sopradecta lauda si canta come Evangeli in rima della Quaresima.
51. Alcate T occhio della vostra mente
52. O dolce padre Johanni Gualbcrti •
La sopradecta laude si canta come : Se libertà m' arivasse amore.
53. Abbi pietà beata Verdiana
Cantasi come : Se libertà m' arivasse amore.
54. Dammi il tu' amor Jesù benigno et pio
La sopradecta laude si canta come : Dammi la morte dolce signor mio.
54 (*) Se mai la tua virtù vince la guerra
La sopradecta lau 'e si canta come : Se mai lo vice re vien ista terra.
55. Anima mia ove la devotione
Cantasi come le stance della Passione.
56. Cantar vorrei Maria col cor giulio
La sopradecta laude si canta come: Hora gridare omè posso ben io.
57. Tu che puoi quel che tu vuoi
La sopradecta laude si canta come: Con desiderio vo cercando.
(*) La numerazione è cosi errata nel^codice: qui si conserva per non alterare i numeri delle laude
successive.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
58. Jesù che vedi la mia mente pura
La sopradecta laude si canti come : Ben lo sa Dio eh' i* son vergine et pura.
59. Genitrice di Dio
La sopradecta laude si canta come: Regina del cor mio.
60. Jesù che peregrino
La sopradecta laude si canta come : Insegnatemi Jesù Christo, Ch' io il vorrei trovare.
61. O insensata gente acerba et cruda
62. Giamai laudarti quanto degna se'
Cantasi come : J* amais tant que je vous revoie.
63. O peccator ingrato
La sopradecta laude si canta come: Non son più inamorato.
Et come : La pueril bcllecca.
Et come: Più bel viso che *1 sole.
64. E* servi tui Maria vengono ad te
La sopradecta laude si canta come: Le serviteur hault guerdonne.
Et come : Pour preson. '
65. Nessun piacer ó senca te Jesù
La sopradecta laude si canta come: Mon seul plesir ma douce joye.
Et come : Madre che festi.
66. Qualunque à freddo il core
La sopradecta laude si canta come: L* amore ad me venendo.
Et come : Dir pur così vorrei.
67. Offerite tre doni al dolce Dio
68. Figliuoli udite el dolce parlar mio
69. El corpo nostro dolci mi A fratelli
Le sopradecte stance si cantano come le stance d'Abramo et come Lamento di Jeremia
70. Vergine bella non mi abbandonare
Cantasi come : Gentil madonna non mi abandonare.
Et come: Madre che festi etc.
71. Egli è *1 tuo bon Jesù
Cantasi come : Il e[st] tut bonome.
72. Jesù mio salvatore
Cantasi come : Vie sach blider dach.
73. Omnipotente et sempiterno Dio
Cantasi come le stance della Passione.
74. Mort' è 1* anima mia
La sopradecta laude si canta come : Non so perchè si sia, Signor a questa volta.
75. Vanne mio cor al signor mio
Cantasi come : Vaten mon quer.
Et come : Pour preson.
76. Signor Jesù tu sia lo ben venuto
Cantasi come : Signor leon.
Et come : Pour preson.
77. Devoto mio, ascolta me
La sopradecta laude si canta come : Guerriera mia consentimi.
78. Christo ver huomo et Dio
Cantasi come : Da poi eh' io ti lassai.
Et come: Laudate el sommo Dio.
79. Vengoti ad visitare anima mia
Cantasi la sopradecta come: Vengoti a vedere, anima mia Et vengoti a vedere alla tua chasa.
80. O mente cecha o insensato core
La sopradecta laude si canta come : O Jesù dolce o infinito amore.
81. Che far potevo per la tua salute
La soprascrìpta laude si canta come : O Jesù dolce o infinito amore.
propheta.
FIRENZE
82. Ave del verbo eterno genitrice
83. Salve regina di misericordia
Le soprascripte si cantano come : I* veggio ben che '1 bon servir è vano.
84. Lauda di s. Nicolò di Bari. Avendo cuor tutti pien di letitia.
La soprascripta laude si canta come : So che è quel che dentro a me vampeggia.
85. Lauda di s. Sebastiano. Con ogni reverentia
La sopradecta laude si canta come: Piangete con Maria. Et come Evangeli della Quaresima.
86. O anima che '1 mondo vuo' fuggire
La sopradecta laude si canta come : Sì fortemente son tratto d' amore.
87. Ogniun con puro core
Cantasi come Evangeli di quaresima.
Et come : Piangete con Maria.
88. Udite matta paccia
La sopradecta paccia si canta come : Senno mi pare et cortesia.
89. Mosso da sancta paccia
Cantasi come : Senno mi pare et cortesia.
90. Facciam festa et giulleria
La soprascripta laude si canta come : Senno mi pare.
Et come : Verbum caro.
91. Quanto più penso, Dio
Cantasi come : Quanto più penso, amore, Alla tua nobiltà.
92. Chi serve a Dio con purità di core
Cantasi come : O crucifixo che nel cel dimori.
Et come : Vivo per te, madonna, in gran pensiero.
Et come : Dilecto non ispero d' aver mai.
Et come : O gloriosa vergine Maria. Et le stance come rispecti.
93. Non a lo cor gentile
Cantasi come : O rosa mia gentile.
Et come : O donna del mio core.
94. Madre vergine sposa amica et figlia
95. Adnuntiata pel divin consiglio
Queste due laude soprascripte si cantano come: Madre che festi. Et furono facte per
la Adnuntiata de* servi.
96. Mercè ti chiamo, vergine Maria
Cantasi come : Mercè ti chiamo dolce anima mia.
97. Qualunque sente dell' amor divino
Cantasi come : Madre che festi etc.
98. F rendo laude et gratie al sommo sire
99. O beato Giovanni Jesuato
Cantasi come : Nella bellecca del sommo splendore.
100. Dolce signor Jesù infinito bene
Cantasi come : Sì fortemente son tratto d' amore.
101. Quando ti desterai anima stolta
La sopradetta laude si canta come: Madre che festi colui che ti fece.
102. Anima mia, de torna a me
Cantasi come: Guerriera mia.
103. Crocifisso a capo chino
Cantasi come: Una donna d' amor fino.
104. Qual padre qual signor o qual maestro
Cantasi come la Passione et come le stance d' Abram.
105. Beata son et per nome villana
La sopradetta laude si canta come : Madre che festi.
106. Ascolta il parlar mio fìgliuol dilecto
La sopradecta laude si canta come: O crucifixo che nel cel dimori.
107. O dolce padre nostro Benedecto
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1 50 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
La sopradecta laude si canta come : O crucifixo che nel cel dimori.
108. Lauda di s. Bernardo. Cantiam con dolce canto et con buon core
Cantasi come : O crucifixo che nel cel dimori.
Et come : Chi serve a Dio con purità di core.
109. I' son la madre vergine Maria
no. Jesù mio padre, sposo et dolce sire
La sopradetta laude si canta come : Leggiadra diva e* mi convien partire.
Et come : Leggiadra damigella.
Feo Belcari: « Questa é la rapresentatione quando la nostra donna vergine
Maria fu adnuntiata dall' angelo Gabriello. Im prima uno angelo predice
quello che s' intende fare, così dicendo : Nel nome/ dell' immenso eterno
Dio » . Precede il sonetto di dedica a Piero di Cosimo de Medici : « Se no-
stri antichi agli dei falsi et vani » (fol. 95-105). — Feo Belcari: t Questa è la
rapresentatione d'Abram.... L' occhio si dice eh' è la prima porta ». Pre-
cede il sonetto a Giovanni di Cosimo de Medici : « Sì magni doni et tante
gratie semini » (fol. 105-119). — t Incomincia la rapresentatione ,quando
sancto Giovanni Baptista essendo fanciullo fu visitato nel diserto da Jesù
Christo.... Prendendo Dio la nostra carne humana » . Infine si dice che fu
« composta per Feo Belcari et mandata al magnifico huomo Giovanni di
Cosmo de Medici » (fol. 1 19-126). — e Incomincia la ripresentatione quan-
do sancto Pafnutio pregò Dio che gli rivelasse a quale huomo sancto
egli fusse simile sopra la terra.... Anime electe ad quel bene indicibile »
(fol. 1 26-1 31). — « Representatione dell'Ascensione, composta per Feo
Belcari.... Per quello eterno Dio che in celo ascese » (fol. 1 31-133). —
« Ripresentatione dello advenimento dello spirito sancto il dì della pen-
tecoste.... Con quanta magior fede et devotione » (fol. 133-135). — « De'
segni inan<;i al finale giudicio [ternari]. Prima che venga 1' ultimo giudi-
cio » (fol. 135-6). — < Queste sono alquante stanne composte per Feo Bei-
cari intermesse nella representatione del giudicio che fece mess. Antonio
araldo.... Vien qua vien qua dalla sinixtra mano » (fol. 136-143). — Lauda:
« Dell' amore di Jesù. Ben venga amore, ben venga amore » (fol. 1 43 e
sg.). Cantasi come « Ben venga magio, ben venga magio e '1 gonfalon
selvagio». — Sonetti (fol. 144 e sgg.).
1. Pìieo Belcari a Cosmo de Medici per conlemplaiione de* festaioli della
Ascensione. Padre della tua patria inclita et degna.
2. Risposta di Feo a qttella di Mariotto. Non regna al mondo cosa in-
dicatoria.
3. Feo Belcari a Fiero di Cosmo de' Medici. Le colonne de' servi et
la graticola.
4. Pheo Belcari a Piero di Cosmo. Duo spiriti gentil van sempre ad or^a.
5. Pheo Belcari a Giovanni di Cosmo de Medici. Sì magni doni et tan-
te gratie semini.
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FIRENZE
151
6. Pheo Belcari a Giovanni di Cosimo. Se tra nomi excelienti io bene
annovero.
7. Trachalo da Rimino a Giovanni di Cosmo de Medici. Poi che '1 be-
nigno cel per adornarte.
8. Risposta di Feo Belcari per contemplationc di Giovanni. Le toge et
T arme son le degne parte.
9. Pheo Belcari a Giovanni di Cosmo. Se vuoi campar dalla cruda
epidemia.
10. Pheo Belcari ad alquanti sua amici. Fratelli il senso et Belzebù
v' inganna.
11. Bancho di Bencivenni a Pheo Belcari. O excellente et divino intellecto.
12. Risposta di Pheo. Per quel eh' io abbia in molti libri lecto.
13. Lorenco di Tommaso /orticaio a Feo Belcari. Chiaro splendore et
di virtute '1 fonte.
14. Risposta di Feo. El puplico negotio, angi il gran monte.
15. Giovanni de' Filli a Feo Belcari. O divo ingegnio in cui natura et
arte.
16. Risposta di Feo. Lassato avevo Apollo et preso Marte.
17. Maestro Romolo a Feo Belcari. Solia Caliope trar d' Elichona.
18. Risposta di Feo. Sendo per me transita sexta et nona.
19. Prete Thomeo de Pauletti a Feo Belcari. La fama tua che tiene a-
perte V ale.
20. Risposta di Feo. Chi brama et cerca el regno supernale.
2 1 . Della virtii dell'Agnus Dei. L'Agnus Dei fece el quinto papa Urbano.
22. Del lamento della carità. V son la carità che son mandata.
23. Filippo Lapaccini a Feo Belcari. Spirito gentile, ingegnio ornato
et divo.
24. Risposta di Feo. L' eterno Dio fé' V uom sì magno et divo.
25. Francescho Bischeri a Feo Belcari. Supremo ingegnio elevato et sottile.
26. Risposta di Feo. Povero infermo et col capei senile.
27. Pheo Belcari alla illustre madonna Barbara marchisana di Mantua. O-
gni virtù et ogni don perfecto. — Datum Florentiae die xnn. a
aprelis 1468.
28 Alla stessa. La mia ignorantia o altro mio difecto. — Datum
Florentiae die XXVIII.* augusti 1468.
29. Del lamento della carità. I' son la carità che son mandata.
30. Feo Belcari a Laurentio de Medici. Nel tuo intellecto el bel Teren-
tio et Plauto.
3 1 . Nicholò Jesuato a Feo Belcari. S* io non sapessi o mio Belcaro Feo.
*52
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
32. Risposta di Feo. Publican sono et non son fariseo.
33. Nicholò Jesuato a Feo Belcari. Se veri sono o Feo tanti abiectivi.
34. Risposta di Feo. Gli acti di Christo furon purgativi.
35. Giovanni de Pilli a Pheo Belcari. Ingegnio experto ad solver du-
bij et passi.
36. Risposta di Feo. S' e pensier tuoi che son di bontà grassi.
Membranaceo, in 4, sec. XV, ff. 172 nura. col taglio dorato. Nel penultimo foglio di
guardia non num. leggesi : « Rendimi a Gio. di Pagolo Davanzati che 1* ebbe da
Feo. Rendimi a Jacopo di Feo Belcari ». Leg. in assi cop. di pelle impressa, con
tracce di fermagli. — Provenienza : Gaddi, 620.
« Rime volgari di Agostino Cesareo. Al molto illustre signor cavalier [Nicolò]
di Gaddi », 1570. Cominciano col sonetto «Tra più gravi martiri e fiero
ardore »; e fin. con una serie di stanze « a chi tiene di me la miglior
parte. Quanto ho più Y ale sparse nel pensiero » .
CI. VII, num. 692.
« Li sette salmi penitentiali di David in ottava rima tradotti nuovamente per
Agostino Cesareo. Se mai questi occhi miei pianto versaro ». Dedic. a Ni-
colò Gaddi, 1576.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 43. Leg. in seta rossa — Provenienza: Gaddi, 871,
« Sterrophilo, composto da F. Floriano a petizione di Giovambatista Martelli
fiorentino. Prologo: Amor parimente et paura con grave molestia con-
turbano la pace dello spirito mio » ecc. Precedono la « tavola delle cose
più notabili dell' opera » e la nota delle « Persone introdotte nella fa-
vola. — Sterrophilo inamorato. Agapito amico di Sterr. Epifillide amico
di Sterr. Archidinomo marito di Felenia. Olimpio marito di Crisia. Felenia
dama di Sterrofilo. Crisia dama di Epifillide. Eterocromia ruffiana ». —
Molte note dichiarative sono ne* margini.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 71. scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 886.
CI. VII, num. 691.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 58. Leg. in membrana — Provenienza : Gaddi, 869.
CI. VII, num. 693.
CI. VII, num. 694.
facobi Gaddii Carmina. Autogr.
Cart., in 4, ff. 187. Leg. in membrana — Provenienza: Gaddi, 454.
CI. VII, num. 696.
« Jacobi Gaddii patritii fiorentini carminum libri duo ». Autogr.
Cart., in 8, ff. 106 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Gaddi, 955.
FIRENZE 153
CI. VII, num. 697.
« Poeticus hortus ab Jacopo Gaddio propriis non alienis flosculis gemmatus » .
Autogr.
Cart., in 8, fF. 269. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 803.
CI. VII, num. 698.
Esemplare a stampa dei calmi di Jacopo Caddi, con rare giunte e correzioni
autogr.
In 8, leg. in membrana. — Provenienza : Gaddi.
CI. VII, num. 699.
« Annotationes ex Martiale et aliis Poetis epigrammaticis depromptae [a
Jacopo Gaddio} »: autogr.
Cart., in 16, ff. 25 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 1081.
CI. VII, num. 700.
« Gulielmi Galteri de rebus gestis Alexandri Magni x libri » . Ma il testo è
interrotto dopo 11 principio del lib. IV. — In principio è disegnata a pen-
na una figura relativa al contenuta, col verso : « Gesta ducis Macedonum
totum diffusa per orbem ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 35 scritti; il resto del voi. é in bianco. Leg. in pelle impres-
sa. — Provenienza: Gaddi, 758.
CI. VII, num. 701.
L' Acerba di Cecco d'Ascoli, adesp. e anep. : « [0]ltre non segue più la nostra
luce | Et questa vita è luce di miseria. Amen ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 107 scritti. Leg. in assi cop. di pelle , con tracce di borchie e
fermagli. — Provenienza: Gaddi, 763.
CI. VII, num. 702.
Giovanni Gherardi da Prato, Philomena. Ma qui adesp. e anep. (perchè nella
prima pagina, annerita da un reagente chimico, non si legge più il titolo
in rosso ed il prologo) : « Invocatio ad Musas. O Musa et tu Apollo al
novo canto, Pallas dolce, o pierida schera Aitate spirar sì ch'abbi vanto »
ecc. Il canto XII del lib. I fin. « Glorioso salia tutto infiamato. Explicit
primus liber editus per Johannem Gerardi ubi tfattatur de vij virtutibus >
(fol. 26). — Il lib. Il com. c Alza le vele al vento che si spira »; e fin.
« Tutti infiamati si seggion cantando » . Autogr., con parecchie correzioni.
Cart., in fol., sec. XV, ff. 40. Leg. in membrana. Nel recto del primo foglio è trascritto
il noto son. « O monti alpestri o cespugliosi mai », che fu attribuito al Petrarca ed
è forse di Giovanni Gherardi: cfr. Morpurgo, / mss. Riccord. I, p. 136. Già di Angelo
di Zanobi Gaddi. — Provenienza : Gaddi, 394.
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I 54 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 703.
Passato alla Laurenziarìa. — Bandini, Caial., Supplem. II, 169. -- Già Gaddi, £45.
CI. VII, num. 704.
Passato alla Laurenziana. — Bandini, Caia/., Supplem. II, 156. — Già Gaddi, 762.
CI. VII, num. 705.
Iacomo Serminocci, « Incomincia il libro di difinitioni e prima parole de V autore.
Cap. j. La mente mia non truova in se riposo Non sapendo pigliare alchun
partito Vedendo andare ogni cosa a retroso | Io mi trovai e lì mi posi a sta-
re Per lungo spatio e poi da tal diletto A la mie casa ebbi a ritornare E
per voler dormire m' andai a letto. Finito i' libro di difinitioni [in 62 ca-
pitoli di ternari] compilato e descritto per me Jacomo di Giovanni di ser
Minoccio cittadino di Siena. Deo gratias » . Cfr. Papa P., Un capitolo delle
Definizioni di Iacomo Serminocci. Firenze, 1887, per nozze Renier-Campostrini.
Membran., scc. XV, in 8, ff. 130. Nella prima pag. è una rozza miniatura, e rozzamente
son disegnate le iniziali dei capitoli. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 1022.
CI. VII, num. 707.
Passato alla Laurenziana, — Bandini, Catal., Supplem. II, 171 — Già Gaddi, 864.
CI. VII, num. 709.
Passato alla Laurenziana. — Bandini, Catal. , Supplem. II, ny. — Già Gaddi, 524.
CI. VII, num. 710.
Passato alla Laurenziana. — Bandini, Catal., Supplem. II, 69. — Già Gaddi, 473.
CI. VII, num. 711.
Passato alla Laurenziana. — Bandini, Catal. , Supplem. II, 42. — Già Gaddi, 172.
CI. VII, num. 713.
« Vincentii Juliani de Rodulphis fiorentini Austreidos liber primus. Fert animus
mihi nunc Austrensis maxima facta Bellaque magnanimi victricia dicere
Carli | Unde tuum videas fulgenti lumine mundum. Austreidos Vincentii
Juliani de Rodulphis fiorentini libri tertii finis ». Autogr.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 91. Leg. in menbrana. — Provenienza: Gaddi, 857.
CI. VII, num. 714.
c Caroli Austrensis Imperatoris gestorum per Vincentium Juliani de Rodulphis
florentinum exametro Carmine conscriptorum liber primus. Fert animus
mihi » etc. Ma è rifacimento del cod. preced. ; e inoltre qui v' è un quar-
to libro. Il testo fin. mutilo : « Supplicium crudele lues cum perfide nobis » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 43. scritti (ma son bianchi i ff. 36-38). Leg. in membrana. —
Provenienza: Gaddi, 862.
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FIRENZE 155
CI. VII, num. 715.
« Del Trattato della Poetica di Lionardo Salviati, lettura terza ... La passata
domenica fu da me mostro la Poesia essere habito » ecc. Con lettera
di dedica al cavalier Nicolò Gaddi ; Firenze 1 luglio 1 566.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 22 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 804.
CI. VII, num. 716.
« Crispus, tragoedia Bernardini Stephonii sabini presbyteri e societate Jesu »;
1597-
Cart., in 16, sec. XVII in., ff. 128. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 1082.
CI. VII, num. 717.
Passato alla Laurenziana. — Bandirli, Caial. y Supplem. II, 189. Già Gaddi, 1006.
CI. VII, num. 718.
« Cose di vari autori alla Petrarchescha ». Son poche rime (fol. 1-16):
Del Drevio ; ballata. Nè per gratia già mai nò per orgoglio
Di Benedecto Varicensio ; canz. Benché tu lieta bella alma Fiorenza
G. P.; ternari. Piango che '1 pianto a chi di pianger usa
In un piccolo amante di gran dama; sonetto. Felice amante a cui sì
largo il cielo
Phylesii in eundem;ba\\. Se nelle cose grandi haver voluto.
Eiusdem; ballata. Di mille spoglie et di mille trophei
Ballata. Deh perchè non poss' io, donna, mostrarve
Ballata. Vago di contemplar vostri alti honori
Phylesii; sonetto. Passato ha Phebo già la prima parte
Son.: Spirto gentil che i disusati et chiari
» Pandragon mio, se mai vegga Pistoia
La caccia d' Amore del rev. Cardinale Egidio. Giovani incauti che '1 ca-
min volgete. — Sono 52 stanze.
Ball.: Se ciò che non è voi Donna vi spiace
Son.: Se '1 sol tra quante el suo bel carro gira
Di mess. Phylippo Fortegiierri ; son.: Quanto più mi distruggie el mio
pensiero
Son. Donna io non so del usato ardor mio
Madrig. Occhi più che sereni
Canz. Alma ciptà, che già tenesti a freno
» Quel vivo sol eh* alla mia vita oscura
Stanza: Narciso. Giunto al bel fonte quel che poi fu fiore.
Dopo molti fogli bianchi (seguendosi la numerazione delle carte 17-22) è
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15° MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
una canzone (Qual angoscose rime saram quelle) con questa didascalia : « Co-
se di [cancellato con inchiostro] scritte a più persone et certe risposte
al medesimo, facte a Roma, cominciate a dì primo di novembre 1525 »)
e quattro sonetti (Chi crederia che quando più lontano — O caro amico
a cu' più volte el core — Per veder quel che ritiem la senbianza — O-
chi, a che pur guardate or questa or quella). — Segue un dialogo su i so-
gni tra Nicofilo e Filesio : « Può egli essere, Philesio, che senpre abi du-
rare questo pianto » ecc.
Cart., in 8, sec. XVI. Sulla carta seg. alla 16, « Januarii primo 1529 », e in principio
ed in fondo del codice il nome del possessore Ferdinando Pandolfini vescovo di Troia.
Leg. in membrana. — Provenienza : Gaddi, 879.
. CI. VII, num. 719.
Raccolta di poesie del Navagero, di Francesco Guidetti, P. Berignani, dell' Ama-
ni, di Marco Aversa napoletano, del Maone, di Girolamo Cittadini, del Sannaz-
zaro, del Bembo, del Gradito senese, di C. Villanova mantovano, Pktro A-
retino, Carlo Agnello, Claudio Tolomei, del Mozzarello, dell' Unico aretino, di
Bonaccorso da Montemagno, G. G. Trissino, del Molza. Comincia con un
sonetto adesp.: « Moderati desiri, immenso ardore »; e fin. con una can-
zone : « Quando '1 sol parte et V ombra il mondo cuopre » .
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 144. Leg. in pelle con impressioni in oro. — Provenienza:
Gaddi, 592.
CI. VII, num. 720.
Raccolta di poesie del secolo xvi; per la maggior parte sono adesp.; altre
sono del Bembo, del Sannazzaro, del Biasio, di Biagio Bonaccorsi, di Loren-
zo de' Medici, di Girolamo Benivieni (volgarizzamento dell'Amor fuggitivo
di Mosco), di B. Accolli, del Bramante, di Marco Cavallo, Ottavio Ste/anino,
Bernardo Cappello, Alessandro Manfredi, Alessandro Arloi mantovano, Annidai
Caro, Benedetto Varchi.
Cart,, in 8, sec. XVI, ff. 327 scritti da più mani. — Nei primi cinque fogli non num.
è la tavola alfabetica dei capoversi. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 730.
CI. VII, num. 721.
« Soneti perpulchri et de alijs electi incipiunt in honorem Lucretiae Bonisiae
venetae formae et virtute italicae decoris per Io. C. C. ». Il primo son.
com. « Fu quel eh' io vitti um sole o fugli un viso ». Molti sonetti sono
del Petrarca, (fol. 1-34). — Elegie adesp. e anep. : «Noli te tantum Quin-
tine affligere, noli » ; « Oro tuum vatem serva o pharetrate Cupido » (fol.
34). — Elegia: « Isotta Estensis nympha illustris Urbinatem ducem ferro
peremptum sponsum ac coniugem suum deflet eiusque sortem flebiliter
miseratur. Ergo ne crudeli raptus mihi funere coniunx » (fol. 36). —
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FIRENZE 157
Ovidii, De arte amandi, e in seguito, (a c. 77) alcuni versi (1-26) dei
Remedia Amoris (fol. 37 e sgg.). In fine: « Publii Ovidii Nasonis liber
De arte amandi feliciter explicit per me Joannem Bonisium die 7
octobris 1450, vigente tunc temporis Lucretia casta decoraque ». — Al-
cuni carmi latini adesp.: 1 Usque novos solens quamvis memorare trium-
phos; 2 « Hillas poeta ». Si steriles tacuere diu, Lionelle, Camene; 3 Re-
gum sancta parens altoque e sanguine ducis (fol. 83-84) ». — Altri so-
netti petrarcheschi e canzonette (fol. 85 e sgg), adesp., eccettuati i segg.:
« Domini Leonardi Justiniani veneti Quando più mi credeva esser beato »;
« Jacobus Sanguinatili patavinus d. Leonello Estensi. Non perdi* io sia
bastante a dichiararte » (fol. 106 e sgg.); « Simon de Se?tis dictus Savioc-
tius. Per che le opre mie mostran già il fiore » (fol. 120); « Domini
Joliannis Francisci Suardi [canzone] : Qual forza ti può ormai tanto forziarte »
(fol. 123). — « Domini Justi de Valmontone. Odite monti alpestri gli mei
versi » (fol. 125). Seguono altre sue rime (fol. 128 e sgg.). Nel verso del
fol. 1 50, dopo un carme di Johannes Carpensis, ( c Quisquis dirceo summis
de fonte liquores » ), di cui mano e tutta la raccolta, è questo ricordo: « No-
ta che a dì primo de otobre 1450 et ad hore nove lo illu. et excelso si-
gnore misser Leonello marchese da Est signore de Ferrara etc. passò di
questa vita. Et nota che a dì dito ad hore 2 1 lo illu. s. misser Borso da
Est fratello che fu dil dito s. Leonello fo fato signore dal povolo de Fer-
rara cum mazore alegreza, festa, zuochi, scampanezamenti, fogi et trium-
phi che mai se fosse fato ad alcuno signore. Et questo per olduta di an-
tichissimi homini. Et questo perché era savio et liberale, iusto, tempe-
rato et forte et magnanimo etc. [Poi di mano posteriore; « Et in fine vite
exuit hominem et efFectus est tyrannorum maximus morthuus est 1471
die 20 augusti hora 17 »] Ego Johannes Carpensis scripsi die dicto in
memoriam predictarum rerum » . A fol. 1516 segg. sono trascritte da altra
mano due canti: « Fuxe fuxe d'ogni sorte Habiamo a nostra posta »,
« Io son più mal mandata Che mai fuse dona alchuna » . Cfr. per la par-
te classica, GALANTE, Index codd. classicorum latinorum, p. 346.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 157. Sulla c. avanti la i. a , « 1473. Questo libro sic di me Do-
menego fiolo che fue de Andrea de Leonardo diapitio (?) de Alemagnia ecc. ». Leg.
in membrana. — Provenienza: Gaddi, 876.
CI. VII, num. 722.
Rime antiche. Fol. 1-39: 28 componimenti [di Dante Alighieri], che si succe- #
dono nel medesimo ordine che nel ms. Riccard. 11 40 (Cfr. Morpurgo,
/ manoscritti della R. Biblioteca Riccard. I, p. 35). — Altri, pur adesp. e a-
nepigrafi, seguono nell'ordine della tavola qui appresso, dove non in-
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158
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
dichiamo la natura dei componimenti e gli autori, essendo notissimi
(fol. 40-54).
Ballata io vo che tu ritruovi amore
Negli ochi porta la mia donna amore
Tutti li miei pensier parlan <T amore
A ciascun alma presa et gentil core
Piangete amanti poi che piange amore
Morte villana et di pietà nimica
Cavalcando V altrieri per un chamino
Con P altre donne mia vista ghabbate
Ciò che m* incontra nella mente more
Voi che portate la sembianza humile
Se* tu colui eh* ai trattato sovente
I' mi sentii svegliar dentro dal core
Tanto gentile et tanto honesta pare
Vede perfectamente ogni virtute
Sì lungamente m' à tenuto amore
Venite a 'ntender gli sospiri miei
Videro gli ochi miei quanta pietate
Color di morte et di pietà sembianti
L* amaro lacrimar che voi faceste
Gentil pensiero che parla di voi 1
Lasso per forza di molti sospiri
Nelle man vostre dolce donna mia
Chi guarderà giamai sanza paura.
Degli ochi della mia donna si move 1
Parole mie che per lo mondo sete
Voi che savete ragionar d' amore
E non è legno di sì forsi rochi
Ben dicho certo che non è riparo
Io son sì vago della bella luce
O dolci rime che parlando andate
• Donna mi pregha che io deggia dire
Poi che di doglia cor convien eh' io porti
Per gli ochi fere un spirito sottile
Al cor gentil ripara sempre amore
Amor eh* ài messo in gioia lo mio core
Cart., in 8, sec. XV, ff. 54, ed altri bianchi. In fine: « M. Giovanni di Bartolomeo Ve-
spucci ». Leg. in membr. — Provenienza: Gaddi, 872.
Passato alla Laurenziana. — Bandini, Cata/., Supplem. II, 178. — Già Gaddi, 927.
CI. VII, num. 723.
CI. VII, num. 726.
Poesie del secolo xvi, copiate da Arcangelo di Salvadore di Arcangelo di
Bernardo di Matteo di Cantino di m. Manno Cavalcanti che intese racco-
gliervi « opere di degni poeti e delle sua, parendogli ». Sono: stanze di
Ludovico Martelli ( « Leggiadre donne in lui s' annida amore » ) e di Z 5 .
Benito; sonetti di Alessandro Pieri; ternari e stanze di Luigi Alama?ini ;
(cfr. c. 208) la novella di Gismonda e Tancredi nella versificazione di
FIRENZE 159
Girolamo Benivieni ; sonetti di Tommaso Prinierani e Arcangelo Cavalcatili e
altre poesie adespote. — A c. 168 verso e sg. « Storia o festa di Arcan-
gelo C[avalcanli] », su Anastasio imperatore. — A c. 188 sg. « Storia
d' Ant.° et Lodovicho conposta per il medesimo fatta per recittarsi con la
storia d' Anastasio, et puossi fare per sè... » .
^Cart., in 8, sec. XVI, ft". 231. Leg. in membrana. — Provenienza: Gaddi, 1004.
CI. VII, num. 727.
Stanze di Lodovico Martelli, ma adesp. e anep. : Leggiadre donne in cui s'an-
nida Amore. Precede il sonetto : Donne che di belleze et d' honestate (fol.
1 e sgg.). E segue (fol. 20) il son. di fi. V. in lode di Lodovico Martelli:
Appiè dell'Alpi in la sinixtra riva. — « Elegia Fidentii Glotorisii et Canti-
cae ad Cammillum animulam suam »: O d'uno alpestro scopulo più rigi-
do — [Sonetti] Camillo mio pienissimo inventario — Ne' preteriti giorni
ho compilato — Mandam' in Syria et mandam'in Cilitia — Villi a l'intuito
mio formosi e grati — Venite endecasillabi venite — Cento fanciulli d'in-
dole prestante — Con humil e demisso supercilio — Le tumidule genul'i
negerrimi — Empio immite Cammil, poi eh' io con studio — O giorno col
lapillo albo signando (fol. 23 e sgg.\ — Canzone adesp. e anep. : Come
viver poss' io se la mia vita (fol. 42). — Rime adesp. « In morte della
ser. Regina Giovanna d' Austria Granduchessa di Toscana » (fol. 47-49).
— Canzone di Ottavio Rinuccini, 1592; « Nelle felicissime nozze dell'ili,
s. Duca di Segni et della sig. donna Leonora Orsina. Già il leggiadretto
piede » (fol. 52-55) — « Trionfo de lo Britonio nel quale Partenope sirena
narra e chanta gli ghloriosi gesti del ghran marchese di Peschara » ; con
lettera di dedica « A lo illustrissimo segnore Honorato Gaetano duca di
Traetto, G. Britonio napolitano » . Com. : Con palma in man di fresca et verde
oliva (fol. 57-74). — Canzone dell' Anguillara: Se '1 prego è giusto e con
sante parole (fol. 78-83). — Ternari adesp. e anep. : O sopra ogni universo
benedecta (fol. 84-89). — Capitolo adesp. e anep. [ma di Lorenzo il Magni-
fico"]: La luna in mezzo alle minori stelle (fol. 90-94). — Sonetti adesp.
e anep.: Destati o fer lione che sta' tu a fare — Questa mattina udito
ho predicare (fol. 94 e seg.) — Canz. adesp. e anep.: Quel vivo so[l] che
alla mie vita obscura (fol. 96-98). — Di Jacopo Nardi, Canz.: Contempla
in quant' altezza se' salita. Sonetti : Seghuo chon disio quel più mi
spiace — Voi che Ha verdde età seghuite amore — Cara mia donna et
bella il cui valore — Si dolciemente la mie donna chiama — O' provato
più volte a siorre el nodo (fol. 100 e sgg.). — Canz. adesp. e anep.: Or-
natevi, cornacchie, hoggi le tempie (fol. 104-106). In doppio esemplare.
— Canz. c. : Su, cornacchie, cingetevi le tempie (fol. 112 e sg.). E rifa-
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
cimento della canz. preced. — Due stanze: Lasso io non vivo et morir
non potrei — Perché son più felic' ochi mie bassi (fol. 116). — Ecloga
adesp.: « Flora ». Sedea lieto Tirintho hier sotto un faggio (fol. 117 e sgg.
e 148 e sgg.). — Stanze adesp.: Venne d'Hetruria un altro in questi
monti (fol 124-127). — Sonetti, canzonette e rime varie, adesp. [a c. 121
i due noti sonetti del Machiavelli dal carcere] (fol. 128 e segg.): soltanto i
sonn. a fol. 166 e sgg. sono detti di Veronica Gamòara; di Pietro Bembo , a
fol. 173; di Nicolò Tiepolo, a fol. 173; di Vincenzo Querini e di un Bernardus,
a fol. 174. — A fol. 176 e sgg. è una adesp. « Canzone in laude de la
Duchessa di Ferrara. Quella vertù che del bel vostro velo ». — Di Bene-
detto Varchi e Giovamii Antonio Pantusa sono dieci sonetti a fol. 182 e sgg. —
« Canzone di m. Gio. Andrea della Angnillara alla ser. Regina di Francia.
Alma di fede armata e di quel lume » (fol. 188-192). — Ternari adesp. e
anep. : Hor m'odia il mondo in un medesmo et teme (fol. 196-200). —
Rime di D. Ph. (fol. 206-208), e adesp. (fol. 210 e sgg.): ma le due pri-
me ballate (Così potess' io tanto disamarvi — Se tu sveglassi amore) so-
no di G. G. Trissino (fol. 210). — Sonetti adesp.: alla Granduchessa Bian-
ca Cappello, a don Giovanni Medici, ecc.; e una canzone anep.: Hor che
'1 carro di gelo (fol. 223-237).
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 237. Leg. in membrana — Provenienza: Gaddi, 929.
Aesopus, comoedia metrica; 16 10: « Adverte animum sis Zena atque illum
Aesopum servulum » etc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 31 corrosi inferiormente. Leg. in cart. — Provenienza: Gad.
Lettera di Benedetto Varchi a Bernardo Salviati; Bologna, 12 luglio 1 541 (fol.
1). — « La morte d* Eurialo et di *Niso, tradotta dal nono libro di Virgilio
in lingua toscana da Betiedetto Varchi fiorentino. Era alla guardia della
porta Niso » (fol, 4). — « Delle trasformationi di Pìiblio Ovidio Nasone
libro xiij tradotto di lingua latina in volgare fiorentino in versi sciolti da
Benedetto Varchi ». Precedono la lettera « al Tribolo scultore et al Bron-
zino dipintore amicissimi suoi » (Padova, maggio 1538) e l'argomento
della traduzione (fol. 15). — Amarilli, ecloga del medesimo, con lettera di
dedica a Cosimo Rucellai (fol. 33). — Dafui, ecloga del tned., con lettera
di dedica a Ugolino Martelli; Padova, 10 settembre 1539 (fol. 38). — Tre
quartine : Dove eravate voi. Ninfe ? qual rio (fol. 46). — Sestine : Le piag-
gie i monti le campagne i. colli (fol. 47). — Sei Stanze: Dai più soblimi
CI. VII, num. 728.
di, 995.
CI. VII, num. 730.
FIRENZE IÒI
et più beati scanni (fol. 48). — Epitafi per Giovanni Pini fiorentino e
Francesco Verini ( fol. 50 e sg. ). — Prologo dell' Adelfia del Varchi ( fol.
52). — Epitafio per Susanna Ferrea da Ferrara (fol. 53). — Stanze: L'er-
ta strada et sassosa onde si varca (fol. 54). — Altre stanze: Già se n'an-
dava il di festoso et lieto (fol. 56). — « Ode ottava del secondo libro
dell'Odi d' Oratio, tradotta. S' a te Barina mille volte havere » (fol. 59).
Cart. in 8, sec. XVI, flf. 59. Nel secondo foglio di guardia è una nota di monete roma-
ne colla dichiarazione del corrispondente valore. Leg. in cart. — Provenienza :
Gaddi, 891.
CI. VII, num. 731.
Carmi, per lo più di argomento sacro, di Francesco Gaddi, del p. Tommaso An-
tonelli, del p. Petnicci, di Jacopo Caddi, e adesp.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 58. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 824.
CI. VII, num. 732.
« Rapresentatione per la sera della Purificatione.... Angelo. Non può portar
se non lieta novella (fol. 1 ). — Dialogo tra un abate e don Benigno mo-
naco che vuole gittar la tonaca: Ben volle la fortuna e Ila disgratia ( fol.
11). — « Incomincia una divota rapresentatione d' un miracolo di nostra
donna come dua fanciulle furono infamate et pe' meriti di M. a furono li-
berate da tale infamia. Uno angelo annuntia: Popul diletto che se* ragu-
nato » (fol. 23). — Frottola: * .... Vien dua giovanotti mal vestiti, uno
ha nome Battibugie et l'altro Giupta. El primo dice: Giunta mio che vo-
gliam fare? » (fol. 45). — Frammento di commedia (fol. 62 e sgg. ). --
« Rapresentazione per la festa della Maddalena », in prosa (fol. 69). —
« Comedia della conversione di s. Maria Maddalena. O innocentia santa
e imraaculata » (fol. 84). — « Atto iiij. Scena prima. M.° Arrigo et M.°
Romolo. O non sapete voi che di tre luoghi escono le bugie; dal forno,
dallo spetiale et dal barbiere ? » (fol. no). — « Addì primo di dicembre
1552. Frottola di tre putti. Sylvano et Horatio. H. Sylvano, odi, Silvano »
(fol. 120). — Comedia adesp. e anep. : « Atto primo. Cornelio. O vita de'
mortali piena d' omei Di singulti, sosfpir, lacrime et tedio » (fol. 122). —
Comedia adesp. e anep. : « Lutio. Atto primo. Ai, Lutio isventurato, co-
me sei dalla fortuna agitato » (fol. 155). Mutila: fin. « ma i* mi guardo
dall' andar fuora » (fol. 169).
Cart., in 8, sec. XVI, flf. 169. Leg. in mezza membrana — Provenienza: Gaddi, 973.
CI. VII, num. 733.
Lauda: Salve mater gratiarum (fol. i ). — Profezia, acef. : fin. « Perché for-
tuna nel suo scendere ischorge Chi spera in lei e questo il ciel mi por-
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche d' Italia, XIII II
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Google
IÓ2
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
ge. Finito (fol. 2-10). — Trattato cF amicitia [capitolo di Marioito Davan-
zali]: Quel divo ingengno qual per voi s' infuse » (fol. 11-13). — Ricet-
te (fol. 15). — Ternari sulla cerimonia della messa: « Quando si pone il
sacerdote a dire» (fol. 16-21): in due capitoli.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 21. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 903.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva poesie, per lo più oscene, del cav. del Borgo, di
Pietro Biui, di Pietro Susini, di Giovan Domenico Menimi, di Curzio da Marignulle,
di Andrea Casale e di Piero Salvetti. — Già Gaddi. 10 10.
« Canzone andate i* maschera 1489 a tempo di L. de Medici: chonposte infra-
schrite chanzone per Magnìfico. Canzona de' sete pianeti. Sette pianeti
siam che 11' alte siede » ( fol. 1 ). — « Canzona de la bachaneria. Quanto
è bela giovi neza » (fol 1 ). — « Canzona di choloro eh* andarno cholle
maschere dreto conposta per Magnificilo. Le chose al contradio vanno »
(fol. 2). — « Chanzona dei cialdoni. Giovani siano maestri molto buoni*
(fol. 3). — « Canzona de' chonfortini. Berignocholi, donne, e chonforti-
ni » (fol. 4). — « Canzona delle forese. Lassa in questo charnasciale »
(fol. 6). — « Canzona degli innestatori. Donne noi siamo maestri d* me-
stare » (fol. 7). — « Canzona del zibetto. Donne questo ène uno ani-
male perfeto » (fol. 8). — « Canzona de* profumi. Siam ghalanti di va-
lenza » (fol. 9). — « La primavera di L.° de Medici. Quando di state ne
viene el matino » (fol. 10). — « Comincia le tre chanzone conposte da
diversi auctori degni. Questo mostrarsi adirato di fora — La virtù si
vuole seguire » ( fol. 11).— « Innamoramento di Lorenzo de Medici. La
luna in mezo alle minore stele » ( fol. 12). — Stanze : Se gli ochi sono
chontenti et chonsolati — Chi gode goda eh' io pere ( ? ) stento. — Quan-
to più chuopro T amoroso fuoco — Convienmi far da voi donna partita
— Piangete ochi dolenti el chor chon voi (fol. 17). — Sonetto: Io pur
travaglio e so che* tenpo giuocho (fol. 18). — « Catinella. O dolze diva
mia » (fol. 18). — Stanza: Gratia più che virtù fa l'uomo grato (fol. 19).
— « Queste infrascritte chanzone chantava la Maria femina del Bianchi-
no da Pisa; e lei me le dete quando tornò da Roma che si parti per
rumore del morbo e venne in villa nostra chon certi chortigiani. Prima
chanzona. Son tornato e Dio el sa » (fol. 19). — « Seconda Chatinela.
Non pensare che mai ti lasi. La sopra schritta chanzona era la sua favo-
rita e molto la cha[nta]va bene di modo ognuno si saria inamorato d'esa
a udignene chantare (fol. 19). — « Questa chanzona era la favorita de la
Masina. Io ti laso, donna, ormai ». (fol. 20). — Canzone: Donna contro a
CI. VII, num. 734.
CI. VII, num. 735.
FIRENZE
1Ó3
la mia voglia (fol. 20). — « La chanzone conposta per la Maria chorti-
giana. La fava bene menata Piace molto alla brigata » ( fol 2 1 ). Stran-
boto piatosissimo de la predetta Maria el quale lo chantava chon gratia
asai. O passi sparsi o mia fatiche el vento » (fol. 21 ). — « Anchora
questo stram boto a modo propio. Soferire sono disposto ogni tormento »
( fol. 21). — « Canzona chonposta per M. Agnolo da Montepulciano quan-
do el charc^nale de Medici ebe el capelo; chonposela in sa laide. Dalla
più alta stela » (fol. 21 ). — Epitafio dell' Accolti sulla tomba di Serafino
Aquilano (fol. 22). — Epitafio di Maddalena de Rosi (ivi). — « Epita-
pium di Pauli Viteli [sonetto]: Ferma gentile viator alquanto el passo »
( ivi ). — « Soneto d* fachopo Corso chameriere del ducha di Melano, chon-
posto in laude d' uno chane del ducha. Delle pasate mie fatiche stancho »
(fol. 23). — « Epitapfio del chane del ducha di Melano [sonetto]. In
questa freda prieta morto iace » (ivi). — « Soneto artificioso chonposto
da lo antichisimo giovane Giuliano di L.° de Medici. Morte veloce a chon-
sumare la vita » ( ivi ). — « Sonetto conposto dal magnificilo Giuliano di
L.° de Medici d' una carcofo che gli donò una sua dama amorosa. Non dare
fuoco a chi arde in pena e luto » (fol. 24). — « Queste chanzone mi
dette la Lionarda dona di Bacino degli Organi le quale gli furono man-
date da Roma in sul chanzonieri. Per chiamar sochorso ognora — Da
poi eh' ài mio chore in pegno — Fammi almancho bonaria — Ochi mia
di lacrimare — De servirti a tuo dispeto — Non sta senpre V età verde
— Di mie pena e mie lamento — Per servirti perdo e* pasi » (fol. 24-
28 ). — « Canzona de* tagliatori de legname conposto da Bernardo Angio-
lini.... 1505. Hor nuovamente nella Falterona » (fol. 28). — « La chanzona
de' chonigli chonposta da Bernardo Angiolini.... 1505. Giovane tute siano
use a chaciare » (fol. 29). — « Chanzona del vaglio chonposta da m.° Fruo-
sino medico, andata in maschera a dì 3 di febraio 1505. Al vaglio al vaglio
al vaglio Chalati tuti quanti » (fol 30 ). — « Sonetto chonposto da lo Stradino
de la gram chasa de Mazuoli quando lui era ne le Stinche... Va scatoletta
mia povera d' oro » (fol. 30). — « Questa chanzona schrisse Jachopo di Pe-
ro da Pistoia. Donna ingrata, or non più guera » (fol. 31). — « Epitafio
di Signorin comandatore. Qui giace Signorin di Bacco alunno » ( ivi ).
Cfr. L. Gentile, Xiv Canzoni musicali inedite, per Nozze Campani-Mazzoni.
Firenze, tip. Carnesecchi, 1884.
Cart., in 16, sec. XVI in., ff. 39. Negli ultimi quattro fogli è scritto da altra mano un
breve frammento di poema in ottave, che non possiamo identificare. Lcg. in cart. —
Provenienza: Gaddi, 1098.
CI. VII, num. 736.
Rime amorose, adesp. Autogr., con varie correzioni.
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 15 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi. 1084.
164 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 738.
Poemetto adesp. e anep.. [ma «La Passione di Cristo* attribuita a Niccolò
di Mino Cicerchia'] « [O] increata maestà di Dio | e lasciò tutti gli dicie-
poli in pacie. Finita. » (fol. 1-46). — Poemetto adesp. e anep. che è attri-
buito a Enselmino da Montebelluna] in ternari: [A]ve regina virgo groliosa.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 84, ina bianchi dal 47 al 52. Leg. in membrana. — Provenien-
za : Gaddi, 705.
CI. VII, num. 739.
Rappresentazione di s. Giov. Battista, adesp. e anep. : « Padre. Io ti veggo,
figliolo carissimo, ancora gì* occhi tanto gravi » ecc. — A fol. 57-58 so-
no 1' inno Gaude virgo mater Christi, una « Lauda di Fedo /te/cari: Mio
ben, mio amor, mia gioia et mio desio <>, e una « Lauda di Lorenzo de
Medici: O maligno e duro core ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 58 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 989.
CI. VII, num. 740.
Rime sacre, sermoni, esercizi di versioni dal latino, di aritmetica ccc, di
Antonio Muzii da Bibbiena.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 94 Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 922.
CI. VII, num. 741.
Sonetto del Gandolfo « alla ili. s. d. Julia Gonzaga sopra uno Petrarca man-
datoli. Quel di cui T Arno e più Sorga si vanta » (fol. 1 ). — Sonetto
del Molza in lode della stessa: Per che nel mare ogni suo rivo altero
( fol. 2 ). — Stanze del med. alla stessa : Se cosi dato ai vostri tempi Ho-
mero ( fol. 3 e sgg. ) : sono 50. — Altre stanze del med. per il ritratto
della stessa: Del bello idolo mio che in terra adoro (fol. 16 e sgg.): so-
no solo 18. — « Del R. mo de Medici », stanze : Pien d' un vago pensier che
muove il core (fol. 21 e sg. ). — Sonetto del med. a Giulia Gonzaga:
Quando al mio ben fortuna aspra e molesta (tol. 24). — Due sonetti del
Molza: Di scabro sasso et d* ogn' intorno roso — Quando scende dal ciel
la bella aurora (fol. 23 e sg.). — « Molza, De liga contra Turcos. Italiani
innumeris peteret cum turca carinis » (fol. 24). — Stanze: Era l'ombra
gentil d' un lauro verde (fol. 25-32). — Canzone del Molza: Da poi che
portan le mie ferme stelle (fol. 33-36 ). — Sonetti del med. : In lode del po-
mo cotogno. Altera fronte che V incolto crine — Al card. Farnese. Si-
gnor, al cui valor chiaro et pregiato — « Sopra la ruina di Roma >; 1,
Mentre legge e costume al mondo diede — 2, Alma città che sovra i
sette colli — 3, Qual empio ferro incenerir V altezza (fol. 36-39). — Hani-
bal Caro, ad Cesarem, sonetto: Dopo tante honorate e sante imprese (fol.
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FIRENZE 165
39). — Canzone del Molza per la morte del cardinal de' Medici: Fra le
sembianze onde di lunge havrei (fol. 40-44).
Cart., in 16, sec. XVI, ff. 44 scritti. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Gaddi, 11 18.
CI. VII, num. 742.
« La prigionia di Marco Lamberti [ternari]. Lustrissimo signor, saper dovete
Come già molti giorni son passati ». — Carmi di Antonio Brogiari.
Cart., in 16, sec. XVII, flf. 10. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, n 19.
CI. VII, num. 743.
Carmi adesp. ; alcuni sono di Maffeo Barberini (poi Urbano vili): d'argomen-
to sacro, oppure a vari e di vari argomenti (Ad Franciscum Barberinum
— Ad Johannem Baptistam Strozzam — Ad Johannem Ciampolum — De
libris Aldobrandi Bononiensis — Antonio Barberino — Ad Gabrielem
Chiabreram). — « Dialogus. Octavii Farnesii et Margaretae eius uxoris»
(fol. 16). — Epigrammi adesp.: Ad Franciscum Sfortiam — Ad Gugliel-
mum Paleologum Montisferrati principem — Ad Petrum Candidum De-
cembrium — Ad Thomam Reatinun — Ad Blasium Caravaginum — Ad
Nicodemum Tranchedinum — Ad Porcellum Porcellum grammaticum —
Ad Robertum Severinensem — Ad Cichum Calabrum — Ad Capronum
grammaticum — Ad Gabrielem Fontanam — Ad Laurentium Vitellium
— Ad Gasparem Pisaurensem etc. (fol. 18-26; il fol. 19 è mutilo e i
ff. 21 e seg. sono bianchi). — Stanze adesp. e anep: Se nel mirar che
de Oceano in grembo (fol. 27 e sgg. ): sono 23. — Sonetti, d'argomen-
to cristiano e vario (fol. 33-38). - Frottola, acefala: « E acciò non s' a
costa Chi crede se o suore magiori Over V altruy minory » (fol. 39). —
Rappresent. adesp.: « Atto I, scena i. a Constantino minore, Senatore. Cons.
min. Che quell'alloro trionfante e quelli » (fol. 40-55). — Caput de mo-
dis utilibus silocismi (fol. 56).
Cart., in 8, sec. XV e sgg., ff. 56. Leg. in cart. — Provenienza: Gaddi, 11 20.
CI. VII, num. 744.
Rappresentazione d' Isacco e d' Abramo , adesp. e anep., ma di Feo Belcari :
precede il sonetto « Si magni doni et tante gratie semini » (fol. 1 e sgg.:
si noti che i ff. sono mal disposti). — Laude attribuite al Belcari (sono
tutte comprese nella tavola del ms. vii, 690).
Cart., in 8, sec. XV, flf. 47 scritti da due mani, con una miniatura a fol. 1 eh' è strap-
pato e ricucito. Leg. in cart. — Provenienza : Gaddi, 726.
CI. VII, num. 747.
« Il Pellegrino ingannato [commedia adesp.]: Prologo. La Vita. Gioite al
venir mio, selve beate, Gioite augelli e voi selvagge fere » (fol. 1). —
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i66
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
< Il Ballo, scherzo drammatico per la musica, recitato con occasione d'un
ballo, 1632 a di 2 5. ottobre. La Fatica. Fugate il sonno ornai Ninfe e Pa-
stori » (fol. 19). — « Florinda trasformata [comm. adesp.]. Coro. Al fe-
steggiar de 1 nostri lieti canti » (fol. 27). In fine è la data 23 nov.
1632. Seguono i prologhi alla Florinda trasformata (O voi che in due
begli occhi il sol portate; fol. 50); del « Tesoro fallace, da recitarsi da
un Cupido senza benda * (Voi pur volgete il guardo all'arco d'oro; fol.
53); « La religione cristiana (Bella Dea che formi e reggi; fol. 55); in-
termezzi pastorali (fol. 59 e sgg.); intermezzo di Città toscane (Care a-
mate compagne; fol. 63). — Il Gioco, scherzo ^drammatico: Mirate pur
mirate Nel mio sembiante adorno (fol. 66). — Prologo: Mercurio. Quel
Mercurio son io (fol. 71 ). — Mascherata: O voi che nel bel volto il sol
portate (fol. 72). — Prologo: Dolore, Coro di Pensieri, Allegrezza e suo
coro. O Pensieri Che sì fieri (fol. 73). — Prologo: Amor venale, Coro
d'Amori. Amor viva, viva Amore (fol. 76). — Amaranta e Narciso,
comm. adesp. e anep. Atto I, scena 1.* Coro di pescatori. O fortunato dì
(fol. 78). In fine è la data 1 giugno 1640 . — « Lo sposo fuggitivo, o
sian le . nozze abbandonate da S. Alessio. Coro. Imeneo festoso, Imeneo
gioioso » (fol. 107.) In fine è la data 20 nov. 1641. — Intermezzi vari
(fol. 135-146). — f Prologo alle Stravaganze d'amore recitato l'anno
1631 in Firenze. Il Capriccio. Perchè così mi piace: o, questa è bella »
(fol. 154). — Prologo. La Finzione. E chi credete voi, donne amorose
(fol. 156-158). In fine, l'anno 1632.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 158. Leg. in membrana — Provenienza: Biscioni, 103.
Commedia adesp. e anep. « Aurora. Prologo. Non prendete a stupor eh' io
scesa sia ». E 1' Atto I com.: « Horatio. Ecco eh' io pur ritorno A rimirar
questa noiosa luce ». Autogr., con molte cancellature e correzioni: 1632.
Commedia adesp. e anep. Interlocutori : Ferdinando re di Portogallo, Erne-
sto figlio del Duca Odoardo, march. Maurizio, conte Elidoro generale del-
le galere del re d' Inghilterra, conte Alvaro, duca Odoardo, capitani di
soldati, servi ecc. Com. : Ernesto. Lodato il cielo. Ecco pure che finalmen-
te superati gli procellosi monti dell'onde ecc. (fol. 1). — Le Metamor-
fosi amorose, commedia di Tommaso Corde Ili (fol. 41).! — Commedia adesp.
e anep. Interlocutori: Laurindo principe di Cipro, Alceste suo servo,
Learco re, Teofilo consigliere, Rodaspe capitano, Clarinda dama, ecc. 11
prologo è in versi : « Himeneo ; Dischordia. Him. Sceso da 1' alto cielo » .
CI. VII, num. 748.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 80. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 749.
FIRENZE 167
La comm. com. : Laur. Al servo s* aspetta V obedire senza replica ecc.
(fol. 89-132).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 132 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, 381.
CI. VII, num. 750.
Commedia adesp. e anep. « Atto 1. Dorisbe sotto nome di Floralba in habito
virile : Lindamoro sotto nome d* Eliodoro. Lind. Dorisbe voi piangete ?
Dor. Piango le vostre sventure ». (fol. 1 ). In fine è notato che fu reci-
tata in Empoli nel 1698. — Commedia c. s., di cui mal si legge il principio.
Personaggi: Rosetta, D. Violante, Parasacco, il re, Odoardo, cacciatori,
ecc. (fol. 49). — Comm. c. s. Interlocutori: Vittoria' regina di Cipro, Fil-
lide sua figlia, Ormondo, Tiberio, Agenore figlio di Vittoria, ecc. Com.:
Vittoria è tempo di piangere; così richiedono le ceneri dell' estinto con-
sorte in questa urna racchiuse ecc. (fol. 66). Un* altra copia è a fol. 11 1
e sgg. In fine è notato che fu recitata in Empoli nel 1690.
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 167 Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, 379.
CI. VII, num. 752.
« Bernoccolo, o vero I vecchi burlati; burletta per la musica. Atto I. Bosco.
Flavio in terra spogliato con 4 ladroni addosso con le spade nude. Soc-
corso, o cielo, aita ».
Cart., in fol., sec. XVII, pagine 63 scritte. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 383.
CI. VII, num. 753.
« La fedeltà ingegnosa [commedia adesp.]; 1699. Prologo. Vien fora Fara-
mondo con la spada nuda in mano, malamente ferito, e poi D. Fernando.
Far. Perfidissimo Giove, iniquissimi cieli, stelle avverse » ecc.
Cart., in 8, pagine 49. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 754.
« Il Don Senocrate, o sia il Savio affettato e malizioso, comedia cavata dal
francese, e divisa in cinque atti »,
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 68. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 755.
« La Zoraide, o pure Amore vince la Simplicità; opera scenica, recitata con
grandissimo applauso nel Teatro dei signori Cadenti V anno 1698. — Ca-
rdenie Sono, Zoraida, tutte operazioni del cielo quelle che quaggiù » ecc.
Cart., in 8, pagine 103. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 756.
« I moderni costumi [commedia adesp.]. Prologo. Nobili et ili. signori. Tra
me stesso più volte considerando » ecc. La comm. com. : « Lelio. Oh mio
miserabile stato, oh stravagante infelicità ecc. »
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 78. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
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I 68 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 757.
Commedia anep. e adesp. « rappresentata dalli Accademici Rinvigoriti nel
loro stanzone di Borgo Tegolaia Tanno 1673 ». Com. « Trombe, tam-
buri, voci dentro. Air armi all ! armi, valorose squadre romane » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 68. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 758.
Oloferne, tragedia adesp. « Prologo. Penitenza, Contrizione e Attrittione.
Da quest' antro beato Ove ad anime pure » .
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 40 col taglio dorato. Leg. in membrana. — Provenienza :
Biscioni.
CI. VII, num. 759.
t Nerone imperante, opera regia.... — Nerone solo a sedere in atto malen-
conico con un ritratto. E pur tu ritorni ai soliti tormenti • ecc.
Cart., in 8, a. 1 71 1 ; ff. 59 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 760.
« Incominciano alcuni misterij della vita, morte, passione, resurrezione et
miracoli del Salvator del mondo. Mandato dal gran padre che 'n ciel
regna
Cart., sec. XVII, in 8, pp. 939. Con xilografie intercalate nel testo. Leg. in assi e mez-
za pelle. — Provenienza : Biscioni, 39.
CI. VII, num. 761.
Gisberto di Mascona, poema cavalleresco, acef. e mutilo in fine: mal leggi-
bile il principio. U ultima stanza fin. : « Dicie : figliolo da Ddio sie tu guar-
dato. Po' per ver dire se passase sichuro Salirò in sulla porta sopra al
muro ».
Cart., in 8, sec. XV, ff. 91. Recente legatura in mezza pelle, impresso il titolo sul dor-
so. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 763.
« Commedia della conversione di san Paolo apostolo. — Ezechiello. L' amico
é necessario che si vesta dell' una e V altra fortuna » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 764.
Commedia pastorale, adesp. e anep. — Atto I. Getulio, Calfurnio et Lucrino.
Get. « Io no che non mi rallegro di avervi riscontrato •.
Cart., in fol., sec. XVIII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioui 361.
CI. VII, num. 765.
Rime varie amorose del sec. xvii, adesp. Com. <• Sparso di pianto da' be-
gY occhi un mare » .
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 154 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioui, *
179.
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FIRENZE 169
CI. VII, num. 766.
Rime adesp. e anep. Il prof. Luigi Gentile ha cosi ragionevolmente notato
nel primo fol. di guardia : « Eccettuati i pochi madrigali che portano il no-
me di Giovanni Capponi, tutto il Canzoniere di questo codice è opera (per
quanto mi pare) del fiorentino cinquecentista Vincenzio Bonanni, al quale è
diretto un sonetto di Luigi Benvenuti ed un altro di Bernardino Antinori,
tutt' e due trascritti in questo codice. Il quale o è autografo, o almeno
ha certamente molte correzioni che non possono essere se non del mede-
simo autore ». Com. col sonetto: Già più non rende hor luce alli occhi
miei.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 147, ma la numerazione comincia col fol. 33. Leg. in membra-
na. — Provenienza: Biscioni, 101.
CI. VII, num. 767/
Raccolta di 31 sonetti adesp., a Piero e Giulio della Stufa, al generale di Ca-
maldoli, a Benedetto Albizi e don Silvano Razzi, a Giovanni e Carlo
Martini, a Tiberio Calcagni, ad Achille Orsilago, a Francesco Cattani da
Diacceto, a Pietro Angelio, a Baccio Valori, a Lucantonio Ridolfi, a
Bernardo Vecchietti, a Bernardo Davanzati," a Emilio Vinta, a Lorenzo
Guidetti, a Pierfrancesco Lapini, a Baccio Baldini, a Giovanni Campani,
a Giulio de' Nobili, a madonna Laura Battiferri, a Girolamo Tanini.
Cart., in 32, sec. XVI ex., ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 768.
Poemetto di 298 stanze, adesp. e anep.: <• Essendo il buon Jhesù irt un
chastello Bettania chiamato di Maria | E gi* infiniti ben di vita etterna.
Deo gratias amen. Finita • (fol. 1-35). — « Questo è il transito di no-
stra Donna » (fol. 35-38). — Preghiere, oratiories, ecc. (fol. 39-42).
Note d'igiene, sulle stagioni, ecc. (fol. 43 e sg.). — Lauda: Madre di
Christo Vergine Maria Concedi gratia al mio poco valore ecc. (fol. 45-
51). — Orationes (fol. 53 e sgg. ). — Rime: Se tu vuoi far buon digiu-
no, o peccatore — Amico, se non vuoi vivere invano - Se vuoi che il
Signor sia di te piatoso — Factor del cielo et della terra naque (fol. 59
e sgg. ). -- Le dieci « hutilità si truova nelle tribulationi e fragelli di
questo mondo 1 (fol. 74 e sg. ).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 75 scritti da molte mani. Leg. in me/za pelle. Provenienza :
Biscioni, 151.
CI. VII, num. 769.
Stanze adesp. e acef. (si comincia dalla Nò a si lunga fatica argenti
ed ori. L' ultima stanza, num. 68, fin. : Olive, fichi secchi e calde arrosto
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1JO MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
(fol. 2-17.) — Un sonetto per indovinare (Io non son creator nè creatura)
è a fol. 18.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 18. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 770.
Stanze, adesp. e anep.: « Amor è quel che m* a facto infelice E che m'à trac-
to fuor d'ogni mie bene | Che me lo dicha et se mi vuo* morto O vuomi
vivo, caro mio conforto. Finis ».
Cart., in 16, sec. XVI ex. ff. 13. In oro le iniziali delle stanze. Leg. in pelle nera con
impressioni. — Provenienza : Biscioni, 234.
CI. VII, num. 771.
Stanze Siciliane, adesp. e anep.: « Eccu di Amuri un libru, eccu un quin-
ternu Di carta bianca la mia fidi e quali Cusutu a spagu di supplitii in-
ternu | La vita senza d* illa chi mi vali ? ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 119. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 116.
CI. VII, num. 772.
Anacreonte, tradotto da Bartolomeo Corsini. — A fol. 36 è una canzonetta di
G. B. Zappi: « Gelsomini, onor di Flora Io vi veggio assai fastosi
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 184.
CI. VII. num. 773.
Poesie di Paolo Arrighi da Pistoia. Precede il sonetto del Berni: Gambari
beccafichi magri arrosto ; e una monca tavola alfab. de' capoversi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 85 scritti e molti bianchi. Leg. in membrana. — Provenien-
za : Biscioni, 162.
CI. VII, num. 774.
« Rapresentatione della visione che hebbe il ser. Eraclio re dell' Indie del
contenuto nella Parabola di s. Luca al cap. xiiij.... composta per il rev.
m. Giov. Batista Bandoni... Y anno 1594 ». Com. : Cosa non è che alla cri-
stiana fede. — A fol. 71 sono descritti gli « Habiti delli Intermedii », e
a fol. 72 e sgg. son le giunte alla rappresentazione.
Cart., in 8, sec. XVI ex., ff. 77 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 778.
Poesie di Laura Battiferri. Com. col sonetto: Alla Duchessa di Firenze e di
Siena. A voi, Donna real, consacro e dono. Fin. col son. : Dunque per
lunghi giorni in pianto amaro.
Cart., in 8. sec. XVI, ff. 91 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 71.
CI. VII, num. 779.
Rime di Lattanzio Benucci senese; voi. I. Il voi. Il com. a fol. 160. Autogr.
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 266. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Biscioni, 107.
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FIRENZE I 7 I
CI. VII, num. 780, 781, 782, 783.
« Poesie composte per musica da Gio. Pietro Berzini e sonetti, [oratorii], con
altre varie composizioni ». La raccolta com. con V Oratorio di s. Zanobi
a tre voci.
Cart., in 4, sec. XVII ex. Leg. in mezza pelle — Provenienza : Biscioni, 10.
CI. VII, num. 784.
Poesie di Gius. Maria Bichi fiorentino. Precede la sua biografia.
Cart., in 8, sec. XVIII in., ff. 61. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
Ci. VII, num. 785.
Volgarizzamenti da Eione, Museo e Teocrito, dell* abate Rcgolotti. Autogr.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 32. Leg. in c:irt. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 787.
« Satira di Giovanni Boni fiorentino in lode della villa. In Siena, appresso
Luca Bonetti, 1577 ». Com.: « Hor mai, amico mio, che mi ritrovo. » —
Una nota in princ. avverte che fu edita la prima volta in Firenze (per
Diacinto Tosi, 1574), attribuita a Giovanni Giamboni.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 788.
Altro esemplare della stessa satira, con la dedica autografa « M. Gio. Boni
al Card, de Gaddi », e col frontespizio della citata ediz. fiorentina : « Ca-
pitolo di | Giovanni | Giamboni, | In lode della villa. | Con la Trasforma-
tone di Narciso. | In Firenze, Alle scale di Badia, Per | Diacinto Tosi.
Con licenza | de' Superiori » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 12. Leg. in cart. Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 789.
€ L' architettura per le fratte, overo la fabbrica del nuovo muro eretto e
disfatto in un istante su la piazza di s. Lorenzo, 1694»; di Domenico Boz-
zaghi. Sonetti 29.
Cart., in 8, sec. XVIII in., fl*. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 790.
« Commedia dell' Istoria di Ippolito e Dianora, opera di Vincenzio Brunì pa-
trizio fiorentino, da lui dedicata a' suoi maggiori e nobili confratelli del-
la venerabilissima Compagnia di San Marco l'anno 1648 ». Il Prologo
com. : « Primo giovane et secondo giovane. Primo. Chi non mi vuole dico
che non mi merita ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 52. Le^. in membrana. — Provenienza: Biscioni, i"2.
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172 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 792.
« Rime del Burchiello nostro poeta fiorentino, scritte da Cammillo Bargellini,
1607 ». Com. col sonetto: La gloriosa fama dei Davitti. — A fol. 112 e
sgg. è la tavola alfabetica de' capoversi.
Cart., in 8, sep. XVII, ff. 112 num. e 6 non num.. Leg. in membrana. — Provenienza:
Biscioni, 189.
CI. VII, num. 793.
Burchiello, Sonetti ; copia del p. Ippolito Cioni servita. Com. col son. : El Di-
spota di quinto e '1 gran Soldano.
Cart., in 16, sec. XVII, pagine 255. Leg. in membrana — Provenienza: Biscioni, 223.
CI. VII, num. 794.
Canzoni e sonetti di mons. Giovanni Della Casa, adesp. Com. col son.: Poi
eh' ogni esperta, ogni spedita mano.
Cart.. in 8, sec. XVI, ff. 42. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 142.
CI. VII, num. 795.
« I Malandrini, Farsa di Giovammaria Cecchi fiorentino. Atto I. Gradasso, e'
potrebbe essere che quel eh' io » (fol. 1 ). — « Il Riscatto, Farsa di
Giovammaria Cecchi fiorentino. Prologo. L* anno della salute nostra quat-
trocento vel circa » (fol. 28). — « 11 Sammaritano, Farsa spirituale di
Giovammaria Cecchi fiorentino. Atto I... Nè ci si vede comparire Mosca »
(fol. 77). — « La Gruccia, Farsa spirituale di m. Giovammaria Cecchi fio-
rentino. Prologo. Il Voragine il qual fu Arcivescovo » (fol. 123). -- « Il
Creofilo, Commedia spirituale del padre Angelo Dovitio. Prologo. Tic toc,
tic toc. O m. Ottavio, siate il molto bentrovato » ( fol. 165). — « Com-
media spirituale, detta il Dialogo di Carnovale [adesp,]., Prologo. Vi me-
raviglierete forse » (fol. 213). — « Il Tubbia, rappresentazione spirituale
[adesp.]. Atto 1... Il vecchio si levò stamani per tempo » (fol. 245).
Cart., in 8, sec. XVI, fi*. 281. Leg. in mezza pelle — Provenienza: Biscioni, 119.
CI. VII, num. 796.
« Santa Barbara, rappresentazione tragica di Giovanni Chellini cappellano in
S. Maria Impruneta », dedic. ad Agnese Rinuccini e recitata nel 161 5.
Com.: « Valentino. Tantoché Dioscoro è molto sdegnato ? » (fol. 1 ). — « Ar-
cicomedia composta dal ven. p. frate Sebastiano da Poggibonzi. Fr. Pia-
cido. Io qua bella brigata. E che volete? » (fol. 113).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 170. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 112.
CI. VII, num. 797.
« Gioseffo Hebreo, commedia... composta dal rev. padre fra Francesco da Chian-
ciano. Prologo. E che sì, religiosi spettatori, eh' io nV appongo a quel
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FIRENZE
1.73
eh* hora voi pensate » (fol. i ). — « Naman Siro, tragicommedia del rev.
padre Francesco da Chianciano. Prologo... Egli é pure una gran cosa
questa » (fol. 73). — c Spirituale trattenimento sopra il divino mistero
del Natale... composto in egloga pastorale per fra Paolo Cejfini... Pròlogo.
Hoggi gioisce il ciel, la terra esulta » (fol. 120). — « Atto, recitabile
della Presentazione di Maria al Tempio, composto da Francesco di Luca
Marchi. Già di gioia et d' honore Già di superno lume » (fol. 138). —
e Atto recitabile tratto della vita di s. Zanobi vescovo fiorentino, compo-
sto da Francesco di Luca Marchi. Non fui si presto giunto alla città » (fol.
146). — « La coronazione di Saulo primo re degli Hebrei, atto recitabi-
le di m. Giovammaria Cecchi fiorentino. Prologo. E' disputa non poca, se-
renissimi » (fol. 157). Fu recitato in Firenze nel giugno 1569 (cfr. la no-
ta in principio ). — « La morte d* Acabbe re di Sammaria, atto reci-
tabile di m. Giovammaria Cecchi. Prologo. Vedi che ci passai, o, che sa-
rà ». Fu recitato in Firenze nel giugno del 1559 (fol. 223). In fine è no-
tato (fol. ^85): « Le musiche tutte di questi intermedii furono composte
dallo eccellente musico Giovanni del Cartolaio et cantate a sei molto ec-
cellentemente tutte a voci senza instrumenti ». — « L' acqua- vino, farsa
di m. Giovammaria Cecchi. Prologo. Il padre sa[n] Benedetto che fu » (fol.
289). Fu recitata in Firenze nel Carnovale del 1579. — « Il Sammaritano,
farsa di m. Giovaimnaria Cecchi fiorentino. Prologo. L* evangelista san Lu-
ca, uditori » (fol. 320). In fine: « Fu composto tutto questo ultimo in-
termedio dall' eccell. musico m. Cristofano maestro di cappella » .
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 358. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, 117.
« Il Capitolo fratesco del padre Tisabesano Scchia da Reggio, con la sua
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 266 e 56. Leg. in membrana — Provenienza: Biscioni, 174.
« Le fortunate gelosie del re di Valenza, o vero la Delmira, opera del sig.
dottore Jacinto Andrea Cicognini, composta in Venezia V anno 1647. Prolo-
go per musica. L' eterna mia destra » (fol i ). — « Laurindo, opera del
sig. dottore Moniglia. Prologo. Baltico seno il grave affanno » (fol. 92 ).
— « Il marito ruffiano, opera del Susini. Atto I... Perchè amore guerreg-
gia con la mia costanza » (fol. 163). — *« L' usurpator di un regno, ope-
ra tragica [adespota]. Atto I... Pervenghin le trombe a dimostrare di
letitia » (fol. 242 ).
Cart., in 8, sec. XVII (vedi in fine), ff. 320. Leg. in membrana. — Provenienza: Bi-
scioni, 109.
CI. VII, num. 798.
chiave nel fine » ( Sebastiano Chiesa ).
CI. VII, num. 799.
174 MANOSCRITTI DELLE MHLlUTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 8U0.
« La forza dell' amicizia, opera del dottor Jacinto Andrea Cicognini fiorentino.
Atto I... Gir. Signore ? Lear. A me ? Gir. A vostra signoria, se non è
d' incomodo ». In fine ò notato che questa commedia può anche avere il
titolo — Il ruffiano honorato.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 78. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 801.
t Canzoniero di Raffaele Colombari «. Le poesie hanno per lo più le date,
che abbracciano V ultimo ventennio del sec. XVI. Forse autogr.
Cart., in 8, tT. 172 scritti. Leg. iu membrana. - Provenienza: Biscioni, 125.
CI. VII, num. 802.
Rime adesp. e anep. del secolo XVI, attribuite ad un Coppola. Com. con un
sonetto: O fra quanti ornò mai porpora et ostro. Fin. con un capitolo
mutilo (i dieci fogli successivi furono tagliati), « Alla signora Hortensia
Greca t: Doi cose fa V amico mio giocondo. •
('art., in 8, sec. XV I, IT. 99. Nel fol. 100 non num. è scritta d' altra mano una stanza :
« Se amar si deve il hello, oggi raccolta ». Leg. in membrana. — Provenienza : Bi-
scioni.
Ci. VII, num. 803, 804.
<• Il Torracchione desolato, poema eroicomico di Meo Crisoni (Bartolomeo Cor-
sini) alla nobiltà barberinese, di canti venti, diviso in due tomi. Io vo'
cantar a suon di colascione ». In principio del voi. il è delineata a pen-
na la « Effigie dell' ecc. sig. dott. Bartolom. Corsini poeta toscano, oriun-
do di Barberino », con questi versi: « Del poeta Crison quest' è '1 ritrat-
to Cavato dal suo proprio originale. Ma dal Giamboni ricopiato male :
Giudicatel benissimo mal fatto La copia del poema fu fatta su V ori-
ginale da G. B. Giamboni nel 1732.
Cart., in fol., ff. 227, 217. Le^. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 46.
CI. VII, num. 805.
« Expositioni sopra a Dante per lo egregio doctore maestro Gratia dell' ordine
di sancto Franciescho. Galeotto fu il libro... Scrivcsi ne* predetti romanzi che
un prencipe Galeotto | che non è alcun dipintore che col pennello gli sa-
pesse fare simiglianti non che più begli sono i tartari ». — In fine è notato
che queste esposizioni furono, fedelmente copiate « dall'antico ms. fu già
de' signori Gherardi •> e poi di Ant. Maria Salvinv da Ant. Maria Bi-
scioni nel 1 7 1 4. Su questo codice del Commento del Boccaccio, cfr. De
Batines, 1 650.
Cart., in fol., pp. 336. in membrana. — Provenienza : Biscioni, 87.
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FIRENZE 175
CI. VII, aura. 812.
Framm. di commento adesp. e anep. air Inf. di Da?ite, dal v. 38 del Canto
XXI al v. 38 del Canto XXX : « ... che dicie di santa Zita però eh' el-
la | che questa permisione di Dio imperochè volse che in perpetuo •.
Cart., in fol. oblungo, sec. XV, ff. 12. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 813.
« Centum fabulae ex antiquis auctoribus delectae et a Gabriele Faerno ere-
monensi explicatae carminibus •.
Cart., in 16, sec. XVII in., ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 814.
« La vergine e martire Rosalba, opera di Paolo Fei. Prologo cantato ... Io
che nel ciel tra i luminosi chori •>. Ma la comm. è in prosa. Precede un
sonetto di Giacinto Andrea Cicognini su lo stesso argom. (Qual sotto em-
pio rigor di re severo).
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 64. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 378.
CI. VII, num. 816.
«< Prestantissimo viro Laurentio Medici Bastianus Foresius sai. Vellem, prestan-
tissime Laurenti, hac nostra tempestate » etc. Segue un sonetto « Ei-
dem Laurentio. Qui V intelletto lo smarrito senso »». A fol. 2 e sgg. com.
« Bastiani Foresi/ notarij fiorentini Triumfus virtutum. Capitolo primo... La
casta figlia del sommo tonante | Avendo d 1 ogni vizio triumfato u. Cfr.
NoVATl, // Trionfo di Cosimo de' Medici. Ancona 1883.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 53. Leg. in mezza pelle. Dalle correzioni del testo si può de
durre che il cod. sia autogr. — Provenienza: Biscioni, 21.
CI. VII, num. 818.
« Compositioni spirituali e temporali, come sonetti, madrigali, ottave e ca-
pitoli, composti dal molt' illustre sig. Alessandro del sig. Gi?io Ginori y a.
C MDCXXII ».
Cart., in fol., sec. XVII, ff. 243. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 132.
CI. VII, num. 919.
Mancò al riscontro del 1883. Conteneva rime del Lasca. Già di Giovanni Berti. — Pro-
venienza : Biscioni.
CI. VII, num. 820.
a La genealogia del mondo di Ambrogio Grigio?ii, prete da Reggello; nella
quale si trattano i fatti di tutti gli antichi padri dalla creazione del mon-
do fino alla morte del re Davitte t; dedic. al card. Carlo de' Medici.
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176 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Coni.: Canti chi vuol le membra trasformate. — Il poema consta di 26 can-
ti di ottave.
Cart., sec.XVII, in 8, pag. 801 scritte. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, 40.
CI, VII, num. 821.
Horatii poemata cum commentario Christophori Landini ; impr. per Antonium
Miscominum, Florentiae 1482, nonis augusti. [Cfr. Hain, n. 8881] Con
note mss. marginali.
E ora tra le edizioni del secolo XV.
CI. VII, num. 822.
De arte poet. di Orazio: traduz. adesp. : Collo se di ronzili pittor congiunga.
Cart., in 8, sec. XVII, flf. 16. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 169.
CI. VII, num. 823.
Juvenalis Satyrae; con note marginali e postille interlineari. Cfr. Galante,
Index codd. class, latin., etc. p. 347.
Cart., in 8, sec. XVI ff. 92. Leg. in cari. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 824.
« Sette salmi penitenziali dichiarati in ottava rima dal rev. Marco Lamberti
... copiati da me Leonardo Manni, 1678 ».
Cart., in 8, sec. XVII, pag. 118. Leg. in membrana con impressioni in oro. — Provenien-
za: Biscioni, 157.
CI. VII, num. 825.
« Malmantile racquistato, poema di Perlone Zipoli (Lorenzo LippiJ. Canto lo
stocco e il batticul di maglia ». Precede un sonetto « Malmantile disfat-
to » di Aìitonio Malatesti (Ove 1' Etruria è inospita e infeconda).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 246. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 826.
« Murtoleide : sonetti del Marino contro Gasparo Mutola ». Sono 34 son. del-
la Fischiata i.\ e 18 della 2.*.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 26 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 828.
« Stanze di Lodovico Martelli in laude delle donne. Leggiadre donne in cui
s'annida Amore »: sono 111.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 28 scritti. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 829.
« Vaghezze di poesia, o vero concetti poetici raccolti da antichi e moderni
autori si latini còme toscani del p. Gaetano Martini, 17 15-16 •>.
Cart., in 8, pagine 318. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 22.
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GooqI(
FIRENZE 177
CI. VII, num. 830,
Alcune poesie di Benedetto Menzini; autografe. Con qualche richiamo alla pri-
ma edizione. Com. con la canz. c Per lo scoprimento del sepolcro delia Re-
gina di Svezia. Bench' io mi sia cantor d'ultima schièra ».
Cart., in 8, ff. 45. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 831.
Poesie del med. ; autografe. Di talune è notata la pag. della prima edizione.
Com. col sonetto: Per mille lustri viveranno e mille.
Cart., in 8, ff. 57 scrìtti. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 832.
Dell'arte poetica libri V di Benedetto Menstni: ediz. di Firenze 1688; con
molte note mss. di G. G. Bottari e A. M. Biscioni.
Collocato fra gli stampati. — Provenienza: Biscioni, 251.
CI. VII, num. 833.
« L' Imbroglia, commedia di Francesco Mercati. Atto I ... Apollonia. Pensate
pur, madonna Clarice mia cara, che ogni donna ». Fu recitata in Siena
dagli Accademici Intronati nel 1578.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 59. Leg. in cart. — Provenienza Biscioni.
CI. VII, num. 834.
« La scuola delle donne o sia delle mogli » del Molière; traduz. adesp. —
« La Tebaide, o i fratelli nemici » [adesp.]. Atto I. Giocasta, Euforbio.
Gioc. Sono eglino sortiti, Euforbio ? Ahi, mortale dolore » .
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 138 non num. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 835.
Moneti p. Francesco, La Cortona convertita: Canto le pompe, i fasti e T ambi-
zione (fol. 1-64). — « Risposta, ovvero Cortona nuovamente convertita per
la missione fatta in detta città Tanno 1708 dai rev. padri Paolo Segneri
e Ascanio 'Simi .... opera del p. Frane. Moneti. Io che già spinto da furo-
re insano » (fol. 65 e sgg.).
Cart., in fol.. sec. XVIII in., ff. 86. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, 139.
CI. VII, num. 836.
Altro esemplare del poema preced.
Cart., in 8, sec. XVIII in., pagine 110. Leg. iu membrana. — Provenienza, Biscioni, 65.
CI. VII, num. 837.
Altro esemplare del poema precedente (fol. 1-46), — Sonetto caud. adesp.:
G. Mazzatinti — Manoscritti delle Biblioteche d? Italia, XIII 12
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178 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D'ITALIA
« Il testamento. Già che il mio fato é disperato affatto » ; precede un so-
netto : d* accompagnamento del primo, a D. Pioti.
Cart., in 8, ice. XVIII in., ff. 49 scrìtti. Leg. in membrana, con impressioni in oro. —
Provenienza : Biscioni, 1 58.
CI. VII, num. 838.
c La lussuriosa vecchiaia, favola di Marco del Papa. Aurora : Non prendete a
stupor eh' io scesa sia >. — Abozzi di commedie in prosa e versi, ap-
punti d' erudizione ecc. del med. Autogr.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 88. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 105.
CI. VII, num. 839.
c S. Agnesa, tragedia spirituale di Marco del Papa da Empoli. Già che della
mia prole ». Autogr. Fin. dopo pochi versi della 1* scena dell' atto ili.
Cart., in 8, ff. 31. Leg. in eart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 840.
e. Le dodici sorelle figlie di un Apatista, cioè dodici satire dell'ili, signor
Girolamo Pazzi. Che importa a me che una cornacchia venga | Ch' è un
zibaldon u' tutto si confonde ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 68. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, 33.
CI. VII, num. 841.
Petrarca F„ Trionfi adesp. : « Nel tèmpo che rinova i miei sospiri , a rive-
derla incielo » ( fol. 1-32). — Rime adesp. del med. : «Voi eh' ascholta-
te | Tu sai ben che 'n altrui non ò speranza » (fol. 37-117).
Cart,, in 8, sec. XV, ff. 117. Leg. in assi e mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, 50.
CI. VII, num. 842.
Petrarca A, Rime; con tavola alfab. de* capoversi (fol. 1-141). In fine:
« Francisci Petrarcae poetae excellentis, carminum amoris finis ». — I
Trionfi del med., acef. : « Ti sono et teco nacqui in terra tosca | Or che
fia dunque a rivederla in cielo * (fol. 1 43-1 81 ).
Membran., in 16, sec. XV, ff. 8 e 181. Con una miniatura, un po' sciupata, nel principio
del Canzoniere. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni, 227.
CI. VII, num. 843.
Passato nella Laurenziana. — Cfr. Bandini, Catal., Supplem., IL 258. — Già Biscioni, 52.
CI. VII, num. 844.
Mancante al riscontro del 1883. Conteneva le rime del Petrarca; sec. XV. — Già Bi-
scioni, 51.
CI. VII, num. 845.
* Qui chominciano i Triunphi del chiaro poeta messere Francescho Petrarcha
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FIRENZE 179
da Firenze. •> , acef. « La notte che segui V orribil chaso | Or che fia dun-
que a rivederla in cielo » (fol. 1-26). — « Qui chomincia la Spera [di L.
Dati] • : t [A] 1 padre al figlio allo spirito santto | e '1 fiume Tanay. Qui
finisce la Spera » (fol. 27-43). — Fior di virtù, anep. : « I' ó fatto cho-
me cholui che in un gran prato di fiori | Finito detto libro e chiamasi
Fiori di virtù » (fol. 49-78). — « Storia del beato mesere santo Sil-
vestro papa » (dall' Explicit), acef.: « tua virtù. Quello che nnoi a-
vemo a tenere | negli anni domini CCCXX » (fol. 79-85). — t Cho-
mincia la storia di santa Maria Madalena. El tenpo che Christo e-
ra nel mondo | Finito el libro della legienda di santa Maria Maddalena.
Amen » (fol. 85-142). — Doni dello Spirito santo, le 7 opere di miseri-
cordia, i comandamenti, il Credo di Dante e orazioni varie in volgare
(fol. 142-146). — « I chomandamenti di Dio i quali fé' Dante. Dieci da
Dio abiamo chomandamenti » (fol. 146 e sg. ). — « Qui si chomincia un
ritratto dèlia vita di filosafi e della morte. Tales filosafo fu d'Asia » ecc.
(fol. 155-166). — Esposizione della messa (fol. 167-176). — Sonetto: A-
lessandro lasciò la singnoria (fol. 176). — « Che monete si ragiona in più
terre e chome si chanbia in più terre * (fol. 179 e sgg. ).
Cart., in 8, sec. XV, ff. 184. Leg. in assi cop. di pelle impressa. — Provenienza:
Biscioni, 54.
CI. VII, num. 846.
Le odi di Pindaro, tradotte in versi da Alessandro Adimari. •
Cart., in 4, sec, XVII, pagine 508. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni, 73.
CI. VII, num. 847.
Poesie di Seòasliatw Porcelloni. In fine è la tavola de* capoversi.
Cart., in fol., sec. XVII ex., pagine 523 num. e altre non num. Leg. io membrana. —
Provenienza : Biscioni, 47.
CI. VII, num. 848.
« Il Don Gilè, opera del signor Radda fiorentino. Atto I... Finalmente, Bian-
chettina, io son disperato ».
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 91 scritti. Leg. in mezza membrana. — Provenienza : Bi-
scioni, 168.
CI. VII, num. 849.
Satire di Salvator Rosa, con note autografe di Anton Maria Salvini.
Cart., in fol., sec. XVII ex., ff. 235. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni, 55.
CI. VII, num. 850.
« Oreste et Pilade, tragedia composta da m. Giovanni Rucellai et scritta da
N. R. in Pisa V anno MDLXXVj. Se ben, Pilade, sai Y alto misterio ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 65 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 212.
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l8o MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 853, 854, 855,, 556.
€ Poesie cT Anton Maria Salvini fiorentino Accademico della Crusca ». In
principio è delineato il suo ritratto a 36 anni.
Cart., in quattro voli, in fol. Col frontespizio delineato a penna. Leg. in mezza pelle. —
Provenienza: Biscioni, 56.
CI. VII, num. 858.
Poesie, religiose e d' argomento vario, di Pier Antonio Sani ; i 706- 1 708. Rime
sacre, oltre a quelle sparse nella prima metà del voi., son raccolte a fol.
88 e sgg.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 99 scritti. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 120.
CI. VII, num. 859.
t Oedipus ex Colono Sophoclis tragoedia quam ego Io Frane. Manadorius ex
graeca lingua in latinam traduxi », 1594: autogr. — « Questa è una no-
ta di bastardi legittimati messi qui a casati per alfabeto » dedotta dai
libri della Gabella di Firenze (fol. 43 e sgg.). Altra nota è a fol. 52 e
sgg. — Una nota di giustiziati in Firenze dal 1590 al 1620 è a fol. 72
e sgg.
Cart., in 8, sec. XVI e sg., ff. 79 num. dei quali parecchi son bianchi. Leg. in mem-
brana. Provenienza : Biscioni, 206.
CI. VII, num. 860.
« Commorientes seu Simpherusa, tragoedia rev. p. Bernardini Siephonii Sabini
ex Soc. Jesu » (fol. 1 e sgg.). — Trattato deir Epitaffio, ed esempi da
classici ( fol. 99 e sgg. ).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 137. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 861.
t JJ Innocente mezzano di sua consorte, o vero il Don Taddeo semplice, o-
pera del sig. dottore Pietro Susini. Atto I... Clorinda. Il bel giorno, o don
Taddeo, non par che rida » . Autogr. ?
Cart., in 8, pagine 93. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 98.
CI. VII,' num. 862.
Poesie di Bastiano Torrigiani. — Neil* ultima pagina sono tre epigrammi di
Gaudenzio Paganini.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 61. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 863, 864.
« Capitoli berneschi di Francesco Vannescki cherico e cittadino fiorentino, Ac-
cademico Apatista ».
Cart., in due voli, in 8, sec. XVIII in., ff. 154, 149. Leg. in membrana. — provenien-
za : Biscioni, 115.
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FIRENZE
181
CI. VII, num. 865.
v Sonetti contro gli Ugonotti, all' ili. signor Paulo Giordano Orsino » di
Banedetto Varchi. Altri sonetti (a fol. 71 e sgg. ) sono di vari in risposta
a quelli del Varchi. — In fine è V indice alfab. delle poesie.
Cart., in 8, sec. XVI, pagine 13$ nnra. e altre non num. per V indice. Leg. in mezza
pelle. — Provenienza : Biscioni, 17.
CI. VII, num. 866.
Carmi e orazioni, per lo più d* argomento sacro e scritti « in Rhetoricae
palestra » di un collegio di Gesuiti. A fol. 197 e sgg. è una Oratio ad
Franciscum Nerlium archiep. florentinum dum Eugenianum Lycaeum in-
viseret » nel 1654.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 244. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 133.
CI. VII, num. 867.
Carmi di Benedetto Averani, Annibale Rilli e adesp. — Esercizi latini di reto-
rica: in fine è V Index descriptionum.
Cart., ice. XVII, in 8, ff. 91. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 868. ,
Rime raccolte da Anton Maria Biscioni. — Sonetti di Alfonso de' Pazzi con-
tro il Varchi (pag. 1 ). — Rime di Romolo Beréini (pag. 97). — Enigmi
di Antonio Malatesta (pag. 125). — Rime di Pier Salvetli fiorentino (pag.
335). — Sonetti di Francesco RuspoH col contento di Andrea Cavalcanti
(pag. 375). — Rime di Francesce Baldovini (pag. 6h). — Rime di Pietro
Susini ( pag. 643 ). — Rime e prologhi di Giov. Cosimo Villi/ranchi ( pag.
667 ). — A Giovanni in re di Polonia, per la liberazione di Vienna, pa-
negirico del tned., in 87 stanze (pag. 693). — Sonetto adesp.: Con una
gerla di pan caldo addosso (pag. 706).
Cart., in fol., copit del Biscioni, pagine 706. Leg. in membrana. — Prorenienza: Bi-
scioni, 84.
Ci. VII, num. 869.
Raccolta di poesie. Com. con le « Esequie o sia funerale fatto dagli amici
del capitano Tommaso Cornacchini in Roma T a. 1725 ». Molte sono a-
desp., del sec. XVII e del principio del successivo: altre sono di Antonio
Morosini, G. B. Fagiuoli, Alessandro Ghivizzani, Fabiano Vichi, mons. Azzoli-
ni, Ciro di Pers, don Grisostomo Talenti monaco di Vallombrosa. — A fol.
182 e sg. è un discorso adesp. e anep. del sec. XVI, che com. « Io non
danno le seconde nozze ».
Cart., in fol., sec. XVI e sgg., ff. 339. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni, 35.
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182 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 870.
Raccolta di poesie. Com. con la canzone di Lorenzo Magalotti al dottor Lorenzo
Bellini: Amor, se vincer brami altro che sensi. Sono di Lorenzo Bellini,
Maria Selvaggia Borghini, Lor. Magalotti, Luca Terenzi, Francesco Baldovini,
G. B. Ricciardi, Giov. Michele Milaria, Bartolomeo Allegri, Francesco Redi, Pie-
tro Susini, G. C. Villi/ranchi, Carlo Maria Maggi, Valerio Inghirami, Curzio
da Marignolle, Alessandro Marchetti, Antonio Malatesti, F. M % Corsignani, ecc.
— A fol. 462 e segg. sono tre sonetti e una canzone in dialetto bolognese.
Cart,, in fol., sec. XVII e sg., ff. 467. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 137.
CI. VII, num. 871.
Raccolta di poesie. Com. con le ottave di Claudio Tolomei al principe Leo-
poldo di Toscana: Musa mia, che faremo, or che ci scaccia. — Sono del
Gigli, di Lor. Magalotti, Marco Lamberti, Pietro Susini, dell' Inghirami, Fran-
cesco Redi, G. M. Milani, Benedetto Menzini, G. B. Ricciardi, mons. G. Ciatn-
poli, Romolo Berlini, Bencivenni Ce/fini, Benedetto Menzini, C. M. Maggi, G. C.
Villi/ranchi, Frane. Melosio, Micliele Benotti, Federico Nomi, Frane. Bracciolini
di Pistoia, A. M. Bertoni, duca Salviati, padre Merighi, ecc.
Cart., in fol., sec. XVII e sg., ff. 355. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni 166.
CI. VII, num. 872.
Raccolta di poesie. Com. con un sonetto : « Uso di Venere. Di latte ha
T onda e di rubin Y arena », — Sono adesp., e di Cesare Meniconi, Costan-
tino Ricci, Salvator Franceschini, F. Meiosi, Benedetto Rigogli, dottor Narducci,
Marco Lamberti, del Businelli, del Baffo, Bernardo Bellincione, Puccerino zocco-
lante, duca Salviati, Annibale Valer iani, Fabio della Cornia, Diomede Sperelli,
Antonio Malatesti, mons. Azzolini, Paolo Vendramini, Ciro di Pers, cavali er
Marino, Antonio Talpa, Nicolò Cini, Hermes Stampa, Benedetto Rigogli, Fran-
cesco Rovai, canonico Papi?ii, Piero Salvetti, Andrea Salvadori, dottor Sallucci
di Perugia, Curzio da Marignolle, Ottavio Rinucci?ii, Annibat Caro, cav. de'
Pazzi, ecc.
Cart., in 8, sec. XVII ex., pagine 923. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni 131.
CI. VII, num. 873.
« Raccolta di poesie varie di diversi autori, che vanno a torno non ancora
stampate; parte terza ». Com. con un sonetto del Rovai: Angelo appar
ne' tuoi colori infidi. — Sono (e.cfr. la tavola in principio del voi.) di
Francesco Rovai, Antonio Malatesti, cav. Marino, Fulvio Testi, Andrea Salva-
dori, Antonio da Pistoia, Tommaso Gino ri, Stefano Piazza, Fulvio Testi, Ga-
briele Malatesti, Bernardo Bellincioni, Federico Strozzi, Matteo fr arnesi, mons.
Ciampoli, Virginio Cesarini, del Tolomei, Giulio de Nobili, Marco Lamberti, G.
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FIRENZE 183
A. Cicognini, Orazio Persiani, del Rigogli, Onofrio d' Andrea, Antonio Basio,
Lorenzo di Pierfrancesco Medici, Fulvio Testi, Tommaso Ginori, Curzio da Ma-
rignolle, Piero Salvetti, abate Fiamminghi, Francesco Tom t nasi, Benedetto Fio-
retti, Ottavio Rinuccini, Benedetto Rigogli, Alessandro Adimari, Alfonso de'
Pazzi, Lodovico Ariosto, Francesco Dalducci, Gabriele Chiabrera ; e adespote.
Cart., in 8, sec. XVII, pagine 937. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 139.
CI. VII, num. 874.
Raccolta di poesie. Com. con un sonetto di Girolamo Baccelli sopra Lucrezia
de 1 Vieri: Svolta dal tuo gentil leggiadro velo. — Sono del Baccelli, di
Cosimo Gas ci, Giuseppe Nozzolini, Giulio de* Nobili, Pietro Mormorai, Antonio
Buonaguidi, del Lasca, Bernardo Paulini, Marcello Adriani, Giovanni Strozzi il
giovane, Beni. Antinori, Gabrielle Fiamma, dell' Angelio, Virginio Turamini,
Giovanni di Niccolò da Falgano, Alessandro Rinuccini, Giovanni Uguccioni, An-
tonio de* Pazzi, Michelangelo Buonarroti, Laura Battiferri, Lorenzo Franceschi,
Giov. Ghirelli, Bernardo Davanzali, Bernardo Vecchietti, Cesare Caporali.
Cari., in 8, sec. XVI ex., sec. XVII, ff. 257. Leg. in membrana. — Provenienza : Bi-
scioni, 1 47 .
CI. VII, num. 875.
Raccolta di poesie. Com. con un capitolo di Paolo Arrighi da Pistoia, con la
data del 1 agosto 1586: Hoggi fia ben dover signor Mazzinghi. — Molte
sono adesp. ; altre del can. M. Strozzi, del Villif ranchi, di Francesco Baldo-
vini, del Meiosi, G. B. Ricciardi, Vinc. da Filicaia, Benedetto Menzini, Loren-
zo Magalotti, Lodovico Adimari.
Cart., in 8, sec. XVI e sg. ff. 358. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni, 102.
CI. VII, num. 876.
Raccolta di poesie. Com. con un sonetto adesp. in morte di Cosimo ili: Di
sue grand' opre sovra il rogo degno. Molte sono adesp. ; altre di Bene-
detto Menzini, Francesco Baldovini, del Villif ranchi , Antonio Radda, A. Lam-
berti, Pietro Susini. — A fol. 200 e sgg. è una Diceria su la Passione, di
L. M. Ceffi?ii Cresci. — A fol. 213 e sg. una c Intimazione mandata per
ordine del ser, di Modena al marchese Salvatico ».
Cart., in 8, sec. XVII e sg., ff. 215. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 114.
CI. VII, num. 877.
Raccolta di poesie. Com. con i sonetti di Francesco Contrini da Monte San-
savino. — Sono (cfr. la tavola in principio del volume) di Annibal Caro,
Antonio da Pistoia, dell'abate Fiamminghi, del Bronzino, di Antonio Buonaguidi,
Andrea Lori, Bartolomeo del Bene, Benedetto Varchi, Braccio Tasio, del Bar-
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184 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
lacchia banditore, Bernardo Cappello, Cesare Pavesi, Cesare Caporali, Damiano
Montigiani, Francesco Contrini, Francesco Tommasi, Fraticesco Coppetta, France-
sco Canigiani, G. A. dell' Anguillara, Giovanni Serragli, Girolamo Amelonghi
(il gobbo da Pisa), mons. Giov. Della Casa, G. B. Strozzi il giovine, G.
A. Popoleschi, Giovanni de' Bardi, G. M. Cecchi, Jacopo Salvi sellaio bologne-
se, Lorenzo di Pierfrancesco Medici, Leonardo Salviati, Lione ito Tornaòuoni,
Michele da Prato, Maffeo Venier, Niccolò Secco, Pietro Bembo, Ridolfo di France-
sco Lotti, Tommaso Ginori, Vincenzo Danti e adespote.
Cart., in 8, tee. XVI ex., ff. 243. Leg. in tutu pelle. — Prorenienra : Biscioni, 57.
CI. VII, num. 878.
Raccolta di poesie e carmi. Com. con un sonetto dell' abate Angelo Capponi :
Ne' campi di virtute Aprii di vita. — Alcune sono adesp. ; altre di Ni-
colò Godemini, Bernardino Suòòiani, G. 5. Ricciardi, del Man/redi, Frane. Brac-
ciolini, Farri da Pozzolatico, G. B. Fagiuoli, Alessandro Adimari, G. Chiabrera,
Giovanni Luci, Bastiano Torrigiani, Jacopo Lessi, Nicolò Cini, Francesco Rovai,
Francesco Albergotti, G. B. Strozzi, Sera/ino Collini, Cosimo Cicognini, Baccio
del Bianco, Virgilio Malvezzi, Pierfrancesco Mino zzi, Alfonso de' Pazzi, Mario
Guiducci, Carlo Dati.
Cari., in 8, tee. XVI e sg., ff. 337. Leg. in cart. — Prorenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 879.
Raccolta di poesie. Com. con un prologo di Antonio Radda : 1 Roberto. O che
fortuna è questa Signor Lelio garbato ». — Sono (cfr. la tavola in princi-
pio del voi.) di G. B. Ricciardi, dello stesso Radda, di Lelio Pioveni, cav.
Marino, Benedetto Menzini, Maria Buonaccorsi, G. M. Baldanzi, G. C. Villi-
franchi, G. B. Fagiuoli, A. M. Salvini, Domenico Giusti di Lucca.
Cart., in fol., sec. XVIII in., ff. 78. Leg. in mezza, membrana. — Prorenienza : Bi-
scioni, 138.
CI. VII, num. 880.
Miscellanea. Rime morali adesp. del sec. xvil ( fol. 1 ). — Estratti dalla Div.
Commedia (fol. 52 ). — Leggi del Monte di Pietà di Firenze, 161 6 (fol. 87 ).
— Conclave di Pio IV (fol. 103), Gregorio XIII (fol. 111), Innocenzo IX
(fol. 130), Leone XI (fol. 140), Paolo V (fol. 151).
Cart., in fol., sec. XVI, « sg., ff. 158. Leg. in membrana. — Provenienza : Biscioni, 6.
CI. VII, num. 881.
Miscellanea. Rime, autogr., del sec. xvil, con questo pseudonimo: Anacrate
Caldauni (fol. 1 e sgg. ). — Estratti ex Julia Polluce (fol. 42). -- Sonetti
del Lamberti (fol. 67): sono 19. — Note astronomiche (fol. 90).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 100 scr. e vari bianchi. Leg. in membrana. — Provenienza :
Biscioni.
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CI. VII, num. 882.
Raccolta di poesie. Comincia con un capitolo adesp., ma di mons. Azzolini,
contro il lusso e la libidine: Lascia Soratte, o buon Apollo, e Cinto. —
Sono dello stesso, di Carlo Dati, del Meiosi, del Solvetti, del Cicognini, del
cav. Marino, di Antonio Malate sti e Francesco Ruspoli.
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 95. Leg. in membrana impressa. — Pro Tenie nxa: Biscioni.
CI. VII, num. 883.
Raccolta di poesie. Comincia con un capitolo adesp. sul giuoco della palla
a corda: M* accennaste, Signor, che in gratia vostra. — Adesp. e di Lo-
dovico Adimari, Marco Lamberti, C. M, Maggi, Torello Evangelisti, Benedetto
Menzini, G. B. Ricciardi, dell' Andreoni, mons. Venier, Francesco Berni. -
Cart., in 8, tee. XVII e ig., ff. 203. Leg. in membrana. — Provenienza: Biscioni, 148.
Ci. VII, num. 884.
Poesie adesp. e carmi del sec. xvii e sg. — Notevole, di mano del sec. XVI,
il « Capitolo de' citriuoli a M.° Ciano proffumiere. Mandatemi di gratia
un Inventario » (fol. 32). — Col nome di G. B. Fagiuoli son due sonetti
a fol. 48. — Frammento di capitolo del sec. xvi: Vivi et perdendo non
colpar la sorte (fol. 55). — Sonetto al Varchi di Alfonso de* Pazzi (fol.
57). — Sonetto adesp. e anep. del secolo xvi: Dal ciel disceso a noi
cigno canoro (fol. 60).
Cart., in 8, sec. XVI e sgg., ff. 73. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 885.
Raccolta di poesie del Manfredi, del Cicognini, G. B. Fagiuoli, del Passerini,
Alessandro Ghivizzani. — A fol. 22 e sg. : « Galleria di quadri preparata in
Tolone per il re Carlo 3 che voleva passare al possesso del regno di
Napoli e Sicilia. Primo. Un San Pietro che piange per aver negato Cri-
sto, rappresentante l'arciduca che nega Filippo V re delle Spagne » ecc.
Cart., in 8, sec. XVII ex., ff. 38. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num.- 886.
Raccolta di poesie di Santi Rinaldi, del Sergardi, dell' avvocato Galassi, di
Domenico Bozzag/ii, Ghidino Mozzacode, G. C. Villifranchi, canonico Mozzi,
G. B. Ricciardi, e adesp. del secolo XVIII. — A fol. 93 e sgg. Pasquinate
e satire per la morte di Innocenzo xili e di Clemente XI e per i relativi
conclavi.
Cart., in 4, sec. XVIII, ff. 261. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni, 164, 165.
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186 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 887.
« Di Anton Morosini detto Lo Scema, satira in versi sdruccioli contro
Carli musico della Valdinievole e recitante alla villa di Pratolino » (fol.
1-5). — c Risposta alla predetta satira pure in versi sdruccioli del sig. r
Fra?ic. co Favolo »> ( fol. 7-14). — « Satira sopra il sig. r Conte Felici, medi-
co infelice. Ho preso cento volte apposta apposta » (fol. 15-18). — « Sopra
r Ill. mo e Ecc. mo sig. r Conte medico Felici, Gazzetta di Firenze. Capitolo:
I* ò preso l'altro ieri in furia e in fretta » (fol. 19-23). — Domenico Poltri,
Capitolo in lode dell'Anguille, al sig. r Francesco Redi (fol. 25-30). —
Averardo Seminetti, Capitolo in lode delle Mosche c al Dott. Frane. Redi
coir occasione che scrive degl'Insetti » (fol. 31-40). — c Relazione degli
sposalizzi della sig. ra Maria Laura Felice Valente del Teglia col sig. r Gio.
Filippo Colzi », 25 ottave (fol. 41-7). — « Ottave del sig. r Francesco Bal-
dovini pievano di Artimino al Dott. Frane. Redi. Sig. r mio veramente ec-
cellentissimo » (fol. 49-55 ). — « Amante bagnato dalla sua donna », quar-
tine: <« Mentre a batter vengh' io le vostre porte »> (fol. 64-5). — Lettera
ad un amico, tern. : « Una ve ne vo dir, che riderete » ( fol. 66-9 ). —
Alessandro Adimari, Canz. pel trasporto della S. ma Immagine dell' Impruneta
l'anno 1633, con lettera dedicatoria al Princ. Gio. Carlo di Toscana (fol.
72-97). — Quadernari di Francesco Redi al co. Federigo Veterani, in oc-
casione di un regalo di vino di Montepulciano fattogli dall' autore * ( fol.
98-100 ).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 101. Leg. in raembr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 888.
c Libro di sonetti, madrigali, ottave et altre belle compositioni di diversi au-
tori », messo insieme da Gerolamo Bernardi. Gli autori sono: Alessandro
Adimari, Alfonso de* Pazzi, Alessandro Ginori, Piero Salvelti, Carlo Dati, il
Cicognini (Giacinto Andrea), Marco Lamberti, il raccoglitore Girolamo Ber-
nardi Antonio Malatesti, Mons. Azzolini, Fra Ciro di Pers f il Meiosi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 53. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 889.
Canzonette adesp. e anepigr.: i. Saion, se con te; 2. Saion, se tu hai caro;
3. Deh senti, mio bene; 4. D'un certo giulè; 5. Saione serviva; 6. Non
vuol più Saione; 7. Saion, ti vo' dire; 8. Saione è dolente; 9. Saion mo-
ribondo; 10. Saion si è pentito; 11. Saion mio garbato; 12. Son certi zer-
bini (fol, 1-33). — Ottave adesp. e anep. (74): « Se tanta grazia il Ciel
mi concedessi » | « Lassando a voi per pegnio il mesto core » (fol. 34-45 ).
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 45 e molti bianchi non num. Leg. in membr. Provenienza:
Biscioni.
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FIRENZE 187
CI. VII, num. 891.
« Ad Institutiones Iustiniani imper. Compendium et Notae •> (fol. i-xv). —
Canzoni di G. B. Ricciardi (fol. 1-25). — « Capitolo in biasimo delle To-
ghe, di Galileo Galilei » (fol. 27-34). — Poesie di Orazio Persiani (fol. 34 b -
44); Pietro Salvetti (fol. 45-62); Af. Lamberti (fol. 63-90); di nuovo di G. <
B. Riccardi (fol. 91-5); Af. Lamberti (fol. 98-127); Pietro Salvetti (fol. 127-
30), di Antonio Malatesti (fol. 131), Salvator Rosa (fol. 13 1-4), Anton Af ala-
testi (fol. 134-5), Orazio Persiani (fol. 135-8), del Can. Cini (fol. 138-44), di
Mons. Cesarmi (fol. 145), del Meiosi (fol. 146-7), di Af. Lamberti (fol. 148-
54), del Persiani (fol. 155-8), dell' Abati (fol. 1 59-161), di Carlo Dati (fol.
16 1-2), di Fulvio Testi (fol. 163-5), di Fra Ciro di Pers (fol. 165-7), di An-
tonio dbali (fol. 168-70), di Carlo Dati (fol. 17 1-3). — Satira di facopo Sol-
dani ( fol. 1 73-8 ).
Cart., in 8, sec. XVII, fi". XV-181. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 892.
Poesie varie di : Giuseppe No zzo lini, Francesco LZ agone si, Ottavio Rinuccini, Gio.
Simon Biffoli, Tolomeo Nozzolini, Pietro Afarracci, Adriano Urbani ', Vincenzo
Afonaldi, Bernardino A tedici Panicarola, Torquato Tasso, Vincenzo Alamanni,
Domenico Naldini, Bagolo Ricasolù Pietro Ricciardi, Gioì*. Andrea dell' Angitil-
lara, e alcune adesp.
Cart., in io, sec. XVII, Af. 146. Leg. in memhr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 893.
Trattatello di rettorica, logica e morale, in lat. (fol. 1-22). — Canzonette di
occasione, o per musica, di cui la tavola è a c. 2 2 b -23.
Cart., in l(>, sec. XVII, fi*. 150. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 894.
« Libro di Cosimo di Zanobi Poggi ni per uso delle sonate della chitarra spa-
guola, cornine. a' 1 8 di giugno 1633 •>. — Precede la notazione delle di-
verse arie. A c. 50 sg. testi di 1 1 canzonette.
Cart., in 16 album, sec. XVII, fi. 98. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 895.
Gli Equivoci del sembiante: dramma pastorale (fol. 1-24). — Dramma anepi-
grafo e mutilo (c'è solo il primo atto). Personaggi: Furio, Claudio, Sa-
bina, Marzio, Emilia, Varrone, Cirilla (fol. 26-42 ). — « Il Natale di Giesù
Bambino, opera del sig. re Anto. Radda » (fol. 43-59). — « Intermedio o
vero Burletta intitolato Berlicche Berlocche » (fol. 60-79). — Commedia
adesp. e anepigr. Com.: «Leonora, sola. Se lontano è il mio bene »; fin.:
« Andiamo, mio caro Filandro, andiamo » (fol. 79-111). — 1/ amante di
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
se stesso, commedia. Interlocutori: Romilda regina, Idalba, Arganildo,
Sigismondo, Adolfo, Casmiro, Alcaste, Scorbio (fol. 1 13-148). — Natale
e morte di s. Giovanni Battista, dramma. Com. : « Padre e Figliuolo. Io ti
veggio figliuolo carissimo >; fin.: «E gite con la mia beneditione » (fol.
149-188). — Dramma anepigr. tratto dalla Storia di Costantino. Precede
un prologo del Can. Tommaso Squarci. Com. : « Massimiano. E quando mai
doppo un'ostinata veglia » ; finisce mutilo: « S'incoroni il consorte: io
cedo la gara » (fol. 220-48).
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 248. Leg. in cart. — Prorenienza: Biscioni.
Laudi spirituali. La prima com. : « Facciam gran festa con divoto core » ;
1' ultima che è a s. Paolo, fin. : « Transformocti 1' amore » . Precede la ta-
vola di tutti i capoversi, divisa in tre parti: « Laulde della Vergine Ma-
ria » ; « Laulde del singniore e altre da peccatori » ; € Laude di Santi » .
Cart., in 8, sec. XV, ff. 301. € Questo libro di laude si è di Lionardo di Giovanni di
Nicolò del maestro Francescho da Empoli ». Leg. in assi coperte a metà di pelle. —
Provenienza : Biscioni.
Era la stampa del 1559 dei « Trionfi, carri, mascherate e Canti carnascialeschi ». Si trova
attualmente nel B.° Rari.
« Rime capriciose di diversi autori, raccolte, scrite et ridote in vii volumi
per Francesco Conti fiorentino il primo giorno dell' anno mdlxxviii in
[Firenze: ma in luogo del nome è il prospetto a colori della città], c i.°
Alfonso de 9 Pazzi; 2. Bened. tt0 Varchi; 3. 77 Lasca; 4. // Molza; 5. Claudio
Tolomei, Mons. della Casa, Aless.™ da s. Piero, ser Goro et Annidai Caro; 6.°
d' Incerti; 7. di diversi [Simon della Volta, Raffael Gtialtieri, Dom. co Ghe-
rardi, B. Accolti, Antonio de* Bardi, Frizzacaro, Michelangelo Buonarroti, Gio-
vambattista Anzeloni, Giovanni da Pistoia, Bernardo Cappello, Francesco Naldi,
di m. Scipione, Pietro Aretino, Luigi Alamanni, Bernardo Verdi, Raffael
Gualtieri, Muzio, A. F. Rinieri, Filippo Strozzi, Lorenzo Strozzi, Ludovico Nu~
garola, Gandolfo, Francesco Coppetta, Ugolin Martini, Gioseppe Norilogi, Lo-
dovico Dolce, il Poltri da Bibbiena, Giovan Battista Strozzi, il Padre Panica-
rola, Bocciardo Sanese, Gio. Vettorio Sodcrini]. — Precedono, oltre una pre-
fazioncina del raccoglitore e una lettera burlesca di fra Mariano a Mons.*
Minerbetti, un elenco di « Titoli di gran signori » e di «Proverbi», e u-
na tavola delle rime. — Segue a tutta la raccolta una « Aggiunta d' al-
quante belle et varie co§e di incerti autori », alcuni sonetti dello stesso
CI. VII, num. 896.
CI. VII, num. 897.
CI. VII, num. 898.
FIRENZE 189
raccoglitore Conti, un sonetto e un madrigale di Torquato] T[asso], e una
piccola raccolta di « bellissimi motti e sentenze ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 325. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 899.
« La Baragalleide. Corona di sonetti al poeta Baragalli di Luca Terenzi della
Pieve a Santo Stefano, lettore in Pisa » (fol. 1-29) — « La Naseide. Co-
rona di 48 sonetti al sen. Nasi stato commissario di Cortona, del Padre
Francesco Moneti da Cortona dell' ordine dei min. Conventuali di s. Fran-
cesco » (fol. 31-55). — « La Saioneide. Il festoso arrivo di Saione che
viene dal Monte Parnaso laureato dalle Muse, composto e dato in luce
da F. O. per solo trattenimento della gioventù. In Firenze, alle scalee di
Badia, in 4 , p. 77 » (fol. 56-77). — t La Somareide, nella quale si ce-
lebra il sig. Abate Marco Feroci sotto il nome di Don Vanesio. Asina-
ture 26. Del Qott. Iacopo Montelatici » (fol. 78-90). — « La Pippioneide.
Poema gocciolone di Meo del Tondo da Montui, nella gozzoviglia del Ta-
gliere detto il Tich Tach all' untissimo sig. r Berlingaccio Gelosi da Taver-
nuolo suo signore. In Firenze, per Zanobi Pignoni mdlxv ». Il poemetto
è a stampa, ma mutilo in fine. Seguono mss. le due ottave mancanti, un
nuovo frontispizio a mano, una prefazione che manca pur nella stampa e
le prime cinque ottave (fol. 91-104).
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 104. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 900.
« Rime berniesche di diversi » . Sonetti di Maestro Paolo Orlandi, del dottor
Gio. Cosimo Villi/ranchi, di Antonio Malatesli, di Pier Susini (fol. 1-7). —
« Sopra Gabbriello, nano della Ser. ma granduchessa Vittoria Ottave
di Gio. Andrea Moniglia » (fol. 7-8). — « Vita deli' uomo. Son. in lingua
veneziana. L' uomo nasce solda', e a pena insi » (fol. 8 b ). — « Stato d' un
Debitore. Sonetto. Sino a oggi di scudi cento sei'» (fol. 9-10). — « Ra-
gionamento ai quattro RR. Capitani di s. Felicita, fatto la quinta notte
di Gennaio 1580. Io sono una Befana » (fol. 11- 13). — In lode dell'A-
sino. Capitolo del D. r Santi Casini (fol. 15-20). — Pier Frane. Tocci, La
svinatura di Barbigi Barbabigia. Idillio: « Burlesca Musa ormai diasi al-
la piva » (fol. 21-36). — « La Dianora, in morte di Bietolone. Epicedio.
Deh, chi mi vien col zufolo davanti » , e altri componimenti sulla morte
di Bietolone (fol. 37-43). — Alessandro Ghivizzani, Frottola « sopra il Can. co
Ferdinando Biliotti che dette d' asini nel Magistrato ai Sigg. ri Cap. ni di
Parte » (fol. 45-51). — Sonn. adesp.: 1. Confessa, o Dottor Franchi di S.
Piero; 2. Berretta in capo, e libriccino in mano; 3. Attendo al dir di Dan-
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MANOSCRITTI DKLLK hi HIM HECHE I)' ITALIA
te e Cicerone; 4. Io studio lingua greca e la latina; 5. Se il capo solle-
vasse dall' avello ( c per la promozione alla cattedra di Filosofia nello stu-
dio di Pisa del sig. r D. r Pasquali, fatta per la raccomandazione del sig. r
Antonio Mormorai » ) ; 6. Quel mostacciuol sì saporito e bello ( c al sig.
Bastiano Canocchi »): seguono un' ottava e una quartina allo stesso (foL
58-61). — « Racconto delle stravaganze ocorse di notte il dì 22 gennaio
1673 in Pisa », quartine: Com' io penso il Dio di Cina (fol. 64-69). —
Compon. burleschi adesp. : 1. Quasi non fosse vero; 2. Chi piglia moglie
è pazzo; 3. Signor, m* è capitata questa sera; 4. Mi trovo in fra V incudi-
dine e '1 martello; 5. Tu temi, o Lilla, e pur di tua natura; 6. Quella fra-
schetta di Cupido; 7. Chi mi gratta un colascione; 8. Io non ho pur un
becco; 9. Volate, hore, volate (fol. 70-84 K — Son. « per essere vacanti
molti luoghi della congrega maggiore » : Finalmente fu fatta 1' elezione
(fol. 85). — « Del Proposto Giraldi a Baccio Valori »: Dies veniet, dies
illa (fol. 86). — Due sonetti estomporanei « per due sorelle di casa Oli-
vazzi di Milano, che vestirono V abito religioso » e « per un giovine che
doveva far difesa di logica » (fol. 87).
Cart., in 4, sec. X.VII-X Vili, ff. «S7. Lcg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
Cara Fillide io parto, ad altro lito
Deh, qual torbida nube il bel sembiante
Caro Giacinto, oh come l*llo sei
Vanne, femmina ingrata, empio potcnto
Quanto s' appose al ver colui che disse
Ciò che la terra in sen nutre e fomenta
Queir indovino augcl che in bianco ammanto
Assisa in fra ì>ei fior lauri e mortelle
Da cure acerbe e affanni rei diviso
Chi il viso unqua mirò di gioia pieno
Quel baldanzoso arciero e pargoletto
No, non son qual mi fingi, in vetro frale
Ama, diceali amor, prode campione
Quel che gigante di bambin si feo (« Ercole vinto da amore »>.
Quel che ai furor suoi lo fren disciolto (« Al sepolcro d* Alessandro il Grande » t.
D' impetuose pioggie, ampi torrenti
Già tace il suon dell' armi orrido e fero ( « in occasione della Pace universale fatta
V a. 1697 »).
Deh, mirate occhi miei quai di novella (« del medesimo suggetto »).
Or che all' alma stagione il loco cede
Vanne, Fillide mia, vanne e sia cura
Cara Fillide mia, cui fer le stelle
Era la notte, e non giungeva ancora
Tempo già fu quando in età ridente
Qualor fissar queste pupille audaci
Addio felice suol, piagge ridenti
CI. VII, num. 901.
Sonetti e canzoni amorose e d'occasione, adesp. (fol. 1-13):
FIRENZE
Canzoni: (fol. 15-60). Quando non sono amorose, se ne indica l'occasione.
Occhi miei, voi che un giorno
Che fai, mio quor, che pensi
Qual non ben saldo legno esposto all' ira
Non è d' autunno la stagione in vero ( « in lode della Primavera » )
D' Aminta il giovanetto (« Cantata a solo »). f
Acque tranquille e liete
Vergini generose ( « Per le nozze del Sig. r Pier Antonio Bargiacchi con la Sig. ra Maria
Maddalena Casanuova » ).
Ove, ove sei, mio bene ?
Da un' estasi rapito (Rivelazione di S. t0 Bernardo).
Ah pur giunto son io (« Un giovane doppo esser rimasto salvo da una tempesta fattosi
religioso » )
Fiilide io parto, addio mio bene, addio
Addio, mio bene addio (« Amante convinto d' omicidio e perciò condannato a girne esu-
le nell' Indie » ).
Parti ? nè il duro core ( « Risposta deli' Amata » )
Così dunque mi lasci ?
Allor che al grande Iddio (« L' amenità della campagna » al Cav. G. B. Cerretani» ).
Talpa de' proprii errori
All' ingrato mio bene ( « Cantata a solo » )
Prologo per una commedia intitolata : « Amore è premio a chi fedelmente lo serve ». A-
more e Fede (fol. 61-64).
Canz. : Voi dispietate fere, orride belve (fol. 64-69).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 69. Leg. in membr. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 902. "
facopo Soldani, Satire (fol. 1-58). — « Ode Pindarica o ver Ciampolica sopra
'1 giuoco del Calcio »: Ampia messe di glorie (fol. 61-2). — Il Narciso,
e varie poesie del Sig. re Ottavio Rimucini ( fol. 66-104 ), — * Alcune sce-
ne della S. Maria Maddalena, opera cominciata e non finita del Sig. r Ot-
tavio [Rinuccini] » (fol. 105-7). — Tern. anep. : Lungi da voi del cor l'a-
spro cordoglio (fol. 107-10). — «Mascherate dell'Ingrate: ballo del Ser. mo
Sig. r Duca di Mantova, per le nozze delli Ser. mi Principi il Principe di
Mantova e 1* Infanta di Savoia, 1608 » (fol. 11 1-4).
Esposizione della Messa, in terz., acef. : « E '1 cintolo che s' agugne cola
stula » | « d* ogni riposo, da questa tempesta » (fol. 1-2). Altro componi-
mento, pure in terzine, sullo stesso soggetto: « Quando si pone il sacerdoto
a dire » | « In fino a la fine de la sua speranca » ( fol. 3 ). — Frammento di
un cantare (ottave 4i a -44* e ultima): < Quando fu dileghuato Runciglione »
| « A la quale ci chonducha il Salvatore. Domenico di Giamberto il fece al
vostr' onore * (fol. 4). — Formule per intestazioni di Epistole (fol. 4 b ). —
€ Reghole d* Abacho » ( fol. 5 ). — Frammento di una rappresentazione
mitologica: Coro, Carnevale, Bacco, Borea, Neve. Com. : « Tutto il Coro,
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 114. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 903.
192 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Fulmine ti saetti » ; fin.: c Chi con ebrio palato» (fol. 6-n: sec. xvn).
— Laude autogr. « ad beatam Virginem >: Candida, vaga, simplice co-
lomba (fol. 12-13: [che sono due fogli di custodia di un altro cod. ; e sul
verso del primo ne è scritto il solo titolo: « Questo libro si chiama Aspramon-
di nuovo racconcio in lingua toscana e ridottolo al volgar fiorentino,
nel quale si contiene di molte battaglie massime deravinimento di Orlando,
e di molti reali di Francia, come leggendo chiaro potrà ciascuno intende-
re. Amen. Et è di Giulio Baccelli »] sec. xvi ) — Breve commento alle
terzine dantesche : Purg. xvi, 97-9; 127-9. « In testimonianza che Dio ave-
va eletto » | c e però dicie Dante rispondi ado a le parole di Marcho:
O Marcho mio ecc.» (fol. 14; sec. xv), — « In obitu Gualterotti Bardij
Pueri », elegia: Tristia lethali redeunt spectacula ritu (fol. 16-7). — «Al
signor Abb. e Saracin priore della Chiesa de* Cavalieri di S. Stefano in
Pisa » (fol. 20). — « Monsu Mattia, nell' avviso dei felici successi del-
l' armi Christiane contro i Turchi nella Germania, canta il seguente Ber-
linghino dedicato al merito di m. Biagino oste fuor di porta S. Marco »:
Anz main in compagnie (fol. 21-2). — Due canzonette ( « Crudel tu vuoi
partire » ; « Non havea Febo ancora »), e un son. « Vezzosetta pastorella
che mi struggi » (fol. 23-24). — Capit. burlesco adesp.: «Al primo suon
di squilla Esco dal letto eh* il dormire assai » | « pur che venghino i cin-
que, i sei e sette » (fol. 25-7).
Cart., in 4, sec. XV i ff. 1-5, e XVIII i ff. 16 sgg. ( F età degli altri singoli componi-
menti è indicata a suo luogo). Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 904.
Poesie varie, adesp. Se ne dà la tavola, indicando la forma metrica sempre
che non siano sonetti. I nn. 2, 4, 5, 6, 8, 10-17, 19-22, 36 hanno a fianco
il nome del Sannazzaro.
Fol. 1. 1. Quel soave pensier che sì sovente
2. Gli occhi gentil che al sole invidia fanno
3. Vaghi soavi altieri honesti et cari
4. Parrà miracol Donna ad altra etade
Fol. 2. 5. Son questi i bei crin d' oro, unde m' avinse
6. Cercate, o Muse, un più lodato ingegno
7. Giorni mai spesi e tempestose notti
8. Cari scogli diletti, et fide arene
Fol. 3. 9. O mondo, o sperar mio caduco et frale
10. Se quel soave stil che da' primi anni
1 1 . Quest' anima real, che di valore
12. Gloriosa, possente, antica madre
Fol, 4. 13. O gelosia d' amanti, horribil freno
14. Interdette speranze e van desio
Fol. 10. 15. Valli riposte et sole. Canz.
Fol. 11. 16. Amor tu vuoi eh' io dica. Canz.
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FIRENZE
193
Ilor son pur solo et non è chi m' ascolti
Quando ritorna alla memoria ardente
Quando i vostri begli occhi un caro velo. Madr.
Non mi doglio, Madonna, anzi mi glorio. Madr.
O lieta piaggia, o solitaria valle. Tern.
Scorto dal mio pensier fra sassi et l' onde. Tern.
Poi eh' ogni ardir mi circonscrisse Amore
Della gran Quercia che '1 bel Tevre adombra
Re'delli altri superbo et sacro monte
Crin d* oro crespo et d* ambra tersa et pura
Quando ripenso meco al sommo bene
A venturoso di che col secondo
La bella fronte colorita et bianca
Se la pietà di me vincer potesse
Poi che sdegno discioglie le catene
Salubre fonte et tu, rinchiusa valle. Sestina.
Io vuo* cangiar V usato mio costume. Canz.
Se tu svegliassi Amore. Madr.
Amor, da poi che tu non mi consenti. Ball.
Quando penso al mio stato. Madr.
Verdeggi all' Appennin la fronte e '1 petto
O ben nato, felice, o primo frutto
Gratie non viste mai sopra la terra
Lasso me, che ad un tempo taccio et grido
L* oro, il cristallo, V ebano, i zaphiri
Correte fiumi alle vostre alte fonti
Gratie non viste mai sopra la terra. [ Cfr. il n. 42).
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 36. — Precede la tavola dei capoversi. Leg. in cart. — Pro-
venienza : Biscioni.
CI. VII, num. 905.
Poesie, adesp. Se ne dà la tavola.
Fol. 1. Quando mi diede amor. Madr.
Se ben e miei sospir non ne dan segno
Piangete Donne et voi giovani amanti
Cangia V habito altiero. Madr. « nella morte di m. Jacopo Romagnuolo ».
Arno, dhe ferma V onde. Madr. « nella morte dell' Argenteria ».
E vostri chiari lumi. Madr.
Fol. 2. O dei lucenti rai. Madr.
Godete lieti, amanti. Madr.
Selvaggia eh* a* miei pianti. Madr.
Vaghe donne et donzelle. Madr.
Leggiadro et dolce fuocho. Madr.
Fol. 3. Qui son, donne gentil, dove Arno irrora. Son.
Vicino al gran Thirren dov'Amo V onde. Son. « a Piero Spinelli ».
Gentil mia donna, a cui fan seggio intorno. « Stanze alla spezzata » [ 9 ].
Fol. 4-b Tal non apperse pianto. Son.
Donna vie più che voi leggiadra et bella. Son.
Arno che scorgi ognhor la donna mia. Son.
Scorgi hor Italia mia il gran furore. Son.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, xin 13
Fol.
I2 D .
17.
J*ol.
14.
lo.
19.
Fol.
*5-
20.
21.
Fol.
16.
22.
Fol.
28.
23-
24.
*5-
26.
Fol.
29.
27.
28.
29.
30-
Fol.
30-
31-
32.
33-
34-
Fol.
3i-
35-
36.
Fol.
3*-
37.
38-
Fol.
33-
39.
40.
41.
42.
Fol.
34-
43-
44.
45.
Fol.
35-
46.
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1 94 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Qual augellin cui V impaniata fronda. Son.
Fol. 6. Puote hor 1* antica Alphe a ben gire altiera. Soo.
Dunque fia ver eh' un ai selvaggio cuore. Son.
Poi eh' e' pianti non piglino punto lena. Canr.
Fol. 7. L' humil bellezza amica di boutade. Son.
Donde deggio sperar conforto et pace. Son.
Fol. 8. Gondi gentil, sì come largo dono. Son. e a m. Giuliano Gondi ».
Gondi saggio et gentil cui sol adora. Son. « al med.° ».
Amor in voi tutto il suo studio pose. Son.
Hor il tempo ne viene in cui gli amanti. Son.
Fol. 9. Mentre io vissi sicur leggiero et sciolto. Son.
Ingiusto amore et al mio danno presto. Són. *
E miei felici giorni. Canz.
Fol. 10. Lasso, come poss' io viver lontano. Son.
Quel che solea con la sua dolce lira. Son. e nella morte di m. Piero Gelli ».
Dal nero Mongibello. Ball. « Pisani che tornano ».
Fol. 11. Felice notte et voi lieti pastori. Son.
Chi vuol veder quanto è cortese il cielo. Son.
Donna che sopra all' altre altiera et bella. Son.
Leggiadri et saggi amanti. Madr.
Fol. 12. Saggio signor lontano dal bel nido. Son. « al Cardinal di Ferrara ».
Hor è morto il Lapin, Gondi gentile. Son.
Candido leggiadretto et sottil velo. Son.
Hor veggio ben eh' io son lontan dal vero. Son.
Fol. 13. Caccia gentil, se quella honesta donna. Son. « a m. Giulio Del Caccia ».
Ben mi scorgea crudel destino et fiero. Son.
Gentil mia donna, una rivolta sola. Son.
Questa fiera selvaggia ogn* hor m* ancide. Son.
Fol. 14. Come deli' alma nostra 1' intelletto. Madr.
Di lunge udendo il grido. Ball.
S' Amor che a ragionar sempre ra' invita. Canz.
Fol. 15. Hor sacrar mi vegg' io perpetui honori. Son.
O dolce loco, o voi ben segnate orme. Son.
Fol, 16. Qual onde al gran Thirreno Arno riporti. Son.
Già non ti die' natura et 1* opre e '1 nome. Son.
Fol. 17. Io che cantai d' amor le paci et 1' ire. Elegia in sciolti.
Fol. 18. Arno di voi si duole. Madr.
Fol. 19. Dolce loco ov* in preda amor mi diede. Son.
Troppo crudel disa ventura et morte. Son.
Fol. 20. Luna se il chiaro tuo signor di Delo. Son.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 20. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 907.
Sonetti c all'altezza Reale del Ser. ra0 Principe Ferdinando di Toscana » (fol.
1-3): 1. Certo caffè, del quale un tempo fu; 2. Quaggiù tutto finisce. Il
vasto impero; 3. Quando il frigio guerrier l'ancora sciolse; 4. Scosso il
giogo crudel dell'empio Egitto; 5. Chiusa in mura robuste, e ben di-
fese; 6. Varj pareri ha del caffè la gente. — Capitolo burlesco adesp.,
anep. e acef.: « Ma non in quella guisa che si vede » | c mill' anni e
mille del perpetuo sonno » (fol. 4-8). — Ottave adesp.: « Nuovo modo
ha trovato Sua Altezza » | « D' un cavai Pegaseo di chiaro scuro » (fol.
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FIRENZE 1 95
• 8-9). — Sonn. adesp. e anep. (fol. 9-12): 1. Questo di Rabican è più
eccellente; 2. Quel fiero verme che trapunge e fere; 3. Di superbo pala-
gio all' alta cima ; 4. L* abeto hispan dall' avarizia spinto ; 5. Vanne co-
lei eh' ha del mio cor l'impero; 6. Arma alla destra man di puro argen-
to: 7. Non odi, o Clori, il mondo in ogni parte. — Madrigali (fol. 13-15):
1. Non vo dal ver lontano; 2. Ben tu per dura prova; 3. Deh com' i-
nerrae e sola; 3. Ma qual faviir o fiamma; 4. Ben per estranio mare: 5.
Morte di freddo gelo. — Ottave del Sig. Ottavio Rinuccini (fol. 16, e con-
tinua nel 18 e nel 22): Cortesi donne, di pietà ricetto. — Lo stesso, O-
de « al Sig. r Jacopo Corsi » (fol. i7 b e continua nel 20): Qual novo al-
tero canto. — Madrigali (fol. 19: continuaz. di quelli a fol. 13-5): 1. Fol-
le chi fior non coglie; 2. Non di gran gemme e d' oro. — Altri madri-
gali « del detto » O. Rinuccini (fol. 21'): 1. Sfogava con le stelle; 2. Do-
vrò dunque morire; 3. Intenerite voi, lacrime mie. — Son. del medesimo,
« sopra il Sg/ Bondelmonti >: Quel dì funesto e lacrymoso tanto »
(fol. 22).
Cart., in 4, scc. XVII, ff. 22, rilegati disordinatamente, come si è visto nella descrizione.
Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 908.
Ottave siciliane. — E una raccolta di stanze in dialetto siciliano, di mol-
ti autori, i cui nomi sono alfabeticamente registrati in principio. Co-
mincia con una di Antoni Venezzianu: « A lu sepulchru miu farrò 'nta-
ghiari », e fin. con una di Giuseppe Rohasi: « Amai dui donne e tutte
dui virnitichi ».
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 275. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 909.
Poesie siciliane. — Sono, anche queste, ottave in dialetto sic, di vari. La pri-
ma è del Marchiani Accardu: « Stu libru è quasi un giardinu di Xiuri »;
T ultima è adesp. : c Sparginu certi bambi li vostri occhi » .
CI. VII, num. 910.
Poesie varie ital. e lat. di Vincenzo Comandi, Andrea Salvadori, Filippo Salviati,
Francesco Bracciolini (capit. « della Rogna 1 ecL' Orvietano » ), Matteo Ros-
si, dell' Ab. Capponi, G. B. Strozzi, Prospero Tazii, di Mons. Ciampoli, Vin-
cenzo Gatteschi, Daldassare Nardi. — Sono adesp. una canz. (fol. 2: c Ardo,
misero me, ardo e Y ardore »»); 4 ottave (fol. 18: « Potetti pur, potetti, ahi
crudo, hai fiero »); alcuni carmi lat. « in Concinum » (fol. 20-2); e un
a Capitolo in biasimo di quelli che governorno nel tempo della Peste »
(fol. 42-3 t Hor che vi venga un canchero maiuscolo »).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 43. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
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igb MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 911.
Capitoli tern.: La Palla a corda [accanto, cT altra mano] del Cav. Marifio:
M'accendeste Sig. r che in gratta vostra (fol. 1-9). — L* Archibuggio:
Sig. r ecceUent ro0 voi havete (11- 14). — La scherma: Tra l'arti degne
di maggiore stima (fol. 14-19). — Lo stivale: S* io vivesse più anni del-
l' annali (fol. 19-26). — La Chitarra: Sig. r Virginio, per darvi caparra
(fol. 26-36). — Giostra amorosa, ottave: Amor che meco alla notturna
impresa (fol. 97-8). — Cap. anep. : Non dico al primo secol della fava »
(fol. 33-5). — • Descritione delle bellezze delle donne >: Tre bianche:
carne, denti e faccia (fol. 35). — Il Camerone: Magnanimo Signor, già
volge un mese. Fin. mutilo col v.: Nè v' ho ripiena tutta la scarsella
(fol. 36-44)-
Cart., in 8, sec. XVII, pp. 44. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 912.
c Compositioni di diversi Sig ri fatte sopra la Sig.** Margherita Arrighi ».
Sono di Aless. Ginori, Stefano l ai, Ant.° Pazzi, Lelio Mancini, Cam. 10 Cam-
piglia, del Cav. Aquilani, di Gio. Rodrighes, Ginon Ginori, suor Caterina Si-
rigalli, Giulio Leoli.
Cart., in 8, sec. XVII, pag. 56. Leg. in cart. — Provenienza : Biscioni.
CI. VII, num. 913.
Miscellanea di sonetti d'occasione, dei primi decenni del sec. xvill. — Molti
contro i Gesuiti, come il primo, che è « sopra il nuovo scritto dato da
PP. Gesuiti, e stampato in Lucca » e com. : c Non ancora contenti li
Gesuiti ».
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 44. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 914.
Canzonette e ottave burlesche del sec. xvili. La prima com.: c Serenissima
Christina »; e F ultima, « Scappino in barca » : Quanto più lento e cheto.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 43. Leg. in cart. — Provenienza: Biscioni.
CI. VII, num. 915.
« IJ Avaro. Comedia di Molière, tradotta dal 4. tomo delle sue Opere, stam-
pato in Lione T a. 1692 ». Com. « Atto i.° f se. i.* Valerio. Elisa. Come,
graziossima Elisa, voi vi fate malinconica » (fol. 1-53). — «Il Catone.
Tragedia dal Sig. r Addison inglese, composta nella propria lingua in ver-
so, e trasportata in prosa francese dal Sig. Ab. Boyer. Stampata in Am-
sterdamo, 1713, e tradotta in prosa toscana ». Com.: « Al Lettore. Pre-
fazione. La stima de* sapienti dell' Isola in cui è nato V autore del Cato-
ne » (fol. 57-113)-
Cart., in 8, toc. XVIII, ff. 113. Leg. in membr. — Provenienza: Biscioni.
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FIRENZE 197
CI. VII, num. 916.
Rappresentaz. sacra adesp. di S. "Maria Maddalena. Com.: c Giachetto et
Arrigo. Io ho creduto dirti mille volte » ; fin. c come si converebbe. An-
date in pace ». Seguono due Laudi da cantarsi durante la rappresenta-
zione (Alma beata et bella; Quanto nel ciel sia accetta), e un sonetto da
servire da « Prologo e argumento in principio » : Silentio, spettatori, per
vostro amore. Sul lembo della prima carta, V indicaz. dell' a. : mdxxxiiii
e le sigle I. B., che si ripetono in fine con un c fecit »; sono dunque
quelle dell' autore.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. VII, num. 917.
Storia di Ippolito Buondelmonti e di Lionora de* Bardi, adesp. e anep., ri-
dotta in 92 ottave. Com.: O somma sapienza, o vero Iddio; e fin.: Que-
sta storia è finita al vostro onore. Cfr. L. B. Alberti, Opere volgari, ed.
Bonucci, HI 297.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 11. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. VII, num. 918.
Ottave amorose, adesp., in dialetto siciliano. La prima com. : Nun mi scordu,
Patruna, li faguri; e V ultima: Dunca li spassi mei stu fini fannu.
Cart., in 16, sec. XVII, ff. 35. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. VII, num. 921.
Franciscus de Huntingdon, Poesie lat., greche ed inglesi, dedicate dall' autore
c ad renovandam Pueritiae simul actae memoriam » c Stormontio suo » .
C è anche sul verso della coperta una memoria di Antonio Cocchi sul
dono fatto a lui del quinterno, colla data: c Pridie Nonas Augusti
MDCCLV ». Cfr. VITELLI, Indice dei codd. Greci Magliabechiani, in Studi Hai.
di filol. class., II, p. 555.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 31. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. VII, num. 922.
Marco Lamberti, I sette Salmi Penitenziali, tradotti in ottava rima.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 28. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 923.
Le Gale, al Sig. r March. Filippo Corsini, cacciator Maggiore del Seren. m °
Gran Duca di Toscana. Canzone X, del C. e Lor.° Magalotti: Odi, gentil
Pittor, come i* vorrei.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 11. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
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198 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 924.
Lettera XXIV, sopra il principal poema inglese di Milton, detto il Paradiso
perduto, di Antonio Cocchi. C è la minuta, e una parte di trascrizione.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 925.
Della vita e costumi de' Fiorentini. Satira del padre Francesco Moneti, Minor
Conventuale cortonese: A me serva di carta in questo giorno.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 9. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 926.
Alòertini Mtissati Tragoedia Ecerinis. Col commento di Guizzardo e Castellano.
Cfr. MUSSATO, Ecerinide, a cura di L. Padri n (Bologna, 1900), p. vili sg.
Merabr., in 8, sec. XIV, ff. 12. In fine è il noto ricordo del 131 7. Il commento, su 2
colonne, segue e incornicia il testo, che ha in principio una lettera miniata. E in
rosso o in rosso e^bleu, sono le altre iniziali. Leg. in cart.
CI. VII, num. 927.
Antonii Panormitae Hermaphroditus. Trascritto dal Magliabechi.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 19. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 928.
In A. Persii satyras Comment. Raphaelis Regii ad Laurentium Medicem. Ma
si ferma alla prima satira, ed è in copia del sec. xvil.
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 15. Leg. in cart. — Provenienza: Cocchi.
CI. VII, num. 931.
[ Theobaldi Physiologus] : « Leo habet tres naturas et tres habet inde figu-
ras » | c Cui si non aliis placeant hec metra Tebaldi. Explicit liber Fi-
siologi » (fol. 1-5). — « Liber Exopi », come è detto in una sbiadita po-
stilla marginale. Com. anep.: « Ut iuvet et prosit conatur pagina prae-
sens »; fin. mutilo col verso: « Est sua de censu ga^a recisa suo »,
della favola De cive et equite regis. Ma questa e altre favole mancano del
titolo, che nelle restanti è in inchiostro rosso (fol. 5 b -i6).
Merabr., in 16, sec. XIII, ff. 16. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 932.
Frammenti di codici membranacei già serviti per custodia. Contengono: 1.
Terentii Hecyra: I 2, 54-118; III 1, 34-3, 11. — 2. Senecae Hercules Fu-
rens: iv 1011-1065; iv 1183-1237: Octavia: 1 275-343; iv 718-82. Cfr. Ga-
lante, Index codd. class, lat. cit., p. 347 — 3. Frammento di una Chanson
de geste Com.: « Respond Galin: il ne valent un festu » | « Li destre
pe(j li est ala baiser ». In doppia colonna.
Membr., in 8, ma di varia misura, sec. XIII il i.°; XIII-XIV il 2. ; XIV il terzo; su
ognuno sono segni del nuovo scopo a cui eran serviti. Sul terzo, abrasi alcuni versi
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del testo, è stato seritto : « Jhesus. Hec logica ars et mei Moysi de Montebelio, qui eam
emi MCCCCXXI die XVII mensis aprilis quinquaginta quinque solidis in Bononia »,
alcune postille relative a questa Ars e, sul margine inferiore, : « S. Ieronimi que sunt
Iohannis benedirti.... Menghini » — Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
CI. VII, num. 933.
Excerptum ex Sexti Empirici ad versus mathematicos (fol. 1-2 sec. XVI). Cfr. O-
LIVIERI, Indicis codd. Graecorum Magliabech. Supplem. in Studi ital. di fil. class. V
406. — Pervigilium Veneris (fol. 3-4: a. 1578). — Fiori de qualitate vitae
(fol. 4-5: a. 1578). Cfr. Galante, Index, codd. class. Latin., cit. p. 348. — Le-
zione sopra le edizioni e i commenti a Marziale: « Deventum est ad e-
ditionem et interpretationem Poetae » (fol. 7-8). — Discorso di M. Pie-
ro Strozzi sopra il sonetto del Petrarca: Levommi il mio pensiero in par-
te ov' era (fol. 9-20). — Lettera (16 giugno 1591) e son. (c Viva mia
Pietra in cui scolpito io veggio ») di Raffael Gualterotti a Pier del Nero
(fol. 22-3). — Lettera e carme arcaico di Francesco Rovai c ad Pagani-
num Gaudentium » : c Per saxa qualem rivus inhospita (fol. 25). — Quat-
tro sonn. d' occasione, adesp. e anep. : 1 . Brittagna a te che gì' altrui
Regni oscuri: 2. Il sovrahuman valor di cui vi ornate; 3. Donna real in
qual mortai subietto; 4. Grand* armonia nell'opre e nelT aspetto (fol.
26-7). — e Risposta dei Pisani ad un Abate Cremonese, e Risposta dei
Casentinesi al medesimo Abate », Sonn.: 1. E molto tempo che ci tiene
a bada; 2. Un frate giunto al più che reverendo (fol. 28-29). — Son.
c Amante di bella donna per nome Maria Laura » : Infelice nocchiero a-
pre le vele (fol. 30). — Carlo Frugoni, Canzonetta acef.: E sin t'oblia
ne* tempi (fol. 31). — « Epitre de M. Voltaire a Mons. le Card. Quirini
qui demandoit absolument une Ode sur V église catolique de Berlin.... »
(fol. 32-3). — Due altre inglesi: To the time of the births of Endermay
(fol. 35). — Poesia frane: La Fourmie conte: Hors de beau sexe il
n' est point de salut (fol. 36-7). — Distici: Non ha il ciel cotanti lauri
(fol. 38). — Son. adesp.: Amore amaro e savi e matti mette (fol. 39). —
Son. c in morte dell' E. m0 Passionei » : Coli' ostro al crine appiè del di-
vin soglio (fol. 40). — « Sonecti di Anton Maria Salvini accadem. apati-
sta, letti e recitati dal med. mo in lode di se stesso nella Pubblica Acca-
demia degli Apatisti »: 1. Quando in questo alle Muse amico loco; 2. Fio-
renza mia, tu vedi ben si come; 3. Viddi il livore un dì pien di spavento;
4. Era un spinoso in natia macchia ascoso (fol. 41-2). — Tommaso Picco-
lomini in morte del Comm. 9 Buondelmonti nel 1756. Son.: c Spirto gentil
che in una spoglia avvolto » (fol. 43). — Son. adesp.: Doppo lungo ve-
nir di mesi e di anni (fol. 44). — Canz. adesp. : Su 1' eminente cima (fol.
45-8). — Distici: Chi con sospir con pianto dir solea (fol. 49-51). — Fio-
200
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
rae tempio Inscript. : Huc ades, o quaecumque cupis mea numera Virgo.
Di Mylor Aughtinton, 1756 (fol. 53). — Poesia del Bartoli, prof, di lettere
a Torino per lo sposalizio di Guadagni. 1757 (foL 54).
Cart., in 4-8. sec. XVTI-XVIII (quando non sia esplicitamente indicato altrimenti), ff.
54, di cui i più stati volanti, e poi raccolti insieme. Leg. in cart. — Provenienza :
Cocchi. •
Ovidii Nasonis « opusculum de limaca » (fol. 1-2: cfr. BANDINI II 277, XXX vi).
— c Versus Campani ad S. B. N. Papam Pium »: Ad te dive parens no-
strum decus ire iubetur (fol. 2-5). — « Distichon Pii Pontificis ad Philel-
phum »; « Responsum PhiUlphi ad Pium Pontificem »; € Epitaphium
Philelphi in Pontificem Pium » (fol. 5). — Martialis epigrammata: t ad
anum » , c de Lucretia >; c ad Zoilum >, c in pessimos coniuges » , « ad
invidum » , c ad Quintum Mutiun Scaev. » , « in iuvenem morosum » , t in
invidum », c ad Cestum puerum », c in invidum » (fol. 5-6). — Laurenin
Lippi Collensis c ad Laurentium Medicem », carmi: 1. Iuditium subì tura
tuum: subì tura penates; 2. Gloria laurigeros magna est monstrata trium-
phos; 3. Qualiter assirio phoenix revocatur in orbe (fol. 7-1 1 ). — [De/lo
stesso], Distici lat. c de amore Jovis », t de amore plurimorum », c de
protheo Carpatio vate »; c de historia Troiae (fol. 11 ). — « A. Polli[tianj] f
Nicolai Seratici, Bernardi Miche/olii, Antonii Gerardini, Hieronymi Calabri
carmina in obitu Michaelis Verini » (fol. 11- 12). — Altro carme latino di
Lorenzo Lippi: Dispersa ponti gentes aciesque natantum (fol. 12-3). —
L. Lippi, Versione in esametri del c Cynegeticon » di Oppiano, non compL:
1 O felix mundi columen tibi carmina canto » (fol. 13-23). — Alcuni
epigrammi del Lippi (fol. 24). — Seguono alcune poesie latine del sec.
XVIII e frammenti di poesie francesi, fra cui di Clement Marot (fol. 27-36).
— Cfr. per tutto GALANTE, Index codd. class. Latin., p. 348.
Cart., in 8, sec. XVI (salvo le ultime 10 carte), ff. 36. Leg. in cart. — Provenienza:
Canzonette adesp. e anep. [41]. La prima comincia: Ombre amiche, ombre
care; e 1' ultima: Chi mi presta un'altro core (fol. 1-24). — Intermedi in
bocca d'Amore, dell' Ambizione, dell' Avarizia, della Ragione. Com. c To-
sto che l'alma semplicetta epura » (fol. 25-9). — Epistola in settenari:
Carissimo amico. Se bramate novelle ( fol. 31). — Canz. di Salvador Rosa al
Sig. G. B. Ricciardi: Non ha tregua né fine il duolo mio (fol. 32-3). —
Canzone di t un forestiero » che c venuto all' opera cantata in Firenze
l'anno 1723 in simili sensi deplora la città relassata nella troppa genia-
Cl. VII, num. 934.
Cocchi.
CI. VII, num. 935.
FIRENZE
ZQl
lità delle Musiche e Musiche che recitano in detta opera »: Vo* pur du-
ro ad approvare (fol. 34-9).
Cart,., in 8. sec. XVTX-XVIII, ff. 39. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
Didascalie per intermedi di commedie, tratti dalla favola di Psiche e Amore :
c Tutti gV Intermedii della Comedia saranno cavati | Himeneo dunque o-
gnun chiede » (fol. 1-9). —
— Sonetti e madrig. adesp. (fol. 11-24). Segue la tavola dei capovesi.
Ai, come a un vago sol cortese giro. Madr.
Tutt* eri foco. Amore. Madr.
Che dura legge hai nel tuo regno, Amore ? Madr.
Madonna, io non so dire. Madr.
Sta il crudo cuor quasi affamata belva. Son.
Scorta d* Amor son io. Madr.
Punto da picciol Ape. Madr.
Oro nè gemme si pregiate e care. Son.
Ecco della grand' Austria, a cui s' inchina. Madr.
Oimè 1* antica fiamma. Madr.
Troppo ben può questo tiranno Amore. Madr.
Inchinate il bel viso, occhi dolenti. Son.
Tu godi il sol eh* agli occhi miei s' asconde. Son.
Mentre per boschi inhabitati ed hermi. Son.
Ben degno è di pietà, non di scusa. Madr. « sopra la S.ra Isabella Trissina ».
Tre parche il mondo crede. Madr.
Langue al vostro languir V anima mia. Madr.
Non più guerra, pietate. Madr.
Ai come a un vago sol cortese giro. Madr.
Perfidissimo volto. Madr.
Tutt' eri foco, Amore. Madr.
Che dura legge hai nel tuo regno Amore ? Madr.
Oimè cor mio, tu hai ? Madr.
Ben degno è di pietà, non di scusa. Madr.
Dunque può star con barbara fierezza. Madr.
Godianci, anima mia.
Cart., in 8, sec. XVI, ff. 24. Leg. in cart. — Provenienza : Cocchi.
Lo Spedale. Prologo del sig. r Dottore Gio. Cosimo Villi/ranchi. Interlocutori:
Medico, Infermiere e Speziale.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 7. Leg. in cart. — Provenienza : Villifranchi.
Mancante al riscontro del 1883. Conteneva, 1' Arte di Amare di Ovidio parafrasata In pro-
sa toscana e con annotazioni marginali. Com. : « Et se a voi, giovani, diletta la dot-
trina d' accendere e nutricare 1' amoroso fuoco la cui fiamma divora le midolla dell' os-
sa ». Era un cod. membr. del sec. XV, proveniente dall' Archivio della Segreteria
Vecchia.
CI. VII, nura. 937.
CU VII, num. 938.
CI. VII, nuca. 941.
202 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, num. 942.
Nicolai Villani pistoriensis Satirae [duo]: i. Juppiter an ne vides, et longam
colligis iram. 2. Unus amor cunctis rerum quoscumque potiri.
Cart., in 16, sec. XVIII, ff. 30. Leg. in membr. — Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 943.
Vincenzo Camillo Alberti, Fillide, Amori. Sonetti e canzonette.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 97. Leg. in cart. — Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 944.
« La prova di Omero stravestuto alla Napoletana dallo Si. D. Nicola Capasso
paglietta napoletano » . Sono i primi sette libri dell' Iliade, tradotti in ot-
tave, in dialetto napoletano, e dedicati « a lo S. D. Muzio de Maio ».
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 228. Leg. in cart. — Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 945.
« I sette Salmi penitenziali, composti da Marco Lamberti quando egli stava
incarcerato » (fol. 1-66). — c Amor notturni », Canz. : Tra le notti e lo
stellato velo (fol. 67-8). — Sonetti « sopra il Roncalli »: !. Chi con fu-
rioso piè calca il sentiero; 2. Apena adorno di purpurei panni; 3. Alza
canti festivi, intreccia balli; 4. Mirate pur P estrema mia rovina; 5. Qual
destin t* inalzò fuor del dovere (fol. 68-70). — Canzonetta: O faccia bel-
la (fol. 71 e 73). — c La città di Mantova pentita supplica il perdono
dall'Imperatore »: Ravveduta Sig. r dal grave errore (fol. 72).
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 73. Leg. in membr. — Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 946.
a II Caos o vero la Guerra elementale, di Giovan Domenico Peri d' Arcidos-
so ». Poema in cinque canti, in ottave, dedicato al Sig. Jacopo Corsi in
data 1 maggio 1600. -Com.: «Guarda P eterno Dio dalle più interne»;
e fin. « Precipitò nel centro imo e palustre ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 95. Leg. in membr. — Provenienza : Gesuiti.
CI. VII, num. 947.
« Canzonetta del Conte Lorenzo Magalotti in lode del Mugarino »>: Gentil va-
go fioretto (fol. 1-3). — Epigramma del Pasquier in lode del Ronsard
(fol. 2). — « Stanze di Messer Angelo Poliziano cominciate per la giostra
del Magnificilo Giuliano di Piero de' Medici >» : Le gloriose pompe e i fieri
ludi | E trista fa qual fera Julio assale.
Cart., in 8, sec. XVIII, ff. 9 scr. Leg. in cart. — Provenienza: Lami.
CI. VII, num. 948.
e A. Persii Flacci liber »: satirae Vi (fol. 1-10). — « D. Junii Juvenalis Sa-
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tyrarum libri V »: satirae XVI (fol. 11-66). — C. Valerti Catulli carmina
(fol. 67-100). — Precede una brevissima vita di Catullo e i distici a Gua-
rirti veronensis oratoris clar. mi in libellum Valerii Catulli eius concivis »
— a Sexti Ruffi (sic) viri consularis Valentiniano Augusto de historia ro-
mana libellus » (fol. 10 i-i 2). — « Plinius de Viris illustribus »; cioè il
trattato omonimo attribuito ad Aurelio Viltore (fol. 11 2-138). — Cfr. GA-
LANTE, Index codd. class, latin., cit., p. 394-50.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 140. A c. 66 versoi « die mercurii... aprilis hora HI noctìs a.
d. M. CCCC. LXXV »; a c. 100, dopo 1' explicit di Catullo, « Neapolis, X Febr.
MCCCCLXXVI »; e a c. 112, dopo la Storia di Rufo, « 1475 >. — Sulla prima
carta: « ex Museo March, de Sterlich » il quale lo donò al Lami, come si vede dal
ricordo fatto da questo sull' ultima carta, il 10 nov. 1750. Leg. in mezza pelle. —
Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 950.
Farsa del veduto, di Raffaello Carraresi. — « Comedia de Madiellai »: com. :
« Piero Viliani sagrestano si parte da casa »; fin.: « Passeren tempo con
uno sermonetto » — Famosa Comedia de Fugeo de Dios en el querer de
Don Fedro Calderon ».
Cart., in 8, sec. XVI-XVII, ff. non num. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Lami.
CI. VII, num. 949.
Era 1' edizione del 1691 del « Bacco in Toscana » del Redi, con annotazioni marginali
di Giovanni Lami. E' stata trasferita nella sezione degli Stampati.
CI. VII, num. 951.
Frammento di un cantare sulla giovinezza di Carlo Magno (fol. 1-3). Com.,
dopo T invocazione, a metà della 3.* stanza, cosi: e d* u' mangnio impe-
radore i* vo' chontare »>; e finisce mutilo al principio della 21.* ottava del
secondo canto, cosi: « seghuitando V andava lo nperier ». Cfr. Carlo Mai-
netto. Frammento di un cantare toscano del sec. Xiv, pubbl. per nozze
Oddi Bartoli, Firenze, 1891. — Trattato di medicina di Gregorio « medicho
di fisicha »: «... principio che sechondo che dicie Tulio » | « co[n]siglisi cho
buono medico et suo amicho » (fol. 5-14). — « Reghola del ritrovare
quando viene la pasqua ■> (fol. 14). — « Questi sono notabili tratti del-
le Pistole di Senecha a Lucilio. Nel chapitolo primo a tutto é vi-
tuperoso e ontoso el danno del tempo >y (fol. 15-25: mancano le carte
numerate anticamente 16 e 17, e quest* ultima è V attuale 44). — Orazione
di Santo Cipriano : « Questa si è V orazione o vero legienda che fecie
il beato Santo Cipriano » (fol. 25^-27). — Trattato adesp. e acefalo sulla
natura calda e fredda dei cibi, inframmezzato da note di spese datate
del 1382 e il 1374, e da altri ricordi (fol. 28-34; 38). — « Al nome di
Dio questa Legienda si è del grolioso Santo Nofri e di santo Panuzio
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204 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA %
abate » (fol. 34-37). — Seguono, a ce. 39 sg., altri ricordi domestici
(a. 1381, 1382, 1404), le ricorrenze dei Santi e altre indicazioni di calen-
dario, ricette e te. — a c. 41 v sono trascritte le terzine di Dante, Purg.
VI, 1-48.
Cart., in 4, sec. XIV, (oltre le date indicate, una ce n* è a c. 15: « 1374» a di 20
<T aprile »), ff. 45, erroneamente ordinati. I ricordi domestici sono di Bonaccorso Pel-
legrini, pannaiuolo. Leg. in cart. — Provenienza : Strozzi, n. 160 degli in fo.
CI. VII, num. 956.
I Trionfi del Petrarca (fol. 1-16). — Canzoni del maestro Nicolo Cieco « sopra
la ingratitudine » [2] e « in chonmedatione della magnificila città di
Vinegia » (fol. 17-19). — « Chapitolo fatto pello detto m.° Niccholo in chon-
mendatione del mangnificho chonte Francischo Sforza in Firenze a dì 22
di febraio 1435 » (19-21 ). — « Capitolo fatto per maestro Simone Saviozo
da Siena, mandato a Giovanni Cholonna, nel quale si trattano e chostumi
del chiarissimo poeta Dante Aldighieri fiorentino » (fol. 21-22) — c Ora-
tione fé' Francko Sacchetti fiorentino della morte di messere Francescho
Petrarcha *: canz. (fol. 22-3). — <« Trionfo fatto per Antonio Bonciani a pe-
titione di Lorenzo Manetti per la Diamante sua dama > (fol. 23-27). —
c Canzone fé* maestro Antonio che chanta a petitione di Lorenzo Manetti
per la Diamante sua amante » (fol. 27-8). — « Oratione fé' Bonachorso
di Neri Pitti alla S. ria di Firenze quando mandò per uno prigione avea
in mano » (fol. 28). — Sonetti: « fé* m.° Nicholo ciecho »: 1. Chi non
può quel che vuole, quel che può voglia; 2. Se e fati, la scienza o Ila
fortuna; 3. Pronto air ofitio, air udienza humano; c per messere Lionardo
d' Arezzo »: Spento veggho merze' sopra la terra (fol. 28). — « Ottave
della Spera di Gregorio vocato Goro di Stagio Dati (fol. 29-53), con dise-
gni a penna coloriti ad acquarello. — « Trattato fatto per Mariotto d' A-
righo Davanzali sopra V Amicitia in Santa M. a del Fiore »: Quel divo in-
gengno qual per voi s' infuse (fol. 54-5). — « Trattato fatto per Messere
Benedetto d' Arezo sopra V amicitia in santa M. a del Fiore » (fol. 55-8). Se-
guivano tre sonetti « fé* Messer Francescho Petrarcha », che sono stati
cancellati con inchiostro, in modo da non esser leggibili. — « Qui co-
mincia una disputa fatta tra duo giovani romani nel senato sopra la
nobiltà translatato di latino in volghare per messer Giovanni /' Aurispa :
« Spesse volte appresso de nostri maggiori si soleva dubitare » | « Qua-
le di loro sia più nobile nella vostra sentenzia si rilassa » (fol. 59-68). —
« Epistola mandò el gram filosapho Demostene a Alessadro Mangno im-
peradore a nome degli Atteniessi che domandavano perdono per fatti de'
Thebani » (fol. 68-9).
Cart., in 4, sec. XV, ff. 69. Leg. in mezza pelle. — Provenienza : Strozzi, n. 226 degli in fo.
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CI. VII, num. 961.
Fazio degli Uberti, Il Dittamondo (fol. 2-92 ). Precede : « Questi sono i pater-
nostri sagrati che si debono dire dinanzi al crocefisso della Settimana
santa » | <« Messer Anselmo di Giovachino Calderoni araldo del Magnificilo
signor Conte d'Urbino ischrisse ». — Seguono al Dittamondo, e della stes-
sta mano delle ultime carte del poema, i versi di Dante, Purg. XVI, 43-
114, Parad. xxvii, 22-66; Parad. xxix, 94-126.
Cart., in 8, sec. XV, ff. 96. Sulla membr. anteriore di custodia una terzina d* avverti-
mento « Tu che con questo libro ti trastulli », e un sonetto sul prestare i libri :
« Udito ò dire d* una volta in ciento ». Leg. in mezza membr. — Provenienza :
Strozzi, n. 262 degli in fo.
CI. VII, num. 963.
facopo da Montepulciano, Fimerodia. Dopo 1' epistola dedicatoria e V argomen-
to: « Qui chomincia i libro chiamato Fimerodia mandato allo inamorato
e nobile giovane Luigi di Manetto Davanzati. Libro primo. Cap. p.°. Nel
tempo che mie vita groliosa » | « Qui finisce el terzo e utimo libro chia-
mato Fimerodia versifichato e chonposto per Jachopo di Messer Stoldo da
Montepulcano e mandato a Luigi di Manetto Davanzati giovane fioren-
tino. Scritto per me Domenicho di Nofri Strada, chominciato a di 25 di Gen-
naio e finito a di doe di Marzo, cioè la sera di charnascale, anni domini
MCCCCLXXXIH ». — Cfr. RENIER, in Propugnatore, a. XV, p. i. R e 2. a
Cart., in 8, sec. XV, ff. 87, con rubriche in rosso. Sulla membr. anteriore di custodia :
« Questo libro é di Taddeo di Dom.co di Nofri Strada ». Leg. in mezza pelle. — Pro-
venienza : Strozzi, n. 339 degli in fol.
CI. VII, num. 965.
» Della gloria della città di Firenze, dell' huomini illustri, della nobiltà e del-
l' origine delle famiglie fiorentine di M. Ugolino Verino », tradotta in ver-
si sciolti [« dal Baldelli, come dice il Negri »]. Com.: « Canterò V alta
origine primera »>; fin. mutilo col v. « De Cattoni la stirpe già discesa ».
Cart., in 8, sec. XVII, ff. 50. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, n. 494
degli in fol.
CI. VII, num. 966.
« Ovidii de arte amandi (fol. 1-39). — « Liber Ovidii de Nuce »; elegia d' in-
certo (cfr. BAEHRENS, Poetae latini minores I 88) (fol. 39-42) — « Ovidii de me-
dicamine faciei » (fol. 43-4). — « Ovidii de sompno », cioè Amorum III,
v (fol. 44-45). — [Ovidio] Carmi « de medicamine aurium »>, «de puli-
ce ». Cfr. GALANTE, Index codd. classic. latin, cit., p. 350.
Cart., in 8, sec. XIV-V, ff. 45 (e 2 custodie in membr.), con molte postille interlineari
e marginali. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, n. 525 degli in fo.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
CI. VII, num. 969.
Risultato mancante al riscontro dei 1883. Conteneva, secondo 1* Inventario Strozzi ms M
« Ovidio, Epistole in prosa volgare, di anonimo. Libro delia Pulce in prosa volga-
re ». Ed era un cod. merabr. di provenienza Strozzi (n. 529 degli in fo.), colla data:
« a. 1393» die XX maij ».
CI. VII, num. 970.
Lezioni sopra la Georgica di Virgilio, di m. Marcello Adriani. E* una antica
stampa del poemetto ( s. n. t. ), copiosissimamente interfogliata, anche con
interi quinterni di commento.
Cart. Autogr., in 8, ff. 186. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi n. 541
degli in fo.
CI. VII, num. 973.
«Commentarla in Statii Sylvas», « Marcelli Virgilii », è scritto di mano di
Carlo Strozzi sulla carta di custodia. Ma nel lembo superiore della prima
carta, attraverso una gran macchia d' inchiostro versato deliberatamente,
non si stenta a leggere, di scrittura uguale al testo, « Angeli Politiani
in Statii sylvas.... commentarium ». Precede una « Statii vita », che com.:
« P. Papinius Statius neapolitanus, Domitiani maxime temporibus floruit ».
Cart., in 4, sec. XV, ff. 142. Leg. in mezza pelle. — Provenienza: Strozzi, n. 591 dei
mss. in fo.
CI. VII, num. 974.
Cicerone, Epist. fam. 12, 1-4, 1 (e Bibuli pronuntiata esset »* | « amicum Ca-
ninius ») ; 1 9, 6-1 1 (« ille vellet » | « tecum me adiuvisset ») (fol. 1-2).
— Omero, Iliade, in latino; il i.° libro e parte del 2. , con commento (di ma-
no di Marcello di Virgilio Adriani, secondo il catalogo Strozziano) che si
riferisce anche al principio del terzo. Sul lembo del fo. 3 : « i.° Novem-
bris », c 1488 »». Cfr. VITELLI, Indice dei codici greci magliabechiani cit.,
P- 554-
Cart., in 4, sec. XV, ff. 37 scritti, e molti bianchi. — Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza : Strozzi, n. 596 degli in fo.
CI. VII, num. 980.
« Odisea d' Omero », in versi sciolti. Com.: « L' huom canta meco affabile
eh* errando » | Finisce mutilo al c. XVI : « E per trattargli e con or-
ribil morte »; ma poi a c. 324 e sgg. ricomincia la versione in sciolti
( solo T ultima parte è in prosa), dei libri xvil e xviii. — Tra V uno e
l'altro (fol. 286 sg. ) è, in esametri, la versione dei libri i-iii: c L' huom
Dea si celebri, eh* affabile corse di molti » | « E piacer prenda in guar-
dandola T alma Minerva ».
Cart., in 4, sec. XVI, ff. 341. Leg. in mezza pelle — Provenienza: Strozzi, n. 604
degli in fol.
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FIRENZE 207
CI. VII, num. 981.
Poesie contro Pier Lazzero Zafferini cortonese. Capitoli, sonetti, madrigali,
canzonette, con lettera dedicatoria, in data di Siena, ultimo di gennaio
1588, di Faòritio Spini al Dott. Marcant. Gentile.
Cart., in 4, sec, XVII, ff. 93. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, n. 605
degli in fo.
CI. VII, num. 987.
Jacopo Franceschi, Proserpina rapita. Favola armonicha e parte recitata.
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 26. Leg. in membr. — Provenienza: Strozzi, n. 987 degli in fo.
CI. VII, num. 990.
Poesie di Gio. Battista Strozzi. Sonetti e madrigali. Com. : « QuaT è maggior la
fiamma »; fin. « Che di si lucid' ago il miser punge ».
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 113. — Provenienza: Strozzi, n. 616 degli in fo.
CI. VII, num. 993.
« Chanzoni di Dante et d* altri Maestri ». — « Chanzone di Matteo di Dino
Frescobaldù Amor dacché ti piace pur ch'io dicha » (fol. 1 bis ). — «Chan-
zone di Matteo di Dino Frescobaldù Amicho che domandi e vuo' sapere »
( fol. 1 bi8 ). — « Chanzone di ser Lapo Giani. Amore, i' priego e' alquanto
sostengni (fol. 1 bis ). — Frottola adesp.: O pelligrina Italia (fol. 2). Cfr.
RENIER, in Liriche di Fazio degli Uberti y p. CCCII. — e Chanzone di Fazio
degl' Uberti. Io guardo fra U' erbette per li prati ( fol. 3 ). — « Chanzone
di messer Cino da Pistoia. Io che nel tenpo reo (fol. 4). — « Chanzone
di Dante Alighieri di Firenze. Doglia mi recha nel core ardire » ( fol. 4 ).
Cart., in 4, sec. XIV, ff. 5 [sul lembo sup. tracce di una numeraz. romana LXXXXV-IX],
sul primo dei quali, che serviva di copertina, nel recto è scritto: « Chanzoni di Dan-
te et d* altri maestri », e sul tergo il verso « [A]mor, dache choviene pur eh* io mi
doglia » e qualche altro accenno o reminiscenza di poesie. Leg. in mezza membr. —
Provenienza : Strozzi, n. 620 degli in fo.
CI. VII, num. 994.
Guido Guidi, Tragedia in versi detta Partenia. « Aio. Deh qual pensier den-
tro al tuo core ascoso » | « Coro. Oh misero signor, gli è già spirato ».
Cart,, in 4, sec. XVII, ff. 68. Leg. in mezza membr. - Provenienza : Strozzi, n. 622
degli in fo.
CI. VII, num. 995.
Guido Guidi, Tragicommedia di Susanna. « Rebecca. Deh quale è la cagion,
Susanna mia » | « In volger verso te '1, viso sereno » .
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 76. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, n. 623
degli iu fo.
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208
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
CI. VII, nura. 996.
Guido Guidi, Jephte, tragedia, o vero la Pietà temeraria « Stroge. Ho come
atichora anchóf mi batte il petto (var. core) » | c Hai miseranda e sfor-
tunata madre. Hai, hai, hai *. Precede un prologo in bocca dell'Angelo:
« Del gran signor dell' universo mondo ». — A c. 39 seg. è un altra
copia della tragedia, con delle varianti. Il prologo com. : « Dall' alto ciel
del gran monarcha eterno >; e la tragedia comin. al modo stesso dell'al-
tra copia, ma fin. « Hai lacrimosa et sconsolata (var. disperata, e altre
correzioni a margine) madre ».
Cart., in 4 [ma di diverso formato, le due redaz. ], flf. 75. Leg. in mezza membr. — Pro-
venienza: Strozzi, n. 623 degli in fo.
Guido Guidi, S. Giovanni. Tragedia. « Regina. Saggio custode mio, è tanta
grande » | « Darem sepolcro hoggi al tuo corpo santo *. Precede un
prologo in bocca dell' Angelo : t Dunque in terra sarà chi dubitae » .
Cart., in 4, sec. XVII, flf. 55. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 625
dei mss. in fo.
Guido Guidi) Davit perseguitato. Tragedia. « Re. Sospendi ogni altro affare et
quanto prima » ) « sen fugge e mi abbandona. Ahi. Ahi ». Precede il
Prologo, in persona della Tribolazione; e le canzoni dei cori, per inter-
medi. Di queste una anche in fine.
Cart., in 4, sec. XVII, flf. 59. Leg. in mezza membr. — Provenienza: Strozzi, n. 626
dei mss. in fo.
Guido Guidi, Servio Tullio. Tragedia. « Tullia. Oh me, non sol la più mesta
et dolente » | « hò noi dannati a inconsolabil pianto. Hai, hai, hai! »
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 65. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 627
dei mss. in fo.
CI. VII, num. 1000.
Guido Guidi, Antigone, di Sofocle, tradotta. « O Ismene, la mia chara sorel-
la » | c la pietade ad usar con 1' humiltade » .
Cart., in 4, sec. XVII, ff. 36. Leg. in mezza membr. — Provenienza : Strozzi, n. 628
dei mss. in fo.
CI. VII, num. 997.
CI. VII, num. 998.
CI. VII, num. 999.
INDICI DEL VOLUflE XIII.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche <f Italia, XIII 14
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Indice degli autori e dei soggetti notevoli
A
Abati Antonio — Vedi Abbati Antonio.
Abbati Antonio, Poesie, 66,67,68,187;
— Ode al conte Hermes Stampa 123;
— Capitoli, 137.
Acciaiuoli (Cav.) Sonetto, 126.
— Fra Filippo — Carmi, 138.
— Maria — Rime, 97.
Accolti B. — Poesie, 156; — Epitaffio,
163; — Rime varie, 188.
Achillini Claudio, — Poesie, 35, 73; —
Sonetti, 93.
Acquisti Nicolò, — Sonetti, 133.
Addison, — Traduzione francese della
tragedia a Catone », 196.
Adimari (Alessandro), — Poesie, 67, 68,
137, 183, 184, 185; — Traduzione
/delle nenie del Pontano, 107 ; — La
B^achomiomachia in Toscana, 103;
— Parafrasi dell' Epinicio del Doni
sulla vittoria della Roccella, 122; —
/ f Canzone sul trasporto della S. m * Im-
magine dell' Impruneta, 186.
Adriani Lorenzo, — Ecloga latina, 131,
137-
— Marcello, — Rime, 87, 183; — Le-
zioni sulla Georgica di Virgilio, 206.
Agazzari Alessandro, — Sonetto, 47.
Agnello Carlo, — Poesie, 156.
Agostino monaco camaldolese, — Carmi
latini, 33.
Alamanni Antonio, — Sonetti, 70.
— Luigi, — Ottave, 69; — Sonetti, 76.
77> 78, 79; — Ballata, 78, 79; —
Madrigale, 79; — Rime, 138, 141,
188; — Psalmi, satire, sonetti, bar-
zelette etc, 141 ; — Stampe e terna-
ri, 158.
— Vincenzo, — Poesie, 187.
Albergotti Francesco, — Poesie, 184.
Alberti Battista, — Sonetti, 188.
— Vincenzo Camillo, — Sonetti e can-
zonette, 202.
Albizzi Luca degli — Sonetto al Ma-
gliabechi, 122; — Rime, 138.
— (Niccolò degli) — Poesie, 20; —
La Fioretta, 131.
Alcasta, — dramma per musica, 42.
Aldana Cosimo d' — Canzone e sonet-
to in morte di Cosimo de Medici,
137-
Aldobrandini Giov. Francesco, — Let-
tere, 35.
Aldobrandino, — Fisiognomica: ottave,
31-
Aleandri Girol. — Madrigali, 125.
Alessandrini, — Rime, 138.
Alessandro VII (Papa) — Sonetti su lui
e il conclave del 1667, 73; — Pas-
quinate in morte di lui, 74; — Can-
zone a lui diretta 133.
Alessio (Sant') — Commedia adespota,
23.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Alighieri Dante, — Il Credo a lui attri-
buito, 30, 179; — canzoni e sonnet-
ti, 3°> 39> 68, 76, 77, 120, 207; -
Rime varie, 120, 130; — Poemetto
adespota a lui diretto, 129; — 28
componimenti vari 157; — Esposi-
zioni sopra Dante, 174; — Fram-
mento di commento ali l'Inferno , 175;
— 'Purgatorio, VI, 1-48; — Purg.
XVI, 43-114; — Parad. XXVII, 22
-66, e XXIX, 94-126.
Allegri, — Poesie e rime varie, 66, 68,
138, 182; — Stanze, 137.
Alli Fr. Maria, — Poesie, 67.
Allori Cristoforo detto il Bronzino pit-
tore, — Rime, 31, 183; — Il Ra-
viggiolo : capitolo, 89; — Ottave,
89; — Sonetti, 127.
Altobianco degli Alberti Francesco, —
Sopra amicizia, 29 ; — Frottola, ivi.
Altoviti Biudo, — A Tomaso di Giunta
(« A te convien trar vita delle for-
me »), 120.
Amalteo G. B. — Rime, 138.
Amanio G. Paolo, — Rime, 125.
— N. — Sonetti, 75, 78; — Ballate,
78; — Poesie varie, 156.
Amelonghi Girol. — Gigantea : poemet-
to, 141 ; — Rime 184.
Araerighi (Abate) — Poesie, 74.
Anacrate Caldauni, — Rime, 184.
Anacreonte, — volgarizzato da Aless.
Marchetti, 90 ; — Idem da Bartolo-
meo Corsini, 170.
Anastasio Filippo, — Rime, 138.
Andrea (D*) Onofrio, — Poesie, 183.
Andreoni, — Poesie, 185.
Angeli Niccolò, — Ottave, 126.
Angelio Piero, — Elegia intorno alla
sconfitta di Radagaso, 122; — Ri-
me, 183.
Angelucci Agatangelo, — Intermedi per
tragicomedia, 34.
Angiolini Bernardo, Canzoni, 163.
Anguillara G. Andrea, — Canzoni, 159,
160, 184, 187.
Ansaldi, — Poesie, 71, 73.
Ansidei Giuseppe, — Canzone, 137.
Antico N. — Madrigali, 79.
Antinori, — Rime, 87, 169, 183.
Antonelli Tommaso, — Carmi, 161.
Antoniani Ferdinando, — Carmi, 138.
Antonio da Pistoia, — Sonetti, 11; —
Rime, 140, 182, 183.
Anzeloni Gio. Battista, — Rime varie,
188.
Apatisti (accademici), — Poesie varie,
118.
Apollonio Pietro, — Epistola a Lorenzo
de Medici e Poemetti, 27; — Car-
mi, ivi.
Appiani Paolo Ant. — Sonetti, 137; —
Rime, 138.
Appolloni Giovanni, — Poesie, 71 ; —
Il Nerone, 137.
Aquilani, — Rime d' occasione, 196.
Arcadia, — (Satira per la nuova Acca-
demia della), 115.
Arcangelo (D') Ottavio, — Canzone si-
ciliana, 67.
Arcioni Abate, — Rime, 138.
Aretino Carlo, — Carme a Ciriaco d'
Ancona, 122.
— Guglielmo, — Differentiae (serrao-
num), 27.
— Leonardo, — Carmi latini, 112.
— Pietro, — Lettera, 25 ; — La Cor-
tigiana, 27 ; — Sonetti, 54, 69 ; —
Poesie, 66, 67, 68, 156, 188; —
VA. H. C, 131, 137.
Argento (D*) Gilormo, — Canzone si-
ciliana, 67.
Arialdi D. monaco vallorabrosano. —
Carmi, 138.
Ariosto Lodovico, — La Cassaria, 17 ;
— La Scolastica, 27 ; — Madrigali
e sonetti, 70 ; — « Orlando » (can-
to XXIV, st. 77 e segg., • e canto
XXXII, st. 18 e segg.), 86; — Ri-
me, 183.
Arisi Francesco, — Sonetto, 137; —
Rime, 138.
Aristotile, — Esposizione della Poetica,
98 ; — Liber de Poetica latine con-
versa, 145,
Arloi Alessandro, — Poesie, 156.
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FIRENZE
Arnold C. — Elegia consolatoria, 122.
Arpe Ang. M. — Carmi, 138.
Arrighetti Niccolò, Ottave, 98.
Arrighi Benedetto, — Capitolo 116; —
Rime, 138.
— Paolo, — Poesie, 170, 183.
Artabano, — tragicommedia adesp., 24.
Asmundo (D*) Bartolom., — Canzone
siciliana, 67,
Aspramonte, — Poema cavalleresco, 142.
Aughtinton (Mylor), — Iscrizione lati-
na, 200.
Aureli, — Carmi, epigrammi, 86, 138.
Aurispa Giovanni, — Traduzione di una
disputa latina sopra la nobiltà, 204.
Ausonio, — Carmina et Epistolae, 62.
Averani Benedetto, — Cymi, 181.
Aversa Marco, — Poesie, 156.
Azzolini (Mons.), — Poesie, 67, 71, 73,
181, 182, 185, 186; — Satira, 98,
137; — Canzone, 137; — Quater-
nari, 137.
H
Baccelli Girolamo, — Sonetto, 183.
Bacco e Arianna, — dramma per musi-
ca, 34.
Bachareto (Antonioda), — Sonetto, 11.
Badoaro Giacomo, — « Il ritorno di
Ulisse », tragedia, 25.
Baffi Lucullo, — Poesie, 67, 71, 73, 98,
182.
Balacchia, — Poesie, 184.
Baldanzi G. M., — Poesie, 184.
Baldini Scipione, — Poesie, 67.
— Sebastiano, — Poesie, 67.
— Vittorio, — Correzioni ed aggiunte
all' Jlmxnia del Tasso, 64.
Baldinucci Francesco, — Parafrasi dei
salmi, 79.
— Niccolò, — Poesie, 28.
Baldocci Nigetti Dionisio, — Rappresen-
tazione spirituale, 28.
Baldovini Frane, — Poesie, 74, 98, 121,
181, 182, 183; — Ottave a Fr.° Re-
di, 186.
Balducci Francesco, — Poesie, 67, 68, 183.
Balduini (Francesco), — Poesie, 71; —
Sonetti, 122.
Balsimelli, — Capitoli, 137.
Bamberini Gregorio, — Risposta alla
Spagnuola delle cortigiane fiorentine
di A. Malatesti, 132.
Bandini Ottavio, — Elegia, 94.
Bandoni G. Battista, — Rappresentazione
sacra, 170.
Barbaro Ermolao, — Carmi, epigram-
mi, 86.
Barberini Maffeo, — Poesie, 71 ; — Car-
mi sacri e vari, 165.
— (Don Taddeo), — Quaternari a lui
diretti, 118.
Bardi Antonio dei — Rime, 188.
— D., — Rime, 138.
— (Suor Dea), — Poesie, 68, 71,
— Ferdin., — Poesie, 67.
— Giov. de', — Poesie, 184.
— Niccolò, — Carmi, 138.
Bargellini Camillo, — Rime del Burchiel-
lo, 172.
Barignano, — Sonetti, 70, 78 ; — Se-
stina, 78; — Poesie, 156.
Bartoletti (P. e ), — Rime, 138.
Bartoli Domenico, — Poesie varie, 98,
200.
Bartolini Niccola, — Elegia, 122; —
Rime, 138.
— Riccardo, — Idillio, 30.
Bascontro Mariano, — Canzone sicilia-
na, 67.
Basio Antonio, — Poesie, 183.
Battiferri Laura, — Rime, 87, 170, 183.
Bazardi Giul. Cesare, — Sonetti in mor-
te del conte Fra Leone Strozzi, 125.
Bedori Carlo Antonio, — Rime, 138.
Belcari Feo, — A bramo e Isacco, 72,
165; — Laude « Udite, matta paz-
zia », 73 ; — Laude e « Tabula dei
cantici », 145; — Rappresentazioni
diverse, 150; — Sonetti, e risposte
d'altri a Feo Belcari, 150, 152; —
Laude, 164.
Bellata Dianora, — Canz. alla Vergine, 98.
Bellincioni Bernardo, — Poesie, 67, 68,
121, 182.
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2I 4
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Bellini (Lorenzo), — La Bucchereide, 28;
— Carmi, 138, 182.
Bembo Pietro, — Ottave, 68 ; — So-
netti e canzone, 68, 75, 76, 77, 78,
79, 125, 160; — Sestine e ternario,
78; — Carme latino, 124; — Let-
tera al T)uca di Fiorenza, 128; —
Poesie e stanze, 156, 158, 184,
Bencivenni Banco, — Sonetto in morte
di Neri di Gino Capponi, 56.
Bene (del) Bartolomeo, — Lamento nel-
la morte del Goga : terzine, 98 ; —
Rime 183.
— (del) Sernuccio, — « Per Monna
Louiera donna di Nerone di Nigi »
120.
Benedetto d' Arezzo, — Trattato sopra
T amicizia, 204.
Benedictis (De), — Carmi, 138.
Benito (Fra), — Rime spagnuole, 66; —
Opere, 67.
Beni vieni Girolamo, -— Sonetto, 11; —
Rime sacre. 86 ; — Bucolica, 98; —
Volgarizzamento dell' Amor fuggiti-
vo di Mosco, 156; — Gisraonda e
Tancredi, 158.
Benotti Michele, — Poesie, 99, 124, 138,
182.
— Vincenzo, — Sonetti, 104.
Bentivogli, — Poesie diverse, 124; —
Rime, 138.
Benucci Lattanzio, — Rime, 170.
Benvenuti Luigi, — Sonetto, 169.
Bernardi Girolamo, — Rime varie, 186.
Bernardo (San), — Carmina, 34.
Berni Francesco, — Varianti di alcuni
Capitoli, 79 ; — Poesie e rime, 68,
138, 185; — Sonetto, 170.
Berti Simone, — Poesie, 67, 138.
Berrettario Frane, — Epigramma ad A.
Magliabechi, 122.
Bertini Romolo, — Poesie, 67, 71, 99,
181, 182; — Canzoni, 131.
Bertoni A. M., — Poesie, 182.
Berzini Gio. Pietro, — Poesie per mu-
sica ed Oratori. 171.
Betti Giovanni, Ghiribizzi, 28.
Bianchi (Canonico), — Carmi, 138.
Bianchi Eusebio, — Rime sacre, 29.
— Jacopo, — Poesie, 68.
Bianchini Bianchino, — Rime, 138.
— Gius., — In morte di Fel. Buonar-
roti : sonetto, 128; — Rime, 138.
Bianco (Del) Baccio, — Poesie, 184.
Bichi Gius. Maria, — Poesie, 171.
Bientina Jacopo del, — Frottola, 85.
Biffoli Simone, — Poesie, 187.
Bigazzi D. Angelico, — Canzoni e ma-
drigali sacri, 29.
Bimbacci Bartol., — Carmi, 138.
Biondi A., — Rime, 138.
Bione, — volgarizzato, 171.
Biscioni Ant. M.\ — In morte di Fil.
Buonarroti: sonetto, 128; - Note
all' c Arte poetica » del Menzini, 177.
Bitossi Lorenzo, — Carmi, 138.
Boccaccio Giov.. — Ninfale Fiesolano,
29; — « Geta e Birria », 30; —
Sonetti, 130.
Bocciardo Sanese, — Rime varie, 188.
Boccone Alfonso, — Rime, 138.
Bolognesi Domenico, — Poesie. 89.
Bona (Ab.), — Rime, 138.
Bonaccorsi Biagio, — Poesie, 156.
Bonaguldi Antonio, — Rime, 87, 183 ;
— Canzone, 126.
Bonanni Vincenzio, — Rime, 169.
Bonarelli Guidibaldo, — Poesie, 67.
Bonasira (Giov.), — Canzone siciliana,
67.
Bonciani Antonio, — Trionfo, 204.
Bondi B., — Rime, 138.
Boni Deo, — A Tomaso di Giunta
(« Ancora non pare che 11' ira di Giu-
none »), 121; — c Alla mia chara
e compangna Vannetta », ivi.
— G. B., — Parafrasi del suo Epinicio
sopra la vittoria di Ludovico XIII
contro la Roccella, 122; — Satira
in lode della villa, 171.
Boninsegni Francesco, — Carme latino,
31; — Poesie, carmi e rime varie,
*>7> 68, 73, 87, 99, 100 ; — Contro
il lusso delle donne : ragionamento,
87; — Elegia estemporanea, 99; —
Satira, ivi
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FIRENZE
Bonorai Gio. Frane, — Rime, 138.
Bordoni Filip., — Rime, 138.
Borem Giov., — Rime. 138.
Borgo (Del) Jacopo, — Poesie, 71, 73,
138; — Sopra il pigliar moglie, 129.
Bonichi Bindo, — Canzoni morali, 31.
Bonsi Lelio. — Carmi, 138.
Borghese (Card. le ), — Lettere, 35.
Borghesi Diomede, — (Accademico In-
tronato) Le Rime, 31; — Poesie, 67.
Borghini Maria Selvaggia, — Rime va-
rie, 99, 182; — Poesie toscane so-
pra i Buccheri, 119; — Sonetto a
Ipp. to ?<Leri, 122.
Bottari G. G., — Note all' « Arte poe-
tica » del Menzini, 177.
Boyer (Ab.), — Traduzione in prosa
trancese del Catone di Addison, 196.
Bozzaghi Domenico, — « L' architettura
per le fratte, ecc. 171 ; — Poesie, 185.
Biasio, — Poesie, 156.
Bracciolini Francesco, — Poesie, 67, 68,
182, 184, 195.
Bramante. — . Poesie, 156.
Brechsfeld Federico, — Carmi 138.
Brevio, — Sonetto. 78 ; — Ballata,
155-
Britanio G., — Trionfo, 159.
Brizi Angelo, — Carmi, 138.
Brocchi G. B., — Sonetto, 122.
Brogiari Antonio, — Carmi, 165.
Bronzino, pittore Vedi Allori Cristofaro,
Brucioli Antonio, « Dello amore divi-
no, » 31.
Brugneres Michele, Rime, 138.
Brunelleschi, — Sonetto in suo onore,
Bruni Vincenzio, — Istoria d* Ippolito
e Dianora, 171.
Bufalo (Del) Ottavio, — Poesie, 73.
Buonaccorsi Antonio, — Poesie d' occa-
sione, 125; — Rime, 184.
Buonarroti Michel., — Sonetti, 69 ; —
Madrigale, 69, 77; — Rime, 183,
188.
— Michel, il Giovane, — Poesie varie,
99-
Burchiello, — Sonetti, 32, 33, 100, 172.
C
Caccia Alessandro, — Locmophyghia :
Poema, 33.
— (del) Francesco, — Traduzione del-
la 5.* Satira del II Libr. di Orazio,
100.
Calabri Gerolamo, — Carme in morte
di Michele Verino, 200.
Calderon Pedro, — Famosa Comedia de
Fugeo de Dios, 203.
Calenzano, — Ottave, 50.
Calzaiolo Lotto, — I Fabii : commedia
46.
Campani Francesco, — Poesie, 68, 200.
Campiglia Camillo, — Rime d* occasio-
ne, 196.
Canale Giov., — Rime 138.
Cancellotti M. A., — Rime, 138.
Canigiani Francesco, — Poesie, 184.
Canossa G. B., — Carmi, 139.
Cantalicio, — « De Volaterranorum re-
bellione » 33.
Capasso Nicola, — Traduzione dei pri-
mi sette libri dell' Iliade in dialetto
napoletano, 202.
Capellani Aless., — Rime, 138.
Capezzati Bonavita, — Poesie, 20, 68.
Capitani (Famiglia) — Nota dei Priori
della Famiglia, 87.
Caporali Cesare, — Poesie diverse, 183,
184.
Cappello Bernardo, — Poesie. 156, 184;
Rime varie, 188.
Capponi (Famiglia) — Albero genealo-
gico, 87.
— Angelo, — Poesie, 67, 184, 195.
— Ferrante, — Poesie, 67 ; — Canzo-
ne contro di lui, 118.
— Giovanni, — Madrigali, 169.
— Ottavio, — Poesie, 67.
— Bargellini (Marchesa) — Poesie, 68.
Capri Michele, — Sonetti e canzone, 33;
— Lettera e sonetto a Bianca Cap
pello, ivi.
Cardini G. M., — Carmi, 139.
Carli Paolo Fr., — Rime, 139.
Carlini Raffaele, - Rime, 138, 139.
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2IÒ
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Carlo Magno, — (Frammento di un
cantare su) — 203.
Cannassi Vinc, — Sonetto, 119.
Carnisalio Vincenzo, — De Christi pas-
sione Carmen, 33.
Caro Annibale, — Sonetti, 119, 128,
164; — Rime, 139, 156, 182, 183,
188.
Carraresi Raftaelle, — Farsa del veduto,
203.
Carteromaco F., — Ottava, 76 ; — Ter-
nario, 76.
Casa (Della) Giov., — Canzoni, 68, 122,
128, 172; — Capitolo del Forno,
80; — Poesie, sonetti, rime, 67,
118, 122, 138, 172, 184, 188; —
Carmi latini, 127.
— (de) Ludovico, — Anagrammi, 122.
Casali Andrea, — Poesie varie, 121.
Casareggio G. B. 4 , — In morte di Fil.
Buonarroti : sonetto, 128.
Casimiro di Monte Vecchio, — Rime
sacre e sonetto, 52.
Casini Bastiano, — Poesie, 73.
— Francesco, — Poesie, 67.
— G. M., — Carmi, 139.
— Sante, — Rime, 138, 139; — In lo-
de dell'Asino: capitolo, 189.
Cassiano Goro, — Il Virgilio Toscano,
100 ; — Sonetti, ivi.
Castelli Michele, — Carmi, 139.
Castro (de) Stefano, — Rime, 138.
Castroverde (Padre) — Rime spagnuo-
le, 66.
Catullo, — Carmi, 203.
Cavalcanti Andrea, — Commento ai so-
netti di Francesco, Ruspoli, 109.
— Arcangelo, — Sonetti, 159; — Sto-
, ria o festa su Anastasio imperatore,
159; — Storia d'Antonio e Lodo-
vico, ivi.
— Guido, — Esposizione della t dot-
tissima et oscu rissi ma » sua canzo-
ne, 87.
Cavallo Marco, — r Poesie, 156.
Ceccarelli Lorenzo, — Carmi, 34.
Cecchi G. B., — Rime 138.
— G. Maria, — Le Pellegrine, Le Ce-
dole, Li Forzieri, 35 ; — La Coro-
nazione del re Saul, 35, 173 ; —
Farse diverse, 172, 173 ; — La mor-
te di Acabbo, 173; — Rime, 184.
Cecchini Fra Reginaldo, — Zibaldone,
35.
Cecco d'Ascoli, — L'Acerba, 35, 153.
— da Varlungo, — Lamento, 98.
Cefalo Bastiano, — Poesie, 73.
Ceffini B., — Carmi, 139, 182.
— Fra Paolo, — Ecloga pastorale, 173.
— Cresci L. M., — Diceria su la Pas-
sione, 183.
Cellini Benvenuto, — Rime, 139.
Cenni Giov. M/, — Rime, 129; — Car-
mi, ivi.
Cervoni Isabella, — Canzone e sonet-
ti, 36.
Cesareo Agostino, — Rime volgari, 152;
— Traduzione in 8/ rima dei Sette
Salmi penitenziali di Davide, 152.
Cesarini Virginio, — Poesie, 67, 182,
187.
Ceva Tommaso, — Carmi, 139.
Chellini Giovanni, — c Santa Barbara *
rappresentazione, 172.
Chiabrera Gabriello, — Poesie e rime,
20, 67, 68, 139, 183, 184; — So-
netti, 125.
Chimentelli V., — Rime, 138.
Ciampelli (Abate), — Poesie toscane so-
pra i Buccheri, 119.
Ciampoli Giov., — Poesie, 67, 68, 182,
195-
Cicerchia Niccolò, — « La Passione di
Cristo » poemetto, 143, 164.
Cicerone, — Epistole familiari, 206.
Cicognani A., — Poesie, 183.
Cicognini Cosimo, — « Il Pellegrino *
poema eroico, 35 ; — Lettera, so-
netti, ottave, ivi ; — Poesie, 1 84.
— Giacinto Andrea, — Poesie, 68 ; —
Rime, 138, 139, 186; — La Delmi-
ra : opera per musica, 173 ; — La
farsa dell' amicizia : opera drammati-
ca, 174; — Sonetto, 175.
— Jacopo, — Poesie, 20, 66, 67, 68,
71, 73, 89, 121, 125, 185 ; — I
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217
quattro Novissimi : ottave, 36 ; —
Dramma, 134.
Cieco d' Adria. Vedi Groto Luigi.
— Nicolò, — Sonetti, 10 ; — Canzoni
sopra P ingratitudine, 204 ; — Capi-
tolo, ivi ; — Sonetti, ivi.
Cinelli Giov., — Prefazione al Malman-
tilt del Lippi, 103 ; — Rime, 139.
Cini Francesco, — Ottave, 101.
— Gio. Battista, — Commedia, 37 ; —
Rime, 138.
— Niccolò, — Poesie e Rime, 71, 138,
182, 184, 187; — Capitolo, 136.
Cino da Pistoia, — Ballata, 77, 78 ; —
Canzone, 207.
Cinuzzi Marcantonio, — Rime, 37 ; —
Traduzione del Ratto di Proserpina
di Claudiano, ivi.
Cionico S., — Sonetto, 75.
Ciriatis (de) E. M., - — Carmi, 139.
Citerni Luca, — Poesia, 67.
Cittadini Girolamo, Poesie, 156.
Claudiano, — Opere 'ie, 37 ; — Il
Ratto di Proserpina ;v igarizzato, ivi.
Clemente XI (Papa), — Pasquinate e
satire per la sua morte, e per il con-
clave, 185.
Cocchi Fra Agnolo, — Lettere, 35.
— Antonio, — Lettera sul « Paradiso »
di Milton, 198.
Cocc^mi Augusto, — Carme, 60.
Collenuccio Pandolfo, — Florentia: Pa-
negirica, 37, 38.
Collini Serafino, — Poesie, 184.
Colombani Raffaele, — Canzoniere, 174.
Colombini Bernardo, — Sonetto, 10.
Colonna Mario, — Rime, 87.
— Vittoria, — Sonetti, 79.
Coltellini Agostino, — « Il Figliolo pro-
digo » commedia, 38.
Comandi Vincenzo, — Poesie varie, 195.
Conti, — Sonetti, 188.
Contrini Francesco, — Sonetti, 183,
184.
Copeti (Frate Agostino), — Poesie, 67.
Coppetta F., — Rime, 87. 139, 184, 188.
Coppola Gio. Carlo, — Poesie diverse,
124, 138, 174.
Corbinelli Gio. Batt., — Rime spiritua-
li, 38.
Cordelli Tommaso, — Le Metamorfosi
amorose: commedia, 166.
Cordoni Francesco, — Poesie, 67, 71.
Cornacchini Tomm., — Carmi, 139; —
Canzone in morte di lui, 118.
Cornazzani Antonio, — « Laudes urbis
Florentiae », 38.
Cornia (della) Fabio, — Poesie, 20, 67,
68, 182.
Corsignani, — Poesie, 71, 182.
Corsini, — Sonetto, 122.
— Bartolomeo, — Il Torracchione de-
solato, 39, 174; — Volgarizzamento
di Anacreonte, 170.
Corso Jacopo, — Sonetto, 163.
Crescimbeni G. M., — Rime, 139.
Creso (II), — Tragedia adesp., 25.
Crisoni (Meo) Vedi Corsini Bartolom,
Cristina di Svezia, — Rime per la sua
conversione alla fede cattolica, 114.
Crocetti Antonio, — Rime, 138.
Crocino, — Poesie d' occasione, 125.
Curzio da Marignolle Vedi Marignolle
Curzio.
Cutrona Antonio, — Rime, 138.
D
Danielli Rigino, — Rime, 139.
Danti Vincenzo, — Poesie, 184.
Dati Andrea, — Carmi, epigramma,
86.
— Carlo, — Poesie, 67, 71, 101, 184,
185, 186, 187; — Dante difeso con-
tro Mons. della Casa, 10 1 ; — L'A-
mante Piagnone, 129; — La Paz-
zia : prologo, 129.
— Giulio, — Rime, 139.
— Goro di Stazio, — Ottave della Spe-
ra, 204.
Davanzati Bernardo, — Poesie, 183.
-r- Mariotto, — Trattato di amicizia, 29,
38, 162, 204.
Dei Pietro, — Epigrammi ed epitoffi la-
tini, 133.
Delfino (Cardinale), — Lettere, 35.
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2l8 MANOSCRITTI DELLE :
Desideri Michel Angiolo, — Rime sa-
cre, IOI.
Diacceto Pandolfo da, — Sonetti, 128.
Didone, (La) : — dramma per musica,
34-
Docciolini Bernardo, — Poesie, 67, 89.
Dolce, — Capitolo, 80 ; — Rime varie,
188.
Domenichi Lodovico, — Rime, 139.
Domenico di Giamberto, — « Frammen-
to di un cantare» (ottave 41.* 44.*),
189.
Donati Alessio, — Madrigali e ballate,
II9 '
Doni G. B., — Epinicio sulla vittoria
della Roccella : (Parafrasi), 122.
Donnoli Alfonso, — Rime, 139.
Dunzella (La) Pietro, — Canzone sici-
liana, 67.
E
Elisio F., — Sonetto, 75.
Empoli, — Poesie, 74.
Enrico di Freiburg, — Tristano ed Isol-
da, 14.
Ermini Lorenzo, — Rime sacre, 86.
— Michele, — Carmi ed epigrafi, 139.
Esdra Ausilio, — Poesie d' occasione,
101 ; — Rime, 139.
Esopo, — Favole, 82, 83 ; — Comoe-
dia metrica, 160; — Commento al-
le favole, 198.
Este (D') Lucrezia, — Madrigale in suo
onore, 121.
Ester, — Tragedia latina adesp., 24.
Etrusco (L') Vedi Pazzi (De') Alfonso.
Euripide, — c Ecuba » versione latina,
39 ; — « Le Fenicie » in volgare,
61,
Evangelisti Torello, — Poesie, 185.
F
Faerno Gabriele, — Epigrammi latini,
133 ; — Commento di antiche favo-
le, 175.
Fagiuoli G. B., — Poesie varie, 10 1,
[BLIOTECHE D* ITALIA
m
117, 181, 184, 18 j; — Capitolo al
Magliabechi, 122.
Falgano Giovanni da, — Poesie, 67, 183.
Falugi Virginio monaco vallombrosano,
— « Commedia in commedia », 39,
Falugio Giovanni^ — Canace : tragedia,
39 ; — Traduzione dei Menemmi di
Plauto, 40 ; — Ulisse paziente : tra-
gi-commedia, ivi,
Farina Marcantonio, — Rime, 139.
Fei Paolo, — Rappresentazione sacra,
40; — « La vergine e martire Ro-
salba » rappresentazione drammatica,
175-
Feliciani P., — Rime, 139.
Ferdinando II Granduca di Toscana, —
Lettera per Y elezione di Clemente
IX, 75.
Feroci, — Rime, 139.
Ferrari Frane, — Epigramma, 122.
Fiamma Gabriel, — Rime, 87, 183.
Fiamminghi (Abate), — Poesie, 183.
Ficarola Carlo, — Canzone siciliana, 67.
Figini Girolamo, — Sonetti, 119.
Filelfo Francesco, — Carme a Cosimo
de Medici, 123; — Epigrammi, 133;
— t Responsum ad Pium Pontifi-
cem », 200 ; — Epitaffio di Pio II 200.
Filesio, — Ballate, sonetti, stanze, 155.
Filicaia Vincenzo, — Poesie varie, 102,
183; — Sonetto, 104.
Fineschi Antonio, Poesie, 71; — Rime,
139-
Finocchi comico, — Poesie, 68.
Fiorelli Girol., — Rime vavie, 129.
Fiorenzuola, — Canzone ( « Gentil au-
gello che dal mondo errante »), 102.
Fioretti Benedetto, — Poesie, 183.
Fiorini Jacopo, — Poesie, 67.
Firenze (Monte di Pietà di), 184.
Flaminio M. Antonio, — Carmi, epi-
grammi, 88.
Fiori, — « De qualitate vitae », 199.
Floriano F., — a Sterrophilo » Favola
drammatica, 152.
Folchi Francesco, — Poesie, 35.
Fontanelli Ippolito, — Carmi ed epigra-
fi, 139.
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2ig
Fontani Andrea, — Carmi ed epigrafi,
Fontanini Giusto, — Rime, 139.
Fontano Pietro, — Susanna : tragicom-
media, 40.
Fonteguerri Pino, — Rime, 38.
Foresi Bastiano, c Trionfo delle virtù »,
175-
Formica (De), — Epigramma, 122.
Forteguerri Filippo, — Sonetti e altre
rime, 155.
— Gio. Batt., — Silveria (commedia), 41.
Fortini Matteo, — Libro dell' Univer-
so, 41.
— Pietro, — Fortunio : commedia, 41.
Forzoni P. A., — Poesie, 67 ; — Ri-
me, 139.
Franceschi Jacopo, — Proserpina rapita
207.
— Lorenzo, — Lezioni dei segni d'A-
more sopra il sonetto del Petrarca,
58; — Poesie, 67; — Rime, 139,
183.
Francescani Salvadore, — Poesie, 67,
68, 182.
Francesco da Barberino, — Documenti
d' amore, 143.
Francesco da Chianciano, — Gioseffo
Hebreo : commedia, 172; — Naman
Siro: tragicommedia, 173.
Francesco (Fra) da Firenze, — Rime,
139-
Francini Giov. Antonio, — Poesie, 68, 89.
— Gio. Lorenzo, — Poesie toscane so-
pra i Buccheri, 119.
Francucci, — Poesie, 73.
Franzesi Matteo, — Poesie, 182.
Frescobaldi Matteo, — Canzoni, 207.
Frillo T., — Madrigale, 75.
Frizzacaro, — Rime, 188.
Frugoni Carlo, — Canzonetta, 199.
Fruosino, — Canzone del vaglio, 163.
Furino pittore. — Poesie, 67.
Fusco L. — Sonetto, 76.
Gabburri Odoardo, — Rime, 139.
Gabbusio Lodovico, — Frottola, 41.
Gaddi Francesco, — Carmi, 161.
— Jacopo, — Carmi, 152, 153, 161 ;
— Esemplare a stampa dei carmi,
153 ; — Annotationes ex Martialis
et aliis Poetis, 153.
Gaetani (Cardinale), Poesie, 67.
Galassi, — Poesie, 185.
Galasso Alfonso, — In morte di Filip-
po Buonarroti: sonetto, 128.
Galilei Filippo, — Poesie, 68.
— Galileo, — Poesie, 68, 71 ; — Ca-
pitolo contro le Toghe, 134, 187.
Galluzzo Giuseppe, — Apologia di G.
B. Guarini, 43 ; — Sonetti, madri-
gali e carmi, ivi.
Galteri Guglielmi, — De rebus gestis
Alexandri Magni, 153.
Gambara Veronica, — Madrigale, 76 ;
— Sonetti, 169.
Gandolfo, — Sonetto, 164; — Rime
varie, 188.
Gasci Cosimo, — Poesie, 183.
Gatteschi Vincenzo, — Poesie varie, 195.
Gaudenzi Paganino, — Poesie, 67, 89.
Gederi Francesco. — Epigramma, 123.
Gelli (G. Battista), — Orazione sopra
Dante, 102.
Genesio L. Parmenio, — De saevissimis
,Gallorum cladibus Italiae illatis, 106;
— De liberalitatis Leonis X, e « De
eodem » carmi, 106.
Geneviefa (Santa) : dramma per musica,
34-
Gerardini Antonio, — Carme in morte
di Michele Verino, 200.
Geri Giov. Frane, — Rime 139.
Gherardi Domenico, — Rime, 188.
— Giovanni, « Philomena », 153.
Gherardini Antonio, — Carmi, epigram-
mi, 86.
Ghibbesi Giacomo Albano, — Carmi, 102.
Ghirelli Giovanni, — Poesie, 183.
— Matteo, — Intermedi perla comme-
dia de' Fabii, 102.
Ghivizzani Aless., — Rime, 139, 181,
185; — Frottola sopra il Can.° Bi-
lioni, 189.
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220
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Giacomini Jacopo, — Rime, 139.
Giambelli R., — Rime, 139.
Giamberti Luca, — Rime, 139, 140.
Giambullari P. F. (?) — « Poeticae com-
pendium », 102.
Giannelli Basilio, — Rime, 140.
Giannerini Marco, — Carmi ed epigrafi,
139 — Rime, ivi.
Gianni Lapo, — Canzoni, 31, 207 ; —
Madrigale, 31.
Giannini Matteo, — Poesie, 124.
Gigli GiroL, — Sonetto, 122 ; — Pro-
fessione di fede, 123; — Rime, 140.
182.
/ Ginori, — Poesie e rime, 67, 68, 87,
139, 140, 175, 182, 183, 184, 186.
— Ginon, — Rime d' occasione. 196.
— Pietro Aless., — Rime, 140, 196.
Gioseffo, — commedia adesp., 24.
Giovanna d' Austria Granduchessa di To-
scana, — Rime in sua morte, 159.
Giovanni Carpense, — Poesie, 157.
— da Cignano, — Opera morale, 36.
— di S. Giovanni, — Poesie, 124.
— di Polonia, — (Alla sacra Maestà di)
Canzone, 133.
— Giovanni Battista (S.), — Commedia
e Poema in sua lode, 18.
Giovannetti Antonio, — Poesie toscane
sopra i Buccheri, 119.
— Paolo, — Poesia toscana sopra i
Buccheri, 119.
Giovanni d' Alessandria, — (Rappresen-
tazione di), 24.
— da Pistoia, — Rime varie, 188.
Giovenale, — Satire, 45, 55, 176, 203,
Giraldi (Proposto), — Poesie, 71, 89,
121, 124, 189.
— Lionardo, — Poesie, 42 ; — Rime,
139, 140.
Girolamo (San), — Capitolo in sua lo-
de, 19.
Gismonda, (Epistola di) a Giuscardo, 90.
Giuffredi Giovanni, — Canzone sicilia-
na, 67,
Giuliano Vincenzo, — « Austreidos » e
rifacimento dello stesso poema, 1^4.
Giunta Tommaso di — « I vidi V altrier
Bacco in un sabbione », 120; —
Risposta a Biondo Alto viti, 120*; —
a Deo Boni, 121.
Giunti P. A., — Rime, 140.
Giusti Domenico, — Poesie, 184.
— Pierfrancesco, — Sonetto, 19.
Giustiniani Leonardo, — c Quando più
mi credeva esser beato », 157.
Giustiniano, — Institutiones (Compen-
dium et notae), 187.
Glaria P. e Vincenzo, — Carmi, iu2.
Glotorisio Fidenzio, — Elegia e Sonetti
«59-
Godemini Nicolò, — Poesie, 184.
Goffredo di Strasburgo, — « Tristano
e Isolda, 14.
Gongora (de) Luigi, — Sonetto e altre
rime spagnole, 66.
Gradi Stetano, — Carmi ed epigrafi, 1 39,
Gradito, — Poesie varie, 156.
Grazzini Anton Francesco detto il Lasca,
Rime varie, 42, 67, 68, 87, 183,
188; — « L' Arzigogolo >,42; —
<( La Gelosia », ivi ; — Capitolo,
ivi; — Sonetto pastorale, ivi; —
Sonetto e capitolo, 43 ; — Stanza in
sulla burla, ivi ; — In morte di Giu-
liette Martelli : sonetti, 69 ; — In
morte dello Stradino : capitolo, 102;
— In morte di Gismondo Martelli,
103 ; — Prologo all' Arzigogolo, 102;
Lezione su un sonetto del Petrarca,
123; — Al Ruscello, 126.
Gregorio, — Trattato di medicina, 203.
— XIII — (Conclave di) 184.
Grigioni Ambrogio, — « La genealogia
del mondo », 175.
Groppelli, — Sonetti 119.
Groto Luigi (Cieco d' Adria), — Carmi,
87 ; — Rime, 1 38.
Guaccimanni Gius. Giusto, — Rime,
140.
Gualandi Attilio, — Sonetti, 119.
Gualterotti Fr.°^ M.\ — Poema eroico
per la morte di Ferdinando de Me-
dici, 43.
— Raffaele, — Rime, 139, 140; —
Lettera e sonetto, 199.
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FIRENZE
221
Gualtieri Raffaello, — Rime, 1 88.
Guadili, — Distici in libellum Valerii
Catulli, 203.
Guarisci F. M., — Rime, 139, 140.
Guerrieri G. B., — Rime, 139.
Guerrini G. B., — Poesie, 67.
Guerrino Aless., — Poesie, 68.
Guidarelli Gio. Angelo, — Carmi ed e-
pigrafi, 139.
Guidetti Francesco; — Ballata, 75 ; —
Sonetti, 75, 77, 78 ; — Sestina, 77;
Poesie varie, 156.
Guidi Guido, — Tragicommedia e tra-
gedie varie, 207, 208 ; — Traduzio-
ne dell' Antigone di Sofocle, 208.
Guiducci Mario, — Poesie, 184.
Guiduccione L., — Canzone, 78.
Guittoue (Fra) d' Arezzo, — Sonetti, 77,
1 30.
Il
Huntingdon Francesco, — Poesie latine,
greche ed inglesi, 197.
I
Inghirani Valerio, — Sonetti, 103, 140;
— Poesie varie, 182Ì
Innocenzo IX — (Conclave di), 184.
— X — (Alla Santità di) — Canzone,
132.
— XI. — Raccolta di poesie setiriche
per il conclave in morte di lui, 65.
— XIII (Papa), — Pasquinate e satire
per la sua morte, e per il conclave,
i8j.
J
Jacopo (Fra) da Mercato Saraceno, —
Poesie, 67.
— da Montepulciano, — cFimerodia»,
205.
— di Pero, — Canzone, 163.
Jacopone, — Laudi e canzoni spirituali,
- 1 1 ; — Profezia, 1 6.
Jonston Arturo, — Carmi, 138.
Judici (Lu) Giuseppe, — Canzone sici-
liana, 67.
Li
Laderchi Fabrizio, — Carmi ed Epigrafi,
139.
Lamberti Marco, — Poesie, 45, 67, 68,
73* 10 3* » 20 i «82, 183, 185,
186, 187; — I Sette Salmi peniten-
ziali in 8/ rima, 45, 176, 197^ 202;
— Capitoli, 50, 1 37 ; — Sonetti, 95,
184; — La prigionia: ternari, 165.
Lampridio Elio, — Epistola e Carmi in
lode di Paolo Orsini, 45.
Lanci Antonio, — Rime, 140.
Landino Cristoforo, — Carmi epigram-
ma, 86,
Lao Giuseppe, — Poema in dialetto si-
ciliano, sonetto e lettera dedicatoria,
45-
Lapino senese, — Sonetto, 125.
Lardino Orsino, — Elegie sacre, 33.
Lari P., — Sonetti, madrigali, canzone,
sestina, ballata, 75, 76, 77, 78, 79.
Lasca (II) Vedi Grazzini Anton. France.
Latini Z., — Rime, 140.
Lattanzio, — De resurrectione Dom. Je-
su Christi, 2j.
Lazzero Piero (Zeffirini), — Capitolo, 92.
Lemene Francesco, — Il Narciso, 46 ;
Poesie, 124, — Rime, 140.
Lerìzoni Camillo, — Poesie, 68; — Ma-
drigali, 125; — Rime, 140.
Leoli Giulio, — Rime d* occazione, 196.
Leopardi Gir., — Rime, 140.
Leon (de) Fra Luigi, — Rime spagnuo-
le, 66 ; — Opere, 67.
Leone XI (Papa), — Canzone per la
sua incoronazione, e sonetto per la
sua infermità, 94 ; — Conclave di,
184.
Lessi Jacopo, — Poesie, 184.
Lippi Dionigi, — Volgarizzamento del-
la t Zanzara » di Virgilio, 87, 108.
Lippi Lorenzo, — Il Malmantile, 46,
103, 176; — Carmi, 200; — Disti-
ci latini, ivi ; — Versione del « Cy-
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222 MANOSCRITTI DELLE :
negeticon » di Oppiano, ivi ; — E-
pigrammi, ivi.
Lorai Benedetto, Rime, 87, 140; —
Poesie varie, 121.
Lopez de Vega, — Sonetto in morte di
lui, 97.
Lorenzo (di) Sipioni, — Canzone sici-
liana, 67.
Lori Andrea, — Rime, 183.
Lotti Giovanni, — Poesie, 67.
— Ridolfo, — Poesie, 184.
— Scipione, — « Instrutione Christiana,
46, 68.
Luca (P. e ) da Firenze, — Rime, 139.
Lucardesi Giov. Paolo, — Rime, 140.
Lucattini G. Fr., — Poesie d' occasione,
!° 3 :
Luci Giovanni, — Poesie, 184.
Lucrezio Caro, — c Della natura delle
cose » volgarizzato da Alessandro
Marchetti, 47.
Luigi XIV, — Sonetto a lui dedicato,
15 ; — Riflessioni alla Maestà di, 1 14.
Luna fde) Alvaro, — Rime spagnuole,
66.
ti
Macabruni Frane, — Troilo e Griseida:
poema romanzesco, 142.
Maccanti Benvenuto, — Poesie d* occa-
sione, 125.
Macciani Vittorio, — Carmi e dialoghi,
47-
Maccdi Fr., — Carmi, 1 38.
Macheroides sive Gnoccheides : comme-
dia in latino maccheronico, 63.
Machiavelli Nicolò, — La novella del
Diavolo che prende moglie, 64 ; —
Sonetti, 159.
Magalotti Lorenzo, — La madreselva :
pastorale, 14, 103; — Sonetto, 103;
— Poesie sopra i Buccheri, 119; —
Canzoni, 182, 197; — Rime, 182,
183; — Canzonetta, — 202.
Maggi Carlo Maria, — Rime, 140, 182,
«85.
Maggi Michele, — Rime, 140.
IBLIOTECHE D' ITALIA
Magi Virginio, — Rime, 140.
Magliabecchi Antonio, — Epigrammi e
poesie latine a lui dedicate o da lui
raccolte, 1 1 2 ; — Capitolo, Elegia,
Ode a, 1 16, 1 17 ; — Capitoli satiri-
ci e burleschi, 1 17.
Magno B., — Sonetto, 75.
— Celio, — Risposta alle rime : « Di
mia pietà, pur dramma », 126.
Maia, — Poesie, 71.
Malatesti Antonio, — Poesie, enigmi,
satire, equivoci, rusticali, appunti di
erudizione, ecc. 47, 48, 49, 66, 67,
68, 87,89,103, 104, 120, 140, 141,
181, 182, 185, 186 187; — Lezio-
ne sul Petrarca, 89 ; — Sonetti 1 18,
123, 175; — Componimenti osceni,
131 ; — Sonetti berneschi, 189.
Malatesti Gabriele, — Rime, 182.
Malvezzi Virgilio, — Poesie 184.
Manadori Maria, — Canzonette, ternari,
ecc., 47.
Manbellini Francesco, — Sonetti, 1 1 9.
Mancini Lelio, — Poesie, 68 ; — Rime,
140, 196.
— Poliziano, — Poesie, 68.
— Troilo, — Rime, 140.
Mandosio P., — Carmi ed epigrafi, 139;
— Rime, 140.
Manfredi Alessandro, — Poesie, 156,
184, 185.
Manni Fulvio, — Carmi ed epigrafi, 1 39.
Mansilli Ottavio, — Poesie toscane so-
pra i Buccheri, 1 19.
Maone, — Poesie, 156.
Marchetti Alessandro, — Volgarizzamen-
to di Anacreonte, 90 ; — Poesie va-
rie, 104; — Rime in onore del Ma-
gliabechi, 123; — Sonetti, 131 ; —
Rime, 140, 182.
Marchetti Angelo, — Sonetti, 104; —
Rime in onore del Magliabechi, 123.
Marchi Francesco, — Composizioni dram-
matiche d* argomento sacro, 173.
Marchini P., — Carmi, 138.
Marchioni Accardu, — Poesie siciliane,
'95-
Marescalchi Vincenzo Maria,' — Rune,|i 40.
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223
Mariani, — Poesie, 67; — Rime, 140.
Marignolle Cnrzio, — Poesie e rime,
66, 67, 68, 71, 140, 182, 183.
Marino G. Batt., — La Murtoleide, 50,
176; — Ottave amorose, 50; —
Stanze, ivi; — Poesie, 68, 73, 182,
184, 185; — Lettera, 94.
Mariotti Benedetto, — Canni ed epigra-
fi, 139-
— Fr., — Rime, 140.
Marmi Maria Maddalena, — Rime, 140.
Marot Clemente, — Poesie, 200.
Marpigli Gio. Lorenzo, — Gli amori
boscarecci : favola, 94.
Marraccio Pietro, — Poesie, 187.
Marrasio, — Carmi latini, 112.
Marrucelli Aless. — Rime, 140.
Marsuppini Carlo, — Carmi latini, 1 1 2.
Martelli Lorenzo, — Poesie, 71.
— Ludovico, — Stanze, 158, 159, 176.
— Niccolò, — Rime, 50 ; — Stanze su
diversi argomenti, 5! ; — Sonetti, 69.
— Ugolino, — Lettura, 28.
Martello L., — Sonetti, 75, 78 ; — Bal-
lata, 78.
Martinelli Cosimo, — Poesie, 67.
— Costanzo, Poesie, 73.
Martini Gaetano, — Raccolta di ooncet-
ti poetici di antichi e moderni auto-
ri, 176.
— Giov. Frane, — Carmi ed epigrafi,
139.
— Luca, — Rime, 140.
— Ugolino, — Rime varie, 188.
Marullo, — Carmi latini, 123.
Marziale, — Lezioni sopra le edizioni
e i commenti alle opere di, 199; —
Epigrammi, 200.
Massa Lorenzo, — Carmi, 87 ; Elegia,
ivi.
Mazarino (Cardinale), — Sonetto e quar-
tine in francese sulla morte di lui, 1 1 8.
Mazza (Lotto del) — La Stiava : com-
media, 51.
Mazzoni Iacopo, — Rime, 140.
Meccoli Federico, — . Rime, 140.
Medici (Principi di Casa) — Canzoni
d'occasione in loro onore, 135.
Medici Francesco, — (Canzone in morte
di lui) 97.
— Giuliano di Lorenzo, — Sonetti, 163.
— (de*) cardinal Leopoldo, — Rime,
140.
— (de') Lorenzo, — L* Aridosia, 17;
— Canzoni a ballo, 19; — I Beoni,
31 ; — Poesie, 68, 156; — Le Gio-
stre, 58 ; — Canti carnescialeschi,
139, 162; — Canzoniere, 142; : —
Capitolo, 159; — Stanze e rime va-
rie, 162; — Laude, 164.
— Lorenzo di P. Francesco, — Sonetti,
1 19 ; — Rime, 183, 184.
— Panicarola Bernardino, — Poesie,
187; — Rime, 188.
Mei Filippo, — Poesie toscane sopra i
Buccheri, 1 19.
Melani — Canzonetta, 129.
Melesio Ippolito, — Poesie, 67.
Mellini Domenico, — Rime, 140.
Mellino (Card. 16 ) — Copia di lettera al
P.* Inquisitore di Perugia, 86.
Meloncelli G. M., — Rime, 140.
Melosio Francesco, — Poesie, 67, 68,
71, 73, 121, 140, 182, 183, 185,
186, 187.
Memmi Gio. Domenico, — Poesie, 71.
Menchi Aless., — Sonetti, 128.
Mendoza Diego, — Opere, 67.
Meniconi Cesare, — Poesie, 182.
Menzini Benedetto, — Satire, 51, 104;
Rime, 104, 177, 182, 183, 184, 185;
— Dell' arte poetica libri V., 177.
Meo Crisoni Vedi: Corsini Bartolom.
Mercati Francesco, — « L' Imbroglia »
commedia, 177.
Merighi, — Poesie, 182.
Messeri Antonio, — Rime e carmi,
104.
Michele da Prato, — Rime, 184.
Michelozzi Bernardo, — Carme in mor-
te di Michele Verino, 200.
Milani G. M., — Rime, 182.
Milaria Giov. Michele, — Poesie 182
Minelli Antonio, — Rime, 140.
Mini Paolo, — Rime, 87.
Minozzi Pierfrancesco, — Poesie, 184.
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224
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Minucci Paolo, — Commento al Mal-
muntile del Lippi, 46.
Moisesso Faustino, — Epigrammata, 51.
Molière, — Traduzione della « Scuola
delle mogli », 1 77 ; — Traduzione
dell' t xAvaro » 196.
Molza, - - Madrigali 78, 79 ; — Sonet
ti, 78, 1 64 ; — Ternario, 78 ; —
Canzoni, 78, 164, 165; — Capitolo
della scomunica, 80 ; — Carmi lati-
ni, 124; — Rime, 140, 156, 188;
Stanze, 164.
Monachi Ser Ventura, — « Se Ha for-
tuna t' a fatto signore », 121.
Monaldi Vincenzo, — Poesie, 187.
Moneglia (Giov. Andrea) — Il vecchio
balordo: commedia, 51; — Rime,
140; — Sonetti berneschi, 189; —
Laurindo : opera, 173.
Moniglia, Vedi Moneglia (Gio. Andrea).
Moneti (P. e Frane.) — « Cortona con-
vertita » poema, 104, 177; — Ri-
sposta al precedente poema, 1 77 ; —
« La Naseide », 1 89 ; — Della vita
e dei costumi dei Fiorentini : satira,
198;
Montebelluna (Enselmino da). — Poe-
metto, 164.
Montelatici Jacopo, — « La Somareide
Asinature 26 », 189.
Monteraagno (Bonaccorso da). — So-
netti, li ; — Poesie, 156.
Montemellini Nicolò, — Sonetti, 104,
123 ; — Rime, 105.
Monte Vecchio Conte Giulio, — La
Scorneide, 51, 52.
Monteverde, — Tragedie da lui musica-
te, 24, 25.
Montigiani Damiano, — Poesie, 184.
Moresio (Lattanzio), — Poesie, 73, 74.
Morganti Belisario, — Carmi ed epigra-
fi, 139.
Mori Aless., —Carmi ed epigrafi, 139.
Moricucci Girol., — Sonetti, 125.
Morosini Antonio, — Rime, 105, 140,
181 ; — Satira in versi, 186.
Mormorai Pierfranc, — Rime, 140, 183.
Mozzacode Ghidino, — Poesie, 1 85.
Mozzarello, — Poesie, 156.
Mozzi Antonio, — Rime, 140, 185.
Mozzina Giov., — Poesie, 66, 68, 105.
Mucy J., — Sonetti, .130.
Muratori L. A., — Carmi, 1 38 ; — Ri-
me, 140.
Murgues Giov. Ignazio, — Carmi ed
epigrafi, 139.
Murtola, — Poesie, 68.
Muscettola Antonio, — Epistola al Ma-
gliabechi, 105.
Museo volgarizzato dall' Ab. Regolotti,
171.
Mussato Albertino, — L' Ecerinide, col
commento di Gui^ardo e Castellano,
198.
Muzio Antonio, — Rime sacre, sermo-
ni, versioni dal latino, ecc. — 164;
Rime varie, 188.
Myhler Giov., — Carmi ed epigrafi, 1 39.
N
Naldi Francesco, — Rime varie, 188.
— Naldo, — Carmi latini, 1 1 2.
Naldini Domenico, — Poesie, 187.
Nardi Baldassare, — Poesie varie, 195.
— Jacopo, — Canzone, 159.
Narducci D., — Poesie, 67, 71, 182.
Narduccio Bernardo, — « La Fortuna »
Dramma comico morale, 52.
Navagero, — Poesie, 156.
Neri Giambattista, — Rime, 140.
— Filippo Maria, — Rime, 140.
— Ippolito, — Poesie, ioj ; — Rime,
140; — Poesie toscane soprai Buc-
cheri, 119; — La Fama: canzone,
131.
Nero (del) Pieri, — Framm. di traduz.
di un' Elegia di M. Piero Angelio y
1 22 ; — Rime, 87.
Newton Enrico, — Carmi, 138.
Nigetti Francesco, — Poesie d' occasio-
ne 125.
Nini Ettore, — Sonetti, 130.
Nobili (De) Giulio, — Poesie, 182, 183.
Nomi Federico, — L* Orazio Toscano,
44; — Poesie e carmi, 105, 182;
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225
— Poesie sacre, 52; — Poesie la-
tine e ital., 123, 124.
Norilogi Giuseppe, — Rime varie, 188.
Notar Giacomo, — Sonetti, 1 30.
Nova Villa Enrico, — Elegia latina, 123.
Nozzolini Tolomeo. — Poesie, 187.
— Giuseppe, — Rime, 87, 183; —
Poesie varie, 187.
Nugarola Ludovico, — Rime, 188.
Nuti Giulia, — Sonetto, 40.
O
Obizi (Degli), — Stanze, 86.
Olibrio, — Opera in musica, 117.
Omero, — Iliade, in latino, 206 ; —
Odissea in versi sciolti, ivi.
Ongaro Antonio, — Rime varie, 129.
Oradini Giov. Maria, — Lettura sopra
un sonetto del Petrarca, e Lettera
dedicatoria, 58.
— Lucio, — AB. Varchi (sonetto ?),
■?7-
Orazio, — Dell' arte poetica (Traduzio-
ne in endecasillabi), 44, 176; — Te-
sto latino della stessa, 55 ; — Com
mento al Sermone 91 ; — Odi
con commento del Landino, 176.
Orlandi Gio. Piero, — Poesie d' occa-
sione, 125.
— Paolo, — Sonetti berneschi, 189.
Ovidio, — - I Fasti Lib. L-V., 52; —
Elegia tradotta in lingua spagnola,
66 ; — De arte amandi e altre rime,
157, 205; — Opusculum de limaca,
200.
P
Paganelli Cristoforo, • — Rime, 87.
Paioli D. A., — Carmi, 140.
Pamfili Cardinale Benedetto, — Rime,
140.
Panci, — Poesie, 67, 7 1 , 121, 1 24 ; —
Rime, 140.
Panciatichi Bartolom., — Sette canzoni,
52; — Poesie, 67.
— Francesco, — Poesie, 71.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche <f
Panciatichi Lorenzo, — Poesie, 73 ; —
Esclusione di S. Pietro nella sede di
Clemente IX, quaternari, 105.
— Salimbene, — Memorie delli antichi
dell' ili. Casa de Medici : rime, 53.
Pandolfini Giov. Pietro, — Carmi, 140.
— Ippolito, Poesie, 67.
Panormita (Antonio Beccadelli), L* Er-
mafrodita, 198.
Pantusa Gio. Antonio, — Sonetti, 160.
Paoli (Cardinale), — Poesie, 68.
— Pier Francesco, — Madrigali, 125.
Paolini Massimi Pietronilla, — Rime,
140,
Paolo V. (Conclave di), — 184.
Papa (Del) Giuseppe, — Rime, 140.
— (Del) Marco, — La lussoriosa vec-
chiaia : favola, 178; — S. Agnese:
tragedia, ivi.
Papebroch D., — Carmi, 1 38.
Papini (Can.°) Rime, 182;
Paponi Girol., — c Maggio » dialogo,
53 > — M Praga oppressa » stanze,
ivi ; — « La Verità ambasciatrice »
panegirico, ivi.
Pappagalli P., — Carmi, 140.
Pappi Alessand., — Carmi, 140.
Parri da Pozzolatico, — Poesie, 184.
Partenio Bernardino, — Carmi, 87.
Pasquier, — Epigramma in lode del
Ronsard, 202.
Pasquinate, — 66.
Pasquini Giovanni, — La bocca della
verità anagrammatica, 53 ; Rime, 140.
Passerini, — Poesie, 185.
Pastorini P. Gio. Batt., — Poesie, 124;
Rime, 140!
Paulini Bernardo, — Rime, 87, 183.
— Fabio, — Carmi, 87.
Pauni Pietro, — Canzone siciliana, 67.
Pavesi Cesare, — Poesie, 184.
Pavolo Francesco, — Risposta a una
satira di A. Morosini 186.
Pavonio Paolo, — Carrai, epigrammi,
86.
Pazzi (De*) Alfonso (L* Etrusco', —
Sonetti e rime contro il Varchi, 70,
181 ; — Poesie e sonetti, 53, 106,
Italia, XIII 15
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22Ó
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
183, 184, 185, 186; — Primo libro
dei sonetti, 123; — Rime capriccio-
se, 188.
Pazzi (De') Antonio, — Rime, 140,182,
183, 196.
— Girolamo, — Dodici satire, 178.
Pecori (Gonte), — Sonetto, 131, 140.
Pegolotti Alessandro, — Sonetti, 106.
Percivalle Gabrielle, — Ottave, 31.
Peretti Camilla, Lettere, 35.
Peri Gian. Dom., — « Adamo cacciato
dal Paradiso » dramma, 54 ; — Epi-
talamio, ivi ; — La guerra angelica:
tragicommedia, ivi ; — Alcinoo : tra-
gedia, ivi ; — Flagello del mondo :
capitoli, 55 ; — Il caos : poema, 202.
Perini Lorenzo, — Catilene e scherzi
amorosi, 55. ^
Peritz Carlo du, — Carmi 138.
Pedoni Zipoli, — Vedi Lippi Lorenzo.
Il Malmantile, 46.
Pers (Fra Ciro di), — Poesie, 67, 68,
73, 87, 140, 181, 182, 186, 187.
Persiani Orazio, — Comento sopra il
Berlingaccio di Sancon briaco, 55 ; —
Poesie, 67, 68, 7 1 , 1 24, 1 87 ; —
Sonetti e rime, 118, 140, 183.
Persio, — Satire, 55, 202.
Perugia (Accademia di), — Poesie, 71.
Pervigilium Veneris, — 199.
Pescetti Orlando, — Rime, 140.
Petrarca Francesco, — Canzone alla Ver-
gine, 12, 70, 81 ; — Canzoniere e
Trionfi, 55, 56, 57, 178, 204; -
Commento ai Trionfi, 58 ; — Lezio-
ne in Accad. Fiorentina sopra i Trion-
fi, 58; — Sonetti, 81, 83, 84, 156,
•78.
Petronilla (Santa), — Tragedia adespo-
ta, 24.
Petrus Apollonius Novariensis, — Epi-
stola e carmina, 27.
Pettinini Ranieri, — Rime, 140.
Pianigiana (La), — Commedia adesp, 25.
Piazza, — Della Buda conquistata : can-
to L°, 106.
* — Stefano, — Poesie, 67, 68, 182.
Piccolomini Alessandro, — U Ortenzio:
commedia degl' Intronati, 44 ; —
Sonetto, 69.
Piccolomini Andrea, — Sonetto a Fran-
co Sacchetti, 8i.
— Tommaso, — Sonetto, 199.
Piccoluomo, — Stanze, 128.
Pichi Curzio, — Poesie, 68.
— Fabiano, — Poesie, 181.
— Giov. Maria, — Poesie, 67, 121.
Pieri Alessandro, Sonetti, 158.
Pierneri Giuseppe, — « Nella costanza
la vittoria » opera comica, 58.
Pindaro, — Ode I, 58; — Le Odi tra-
dotte da Aless. Adimari, 179.
Pinocci Turno, — Poesie, 74.
Pio IL (Papa), — Distici al Filettò, 200.
— IV, — (Conclave di), 184.
Pioveni Lelio, — Poesie, 184.
Piselli Giuseppe, — Rime, 140.
Pistoia, — Vedi Antonio da Pistola.
Picti Bonaccorso, — Orazione alla Si-
gnoria di Firenze, 204.
Pizzichi Filizio, — Sonetti, 123; —
Rime, 140.
Poderetti Gio. Andrea, — Carmi latini,
sonetti e canzoni volgari, 106; —
Carmi, 140.
— G. M., — Ode latina, 123.
Poggesi Angelo, — Rime, 140.
Poggi Beltramo, — Canzoni e sonetti,
107.
Poggini Cosimo, — Libro per le sona-
te della chitarra spagnola, 187.
Poliziano Angelo, — Carmi, epigrammi,
86; — Epigramma ad mulum, 123;
— Canzone, 1 63 ; — Carme in mor-
te di Michele Verino, 200 ; — Le
Stanze, 202 ; — Coramentarium in
Statii Sylvas, 206.
Polluci Giulio, — Estratti, 184.
Poltri Domenico, — Poesie varie, 107,
188; — Capitolo in lode delle an-
guille, 186.
Pontano G. Gioviano, — Le nenie tra-
dotte dall' Adimari, 107.
Popoleschi Jacopo, — Rime, 140, 184.
Porcari Stefano, — Protesta alla Signo-
ria di Firenze, 30.
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227
Porcelloni Bastiano, — Poesie varie,
58, 71, 107, 140, 179.
Porrino Gandolfo, — Rime, 140.
Potenzano Ottavio, — Canzone sicilia-
na, 67.
Preti Girol., — Madrigali, 12J.
Primerani Tommaso, — Sonetti, 159.
Puccerino zoccolante, — Poesie, 182.
Pucci Antonio, — Le infermità e cchasi
dell' uomo vecchio, 8 1 ; — ,Ottave dei
t Cantari della guerra pisana », 82 ;
— Delle bellezze di Mercato Vecchio,
82 ; — Le noie, ivi ; — Sonetti, ivi,
83; — Le bellezze di Firenze, 83.
Puccinelli Andrea, — Rime, 140.
Pulci Alessio, — Poesie, 67.
— Bernardo, Elegia, 38 ; — Ternari
per la passione di Cristo, 59.
— Luca, — Pistole al Magnifico Lo-
renzo de Medici, 58 ; — Il Driadeo,
50, 60 ; — Sonetti vari, 60.
Pusterla Andrea, — Rime, 140.
Putodi A., — Carmi, 140.
9
Querini Vincenzo, — Sonetti, 160.
Quintilio Siciliano, — Epistola e Can-
zone 107.
Il
Radda Antonio, — Il Don Gilè : opera
drammatica, 179 ; — Rime, 183, 184;
Prologo, 184; — Il Natale di Gesù
Bambino : opera, 187.
Ragonesi Francesco, — Poesie, 187.
Raineri Anton. Francesco, — Thybris
sive de creatione, 60.
Ramazzini Bernardino, — Poesie, 108 ;
— Carmi, 138; — Rime, 141.
Ravignani G. B., — Poesie, 108 ; —
Rime, 141.
Redi Frane. — Poesie, 71, 182; — Ca-
pitolo a lui dedicato, 95 ; — Rime
varie, 107 ; — Bacco in Toscana,
107; — Capitolo quatern., 134; —
Quadernari, 186.
Regio Raffaele, — Commertario alle Sa-
tire di Persio, 198.
Regiomontani, — Carmi, 140.
Regnier des Marais (Ab.), — Poesie to-
scane supra i Buccheri, 119.
Regolotti (Abate), — Volgarizzamenti
dal greco, 171.
Remigio Fiorentino (Nanni), — Epigram-
mi ed epitaffi, 133.
Rena (Della) Lucrezia, — Rime, 140.
— (Della) Piero, — Poesie, 66 9 67.
Ricasoli Gio. Batt., — « Non d' Adria
il mar, ne il gelido Apennino » 126.
— Pagolo, — Poesie, 187.
— Rucellai Orazio, — Poesie, 71.
Ricci Costantino, — Poesie, 182.
— Ostilio, — Rime, 87.
Ricciardi G. B., — .Poesie, 67, 71, 73,
107, 109, 121, 124, 182, 183, 184,
185 ; — Sonetti, 119; — Canzoni,
115, 187.
— Pietro, — Poesie, 187.
Riccio (del) Luigi, — Cori, 109.
Ridolfi Fra Niccolò, — Lettere, 35.
Rigogli Benedetto. Vedi Rigogoli Bene-
detto.
Rigogoli Benedetto, — Poesie, 67, 71,
108, 121, 124, 125, 182, 183; —
Ottave sopra il gioco del Cocconet-
to, 123 ; — Canzone acefala e otta-
ve, 136 ; — Rime, 141.
Rilli Annibale, — Carmi, 181.
Rinaldi Santi, — Poesie, 71, 124, 141,
.8 5 .
Rinieri A. F., — Sonetti, 119; — Ri-
me, 188.
Rinuccini Alessandro, — Carme latino,
60; — Carmi, 138, 183.
— Ottavio, — Poesie varie, 67, 108,
182, 183, 187, 195; — La Dafne,
109; — Canzone, 159; — Il Nar-
ciso e poesie varie, 189; — Scene
delP opera S. Maria Maddalena, ivi.
Ripa Filippo da, — Madrigale e sonet-
to, 69; — Poesie varie, 121, 141.
Ristori P.* Giuliano, — c Conversione
di Maria Maddalena »; poema in 3/
rima, 61.
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228
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Robertelli Francesco, — Carmi, epigram-
mi, 86.
Rodomonte, — (Epistola di) a Dorali-
ce, 90,
Rodrighes Gio., — Rime d' occasione,
196.
Rogeri Tommaso, — Carmi, 138.
Rohasi Giuseppe, — Ottave siciliane,
195.
Rondine Gir. Maria, — Rime, 141.
Rosa Salvator, — Poesie, 68, 108, 187;
Satire, 179; — Canzone a G. B.
Ricciardi, 200.
Rosselli Stefano, — Commento ai So-
netti di Fr. Ruspoli, 109.
Rossi Matteo, — Poesie varie, 195.
— Stefano, — Poesie toscane sopra i
Buccheri, 119.
Rosso (del) Antonio, — Poesie toscane
sopra i Buccheri, 119.
— (del) Paolo, — Poesie* 108.
Rovai Francesco, — c L* Etruria mes-
saggiera » (Panegirico), 61 ; — Ot-
tave, 50; — Poesie varie, 35, 68,
71, 73, 182, 184; — Lettera e car-
me arcaico, 199.
Rovetti Giov. Andrea, — Rime, 141.
Ruberti, — Capitoli, 137.
Rucellai Cosimo, — Sonetti, 75, 76,
77 ; — Ballata, 76; — Madrigali,
76, 77 ; — Canzone, 77.
— Giovanni, - U Oreste : tragedia,
61, 179; — Rosmunda : tragedia,
161.
— Luigi, — Sonetti, 119.
— N., — Poesie, 71.
— Orazio, — Poesie, 108.
— Palla, — « Chi mi regge la man,
chi alto guida 1 (Canzone), 109,
126; — Madrigali, 126, 127.
Rufo Sestio, — Storia romana, 203.
Ruggiero Francesco, — El bidello : com-
media, 61.
Ruoti (Abate), — Poesie, 71.
Ruspoli Francesco, — Poesie, 66, 67,
68, 71, 109, 185; — S netto con
commento di Andrea Cavalcanti, 109,
181; — Sonetti burleschi, 131.
S
Sacchetti Franco, — Risposta a un so-
netto di A. Piccolomini, 81 ; — Poe-
sie varie, 108 ; — Orazione in mor-
te del Petrarca, 204.
Sadoletto (R. mo ), — Carme latina, 125.
Saioneide (La) Il festoso arrivo di Sa-
lone, di F. 0., 189.
Salinas (Conte), — Rime spagnuole, 66.
Sallucci, — Poesie, 182.
Salvadori Andrea, — Poesie, 68, 121,
124, 182, 195.
Salvano Vincenzo, — Canzone sicilia-
na, 67.
Salvatore (Padre) monaco vallombrosano,
— Rime, 141.
Salvetti Pietro, — Poesie, 68, 71, 74,
109, 123, 181, 182, 183, 185, 186,
187 ; — Canzone per la vittoria na-
vale della Repubblica Veneziana. 123;
— Il Grillo, 129.
Salvi Jacopo, — Poesie, 184.
Salviati (Duca), — Poesie, 73, 121, 182;
— Sopra il pigliar moglie, 129 ; —
Canzone a Salv. Rosa, 131,
— Filippo, — Poesie e rime varie, 68,
71, 141, 195.
— Jacopo, — Rime, 141.
— Lionardo, — Rime, 61 ; — Trattato
della Poetica. 61, 155 ; — Poesie.
68, 127, 184.
— Vincenzo, — Rime, 141.
Salvini Ant. M., — Poesie varie, 108,
119, 140, 141, 184, — Odi latine,
123; — Sonetti, 131, 199.
— Salvino, — In morte di Filip. Buo-
narroti, sonetto, 128.
Salvucci, — Poesie, 68.
Sanguinario I., — Canzone, 157.
Sannazaro Jacopo, — Madrig., 75 ; —
Sonetti, 75, 76, 77, 78, 79, 189; —
Canzoni, 75, 77; — Ballata, 76 ; —
Ternario , 78 ; — Poesie varie,
Saracini Girolamo, — Poesie, 66 ; —
Sonetti, 119, 130.
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Saracitii Gherardo, — Poesie, 20, 73 ; —
Rime, 141.
Sassi (de*) Jacopo, — Poesie, 67.
Safviozzo. Vedi Simone da Siena.
Savonarola, — Lauda in suo onore, 35.
Scambilla Francesco, — Canzone alla
Vecgine, 70.
Sciarra, — Poesia, 68.
Scipione, — Rime, 188,
Sciri Francesco, — Poesie, no.
Scozzini Leone, — Rime, 38.
Sebastiano. (Fra) da Poggibonsi, — Ar-
cicoraedia, 172.
Secco Niccolò, — Poesie, 184.
Sechia P.* Tisabesano, — Il Capitolo
fratesco, 173.
Segni Bernardo, — Volgarizzamento del-
l' Edipo re di Sofocle, 62.
Sellaio (II), — Sonetto in morte del
Bembo, 125.
Seminetti Averano, — Poesie, 71, 74,
109, no; — Capitolo in lode delle
mosche, 186.
Seneca, — Frammenti di tragedie, 198.
Sera (del) Paolo, — Poesie varie, 108.
Serafini Michelangelo, — Volgarizzamen-
to della Fenicie di Euripide, 61.
Serafino, — Rime, 87 ; — Canzone,
128.
Seratici Nicolao, — Carmi, epigrammi,
86; — Carme in morte di Michele
Verino, 200.
Seravalli Angelo, — Poesie varie, 108.
Serdini Simone, — Capitolo, 30.
Sergardi Ludovico, — Poesie, 185.
Serrainócci Iacomo, — Libro delle De-
finizioni, 154.
Serragli Giovanni, — Poesie, 184.
Serravalle (Barone di), — Canzone sici-
liana, 67.
Sertini Aless., — Poesie, 68.
Servii Mauri Honorati, — de quantita-
te sillabarum, 27.
Sesto Empirico, — Aversus mathemati-
cos. (Excerptum), 199.
Sgambati, — Poesie, 68.
Sidonio Apollinario, — Panegirici, 62 ;
— Carmi ed epistole, ivi.
Siegmann O., — Carmi, 138; — Rime,
141.
Simone da Siena, (Saviozzo), — Rime,
157 ; — Capitolo su Dante, 204.
Sinibaldi C. Andrea, — Poesie varie,
108 ; — Rime, 141.
Sirigatti Suor Caterina, — Rime d' oc-
casione, 196.
Soderini Gio. Vittorio, — Rime varie,
188.
— Niccolò, — Sonetti, 11.
Sofocle, — « Edipo re » volgarizzato.
Soldani Jacopo, — Satire, 62. no, 115,
134, 187, iqi.
Sommaglia Girol., — Zibaldone' di e-
stratti, 65 ; — Commento al Setm.
II di Orazio, 91; — Trascrizione di
poesie e proverbi spagnuoli, no;
Poesie spaguuole di sua mano, e
versi suoi italiani, 133.
Sommaia (Girolamo da) Vedi Somma-
glia (Girol.).
Sommai Carlo, — Rime, 141.
Sonetti contro i Gesuiti, 196.
Spada Cosimo, — Rime, 141.
Sperelli Diomede, -7 Poesie, 182.
Speroni Sperone, — Versi sciolti al Ron-
sard, no.
Speziali Simone, — Rime, 141.
Spiga Celio Pelope, — Rime, 141.
Spighi Francesco, — Odi latine e laudi
in volgare, 62.
Spigliati Pietro, — Poesie, 67, 71, 124.
Spilletti Simone, — Selva per la nasci-
ta del Principe di Toscana, 62.
Spini Fabrizio, — Poesie contro Pier
Lazzero Zafferini, 207.
Squarci (Can.° Tommaso), — Rime,
141 ; — Prologo, 187.
Squarcialupi M.° Antonio, — Canzonet-
te del suo libro di musica, 130; —
Rime in sua lode, 130.
Stamicari Vittorio, — Poesie toscane
sopra i Buccheri, 119.
Stampa Ermes, — Poesie, 68, 182.
Stecchi Lorenzo, — Poesie varie, 108.
Stecchini Paolo, — Lezioni accademiche
sopra T Iliade, 141.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
230
Stefanino Ottavio, — Poesie, 156.
Stefonio Bernardino, « Crispus » trage-
dia, 155.
Stella Giulio Cesare, — Columbeidos, 63.
Stendardi Carlo, — Rime, 141.
— Francesco, — Consiglio Infernale :
ottave, 63 ; — Canzone a Cosimo
II, no.
Stigliani, — Poesie, 68.
Stoppa (Frate) « Servir e deservire mai
non si scorda », 121.
Stradino. — Sonetto, 163.
Stratonica (La), — dramma, 34.
Strinati Malatesta, — Poesie varie, 108;
Sonetti, 119.
Strozzi C, — Carmi, 138.
— Federico, — Poesie, 182.
— Filippo, — Madrigale, 69 ; — So-
netti in morte di lui, 20; — Rime,
188.
— Gabriele, — Poesie, 68.
— Gio. Batt. — Canzone di Filli e
Tirreno, 12; — Rime, 184, 188,
l 95 J — Poesie e madrigali, 207.
— Gio. Batt., — tragli Accademici Al-
terati, il Tenero. — Rime, 63 ; -
Poesie, rio, 124, 126, 184; — So-
netti, 133.
— Gio. Batt. il Giovine, — Cinquanta
madrigali per le nozze di Cosimo II
63 ; — Selva nell' elezione del Re
dei Romani, ivi ; — Libro II dei
madrigali, ivi ; — Poesie e rime, 63,
68, 87, 183, 184; — Madrigali e
sonetto, 68, 128; — In morte di
Giulio Martelli, 69 ; — Trionfo del-
le Furie, ivi.
— Lorenzo, — Rime, 188.
— Luigi, — Sonetti, 119.
— Matteo, — Poesie varie, iu8, 141,
183.
— Piero, — Discorso sopra un sonetto
del Petrarca, 199.
— Rinaldo, — Poesie, 68.
— Ventura, — Sonetti, 128.
Suardi Joh. Francisci, — Canzone, 157.
Subbiani Bernardino, — Poesie, 184.
Susini Pietro, — Commedia in prosa,
64; — Poesie, 71, 73, no, 120,
124, 181, 182, 183; — Sonetti, so-
pra il Dott. Tarsia, no; — Com-
ponimento drammatico, 173 ; — So-
netti berneschi, 189.
Susini Suor Teresa Matilde, — Poesie
e lettere, in.
Sylvio Michele (Cardinale), — Carmi,
epigrammi, 86.
T
Talenti Fra Grisostorao, — Poesie, 181.
Talpa Antonio, — Poesie, 182.
Tancredi Bernardino, — Poesie varie, 108.
Tasio Braccio, — Poesie, 183.
Tassi Bartolom., — Canzone alla Ver-
gine, 33 ; — Sopra il buono essere
di Livorno, 115.
Tassinari Seb., — Poesie varie, 108.
Tasso Torquato, — Aminta, 64 ; —
Poesie, 68, 187; — A Margarita
Gonzaga, 96 ; — Sopra i capelli del-
la Duchessa di Ferrara, 96; — Il 1.*
canto della Gerusalem. tradotto in
latino, 1 1 1 ; — Sonetti nelle esequie
del gran Carlo Augusto, 124; —
Alla Duchessa di Brunsvich, 134;
Sonetto e madrigale, 189.
Tatti Prospero, — Poesie e carme, 36.
Tavecchia Gio. B.*, — Poesie varie, 108.
Tazi Prospero, — Carmi, 138; — Poe-
sie varie, 195.
Teglia (del) Frane, — « Per la pace
d' Italia » componimento musicale,
64; — Sonetti d'occasione, in.
Tenti Pier M.\ — Poesie varie, 108.
Teobaldi, — « Physiologus », 198.
Teocrito volgarizzato, 171.
Terenzi Luca, — Canzoni e sonetti
d'occasione, ni; — Poesie, 182;
— La Baragalleide: sonetti al poeta
Baragalli, 189.
Terenzio, — « tenària » volgarizzata,
64; — « Hecyra » (frammenti), 198.
Testa P., — Sonetto, 76.
Testi Fulvio, — Poesie, 68, 73, 74,
182, 183, 187.
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231
Tiepolo Nicolò, — Sonetti, 160.
Tinacci Augusto, — Carmi, 138; —
Rime, 140.
Titi Roberto, — Poesie varie, 108.
Tocci Pier Francesco, — « La svinatu-
ra di Barbigi Barbabigia » 189; —
La Dianora: epicedio, ivi.
Tolomei Claudio, — Oglia putrida : ot-
tave, 64; — Rendimento di grazie
al Granduca, ivi ; — Canzonetta, ivi;
— Poesie, 68, 71, in, 156, 182,
188.
— Fil. M.*, — Poesie varie, 108.
Tommasi Ftancesco, — Poesie, 183,
184.
Tondi G. B., — Poesie varie, 121.
Tondo (Del) Meo, — La Pippioneide :
Poema gocciolone, 189.
Tonelli P. Ant. , — Poesie varie,
108.
Tordi Andrea, — Orazione in lode del-
la Poesia, ni.
Torelli Tito, — Poesie varie, 108.
Tornabuoni Lionetto, — Poesie, 184.
— Lucrezia, — Vita di S. Giov. Batti-
sta, 64; — Istoria di Giuditta, ivi;
— di Ester, ivi ; — di Susanna,
65;. — Vita di To&ia, ivi; — Can-
zone (« Della stirpe regale é nato il
fiore »), ivi.
Torrigiani Bastiano, — Poesie, 184.
Torsi Barbera, — Poesie varie, 108.
Toso Mons., — Canzone, ni.
Tozzi Francesco, — Poesie, 67.
Trascorso (II) accademico dei Rozzi, —
Poemetto, 65.
Tressino G., — Sonetti, 75, 76, 77, 78;
— Ballate, 76, 77, 78 ; — Sestina,
77 ; — Canzone, 77.
Trincheri P. A., — Carmi, 141.
Trissino G. G,, — Poesie, 156; — Bal-
late, 160.
Tullia d' Aragona, - Al Lasca : sonet-
to, 137-
Tura (Dino di) « Il guidaiuolo delle
Stinche ladrone », 120.
Turamini Virginio, — Sonetti, 119; —
Rime, 183.
V
Uberti (Fazio degli), — Canzoni, 79,
130, 207; — Il Dittamondo, 205.
Ubertini Agostino, — Poesie, 71.
Uguccioni Giovanni, — Poesie, 183.
Ulrico di Turheim, — Tristano e Isol-
da, 14.
Urbani Adriano, — Poesie, 187.
Urbano Vili, — Rime e pasquinate con-
tro di lui, 14.
Urbenni Giona, — Carmi, 138.
Ursi Aurelio, — Carmi latini, 107 ; —
Sonetto, 107.
V
Vacca Antonio, — Epigrammi ed epitaf-
fi latini, 133.
Vadi Angelo, — Carmi, epigrammi, 86.
Vai, — Poesie, 20, 66, 68, 71,-196.
Valeriani Annibale, — Poesie, 182.
Valigia (La) — Commedia adesp., 25.
Valmontone (Giusto da), — Rime, 157.
Valori Tommaso, — Componimenti poe-
tici, 88 ; — Cantata per il S. Nata-
le, in ; — Sonetti, 128.
Vanni Lorenzo, — Rime, 141.
Vannini Michele, — Commento all'Ode
I di Pindaro, 58.
Varchi Benedetto, — Rime, 38, 87, 183,
188; — Sonetto, 69; — La Suoce-
ra : commedia, 65 ; — Libro di So-
netti, 65 ; — Lib. XIII della Storia
87; — Sonetti, 128, 160, 181; —
Poesie, 156; — Lettera a Bernardo
Salviati, 160; — Traduzione del IX
libro dell' Eneide, ivi ; — Id. delle
Metamorfosi di Ovidio, libro XIII,
ivi ; — Ecloghe, ivi ; — Quartine,
sestine e stanze, ivi ; — Prologo
delP Adelfia, 161 ; — Epitafio, ivi ;
— Traduzione delle Odi di Orazio, ivi.
Varicenzio Benedetto, — Canzone, 155.
Varignana (Guglielmo della), — De cu-
randis aegritudinibus (estr. dal libro
XVII).
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232
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Vastaso Giù. Gaet., — Poesie toscane
sopra i Buccheri, 119.
Vatticani Andrea, — Canzone siciliana,
Veccei Angelo, — Poesie varie, 108.
Vecchi G. B., — Sonetti, 130.
— Lodovico, — Sonetti, 130.
Vecchietti Bernardo, — Poesie, 183.
Vegio Maffeo, — Carmi latini, 112.
Vendramini Paolo, — Poesie, 66, 68,
73, 182.
Venerosi Brandaligio, — Poesie varie,
43, 108, 124; — Critica contro di
lui, 44.
Venezzianu Antonio, — Ottave sicilia-
ne, 195.
Veniero Maffeo, — Canzone, 126; —
Componimenti osceni, 131 ; — Ri-
me, 184, 185.
Venturati Luigi, — Poesie varie, 108.
Verdi Bernardo, — Rime, 188.
Vergerio Polio, — Audio, Cosme, suas
landes revocare Philelphum, 123.
Verino Ugolino, — Panegirico a Ferdi-
nando e Isabella di Spagna, 88 ; —
Carmi latini, 1 1 1 ; — Della gloria
della città di Firenze ; traduzione
in versi sciolti, 205.
Verzini Camillo, — Poesie toscane so-
pra i Buccheri, 119.
Vezzosi Emilio, — Carmi, — 138.
Vicentino (II) — Elegia di Ovidio tra-
dotta in lingua spagnuola, 66.
Vieri Francesco, — Esposizione di una
Canzone di Cavalcanti, 87.
Vignali (L' Arsiccio Intronato) — Vol-
garizzamento dell' ii.° e 12. libr.
dell' Eneide, 88.
Villani Isab., — Poesie, varie, 108.
— Niccola, — Poesie varie, 108 ; —
202.
Villanova C, — Poesie, 156.
Villifranchi Gio. Cosimo, — Poesie va-
rie, 44, 68, 71, 124, 182 183, 184,
185 ; — Stanze, 50 ; — Rime e pro-
loghi, 181; — Panegirico, ivi; —
Sonetti berneschi, 189; — Lo Spe-
dale : prologo, 201.
Virgilio, — « Zanzara » volgarizzata,
87, 89 ; — Ecloghe, 88 ; — Geor-
giche, ivi ; — Eneide, ivi ; — La
stessa volgarizzata, ivi; — L* n.° e
il 12. lib. dell' Eneide volgarizzati;
— ivi ; — Il 2. lib. dell' Eneide,
89 ; — Comparazioni, similitudini
etc, 145.
Visconti G. B. a , — Poesie varie, 108 ;
— Carme latino, ivi.
Vitelli Clemente, — Poesie varie, 44.
Vitelli P. F., — Risposta a un capitolo
del Redi, 134.
Vittore Aurelio, — Trattato degli uo-
mini illustri.
Vivaldi Michelang., — Rime, 86; —
Poesie varie, 108.
Viviani Carlo, — Ecloghe, Epigrammi,
89.
Volpi (Abate,) — Satira, 108.
Volpino, — Ottave, 89.
Volta (Della) Simone, — Rime varie,
188.
Voltaire, — Epistola al Card. Quirini,
199.
Vuetta D., — Poesie, 68.
Z
Zamboni Giosuè, — Carmi, 138.
Zappi G. B., — Canzonetta, 170.
Zefterini Seb. M. a , — Poesie varie, 108.
Zenobio; — Misura in conversare, ter-
zine, 81 ; — Sonetto, ivi ; — Di
diversi difetti che si usano nel
mondo, ivi; — Appendice a rime
del Pucci, 82. •
Zeti Ales., — Poesie varie, 108.
Zoppo (Lo) carrozzaio, — Poesie, 68 ;
— Sonetti, 118.
Zuccherini Gius. Andrea, — Poesie to-
scane sopra i Buccheri, 119.
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INDICE DEI CAPOVERSI
Abbi pietà beata Verdiana, 147.
Accese montanine, che portate, 119.
Accipe, PalUdiae provisor magnae cohor-
tis, 108.
Accipe ridenti, Princeps o Maxime, vul-
tu, 31.
Accorri uomo eh' P muoio 82.
A che gioco giochiam, messer Clemen-
te, 134.
A che più debbo ornai P intensa vogla,
69.
A che tante versar per gì' ochi Fora, 128.
A chi vuol piacer fortuna si piaccia, 10.
A ciascun alma presa et gentil core, 158.
Acque tranquille e liete, 191.
A danno sol de* miseri Capisti, 14.
Addio felice suol, piogge ridenti, 190.
Addio, mio bene addio, 191.
A Dio, colmo d' onori et d* anni illustri,
A donna che disii esser lodata, 10.
Ad te dire parens nostrum decus ire
iubetur, 200.
Aggio visto el ceco mondo, 146.
Agirato bene, 118.
Agolante disciese d* un troiano, 142.
Ah, fallace desir d' umano spirto, 114.
Ah lusitan del sol veder non degno, 20.
Ah pur giunto son io, 191.
Ah vano sguardo, ah falsi sembianti, 130.
Ahi, bella morte mia, come mi havete, 78.
Ahi come a un vago sol cortese giro,
201, bis.
Ahi lasso, i noi credeva, egli è pur ve-
ro, 76.
Ahi qual giunge a turbarmi aspro, im-
proviso, 133.
Ahi quanto al bel paese sied' ora, 128.
Ahi viene il Borgia et. si parte il Giro-
ne, 135.
Ahimè eh* io non pensai eh* un tanto a-
more, 50.
A i frutti, a i fiori, a P erbe, 113.
A P apparir de la mia santa luce, 31.
Alba cruda, alba ria eh' el mio bel sole,
128.
Alba di stelle adorna, 20.
Alba di stelle cinta, 20.
Alcipiada degna di capitie, 10.
Al cor gentil ripara sempre amore, 158.
Alcun non vada di sua musa altero, 132.
Alcuni voglion papa Maidalchino, 106.
Al duro pianto, ài fiero aspro martire,
95-
A le bellezze vostre alte et divine, 125.
Alessandro lascio* la singnoria, 82, 179.
Alessandro, ovei sei ? P empio Alderano,
15-
Al festeggiar de* nostri lieti canti, 166.
Al fuoco soccorrete, 29.
Alla mie cara e conpangna Vannetta, 121.
Allegrezza, allegrezza ! E' già tornato, 74.
A1P empia ambizione, di terre ingorda,
118.
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234
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
All' ingrato mio bene, 191.
All' ombra delle chiappe, 137.
Allor che al grande Iddio, 191.
Allor che fiso miro, 19.
Alma beata et bella, 197.
Alma, cangia pensier, troppo è sospetto,
102.
Alma, eh' ai dolorosi oscuri mali, 128.
Alma che cerchi pace infra la guerra,
10, 72.
Alma, che fai ? Deh perchè indarno ten-
ti, 95-
Alma che sì gentil, 12, 13.
Alma chiara e gentil, Donna sovrana, 51.
Alma città, che già tenesti a freno, 76,
155-
Alma città che sovra i sette colli, 164.
Alma città regina, 15.
Alma cortese, a cui fu sempre aperto,
Alma da poi che sei, 13.
Alma di fede armata e di quel lume, 160.
Alma dubbiosa e fral che nuov* ingan-
ni, 70.
Alma fuggi chi mal fa, 143.
Alma gentil dal ciel pesa tra noi, 96.
Alma mia fiamma e donna, 75.
Alma real, che per leggiadro velo, 96.
Alma Redemptoris nostri sanctissiraa ma-
ter, 34.
Alma regina celi, madre di Dio, 13.
Al monte santo Giesù apparia, 12, 57.
Al nome sia dell' alto Idio cortese, 82.
Al padre, al figlio, allo spirito santo, 179.
Al primo suon di squilla, 192.
Alquanti sono che hanno passione, 10.
Al rigor d* un freddo cielo, 15.
Alt' e pregiata donna, in cui si vede, 69.
Altera fronte che Y incolto crine, 164.
Altri mirando un lascivetto viso, 134.
Altro non é '1 mio ancor che proprio
inferno, 70.
A lu sepulcru miu farrò 'ntaghiari, 195.
Al vaglio, al vaglio, al vaglio, 163.
Alza canti festivi, intreccia balli, 202.
Alzando gli occhi viddi il mio signore, 73.
Alzando gli ochi vidi Maria bella, 12,
57, M3-
Alzando gli occhi viddi una donzella, 85.
Alzato il re dei fiumi il capo fuore, 96.
Alzate T occhio della vostra mente, 147.
Ama, diceali amor, prode campione, 190.
Amai dui donne, e tutte dui virnitichi,
195-
Amanti del signore, 13, 145.
Amanti, i '1 vo' pur dir eh* ognun m' in-
tenda, 76.
Amara libertà, quanto se* grave, 70.
Ambrosio, veramente ambra ed ambrosia,
117.
A me serva di carta in questo giorno,
198.
Amici, è morto il nostro capitano, 118.
Amico alcun non si è eh' altrui soccor-
ra, 82.
Amico che domandi e vuo' sapere, 207.
Amico, se non vuoi vivere invano, 81,
169.
Amor, amor, tu sei la mia roviua, 25.
Amor eh' ài messo in gioia lo mio co-
re, 158.
Amor che agi* ochi mei di pianto stagni,
21.
Amor che al dolce loco mi riduce, 23.
Amor, che del cor mio sedendo in ci-
ma, 77.
Amor che '1 nostro cor tiene et fatica,
23-
Amor che meco alla notturna impresa,
1961
Amor, che meco in quest' ombre ti sta-
vi, 79.
Amor che per rifar vendetta antica, 21.
Amor, che pien di sdegno ancor ti duo-
ii, 78.
Amor con dolci spron talor mi mena, 70.
Amor con sue promesse lusingando, 84.
Amor, d' acchè ti piace pur eh' io dica,
207.
Amor, da che convien' pur eh' io mi
doglia, 77.
Amor, dappoi che tu non ti contenti,
78, 193.
Amor della mia morte a te do carico, 120.
Amor, divino amore, 81.
Amor è quel che m' à facto infelice, 170.
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Amor, forse- ad alcun' par eh' io disa-
mi, 76.
Amor, in cui mi fido, 78.
Amor in voi tutto il suo studio pose,
194.
Amor la tua fallace et vana fede, 22.
Amor, Madonna ed io, 130.
Amor m* aghiaccia il cor con quella bru-
na, 23.
Amor m* à il delectoso et grato affanno,
22.
Amor m' à posto come segno e strale,
84.
Amor mi diede a voi quel lieto giorno,
7°'
Amor mi scorge et con lui Cyntia et
Flora, 141.
Amor mi sprona in un temp' e aftrena,
84.
An?or mi tien si soi speroni a* fianchi,
23 '
Amor nel tempo quando te incontrasti,
22.
Amor perso havea 'n me già più d'una
esca, 77.
Amor, poi eh* el desire, 78.
Amor, quando nel cor si accese el foco,
21.
Amor, se vincer brami altro che sensi,
182.
Amor, se voi che al gioco tuo ritorni, 96.
Amor tu m* hai d* ogni valor privato, 10.
Amor viva i viva amore, 166.
Amor tu vuoi eh* io dica, 77, 192.
Amore amaro e savi e matti mette, 32,
199.
Amore, i' priego e* alquanto sostengni,
207.
Amore, io veggio ancora, 78.
Ampia messe di glorie, 191.
Ancor non par che 11' ira di Giunone, 121.
Andando la formica alla ventura, 83.
Andiamo a Yhesù Cristo, 13, 146.
Angelo appar ne' tuoi colori infidi, 182.
Anima benedetta, 12, 144.
Anima cieca per le tue pecchata, 12.
Anima de, torna a me, 143.
Anima, dove vai, 93.
Anima meschinella, 143.
Anima mia, contempla el mio patire, 147.
Anima mia, de torna a me, 12, 149.
Anima mia ove la devotione, 147.
Anima pellegrima, 12.
Anima santa, che di luce adorna, 130.
Anima stolta quanto se* lontana, 145.
Anime eUcte ad quel bene indicibile, 150.
Annuutiata pel divin consiglio, 72, 149.
Anselmi io vo' per tutto come un paz-
zo, 80.
Anselmo eh* infin qui tra scure e folte,
128.
Ante alias omnes meus hic quas educat
hortus, 124.
Ante alias quas terra colit, quas alluit
aequor, 127.
Antonio mio, del cui sapere il grido, iij.
Anzi biasrao che lode si guadagna, 117.
Anz main in compagnie, 192.
Appena adorno di purpurei panni, 202.
Appena entro la cuna, 113.
Appiè dell' Alpi in la sinixtra riva, 1 59.
Apri il dolcie arco, # singnior mio, 86.
Aprich* e fresca valle, 69.
Aprite Io 'ntellecto o dolce sore, 147.
Ardente d' amore, 57.
Ardo, misero me, ardo e Y ardore, 1 9 j.
Ardo, piango et allumo, 93.
Arma alla destra man di puro argento,
195-
Arma virumque cano, solum qui tempia
sepulchri, 1 1 1.
Arno che scorgi ognor la donna mia,
'93-
Arno, deh ferma Tonde, 193.
Arno di voi si duole, 194.
Arriva il corrier d' Averno, 118.
Arsi, e non pur la breve siagion tresca,
128.
Arsi, e non pur nel vero foco ardente,
126.
Ascolta il parlar mio figliuol dilecto,
149.
Ascolti T universo il canto mio, 50.
Ascolti Roma e di Pluton la reggia, 74.
A solitario tetto, 1 5.
Aspre, crudeli acerbe impie catene, 22.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Assai mi sforzo a guadagnare, 57.
Assenplo pigli ciasqun vivente, 82.
Assisa in fra bei fior lauri e mortelle,
190.
A te che sei negli anni tuoi migliori,
1 * 7-
A te convien trar vita dalle forme, 1 20.
A te donata ha Venus la gentilezza, 9.
A te furia infernal, demone vivo, 116.
A te quel bianco cigno, almo e felice, 47.
Attendo al dir di Dante e Cicerone,
189-90.
Audio, Cosme, suas laudes revocare Phi-
lelphum, 123.
Aurea si quando posuisti tenpla tonanti,
(24.
Av salut i mie signur, 41.
Ave de gratia piena, 39.
Ave del bon Jesù croce dilecta, 147.
Ave del verbo eterno genitrice, 149.
Ave madre di Dio virgo Maria, 147.
Ave Maria che sè di gratia piena, 12.
Ave Maria del tuo figliuolo sposa, 12.
Avendo i cuor tutti pieni di letitia, 72,
144, 149.
Avendomi Rosello a torto offeso, 100.
Avendo tutti il cor pien di letizia, 144.
Ave regina virgo gloriosa, 164.
Ave stelle del mare, alma Maria, 73.
Ave vergine gloriosa, 12.
Aver di che mi par che ssia un gran
bene, 81.
A voi che siete un uom schietto e rea-
le, 95-
A voi, donna real, consacro e dono, 1 70.
Avventurosa e solitaria riva, 78.
Avventuroso di che col secondo, 75, 193.
B
Babbo non più muoverò mai passo, 115.
Ballata, io vo' che tu ritruovi amore,
158.
Baltico seno il grave affanno, 173.
Beata son et per nome villana, 149.
Beatissimo Padre, io lodo assai, 110, 1 jj.
Beato il mondo s' el mio cieco ardore,
76.
Beato T uom che fugge enpi consigli,
79-
Bel fior eh' in paradiso, 20.
Bella Dea che formi e reggi, 166.
Bella donna ad amar mi diede amore, 96.
Bellezza et honestate, 128.
Bellincione, io cercho del sonetto, 60.
Bel pargoletto a me tu sembri amore, 20.
Bembe pater, tu ne extinctus ? te ne in-
vida nobis 125.
Bembe senex, charus musis, et charus
amoris, 125.
Benché d' amor il seguitar la insegna,
23-
Benché mesto languente e semevivo,
\\6.
Benché tu lieta, bella alma Fiorenza,
155.
Bench* io mi sia cantor d' ultima schie-
ra, 177.
Ben credeva io che nel tuo regno amo-
re, 75.
Ben degno è di pietà, non di scusa, 201,
bis.
Ben dico certo che non è riparo, 120,
r 5 8.
Ben è cosa leggiadra, 57.
Benedetta sia l'anima di quelle, 16.
Benedetto ne sia lo giorno, 57.
Benedetto sia il giorno eh' io trovai, 85.
Benedicite Deus et cosi sia, \6.
Benedicite Domine in vertute, 16.
Ben finirò cantando la mia vita, 147.
Ben mille volte avea ristretto al core,
79.
Ben mi scorgea crudel destino et fiero,
194.
Ben mostra, signor mio, esser gieloso, 9.
Ben mostrò chiaro il benedetto giorno,
9 6.
Ben or per prova, e con ragion cono-
sco, 126.
Ben* or vegg* io d' ogni pensier morta-
le, 19.
Ben par che di Francia esca quelli co-
re, 22.
Ben per estranio mare, 195.
Ben potrà questa a Dio cotanto cara, 96.
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FIRENZE
237
Ben puoi cantando, vaga Filomena, 77.
Ben saria colui goffo e senza sale, 42,
Ben so che questo abito mio diverso, 25.
Ben ti puoi gloriar, frigida pioggia, 79.
Ben ti scorgea quel dì steli' empia e
fera, 69.
Ben tu per dura prova, 195.
Bem veggio amore che la tua passali-
za, 39.
Ben vegna Iesù P amor mio, 13.
Beu vegnia Osanna, 73.
Ben venga amore, ben venga amore, 1 jo.
Ben venga Jesù P amor mio, 146.
Ben vi fu amico il ciel donna cortese, 96.
Ben vinci ogni durezza, 69.
Ben vi potea bastar chiaro scultore, 69.
Berignocoli, donne e confortini, 162.
Berretta in capo, e libriccino in mano,
* 189.
Bianca è la neve,. bianco e vaguo e bian-
co, 85.
Brigata, state alle vivande attenti, 16.
Brittagna a te, che gli altrui Regni o-
scuri, 199.
Buon giorno, che fai tu ? se' tu sant' At-
to ? 118.
Buon giorno, Papa santo, come state, 73.
Burlesca Musa ormai diasi alla piva, 189.
C
Caccia gentil, se quella onesta donna,
194.
Cadde forse quest' Angelo immortale,
•35-
Cader mi veggio in ampio mar di pene,
132.
Calatemi, Scendetemi CIP io non ne pos-
so più, 26.
Cambiasi stato il volto el tempo el pe-
lo, 23.
Camillo mio pienissimo inventario, 159.
Candida e bella man che sì sovente, 75.
Candida è quella bella et viva luce, 23.
Candida fresca e leve, 31.
Candida nimpha in cui P anima mia, 23.
Candida, vaga, simplice colomba, 192.
Candido leggjadretto et sottil velo, 1 94.
Cane sacrilego bislingue et mendace, 10.
Cangia P abito altiero, 193.
Cangia, sperar mio, voglia, 76.
Cantai, or piango, et il mio dolce can-
to, 94.
Cantar le tante et così chiare lodi, 1 28.
Cantar vo' del dolz, amore, 72, 146.
Cantar vorrei Maria col cor giulio, 147.
Canterò P alta origine primera, 205.
Canti chi vuol le membra trasformate,
176.
Cantiam con dolce canto et con buon
cuore, 150.
Canto le pompe, i fasti e P ambizione,
51, 104, 177.
Canto lo stocco e il batticul di maglia,
.76.
Cantu cummossu di duluri internu, 46.
Capanne, forni, mitere e pollai, 59.
Cara Fillide io parto, ad altro lito, 190.
Cara Fillide mia, cui fòr le stelle, 190,
Cara mia donna et bella il cui valore,
Cara amate compagne, 166.
Cari diletti padri e trate nostri, 17.
Cari, leggiadri, avventurosi fiori, 129.
Cari scogli diletti, et fide arene, 192.
Carissimo amico. Se bramate novelle,
200.
Carlo, sol di virtù, vita de* cori, 36.
Caro discreto et dolce signor mio, 1 1.
Caro dolce cortese Bernardino, 127.
Caro Giacinto, oh come bello sei, 190.
Caro Signor Antonio riverito, 122.
Caro signiore, per cui la vita mia, 30,
83, 142.
Caro Varchi gentil, perchè sì poco,
127.
Cavalcando P altrieri per un chamino,
.58.
Cavando d' un cespuglio calca treppi,
120.
Cazzo, che foia mena sto spagnolo, 66.
Ceda la vista homai, dame e signori, 113.
Celar gran tempo P amoroso fuoco, 95.
Cento fanciulli d'indole prestante, 159.
Ce prodige du tempes, ce monstre d'a-
varice, 1 18.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Cercar già desiai la terra a tondo, 96.
Cercate, o Muse, un più lodato inge-
gno, 192.
Cercato ho spesso, o mio sincero ami-
co, 137.
Cercava il figlio amor che d' ira ardea,
Cerchi chi voi più per virtù onore, 84,
„ 8 5-
Certi becchi fottuti hanno in usanza,
114.
Certo caffè, del quale un tempo fu, 194.
Certo che la fortuna è una gran pazza,
74-
Certo ormai di mio stato, a pianger
sempre, 126.
Cesare Bruto Cassio e '1 gran Pompeo,
21.
Cesare Giulio arà paura armato, 9.
Cesare poi che il traditor d' Egitto, 84.
Ch' ango (?) cangiato se* dal bianco al
nero, 30.
Che campi un huomo senz' un braccio
e un piede, 73.
Che causa ti mosse, figliol mio, 40.
Che cci rilieva amor Y affatigare, 1 20.
Che dura legge hai nel tuo cuore Amo-
re, 201.
Che dura legge hai nel tuo regno Amo-
re ? 20 1 .
Che fai mio quor, che pensi, 191.
Che fa' tu peccatore, 57.
Che farai fra Gachopone, 57.
Che far potevo per la tua salute, 72,
148.
Che giova riparar me a fortuna, 10.
Che importa a me che una cornacchia
venga, 178.
Che io m' ero adormentato, 57, 144.
Che mi giova il servir con tanta fede,
Che mi releva ahimè di gemme e d'o-
ro* 54
Che pensi ? Penso a echi m' affligge e
acchora, 32.
Che, perchè violenza i corpi guasti, 135.
Che pur ad si gran torto mi lamento,
22.
Che pur cospiri, o molto afflicto core,
22.
Che queir alloro trionfante e quelli, 1 65.
Che tanta stitichezza ? Ohimè non più,
Che ti pensi di far, porca poltrona, 107.
Che vegg' io ? Qual insolito splendore,
99-
Che vogliam noi far oggi, 144. •
Che vuoi tu dir s' io son più bel che
mai, 1 19.
Chi acqueterà già mai tante mie pene,
96.
Chi ama di buon cuore non de* perire,
86.
Chiara figlia del Sol che seco usciva,
121.
Chiaro giorno, lieta sorte, 23.
Chiaro splendore et di virtute '1 fonte,
151.
Chi brama et cerca el regno supernale,
,51 '
Chi brama in libertà viver beato, 95.
Chi con furioso piè calca il sentiero,
202.
Chi consola i miei pianti, 14.
Chi con sospir con pianto dir solea,
J99.
Chi corre alla fiata troppo scorre, 121.
Chi crederia che quando più lontano,
.56.
Chi d' amor sente et à il cor peregri-
no, 861
Chi del soglio non scende, 1 1 2.
Chi è dalla fortuna infolgorato, 86.
Chi è in questo mondo pellegrino, 9.
Chi, Francesco, di te più lieto sciolse, 96.
Chi giace in questa pietra, 129.
Chigi, Dongi, Paluzzi, Rondanini, 73.
Chi gode goda eh' io pere stento, 162.
Chi guarderà giamai sanza paura, 158.
Chi il paradixo vuole, 143, 144.
Chi il visounqua miròdi gioia pieno 190.
Chi legasse Petrucci pe' coglioni, 15.
Chi mi gratta un colascione, 190.
Chi mi presta un' altro core, 200.
Chi mi regge la man, chi alto guida,
109, 126.
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FIRENZE
239
Chi non cerca Giesù con mente pia, 1 3,
73, '4*.
Chi non ha l'amor d'Iddio, 143.
Chi non può quel che vuole, quel che
può voglia, 10, 204.
Chi non sa dov' Amor tien le su' asco-
se, 69.
Chi piglia moglie è pazzo, 190.
Chi pigliasse Petrucci pei coglioni, 106.
Chi sente nella mente il dolcie foco, 86.
Chi serve a Dio con purità di cuore,
'49-
Chi si veste di me, carità pura, 146.
Chi talor da mirar volge la mente, 1 11.
Chi tempra il cielo e muove, 20.
Chiusa in mura robuste e ben difese 194.
Chi v' à, donne, ciò insegnato, 86.
Chi vorrà nel ciel salire, 57.
Chi vuole entrare intro Ila magronaia, 56.
Chi vuol star sano observi questa nor-
ma, 1 6.
Chi vuol veder quanto è cortese il cie-
lo, «94-
Ciapo, ho trovato la tua descendenza,
,I7 *
Ciapo, voi spaventate le brigate, u8.
Ciascheduno exalti e chanti, 35.
Ciascun con riverenza, 57.
Cieco, perverso e scelerato amore, 96.
Ciesare poi che '1 traditor d' Egitto, 32.
Ciò che a me piace a mogliama dispia-
ce, 16.
Ciò che io rimiro è lei, 76.
Ciò che la terra in sen nutre e fomen-
ta, 190.
Ciò che m' incontra nella mente more,
■ss-
Ciò che vider fin qui questi occhi miei,
95-
Ciriacus nobis misit modo munera pog-
gi, «22.
Clementissima virgho inviolata, 70.
Cogliendo in una grotta raparonzoli,
120.
Col cor pien di pietade e di spavento,
126.
Coli' ostro al crine appiè del divin so-
glio, 199.
Collo se di ronzin pittor congiunga, 44,
«76.
Color di morte et di pietà sembianti,
Colui che troppe cose a far si mette, 85.
Comandaci 1' ottavo al mio parere, 80.
Come augellin che piange, 68.
Come dell' alma nostra 1' intelletto, 194.
Come dilungie il levante al ponente, 80.
Come di voi più bella, 76.
Come è possibil mai, 69.
Come esser può che '1 mondo non sia
stracco, 132.
Come il suo lume quando surge il so-
le, 21.
Come incanto pescie correr sòie, 32.
Come in sul fonte fu preso Narciso,
1 30.
Come la penna, che di Febo amica,
95-
Come la vaga e matuttina stella, 96.
Come mai vita avrai mio stanco e las-
so, 96.
Come per dritta linea 1' ochio al sole,
Come potesti morte, 79.
Come può fare il ciel, brutta bestiaccia,
126.
Come uccielletto ognior chantando in
ghabbia, 32.
Come vi vendo amico sempiterno, 114.
Come viver poss' io se la mia vita, 159.
Com' haro dumque el frutto, 75
Come io penso il Dio di Cina, 190.
Como. Non si sa se è donna o huo-
mo, 66.
Compagni e figliuo' mie singnior dilet-
ti, 59-
Compare, passa el tempo e se vien vec-
chi, 105.
Con aggravio d' insipide molestie, 118.
Con allegro disio, 13, 57.
Conciedimi Iddio miserichordioso, 143.
Concilio demissa deum Jovis inelyta
proles, 38.
Con desiderio vo cercando, 12.
Confessa, o Dottor Franchi di S. Piero,
189.
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240
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D ITALIA
Con gran verghongnia rimase lo 'ngnaf-
fe, 81.
Con T altre donne mia vista gabbate,
158.
Con leve piè come la pecorella, 120.
Con novi studi] et con più caldi ingan-
ni, 22.
Con ogni reverenda, 72, 149.
Con palma in man di fresca et verde
oliva, 159.
Con pianto, con tristitia et con tormen-
to, 10.
Con quanta maggior fede et devozione,
,5 °\
Consenti o mar di bellezza et virtute,
125.
Considerando che '1 venerdì santo, 81.
Con tal dolceza i' viddi gli occhi vol-
giere, 1 1 .
Contempla in quant' altezza se* salita,
'59-
Continua guerra con rara Victoria, 10.
Contro quel tuo gran re s' armossi un
mondo, 15.
Con umil e demisso supercilio, 159.
Con una gerla di pan caldo addosso, 181.
Convienmi far da voi donna partita, 1 62.
Conilo mio, se di Nerea gY inganni,
1 32.
Coronatevi pur d'apio vivace, 133.
Corre la penna che di Febo amica, 50.
Correte fiumi alle vostre alte fonti, 193.
Cortes* alma gentile, 70.
Cortesi donne, di pietà ricetto, 195.
Core che a' tu che stai cosi turbato, 84.
Cosa non è che alla cristiana fede, 170.
Coscia, per mezzo mio, sagro collegio,
116.
Cose legiadre al mondo altere et no-
vo, 23.
Così Cammillo il nome vostro insem-
pn,
128.
Cosi di stato al mondo alcun si fida, 30.
Così di sue rapine i rei compagni, 1 22.
Così dunque degg' io, 19, 51.
Così dunque mi lasci, 191.
Così fuss' io un cigno.... al canto, 83.
Cosi fustu pietosa, 120.
Così potess' io tanto disamarvi, 76, 160.
Cosme, tuos unquam si mores forte
momordi, 123.
Credi che là tra '1 purpurato stuolo, 1 1 5.
Credi tu per dire: io mi naschondo, 81.
Crin d' oro crespo, et d' ambra tersa et
pura, 78, 193.
Cristallo chiar de' più begl' occhi usci-
va, 69.
Cristo Jesù tu se' la mia speranza, 1 47.
Cristo ver uomo et Dio, 148.
Crocifisso a capo chino, 13, 143, 149.
Crocifissum in carne lau-demus, 57,144.
Cruda, selvaggia lugitiva e fera, 30.
Crudel tiranno adulator rapace, 15.
Crudel tiranno, adultero rapace, 66.
Crudel tu dormi e io vo sperso e
rante, 83.
Crudel tu vuoi partire, 192.
Crudo destino in van montagna o
er-
fiu-
me, 129.
Da bella donna più eh* io non diviso,
79-
Dacché tu m' ài Iddio il chor ferito, 75,
145-
Da cure acerbe e afianni rei diviso, 190.
Dà di mestica, o Rosa, a un canovacr
ciò, 1 18.
Da gioventù Peniculo son decto, 40.
Da i fortunati campi d' Occidente, 53.
Da' fortunati campi ove i mortali, 109.
Da indi in quà che dal vital mio cibo,
Dai più soblimi et più beati scanni, 161.
Da' regi dell' aurora, 109.
Da 1' alto ciel virtù gli e data al mon-
do, 53.
Da 1' altre sacre- et gloriose dive, 23.
Dal biondo tebro che dei fiumi augu-
sto, 1 13.
Dal ciel disceso a noi cigno canoro, 185.
Dal ciel per somma gratia, avuti abbia-
mo, 133.
Dal cupo sen delle arenose sponde, 1 1 4.
Dal dì che '1 primo mio vigesimo anno, 2 1 .
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fIRENZE 24J
Dal fiero Mongibello, 194. Da quei bei crin che tanto più sempre
125. amo, 78.
Dall'altro mondo a scriver ci siam mos- Da quest'antro beato, 168.
si, 114. Da tanto tempo in qua, 88.
Dalla mia luminosa e chiara spera, 69. Datemi penna e carta, 99.
Dalla più alta stella, 163, Da un'estasi rapito, 191.
Dalla rocca d' oriente, 135. Debb' io mai sempre, Amore, 125.
Dalla spelonca spaventosa ed orrida, 116. Degli occhi della mia donna si move,
Dalle sufole all' oche è gran divario, 100. 158.
Dall'eterea magione, 113. Degno non sono del sacrato collegio, 60.
Dall' idea che conten tutte le forme, Deh, che fanno ora i begli occhi lu-
Dall' oziosa cittade ove oggi vivo, 116. centi, 75.
Dal Macedone arve (?) torni all' usato, Deh, che vi venga il mal della siroc-
74. chia, 94.
Dal mar dei suoi dolori, 135 bis. Deh, chi mi vien.col zufolo davanti,
Dal punto che Maffeo fu fatto Urbano, 189.
14. Deh, come pur lagniarvi, 128.
Dal sonno oppressa qui 1' oscura ima- Deh, come sofferistu farti fura, 120.
go, 93. Deh, com' inerme e sola, 195.
D' altre porpore ornato, e d' altri gigli, Deh ! dimm' Amor, se 1' alma di costei,
*33-
D' altre vele il mio regno, 135. Deh fa eh' io scampi quelle pene orren-
D' Aminta il giovanetto, 191. de, 50.
Dammi il tu' amor Jesù benigno et pio, Deh, mirate occhi miei quai di novella,
147- 190-
Da mondani desideri, 39. Deh, nasconditi o virtù, 24,
D' amor e fede versoi loro sposi, 104. Deh, non v' incresca la spesa e 1' af-
D' angosciosi pensier già lasso e stanco, fanno, 16.
70. Deh, or volesse Idio eh' i' fossi donni,
Da poi che il mio Tirreno, 130. 120.
Da poi che la fortuna, 81. Deh, peccatori, aggiate providenza, 81.
Da poi che la pienata che 'llor gene- Deh, perchè a dir qua giù di voi non
ra, 120. venne, 68.
Da poi che portan le mie ferme stelle, Deh, perchè al gran desio non corri -
164. sponde, 95.
Da poi che se' del padre eterno spo- Deh, perchè mai dall' Èrebo profondo,
sa, 13. 135-
[Da] po' che tutti in verso me guarda- Deh, perchè non poss' io, donn s mo-
te, 23. strarve, 76, 155.
Da poi eh' ài mio core in pegno, 163. Deh, perchè non poss' io si bella imagp,
Da poi eh' amor più volte m' à fallito, 96.
120. Deh, perchè non vi lice, 113.
Da poi eh' io fui del vostro aspecto Deh, perchè oggi non vien per queste
sancto, 22. rime, 79.
Da poi eh' ogni speranza ni' è fallita, Deh, perchè ogni pensier mio non tra-
120. luce, 95.
Da que' begli occhi ov' ogn' or ride Deh, quale è la cagion, Susanna mia,
Amore, 19. 207.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche (? Italia, Xin 16
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242
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Deh, qual error si forte mi disvia, 78.
Deh, qual mia dura sorte mi constrin-
ge, 22.
Deh, qual pensier dentro al tuo core
ascoso, 207.
Deh, qual torbida nube il bel sembian-
te, 190.
Deh, quel vivo splendor dell' alme ra-
re, 136.
Deh, riposate, o caldi miei sospiri, 76.
Deh, se madonna fosse, 120.
Deh, se quant' è F ardore, 75.
Deh, servirti a tuo dispetto, 163.
Deh, vattene oggimai, ma pianamente,
120.
Deh vedi, amor, quanto dolcezza porge,
21.
Deh vedi et pensa e' corpi de* morta-
li, 11.
Deh, venite, donne a vedere, 127.
Deh, vi fussi sì nota la mia fede, 70.
Dei corporali segni a dart' il modo, 35.
Dei fortunati Elisi, 14.
De* ligustici monti all' aspra falda, 92.
De' passati mia danni piango e rido, 84.
Dejame en paz, o bella Citerea, 91.
Del bello idolo mio che in terra adoro,
164.
Del cibo ond' io vivea sì dolcemente,
79> 130.
Del Cristianesimo il sacro santo Impe-
ro, 74.
Della beltà che Dio larga possiede, 128.
Della Brettagna ammiro la nobiltà, 137.
Della gloria la Reggia, 131, 135.
Della gran quercia che '1 bel Tevre
adombra, 193.
Dell' animo sua magnanimitate, 53.
Dell' Arno in su la riva, 129.
Dell' aspro ultimo dì P acerbo occaso,
128.
Della stirpe regale è nato il fiore, 65.
Delle chiare onde tue superbo fuori, 42.
Delle passate mie fatiche stanco, 163.
Delle tue sante frondi alta corona, 128.
Del mio beli' Arno alla sinistra riva, 76.
Del Piripo la luce è assai men bella,
95-
Del più leggiadro viso, 91.
Del sangue tuo di mille eroi fecondo,
129.
Del sommo sol eh' in ogni parte splen-
de, 20.
Destati anima mia, più non dormire,
146.
Destati, o fer lione, che sta' tu a fare,
159-
Destati o peccatore, 12, 144.
Devoto mio, ascolta me, 148.
Diane fortuna per gli ampi tesori, 116.
Dica pur quel che vuol la plebe pazza,
74-
Dicie P Isopo per esenpro dare, 83.
Di confusi colori ambigua schiera, 1 14.
Di curi ;sità P acuto sprone, 75.
Di darmi tante lode, o mai scivich, 100.
Di dove nasce, o Amor, la pena mia,
95-
Dieci da Dio abiam comandamenti, 179.
Die natus est in Veneris, 100.
Dies veniet, dies illa, 190.
Di Ferdinanda altezza atto è cortese, 36,
Di Filomena eh' à di fiamma il core,
36.
Di fiori e d' erba inghirlandata e cinta,
120.
Di flutto severo. Il tumido orgoglio, 25,
"3-
Di Giove immortai figlia, 17.
Di latte ha P onda e di rubin P arena,
182.
Di lunge udendo il grido, 194.
Di mia pietà, pur dramma, 126.
Di mie pena e mie lamento, 163,
Di mille colpe grave, 52.
Di mille spoglie et di mille trophei,
155.
Dimmi che cosa è più legier che P on-
da, 83.
Dimmi, cortese Apollo, e qual poeta,
11 f
Dimmi, espetta, Fileno, dove in qual
parte, 99.
Dimmi, o fonte donde nasce amore, 10.
Dimmi, ti prego, se la Morte è morta,
91.
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D' impetuose pioggie, ampi torrenti, 190.
Di nuova e bella età duo inonton va-
ghi, 120.
Dionisio mio diletto ed amorevole, 117.
Dionisio mio, spaccar mi sento il pet-
to, 117.
Dio permette pe' nostri facti rei, 16.
Di poca fede ho io se non sapessi, 84.
Di questo rio sovra i fugaci argenti, 87.
Di rietro a un volpone che sen porta-
va, 120.
Diriza 1' elmo tuo, opra lo 'ngegno, 84.
Di saette piagato in su la prora, 125.
Disavventur' e morte, 69.
Di scabro sasso et d' ogn' intorno roso,
164.
Disce fluentino quid sit descisse sena-
ti 33-
Dispersa ponti gentes aciesque natan-
tum, 200.
Disse alla volpe lo lion pregiato, 82.
Disse il miccio al leon : singaor leale,
82.
Di sue grand' opre sovra il rogo degno,
183.
Di superbo palagio all' alta cima, 195.
Dite lamenti mia sanza paura, 32.
Ditemi aure tranquille, 128.
Di te son servidore, 120.
Di tributarii pianti, 109.
Di triplice corona orna la chioma, 94.
Diva regnatrix generosa coeli, 134.
Do' che tu sia di molto mal crociato.
26.
Dodici volte il sole il corso intiero, 52.
Doglia mi rec^ nel core ardire, 207.
Dolce, amorosa fiamma, 126.
Dolce inimica mia per qual sentiero, 22.
Dolce loco ov' in preda amor mi die-
de, 194.
Dolce mal, dolce guerra, e dolce ingan-
no, 78.
Dolge Maria, ascolta el mio lamento,
146.
Dolce mirar dal lido, 97.
Dol^e preghiera mia, 13, 146.
Dolce rapina del cor mio già fece, 129.
Dolce signor Jesù infinito bene, 149.
*ze 243
Dolcezza grave e piano altero stile, 127.
Dolci baci d' atjior care parole, 96.
Dolci pensier, che da si dolci lumi, 130.
Domattina, Signor, son di partenza, 134.
Donde comincerò, donna, a laudare, 76.
Donde deggio sperar conforto e pace,
194.
Donna, anzi duce, il bel disegno e '1
zelo, 134.
Donna eh* a gli occhi miei foste sì bel-
la, 125.
Donna che segua amore non sia altera,
86.
Donna, che siete tra le belle bella, 78.
Donna, che sol mirando ancide o fiede,
20.
Donna che sopra all' altre altiera et bel-
la, 194-
Donna contro a la mia voglia, 162-3.
Donna cortese ad esclamar m'invita, 95.
Donna de' miei pensier, che vaga an-
date, 76.
Donna del Cielo ampia porta e sicu-
ra, 71.
Donna gentil, ne* cui begli occhi asco-
so, 70, 78.
Donna gentil, per cui mie vita stanca,
10.
Donna gentil, se dolce gli occhi gira, 20.
Donna immortale, i cui vestigi santi, 79.
Donna ingrata, ora non più guerra, 163.
Donna, io non posso più spiacervi o-
mai, 76.
Donna, io non so dell'usato ardor mio,
77» 155.
Donna, io non turberei col mio mirar-
VC ' 77 '
Donna, la bella mano, 93.
Donna, la cui divina alma bellezza, 69.
Donna mi prega che io deggia dire,
158.
Donna pietosa e di novella etade, 30.
Donna, poi che mi lasci tu, 93.
Donna real in qual mortai subietto, 199.
Donna vie più che voi leggiadra e bel-
la, 193.
Donne che avete in man P alto gover-
no, 193.
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,244
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Donne che di bellezza et d' onestate,
Donne che sete d' ogni mal radicie,
86.
Donne, chi sente d' amore, 85.
Donne et fanciulle, io mi fo conscien-
za, 139.
Donne gentili, in cui gratia o beltade,
78.
Donne, noi siamo maestri d' mestare,
162.
Donne, non so di che mi prieghi amo-
re, 130.
Donne, nutrite ne' pensier d' amore, 78.
Donne, questo ène uno animai perfetto,
162.
Dopo che la Clemenza, 112.
Dopo lungo venir di mesi e di anni,
199.
Dopo molti sospiri e lunghi affanni, 32.
Dopo tante onorate e sante imprese,
164.
Dopo venti anni insperato ritorna, 40.
Doppia fiamma, il cor arso e distrutto,
• 96.
Dorindo, a fe' ch'io temo, 113.
Dorino mio, il caso è disperato, 129.
D' orribil pompe e formidabil vanti, 40.
Dove eravate voi, Ninfe ? Qual rio, 160.
Dove siete, o miei fiori, 74.
Dovrò dunque morire, 195.
Due cervette vezzose, ambe d' alloro,
121.
Due cose fa Y amico mio giocondo,
I74 '
Duoi gran nemici dentro allo stecato, 95.
Duo spiriti gentil van sempre ad or$a,
, IJ0 '
D' un bel chiaro pulito e vivo ghiac-
cio, 84.
Dunca li spassi mei stu fini fannu, 197.
D' un magnio imperadore i' vo' conta-
re, 203.
Dunque a far questo passo io son co
stretta, 115.
Dunque è malignità gì' affetti tuoi, 50.
Dunque fia ver eh* un si selvaggio cuo-
re, 194.
Dunque fia ver (dicea) che mi conve-
gna ? 87.
Dunque pensate eh' io, 69.
Dunque pensate voi dunque nel petto,
126.
Dunque per lunghi giorni in pianto a-
maro, 170.
Dunque può star con barbara fierezza,
201.
Dunque una pietra immensa, 74.
Dura catena che si fortemente, 93.
Dura cosa è chiamar chi non risponde,
95-
Dura passion, che per amor sopporto,
78.
E
E acciò non s' accosta, 165.
E ben eh' io dell' alme dori scarco, 96.
È Brunello figliuolo di puttana, 74.
Ecco che giunta è pur 1 ora felice, 79.
Ecco che nata in terra, 113.
Ecco che un* altra volta, o piaggie a-
priche, 75.
Ecco della grand* Austria, a cui s' inchi-
na, 201.
Ecco, Francesca, il suo misero servo, 21.
Ecco Innocentio morto e sotterrato, 115.
Ecco Lutero, 123.
Ecco, nostri Baron, Y ora fatale, 127.
Ecco per tante speranze et tante, 25.
Ecco signor la greggia tua d'intorno, 124.
Eccoti Arno tranquillo, Arno beato, 126.
Ecco tu m' hai per modo trassinato, 137.
Eccovi, spettatori, oggi condotti, 40.
Eccu di Amuri un libru, eccu un quin-
ternu, 170,
E chi credete voi, donne amorose, 166
E chi non sa che il buon vecchio di
Lanti, 14,
E così molto alla fine girando, 59.
È disputa non poca, serenissimi, 173.
E dove, ah disleale, 113.
È finita, o Fourbin, la tua furbara, 117.
Egli è '1 tuo bon Jesù, 148.
È gran dono dal ciel concesso ad quel-
li, 21.
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È 1 cintolo che s' agugne cola stula, 191.
Ei mi ricorda essendo giovinetto, 100.
E' non e* è niun più bel giuoco, 139.
Ei non è legno di sì forti nocchi, 120,
158.
Ella non sa se non invan dolersi, 87.
Ellera non s' avittola, 119.
E' molto tempo che ci tiene a bnda, 199.
Empia, maligna e tempestosa notte, 77.
Empio immite Cammil, poi eh' io con
studio, 159.
E oimè ch'avessi a chi m'aricogliesse, 93.
E perchè tu vegga, Durin mio, 46.
E pure io torno qui qual linea al cen-
tro, 24.
E quando mai dopo un ostinata veglia,
188.
E* questo il loco, la spelunca e '1 sasso,
È questo il viso candido e vermiglio, 20.
Era alla guardia della porta Niso, 160.
Era già il nostro cor per venir meno, 23.
Era già il sol nel pecto ad quel che ac-
cende, 21.
Era il giorno, anzi pur l'alta notte era, 78.
Era il giorno eh' al sole si scoloraro,
32, 84 bis.
Era la notte, e non giungeva ancora, 190.
Era la vita mia libera et sciolta, 21.
Era 1' ombra gentil d' un lauro verde, 164.
Era nell' of a che la dolce stella, 1 30.
Erano i capei d' oro all' aura sparsi, 85.
Erano i pensier miei ristrettti al core,
11, 75.
Era un spinoso in natia macchia ascoso,
199-
Erbe et fior, fronde et frutti, 121.
Erboso colle, o rive, o piaggia aprica, 77.
Ergo ne crudeli raptus mihi funere co-
niunx, 156.
Eridani ad ripas errabat Equicolus altum,
124.
Errai gran tempo, e del cammin incerto,
68, 122.
E se Febo teme sempre il suo Cupido,
E sin t' oblia ne' tempi, 199.
E sola qui tra noi nobil e degna, 95.
NZE
Essendo a vostre rime qui sugetto, 60.
Essendo il buon Jesù in un castello, 169.
Esser di glorie ambitioso e dire, 74.
Esser non può giammai che gli occhi
santi, 77.
Est Deus aeternus nostro de corpore di-
vus, 27.
Estinta giace in questa oscura buca, 9^2.
E tu se 1 bello e forte sovr' ogni altro,
103-
E' un gran becco fottuto chi pretende,
106.
Europa? Mia bella! 112.
E' ver che qui la terra di Mugello, 92.
Evertere solo bellorum incendia Romatri,
124.
E viene, e non verrà, egli è pur venu-
to, 16.
Excielso Olimpo, o bel fiume di Xanto,
59, 60.
Ezio che riottoso a tal ti appigli, 28.
F
Facciam festa e giulleria, 149.
Facciam gran festa con di voto core, 188.
Facci contra di me la mia nimica, 23.
Facendo a questi giorni reflessione, 115.
Fa' eh' io riveggia el bel guardo eh' un
sole, 32.
Fammi almanco bonaria, 163.
Fammi, amor, quanto vuoi et quanto
sai, 21.
Fammi sospetto '1 ciel se fia sereno, 76.
Fanciulla bella et gentile, 145.
Fare papa Ottoboni, o cardinali, 116.
Fatale stella m' à con voi unita, 32.
Fatti scolpire ogni or di mano in mano,
131-
Fatto Papa Alessandro, d' immitare, 74?
Fatto son d' una natura, 115.
Fattor del cielo et della terra nacque,
169.
Fattor, tu m' hai fatt' ire adesso adosso,
119.
Febo, se d' odorosi e vaghi fiori, 99.
Fede perfecta et mai non finto amore, 23
Felice amante a cui si largo il cielo, 155.
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246
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Felice chi non pon sue cure invano, 9.
Felice è ben chi in questo secol nostro,
53-
Felice notte, avventuroso amante, 125.
Felice notte et voi lieti pastori, 194.
Felice ora per me, felice stella, 95.
Felice quel che ama con amore, 9.
Felice te, che il mondo errante e stolto,
133-
Felici colli in cui la patria mia, 22.
Ferma gentile viator alquanto el passo,
163.
Fero mostro, cui son tempeste e scogli,
Fert animus mihi nunc Austrensis ma
sima facta, 154.
Fessus eram et vacuis residebam solus
in arvis, 38.
Fiamma amorosa che il mio core scal-
di, 22,
Fiamme che da begli occhi, 93.
Fiammeggia ben quel tuo crin biondo
Aurora, 19.
Fiammeggia il fier garzon, del Tebro
onore, 129.
Fiera morte e crudel, veloce e pronta, 95.
Fiera possanza racconta il nuovo canto,
16.
Figlio del gran Fernando, aurea fenice,
36.
Figliuoli, udite el dolce parlar mio, 148.
Figliuolo mio, fa che tu sia leale e
costumato, 82.
Filia desidiae, et languentis filia somni,
124.
Filippo Maria anglo possente, 18.
Fillide, io parto, addio mio bene, addio,
Finalmente fu fatta P elezione, 190.
Finché m' amasti, amai, arsi s' ardesti, 76.
Fin che un' acceso raggio ha in se l'ar-
dore, 84.
Fin da quando a me nascea, 108.
Fiordi virtù si è gentil coraggio, 10, 16.
Fiorenza, bench* io sia menipossente, 82.
Fiorenza mia, tu vedi ben sì come, 199.
Fior, fonti, poggi, vivi arbori et sassi.
128.
Firenze mia, io temo che t' increscha, 83.
Fiume che all' onde- tue ninfe et pastori,
129.
Fiume largo e profondo, 52.
Folle, chi fior non coglie, 195.
Folle come voglio io sempre e disvo-
glio, 76.
Folle desio, la cui bramosa voglia, 79.
Formaro api rubelle in Vaticano, 14.
Fortuna di dolore, albergo d' ira, 84.
Fortuna fé* già Napoli gioconda, 81.
Fortuna, i' mi lamento et ho ragione, 22.
Foste voi qui, signor mio, pure un po-
co, 127
Fra Giovanni dalla Vernia, 57.
Fra gli animali che si chiaman bruti, 116.
Fra 1* angeliche schiere, io che risplen-
do, 24.
Fra le sembianze onde di lunge avrei,
•65.
Fra lochi alpestri et solitarii sassi, 125.
Francesco, inferma entro le membra in-
ferme, 96.
Francesco, mentre ne* celesti giri, 95.
Frate, tu te n' andrai lieto et contento,
Fratelli, il senso et Belzebù v* inganna,
Fu dello 'ngegno uman leggiadro mo-
stro, 105.
Fu quel eh' io vitti un sole, o fugli un
viso, 156.
Fugate il sonno ornai, Ninfe e Pastori,
166.
Fugga T amore chi fuggir lo po', 30.
Fuggia la notte, e già d'orror feconda, 61.
Fugò le stelle e Y aria più s' imbruna, 93.
Fulmine ti saetti, 192»
Fuor della porta al Prato sette miglia, 50.
Furato hai morte dispietata ed rea, n.
Fuse, fuse d' ogni sorte, 157.
Fusse apparita a' miei stanchi disiri, 22.
Fuss' io pur degno, amore, 20.
«
Gaio e gentile giardino adorno e fre-
sco, 32.
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247
Galeno, olà, risorgi e squoti il passo,
66.
Gambari, beccafichi magri arrosto, 170.
Gelsomini, onor di Flora, 170.
Genitrice di Dio, 148.
Gentil augello che dal mondo errante,
102.
Gentil Bernardin mio, sì dolce Y alma,
127.
Gentil fiamma d' amore, 19.
Gentil mia donna, a cui fan seggio in-
torno, 193.
Gentil mia donna, una rivolta sola, 194.
Gentil pensiero, che parla di voi, 158.
Gentil vago fioretto, 202.
Gentile, e non villana donna sego, 68.
Gesù che '1 mio cor fai, 13.
Già che avete dell' asin ricercato, 116.
Già che della mia prole, 178.
Già che il mio fato è disperato affatto,
178,
Già che ui' ami, non chieggio, io chieg-
gio solo, 94.
Già de F Insubria algente, 137.
Già delle regie mura, 95.
Già di Cesari Augusti e di Pompei, 50.
Già di gioia et d' onore, 173.
Già fa più giorni che leggiadro volto,
23.
Già il legiadretto piede, 159.
Già intorno al marmo, che '1 gran Car-
lo asconde, 124.
Già T Amfitrite orientai s' inbruna, 114.
Giamai laudarti quanto degnia se' 72,
148.
Già non poss' io pianta infelice in ri-
ve, 136.
Già non potrete voi per fuggir lunge,
128.
Già non ti diè natura et Y opre e '1
nome, 194.
Già, Pasquino, sei fatto anacoreta, 116,
Già pervenuti siamo a' giorni santi, 32.
Già più non rende or luce alli occhi
miei, 169.
Già se n' andava il di festoso et lieto,
161.
Già speronava il sole in occidente, 21.
Già su T algose arene, ^23, 135.
Già tace il suon dell' armi orrido e fe-
ro, 190.
Già vaghi fiori, or disprezzati stecchi,
125.
Giesù, che '1 mio cor fai, 146.
Giesù, che peregrino, 148.
Giesù, che vedi la mia mente pura, 148.
Giesù, dolcetta mia, 147.
Giesù, fammi morire, 146.
Giesù, figliuol di Dio, dolce mio padre,
146.
Giesù, Giesù, Giesù, 143.
Giesù, mio dolce Dio, 146.
Giesù mio padre, sposo et dolce sire,
150-
Giesù, mio salvatore, 148.
Giesù, sommo conforto, 144.
Giesù, sommo diletto et vero lume, 72,
146.
Gioia m' abbonda al cor tanta e si pu-
ra, 78.
Gioisce il buono e si rallegra il reo, 14.
Gioite al venir mio, selve beate, 165.
Giorni mal spesi e tempestose notti,
77» 192.
Giorno orrendo in cui frugato, 118.
Giovane, tanto temo, 120.
Giovane tutte siano use a cacciare, 163.
Giovanetta malcontenta, 129.
Giovani incauti che '1 camin volgete,
155.
Giovani siano maestri molto buoni, 139,
162.
Giulia voi scesa da celeste impero, 96.
Giunta mio che vogliam fare? 161.
Giunto al bel fonte quel che poi fu fio-
re, 76, 155.
Giù per la mala via, 73, 146.
Giusta, lieta, amorosa e nobil alma, 95.
Gli accesi sguardi, eh' a quell'alto sole,
125.
Gli alti trofei de' primi illustri eroi,
69.
Gli amorosi sospiri, 77.
Gli angelici senbianti e la beltade, 85.
Gli animi eh' al tuo regnio in cielo in-
china, 32.
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248
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Gli atti di Christo furon purgativi, 152.
Gli occhi gentil, che al sole invidia tan-
no, 76, 192.
Gli occhi soavi, al cui governo, amo-
re, 77-
Gli occhi tua vaghi a* mia sturi dan
vista, 32.
Gloria laurigeros magna est monstrata
triumphos, 200.
Gloriosa città che cierchi fama, 29.
Gloriosa Caterina, 13.
Gloriosa, possente, antica madre, 192.
Gloriosa regina del mio core, 32.
Godete lieti, amanti, 193.
Godete, preti, poi che '1 vostro Cristo,
79> 80,
Godianci, anima mia, 201.
Godi, Firenze, e teco ogn* uom che
brama, 53.
Gondi gentil, sì come largo dono, 194.
Gondi saggio et gentil, cui sol adora,
194-
Gondi, tu ci hai mandato un guazzabu-
glio, 122.
Grande allegrezza ne porta la giente,
144.
Grande armonia nell' opre e nell' aspet-
to, 199.
Grave dolore che lo quore mi quocie,
82.
Grazia più che virtù fa Y uomo grato,
162.
Grazie eh 1 a pochi il ciel largo destina, 85.
Grazie non viste mai sopra la terra,
»93-
Griseida sospirando gli rispuose, 132.
Guarda P eterno Dio dalle più interne,
202.
Guerra a Cesare muove e propon pace,
15-
Guidami tu, guidami tu, 144.
H
Ho di dietro un ebreo fatto cristiano,
122.
Ho preso cento volte apposta apposta,
186.
Ho provato più volte a sciofre el no-
do, 159.
Hors de beau sexe il n 9 est point de
salut, 199.
Ho visto ai giorni miei cento puttané,
132.
Huc ades, o quaecumque cupis raea rau-
nera Virgo, 200.
1
Iam desiderio tandem questuque remo-
to, 45.
Iam nox hibernas bis quinque pergerat
horas, 27.
Iam vacat, intendit caret, Hcet ac vacuum
dat, 27.
I buon parenti, dica chi dir vuole, x6.
I capei crespi d ? or puro, e lucente, 69.
I cavai di Pluton, la preda e il carro, 37.
I concenti ove sciogliete, 112.
Iddio comanda che '1 proxirao s' ami, 8r.
Iddio comanda: non farai altrui, 81.
I fra' minori della povera vita, 83.
I giovani oggi di eh' hanno più spacccio,
117.
II bel giorno, o doti Taddeo, non par
che rida, 180.
Il Bembo è morto, il volgo grida e
piange, 125.
Il conte Ercol Rangon, s' Ercole e con-
te, 54.
Il corpo nostro, dolci miei fratelli, 148
Il creder qui tra la romana gente, 99.
Il dispota di quinto e '1 gran soldano,
172.
Il dolze sfavillar dell' occhi onesti, 21.
Il famoso destriero, 135.
Il figliuol d' Arestide in cento lumi, 21.
Il gran motor delle superne sfere, 95.
Il guidaiuolo della Stinche ladrone, 120.
Illustris puer, quo fortis Hetruria magno,
134-
Il marchese del Vasto avea pensato, 54.
Il mio primo amadore vo' far tornata,
86.
Il Murtola poeta laureato, 50.
Il padre san Benedetto che fu, 173.
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249
II Papa è morto ? 11 Papa è vivo e sa-
no.
73-
Il parlar dolce e li atti onesti, et gra-
vi, 23.
Il pensieri amoroso che commove, 21.
Il piacer lusinghiero al dorso porta, 124.
Il possente dolor, 1* amaro pianto, 61.
Il poter viver da Roma lontano, 91.
Il primo che in capo di lista, 66.
Il pubblico negotio, an^i il gran monte,
151.
Il signor che da me tutto mi svia, 79.
Il soverchio desio d' aver presente, 76.
Il sovrahuman valor di cui vi ornate,
199.
Il tempo che Conduce nostra vita, 9.
Il tempo e la stagione, 123.
Il tempo più leggier che cervo vola, 126.
Il tristo vizio della gola brutta, 121.
Il Turco freme, et Innocenzo, viste, 136.
Il veder questa donna d.i lontano, 21.
Il ventolino soffia un fresco fiato, 125.
Il verdeggiante prato, 126, 127.
Imeneo festoso, Imeneo gioióso, 166.
I miei felici giorni, 194.
Imperatrice e colonna del mondo, 17.
In altra parte il sole, 19.
Inchinate il bel viso, occhi dolenti, 201.
In ciel si fa gran festa, 12, 57, 144.
In ciò che fai abbi alcun mitidio, 81.
Infelice nocchiero apre le vele, 199.
Inferirò a morte il popolo romano, 74.
Infra bianche rugiade e verdi fronde, 79.
In fringuel si trasformo, 112.
Ingegniesi ciascun aver da sse, 16.
Ingegno experto ad solver dubbij et
passi, 152.
Ingegno usato a quistion profonde, 10.
Ingiusto amore et al mio danno presto,
Ingorda arpia che a divorare intento, 74
In mezzo una valle è un boschetto, 139.
In nel P eterna et gloriosa scuola, n.
Innocenti sirene, 109.
In nulla si vuol por la sua speranza,
13, 72.
In ogn' istante al cor mille sospiri, n.
In pena vivo qui sola soletta, 120.
In qual parte, occhi miei, guardate voi,
78.
In quel ben nato avventuroso giorno, 75.
In quel momento altissimo e prestante,
136.
In questa di miserie atra procella, 116.
In questa forma il decimo favella, 80.
In questa fredda pietra morto iace, 163.
Insigni pietatis opus Tuscique labores,
33-
Insomma, io non vo'pù fra tante mu-
ra, 115.
Insomma la fortuna è una gran pazza, 74.
In sul mattin dal cielo, 19.
In sul pimaccio mi sto col manco, 100.
Intenerite voi, lacrime mie, 195.
Interdette speranze, e van desio, 77, 192.
In un istante sol la mente abbraccia, 132.
Invano il nome d* Iddio si ricorda, 80.
Invidia sono, sforzami eh* i' dica, 121.
Io accidia son tanto da nulla, 16.
Io canto Y armi e dell' eroe tirreno, 97.
Io che cantai d' amor le paci et P ire, 194.
Io che cantai già le cipolle, e vanto, 89.
Io che cantar vorrei, 31.
Io che di viver sciolto havea pensato, 75.
Io che già spinto da furore insano, 177.
Io che gran tempo folleggiando insano,
101.
Io che nel ciel tra i luminosi cori, 175.
Io che nel tempo reo, 207.
Io che nobil candore. 74.
lo che qual già mi finse occhio morta-
le* 53-
r credo che 'Ila fortuna per sollazzo, 100.
Io cui d' invitto ferro argento et oro, 53.
Io dal folle Parnaso, Antonio avea, 117.
Io, Dio del terzo cielo, 86.
V dormo in sul cavai di messer Corso,
56.
F fui ferma chiesa e ferma fede, 30.
Io già cantando la mia libertate, 78.
Io guardo tra Y erbette per li prati, 79,
207.
Io ho creduto dirti mille volte, 197.
Io ho di Spagna auto un papagallo, 93.
Io ho fantasticato colla mente, 92.
r ho 'l frugolo addosso di comporre, 66.
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250
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
F ho il mio culo avezzo, e costumato,
100.
r ho il mio cui si forte riturato, 100.
r ho peccato et me medesmo accuso, 21.
Io ho pensato più di un mese intero, 50.
F ho preso Y altro ieri in furia e in
fretta, 186.
Io ho sentito dir che Mecenate, 79.
r ho vedute già di molte piazze, 82.
F ho veduto già turbato Giove, 10.
F maladico il di eh' i' vidi in prima,
120.
Io maladico il primo fondatore, 85.
Io mi rivolgo indietro a ciascun pas-
so, 31.
Io miro i crespi e gli biondi capegli, 79.
F mi sentii svegliar dentro dal core, 158.
F mi son qui selvaggia pasturella, 120.
Io mi trovo cosi sazio e satollo, 115.
Io non ho pur un becco, 190.
Io non ò tanta polvere negli occhi, 59.
Io non posso al tuo nome altari e tem-
pio, 122
F non so che peggio ancora, 84.
Io non so chi tu ti sia, ma stando mich,
100.
Io non so come mi fare, 129.
Io non son creator nè creatura, 170.
Io non ti posso roba stato honore, 84.
Io piango, et al mio pianto a mano a
mano, 126.
F piango, e '1 pianto mi è si dolce et
caro, 11.
F pregho Idio che llunga e buona vi-
ta, 83.
Io prego il mio singniore iusto e ve-
racie, 83.
F prego la divina maestade, 82.
Io prego la divina sapienza, 29.
Io presi T altro ieri in furia e in fretta,
137.
Io pur travaglio e so che* tenpo gioco,
162.
Io pur vorrei drizzar queste mie piume,
124.
Io regnerò se alla fortuna piace, 16.
Io regno in questo mondo con honore,
16.
F rendo laude et gratie al sommo sire,
149.
Io ritorno pur, lasso, al loco amato, 77.
F scrissi già d' amor più volte rima, 30.
Io sento che tu se' cosi buon cuoco, 85.
F sento '1 bon Iesù dentro nel core,
72, 146.
Io so che tu puoi far regina dei, 10.
Io son cieca, e son amante, 129.
Io son come vedete sanza regno, 16.
Io son del mio bel sol tanto geloso, 78.
Io son di villa un faticante prete, 73.
Io son il dolcie Iddio, anima ingrata,
F son la carità che son mandata, 151.
Io son la gola che consumo tutto, 16.
Io son la lupa piena d' avaritia, 16.
F son la madre vergine Maria, 150.
F son T angel buon di Dio, 145.
F son T arcangel Raphael di Dio, 147.
Io son la scellerata di luxuria, 16.
Io son T ucciello che sopra a rami d' o-
ro, 32.
Io son T ucciello del nido in gabbia
messo, 32.
Io sono invidia che quan miro e guar-
do, 16.
Io sono ira sanza ragione o regola, 16.
Io sono una Befana, 189.
Io son più mal mandata, 157.
F son quel forte e buon danese Ugieri,
142.
Io son si folle e si insensato, amore, 76.
F son si vago della bella lucie, 77, 79,
120, 158.
Io son superbia piena d' ogni orgoglio,
121.
Io studio lingua greca e la latina, 190.
Io temperanza son, virtù sì propria, 121,
Io ti laso, donna, ormai, 162.
F ti rimeno il più nobile ronzino, 83.
F ti vorrei trovare Giesù amore, 12, 143.
Io umiltà cortese e sofferènte, 121.
Io veggio ben che del gran mal si ac-
corge, 22.
Io veggio eh' amor vuol pur eh' io m' in-
china, 22.
F viddi, amor, una tua bella Iddea, 10.
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F vidi Y altrier Bacco in un sabbione,
120.
Io vidi un di spogliare tutte in farsetto,
32.
Io vi vedo in grand' impaccio, 118.
P vi vo' dire vangieli ordinati, 30.
Io vo* cangiar Y usato mio costume, 77.
Io vo* cantar a suon di colascione, 174.
P vo' pensando, nel pensier m' assale, 81.
P vo* piangendo i miei passati tenpi, 81.
P vo' trarmi uno stecco, 85.
I ranocchi che stanno nel fangaccio, 100.
I servi tui, Maria, vengono ad te, 148.
Italiani innumeris peteret cum turca ca-
rinis, 164.
Ite caldi sospiri miei alla mia donna, 95.
Iuditium subitura tuum: subitura pena-
tes, 200.
Iuppiter an ne vides, et longam col-
ligis iram, 202.
I vostri chiari lumi, 193.
La bella Clio et sue docte compagne,
21.
La bella donna, che in vertù d' amore,
78.
La bella donna che mia vita porta, 22.
La bella donna et 1' altre sue compa-
gne, 22.
La bella donna mia d' un sì bel foco,
28.
La bella fronte colorita et bianca, 77,
»93-
La bella luce del più caro sole, 21.
La bella man che di sì ricco laccio, 20.
La bella virtù chiamata Giustizia, 121.
L' abeto ispan dall' avarizia spinto, 195.
La bianca neve et quel candido avorio,
La carne m' è nimica, 13.
La casta figlia del sommo tonante, 175.
L' Accolti, onor del secolo, che visse,
«37-
La chiara luce veggio che già tolta, 25.
La Clemenza oratrice, 1 12.
La corte oggi in cortil tutta si aduna,
74i
Lacrime sol ti mando e pazienza, 32.
La croce tua, Jesù, mi fa stupire, 147.
La dolorosa mente che io porto, 130.
Là dove aperta ogn' hora ride la piag-
gia, 9*.
Là dove il Gange i preziosi flutti, 113.
Là dove irato V oceano infido, 135,
Là dove s' erge incorrosibil soglio, 1 14.
Ladra crudel che m' hai rubato il core,
93-
La dura corda e '1 vel bruno e la to-
nicha, 1 19.
La fama tua che tiene aperte 1' ale, 151.
La fava bene menata, 1 63.
La femina che del tempo è pupilla, 100.
L' affabil ira e \ l gratioso sdegno, 22.
Là fra Libiche arene, 123.
La fronte d' alabastro, e Y aurea testa,
129.
La giustitia ra' invita a tór la spada,
16.
La gloriosa fama dei Davitti, 172.
L' agnus Dei fece el quinto papa Urba-
no, 151.
La gola il sonno e Y ociose piurame,
La lira e il flauto, il cembalo e la piva,
L' alma luce serena a Y aureo crine, 22.
V alma mia fiamma eh* al ben far m'in-
vita, 78.
L* alta speranza che '1 mio cor saluta,
; 78.
L' alto signor dinanzi a chi non vale, 9.
L' altr' ier colà, per quelle piaggie alpi-
ne, 129.
L' altro proemio lo feci d' Agosto, 28.
La luce che risplende agli occhi miei, 1 1.
La luna in mezzo alle minori stelle,
159, 162.
L'amaro lacrimar che voi faceste, 138.
L' amaro pianto che per gli occhi stil-
la, 22.
Lamentar si po' il sole per ogni serra, 22.
La mente mia non truova in sè riposo,
154.
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252 MANOSCRITTI DELLE
La mia debile penna non arriva, 129.
La mia ganza vuol marito, 129.
La mia ignorantia o altro mio difecto,
151.
L' amistà in noi condition servata, 10.
La monarchia deL mondo e 1* alto im-
pero, 100.
L' amore ad mz venendo, 12.
L* amoroso piacer, eh* el cor m' invola,
77-
La musa prima e rancida, che infuse,
La neve, il fuoco e V or d* alto valo-
re, 95-
Li nel primo oriente, 18.
L'angelico intellecto et bel costume, 21.
Langue al vostro languir V anima mia,
201.
Langue del mio languire, 98, 137.
L' anima mia da Cristo s' è partita, 1 2.
L' anno more e rinasce un sol momen-
to, 135.
La notte che segui Y orribil caso, 179.
La notte della santa Epifania, 1 1 8.
La ove tra' ricchi alberghi e colti cam-
pi, 15.
La pecora e la capra colla vacca, 82.
La perfecia speranza, 12.
La prima volta eh' io, 93.
La rete fu di questa file d' oro, 75.
La rimembranza della fiamma antica,
75-
La ripa che dal monte Lamio porse, 22.
L' armi, il trionfo e la virtù guerriera,
36.
L' Arno, che di compagni altero stuo-
lo, 137.
L* arti tue, Amor, e i tuoi continui stu-
di», 95-
La santa impresa, e '1 grande eroe so-
vrano, 106.
Lascia di querelarti, o mio cuor stan-
co, 95.
Lascia gracchiare la pica e la cornice, 84.
Lascia Soratte, o buon Apollo, e Cinto,
.85.
V asino disse : una grazia vi chieggio,
82.
IBLIOTECHE D' ITALIA
L* aspettata virtù eh' en voi fioriva, 85.
Lass' a me, che pensai, folle, che gli an-
ni, 76.
Lassa in questo carnasciale, 162.
Lassa passar della fortuna il corso, 11.
Lassato avevo Apollo et preso Mane,
151.
Lassi piangiamo (oirae) che V empia
morte, 70.
Lasso a che fine, a che malvagia sorte,
85.
Lasso che al fin con mio dolor com-
prendo, 126.
Lasso che di me fia ! se 'ntorno al col-
lo, 77.
Lasso, eh' el viver mio nodrito un tem-
po, 77-
Lasso eh' io ardo, e so eh' altri mei
crede, 96.
Lasso eh' io ardo, altri non mei crede,
84.
Lasso che male accorto fu da prima, 84.
Lasso eh* io piango e 'n gioco amor
sei prende, 20.
Lasso, eh' io sento pur eh' el tempo
passa, 78.
Lasso, che quando imaginando vegno,
130.
Lasso come poss' io viver lontano, 194.
Lasso, io già piansi meco alcuna vol-
ta, 78.
Lasso, io mi struggo, e chi '! soccorso
ha seco, 75.
Lasso, io non vivo et morir non po-
trei, 160.
Lasso me, che ad un tempo taccio et
grido, 193.
Lasso per forza di molti sospiri, 158.
Lasso, pur non so più quel eh' io mi
voglio, 79.
Lasso qual or fra vaghe donne e bel-
le, 75-
Lasso, quando immaginando vegnio, 30.
Lasso quando io credeva, 75.
Laudate Dio, 145.
Laudian con reverenza, 12.
Laura gentil, che già fra tanto odore,
7J-
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Laura gentil, che sospirando move, 77*
L' avara Babilonia ha colmo il sacco,
8 4 .
La vergine Maria che sempre adora, 12,
57-
La virtù si vuol seguire, 162.
La volpe e '1 lupo e Y asino pregiato,
82.
La volpe si trovò un dì col gatto, 82.
La vostra ver dime cythara Pegna, 10.
Le chiome all' aura sparse e '1 ricco
nodo, 23.
Le colonne de* servi et la graticola, 1 50.
Le cose al contrario vanno, 162.
Le cose del tuo prossimo non dèi, 80.
Le feste della Chiesa comandate, 80.
Leggiadre donne, in cui s' annida amo-
re, 158, 159, 176.
Leggiadri et saggi amanti, 194.
Leggiadro et dolce fuoco, 193.
Le gloriose pompe e i fieri ludi, 202.
Le infastidite labra in cui già posi, 29.
Le lance rotte, et gli scudi percossi, 31.
Leo habet tres naturas, 198.
Le piaggie, i monti, le campagne, i col-
li, 160.
Le piaghe occulte e la tradita spene, 75.
L' epitaffio son io, quest' altr' è il vaso,
69;
Le roi simple donne tout, 135.
L' erta strada et sassosa, onde si varca,
161.
Le sancte frondi della nobil testa, 10.
L' esser per sempre di Firenze privo, 95.
Le suntuose nozze e '1 sacro onore, 51.
L' eterna mia destra, 173.
L' eterno Dio fé' Y uom sì magno et
divo 151.
Le toge et Y arme son le degne parte,
151.
Le tumidule genul' i negerrimi, 159.
L' evangelista san Luca, uditori, 173.
Levati su ornai, 1 3.
Lieti dolori e riposat' affanni, 70.
V imagini infinite, 97.
L' Inghilterra non ha tanti merluzzi, 1 \ 6.
Lingua crudel per te duo grande, Atri-
de, 22.
L' innamorata mia vita si fugge, 79.
L'ira danneggiosa io dessa sono, 121.
Lo aspecto umano in cui natura pose,
L' obbietto dello stil predate spogle, 70.
L' occhio si dice che è la prima porta,
72, 150
Lodato il cielo, or eh' io sto meglio
alquanto,- 1 14.
L' onde tranquille, et benigna ogni stel-
la, 128.
Lo primo bere m'annunziala festa, 81.
L' origgi a la canicula s' inchina, 80.
L' oro, il cristallo, l' ebano, i zaffiri,
'93-
Lo spirito dolente e '1 cuor esangue, 80.
Lo star di mezz' inverno intorno al fuo-
co, 134.
Luce de gì' occhi miei, luce a me ca-
ra, 94.
Lucidi vibra crespi raggi ardenti, 129.
L' umil bellezza amica di boutade, 194.
Lumi miei che mirate, 15.
Luna, se il chiaro tuo signor di Delo,
194.
Lunga quistione fu già tra vecchie sa-
gU 3°-
Lungi da voi del cor 1' aspro cordoglio,
«9»-
L' uom canta meco affabile eh' errando,
206.
L' uom Dea si celebri, eh' affabile corse
di molti 206.
U uomo eh' è saggio corre leggero, 10.
L'uomo nasce solda', e a pena insi, 198.
Lustrissimo signor, saper dovete, 1 65.
M
M' accendeste, sig., che in gratia vostra,
196.
M' accennaste, Signor, che in gratia vo-
stra, 185.
Macchina, che mal posa, 135.
Madonna, al volto mio pallido e smor-
to, 70.
Madonna, io non so dire, 20 1 .
Madonna, la pietate, 77.
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254 MANOSCRITTI DELLE
Madonna, lo vostro core, 57.
Madonna per fin qui sento la tromba,
80.
Madonna, qual certezza, 70.
Madonna, s' io non vi veggio, 70
Madre del redentore, vergine pura, 143.
Madre di Cristo, gloriosa e pura, 70.
Madre di Cristo, Vergine Maria, 169.
Madre di Dio nostro signor, 13, 146.
Madre vergine sposa amica et figlia,
72, 149.
Maestro bicha nostro ventre mina, 60.
Magliabechi, è venuto il Giubileo, 123.
Magnanimo signor, già volge un mese,
196.
Magnanimo signore in cui dipende, 11.
Magnus junxit amor, vir maxime, pec-
tora nostra, 122.
Maligno sterpo della Ingratitudine, 10,
Mal si compensa, ahy, lasso, un breve
sguardo, 76.
Mancando alla cicala che mangiare, 16,
Mandarti* in Syria, et mandam' in Cili-
tia, 159.
Mandatemi, di gratia, un inventario, 185.
Mandato dal gran padre che 'n ciel re-
gna, 168.
Ma non in quella guisa che si vede,
'94-
Ma per dar qualche tregua alle mie pe-
ne, 131.
Ma qual favill* o fiamma, 195.
Mar che in continuo moto ogn* or ti
sento, 75.
Maria madre di Dio prega per noi, 147.
Maria vergine bella, 12.
Mario, tu fusti un mar, ma senza fon-
do, 74.
Mariotto, i' squadro pur questa tua gio-
ia, 100.
Marmocchi lessi e strettoi di olio, 100.
Marzia, che fai ? Il tuo bel Celio, il fi-
glio, 131.
Mattutine rugiade, Aure soavi alate, 46.
Me T arebbe tutto diserto, 131.
Mentre a batter vengh' io le vostre por-
te, 186.
*
[BLIOTECHE D* ITALIA
Mentre ben nate erbette, 19.
Mentre che a nobil festa Arno rivolto,
98-
Mentre eh' el ciel di bianca neve il ver-
no, 96.
Mentre che il cielo era altamente inten
to, 77.
Mentre eh* in questo giro, 19.
Mentre chiuder dovrei le stanche vo-
glia, 9 6.
Mentre dirvi mi sforzo '1 van pensiero,
76.
Mentre fiorisce de la nova etade, 22.
Mentre fortuna e '1 ciel m' ha chiuso
il passo, 128.
Mentre gì' occhi alle lacrime disciogli,
Mentre il mio Egidio a le questioni
aprio, 107.
Mentre io vissi sicur leggiero et sciol-
to, 194,
Mentre V anima mia che in voti i sen-
si, 15.
Mentre la pargoletta alma Talia, 87.
Mentre legge e costume al mondo die-
de, 1 64.
Mentre nel vostro viso, 78.
Mentre pensavo pur versi d* amore, 32.
Mentre pensoso io mi sedeva a Y om-
bra, 1 17.
Mentre per boschi inabitati ed emi,
201.
Mentre santo di Dio vicario eletto, 1 28.
Mentr' io fui grato a chi mia vita an-
cora, 128.
Mentr' io v' adoro e voi m' avete a
schivo, 50.
Mercè ti chiamo, vergine Maria, 146,
149.
Meschino adunque a me, che debbo fa-
re, 10.
Messaggiere d* amore, rime dolenti, 97.
Mi dispiace, o Roma bella, 133.
Mille colpi d* amor, mille saecte, 1 1.
Mille lumi d' onor lucidi e chiari,
124.
Mille treciento con novanta sette. 8 1 .
Mille treciento sessantatre correndo, 83.
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FIRENZE
255
M* incresce che vogliate, messer Claudio,
27.
Mio ben, mio amor, mia gioia et mio
desio, 145, 164.
Mira che dura sorte è questa mia, 93.
Mirami sposa un poco, 57.
Mirando fisso nella chiara luce, 120.
Mirate, donne mie, P alma dolceza, 75.
Mirate pur P estrema mia rovina, 202.
Mirate pur mirate, \66.
Mirò del porto altier P opra novella, 137.
Misera scuola mia, a che sei ridotta, 131.
Miser che debbo altro che pianger sem-
pre, 79-
Miser che t' ho fatto io, che tu mi dai,
94-
Miser chi m' à di tanto bene privato, 32.
Miser chi mal oprando si confida, 92.
Miseremini mei. P mi truovo al fuoco
ardente, 33.
Mi stordite ogni dì, 115.
Mi trovo in fra P incudine e '1 martel-
lo, 190.
Moderati desiri, immenso ardore, 156.
Molti sono da Giesù nel ciel chiamati,
«44-
Molti volendo dir che fosse amore, 10.
Monsignor mio, se voi sapeste bene, 1 15.
Monte del Tebro in su le ripe amene, 15.
Moriam, cuor mio, fia men crudele affan-
no, 50.
Moro con riso che in tal foco affino, 78.
Morta è P anima mia, 148.
Morte, col fiero strai sè stessa offese, 79.
Morte crudeP e rea, 69.
Morte di freddo gelo, 195.
Morte dispecta di pietà nimica, 9.
Morte veloce a consumar la vita, 163.
Morte villana et di pietà nimica, 158.
Morto Alessandro, al Vaticano soglio, 1 5.
Morto è *1 bel Julio, quel bel Julio è
morto, 69.
Mosso a pietà P apostolo San Pietro,
105, 117.
Mosso da santa pazzia, 72, 149.
Movasi ormiy dal bipartito monte, 21.
Movem* amor la sua crudel battaglia, 21,
Movetevi a pietà del mio tormento, 126.
Murus et ascendit victrix ad proemia
Pallas, 136.
Musa mia, che faremo, or che si scac-
cia, 182.
Musa mia scioperata, 74.
Muse, perch'io m' avveggio, 19.
Muta sovente ogni stato fortuna, 85.
N
Nacque avanti Brunetti differenza, 74.
Nasica, non provai contento uguale, 1 17.
Nati di doglia, ardenti mei sospiri, 67.
Nati di pescatori, o giente bretta, 82.
Né a sì lunga fatica argenti ed ori, 169.
Nè chioma d' or così pregiata e bella, 96.
Neghittosa mia Clio, che fai, che pen-
si, 115.
Ne gP occhi porta la mia donna amore,
3% '58.
Negli orti di piacer P alme inquiete, 135.
Nei campi di virtute Aprii di vita, 184,
Nei preteriti giorni ho compilato, 159.
Nel bel regno di Amor vivono in pene,
93-
Nella cruda stagione, ai di nevosi, 114.
Nella regia d' Etruria il mio bel sole, 1 32.
Nella valle flegrea, 135.
Nelle man vostre dolce donna mia, 39,
76, 158.
NelP oceano, a mezzanotte il verno, 96.
Nel mondo stando dove nulla dura, 120.
Nel monte di Parnaso ogni scienza, 100.
Nel nome dell' immenso eterno Dio, 150.
Nel parto di colei bramato e caro, 1 34.
Nel più cupo silenzio, 111.
Nel primo aprii dell' età mia più fresca,
126.
Nel suo mistico sen natura asconde, 92,
98, 1 37-
Nel tempo che 'l leone era infermato,
82.
Nel tempo che mia vita gloriosa, 205.
Nel tempo eh' ogni fronde lascia '1 ver-
de, 31.
Nel tempo che rinnovai miei sospiri, 178.
Nel tempo che s' infiora et cuopre
d' erba, 79.
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256 MANOSCRITTI DELLE
Nel tuo intellecto el bel Terentio et
Plauto, 151.
Nel vostro viso angelico amoroso, 31.
Nemica tuo d' arroganza t' isforme, 1 20.
Nè per gratia già mai, nè per orgoglio,
, 76, 155.
Nè per tempo cangiar verrà mai meno,
Nè quando il cielo le sue stelle accen-
de, 23.
Nereo gentil, s* amor com' ei pur suo-
le, 90.
Nessun di rabbia mai, nesciun di sde-
gno, 95.
Nessun in me troverà mai tnerzede, 86.
Nessun piacer ò senza te Jesù, 14&.
Ne tu immerentis, ne muliebribus, 127.
Ninfa gentil, ma tu Ninfa non sei, 136.
Nobil madre, al cui soglio, 133.
Noli te tantum, Quintine, affligere, no-
li, 156-
Non aspettar giamai con tal disio, 83.
Non aspetto giammai con tal disio, 32.
Non avea Febo ancora, 192.
Non basta dire : Signor, io ho pecca-
to, 9.
Non bisogna più filo o più lavoro, 11.
Non canto di Cupido o di Bellona, 1 15.
Non così torbido, 15.
Non dall' ispano Hibero a Y indo idas-
so, 84.
Non d' Adria il mar, nè il gelido Apen-
nino, 126.
Non dare fuoco a chi arde in pena e
lutto, 163.
Non dico al primo secol della fava, 196.
Non di corporea salma, spettatori, 24.
Non di gran gemme e d' oro, 195.
Non dormir f Cristo mio ; quel mal vil-
lano, 106.
Non è arpico ogn' om che amico è det-
to, 9.
Non è chi sappi per ingegno o arte,
23.
Non è d' autunno la stagione in vero,
19»-
Non è d' Orfeo nè d' Anfion la cetra,
74-
IBLIOTECHE D* ITALIA
Non è nessun di tanto basso stile, 85.
Non ebbe mai il giovane pastore, 96.
Non è però eh' io non conosca e veg-
gia ' M9 '
Non era ancor due gradi il sol passa-
to, 79.
Non fa maggior romore sabato santo,
82.
Non far micidio ti comanda il quipto,
80.
Non fate amici i conti senza Toste, 15.
Non fornicar ti comanda '1 sesto, 80.
Non fui si presto giunto alla città, 173.
Non fu mai la più bella pellegrina, 144.
Non ha il ciel cotanti lauri 199.
Non ha lo cor gentile, 149.
Non ha Y ottimo artista alcun concet-
to, 69.
Non h^ tregua nè fine il duolo mio, 200.
Non la difenderebbe il dottor Teglia, 123.
Non mai più bella luce o più bel sole,
m,79-
Non marmor Parium, non etud Indicum,
127.
Non men vegghiando che dormendo
sogna, 130.
Non mi doglio, Madonna, anzi tpi glo-
rio, 76, 193.
Non mi posso tener, ne voglio, Amo-
re, 69.
Non mi terrei con mia poca scienza,
82.
Non mi vai senno, nè forza, nè inge-
gno, 9-
Non muor chi muor, s' ei visse vivo
in vita, 69.
Non odi, o Clori, il mondo in ogni
parte, 195.
No, no, non ci pensate, 131.
No, non son qual mi fingi, in vetro
frale, 190.
Non pensare che mai ti lasi, 162.
Non perchè degno sia il mio oggiec-
to, 9.
Non perchè io sia bastante a dichiarar-
le, 157-
Non perda tempo chi cierca per fama,
86.
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Non più del mio dolor ti darai vanto,
126.
Non più guerra, pietate, 201.
Non potè mai la gran palla dei Toschi,
129.
Non potrà tanto quel superbo et fero,
22.
Non prendete a stupor eh' io scesa sia,
166, 178.
Non prima alzasti il tuo altiero sguar-
do, 136.
Non può portar se non lieta novella,
161.
Non pur el vel che nudo latte vela, 75.
Non regna al mondo cosa indicatola,
150.
Non sai chi sia Ravizza ? E' un Orvie-
tano, 74.
Non segua amor chi nun à il cor pru-
dente, 86.
Non sempre il cielo fulminando trema,
129.
Non sia alcuno che mi ragioni, 32.
Non si pront' e leggier, fidato servo, 70.
Non si schiava dal core V acuto dar-
do, 32.
Non si tenga amatore, 13.
Non so, Ciscranna, se son zuffi o zaf-
fe, 81.
Non so con quale ardir tu mosso sia, 9.
Non so perchè mi sia stato nimico, 9.
Non sopra me, ma sopra te ti creba, 9.
Non so se più di corpo illustre o d'al-
ma, 40.
Non so se sai eh' io sia. Morte son io,
Non sta senpre V età verde, 163.
Non sul verde terreno, 20.
Non ti dolere, o Principe romano, 73.
Non ti fidare che oggi è sì poca fé',
16.
Non venga Euterpe, Calliope o Clio,
142.
Non vider gli occhi miei cosa mortale,
6 9 .
Non vo* dal ver lontano, 195.
Non volendomi amor perder al tucto,
23.
G. Mazzatinti — Manoscritti delle biblioteche <f
Notte gioconda, e notte sollazzevole, 98.
Novello sol celeste, 20.
No vel Narcisso in- cui fu la vertute, 11.
Nozzolin mio, sovra le stelle erranti, 19.
Nuda terra dal ciel formata in terra, 93.
Nun mi scordu, Patruna, li faguri, 197.
Nuovo modo ha trovato Sua Altezza,
194.
O
O alma benedetta e gratiosa, 56.
O amor di povertade,- 57.
O anima acciecata, 144.
O anima che 'l mondo vuo' fuggire,
72, 149.
O beato Giovanni Gesuato, 149.
O bel pescare, 14.
O bella aurora, ministra del giorno, 130.
O benignio signiore, 144.
O ben nato, felice, o primo frutto, 193.
O buon compagno, invidia son chia-
mato, 132.
O Burchiel mio, stu girai alla fonte,
100. •
O cadavere tabido, 127.
O caro amico a cu' più volte el core,
156.
Occhi, a che pur guardate or questa or
quella, 156.
Occhi de P alma mia vivaci e soli, 93.
Occhi lassi e smarriti per che attenti,
32.
Occhi leggiadri miei, la cui beltade, 69,
79-
Occhi miei, eh' a mirar foste si pronti, 77.
Occhi miei di lacrimare, 163.
Occhi miei lassi, mentre eh' io vi gi-
ro, 32.
Occhi miei, voi che un giorno, 191.
Occhi più che sereni, 155.
Occhi vaghi lucenti, 78, 130.
O che bello sguazzare, 129.
O che fortuna è questa, 184.
O che il sacro collegio in Vaticano, 14.
O Cleopatra, madre d' Ismael, 10.
O corpo sacro del nostro Signiore, 12,
144.
Italia, XIII 17
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258
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
O creatore eterno, o Yesù pio, 13.
O crudel giovinetta, o mente fera, 10.
O dea che fuggi le superbe cime, 130.
O Dei che insieme le superne sedi, 102.
O dei lucenti rai, 193.
O del Boreo più lieve e dell'Egeo, 136.
O del cor passioni indomite, 114.
O de T Europa mio superbo vanto, 92.
O del giusto £ del ver amica, tanto,
136.
O della rota instabile e leggiera, 99,
131 ' I35 :
O delle gratie, onde si adorna sei, 133.
O del sacro Ipermesso, 54.
O del Tarpeo cristiano incliti eroi, 115.
O del Toscano ciel Giove benigno, 115.
O desir di questi occhi, almo mio so-
le, 7 8 > 79> I3°-
Odi, gentil pittor, come i' vorrei, 197.
O di uno alpestro scopulo più rigido,
159-
O divina maestà, sedia superna, 83.
O divo ingegnio in cui natura et arte,
T51 '
O dolce albergo d' &gn'\ cor gentile, 76.
O dolce amor Yhesù quando sarò, 12.
O dolce diva mia, 162.
O dolce libertà, come sei cara, 95.
O dolce loco, or voi ben segnate orme,
194.
O dolce padre Johanni Gualberti, 147.
O dolce padre nostro Benedecto, 149.
O dolce vino dalle genti bramoso, 16.
O dolce vista, unica invidia al sole, 77.
O dolci rime che parlando andate, 158.
Odo ne* regni bui i fieri lamenti, 14.
O excellente et divino intellecto, 151.
O faccia bella, 202.
O felix mundi columen, tibi carmina
canto, 200.
Offerite tre doni al dolce Dio, 148.
O fortunato di, 166.
O fra quanti ornò mai porpora et ostro,
174-
O fugaci speranze, o pensier vani, 52.
O gelosia d'amanti, orribil freno, 192.
Oggi fia ben dover, signor Mazzinghi,
183.
Oggi gioisce il ciel, la terra esulta, 173.
Oggi rivolge il ciel Y ottavo giorno, 69.
O Giesù Cristo, mio signore Dio, 146.
O Giesù dolce, o infinito amore, 12,
143.
O Giesù salvatore, 57.
O Giesù sommo bene, 147.
O giorno col lapillo albo signando, 159.
O gloriosa, o vergine pulgella, 29.
O gloriosa vergine Maria, 13, 57.
O glorioso padre almo dottore, 19.
Ogni peccato che solo in te secreto, 80.
Ogni virtù et ogni don perfecto, 151.
Ognun con puro core 72, 149.
Ognuno mi dice sempre vuota nulla, 16.
Ognuno si crede esser ricco di senno,
16.
Oh che scriata età! che secol scriccio-
lo, 1 1 6.
Oh, come ancora ancor mi batte il pet-
to, 208.
Ohimè, caro signiore se mai ti piac-
que, 30.
Ohimè, che nuova strana, 118, 129.
Ohimè, cor mio, tu hai? 201.
Ohimè fortuna, non mi stare adosso, 86.
Ohimè, i begli occhi, ohimè '1 parlar
soave, 77.
Ohimè P antica fiamma, 201.
Ohimè, non sol la più mesta et dolen-
te, 208.
Oh incontentabile, 14.
Oh questo si eh' è la cagion eh' io e-
sco, 50.
O increata maestà di Dio, 73, 143, 164.
O innocentia santa e immaculata, 161.
O insensata gente acerba et cruda, 72,
148.
O Jovis magni soboles decusque, 127.
O Ismene, la mia cara sorella, 208.
Olà, genti plebee, senza giuditìo, 74.
Olà, o della barca, eia', ola', 95.
O lassa isventurata, a che partito, 86.
O lasso a me, tapino isventurato, 57.
144;
O leggierezza e cor pien di viltade, 80.
O lieta piaggia, o solitaria valle, 193.
Oltre non segue più la nostra luce, 153.
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FIRENZE
*59
O luci alme et beate, 128.
O maligno e duro core, 164.
O man leggiadra, o terso avorio bian-
co» 75-
O Maria diana stella, 13 (bis.)
O Maria dolce, con quanto disio, 12.
O maturezza e senno e bonitate, 80.
Ombre amiche, ombre care, 200.
O me misero, ohimè, forza é ch'io
taccia, 23.
O mente ceca, o insensato core, 72,
148.
O mondo, o sperar mio caduco et fra-
le, 78, 192
O morte della vita privatrice, 31.
O musa, et tu Apollo al novo canto,
Omnipotente et sempiterno Dio, 148.
Oranipotente Idio, o Patre eterno, 17.
Onnipotente padre eterno altezza, 147.
O nome dispiatato e tanto amaro, 30.
Onora il padre e madre umilemente, 80.
O nostra vita che sì bella pare, 9.
O novella Turpea in cui s'asconde, 10.
O pace benedetta, 13.
O padre eterno, o alto redemptore, 23.
O padri, voi che dentro al sacro chio-
stro, 115.
O papa Gabbella Pur mortoti miro, 14.
O passi sparsi, o mia fatiche el vento,
163.
O peccator che in questa mortai spo-
glia, 96.
O peccator perchè, 12.
O peccatore ingrato, 148.
O peccatore, moverati tu mai, 12, 57,
M4-
O pellegrina Italia, 207.
O pensieri che sì fieri, 166.
O Pier Lazzer che fai, 92.
O pinconi, correte, ecco il pregiolo, 1 15.
O popolo venuto qui per vedere, 59.
O preti pria eh' entriate nel conclave.
66.
O quanto è gran pazzia, 57.
O quanto mal s* accorda, 25 (bis).
Ora hai fatto P estremo di tua possa,
131.
Ora mai, monsignor, eh' io mi ritrovo,
142.
Oramai sono in età, 73, 143, 147.
Ora pur è P acerba et fera voglia, 22.
Or che alP alma stagione il loco cede,
190.
Or che co' caldi rai più drittamente,
128.
Or che comincia a raddolcirsi el cielo,
75.
Or che contro di te già s* arma il mon-
do, 15.
Or che è quel che dentro a me van-
peggia, 13, 37-
Or che '1 carro di gelo, 160.
Or che in Roma di Pier vaca la sede,
Or che io son solo e non è chi m* a-
scolti, 77.
Or che non s' ode il mormorar de'
venti, 78. ^
Or che solingo sono 12J.
Or che vi venga un canchero majusco-
lo 195.
Ordior exiguis modulari versibus arma,
106.
O Reggia sposa, al tuo bel nome altie-
ro, 96.
O regina santa e pura, 39.
Or è morto il Lapin, Gondi gentile,
194.
Or hai svelto dal mondo il pjù bel fio-
re, 193.
Or il tempo ne viene in cui gli aman-
ti, 194. ,
Or mai, amico mio, che mi ritrovo,
Or m' allegro, or m' attristo, or rido,
or gemmo, 96.
Or m' odia il mondo in un medesmo
et teme, 160.
Ornatevi, cornacchie, oggi le tempie,
159-
Or nuovamente nella Falterona, 163.
Oro nè gemme sì pregiate e care, 201.
Oro od altro più degno, 126.
Oro, ,tuum vatem serva, o pharetrate Cu-
pido, 156.
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2ÓO
MANOSCRITTI' DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Or pe' vostri peccati poveretti, 25.
Or poiché 3 \ signor nostro a voi pre-
para, 91.
Or sacrar mi vegg' io perpetui onori,
194-
Or sei salito, caro signor mio, 130.
Or sì che mi rimembra, 19.
Or son pur solo et non è chi m' ascol-
ti, 193.
Or udite con tenzione, 57.
Or udite il mio tinore, 86.
Or va piccol libello In mano al Signor
mio, 40.
Or veggio ben eh' io son lontan dal
vero, 194.
O sacra Maestà, a Napol venni, 10.
O San Bastiano beato, 144 (bis).
O scacciato dal ciel da Michael, 10.
Oscura et ceca nocte essendo il giorno,
23-
O signor, divo amor che mai negai, 9.
O signor mio quanto se* crudo e fero.
21.
O signor per cortesia, 57.
O sola del mio cuor tu gioia mia, 92.
O sol che corri per la via del cielo,
137-
O solitario et a me grato monte, 93.
O somma sapienza, o vero Iddio, 197.
O sommo bene, o unità perfecta, 41.
O sopra ogni universo benedecta, 159.
O specchio del poetico collegio, 60.
O speranze del mio cuore, 143.
O spirito gentile et pellegrino, 9.
O tenace memoria, al mio mal pronta,
78.
O tu che avesti il regno in Vaticano,
75, 116.
O tu che fosti vivo già nel mondo, 120.
O tu che per la via del mondo vai,
120.
O tutte accolte insieme, alme bellezze,
96.
O tutti voi che passate per via, 58.
O vaghe di Giesù, o verginelle, 73, 144.
Ove dal sen de le più cupe idee, 54.
Ove gela aquilone, e fiamme accende,
114 (bis).
Ove T Etruria è inospita e infeconda,
Ove, ove sei, mio bene? 191.
O vera croce santa d' onor degnia, 57.
O Vergine Maria, sommo dilecco, 12,
57-
O vergine Regina, 73.
Ove siete, o d' amor vivaci stille, 94.
Ove sono or queir erme invitte e rare,
52.
Ove tutta romita si sedea, 79, 193.
O viso pellegrino, o divo cuore, 9.
O vita de* mortali piena d' omei, 161.
O vita nostra, o voi pensier fallaci, 22,
O vivo sol luciente el cui splendore,
32,
O voi che in due begli occhi il sol
portate, 166.
O voi che nel bel volto il sol portate,
166.
O voi vedove ricche, o vecchi avari,
100.
Pace fia la mia guerra e mortai vita, 85.
Pace non ho da quel eh' io mi pensa-
vo, 22.
Pace non trovo e non ho da far guer-
ra, 84,
Padre della tua patria inclita et degna,
I5 °'
Padre, se '1 giglio gallo ha qui la pian-
ta, 127.
Padron mio dolce, io giunsi al merca-
tale, 50.
Palle palle abbiam gridato, 25.
Pallidi e semivivi, 1 12.
Pancratio, tu che hai la barba bianca,
129.
Pandragon mio, se mai vegga Pistoia,
155-
Panigarola, soccorra me, sovente, 96.
Papa Alessandro settimo sanese, 73.
Papa, gì' Ebrei vorrebbono Ginnetti, 73.
Parla V Isopo per asenpro dare, 83.
Parlar mi fa chi è nel terzo cielo, 10.
Panni sentir che intorbidi la mente, 131.
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FIRENZE
2ÓI
Parole mie che per lo mondo sete, 158.
Parrà miracol Donna ad altra etade, 192.
Parrà miracol forse ad altra etade, 78.
Parti? ne' il duro core, 191.
Passato è '1 tempo che Berta filava, 54.
Passato ha Phebo già la prima parte,
155-
Pastor piangete e voi Ninfe toscane, 42.
Patria del tuo buon padre, or e* hai con-
cesso, 137.
Pazzi, eh' a le reai pompe et splendo-
ri, 129.
Peccatore indurato, 57.
Peccatori, Maria, no' siano, 144.
Pensando, nel pensier col pensier pen-
so, 96.
Pensoso riguardando sopra P erba, 23.
Per aggiornar del ciel P altro emispero,
95-
Perchè all' aspro dolor di tua partita, 76.
Perchè cosi mi piace: o, questa è bel-
la, 166.
Perchè fortuna nel suo scendere iscor-
ge, 161.
Perchè io d' Alga tenessi ingrata e vi-
le, 137.
Perchè le opre mie mostran già il fio-
re, 157-
Perchè Y uom mostri un bel piacer o
rida, 10.
Per che nel mare ogni suo rivo altero,
164.
Perchè son più felic* occhi mie' bassi,
160.
Perchè volendo per la tuo partita, 142.
Per chiamar soccorso ognora, 163.
Per crear nel sacro soglio, 15.
Perdonate a costui, voi, Padre santo, 1 18.
Per entro a selva annosa, 97.
Per fare una leggiadra sua vendetta, 32.
Perfida donna, abbominato mostro, 90.
Perfidissimo volto, 201.
Perfido re violator di pace, 15.
Per gli occhi al core spesso fa cami-
no, 120.
Per gli occhi fere un spirito sottile, 158.
Per gran forza d' amor son mosso e
spinto, 29.
Per guadagnar il pallio di S. Pietro,
Per il sagro e santissimo collegio, 116.
Per le false risposte, 112.
Per l'umiltà che in te Maria trovai, 12.
Per me non luce mai, nè sol nè luna, 9.
Per me volge fortuna alla fortuna, 16.
Per mezzo i boschi che P erbetta ba-
gna, 130.
Per mille lustri viveranno e mille, 177.
Per quel eh' io abbia in molti libri let-
to, rji.
Per quelle che il calor cotanto offende,
135-
Per quello eterno Dio che in celo asce-
se, 150.
Per sanar del mio cor P aspra et mor-
tale, 96.
Per saxa qualem rivus inhospita, 199.
Perseguendomi amor al luoco usato, 84.
Per servirti perdo e' passi, 163.
Per sotttarsi di Venere allo sdegno, *
118.
Per te, donna, al mio core amore ri-
ciso, 32.
Per umiltà che 'n te Maria trovai, 57.
Per veder quel che ritien la sembianza,
156.
Per vera informazion del memoriale,
100.
Per verdi piagge e solitarie rive. 70.
Piangea Fiorenza il tuo maggior teso-
ro, 131.
Piange Siena rimasta sconsolata, 22.
Piangete amanti poi che piange amore,
158.
Piangete con Maria, 57.
Piangete donne, et voi giovani amanti,
Piangete occhi dolenti e '1 cor con voi,
162.
Piangi tu che pur dianzi eri felice, 38.
Piango che '1 pianto a chi di pianger
usa, 76, 155.
Piango il tempo perduto, 12, 144.
Piango madre infelice, 74,
Piena d' un gran dolor P alma natura,
137.
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26 2 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D* ITALIA
Pien d' un vago pensier che muove il Popul diletto che se* ragunato, 161.
core, 164. Porpore, violette, e tu ben nato, 69.
Pietosissima donna, 94. Porse vitale umor lupa cortese, 74.
Pisa, che ti lasciara vuole il destino, Portino a 1' altrui tomba, 94.
117. Posava in grembo a Teti il primo auri-
Più cervello ci vuol che Santità, 16. ga, 116.
Più tosto voglio gire, 97. Poscia che hai I' impresa cominciata, 9.
Plaude, anima, domino, 127. Poscia eh' i' ò perduto il dolce frutto,
Poca fiammella accesa, 20. 10.
Poggian tant' alto i vostri dolci accen- Possibil è che '1 tempo adrieto torni,
ti, 96. 11.
Poi che Alessandro ormai condotto è Postquam res Latii bello flagrante su-
al' fine, 74. perbi, 30
Poi che altri vuol eh' io canti, 99, 133. Potei ben 'già, ma più non posso aitar-
Poiché cingesti dell'amato anello, 131. me, 128.
Poi che cristiani chiamati siam per te, Potetti pur, potetti, ahi crudo, ahi fie-
Poi che di doglia cor convien ch'io Povero infermo et col capei senile, 151.
porti, 158. Povertade innamorata, 57.
Poi che i pianti non piglian punto le- Prendendo Dio la nostra carne uma-
na, 194. na, 150.
* Poi che '1 benigno cel per adornarte, Prendi exempio meschin da nostra raor-
151. - te, 125.
Poiché 'l tuo cor, Maria, è gratioso, Prendi, mia dolce Clio, V amata cetra,
147. 114.
Poi che io gustai Jesù la tua dolcezza, Preso da sdegno del crudel sembiante,
H3- 135-
Poi che i' vidi il bel viso esser presen- Presso un ruscel sedea, 113.
te, 23. Pria che fosse ciel terra, e mar profon-
Poi che la tema del greve martoro, 59. do, 133.
Poiché morendo, in ciel l'ultimo volo, Prima che venga 1' ultimo giudicio, 150.
103. Prima che voglia rompere o spezzarmi,
Po' che nel cuor mi son deliberato, 16.
16. Prima contrario corso e' fiumi aranno,
Poi eh* ogni ardir mi circonscriss'amo- 32.
re, 77, 193. Prima sarà ogni impossibil cosa, 22.
Poi ch'ogni esperta, ogni spedita ma- Prima si tornerebbe il Pado al seno, 10.
no, 172. Prima usciran dal mar ciaschedun pe-
Poi che sdegno discioglie le catene, 77, scie, 10.
193. Primo comandamento ; e qui procura,
Poi che si spense 1' infiammata face, 21. 80.
Poiché tra 1' ombre del mortai occaso, Principalmente in casa mia-si rizza, 131.
97. Procuratore mio, come un coglione,
Poi che Virgilio fu rubato sempre, 100. 114.
Ponimi amor nel martire che tanto pia- Prodest fama a chi è del cuor si mon-
ce, 23. do, 81.
Pon freno a' tuoi sospir, caldo mio co- Proelia fatidici Davidis saevique Goliae,
re, 78. 27.
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FIRENZE 263
Profitiat dos colli suoi santi, 16. Qual fia di Lethe el grazioso fonte, 21.
Pronto all' ofitto, all' udienza umano, Qual fia nel mondo forza or mai che
11, 204. possi, 22.
Publican sono et non son fariseo, 152. Qual forza, qual inganno, o qual furo-
Punto da picciol ape, 201. re, 22.
Puote or T antica alfea ben gire altiera, Qual forza ti può ormai tanto forziar-
194. te, 157.
Pur alfin vi giungeste, o del mio san- Qualiter Assirio~phoenix revocatur in or-
gue, 42. be, 200.
Purità, Dio ti mantegna, 12. Qual loco or più mi resta, o dove pos-
Purpurei fiori et candide rosette, 21. so 94.
Qual maggior segno del mio ardor vo-
Q lete, 93.
Qual Ninfa mai, qual Dea vaga e cele-
Quae dea captivos animos irrhetit aman- ste, 95.
tem, 94. Qual non ben saldo legno esposto al-
Quaggiù tutto finisce. Il vasto impero, Y ira, 191.
194. Qual novo altero canto, 195.
Qual amante ha provato il fiero arti- Qual onde al gran Tirreno Arno ripor-
glio, 22. ti, 194.
Qual Aneto converso o qual Narciso, Qualor fissar queste pupille audaci, 190.
23. Qual padre qual signor o qual maestro,
Qual angosciose rime saran quelle, 156. 149.
Qual augellin cui Y impaniata fronda, Qual più saggie parole o più secrete,
194- 7 8 -
Qual beato liquor, qual testo apriche, Qual posso io caro Bernardin mandar-
li, vi, 126.
Qual brado tauro della mandra uscito, 9. Qual sarà dunque ornai Y ultimo fi-
Qual con faconda piena, 118. ne, 24.
Qual contrasto del ciel, qual empia sor- Qual sarà quel cardinale, 14.
te, 96. Qual solitario augel che perdut* abbia,
Qual degne laide a te render convien- 51.
si, 71. Qualunque d' una favola Y Isopo, 83.
Qual destin t'inalzò fuor del dovere, Qualunque ha freddo il core, 148,
202. Qualunque in servitù si dà per pegno,
Qual diletto piacere o qual bellezza, 10. 85.
Qual dolcezza ho quando mi vien tal Qualunque prova in sè Y avverso amo-
ora, 78. re, 32.
Qual è fra noi si rigida alma et dura, Qualunque sente dell' amor divino, 149.
23. Qual uom non crede verità palese, 9.
Qual' è maggior la fiamma, 207. • Qual uom si diletta in troppo dire, 130.
Qual empio ferro incenerir Y altezza, Qual uom spera conseguir salute, 9.
164. Quam bene crudelem lapidescere cogis
Qual è più, Bronzin mio, che lieto vi- Amorem, 97.
va, 127. Quando al mio ben fortuna aspra e mo-
Qual è sì duro cuore, 144. lesta, 164,
Qual febre ardente, o qual noioso ma- Quando a mirar lo mio sembiante stes-
te, 96. so, 129.
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264 MANOSCRITTI DELLE
Quando benigna stella, 75.
Quando dai lacci d* or libero e sciolto,
128.
Quando dal Nilo secundo al gelido
Istro, 40.
Quando di mia madonna gì' occhi mei,
21.
Quando discende Y ombra la montagna,
21.
Quando fia mai, che riveder poss* io,
96.
Quando fra 1* altre donne ancora, anco-
ra, 32.
Quando fra perle e rose ad ora ad
ora, 77.
Quando fu dileguato Ronciglione, 191.
Quando già stanco '1 mio dolce pensie-
ro, 79.
Quando gli appare '1 sole air orizzonte
Quando i begli occhi Aprile aperse, ahi,
lasso, 129.
Quando il buon Liberale dipinse il vi-
so, 23.
Quando il frigio guerrier Y ancora sciol-
se, 194.
Quando '1 piacer eh' el desiato bene,
77>
Quando il sòave mie conforto, 29.
Quando '1 sol parte et Y ombra il mon-
do cuopre, 77, 156.
Quando il vago desio che d' ora in ora,
6 9 .
Quando '1 vago pensier, per cui tutto
arsi, 125.
Quando in questo alle Muse amico lo-
co, 199.
Quando io penso ai bei occhi, all' au-
rea testa, 95.
Quando io penso al mio stato, 77, 193.
Qunndo io penso, madonna, al esser
mio, 79.
Quando io penso talor che io son lon-
tano, 70.
Quando io riguardo il nostro viver fra-
le, 19.
Quando V son tutto ad contemplare
intento, 21.
JIBUOTECHE D' ITALIA
Quando io, veggo talora, 70, 76.
Quand' io viveva in pene, 78.
Quando i vostri begli occhi un caro
velo, 193.
Quando, la bella mia soave elisa, 76.
Quando Y acuto mio dolce signore, 76.
Quando Y un vago sol verso occidente,
78.
Quando mi diede amor, 193.
Quando morte tra noi disciolse il no-
do, 79.
Quando muovo e' sospiri a chiamar
voi, 32.
Quando nostra umbra il sonno occupa,
in vista, 22.
Quando, o bella, di me pietade avrai, 88.
Quando penso 39.
Quando penso tal' ora, 52.
Quando per gran pietà la mente inspi-
ra, 22.
Quando più mi credeva esser beato, 157.
Quando ragionse amor la sancta piega,
22.
Quando ripenso meco al sommo bene,
Quando ritorna alla memoria ardente,
193-
Quando P accese quella prima fiamma,
130.
Quando sarà eh* io mora, j6.
Quando saranno i dolorosi giorni, 32.
Quando scende dal ciel la bella aurora,
164.
Quando si pone il sacerdote a dire,
162, 191.
Quando si pose il sole ne Y ultime on
de, 22.
Quando su cetra d* oro, 131.
Quando su li alti monti di Bologna, 10.
Quando suona percossa o Lesbo o Pa-
ro, 133.
Quando t' allegri uomo d' altura, 57.
Quando ti desterai anima stolta, 149.
Quando ti parti, Jesù, vita mia, 146.
Quando ti sguardo in crocie, o signor
mio, 57, 144.
Quanta forz' abbia '1 lume de' begli
occhi, 77.
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FIRENZE
265
Quanta grazia vi (leggio, amati lini, 96.
Quante, caro signor, lagrime io versi,
II5 '
Quante gratie vi rendo, amiche stelle,
77 '
Quante leggiadre foggie truovano quel-
~ le, 86.
Quante volte col passo verso quella, 22.
Quante volte, madonna, ho già prova-
te, 21.
Quante volte passato i' son davante, 23.
Quante volte pensoso fra me stesso, 22.
Quanf ho più 1' ale sparse nel pensie-
ro, 93-
Quanti cieco desir, quanti ne mena,
127.
Quant' io d* amore scrissi, 12.
Quanti sono i malcontenti, 75.
Quanti stolt' uom giammai, 99.
Quanto de' nostri cori Amor s* indon-
ne, 40.
Quanto di degniti la poesia, 122.
Quanto di state ne viene el mattino,
162.
Quanco è bella giovinezza, 162.
Quanto è d* amor la legge iniqua e
dura, 32.
Quanto infelice si può dir colui, 9.
Quanto la vita mia sì m' è amara, 100.
Quanto mi piace, Bernardin mio, quan-
ta, 126.
Quanto nel ciel sia accetta, 197.
Quanto più cuopro Y amoroso fuoco,
162.
Quanto più guardo, 120.
Quanto più lento e cheto, 196.
Quanto più mi distruggie el mio pen-
siero, 77, 155.
Quanto più penso, Dio, 72, 149.
Quanto ristoro è de* miei tristi guai,
22.
Quanto s' appose al ver colui che dis-
se, 190.
Quanto sarà crudele, 15.
Quanto son brevi i giorni, 113.
Quanto tua passion mi fusse amara, 10.
Quantunque io so eh' a maggior Dei
conviensi, 102.
Quasi morto Alessandro è in Campi-
doglio, 74.
Quasi non fusse vero, 190.
Quas mihi das Mai, tamquam tua mu-
nera laudes, 136.
Quegli aurei gigli che '1 celeste ame-
no, 128.
Quel baldanzoso arciero e pargoletto,
190.
Quel baron che Y altr' ier vendeva in
piazza, 74.
Quel che ai furor suoi lo fren disciol-
to, 190.
Quel che già fè su Y affricana arena,
I39 '
Quel che gigante di bambin si feo, 190.
Quel che in Tessaglia che le man sì
pronte, 84.
Quel che io son visso poi che dura
sorte, 22.
Quel che osservar tu devi anima pia, 47.
Quel che più scorge in voi Y occhio
mortale, 79.
Quel che solea con la sua dolce lira,
194-
Quel desio che me invoglia, 79.
Quel di cui P Arno e più Sorga si van-
ta, 164.
Quel dì funesto a lacrimoso tanto, 195.
Quel diletto ond' io movo, 75.
Quel divo ingegno qual per voi s' in-
fuse, 29, 38, 162, 204.
Quel fiero verme che trapunge e fere,
195-
QujI gelido pianeta, 131.
Quel gran Cosimo duca di Toscana, 65.
Quel gran Cosmo immortai d* eterna
gloria, 137..
Quella che di sospetto e timor piena,
32-
Quella divina voce che si aperse, 22.
Quella fraschetta di ,Cupido, 190.
Quella leggiadra mano la qual m* offe-
se, 23.
Quella nimica mia, quella mia, quella 78.
Quella soave e angosciosa vita, 29.
Quella vertù eh* al terzo cielo infonde,
30.
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266 MANOSCRITTI DELLE
Quella vertù che del bel vostro velo,
160.
Quella vezzosa et angelica mano, 22.
Queir eterno Signor che tutto vede, 9.
Quel!' indovino augel che in bianco am-
manto, 190.
Queir io che all' ombra già non degli
allori.
Quello aspetto real che mio signiore,
11.
Quello che giace in questa tomba oscu-
ra, 73- *
Quello che trionfante oggi vedete, 132.
Quel loco dove amor mi giunse al lac-
cio, 21.
Quel Mercurio son io, 166.
Quel mostacciuol sì saporito e bello,
190.
Quel sguardo eh' el mio mal sì dolce
pasce, 79.
Quel soave pensier che i mesi e gli
anni, 79.
Quel soave pensier che si sovente, 77,
192,
Quel trionfo e la gloria di quel trono,
71-
Quel vago onesto accorto et dolce sguar-
do, 23.
Quel vel, cui pianto ho già, lasso, tan-
t' anni, 77.
Quel vivo sol eh* alla mia vita oscura,
76, 155* 159-
Questa anima real, che di valore, 192.
Questa eh* arde e sfavilla in gigli e ro-
se, 36.
Questa è la speme, ohimè, Romena mia,
127.
Questa fenice ardente et sola in terra,
22.
Questa fiera selvaggia ogn' or m' anci-
de, 194.
Questa Francesca alma celeste et diva,
21.
Questa Francesca in cui natura pose,
22.
Questa leggiadra et lucente Francesca,
22.
Questa mattina udito ho predicare. 159.
IBLIOTECHE D' ITALIA
Questa nemica mia eh' el mondo chia-
ma, 21.
Questa notte in sogno ho visto, 116.
Questa sposa diletta, 57.
Queste eh' or liete, et or dolenti no-
te, 94.
Queste di gonfio lino ali nevose, 15.
Queste io tesseva et quelle, 128.
Queste per la mia fé* eh' io quinci veg-
gio, 113.
Questi chiostri stellati, queste sfere, 54,
Questi mia panni bigi occulti e brutti, 84,
Questo bel fior, cui tutti gli altri fiori,
126.
Questo che ogn* 01 di rose e di vio-
le, 96.
Questo conforto ho sol che quando fia,
50.
Questo crudel amore è sì gagliardo, 11.
Questo di fregio d' or ricco libretto, 96.
Questo di Rabican è più eccellente, 195.
Questo è r altiero, e sopra uman es-
sempio, 69.
Questo gentile, che l' alfee rive ornate,
127.
Questo mostrarsi* adirato di fora, 162.
Questo per man d' amor piegato core,
~ 96.
Questo tanto da voi, Bernardin mio, 127.
Quid mali fecit hic homo, 14.
Qui dove corre il più superbo fiume,
96.
Qui dove in me vien raen 1' arte e l'in-
gegno, 136.
Qui dove i tordi semplicetti al fischio,
109.
Qui, dove sorse eccelso, ahi più non
scerno, 137.
Quid libi nobiscum est fluviorum infa-
mia Njmpeu ? 124.
Quid tibi prodest se | er tutto il mon-
do, 81.
Qui giace il Corbol pien d' ogni ne-
quizia, 131.
Qui giace Papa Urban Mafieo tiranno,
14-
Qui giace Signorin di Bacco alunno, 163.
Qui r intelletto lo smarrito senso, 175.
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Quinc' è sepolto, nel marmoreo avello,
69.
Qui senza urbanità sepolto è Urbano, 14.
Qui sol mi giaccio, in tenebre e marti-
ri, 96.
Qui son, donne gentil, dove Arno ir-
rora, 193.
Quisquis dirceo summ s de fonte li-
quores, 157.
Quis tantas coeli vires, terraeque paren-
tis, 125.
Qui tenui nuper cantabam cannine lu-
sus, 60.
li
Rallegrati Fiorenza, 144.
Raro, degno e gentil, gran Brunellesco,
Ravveduta Signor dal grave errore, 202.
Re delli altri superbo, et sacro monte,
193-
Reggono il mondo la Giustizia e Y ar-
mi, 43.
Regina gloriosa imperatrice, 70.
Re glorioso, pieno d'ogni pietate, 130.
Regnai da tempo una gran quantitade,
16.
Re grande e forte, a cui compagne in
guerra, 133.
Regum sancta parens altoque e sangui-
ne ducis, 157.
Rendendo grazie al sommo creatore, 16.
Respond Galin : il ne valent un festu,
198.
Ricchezza fa Y uom savio e gentile, 16.
Ricchezza fa Y uom savio et signorile,
10.
Ricoglietevi, o muse, 152.
Rider a tempo, aver grand' osservanza,
50.
Rimasi adietro il settuagesimo anno, 84.
Ripensando al soave onesto sguardo, 75.
Rispondo al primo capo che il dir male,
131-
Ritrovandosi allora di giustizia, 82.
Rosa fresca, gentil, vie più ben nata, 69.
Rotta è P alta colonna e '1 verde lauro, 83.
NZE 267
s
Sacre figlie di Giove, 133.
Sacrosanta immortale celeste e degnia,
29.
Saggio custode mio, è tanta grande, 208.
Saggio signor della Toscana prole, 92.
Saggio signor lontano dal bel nido, 194.
Saion, se con te, 186.
Sai tu Fillide mia, dove oggi io deggia,
129.
Salubre fonte, e tu rinchiusa valle, 77,
*93-
Salute, o spettatori a me et voi, 40.
Salute sia di quel che mai non erra, 24.
Salve diletto e glorioso legno, 59.
Salve donna fra le altre donne eletta, 64.
Salve Regina di misericordia, 72, 149.
Salvete spettatori prudenti et degni, 40.
Salvivi Bacco et Venus dio d' amore, 26.
Salvivi Iddio benigni spettatori, 26.
San Bernardo Cristo ha dimandato, 11.
Sancte pater suramo demissum numen
Olympo, 124.
San G. poss' io chiamarvi cierto, 116.
San Simone e Taddeo, 144.
Santo invitto campion, de le celesti, 94.
Sappiate, o serenissimo Padrone, 55, 116.
Sappiatevi guardare, 57.
Sarà pietà in Siila, Mario et Nerone, 10.
Sarebbe, spettatori, forse conveniente, 41.
Scegli, amico, una stanza al mio riposo,
103, 119.
Scendete dal Parnaso, o muse tutte, 116.
Sceso da P alto cielo, 166.
Sciolta il crin, rotta i panni' e nudo il
piede, 93.
Scorgi or Italia mia il gran furore, 193.
Scorta d' amor son io, 201.
Scorto dal mio pensier fra sassi etJ'on-
Scosse eran le catene e i lacci sciolti, 77.
Scosso il gioco crudel dell' empio Egit-
to, 194.
Scripsiti per un altro mie sonetto, 10.
Scrivo sol per sfogar Y interna doglia, 79.
Scuopri le chiome d' oro, e fuor delle
onde, 78.
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268 MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Sdegnose labbra* belle, 75. Se giustamente, amor, di te mi doglio,
Se ad onta delle nubi amor risplendi, 77,
117. Se giusto è Dio, se la giustizia egli a-
Se alcun uomo mortale può render ma, 123.
grazia, 70. Se gli occhi son contenti et consolati,
Se alla palla, alla corda il mio signore, 162.
1 14. Segue il vento leggier, fabrica e fonda, 93.
Se allor non calse a te stringere il fre : Seguirò in terra e in mar, 112.
no, 136. Seguitemi o speranze, Lasciatemi o so-
Se amor che a ragionar sempre m' in- spetti, 15.
vita, 194. Seguo con disio quel più mi spiace, 159.
Se amor che assai maggior ebbe già in Se i fati, la scienza o la fortuna, 10, 204.
preda, 85. Se il buon Mercurio con le penne d' o-
Se amor non è eh' è dunque quel eh' i' ro, 23.
sento, 83. Se il capo sollevasse dall' avello, 190.
Se a poco ferme e non vivaci carte, 78. Se '1 dolce sguardo di costei m' àlcide,
Se appena i spirti aveano intera vita, 79. 84.
Se a te Barina mille volte avere, 161. Se '1 fabro tutto dì sta a martellare, 84,
Se bene aveste qualche gran faccenda, 85.
43, Se '1 minor solo di tutti e mia martiri,
Se ben i miei sospir non ne dan segno, 32.
193. Se il mio cor lasso che cop te dimora,
Se ben Pilade sai Y alto misterio, 179. 32.
Se Capizucchi ascende in Vaticano, 106. Se '1 prego è giusto e con sante parole,
Se ciò che non è voi, Donna, vi spiace 159.
76, 155. Se '1 sole et Y aer nitido et sereno, 40.
Se come - sciolto da tutt' altre umane, Se '1 sol tra quante el suo bel carro gi-
78. ra, 77, 155.
Se cosi dato ai vostri tempi Omero, 164. Se '1 sommo piacer mio sol è piacervi,
Se da non molto in qua mostro nel 76.
volto, 85. Se '1 Vaticano o '1 muro septicolle, 40.
Sedea lieto Tirinto ier sotto un faggio, Se i nostri antichi agli dei falsi et vani,
160. 150.
Se di vostra ricchezza gloriate, 120. Se io amo altra che voi, eh' el mio mo-
Se egP è pur mio destino et tu 'l con- rire, 96.
senti, 21. Se io avessi saputo quel eh' io so, 83.
S' ella dell' ira en far mal s' incorona, Se io conosciessi aver fallo conmesso,
121. 30.
Se fra queste amorose e vaghe fronde, Se io fussi più savio non fu Salamone,
77. 10.
Se fra si e no sospesa e incerta, 129. Se io meritai di te mie sacro Appollo,
Se già non è benigno amor fallace, 22. 58.
Se già non stringe il core ad questa Se io mi levassi un* ora innanzi giorno,
cruda, 22. 80.
Se Giove Eulo Neptunno Palla o Marte, Se io non sapessi o mio Belcaro Feo,
10. 151.
Se Giove in forma d' un candido cigno, Se io non t' amo di cuore, che possa il
23. celo, 96.
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FIRENZE
269
Se io pensassi a' piacer del Paradiso, 72,
I45 '
Se io scrissi già de i nostri chiari ono-
ri, 51.
Se io soglio con sincera fede e piana, 127.
Se i' son, donne gentile, a voi davante,
85-
Se io ti cerco mai più dove tu sia, 50.
Se io t' ò fallito, Giesù, e' mi dispiacie,
144.
Se io vedessi talor frenato e spento, 69.
Se io vivesse più anni dell' annali, 169.
Se i pensier tuoi che son di bontà gras-
si, 152.
Se i pie seguissino Y amorosa voglia, 32.
Se Ippollito o Narcisse o gli altri egua-
li, 30.
Sei tu colui eh* ài trattato sovente, 158.
Se la fortuna t' à fatto signore, 121.
Se la mia coscienza ha tal soprosso, 50.
Se la mia vita dà l'aspro tormento, 32,
84.
Se la mia vita fusse naturale, 23.
Se T amorosa pena, 79.
Se P amoroso sol de* miei martiri, 76.
Se la pietà di me vincer potesse, 75, 193.
Se F ardente disio eh* io tengo ascoso,
79-
Se P armi di umiltate ond* io pur so-
glio, 79.
Se Y excellente rabo avesse un dente, 9.
Se lice al miserabile dolersi, 85.
Se Y importuno empio Aquilone irato,
128.
Se T usata pietà degli occhi santi, 75.
Selvaggia eh* a' miei pianti, 193.
Se mai credessi ritrovar merzede, 22.
Se mai la tua virtù vince la guerra, 147.
Se mai morte ad alcun fu dolce, o ca-
ra, 75.
Se mai nel lamentar voi fusti caldi,, 85.
Se mai prego mortai lassù s' intese, 70,
Se mai questi occhi miei pianto versa-
ro, 152.
Se mai tempo verrà tanto aspettato, 32.
Seme di funghi e fumo di stadere,
60.
Semiramis, Griffone e Gabillante, 100.
Sempre a Y amico fa che dichi il vé-
ro, 80.
Sempre a morte più che mai tu piaccia,
3 °'
Sempre eh' ei mi rimembra, 77.
Sempre non sono tra pruni rose e viole,
32.
Sèmpre sia Yesù laldato, 12.
Sempre si disse crY un fa' danno a den-
to, 82.
Sempre ti sia in dilecto, 13, 57.
Sendo per me transita sexta et nona, 151.
Sendo privo di voi, torno sovente, 77.
Se nelle cose grandi aver voluto, 155.
Se neir inferno nulla est redemptio, 92.
Se nel mirar che de Oceano in grembo,
165.
Senno non vale a chi fortuna è contra,
io.,
Se non fussi el poter eh' ha in voi rac-
colto, 75.
Se non mi dà fastidio oggi il Martello,
V'
Sensit ubi irriguo Thybris vada livida
fletu, 60.
Sentite padron mio, fatevi in qua, 118.
Sento già dalle rocche, 99.
Se nuova infermità, donna, t* assale, 32.
Senza cura mondan viv' ogni fera, 68.
Senza fiammelle o strali, 19.
Senza incontrare eretico sospetto, 117.
Senza scrupolo alcun send* io si smun-
to, 131.
Se ognor ombrando con menzogne il
vero, 126.
Se pallido sembrar, suole ogni amante,
79-
Se papa è Altier, vo' farmi luterano, 106.
Se papa è Conti, veggo i suoi nepoti,
Se pensassi Y errore, 146.
Se per dilecto amor cercando vai, 12.
Se per finir questa mia carne ardita, 78.
Se per opra d* inchiostro, o vergar car-
te, 78.
Se per ritrarre il suo bel lauro in car-
te, 125.'
Se per sovente rimirar nel sole, 20.
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2JO MANOSCRITTI DELLE :
Se pietà viva indarno è che si preghi,
96.
Se pur fin su negli stellati chiostri, 98.
Se qual' io v' ho scolpita entro le men-
Se quando nelle porte entrò san Pietro,
114.
Se quel dolce sereno, 19.
Se quel dolor che va innanzi al mori-
re, in.
Se quelle calde lacrime che fore, 69.
Se quel soave stil che dai primi anni,
76, 192.
Ser Antoniel che di savere avete, 118.
Serenissima Altezza, oggi desia, 65.
Serenissima Cristina, 196.
Serenissima donna a la cui altezza, 43.
Serrano, il dì che delle nostre gioie, 54.
Serrinsi ormai nè più guardin questi
occhi, 85.
Servir e deservire mai non si scorda,
121.
Servo d' altrui si fa, 16.
Servo del vero Iddio, 120.
Se sempre amata v* ò con tanta fede,
22.
Se tanta grazia il Ciel mi concedessi,
186.
Se tanto alto salisse el nostro ingegno,
21.
Se tra nomi excellenti io bene annove-
ro, 151.
Sette pianeti siam che Y alte siede, 162.
Settimo, non turare : e qui ragiona, 80.
Se tu donassi el core, 13, 140.
Se tu hai Giesù mio dolce signiore, 39.
Se tu se' bella come voi eh' io stia, 84.
85.
Se tu svegliassi amore 76, 160, 193.
Se tutti e miei primi anni a parte a
parte, 78.
Se tu vedrai che questa man tremante,
Se tu vuoi far buon digiuno, o peccato-
re, 169.
Se Vergilio e Omero avessen visto, 84.
Se veri sono, o Feo, tanti abiectivi 152.
Se vive ancora Y alto et bel disio, 23.
Se viver dopo morte si potesse, 21.
[BLIOTECHE D' ITALIA
Se vo' potessi udire e miei lamenti, 76.
Se voi provate ognor, signor mio caro,
Se vuoi campar dalla cruda epidemia,
Se vuoi che il Signor sia di te piatoso,
169.
Se vuoi gustar el dulce amor Jesù, 146.
Sfogava con le stelle, 195.
Sforzato al tutto son, donna, lasciarti,
96.
Sia benedetto il giorno el mese e Tan-
no, 84.
Sia benedetto il loco dove i* nacqui, 21.
Sia chi vuole eh* a femmina air* jr pone,
1 6.
Sia maladetta la mia dura sorte, 26.
Sia maledetto il dì che qui discese, 84,
85.
Siam galanti di Valenza, 139, 162.
Sì come è scritto in su Y infernal por-
te, 96.
Sì come '1 savio Isopo ne' suoi versi,
83.
Sì come penso, Varchi, che bramiate,
202.
Si come suol poi eh' el verno aspro et
rio, 76.
Sì dolcemente col mirar m' ancidc, 75.
Sì dolcemente la mie donna chiama,
'59-
Si, eh, Tancia, scartarmi è gran fatica,
115.
Sieno d' eterno pianto usci dolenti, 93.
Siete becco fottuto genovese, 106.
Siete un branco di bestie porporate, 106.
Sì fiera voglia, amor, nel mio sen chiu-
do, 20.
Sì fortemente nella mente amore, 121.
Sì fortemente son tracto d* amore, 1 3.
Signor abate, già che quel capitolo, 1 16.
Signor, al cui valor chiaro et pregiato,
164.
Signor eh' in croce i mia dolor porta-
Signor che vedi miei pensieri aperti/45.
Signor del ciel, cui nulla ascoso giace,
141.
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FIRENZE
Sig.r eccellentissimo, voi avete, 196.
Signor Gesù, tu sia lo benvenuto, 148.
Signor Giuseppe, se tal volta predico,
m6. •
Signor illustre e cavalier pregiato, 130.
Signor, m' è capitata questa sera, 190.
Signor mio can^ ogni pensier mi spro-
na, 96.
Signior mio io vo' languendo, 57.
Sig.r mio veramente eccellentissimo,
186.
Signor, quel vostro brodo è una ricet-
ta, 103.
Signor, se dentro a sì pietosi accenti, 86.
Sig.r Virginio, per darvi caparra, 196.
Signori, a me avien com' a coloro, 16.
Signori, io trovo come Aldobrandino, 3 1 .
Silenzio, spettatori, per vostro amore,
197.
SI lungamente in' à tenuto amore, 1 58.
SI magni doni et tanti gratie semini,
150 bis, 165.
Simil a questi smisurati monti, 75.
Simile è 1' amor mio di scacchi al gio-
Sino a oggi dì scudi cento sei, 189
Sir, che il Paese ond' ebbe Adria e
Tirreno, 86.
Si Romena tuus, si Maius te optime
Varchi 136.
Si spinto sono all' amorosa rete, 9.
Si steriles tacuere diu, Lionelle, Came-
ne, 157.
Si suole lamentar 1' innamorato, 93.
Sì traviato è '1 folle mio disio, 32.
Soccorre, amor, per dio, che '1 tempo
passa, 21.
Sofferire son disposto ogni tormento,
Sogliono i lieti tempi esser cagione,
'32.
Sola angeletta starsi in treccie all' om-
bra, 7J.
Soleva credere che amor per grande
sdegno, 85.
Solia Calliope trar d'Elicona, 151.
Solinga pi iggia, e ti> selva nascosa, 77.
Solinga riva aprica, 76.
Somma virtù del nostro sire amore,
143.
Son finite le nozze de' baroni, 74.
Son nelle reni mie dunque formati, 73.
Sonno, che spesso c n tue lieve scor-
te, 77.
Sono miei passi ad ritornar si prompti,
Son più umani assai tuo' dolci sguardi,
8$.
Son questi i bei crin d' oro, onde m'a-
vinse, 76, 192.
Son questi quei begli occhi in cui mi-
rando, 78.
Son stato ad aspettar, ancora aspetto, 93
Son tornato e Dio el sa, 162.
Sopra candidi lini Alza la destra e '1
benedice Urbano, 19.
Sopra l' eteree nubi ergermi anch' io,
113.
Sopra una orrenda e lacrimosa scena,
,I3 "
Sorge a miniare il suol coi chiari lam-
pi, 1 »4-
Sorge in aria tonante, 14.
Sorgete, o là, sorgete, 15.
Sospendi ogni altro affare et quanto pri-
ma, 208.
Sostener delle stelle il sacro pondo, 129.
Sovrano Prence le cui degne lode, 46.
Sovra quest' erbe fresce et questi fiori,
128.
Sovra un' eccelsa torre, 1 37.
Spagnol, poi che vendesti quel piombi-
no, 132.
Spargi al vento, Tarsia, cinabro, e. lac-
ca, 1 18.
Sparginu certi bambi li vostri occhi,
'95-
Sparsi 1' orrido crin d' atre procelle, 113.
Sparso di pianto da' begP occhi un ma-
re, 168.
Spazza et netta per tutto. Metti pri-
ma, 25.
Spenta veggo merzè sopra la terra, 1 1 .
204.
Spesso m' è detto amor che del mio
danno, 76.
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272 MANOSCRITTI DELLE
Spettacol dolce et da menti devote, 26.
Spiravan P alme nelP eterno riso, 132.
Spirito sancto amore, 1 2.
Spirti felici, di' or lieti sedete, 79.
Spirti miei lassi che del sommo bene, 52.
Spirto feroce a 'mprese ardite accese, 20.
Spirto gentil, che alberghi in si bel ni
do, 134.
Spirto gentil, che i disusati et chiari,
155.
Spirto gentil che in una spoglia avvolto,
199.
Spirto gentile che di laurea fronde, 11.
Spirto gentile, ingegno ornato et divo,
Ri-
sposa novella del re del paradiso, 57.
Sprezzava il mondo ogni real costume,
78.
Squasi moddeo introcque et a fusone,
Stabat mater dolorosa, 57, 144.
Sta il crudo cuor quasi affamata belva,
201.
Stane' ornai di tener sopra P ascosa, 89.
Standomi ier mattina a bel diletto, ,102.
Stando un poco alla porta fu giunto,
Stavasi meco e 'n libertà godea, 78.
Stavomi solo, e i giorni mici migliori,
75-
Stringendo Filli il vago suo Tirreno, 20.
Struggi la dolce tua terra natia, 122.
Stu libru è quasi un giardinu di Xiuri,
195.
Su, cornacchie, cingentevi le tempie, 159.
Sudate, o fuochi, a liquefar metalli, 93.
Su de P umide spelonche, 112.
Su '1 bel lido Mio Cupido, 91.
Su P eminente cima, 199.
Su le sassose cime, 113.
Su le sponde del Tebro, ove corona, 132.
Su le terga al montone il sole asceso,
"5-
Supremo ingegnio elevato et sottile, 151.
Susini, io tengo e tenni a quel susino,
99-
Susini, per chiarirmi di un pensiero, iij,
Su su vesti Ninfa bella, 50.
[BLIOTECHE D* ITALIA
Svolta dal tuo gentil leggiadro velo, 183.
T
Taccia di maraviglie il settizonio, 129.
Tacete ornai, tacete, 24.
Tacita ornai, la mia diletta Clio, 135.
Tacquero tufo, ad ascoltare intenti, 89.
Taddeo, già di Parnaso t' avisai, 118.
Tagli se sa el villan presso alla terra, 84.
Tal non aperse pianto, 193.
Talpa de* proprii errori, 191.
Tanta pietà mi tira et tant' amore, 72,
145.
Tante del mio patrio ricetto e tante, 136
Tanto con pianto et con vari sospirilo.
Tanto crudele fu la prima feruta, 143.
Tanto è contrario alla dolente vistalo.
, 78.
Tanto gentile e tanto onesta pare, 39,
Tanto gli piaccio io caritade a Dio,
121.
Tant > grande è '1 mio foco, 79.
Tanto ha possuto questa ornbil kru, 23.
Tanto mi piace e tanto mi diletta, 121.
Tanto orgoglio è poi finito, 14.
Tanto piacer de' bei vostri occhi pren-
do, 76.
Tanto rinforzerò gli urli e i lamenti,
Temete Dio che è giusto signore, 1 47.
Tempo è da veder come P uom parla,
10.
Tempo già fu quando in età ridente,
190.
Temprate, signor mio, P amaro pianto,
Tempus meum prope est, 14.
Tenera luce in due begli astri alzarse,
104.
Tenere il giorno P offiziuolo in mano,
Tennemi amore anni ventuno ardendo,
81.
Tesseano a gara i pargoletti amori, 92.
Tessete all' onor mio crudele scempio,
50.
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FIRENZE
273
Te voglio de* miei carmi alto argomen-
to, 44.
Tibaldo, che di' tu, part' egli indarno,
26.
Ti lascio, o Roma, e sol con danno e
scorno, 50, 95.
Ti sono et teco nacqui in terra tosca,
.78.
Tocca, Musa, il colascione, 14.
Tolgami pur quel lampeggiar sereno, 1 9.
Tolta da morte la terrestre salma, 133.
Torbid' onda di lagrime, eh* il chiaro, 68.
Torna al tuo basso albergo, 99.
Tornate ornai a la donna gentile, 22.
Tortora intatta e candida colomba, 94.
Tosto che il dolce sguardo amor m'ira-
petra, 75.
Tosto che io vidi, amor, V aurate chio-
me, 77-
Tosto che io vi mirai, donna, mi giun-
se, 126.
Tosto che T alma semplicetta e pura,
200.
Tradita sono da uno fabo amadore, 86.
Trafitta non è mii dentro dal core," 81.
Tra '1 tuo fuggire il mio seguir sarà, 1 1.
Tra T arti degne di maggiore stima, 196.
Tra le notti e lo stellato velo, 202.
Tra T opere di Dio maravigliose, 42.
Tra più gravi martiri e fiero ardore, 152.
Tra quei frondosi arbusti Adon ser var-
. ca > »°4-
Tra quei monti più eh* altri ornati e
belli, 1 1 9,
Tra tante muse e tai canori augelli, 1 4.
Tratte dal chiaro e generoso albore, 36.
Tratto dall' ombre eterne, ombre fune-
bre, 24.
Tratto dal negro fianco, 142.
Tre bianche: carne, denti, e faccia, 196.
Tre parche il mondo crede, 20 1.*
Tristia letali redeunt spectacula # ritu,
ì92 '
Troppo ben può questo tiranno Amore*
201.
Troppo crudel disavventura et morte, 1 94.
Troppo m* era da voi, Bronzin, s'a vile,
127.
G. MAZZATINTI — Manoscritti delle biblioteche &
Troppo sete, Lacon, del dritto fuori, 1 28.
Troverò pacie in te, donna, giammai,
Trovommi nudo il fero et primo dardo,
1 1.
Tu che nel virginal, e sacro chiostro, 96.
Tu che puoi quel che tu vuoi, 147.
Tu che ritrai quella fronte superba, 76.
Tu che stai presso il conclave, 133.
Tu godi il sol eh* agli occhi miei s* a-
sconde, 201.
Tu mi consigli, Ramazzini, a fare, 117.
Tu mi domandi sempre s' io vo* nulla,
84, 85.
Tu mi mettesti nel core un desio, 9.
Tu qui transis.gradum siste, 14.
Tu sei bella, egli é vero, i* te M con-
fesso, 84.
Tu se* felice, Guido Forteguerri, 10.
Tu se* la vergine madre, 143.
Tu taci, ahimè, mala novella, 66.
Tu temi, o Lilla, e pur di tua natura,
190.
Tutta romita in un giardin dapparte, 77.
Tutti li miei pensier parlan d* amore,
.58.
Tutto eri foco, Amore, 201 (bis.)
Tutto ora avvampo, e non par che
m' incresca, 92.
Tu vedi, Amor, eh* io son pur giunto
al segno, 50.
V
Uccelliera divina, 109.
Udite, matta pazzia, 73, 149,
Udite monti alpestri gli mei versi, 1 57
Ultima iam properant (video) mihi, 1 24.
Umiliando '1 core, 13.
Un abate avea un suo bel catellino, 82.
Una candida cerva sopra 1' erba, 84.
Una donna cortese come accade, 93.
Una donna più bella assai che '1 sole, 83.
Una mosca a un calvo facea noia, 82.
Un* angioletta m* apparve un mattino, 85.
Una rufiana delle pi ezellente, 105.
Una sera all' andar sotto del sole, 76.
Una ve ne vo' dir, che riderete, 186.
Italia, xm
18
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274
MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Un bel modo ha trovato sua Altezza, 90.
Un berligin vi vo* far s' io potrò, 88.
Un chierico sbarbato che strofina, 109.
Un di si viene a me malinconia, 10.
Un frate giunto al più che reverendo,
Un giorno di mia man dall' aurea testa,
96.
Un infelice core, 1 13.
Un pensier mi dicie : di, 82.
Un Sicilian mercante ha figli gemini, 40.
Un tuo vocabolista, ser Ruscello, 126.
Unus amor cunctis rerum quoscunque
potiri, 202.
Urban che dominar credeva il lustri, 14.
Uscite dell' Inferno, 69.
Usque novos solens quainvis memorare
triumphos, 157.
Ut juvet et prosit conatur pagina prae-
sens, 198.
Ut Pius altitonans crudeli morte rede-
mit, 33.
¥
Vaghe donne et donzelle, 193.
Vaghe selve, montagne alpestre e acque,
77.
Vaghi soavi altieri onesti et cari, 77, 192.
Vago di contemplar vostri alti onori
75i »55-
Vago fior, che lassando '1 Paradiso, 76.
Vago spirto gentil, eh* a si gran passi,
126.
Vale il sapere et la discrezione, 9.
Vale, mia patria bella, io me ne vo', 50.
Valli riposte et sole, 77, 192.
Va' mesta effigie, a 1* una e Y altra di-
va, 76.
Vanne a Giulia mia, caro sonetto, 96.
Vanne a colei eh* ha del mio cor Y impe-
ro, 195.
Vanne, femmina ingrata, empio porten-
to, 190.
Vanne, Fillide mia, vanne e sia cura,
190.
Vanne mio cor al signor mio, 148.
Vanne moral mia nuova canzonetta, 16.
Varchi, eh* hai fitto il capo nella crona-
ca, 54.
Varchi, che quasi cara fiamma e viva,
12 .
Varchi, se io avessi il tuo ritratto, 54.
Varchi se tu avesti sempre male, 93.
Vari pareri ha del caffè la gente, 194.
Va, scatoletta mia povera d* oro, 32, 163,
Vecchiezza viene all' uomo : quand' el-
la viene, 16, 81.
Vede perfectamente ogni virtute, 158.
Vedesti o cara, 25.
Vedi che ci passai, o, che sarà, 173.
Vedrò mai il di, che mia pace mi ap-
pone, 125.
Veggio amor che ascoso sta, 1 1 2.
Veggio la nave mia lunge dal porto, 69.
Veggio ripeter se lo tempo primo, 10.
Veggio venir colei sì dolcemente, 23.
Veggio co' bei vostr* occhi un dolce
lume, 69.
Vener grazie rendeva alla natura, 69,
■>9-
Venga ciascun devoto et umil core, 147.
Vengo a voi solo per farvi conoscere,
27-
Vengoti ad visitare anima mia, 148.
Venite ad adorare, 57.
Venite a intender gli sospiri miei, 39,
.58.
Venite, endecasillabi, venite, 159.
Venite in ballo, giovinette e donne, 30.
Venite pulzellette e belle donne, 30.
Venite se giammai pel caro figlio, 30.
Venite tutti al fonte di Giesù, 144.
Venne d' Etruria un altro in questi mon-
ti, 160.
Vent* otto scudi a scandagliarla bene, 50.
Venuta é Y ora e '1 dispiatato punto, 30.
Venuta era Madonna aLmio languire,
Veramente Madonna in me Y ardore, 75.
Verbura charo factum est, 143.
Verdeggi all' Appennin la fronte e '1
petto, 28, 193.
Vergine alta regina, 13.
Vergine bella che di sol vestita, 12, 71,
81.
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FIRENZE 275
Vergine bella non mi abbandonare, 148. Viva Giesù amoroso, 57.
Vergine chiara, che dal re del cielo, Viva mia Pietra in cui scolpito io veg-
96. gio, 199.
Vergine pura, or de' bei raggi arden- Viva verilità frond' e onore, 29.
ti, 79. Viver non posso e chi n' è causa tu,
Vergine sancta immaculata et pia, 13. 32.
Vergine, tu mi fai, 144. Vivi et perdendo non colpar la sorte,
Vergini generose, 191. 185.
Vergognando talor eh* ancora si taccia, Vivo mio scoglio, et selce alpestre et
84. dura, 128.
Vergognando tal' or perchè mia vita, Vivo mio sol, quanto dell' altro excede,
1 26. 79.
Vestiti, addolorata mia Musaccia, 98. Vo' farmi turco e rinnegar la fè, 73.
Vezzosetta pastorella che mi struggi, Voglia mi sprona, ancor mi guida e
192. scorge, 84.
Vicino al gran Tirren, dov' Arno V on- Voi brama Roma a ristorar suoi danni,
de, 193. 14.^
Viddi il livore un di pien di spavento, Voi eh 1 ascoltate, 178.
199. Voi che ascoltate in rime sparse el so-
Video santos fuggir questo tondo, 81. no, 32.
Videro gli occhi miei quanta pietate, Voi eh* ascoltate mia sparse querele,
158. ' * 32.
Vien Momo, Dio dei maldicenti, e chia- Voi che del mio dolor la sofferenza,
ma, 55. 5°-
Vienne consolatore, 147. Voi che di Apollo il bel sembiante e
Vien qua, vien qua dalla sinixtra man, il caro, 126.
ijo. Voi che la verde età seguite amore,
Vientene a me, banbino, banbino, 81. 1 59«
Villi a T intuito mio formosi e grati, Voi che miraste in terra il mio bel so-
159. le, 79.
Vimos en Julio una semana sancta, 66. Voi che portate la sembianza umile, 10,
Vinse Annibal e non seppe usar poi, i|8.
85. ' Voi che savete ragionar d' amore, 158.
Vinto Alessandro a la famosa tomba, Voi che sete nel conclave, 96.
84. Voi che straccate le predelle a Polito,
Virgilio s'appartiene al grande impero, 118.
100. Voi dispietate fere, orride belve, 191.
Virgo Maria beata, 13. Voi m' annodaste al core, 79.
Virtù celesta in titolo trionfante, 30. Voi mi pregaste alla vostra partenza,
Virtù è quella che ciascuno onora, 11. 116.
Virtù fa sempre seguir temperanza, Voi ne sorgeste un di serene et alme,
Virtuti si regna tuae sors aequa dedis- 121.
set, 51. Voi per fare del massimo conquisto,
Vi saluto i miei signori, 41. 74.
Vita della mia vita, 76. Voi pur sapete, Oradin mio, che poco,
Vita mortai che in breve punto passi, 1 27.
22. Voi pur volgete il guardo all' arco d'o-
Viva chi della vita i frutti prende, 126. ro, 166.
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MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE D' ITALIA
Volate, ore, volate, 190. Vorria San Pietro povero e meschino,
Voleva al ciel di voi fare una stella, 78. 74.
Volse mostrar el ciel quando di voi, Vostra è la bionda chioma et Y aureo
77. crine, 21.
Vo pur duro ad approvare, 117, 20 1 . Vostri begl' occhi, o vaga giovanetta, 39.
Vorrei tacere amore, 78. Vuo' fuggir V ingrato Amor, 112.
Vorrei talor de Y intelletto mio, 124. Vuole il mio duce Apollo, 99. (*)
( ! ) Ho il dovere di dire che il primo <ft questi due indici finali è stato compilato dalla Signorina
Fanny Manis.
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inpice pel Volume
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INDICE DEL VOLUME
F. Pintor, S. Morpurgo — In memoria di Giuseppe Mazzatinti . pp. i-v
Fanny Manis — Bibliografia degli scritti di Giuseppe Mazzatinti. .
I manoscritti della R.* Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze —
( Continuazione) » 9 -~2o8 %
Indice degli autori e dei soggetti notevoli p. 211
Indice dei capoversi » 233
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